        Renault aggiunge un posto in gamma, c'&egrave; un un Suv un pi&ugrave;. La Casa francese cala un'altra carta pesante, Symbioz, uno sport utility compatto, lungo 4,41 metri, e ibrido, votato alle famiglie che vogliono muoversi con agilit&agrave;.&nbsp; Le dimensioni stanno tra Captur e Austral e Symbioz va a aumentare le fila di Renault nei Segmenti C e D, portando, assieme alle elettriche Megane e Scenic e a Austral, Espace, Arkana, Rafale a quota sette il numero delle ruote alte in queste due categoria. C'&egrave; spazio anche per Symbioz nel cuore del competitivo mercato europeo? La ricetta del vino buono nella botte - relativamente - piccola, lo conferma. Il nostro contatto con il Suv francese nella Comunidad Valenciana &egrave; partito dalla sostanza. Symbioz gioca un a carta decisiva per il suo ruolo mettendo sul tavolo una buona&nbsp;abitabilit&agrave; per cinque persone con la seconda fila scorrevole, anche singolarmente per ogni poltrona, di 16 centimetri.&nbsp; Consente di regolare spazio in abitacolo e anche il bagagliaio, che arriva a una capacit&agrave; di carico di 624 litri con 5 persone a bordo e 1.582 ribaltando il divano posteriore. Si sistema quasi tutto quello che si vuole. Le forme esterne richiamano quelle di Scenic E-Tech, Familiare anche l'abitacolo. conil touchscreen verticale da 10,4&rdquo; di serie su tutte le versioni e la strumentazione da 10,3 pollici dotato del sistema multimediale OpenR Link con Google, Google Maps, Google Assistant a disposizione. Ampio il paccheto ADAS che presenga tra gli altri l&rsquo;Active Driver Assist, con la guida assistita di livello 2 e la guida ibrida predittiva per ottimizzare l&rsquo;efficienza sfruttando al massimo l&rsquo;energia elettrica lungo il percorso selezionato. Interessante&nbsp; la funzione E-Save che consente di mantenere la carica della batteria ad un minimo del 40%.&nbsp; Questo vale per la motorizzazione full hybrid oggetto del test, ma nel Symbioz nel 2025 sar&agrave; disponibile con due mild hybrid.  L'E-tech eroga 145 cavalli &egrave; &egrave; formato dal 1.6 aspirato a benzina da 94 cavalli e un motore elettrico da 49 cv che lavorano in sincrono, associati al cambio robotizzato, a innesti frontali, senza sincronizzatori, con 4 marce per la modalit&agrave; ibrida e per quella elettrica. La batteria ha una capacit&agrave; di 1,2 kWh, sufficiente per viaggiare in molte situazioni a zero emissioni. C'&egrave; anche un secondo motore elettrico, da 24 cv, che funge da motorino di avviamento e da sincronizzatore. Un pacchetto noto in Renault. Symbioz su strada La ricetta funziona bene. Il nuovo Suv elettrificato grazie anche a un peso non eccessivo, 1.423 kg, &egrave; fruibile in tutti gli scenari: cittadino, extra-urbano e autostradale. Una trazione anteriore sincera, con la vocazione al comfort, sia di marcia sia acustico. Morbido negli appoggi, con un sterzo che predilige la docilit&agrave; alla precisione. Solo certezze, nessuna sorpresa, con l'ibrido che lavora alla grande. In citt&agrave; realmente si viaggia per oltre la met&agrave; del tempo solamente in modalit&agrave; elettrica e anche nell&rsquo;extraurbano il sistema full hybrid funziona molto bene. Alla resa dei coni Renault dichiara un consumo medio di 4,7 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 105 g/km. Sulla carta l&rsquo;autonomia &egrave; di 1.000 km. Avvicinabile, perch&eacute; abbiamo sfiorato una&nbsp; percorrenza media di 18,9 km/litro che con il serbatoio da 48 litri, che significa poter contare su oltre 900 chilometri. Ottimo. Tranquilla, ma non seduta, Symbioz &egrave; in grado di scattare (dichiarato lo 0-100 in 10,6 secondi) e di affrontare anche strade bianche, grazie a una altezza da terra 16,9 centimetri.&nbsp; A richiesta &egrave; disponibile la funzione Extended Grip (in opzione solo sulla E-Tech full hybrid 145 cv) che ottimizza trazione sui fondi pi&ugrave; complicati. Symbioz parte da un prezzo 33.500 euro per l&rsquo;allestimento Techno, se servono 35.000 per la Esprit Alpine e 36.500 per la Iconic, arriver&agrave; a settembre nei saloni. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Renault nuove e usate       

In 4,4 metri spazio per cinque persone e un bagagliaio da grande. Il sistema full hybrid della Casa francese garantisce grande autonomia

Renault Symbioz, la prova del Suv compatto e ospitale

        Renault Italia, per il terzo anno di seguito, &egrave; stata protagonista di Viva!Festival come official partner, evento svoltosi dal 1 al 4 agosto in Valle d&rsquo;Itria, e che ha offerto al suo pubblico una programmazione con alcuni tra i pi&ugrave; autorevoli ed interessanti artisti del palcoscenico musicale internazionale. Il connubio tra il celebre festival pugliese e il Costruttore francese nasce e si consolida su un&nbsp;universo valoriale condiviso. Come il Viva!Festival crea un&rsquo;onda di connessioni intense e vibranti che si propagano &nbsp;sul territorio attraverso la musica, cos&igrave; Renault &egrave; un Marchio che vuole collegare esseri umani ancor prima che luoghi, che vuole trasmettere sensazioni inedite, sempre stato pi&ugrave; ispirato dal &ldquo;migliorare la qualit&agrave; della vita, piuttosto che &ldquo;la qualit&agrave; della guida&rdquo;. Renault e Ray Oranges Renault poi &egrave; da sempre legata all'arte, basti pensare alle oltre 550 opere che fanno parte della Collezione d&rsquo;Arte Renault iniziata nel 1967 da Pierre Dreyfus, o alla lunga storia d&rsquo;amore che unisce l'azienda e il cinema fin da quando entrambe videro la luce in Francia oltre un secolo fa. In occasione dell&rsquo;ottava edizione del Viva!Festival, la Marca della losanga ha stretto una collaborazione con l&rsquo;artista visivo italiano Ray Oranges che ha ridefinito lo skyline del suggestivo borgo di Locorotondo, sfumando i confini tra arte, spazio e design; il progetto &egrave; stato ideato e coordinato dall&rsquo;agenzia Creativa LePub Italy. Il processo creativo per la realizzazione degli artwork &egrave; partito dalla stretta relazione geometrica che intercorre fra il nuovo logo Nouvel&rsquo;R della Marca e quello di Renault 5 E-tech Electric - madrina di questa edizione della kermesse musicale - entrambi caratterizzati dallo stesso angolo d&rsquo;inclinazione. L'idea era di immergere lo spettatore in un immaginario dinamico, costruito con semplici forme geometriche in comunicazione tra loro e capaci di catturare un mondo intriso di una bellezza senza tempo. Il primo artwork &egrave; uno studio della forma su cui si basa il logo Nouvel&rsquo;R: esplorando le potenzialit&agrave; della forma nella sua bidimensionalit&agrave; e tridimensionalit&agrave;, Ray Oranges ha definito uno spazio stratificato ma bilanciato, con il colore ad evidenziare o attenuare le forme, guidando l&rsquo;occhio dello spettatore attraverso geometrie iperreali e armonizzando gli elementi della composizione. Per il secondo artwork, l&rsquo;artista ha utilizzato una&nbsp;colour palette&nbsp;che vira verso il pop, con colori vibranti e freschi, come quelli delle R5 E-tech Electric esposte nel borgo. Ispirandosi alle forme del 5 di R5 e alla &ldquo;casa sulla cascata&rdquo; di Frank Llyod Wright, Oranges ha creato una serie di parallelepipedi di diverse grandezze e proporzioni che generano un ambiente lineare sospeso nell&rsquo;aria. Con l&rsquo;obiettivo di ampliare il linguaggio di questi due artwork &egrave; stato realizzato, per il Viva Festival, un&nbsp;video mapping show. Le creazioni di Ray Oranges sono cos&igrave; diventate una sintesi di arte, tecnologia e architettura, in cui&nbsp;innovazione e tradizione si incontrano&nbsp;per dar vita ad un'esperienza visiva e sensoriale molto particolare.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

Madrina della kermesse, tenutasi in Valle d'Itria dal 1 al 4 agosto, &egrave; stata la R5 E-Tech Electric

Renault in partnership con Ray Oranges per il Viva!Festival

        Con un protocollo d'intesa firmato tra Renault e il governo sloveno, arriva la conferma del sito produttivo della nuova Twingo elettrica. Il progetto, diversissimo dal modello uscito di scena nel 2023 - e prodotto sempre a Novo Mesto, presso la Revoz controllata da Renault -, fa parte del nuovo corso di elettriche sviluppate dalla divisione Ampere. Sar&agrave; il modello da meno di 20 mila euro di prezzo di listino, con il quale aggredire la fascia di mercato delle citycar elettriche. L'impianto Revoz, i dipendenti e i volumi produttivi di Twingo A Novo Mesto, dove dal 1955 &egrave; presente l'impianto poi ribattezzato Revoz e con la produzione Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;dal 1973, nasce la Clio. Assemblaggio che va avanti da 30 anni, affiancato dalla Twingo termica ed elettrica fino allo scorso anno. Progetto della citycar sviluppato in collaborazione con smart, a dar vita alla forfour. Sono 1.405 i dipendenti dello stabilimento, che dalle anticipazioni dell'agenzia di stampa STA, vedranno garantito il futuro occupazionale con l'impegno confermato di Renault e il supporto statale alle operazioni.&nbsp; Il volume produttivo indicato dal 2026 &egrave; di 150 mila unit&agrave; all'anno di nuova Twingo. Uno dei dettagli svelati nel novembre del 2023 sulla citycar, quando Luca de Meo ha presentato la strategia di prodotto relativa ad Ampere, &egrave; stato il dato di consumo energetico. Se confermato il valore di 10 kWh/100 km, rappresenterebbe un riferimento tra le piccole elettriche da citt&agrave;, a tutto vantaggio dell'autonomia di marcia a fronte di batterie piccole e, pertanto, meno costose.       

Primi dettagli sull'impegno, che prosegue, di Renault in Revoz a Novo Mesto. La Twingo elettrica sostituir&agrave; la precedente generazione, uscita di scena nel 2023

Nuova Renault Twingo elettrica si farà in Slovenia insieme alla Clio

        Alpine fa il suo come back al Goodwood Festival of Speed con una gamma speciale, la quale ha come obiettivo quello di incarnare il suo successo, alimentato dal motorsport, sia su strada che in pista, e con il debutto dinamico di Alpine A290, la sua prima auto sportiva elettrica . La vettura aveva avuto un'anteprima mondiale alla 24 Ore di Le Mans, e ora &egrave; pronta, con i suoi 220 CV di potenza, a dimostrare delle sue doti sportive sul percorso di 1,16 miglia della famosa collina nell&rsquo;ambito dell&rsquo;evento &ldquo;First Glance&rdquo;.  Alpine al Festival Durante i quattro giorni del Festival, oltre a fornire ai visitatori una demo reale del futuro elettrificato del Marchio per i modelli di serie, Alpine presenta anche le sue icone da competizione passate, presenti e future. La sua presenza sulla &ldquo;griglia dei costruttori&rdquo; &egrave; arricchita anche dall&rsquo;esposizione dell&rsquo;A110 Pikes Peak, ottimizzata dal punto di vista aerodinamico e con una potenza di 500 CV, oltre alla concept car Alpenglow, che miscela la leggerezza della sua carrozzeria in carbonio con una motorizzazione a idrogeno ad alte prestazioni. Invece, la A290 sar&agrave; affiancata nell&rsquo;evento &ldquo;First Glance&rdquo; dall&rsquo;auto da rally A110 Gruppo 4 Tour de Corse del 1975, e parteciper&agrave; anche l&rsquo;A110 R Le Mans, in edizione limitata a sole 100 unit&agrave;. Le altre A100 della gamma prendono parte alla sfilata dei costruttori, tra cui A110 S, A110 GT, A110 R e A110 Enstone. Ma non &egrave; finita qui perch&eacute; il tema del motorsport si ripropone con l&rsquo;esposizione della showcar di BWT Alpine F1 Team, oltre alla Formula 1 biturbo V6 RS10 degli anni 1970 e alla radicale A442B da endurance con motore V6. La showcar di Formula 1 sar&agrave; guidata da tre piloti di Alpine Academy: Jack Doohan, attuale pilota di riserva di Alpine F1, Kush Maini, pilota di Formula 2, e Sophia Floersch, pilota di Formula 3. Nic Burnside, Direttore Generale di Alpine Cars UK, ha dichiarato che &ldquo;Alpine regala sempre emozioni a Goodwood, ma questo sar&agrave; un anno particolarmente memorabile. Insieme ad auto da competizione sbalorditive, Alpine mostrer&agrave; in modo dinamico come la Marca stia diventando sempre pi&ugrave; accessibile e pi&ugrave; versatile che mai. Alpine A290, 100% elettrica, si rivolge ad un pubblico molto pi&ugrave; vasto e dimostra che i modelli di serie Alpine stanno prendendo una nuova entusiasmante direzione.&rdquo; Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

L'auto, la prima sportiva elettrica della Casa, dimostrer&agrave; la sua sportivit&agrave; sul percorso di 1,16 miglia nell&rsquo;ambito dell&rsquo;evento &ldquo;First Glance&rdquo;

Alpine A290, il debutto al Festival of Speed di Goodwood

        La composizione delle batterie al litio-ferro-fosfato fa passi da gigante e, al fattore di un costo molto pi&ugrave; competitivo rispetto alla chimica nickel-cobalto-manganese, nelle pi&ugrave; recenti evoluzioni ha raggiunto una pari densit&agrave; energetica. Batterie LFP cruciali soprattutto per i modelli di auto destinati ai segmenti inferiori, cos&igrave; da contenerne i costi. Ma soluzione valida anche - in virt&ugrave; della densit&agrave; energetica al livello delle NCM e autonomia di marcia dichiarata fino a 1.000 km - su modelli del segmento C e D.&nbsp; Renault, nel 2026 debuttano le LFP In casa Renault, dove Ampere &egrave; la divisione che cura la ricerca, sviluppo e produzione dei veicoli elettrici, arrivano due annunci centrali sull'abbattimento dei costi. Entrambi arriveranno sul mercato dal 2026. Primo annuncio: la fornitura di batterie LFP, attraverso due partner come CATL e LG Energy Solutions. Entrambi i colossi asiatici produrranno in Europa e le celle verranno assemblate nelle batterie prodotte da Ampere in Francia. Catl fornir&agrave; celle LFP fatte in Ungheria, LG in Polonia, dove produrr&agrave; anche celle NCM per Ampere. Sono due dei fornitori, accanto alla produzione di Douai, presso l'Ampere Electricity Hub (celle NCM) e quella Verkor (NMC) a Dunkerque. Le batterie Verkor saranno impiegate, tra i primi progetti, sul suv sportivo a marchio Alpine. La riduzione dei costi, dall'utilizzo delle celle LFP, varr&agrave; per Ampere un taglio del 20% e consentir&agrave; di incrementare i margini operativi. Prime applicazioni a inizio 2026. Cell-to-pack, i vantaggi delle batterie senza moduli  Saranno batterie con celle LFP, inoltre, quelle del tipo cell-to-pack. Ed &egrave; il secondo annuncio della divisione del Gruppo Renault. Il progetto &egrave; condotto con LG Energy Solutions e sar&agrave; la prima applicazione di celle a sacchetto in un'installazione cell-to-pack, priva cio&egrave; di moduli. Se le batterie cell-to-pack sono&nbsp; gi&agrave; adottate da alcuni costruttori e fornitori di celle - perlopi&ugrave; celle cilindriche -, per Ampere sar&agrave; una prima assoluta. Il vantaggio sta nel maggior spazio disponibile all'interno della scatola che contiene la batteria. Di fatto, quest'ultima &egrave; - nelle installazioni ordinarie - un insieme di moduli, al cui interno sono contenute le celle: materialmente l&agrave; dove l'energia viene immagazzinata. Le piastre di raffreddamento, l'elettronica di controllo e l'involucro esterno protettivo riassumono la batteria in s&eacute;. Eliminare i moduli permette di guadagnare spazio, a parit&agrave; di volume, per inserire altre celle, quindi offrire maggiore densit&agrave; energetica. Inoltre, cambia la struttura di raffreddamento, che diventa diretto sulle singole celle anzich&eacute; indiretto, mediante piastre e moduli. Passi verso il taglio del 40% dei costi In Ampere, il direttore operativo Josep Maria Recasens ha commentato come &ldquo;in un ambiente competitivo e in rapida evoluzione, la nostra strategia per le batterie &egrave; la prova dell&rsquo;efficienza di un approccio aperto e orizzontale con i migliori partner del settore, che garantisce ad Ampere un&rsquo;allocazione intelligente del capitale, flessibilit&agrave; e rapidit&agrave; di esecuzione. Questo piano &egrave; in linea con la tabella di marcia di Ampere per ridurre i costi del 40% prima della prossima generazione di veicoli&rdquo;.&nbsp; Batterie che, per la produzione europea di Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), vedranno una catena di approvvigionamento formalmente europea, sebbene da fornitori come i cinesi di Catl e i coreani di LG. "L&rsquo;innovazione nel settore delle batterie &egrave; in corso e stiamo lavorando a monte &ndash; in particolare con il nostro Innovation Battery Cell Laboratory che aprir&agrave; a Lardy nel 2025 &ndash; per coinvolgere i nostri partner fin dall&rsquo;inizio nelle grandi trasformazioni future&rdquo;, ha aggiunto Philippe Brunet, vicepresidente senior di Ingegneria del powertrain e veicoli elettrici di Ampere.       

Addio ai moduli, le celle LFP saranno installate direttamente nel "case" della batteria. Maggiore densit&agrave; energetica e nuovo raffreddamento. Con le celle LFP costi gi&ugrave; del 20%

Ampere, arrivano le batterie LFP in Renault e il cell-to-pack

        Tra le novit&agrave; pi&ugrave; importanti in casa Renault per il 2024 c&rsquo;&egrave; stato sicuramente il lancio della Renault 5 E-Tech 100% elettrica. Per celebrarla, il Marchio francese e Havas Play hanno creato la campagna #MODDER5, unendo auto e videogiochi: si tratta di un&rsquo;iniziativa che permette ai giocatori di aggiungere o modificare i contenuti originali di un gioco utilizzando delle mod.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella Renault 5 e la campagna #MODDER5 Migliaia di giocatori possono adesso trovare l'iconica Renault 5 nei loro videogiochi preferiti. L&rsquo;auto, infatti, &egrave; stata inserita in una variet&agrave; di giochi con vaste community di players in tutto il mondo: Fortnite, Minecraft, Roblox, Palword, Garry's Mod, Stray, Stardew Valley, Subnautica e anche nell'esperienza metaverse The Sandbox. Per rendere possibile tutto questo, Renault ha collaborato con esperti di modding (ognuno specializzato in ciascun videogioco) per creare la Renault 5 in modo unico con le mod, utilizzando i progetti e i modelli 3D forniti dal brand, rispettando le identit&agrave; grafiche specifiche di ogni gioco. In altre parole, a seconda del gioco, il giocatore potr&agrave; scoprire una Renault 5 che si adatta a contesti diversi: dalla caccia al tesoro su Fortnite o nella versione sottomarina del veicolo su Subnautica. &ldquo;Il lancio della Renault 5 E-Tech 100% elettrica segna il ritorno del modello iconico che ha fatto innamorare generazioni di automobilisti - ha spiegato Thomas Juan-Dan&eacute;, responsabile delle partnership e delle attivazioni di Renault -. Come la Renault 5, queste generazioni sono evolute. La Renault 5 &egrave; un'icona della cultura pop e ha il suo posto nei videogiochi pi&ugrave; popolari di oggi. La campagna #MODDER5 rappresenta un modo innovativo e divertente per coinvolgere sia il grande pubblico che i giocatori. I membri di questa comunit&agrave; (modder, streamer, giocatori, editori, ecc.) sono estremamente impegnati, ed &egrave; per questo che volevamo dar loro un ruolo centrale rendendoli protagonisti della nostra campagna&rdquo;. Nuova Renault Captur 2024: il Suv compatto si rif&agrave; il trucco       

In collaborazione con Havas Play, nasce la campagna #MODDER5 che permette ai giocatori di trovare l'iconico modello in tanti videogames

Renault 5 diventa protagonista dei videogiochi, da Fortnite a Minecraft

Vincere il premio Auto dell&rsquo;Anno &egrave; per un Costruttore una grande soddisfazione, oltre che una bella promozione commerciale per la sua auto. Ma, come per tutti i risultati importanti, in qualsiasi settore, &egrave; sempre interessante andare ad analizzarli e vedere che cosa c&rsquo;&egrave; dietro.  Cos&igrave;, per noi di Auto &egrave; stato un obbligo, un dovere di informazione, cercare di capire le scelte che ci si sono state nella creazione della Renault Scenic, eletta The Car of the Year 2024, che, per forza di cose, nasceva con grandi ambizioni e, anche per questo motivo, doveva essere portabandiera dei modi di interpretare il cambiamento in corso nel mondo dell&rsquo;auto da parte della Casa che l&rsquo;ha realizzata. Abbiamo cos&igrave; deciso affrontare il tema della nascita della Scenic con Gilles Vidal, direttore del Design di Renault, e Cl&eacute;a Martinet, che &egrave; a sua volta direttore dello Sviluppo sostenibile del Gruppo.    Renault, Vidal: Premio Auto dell&#39;Anno &egrave; un successo collettivo  Vidal, lei aveva gi&agrave;&nbsp;vinto altre tre volte (con Peugeot 308, 3008 e 208, n.d.r.) il premio The Car Of The Year e ora &egrave; arrivato a quattro in un solo decennio, &egrave; un archistar del design dell&rsquo;auto. Quanto pensa che incida sul risultato conseguito l&rsquo;archistar e quanto il gruppo?  &ldquo;Quando vinci un premio come The Car of The Year &egrave; sempre un successo collettivo, non solo del design. Certo lo stile ha un ruolo importante, ma i giurati tengono conto anche degli altri elementi dell&rsquo;auto, come la meccanica, gli equipaggiamenti, le performance, la qualit&agrave;. Ci deve essere una omogenizzazione. Il compito del design &egrave; di dare appeal, ma &egrave; solo una parte della storia&rdquo;.  Renault Captur 2024, la prova del Suv compatto francese  Scenic &egrave; un Suv con una linea sportiva (&egrave; alto 1,57 metri meno praticamente di tutta la concorrenza, n.d.r.) ma adatto alle famiglie, &egrave; un mix che ha portato a compromessi?  &ldquo;Non parlerei di compromessi quanto piuttosto di aggiustamenti. Avevamo in mente un&rsquo;auto che ispirasse dinamicit&agrave; e sportivit&agrave;, per questo motivo non abbiamo mai pensato di rinunciare a un look che risultasse attrattivo. Abbiamo realizzato una vettura che, posta vicino a un Suv tradizionale risulta snella, ha forme proporzionate e l&rsquo;abitacolo &egrave;&nbsp;stato studiato per risultare funzionale all&rsquo;uso che una famiglia fa di un&rsquo;auto, con molto spazio anche per i posti dietro. Il tutto con un linguaggio formale ricco di personalit&agrave;&nbsp;e una silhouette interessante per il segmento della vettura...&rdquo;  Il resto del servizio &egrave; sul prossimo numero di&nbsp;Auto,&nbsp;in edicola il 15 giugno, oppure&nbsp;qui in edizione digitale.    Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella 

Un successo come quello dell&#39;Auto dell&#39;Anno non nasce per caso: con i responsabili di design e sostenibilit&agrave; di Renault siamo andati a scoprire le scelte alla base della Scenic

Su Auto in edicola: Renault Scenic, dietro le quinte dell&#39;Auto dell&#39;Anno

Dalla sua nascita, nell&rsquo;ormai lontano 2013, Renault ha venduto oltre 2 milioni di Captur di cui ben 300.000 solo nel nostro Paese, oggi la Casa Francese annuncia un restiling che si identifica immediatamente per le modifiche nella parte frontale, con la nuova calandra sfaccettata dove svetta al centro il nuovo logo Renault &ldquo;Nouvel&rsquo;R&rdquo;, il cofano leggermente pi&ugrave; alto e muscoloso e una nuova firma dei fari a led, di serie su tutte le versioni disponibili. Captur &egrave; e rimane un Suv compatto, le dimensioni infatti non cambiano rispetto alla versione precedente: 4,2 metri di lunghezza, 1,8 metri di larghezza, 1,6 metri di altezza con un passo di 2,6 metri ma abbandona la motorizzazione plug-in hybrid, che non ha riscosso un grande successo di pubblico, per abbracciarne una nuova Full-Hybrid particolarmente attenta all&rsquo;ambiente e ai consumi.    Un&rsquo;ampia offerta  Sono in totale quattro le tecnologie di motorizzazione disponibili: un motore 3 cilindri benzina da 1.000 cc con 92 cavalli di potenza, uno Gpl, sempre 3 cilindri da 1.000 cc, che arriva per&ograve; a 100 cavalli di potenza, un Mild-Hybrid 1,3 litri da 158 cavalli e il nuovo E-Tech Full Hybrid. Quest&rsquo;ultimo &egrave; un 4 cilindri in linea da 1,6 litri con 145 cavalli di potenza e 250 Nm di coppia massima.  Tre inoltre le versioni disponibili, Evolution, Techno ed esprit Alpine: la prima pu&ograve; utilizzare solo le motorizzazioni a benzina e gpl, la seconda offre invece la massima libert&agrave; di scelta tra tutte le motorizzazioni disponibili mentre la terza, con le rifiniture di maggior pregio, &egrave; riservata alle versioni mild e full hybrid.  &nbsp;  Gli interni e l&rsquo;infotainment  Abbiamo avuto modo di provare la versione esprit Alpine, quella pi&ugrave; ricca di dotazioni, che si contraddistingue per l&rsquo;utilizzo di materiali di qualit&agrave; (pi&ugrave; morbidi sulla plancia e pi&ugrave; rigidi sulle portiere), sedili avvolgenti, volante riscaldato, cerchi da 19 pollici con design esclusivo, la scocca bicolore e i vetri posteriori oscurati. Pu&ograve; essere inoltre ulteriormente arricchita da optional come il tetto panoramico apribile o l&rsquo;ottimo sistema audio firmato Harman Kardon.  Il sistema di infotainment di serie (sempre per la versione Alpine) comprende un display da 10.4&quot; con Google Automotive integrato sotto il quale si trova una fila di tasti fisici per il controllo della climatizzazione e di altri elementi come lo sbrinamento del lunotto.  La posizione di guida &egrave; comoda e lo spazio &egrave; razionale con diverse tasche e spazi dove riporre i propri oggetti. La capienza del bagagliaio &egrave; di appena 348 litri, ma se ne possono guadagnare circa 130 (portandola a 480 litri) facendo slittare in avanti la panchetta posteriore di 16 cm. Con questo espediente per&ograve; non c&rsquo;&egrave; praticamente pi&ugrave; spazio per eventuali passeggeri, che invece in configurazione normale possono godere di una posizione decisamente comoda e spaziosa. Si pu&ograve; anche abbattere gli schienali posteriori (in questa versione divisi 60-40) per portare il carico massimo a 1.458 litri.  &nbsp;  Come va su strada  Le prestazioni non sono estreme, arriva a 100 km/h in 10,6 secondi e raggiunge una velocit&agrave; massima di 170 km/h, ma sono coerenti con il tipo di vettura presentata da Renault. Il motore e-Tech Full Hybrid &egrave; piuttosto brioso anche se a volte passa una frazione di secondo tra quando si preme il pedale dell&rsquo;acceleratore a quando la macchina effettivamente accelera. Questo &egrave; dovuto al fatto che il sistema sceglie ogni volta il grado di supporto del motore elettrico in funzione della carica della batteria e di altri elementi come la temperatura e la pendenza. Buone le sospensioni, nonostante la taratura leggermente rigida ed efficace l&rsquo;impianto frenante. I consumi e le emissioni fanno segnare 4,7 litri per 100 km e 108 grammi di CO2 a km: sono ottimi valori.  Gli allestimenti e i prezzi  La versione Evolution parte da 22.550 euro, quella Techno da 24.550 euro, mentre la esprit Alpine da 30.150 euro (con motore Mild-Hybrid). La versione da noi provata, con motore Full-Hybrid, parte invece da 32.450 euro. 

Piccoli ritocchi estetici e un nuovo motore Full Hybrid, ecologico e parsimonioso nei consumi, caratterizzano il restiling del Suv appartenente al segmento B della Casa francese

Nuova Renault Captur 2024: il Suv compatto si rif&agrave; il trucco

Rafale, come un caccia francese e, soprattutto, un aereo da record degli anni &rsquo;30 firmato Caudron Renault. Dopo Austral ed Espace, anche il nuovo Suv della Renault utilizza la piattaforma CMF-CD del Marchio francese. Disegnata sotto la direzione di Gilles Vidal, arrivato in Renault meno di tre anni fa, la Rafale si fa riconoscere per linee decise e a volte spigolose della carrozzeria. La grande calandra &egrave; in tre dimensioni, composta da tante piccole losanghe con al centro quella dello stemma, appunto a forma di losanga. Pure le luci diurne anteriori ricordano, nella loro forma dimezzata, il marchio di fabbrica della Renault. L&rsquo;impostazione da Suv &egrave; evidente, con un padiglione dell&rsquo;abitacolo che vuole assomigliare a quello di una coup&eacute; e dare un&rsquo;immagine sportiva. Rafforzata, quest&rsquo;ultima, da un ampio deviatore di flusso alla sommit&agrave; del lunotto e dallo spigolo a forma di spoiler all&rsquo;apice del portellone posteriore.    La scheda tecnica della Renault Rafale  Come le cugine di piattaforma, la Rafale adotta la propulsione ibrida basata su un tre cilindri di 1,2 litri da 130 cavalli abbinato a due motori elettrici, di cui uno che agisce sulla trasmissione e l&rsquo;altro con funzioni di starter/generatore. la potenza complessiva &egrave; di 200 cavalli. Oltre a questa versione &egrave; in arrivo anche la 4x4 R-Tech Full Hybrid con un motore elettrico posteriore aggiunto che garantisce la trazione integrale e una potenza di 300 cavalli. Versione in consegna a partire dall&rsquo;autunno.  Come sono fatti gli interni della Rafale  Gli interni appaiono curati, in particolare nell&rsquo;allestimento Esprit Alpine, che ha sedili funzionali e attraenti allo stesso tempo. Esteso l&rsquo;uso di Alcantara, riciclato per il 60% delle componenti. L&rsquo;abitabilit&agrave; &egrave; ottima anche posteriormente mentre non manca l&rsquo;ultima evoluzione del sistema multimediale della Renault, basato sul sistema di Google e con la possibilit&agrave; di installare sino a 50 applicazioni proprio come su uno smartphone. La capacit&agrave; del bagagliaio, da parte sua, &egrave; di almeno 627 litri.  La prova della Renault Rafale  In funzione della sportivit&agrave; di guida sono state allargate le carreggiate rispetto ad Austral ed Espace, con una messa a punto specifica delle sospensioni. In opzione a 1.500 euro &egrave; inoltre possibile disporre delle ruote posteriori sterzanti. Su strada la Rafale si lascia guidare senza problemi anche ad andature pi&ugrave; brillanti soprattutto scegliendo la modalit&agrave; pi&ugrave; sportiva d&rsquo;impiego. Buona la precisione dello sterzo mentre sarebbe invece preferibile avere leve di comando manuale del cambio automatico che a volte &egrave; un po&rsquo; pigro, da solo, nell&rsquo;inserire una marcia inferiore in fase di rilancio del motore. Le prestazioni indicano in 180 km/h la velocit&agrave; massima con un tempo di 8&rdquo;9 in accelerazione da 0 ai 100 orari. Grazie alla propulsione ibrida, i consumi sono contenuti, con percorrenze medie dichiarate di oltre 21 km/litro. L&rsquo;apporto della parte elettrica &egrave; importante, con una marcia in questa modalit&agrave; esclusiva che pu&ograve; raggiungere, secondo gli uomini della Renault, l&rsquo;80% del tempo in citt&agrave;. Pronta per le prime consegne, la Rafale &egrave; in listino a partire da 43.700 euro, che diventano 48.200 nel caso dell&rsquo;allestimento Esprit Alpine. 

Il Suv-coup&eacute; francese, su strada, dimostra uno spirito sportivo e brillante con prezzi che partono da 43.700 euro

Renault Rafale, la prova su strada del nuovo Suv della Losanga

        Tra due anni arriver&agrave; sul mercato, come da cronotabella annunciata da Luca de Meo all'avvio delle operazioni della divisione Ampere. Renault Twingo sar&agrave; il terzo progetto elettrico della sequenza di modelli avviata dalla Renault 5 quest'anno e che passer&agrave; dalla Renault 4 entro fine anno. La centralit&agrave; della Twingo sta nel posizionamento tra le citycar elettriche, al di sotto dell'utilitaria R5. Andr&agrave; a competere in quella fascia di mercato tra la proposta Dacia Spring e la Citroen e-C3.&nbsp; Ampere ha iniziato la fase di progettazione e, con essa, arriva la conferma di un partner cinese con il quale lavorare allo sviluppo. Una compagnia di ingegneria non ancora rivelata nella sua identit&agrave;, collaborer&agrave; con Ampere nella fase dello sviluppo: "Verr&agrave; fatto con un partner di ingegneria cinese per migliorare i tempi e i ottimizzare i costi", spiegano dalla divisione dei progetti elettrici di Renault, all'agenzia Reuters. "Lo stile e il progetto di ingegneria avanzata verranno realizzati in Francia e, come programmato, la produzione sar&agrave; in Europa". Volkswagen e Renault procedono in autonomia L'annuncio dell'individuazione del partner con il quale dare vita alla Twingo elettrica, il cui prezzo di listino sar&agrave; inferiore a 20 mila euro, arriva dopo l'impegno di Volkswagen sul medesimo segmento di mercato. Nel 2027 debutter&agrave; la ID.1, citycar destinata a rivaleggiare con Twingo. Entrambi i modelli dovranno fare i conti con alternative quali Byd Seagull. Citycar, elettrica e con una dotazione di Adas e hi-tech a bordo che a stento la classificano tra le auto economiche. Eppure, arriver&agrave; in Europa con un prezzo inferiore ai 20 mila euro.&nbsp; Le trattative tra Renault e Volkswagen, per un progetto condiviso che desse origine ai due modelli, vi sono state ma senza arrivare a un accordo. Ampere ha sottolineato come la scelta del partner cinese sia slegata dall'andamento delle discussioni con Volkswagen. Tra le collaborazioni in atto di Renault con partner cinesi, quella con Dongfeng d&agrave; vita alla produzione della Dacia Spring, mentre con Geely si &egrave; concretizzata nell'investimento congiunto nella divisione Horse, nonch&eacute; in Ampere.       

Ampere conferma l'impegno di una societ&agrave; di ingegneria cinese nello sviluppo della nuova Twingo da meno di 20 mila euro. Produzione, stile e ingegneria avanzata saranno made in France

Renault Twingo elettrica, lo sviluppo insieme a un marchio cinese

        &Egrave; ordinabile Renault 5 E-Tech, una delle auto elettriche pi&ugrave; attese, alfiere del nuovo corso Renaulution voluto dal Luca de Meo, subito apprezzata per il design evocativo e moderno, con soluzioni interessanti e un prezzo, ora ufficiale, competitivo. Ora sono prenotabili le versioni pi&ugrave; prestanti con batteria da 52 kWh di capacit&agrave;, autonomia di 410 km e motore elettrico anteriore da 150 cavalli: l&rsquo;accelerazione da o a 100 km si completa in meno di 8 secondi. Aspettando i nuovi incentivi Sono due gli allestimenti Techno e Iconic Cinq, rispettivamente al prezzo di 32.900 euro e 34.900 euro, incentivi esclusi. Quando saranno operativi i nuovi ecobonus il listino dovrebbe scendere in caso di rottamazione di vetture Euro 2, fino a 21.900 euro. Il prossimo anno &egrave; attesa la variante pi&ugrave; economica di Renault 5 E-Tech Electric: gli altri tre allestimenti saranno Five, Evolution e Roland-Garros. Dotata di batteria da 40 kWh, autonomia di 300 km: avr&agrave; un prezzo da meno di 25.000 euro, sempre incentivi esclusi. Potrebbe interessarti: Renault 5 Roland Garros, l'edizione speciale in anteprima a Parigi&nbsp;  Interessante la dotazione di serie delle prime versioni ordinabili. Comprende pompa di calore, caricatore bidirezionale AC da 11 kW, caricabatterie rapido fino a 100 kW DC, climatizzatore automatico, cerchi in lega da 18&rsquo;&rsquo;, parking camera, cruise control adattivo e doppio display orizzontale con quadro strumenti digitale da 10" e display centrale da 10,1" sistema multimediale OpenR Link con Google integrato e Route Planner programmare i viaggi e le ricariche. Un pacchetto interessante. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Renault nuove e usate       

Disponibile con due tipi di batteria e con una potenza fino a 150 cavalli: il prezzo con gli incentivi che devono arrivare si prefigura interessante

Renault 5 elettrica è ordinabile, ecco i prezzi

        Annunciata in occasione del lancio della full hybrid, adesso rivela tutto (o quasi) di s&eacute;. Renault Rafale E-Tech 4x4 &egrave; l'alternativa plug-in del sistema incentrato sul motore benzina 1.2 litri turbo, un tre cilindri in realt&agrave; con parti modificate nell'applicazione PHEV, da 300 cavalli. Il balzo in avanti della potenza, rispetto ai 200 cv di Rafale full hybrid, &egrave; sensibile. In minima parte &egrave; dovuto all'incremento di potenza del milledue benzina, da 150 cavalli e 230 Nm di coppia anzich&eacute; 130 cv e 205 Nm. Un turbo differente produce il miglioramento della parte termica.&nbsp;  Renault Rafale si guida anche da trazione posteriore La novit&agrave; sostanziale &egrave;, invece, nel secondo motogeneratore elettrico di trazione. Se l'unit&agrave; anteriore da 70 cavalli 20 Nm, parte del sistema E-Tech con cambio 4 marce automatico (privo di frizione) &egrave; invariata, i 136 cv e 195 Nm del MGU posteriore sono decisivi. Portano il sistema a erogare 300 cavalli, oltre alla possibilit&agrave; di trazione quattro ruote motrici o, se l'aderenza lo richiede, interamente al posteriore. Renault, arriva il nuovo Suv Symbioz Prestazioni sportive e alta autonomia Maggior potenza uguale maggiori prestazioni velocistiche, specialmente in fase di accelerazione, dove i miglioramenti sono sensibili (-2"5 sullo 0-100 km/h, con un tempo di 6"4; -1"6 in ripresa da 80 a 120 orari, con 4"). Tuttavia, c'&egrave; una proposta ibrida plug-in di Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;Rafale che guarda all'efficienza e dichiara emissioni di Co2 a partire da 15 g/km. Merito dei 100 km percorribili in elettrico, grazie alla batteria da 22 kWh (Rafale full hybrid ne monta una da 2 kWH, chiaramente non ricaricabile alla spina). La ricarica avviene a 7,4 in CA (meno di 3 ore per passare da 0 a 100% della carica).&nbsp;  Atelier Alpine, sile e sospensioni predittive L'arrivo sul mercato italiano della versione ibrida plug-in &egrave; previsto nel corso dell'autunno, in allestimento Esprit Alpine e nell'inedito Atelier Alpine. Quest'ultimo si distingue per la colorazione blu Deepsky satinato e, soprattutto, per una serie di dotazioni specifiche. Gli ammortizzatori con precamera a controllo predittivo sono senza dubbio il particolare pi&ugrave; interessante per la dinamica di marcia. Si tratta di un ammortizzatore a controllo elettronico, la cui rigidit&agrave; varia in modo predittivo, ovvero, con l'elettronica che prende in esame parametri come la velocit&agrave; e lo stile di guida per attuare la variazione di rigidit&agrave; delle sospensioni. Sono regolazioni specifiche, rispetto al Rafale full hybrid, quelle relative a molle, barre antirollio e gli stessi ammortizzatori (compresi i tamponi finecorsa).  L'ibrido che studia il percorso Tornando alla gestione del sistema ibrido, Renault ha sviluppato una soluzione anche qui predittiva. Funziona grazie al posizionamento GPS dell'auto e la cartografia del navigatore. L'elettronica prende in esame i 7 km di tragitto che attendono l'auto (che sia verso una destinazione impostata o sul percorso pi&ugrave; probabile). L'analisi delle condizioni su strada e la tipologia di percorso in arrivo contribuisce affinch&eacute; l'elettronica gestisca l'apporto del motore termico e di quelli elettrici. Renault Rafale 4x4 pu&ograve; guidarsi in modalit&agrave; elettrica anche impostandola dal selettore EV Mode: la potenza sar&agrave; limitata a 160 cv e la velocit&agrave; a 135 km/h. Non manca la modalit&agrave; di ricarica della batteria, per preservare e incrementare l'autonomia durante la guida. Renault Captur 2024, i prezzi del restyling: full hybrid e mild protagonisti       

La seconda motorizzazione del D-suv coup&eacute; &egrave; un ibrido plug-in ad alta autonomia in elettrico e prestazioni molto vivaci in accelerazione. Atelier Alpine la novit&agrave; di stile (e tecnica)

Renault Rafale, arriva l'ibrida plug-In: 300 e 100 i numeri che contano

Quando quelli della Renault se la sono giocata con le auto da famiglia se ne sono viste di originali. Dalla R16 degli anni &rsquo;60 sino alla Espace e poi alla Scenic il poco convenzionale &egrave; stato di rigore. Oggi, anche per via di normative pi&ugrave; stringenti e anche in ossequio alle esigenze dell&rsquo;aerodinamica &egrave; pi&ugrave; difficile trovare uno stile rivoluzionario per le nuove auto. In tema di veicoli da usare tutti insieme, la Renault rilancia comunque ora con la Symbioz, il cui nome auspica una specie di simbiosi tra il mezzo e i suoi occupanti.    Le specifiche della Symbioz  Con i suoi 441 cm abbondanti di lunghezza, la Symbioz completa un cast che la Renault schiera nello specifico settore e che comprende le elettriche Megane e Scenic, oltre alle gi&agrave; collaudate Austral e Arkana. Realizzata partendo dalla base allungata della piattaforma CMF-B comune a Clio e Captur, si distingue per lo stile moderno, con un frontale abbastanza imponente e una linea spigolosa in molti tratti non solo della carrozzeria. Con un peso contenuto sotto i 1.500 kg, la Symbioz &egrave; in consegna a partire da settembre unicamente nella versione ibrida E-Tech con una potenza complessiva di 145 cavalli. Lanciata nel 2020, la soluzione abbina un 4 cilindri di 1,6 litri a un motore elettrico e alla tecnologia con starter-generatore integrato. Gi&agrave; collaudata, assicura interessanti risparmi di carburante dato che nella marcia urbana si pu&ograve; arrivare all&rsquo;80% dell&rsquo;utilizzo nella modalit&agrave; elettrica.  A bordo il sedile in seconda fila scorre avanti e indietro per una lunghezza di 16 cm. Questo fa variare il volume del bagagliaio da un minimo di 492 litri a un massimo di 624. Abbattendo gli schienali dei sedili posteriori, si arriva a una capacit&agrave; di 1.582 litri. Il portellone posteriore ad apertura elettrica, tra le novit&agrave;, risponde anche al comando di un passaggio del piede sotto il paraurti. All&rsquo;interno si notano rivestimenti ricercati con cuciture a forma di losanga in onore allo stemma, recentemente rinnovato, della Renault. In opzione &egrave; disponibile il tetto in vetro Solarbay, oscurabile a comando grazie alla presenza di cristalli liquidi.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella 

Il nuovo Suv della Casa francese sar&agrave; offerta solo con il motore ibrido E-Tech da 145 cavalli: ecco com&#39;&egrave; fatta la Symbioz

Renault, arriva il nuovo Suv Symbioz

        Probabilmente nella mente degli appassionati di auto c'&egrave; un'altra serie speciale Roland Garros, di un altro marchio francese (Peugeot) che non la novit&agrave; Renault 5 E-Tech Roland Garros.&nbsp; La casa della Losanga (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) &egrave; partner dello storico torneo di tennis su terra rossa (via il 20 maggio) e per l'occasione, a Parigi, sveler&agrave; la Renault 5 elettrica a tema. Dovremo attendere il 2025 per il debutto commerciale.  Esterni tra loghi RG e Croce di Sant'Andrea Le anticipazioni di stile, i dettagli personalizzati, sono molteplici. Quattro le colorazioni disponibili, tutte con tetto a contrasto wrappato in nero satinato effetto tessuto e arco delle vetrature con profilo in cromo satinato: bianco Nacr&eacute;, blu Notturno, nero Etoile, grigio Scisto opaco. I cerchi da 18 pollici - neri con superficie delle razze diamantata -, insieme alla grafica Roland Garros applicata alle portiere anteriori, sono un altro dei motivi distintivi. Logo sulle portiere completato dal motivo a Croce di Sant'Andrea stilizzata, che rimanda all'architettura dello State Roland-Garros.  Interni sul tema terra battuta A bordo, i richiami al mondo del tennis sono pi&ugrave; evidenti e assumono forme e colori dei tappetini color terra battuta, come il pad di ricarica per lo smartphone. Il selettore di trazione, dietro al volante, ha un trattamento che rimanda al grip del manico della racchetta. In plancia, invece, spazio alla scritta Roland Garros Paris &egrave; retroilluminata. Specifici i colori dei rivestimenti in tessuto riciclato, grigio chiaro, abbinati a porzioni forate e fianchetti in TEP similpelle con inserti bianchi.        

Esordisce un anno prima del lancio sul mercato la versione dell'utilitaria elettrica che omaggia il celebre torneo di tennis e i richiami al mondo della racchetta non mancano (soprattutto all'interno)

Renault 5 Roland Garros, l'edizione speciale in anteprima a Parigi

rnlt, ovvero, la vetrina migliore di Renault nei centri pi&ugrave; in delle citt&agrave;. Con l&#39;apertura nel centro di Parigi, su Boulevard Hausmann, la casa della Regie d&agrave; vita a un punto di contatto con i clienti che va al di l&agrave; dell&#39;ordinaria rete di vendita.  Diventa qualcos&#39;altro rnlt, immaginato come un nuovo concept di vendita. La sigla da codice fiscale del marchio &egrave; in grado di sintetizzare l&#39;offerta di prodotto di punta (2-3 modelli esposti).    Alla scoperta del brand: non solo auto  Inoltre, offre al cliente che si muove nelle centralissime vie della citt&agrave; un coinvolgimento con il brand e l&#39;opportunit&agrave; di acquistare altro che non il semplice prodotto auto in s&eacute;: merchandising, dagli accessori all&#39;abbigliamento.  &quot;rnlt riflette la nuova tipologia di distribuzione: moderna, compatta (180 metri quadri a Parigi; ndr), un vero concentrato del brand. Questi nuovi store daranno ai visitatori un&#39;esperienza completa del marchio Renalt e dei suoi prodotti. I punti rnlt lavoreranno in sinergia con gli esistenti, classici, showroom, posizionati in periferia, cos&igrave; da permettere ai clienti del centro di beneficiare dell&#39;intera gamma di servizi di vendita e post-vendita&quot;, spiegano in Renault (&lt;&gt;qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato&lt;/&gt;).  Due centri rnlt verranno inaugurati anche in Italia, a Roma e Milano, che entrano a far parte dei circa 20 punti di prossima apertura in tutto il mondo: Londra, Madrid, Berlino, sono solo alcuni delle vetrine pi&ugrave; in vista di un impegno globale, che porter&agrave; Renault anche a Seoul e Medellin, tra le altre citt&agrave;.   

Accanto alla classica rete di concessionari, Renault apre i punti rnlt, in pieno centro citt&agrave; e vetrine del prodotto di serie di punta e del mondo Renault oltre l&#39;auto

rnlt, Renault &quot;apre&quot; in centro: Roma e Milano tra i 20 punti selezionati

        &nbsp;Il profondo rinnovamento della Renault Captur 2024 apre la raccolta ordini. Sar&agrave; a inizio estate che avverranno le prime consegne del B-suv ristilizzato, proposto in tre allestimenti: evolution, techno, esprit Alpine. Ampia la proposta di motorizzazioni, che spazia dal turbo benzina Tce 1.2 litri da 90 cavalli al mild hybrid con cambio doppia frizione e 160 cavalli. Senza tralasciare l'alternativa bifuel a GPL, il Tce 1.2 da 100 cavalli, n&eacute; il full hybrid 1.6 litri 145 cavalli, scelta preferita in Italia dal 30% dei clienti che guidano Captur.  Nuova Captur, Techno l'allestimento centrale L'allestimento cruciale dell'offerta &egrave; il techno, poich&eacute; disponibile in abbinamento a tutte le motorizzazioni e con una dotazione di serie arricchita rispetto a Captur evolution.&nbsp; Nello specifico, sono i cerchi in lega da 18", il climatizzatore automatico, rivestimenti eco, caricatore dello smartphone a induzione, keyless entry e selettore multisense. Il salto in avanti dell'allestimento esprit Alpine si caratterizza per la tinta bicolore di serie, i cerchi in lega da 19", il cruise control adattivo e la strumentazione da 10 pollici. In materia di Adas, sin dal livello evolution sono presenti il cruise control e il mantenimento attivo di corsia, tra i principali ausili alla guida. I prezzi di Renault Captur 2024 I prezzi? Si parte dai 22.550 euro di Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;Captur Evolution 90 cavalli, per salire un gradino con la proposta GPL 100 cavalli a 23.350 cavalli e pari allestimento. La Captur mild hybrid 160 cavalli parte da 27.350 euro in allestimento techno, mentre la esprit Alpine parte da 30.150 euro. Il suv con motorizzazione E-Tech full hybrid 145 cavalli, invece, si posiziona a 29.650 euro nel livello techno, da 32.450 euro quello esprit Alpine. La dotazione di serie su Captur evolution Detto come Captur evolution sia disponibile solo con motore 1.2 Tce 90 cavalli e 1.2 Tce 100 cv GPL, l'allestimento propone ruote da 17" con copricerchi Flexiwheel, interni con rivestimenti in tessuto, climatizzatore manuale, sensori di parcheggio posteriori e retrocamera. Gli ADAS spaziano dalla frenata d'emergenza con rilevamento di pedoni, ciclisti e incroci, fino all'Emergency Lane Keeping Assist. I fari full led, la strumentazione digitale da 7 pollici, l'infotainment su schermo da 10,4 pollici con sistema operativo Android Automotive 12 formano la dotazione standard. Renault Captur restyling, faccia nuova e pi&ugrave; efficienza       

Il Suv Renault va sul mercato nella veste aggiornata, una dotazione superiore e tre allestimenti. Ampia la gamma di motorizzazioni, dove il full hybrid E-Tech &egrave; scelto da 1 cliente su 3

Renault Captur 2024, i prezzi del restyling: full hybrid e mild protagonisti

Si muovono i pezzi grossi. Renault Captur, bestseller della Casa francese in Italia dal 2021 e successo globale da 10 anni, si aggiorna per forma e sostanza.  Nuova linfa, di stile e tecnologia, per un modello scelto da ben 300mila clienti nel Belpaese e oltre due milioni nel mondo.  Un colpo da non sbagliare, il restyling di Captur va a competere nel Segmento B, le compatte un tempo chiamate utilitarie, che rappresenta il 50% del mercato italiano. In questa categoria, i due terzi delle vendite sono da Suv e crossover.    Captur 2024, le novit&agrave; sono molte  La francese, che mantiene una lunghezza di 4,23 metri, si presenta con uno stile esterno rinnovato nel frontale. I fari full led, di serie su tutti gli allestimenti, cambiano lo sguardo, esordisce sul modello il nuovo logo, all&rsquo;anteriore e al posteriore.  L&rsquo;impatto pi&ugrave; forte &egrave; quello della griglia, che presenta una sorta di &ldquo;propagazione&rdquo; della stessa losanga Renault verso l&rsquo;esterno. Sono quattordici le combinazioni di colori per gli esterni.  L&rsquo;effetto c&rsquo;&egrave;: al posteriore l&rsquo;aggiornamento risulta pi&ugrave; moderato, mentre in abitacolo esordiscono novit&agrave; importanti. La plancia interamente digitale presenta una strumentazione con schermo fino a 10,25 pollici da e il display centrale da 10,4 pollici. Nell&rsquo;allestimento Esprit Alpine, top di gamma, &egrave; di serie Android Automotive 12 con Google integrato con i suoi servizi nel sistema multimediale OpenR Link una prima per una Segemento B.  Rinnovate anche le sellerie, lo spazio a bordo si conferma un plus di Captur, facilmente gestibile grazia alla panca della seconda fila scorrevole di fino a 16 centimetri. Che permette di modulare la capacit&agrave; del bagagliaio fino a 616 litri con 5 persone a bordo. La capienza massima &egrave; di 1.600 litri, quella minima 484 litri.  Renault Captur restyling, sviluppata sulla piattaforma CMF-B, beneficia di una insonorizzazione pi&ugrave; curata e pu&ograve; essere dotata fino a 28 sistemi ADAS, abbandona il Diesel e anche la versione ibrida plug-in, diventata di nicchia, troppo costosa per il segmento.  Benzina, GPL o elettrificata  Semplificata la gamma dei motori. Si parte dal benzina 1.0 Tce, il compatto 3 cilindri turbo da 90 cavalli di potenza e 160 Nm di coppia (consumo di 5,8 litri/100 chilometri) per salire alla versione a GPL, sempre col 1.0, ma da 100 cv e 170 Nm, capace di 1.100 km di autonomia complessiva e di emissioni di 107 g/km di CO2.  La versione pi&ugrave; potente &egrave; Renault Captur mild hybrid, con il 1.3 turbo da 160 cavalli e 270 Nm (5,8 litri/100 km) e con cambio automatico EDC.  La pi&ugrave; virtuosa &egrave; Captur E-Tech full hybrid, con potenza di sistema di 145 cavalli, 205 Nm di coppia, con motore benzina 1.6, due propulsori elettrici e batterie da 1,2 kWh e &nbsp;cambio automatico con innesto a denti. Dichiara un consumo di 4,7 litri/100 km ed emissioni di 105 g/km di CO2.  Gli allestimenti sono tre, Evolution, dedicato solo alle motorizzazioni termiche, Techno, quello principale, che comprende tutte le versioni, ed Esprit Alpine, all&rsquo;esordio su Captur, che beneficia di un tuning estetico e dinamico, con cerchi specifici da 19&rdquo; per una guida pi&ugrave; precisa e divertente.  Con le motorizzazioni 1,3 mild e 1.6 full hybrid, gli ammortizzatori sono completamente nuovi.  Il prezzo della gamma sar&agrave; ufficializzato tra pochi giorni, le vetture saranno in concessionaria a giugno.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Renault nuove e usate 

Il bestseller della Casa francese in Italia si aggiorna per forma e sostanza: con novit&agrave; interessanti

Renault Captur restyling, faccia nuova e pi&ugrave; efficienza

        Ristilizzata la Clio nel 2023, tocca adesso al restyling di Renault Captur rilanciare il progetto che ha esordito quattro anni fa. L'appuntamento per scoprire l'evoluzione di stile e tecnologica &egrave; fissato al prossimo 4 aprile.&nbsp; Quale Captur 2024 troveremo? L'attesa &egrave; per un modello che seguir&agrave; il linguaggio di stile della Clio, quindi una calandra completamente rivisitata, gruppi ottici che dalla configurazione a C potrebbero adottare luci diurne a Led verticali.  Che la centralit&agrave; del restyling possa ruotare intorno al differente sviluppo dei fari, soprattutto, &egrave; anche nell'annuncio che accompagna il restyling: Light on new Renault Captur.&nbsp; Captur, l'ibrido E-Tech la motorizzazione di punta Il b-suv presentato nel 2020 e giunto alla seconda generazione, confermer&agrave; la proposta di motori - anche ibridi E-Tech - e con il full hybrid 1.6 litri&nbsp;nel livello da 145 cavalli. Un'alternativa che sul Captur attualmente sul mercato permette di realizzare emissioni di Co2 di appen 105 g/km, pienamente rientranti nella terza fascia di incentivi auto prossimi a essere attivati. Nuova Renault 5 E-Tech cabriolet, ecco come sarebbe (RENDER)       

La generazione attuale del B-Suv affronta il rinnovamento di met&agrave; carriera. L'attesa &egrave; per un modello che segua gli stilemi introdotti dalla Clio nel 2023. Confermato l'ibrido E-Tech

Renault Captur restyling, aggiornamento pronto al debutto

        La nuova citycar elettrica di Renault &egrave; gi&agrave; un&rsquo;icona. Si chiama Renault 5 E-Tech Electric e riprende fedelmente lo stile della celebre Renault 5 degli anni &rsquo;70. Forme compatte, linee squadrate e spazio a bordo per diventare una delle auto pi&ugrave; amate dagli europei in vista della transizione all&rsquo;elettrico. Nessuno pu&ograve; per&ograve; prevedere se riuscir&agrave; mai ad eguagliare il successo della sua antenata. Tuttavia, alcuni designer del web hanno deciso di immaginare le forme che avrebbe un&rsquo;ipotetica versione a cielo aperto, con tanto di capote in tela completa. Renault 5 2024 Cabrio: bella e... Impossibile? Sebbene l&rsquo;esercizio svolto da Theophilus Chin (@Theottle) risulti davvero ben realizzato, bisogna sapere che la versione cabrio, al momento, non &egrave; nei piani di Renault. Ma nessuno pu&ograve; escludere che possa cambiare qualcosa durante il ciclo di vita di questa splendida citycar. Si tratterebbe della pi&ugrave; diretta alternativa alla gi&agrave; presente Mini Cooper SE Cabrio, anch&rsquo;essa dotata di quel look squisitamente di tendenza e alla moda, cos&igrave; come per Fiat 500e Cabrio, disponibile anche in veste 3+1 con il piccolo sportellino ausiliario.  Si tratta, comunque, di un prodotto decisamente piacevole alla vista, con giuste proporzioni e una capote in tela scura che ben si sposa con le forme della vettura, senza snaturare pi&ugrave; di tanto il design. Tuttavia, la trasformazione in cabriolet non sarebbe un&rsquo;operazione da poco. Risulterebbe necessario rimuovere le portiere posteriori e riprogettare completamente la carrozzeria, cos&igrave; da accogliere il meccanismo motorizzato di apertura e un nuovo bagagliaio pi&ugrave; contenuto. Si dovrebbero anche ridisegnare le luci led al posteriore, ovviamente pi&ugrave; compatte e semplificate, al pari del lunotto posteriore, ora integrato nella copertura in tela. Non vedr&agrave; mai la luce Sfortunatamente per noi, il render della Renault 5 Cabrio proposto da Theophilus Chin rimarr&agrave; tale, dal momento che il settore delle cabriolet risulta fin troppo ristretto per giustificare una tale riprogettazione del veicolo. I bassi margini di profitto su auto di questa fascia e la sempre pi&ugrave; decrescente domanda delle vetture cabrio, non lascerebbero scampo al fallimento di questo modello. Eppure, c&rsquo;&egrave; chi in rete ha palesemente espresso il desiderio di vedere su strada questo esemplare. C&rsquo;&egrave; per&ograve; da ricordare che, nel lontano 1976, era possibile affidare la propria Renault 5 a una carrozzeria francese che, per una cifra tutt&rsquo;altro che contenuta, si occupava di modificare e saldare i nuovi pannelli della carrozzeria per effettuare una trasformazione analoga a quella proposta da Chin.  &nbsp;       

Il designer Theophilus Chin (Theottle) ha immaginato una versione a cielo aperto dell'utilitaria francese 100% elettrica: il risultato &egrave; sorprendente

Nuova Renault 5 E-Tech cabriolet, ecco come sarebbe (RENDER)

        Correva l&rsquo;anno 2004 quando Renault present&ograve; al Salone di Ginevra la concept car Wind, una compatta e curiosa roadster dalle dimensioni simili a quelle della Clio. Originale, carismatica e dirompente. Sembrava fosse un modello gi&agrave; pronto per la produzione, con forme e soluzioni piuttosto concrete, pensate per la realizzazione in serie. Fu accolta con grande entusiasmo dalla critica dell&rsquo;epoca, sebbene ci vollero pi&ugrave; di sei anni prima di conoscere il modello che, in veste ufficiale, giunse effettivamente in commercio. Seppur con delle differenze. Renault Wind Concept, le origini  La concept car Wind prese piede sul finire del 2002, anni in cui le vetture a cielo aperto continuavano a riscuotere ancora un discreto successo in diversi mercati europei. Il concetto di roadster economica, accessibile e compatta era ancora parzialmente inesplorato, cos&igrave; Renault decise di immaginare quella che sarebbe poi diventata la Wind definitiva. Basata sulla piattaforma della Renault Twingo di quegli anni, proponeva un design futuristico, basato sulle linee avanzate dal capo design Laurens Van Den Acker per altri esercizi di fine millennio. Forme giovanili, giocose, capaci di alternare linee secche a curvature pronunciate. L'unveiling a Ginevra 2004  Quelle forme calamitarono l&rsquo;attenzione al Salone di Ginevra 2004, proponendo alcune soluzioni ultra moderne per quell&rsquo;epoca, come i fari led o l&rsquo;estrema pulizia estetica del paraurti anteriore, privo di plastiche o elementi scuri a vista. Le proporzioni erano squisitamente azzeccate, con un cofano sufficientemente lungo in relazione alle dimensioni dell&rsquo;auto. Non mancavano i due "stylebar" di protezione dietro ai poggiatesta, luci led anche al posteriore e dei cerchi in lega imponenti nelle dimensioni. Anche l&rsquo;abitacolo era ricercato, seppur minimale, con pelle e moquette a vista, pochi elementi e pochi tasti. Tutto era ricondotto alla strumentazione di fronte al conducente, visibile attraverso il volante. Un qualcosa di ampiamente sdoganato al giorno d&rsquo;oggi, ma visionario per quel periodo. Era presente anche tanto spazio tra un passeggero e l&rsquo;altro, senza alcun impedimento che vincolasse il passaggio tra i sedili. C&rsquo;erano molti elementi rifiniti in alluminio e metallo, come i pedali o i dettagli del volante, sottolineando la modernit&agrave; del progetto e l&rsquo;ambizione dei designer francesi. Il modello di serie nel 2010 L&rsquo;auto che ne scatur&igrave; solo dal 2010 stravolse completamente la chiave estetica, sebbene conserv&ograve; ancora il "DNA" iniziale: forme super compatte, design giovanile, piattaforma Twingo e tetto apribile. Il modello di serie riscosse meno successo delle previsioni, non entusiasmando n&eacute; dal punto di vista estetico e nemmeno del rapporto costo/dimensioni. Il progetto fu abbandonato e ripreso pi&ugrave; volte, prima di passare ad uno stadio avanzato, ma la base mut&ograve; notevolmente. L&rsquo;auto divenne una pi&ugrave; semplice rivisitazione di una Renault Twingo, di cui conserv&ograve; gli interni, i materiali e la semplicit&agrave; costruttiva. Furono quasi interamente abbandonate le forme da roadster, sposando pi&ugrave; il concetto di &ldquo;targa&rdquo;, grazie ad una sezione posteriore molto alta, volta quasi a coprire anche l&rsquo;abitacolo.  Innovativo, per&ograve;, il meccanismo d&rsquo;apertura del tetto: si ribaltava all&rsquo;indietro in circa 10 secondi, andando poi a nascondersi in una sezione apposita, posta sopra al bagagliaio, al quale non rubava spazio in alcun modo. Cambi&ograve; anche dal punto di vista meccanico. La concept originale era pensata per accogliere un 2.0 aspirato da circa 160 cv, mentre il modello del 2010 fu proposto con l&rsquo;1.2 tre cilindri turbo da 100 cv, oppure l&rsquo;1.6 aspirato da 133 cv (a seconda dei mercati). Conservava, comunque, uno spirito sportivo, se si considera la potenza in relazione al peso (soli 1.160 kg), eppure non raggiunse mai il successo auspicato in fase di progettazione della sua antenata.       

"Antenata" dell&rsquo;omonima citycar a cielo aperto in versione concept, fu presentata a Ginevra nel 2004: design e soluzioni erano futuristiche

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