Rompere definitivamente gli argini e accedere all&rsquo;esclusivo club delle regine top premium del segmento. Se l&rsquo;ambizione si misurasse in centimetri, i 474 di lunghezza della nuova CX-60 rappresenterebbero gi&agrave; di per s&eacute; una chiara dichiarazione di intenti. Ma dietro alle linee sinuose del sofiticato design Kodo che l&#39;avvolge (la firma stilistica della pi&ugrave; recente produzione del marchio) si nasconde dell&rsquo;altro: questa SUV, infatti, non solo &egrave; la stradale pi&ugrave; potente mai prodotta da Mazda, ma anche la sua prima plug-in hybrid; cio&egrave;, un modello con una componente motrice ad elettroni le cui batterie possono essere ricaricate collegandole ad una presa elettrica.    MOTORIZZAZIONE IBRIDA E PROSPETTIVE  Oggetto della prova &egrave; stata la versione Phev spinta da un&rsquo;unit&agrave; propulsiva ibrida - con motore termico 2.5 a benzina e power unit da 129 kW - capace di una potenza totale di 327 CV e di 500 Nm di coppia massima. A completamento del sistema &egrave; presente una batteria agli ioni di litio da 355 V e 17,8 kWh di capacit&agrave;, che in modalit&agrave; full-electric (con velocit&agrave; autolimitata a 100 Km/h) garantisce 63 km di autonomia dichiarata. Interessanti sono anche i numeri relativi al consumo di carburante e alle emissioni di CO2 , che nel ciclo combinato WLTP si assestano su 1,5 l/100 km (partendo con batteria carica e guidando in elettrico fino al suo consumo, quindi per i primi 60 km) e 33 g/km. Ad affiancare l&rsquo;attuale versione Phev, nell&rsquo;immediato futuro, arriveranno un motore diesel 3.3 (entro il 2022) e un e-Skyactiv X 3.0 a benzina (nel 2023), entrambi 6 cilindri e mild hybrid (48 V)  ERGONOMIA OTTIMIZZATA  Una volta a bordo, si viene accolti da interni ben rifiniti e spaziosi, con un&#39;abitabilit&agrave; pi&ugrave; che buona per 5 adulti. Il bagagliaio da 570 litri, con volumi sfruttabili e omogenei, non risente negativamente della presenza del pacco batterie, ben posizionato sotto ai sedili tra assale anteriore e posteriore. Ma quando si parla di Mazda, protagonista dell&rsquo;abitacolo &egrave; prima di tutto l&rsquo;attenzione maniacale all&rsquo;ergonomia di guida. Il Jinba Ittai, la filosofia della Casa giapponese alla ricerca della perfetta integrazione tra uomo e macchina, si esalta ulteriormente attraverso il nuovo Driver Personalization System: sfruttando una telecamera che rileva la posizione degli occhi del guidatore, il sistema ne stima altezza e fisico per regolare automaticamente e in maniera ottimale sedile, volante, head-up display e specchietti retrovisori; una volta memorizzate (per un massimo di 6 guidatori), le impostazioni, sempre customizzabili, vengono richiamate attraverso un sistema di riconoscimento facciale.&nbsp; L&rsquo;infotainment della CX-60 sposa un approccio decisamente analogico, con l&rsquo;apposita rotella di selezione sulla consolle centrale attraverso cui regolare i diversi settaggi di bordo; fanno eccezione i sistemi Android Auto e Apple Carplay, con comandi &ldquo;touch&rdquo; direttamente sullo schermo da 12,3&rsquo;&rsquo;. Quest&rsquo;ultimo, grazie al sistema di telecamere con vista a 360&deg;, il See-Through View, diventa un ausilio fondamentale per valutare gli ingombri nei parcheggi pi&ugrave; stretti e difficoltosi.  COME VA  Alla guida dell&rsquo;auto, colpiscono subito lo sterzo, molto preciso, e il nuovissimo cambio automatico a otto rapporti, che segna uno spartiacque rispetto al precedente 6 marce: molto ben spaziato, esalta le doti di elasticit&agrave; del motore, con progressioni sempre fluide e convincenti. Cinque sono i driving mode a disposizione: Normal, Sport, Off-Road (la trazione integrale AWD &egrave; di serie), Towing (per la guida con rimorchio) ed EV (full-electric). Nella prova sul campo, &ldquo;Normal&rdquo; - la modalit&agrave; che ricerca il miglior equilibrio possibile tra prestazioni ed efficienza nei consumi - ha mostrato un leggero &ldquo;delay&rdquo; nella risposta al comando del gas, e una certa sensazione di scarsa reattivit&agrave;. Fenomeno meno evidente passando a &ldquo;Sport&rdquo;, dove la strumentazione si tinge di rosso e si va alla ricerca della massima performance: qui il dato dichiarato in accelerazione - da 0 a 100 km/h in 5,8 secondi - &egrave; apparso decisamente pi&ugrave; realistico. Va detto, in ogni caso, che l&#39;esemplare testato era una preserie, quindi ancora suscettibile di piccoli aggiustamenti a livello software e di elettronica. Rocciose, sono apparse infine tenuta di strada e dinamica di guida anche forzando il ritmo; con beccheggio e rollio contenuti, grazie a sospensioni evolute e a sistemi efficaci come il Kinetic Posture Control (KPC), che in curva agisce sul freno della ruota posteriore interna provocando uno smorzamento delle sospensioni, cos&igrave; da rendere l&rsquo;auto stabile e precisa in ogni circostanza.  PREZZO E DISPONIBILIT&Agrave;  Rispetto alla migliore concorrenza, la nuova CX-60 gode di un rapporto qualit&agrave;/prezzo piuttosto favorevole&nbsp;grazie a un listino che parte da 49.950 euro. L&rsquo;auto &egrave; gi&agrave; in vendita da Marzo 2022 e sar&agrave; disponibile nelle concessionarie Mazda dal prossimo settembre.  Cerchi una Mazda nuova o usata? Guarda qui il listino 

&Egrave; la prima ibrida plug-in della Casa giapponese. Ma anche la Mazda stradale pi&ugrave; potente di sempre. L&rsquo;abbiamo testata in Portogallo, sulle strade panoramiche nei dintorni di Cascais

Mazda CX-60 PHEV, SUV da primato

        Se intorno a una grande coup&eacute; con la sigla RX di ritorno lo scetticismo &egrave; sempre stato alto, sembrava che nel prossimo futuro Mazda potesse esserci una nuova Mazda6. Architettura inedita, la Large Architecture presentata con il suv ibrido plug-in CX-60, motore anteriore longitudinale, quindi, e trazione posteriore. Gli scenari circolati negli ultimi anni sembravano puntare in questa direzione per la grande berlina (e wagon) oggi sul mercato globale. Mazda far&agrave; la nuova 6 a trazione posteriore? I piani sono in realt&agrave; altri, puntare sull'offerta di sport utility ha una giustificazione improntata al pragmatismo: si vendono i suv, molto pi&ugrave; delle berline, quindi priorit&agrave; al lancio di questa carrozzeria. Cos&igrave;, all'orizzonte non c'&egrave; un rinnovamento generazionale della Mazda6, si andr&agrave; avanti per aggiornamenti continui, ad affinare il modello che gi&agrave; conosciamo. A confermare il quadro entro il quale si muover&agrave; Mazda sul breve periodo &egrave; stato il responsabile dello sviluppo e dei motori di Mazda in Europa, Joachim Kunz. "Sarebbe molto bello poter avere un'idea di motore anteriore e trazione posteriore per l'erede della Mazda6 o per una grande coup&eacute; sportiva. Ci piacerebbe farli per&ograve;, in questo momento, &egrave; pi&ugrave; importante vendere i suv. &Egrave; una tendenza che prosegue e lo &egrave; ancor di pi&ugrave; nel caso di Mazda: &egrave; la tipologia di macchine che vende meglio", ha spiegato ad Autocar. Nel corso del 2022, dopo aver scoperto la CX-60, vedremo la variante 7 posti Mazda CX-80, altro suv destinato all'Europa, tra i mercati globali. Non arriver&agrave; in Europa ma sar&agrave; una novit&agrave;, la CX-70.       

Con il debutto della nuova architettura a trazione posteriore o 4x4 si aspettava l'erede della Mazda6 ma i piani del marchio sono diversi. Eccoli

Mazda, priorità ai suv: cambiano i piani sulla berlina Mazda6

        Con la nuova CX-60, Mazda ha fatto il suo debutto in un segmento nel segmento dei Suv premium di taglia grande. Un modello inedito che racchiude tutto il know-how e l'esperienza del brand giapponese, che ha voluto offrire il massimo sia dal punto di vista meccanico che qualitativo, soprattutto per quel che riguarda gli interni. Per illustrare la CX-60, la Casa ha deciso di dare vita a una serie di incontri online, i Meet Mazda, incentrati su vari aspetti del nuovo Suv. Ma non si tratter&agrave; di una comunicazione unidirezionale: in ogni incontro sar&agrave; anche possibile interagire facendo domande e ricevendo risposte direttamente dallo staff specializzato di Mazda. Mazda CX-60, il Suv della svolta plug-in  Meet Mazda, 4 incontri per scoprire il Suv Inconfondibilmente Mazda nelle forme (frutto dell'ultima evoluzione del Kodo design) la nuova CX-60 rappresenta una novit&agrave; dall'importanza fondamentale per la Casa giapponese. Con questo modello infatti il brand di Hiroshima va a esplorare un segmento nuovo e popolato da numerosi competitor, andando a cercare una clientela che cerca spazio e versatilit&agrave;, ma anche contenuti premium, senza rinunciare a carattere e sportivit&agrave;. Mazda ha sintetizzato questi concetti con la nuova CX-60, che ai suoi 4,74 metri di lunghezza abbina motori SkyActiv ibridi a 4 cilindri (unit&agrave; pi&ugrave; grandi arriveranno in seguito) a materiali pregiati e a un listino abbordabile. Un modello che ha tanti aspetti nuovi, ancora da raccontare, che verranno approfonditi nel corso di 4 incontri online. Ogni evento di Meet Mazda sar&agrave; l'occasione per scoprire dettagli e informazioni sul nuovo Suv giapponese, con la possibilit&agrave; di chiedere approfondimenti direttamente allo staff specializzato del Marchio giapponese. Per farlo, &egrave; sufficiente iscriversi compilando il form online (disponibile qui) e poi seguendo le indicazioni che verranno fornite tramite mail. Il primo appuntamento di Meet Mazda &egrave; fissato per il 15 marzo, poi ne seguiranno altri tre a cadenza mensile, fino a luglio. Mazda CX-5 2022: la prova del Suv controcorrente       

Nel corso degli incontri, sar&agrave; possibile interagire con lo staff della Casa giapponese chiedendo approfondimenti e facendo domande

Meet Mazda, al via gli incontri online per scoprire la nuova CX-60

Il rispetto prima di tutto. Doveva essere un lancio internazionale in grande stile, per quanto in streaming, quello deciso da Mazda Europa per il nuovo Suv CX-60 che completa la rincorsa all&#39;universo Premium della Casa giapponese. Ma non si pu&ograve; restare insensibili a quello che ci accade a pochi chilometri da noi, ma anche come concetto di societ&agrave; civile. E allora proprio la Casa di Hiroshima, che ha vissuto sulla sua pelle l&rsquo;incubo di qualcosa che nessuno vuole rivivere ha scelto un profilo bassissimo per l&rsquo;esordio della sua nuova vettura. Appena 2&rsquo;52&rdquo; di video, senza dichiarazioni, che non siano state quelle del CEO e Presidente di Mazda Europa Martijn ten Brink, proprio per spiegare la scelta. E poi basta.  &nbsp;  E allora non ci testa che raccontarvelo per come l&rsquo;abbiamo vissuto noi all&rsquo;anteprima che abbiamo potuto vivere di persona in Germania la scorsa settimana.  &nbsp;    Kodo design si evolve  Non stravolge il corso Mazda, il nuovo CX-60, confermando almeno negli esterni, i presupposti del Kodo design, aggiungendo un grande impatto visivo per le dimensioni importanti di questo primo Suv di grande taglia della Casa giapponese. Che, allo stesso tempo, &egrave; il primo ibrido plug-in di Mazda. Insomma, una sorta di evoluzione della specie (in America arriveranno versioni ancora pi&ugrave; grandi, la CX-70 e CX-90) che amplia l&#39;offerta Mazda nel segmento pi&ugrave; ricercato dal mercato grazie alla piattaforma Large Product.  La scheda tecnica  Lunga 4,74 metri, largo 1,89 e alto 1,68 con un passo di 2,87, il CX-60 riesce a trovare anche in questo suo debutto sul palcoscenico dei grandi Suv, l&rsquo;equilibrio giusto, tra forme e immagine, con quel frontale caratterizzato dalla calandra molto pi&ugrave; &ldquo;importante&rdquo; del solito che nulla toglie a tutto il dinamismo del progetto fondato sulla tradizionale proporzione cofano lungo e coda tronca, sulla trazione posteriore, con cerchi da 18&quot; o 20&quot; che regalano una sensazione di sicurezza e stabilit&agrave; su strada davvero notevole.  Interni di grande impatto  Diversamente, gli interni rappresentano il vero trampolino di lancio di una vettura che porta definitivamente Mazda dentro l&rsquo;universo Premium. Tra legno d&#39;acero, tessuti raffinati con i quali si realizzano i kimono e nappa di alta qualit&agrave;, siamo di fronte ad un cocktail di grande impatto, resa coerente dal display dell&#39;infotainment di soli 12,3&quot; che quasi si perde nell&#39;enorme plancia.&nbsp;  &nbsp;  A completare il, quadro, tanta tecnologia: dal riconoscimento facciale per il sistema che personalizza la posizione delle sedute in maniera automatica, al sistema audio Bose con 12 altoparlanti, passando per clima bizona, radio dab, Bluetooth, wi-fi, Apple CarPlay e Android Auto, navigatore satellitare, fino all&rsquo;i-Active Sense che introduce i pi&ugrave; moderni ausili alla guida per una sicurezza attiva di alto livello puntando alle 5 stelle Euro NCAP.  La prima PHEV  Se poi entriamo nel campo motori, c&rsquo;&egrave; il debutto dell&#39;ibrido plug-in, risultato della fusione tra lo&nbsp;Skyactiv 2.5 4 cilindri a benzina a iniezione diretta e del motore elettrico da 100 kW con batteria ad alta capacit&agrave; da 335V e 17,8 kWh: in tutto 327 cv e 400 Nm di coppia.&nbsp;La vettura stradale pi&ugrave; potente mai costruita da Mazda con 0-100 km/h in 5&rdquo;8 e 200 km/h di velocit&agrave; autolimitata. Eppure, grazie all&#39;abbinamento con il nuovo cambio automatico a 8 rapporti e alla trazione integrale i-Activ AWD emissioni e consumi sono da record: 1,5-6 litri x 100 km e 33-37 g/km di CO per un&#39;autonomia elettrica a 100 km/h di 60 km con ricarica in corrente alternata in 4 ore.&nbsp;  Versioni e prezzi  A fine 2022-inizio 2023 arriver&agrave; il motore 6 cilindri in linea di nuova generazione, l&#39;e-Skyactiv-D da 3,3 litri (a 2 potenze). Mentre per l&#39;e-Skyactiv X benzina da 3 litri bisogner&agrave; aspettare fine 2023-inizio 2024. Avranno entrambe l&#39;M Hybrid boost, il sistema ibrido 48V e potranno anche essere solo a trazione posteriore. La vettura &egrave; gi&agrave; ordinabile, in concessionaria arriver&agrave; a settembre. Tutto, rigorosamente, premium, a parte i prezzi che partono da 49.950 per arrivare sopra i 60.000 euro. Il solito incredibile rapporto qualit&agrave;-prezzo&nbsp; che completa il pacchetto Mazda.  &nbsp;   

La nuova vettura della Casa giapponese rappresenta una novit&agrave; assoluta per dimensioni, caratteristiche tecniche e ambizioni. Ecco le caratteristiche della prima PHEV di Hiroshima

Mazda CX-60, il Suv della svolta plug-in

        Piccole novit&agrave; aspettando l'8 marzo, cio&egrave; quando Mazda CX-60 dir&agrave; nello specifico come si presenter&agrave; nel segmento D dei suv con la prima propulsione ibrida plug-in adottata dal marchio. Dettagli che raccontano del design interno, fatto di linee essenziali e materiali curati. Materie sulle quali Mazda sa eccellere. Cos&igrave;, il suv sappiamo avr&agrave; inserti in legno d'acero, rivestimenti in pelle Nappa sui sedili, lavorazioni in tessuto applicate alla plancia e cromature abbinate in un mix materico.  I teaser rivelano un pezzetto di questa visione dell'abitacolo, la plancia molto pulita e definita dai materiali, prima ancora che da un infotainment posizionato nella parte alta. Motore ibrido Il particolare che pi&ugrave; interessa &egrave; rivelato tra le righe. Il sistema ibrido plug-in di Mazda CX-60 si svilupper&agrave; con una trazione posteriore. Dopo aver rivelato la cubatura di 2,5 litri, un altro tassello dell'impostazione tecnica.&nbsp; LEGGI ANCHE - Al volante di Mazda CX-5, il test Risponde in parte agli interrogativi sull'estrazione tecnica del sistema plug-in hybrid, quanto frutto della collaborazione in essere tra Mazda e Toyota. Ibrido plug-in che su RAV4 phev &egrave; declinato in una soluzione quattro ruote motrici on-demand, alternativa alla trazione anteriore. Un'altra strada imbocca Mazda con CX-60 e la trazione posteriore, alimentando la curiosit&agrave; verso l'8 marzo.       

Verso la presentazione del suv medio, Mazda mostra gli interni minimalisti, i materiali curati - legno, tessuti, pelle Nappa e cromature metalliche - oltre a rivelare la trazione posteriore dello schema PHEV

Mazda CX-60, nuovi indizi su interni e ibrido plug-in

        D&agrave; appuntamento al prossimo 8 marzo, quando scopriremo nel dettaglio le soluzioni con le quali, Mazda CX-60, riporter&agrave; il marchio nel segmento D dei suv. Un progetto introdotto da un primo teaser, che dice dell'evoluzione stilistica sul frontale. Scopriamo un diverso accostamento tra gruppi ottici e calandra, dalle geometrie quest'ultima familiari perch&eacute; ricalca quanto gi&agrave; propone Mazda su altri modelli. Novit&agrave; PHEV La novit&agrave;, inedita, &egrave; nella motorizzazione ibrida plug-in con la quale CX-60 andr&agrave; sul mercato. Al momento sappiamo solo di un livello di potenza superiore ai 300 cavalli e di un'unit&agrave; endotermica 2.5 litri benzina, aspirato. Ecco, sul punto ruotano gli interrogativi legati a una collaborazione che porti l'ibrido plug-in firmato Toyota. LEGGI ANCHE - Mazda, ecco il brevetto sul Wankel abbinato al motore elettrico Sar&agrave; quella stessa unit&agrave; a finire sotto al cofano del CX-60? O, piuttosto, toccher&agrave; a un propulsore SkyActiv Mazda, completato dall'elemento elettrico? Nuovi motori Mazda che vedremo con la tecnologia SkyActiv-X e un frazionamento 6 cilindri, destinato sicuramente a esordire con la futura generazione di Mazda 6, insieme alla nuova architettura a trazione posteriore. Il dato di potenza richiamato da Mazda sul CX-60 inserisce lo schema PHEV nel solco dei 306 cavalli proposti da RAV4. &Egrave; uno dei punti chiave da risolvere in occasione della presentazione. Il CX-60 fa parte della famiglia di prodotti Large Product Group, insieme alla variante CX-80, un suv 7 posti su tre file anch'esso da introdurre sul mercato europeo nel volgere dei prossimi 24 mesi.       

A introdurre la presentazione, Mazda CX-60 rivela i primi dati del sistema ibrido plug-in, da oltre 300 cavalli&nbsp;

Mazda CX-60, il primo ibrido plug-in debutta a marzo

        Nuovi colori, nuove tecnologie per la nuova Mazda MX-5. La celebre roadster, giunta alla quinta serie, si aggiorna per il 2022: da marzo arriver&agrave; nelle concessionarie italiane nelle sue versioni Soft Top con tetto in tela ad azionamento manuale ed RF (Retractable Fastback) con tetto rigido a scomparsa.  MAZDA MX-5 2022: NUOVI COLORI I nuovi colori di Mazda MX-5 2022 sono il raffinato Platinum Quartz per gli esterni, e la pelle nappa in Terracotta Brown per gli interni. Per quanto riguarda la capote della versione Soft Top, un elegante Blue si aggiunge alla tela nera e alla colorazione Burgundy Red. MAZDA MX-5 2022: TECNOLOGIA KPC Tecnologia fa rima con piacere di guida, nella nuova configurazione di MX-5. Questo grazie all'introduzione della Kinematic Posture Control (KPC). Basata sulle sospensioni multilink posteriori della MX-5, la cui struttura &egrave; stata progettata per ridurre rollio e beccheggio e mantenere piatta la vettura nei bruschi trasferimenti di carico tipici della guida pi&ugrave; sportiva, tale sistema, quando MX-5 percorre una curva, soprattutto a velocit&agrave; elevate, frena leggermente la ruota posteriore interna per aumentare l'effetto "anti-sollevamento" del retrotreno, riducendo cos&igrave; il rollio e stabilizzando l'auto in un assetto piatto che la tiene incollata alla strada. Il KPC, nella guida pi&ugrave; impegnata su strade tortuose, riconosce in tempo reale la differenza di velocit&agrave; tra le ruote posteriori e reagisce aumentando il livello di intervento quanto basta per affinare la risposta del retrotreno e stabilizzare la vettura. In dotazione anche le tecnologie di sicurezza attiva i-Activsense che comprendono la frenata di emergenza in citt&agrave; anteriore e posteriore, il monitoraggio degli angoli ciechi, il sistema di rilevamento della fatica del guidatore e i fari a LED a matrice adattiva. Mazda, ecco il brevetto sul Wankel abbinato al motore elettrico MAZDA MX-5 2022: MOTORI E PREZZI A spingere nuova MX-5, i 4 cilindri a benzina Euro 6d Skyactiv-G 1.5 da 132 cavalli (allestimento Exceed) e Skyactiv-G 2.0 da 184 cv (allestimento Sport) abbinati al cambio manuale a 6 rapporti. L'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in 8,3" (Soft Top) e 6,5" (RF). Entrambe le motorizzazioni sono dotate anche di i-Eloop, un sistema di recupero dell'energia in frenata che aumenta l'efficienza del motore.&nbsp; Mazda MX-5 2022, gi&agrave; in vendita, &egrave; proposta a prezzo di listino compreso tra i 32.100 e i 35.750 euro per la versioneSoft Top, e 38.250 euro per l'Hard Top RF, presente in gamma nell'allestimento Sport.&nbsp; Mazda2 Hybrid, i prezzi per l'Italia e l'uscita sul mercato       

Nuovi colori e tecnologia Kinematic Posture Control per la sportiva nipponica, proposta in due versioni da 132 e 184 cavalli

Mazda MX-5, le novità 2022 della roadster di Hiroshima

        Alla voce del dizionario Wankel sembrerebbe sia indicato, tra i sinonimi, Mazda. Quanto il marchio abbia puntato in passato sulla specificit&agrave; tecnica del motore rotativo &egrave; noto. Quanto sia inattuabile una riproposizione pura, oggi, &egrave; altrettanto noto. &Egrave; noto anche il progetto tramutato in realt&agrave; del motore Wankel utilizzato quale range extender, di fatto un sistema di ricarica della batteria, per l'elettrica MX-30. Ecco, in questo scenario, nonch&eacute; con le prospettive 2022 che porteranno in casa Mazda la presentazione di una nuova architettura a motore anteriore e trazione posteriore, sulla quale nascer&agrave; la futura generazione di Mazda6, si inserisce un brevetto depositato in Europa.&nbsp; Un'idea da proteggere Nel giugno del 2021 Mazda ha depositato una serie di schemi tecnici, incentrati perlopi&ugrave; sul dimensionamento, ridotto e compatto, dei sistemi di raffreddamento di un veicolo ibrido. Tra le peculiarit&agrave; dell'idea - in quanto tale si protegge la propriet&agrave; intellettuale sull'innovazione, non vi &egrave; automatismo tra deposito di brevetto e prossima produzione in serie -, c'&egrave; il ricorso al motore Wankel. Ibrido con tre termici e un elettrico In estrema sintesi si prevede la disposizione di tre propulsori rotativi (11,12, 13 in figura), disposti longitudinalmente e interni al passo, accoppiati a un motore (14). Nella descrizione del brevetto si distingue chiaramente tra "Engine" e "Motor" dove la traduzione erroneamente potrebbe portare a pensare a sinonimi. Approfondendo lo schema sul quale Mazda ha prodotto l'innovazione di uno schema di raffreddamento condiviso tra propulsori e motore, si scopre altro.&nbsp;  Motori elettrici in-wheel Si scopre una soluzione con motori elettrici inseriti sulle ruote anteriori (25 e 26 in figura), con il compito esclusivamente di trazione da fermo del veicolo e di recupero d'energia in fase di decelerazione, energia immagazzinata in una batteria molto piccola e compatta, un condensatore (28). Ai tre motori Wankel &egrave; accoppiato un motore elettrico (14 in figura) a sua volta con un albero di trasmissione verso il posteriore. Motore elettrico alimentato da una batteria agli ioni di litio&nbsp;(26) e interfacciata mediante un inverter (27).&nbsp; Uno schema di trazione ibrido, dove sia il motore rotativo che quello elettrico sono in grado di trasmettere coppia alle ruote posteriori e in modo esclusivo, mediante un modulo elettronico (29).  Questo lo schema oggetto del brevetto. Se, in quale configurazione e quando potrebbe vedere un'applicazione in serie &egrave; tutto da scoprire. Nel 2015 Mazda prospett&ograve; una ricerca sul futuro del motore Wankel, uno SkyActiv-R immaginato sul concept RX Vision, chiamato a risolvere le criticit&agrave; che hanno decretato la fine dello schema tecnico: consumi elevati, emissioni inquinanti e affidabilit&agrave;.       

Si tratta di una soluzione tecnica brevettata, nello specifico con uno schema di raffreddamento condiviso e molto compatto, tra unit&agrave; termica ed elettrica. Tre motori Wankel possono trasmettere coppia alle ruote cos&igrave; come un'unit&agrave; elettrica

Mazda, ecco il brevetto sul Wankel abbinato al motore elettrico

        Arriver&agrave; nelle concessionarie italiane nel mese di marzo 2022, affiancando una gamma composta da altre due motorizzazioni, sulle quali la firma &egrave; inconfondibilmente Mazda. Mazda2 Hybrid &egrave;, come noto, il frutto della joint venture con Toyota, che porta la Yaris a vestire i loghi della casa di Hiroshima.  Manutenzione compresa nel prezzo Accanto al progetto Mazda2 75 cavalli e 90 cavalli mild hybrid si colloca la full hybrid in tre allestimenti. Quale che sia la scelta, fino al 31 marzo, per quanti acquisteranno una "2" con finanziamento ci sar&agrave; incluso nel prezzo il programma Best Choice, comprensivo di manutenzione programmata nei primi due tagliandi. Prezzi e allestimenti Il prezzo di Mazda2 Hybrid parte da 20.300 euro in allestimento Pure, caratterizzato dalla presenza del climatizzatore automatico, dell'infotainment da 7 pollici, del sensore luci, oltre a una dotazione di Adas che spazia dalla frenata d'emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti al cruise control adattivo, fino al mantenimento attivo di corsia e alla frenata d'emergenza in prossimit&agrave; degli incroci.&nbsp; LEGGI ANCHE - Nuova MX-5 sar&agrave; ancora termica grazie allo SkyActiv-X L'allestimento intermedio &egrave; Agile, proposto a 22.350 euro e arricchito di contenuti quali i cerchi in lega da 15 pollici, l'infotainment con schermo da 8 pollici, la retrocamera di parcheggio, l'accesso a bordo senza chiavi. Top di gamma, Mazda2 Hybrid Select. Si posiziona a partire da 25.900 euro e amplia la dotazione della Agile con i cerchi da 16 pollici, l'head up display a colori e la ricarica dello smartphone wireless.       

Aspettando la commercializzazione nel primo trimestre del prossimo anno, &egrave; possibile ordinare la Mazda2 Hybrid, modello gemello della Yaris ibrida. Tre allestimenti, manutenzione inclusa nel prezzo fino al 31 marzo

Mazda2 Hybrid, i prezzi per l'Italia e l'uscita sul mercato

GTR, gi&agrave; queste tre lettere sono un programma: riservate alla miglior produzione giapponese e, quando sono messe insieme, di solito fanno venire prurito sotto al piede destro e l&rsquo;acquolina in bocca. GTR, una sigla che Nissan adott&ograve; per definire il proprio concetto di auto sportiva e che Mazda ha fatto sua per competere nei rally con la poco nota 323 GTR.  La storia della versione GTR, ultima, massima, sublime espressione della Mazda 323, inizia nel 1987, quando la casa di Hiroshima schier&ograve; la nuova 323 4WD, messa a punto appositamente per partecipare al Mondiale Rally nel Gruppo A.  Spinta da un 4 cilindri in linea da 1.597 cc, la nuova arrivata non fece faville (a causa di un motore inferiore ai rivali e di un cambio cronicamente fragile) ma, grazie anche a piloti del calibro di Timo Salonen e Hannu Mikkola, riusc&igrave; a segnare qualche piazzamento importante, concludendo la sua carriera nel 1990 con tre vittorie e il terzo posto nel mondiale &lsquo;89. La 323 4WD venne quindi sostituita dalla sua evoluzione diretta, la 323 GTX.    La scheda tecnica  Pi&ugrave; robusta e leggera, questa si mostr&ograve; fin da subito migliore rispetto alla precedente, portandosi a casa diversi Mondiali Gruppo N, grazie alle gesta di Alex Fassina, figlio del mitico Tony Fassina. Se le prime serie della GTX avevano lo stesso 1.600 cc della 323 4WD, a partire dalla fine del 1989, Mazda dot&ograve; l&rsquo;auto di un 1.840 cc da 166 cv a 5.500 giri e oltre 220 Nm di coppia massima, tutti a spingere una vettura che pesa appena 1.175 kg. La potenza &egrave; scaricata sulle 4 ruote attraverso un semplice ma affidabile sistema di trazione integrale, dotato di un differenziale centrale a giunto viscoso Ferguson e di un differenziale LSD posteriore anche lui di tipo viscoso, mentre il differenziale anteriore &egrave; aperto.  Da GTX a GTR  L&rsquo;auto &egrave; infine appoggiata su un raffinato schema sospensivo con ruote indipendenti all&rsquo;anteriore e multi-link al posteriore. La GTX era tutto qui, una anonima due volumi dalla meccanica eccelsa che, se messa a punto doverosamente, poteva dare del filo da torcere a molte delle pi&ugrave; potenti (ma anche pesanti) due litri dell&rsquo;epoca. Nel 1992 infine la 323 GTX divent&ograve; 323 GTR, immediatamente riconoscibile dall&rsquo;immenso paraurti anteriore, utile per ospitare l&rsquo;intercooler e i due fari supplementari (che nella vettura da corsa diventavano prese d&rsquo;aria per i freni) e gli sfoghi dell&rsquo;aria sul cofano, necessari per scaricare il grande calore generato dal motore Mazda. Le modifiche per&ograve; non furono solo estetiche: il motore da 1.840 cc era sovralimentato da una turbina IHI VJ-23 raffreddata a liquido che girava su cuscinetti per un totale di 185 cv a 6.000 giri. Oltre a questo l&rsquo;auto venne ribassata di circa 10 mm, vennero aggiunte nuove barre antirollio e nuovi cerchioni da 15&rdquo; su mozzi con 5 bulloni al posto dei canonici 4.  Tanta voglia di correre  Per quanto non propriamente bella, se non altro la GTR adesso dimostrava fin da subito i suoi intenti, risultando immediatamente pi&ugrave; aggressiva e decisa della sua cugina GTX. Probabilmente l&rsquo;ultima &ldquo;homologation special&rdquo; prodotta da Mazda, la 323 GTR stradale &egrave; una vettura divertente: con la turbina che soffia a soli 0,65 bar quando in realt&agrave; pu&ograve; tranquillamente arrivare a 1,1 in configurazione spinta (e quindi capace di superare di slancio i 250 cv) e i suoi 185 cv l&rsquo;auto risulta particolarmente facile ed educata. Passato un iniziale turbo lag mai fastidioso, spinge bene in tutto il range 3.000 &ndash; 6.000 giri, percorrendo tanta strada e attaccando al sedile, ma senza mai dare l&rsquo;idea di voler strappare l&rsquo;asfalto da terra. Tutto avviene con facilit&agrave; e linearit&agrave;, non ci sono grossi colpi di testa, la 323 accelera con forza, lanciandosi avanti con tonnellate di grip ma senza mai, purtroppo, emozionare pi&ugrave; di tanto, vittima anche di un cambio s&igrave; preciso ma fragilissimo e da trattare con delicatezza, onde evitare di tritarlo fra una marcia e l&rsquo;altra.  La Mazda regala sorrisi  Presa confidenza con un&rsquo;impostazione di guida un po&rsquo; vecchia scuola, con il volante inclinato e una seduta molto seduta, ci si trova per le mani un&rsquo;auto facile e gustosa ma che fatica a strappare un sorriso dalle labbra. La 323 GTR &egrave; sempre molto composta nel suo essere numericamente molto veloce e il grip meccanico dato dalla sua trazione integrale e dal telaio estremamente neutro la rendono impeccabile, specialmente su asfalto. Il problema della 323 GTR sono le sue quotazioni, gi&agrave; a ridosso dei 40 mila euro per un&rsquo;auto che, per quanto anonima, in fin dei conti &egrave; rara e, quindi, degna di entrare in qualunque collezione.  Mazda, guarda qui la gamma completa 

&Egrave;&nbsp;nata agli inizi degli anni &#39;90 dall&#39;evoluzione della 323GTX. Anche se non brilla per potenza e design, oggi &egrave; una delle vetture della casa giapponese pi&ugrave; ricercate

Mazda 323 GTR, quella voglia di rally &quot;rara&quot;

        Mazda ha svelato le prime immagini ufficiali del suo nuovo modello entry level, la Mazda2. Che, per la prima volta, porta la tecnologia full hybrid nella gamma del brand giapponese. La nuova segmento B &egrave; infatti dotata di un powetrain che abbina un 3 cilindri a benzina da 1,5 litri a un'unit&agrave; elettrica da 59 kW, che permette di tenere a bada i consumi e nel contempo offrire prestazioni brillanti. La nuova generazione della piccola giapponese &egrave; realizzata sulla base meccanica della Toyota Yaris Hybrid, e si affiancher&agrave; per tutto il 2022 alla Mazda2 attuale. Mazda 3 2022, allestimento Homura e servizi connessi per il model year  Mazda2, powertrain full hybrid&nbsp; Finora, Mazda non aveva abbracciato in maniera decisa la tecnologia ibrida, preferendo puntare sull'elettrico puro, con la MX-30, e sul mild hybrid, proposto in abbinamento alle efficienti motorizzazioni Skyactiv. Il primo modello dotato di powertrain full hybrid della Casa nipponica &egrave; la nuova Mazda2, realizzata come rebranding della Toyota Yaris. Da cui la Mazda eredita tutto lo schema meccanico, a partire dal motore 3 cilindri 1,5 litri a benzina che, abbinato al propulsore elettrico, garantisce una potenza di sistema di 116 cavalli. Il powertrain full hybrid permette di partire da fermi utilizzando il solo motore elettrico, ricorrendo all'unit&agrave; endotermica solo quando &egrave; richiesta una maggiore potenza. Grazie alla cooperazione tra i due motori, gestiti dalla vettura in maniera autonoma, &egrave; possibile contenere i consumi in 4,0-3,8 l/100 km, con emissioni di CO2 di 93-87 g/km (dati WLTP). Un contributo importante nella strategia di Mazda "Sustainable Zoom-Zoom 2030", che punta a ridurre del 50% le emissioni del Marchio entro fine decennio. Il nuovo modello, realizzato su base Yaris, verr&agrave; affiancato per tutto il 2022 dalla Mazda2 attuale, lanciata nel 2015 e recentemente aggiornata con anche l'introduzione della versione Homura. Mazda2, la piccola giapponese si rinnova e diventa pi&ugrave; efficiente Mazda-Toyota, una collaborazione che si rinnova Per le due Case giapponesi, non si tratta di una collaborazione completamente inedita: anche la precedente generazione di Yaris era stata venduta come Mazda2, ma solo nel mercato nordamericano. Oggi questa partnership si rinnova, coinvolgendo anche l'Europa. Affidabilit&agrave; auto: al top le ibride giapponesi, male le elettriche       

La nuova generazione di Mazda2 &egrave; frutto di una collaborazione con Toyota, ed &egrave; la prima Mazda full hybrid

Nuova Mazda2, ecco la full hybrid gemella della Toyota Yaris

Il 2022 di Mazda 3 si apre in anticipo, si apre con gli ordini su un model year che introduce ritocchi marginali alla gamma della compatta due e tre volumi. Soprattutto, la novit&agrave; dell&#39;allestimento sportiveggiante Mazda 3 Homura. Sar&agrave; una proposta che trover&agrave; ampio sviluppo in casa Mazda (leggi come approda su CX-30) e, nel caso della 3, porta in dote alcuni elementi della carrozzeria in nero lucido, come le calotte degli specchietti, i cerchi da 18 pollici, gli interni con rivestimenti in tessuto nero e cuciture rosse a contrasto.&nbsp;    Colori e particolari  Appartengono all&#39;intera gamma, invece, soluzioni come la colorazione Platinum Quartz, sfumature color champagne che accompagnano Mazda 3 5 porte e berlina 4 porte, proseguendo con il nuovo disegno dei fari posteriori, negli elementi delle frecce e delle luci di posizione. &Egrave; una questione di dettagli, distinguere i tratti del model year 2022.  Infotainment, pratico l&#39;invio della destinazione  Pi&ugrave; facile capire l&#39;innovazione prodotta sul fronte dei servizi connessi, accessibili via app MyMazda. Si catalogano entro l&#39;area infotainment e, nel dettaglio, le possibilit&agrave; inedite prevedono l&#39;invio di una destinazione al navigatore dell&#39;auto, dal proprio smartphone. Ancora, la verifica della chiusura o meno delle portiere, le info utili sullo status del veicolo e, non meno importante, la localizzazione della posizione.  LEGGI ANCHE - Vivere elettrico, i pro e i contro di viaggiare a emissioni zero  I prezzi  Gi&agrave; ordinabile presso le concessionarie italiane Mazda, la gamma 3 2022 arriver&agrave; fisicamente a inizio 2022. Il listino prezzi della Mazda 3 Homura parte da 26 mila euro con motore 2.0 e-SkyActiv 122 cavalli, da 29.200 euro con il top di gamma 186 cavalli SkyActiv-X. In mezzo si posiziona il livello di potenza e-SkyActiv 150 cavalli.&nbsp;  Al di l&agrave; dello speciale allestimento Homura, Mazda 3 ha un prezzo d&#39;attacco di 24.850 euro in allestimento Evolve 122 cavalli, per arrivare ai 35.450 euro&nbsp; cifra di partenza della Exclusive 186 cavalli quattro ruote motrici.&nbsp;  La proposta berlina quattro porte, invece, parte da 27.500 euro in allestimento d&#39;ingresso e motore 122 cavalli, da 34.250 euro con l&#39;unit&agrave; SkyActiv-X e allestimento top di gamma.&nbsp; 

Si rinnova nei dettagli la berlina compatta Mazda, a partire dalla colorazione Platinum Quartz, proseguendo con le funzioni legate all&#39;infotainment

Mazda 3 2022, allestimento Homura e servizi connessi per il model year

Piccoli accorgimenti, piccoli dettagli, per Mazda CX-30 2022. Andr&agrave; nelle concessionarie italiane all&#39;inizio del prossimo anno ma &egrave; gi&agrave; ordinabile, con un listino prezzi che parte da 25.700 euro con motore 2 litri 122 cavalli benzina, in allestimento Evolve. Si posiziona a partire da 37.500 euro il top di gamma CX-30 2022 Exclusive con motore SkyActiv-X da 186 cavalli e quattro ruote motrici.  LEGGI ANCHE - Toyota e Mazda, alleanza per salvare il motore termico    CX-30 Homura  Tra le novit&agrave;, tra i dettagli, spazio all&#39;allestimento Mazda CX-30 Homura, a listino da 27.450 euro. Si distingue per i dettagli sulla carrozzeria in nero lucido, dalle calotte degli specchietti ai cerchi in lega da 18 pollici. Ancora, di serie il portellone posteriore ad apertura motorizzata e, all&#39;interno, sedili rivestiti in tessuto e cuciture a contrasto.&nbsp;  Accanto all&#39;edizione speciale che ritroveremo anche su altri modelli Mazda, CX-30 model year 2022 introduce la colorazione Platinum Quartz e un comparto infotainment migliorato nella possibilit&agrave; di hot-spot wifi a bordo e&nbsp; nelle informazioni e comandi accessibili da remoto, via MyMazda app: arrivano le info sulla pressione delle gomme, i livelli dei liquidi, la possibilit&agrave; di chiudere l&#39;auto, di inviare una destinazione al navigatore e il localizzatore.  LEGGI ANCHE - Mazda CX-50, il suv medio pensato per gli USA  Altri servizi connessi compresi con la app sono il soccorso stradale, l&#39;avviso di protezione da remoto e la chiamata d&#39;emergenza eCall.&nbsp;  &nbsp; 

L&#39;edizione speciale ha dettagli unici, di stile, che andranno anche su altri modelli del marchio. Mazda CX-30 2022 aggiorna anche le funzioni connesse, via app MyMazda. Gi&agrave; ordinabile in Italia, nelle concessionarie a inizio 2022

Mazda CX-30 2022, model year con la novit&agrave; Homura

        Sar&agrave; il primo modello a essere prodotto nell'impianto realizzato in Alabama, una joint venture tra Mazda e Toyota che porter&agrave; a un volume annuo massimo di 300 mila unit&agrave;. Mazda CX-50 &egrave; un progetto pensato esclusivamente per il mercato nordamericano, collocato al di sopra del suv CX-5 (scopri com'&egrave; cambiato il restyling).&nbsp; Sar&agrave; con le proposte Mazda CX-60 e CX-80, 5 e 7 posti rispettivamente, che l'espansione della gamma del costruttore nipponico proseguir&agrave; sul fronte europeo. Guardare a CX-50 pu&ograve; essere un utile indizio degli stilemi in arrivo, perch&eacute; qualcosa di diverso rispetto alle proposte pi&ugrave; recenti, il suv Mazda lo racconta eccome.&nbsp;  Design evoluto Una fascia paraurti anteriore finalmente pi&ugrave; elaborata e scolpita, un'integrazione tra fari e calandra ripensata, passaruota scolpiti da linee piuttosto squadrate e bordi stondati, come sui bei fari posteriori. LEGGI ANCHE - Come scegliere le gomme invernali L'architettura alla base del CX-50 &egrave; condivisa con Mazda 3, mentre sotto al cofano andr&agrave; un motore benzina SkyActiv-G da 2,5 litri&nbsp;con trazione quattro ruote motrici e, in una seconda fase, un ibrido.&nbsp; All'interno propone un ambiente essenziale e ben organizzato, con la componente infotainment a scomparsa e una plancia molto lineare. La produzione del CX-50 partir&agrave; a gennaio del prossimo anno.&nbsp;        

Aspettando le europee CX-60 e CX-80, Mazda svela il suv CX-50, assemblato nell'impianto Mazda Toyota Manufacturing in Alabama. Apprezzabile lo stile sobrio

Mazda CX-50, il suv medio pensato per gli USA

        &Egrave; un 2021 di grande crescita quello che sta vivendo Mazda. La Casa giapponese, nonostante gli strascichi della pandemia e la carenza di chip, sta infatti registrando numeri estremamente positivi sui mercati globali, e in particolare in Europa. Non fa eccezione neppure l'Italia, in cui Mazda ha visto un aumento delle vendite del 26% rispetto al 2020, segnando una delle migliori performance di sempre da quando il Marchio &egrave; presente nel nostro Paese. Secondo le previsioni, le vendite globali del brand di Hiroshima nel 2021 supereranno gli 1,3 milioni di unit&agrave;. Mazda2, la piccola giapponese si rinnova e diventa pi&ugrave; efficiente Mazda, vendite in crescita in tutto il mondo Mazda non sembra aver risentito della crisi che affligge il mondo dell'auto. In questo 2021, infatti, la Casa giapponese sta ottenendo risultati estremamente positivi in termini di vendite, in crescita su tutti i principali mercati globali. Nel primo semestre dell'anno fiscale (ovvero il periodo incluso tra il 1&deg; aprile e il 30 settembre 2021) Mazda ha consegnato 660mila vetture, facendo segnare un +14% rispetto allo stesso periodo del 2020. Un trend positivo che si conferma anche in Europa, con una crescita del 30% che porta le vendite complessive a 106mila unit&agrave; e la quota di mercato del Marchio nipponico all'1,3%. Germania e Regno Unito i Paesi europei pi&ugrave; rilevanti per Mazda. Bene anche le vendite in casa nostra, dove la Casa di Hiroshima ha registrato un aumento delle vendite pari a +26%, arrivando a coprire una quota di mercato dello 0,85%. Si tratta di una delle migliori annate per Mazda Motor Italia dalla sua costituzione nel 2000. Nuova Mazda MX-5 sar&agrave; ancora termica grazie allo SkyActiv-X Al top nonostante la crisi dei chip A rendere possibili performance cos&igrave; positive &egrave; stata anche la gestione delle risorse di cui oggi molte Case scontano la carenza, ovvero i chip, e di cui Mazda ha tenuto sotto controllo le scorte. Riuscendo a mantenere stabile l'offerta soprattutto in USA, Australia e Cina, i mercati pi&ugrave; importanti per il Marchio di Hiroshima insieme a quello domestico giapponese. Positivi anche i dati economici, che dovrebbero registrare, alla fine dell'anno, un utile netto di 41 miliardi di yen, pari a 313 milioni di euro. Mentre le vendite complessive per il 2021 dovrebbero attestarsi, secondo le previsioni, su 1.311.000 esemplari. Nel frattempo Mazda sta continuando gli investimenti per sviluppare modelli e tecnologie in linea con le richieste del mercato, sempre tenendo sotto controllo la crisi dei chip, le restrizioni legate alla pandemia e l'aumento del costo delle materie prime. In attesa delle novit&agrave; attese a partire dal 2022, in particolare i due grandi Suv CX-60 e CX-80. Mazda sfida i "grandi" con CX-60 e CX-80. Novit&agrave; MX-30 RE       

Mazda ha registrato nel primo semestre 2021 dati di vendita estremamente positivi su tutti i mercati, incluso quello italiano

Mazda, vendite in crescita nel 2021 nonostante crisi dei chip e pandemia

        Piccola, ma senza rinunciare a nulla. La rinnovata Mazda2 si svela con contenuti aggiornati e completi, che nulla hanno da invidiare ai modelli pi&ugrave; grandi della gamma. La filosofia alla base della &ldquo;2&rdquo; &egrave; proprio questa: offrire, in poco pi&ugrave; di 4 metri di lunghezze, tutto quello che si potrebbe desiderare su un'ammiraglia. Con questo aggiornamento, la entry level di casa Mazda guadagna dal punto di vista stilistico ma soprattutto tecnico, con un significativo miglioramento dell'efficienza del motore da 1,5 litri a benzina. Che, pur contando solo in maniera marginale sui sistemi ibridi, riesce a ridurre sensibilmente consumi ed emissioni inquinanti. Nuova Mazda MX-5 sar&agrave; ancora termica grazie allo SkyActiv-X  Pi&ugrave; efficienza per lo Skyactiv-G Punta tutto sull'efficienza del motore endotermico la rinnovata Mazda2. Andando decisamente controcorrente, tanto che la piccola giapponese non solo non aumenta la componente ibrida del proprio powertrain, ma addirittura la riduce eliminando il sistema mild hybrid sulla versione meno potente. Il propulsore da 1,5 litri a benzina &egrave; proposto in due varianti da 75 e 90 cavalli, e solo quest'ultima &egrave; abbinata all'ibrido. Ciononostante, le emissioni e i consumi di entrambe le motorizzazioni si sono ridotte in maniera significativa. Merito dei progressi fatti sul 4 cilindri dotato di tecnologia Skyactiv-G, fiore all'occhiello del brand giapponese, che rende possibile efficienze elevatissime su motori privi di turbo grazie anche a un elevato rapporto di compressione. Valore che, con questo aggiornamento, sulla Mazda2 passa da 14:1 a 15:1. Questa modifica, insieme all'inedita tecnologia &ldquo;Diagonal Vortex Combustion&rdquo; e al migliorato sistema di scarico, permette di ridurre consumi ed emissioni rispettivamente del 6,8% e del 9-11%. Nel ciclo WLTP, la versione da 75 cavalli ha registrato 4.8 l/100 km e 109 g/km di CO2 (valori migliorati nonostante l'addio all'ibrido), mentre la 90 cv mild hybrid si attesta su 4.7 l/100 km e 107 g/km di CO2. Mazda sfida i "grandi" con CX-60 e CX-80. Novit&agrave; MX-30 RE Mazda2, la nuova gamma Migliorato anche il comfort, intervenendo sull'architettura del veicolo e sulle sospensioni, mentre sono solo marginali gli interventi effettuati a livello estetico. Da segnalare l'introduzione della tinta Platinum Quartz a doppio strato. Migliorata infine la tecnologia a disposizione del guidatore, che prevede ora la connessione wireless Apple CarPlay. Tre gli allestimenti a disposizione per la rinnovata Mazda2: Evolve (l'unico previsto per la entry level da 75 cavalli), Exceed ed Exclusive. Inoltre entra in gamma una versione speciale denominata Homura (&ldquo;fiamma&rdquo;, in giapponese) disponibile per entrambi i livelli di potenza e che comprende contenuti sportivi come i cerchi in lega in nero lucido da 16&rdquo;, antenna shark, interni in tessuto nero con cuciture rosse. Videocamera posteriore e il sistema di mantenimento della carreggiata (LAS) completano l'equipaggiamento. La gamma della nuova Mazda2 parte da 18.300 euro per la 75 cv e 18.700 per la 90 cv. La Homura parte rispettivamente da 19.200 e 19.600 euro. Rosso Mazda: l'attrazione emotiva brilla del colore "Soul Red"       

L'upgrade della Mazda2 porta nuovi contenuti tecnici che riducono consumi ed emissioni del motore Skyactiv-G, che rinuncia in parte al sistema mild hybrid

Mazda2, la piccola giapponese si rinnova e diventa più efficiente

        Non &egrave; un modello che pu&ograve; cadere sotto i colpi dell'elettrificazione, perlomeno non nell'immediato futuro. Cos&igrave;, nuova Mazda MX-5 si prepara a scrivere un altro capitolo, quello di MX-5 NE. Di generazione in generazione, da NC all'attuale ND, fino alla prossima NE, salti tecnologici sostanziali in avanti sono stati compiuti. Oggi Mazda MX-5 (in foto) &egrave; un progetto - su un telaio completamente nuovo - al quale ha attinto FCA per dar vita alla Abarth 124, vie che non si incroceranno. In Mazda si lavora per sviluppare una spider fedele a s&eacute; stessa, vuol dire anzitutto fedele a un peso contenuto (oggi si parte da poco pi&ugrave; di 1.000 kg con motore 1.5 litri, 1.100 kg la MX-5 2.0), un telaio reattivo, uno sterzo e un cambio da riferimento. Poi, i cavalli diventano un di pi&ugrave;, in un progetto che fa del bilanciamento il simbolo tradotto poi in piacere di guida.  Motore, l'efficienza SkyActiv X Avr&agrave; un motore SkyActiv-X la MX-5 NE, attesa al debutto nel corso del 2024. Ancora un'unit&agrave; aspirata, di ultimissima generazione e con il mild-hybrid, per rilanciare la sportivit&agrave; puramente endotermica, rinunciando a pressioni di ibrido che appesantirebbero il progetto e di elettrico che ne sconvolgerebbe il dna. LEGGI ANCHE - Cara auto, quanto mi costi... I rumours legati all'utilizzo della tecnologia SkyActiv-X arrivano da Autocar, indirizzano verso un 2 litri ad altissima efficienza, generoso in coppia rispetto all'attuale SkyActiv-G da 184 cavalli e 205 Nm di coppia. I riferimenti si posizioneranno sui 260 Nm, un bel plus di spinta se i tecnici Mazda sapranno contenere il peso.  Emissioni "sopportabili" In ragione dei ridotti volumi di vendita, l'impatto di una motorizzazione termica sulla media delle emissioni di CO2 del marchio, specialmente in Europa, tendenzialmente possono considerarsi trascurabili. Senza pari, invece, il valore di offrire a un pubblico di fedeli appassionati una spider pura. Un benzina ispirato al diesel Il motore SkyActiv-X, introdotto su Mazda 3 e sui modelli "gemelli" perch&eacute; del segmento compatto, trover&agrave; spazio anche sulla futura generazione di Mazda 6, con una nuova architettura e installazione anteriore longitudinale e trazione posteriore. Concettualmente quel che, in scala notevolmente ridotta, proporr&agrave; Mazda MX-5. La tecnologia che caratterizza lo SkyActiv-X &egrave; anzitutto il funzionamento in parte come un motore diesel nell'accensione della miscela aria-benzina. Denominata SPCCI - Spark Controlled Compression Ignition, la fase della combustione avviene con un comando pilotato della scintilla e un'accensione per compressione, abbinata grazie alla quale &egrave; possibile ampliare l'uniformit&agrave; dello scoppio in camera, riducendo cos&igrave; i consumi e migliorando il rendimento del propulsore.       

Il progetto della spider dovrebbe esordire nel 2024 e vedr&agrave; la tecnologia SkyActiv-X centrale. Pi&ugrave; coppia, emissioni contenute, Mazda MX-5 NE rester&agrave; fedele alla propria storia, niente elettrificazione ibrida o a batteria&nbsp;

Nuova Mazda MX-5 sarà ancora termica grazie allo SkyActiv-X

        Mazda va in doppia cifra in Europa con la gamma suv. Se MX-30 e CX-30 sono gi&agrave; progetti sul mercato, a presidiare una fascia di mercato tra il mondo urbano e compatto, serve espandere la presenza del marchio nei segmenti superiori. Per farlo, con una strategia che guarda al lungo periodo, ecco l'annuncio: tra 2022 e 2023 verranno lanciati Mazda CX-60 (configurazione 5 posti) e Mazda CX-80, un suv 7 posti.&nbsp; Leggi anche: Mazda CX-5 2022, stile rinnovato Novit&agrave; plug-in hybrid La doppia cifra "60" e "80" per presidiare presumibilmente il segmento D dei suv e il successivo segmento E, modelli che troveranno una concorrenza radicata, da scalfire proponendo la novit&agrave; di un ibrido plug-in con motore benzina quattro cilindri. Non solo, poich&eacute; la strategia Mazda in Europa conferma l'arrivo dei motori SkyActiv-X 6 cilindri e SkyActiv-D di nuova generazione. Il primo &egrave; l'attesissimo sei cilindri destinato all'installazione longitudinale e trazione posteriore. Un'unit&agrave; attesa sulla futura generazione di Mazda6 e che sui due suv CX-60 e CX-80 pu&ograve; andare a completare l'offerta dell'ibrido plug-in. Leggi anche: Mazda e l'Euro 7, abbracciare l'elettrico e sviluppare il termico Entrambi i motori, il 6 cilindri e lo SkyActiv-D, avranno l'elettrificazione leggera del mild hybrid a 48 volt. In prospettiva, guardando al 2025, arriver&agrave; un'ulteriore novit&agrave; elettrica, dopo l'interessante MX-30: sar&agrave; un progetto sviluppato su architettura dedicata, elettrica nativa, con tutto un altro potenziale da sfruttare in fase di progettazione. MX-30 raddoppia nel 2022 Ecco, la MX-30 (leggi come guidarla a noleggio con Mazda Rent)torna d'attualit&agrave; per dire come, nella prima met&agrave; del 2022, accanto alla versione elettrica pura, anche in Europa - &egrave; gi&agrave; realt&agrave; in Giappone - si far&agrave; guidare con il motore rotativo Wankel, nelle vesti di generatore d'energia per il pacco batterie. La compattezza degli ingombri e l'elevata potenza specifica sono carte vincenti per un'unit&agrave; chiamata non gi&agrave; a dare trazione alle ruote ma semplicemente produrre energia per la batteria. Trazione che resta sempre elettrica.        

L'ampliamento della gamma in Europa passer&agrave; da due modelli suv di segmento D ed E, entrambi con motore ibrido plug-in. Confermata l'introduzione dello SkyActiv-X 6 cilindri e dell'elettrica MX-30 con range extender

Mazda sfida i "grandi" con CX-60 e CX-80. Novità MX-30 RE

        La strada del noleggio, breve o a lungo termine, &egrave; la via preferibile per avvicinare il mondo dell'auto elettrica. Il possesso senza doversi curare di valori residui destinati a essere inferiori e parecchio rispetto alle versioni termiche. In sintesi, acquistare un'elettrica, di propriet&agrave;, espone nel medio periodo a una svalutazione elevata, conseguente a una tecnologia in costante e rapida crescita.  Mazda MX-30 a noleggio Mazda Rent, prodotto della casa nipponica rivolto a privati e aziende, consente di personalizzare la formula di noleggio sulle proprie esigenze, sia in termini di anticipo versato che di durata del periodo di noleggio, fino ai chilometri compresi nel canone e i servizi accessori. Con Mazda Rent si pu&ograve; guidare una delle elettriche pi&ugrave; furbe e interessanti lanciate sul mercato. Mazda MX-30 si &egrave; proposta come un bel crossover compatto a zero emissioni, caratterizzato da una batteria parecchio compatta, 35 kWh, con tutta l'energia per&ograve; che serve per l'utilizzo tipico di un progetto come la MX-30 (qui trovi il test su strada). Copre 200 km con una carica e i vantaggi legati al giusto dimensionamento della batteria sono di due ordini: batteria pi&ugrave; leggera, tempi di ricarica ridotti. Bastano 3 ore per caricare da una presa a corrente alternata a 6,6 kW la batteria dal 20% all'80% di autonomia. Canone e anticipo L'offerta valida fino al 31 agosto, relativa a Mazda MX-30 e-SkyActiv Executive -con ecoincentivi di 5.000 euro e senza rottamazione- prevede un canone mensile di appena 229 euro al mese, impegno di 30 mesi e un anticipo di soli 2.745 euro per iniziare a guidare elettrico.&nbsp;       

Progetto interessante, il crossover compatto, che guarda all'elettrico con l'energia pi&ugrave; che sufficiente per la mobilit&agrave; quotidiana. Batteria "giusta", ripaga in leggerezza e tempi di ricarica brevi. A noleggio, Mazda MX-30, &egrave; proposta con un canone bassissimo

Mazda MX-30 a noleggio con Mazda Rent: il canone è super-competitivo

        Provate a immaginare: stanno rubando la vostra auto davanti ai vostri occhi. Quale sarebbe la vostra prima reazione? Di certo, crediamo, non prendere lo smartphone e riprendere la scena. Non la pensa cos&igrave; il proprietario di una Mazda RX-7, che in Giappone ha ripreso il furto in diretta sotto casa per poi pubblicarlo su Twitter. Il video &egrave; stato successivamente rimosso, ma sul web nulla &egrave; mai veramente cancellato. Ecco il filmato, divenuto virale in breve tempo.  RUBATA UNA RX-7 DA OLTRE 300 CV Come avrete potuto notare, il filmato &egrave; abbastanza grottesco. Un automobilista sta assistendo al furto della sua RX-7 - un modello della terza generazione, la potentissima FD da oltre 300 cavalli, macchina di culto in Giappone anche e soprattutto da parte degli appassionati di corse e drift -, e mentre urla ai due ladri riprende il tutto con la videocamera dello smartphone. Nel filmato si notano appunto fuggire due malviventi, uno a bordo della RX-7 rubata e l'altro al volante di un Toyota CH-R. Quando la Mazda RX-7 super&ograve; i 380 all'ora LADRI PRESI, RX-7 SALVA Quest'ultimo particolare si &egrave; rivelato di fondamentale importanza, poich&eacute; ha permesso alle forze dell'ordine di rintracciare il complice e di conseguenza i ladri e la RX-7 stessa, che &egrave; tornata tra le mani del suo proprietario. Che nel frattempo, "grazie" a quel video e quelle urla era quasi diventato una star involontaria del web. Furti d'auto, ecco le 10 pi&ugrave; rubate in Italia       

Urla concitate, due ladri che scappano con l'iconica coup&eacute; sportiva come "refurtiva": ecco il filmato virale, realizzato in Giappone

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