        Arriva la top di gamma di Renault Rafale, con versione trazione integrale e il powertrain ibrido plug-in da 300 cavalli che si aggiunge alle motorizzazioni full hybrid da 200 cavalli. Il prezzo parte da 52.700 euro per l&rsquo;allestimento Esprit Alpine e da 57.200 euro per l&rsquo;esclusivo l&rsquo;Atelier Alpine, dedicato a questa versione con sospensioni attive e assetto sportivo. Potrebbe interessarti: Renault Rafale, la prova di Auto Rafale a due ruote motrici da 200 cv parte da 43.700 per il meno ricco allestimento Techno e da 48.200 euro per l&rsquo;Esprit Alpine.  Super Rafale col 50% di potenza in pi&ugrave; Il powertrain di Renault Rafale E-Tech 4x4 300 cavalli &egrave; composto dal 3 cilindri 1.2 benzina da 200 cavalli e tre propulsori elettrici, uno da 150 cv al retrotreno che permette la trazione integrale e due all&rsquo;avantreno, uno da 68 cv e uno che funge da generatore. Oltre a una potenza di sistema superiore del 50% rispetto alla versione full hybrid la nuova versione dispone di una batteria da 22 kWh che permette 100 km di autonomia al 100% elettrica e un raggio di azione, grazie al serbatoio a benzina da 55 litri, di 1.000 km complessivi. Potrebbe interessarti: Renault 17 Electric, operazione restomod su R 17&nbsp;       

Ha il 50% potenza in pi&ugrave; della versione full hybrid e un allestimento dedicato con dei plus tecnologici

Renault Rafale, arriva l'ammiraglia plug-in 4x4 da 300 cv

Ottenuta la profonda revisione della normativa Euro 7 nella sua applicazione finale, rispetto al netto inasprimento delle emissioni prospettato dalla prima formulazione in sede europea, i costruttori sollevano il tema degli obiettivi 2025.  Si parla di emissioni inquinanti medie di CO2, relative ai modelli effettivamente venduti sui mercati europei. Nel 2025, questo valore medio dovr&agrave; attestarsi non oltre i 94 g/km, mentre nel 2024 la soglia &egrave; di 116 g/km. Se dopo i primi sei mesi dell&#39;anno vi sono gi&agrave; costruttori in difficolt&agrave; nel rispettare l&#39;obiettivo 2024, verso il 2025 lo scenario &egrave; a dir poco critico.  De Meo, a rischio la produzione di auto termiche  &quot;Se le elettriche restano al livello odierno, l&#39;industria europea dell&#39;auto potrebbe dover pagare 15 miliardi in multe, oppure, rinunciare alla produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli&quot;, commenta Luca De Meo, intervistato a France Inter Radio.&nbsp;De Meo, a.d. del Gruppo Renault nonch&eacute; presidente dell&#39;Acea.  Il punto cruciale &egrave; la domanda debole di auto elettriche, in un mix di vendite che ne ha disperatamente bisogno per centrare l&#39;obiettivo di emissioni medie di CO2. Da un report Dataforce, per rientrare nei limiti della normativa, con un mix di vendite al 44% da auto benzina e 19% di modelli diesel, &egrave; necessaria una quota del 14% di modelli PHEV e ben il 23% di vendite con proposte elettriche. Viceversa, una soluzione alternativa pu&ograve; essere un&#39;offerta al 19% di motorizzazioni benzina, al 55% con modelli ibridi, 10% di PHEV e 13% di elettriche.  &nbsp;  La richiesta di flessibilit&agrave; nell&#39;applicazione delle norme  &quot;La rapidit&agrave; dell&#39;incremento della diffusione dell&#39;elettrico &egrave; dimezzata rispetto a quanto avremmo bisogno per realizzare gli obiettivi che ci metterebbero al riparo dal dover pagare multe.  Tutti parlano del 2035, tra 10 anni, dovremmo parlare del 2025 perch&eacute; stiamo gi&agrave; facendo fatica. Abbiamo bisogno che ci venga concessa un po&#39; di flessibilit&agrave;. Fissare scadenze e multe, senza riuscire a renderle un po&#39; pi&ugrave; flessibili, &egrave; qualcosa di molto, molto pericoloso&quot;, ha aggiunto De Meo.  Le emissioni medie di CO2 dei Costruttori  I 15 miliardi potenziali di multe in cui potrebbero incappare i produttori europei sono legati alle sanzioni previste dalla normativa europea. Nel 2025, le multe varranno 95 euro per ogni g/km di emissioni di CO2 oltre la media stabilita (94 g/km), moltiplicato il volume di auto vendute. Il Gruppo Renault, nella forma dell&#39;alleanza con Nissan e Mitsubishi, nei primi sei mesi dell&#39;anno si &egrave; posizionato a 114 g/km di emissioni medie di CO2.&nbsp;  &nbsp;  Il taglio della produzione di cui parla l&#39;a.d. Renault &egrave; un&#39;alternativa concretamente attuabile, necessario per far incidere maggiormente la quota di elettriche vendute sul totale dei volumi. Insomma, realizzare grandi volumi diventa controproducente se nel mix non hai le alimentazioni &quot;giuste&quot; per ridurre ulteriormente le emissioni.  Altra via destinata a tornare d&#39;attualit&agrave;, dopo gli accordi raggiunti tra costruttori nel 2021, la vendita di crediti green da parte di Costruttori di auto elettriche a Gruppi che necessitano di abbattere la media di CO2.  Stop auto endotermiche: Urso chiede di anticipare la revisione al 2025 

I costruttori europei di auto rischiano di incappare nelle sanzioni del legislatore tra 12 mesi, quando saranno in vigore i nuovi limiti sulle emissioni medie di CO2. Ridurre la produzione o acquistare crediti le vie alternative

Emissioni CO2, De Meo invoca flessibilit&agrave;: rischio multe per 15 miliardi

        Dopo la rilettura su base Renault 4 del 2021, quella R5 Diamond nel 2022 e la Twingo nel 2023, al Salone di Parigi proseguir&agrave; la collaborazione tra Renault e importanti designer, sul tema restomod. &Egrave; firmata Ora &Iuml;to, in collaborazione con il centro stile della Losanga, la rilettura moderna proposta da Renault 17 Electric. Il debutto, prima di arrivare al Mondial de l'Auto del 14 ottobre, sar&agrave; al Concorso Chantilly Arts&amp;Elegance, il 12 ottobre. Sveler&agrave; dal vivo un progetto con carrozzeria in fibra di carbonio, che aiuta a contenere la massa in 1,4 tonnellate nonostante il suo essere auto elettrica. Renault al Salone di Parigi 2024, R4 elettrica guida le novit&agrave; del Gruppo Renault 17, elettrico a trazione posteriore La trazione &egrave; posteriore e i cavalli sono importanti, 270. Della R 17 lanciata nel 1971 e sulla scena fino al '79, quando venne sostituita dalla Renault Fuego, conserva la scocca, le portiere, le vetrature. Tutto il resto &egrave; una rilettura in chiave moderna. Dai quattro fari tondi si passa a quattro segmenti meglio inseriti per pulizia estetica su un frontale squadrato, disegnato per line orizzontali e angoli accentuati. &Egrave; la pulizia estetica la firma stilistica e l'obiettivo cercato da Ora &Iuml;to. Si ritrova in coda, un taglio verticale netto che chiude l'andamento coup&eacute; del tetto e lo scivolo del paraurti. "Con Sandeep (Bhambra, capo del design dei concept Renault; n.d.r.) e Gilles (Vidal), abbiamo lavorato insieme su un tema retro-futuristico, quasi cinematografico. Ho voluto rivestire la Renault 17 di una seconda pelle per esaltarla e portarla nel nostro tempo con la mia grammatica: fluidit&agrave;, dinamismo, razionalit&agrave; e la mia firma: la semplicit&agrave;. Volevo semplificare gli elementi complessi", spiega l'artista. Una sostanziale differenza del restomod rispetto al modello originale &egrave; nell'ampliamento delle carreggiate. Ben 17 centimetri, l'aumento sugli assi, che ne enfatizzano la sportivit&agrave; delle proporzioni.&nbsp; Rivestimenti in lana all'interno per la R 17 Se il design esterno propone una modernizzazione netta, all'interno l'aria anni Settanta &egrave; tutta nei rivestimenti in lana, Merino nelle parti color marrone, che si alterna al beige. Unica concessione alla modernit&agrave;, lo schermo in plancia e la strumentazione con indicatori digitali. Materiali come la lana e inserti decorativi in legno, richiamano lo stile del design d'interni. Nuova Renault Twingo elettrica si far&agrave; in Slovenia insieme alla Clio       

La concept car si inserisce in un filone di collaborazioni tra Renault e celebri designer. L'ultima creazione &egrave; una R 17 elettrica e con carrozzeria in carbonio

Renault 17 Electric, operazione restomod su R 17

Renault aggiunge un posto in gamma, c&#39;&egrave; un un Suv un pi&ugrave;.  La Casa francese cala un&#39;altra carta pesante, Symbioz, uno sport utility compatto, lungo 4,41 metri, e ibrido, votato alle famiglie che vogliono muoversi con agilit&agrave;.&nbsp;  Le dimensioni stanno tra Captur e Austral e Symbioz va a aumentare le fila di Renault nei Segmenti C e D, portando, assieme alle elettriche Megane e Scenic e a Austral, Espace, Arkana, Rafale a quota sette il numero delle ruote alte in queste due categoria.  C&#39;&egrave; spazio anche per Symbioz nel cuore del competitivo mercato europeo? La ricetta del vino buono nella botte - relativamente - piccola, lo conferma.  Il nostro contatto con il Suv francese nella Comunidad Valenciana &egrave; partito dalla sostanza. Symbioz gioca un a carta decisiva per il suo ruolo mettendo sul tavolo una buona&nbsp;abitabilit&agrave; per cinque persone con la seconda fila scorrevole, anche singolarmente per ogni poltrona, di 16 centimetri.&nbsp;  Consente di regolare spazio in abitacolo e anche il bagagliaio, che arriva a una capacit&agrave; di carico di 624 litri con 5 persone a bordo e 1.582 ribaltando il divano posteriore. Si sistema quasi tutto quello che si vuole.  Le forme esterne richiamano quelle di Scenic E-Tech, Familiare anche l&#39;abitacolo. conil touchscreen verticale da 10,4&rdquo; di serie su tutte le versioni e la strumentazione da 10,3 pollici dotato del sistema multimediale OpenR Link con Google, Google Maps, Google Assistant a disposizione.  Ampio il paccheto ADAS che presenga tra gli altri l&rsquo;Active Driver Assist, con la guida assistita di livello 2 e la guida ibrida predittiva per ottimizzare l&rsquo;efficienza sfruttando al massimo l&rsquo;energia elettrica lungo il percorso selezionato. Interessante&nbsp; la funzione E-Save che consente di mantenere la carica della batteria ad un minimo del 40%.&nbsp;  Questo vale per la motorizzazione full hybrid oggetto del test, ma nel Symbioz nel 2025 sar&agrave; disponibile con due mild hybrid.   L&#39;E-tech eroga 145 cavalli &egrave; &egrave; formato dal 1.6 aspirato a benzina da 94 cavalli e un motore elettrico da 49 cv che lavorano in sincrono, associati al cambio robotizzato, a innesti frontali, senza sincronizzatori, con 4 marce per la modalit&agrave; ibrida e per quella elettrica. La batteria ha una capacit&agrave; di 1,2 kWh, sufficiente per viaggiare in molte situazioni a zero emissioni. C&#39;&egrave; anche un secondo motore elettrico, da 24 cv, che funge da motorino di avviamento e da sincronizzatore. Un pacchetto noto in Renault.    Symbioz su strada  La ricetta funziona bene. Il nuovo Suv elettrificato grazie anche a un peso non eccessivo, 1.423 kg, &egrave; fruibile in tutti gli scenari: cittadino, extra-urbano e autostradale.  Una trazione anteriore sincera, con la vocazione al comfort, sia di marcia sia acustico. Morbido negli appoggi, con un sterzo che predilige la docilit&agrave; alla precisione.  Solo certezze, nessuna sorpresa, con l&#39;ibrido che lavora alla grande. In citt&agrave; realmente si viaggia per oltre la met&agrave; del tempo solamente in modalit&agrave; elettrica e anche nell&rsquo;extraurbano il sistema full hybrid funziona molto bene. Alla resa dei coni Renault dichiara un consumo medio di 4,7 litri/100 km ed emissioni di CO2 di 105 g/km.  Sulla carta l&rsquo;autonomia &egrave; di 1.000 km. Avvicinabile, perch&eacute; abbiamo sfiorato una&nbsp; percorrenza media di 18,9 km/litro che con il serbatoio da 48 litri, che significa poter contare su oltre 900 chilometri. Ottimo.  Tranquilla, ma non seduta, Symbioz &egrave; in grado di scattare (dichiarato lo 0-100 in 10,6 secondi) e di affrontare anche strade bianche, grazie a una altezza da terra 16,9 centimetri.&nbsp;  A richiesta &egrave; disponibile la funzione Extended Grip (in opzione solo sulla E-Tech full hybrid 145 cv) che ottimizza trazione sui fondi pi&ugrave; complicati.  Symbioz parte da un prezzo 33.500 euro per l&rsquo;allestimento Techno, se servono 35.000 per la Esprit Alpine e 36.500 per la Iconic, arriver&agrave; a settembre nei saloni.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Renault nuove e usate 

In 4,4 metri spazio per cinque persone e un bagagliaio da grande. Il sistema full hybrid della Casa francese garantisce grande autonomia

Renault Symbioz, la prova del Suv compatto e ospitale

        Renault Italia, per il terzo anno di seguito, &egrave; stata protagonista di Viva!Festival come official partner, evento svoltosi dal 1 al 4 agosto in Valle d&rsquo;Itria, e che ha offerto al suo pubblico una programmazione con alcuni tra i pi&ugrave; autorevoli ed interessanti artisti del palcoscenico musicale internazionale. Il connubio tra il celebre festival pugliese e il Costruttore francese nasce e si consolida su un&nbsp;universo valoriale condiviso. Come il Viva!Festival crea un&rsquo;onda di connessioni intense e vibranti che si propagano &nbsp;sul territorio attraverso la musica, cos&igrave; Renault &egrave; un Marchio che vuole collegare esseri umani ancor prima che luoghi, che vuole trasmettere sensazioni inedite, sempre stato pi&ugrave; ispirato dal &ldquo;migliorare la qualit&agrave; della vita, piuttosto che &ldquo;la qualit&agrave; della guida&rdquo;. Renault e Ray Oranges Renault poi &egrave; da sempre legata all'arte, basti pensare alle oltre 550 opere che fanno parte della Collezione d&rsquo;Arte Renault iniziata nel 1967 da Pierre Dreyfus, o alla lunga storia d&rsquo;amore che unisce l'azienda e il cinema fin da quando entrambe videro la luce in Francia oltre un secolo fa. In occasione dell&rsquo;ottava edizione del Viva!Festival, la Marca della losanga ha stretto una collaborazione con l&rsquo;artista visivo italiano Ray Oranges che ha ridefinito lo skyline del suggestivo borgo di Locorotondo, sfumando i confini tra arte, spazio e design; il progetto &egrave; stato ideato e coordinato dall&rsquo;agenzia Creativa LePub Italy. Il processo creativo per la realizzazione degli artwork &egrave; partito dalla stretta relazione geometrica che intercorre fra il nuovo logo Nouvel&rsquo;R della Marca e quello di Renault 5 E-tech Electric - madrina di questa edizione della kermesse musicale - entrambi caratterizzati dallo stesso angolo d&rsquo;inclinazione. L'idea era di immergere lo spettatore in un immaginario dinamico, costruito con semplici forme geometriche in comunicazione tra loro e capaci di catturare un mondo intriso di una bellezza senza tempo. Il primo artwork &egrave; uno studio della forma su cui si basa il logo Nouvel&rsquo;R: esplorando le potenzialit&agrave; della forma nella sua bidimensionalit&agrave; e tridimensionalit&agrave;, Ray Oranges ha definito uno spazio stratificato ma bilanciato, con il colore ad evidenziare o attenuare le forme, guidando l&rsquo;occhio dello spettatore attraverso geometrie iperreali e armonizzando gli elementi della composizione. Per il secondo artwork, l&rsquo;artista ha utilizzato una&nbsp;colour palette&nbsp;che vira verso il pop, con colori vibranti e freschi, come quelli delle R5 E-tech Electric esposte nel borgo. Ispirandosi alle forme del 5 di R5 e alla &ldquo;casa sulla cascata&rdquo; di Frank Llyod Wright, Oranges ha creato una serie di parallelepipedi di diverse grandezze e proporzioni che generano un ambiente lineare sospeso nell&rsquo;aria. Con l&rsquo;obiettivo di ampliare il linguaggio di questi due artwork &egrave; stato realizzato, per il Viva Festival, un&nbsp;video mapping show. Le creazioni di Ray Oranges sono cos&igrave; diventate una sintesi di arte, tecnologia e architettura, in cui&nbsp;innovazione e tradizione si incontrano&nbsp;per dar vita ad un'esperienza visiva e sensoriale molto particolare.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

Madrina della kermesse, tenutasi in Valle d'Itria dal 1 al 4 agosto, &egrave; stata la R5 E-Tech Electric

Renault

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Renault in partnership con Ray Oranges per il Viva!Festival