        La nuova generazione di Alfa Romeo Stelvio &egrave; ormai alle porte, per l'erede della Giulia si dovr&agrave; attendere il 2026. Entrambi i modelli nasceranno su architettura STLA Large, mandando in pensione la piattaforma Giorgio sviluppata ad hoc da Alfa Romeo e introdotta nel 2016 sulla berlina e il suv. Due modelli che affrontano una fase di transizione e registrano decisioni commerciali comunicate da Alfa alla rete di concessionari. Stop alla possibilit&agrave; di ordinare i due modelli con motorizzazioni benzina. Una scelta da leggere nell'ottica di contenimento delle emissioni medie di CO2, a vantaggio del target di 93,6 g/km di media sui volumi di nuove auto vendute, che dovr&agrave; essere raggiunto dai costruttori tra 2025 e 2027.&nbsp; A fine marzo stop alle Quadrifoglio Da fine marzo, pertanto, stop graduale agli ordini su Giulia e Stelvio benzina. Con una comunicazione diffusa alla rete di concessionari, il primo "taglio" si avr&agrave; il 31 marzo. Sar&agrave; da questa data che Giulia Quadrifoglio V6 2.9 litri da 510 cavalli non potr&agrave; pi&ugrave; essere ordinata, consegnando gli esemplari oggi sul mercato a un certo futuro dall'elevato valore, non solo tecnico e simbolico.  Un mese pi&ugrave; tardi, il 30 aprile, verr&agrave; fermata la possibilit&agrave; di ordinare Stelvio Quadrifoglio, mentre dal&nbsp; 31 maggio 2025 sar&agrave; la data ultima per configurare e ordinare Giulia e Stelvio 2.0 turbo benzina 280 cavalli (emissioni di CO2 da 176 g/km), negli allestimenti Sprint, Veloce e Intensa. Giulia diesel fino al 2026 Restano ordinabili, pertanto, le motorizzazioni 2.2 turbodiesel, nei livelli di potenza 160 (emissioni da 132 g/km) e 210 cavalli (da 154 g/km di emissioni), abbinati a Stelvio e Giulia. Per il suv si andr&agrave; avanti fino al passaggio di consegne con la nuova generazione, che sar&agrave; elettrica e ibrida. Nel caso della Giulia, l'orizzonte temporale &egrave; ancora pi&ugrave; esteso, mancando pi&ugrave; di un anno all'esordio della seconda generazione. N&egrave; la gamma Giulia, tantomeno Stelvio, figura tra i 50 modelli pi&ugrave; venduti in Italia nei primi 2 mesi. &Egrave; Alfa Romeo Junior la best seller, con 2.764 esemplari venduti tra gennaio e febbraio, 25^ in classifica secondo i dati Dataforce.       

Sar&agrave; tra marzo e maggio che usciranno di scena, non pi&ugrave; ordinabili, i motori benzina 2.0 280 cavalli e V6 2.9 Quadrifoglio. Rester&agrave; un'offerta solo diesel, aspettando le nuove generazioni ibride di Stelvio e Giulia

Alfa Romeo, stop alle Giulia e Stelvio benzina

I listini dell&rsquo;intera gamma Alfa Romeo si amplia verso l&rsquo;alto con l&rsquo;arrivo dell&rsquo;allestimento Intensa, dedicato a Giulia, Stelvio, Tonale e Junior. Pensato per intercettare la clientela pi&ugrave; attenta allo stile e alla tecnologia, si caratterizza per una dotazione particolarmente ricca e impreziosita dall&rsquo;esclusivit&agrave; che solo un allestimento prodotto in serie limitata pu&ograve; garantire. La gamma Intensa, infatti, non verr&agrave; prodotta in serie limitata, ma sar&agrave; ordinabile su tutti i modelli unicamente fino alla fine del 2025.    Allestimento al top  L&rsquo;allestimento Intensa porta al debutto finiture dedicate che, a seconda della vettura scelta, uniscono pelle, Alcantara e dettagli in colore oro. Nello specifico, la Tonale si caratterizza per la presenza di cerchi in lega da 20 pollici diamantati dal disegno specifico e impreziositi da una finitura dorata che si amalgama perfettamente con le tre tinte della carrozzeria disponibili: Rosso Alfa, Nero Alfa e Verde Montreal. Interessante anche la personalizzazione degli interni, dove a dominare sono le tinte del nero. Su plancia, pannelli porta e sedili si mischiano insieme pelle e Alcantara, con particolari cuciture dorate a contrasto. Sui sedili, poi, non manca il logo Alfa Romeo ricamato sul poggiatesta, mentre sui fianchetti &egrave; termoimpressa la scritta Intensa, che si ritrova anche sul poggiabraccio sul tunnel centrale. In ultimo, a caratterizzare questo nuovo allestimento ci pensa l&rsquo;inserto in color cuoio sul volante. Tanta anche la tecnologia, che si esprime non soltanto nella presenza di un doppio cluster digitale sulla plancia costituito da quadro strumenti e sistema multimediale, ma anche in una ricca suite di Adas che assicura la guida autonoma di Livello 2.  I motori  Per quanto concerne la gamma motori, il nuovo allestimento Intensa &egrave; disponibile sull&rsquo;intera lineup di motorizzazioni della Tonale. Si parte con il Diesel 1.6 da 130 cv, per poi passare al 1.5 Hybrid a benzina da 160 cv, fino ad arrivare ad plug-in da 280 CV. Ed &egrave; proprio quest&rsquo;ultima la variante che abbiamo messo alla prova. Sotto il cofano lavora un 1.3 turbo a benzina abbinato ad un motore elettrico da 125 cv sull&rsquo;asse posteriore e un secondo pi&ugrave; piccolo da circa 45 CV all&rsquo;anteriore, alimentati da una batteria da 15,5 kWh, per una potenza di sistema di 280 cv. La spinta &egrave; corposa fin dalla primissima fase di richiesta di potenza, regalando prestazioni di tutto rispetto. Peccato per le vibrazioni generate dal lavoro del piccolo 1.3, sempre piuttosto percepibili all&rsquo;interno dell&rsquo;abitacolo. La presenza delle sospensioni a controllo elettronico di serie, inoltre, contribuisce a limitare i movimenti della scocca in curva, a tutto vantaggio del piacere di guida. Buona, infine, l&rsquo;autonomia in elettrico. Stando ai dati riportati da Alfa Romeo, con un &ldquo;pieno&rdquo; di energia si riescono a percorrere circa 70 km.  I prezzi  Veniamo ai prezzi. L&rsquo;allestimento Intensa per la Tonale plug-in come quello oggetto di questa prova viene proposto ad un prezzo di 62.700 euro. In alternativa c&rsquo;&egrave; la Hybrid a 52.900 euro o la Diesel a 51.100 euro. 

Per chi cerca il massimo dell&rsquo;esclusivit&agrave; il Biscione propone un nuovo allestimento che si posiziona al vertice della gamma

Alfa Romeo Tonale, Intensa top di gamma

Ormai &egrave; passata alla storia come l&rsquo;automobile della discordia. L&rsquo;auto che ha fatto litigare Stellantis con il mondo politico per via di quel nome originale &ldquo;Milano&rdquo; che il Ministro Urso definiva sacrilego per un&rsquo;auto costruita in Polonia e non in Italia. Ma &egrave; anche l&rsquo;Alfa che ha scatenato un putiferio fra gli alfisti che l&rsquo;hanno criticata per via dei molti componenti comuni con le Peugeot. Nel frattempo &egrave; entrata anche tra le finaliste del premio The Car of The Year 2025, anche se non &egrave; poi riuscita ad aggiudicarsi il trofeo. Per&ograve;, adesso che la prima Alfa Romeo Junior con motorizzazione ibrida &egrave; arrivata nel nostro Centro Prove per il consueto test approfondito su strada con rilevamenti strumentali, &egrave; giusto spogliarsi dai pregiudizi per dare una valutazione il pi&ugrave; possibile obiettiva su quest&rsquo;auto.    Perch&eacute; la Junior &egrave; importante  Basata sui numeri e sui fatti, non su preconcetti. La Junior &egrave; una vera svolta per l&rsquo;Alfa Romeo, perch&eacute; rappresenta il ritorno del Marchio nel segmento B a quasi dieci anni di distanza dalla MiTo. Nello stesso tempo, &egrave; anche la prima Alfa Romeo a tre cilindri, perch&eacute; monta una versione modificata del motore 1.2 PureTech di derivazione PSA. E qui sono nate le prime polemiche con gli alfisti doc. La realt&agrave; &egrave; che la Junior &egrave; uno dei frutti delle sinergie Stellantis, come tanti altri modelli. Quando nel 2021 c&rsquo;&egrave; stata la fusione tra PSA e FCA che ha portato alla nascita di Stellantis, ciascuna delle due industrie ha portato in dote qualcosa: gli italiani ci hanno messo creativit&agrave;, fabbriche e design, mentre i francesi soprattutto motori di piccola cilindrata e piattaforme perch&eacute; nel decennio precedente FCA non aveva pi&ugrave; investito in ricerca e sviluppo e molta tecnologia era obsoleta. Questo spiega perch&eacute; l&rsquo;Alfa Junior utilizza il moderno pianale CMP di provenienza PSA, moderno e multi-energy e non quello della Fiat 500X e della Jeep Renegade (di derivazione Punto) non pi&ugrave; in linea con le norme di omologazione. Il discorso &egrave; un poco diverso per i motori. Alfa per la Junior avrebbe anche potuto optare per il 1.5 quattro cilindri italiano della Tonale. Invece ha preferito il tre cilindri 1.2 PureTech di PSA. La ragione &egrave; nelle dimensioni e nel miglior rapporto peso/potenza.  I pregi del 3 cilindri  Il 3 cilindri francese &egrave; molto pi&ugrave; compatto e leggero del 4 cilindri Tonale, eroga una potenza specifica pi&ugrave; elevata e ha permesso agli ingegneri Alfa di realizzare un&rsquo;auto pi&ugrave; agile e guidabile. Infatti la Junior ibrida pesa appena 1.305 kg. Per dare una maggiore personalit&agrave; Alfa Romeo ad un&rsquo;auto basata su piattaforme e motori comuni a tanti altri Marchi, gli ingegneri hanno lavorato sulla personalizzazione e sulla messa a punto. Sia del motore che del telaio. La Junior ha lo stesso schema di sospensioni delle altre utilitarie Stellantis (MacPherson anteriore e ponte rigido posteriore), ma le tarature e il set-up di molle e ammortizzatori, come della risposta dello sterzo, fanno la differenza nell&rsquo;uso. Nel motore &egrave; l&rsquo;elettronica, cio&egrave; le mappature, che possono dare maggior personalit&agrave; ad un motore e rendere l&rsquo;auto pi&ugrave; brillante. Dal punto di vista tecnico, poi, il tre cilindri 1.2 PureTech &egrave; stato ampiamente modificato rispetto al vecchio propulsore PSA: &egrave; stata riprogettata l&rsquo;intera distribuzione che era a cinghia in bagno d&rsquo;olio ed ora &egrave; a catena per ovviare a certi difetti di fragilit&agrave;; poi &egrave; stata aggiunta una turbina a geometria variabile che migliora la coppia. Cos&igrave; la potenza &egrave; salita dai 100 cv del propulsore standard ai 136 cv della Junior. E soprattutto il motore ha guadagnato pi&ugrave; coppia (230 Nm), che si sente davvero nella prontezza di risposta del motore nella guida rispetto al 1.2 &ldquo;liscio&rdquo;. Ma alla luce di tutti questi cambiamenti, l&rsquo;Alfa Junior si guida davvero come una vera Alfa?  La risposta sul prossimo numero di AUTO in edicola il 15 febbraio, oppure qui in edizione digitale 

La Junior &egrave; un&rsquo;alfa davvero innovativa: per il design di rottura, per il ritorno al segmento b e per l&rsquo;adozione di un 3 cilindri che ha generato discussioni, ma che si &egrave; rivelato eccellente

Alfa Romeo Junior, c&#39;&egrave; sostanza sotto al cofano

        Presentata al Salone di Bruxelles, adesso &egrave; ordinabile sul mercato italiano. Alfa Romeo Junior Q4 amplia l'offerta del B-suv con una versione 1.2 mild hybrid, contraddistinta dalla trazione quattro ruote motrici. Una specialissima soluzione firmata Stellantis, che prevede l'installazione di una secondo motorino elettrico di trazione, sempre da 21 kW, installato sull'assale posteriore e incaricato di trasmettere la coppia alle ruote in condizioni di bassa aderenza. Una trazione sulle quattro ruote motrici che interviene automaticamente, gestita dall'elettronica, a meno di non optare per la selezione manuale della modalit&agrave; Q4, attraverso il selettore DNA. Diversamente dalla Junior mild hybrid due ruote motrici da 136 cavalli, con il solo motorino elettrico sul cambio doppia frizione 6 marce, la potenza complessiva della Q4 &egrave; di 145 cavalli. Un'altra peculiarit&agrave; del modello &egrave; la sospensione posteriore Multilink. Prezzo, promozione e finanziamento Il prezzo di listino della Junior Q4 &egrave; di 37.400 euro, in promozione - slegata dalla necessit&agrave; di rottamazione - a 36.672 euro. Tra le possibilit&agrave; di finanziamento proposte, &egrave; prevista una formula con anticipo di 7.346 euro, 47 rate mensili da 300 euro e la possibilit&agrave; di riscattare l'auto pagando la rata finale di 22.353 euro. Il Taeg (tasso annuo effettivo globale) &egrave; del 7,1%. In alternativa al pagamento della rata finale &egrave; possibile restituire o sostituire la Junior con un altro modello Alfa Romeo.&nbsp;  Dotazione da top di gamma Il posizionamento della versione Q4 &egrave; al vertice della gamma ibrida del B-suv e offre una dotazione di serie molto ricca. Dai fari full led ai cerchi da 18 pollici, passando agli interni con volante in pelle, sedili riscaldabili e dotati di regolazione elettrica e funzione massaggio sul sedile del guidatore. L'infotainment da 10,25 pollici &egrave; completato dal navigatore, mentre i sistemi di assistenza alla guida comprendono le funzioni di Livello 2. Il portellone ad apertura motorizzata, hands-free, e l'accesso e avvio senza chiave dell'auto (keyless) migliorano la funzionalit&agrave; e praticit&agrave; d'uso nella quotidianit&agrave;.       

Il B-suv arricchisce l'offerta mild hybrid affiancando la versione a trazione anteriore con la proposta quattro ruote motrici Q4

Alfa Romeo Junior Q4 ibrida arriva in Italia: i prezzi e la promozione

        Alfa Romeo ha rivoluzionato la sua strategia per il Nord America: c'era da aspettarselo. La Casa automobilistica ha rinunciato all'obiettivo di vendere solamente veicoli elettrici entro il 2027. Chris Feuell, responsabile regionale del Marchio, ha annunciato che perseguir&agrave; sluzioni multi-energia. Il Marchio offrir&agrave; modelli termici, elettrici e ibridi plug-in.&nbsp; La sostenibilit&agrave; della rete di vendita &egrave; il motivo principale di questa scelta. I 110 concessionari statunitensi avrebbero incontrato difficolt&agrave; con una gamma di soli veicoli elettrici. Le dimissioni di Carlos Tavares dall'incarico di amministratore delegato hanno influito su queste decisioni? Pare non esserci dubbio.  Alfa Romeo: impatto delle dichiarazioni di Trump e flessibilit&agrave; Le politiche del nuovo presidente degli USA hanno avuto influenza. Trump ha sempre ritenuto il "mandato elettrico" un ostacolo alla libert&agrave; di scelta dei cittadini. Cos&igrave; Alfa Romeo adotta un approccio pi&ugrave; flessibile per il futuro. L'azienda si allontana da un'unica direzione, per abbracciare una visione pi&ugrave; ampia della mobilit&agrave;, che dovrebbe avere sui clienti un riscontro migliore. Libert&agrave; di scelta:&nbsp; che sia un modello termico, elettrico o ibrido plug-in, dipender&agrave; dalle preferenze e dalle esigenze di chi acquista. Probabilmente dietro le quinte Alfa Romeo starebbe valutando se questa inversione di rotta potrebbe coninvolgere&nbsp;solo gli Stati Uniti o anche altre regioni, come l'Europa. Molti segnali indicano che una simile decisione potrebbe essere adottata anche nel Vecchio Continente. Jean-Philippe Imparato, ex responsabile dell'Alfa Romeo, aveva gi&agrave; accennato alla possibilit&agrave; di una gamma di motori diversificata. Potrebbe interessarti: nuova Audi RS 3, bomba tutta da guidare&nbsp;       

Abbandonato l'obiettivo di vendere solo veicoli elettrici in Nord America entro il 2027, la clientela vuole altro

Alfa Romeo cambia rotta: anche termiche e ibride negli USA. E in UE?

        Funzionava che&nbsp;l&rsquo;auto che ti prendevi rappresentava la tua personalit&agrave;. E la forza delle Case era quella di indovinare modelli che ci incontrassero un po&rsquo; tutti, dandoci delle opportunit&agrave;. Anche nei particolari. Il pomello del cambio che fosse sensorialmente sexy, il volante che fosse sportivo, il cruscotto che fosse lussuoso. O magari viceversa, ma tu sapevi perfettamente che auto dovevi avere a tutti i costi tra le mani. C&rsquo;era sempre una firma metafisica, c&rsquo;era un tocco di artigianalit&agrave; in quei prodotti industriali che riconoscevi dal rumore e dall&rsquo;odore, di cui accettavi pure certi difetti clamorosi perch&eacute; ti bastavano i pregi. Ci dividevamo tra quelli che &ldquo;uuuuuuh le francesi&rdquo;, quelli che &ldquo;aaaaaah ma la qualit&agrave; delle tedesche &rdquo;, &ldquo;eeeeeh le inglesi pisciano olio e l&rsquo;impianto elettrico fa schifo, ma quanto ad eleganza&rdquo;, &ldquo;ooooooh, ma il motore e la linea delle italiane&rdquo;. Erano i fondatissimi luoghi comuni. Ma il fatto &egrave; che tu sceglievi l&rsquo;auto e lei sceglieva te... Leggi il resto dell'opionione di Meda sul nuovo numero di Auto in edicola e qui in edizione digitale. Abbonati ad Auto, clicca qui e scorpi come vincere una Fiat 600 Hybrid.       

Un'Alfa Romeo Gt Junior 1300 scelta per identificarsi creando un legame profondo uomo-macchina ed essere anticonformista

Meda, le auto per passione: "Lei era me e io ero lei"

Aspettando la presentazione della nuova Stelvio, appuntamento chiave del 2025 di Alfa Romeo, dal Salone di Bruxelles si parte subito con un ampliamento dell&#39;offerta Junior ibrida.  L&#39;attesa versione Q4 introduce lo schema mild hybrid dotato di due unit&agrave; elettriche di trazione, entrambe alimentate a 48 volt e con la particolarit&agrave; di realizzare un sistema quattro ruote motrici privo di albero di trasmissione.    Pi&ugrave; aderenza su fondi scivolosi con il Q4 mhev  Quella che in casa Jeep Avenger &egrave; la proposta 4xe, in casa Alfa (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato)&nbsp;diventa Q4. Le quattro ruote motrici possono essere selezionate attraverso la modalit&agrave; specifica, oppure, lasciare che sia l&#39;elettronica a decidere - in funzione del livello di aderenza e delle pendenze affrontate - quando &egrave; necessario l&#39;apporto del motorino elettrico posteriore.&nbsp;  Non cambia la potenza complessiva erogata dal motore 1.2 litri mhev, ovvero, 136 cavalli. Invariato anche l&#39;abbinamento al cambio doppia frizione 6 marce - sul quale &egrave; integrato uno dei due motori elettrici, in grado di apportare 21 kW (27 cavalli) alla linea di trazione -.  Quel che cambia con il raddoppio dell&#39;unit&agrave; elettrica &egrave; la sospensione posteriore. Al ponte torcente si sostituisce uno schema a ruote indipendenti, Multilink sulla carta in grado di migliorare il comportamento dinamico del B-suv.  Con l&#39;introduzione del mild hybrid sul motore turbo 1.2 litri in casa Stellantis &egrave; arrivata anche l&#39;adozione della catena di distribuzione, in sostituzione del controverso abbinamento della cinghia a bagno d&#39;olio, previsto inizialmente sugli 1.2 benzina non mild hybrid.  4x4 anche con batteria scarica  Tornando alla trazione Q4, il suo funzionamento &egrave; garantito anche in condizioni di carica insufficiente della batteria a 48 volt. La logica di funzionamento Power Looping fa s&igrave; che l&#39;alimentazione dell&#39;unit&agrave; elettrica posteriore sia sempre garantita, mediante l&#39;energia prodotta dal motore termico.  Accanto alla novit&agrave; Alfa Junior Q4, sullo stand del Biscione spazio alle versioni speciali Intensa - disponibili sull&#39;intera gamma -, rappresentate da Stelvio e Tonale, oltre alla 33 Stradale e alla Junior Veloce da 280 cavalli.&nbsp; 

Lo schema di trazione realizza il Q4 senza necessit&agrave; di albero di trasmissione - come su Giulia e Stelvio -. L&#39;elettrificazione soft raddoppia i motori elettrici, confermando i 136 cavalli della Junior mhev

Alfa Romeo Junior Q4, il mild hybrid fa presa sulle quattro ruote

Chi succeder&agrave; alla Renault Scenic e si freger&agrave; del titolo Auto dell&#39;anno 2025? Appuntamento fissato al 10 gennaio, quando dal Salone di Bruxelles - e con diretta streaming, dalle 11:00, sul sito di auto.it - scopriremo il modello preferito dalla giuria di 60 giornalisti europei, in rappresentanza di 23 Paesi europei.  Le 7 candidate finaliste sono state le protagoniste delle scorse settimane, con la possibilit&agrave; di essere viste da vicino (e provate) a Milano, grazie all&#39;evento organizzato da Auto. Modelli messi alla prova a Balocco, per testarne a fondo pregi e difetti.    A contendersi il pi&ugrave; prestigioso premio, riconoscimento al miglior prodotto dell&#39;industria dell&#39;auto, saranno l&#39;Alfa Romeo Junior, la Citroen C3, la Cupra Terramar, la Dacia Duster, la Hyundai Inster, la Kia EV3 e la Renault 5/Alpine A290.&nbsp;  Una variet&agrave; di modelli, per tipologia di carrozzeria e di motorizzazione rappresentate, che si concentra nella fascia cruciale del mercato per la realizzazione dei grandi volumi. Modelli che operano tra il segmento A e il segmento C.  Alfa Romeo Junior    L&#39;Alfa Romeo Junior ha riportato il marchio nel segmento B e lo ha fatto con un convincente suv molto personalizzato nel design. Ampia l&#39;offerta di motorizzazioni, dalle versioni elettriche - 156 cavalli e Veloce 280 cavalli - alle termiche benzina mild hybrid; far&agrave; il proprio debutto al Salone di Bruxelles la Junior Q4 mhev, versione quattro ruote motrici - ottenuta con un secondo motorino elettrico a 48 volt, installato sull&#39;asse posteriore -.  Si parte dai 29.900 euro per Junior mild hybrid 1.2 litri 136 cavalli.  Citro&euml;n C3    Citro&euml;n C3 &egrave; stato il primo modello ad arrivare in Europa su architettura Smart Car. Termica ed elettrica, rinnova l&#39;offerta nel segmento B con un&#39;auto molto spaziosa e dalle proporzioni rialzate da terra. Stile squadrato, originale e in controtedenza con la C3 del passato.  Prezzi a partire da 14.990 euro per C3 benzina 100 cavalli.  Sfoglia le pagine per continuare a leggere (1/3)  &nbsp;  Cupra Terramar    La sportivit&agrave; Cupra concorre al premio COTY 2025 con la Terramar. Un progetto di segmento C, offerto con interessanti motori ibridi plug-in per la sua ampia autonomia di marcia a zero emissioni. &Egrave; affiancato dalle alternative mild hybrid e dalla sportivit&agrave; &quot;pura&quot; del 2.0 TSI 265 cavalli.  Il listino ha un attacco a 42.250 euro per Terramar 1.5 mhev 150 cavalli.&nbsp;  Dacia Duster    Profondo rinnovamento nella formula Dacia Duster con l&#39;ultima generazione. Il modello si colloca a cavallo tra il mondo dei B-suv e quello dei C-suv, pi&ugrave; vicino a quest&#39;ultimo che non al primo. Interessante la proposta stilistica, verr&agrave; ripresa dal Bigster (pieno segmento C), abbinata a un&#39;offerta di motori che ha nel full hybrid 1.6 litri la soluzione pi&ugrave; avanzata e a basse emissioni dell&#39;intera gamma.  Il prezzo d&#39;attacco a 19.900 euro &egrave; fatto dalla Duster a gpl, turbo 1.0 100 cavalli. Da 26.400 euro la versione full hybrid.  Hyundai Inster    &Egrave; un&#39;ultracompatta a vocazione cittadina la Hyundai Inster. Nel segmento A propone una formula elettrica in due diverse taglie di batteria (42 e 49 kWh), in grado di offrire un&#39;autonomia di marcia idonea all&#39;impiego medio di una citycar.  Sono 355 i km garantiti da un modello che occupa appena 3,82 metri in lunghezza ma offre un abitacolo da utilitaria, visto il passo di 2,58 metri. Il listino parte dai 24.900 euro in Italia.  Sfoglia le pagine per continuare a leggere (2/3)  &nbsp;  Kia EV3    Ancora un&#39;elettrica ma in tutt&#39;altro segmento, con Kia EV3. Intorno all&#39;architettura modulare e-GMP, il marchio ha sviluppato un interessante progetto da 4,30 metri di lunghezza e un&#39;autonomia di marcia molto ampia, che si spinge fino a 560 km con la EV3 da 81 kWh di batteria.  Prezzi a partire da 35.950 euro sul mercato italiano.  Renault 5/Alpine A290    L&#39;elenco delle 7 finaliste si completa con il progetto Renault 5-Alpine A290. La seconda &egrave; la specializzazione sportiva, con soluzioni di assetto e motore dedicate, della R5 E-Tech.  Gradevole reinterpretazione della Renault 5 degli anni Settanta, la versione elettrica &egrave; un&#39;auto di segmento B che offre un abitacolo molto curato e ingombri ridotti a soli 3,92 metri di lunghezza. Se la R5 E-Tech &egrave; proposta attualmente in configurazione 122 e 150 cavalli, la Alpine A290 alza la posta in gioco a 180 e 218 cavalli, per due proposte molto vivaci in accelerazione.  I prezzi in Italia partono dai 38.700 euro per la Alpine A290, da 27.900 euro per la Renault 5 E-Tech Electric.  (3/3)  Auto vendute in Italia, i numeri e le case che hanno fatto meglio 

Al Salone di Bruxelles arriver&agrave; la conta dei voti espressi dai giurati del premio Car of the Year. Sette proposte a esprimere il meglio dell&#39;offerta sul mercato e molto variegata

Auto dell&#39;anno 2025, ci siamo: quale modello avr&agrave; la meglio?

La nuova Alfa Romeo Stelvio &egrave; pronta a ridefinire gli standard del SUV premium della casa automobilistica milanese. L&#39;auto &egrave; attesa per il debutto nei prossimi mesi, probabilmente ad aprile, e promette di svelarsi gi&agrave; all&#39;inizio del 2025. Considerati i 115 anni di Alfa Romeo, che li celebrer&agrave; il prossimo 24 giugno, il nuovo SUV si imporr&agrave; sicuramente come uno dei protagonisti, e inoltre potrebbe essere l&rsquo;occasione per presentare l&#39;intera gamma o avviare ufficialmente gli ordini del nuovo modello in Italia.    Cosa sappiamo?  La nuova Stelvio verr&agrave; prodotta nello stabilimento Stellantis di Cassino sulla piattaforma STLA Large, e si distinguer&agrave; per dimensioni leggermente superiori e un design profondamente rinnovato. Presenter&agrave; linee pi&ugrave; aerodinamiche, uno scudetto frontale chiuso, fari affilati, una targa centrale, una coda tronca e una firma luminosa posteriore a forma di V, che contribuiranno a renderla pi&ugrave; sportiva e moderna rispetto al modello attuale.  Passando alle motorizzazioni, nonostante le prime ipotesi suggerissero una gamma esclusivamente elettrica, sembra ormai probabile la presenza di almeno una versione con motore termico. Inoltre, da quanto si dice, potrebbero essere incluse pi&ugrave; varianti ibride, tra cui una possibile versione con il noto propulsore Hurricane. Attenzione per&ograve;: queste informazioni attendono ancora una conferma ufficiale da parte di Alfa Romeo.  Sul fronte dei prezzi, si prevede un lieve incremento rispetto all&#39;attuale listino, ma dettagli pi&ugrave; precisi emergeranno nei prossimi mesi.  Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid  &nbsp; 

Il Suv sar&agrave; prodotto nello stabilimento Stellantis di Cassino sulla piattaforma STLA Large, e avr&agrave; un incremento nel prezzo di listino

L&#39;Alfa Romeo Stelvio &egrave; la protagonista dei festeggiamenti per i 115 anni del Biscione

Una promessa &egrave; una promessa. E come tale, quando la si fa, va mantenuta. Anche quando questa inizialmente pu&ograve; sembrare una &ldquo;mission impossible&rdquo;, per citare la saga di Tom Cruise. E proprio come Ethan Hunt che riesce a trasformare l&#39;impossibile in possibile, anche Alfa Romeo &egrave; stata in grado di mantenere fede alla parola data: la prima delle 33 unit&agrave; della nuova Alfa Romeo 33 Stradale ha terminato il processo di produzione ed &egrave; pronta ad incontrare il primo&nbsp;cliente.    33 Stradale: un privilegio per pochi  Questo progetto mira non solo a festeggiare il ritorno del Marchio nell&#39;universo di fuoriserie, ma si pone anche come una vittoria del know-how e dello stile italiano nel mondo. Processi artigianali, prestazioni estreme, personalizzazioni molto interessanti: questi alcuni degli ingredienti che rendono complesso ma al tempo stesso affascinante il processo di produzione di una fuoriserie. Un progetto di magnitudine &ldquo;extra &ndash; ordinario&rdquo; che, come promesso dal marchio, in tempo record, volge a compimento.  La nuova coup&eacute; a &ldquo;due posti secchi&rdquo; - che &egrave; stata prodotta in sole 33 unit&agrave; - coniuga heritage e futuro, che ha come obiettivo regalare un&#39;esperienza di guida esaltante e il fascino immortale di un&#39;auto a una ristrettissima cerchia di appassionati, che hanno creduto fin dall&rsquo;inizio nel progetto, esattamente come il primo cliente, membro del Club 33.  La 33 Stradale &egrave; nata nella nuova &ldquo;Bottega&rdquo; Alfa Romeo dove designer, ingegneri e storici del marchio hanno incontrano i 33 proprietari per decidere insieme la loro configurazione ideale, replicando ci&ograve; che accadeva nelle botteghe artigianali rinascimentali o nelle officine dei famosi carrozzieri italiani del Novecento, quando Alfa Romeo modellava le sue creazioni con la collaborazione di queste realt&agrave; di grande spessore, tra cui la Carrozzeria Touring Superleggera, che ieri ha firmato alcune delle pi&ugrave; belle Alfa Romeo di sempre e oggi &egrave; protagonista nella produzione della nuova 33 Stradale.  Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid 

Il primo esemplare dei 33 realizzati &egrave; pronto per essere consegnato al proprietario

Alfa Romeo 33 Stradale, regalo di Natale per il primo cliente

Dopo aver lanciato la motorizzazione mild hybrid al Salone di Parigi, Alfa Romeo Junior aprir&agrave; il 2025 dal Motorshow di Bruxelles e lo far&agrave; presentando la versione Junior Q4.&nbsp;  Un appuntamento attesissimo, quello belga, perch&eacute; assegner&agrave; il premio Auto dell&#39;anno e Alfa Junior &egrave; tra le 7 finaliste.&nbsp;  Non sar&agrave; l&#39;unica novit&agrave; dello stand Alfa Romeo a Bruxelles, visto il debutto della serie speciale Intensa, disponibile sull&#39;intera gamma: Tonale, Stelvio e Giulia, successivamente anche la Junior.    Serie Intensa, i particolari specifici  Ad accomunare i modelli, un trattamento estetico che celebra il marchio del Biscione, tra particolari in oro chiaro sui cerchi diamantati e le pinze freno, altri in grigio scuro. A bordo, rivestimenti pregiati tra pelle, Alcantara traforata, particolari a contrasto color cuoio.&nbsp;    La gamma Intensa sar&agrave; disponibile su Alfa Romeo Tonale ibrida plug-in 260 cavalli, mild hybrid 160 cv e turbodiesel 130 cavalli. Su Stelvio 2.0 turbo benzina 280 cavalli e le turbodiesel 210 e 160 cavalli, cos&igrave; come su Giulia nelle medesime motorizzazioni.  Alfa Romeo Junior Q4 con il multilink  Il focus, per&ograve;, &egrave; su Alfa Romeo Junior Q4. La seconda proposta mild hybrid raddoppia il numero di motori elettrici alimentati a 48 volt, installandone un secondo sull&#39;asse posteriore. I 21 kW (28 cavalli) vengono erogati alle ruote attraverso un riduttore che moltiplica il valore di coppia fino a 1.900 Nm. La trazione 4x4 &egrave; disponibile anche in condizioni di batteria con poca energia residua, grazie al funzionamento Power Loop tra motore termico ed elettrici.  Per l&#39;unit&agrave; sul cambio doppia frizione che resta invariata, la Junior Q4 si differenzia dalla mhev due ruote motrici 136 cavalli per la trasformazione della sospensione posteriore in multilink. Altro contenuto di pregio tecnico sul B-suv, che in configurazione quattro ruote motrici opera mediante la modalit&agrave; specifica Q4.&nbsp;  La motorizzazione, insieme a Junior mhev ed elettrica, sar&agrave; tra quelle proposte in allestimento Intensa. A caratterizzare il B-suv, oltre ai contenuti &quot;condivisi&quot; con Tonale, Stelvio e Giulia (dettagli neri, altri color oro), i sedili traforati in Alcantara, cuciture e inserti a contrasto color cuoio, plancia rivestita in Alcantara e il Techno Pack di serie. 

La serie speciale sar&agrave; su tutti i modelli del marchio, che introduce la versione mild hybrid Q4 del B-suv, in corsa per il premio Auto dell&#39;anno 2025

Alfa Romeo Intensa debutta a Bruxelles insieme a Junior Q4

        Giornata di prova per Valtteri Bottas, pilota F1 per Sauber ma portacolori della Alfa Romeo fino alla passata stagione. Il finlandese, presso la pista Alfa Romeo nel Centro Sperimentale di Balocco, ha potuto testare il prototipo 00 della nuova 33 Stradale. Una prova intensa, al termine della quale Bottas ha dichiarato che avere l'opportunit&agrave; di testarla &egrave; stato &ldquo;davvero speciale. Spero che i miei feedback possano essere utili all&rsquo;esperta squadra di sviluppo Alfa Romeo per la messa a punto finale. Configurare la mia vettura personale con la 'bottega Alfa Romeo' &egrave; stato coinvolgente ed appassionante, testarla oggi &egrave; stato davvero emozionante. Non mi resta altro che attendere che la mia 33 Stradale sia pronta! Sono estremamente soddisfatto del test. L&rsquo;esperienza di oggi &egrave; vicina alla perfezione, che per me significa, simbiosi totale con la vettura. L&rsquo;auto ti mette subito a tuo agio: estremamente reattivit&agrave;, precisa. Il feeling con la vettura &egrave; immediato, estremamente facile e divertente da comprendere, e non serve certo essere un pilota di F1 per percepirlo. Inoltre, il suo sound avvolge l&rsquo;abitacolo ed &egrave; inconfondibilmente Alfa Romeo."  Bottas, la prima fase del test con GTAm e 33 A gestire la sessione di prove &egrave; stato il team di ingegneri del Marchio lombardo, sottoponendo il pilota a test specifici in cui la velocit&agrave; oscillava fra moderata e alta, per poter capire bene l'efficienza del bilanciamento, del sistema frenante e del road handling. Si &egrave; partiti con un primo giro di ricognizione a bordo di Giulia GTAm per permettere a Valtteri di prendere confidenza con la configurazione del tracciato della pista Alfa Romeo, dopodich&eacute; si &egrave; messo alla guida dell'auto, dicendo immediatamente di lei quanto fosse intuitiva e di facile comprensione. La prima prova &egrave; stata effettuata a moderata velocit&agrave;, affinch&eacute; potesse valutare la precisione del sistema sterzante e la risposta dell&rsquo;impianto frenante, oltre al caratteristico handling garantito dal sistema costituito da telaio ad H in alluminio, monoscocca in fibra di carbonio e dalla raffinata configurazione sospensiva. Bottas, destreggiandosi abilmente all'inerno della 33 Stradale, ha apprezzato l&rsquo;essenzialit&agrave; dell&rsquo;abitacolo, che non distrae mai il conducente dall&rsquo;esperienza di guida. Seconda fase e finale con la supercar Alfa Romeo Il secondo step ha permesso al pilota di aumentare la velocit&agrave; per testarne il comportamento in condizioni pi&ugrave; estreme. Ricordiamo che la vettura ha un propulsore V6 biturbo da 3.0 litri da oltre 620 CV, con cambio DCT a 8 velocit&agrave;, trazione posteriore e differenziale elettronico a slittamento limitato, e che &egrave; montato al centro longitudinalmente e consente alla 33 Stradale di raggiungere 333 km/h di velocit&agrave; massima e un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi. Due le modalit&agrave; di guida a disposizione, attivabili dagli interruttori presenti sul tunnel centrale: Strada e Pista. La prima, presente al suo avviamento, ha un'erogazione potenza regolare, consueta sensibilit&agrave; ai pedali, sospensioni morbide, cambio fluido e valvole di scarico attive aperte solo sopra i 5.000 giri/min. Con la seconda la potenza &egrave; massima, i pedali sono ancora pi&ugrave; reattivi e le sospensioni rigide, oltre a offrire cambiate rapide e valvole di scarico attive sempre aperte. Nella fase finale del test, Bottas ha affrontato il tracciato di Balocco selezionando proprio la modalit&agrave; Pista con cui la 33 Stradale esprime tutto il suo potenziale. Tra i controlli di prestazione pi&ugrave; succosi in questa configurazione c'&egrave; la procedura di &ldquo;Partenza Veloce&rdquo; che agisce sul cambio, sul controllo di trazione e sulla potenza per massimizzare l'accelerazione evitando lo slittamento delle ruote. Ci&egrave; che il pilota ha apprezzato molto &egrave; stata la precisione e la capacit&agrave; dei freni di adattarsi alle diverse modalit&agrave; di guida, garantendo sempre un ottimo controllo del veicolo, e questo &egrave; grazie al sistema frenante integrato Alfa Romeo Brake-By-Wire, che consente sia il controllo della pressione frenante sia di adattare la sensazione del pedale sempre stabile. Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid       

I test sono stati effettuati con il &ldquo;prototipo 00&rdquo; presso la pista Alfa Romeo nel Centro Sperimentale di Balocco con al volante il pilota di F1

Valtteri Bottas mette “sotto torchio”  l'Alfa Romeo 33 Stradale

        In occasione della Giornata Internazionale per l&rsquo;eliminazione della violenza sulle donne (25 novembre), il Museo Fratelli Cozzi di Legnano (MI) inaugura la terza edizione di "Donne e Motori? Gioie e Basta". Si tratta di un progetto fotografico che sfida gli stereotipi di genere e celebra le donne attraverso immagini potenti e simboliche. L'inaugurazione ufficiale si terr&agrave; proprio luned&igrave; 25 novembre alle ore 18:30, presso la Sala Rossa del museo, dopo l'anteprima speciale dell'edizione appena conclusa di Milano AutoClassica. Il tema della sorellanza e l&rsquo;evoluzione del progetto  Questa nuova edizione si focalizza sulla &ldquo;sorellanza&rdquo;, mettendo in luce la capacit&agrave; delle donne di lavorare insieme e supportarsi reciprocamente, nella vita professionale come in quella personale. Ogni protagonista ha posato, accanto alle Alfa Romeo classiche della collezione del Museo Fratelli Cozzi, insieme a una &ldquo;sorella&rdquo;: 40 donne testimonial, tra le quali la fondatrice Elisabetta Cozzi (in foto), la nuotatrice paralimpica Martina Rabbolini e le colleghe giornaliste Maria Leitner, Monica Secondino e Ilaria Salzano, sono state ritratte dall&rsquo;obiettivo di Camilla Albertini, gi&agrave; fotografa delle precedenti edizioni. Tra gli sponsor Mawdy Services e Pirelli, oltre al patrocinio di enti come ACI Storico, ASI e FIVA. Automobili e empowerment, connubio simbolico  L&rsquo;iniziativa, con apertura al pubblico dal 26 novembre al 18 dicembre, nasce (anche) per sfidare e superare frasi stereotipate come "Donna al volante, pericolo costante", dimostrando che il binomio "donne e motori" pu&ograve; essere, anzi, fonte di ispirazione e orgoglio. Tra le vetture protagoniste spiccano modelli leggendari come Alfa Romeo 2600 Spider Touring Superleggera, Giulia Sprint e Montreal che fanno da cornice ai ritratti, simboleggiando potenza, bellezza e innovazione. Il progetto non si limita, poi, alla sola mostra statica: gli scatti, infatti, &ldquo;viaggeranno&rdquo; per l&rsquo;Italia e all&rsquo;estero, in luoghi come scuole a spazi istituzionali, per promuovere una cultura inclusiva e rispettosa.       

La terza edizione, in programma dal 25 novembre, sfida gli stereotipi di genere: 40 donne hanno posato con le icone Alfa Romeo della collezione Cozzi

"Donne e Motori? Gioie e Basta", la mostra al museo Cozzi

        Alfa Romeo ha scelto il palcoscenico di Milano AutoClassica 2024 per una delle prima uscite pubbliche della nuova Junior ibrida. La piccola del Biscione &egrave; stata grande protagonista dello stand del Biscione insieme ad altri modelli iconici del presente e del passato del Marchio, portati dalla divisione Heritage del Gruppo Stellantis alla kermesse lombarda: oltre alla Junior hanno infatti catturato l'attenzione dei visitatori anche la nuova 33 Stradale, la concept car Iguana, la 4C in versione Safety Car della Superbike e la classica Spider nella versione "osso di seppia".  Debutta la Junior ibrida Lanciata dapprima in versione 100% elettrica, la Junior si &egrave; recentemente arricchita della variante a benzina mild hybrid, che proprio a Milano ha avuto uno dei suoi primi "incontri" ufficiali con il pubblico. Pressoche&eacute; identica all'omologa elettrica, la Junior ibrida si pu&ograve; distinguere, oltre che per l'ovvia assenza dello scarico, anche per la diversa configurazione del trilobo anteriore: sulla EV &egrave; presente una versione stiizzata dello stemma Alfa, con la croce e il Biscione, mentre sull'ibrida &egrave; presente la scritta per esteso "Alfa Romeo" nel carattere corsivo classico del brand. Le differenze principali sono ovviamente tutte sotto al cofano: l'unit&agrave; elettrica della EV (156 o 280 cavalli, a seconda della versione standard o Veloce) lascia qui spazio al collaudato 3 cilindri da 1,2 litri del Gruppo Stellantis, offerto in declinazione da 136 cavalli e sistema mild hybrid 48V. Un powertrain che presto sar&agrave; proposto anche con trazione integrale Q4.&nbsp; Nelle concessionarie da fine ottobre, la Junior ibrida punta a conquistare una fetta di pubblica ancora maggiore rispetto alla variante elettrica e alla "sorella maggiore" Tonale. Al momento del lancio della Hybrid, Alfa Romeo ha comunicato che la Junior aveva ottenuto gi&agrave; oltre 10mila ordini, affermandosi come uno dei modelli dallo slancio maggiore degli ultimi anni.  33 Stradale e le altre Ma la Junior non &egrave; stata l'unica protagonista dello stand Alfa Romeo a Milano AutoClassica. A fare compagnia alla piccola c'era infatti l'alytro estremo della gamma attuale del Biscione, la supercar 33 Stradale. Esposta nella classica livrea rossa, la vettura ha polarizzato le attenzioni dei visitatri sfoggiando il suo design, ispirato all'omonima celebre antenata degli anni '60, e le sue porte "a farfalla" ad aperura verticale. Derivata dalla "cugina" Maserati MC20, ripete per certi versi il percorso fatto a suo tempo da Alfa e dal Tridente con il progetto 8C Competizione, dotata della meccanica e del motore da 4,7 litri della GranTurismo.&nbsp; In questo caso l'unit&agrave; prestata da Maserati &egrave; il nuovissimo e performante V6 Nettuno da 3 litri biturbo con tecnologia da F1, con 620 cavalli di potenza e 333 km/h di velocit&agrave; massima (ma &egrave; stata realizzata anche la variante elettrica da 750 cv...). Della 33 Stradale sono previsti appena 33 esemplari, gi&agrave; tutti venduti a clienti selezionati per una cifra a sei zeri. Era a fare bella mostra di s&eacute; accanto alla 33 Stradale un'altra Alfa davvero speciale, stavolta addirittura un esemplare unico: si tratta della 33 "Iguana", concept car disegnata da Giorgetto Giugiaro ed esposta per la prima volta al Salone di Torino del 1969. Bassa e aerodinamica, la Iguana era alta appena 1,05 metri, lunga poco pi&ugrave; di 4 metri e leggerissima, grazie all'ampio uso di materiali come alluminio e fibra di vetro che consentivano alla bilancia di fermarsi a quota 700 kg. Bench&eacute; non sia mai diventata un modello di serie, le sue linee sono state di ispirazione per la Maserati Bora.  Arriva direttamente dagli anni '60 anche la Spider 1750 esposta ad AutoClassica, in un esemplare bianco con la iconica coda a "osso di seppia". Un modello, questo, che si &egrave; ritagliato uno spazio importante nella storia dell'automobilismo italiano anche grazie alla partecipazione alla popolare pellicola con Dustin Hoffman.&nbsp;  Presente, infine, un esemplare della 4C del 2016 nella speciale versione progettata per assolvere al ruolo di Safety Car nel Mondiale Superbike. Dotata del 4 cilindri 1750 turbo da 240 cv, vantava un rapporto peso potenza di meno di 4 kg per cv grazie al peso inferiore alla tonellata. Ferrari, i 40 anni della Testarossa a Milano AutoClassica        

La nuova Junior ibrida &egrave; stata la protagonista dello stand del Biscione insieme alla supersportiva 33 Stradale ed alcuni pezzi pregiati del relparto Heritage

Alfa Romeo a Milano AutoClassica con 33 Stradale, Junior e Iguana

Chi si ferma &egrave; perduto, recita un famoso detto che vale certamente anche per le automobili. Sulla breccia ormai da pi&ugrave; di qualche tempo, le Alfa Romeo pi&ugrave; sportive, Giulia e Stelvio Quadrifoglio, sono state cos&igrave; aggiornate con affinamenti per mantenerle competitive in un settore abbastanza rarefatto se non proprio d&rsquo;&eacute;lite. Ambizioni importanti le ha, nello specifico, la serie limitata Super Sport, riconoscibile per il contorno nero attorno al Quadrifoglio dello stemma e le finiture interne in fibra di carbonio con impunture rosse in tre dimensioni. A questo si aggiungono gli scarichi esclusivi forniti dalla Akrapovic, che &egrave; diventata azienda leader nella specifica materia. Abbiamo avuto modo di provare uno dei 175 esemplari della Stelvio Quadrifoglio Super Sport (sono 275 le Giulia corrispondenti), in listino a 109.900 euro con in aggiunta come opzione il colore rosso Etna della carrozzeria (2.500 euro) e il Pack Techno (1.500 euro) con controllo intelligente della velocit&agrave; pi&ugrave; assistente al mantenimento di corsia.    La pi&ugrave; grintosa variante della Stelvio adotta ora proiettori adattivi a matrice di Led con luci diurne a tre elementi per ciascun lato.  Il resto del servizio &egrave; su AUTO in edicola, oppure qui in edizione digitale   

Abbiamo portato in pista la versione pi&ugrave; grintosa della Stelvio Quadrifoglio: guarda qui il video

Alfa Romeo Stelvio Super Sport, il giro al Balocco del Suv da 520 cavalli

Tra il 2013 e il 2021 Alfa Romeo ha prodotto la 4C, una coup&eacute; sportiva sostituita poi dalla Alfa Romeo 33 Stradale. Oggi, quest&#39;auto, torna con tre nuovi esemplari speciali da collezione, che vogliono omaggiare il legame indissolubile tra il Marchio e Nicola Larini, il campione che ha segnato la storia del DTM nel 1993 con l&#39;Alfa Romeo 155 V6 TI.  La 4C - Collezione GT &ldquo;Nicola Larini&rdquo;  Queste versioni della 4C, esclusive e limitate, sono state realizzate nell&#39;ambito del programma &quot;Reloaded by Creators&quot; di Stellantis Heritage, in collaborazione con Nicola Larini e Alessandro Maccolini, attuale Alfa Romeo Design Project Manager e all&#39;epoca responsabile del design della 4C. Siamo di fronte a tre esemplari personalizzati da Larini e dal Centro Stile Alfa Romeo, ciascuno caratterizzato da una livrea esclusiva - Verde Pino, Rosso Prugna e Giallo Ocra - ispirata alle colorazioni della Giulia GT d&rsquo;epoca.  Ogni vettura della 4C - Collezione GT &ldquo;Nicola Larini&rdquo; ha delle caratteristiche che vogliono sottolineare la rarit&agrave; degli esemplari, come per esempio la selleria specifica in microfibra nera per eliminare riflessi e garantire il grip necessario. I cerchi in lega sono invece verniciati in tinta coordinata con la livrea, e negli interni spicca la mostrina con l&#39;autografo di Nicola Larini, posta sulla plancia. Destinata ai collezionisti di tutto il mondo, la 4C Collezione GT &quot;Nicola Larini&quot; &egrave; gi&agrave; ordinabile e verr&agrave; prodotta, certificata e venduta direttamente dal dipartimento Heritage di Stellantis.  Ricordiamo, infine, che la 4C &egrave; una sportiva che monta il famoso motore centrale turbo da 1,75 litri a 4 cilindri da 240 CV, abbinato al cambio automatico a doppia frizione &quot;Alfa TCT&quot; e al selettore Alfa D.N.A., il quale consente ottime prestazioni, come l&#39;accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e una velocit&agrave; massima di oltre 250 km/h.    Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella 

Queste tre nuove versioni sono state realizzata nell&#39;ambito del programma &quot;Reloaded by Creators&quot; di Stellantis Heritage

Alfa Romeo 4C : la collezione speciale che omaggia Nicola Larini

        Alfa Romeo mette ordine in casa Tonale e presenta al salone di Parigi 2024 un model year '25 fatto di moltissime conferme e qualche novit&agrave; di dettaglio. Non cambia la struttura dell'offerta, con gli allestimenti Veloce e Sprint a listino. Tantomeno cambiano le motorizzazioni: mild hybrid Turbo benzina 1.5 litri, ibrido plug-in Q4 da 280 cavalli e il confermatissimo Turbo diesel 1.6 litri 130 cavalli. Tutti montano un cambio automatico o doppia frizione, 6 o 7 marce.  Tonale mhev 160 cavalli Dettaglio: l'offerta mild hybrid benzina avr&agrave; unicamente il livello di potenza 160 cavalli, da quanto tratteggiato in casa Alfa nel presentare Tonale a Parigi. Mild hybrid caratterizzato dall'elettrificazione del cambio DCT, con un motorino elettrico da 20 cavalli e 55 Nm. Il cambio DCT si comanda dalla rotella Mette ordine all'interno, Alfa Romeo (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Modifiche all'insegna di una migliore razionalit&agrave; dei comandi e delle loro forme sul tunnel. La leva del cambio, ad esempio, si trasforma in un selettore a rotella. Visivamente l'area diventa molto pi&ugrave; libera e ordinata, senza la leva tradizionale. Selettore a rotella che fa il paio con quello delle regolazioni delle modalit&agrave; di guida dna, posto poco pi&ugrave; avanti. I cambi marcia, in modalit&agrave; manuale, avvengono con le palette dietro al volante. Sono sfumature, dettagli di secondo ordine, gli interventi sul display della strumentazione. Sempre digitale ma con una maggiore leggibilit&agrave; di alcune informazioni. Cos&igrave; andr&agrave; sul mercato Tonale model year 2025, a due anni dal debutto e con un rinnovamento di met&agrave; carriera ancora distante.       

Le novit&agrave; sul Tonale si concentrano all'interno, oltre che nella gamma di motorizzazioni (confermate) e nell'offerta di alcuni livelli di potenza. Addio alla leva del cambio DCT

Alfa Romeo Tonale 2025, il cambio in una rotella al Salone di Parigi

        I social sono ormai a tutti gli effetti uno strumento di comunicazione potentissimo. E per fortuna non solo per pubblicit&agrave; e adv. Lo dimostra l&rsquo;intelligente evoluzione del profilo Instagram dell&rsquo;Arma dei Carabinieri, che da settembre ha adottato un approccio innovativo e trasversale, in grado di parlare anche ai pi&ugrave; giovani. Il risultato? Quasi 500mila follower (+100mila nell&rsquo;ultimo mese) e un video che addirittura supera i 5 milioni di visualizzazioni. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Un nuovo modo di comunicazione Reel dinamici e dal forte impatto visivo, con spesso protagoniste le gazzelle (l&rsquo;Alfa Romeo Giulia sta diventando una vera star), richiami ai videogiochi, brani trap. &Egrave; chiara, dunque, la volont&agrave; di rivolgersi a un pubblico giovane, mostrando altri aspetti dell&rsquo;Arma, ma con l&rsquo;obiettivo di portare questo stesso pubblico a informarsi su peculiarit&agrave; e caratteristiche di questa organizzazione. Il video della gazzella che sfreccia su una strada per poi sparire nel nulla e ricomparire all&rsquo;improvviso alle spalle dello spettatore ha raggiunto oltre 5 milioni di visualizzazioni: &ldquo;Con questo avete vinto tutto&rdquo;, &ldquo;Meglio seguire i carabinieri che avere i carabinieri che ti seguono&rdquo;, &ldquo;Il social media manager dell&rsquo;Arma &egrave; ufficialmente della Gen Z&rdquo;, sono alcuni commenti che si leggono. Si tratta chiaramente di escamotage, a volte anche con contenuti non proprio caratteristici dei Carabinieri, che hanno successo perch&eacute; nuovi e coinvolgenti, specialmente quando si riesce a far arrivare messaggi giusti su sicurezza e legalit&agrave;. Tuttavia, il profilo resta sempre molto attivo anche nella comunicazione di notizie di interesse pubblico, operazioni di servizio ecc&hellip; Ma una cosa &egrave; chiara: l'Alfa Romeo Giulia &egrave; la nuova tendenza da seguire.&nbsp; Partecipa ai test drive gratuiti di Rom-E, compila il form e iscriviti qui       

Con 100mila follower acquisiti a settembre (in totale quasi 500mila) e contenuti innovativi, il profilo Instagram dell&rsquo;Arma si rivolge ai pi&ugrave; giovani anche con le sue gazzelle

L'Alfa Romeo Giulia dei Carabinieri è diventata una star dei social

        Gi&agrave; nel 2022, Erre Erre Fuoriserie aveva firmato un retromod su Alfa Romeo Giulia. Adesso la berlina del 1962 torna a vivere ancora una volta, disponibile in due versioni, Classica o Alleggerita, tra cui i clienti (facoltosi, si intende) possono scegliere. La cifra? Ovviamente da capogiro: si parte da 350mila euro + Iva, a cui si deve aggiungere anche l&rsquo;auto da fornire, un Quadrifoglio (la cosiddetta &ldquo;donor car&rdquo;) per eseguire la trasformazione. Insomma, un&rsquo;operazione per pochi. E infatti ne saranno realizzate appena 33 unit&agrave;.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Tempo di lavoro: 6 mesi Dopo aver alleggerito il proprio conto in banca, i clienti ricevono questa speciale vettura il cui design riprende quello del modello originale, con carrozzeria realizzata interamente in fibra di carbonio. E non mancano novit&agrave;, come i nuovi condotti Venturi per ottimizzate il raffreddamento del&nbsp;V6 biturbo 2.9 da 562 CV (eventualmente modificabile per una maggiore potenza) e scarico Capristo. Il tempo di lavoro previsto &egrave; di 6 mesi. Nell&rsquo;abitacolo (la vettura ha solo due posti nella versione Alleggerita), troviamo interni in Alcantara e dettagli artigianali, oltre all'alloggiamento centrale per&nbsp;l&rsquo;estintore. Ci sono poi sospensioni Bilstein B16 tarate su misura e pneumatici Pirelli P Zero Corsa Asimmetrico 2. &nbsp; &nbsp; Carlos Tavares guida l'Alfa Romeo Junior 280 Veloce in Portogallo       

La berlina del 1962 torna a vivere in una serie di 33 esemplari: disponibile in due versioni, Classica o la novit&agrave; Alleggerita (questa senza sedili posteriori)

Alfa Romeo Giulia Erre Erre Fuoriserie, una biposto speciale (e costosa)

        Da Detroit arriver&agrave; il motore termico per la seconda generazione di Alfa Romeo Giulia e Stelvio? Stellantis ha stanziato 235,5 milioni di dollari per la produzione in Michigan a Sterling Heights del Dodge Ram 1500 REV e &nbsp;97,6 milioni di dollari per gli stabilimenti di Dundee per una nuova Jeep Wagoneer ibrida entro la fine del 2025, che sar&agrave; assemblata assieme alle Wagoneer e Grand Wagoneer termiche. A Dundee, sempre in Michigan nella contea di Monroe saranno invece spesi 73 milioni di dollari &nbsp;per la produzione di un motore 1.6 turbo a iniezione diretta e per l&rsquo;aggiornamento delle linee produttive che daranno origine a componenti delle piattaforme STLA. Un nuovo 4 cilindri anche per il Biscione? Il discorso torna quindi utile alla nuova serie del Suv sportivo e della berlina di Alfa Romeo.  La seconda generazione di Stelvio e Giulia, che nascer&agrave; sulla architettura STLA Large e sar&agrave; assemblata a Cassino sar&agrave; molto probabilmente anche elettrificata, ibrida con un motore termico. Il nuovo turbo-benzina che nascer&agrave; inizialmente in Michigan si chiama GME-T4 Evo&nbsp;e sar&agrave; dedicato alla vetture ibride che nasceranno dal 2025. Se son rose&hellip; Potrebbe interessarti: Carlos Tavares guida l'Alfa Romeo Junior 280 Veloce in Portogallo&nbsp;       

In Michigan potrebbe nascere il nuovo motore per le future versioni ibride di Stelvio e Giulia

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