        Due allestimenti e un'unica motorizzazione, full hybrid, aspettando l'alternativa 4x4 E-Tech da 300 cavalli. Si presenta cos&igrave;, sul mercato italiano, Renault Rafale. Proposta inedita nella gamma del Marchio - che si appresta a rivelare anche Symbioz - &egrave; ordinabile con prezzi a partire da 43.700 euro. &Egrave; l'allestimento Rafale Techno a formare il prezzo d'attacco, mentre l'alternativa Rafale Esprit Alpine si colloca a 48.200 euro. Si differenzia per i dettagli di stile ripresi dalla divisione Alpine, soluzioni del design esterno e interno. Ma non solo. Renault Symbioz: full hybrid e compatto, comunque diverso da Austral   Rafale Esprit Alpine, la dotazione extra In aggiunta, apporta una dotazione di ADAS superiore, tra blind spot monitor, rear cross traffic alert, il safe exit. Senza contare il comfort aggiuntivo dei sedili anteriori riscaldabili e la funzionalit&agrave; del portellone ad apertura motorizzata. La tecnica, invece, vede le quattro ruote sterzanti 4Control Advanced di serie, per quello che &egrave; un contenuto da 1.500 euro, disponibile in optional sull'allestimento Techno. Rafale Techno completa gi&agrave; di base Sono dotazioni ulteriori rispetto a Renault Rafale Techno, che offre cerchi da 20", climatizzatore bi-zona, infotainment OpenR Link da 12 pollici, i fari a led adattivi. Ancora, il cruise control adattivo, la retrocamera di parcheggio e i sensori anteriori, posteriori e laterali. In comune, Techno ed Esprit Alpine, hanno il motore 1.2 litri full hybrid da 200 cavalli. Si presenta come un campione di bassi consumi, visti i 4,7 lt/100 km dichiarati e le emissioni a partire da 105 g/km di Co2. Integrare la dotazione con gli ADAS di Livello 2 &egrave; un'offerta a pacchetto, da 1.300 euro, che comprende l'Highway and Traffic Jam Companion, i fari Matrix Led e il volante riscaldabile.&nbsp; Le prime consegne di Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) Rafale in Italia sono previste a ridosso dell'estate.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Il suv-coup&eacute; con motore full hybrid (e consumi molto bassi) apre gli ordini sui due allestimenti abbinabili all'E-Tech 1.2 litri benzina

Renault Rafale, i prezzi in Italia di Techno ed Esprit Alpine

        Moltiplica l'offerta Suv, Renault. In arrivo c'&egrave; Renault Symbioz, con l'appuntamento per la presentazione fissato nel corso della prossima primavera. Il posizionamento &egrave; alle porte del segmento C-suv, equidistante per ingombri dal Captur e il suo posizionamento B-suv come dal Renault Austral. Con 4,41 metri di lunghezza, Symbioz &egrave; una proposta appena 10 centimetri pi&ugrave; corta della Austral, con il quale potrebbero esserci maggiori differenze nella misura del passo, quindi dell'abitabilit&agrave; interna. Dettagli che scopriremo in occasione della presentazione.  L'ibrido di Captur e Arkana, sar&agrave; anche CMF-B? Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) anticipa di Symbioz il powertrain full hybrid E-Tech da 145 cavalli, un indizio che punta nella direzione del sistema impiegato da Captur e sviluppato intorno al motore benzina 1.6 litri aspirato. E' lo stesso adottato dal suv-coup&eacute; Arkana, non a caso un altro progetto sviluppato su architettura CMF-B "allungata". Renault Austral, invece, nasce sulla piattaforma CMF-C/D e propone il full hybrid turbo 1.2 litri da 200 cavalli. Qui una prima, sostanziale, differenziazione dei due progetti. Renault Symbioz pu&ograve; proporsi quale alternativa pi&ugrave; spaziosa al Captur ma in un posizionamento nella gamma - per dimensioni e per prezzi - inferiore all'Austral. Altra differenza, un minor peso complessivo, dichiarato al momento al di sotto dei 1.500 kg, dove l'Austral full hybrid sfiora i 1.600 kg. Symbioz, tile tutto spigoli Quanto al design sono linee spigolose e dai tagli netti, quelle del Suv. Sul frontale &egrave; chiaro il nuovo corso di stile inaugurato dal restyling Clio e interpretato dalla Scenic E-Tech elettrica. In coda, queste caratteristiche del design sono amplificate nel trattamento del portellone e dei gruppi ottici.  Dell'Austral, Renault Symbioz avr&agrave; il tetto panoramico Solarbay, caratterizzato dalla possibilit&agrave; di oscuramento variabile grazie alla tecnologia a cristalli liquidi PDLC. Anche l'impostazione dell'infotainment in plancia, con schermo posto in verticale, indica un naturale carryover di soluzioni gi&agrave; apprezzate su altri Suv Renault.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Quale sar&agrave; il ruolo di Renault Symbioz nella gamma Suv del marchio? Offrir&agrave; pi&ugrave; spazio rispetto al Captur e un posizionamento inferiore ad Austral. Sotto al cofano l'ibrido del B-Suv e di Arkana

Renault Symbioz: full hybrid e compatto, comunque diverso da Austral

        Era il 1996 quando la prima generazione della Renault Scenic faceva il suo debutto. Anticipata dall'omonima concept car del '91, si trattava di una vettura innovativa nello stile e nelle forme, tanto da essere considerata la prima monovolume compatta europea. Dopo quattro generazioni e oltre cinque milioni di unit&agrave; vendute, la Renault Scenic E-Tech Electric&nbsp;arriva ora nella sua nuova veste: completamente elettrica e ancora pi&ugrave; tecnologica, ma senza rinunciare alla filosofia di vettura confortevole e versatile che ha contraddistinto tutte le serie del modello.  Scenic E-Tech Electric, invito al viaggio Sin dal nome, del resto, la vettura francese svela la sua vocazione di viaggiatrice, e non solo. Scenic infatti vuol dire &ldquo;scenico&rdquo;, termine che &ldquo;fa riferimento al palcoscenico o alla scenografia. Scenic &egrave;, pertanto, sinonimo di invito al viaggio&rdquo;. Ma non solo: Scenic &egrave; anche un acronimo di &ldquo;Safety Concept Embodied in a New Innovative Car&rdquo;, ovvero &ldquo;la sicurezza incarnata in un&rsquo;auto inedita ed innovativa&rdquo;. Due diverse vie di interpretare il nome della vettura, entrambe tenute in grande considerazione dai progettisti della Renault per questa nuova generazione. Secondo importante capitolo della &ldquo;Renaulution&rdquo;, la rivoluzione di Renault voluta da Luca De Meo, dopo la Megane E-Tech Electric, la Renault Scenic E-Tech Electric &egrave; proposta unicamente con powertrain 100% elettrico. Lunga 4,47 metri, circa 7 cm pi&ugrave; della precedente, &egrave; alta 1,57 metri. Ma la sua forma appare pi&ugrave; compatta grazie a linee pi&ugrave; spigolose e moderne che abbandonano il design tondeggiante della precedente generazione. Renault Scenic E-Tech Electric, la nostra prova La nuova Renault Scenic E-Tech Electric&nbsp;&egrave; basata in gran parte sulla tecnologia della &ldquo;sorella&rdquo; Megane E-Tech: piattaforma con batterie alloggiate nel pianale a tutta larghezza, motore elettrico anteriore di tipo sincrono da 160 kW (220 cavalli), assai efficiente, raffreddato ad olio, con rotore a otto poli e che non fa uso di terre rare e quindi con minore impatto sull&rsquo;ambiente nella fase di costruzione. Il principale punto di forza della Scenic E-Tech Electric, e che la distingue dalla Megane elettrica, &egrave; che adotta una batteria di maggiore capacit&agrave;: da 87 kWh contro i 60 della Megane. Sufficiente a garantire un&rsquo;ottima autonomia. Nel nostro test su strada abbiamo potuto constatare un'elevata percorrenza, e il traguardo dei 500 km di autonomia con la batteria Long Range da 87 kWh &egrave; ampiamente alla portata. Oltre alla versione pi&ugrave; potente &egrave; possibile poi optare anche sulla variante da 125 kW (170 cavalli) capace di garantire comunque un elevato livello di coppia, ben 280 Nm contro i 300 della versione pi&ugrave; performante, e un comportamento stradale brillante. In questo caso la capacit&agrave; della batteria &egrave; di 60 kWh, comunque sufficiente a garantire un'autonomia dichiarata superiore ai 400 chilometri. Ma come va la Renault Scenic E-Tech Electric? Nel test che abbiamo svolto sulle strade francesi, la nuova Renault ci ha davvero convinto. Ottima la posizione di guida, eccellente il comfort di bordo e la visibilit&agrave; complessiva davanti e dietro. Abbiamo trovato davvero eccellente la maneggevolezza dell&rsquo;auto sia nelle curve che in manovra nonostante un passo generoso (2.790 mm). Il merito, oltre che del telaio e di un ottimo assetto (sospensioni MacPherson davanti e multilink dietro) &egrave; anche dello sterzo molto diretto. Questo &egrave; una delle eredit&agrave; della Megane che Renault ha portato sulla Scenic E-Tech Electric. Un sistema di sterzata che permette con una rotazione di appena 2,3 giri della corona di girare completamente il volante da destra a sinistra e viceversa. Questo consente quindi manovre in spazi davvero ridotti. Il volante a sua volta &egrave; molto piacevole al tatto: la corona di grande diametro si fa sentire tra le mani e trasmette una piacevole sensazione di solida qualit&agrave;; inoltre &egrave; originale la forma della corona, tagliata sopra e sotto come fosse un volante sportivo, per essere meno d&rsquo;impaccio nelle rotazioni. Ancora di derivazione Megane &egrave; l&rsquo;ottimo sistema multimediale che prevede un doppio display a forma di L rovesciata: cruscotto digitale orizzontale davanti al volante, con grafica a schede di facile leggibilit&agrave;, e schermo centrale di forma verticale ma diviso in due parti. Quella superiore dedicata all&rsquo;infotainment e alle mappa del navigatore, quella inferiore riservata invece alla climatizzazione. C&rsquo;&egrave; poco da dire: &egrave; tutto molto intuitivo. Pi&ugrave; facile usarlo che descriverlo. Con la pregevole aggiunta che i comandi del clima sono tutti pulsanti fisici, pi&ugrave; immediati da spingere di quelli touch. Il vantaggio poi di avere la navigazione su Google Maps rende ancora pi&ugrave; semplice e flessibile l&rsquo;uso del navigatore. Forte di una notevole autonomia, di un powertrain che garantisce prestazioni brillanti anche grazie al peso contenuto rispetto ad altre elettriche di taglia analoga (accelera da 0 a 100 orari in 8,4 secondi nella versione pi&ugrave; potente) e con la capacit&agrave; di effettuare ricariche rapide fino a 150 kW, la nuova Renault Scenic E-Tech Electric ha le carte in regola per replicare il successo delle precedenti generazioni. Scenic E-Tech Electric tra le finaliste di Auto dell'Anno 2024 Le qualit&agrave; della nuova Renault Scenic E-Tech Electric hanno convinto i giurati di Car of The Year che l'hanno inserita tra le 7 finaliste di quest'anno. Il riconoscimento The Car of the Year, che dal 1964 celebra la vettura pi&ugrave; interessante dell&rsquo;anno, &egrave; organizzato da nove testate europee e l&rsquo;Italia &egrave; rappresentata da Auto. L&rsquo;autorevolezza del premio &egrave; confermata anche dall&rsquo;ampio numero di votanti, ben 59 giornalisti dell&rsquo;automotive rappresentanti di 22 Paesi che, dopo aver analizzato le vetture candidate, hanno selezionato le sette finaliste, esprimendo le loro valutazioni. Il numero dei giornalisti votanti di ogni nazione e? proporzionale, da 1 a un massimo di 6. La vincitrice sar&agrave; annunciata il 26 febbraio all&rsquo;apertura del rinato Salone di Ginevra. Renault, nella storia del Premio, vanta una lunga tradizione con ben 6 modelli che si sono aggiudicati il titolo di Auto dell'Anno. La prima fu, nel 1966, la Renault 16. Poi tocc&ograve; alla Renault 9 nel 1982, alla Clio nel 1991 e alla prima generazione della Scenic nel '97. Nel 2003 &egrave; stato poi il turno della Megane, mentre la Clio ha conquistato l'alloro nell'edizione del 2006. Ora tocca alla nuova Scenic E-Tech Electric cercare di riportare il titolo di Car of The Year a Renault.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

La quinta generazione della francese si rivoluziona e diventa 100% elettrica, ma resta fedele alla sua filosofia di sempre. &Egrave; tra le 7 finaliste di Car of The Year 2024

Renault Scenic E-Tech Electric, invito al viaggio elettrico

        I piani di Renault, nell'offerta di auto elettriche economicamente accessibili, sono chiari. A febbraio scopriremo la Renault 5, prima novit&agrave; da lanciare in questo 2024. Tra 12 mesi sar&agrave; la volta della variante crossover urbano, la Renault 4 elettrica. Modelli in quota 25 mila euro e oltre. Per registrare una citycar "economica" a batteria, l'attesa si sposta al 2026 e alla Twingo elettrica.  Lunga vita a Clio, un modello-marchio Che ne sar&agrave; della Renault Clio e del Captur in questo spazio sempre pi&ugrave; stretto? Resteranno proposte alternative, chiamate a essere qualcosa di diverso, pi&ugrave; accessibile e pensate per chi non vorr&agrave; affrontare la transizione all'elettrico prima del fatidico 2035. Tagliola (a oggi) fissata dall'Europa e dal Regno Unito ai motori termici. Per farlo, per "resistere", serviranno due modelli esclusivamente ibridi, con un'evoluzione del sistema full hybrid E-Tech. Quando? Una nuova generazione della Clio, la sesta, &egrave; immaginabile nel 2028. Prima, nel 2026, l'attuale generazione vedr&agrave; un ulteriore aggiornamento, dopo quello lanciato nel 2023.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024! Passo dopo passo verso l'elettrico "Non ci stiamo spostando direttamente verso il 100% elettrico. Lo stiamo facendo per passi, effettuare questa transizione con le auto ibride, in modo da restare un marchio accessibile", ha spiegato il responsabile delle prestazioni del prodotto in Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), Bruno Vanel, intervistato da Autocar. "Vogliamo renderla una decisione facile per gli automobilisti, vogliamo che prendano loro la decisione sul momento in cui si ritengono maturi per questo passaggio e quando riterranno il mercato maturo. Quando, cio&egrave;, ci saranno abbastanza stazioni di ricarica e sar&agrave; ragionevole passare all'elettrico". Accanto al prodotto, ci sar&agrave; un'offerta di soluzioni finanziarie, anche in abbonamento, che sar&agrave; cruciale per offrire una mobilit&agrave; a basso costo mensile. Strumenti che proporr&agrave; la divisione Mobilize del Gruppo. Le Renault termiche insieme a Geely Vale ricordare come Renault abbia strutturato la divisione di business Horse, che sar&agrave; responsabile della produzione e sviluppo dei motori e delle auto termiche. Una collaborazione tecnica e finanziaria con Geely, destinata a generare economiche di scala dalla produzione dei motori termici elettrificati anche in Europa. Sar&agrave; dal 2026 che si vedranno i primi frutti di questa partnership, con l'arrivo sul mercato delle unit&agrave; sviluppate dalla joint venture.       

Nei piani di Renault, la Clio continuer&agrave; nei prossimi anni a essere offerta come un'alternativa alle piccole elettriche. Accessibilit&agrave;, ibrido e formule in abbonamento gli strumenti per tenerla in vita

Renault Clio resisterà all'avanzata dell'elettrico: si a una nuova generazione

        Sulla scia dell&rsquo;enorme successo avuto negli Stati Uniti, il 16 gennaio del 1998 usc&igrave; nei cinema italiani il colossal Titanic. La pellicola, che racconta la storia del naufragio pi&ugrave; famoso del mondo, ha segnato fortemente il mondo del cinema, grazie alla regia impeccabile del grande James Cameron e alle interpretazioni degli attori, su tutti Leonardo di Caprio e Kate Winslet. Tra le scene pi&ugrave; iconiche del film c&rsquo;&egrave; senza dubbio quella che vede i due lasciarsi prendere da un momento di grande romanticismo e passione nell&rsquo;abitacolo di una bellissima auto d&rsquo;epoca. La vettura dal lusso estremo ha alle spalle una storia particolarissima.&nbsp; Come mostrato nel film, poco prima dell'impatto della nave contro l'iceberg, i due protagonisti della storia si erano abbandonati al coronamento del loro grande amore nell'auto, parcheggiata negli scompartimenti della nave riservati ai veicoli e agli oggetti pi&ugrave; grandi appartenenti ai passeggeri. La storia d'amore &egrave; stata ovviamente "aggiunta" al racconto accurato del naufragio, ma in quanto all'auto d'epoca gli studiosi non hanno dubbi sul fatto che l'auto sia davvero esistita e che si trovi ancora oggi in fondo all'Oceano Atlantico, insieme al Titanic.&nbsp;  Caccia alla Ferrari scomparsa su un set di Fellini: &egrave; un mistero dal 1965 La Renault di Jack e Rose in Titanic Quella vista nel film (e che corrisponde alla realt&agrave;) &egrave; una Renault Type CB Coup&eacute; de Ville, un vero emblema dei passeggeri di prima classe di quell'epoca. La vettura apparteneva a William Carter, milionario americano, a bordo della nave durante quel maledetto tragitto dall'Inghilterra agli States, che riusc&igrave; a salvarsi. L'auto, dotata di un motore da 35 CV, &egrave; ancora oggi nel relitto. Carter, consapevole dell'enorme valore del veicolo, aveva stipulato un'assicurazione di circa 6mila euro sull'automobile. Ironia del destino, quella polizza si rivel&ograve; necessaria.&nbsp; L'episodio ha catturato l'attenzione non solo degli storici, ma anche di James Cameron, che si &egrave; dedic&ograve; alla ricostruzione accurata dell'automobile. A oggi, l'auto affondata con il Titanic ha assunto una valenza storica ed economica enorme: le aste specializzate hanno documentato la vendita di una vettura identica per circa 250mila euro. Il registro di carico del Titanic non fu mai trovato, ma si crede che nella stiva della nave ci fossero circa 30 automobili. La Renault Type CB Coup&eacute; de Ville giace quindi negli abissi dell'Oceano Atlantico.  I 40 anni di Vacanze di Natale con la Innocenti Mini de Tomaso di Billo  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Ventisei anni fa l'arrivo del film di James Cameron nei cinema italiani: ma che fine ha fatto quella bellissima auto su cui Leonardo Di Caprio e Kate Winslet si lasciarono andare alla passione?

La Renault d'epoca di Jack e Rose è ancora dentro il Titanic

        Auto ha organizzato tre eventi speciali per permettere a tutti gli appassionati di conoscere da vicino le sette finaliste di The Car of the Year 2024. Tre appuntamenti nei quali le auto si possono vedere, toccare, ma anche provare assieme ai giornalisti della redazione e ai tester professionisti. Il primo appuntamento &egrave; quello di Milano, in Piazza Tre Torri a CityLife, dal 26 al 28 gennaio. Poi si replica a Cervinia, in via Carrel, dal 9 all&rsquo;11 febbraio e infine saremo Courmayeur, in piazza Brocherel, dal 23 al 25 febbraio. Come e quando vedere la Renault Scenic E-Tech Electric La &nbsp;Reanutl Scenic E-Tech Electric, la nuova elettrica della Losanga, si &egrave; meritata un posto tra BMW Serie 5,&nbsp;BYD Seal,&nbsp;Kia EV9,&nbsp;Peugeot E-3008,&nbsp;Toyota C-HR&nbsp;e&nbsp;Volvo EX30, &egrave; il 26 febbraio sapremo chi sar&agrave; la vincitrice. Ma intanto la francese vi aspetta, in esposizione, gi&agrave; a partire dall'evento di Milano... Perch&eacute; come tutte, prima di convincere i giudici, deve convicere voi! Venite numerosi, vi aspettiamo       

Ecco come e dove vedere l'elettrica della Losanga candidata al permio Auto dell'Anno 2024

The Car of The Year 2024: Renault Scenic E-Tech Electric

        Sfuggono le prime immagini di Renault Captur 2024, dalla Francia sono trapelati i rendering consegnati all&rsquo;ufficio brevetti internazionale del restyling di una della bestseller della R&eacute;gie. Arriver&agrave; tra pochi mesi La presentazione dovrebbe coincidere con l&rsquo;edizione del prossimo anno del Salone di Ginevra e l&rsquo;aggiornamento di Captur dovrebbe essere in linea con quella di Clio (leggi qui la prova di Auto), in particolar modo negli interni, non visibili nelle immagini.  Gli esterni del B-Suv invece non nascondono nulla, lo stile &egrave; chiaro in tutti i particolari, con il frontale in particolare che cambia molto rispetto al modello attuale e prende ispirazione anche da Rafale, con una presenza pi&ugrave; &ldquo;tridimensionale&rdquo;. Il resto della carrozzeria riprende gli stilemi delle ultime Renault. L&rsquo;aggiornamento di Captur, che rimarr&agrave; pressoch&eacute; inalterata nelle dimensioni, la lunghezza attuale &egrave; di 423 centimetri, non avr&agrave;, come anche oggi il Diesel tra i motori. Partir&agrave; dal 3 cilindri "mille" litro da 90 e 100 cavalli, a benzina e a GPL, per proseguire con il 1.2 mild hybrid 48 Volt da 130 cavalli (forse anche da 160 cv, come sulle sorelle maggiori) e infine con il full-hybrid E-Tech da 145 cavalli, che ha gi&agrave; dato prova di consumi molto contenuto. Potrebbe interessarti: Renault 5 E-Tech, i modellini confermano il design&nbsp;       

Profondo restyling estetico esterno per il modello che dovrebbe essere presentato al prossimo Salone di Ginevra

Renault Captur 2024, immagini sfuggite dall'ufficio brevetti

        La nuova Renault 5 nella versione di serie ha iniziato a rivelare molti dettagli di s&eacute;, al punto da non essere davvero un mistero il design che presenter&agrave; il 26 febbraio prossimo. A confermare le scelte di stile arrivano gli ultimi disegni depositati presso il World Intellectual Property Organization, pubblici online dallo scorso 1 dicembre.  Misure da utilitaria molto compatta L'utilitaria si posizioner&agrave; a 3,92 metri di lunghezza e sar&agrave; motorizzata da un singolo motore elettrico, la cui potenza dovrebbe aggirarsi tra i 120 e 150 cavalli. L'evoluzione dei disegni sviluppati al CAD, con i quali Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) tutela la propriet&agrave; intellettuale sul design, rivelano appieno alcune soluzioni gi&agrave; accennate dai teaser. Dalla forma dei fari anteriori al display sul cofano, lato guidatore, che mostra la carica residua della batteria. Rispetto al concept, la presa di ricarica si sposta sul lato sinistro, mentre le portiere posteriori confermano l'integrazione della maniglia davanti al montante C.  Il taglio del portellone posteriore &egrave; alto, a vantaggio dell'impronta sportiveggiante della Renault 5 E-Tech, pi&ugrave; che della massima ampiezza dell'apertura.&nbsp; Prezzi e batterie Alla base del gradevole design dell'elettrica c'&egrave; la piattaforma CMF-B EV, ribattezzata AmpR Small ma tecnicamente collegata alla CMF-B delle Renault termiche. Una base evoluta e ottimizzata per quanto possibile sulle esigenze dell'elettrico. Il prezzo di partenza della R5 E-Tech sar&agrave; di 25 mila euro con la versione dotata della batteria da 40 kWh, seconda delle due proposte a debuttare, dopo la specifica di 52 kWh da 400 km di autonomia.       

L'ultima registrazione presso il WIPO delle soluzioni di stile della Renault 5 elettrica offrono una visione completa sull'utilitaria che verr&agrave; presentata al Salone di Ginevra 2024

Nuova Renault 5 E-Tech, i modellini confermano il design

        I "favolosi" anni &rsquo;90, un periodo ricco di coraggio e intraprendenza dal punto di vista del design. Le nuove tendenze, l&rsquo;avvento del nuovo millennio, le nuove tecnologie in fase di progettazione e l&rsquo;utilizzo di software sempre pi&ugrave; avanzati hanno permesso ai designer di esplorare tutte le possibilit&agrave; che l&rsquo;inventiva poteva proporre. Al contrario dei tempi odierni, l&rsquo;industria automobilistica procedeva a gonfie vele, attraversando un periodo di grande crescita e innovazione, con l&rsquo;introduzione dei nuovi motori diesel e numeri in costante e incoraggiante crescita. Questo decennio ha dato vita al culto del design e delle concept car, strumenti d&rsquo;ispirazione che sono poi stati largamente sfruttati negli anni successivi, fino ai giorni nostri, servendosene come manifesti, spunti di comunicazione e studio per i futuri modelli. Renault, incredibili show car Renault, dal canto suo, non &egrave; stata da meno ma, anzi, ha fornito al mercato innumerevoli spunti di design e soluzioni innovative, molte delle quali poi effettivamente arrivate su strada e altre riviste o rielaborate fino a trovare applicazioni concrete solo negli anni successivi. Sono ormai passati quasi 35 anni dall&rsquo;inizio di tale periodo e quasi 25 dalla fine. Difficile, oggi, creare una classifica oggettiva e universalmente valida: trattandosi di design, non si troverebbe mai un criterio valido per tutti. La scaletta dell'articolo, per&ograve;, &egrave; stata suggerita dal sito francese indipendente Planete Renault, tra i massimi conoscitori del marchio della Losanga. Grandi escluse di questa lista sono modelli iconici come la celebre Avantime o l&rsquo;intramontabile Espace F1 che, magari, potremo trattare in un altro appuntamento. Per ora, scopriamo insieme le migliori 12 Renault concept in ordine cronologico, dal 1990 al 2018. Laguna Roadster (1990) &nbsp; All'inizio degli anni '90, Renault present&ograve; al Salone dell'Auto di Parigi una splendida roadster a 2 posti chiamata Laguna. Realizzata interamente in un particolare blu metallizzato, questa concept sportiva si ispira agli anni '60 e allo spirito di libert&agrave; che ha da sempre caratterizzato quel periodo. Non vi fu un collegamento diretto con un modello di serie, ma si pu&ograve; facilmente trovare qualche affinit&agrave; con ci&ograve; che che arriv&ograve; in commercio negli anni seguenti. Era un vero e proprio esercizio di stile, senza la pretesa di trasformarsi necessariamente in realt&agrave;. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Initiale (1995)  Reduci da un insuccesso mondiale come la Safrane, auto non molto amata causa la mancanza di motori convincenti, affidabili e adeguati, Renault present&ograve; nel 1995 questa particolare concept car, lussuosa, imponente e maestosa. Un&rsquo;originale berlina da viaggio, confortevole ma spinta dal motore V10 da 3,5 litri di Formula 1, che port&ograve; la monoposto a vincere il campionato del mondo nel 1992 con il team Williams. Sfruttava ovviamente una rivisitazione di quel blocco, la cui potenza venne ridotta 392 cv erogati a ben 8.000 giri/min. Lo stile &egrave; stato sicuramente superato ma, per il 1995, fu un&rsquo;operazione di marketing notevole, che lanci&ograve; Renault nel gruppo dei marchi automobilistici pronti a innovare e proporre soluzioni avanguardistiche per il futuro. Anticip&ograve; le linee che si andarono poi a trovare dal 2002 sulla celebre - e incompresa - Vel Satis. Fiftie (1996)  Il nome Fiftie fu scelto per celebrare&nbsp;i cinquant&rsquo;anni dalla produzione della celebre 4CV. Si trattava di una piccola e graziosa citycar dalle forme estremamente futuribili, con un abitacolo per due persone e un tetto incurvato per massimizzare lo spazio. Come suggeriscono anche le prese d&rsquo;aria davanti alle ruote posteriori, si pensava a un&rsquo;auto a motore e trazione posteriore. Si parlava di un piccolo 1.5 aspirato a benzina da poco meno di 100 cv. Non vide mai la luce, ma anticip&ograve; concettualmente quella che oggi conosciamo come Renault Twingo di ultima generazione. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Renault Zo (1998) &nbsp; Sebbene nome potrebbe rimandare alla pi&ugrave; moderna - e 100% elettrica - Renault Zoe, la Zo rappresenta tutt'altra tipologia di vettura. Si tratta di un misto tra una barchetta ultra leggera e un buggy,&nbsp;pensata per un utilizzo offroad sportivo e basata sul telaio della Spider. Vantava per&ograve; 3 posti (con pilota al centro, in stile McLaren F1) e linee a dir poco bizzarre per l&rsquo;epoca. Era spinta da un motore 2.0 diesel 16V da circa 135 cv, collocato dietro l&rsquo;abitacolo, anche in questo caso a trazione posteriore. Talisman (2001) &nbsp; Nel 2001, dopo la concept Vel Satis, Renault (sotto la guida del designer Patrick Le Quement) present&ograve; al Salone di Francoforte un nuovo prototipo. Si tratta del concept Talisman, un veicolo a met&agrave; tra coup&eacute; e hatchback con portiere ad apertura ad ali di gabbiano.&nbsp;Se sui modelli di serie questo stile non riusc&igrave; a convincere pienamente, sui concept riscosse pi&ugrave; successo, soprattutto tra la critica, come dimostra questo magnifico esercizio di stile. Da considerarsi sempre contestualizzato nel periodo in cui fu presentato. Il nome ritorn&ograve; solo diversi anni dopo, ma in veste di berlina e station wagon. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Fluence (2004) &nbsp; Presentata al Salone di Ginevra del 2004, la concept Fluence anticipa le forme della futura Renault Laguna Coup&egrave;, auto molto amata dai clienti francesi e, pi&ugrave; generalmente, europei. La linea, infatti, &egrave; molto vicina a quella della vettura che poi arriv&ograve; su strada, con forme e cerchi conformi per&ograve; agli standard di omologazione. I fari e le prese d&rsquo;aria inferiori sono poi state riprese anche dalla Megane Coup&egrave; di terza generazione (2008).&nbsp; Nepta (2006)&nbsp;  Renault Nepta, presentata nel 2006, fu una vettura&nbsp;incredibilmente apprezzata dalla critica, tanto da essere considerata Concept Car dell&rsquo;Anno. Si intravedono sempre pi&ugrave; chiaramente le forme che diedero vita alla Megane Coup&egrave; e cabrio della terza generazione, sebbene le dimensioni di questo modello erano davvero imponenti: 4,80 metri di lunghezza per quasi 2 di larghezza, spinta da un motore 4.0 V8 da ben 350 cv collocato anteriormente in posizione longitudinale, con tanto di trazione posteriore. Altica (2006)  A met&agrave; strada tra una station wagon e una fastback sportiva, questo concept riprende il frontale caratteristico dei prototipi Renault di quel periodo, che poi verranno impiegati negli anni successivi su Laguna, Megane e altri modelli. Elegante e muscolosa, non convinse per&ograve; dal lato meccanico: proponeva, almeno in fase di presentazione, solo il 1.5 diesel turbo da 177 cv, troppo poco per sorprendere. L&rsquo;esercizio per&ograve; piacque soprattutto dal punto di vista del design. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; &nbsp;Dezir (2010) &nbsp; Quando il designer olandese Laurens Van der Acker arriv&ograve; in Renault, volle lasciare subito il segno presentando questa concept incredibile, allo stesso tempo elegante e aggressiva, che inaugur&ograve; un nuovo ciclo di design e che avrebbe dato origine alla fortunatissima Clio 4. Nella Renault Dezir forma del frontale, fari e mascherina con al centro il logo della Losanga, divennero iconici qualche anno dopo, creando un&rsquo;identit&agrave; di brand giunta fino agli inizi del 2020. Alpine A110-50 (2012)  Non poteva mancare in classifica una delle concept car pi&ugrave; intriganti del brand, l&rsquo;Alpine A110-50 presentata nel 2012 e che celebrava il cinquantesimo anniversario della A110 Berlinette. Basata sul concept Dezir, l'Alpine A110-50 &egrave; una supersportiva spinta dal portentoso 3.5 V6 da ben 400 cv e 422 Nm. Una potenza che, tuttavia, resta abbastanza lontana dai modelli che il brand and&ograve; a presentare negli anni successivi. Si tratt&ograve; di una dichiarazione d&rsquo;intenti antecedente al lancio del nuovo brand Alpine, separato rispetto alla gamma di modelli di Renault. L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; &nbsp;Trezor (2016)  Son gi&agrave; passati 7 anni da quando Renault present&ograve; il concept Trezor, una GT che inaugur&ograve; una nuova direzione stilistica. Venne introdotta per la prima volta la famosa firma "C-Shape" (a forma di C) su entrambi i lati del frontale, che ancora oggi vediamo sui modelli in commercio. Altro elemento di stile, il cruscotto a &ldquo;L&rdquo; composto da due schermi, che oggi troviamo anche sulle ultime produzioni come M&eacute;gane elettrica, Espace e Austral. Come ogni concept, Trezor &egrave; originale in termini di soluzioni: ne &egrave; un chiaro esempio il tetto che si alza per fornire l&rsquo;accesso all'abitacolo. EZ Ultimo (2018)  Chiudiamo con il concept Renault EZ Ultimo, veicolo a guida autonoma che fonde il design tipico concept da auto elettrica ed elementi iconici dei pi&ugrave; moderni edifici, come palazzetti dello sport, stadi, ecc. Si tratta di un prototipo destinato agli hotel o ai parcheggi di lusso, come navetta autonoma capace di spostare i passeggeri in maniera ultra confortevole e spaziosa: all&rsquo;interno, quattro sedute rivolte verso il centro dell&rsquo;abitacolo, cos&igrave; da ricreare un salotto su ruote.       

I 12 prototipi Renault pi&ugrave; interessanti di sempre: dalla Trezor alla Dezir, dalla Nepta alla Altica, alcune hanno anticipato stile e soluzioni delle auto odierne

Renault, le concept car più particolari della Losanga

        Si chiamer&agrave; Renault 5 E-Tech il modello che verr&agrave; presentato al Salone di Ginevra, il prossimo 26 febbraio. La prima elettrica di Renault su architettura AmpR Small (nuova denominazione della CMF-B EV) inizia a rivelare i contenuti finali. Prezzo e batterie disponibili. Dimensioni e soluzioni tecniche. Stile.&nbsp; Sappiamo come il prezzo d'attacco verr&agrave; fatto dalla Renault 5 E-Tech 40 kWh, a 25 mila euro. L'opzione di batteria pi&ugrave; piccola sar&agrave; disponibile in una fase successiva rispetto alla presentazione della R5 con batteria da 52 kWh.  Quanta strada fa la Renault 5 elettrica? Quest'ultima avr&agrave; un'autonomia di 400 km nel ciclo WLTP e sar&agrave; predisposta per la ricarica bidirezionale V2G. Uno standard utilizzabile in Francia e Germania nel 2024, un anno pi&ugrave; tardi nel Regno Unito. Il posizionamento della Renault 5 elettrica &egrave; nel segmento B. Lo fa con un modello estremamente compatto, poich&eacute; misura 3,92 metri. Resta da scoprire l'ampiezza del passo per giudicarne l'abitabilit&agrave; interna.&nbsp; Sospensione "insolita" al posteriore La tecnica non attiene solo alle specifiche della batteria, coinvolge anche lo schema di sospensioni posteriori. Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;anticipa un multilink, sebbene gli spaccati tecnici della piattaforma CMF-B EV abbiano rivelato, una configurazione McPherson nei mesi scorsi.  Indizio che parrebbe confermato anche dalle prime scocche di preserie. Un posteriore a ruote indipendenti, quindi, di certo pi&ugrave; evoluto rispetto al ponte rigido in voga su tutte le utilitarie e citycar. Con il vantaggio, rispetto a un vero multilink, di minori ingombri nel vano bagagli.  Richiami di stile in chiave elettrica Del design di nuova Renault 5 elettrica scopriamo il richiamo alla storica R5. Alla Turbo nelle sottolineature sui passaruota. I fari anteriori riproducono un effetto "pupilla" nella porzione centrale del proiettore e ci sar&agrave; una tecnologia full led avanzata. Sul cofano motore, dove la Renault 5 termica del passato proponeva la presa d'aria, la E-Tech sfoggia un display che mostrer&agrave; la carica residua della batteria, con un design che riproduce il numero 5. Altro particolare, gi&agrave; noto dalla prima fase di sviluppo, la presenza delle 5 porte e le maniglie posteriori nascoste. In coda, infine, i fari con luci dal design tridimensionale sono completate da piccoli profili con funzione aerodinamica, per staccare meglio i flussi e ridurre le turbolenze. Chi acquister&agrave; - sul sito Renault, nella sezione dedicata a R5 E-Tech - l'R5 R Pass avr&agrave; diritto a ordinare l'auto con 10 giorni di anticipo sull'apertura ufficiale. Il costo del pass &egrave; di 150 euro, si potr&agrave; acquistare anche in Italia e dar&agrave; diritto all'ordine in anticipo e la consegna a partire dall'autunno.       

A pochi mesi dalla presentazione e l'uscita sul mercato, Renault 5 E-Tech rivela particolari del design, il prezzo d'attacco e le soluzioni di batteria. Con R5 R Pass si pu&ograve; ordinare in anticipo

Nuova Renault 5 elettrica, primi dettagli della E-Tech

Stavolta ci siamo! Il traguardo dei 500 km di autonomia pu&ograve; dirsi raggiunto da parte di Renault con la nuova Scenic elettrica, la pi&ugrave; ambiziosa sfida lanciata dal marchio francese per il 2024. Abbiamo potuto guidare in anteprima la Scenic su strade francesi e dobbiamo dire che questa nuova auto mantiene le aspettative che si mormoravano.    Renault Scenic, una storia di successo  La Renault Scenic, fin dall&rsquo;epoca dei suoi esordi nel 1996, &egrave; sempre apparsa come un&rsquo;auto rivolta alle famiglie e al grande pubblico. &Egrave; stata la prima monovolume compatta della sua epoca e specie col modello di 2&deg; generazione, a inizio anni Duemila, ha ottenuto un successo clamoroso perch&eacute; univa la praticit&agrave; del concetto di multispazio per le famiglie con dimensioni (e prezzi) contenuti.  La nuova Scenic &egrave; solo elettrica  Adesso che siamo in un&rsquo;epoca di elettrificazione spinta, la Renault Scenic &ndash; giunta alla sua 5&deg; generazione &ndash; cambia faccia completamente. E diventa soltanto elettrica. Rappresenta a tutti gli effetti la pietra miliare di quel processo di elettrificazione spinto verso cui Renault ha virato con decisione da un paio d&rsquo;anni. Gi&agrave; perch&eacute; la nuova Scenic, pur condividendo molta tecnologia con la Megane elettrica lanciata lo scorso anno, rispetto a quest&rsquo;ultima &egrave; un formidabile passo in avanti nel campo dell&rsquo;elettrico. Perch&eacute; diventa la prima Renault a infrangere il muro dei 500 km di autonomia veri e abbatte quindi con decisione quella barriera, sia fisica che psicologica, che rappresenta il pi&ugrave; grande ostacolo alla diffusione delle elettriche nel nostro paese. L&rsquo;ansia da ricarica. Il timore di avere un&rsquo;autonomia ridotta non adatta a lunghi viaggi. Con la nuova Scenic non ci saranno pi&ugrave; scuse. Perch&eacute; noi, che abbiamo avuto l&rsquo;opportunit&agrave; di svolgere un approfondito test in anteprima, ci siamo resi conto che quest&rsquo;auto &egrave; in grado di coprire agevolmente 500 km con un pieno di energia. E l&rsquo;aspetto pi&ugrave; interessante &egrave; che promette di arrivare sul mercato ad un prezzo molto competitivo.  Le dimensioni  La nuova Scenic &egrave; lunga 4,47 metri, circa 7 cm pi&ugrave; della precedente, ed &egrave; alta 1,57 metri. Ma la sua forma appare pi&ugrave; compatta: forse perch&eacute; adotta linee pi&ugrave; spigolose e moderne abbandonando il design tondeggiante della vecchia Scenic. &Egrave; basata per buona parte sulla tecnologia della Megane elettrica di fine 2022: una piattaforma con batterie alloggiate nel pianale a tutta larghezza, un motore elettrico anteriore di tipo sincrono da 220 cavalli, assai efficiente, raffreddato ad olio, con rotore a otto poli e che non fa uso di terre rare e quindi con minore impatto sull&rsquo;ambiente nella fase di costruzione. Il principale punto di forza della Scenic, e che la distingue decisamente dalla Megane elettrica, &egrave; che adotta una batteria di maggiore capacit&agrave;: da 87 kWh contro i 60 della Megane. Sufficiente a garantire un&rsquo;ottima autonomia.  Le caratteristiche tecniche  Scegliere la batteria di taglia giusta &ndash; n&eacute; troppo grande n&eacute; troppo piccola - per il costruttore di un&rsquo;auto elettrica &egrave; un enigma complesso. Ovviamente una batteria di grande capacit&agrave; migliora decisamente l&rsquo;autonomia ma pu&ograve; diventare un ostacolo perch&eacute; il peso si fa elevato e i chili di troppo da smuovere in accelerazione possono trasformarsi in un handicap proprio dal punto di vista dell&rsquo;efficienza generale. Considerate poi che una batteria &ldquo;grande&rdquo; alza drasticamente il prezzo finale della vettura in quanto il costo grezzo di una batteria dipende dalla quantit&agrave; di kWh che le sue celle agli ioni dli litio possono immagazzinare.  Quanto costa la nuova Scenic  Con la sua batteria da 87 kWh, la Scenic ha trovato un ottimo compromesso fra capacit&agrave; elevata, peso ragionevole dell&rsquo;auto (1850 kg, molto al di sotto della media delle altre elettriche &ldquo;long range&rdquo;) e prezzo finale dell&rsquo;auto. Che dovrebbe essere attorno ai 45mila euro per la versione Long Range. Renault proporr&agrave; anche una versione entry level pi&ugrave; economica della Scenic, con batteria da 60 kWh e motore depotenziato a 170 cv (e ovviamente autonomia ridotta), che si attester&agrave; attorno ai 40mila euro. Le cifre devono ancora ancora essere definite con esattezza per il mercato italiano.  Come va su strada  Nel test che abbiamo svolto su strade francesi la nuova Scenic ci ha davvero convinto. Ottima la posizione di guida, eccellente il comfort di bordo e la visibilit&agrave; complessiva davanti e dietro. Abbiamo trovato davvero eccellente la maneggevolezza dell&rsquo;auto sia nelle curve che in manovra nonostante un passo generoso (2790 mm). Il merito, oltre che del telaio e di un ottimo assetto (sospensioni (MacPherson davanti e multilink dietro) &egrave; anche dello sterzo molto diretto. Questo &egrave; una delle eredit&agrave; della Megane che Renault ha portato pari pari sulla Scenic. Un sistema di sterzata che permette con una rotazione di appena 2,3 giri della corona di girare completamente il volante da destra a sinistra e viceversa. Questo consente quindi manovre in spazi davvero ridotti. Lui volante stesso a sua volta &egrave; molto piacevole al tatto: corona di grande diametro che si fa sentire tra le mani e trasmette una piacevole sensazione di solida qualit&agrave;; inoltre &egrave; originale la forma della corona, tagliata sopra e sotto come fosse un volante sportivo, per essere meno d&rsquo;impaccio nelle rotazioni.  Le dotazioni di bordo  Ancora di derivazione Megane l&rsquo;ottimo sistema multimediale che prevede un doppio display a forma di L rovesciata: cruscotto digitale orizzontale davanti al volante, con grafica a schede di facile leggibilit&agrave;, e schermo centrale di forma verticale ma diviso in due parti: quella superiore dedicata all&rsquo;infotainment e alle mappa del navigatore, la parte inferiore &egrave; riservata alla climatizzazione. C&rsquo;&egrave; poco da dire: &egrave; tutto molto intuitivo. Pi&ugrave; facile usarlo che descriverlo. Con la pregevole aggiunta che i comandi del clima sono tutti pulsanti fisici, pi&ugrave; immediati da spingere di quelli touch. Il vantaggio poi di avere la navigazione su Google maps, cui tutti noi siamo abituati dai telefonini, invece che un sistema di navigazione proprietario come hanno altri costruttori, rende ancora pi&ugrave; semplice e flessibile l&rsquo;uso del navigatore.  Il consumo reale  L&rsquo;autonomia, come spiegato prima, non &egrave; pi&ugrave; un problema con la Scenic. Abbiano percorso molta strada e il traguardo dei 500 km di autonomia con la batteria Long Range da 87 kWh &egrave; ampiamente alla portata. Addirittura l&rsquo;auto a&nbsp; batteria carica, prima di partire, dichiarava nel cruscotto un&rsquo;autonomia potenziale di 525 km. Ovviamente i dati dichiarati in omologazione dalla Renault nel ciclo WLTP vantano autonomie ancora maggiori. Il costruttore francese dichiara 625 km con la batteria da 87 kWh e 430 km per la versione con batteria da 60 kWh e 170 cv di potenza. Ma nell&rsquo;uso reale, su strada, bisogna togliere un 15/20% a questi valori teorici. Ma pur cos&igrave; facendo i 500 km &ldquo;veri&rdquo; con la Scenic Long Range dotata di batteria da 87 kWh sono ampiamente alla portata.  La Scenic, come tante auto elettriche, ha una velocit&agrave; massima limitata a 170 km/h ed accelera da 0 a 100 km/h in meno di 8 secondi: 7&rdquo;9. La versione meno potente scatta invece sullo 0-100 in 8&rdquo;6. L&rsquo;ultima chicca &egrave; che l&rsquo;auto offre di serie la ricarica in corrente alternata a 22 kW invece dei consueti 11, mentre quella veloce in DC &egrave; a 150 kW. Quando arriver&agrave; sul mercato, a inizio 2024, sar&agrave; una rivale temibilissima per le concorrenti. Intanto si &egrave; gi&agrave; guadagnata un&nbsp;posto fra le sette finaliste dell&rsquo;Auto dell&rsquo;Anno. 

E&#39; una delle finaliste del Car of The Year 2024 e vi diciamo come va

Renault Scenic E-Tech&nbsp;electric, il passo in avanti della Losanga

        Sar&agrave; una realt&agrave; quotata sui mercati, con l'offerta pubblica iniziale su Ampere prevista nella prima met&agrave; del 2024. La divisione del Gruppo Renault curer&agrave; la progettazione, lo sviluppo, produzione e vendita delle elettriche con Marchio Renault. In pi&ugrave;, la possibilit&agrave; di curare progetti con il brand Alpine (dalla R5 al Suv), nonch&eacute; per Nissan, Dacia e Mitsubishi. Altri partner potenziali? C'&egrave; una dichiarata disponibilit&agrave; a collaborare. Luca de Meo somma alla posizione di a.d. del Gruppo quella di a.d. della divisione che punta a realizzare, nel 2031, 25 miliardi di fatturato, un milione di auto elettriche vendute e oltre il 10% di margine operativo. Renault, progettazione nativa elettrica Ampere potr&agrave; contare su due architetture elettriche native (Ampere Small - segmento A e B - e Ampere Medium - segmento C) sul fronte "hardware", al quale affiancher&agrave; le capacit&agrave; di sviluppo lato software, con partnership del calibro di Qualcomm (potenziale futuro investitore in Ampere) e Google. Lo scorporo del business dell'auto elettrica dal marchio Renault &egrave; una scelta destinata a coinvolgere nuovi investitori. Sul mercato dovr&agrave; portare modelli che abbiano un prezzo di listino pari alle alternative con motori termici, un obiettivo che Ampere posiziona tra il 2027 e il 2028. Saranno le sinergie tecniche e il risparmio dei costi nell'ordine del 40%, possibile con la seconda generazione di elettriche&nbsp;di segmento C in arrivo dal 2026, a rendere possibile tale risultato.&nbsp; Presentata l'elettrica Renault Legend: &egrave; la Twingo elettrica La Twingo sar&agrave; il primo progetto strettamente software defined, ovvero, dove non &egrave; pi&ugrave; la piattaforma hardware il punto focale della progettazione ma la possibilit&agrave; di evolvere costantemente l'auto con nuove funzioni implementate via software. Quest'ultimo diventa una piattaforma scalabile su diverse categorie di modelli. Nel 2031 saranno 7 le auto elettriche prodotte da Ampere, restano due modelli ancora inediti da aggiungere alla gamma formata da Megane E-Tech, Scenic E-Tech (gi&agrave; modelli sul mercato o prossimi al lancio), da Renault 5 nel 2024, Renault 4 nel 2025 e Renault Twingo nel 2026.&nbsp; Le competenze Ampere e il supporto del Gruppo Nel corso del Capital Markets Day &egrave; emersa anche la struttura delle operazioni Ampere e le sinergie di Gruppo. Nella fase di progettazione e sviluppo, Ampere curer&agrave; le componenti software e del sistema elettrico (batterie, piattaforma, motori). Il Gruppo Renault progetter&agrave; le scocche. Le operazioni industriali vedranno la produzione e le specifiche degli acquisti definite da Ampere, mentre Renault realizzer&agrave; scocche ed effettuer&agrave; gli acquisti per sfruttare le economie di scala.&nbsp; Nella fase di utilizzo dell'auto, lungo il ciclo vitale, la gestione dei dati e gli sviluppi OTA verranno curati da Ampere; i marchi del Gruppo Renault saranno responsabili dei servizi e del post-vendita, come anche - con Mobilize - delle soluzioni di ricarica. Arriva poi il fine vita dell'auto elettrica, dove il riciclo delle batterie e dei veicoli sar&agrave; uno smaltimento e riutilizzo seguito dal Gruppo Renault. In materia di marketing e vendite, la strategia commerciale e definizione dei prezzi spetter&agrave; alla divisione Ampere, Renault metter&agrave; a disposizione la rete dei concessionari e le soluzioni di finanziamento. Renault Kangoo raduno Jamboree Fest al Fuji: una passione tutta giapponese       

Dalla progettazione allo smaltimento delle batterie, il rapporto tra la divisione Ampere e il Gruppo francese garantir&agrave; sinergie, risparmi e una gamma di 7 modelli elettrici entro il 2031

Ampere è il volto elettrico di Renault: le sinergie e gli obiettivi

Quando arriv&ograve; sul mercato, a inizio anni Novanta, fu un modello rivoluzionario per il design e per l&#39;offerta di spazio a bordo in rapporto agli ingombri. La Renault Twingo anticipava quello che, trent&#39;anni dopo, sarebbe diventato uno dei punti di forza delle architetture native elettriche: offrire tanto spazio a bordo in pi&ugrave; rispetto alle auto termiche, grazie alla diversa disposizione e vincoli della meccanica.  Ecco, nel piano di ampliamento dell&#39;offerta elettrica di Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato), curato dalla divisione Ampere, c&#39;&egrave; una Legend in arrivo. Su strada andr&agrave; nel 2026 e sar&agrave; la riedizione elettrica della Twingo. Il concept &egrave; stato svelato da Luca de Meo a margine della presentazione di Ampere, che curer&agrave; la progettazione, sviluppo e produzione in Europa dei modelli elettrici di Renault e di altri marchi del Gruppo francese.&nbsp;    Lo stile originale  Fedelissima alla linea della Twingo prima serie, il concept rivela gli stessi gruppi ottici a mezzaluna, le stesse scelte sulle maniglie, la linea di cintura. Diversamente dalla prima serie, per&ograve;, la Renault Twingo elettrica 2026 adotta la configurazione 5 porte.&nbsp;  Consumi bassi e prezzo competitivo  &Egrave; il terzo modello ispirato a un&#39;operazione revival di progetti Renault diventati iconici. La Renault 5 elettrica verr&agrave; presentata a febbraio a Ginevra, poi sar&agrave; la volta della Renault 4 nel 2024. La Twingo elettrica verr&agrave; prodotta nel 2026. Alcune caratteristiche di fondo sono gi&agrave; note. De Meo ha annunciato consumi davvero molto bassi, 10 kWh/100 km (oggi le migliori elettriche, modelli premium, arrivano a 12 kWh/km).  Sar&agrave; una Twingo a batteria con un prezzo di listino inferiore ai 20 mila euro senza incentivi, proposta con soluzioni finanziarie anche da 100 euro al mese. Un&#39;operazione in stile Dacia Spring ma con importanti differenze. La prima: verr&agrave; prodotta interamente in Europa la Twingo, nel sito produttivo che ha assemblato l&#39;attuale generazione. La seconda: nasce su un&#39;architettura nativa elettrica, uguale a quella adottata sulla Renault 5 e ribattezzata Ampere Small.&nbsp;  &Egrave; il modello con il quale De Meo annuncia una sfida diretta ai costruttori cinesi, una competitivit&agrave; sul prezzo e tecnologica, con la non trascurabile forza dell&#39;identit&agrave; di marca Renault, della rete di vendita e assistenza, dei servizi.&nbsp; 

La nascita di Ampere &egrave; accompagnata dalla presentazione della gamma di modelli elettrici e la Legend avr&agrave; le forme della Renault Twingo elettrica, fedele allo stile della prima serie

Renault Twingo elettrica arriva nel 2026: il prezzo e le caratteristiche

Per il 14&deg; anno il Giappone e il Monte Fuji &egrave; la patria di Renault Kangoo. Anche quest&#39;anno la passione ha conquistato oltre 2 mila vetture e oltre 5 mila persone, accorse per la Renault Jambor&eacute;e e per scoprire la nuova Renault Grand Kangoo.  

Guarda qui tutte le curiosit&agrave; sull&rsquo;evento diventato un classico tra gli appassionati del marchio francese che ogni anno si danno appuntamento ai piedi del vulcano

Renault Kangoo raduno Jamboree Fest al Fuji: una passione tutta giapponese

        Grazie al nuovo kit retrofit 100% elettrico, il modo di guidare una Renault 5 d'epoca subisce decisamente un'evoluzione. Il kit &egrave; sviluppato per le R5 TL e GTL ed &egrave; disponibile sia per le versioni a 3 porte che a 5 porte (tipo 139700 e 122700). La novit&agrave; &egrave; gi&agrave; disponibile in Francia attraverso R-FIT, al prezzo di partenza di 15.900 euro IVA inclusa, installazione compresa. Renault e Nissan: si apre un nuovo capitolo dell&rsquo;Alleanza Renault al Salone Epoqu&rsquo;Auto Una Renault 4 (omologata a Febbraio 2023) e una Renault 5 (omologata a Settembre 2023), faranno la loro comparsa al Salone Epoqu&rsquo;Auto, ospitate nello stand The Originals Renault &ndash; La Collection, la collezione preservata e curata direttamente da Renault. I visitatori avranno l'opportunit&agrave; di esplorare l'offerta e effettuare ordini direttamente presso lo stand R-FIT. Il kit retrofit 100% elettrico per la Twingo sar&agrave; invece disponibile nel breve futuro, sempre sul mercato francese. Il kit: dettagli Il kit permette di mantenere la trasmissione meccanica originale, ed &egrave; alimentato da un motore sincrono tipo brushless e una batteria al Litio Ferro Fosfato (LiFePo). La distribuzione del peso &egrave; simile alla versione termica, con un'autonomia di circa 80 km e una ricarica completa in soli 3 e mezza con una presa 16A &ndash; 220V. L'indicatore elettronico di ricarica fornisce un controllo preciso, mentre il pack batteria da 10,7 kWh con tensione di 105V assicura potenza con una garanzia di 2 anni. Nuovo Renault Niagara Concept: il futuro visionario       

Il kit &egrave; disponibile gi&agrave; in Francia per le R5 TL e GTL, sia per le versioni a 3 che a 5 porte. In arrivo anche quello dedicato alle Twingo

La Renault 5 diventa elettrica con il kit retrofit

        Sar&agrave; nel 2027 che la specifica finale, pronta per la produzione in serie, arriver&agrave; sui modelli del Gruppo Renault. Attualmente, il motogeneratore E7A, sviluppato insieme a Valeo, prosegue la fase di ricerca.&nbsp; Si tratta di un'evoluzione rispetto alla tipologia di motore elettrico del tipo sincrono a magneti permanenti, introdotto sulla Zoe per la prima volta nel 2012.&nbsp;  Niente terre rare e ingombri ridotti I vantaggi ottenuti dalla specifica con doppio avvolgimento in rame, applicato sia sul rotore (sviluppato da Renault) che sullo statore (curato da Valeo), sono di non poco conto in tema di azzeramento delle terre rare necessarie alla produzione, di compattamento degli ingombri e di maggior potenza sviluppata. Diversamente da un motore sincrono con magneti permanenti (una tipologia che attiene alla modalit&agrave; di creazione del campo magnetico tra statore e rotore, alternativa al motore asincrono), dove la realizzazione dei magneti richiede l'estrazione e l'impiego di terre rare, la specifica sviluppata da Valeo e Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;fa a meno di preziose materie prime. Il solo fattore non impiegare terre rare necessarie ai magneti, quindi di non doverle estrarre, porta un taglio del 30% delle emissioni di Co2 nell'impronta carboniosa dalla produzione del motogeneratore. L'E7A sar&agrave; un motore pensato per applicazioni su auto con architettura elettrica a 800 volt e la potenza esprimibile sar&agrave; di 200 kW (272 cavalli). La densit&agrave; di potenza, ovvero, la potenza prodotta in rapporto agli ingombri, &egrave; superiore del 30% rispetto ai MGU impiegati sulle Renault elettriche oggi sul mercato.        

Maggior potenza, minori ingombri e ben il 30% di emissioni carboniose in meno grazie all'assenza di terre rare sul rotore. Ecco l'evoluzione del motore sincrono in arrivo

Renault e Valeo, nel 2027 arriva un nuovo motore elettrico

        I Saloni dell'auto sono stati costretti a un cambiamento sostanziale, gi&agrave; prima della pandemia, trasformati sempre pi&ugrave; in spazi diffusi nelle sedi in cui storicamente hanno operato. Senza contare il cambiamento votato all'apertura verso i concetti e le tematiche della mobilit&agrave;, piuttosto che un unico focus sul prodotto di serie. Ginevra torna a... Ginevra Renault ha annunciato la propria partecipazione, dell'intero Gruppo, al prossimo Salone di Ginevra 2024. Il "vero" Salone elvetico - che quest'anno si &egrave; svolto in Qatar -, per storia e tradizione il pi&ugrave; importante al mondo. Torner&agrave; nella cornice ginevrina il prossimo 26 febbraio, giornata dedicata alla stampa, mentre il 27 toccher&agrave; ai vip e, dal 28 febbraio e fino al 3 marzo, le porte si apriranno al pubblico. Il Gruppo Renault sar&agrave; presente con i propri marchi, come lo sar&agrave; anche all'appuntamento di Parigi, il Salone di casa alla periferia sud-ovest della capitale transalpina. Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), Alpine, Mobilize e Dacia saranno presenti ai due pi&ugrave; importanti eventi europei, dopo la partecipazione al Salone di Monaco di Baviera. Nel 2024 il Gruppo parteciper&agrave; anche agli eventi organizzati in regioni sulle quali &egrave; presente con uno dei suoi quattro marchi.&nbsp;       

I quattro marchi del Gruppo saranno presenti ai due principali Saloni dell'auto europei e non saranno gli unici previsti

Renault dice sì al Salone di Ginevra 2024 e quello di Parigi

        Una nuova triade, Renault e Volvo insieme sviluppo di una nuova generazione di furgoni elettrici: nascer&agrave; una azienda completata da un terzo protagonista CMA CGM, operatore mondiale in tutti i segmenti della catena logistica. La produzione dei nuovi van a batteria inizier&agrave; nel 2026. I nuovi va nasceranno con una piattaforma inedita, votata a offrire &ldquo;un&rsquo;elevata modularit&agrave; per diversi tipi di carrozzeria a basso costo e costituir&agrave; una svolta per i requisiti di sicurezza&rdquo;. Novit&agrave; sostanziali per i prossimi van elettrici Inoltre la nuova architettura Software Defined Vehicle, il veicolo integrer&agrave; capacit&agrave; per monitorare l&rsquo;attivit&agrave; di consegna e le prestazioni aziendali degli utenti, riducendo del 30% il costo globale di utilizzo per gli operatori logistici, con i servizi connessi resi che offriranno veicoli aggiornati per l&rsquo;intero ciclo di vita. Saranno disponibili varie soluzioni su misura, diverse capacit&agrave; di batteria con 800V.  Luca de Meo, CEO del Gruppo Renault, ha detto. &ldquo;Siamo lieti che CMA CGM entri a far parte dell&rsquo;azienda. La nuova entit&agrave; &egrave; lo straordinario risultato dell&rsquo;unione degli asset complementari di 3 leader, mantenendo una mentalit&agrave; da start-up: un costruttore leader nei veicoli pesanti esperto in servizi su misura, un leader delle catene di approvvigionamento mondiali ed un pioniere europeo dei veicoli elettrici e leader dei veicoli commerciali leggeri. Gli ingredienti ci sono tutti per creare qualcosa di veramente unico&rdquo;. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Renault nuove e usate       

Una nuova piattaforma offrir&agrave; un&rsquo;elevata modularit&agrave; per diversi tipi di carrozzeria a basso costo e costituir&agrave; una svolta per i requisiti di sicurezza

Renault, Volvo e CMA CGM insieme per i futuri van elettrici

        Prosegue il conto alla rovescia per Renault Kardian, il nuovo Suv compatto sar&agrave; presentato il prossimo 25 ottobre a Rio de Janeiro. Si tratta di una vettura che inizialmente sar&agrave; venduta in Sud America, ma la sua commercializzazione dovrebbe espandersi anche in altri mercati, probabilmente eppure in Europa. Potrebbe interessarti: Renault, De Meo: "Auto elettriche? Cinesi bravi, ma noi abbiamo..."&nbsp;  Kardian, nuovo sguardo Renault continua lo striptease, aggiungendo dopo il dettaglio del posteriore, il frontale. Spiccano i fari in evidenza ai lati del nuovo logo, con i gruppi ottici su due livelli e i mancorrenti sul tetto. Renault Kardian, le cui motorizzazioni non sono state annunciate, ma si prospettano termiche e ibride, avr&agrave; dimensioni pi&ugrave; compatte di Captur (422 cm). La lunghezza annunciata &egrave; di 4,12 metri. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Renault nuove e usate       

A pochi giorni dalla presentazione, una anteprima del modello che dovrebbe essere venduto prima in Sud America e poi nel resto del mondo

Renault Kardian, prima immagine del frontale del B-Suv

Con l&#39;arrivo del Renault Grand Kangoo, la gamma del multi-purpose vehicle si allarga e accoglie la proposta a passo lungo e 7 posti. Le prime consegne sono previste a inizio 2024, per un modello motorizzato con un turbo benzina da 130 cavalli (cambio manuale o EDC) e un turbodiesel 95 cavalli (cambio 6 marce manuale).  L&#39;alternativa alle motorizzazioni termiche &egrave; nel Grand Kangoo E-Tech, un elettrico da 122 cavalli e batteria da 45 kWh, grazie alla quale dichiara un&#39;autonoma di marcia fino a 265 km. Le soluzioni di ricarica del Grand Kangoo elettrico sono di 22 kW in CA e di 80 kW in CC.    Interni, spazio per 7 e alta versatilit&agrave;  Cos&igrave; il racconto del &quot;come&quot; di guider&agrave;. Poi c&#39;&egrave; la centralit&agrave; dello spazio interno ad alta modularit&agrave;. I 7 posti sono caratterizzati da altrettante sedute singole, ciascuna ripiegabile, asportabile e scorrevole longitudinalmente. Si capisce come, incrociando ogni possibile configurazione, si abbia uno spazio virtualmente infinito per regolazioni. Renault dichiara 1.024 combinazioni possibili.  Prima di verificarle una a una, ci affidiamo alla promessa della casa francese, ovvero, del miglior spazio per i passeggeri in terza fila all&#39;altezza delle ginocchia. Nessuno dei diretti avversari tra gli MPV fa meglio.&nbsp;  Passo lungo e portiere scorrevoli ampliate  L&#39;ampliamento delle portiere laterali scorrevoli di 18 cm (di fatto la misura di incremento del passo), se paragonate al Kangoo 5 posti, permette un accesso agevole alla terza fila. Un abitacolo nel quale Renault ha integrato soluzioni portaoggetti per 58 litri complessivi, compreso lo spazio sul pavimento sotto la seconda fila di sedili.  Nel bagagliaio, invece, anche viaggiando in 7 c&#39;&egrave; un volume utile di 500 litri (3.750 lt abbattendo la seconda, terza fila e il sedile lato passeggero). Quanto al carico di oggetti lunghi, il Renault Grand Kangoo pu&ograve; caricare fino a 3,11 metri.  A concludere le molteplici soluzioni possibili nella configurazione del MPV, la duplice opzione di portellone posteriore. La proposta di serie prevede un unico elemento, a richiesta &egrave; possibile avere due porte incernierate laternalmente, con doppio lunotto e frazionamento un terzo-due terzi. 

Al Salone di Monaco debutta l&#39;opzione passo lungo del MPV. All&#39;interno si sta comodi anche in 7 adulti mentre sotto al cofano il Grand Kangoo offre motori benzina, diesel ed elettrico

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