        In occasione della Giornata Internazionale per l&rsquo;eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre), il Museo Fratelli Cozzi di Legnano (MI) inaugura la terza edizione di "Donne e Motori? Gioie e Basta". Si tratta di un progetto fotografico che sfida gli stereotipi di genere e celebra le donne attraverso immagini potenti e simboliche. L'inaugurazione ufficiale si terr&agrave; proprio luned&igrave; 25 novembre alle ore 18:30, presso la Sala Rossa del museo, dopo l'anteprima speciale dell'edizione appena conclusa di Milano AutoClassica. Il tema della sorellanza e l&rsquo;evoluzione del progetto  Questa nuova edizione si focalizza sulla &ldquo;sorellanza&rdquo;, mettendo in luce la capacit&agrave; delle donne di lavorare insieme e supportarsi reciprocamente, nella vita professionale come in quella personale. Ogni protagonista ha posato, accanto alle Alfa Romeo classiche della collezione del Museo Fratelli Cozzi, insieme a una &ldquo;sorella&rdquo;: 40 donne testimonial, tra le quali la fondatrice Elisabetta Cozzi (in foto), la nuotatrice paralimpica Martina Rabbolini e le colleghe giornaliste Maria Leitner, Monica Secondino e Ilaria Salzano, sono state ritratte dall&rsquo;obiettivo di Camilla Albertini, gi&agrave; fotografa delle precedenti edizioni. Tra gli sponsor Mawdy Services e Pirelli, oltre al patrocinio di enti come ACI Storico, ASI e FIVA. Automobili e empowerment, connubio simbolico  L&rsquo;iniziativa, con apertura al pubblico dal 26 novembre al 18 dicembre, nasce (anche) per sfidare e superare frasi stereotipate come "Donna al volante, pericolo costante", dimostrando che il binomio "donne e motori" pu&ograve; essere, anzi, fonte di ispirazione e orgoglio. Tra le vetture protagoniste spiccano modelli leggendari come Alfa Romeo 2600 Spider Touring Superleggera, Giulia Sprint e Montreal che fanno da cornice ai ritratti, simboleggiando potenza, bellezza e innovazione. Il progetto non si limita, poi, alla sola mostra statica: gli scatti, infatti, &ldquo;viaggeranno&rdquo; per l&rsquo;Italia e all&rsquo;estero, in luoghi come scuole a spazi istituzionali, per promuovere una cultura inclusiva e rispettosa.       

La terza edizione, in programma dal 25 novembre, sfida gli stereotipi di genere: 40 donne hanno posato con le icone Alfa Romeo della collezione Cozzi

"Donne e Motori? Gioie e Basta", la mostra al museo Cozzi

        Alfa Romeo ha scelto il palcoscenico di Milano AutoClassica 2024 per una delle prima uscite pubbliche della nuova Junior ibrida. La piccola del Biscione &egrave; stata grande protagonista dello stand del Biscione insieme ad altri modelli iconici del presente e del passato del Marchio, portati dalla divisione Heritage del Gruppo Stellantis alla kermesse lombarda: oltre alla Junior hanno infatti catturato l'attenzione dei visitatori anche la nuova 33 Stradale, la concept car Iguana, la 4C in versione Safety Car della Superbike e la classica Spider nella versione "osso di seppia".  Debutta la Junior ibrida Lanciata dapprima in versione 100% elettrica, la Junior si &egrave; recentemente arricchita della variante a benzina mild hybrid, che proprio a Milano ha avuto uno dei suoi primi "incontri" ufficiali con il pubblico. Pressoche&eacute; identica all'omologa elettrica, la Junior ibrida si pu&ograve; distinguere, oltre che per l'ovvia assenza dello scarico, anche per la diversa configurazione del trilobo anteriore: sulla EV &egrave; presente una versione stiizzata dello stemma Alfa, con la croce e il Biscione, mentre sull'ibrida &egrave; presente la scritta per esteso "Alfa Romeo" nel carattere corsivo classico del brand. Le differenze principali sono ovviamente tutte sotto al cofano: l'unit&agrave; elettrica della EV (156 o 280 cavalli, a seconda della versione standard o Veloce) lascia qui spazio al collaudato 3 cilindri da 1,2 litri del Gruppo Stellantis, offerto in declinazione da 136 cavalli e sistema mild hybrid 48V. Un powertrain che presto sar&agrave; proposto anche con trazione integrale Q4.&nbsp; Nelle concessionarie da fine ottobre, la Junior ibrida punta a conquistare una fetta di pubblica ancora maggiore rispetto alla variante elettrica e alla "sorella maggiore" Tonale. Al momento del lancio della Hybrid, Alfa Romeo ha comunicato che la Junior aveva ottenuto gi&agrave; oltre 10mila ordini, affermandosi come uno dei modelli dallo slancio maggiore degli ultimi anni.  33 Stradale e le altre Ma la Junior non &egrave; stata l'unica protagonista dello stand Alfa Romeo a Milano AutoClassica. A fare compagnia alla piccola c'era infatti l'alytro estremo della gamma attuale del Biscione, la supercar 33 Stradale. Esposta nella classica livrea rossa, la vettura ha polarizzato le attenzioni dei visitatri sfoggiando il suo design, ispirato all'omonima celebre antenata degli anni '60, e le sue porte "a farfalla" ad aperura verticale. Derivata dalla "cugina" Maserati MC20, ripete per certi versi il percorso fatto a suo tempo da Alfa e dal Tridente con il progetto 8C Competizione, dotata della meccanica e del motore da 4,7 litri della GranTurismo.&nbsp; In questo caso l'unit&agrave; prestata da Maserati &egrave; il nuovissimo e performante V6 Nettuno da 3 litri biturbo con tecnologia da F1, con 620 cavalli di potenza e 333 km/h di velocit&agrave; massima (ma &egrave; stata realizzata anche la variante elettrica da 750 cv...). Della 33 Stradale sono previsti appena 33 esemplari, gi&agrave; tutti venduti a clienti selezionati per una cifra a sei zeri. Era a fare bella mostra di s&eacute; accanto alla 33 Stradale un'altra Alfa davvero speciale, stavolta addirittura un esemplare unico: si tratta della 33 "Iguana", concept car disegnata da Giorgetto Giugiaro ed esposta per la prima volta al Salone di Torino del 1969. Bassa e aerodinamica, la Iguana era alta appena 1,05 metri, lunga poco pi&ugrave; di 4 metri e leggerissima, grazie all'ampio uso di materiali come alluminio e fibra di vetro che consentivano alla bilancia di fermarsi a quota 700 kg. Bench&eacute; non sia mai diventata un modello di serie, le sue linee sono state di ispirazione per la Maserati Bora.  Arriva direttamente dagli anni '60 anche la Spider 1750 esposta ad AutoClassica, in un esemplare bianco con la iconica coda a "osso di seppia". Un modello, questo, che si &egrave; ritagliato uno spazio importante nella storia dell'automobilismo italiano anche grazie alla partecipazione alla popolare pellicola con Dustin Hoffman.&nbsp;  Presente, infine, un esemplare della 4C del 2016 nella speciale versione progettata per assolvere al ruolo di Safety Car nel Mondiale Superbike. Dotata del 4 cilindri 1750 turbo da 240 cv, vantava un rapporto peso potenza di meno di 4 kg per cv grazie al peso inferiore alla tonellata. Ferrari, i 40 anni della Testarossa a Milano AutoClassica        

La nuova Junior ibrida &egrave; stata la protagonista dello stand del Biscione insieme alla supersportiva 33 Stradale ed alcuni pezzi pregiati del relparto Heritage

Alfa Romeo a Milano AutoClassica con 33 Stradale, Junior e Iguana

Chi si ferma &egrave; perduto, recita un famoso detto che vale certamente anche per le automobili. Sulla breccia ormai da pi&ugrave; di qualche tempo, le Alfa Romeo pi&ugrave; sportive, Giulia e Stelvio Quadrifoglio, sono state cos&igrave; aggiornate con affinamenti per mantenerle competitive in un settore abbastanza rarefatto se non proprio d&rsquo;&eacute;lite. Ambizioni importanti le ha, nello specifico, la serie limitata Super Sport, riconoscibile per il contorno nero attorno al Quadrifoglio dello stemma e le finiture interne in fibra di carbonio con impunture rosse in tre dimensioni. A questo si aggiungono gli scarichi esclusivi forniti dalla Akrapovic, che &egrave; diventata azienda leader nella specifica materia. Abbiamo avuto modo di provare uno dei 175 esemplari della Stelvio Quadrifoglio Super Sport (sono 275 le Giulia corrispondenti), in listino a 109.900 euro con in aggiunta come opzione il colore rosso Etna della carrozzeria (2.500 euro) e il Pack Techno (1.500 euro) con controllo intelligente della velocit&agrave; pi&ugrave; assistente al mantenimento di corsia.    La pi&ugrave; grintosa variante della Stelvio adotta ora proiettori adattivi a matrice di Led con luci diurne a tre elementi per ciascun lato.  Il resto del servizio &egrave; su AUTO in edicola, oppure qui in edizione digitale   

Abbiamo portato in pista la versione pi&ugrave; grintosa della Stelvio Quadrifoglio: guarda qui il video

Alfa Romeo Stelvio Super Sport, il giro al Balocco del Suv da 520 cavalli

Tra il 2013 e il 2021 Alfa Romeo ha prodotto la 4C, una coup&eacute; sportiva sostituita poi dalla Alfa Romeo 33 Stradale. Oggi, quest&#39;auto, torna con tre nuovi esemplari speciali da collezione, che vogliono omaggiare il legame indissolubile tra il Marchio e Nicola Larini, il campione che ha segnato la storia del DTM nel 1993 con l&#39;Alfa Romeo 155 V6 TI.  La 4C - Collezione GT &ldquo;Nicola Larini&rdquo;  Queste versioni della 4C, esclusive e limitate, sono state realizzate nell&#39;ambito del programma &quot;Reloaded by Creators&quot; di Stellantis Heritage, in collaborazione con Nicola Larini e Alessandro Maccolini, attuale Alfa Romeo Design Project Manager e all&#39;epoca responsabile del design della 4C. Siamo di fronte a tre esemplari personalizzati da Larini e dal Centro Stile Alfa Romeo, ciascuno caratterizzato da una livrea esclusiva - Verde Pino, Rosso Prugna e Giallo Ocra - ispirata alle colorazioni della Giulia GT d&rsquo;epoca.  Ogni vettura della 4C - Collezione GT &ldquo;Nicola Larini&rdquo; ha delle caratteristiche che vogliono sottolineare la rarit&agrave; degli esemplari, come per esempio la selleria specifica in microfibra nera per eliminare riflessi e garantire il grip necessario. I cerchi in lega sono invece verniciati in tinta coordinata con la livrea, e negli interni spicca la mostrina con l&#39;autografo di Nicola Larini, posta sulla plancia. Destinata ai collezionisti di tutto il mondo, la 4C Collezione GT &quot;Nicola Larini&quot; &egrave; gi&agrave; ordinabile e verr&agrave; prodotta, certificata e venduta direttamente dal dipartimento Heritage di Stellantis.  Ricordiamo, infine, che la 4C &egrave; una sportiva che monta il famoso motore centrale turbo da 1,75 litri a 4 cilindri da 240 CV, abbinato al cambio automatico a doppia frizione &quot;Alfa TCT&quot; e al selettore Alfa D.N.A., il quale consente ottime prestazioni, come l&#39;accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e una velocit&agrave; massima di oltre 250 km/h.    Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella 

Queste tre nuove versioni sono state realizzata nell&#39;ambito del programma &quot;Reloaded by Creators&quot; di Stellantis Heritage

Alfa Romeo 4C : la collezione speciale che omaggia Nicola Larini

        Alfa Romeo mette ordine in casa Tonale e presenta al salone di Parigi 2024 un model year '25 fatto di moltissime conferme e qualche novit&agrave; di dettaglio. Non cambia la struttura dell'offerta, con gli allestimenti Veloce e Sprint a listino. Tantomeno cambiano le motorizzazioni: mild hybrid Turbo benzina 1.5 litri, ibrido plug-in Q4 da 280 cavalli e il confermatissimo Turbo diesel 1.6 litri 130 cavalli. Tutti montano un cambio automatico o doppia frizione, 6 o 7 marce.  Tonale mhev 160 cavalli Dettaglio: l'offerta mild hybrid benzina avr&agrave; unicamente il livello di potenza 160 cavalli, da quanto tratteggiato in casa Alfa nel presentare Tonale a Parigi. Mild hybrid caratterizzato dall'elettrificazione del cambio DCT, con un motorino elettrico da 20 cavalli e 55 Nm. Il cambio DCT si comanda dalla rotella Mette ordine all'interno, Alfa Romeo (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Modifiche all'insegna di una migliore razionalit&agrave; dei comandi e delle loro forme sul tunnel. La leva del cambio, ad esempio, si trasforma in un selettore a rotella. Visivamente l'area diventa molto pi&ugrave; libera e ordinata, senza la leva tradizionale. Selettore a rotella che fa il paio con quello delle regolazioni delle modalit&agrave; di guida dna, posto poco pi&ugrave; avanti. I cambi marcia, in modalit&agrave; manuale, avvengono con le palette dietro al volante. Sono sfumature, dettagli di secondo ordine, gli interventi sul display della strumentazione. Sempre digitale ma con una maggiore leggibilit&agrave; di alcune informazioni. Cos&igrave; andr&agrave; sul mercato Tonale model year 2025, a due anni dal debutto e con un rinnovamento di met&agrave; carriera ancora distante.       

Le novit&agrave; sul Tonale si concentrano all'interno, oltre che nella gamma di motorizzazioni (confermate) e nell'offerta di alcuni livelli di potenza. Addio alla leva del cambio DCT

Alfa Romeo Tonale 2025, il cambio in una rotella al Salone di Parigi

        I social sono ormai a tutti gli effetti uno strumento di comunicazione potentissimo. E per fortuna non solo per pubblicit&agrave; e adv. Lo dimostra l&rsquo;intelligente evoluzione del profilo Instagram dell&rsquo;Arma dei Carabinieri, che da settembre ha adottato un approccio innovativo e trasversale, in grado di parlare anche ai pi&ugrave; giovani. Il risultato? Quasi 500mila follower (+100mila nell&rsquo;ultimo mese) e un video che addirittura supera i 5 milioni di visualizzazioni. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Un nuovo modo di comunicazione Reel dinamici e dal forte impatto visivo, con spesso protagoniste le gazzelle (l&rsquo;Alfa Romeo Giulia sta diventando una vera star), richiami ai videogiochi, brani trap. &Egrave; chiara, dunque, la volont&agrave; di rivolgersi a un pubblico giovane, mostrando altri aspetti dell&rsquo;Arma, ma con l&rsquo;obiettivo di portare questo stesso pubblico a informarsi su peculiarit&agrave; e caratteristiche di questa organizzazione. Il video della gazzella che sfreccia su una strada per poi sparire nel nulla e ricomparire all&rsquo;improvviso alle spalle dello spettatore ha raggiunto oltre 5 milioni di visualizzazioni: &ldquo;Con questo avete vinto tutto&rdquo;, &ldquo;Meglio seguire i carabinieri che avere i carabinieri che ti seguono&rdquo;, &ldquo;Il social media manager dell&rsquo;Arma &egrave; ufficialmente della Gen Z&rdquo;, sono alcuni commenti che si leggono. Si tratta chiaramente di escamotage, a volte anche con contenuti non proprio caratteristici dei Carabinieri, che hanno successo perch&eacute; nuovi e coinvolgenti, specialmente quando si riesce a far arrivare messaggi giusti su sicurezza e legalit&agrave;. Tuttavia, il profilo resta sempre molto attivo anche nella comunicazione di notizie di interesse pubblico, operazioni di servizio ecc&hellip; Ma una cosa &egrave; chiara: l'Alfa Romeo Giulia &egrave; la nuova tendenza da seguire.&nbsp; Partecipa ai test drive gratuiti di Rom-E, compila il form e iscriviti qui       

Con 100mila follower acquisiti a settembre (in totale quasi 500mila) e contenuti innovativi, il profilo Instagram dell&rsquo;Arma si rivolge ai pi&ugrave; giovani anche con le sue gazzelle

L'Alfa Romeo Giulia dei Carabinieri è diventata una star dei social

        Gi&agrave; nel 2022, Erre Erre Fuoriserie aveva firmato un retromod su Alfa Romeo Giulia. Adesso la berlina del 1962 torna a vivere ancora una volta, disponibile in due versioni, Classica o Alleggerita, tra cui i clienti (facoltosi, si intende) possono scegliere. La cifra? Ovviamente da capogiro: si parte da 350mila euro + Iva, a cui si deve aggiungere anche l&rsquo;auto da fornire, un Quadrifoglio (la cosiddetta &ldquo;donor car&rdquo;) per eseguire la trasformazione. Insomma, un&rsquo;operazione per pochi. E infatti ne saranno realizzate appena 33 unit&agrave;.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Tempo di lavoro: 6 mesi Dopo aver alleggerito il proprio conto in banca, i clienti ricevono questa speciale vettura il cui design riprende quello del modello originale, con carrozzeria realizzata interamente in fibra di carbonio. E non mancano novit&agrave;, come i nuovi condotti Venturi per ottimizzate il raffreddamento del&nbsp;V6 biturbo 2.9 da 562 CV (eventualmente modificabile per una maggiore potenza) e scarico Capristo. Il tempo di lavoro previsto &egrave; di 6 mesi. Nell&rsquo;abitacolo (la vettura ha solo due posti nella versione Alleggerita), troviamo interni in Alcantara e dettagli artigianali, oltre all'alloggiamento centrale per&nbsp;l&rsquo;estintore. Ci sono poi sospensioni Bilstein B16 tarate su misura e pneumatici Pirelli P Zero Corsa Asimmetrico 2. &nbsp; &nbsp; Carlos Tavares guida l'Alfa Romeo Junior 280 Veloce in Portogallo       

La berlina del 1962 torna a vivere in una serie di 33 esemplari: disponibile in due versioni, Classica o la novit&agrave; Alleggerita (questa senza sedili posteriori)

Alfa Romeo Giulia Erre Erre Fuoriserie, una biposto speciale (e costosa)

        Da Detroit arriver&agrave; il motore termico per la seconda generazione di Alfa Romeo Giulia e Stelvio? Stellantis ha stanziato 235,5 milioni di dollari per la produzione in Michigan a Sterling Heights del Dodge Ram 1500 REV e &nbsp;97,6 milioni di dollari per gli stabilimenti di Dundee per una nuova Jeep Wagoneer ibrida entro la fine del 2025, che sar&agrave; assemblata assieme alle Wagoneer e Grand Wagoneer termiche. A Dundee, sempre in Michigan nella contea di Monroe saranno invece spesi 73 milioni di dollari &nbsp;per la produzione di un motore 1.6 turbo a iniezione diretta e per l&rsquo;aggiornamento delle linee produttive che daranno origine a componenti delle piattaforme STLA. Un nuovo 4 cilindri anche per il Biscione? Il discorso torna quindi utile alla nuova serie del Suv sportivo e della berlina di Alfa Romeo.  La seconda generazione di Stelvio e Giulia, che nascer&agrave; sulla architettura STLA Large e sar&agrave; assemblata a Cassino sar&agrave; molto probabilmente anche elettrificata, ibrida con un motore termico. Il nuovo turbo-benzina che nascer&agrave; inizialmente in Michigan si chiama GME-T4 Evo&nbsp;e sar&agrave; dedicato alla vetture ibride che nasceranno dal 2025. Se son rose&hellip; Potrebbe interessarti: Carlos Tavares guida l'Alfa Romeo Junior 280 Veloce in Portogallo&nbsp;       

In Michigan potrebbe nascere il nuovo motore per le future versioni ibride di Stelvio e Giulia

Stellantis, dagli USA un 1.6 turbo per le nuove Alfa Romeo?

        Per la nuova campagna di lancio della Alfa Romeo Junior, &ldquo;Learn to love again&rdquo;, &egrave; stato scelto un protagonista d&rsquo;eccezione. Si tratta di Pedro Alonso, attore spagnolo che ha raggiunto la notoriet&agrave; a livello internazionale grazie al ruolo di Berlino in La Casa di Carta, il cui successo ha spinto Netflix a dedicargli anche un omonimo spin-off. Alfa Romeo, Ford e la "vendetta" in un post contro il Governo italiano  Alfa Romeo, farsi guidare dalle passioni &ldquo;La scelta della star internazionale &egrave; frutto di una evidente condivisione di valori - passione, audacia, carisma e un&rsquo;innegabile eleganza &ndash; attraverso i quali Alfa Romeo presenta l'eccezionale esperienza di guida offerta dalla nuova Junior, all&rsquo;insegna di un completo equilibrio tra cuore, cervello e anima&rdquo;, si legge nella nota stampa. La nuova campagna pubblicitaria della Junior vuole esprimere un modo diverso di &ldquo;sentire&rdquo; un&rsquo;auto e di vivere appieno l&rsquo;attitudine sportiva. Ed &egrave; cos&igrave; che Pedro Alonso si fa portavoce di questo messaggio, invitando a farsi guidare dalle passioni pi&ugrave; che dalla fredda razionalit&agrave; per scoprire la driving experience&nbsp;a bordo della compatta sportiva che ridefinisce il concetto di sportivit&agrave; contemporanea. E chi meglio di Pedro Alonso - con la sua attitudine audace e fascino indiscutibile - pu&ograve; trasmettere questo messaggio cos&igrave; emozionale da indurre le persone a cambiare prospettiva? Lo spot &egrave; disponibile su tutti i canali ufficiali del Marchio, mentre la versione completa si pu&ograve; trovare sul canale YouTube.        

Il magnetico Berlino della Casa di Carta racconta l&rsquo;esperienza a bordo della compatta sportiva e invita il pubblico a farsi guidare dalle passioni

Pedro Alonso è il protagonista del nuovo spot di Alfa Romeo Junior

Il &ldquo;garage&rdquo; della Polizia Stradale si sta ampliando. A fare il suo ingresso, adesso, ci sono le Alfa Romeo Stelvio, le versioni Q4 a trazione integrale (ben 200 esemplari previsti), che si tingono di azzurro, colori caratteristici di questa fascia dell&#39;Arma. A farle compagnia, gi&agrave; altre quattro auto della stessa Casa: la Giulia, la Tonale e la Giulietta. Non resta che equipaggiare le new entry a dovere, con barre luminose sul tettuccio, sistemi radio e livrea ad alta visibilit&agrave; rifrangente.    La Polizia indossa Stelvio  La Stelvio, al momento, ha tre allestimenti che sono Sprint, Veloce e Tributo Italiano. Ognuno di essi ha tre propulsori, ossia il&nbsp;2 litri benzina da 280 CV Q4,il diesel da&nbsp;210 CV&nbsp;Q4&nbsp; e un altro motore diesel, leggermente sottodimensionato, progettato per le flotte, con una potenza di 160 CV e trazione posteriore. I veicoli destinati alle operazioni di Polizia Stradale devono rispettare un rigoroso contratto, che include pannelli a messaggio variabile, sistemi di comunicazione radio e internet, scomparti per le armi d&#39;ordinanza e spazi per i dispositivi di soccorso e segnalazione.  &nbsp;     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Emergency Spotter vehicles in Rome (@veicoli.demergenza)      Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella 

I Suv avranno la compagnia di alcuni modelli gi&agrave; in possesso delle Forze dell&#39;Ordine, come la Giulia, la Tonale e la Giulietta

La Polizia Stradale pronta a sfoggiare le nuove Alfa Romeo Stelvio Q4

Prima&nbsp;ancora che venisse presentata, la nuova Alfa Romeo Junior &egrave; stata commentata, giudicata e s&igrave;, anche criticata. Il che, ammettiamolo, avviene quasi ogni volta che il Marchio del Biscione svela al mondo un nuovo modello. Ma stavolta le cose sono molto diverse. Vuoi perch&eacute; la Junior rappresenta la prima elettrica nella storia di Alfa Romeo (se si esclude l&rsquo;esclusiva 33 Stradale), vuoi perch&eacute; &egrave; la prima Alfa a nascere su una piattaforma frutto delle sinergie del Gruppo Stellantis. Insomma, la nuova Junior rappresenta davvero un importante punto di svolta per il brand di Arese: una sorta di spartiacque tra quello che &egrave; stata Alfa Romeo fino ad oggi e quello che sar&agrave; d&rsquo;ora in avanti.  Il servizio completo &egrave; sul prossimo numero di Auto, in edicola il 6 agosto. Oppure clcca qui per abbonarti all&#39;edizione digitale. 

La prima elettrica del Biscione ha fatto parlare di s&eacute; prima ancora di debbuttare in strada, ma&nbsp;la variante Veloce da 280 cv &egrave; veramente tutta da guidare

Alfa Romeo Junior Veloce, il test completo del Centro prove

        Alfa Romeo, in un post pubblicato di recente, si &egrave; tolta un sassolino dalla scarpa. Per "vendicarsi" del trattamento che il Governo italiano le aveva riservato per la sua "Milano", poi diventata "Junior", ha deciso di pubblicare sui suoi profili social un post alquanto pungente e al tempo stesso divertente, indirizzata per&ograve; a Ford. Ma facciamo un passo indietro, per capire cosa &egrave; successo. Nuova Alfa Romeo Junior Veloce: l'elettrica del Biscione emoziona e stupisce La storia dietro il post di Alfa Romeo La Casa statunitense ha da poco presentato il suo nuovo Suv-coup&eacute; elettrico, riproponendo il&nbsp;nome di un suo modello iconico del 1969, ossia la Capri. La produzione dell'auto avverr&agrave; a Colonia, in Germania, e arriver&agrave; nei mercati inglesi alla fine di quest'anno, mentre in Europa e in Italia a gennaio 2025. Il fatto che questa nuova vettura abbia per&ograve; il nome &ldquo;Capri&rdquo;, come l'isola del Golfo di Napoli, ha catturato l'attenzione di Alfa Romeo. Qualche tempo prima si era sollevata una polemica riguardo l'Italian Sounding, e proveniva da Adolfo Urso, Ministro delle Imprese e del Made in Italy, che aveva obbligato la Casa italiana a cambiare il nome alla sua Milano. Questo perch&eacute; non era prodotta nel nostro stivale, ma in Polonia. Considerato che la nuova Capri di Ford avr&agrave; lo stesso processo produttivo, ci si &egrave; domandato se anche qui il Marchio si trover&agrave; costretto a sostituire il nome in corsa. Per il momento, da quel che si sa da Ford Italia, non c'&egrave; stata nessuna comunicazione con il Governo italiano, indi per cui il nome dovrebbe rimanere questo. C'&egrave; poi da dire che a differenza di quanto accaduto con Alfa Romeo, che &egrave; un'azienda italiana, Ford &egrave; statunitense, quindi le carte sul tavolo cambiano, e inoltre riprende il nome di un modello che gi&agrave; esiste. Nonostante questo, Alfa Romeo non si &egrave; voluta comunque trattenere e perci&ograve; ha deciso di rendere noto un post, pieno di sarcasmo, in cui consigliava a Ford il miglior modo per aggirare le limitazioni dell'Italian Sounding, cosa che secondo Urso, al tempo, la Casa italiana aveva violato chiamando come la citt&agrave; italiana lombarda, un veicolo che sarebbe stato realizzato in Polonia. A corredo di un paio di foto, in cui ci sono le coordinate geografiche e la posizione precisa sulla cartina della citt&agrave; sudafricana omonima dell'isola campana, che si trov&agrave; a sud di Citt&agrave; del Capo, Alfa Romeo ha scritto cos&igrave;: "Cari amici di Ford, ecco un piccolo aiuto se ne doveste avere bisogno.&rdquo;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da Alfa Romeo (@alfaromeoofficial)      Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella       

Dopo la presentazione del nuovo modello Ford, Capri, il Marchio ha voluto togliersi un sassolino dalla scarpa. Il motivo? La sua auto &ldquo;Milano&rdquo;, a causa dell'Italian Sounding, dovette cambiare nome

Alfa Romeo, Ford e la "vendetta" in un post contro il Governo italiano

        Stai cercando un'auto usata italiana, che non costi troppo, in buone condizioni e che non sia al tempo stesso una vettura qualunque? Su AutoScout &egrave; spuntato un esemplare davvero unico: si tratta di un'Alfa Romeo appartenuta ad una delle famiglie pi&ugrave; ricche e influenti del Paese.  Catheram, una Seven 360R specialissima con i pezzi di un elicottero militare Seminuova e famosa L'automobile in questione &egrave; un'Alfa Romeo 156 del 1998 che si trova a Vercelli, proposta a soli 29mila euro negoziabili. Ha percorso solamente 76mila chilometri ed &egrave; quindi seminuova. Dotta di un cambio manuale ed alimentata a benzina, &egrave; equipaggiata con un motore della potenza di 190 CV. Questa berlina 4 porte ha un illustre proprietario nel suo passato: si tratta infatti di una vettura che appartenne alla flotta della famiglia Agnelli, nello specifico ad Umberto fratello di Gianni, amministratore e dirigente Fiat, della Juventus e senatore della Repubblica. &Egrave; l&rsquo;unica 156 con motore Busso esistente appartenuta ad un Agnelli. L'auto sfoggia profili neri e blu che corrono lungo le due fiancate, un particolare di ogni auto personale appartenuta alla famiglia Agnelli. Dispone inoltre di sedili riscaldati, interni in pelle e un radiotelefono.&nbsp; Questa Lamborghini &egrave; l'auto pi&ugrave; costosa comprata online, eppure &egrave; un flop       

L'automobile &egrave; l&rsquo;unica 156 con motore Busso esistente appartenuta ad un Agnelli. Sfoggia un particolare che caratterizza ogni auto della famiglia

L'Alfa Romeo 156 di Umberto Agnelli è in vendita ed è impeccabile

L&rsquo;arrivo di una nuova Alfa Romeo &egrave; sempre qualcosa di viscerale per gli appassionati. Figurarsi quando si tratta della prima Alfa completamente elettrica. La nuova Alfa Romeo Junior Veloce ha diviso gli appassionati e i fan del marchio del biscione come in effetti &egrave; stato. Alcuni erano rosi dalla curiosit&agrave; di scoprirne il vero potenziale, altri l&rsquo;avevano gi&agrave; criticata prima ancora di vederla dal vero, gli alfisti doc invece l&rsquo;aspettavano al varco ansiosi di scoprire se al volante avrebbe fatto rivivere un feeling in linea con la tradizione del marchio.  Insomma, la domanda che un po&rsquo; tutti si facevano era: pu&ograve; un&rsquo;Alfa Romeo puramente elettrica trasmettere emozione di guida in linea con il Dna sportivo del marchio? Beh, la risposta che possiamo darvi dopo averla guidata &egrave;: S&igrave;! La nuova Alfa Romeo Junior Veloce, la pi&ugrave; potente della gamma, ha lo spirito e l&rsquo;anima di una vera Alfa. Anche se &egrave; elettrica. Va forte e si guida bene. Possiamo dirlo senza timore di smentite dopo averla provata in lungo e in largo sulle diverse piste di collaudo Alfa Romeo a Balocco.    Prestazioni pi&ugrave; elevate  La nuova Veloce vanta numeri straordinari: un motore elettrico di nuova generazione da 207 kW, cio&eacute; 280 cavalli; una coppia motrice di 315 Nm, uno scatto (dichiarato) sullo 0-100 kmh di 5,9 secondi e una velocit&agrave; massima superiore a 200 km all&rsquo;ora. Ma anche un peso complessivo inferiore ai 16 quintali, molto inferiore al peso medio della maggiore parte delle auto elettriche che a causa delle batterie al litio hanno purtroppo masse parecchio elevate.  Per&ograve; non bastano numeri eccellenti in fatto di accelerazione, velocit&agrave; e frenata a fare di una vettura potente anche un&rsquo;automobile sportiva. Ci vuole qualcosa di pi&ugrave;: serve l&rsquo;arte di saper combinare insieme la tecnologia meccanica con la fine messa a punto di sospensioni, sterzo e semiassi per far eccellere il comportamento dinamico di un&rsquo;auto. Un mix intrigante che si ritrova in poche automobili. L&rsquo;Alfa Romeo Junior Veloce &egrave; una di queste. Quando la guidi forte nelle curve ti si accende quel sorriso sul volto che tradotto in un concetto semplice significa puro piacere di guida.  La prima novit&agrave; dell&rsquo;Alfa Junior Veloce &egrave; che rispetto alla presentazione dello scorso aprile, la sua potenza &egrave; cresciuta di quasi il 20%. Il suo motore elettrico non eroga pi&ugrave; i 240 cavalli annunciati ma ben 280 cv perch&eacute; i progettisti in corso d&rsquo;opera si sono resi conto che le ottime caratteristiche del telaio e la struttura complessiva consentivano di gestire e scaricare a terra pi&ugrave; cavalli. Per cui il propulsore elettrico sincrono di nuova generazione montato anteriormente, che inizialmente per motivi di cautela era stato limitato a 240 cavalli, &egrave; stato invece &ldquo;liberato&rdquo; fino alla sua massima potenza: 280 cavalli. Anche il valore di coppia &egrave; cresciuto a 345 Nm. Ma per rendere sportiva un&rsquo;automobile ci vuole qualcos&rsquo;altro. E l&rsquo;Alfa Junior Veloce ce l&rsquo;ha, eccome! Nel primo vero test dinamico organizzato da Alfa Romeo, la Junior Veloce ci ha davvero sorpreso e stupito: non soltanto va forte, ma soprattutto ha un comportamento dinamico davvero sportivo. In linea con la tradizione di famiglia Alfa Romeo.    Il nostro test  Il test della Junior Veloce si &egrave; svolto sulla pista di collaudo Alfa Balocco dove non c&rsquo;&egrave; soltanto il tradizionale circuito Misto Alfa (lo stesso dove noi di AUTO svolgiamo tutti i nostri test dinamici che pubblichiamo sul giornale) ma anche il circuito delle Langhe. Un percorso di una ventina di chilometri composto da strade collinari, curve e controcurve con raggi di ogni tipo, pendenze e cambi di direzione improvvisi. Insomma un compendio di quello che si pu&ograve; trovare sulle strade extraurbane del nostro paese. Con la differenza che qui siamo in un circuito chiuso dove non c&rsquo;&egrave; nessuno che ti viene contromano e si pu&ograve; andar forte fino ai limiti della vettura. E la Junior Veloce va davvero forte! &Egrave; rapida sullo scatto da fermo e in ripresa; senza la controprova di un cronometro ma basandoci sulle nostre impressioni, i 5,9 secondi garantiti da Alfa per scattare da 0 a 100 km/h si fanno ampiamente. Alla staccata di un lungo rettifilo abbiamo visto sul tachimetro la lancetta sfiorare i 200 km/h, quindi la velocit&agrave; massima dichiarata (oltre 200 km/h) &egrave; reale.  Ma &egrave; il comportamento dinamico che &egrave; il forte di quest&rsquo;auto. Quando entrate in curva veloci e girate lo sterzo, la Veloce va subito al punto di corda con una prontezza e una reattivit&agrave; da auto sportiva. E diciamo di pi&ugrave;: se vi accorgete di essere fuori traiettoria in una curva e volete correggere la linea aumentando la sterzata per chiudere di pi&ugrave; la curva (come magari pu&ograve; succedere quando su strada incrociate una vettura nel senso opposto), la Junior Veloce gira in un attimo! Segue il vostro input di sterzata e chiude la traiettoria; mentre la maggior parte delle auto, in quelle condizioni, tende invece a sottosterzare e allargare la linea. La Junior Veloce invece non sa cosa sia il sottosterzo.  Infine la tenuta di strada su curvoni veloci &egrave; impressionante per un crossover alto in fondo poco meno di un metro e mezzo. L&rsquo;auto sembra sempre ben poggiata per terra e stabilissima. Questa &egrave; la prova pi&ugrave; evidente che si tratta di un&rsquo;auto dal comportamento dinamico sportivo. Il segreto delle eccellenti prestazioni dinamiche dell&rsquo;Alfa Junior Veloce risiede in quattro aspetti: uno sterzo calibrato appositamente; sospensioni specifiche, assetto ribassato e un differenziale Torsen di nuova generazione all&rsquo;avantreno. Quest&rsquo;ultimo &egrave; la chiave di tutto ed &egrave; stato realizzato realizzato apposta per Alfa Romeo. &Egrave; un TorSen Type D, pi&ugrave; piccolo e compatto dei precedenti, ed &egrave; montato sui semiassi anteriori. Per alloggiarlo &egrave; stato necessario modificare la sospensione anteriore McPherson.  Il Torsen serve a distribuire la coppia fra ruota sinistra e ruota destra in modo ottimale per evitare slittamenti. Come dice l&rsquo;acronimo, TorSen sta per Torque Sensitive: cio&eacute; sensibile alla coppia ed &egrave; questa la chiave del suo funzionamento. Agisce mediante una vite senza fine al suo interno che riesce a distribuire i 345 Nm di coppia generati dal motore elettrico da ruota sinistra a ruota destra e viceversa in modo da non far mai slittare per eccesso di coppia una delle due ruote. Funziona con un rapporto di 36/34: il primo valore &egrave; quando si applica coppia, il secondo in rilascio. &Egrave; al Torsen che si deve gran parte dell&rsquo;ottima motricit&agrave; della Junior Veloce: lavorando sulla ripartizione di coppia, il Torsen annulla il sottosterzo a centro curva e garantisce un&rsquo;eccellente grip delle ruote in accelerazione. Ripartendo la coppia fra le due ruote, migliora anche la direzionalit&agrave; dell&rsquo;auto in curva.  Gran parte della agilit&agrave; di guida e della direzionalit&agrave; dell&rsquo;avantreno si deve anche all&rsquo;ottimo sterzo della Junior Veloce. Che per reattivit&agrave; e precisione si avvicina molto a quello di Giulia e Stelvio. &Egrave; stato sviluppato dai tecnici Alfa Romeo guidati dall&rsquo;ingegner Domenico Bagnasco, responsabile della dinamica veicolo, che hanno reso la Giulia la pi&ugrave; bella automobile del mondo in fatto di direzionalit&agrave; e precisione dell&rsquo;avantreno. Lo sterzo della Junior &egrave; molto diretto e reattivo perch&eacute; ha un rapporto di 14,6:1, molto vicino a quello che &egrave; lo standard delle auto sportive.  Pi&ugrave; tradizionali le sospensioni: davanti c&rsquo;&egrave; un McPherson modificato per fare spazio al Torsen, dietro uno schema a ponte torcente con ruote interconnesse e una barra di torsione. E ammortizzatori con doppio stop idraulico per migliorare il comfort di marcia. Uno schema tradizionale quando altre auto sportive adottano i pi&ugrave; sofisticati multilink; ma visto come lavora bene il retrotreno Alfa evidentemente i tecnici milanesi hanno dimostrato che con una sapiente progettazione e la giusta combinazione di tarature e set-up, si possono ottenere gli stessi risultati di una sospensione a ruote indipendenti o di un multilink.  Nel corso dello sviluppo i tecnici Alfa avevano anche provato il comportamento di una sospensione posteriore a ruote indipendenti (che &egrave; stata sviluppata per il futuro modello Q4 della Junior ibrida) ma poi &egrave; stata abbandonata perch&eacute; gi&agrave; il ponte torcente con ruote interconnesse aveva dato ottimi risultati di tenuta di strada. Il motivo &egrave; che lascia l&rsquo;asse posteriore libero, in un certo senso, di &ldquo;accompagnare&rdquo; la sterzata dell&rsquo;auto torcendosi. Questo effetto si sente entrando forte nelle curve a corto raggio: l&rsquo;avantreno molto reattivo fa girare l&rsquo;auto che va subito a corda ma nello stesso tempo si avverte il retrotreno scivolare leggermente con un sovrasterzo progressivo che aiuta a chiudere la traiettoria in curva. Con una sospensione a ruote indipendenti o un multilink forse il posteriore sarebbe stato troppo attaccato a terra e non avrebbe seguito la traiettoria.  L&rsquo;assetto sportivo della Junior Veloce &egrave; poi completato da bei cerchi da 20&rdquo; di diametro con pneumatici ribassati 225/40 e un impianto frenante molto potente con dischi da ben 382 mm di diametro e pinze monoblocco a quattro pistoncini. I valori di frenata sono in corsa di omologazione ma dai primi rilievi la Junior Veloce dovrebbe attestarsi al di sotto dei 35 metri di distanza per fermarsi da 100 all&rsquo;ora a zero.  Il peso dell&rsquo;auto si attesta su 1590 kg: tanti per un&rsquo;auto sportiva ma pochi in senso assoluto per un&rsquo;elettrica che deve fare i conti con le centinaia di chili che pesa da sola una batteria al litio. L&rsquo;unica auto della concorrenza che fa meglio della Veloce in termini di peso con batteria e prestazioni simili &egrave; la nuova Alpine A290, che &egrave; un centinaio di kg pi&ugrave; leggera. Nel caso della Junior Veloce si &egrave; cercato di ottimizzare i pesi ove possibile: il motore elettrico pesa appena 72 kg, il differenziale Torsen adottato &egrave; il pi&ugrave; compatto della famiglia di questi dispositivi. Ma non c&rsquo;&egrave; stato un largo uso di leghe leggere per risparmiare chili extra proprio per non moltiplicare i costi produttivi che avrebbero fatto alzare alle stelle il costo finale d&rsquo;acquisto.    Prezzi e curiosit&agrave;  La Junior veloce &egrave; molto sportiva anche dentro: il primo impatto una volta seduti a bordo &egrave; davvero positivo. Il volante &egrave; ben diritto fra le mani, la seduta di guida &egrave; perfetta per l&rsquo;utilizzo sportivo e i sedili di serie Spiga in tessuto/ecopelle rossi e neri sono comodi e contenitivi. Se poi volete completarla come si deve, c&rsquo;&egrave; il pack Sport che aggiunge volante con corona in alcantara e sedili anatomici Sabelt scamosciati al prezzo opzionale di 2.500 euro.   Una curiosit&agrave;: il tasto d&rsquo;accensione &egrave; passato dalle razze del volante, come su Alfa e Stelvio, al tunnel centrale di fianco al selettore marce e modalit&agrave; di guida che sono rimasti gli unici componenti uguali a quelli presenti su una Peugeot. Come la chiave di accensione.  L&rsquo;Alfa Junior Veloce costa 48.500 euro, un prezzo elevato ma degno della prestazioni che quest&rsquo;auto offre. Anche perch&eacute; non c&rsquo;&egrave; sul mercato una segmento B cos&igrave; performante n&eacute; a benzina n&eacute; elettrica. Alla fine nemmeno troppo distante dai 41.500 euro che costa l&rsquo;allestimento Speciale della versione elettrica da 156 cavalli. Per settemilacinquecento euro in pi&ugrave;, a quel punto, meglio la Junior pi&ugrave; &ldquo;cattiva&rdquo;. Tanto la batteria da 54 kWh di capacit&agrave; &egrave; la stessa e l&rsquo;autonomia su un&rsquo;auto del genere &egrave; l&rsquo;ultima delle preoccupazioni. 

Abbiamo testato la potente sportiva elettrica della gamma: 281 cavalli di pura adrenalina e una tenuta di strada eccellente

Nuova Alfa Romeo Junior Veloce: l&#39;elettrica del Biscione emoziona e stupisce

L&rsquo;arrivo di una nuova Alfa Romeo &egrave; sempre qualcosa di viscerale per gli appassionati. Figurarsi quando si tratta della prima Alfa completamente elettrica. La nuova Alfa Romeo Junior Veloce ha diviso gli appassionati e i fan del Marchio del biscione come in effetti &egrave; stato. Alcuni erano rosi dalla curiosit&agrave; di scoprirne il vero potenziale, altri l&rsquo;avevano gi&agrave; criticata prima ancora di vederla dal vero, gli alfisti doc invece l&rsquo;aspettavano al varco ansiosi di scoprire se al volante avrebbe fatto rivivere un feeling in linea con la tradizione del brand.  Insomma, la domanda che un po&rsquo; tutti si facevano era: pu&ograve; un&rsquo;Alfa Romeo puramente elettrica trasmettere emozione di guida in linea con il Dna sportivo del Marchio? Beh, la risposta che possiamo darvi dopo averla guidata &egrave;: S&igrave;! La nuova Alfa Romeo Junior Veloce, la pi&ugrave; potente della gamma, ha lo spirito e l&rsquo;anima di una vera Alfa. Anche se &egrave; elettrica. Va forte e si guida bene. Possiamo dirlo senza timore di smentite dopo averla provata in lungo e in largo sulle diverse piste di collaudo Alfa Romeo a Balocco.    Junior Veloce, elettrica da 280 cavalli  La nuova Veloce vanta numeri straordinari: un motore elettrico di nuova generazione da 207 kW, cio&eacute; 280 cavalli; una coppia motrice di 345 Nm, uno scatto (dichiarato) sullo 0-100 kmh di 5,9 secondi e una velocit&agrave; massima superiore a 200 km all&rsquo;ora. Ma anche un peso complessivo inferiore ai 16 quintali, ,molto inferiore al peso medio della maggiore parte delle auto elettriche che a causa delle batterie al litio hanno purtroppo masse parecchio elevate.  Per&ograve; non bastano numeri eccellenti in fatto di accelerazione, velocit&agrave; e frenata a fare di una vettura potente anche un&rsquo;automobile sportiva. Ci vuole qualcosa di pi&ugrave;: serve l&rsquo;arte di saper combinare insieme la tecnologia meccanica con la fine messa a punto di sospensioni, sterzo e semiassi per far eccellere il comportamento dinamico di un&rsquo;auto. Un mix intrigante che si ritrova in poche automobili. L&rsquo;Alfa Romeo Junior Veloce &egrave; una di queste. Quando la guidi forte nelle curve ti si accende quel sorriso sul volto che tradotto in un concetto semplice significa puro piacere di guida.  La prima novit&agrave; dell&rsquo;Alfa Junior Veloce &egrave; che rispetto alla presentazione dello scorso aprile, la sua potenza &egrave; cresciuta di quasi il 20%. Il suo motore elettrico non eroga pi&ugrave; i 240 cavalli annunciati ma ben 280 cv perch&eacute; i progettisti in corso d&rsquo;opera si sono resi conto che le ottime caratteristiche del telaio e la struttura complessiva consentivano di gestire e scaricare a terra pi&ugrave; cavalli. Per cui il propulsore elettrico sincrono di nuova generazione montato anteriormente, che inizialmente per motivi di cautela era stato limitato a 240 cavalli, &egrave; stato invece &ldquo;liberato&rdquo; fino alla sua massima potenza: 280 cavalli. Anche il valore di coppia &egrave; cresciuto a 345 Nm.  Sfoglia le pagine per continuare a leggere (1/3)  &nbsp;  La Junior &egrave; un&#39;Alfa sportiva  Ma per rendere sportiva un&rsquo;automobile ci vuole qualcos&rsquo;altro. E l&rsquo;Alfa Junior Veloce ce l&rsquo;ha, eccome! Nel primo vero test dinamico organizzato da Alfa Romeo, la Junior Veloce ci ha davvero sorpreso e stupito: non soltanto va forte, ma soprattutto ha un comportamento dinamico davvero sportivo. In linea con la tradizione di famiglia Alfa Romeo.  Il test della Junior Veloce si &egrave; svolto sulla pista di collaudo Alfa Balocco dove non c&rsquo;&egrave; soltanto il tradizionale circuito Misto Alfa (lo stesso dove noi di Auto svolgiamo tutti i nostri test dinamici che pubblichiamo sul giornale) ma anche il circuito delle Langhe. Un percorso di una ventina di chilometri composto da strade collinari, curve e controcurve con raggi di ogni tipo, pendenze e cambi di direzione improvvisi. Insomma un compendio di quello che si pu&ograve; trovare sulle strade extraurbane del nostro paese. Con la differenza che qui siamo in un circuito chiuso dove non c&rsquo;&egrave; nessuno che ti viene contromano e si pu&ograve; andar forte fino ai limiti della vettura. E la Junior Veloce va davvero forte! &Egrave; rapida sullo scatto da fermo e in ripresa; senza la controprova di un cronometro ma basandoci sulle nostre impressioni, i 5,9 secondi garantiti da Alfa per scattare da 0 a 100 km/h si fanno ampiamente. Alla staccata di un lungo rettifilo abbiamo visto sul tachimetro la lancetta sfiorare i 200 km/h, quindi la velocit&agrave; massima dichiarata (oltre 200 km/h) &egrave; reale.  Ma &egrave; il comportamento dinamico che &egrave; il forte di quest&rsquo;auto. Quando entrate in curva veloci e girate lo sterzo, la Veloce va subito al punto di corda con una prontezza e una reattivit&agrave; da auto sportiva. E diciamo di pi&ugrave;: se vi accorgete di essere fuori traiettoria in una curva e volete correggere la linea aumentando la sterzata per chiudere di pi&ugrave; la curva (come magari pu&ograve; succedere quando su strada incrociate una vettura nel senso opposto), la Junior Veloce gira in un attimo! Segue il vostro input di sterzata e chiude la traiettoria; mentre la maggior parte delle auto, in quelle condizioni, tende invece a sottosterzare e allargare la linea. La Junior Veloce invece non sa cosa sia il sottosterzo.  Alfa Romeo dice addio alla targa asimmetrica: ecco perch&eacute;  Tenuta al top per la piccola Alfa  Infine la tenuta di strada su curvoni veloci &egrave; impressionante per un crossoveralto in fondo poco meno di un metro e mezzo. L&rsquo;auto sembra sempre ben poggiata per terra e stabilissima. Questa &egrave; la prova pi&ugrave; evidente che si tratta di un&rsquo;auto dal comportamento dinamico sportivo. Il segreto delle eccellenti prestazioni dinamiche dell&rsquo;Alfa Junior Veloce risiede in quattro aspetti: uno sterzo calibrato appositamente; sospensioni specifiche, assetto ribassato e un differenziale Torsen di nuova generazione all&rsquo;avantreno. Quest&rsquo;ultimo &egrave; la chiave di tutto ed &egrave; stato realizzato apposta per Alfa Romeo. &Egrave; un TorSen Type D, pi&ugrave; piccolo e compatto dei precedenti, ed &egrave; montato sui semiassi anteriori. Per alloggiarlo &egrave; stato necessario modificare la sospensione anteriore McPherson.  Il Torsen serve a distribuire la coppia fra ruota sinistra e ruota destra in modo ottimale per evitare slittamenti. Come dice l&rsquo;acronimo, TorSen sta per Torque Sensitive: cio&eacute; sensibile alla coppia ed &egrave; questa la chiave del suo funzionamento. Agisce mediante una vite senza fine al suo interno che riesce a distribuire i 345 Nm di coppia generati dal motore elettrico da ruota sinistra a ruota destra e viceversa in modo da non far mai slittare per eccesso di coppia una delle due ruote. Funziona con un rapporto di 36/34: il primo valore &egrave; quando si applica coppia, il secondo in rilascio. &Egrave; al Torsen che si deve gran parte dell&rsquo;ottima motricit&agrave; della Junior Veloce: lavorando sulla ripartizione di coppia, il Torsen annulla il sottosterzo a centro curva e garantisce un&rsquo;eccellente grip delle ruote in accelerazione. Ripartendo la coppia fra le due ruote, migliora anche la direzionalit&agrave; dell&rsquo;auto in curva.  Gran parte della agilit&agrave; di guida e della direzionalit&agrave; dell&rsquo;avantreno si deve anche all&rsquo;ottimo sterzo della Junior Veloce. Che per reattivit&agrave; e precisione si avvicina molto a quello di Giulia e Stelvio. &Egrave; stato sviluppato dai tecnici Alfa Romeo guidati dall&rsquo;ingegner Domenico Bagnasco, responsabile della dinamica veicolo, che hanno reso la Giulia la pi&ugrave; bella automobile del mondo in fatto di direzionalit&agrave; e precisione dell&rsquo;avantreno. Lo sterzo della Junior &egrave; molto diretto e reattivo perch&eacute; ha un rapporto di 14,6:1, molto vicino a quello che &egrave; lo standard delle auto sportive.  Sfoglia le pagine per continuare a leggere (2/3)  &nbsp;  Sospensioni tradizionali per l&#39;elettrica del Biscione  Pi&ugrave; tradizionali le sospensioni: davanti c&rsquo;&egrave; un McPherson modificato per fare spazio al Torsen, dietro uno schema a ponte torcente con ruote interconnesse e una barra di torsione. E ammortizzatori con doppio stop idraulico per migliorare il comfort di marcia. Uno schema tradizionale quando altre auto sportive adottano i pi&ugrave; sofisticati multilink; ma visto come lavora bene il retrotreno Alfa evidentemente i tecnici milanesi hanno dimostrato che con una sapiente progettazione e la giusta combinazione di tarature e set-up, si possono ottenere gli stessi risultati di una sospensione a ruote indipendenti o di un multilink.  Nel corso dello sviluppo i tecnici Alfa avevano anche provato il comportamento di una sospensione posteriore a ruote indipendenti (che &egrave; stata sviluppata per il futuro modello Q4 della Junior ibrida) ma poi &egrave; stata abbandonata perch&eacute; gi&agrave; il ponte torcente con ruote interconnesse aveva dato ottimi risultati di tenuta di strada. Il motivo &egrave; che lascia l&rsquo;asse posteriore libero, in un certo senso, di &ldquo;accompagnare&rdquo; la sterzata dell&rsquo;auto torcendosi. Questo effetto si sente entrando forte nelle curve a corto raggio: l&rsquo;avantreno molto reattivo fa girare l&rsquo;auto che va subito a corda ma nello stesso tempo si avverte il retrotreno scivolare leggermente con un sovrasterzo progressivo che aiuta a chiudere la traiettoria in curva. Con una sospensione a ruote indipendenti o un multilink forse il posteriore sarebbe stato troppo attaccato a terra e non avrebbe seguito la traiettoria.  L&rsquo;assetto sportivo della Junior Veloce &egrave; poi completato da bei cerchi da 20&rdquo; di diametro con pneumatici ribassati 225/40 e un impianto frenante molto potente con dischi da ben 382 mm di diametro e pinze monoblocco a quattro pistoncini. I valori di frenata sono in corsa di omologazione ma dai primi rilievi la Junior Veloce dovrebbe attestarsi al di sotto dei 35 metri di distanza per fermarsi da 100 all&rsquo;ora a zero.  Il peso dell&rsquo;auto si attesta su 1590 kg: tanti per un&rsquo;auto sportiva ma pochi in senso assoluto per un&rsquo;elettrica che deve fare i conti con le centinaia di chili che pesa da sola una batteria al litio. L&rsquo;unica auto della concorrenza che fa meglio della Veloce in termini di peso con batteria e prestazioni simili &egrave; la nuova Alpine A290, che &egrave; un centinaio di kg pi&ugrave; leggera. Nel caso della Junior Veloce si &egrave; cercato di ottimizzare i pesi ove possibile: il motore elettrico pesa appena 72 kg, il differenziale Torsen adottato &egrave; il pi&ugrave; compatto della famiglia di questi dispositivi. Ma non c&rsquo;&egrave; stato un largo uso di leghe leggere per risparmiare chili extra proprio per non moltiplicare i costi produttivi che avrebbero fatto alzare alle stelle il costo finale d&rsquo;acquisto.  Junior Veloce, sportiva anche all&#39;interno  La Junior veloce &egrave; molto sportiva anche dentro: il primo impatto una volta seduti a bordo &egrave; davvero positivo. Il volante &egrave; ben diritto fra le mani, la seduta di guida &egrave; perfetta per l&rsquo;utilizzo sportivo e i sedili di serie Spiga in tessuto/ecopelle rossi e neri sono comodi e contenitivi. Se poi volete completarla come si deve, c&rsquo;&egrave; il pack Sport che aggiunge volante con corona in Alcantara e sedili anatomici Sabelt scamosciati al prezzo opzionale di 2.500 &euro;.  Una curiosit&agrave;: il tasto d&rsquo;accensione &egrave; passato dalle razze del volante, come su Alfa e Stelvio, al tunnel centrale di fianco al selettore marce e modalit&agrave; di guida che sono rimasti gli unici componenti uguali a quelli presenti su una Peugeot. Come la chiave di accensione.  L&rsquo;Alfa Junior Veloce costa 48.500 euro, un prezzo elevato ma degno della prestazioni che quest&rsquo;auto offre. Anche perch&eacute; non c&rsquo;&egrave; sul mercato una segmento B cos&igrave; performante n&eacute; a benzina n&eacute; elettrica. Alla fine nemmeno troppo distante dai 41.500 euro che costa l&rsquo;allestimento Speciale della versione elettrica da 156 cavalli. Per settemilacinquecento euro in pi&ugrave;, a quel punto, meglio la Junior pi&ugrave; &ldquo;cattiva&rdquo;. Tanto la batteria da 54 kWh di capacit&agrave; &egrave; la stessa e l&rsquo;autonomia su un&rsquo;auto del genere &egrave; l&rsquo;ultima delle preoccupazioni.  Alfa Romeo vs Bugatti, che sfida alla 1000 Miglia 2024 

Abbiamo messo alla prova sul nostro circuito di Balocco la versione pi&ugrave; potente della nuova elettrica del Biscion per rispondere a una domanda: la Junior &egrave; una vera Alfa Romeo?

Alfa Romeo Junior Veloce, la prova in pista dell&#39;elettrica da 280 cavalli

Emergono le prime indiscrezioni sull&rsquo;Alfa Romeo Junior Veloce, la versione sportiva elettrica di punta della gamma Junior che debutter&agrave; nei prossimi giorni. E l&rsquo;informazione che arriva &egrave; davvero succulenta per gli appassionati del marchio Alfa: l&rsquo;auto avr&agrave; una potenza molto superiore al previsto! Quando la Junior Veloce &egrave; stata annunciata assieme al resto della gamma, lo scorso aprile, si era parlato di un motore elettrico da 240 cavalli. Ebbene, la Junior Veloce ha sub&igrave;to una bella iniezione di cavalli: quasi il 20% in pi&ugrave;! Al momento del debutto ufficiale tra pochi giorni, vanter&agrave; una potenza massima di ben 281 cavalli! Molto pi&ugrave; dei 240 annunciati in un primo tempo.    &nbsp;  Alfa Romeo Junior Veloce, la scheda tecnica  Il motore elettrico che spinge la Junior Veloce &egrave; di nuova generazione, ben diverso da quello della Junior elettrica base da 156 cv (che &egrave; lo stesso della famiglia Stellantis Jeep Avenger/Peugeot 208 ecc). &Egrave; un motore elettrico sincrono pi&ugrave; grande e potente, con un rotore che supporta rotazioni superiori e pu&ograve; generare fino a 207 kW che tradotto fanno proprio 281 cavalli.  Alfa Romeo, per tenersi sul sicuro, aveva limitato la potenza inizialmente a 240 cavalli e la nuova Junior Veloce era stata presentata los corso aprile proprio con questa &ldquo;cavalleria&rdquo;. Ma poi, dopo i primi test dinamici, i tecnici Alfa Romeo hanno scoperto che il telaio dell&rsquo;auto, migliorato con alcune modifiche tecniche, sarebbe stato in grado di sopportare e scaricare a terra potenza ben superiori al previsto. Tra queste modifiche c&rsquo;&egrave; una sospensione posteriore a ponte torcente e ruote interconnesse modificata rispetto alla sospensione standard della piattaforma CMP2 su cui &egrave; costruita la Junior: ovvero dotata di una barra di torsione supplementare.  Il segreto &egrave; il differenziale  Inoltre sulla Veloce &egrave; stato adottato un differenziale anteriore Torsen di nuova generazione (Type D) realizzato apposta per le specifiche Alfa Romeo che &egrave; in grado di scaricare bene a terra l&rsquo;intera potenza della Junior Veloce. Il Torsen &egrave; un&nbsp; dispositivo che serve a ripartire la coppia fra le due ruote motrici anteriori, sinistra e destra, in modo progressivo per evitare che una delle due ruote motrici slitti per la coppia in eccesso in fase di accelerazione. Funziona mediante una sorta di vite senza fine al suo interno.  Grazie ai componenti pi&ugrave; raffinati montati sulla Junior Veloce che possono sopportare una potenza pi&ugrave; elevata, gli uomini Alfa hanno deciso di &ldquo;liberare&rdquo; il motore elettrico della Veloce portandolo alla massima potenza: 281 cavalli. Con tale potenza, l&rsquo;Alfa Junior Veloce &egrave; stata omologata con valori di accelerazione e velocit&agrave; eccellenti per la categoria: 5,9 secondi sullo 0-100 km/h e oltre 200 km pari di velocit&agrave; massima. La batteria di 54 kWh di capacit&agrave; (51 kWh netti) dovrebbe garantire, secondo le omologazioni WLTP, un&rsquo;autonomia di 410 km.  La Junior Veloce, che andr&agrave; in commercio verso fine anno, diventer&agrave; cos&igrave; l&rsquo;auto elettrica pi&ugrave; potente in assoluto nel segmento B. E in grado di rivaleggiare anche aritmeticamente con la Toyota Yaris GR turbo benzina, che con i suoi 280 cavalli era fino ad oggi leader incontrastata del segmento in fatto di potenza massima.  Quanto costa l&#39;Alfa Romeo Junior Veloce  Contemporaneamente &egrave; stato annunciato anche il prezzo ufficiale della Junior Veloce: coster&agrave; 48.500 euro, completa di cerchi da 20&rdquo;, ruote 225/40, tetto color nero, fari full led matrix, sedili sportivi Spiga in tessuto rosso/nero (quello del conducente &egrave; elettrico con funzione di massaggio), connessione wireless per i telefonini e alcuni Adas tra cui Lane Assist, Driver Attention Alert e Cruise control Adattivo. Un prezzo elevato, ma adeguato alla qualit&agrave; della vettura e alle sue performance. La differenza di prezzo con la Junior elettrica standard da 156 cavalli non &egrave; cos&igrave; vistosa: la base coster&agrave; 39.500 &euro; e la versione Speciale pi&ugrave; ricca 41.500&euro;. Soltanto settemila euro separano quest&rsquo;ultima dalla Veloce che con le sue dotazioni tecniche &egrave; davvero molto pi&ugrave; ricca e completa.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella 

Le prime indiscrezioni sulla versione sportiva elettrica parlano di una potenza superiore del previsto e coster&agrave; 48.500 euro: ecco tutti i dettagli

Alfa Romeo Junior, la Veloce ha 281 cavalli!

        Alfa Romeo Junior Veloce, la versione di punta delle nuova piccola del Biscione, caler&agrave; le carte sul tavolo tra poco. Il prossimo 9 luglio Auto vi racconter&agrave; come si comporta sulle curve del Balocco Proving Ground una delle vetture pi&ugrave; attese e discusse del 2024. Junior Veloce, la sostanza c'&egrave; Intanto ci sono i numeri, con il motore elettrico da 280 cavalli di potenza, abbinato alla trazione anteriore, capace di&nbsp; una accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi e di oltre i200 km/h di velocit&agrave; massima, non banale per una EV. Il propulsore&nbsp; eroga 345 Nm di coppia, nella modalit&agrave; Dynamic (assieme ai 280 cv). Nelle modalit&agrave; Normal e Advanced Efficiency la potenza &egrave; di 240 e 175 cavalli e 300 Nm. Junior Veloce, che pesa poco pi&ugrave; di 1.500 kg , &egrave; ribassata di 25 millimetri rispetto alle altre versioni e mette sul piatto il differenziale autobloccante meccanico di tipo Torsen-D per scaricare a terra al meglio la potenza, assieme a uno migliorati con uno sterzo, con rapporto diretto 14,6:1. Esibisce i&nbsp;cerchi da 20 pollici, che richiamano la mitica forma del Quadrifoglio con i pneumatici Pilot Sport EV da 224/40R20, realizzati da Michelin. Infine il prezzo, Junior Veloce costa &nbsp;48.500 euro, con la gamma che parte da 29.900 euro la versione mild hybrid col 1.2 benzina da 136 cv. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Alfa Romeo nuove e usate       

In attesa della prova della versione di vertice, elettrica, della nuova piccola del Biscione, ecco i numeri...

Alfa Romeo Junior Veloce, quanto costa e le prestazioni

Hanno un dettaglio in comune i modelli Veloce della gamma Alfa Romeo. Junior, come Giulia e Stelvio, &egrave; pronto alla prossima commercializzazione con il powertrain da 280 cavalli.   Elettrico, diversamente dal 2 litri turbo benzina del suv e della berlina, oppure l&#39;ibrido plug-in 1.3 litri del Tonale Veloce. Con tanta coppia da mettere sulla bilancia, visti i 345 Nm. Non &egrave; solo il dato assoluto in s&eacute; a rilevare, ma l&#39;erogazione favorevole, con il valore massimo disponibile gi&agrave; alla pressione dell&#39;acceleratore.&nbsp;    Sterzo e assetto per renderlo &quot;sportivo&quot;  &Egrave; chiaro, numeri e accostamento dell&#39;allestimento Veloce a parte, come siano mondi diversissimi quelli vissuti da Junior, Giulia e Stelvio.  Il B-suv elettrico prova a essere il best-in class dei suv urbani, per dinamismo alla guida. Il dettaglio del comando di sterzo, che Alfa Romeo (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;annuncia essere il pi&ugrave; diretto tra tutti con un rapporto di 14,6:1. Ancora, il lavoro svolto durante la fase di sviluppo - appena conclusa, a Balocco - sull&#39;assetto e l&#39;adozione di barre antirollio specifiche.  Non &egrave; ancora tempo di svelare se &egrave; il diametro delle barre a essere maggiorato o le boccole di collegamento al telaio irrigidite, rispetto alla gamma Alfa Junior.  Un percorso di sviluppo dinamico curato dai tecnici che hanno contribuito a definire le caratteristiche di altri modelli passati alla storia per qualit&agrave; alla guida: Alfa 4C, le Giulia Quadrifoglio e Quadrifoglio GTA, per dire solo di alcune.  Junior Veloce, elettrico, avr&agrave; anche un impianto frenante con dischi da ben 380 mm all&#39;avantreno, pinze monoblocco a 4 pistoncini e una trazione che beneficer&agrave; del differenziale Torsen. I cerchi da 20 pollici e l&#39;assetto ribassato di 25 mm nell&#39;altezza, dovrebbero dar vita a un progetto del quale, al momento, non si intravedono dirette rivali. Per il suo essere suv, per le prestazioni, per le annunciate attenzioni alla dinamica. 

Non solo cavalli (tanti) e coppia, ma una cura sull&#39;assetto certosina per farne un b-suv davvero dinamico. Junior Veloce &egrave; pronto a unirsi alla gamma mild hybrid ed elettrica 156 cv

Alfa Romeo Junior Veloce, sviluppo ultimato: la sportiva elettrica &egrave; pronta

        Di auto abbandonate ne &egrave; pieno il mondo. Dalle Corvette da 2 milioni ritrovate in un fienile in Canada alla Rolls Royce parcheggiata da 9 anni e che nessuno pu&ograve; toccare. E che dire di quello che succede a Dubai? Di notizie, insomma, ce ne sono a bizzeffe e blogger, youtuber e siti di settore sono sempre alla ricerca di qualche cimitero a quattro ruote. Come ha fatto The Drive, uno dei portali automobilistici pi&ugrave; seguiti negli Usa, che ha scoperto circa 20 Alfa Romeo abbandonate nel Michigan, alla periferia di Detroit, e ha cercato di capirne il motivo.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella I modelli di Alfa Romeo Secondo quanto emerso, le Alfa sono conservate nel lotto della US Auto Supply, azienda che da pi&ugrave; di 30 anni si occupa di rifornire la citt&agrave; con ricambi auto usati e aftermarket. Sul sito sono state pubblicate le foto delle vetture della Casa del Biscione, alcune delle quali in condizioni abbastanza precarie, altri con danni pi&ugrave; o meno gravi, altre invece sembrano funzionanti. Di che modelli stiamo parlando? Ci sono delle Spider, come la Duetto, delle 164, un&rsquo;Alfetta, una Giulia TI e molti altri. I motivi dell&rsquo;abbandono The Drive ha provato a indagare sulla vicenda per saperne di pi&ugrave; ed &egrave; riuscita a intervistare Dean Russell, l&rsquo;ex custode delle Alfa Romeo e gestore di un negozio (da lui definito &ldquo;Factory Authorized for Alfa Romeo Service&rdquo;) dove le auto sono rimaste conservate fino al sequestro dovuto a un&rsquo;ordinanza del tribunale. Il motivo? Sembra ci sia stata una querelle di carattere urbanistico. L&rsquo;uomo &egrave; ancora in possesso dei titoli delle Alfa e ha intenzione di riprendersele. Ma non &egrave; voluto andare oltre con il racconto, come riporta The Drive. Le sue dichiarazioni, per&ograve;, hanno scatenato un&rsquo;accesa discussione sui social tra chi d&agrave; ragione all&rsquo;uomo, condannando la citt&agrave; per aver abbandonato delle vetture in buono stato (che non &egrave; quello attuale, ovviamente), e chi invece &egrave; convinto che Russell abbia problemi fiscali. Chiss&agrave; come finir&agrave; la vicenda. Clamoroso a Napoli: scoperto un cimitero di auto rubate       

Circa 20 vetture del Biscione sono state ritrovate nella periferia di una citt&agrave;. E la vicenda che c&rsquo;&egrave; dietro sembra davvero strana&hellip;

Perché c’è una collezione di Alfa Romeo preziosissime abbandonata in un parcheggio?

        La 1000 Miglia 2024 ha regalato agli spettatori un avvincente duello a sorpresa tra un&rsquo;Alfa Romeo 6C 1750 SS&nbsp;del 1929 e una&nbsp;Bugatti Type 51A&nbsp;dello stesso anno. E di duelli come questo, in una sfida di regolarit&agrave;, non se ne vedono molti. Il tutto &egrave; stato immortalato e il video &egrave; finito sul Web, diventando virale in poco tempo.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Una sfida a sorpresa L&rsquo;episodio che ha dato il via alla sfida &egrave; stata un&rsquo;incomprensione tra i piloti delle due auto, che evitano per un pelo il contatto. Episodio che ha costretto l&rsquo;Alfa a una brusca, ma salvifica, frenata. Questo ha scatenato un sentimento di rivalsa nel pilota della 6C 1750: un sorpasso da brividi in curva che poteva finire molto male, con danni gravi a entrambe le vetture. Per fortuna, tutto si &egrave; concluso con tanto spettacolo e con una valanga di clic dalla rete, tra utenti entusiasti per il rabbioso sorpasso ai danni della Bugatti. Le auto protagoniste Al di l&agrave; dell&rsquo;adrenalina, entrambe le auto hanno un valore storico notevole. La famiglia dell&rsquo;Alfa Romeo 6C 1750 SS nasce nel lontano 1925. Il modello in gara alla 1000 Miglia 2024 &egrave; nell&rsquo;allestimento Super Sport, quindi con prestazioni pi&ugrave; elevate rispetto a quello di serie: il motore bialbero da 1.750 cc erogava una potenza massima di 64 cv a 4500 giri al minuto. L&rsquo;altra vettura, la Bugatti Type 51A, ha una cilindrata di 1.5 litri, ma con il compressore Roots si arrivano a toccare ben 135 CV e 200 km/h di velocit&agrave; massima. Alfa Romeo dice addio alla targa asimmetrica: ecco perch&eacute;       

Sorpassi al cardiopalma nella sfida di regolarit&agrave; che regalato emozioni, anche agli utenti del Web

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