        La pi&ugrave; grande innovazione di Nissan Qashqai, finalmente si prepara per il debutto sul mercato europeo. Arriver&agrave; in Italia nel corso della prossima estate, Nissan Qashqai e-Power. Cos'&egrave;? Un'idea parecchio alternativa di motore ibrido. Lo &egrave; perch&eacute; di ibrido, per come lo conosciamo, non ha nulla, se non una necessaria quota di emissioni di Co2 dal motore turbo benzina.&nbsp; Primo elemento dell'equazione, il turbo 1.5 litri da 158 cavalli (leggi il test di Qashqai 1.3 turbo). Ha la peculiarit&agrave; di operare con un sistema di rapporto di compressione variabile, tra 8:1 e 14:1, a seconda che sia richiesta la massima prestazione o l'assoluta efficienza.  Motore, benzina in potenza elettrica &Egrave; un'unit&agrave; di origine Infiniti, brand di Nissan uscito di scena dal mercato europeo negli ultimi anni. Fece in tempo a presentare tale soluzione di rapporto di compressione variabile, filosofia che torna utile con l'ePower Qashqai. Non &egrave; per&ograve; collegato in alcun modo alla linea di trazione, il motore benzina. Serve unicamente quale generatore d'energia, destinata dall'inverter alla batteria o direttamente al motore elettrico, se necessaria per la massima spinta. Avviene tutto secondo modelli di funzionamento gestiti dall'elettronica, dal recupero energetico alla quota di apporto dell'energia prodotta dal motore termico e quella presente nella batteria. Consumi "da diesel" I "numeri" del motore che contano se considerati in termini convenzionali, sono i 190 cavalli del motore elettrico, insieme ai 330 Nm di coppia. Sono i valori trasmessi alle ruote, poich&eacute; la trazione &egrave; sempre e solo elettrica. LEGGI ANCHE - Sony d'accordo con Honda per produrre l'elettrica Chiaro perch&eacute; &egrave; un ibrido insolito? I riscontri in termini di consumo ed emissioni di Co2 sono apprezzabili, visti i 5,3 lt/100 km nel ciclo WLTP e i 119 g/km di emissioni.&nbsp; Qual &egrave; il vantaggio nello scegliere Qashqai ePower rispetto a un ibrido ordinario? Nissan promette un utilizzo nella guida urbana con il ricorso al motore termico ben il 65% inferiore rispetto ad altri sistemi ibridi classici. Si "accende" meno di frequente il turbo benzina per generare energia destinata alla trazione. &Egrave; una alternativa piuttosto interessante alle proposte turbodiesel, per elevato valore di coppia (330 Nm), per i consumi molto bassi e per la caratteristica tutta propria dell'elettrico di una spinta sempre presente e molto corposa. LEGGI ANCHE - Caro benzina, i 10 SUV che consumano meno C'&egrave; ancora un dettaglio che i tecnici Nissan hanno curato e, per quanto possa sembrare marginale, la messa a punto non &egrave; cos&igrave; scontata: il Linear Tune fa s&igrave; che vi sia una corrispondenza tra aumento del regime di rotazione del motore termico e incremento di velocit&agrave; del suv, sebbene non vi sia nessun legame tra motore benzina e trazione alle ruote.       

L'uscita sul mercato del Qashqai ibrido e-Power &egrave; prossima. Un'alternativa valida al diesel, per consumi molto bassi e alta coppia motrice

Nuova Nissan Qashqai, e-Power pronto al debutto

        Avanti con l'ibrido full, in una soluzione che Renault firma E-Tech (qui trovi la prova del Captur) e, su Nissan Juke Hybrid ne segue gli stessi principi progettuali. Innovativi non poco, se guardiamo al panorama ibrido. C'&egrave; un vero cambio a quattro marce ma non c'&egrave; alcuna frizione. Ci sono pi&ugrave; unit&agrave; elettriche - di trazione e rigenerazione - e dai compiti di sincronizzazione del regime di rotazione di trasmissione e propulsore, per innesti fluidi.&nbsp; I vantaggi dello schema ibrido? Nei consumi dichiarati in 5,2 litri/100 km, emissioni di CO2 da 118 g/km e, soprattutto, la possibilit&agrave; di guidare in citt&agrave; per l'80% del tempo in modalit&agrave; elettrica.  Il sistema ibrido Parte sempre in elettrico, Nissan Juke Hybrid e "in prima" si muove a zero emissioni, con la batteria da 1,2 kWh raffreddata a liquido che d&agrave; energia al propulsore. Cosa "firma" Nissan? Il motore termico aspirato, il motore elettrico di trazione, mentre la collaborazione con l'Alleanza porta inverter, starter-generatore a cinghia (da 20 cavalli) e batteria firmati da Renault. LEGGI ANCHE - Nuova Nissan Micra, i primi teaser dell'utilitaria elettrica Il sistema abbina un motore termico 1.6 litri da 94 cavalli e 148 Nm, sul quale l'apporto della parte elettrica &egrave; pari a 49 cavalli e 205 Nm.&nbsp; Un full hybrid in grado di personalizzare anche il grado di rigenerazione e dare la sensazione di guida con un solo pedale. Al rilascio dell'acceleratore si ha una decelerazione fino a 0,15 g, rallentamento percepibile che si traduce in energia recuperata dal motore elettrico e inviata, attraverso l'inverter, alla batteria. Bagagliaio, la batteria ruba spazio Il posizionamento nel bagagliaio ne limita un po' il volume utile, che si ferma a 354 litri, 68 litri meno di una qualsiasi altra Nissan Juke, turbo benzina 1.0.&nbsp; Tra le novit&agrave; del crossover, specifiche della versione Juke Hybrid, spazio ai cerchi da 19 pollici nello stesso design utilizzato su Ariya, misura alternativa ai 17 pollici di serie. LEGGI ANCHE - Contro il caro benzina, 10 suv che consumano meno Specifico &egrave; anche il selettore delle modalit&agrave; di guida, tra Eco, Normal e Sport, quest'ultima a massimizzare la rigenerazione al rilascio del gas e in frenata per ottenere pi&ugrave; energia possibile da riutilizzare in chiave performance.       

Arriva il sistema full hybrid pieno di originalit&agrave; tecnica sul crossover Nissan. Juke Hybrid abbina al motore termico 1.6 litri due motori elettrici e un vero cambio 4 marce, privo per&ograve; di frizione

Nissan Juke Hybrid, full di efficienza

Aggiornamenti di dettaglio, sfumature, accompagnano Nissan Leaf 2022. Il model year sar&agrave; ordinabile in Italia dal prossimo aprile, con un prezzo da 29.500 euro, comprensivo di sconto Nissan da 2.700 euro sul listino ufficiale.  Sempre due soluzioni di batteria e motore elettrico (leggi le novit&agrave; legate a Micra a zero emissioni), sempre l&#39;impostazione nota. Cosa cambia? Debuttano nuovi stili di cerchi in lega da 16 e 17 pollici. Arrivano le colorazioni introdotte con Ariya e nuova Qashqai (qui la prova della 1.3 turbo benzina), tinte di blu battezzate Universal Blue e Magnetic Blue.&nbsp;    Da remoto a portata di Alexa  Dalla seconda met&agrave; dell&#39;anno sar&agrave; disponibile, poi, la funzione di gestione da remoto di alcune operazioni legate all&#39;auto. Attraverso l&#39;assistente Amazon Alexa si potr&agrave;, ad esempio, impostare la temperatura dell&#39;abitacolo prima di salire in macchina. Una funzione gi&agrave; disponibile attraverso il NissanConnect, infotainment connesso e accessibile da remoto via app per smartphone.  LEGGI ANCHE - Nissan, stop allo sviluppo di nuovi motori benzina  Nessuna novit&agrave; sul fronte degli Adas, con il ProPilot a garantire l&#39;automazione di Livello 2 e la possibilit&agrave; di marcia nel traffico gestita nelle fasi di stop and go.  Motori e batterie  Il prezzo di 29.500 euro &egrave; riferito all&#39;allestimento d&#39;ingresso di Nissan Leaf 2022, con batteria da 40 kWh e 270 km di autonomia di marcia, abbinata al motore da 150 cavalli. L&#39;alternativa da 218 cavalli &egrave; alimentata dalla batteria da 62 kWh e assicura 385 km di autonomia. Scattanti le accelerazioni sullo 0-100 km/h in entrambi i casi: 7&quot;9 e 6&quot;9 i valori dichiarati. 

Una delle novit&agrave; della berlina compatta elettrica &egrave; nella gamma di colori, ampliata con le tinte proposte su Qashqai e Ariya. L&#39;infotainment accoglie i comandi da remoto attraverso Amazon Alexa. I prezzi di listino in promo lancio con quasi 3.000 euro di sconto

Nissan Leaf 2022, il prezzo del model year in sfumature di blu

Nissan continua a puntare molto sul mercato degli Stati Uniti d&rsquo;America, che storicamente ha sempre dato grandi soddisfazioni al Marchio.  L&rsquo;ultimo annuncio riguarda l&rsquo;investimento da 500 milioni di euro nello stabilimento di Canton, nel Mississippi. Per un potenziamento votato alla produzione di auto elettriche dal 2025.  Non solo nuove strutture, ma anche ulteriori assunzioni, previste in circa 2.000 unit&agrave;. L&rsquo;operazione rientra nel piano industriale del Marchio, chiamato Ambition 2030, che prevede 15 nuovi modelli al 100% elettrici per quella data e ulteriori 8 elettrificati.  Per gli USA, l&rsquo;obiettivo &egrave; di arrivare al 40% di vendite di BEV per il 2030.    Due berline EV  Due protagoniste della nuova era saranno proprio le nuove berline prodotte nel Mississippi, sia da Nissan sia da Infiniti.  Anticipate da un teaser le tre volumi full electric mostrano un profilo molto filante, con la Nissan che richiama alcuni stilemi di Ariya, la nuova elettrica della Casa, con i fari a led a tre elementi verticali e la fascia luminosa lungo tutta la calandra.    Appare pi&ugrave; rivoluzionario lo stile della berlina elettrica di Infiniti, con una illuminazione che di fatto sostituisce tutta la griglia e potrebbe anticipare il nuovo stile del Marchio.  Leggi anche: Nissan Qashqai 1.3 158 cv, la prova su strada&nbsp; 

Il Gruppo giapponese dell&rsquo;Alleanza con Renault e Mitsubishi potenzia la fabbrica americana di Canton e lancer&agrave; due berline a batteria

Nissan e Infiniti, due nuove elettriche negli USA dal 2025

        Non &egrave; certo una sorpresa, l'anticipazione che arriva dal Giappone, fonte Nikkei. Nissan ha interrotto lo sviluppo di nuovi motori endotermici in Europa, &egrave; prossima a farlo anche per il mercato cinese e giapponese. Rester&agrave; una marginale attivit&agrave; di sviluppo sui motori destinati ai pick up sul mercato statunitense. Non sorprende per varie ragioni, a cominciare dalla prospettiva di un marchio focalizzato esclusivamente sull'elettrico e soluzioni affini, dal 2030. Non sorprende perch&eacute; in casa, Nissan, ha gi&agrave; sviluppato la tecnologia ePower, una formula di ibrido a trazione sempre elettrica, che in Europa debutta con il nuovo Qashqai (leggi la prova su strada dell'1.3 turbo benzina). Considerato l'orizzonte temporale coperto da una nuova famiglia di motori, sulla scena anche per un decennio o quasi, la tecnologia gi&agrave; disponibile in Nissan assicura con la formula ePower e le ottimizzazioni future una solida base.&nbsp; I costi dell'Euro 7 Il giornale finanziario Nikkei sottolinea l'entrata in vigore dello standard Euro 7, presumibilmente nel 2025, tra i punti chiave della decisione di interrompere lo sviluppo di nuovi motori termici in Europa. &Egrave; un fattore, indubbiamente. LEGGI ANCHE - L'Alleanza investe 23 miliardi sull'elettrificazione Non va tralasciato, per&ograve;, il dato di una specializzazione in seno all'Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Nissan, sulla tecnologia elettrica e ibrida, con specificit&agrave; tutte proprie e soluzioni di motore distinte da Renault. Vedi l'ePower, molto diverso dall'E-Tech full e plug-in hybrid. In un'ottica di sinergie di Gruppo, non mancheranno certo le opzioni termiche alle quali attingere per motorizzare i modelli ancora dotati di una proposta benzina sotto al cofano, come i mild hybrid se necessari. Va chiarito come la produzione attuale di unit&agrave; termiche continuer&agrave; regolarmente nei siti produttivi Nissan. Semplicemente, i tecnici non saranno pi&ugrave; impegnati sulla progettazione e ricerca di nuove unit&agrave; termiche. Investimenti spostati sull'elettrico Potersi liberare del peso di condurre ricerca e sviluppo su nuovi motori termici porter&agrave; Nissan a spostare un'ampissima fetta dei 4 miliardi di investimenti annui spesi sul termico, secondo quanto ricostruisce il Nikkei, sul versante dell'elettrico a batteria. Scenario, questo, sul quale le sinergie dentro l'Alleanza porteranno a utilizzare l'architettura CMF-EV per lo sviluppo di Nissan Chill Out nella sua proposta di serie e, su nuova Nissan Micra, la CMF-B EV.       

L'anticipazione diffusa in Giappone &egrave; del tutto logica se si osserva il piano industriale del marchio. L'attuale gamma di motori ibridi ePower a trazione elettrica d&agrave; solide basi per il futuro

Nissan, stop allo sviluppo di nuovi motori benzina

 p.p1 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica} p.p2 {margin: 0.0px 0.0px 0.0px 0.0px; font: 12.0px Helvetica; min-height: 14.0px}    La terza generazione della Nissan Qashqai&nbsp;non si presenta in una maniera molto diversa dalla versione che manda in pensione, quella commercializzata a partire dal 2014. D&rsquo;altronde, &ldquo;squadra che vince no si cambia&rdquo; e la vettura che ha praticamente inventato il segmento dei crossover non poteva essere stravolta: l&rsquo;upgrade &egrave; stato fatto nei punti di forza che l&rsquo;hanno resa un best seller.    La prova su strada  Ad esempio, sotto un vestito fatto di linee nette e tese, c&rsquo;&egrave; la nuova piattaforma che ha permesso di alleggerire la struttura di 60 kg e di renderla pi&ugrave; rigida. Nel complesso, messa sulla bilancia, la nuova Qashqai &egrave; pi&ugrave; pensate di 30 kg rispetto alla versione che sostituisce, ma perch&eacute; paga l&rsquo;introduzione di una nuova serie di sistemi e componenti.  L&rsquo;abbiamo provata in versione spinta 1.3 benzina mild hybrid da 158 cv, motore che una coppia di 270 Nm 1800 giri permette un&rsquo;andatura briosa, nel rispetto della filosofia della vettura. Il crossover giapponese, infatti, supportato da un centrato bilanciamento tra sterzo e sospensioni, si comporta in maniera confortevole e precisa su strada, anche grazie al cambio manuale a 6 rapporti dagli innesti rapidi.  Il video del test  Guarda il resto della prova nel video a cura di Arturo Rizzoli.   

Guarda qui la prova su strada del crossover giapponese

Nissan Qashqai 1.3 158 cv, la prova su strada

CMF B-EV. Sono le lettere della piattaforma elettrica con la quale l&#39;Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi si presenter&agrave; nel segmento B. Gi&agrave; nota la proposta Renault 5, appuntamento al 2024, per quella che sar&agrave; la prima proposta sulla piattaforma. Poi, largo a nuova Nissan Micra.  Sulla scena da quarant&#39;anni, con stili sempre piuttosto distintivi, il prossimo capitolo dell&#39;utilitaria sar&agrave; esclusivamente elettrico. Disegnata con un&#39;identit&agrave; di design curata da Nissan, ingegnerizzata e prodotta da Renault, nel polo industriale votato all&#39;elettrico, in Francia.    Lo stile richiama la K12  Come si presenter&agrave; nei prossimi anni - verosimilmente avverr&agrave; dal 2025 in poi - &egrave; stato anticipato dai primissimi teaser, sufficienti a orientare sulle scelte di stile.&nbsp;  LEGGI ANCHE - Renault: elettriche &quot;popolari&quot; in arrivo, indizi di Renault 4  Sbalzi corti, cinque porte, dettagli tondeggianti che riportano alla terza generazione della Micra che fu, la K12. L&#39;interpretazione dei gruppi ottici anteriori segue, per certi versi, l&#39;idea portata da Fiat 500 elettrica nel differenziarsi dalla proposta benzina: anello a led per le luci diurne, abbinata a un proiettore principale che sar&agrave; posto sul taglio del cofano anteriore. Altri profili a led sulla fascia paraurti, interamente chiusa o quasi.  In coda, stesso tema stilistico, mentre le cinque porte propongono maniglie nascoste per le portiere dietro.  Autonomia e sinergie  Sono i tratti estetici di un progetto dalla base tecnica in grado di ospitare batterie che garantiscano fino a 400 km di autonomia di marcia. La piattaforma CMF B-EV si stima, internamente all&#39;Alleanza, che abbia un potenziale di volumi annui di 250 mila unit&agrave; tra i tre marchi: Renault, Alpine, Nissan. Renault, oltre alla R5 andr&agrave; a presentare la R4, un crossover urbano. Con il marchio Alpine sar&agrave; proposta la variante &quot;sportiva&quot; della R5, mentre Nissan lancer&agrave; nuova Micra.  Prima di allora, largo al crossover compatto, il modello destinato a raccogliere l&#39;eredit&agrave; della Leaf sul mercato. 

L&#39;uscita sul mercato attesa dopo la Renault 5, la piattaforma condivisa e la produzione affidata a Renault, in Francia. Nuova Nissan Micra inizia ad avere un volto in vista di un debutto ancora distante&nbsp;

Nuova Nissan Micra, i primi teaser dell&#39;utilitaria elettrica

Approfitta dell&#39;uscita del nuovo Batman nelle sale per lanciare tra gli allestimenti ordinari un&#39;edizione speciale. Nissan Juke Kiiro sar&agrave; disponibile sul mercato italiano in 250 esemplari sui 5.000 previsti sul mercato europeo.&nbsp;  Intorno al noto motore 1.0 turbo benzina da 114 cavalli, con cambio manuale 6 marce o doppia frizione 7 marce, Nissan ritaglia una veste stilistica esclusiva, Kiiro rimanda agli accenti presenti all&#39;esterno e a bordo, giallo in giapponese.&nbsp;    Dotazione e tratti distintivi  Inedita la colorazione Ceramic Grey, abbinata al tetto nero con lavorazioni grafiche sull&#39;arco&nbsp;e verso il montante posteriore, le stesse che caratterizzano le calotte degli specchietti. Ha una dotazione che prende dal top di gamma Tekna i cerchi da 19 pollici, neri, mentre all&#39;interno spiccano i sedili sportivi in tessuto, con cuciture gialle spice lemon a contrasto e particolari rivestiti in pelle sintetica.&nbsp;  LEGGI ANCHE - Incentivi auto, altra fumata nera  La componente infotainment resta quella nota, con lo schermo da 8 pollici, sistema NissanConnect con relativi servizi e interfacce Apple CarPlay e Android Auto. Sul fronte degli Adas, presenti all&#39;appello il cruise control, il riconoscimento della segnaletica, l&#39;avviso al superamento involontario della corsia e la frenata d&#39;emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti.  LEGGI ANCHE - Suv e crossover, ecco i 10 modelli pi&ugrave; attesi del 2022  &nbsp; 

Dalla colorazione Ceramic grey esclusiva del modello fino agli accenti in giallo spice lemon, la Juke sar&agrave; offerta in Italia in 250 esemplari, con motore 1.0 Dig-T

Nissan Juke Kiiro, l&#39;edizione speciale in stile Batman

        Una supercar giapponese anni '90 da quasi 2 milioni di euro. L'amore per le automobili e per le sportive nipponiche che trent'anni fa hanno fatto sognare gli appassionati di tutto il mondo non conosce confini, e pu&ograve; arrivare a cifre da hypercar. Succede nel caso di una Nissan GT-R Skyline rarissima, ultima di soli 40 esemplari prodotti: trattasi di una GT-R 400R del 1997, proposta dal portale HJA Group per 1,9 milioni di euro.  400 CV, TRAZIONE INTEGRALE La Nissan GT-R Skyline non ha bisogno di presentazioni. Non molti per&ograve; ricordano la 400R, versione in edizione limitata della GT-R quarta serie, la R33 commercializzata dal 1995 al 1998. Nel 1997 Nissan decise di realizzare una Skyline che omaggiasse i successi nelle competizioni della R33: nacque cos&igrave; la 400R, il cui nome deriva dai 400 cavalli generati dal suo 6 cilindri turbo da 2,8 litri. La 400R, che era pi&ugrave; larga di 5 cm rispetto alla Skyline, aveva cos&igrave; una potenza di gran lunga maggiore della R33, che si "fermava" a 276 cv. La 400R erogava quella potenza a 6.800 giri/min, mentre la coppia massima arrivava a quota 470 Nm a 9.000 giri/min. Questi dati tecnici mostruosi erano abbinati a un cambio manuale a 5 rapporti e alla trazione integrale. Nissan GT-R Track Edition, la prova della supercar giapponese LE PRESTAZIONI Le modifiche al 6 cilindri e all'impianto di scarico, che Nissan realizz&ograve; insieme alla Reinik, permisero di ridurre il peso di 7,7 kg e, di conseguenza, aumentare le prestazioni. La velocit&agrave; massima della 400R era di 300 km/h, per un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 4 secondi netti. UNA BELLISSIMA GIAPPONESE Questa "Sully" - come il modello venne ribattezzato dagli appassionati - in vendita su HJA Group &egrave; l'ultima dei soli 40 esemplari prodotti, ed &egrave; l'ultima Nissan realizzata dal reparto Nismo a mostrare la carrozzeria color Deep Marine, un blu molto acceso, caldo e affascinante. Tale tonalit&agrave; incrementa la sportivit&agrave; della vettura, insieme ai cerchi in lega da 18" su pneumatici 275/35 e l'impianto frenante Brembo. La 400R si presenta inoltre in condizioni ottime nonostante l'et&agrave;, e ha percorso soltanto 61mila km circa. Chi avr&agrave; la possibilit&agrave; di sborsare quasi 2 milioni di euro si porter&agrave; a casa un pezzo di storia dell'automobilismo giapponese, anzi, mondiale. Nissan GT-R: la sua storia       

Una 400R - versione limitata della R33, realizzata nel 1997 - in ottime condizioni, con soli 61mila km percorsi e 400 cv turbo di potenza &egrave; proposta a un prezzo per pochi fortunati

Nissan GT-R, una rarissima (e bellissima) Skyline in vendita per 2 milioni di euro

Pur a diversi anni dal suo debutto sul mercato, la Nissan GT-R &egrave; ancora oggi una delle supercar pi&ugrave; veloci ed emozionanti sul mercato. Merito di un progetto di base estremamente valido e dei continui aggiornamenti che la Casa giapponese ha dedicato a questo modello. Abbiamo portato su strada l&rsquo;ultima versione della GT-R, la Track Edition dotata del V6 biturbo da 3,8 litri e capace di erogare 570 cavalli e oltre 600 Nm di coppia. A un prezzo relativamente contenuto per una vettura di questo livello: 118.900 euro.  Nissan GT-R T-Spec, versione speciale ma solo per Giappone e USA  Nissan GT-R, prestazioni e comfort  La Nissan GT-R &egrave; una vettura decisamente improntata alla guida sportiva, tanto pi&ugrave; in questa versione Track Edition che abbiamo messo alla prova. Ma l&rsquo;indole della supersportiva giapponese non le impedisce di essere comunque godibile e confortevole anche nel traffico cittadino. Una vettura con pi&ugrave; di un volto, che non fa nulla per nascondere il suo potentissimo V6 endotermico dalla voce inimitabile.  Guarda qui il video della prova   

Abbiamo portato su strada la versione pi&ugrave; impostata all&#39;uso in pista della Nissan GT-R, che nonostnte i suoi 570 cavalli si rivela una vettura adatt a tutte le situazioni

Nissan GT-R Track Edition, la prova della supercar giapponese

Nissan Ambition 2030 &egrave; la strategia sul lungo periodo del marchio. Ovvero, come arriver&agrave; a realizzare, nelle stime, il 50% delle vendite globali con auto elettriche o elettrificate entro il 2030.  Ecco, in questo scenario, che &egrave; di sviluppo tecnologico sul fronte delle batterie, con la frontiera della soluzione allo stato solido, degli Adas con il Lidar, un modello pi&ugrave; di altri &egrave; centrale.    Il futuro della Leaf in un crossover  Nuova Nissan Leaf andr&agrave; in una direzione diversissima dalla berlina attualmente sul mercato. &Egrave; stata la prima auto elettrica proposta in grande serie e, nel 2025, arriver&agrave; un passaggio ulteriore. Potrebbe non chiamarsi pi&ugrave; Leaf il crossover di segmento C in arrivo. Quel modello &egrave; anticipato dal concept Nissan Chill Out, uno dei quattro - insieme a Max Out, Surf Out e Hang Out - presentati a margine della strategia Ambition 2030.  Un modello sviluppato su architettura modulare CMF-EV, quella dell&#39;Alleanza con Renault e Mitsubishi, gi&agrave; proposta su Nissan Ariya e Renault e-Megane (tra le 7 candidate finaliste Auto dell&#39;anno 2022). Un modello che avr&agrave; trazione quattro ruote motrici, anche, e-4orce.  L&#39;impostazione di stie presentata dal concept va nella direzione del crossover dalla linea vagamente hatchback. Cinque porte su un passo molto ampio e sbalzi molto corti, a tutto vantaggio dello spazio interno.&nbsp;  Adas, arriva il Lidar  Un progetto dal design &quot;digitale&quot; per come interpreta la fascia frontale e posteriore, inglobando gruppi ottici ed elementi grafici. A bordo, l&#39;idea di un abitacolo immaginato per una guida autonoma che ovviamente non sar&agrave; tra le possibilit&agrave; del modello di serie. Tuttavia, il fronte degli Adas vedr&agrave; Nissan dotare in futuro i nuovi prodotti di Lidar, per un riconoscimento dell&#39;ambiente intorno all&#39;auto accuratissimo: servir&agrave; per un Livello 3 d&#39;automazione e un pi&ugrave; efficace Livello 2 &quot;avanzato&quot;.  LEGGI ANCHE - Adas e guida autonoma, ZF verso i sensori 4D  Batterie, Nissan tra costi al ribasso e stato solido  Il crossover elettrico non sar&agrave; ancora il modello delle batterie allo stato solido, il cui esordio Nissan programma nel 2028. Batterie allo stato solido con una tecnologia proprietaria Nissan, ribattezzata ASSB, i cui vantaggi sappiamo tutti come siano nella rapidit&agrave; di ricarica, nella maggior sicurezza d&#39;esercizio vista l&#39;assenza dell&#39;elettrolita liquido.  Approfitta dell&#39;Offerta Black Friday, abbonati all&#39;Edizione Digitale di Auto  Sul fronte dei costi di produzione si andr&agrave; verso cifre sempre pi&ugrave; basse con le batterie agli ioni di litio, fino a 75 dollari/kWh entro il 2028, da ridurre ulteriormente a 65 dollari/kWh. Quanto alle batterie agli ioni di litio, continueranno a essere sviluppate, con l&#39;adozione di una sempre minore quota di cobalto, tra le terre rare cruciali: -65% entro il 2026 e con minor cobalto diminuiranno anche i costi.  Non solo la futura erede di Nissan Leaf nel piano di sviluppo Ambition 2030, che porter&agrave; Nissan ad avere in Europa, entro il 2026, oltre il 75% delle vendite prodotto con auto elettriche o ibride (si stima il 40% in Cina e USA entro il 2030, il 55% in Giappone. Saranno ben 23 i nuovi modelli in arrivo sul mercato nei prossimi 5 anni, supportati dal piano di investimenti da 15,5 miliardi di euro. Quindici tra questi modelli saranno elettrici puri. Non mancher&agrave; la componente di Nissan e-Power, che nel 2022 sar&agrave; in Europa su nuova Qashqai: trazione sempre elettrica, nessuna necessit&agrave; di ricarica alla spina, grazie al motore termico abbinato a un generatore di energia per la batteria. 

Ha un volto ben definito il crossover elettrico che Nissan porter&agrave; nel segmento C in sostituzione della Leaf. Come anche i passi su batterie allo stato solido e nuovi modelli fino al 2030

Nissan Chill Out, prove di &quot;nuova Leaf&quot; nel piano Ambition 2030

        &Egrave; stata la prima a parlare di elettrico in termini di grande produzione di serie. Adesso, il futuro di Nissan Leaf, si delinea in forme e soluzioni di carrozzeria che saranno molto diverse dalla berlina presente sulla scena. Sar&agrave; solo dal 2025 che verr&agrave; prodotta a Sunderland la prossima generazione, sar&agrave; un crossover e potrebbe confermare il nome Leaf.&nbsp; Dopo le anticipazioni dello scorso luglio, circa gli investimenti sull'impianto di Sunderland, pi&ugrave; di un miliardo di euro per adeguare la struttura alla futura produzione, c'&egrave; una prospettiva che si fa ancora pi&ugrave; chiara. Leggi anche: Simulatori, esperienza "artificiale" ma formativa A tutto elettrico, anche nuova Micra Nissan proporr&agrave; una gamma di modelli suv e crossover,&nbsp;progetti in house da Juke a X-Trail, passando per Qashqai, Ariya e la nuova Leaf. Rinuncer&agrave; a progettare altri modelli, per i quali attinger&agrave; all'Alleanza con Renault e Mitsubishi. Segnatamente avverr&agrave; per sostituire l'utilitaria Nissan Micra, che andr&agrave; nella direzione dell'elettrico a batteria. A confermarslo, il responsabile Nissan Europa, Guillaume Cartier.&nbsp; Gli investimenti necessari per proporre una gamma di motorizzazioni termiche in regola con il futuro standard Euro 7 sarebbero troppo importanti da giustificare. Soprattutto, andrebbero a gravare sul prezzo di listino, in una misura indicata da Cartier in 2.000 euro per singolo veicolo. Cos&igrave;, Nissan punta tutto su elettrico e ibrido e-Power. Leggi anche: Renault indica la via verso elettriche "popolari" nel prezzo Sin dalle prime mosse di Luca de Meo in Renault &egrave; apparso chiaro come le sinergie all'interno dell'Alleanza avrebbero dovuto essere ben altre, con specificit&agrave; divise per tecnologie di motori e mercati.&nbsp; Leaf crossover sull'architettura modulare Grazie all'architettura CMF-EV, modulare e nativa elettrica, Nissan dopo Ariya lancer&agrave; il crossover erede della Leaf, una base adottata anche da Renault per Megane elettrica. Gi&agrave; il primo teaser del modello compatto ha raccontato il filone stilistico che verr&agrave; seguito da Nissan, un profilo a met&agrave; tra la hatchback con la coda tronca e il crossover. Sar&agrave; da queste basi che avanzer&agrave; la nuova Leaf.       

La conferma della produzione in Gran Bretagna e accompagnata dagli scenari sulla gamma: i suv tutti ideati da Nissan, per Micra si guarda a una soluzione elettrica e condivisa all'interno dell'Alleanza&nbsp;

Nuova Nissan Leaf, avanti il crossover nel 2025

        Si elettrifica la flotta di Sibeg, imbottigliatore di prodotti Coca-Cola in Sicilia, grazie alla partnership siglata con Arval Italia. L'azienda siciliana potr&agrave; infatti contare sui mezzi elettrici a Marchio Nissan che garantiranno spostamenti a emissioni zero, con un risparmio di CO2 stimato in 1.100 tonnellate nei prossimi 4 anni. Questa iniziativa si affianca al progetto di Arval, che punta a piantare un albero per ciascuna vettura ibrida o elettrica noleggiata. Rom-E, il festival dell'ecosostenibilit&agrave; nelle piazze della Capitale Sibeg e Arval, accordo per 98 Nissan elettriche Saranno 98 Nissan Leaf, elettriche al 100%, a costituire la nuova flotta di Sibeg, importante societ&agrave; siciliana che si occupa di produrre, imbottigliare e distribuire la maggior parte della Coca-Cola venduta nell'isola. Le vetture, fornite dall'azienda di noleggio Arval Italia e rientranti nell'ambito del progetto &ldquo;Green Mobility Project 2.0&rdquo;, consentiranno un risparmio di ben 1.100 tonnellate di anidride carbonica nei 48 mesi di validit&agrave; del contratto. Ma non solo: Arval, con la sua iniziativa internazionale &ldquo;1 Electrified Vehicle = 1 Tree&rdquo;, si &egrave; impegnata a partecipare alla piantumazione di alberi nella foresta di San Godenzo, nei pressi di Arezzo. Un progetto che consentir&agrave;, oltre a un ulteriore vantaggio in termini di CO2, la creazione di nuovi habitat per la fauna locale. &ldquo;Green Mobility Project 2.0 &egrave; una rivoluzione per la mobilit&agrave; aziendale e anche una risorsa infrastrutturale che ci ha permesso di costruire un nuovo 'Ecosistema Elettrico' in Sicilia &ndash; ha spiegato Luca Busi, amministratore delegato di Sibeg - Con questa nuova fase del progetto, vogliamo spingere ulteriormente sull&rsquo;acceleratore della politica ambientale, che ci vede gi&agrave; protagonisti. Ci impegniamo ogni giorno per migliorare il nostro sistema di gestione ambientale: un percorso virtuoso per l&rsquo;intera comunit&agrave;, oggi &ldquo;modello&rdquo; a livello nazionale&rdquo;.&ldquo;Siamo orgogliosi di poter essere parte integrante di questa partnership con due realt&agrave; che, come noi, si impegnano a favore della sostenibilit&agrave; ambientale e della tutela del territorio &ndash; ha aggiunto Tomaso Aguzzi, Direttore Sales di Arval Italia - Abbiamo obiettivi ambiziosi per i prossimi cinque anni, in linea con il nostro piano strategico Arval Beyond, che ci porteranno ad avere nella flotta globale il 25% di veicoli elettrificati&rdquo;. Rom-E, Menichetti di FERCAM e Giuseppe Napoli del CNR       

L'imbottigliatore sicialiano di Coca-Cola Sibeg ha siglato un accordo con Arval Italia per la fornitura di 98 Nissan Leaf a zero emissioni

Sibeg, accordo con Arval e Nissan per la flotta elettrica

        e-NV200 si fa da parte, come la versione termica. Spazio (e tanto) a Nissan Townstar. &Egrave; veicolo commerciale compatto, di quelli fatti a misura di citt&agrave;, con tanta disponibilit&agrave; di spazio all'interno, pensati per lavori gravosi, che siano le consegne o impieghi professionali. &Egrave; van, a suo modo furgone, oppure MPV, ovvero, Nissan Townstar Combi. Rinuncia a essenzialit&agrave; tipiche del van - i lamierati laterali e sul portellone - per far spazio a 5 posti e ben 775 litri di volume utile. Le porte scorrevoli laterali sono un must quale che sia la configurazione di carrozzeria, cos&igrave; come l'impostazione della plancia automobilistica.  Interni e tech da auto Dall'infotainment da 8 pollici alla strumentazione digitale, dalle interfacce Apple e Android ai servizi dedicati al controllo della ricarica sulla versione elettrica, Townstar accoglie come a bordo di un'auto. E la sicurezza &egrave; corrispondente, con Adas che si spingono fino all'automazione Nissan ProPILOT, in grado di controllare andatura e mantenimento attivo di corsia. C'&egrave; molto altro, dalla visione intorno al van a 360 gradi, fino al cruise control intelligente e il parcheggio autonomo. Non manca nemmeno la frenata d'emergenza con rilevamento di pedoni e ciclisti.&nbsp; Portata e carico, i numeri del van Tutto molto completo, vero, ma il focus finisce su altro. Finisce sulle capacit&agrave;&nbsp; che Townstar van dichiara in materia di portata. All'interno ospita fino a due EPAL, 800 kg di carico e 3,9 metri cubi di volume utile. Facile accedere con il portellone posteriore, che sia singolo (di serie) o nella configurazione doppia porta battente, asimmetrica 60:40. La paratia girevole e la capacit&agrave; di traino fino a 1.500 kg completano l'elenco delle doti pi&ugrave; facilmente apprezzabili nel quotidiano. L'elettrico dalla ricarica veloce Guidare Nissan Townstar elettrico d&agrave; prospettive di autonomia fino a 285 km, in un ambito urbano nel quale le medie di utilizzo giornaliero dei veicoli commerciali sono ben al di sotto della soglia limite. La batteria da 44 kWh &egrave; garantita 8 anni o 160 mila chilometri e si ricarica (qui s&igrave; un pregio) di serie in corrente alternata a 11 kW. Il caricatore da 22 kW &egrave; un optional e introduce anche un dispositivo dedicato di raffreddamento del pacco batterie. Detto come la programmazione notturna sia quella ideale per tale tipologia di veicoli, non manca la compatibilit&agrave; con postazioni DC 75 kW: in 42 minuti la carica passa da 0 a 80%. Il motore da 122 cavalli e 245 Nm &egrave; la soluzione alternativa a un turbo benzina 1.3 litri da 130 cavalli e 240 Nm, configurazione che va a comporre la gamma di Nissan Townstar termica.&nbsp;       

Furgone compatto, su pianale CMF-C/D, &egrave; l'equilibrio tra ingombri e capacit&agrave; di carico elevata, fino a 3,9 metri cubi e due EPAL. L'alternativa a Nissan Townstar elettrico van &egrave; nel turbo benzina. La versione Combi per il trasporto passeggeri

Nissan Townstar elettrico, van e Combi rimpiazzano e-NV200

        Quarantadue chilometri attraverso le strade di Roma, dalla partenza/arrivo di Via dei Fori Imperiali passando per alcuni dei luoghi pi&ugrave; iconici della Capitale. Sta per prendere il via l'Acea Run Rome The Marathon, l'evento che domenica 19 settembre richiamer&agrave; migliaia di sportive a competere a Roma. Al loro fianco ci sar&agrave; la nuova Nissan Qashqai (qui la nostra prova su strada) che &egrave; stata scelta come auto ufficiale dell'evento. Il Suv giapponese, che sar&agrave; a disposizione dei direttori di gara, dei giudici e dei tecnici, rappresenta l'ultima evoluzione di un modello popolarissimo anche in Italia. E che, in questa generazione appena lanciata, mette a disposizione un efficiente sistema ibrido. Nissan Note Aura Nismo: prestazioni all'ennesima potenza in salsa green Nissan Qashqai, l'auto della Maratona di Roma Manca poco alla partenza dell'Acea Run Rome The Marathon, uno dei primi grandi eventi sportivi internazionali organizzati in Italia dopo la pandemia. Lo start &egrave; previsto domenica 19 settembre alle 6:45, in Via dei Fori Imperiali. Da l&igrave; partir&agrave; un percorso lungo, come da tradizione, 42 km e 195 metri, che toccher&agrave; i luoghi simbolo della Capitale: dalla Piramide Cestia all'Isola Tiberina, proseguendo per Castel Santa'Angelo, Piazza San Pietro e ancora il Foro Italico, Piazza del Popolo e Piazza di Spagna, per poi tornare al punto di partenza. A contendersi la vittoria, saranno 7.500 atleti provenienti da tutto il mondo. Oltre agli sportivi ci sar&agrave; anche la Nissan Qashqai, che rivestir&agrave; il ruolo di &ldquo;Official Electrified Car&rdquo; dell'evento. Una scelta, quella ricaduta sul Suv giapponese, dettata dalle qualit&agrave; di quest'ultima soprattutto a livello di efficienza. Lanciata pochi mesi fa e di recente arrivata nelle concessionarie, la nuova Qashqai offre infatti una gamma totalmente elettrificata, con solamente versioni ibride a listino. Due quelle disponibili, entrambe mild hybrid basate su un motore a benzina da 1,3 litri, con 140 e 158 cavalli. Con consumi contenuti rispetto al vecchio modello anche grazie all'adozione della leggera piattaforma CMF-C. Pi&ugrave; sicura, confortevole, piacevole da guidare e tecnologica della precedente generazione, la nuova Qashqai sar&agrave; l'unica vettura il cui transito sar&agrave; consentito per le strade interessate dalla maratone durante la competizione. Il Suv nipponico verr&agrave; utilizzato come timekeeper, e consentir&agrave; ai direttori di gara e ai giudici di seguire l'evento. Nissan GT-R T-Spec, versione speciale ma solo per Giappone e USA       

La nuova generazione elettrificata della Nissan Qashqai &egrave; stata scelta come &ldquo;Official Electrified Car&rdquo; per la Maratona di Roma, che prender&agrave; il via il 19 settembre

Nissan Qashqai sarà l'auto ufficiale della Maratona di Roma

        Si chiama GT-R T-Spec la nuova edizione speciale della supercar Nissan. Unica per il design e caratterizzata da un allestimento che ne esalta la sportivit&agrave;, questa versione verr&agrave; prodotta in edizione limitata e destinati ai soli mercati giapponese e americano. Limitatissima la produzione, a fronte di richieste numerosissime, tanto che Nissan ha deciso di selezionare i clienti tramite un sistema di sorteggio. Sotto al cofano, il potente V6 biturbo da 3,8 litri.&nbsp; Nuova Nissan Z 2023: niente Europa per l&rsquo;ultima generazione sportiva  GT-R T-Spec, colori unici In commercio dal 2007, la Nissan GT-R &egrave; una delle sportive pi&ugrave; longeve attualmente sul mercato. Nonostante gli anni, per&ograve;, questa sportiva giapponese ha mantenuto una posizione di riferimento nel suo segmento grazie a continui aggiornamenti sul piano dei contenuti. Ora la GT-R guadagna una nuova versione speciale in edizione limitata, denominata T-Spec, che aggiunge ulteriori carattere e sportivit&agrave; all'iconica Nissan. A distinguere questa versione speciale, anche due tinte fuori catalogo, il Midnight Purple e Millennium Jade: il primo ispirato ai colori dell'aurora boreale e alle vernici delle precedenti generazioni di GT-R, il secondo invece esprime raffinatezza e tranquillit&agrave;, ma anche potenza. Nuovi anche i cerchi in lega forgiati Rays, con maggiore largezza, mentre sulla variante by Nismo sono previsti anche tetto e cofano anteriore e posteriore in carbonio. La dotazione T-Spec include, in tutti i casi, interni con dettagli specifici, dischi freno carboceramici, spoiler posteriore in carbonio e un badge identificativo di questa versione. Invariato il motore V6 da 3,8 litri, da 570 cavalli (600 con l'allestimento Nismo) e coppia fino a 652 Nm. Nissan Note Aura Nismo: prestazioni all'ennesima potenza in salsa green Solo per Giappone e USA Limitatissima la produzione: appena 100 esemplari, che saranno spartiti tra Giappone e Stati Uniti. Le richieste per questa versione speciale sono state per&ograve; molto maggiori, tanto che la Casa giapponese ha deciso di scegliere a chi vendere le vetture sorteggiando i clienti che ne hanno fatto richiesta. Non prevista una commercializzazione in Italia e nel resto d'Europa. Nissan Juke Rally Tribute Concept, sognando l'Africa un'idea per il tuning       

Nissan ha lanciato la GT-R T-Spec, versione speciale in edizione limitata della propria supercar. A renderla unica, tinte speciali e un allestimento che esalta la sportivit&agrave;

Nissan GT-R T-Spec, versione speciale ma solo per Giappone e USA

        Quella sul mercato dal mese di luglio &egrave; una Nissan Leaf 2021 con aggiornamenti alla dotazione, tra cui spiccano le doti di.... Canto. Intorno alla sonorit&agrave; delle auto elettriche si &egrave; provveduto a normare un sistema di avviso alle basse velocit&agrave;, che richiami l'attenzione dei pedoni, dei ciclisti, sulla presenza di un'auto che, altrimenti, avrebbe valori di rumorosit&agrave; minimi. I dispositivi AVS - Acoustic Vehicle Alerting System emettono un sound a velocit&agrave; fino ai 30 km/h, su queste sonorit&agrave; le case automobilistiche hanno creato un loro timbro. Nel caso di Nissan &egrave; la soluzione Canto, sviluppata in Giappone, dal team di tecnici diretto dal vicepresidente Pianificazione prodotto area AMIEO, Marco Fioravanti, in collaborazione con dei designer del suono. Sistema adattato alle "sonorit&agrave;" europee nel centro tecnico Nissan nel Vecchio Continente. Ecco come suona:  Due nuovi Adas di serie &Egrave; una delle novit&agrave; introdotte su Nissan Leaf 2021, aggiornata con la presenza di altre soluzioni tecnologiche, dall'In-Car wi-fi all'interfaccia Apple CarPlay e Android Auto, fino a due Adas resi di serie: la correzione autonoma della traiettoria se a rischio collisione con un veicolo rilevato nell'angolo cieco (Intelligent Blind Sport Intervention) e l'Intelligent Rear View Mirror. Leggi anche - Da Nissan Leaf al futuro crossover compatto Sul mercato italiano, Nissan Leaf &egrave; proposta con un prezzo da 20.800 euro, incentivi statali e della casa compresi. Un prezzo sul modello d'ingresso, con batteria da 40 kWh e allestimento Acenta (seguito da Business, N-Connecta, Tekna). L'alternativa Nissan Leaf con batteria da 62 kWh &egrave; proposta negli step Acenta, N-Connecta e Tekna.       

Il sistema di avviso acustico &egrave; perfezionato con una melodia accordata all'incremento della velocit&agrave;. Un dispositivo che fa parte del model year 2021 di Leaf, come due nuovi Adas di serie

Nissan Leaf 2021, Canto per distinguersi tra i pedoni

        Sunderland &egrave; "casa" di Nissan Qashqai, Nissan Juke, Nissan Leaf. &Egrave;, in breve, lo stabilimento automobilistico pi&ugrave; grande mai sviluppato nel Regno Unito. Dal 1986 &egrave; la presenza Nissan nel Vecchio Continente, per una produzione in larga parte esportata in Europa continentale. Sunderland &egrave; oggetto di un investimento complessivo di 1 miliardo di sterline, che verte sull'elettrico tanto sul piano del prodotto di serie che della produzione di batterie e di una rete di distribuzione di energia rinnovabile, alla quale avr&agrave; accesso non solo lo stabilimento Nissan ma anche le aziende dell'indotto automobilistico. Batterie in collaborazione con Envision AESC I due punti di maggior rilievo della strategia Nissan nel Regno Unito e, di riflesso, dell'esportazione sul Continente, interessano il futuro nuovo crossover elettrico e la partnership con Envision AESC relativa alla creazione di una Gigafactory da 9 gWh l'anno in fase iniziale, con piano di espansione a a 25 gWh nel 2030. Dopo l'annuncio della Renault ElectroPop, dalla quale il Gruppo ha delineato la standardizzazione relativa alle celle adottate e ai pacchi batteria, anche Nissan - che dell'Alleanza &egrave; partner con Renault e Mitsubishi - anticipa lo sviluppo di una nuova cella, ribattezzata Gen5, in grado di aumentare la densit&agrave; energetica del 30%. Vuol dire poter contare su maggiore energia a parit&agrave; di ingombri. Prodotto, dopo Ariya un suv-coup&eacute; Batteria che andr&agrave; sul crossover anticipato da un teaser (in foto), un progetto su architettura CMF-EV, gi&agrave; di Nissan Ariya e prossimamente di Renault MeganE. Sappiamo come appartenga al segmento C/D l'architettura e, dal teaser, scopriamo le linee di un progetto suv-coup&eacute;, con i primissimi elementi del design a tracciarne proporzioni e punti chiave. L'Electric Vehicle Hub oggetto di investimenti per 1 miliardo di sterline sar&agrave; in grado di produrre fino a 100 mila batterie l'anno e nell'ecosistema elettrico comprender&agrave; una micro-rete con distribuzione di energia 100% da fonti rinnovabili. &ldquo;Questo progetto fa parte del piano Nissan per raggiungere la neutralit&agrave; carboniosa durante l'intero ciclo di vita dei nostri prodotti. Il nostro approccio globale include non solo lo sviluppo e la produzione di veicoli elettrici, ma anche l'uso delle batterie come stoccaggio di energia e il loro riutilizzo per scopi secondari. Il nostro annuncio di oggi &egrave; il risultato di un lungo lavoro di squadra e accelerer&agrave; notevolmente i nostri sforzi in Europa per raggiungere la neutralit&agrave; del carbonio", ha commentato&nbsp; Makoto Uchida, presidente e a.d. Nissan. "L'esperienza e il know-how acquisiti attraverso questo progetto saranno condivisi a livello globale, migliorando la competitivit&agrave; dell&rsquo;azienda. Nissan far&agrave; sempre leva sui suoi punti di forza nell'elettrificazione per continuare a fornire valore ai suoi clienti e alla societ&agrave;.&rdquo;       

Gli investimenti sull'impianto nel Regno Unito ammontano a 1,16 miliardi di euro e confluiranno su energie rinnovabili, produzione di batterie e di un nuovo modello su architettura CMF-EV

Nissan, nuovo crossover elettrico in arrivo a Sunderland

Mentre il mondiale rally torna sugli sterrati del Safari Rally in Kenya, a 19 anni di distanza, Nissan Juke Rally Tribute Concept omaggia una storia da corsa che affonda le radici nel 1971. Cinquant&#39;anni fa, vittoria per l&#39;equipaggio Hermann-Schuller, su Nissan 240Z, nell&#39;East Africa Rally. La seconda 240Z al via chiude al secondo posto, la terza in settima posizione.    Le ragioni del cofano nero  L&#39;incrocio di date, il ritorno del WRC in Kenya, i 50 anni dal successo Nissan, valgono un&#39;interpretazione del crossover Juke in chiave rally-raid. Richiama i particolari della 240Z, elementi come il cofano nero, che non &egrave; tanto un vezzo stilistico, piuttosto &egrave; una necessit&agrave; che tra gli anni Settanta e Ottanta vide molte auto da rally trasformare le superfici del cofano: il nero, antiriflesso, per non dare fastidio a pilota e navigatore. Molti ricorderanno anche le Abarth 124 con la medesima soluzione.  Fari supplementari e doppia ruota di scorta  Nissan Juke abbina la fanaleria supplementare alla veste grafica inedita, i passaruota allargati avvolgono ruote da tuttoterreno, mentre lo schema propulsivo &egrave; immaginato come un ibrido elettrico. Particolare la trasformazione, poi, del posteriore, dove al posto del lunotto - rimosso - c&#39;&egrave; spazio aggiuntivo per ospitare due ruote di scorta, pi&ugrave; che mai una necessit&agrave; sui progetti pensati per macinare chilometri su fondi dissestati. La rilettura &egrave; completata dalle grafiche in linea con la 240Z del 1971 e il doppio terminale di scarico immaginato in posizione alta e accentrata.&nbsp;  Un omaggio ben riuscito, aiutato dalle linee dinamiche del Juke. Di certo, spunti buoni per gli amanti delle personalizzazioni.&nbsp;   

Nissan ha personalizzato una Juke ispirandosi alla 240Z del 1971, il risultato &egrave; piacevole e di certo ispira gli appassionati delle elaborazioni e personalizzazioni. Cinquant&#39;anni fa la vittoria all&#39;East Africa Rally

Nissan Juke Rally Tribute Concept, sognando l&#39;Africa un&#39;idea per il tuning

        Per celebrare la Giornata Mondiale dell'Ambiente,Nissan&nbsp;ha consegnato&nbsp;Leaf, la sua portabandiera elettrica, alla&nbsp;Citt&agrave; del Vaticano,&nbsp;come simbolo dell&rsquo;impegno comune verso la decarbonizzazione. &Egrave; stata &ldquo;accolta&rdquo; dal Cardinale Giuseppe Bertello,&nbsp;Presidente del Governatorato dello Stato della Citt&agrave; del Vaticano e Presidente della Pontificia Commissione per lo Stato della Citt&agrave; del Vaticano. La donazione segue il lancio della&nbsp;Piattaforma di Iniziative Laudato si', un percorso di sette anni volto a rendere le istituzioni cattoliche ecosostenibili, un cammino di ecologia integrale ad ogni livello della societ&agrave;. La piattaforma prende il nome dalla&nbsp;Enciclica del Papa sull'ambiente del 2015. Il commento Marco Toro, Presidente e Amministratore Delegato di Nissan Italia: &ldquo;Sono onorato, a nome di Nissan, di affiancare la Santa Sede nel percorso verso la decarbonizzazione delle operazioni. Obiettivo comune che per Nissan si esplicita nel raggiungere il 75% delle vendite con vetture elettrificate in Europa al 2023. E offrire una gamma completamente elettrificata al 2030. Leaf &egrave; la prima auto 100% elettrica al mondo per il mercato di massa. E le 530.000 vetture su strada hanno evitato oltre 2,8 milioni di tonnellate di CO2 al mondo.&rdquo;  Nissan Ariya slitta a fine anno per la crisi dei chip&nbsp;       

La donazione segue il lancio della&nbsp;Piattaforma di Iniziative Laudato si', un percorso di sette anni volto a rendere le istituzioni cattoliche ecosostenibili

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