        Nel 1867 il primo veicolo a trazione elettrica veniva presentato all&rsquo;Esposizione Universale di Parigi dall&rsquo;inventore austriaco Frank Kavogl. 155 anni dopo, la capitale francese sar&agrave; ancora una volta la location di una venue dedicata alla mobilit&agrave; con un occhio di riguardo verso l&rsquo;ambiente: si tratta di ChangeNOW, evento mondiale dedicato alle soluzioni sostenibili e a impatto positivo. Renault, il concept a idrogeno debutta a ChangeNow Renault e la concept car sostenibile ChangeNOW si terr&agrave; dal 19 al 21 maggio, presso il Grand Palais Eph&eacute;m&egrave;re e la Torre Eiffel, e sar&agrave; l&rsquo;occasione colta da Renault per presentare let&rsquo;s change cars, progetto legato al lancio della sua nuova concept car composta al 70% da materiali riciclati e al 95% da materiali riciclabili. Per introdurre la novit&agrave; &egrave; stata organizzata una conferenza stampa che vedr&agrave; protagonisti Luca De Meo, CEO del Gruppo Renault e della Marca Renault, Gilles Vidal, Direttore del Design della Marca Renault, e l&rsquo;invitato speciale Jean-Michel Jarre, compositore, interprete, produttore e ambasciatore culturale. La conferenza stampa sar&agrave; moderata da Nora Gherbi, fondatrice di Who cares!? Chronicles. Per tutti i curiosi che volessero godersi l&rsquo;anteprima della nuova concept car, l&rsquo;appuntamento &egrave; fissato alle ore 10.00 del 19 maggio sul sito dedicato all&rsquo;evento: www.events.renault.com. Renault, tutti i modelli che si possono acquistare con gli incentivi       

La casa francese prender&agrave; parte all'evento ChangeNOW in cui presenter&agrave; il suo progetto di auto sostenibile: let's change cars

Renault, a Parigi la prima concept car “riciclata e riciclabile”

        Nella cornice del pi&ugrave; grande evento globale in materia di azioni e pratiche ecosostenibili a tutela del pianeta, si terr&agrave; la presentazione del concept Renault a idrogeno. Gi&agrave; anticipato da un teaser che ha rivelato ben pi&ugrave; di questa seconda istantanea, diffusa a poco pi&ugrave; di un mese del ChangeNow di Parigi, il progetto rappresenta la visione del Gruppo verso un futuro della mobilit&agrave; fatto di sviluppo sostenibile.  Design, il teaser aggiunge poco Lo scorso febbraio si &egrave; mostrato con proporzioni apparentemente da Renault 5 concept - che sar&agrave; un modello elettrico di serie gi&agrave; nel 2024 -, cos&igrave; suggerivano le forme del frontale, dei gruppi ottici. In attesa del 19 maggio, data di presentazione della show car, sembra rivelare il montante centrale, con il logo illuminato Renault. Non sono state diffuse informazioni ulteriori in materia di soluzioni tecniche. Sappiamo solo si tratter&agrave; di un progetto a idrogeno, impiegato quale combustibile in un motore a termico.&nbsp;Non gi&agrave; una fuel cell a idrogeno, dalla trazione elettrica. Avremo una prima visione in un campo che, al momento, &egrave; esplorato dai costruttori nipponici, Toyota la pi&ugrave; convinta nel portare avanti la tecnologia, in vista di un possibile, futuro, impiego in una produzione affiancata ad altre soluzioni tecniche per abbattere le emissioni climalteranti.&nbsp;       

La show car mostra ancora un dettaglio di stile, aspettando le caratteristiche tecniche di quella che rester&agrave; una visione sul futuro della mobilit&agrave;

Renault, il concept a idrogeno debutta a ChangeNow

Elettriche, ibride ed endotermiche tradizionali: i nuovi incentivi nazionali per l&#39;acquisto di automobili nuove (qui tutti i dettagli) puntano a sostenere l&#39;intero mercato delle vetture a basse emissioni, a prescindere dal tipo di powertrain. Privilegiando ovviamente le auto a batteria, ma garantendo bonus anche a quei modelli che non hanno componenti elettrificate. Renault offre una gamma articolata di vetture che rientrano nei parametri per ottenere gli incentivi, in tutte e tre le fasce individuate dal Governo. Ecco, nello specifico, quali sono i modelli della Casa francese che si possono acquistare sfruttando i nuovi bonus per l&#39;acquisto, con o senza rottamazione.  Incentivi auto, occasione mancata: il Governo fa scelte conservative  Renault, bonus massimo per le elettriche  La fascia che garantisce gli incentivi pi&ugrave; alti (3mila euro, che diventano 5mila rottamando una vettura con standard di inquinamento inferiore a Euro 5) &egrave; quella con emissioni comprese tra 0 e 20 g/km di CO2, vale a dire le elettriche pure, e un prezzo non superiore ai 35mila euro iva esclusa (42.700 con l&#39;iva). Renault &egrave; uno dei Marchi che da pi&ugrave; tempo offre in gamma auto a batteria, e attualmente ne ha in gamma tre: le piccole Twingo E-Tech Electric e Zoe rientrano senza problemi nei limiti imposti; la pi&ugrave; grande M&eacute;gane E-Tech Electric, a causa del prezzo pi&ugrave; elevato, pu&ograve; essere acquistata sfruttando i bonus solo nelle versioni d&#39;ingresso EV60 Evolution ER da 130 cavalli e la EV60 Equilibre da 220 cv.  Plug-in, bonus per Captur e M&eacute;gan  Incentivi di 2mila euro, pi&ugrave; altri 2mila in caso di rottamazione, sono previsti invece per la seconda fascia, quella delle ibride ricaricabili con emissioni incluse tra 21 e 60 g/km di CO2. In questo caso, il tetto massimo di prezzo &egrave; fissato a 45mila euro iva esclusa, ovvero 54.900 euro con l&#39;iva. Limiti in cui rinetrano ampiamente le due offerte ibride &ldquo;alla spina&rdquo; della Casa francese: Captur, con powertrain da 160 cavalli e motore endotermico da 1,6 litri a benzina, e la M&eacute;gane tradizionale, con lo stesso motore, offerta anche in versione station wagon Sporter.  Incentivi anche per benzina e Diesel  I contributi pi&ugrave; bassi, 2mila euro e solo in caso di rottamazione, sono previsti per le auto con emissioni tra 61 e 135 g/km di CO2, e prezzo sotto i 35mila euro iva esclusa (42.700 con iva). Parametri che consentono a quasi tutta la gamma della Losanga di beneficiare degli incentivi: in particolare, possono ricevere il bonus tutte le versioni di Twingo e Clio (indipendentemente dalla motorizzazione) e M&eacute;gane (sia hatchback che wagon), ma in questo caso resta esclusa la performante RS da 300 cavalli. Bonus anche per Captur e Arkana, in tutte le versioni, mentre la Kadjar pu&ograve; beneficiare dei contributi solo nella versione Diesel con il 1.5 dCi da 116 cavalli. Restano escluse, a causa di emissioni che sforano il limite dei 135 g/km di CO2, le monovolume Sc&egrave;nic, Grand Sc&egrave;nic ed Espace, la multispazio Kangoo e l&#39;ammiraglia Talisman.  Confronta qui i modelli Renault che accedono agli incentivi 

La Casa francese offre numerosi modelli che possono beneficiare dei nuovi incentivi: ecco quali sono e a quanto ammonta il bonus

Renault, tutti i modelli che si possono acquistare con gli incentivi

Siamo a Douai, enorme centro di produzione sin dal 1970 con 17 modelli della gamma della R&egrave;gie prodotti in oltre 10 milioni esemplari, ma ora convertitosi anche all&rsquo;elettrico, visto che dalla sofisticatissima e robotizzata catena di montaggio, nasce la nuovissima M&egrave;gane E-Tech Electric. Insomma a circa 200 chilometri a nord di Parigi, si guarda al futuro, che se non sar&agrave; totalmente elettrico avr&agrave; comunque un forte impatto, sia per i Costruttori (in questo caso Renault, insieme a Mitsubishi e Nisssan), sia per chi dall&rsquo;auto deve cominciare a percepire messaggi diversi. Puntare alle zero emissioni, creare un ecosistema sostenibile e diventare il centro di produzione di veicoli elettrici pi&ugrave; importante e competitivo d&rsquo;Europa.    Una fabbrica, ambizioni per tre  Sono questi gli obiettivi ambiziosi della nuova entit&agrave; ElectriCity, che riunisce i tre stabilimenti di Douai, Maubeuge e Ruitz nella regione dell&rsquo;Alta Francia. La M&eacute;gane E-Tech Electric (guarda qui la prova), che &egrave; gi&agrave; commercializzata, &egrave; solo l&rsquo;inizio di una bella rinascita del settore elettrico, fondata sul know-how e sull&rsquo;eccellenza dei 5.000 collaboratori che compongono il&nbsp;reparto Electric City. La sfida &egrave; ambiziosa: democratizzare i veicoli elettrici e produrne oltre 400.000 all&rsquo;anno entro il 2025 nella regione dell&rsquo;Alta Francia. Il nuovo centro, del resto, intende diventare l&rsquo;unit&agrave; di produzione pi&ugrave; importante e competitiva d&rsquo;Europa.  Vecchio impianto, ecosistema nuovo  Ma per raggiungere questo obiettivo, era prima necessario ottimizzare l&rsquo;impianto industriale per incrementare l&rsquo;efficacia operativa e costruire un intero ecosistema per ridurre i tanti costi fissi. Con la nuova organizzazione, Renault Group ElectriCity intende dare un marchio di qualit&agrave; alla sua produzione e garantirsi una maggiore competitivit&agrave;.  Le dichiarazioni  Spiega Luciano Biondo, Direttore di ElectriCity e di chiara origine italiana, anche se nato in Francia: &ldquo;Per introdurre i veicoli elettrici, abbiamo trasformato lo stabilimento di Douai, con investimenti per oltre 550 milioni di euro. Abbiamo lavorato anche sull&rsquo;ergonomia delle postazioni di lavoro&quot;.  Automazione a misura d&#39;uomo  In effetti, nel lungo giro effettuato in tutti i reparti, o quasi, della fabbrica, &egrave; stato evidente notare come molte operazioni siano automatizzate, come avviene del resto nella quasi totalit&agrave; degli stabilimenti automobilistici e non, ma rimane comunque quell&rsquo;apporto manuale che &egrave; ancora necessario, ad esempio, quando &egrave; necessario collocare, come si deve, interi chilometri di cablaggi e di connessioni, con un prodotto finale che viene accuratamente controllato alla fine della produzione da una &egrave;quipe (inflessibile) composta da un ventina di esperti. Del resto, la storia della fabbrica di Douai &egrave; illuminante: da qui sono usciti modelli come la Renault 5, la prima Sc&egrave;nic, la 19 e via dicendo.  I prossimi prodotti  E, come gi&agrave; noto, proprio una Renault 5 del terzo millennio sar&agrave; prodotta a fianco della M&egrave;gane E.Tech Electric e sar&agrave; anch&rsquo;essa totalmente elettrica. Un&rsquo;idea dell&rsquo;ad Luca De Meo, che in termini di strategie di mercato non ha da imparare nulla da nessuno. Del resto, l&rsquo;arrivo della piattaforma modulare CMF-EV dedicata alla produzione dei veicoli elettrici, parla chiaro. Per passare dalla produzione termica a quella elettrica, le officine e le linee dello stabilimento di Douai sono state modificate, trasformate ed aggiornate.  Come nascono le batterie  Oltre 550 milioni di euro sono stati investiti per introdurre le versioni elettriche. Con decine di carrelli automatizzati che si spostano con migliaia di codici prodotto dei componenti, ognuno repertoriato e destinato a raggiungere il veicolo giusto nel momento giusto lungo la catena. Al piano superiore, il nuovissimo reparto di assemblaggio delle batterie, parla da solo. Qui i collaboratori, formati e iniziati allo sviluppo dell&rsquo;elettrico, preparano ogni singola batteria per inviarla all&rsquo;impianto di aggancio, che la inserisce direttamente nel veicolo. Per rispondere alle nuove sfide ambientali ed aumentare la competitivit&agrave; e l&rsquo;efficacia, le trasformazioni non devono interessare solo le linee di assemblaggio, ma anche la produzione e il completamento delle batterie. Grazie alla partnership strategica tra il Gruppo Renault ed Envision AESC, sul sito di Douai sar&agrave; installata una gigafactory di batterie, che permetter&agrave; di realizzare le batterie dei futuri modelli elettrici, a meno di 50 metri di distanza. I vantaggi del nuovo impianto e quindi della produzione delle stesse batterie fatta in casa, sono molteplici: bassissimo tasso di CO2 per il trasporto, costi fissi ottimizzati e risposta rapida alla domanda dei clienti. Concludendo, vale la pena ricordare alcune caratteristiche della M&egrave;gane E-Tech Electric. Che &egrave; proposta con potenze di 96 kW (130 cv) e di 160 kW (218 cv). Sono offerte a scelta due capacit&agrave; di batterie: 40 kWh per un&rsquo;autonomia massima di 300 km (norma WLTP) e 60 kWh, con un&rsquo;autonomia massima di 450 km. Le batterie hanno una garanzia di 8 anni o 160.000 km. 

La Casa della Losanga mostra l&#39;impianto dove viene assemblata l&#39;elettrica nata sulla nuova piattaforma CMF-EV

Renault ElectriCity a Douai, ecco la fabbrica della M&egrave;gane E-Tech Electric

L&rsquo;hanno battezzata &ldquo;Renaulution&rdquo;, ossia rivoluzione in Renault, la nuova ondata di modelli che ha nell&rsquo;Arkana e nella M&eacute;gane E-Tech (leggi qui la prova) le prime rappresentanti. Il nuovo corso prosegue ora con il Suv Austral, per il quale &egrave; stato scelto un nome che evoca spazi aperti ed escursioni senza limiti, tipici della nazione ai nostri antipodi. In arrivo a ottobre, l&rsquo;Austral propone un design evoluto che gli stilisti della Renault definiscono come &ldquo;sensual tech&rdquo;. Il massiccio frontale con l&rsquo;ampia calandra dal disegno a scacchiera caratterizza il Suv, dotato di luci a led anteriori e posteriori oltre che di immancabili protezioni in nero attorno ai passaruota e a filo del perimetro inferiore della carrozzeria.  Le caratteristiche degli interni  Gli interni sono stati studiati con cura, con la plancia realizzata a strati che si prolungano nei rivestimenti delle porte. Il tunnel centrale &egrave; ampio e rialzato, con una netta divisione tra i posti riservati agli occupanti. Dietro, i sedili posteriori sono divisi in due sezioni indipendenti che scorrono longitudinalmente di 160 mm. Nel tunnel non ci sono volutamente comandi, raggruppati tutti nel volante a portata di mano del guidatore, che pu&ograve; usufruire anche di un funzionale head-up display da 9&rdquo;.   In aggiunta &egrave; prevista una variante Alpine contraddistinta da impostazione sportiva, colore grigio satinato della carrozzeria e specifiche finiture degli interni, soprattutto per quanto riguarda i sedili. Il sistema evoluto di infotainment Open R &egrave; imperniato su uno schermo tattile da 12&rdquo; mentre la strumentazione digitale si basa su un display da 12&rdquo;3. Il sistema multimediale &egrave; uno dei fiori all&rsquo;occhiello dell&rsquo;Austral e per esso sono previsti aggiornamenti automatici in rete per mantenerlo attuale nel tempo.  La scheda tecnica  Sono all&rsquo;avanguardia i sistemi ADAS di sicurezza e aiuto alla guida, ben 32 in totale. Non manca, tra gli equipaggiamenti di rilievo, il sistema di ruote sterzanti 4Control Advanced, che in Renault vantano unico su modelli della categoria.  Basato sulla piattaforma CMF-CD del gruppo, l&rsquo;Austral &egrave; dotato di motore mild hybrid a 4 cilindri di 1,3 litri da 140 o 160 cavalli oltre che di un 3 cilindri di 1,2 litri da 130 cavalli con rete a 48 Volt. In arrivo anche la propulsione ibrida E-Tech che si basa sullo stesso 3 cilindri pi&ugrave; motore elettrico principale e motore elettrico che funge da starter/generatore, con potenza di 160 oppure 200 cavalli. 

Il Suv della Losanga &egrave; un altro pezzo della rivoluzione iniziata da De Meo con Arkana e Megan E-Tech. Punti di forza dell&#39;Austral sono la tecnologia ibrida e il sistema delle quattro ruote sterzanti

Renault Austral, ecco il Suv sensual tech

        Elettrificare le famiglie europee e spingerle verso l'uso totale di un'auto elettrica. &Egrave; la missione che Renault si &egrave; data con la M&eacute;gane E-Tech completamente a batterie. Renault &egrave; stata uno dei primi Marchi a credere nell'elettrico, fin dal 2013, quando lanci&ograve; prima la Zoe, poi la Twingo full electric. Ma fino a quel momento si trattava di utilitarie cittadine. La nuova M&eacute;gane rappresenta invece la sfida del futuro per convincere le famiglie ad abbandonare il Diesel per adottare un'auto elettrica a tempo pieno. Da usare in citt&agrave;, ma anche per viaggi, ferie e weekend. Per riuscirci Renault ha scelto il modello centrale della propria gamma: la M&eacute;gane, la compatta del segmento C lunga 4,21 metri. Spaziosa e versatile quanto basta per essere l'auto principale di una famiglia media. La nuova generazione (la 5a) perci&ograve; &egrave; soltanto a propulsione elettrica. Ha un design pi&ugrave; filante e carreggiate pi&ugrave; larghe per acquisire un aspetto pi&ugrave; dinamico. L'abbiamo guidata sulle strade francesi su e gi&ugrave; per strade tortuose e collinari. Percorsi che ci hanno permesso di apprezzare il comfort e la silenziosit&agrave;, ma anche l'eccellente maneggevolezza e il brio del motore da 220 cavalli e 300 Nm di coppia. E soprattutto la nuova plancia, dove domina un doppio schermo a forma di L nel quale l'infotainment &egrave; frutto di una solida partnership con Google. Mobilize, i servizi per l'elettrico accompagnano Renault Megane E-Tech  Renault M&eacute;gane E-Tech, il pezzo forte &egrave; la batteria La M&eacute;gane elettrica si candida ad essere la rivale numero uno della Volkswagen ID.3, ma rispetto alla tedesca segue una filosofia diversa. Ha la piattaforma (CMF-EV) con batterie a tutta lunghezza, un interasse notevole (2.700 mm) e poco sbalzo davanti e dietro. L'abitacolo perci&ograve; &egrave; spaziosissimo a tutto vantaggio del comfort di bordo. L'abitabilit&agrave; &egrave; grande anche per la scelta di collocare il motore anteriormente, a differenza della VW ID.3. la batteria &egrave; un capolavoro di ingegneria: realizzata da LG, &egrave; sottilissima. &Egrave; alta appena 110 mm ed &egrave; raffreddata a liquido. &Egrave; la batteria meno spessa dell'industria automotive ed &egrave; il frutto di un ottimo compromesso: ha una buona capacit&agrave; (60 kWh) per garantire una autonomia adeguata, ma non cos&igrave; esagerata da far salire a dismisura il peso. Infatti, la massa complessiva della M&eacute;gane elettrica &egrave; contenuta in 1.642 kg, pi&ugrave; o meno come la versione plug-in hybrid. Poco peso significa miglior efficienza e consumi minori. Ma anche migliore maneggevolezza sulla strada. Tutto nuovo il motore elettrico, di tipo sincrono; i francesi l'hanno progettato per raggiungere un'efficienza superiore. Pesa appena 145 kg ed &egrave; raffreddato a olio per limitare al massimo le vibrazioni e la temperatura che potrebbero limitarne l'efficienza. Nella guida, oltre alla brillantezza dei 220 cv (appena 7,8 secondi nello scatto da 0 a 100 km/h) e dei 300 Nm di coppia, si apprezza moltissimo il nuovo sterzo. Che ha un rapporto di demoltiplicazione di soli 1:12 e permette con pochi gradi di rotazione di far girare adeguatamente la vettura nelle curve. L'auto trasmette una netta sensazione di agilit&agrave; ma anche di precisione di traiettoria. Per&ograve; tutto questo non servirebbe a niente se non percorresse almeno 400 km veri, perch&eacute; il punto debole delle elettriche &egrave; proprio l'ansia da autonomia. Il risultato dalle prime impressioni pare lusinghiero: Renault dichiara un'autonomia di 470 km nel ciclo di omologazione WLTP, valori per&ograve; teorici che vanno invece verificati nell'uso su strada: noi realisticamente nel nostro test abbiamo usato il 34% della carica per percorrere 130 km. Quindi significa che a quel ritmo avremmo potuto sfiorare i 400 km. Senza particolari accorgimenti per aumentarne l'efficienza. Davvero positiva infine l'impressione di vita a bordo, rafforzata da interni hi-tech basati su due schermi da 12&rdquo; affiancati a forma di L dove la grafica di Android Automotive &egrave; stata personalizzata per rendere ancora pi&ugrave; simile a uno smartphone l'interfaccia utente. Tra le finezze, anche un nuovo ADAS &ldquo;Active Driver Assist&rdquo; che combina, integrandole, le funzioni di riconoscimento segnali stradali, cruise control e assistente di corsia. Renault Austral, design frontale di scuola M&eacute;gane elettrica       

Con la nuova M&eacute;gane, i francesi vogliono convincere le famiglie ad abbandonare i motori a benzina e Diesel per passare all'elettrico nella vita di tutti i giorni. L'abbiamo provata e i 400 km si fanno

Car of The Year 2022, le finaliste: Renault Mégane E-Tech

        Per anticipazioni progressive, Renault Austral procede verso il debutto del prossimo 8 marzo. Resta poco da svelare del suv compatto, viste le ripetute introduzioni al progetto su architettura CMF-C/D. Su tutte, le caratteristiche del sistema ibrido E-Tech, abbinato al motore turbo benzina 1.3 litri. Dapprima i muletti di sviluppo, poi i teaser sugli interni, hanno descritto in modo sufficientemente chiaro il suv di segmento C. Torna sulla materia stile, Renault, per dettagliare le linee del frontale, sul quale un'ampia calandra &egrave; completata da gruppi ottici con elementi diurni a C e tecnologia anche a matrice di led, tra le opzioni disponibili. Scuola Megane Un'impostazione di suv dalle linee aggressive sul frontale, ispirato dall'elettrica Megane E-Tech (qui trovi la prova della candidata Auto dell'Anno 2022). La differenza sta nel disegno della fascia superiore alla griglia di raffreddamento. Il motivo a scacchiera&nbsp; di una calandra che sar&agrave; in grandissima parte chiusa al di l&agrave; dell'aspetto stilistico.&nbsp;       

Il suv va a rilevare il posizionamento occupato con Kadjar, segmento C quindi. Renault Austral svela linee decise e strettamente legate ai tratti di Megane elettrica, sebbene le motorizzazioni siano endotermiche ibride

Renault Austral, design frontale di scuola Megane elettrica

        Verso la presentazione del prossimo maggio scopriremo ancora tanto dei contenuti tecnologici. Il primo teaser vale un'anticipazione delle geometrie di stile, a tratti proporzioni da Renault 5 elettrica, altri pi&ugrave; spigolosi, per la show car sostenibile Renault. Va a inserirsi in un percorso verso le zero emissioni e l'elettrico che il Gruppo ha annunciato e delineato nei modelli d'esordio.  Renault concept a idrogeno Ecco, la novit&agrave; del concept &egrave;, soprattutto, nell'anticipazione di un motore a idrogeno. A dar peso alle parole, un motore a idrogeno vuol dire un motore termico, a combustione, alimentato a idrogeno. Altra cosa &egrave; la fuel cell a idrogeno, dove il motore &egrave; un'unit&agrave; elettrica e la pila a combustibile realizza la conversione dell'idrogeno in energia elettrica, con vapore acquo l'unico scarto allo scarico. LEGGI ANCHE - Alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi: 23 miliardi per la rivoluzione elettrica Se di un motore a combustione a idrogeno si trattasse, allora Renault introdurrebbe una visione al momento percorsa solo da Toyota. Un'alternativa alla via esclusiva che si pretende sia l'elettrico, specialmente in Europa. I vantaggi e i limiti del motore termico a idrogeno sono svariati. Pro e contro del termico a idrogeno &Egrave; un motore che lavora a combustione radicalmente pi&ugrave; magra, sviluppa meno potenza in assenza di sistemi di sovralimentazione. Ancora, tra i limiti vi &egrave; il rischio superiore, per capacit&agrave; dell'idrogeno di risalire in microfessure nei condotti di aspirazione, di detonazione a monte delle valvole. Altri benefici interessano la diffusione del&nbsp; fronte di fiamma e la combustione pi&ugrave; efficace. Combustione che genera unicamente NOx tra gli inquinanti nocivi da tenere sotto controllo. Una tecnologia sulla quale vale investire per immaginare una decarbonizzazione su ampia scala, davvero globale.&nbsp;       

Il primo teaser introduce una show car che guarda alla sostenibilit&agrave; e alla tecnologia di un motore a idrogeno. Il campo di ricerca sul motore termico a idrogeno gi&agrave; percorso da Toyota, con tanti pro e alcuni contro da superare

Renault, il futuro è anche in una concept a idrogeno

        Per una Megane E-Tech che &egrave; elettrico dalla prospettiva suv di segmento C (qui trovi la prova in video), in casa Renault c'&egrave; un'altra novit&agrave;, destinata a raccogliere l'eredit&agrave; del Kadjar, in arrivo. Presentazione il prossimo 8 marzo per Renault Austral. Il suv introdurr&agrave; novit&agrave; interessanti sul versante ibrido E-Tech, l'abbinata al motore turbo benzina, in un progetto che poggia sull'architettura CMF-C/D dell'Alleanza. Dopo aver scoperto le linee, sufficientemente indicative, del design esterno e le soluzioni moderne e ben disegnate dell'infotainment, Renault anticipa altri contenuti del suv.  Interni "morbidi" per maggiore qualit&agrave;&nbsp; Seppur da una prospettiva di marchio generalista, Renault Austral promette attenzioni alla qualit&agrave; percepita, specialmente a bordo, che potrebbero abbinarsi a proposte pi&ugrave; blasonate. Tra le possibilit&agrave; di personalizzazione degli interni vi saranno le finiture in vero legno, la proposta in allestimento Renault Austral Icon del legno a poro aperto.&nbsp; LEGGI ANCHE - Mobilize, i servizi per l'elettrico accompagnano Megane E-Tech Dettagli di pregio, come la soluzione di offrire quanti pi&ugrave; punti di contatto morbidi. Che sia sui pannelli delle portiere, sul tunnel centrale scorrevole o in plancia. La porzione superiore del cruscotto &egrave; caratterizzata da un'imbottitura in schiuma, la stessa che si ritrova sulla parte alta dei pannelli porta. Dalle plastiche rigide all'evoluzione di plastiche morbide, fino a un'ulteriore attenzione con l'imbottitura in schiuma.&nbsp;  Audio harman kardon Detto di un audio harman kardon tra le opzioni, l'ambiente interno di Austral riserver&agrave; le stesse attenzioni ai materiali indipendentemente dal posto occupato a bordo.&nbsp; Oltre alle superfici morbide, il gioco di inserti in metallo satinato e luci a led estese dalla fascia in plancia ai pannelli porta, contribuir&agrave; a dare una percezione di elevata qualit&agrave;.       

La sensazione di alta qualit&agrave; percepita passer&agrave; da interni curati nei materiali, tra applicazioni in legno, altre in metallo e punti di contatto tra passeggero e veicolo tutti all'insegna di un feeling di morbidezza

Renault Austral, attenzioni "premium" per il suv di segmento C

Gioved&igrave; 3 febbraio si &egrave; tenuta a Roma, presso &quot;La nuova Arca&quot;, in via Castel di Leva, 416 l&#39;evento stampa &quot;Uniti per fare del bene&quot;, organizzato da Renault Italia in collaborazione con la Onlus Every child is my child. Sono intervenuti per l&#39;occasione, Raffaele Fusilli (AD Renault Italia), Anna Foglietta, attrice e fondatrice della Onlus e Paola Angelucci (Assessora alla Scuola, Mobilit&agrave; e Lavori Pubblici - IX Municipio).    RENAULT: &quot;BENEFICENZA CHE SIA DA STIMOLO&quot;  Raffaele Fusilli: &quot;Come Renault, ma soprattutto come persone, ci &egrave; piaciuto aderire a questa iniziativa e promuovere la conferenza stampa. Di solito chi fa un azione di beneficenza lo fa sottovoce, in questo caso ne vogliamo parlare affinch&eacute; possa essere da stimolo, da idea per altri per emularci e fare del bene verso chi ne ha pi&ugrave; bisogno&quot;.  &quot;OGNI BAMBINO &Egrave; IL NOSTRO BAMBINO&quot;  Anna Foglietta: &quot;Il nostro pensiero va sempre ai bambini, ed &egrave; quello di rivolgere a loro il nostro amore. La solidariet&agrave; &egrave; un pensiero che, se comunicato correttamente, &egrave; rivoluzionario. Un grazie speciale va a Renault Italia che attraverso un&#39;iniziativa di team building ha coinvolto i suoi dipendenti nella realizzazione di alcuni giochi destinati a parchi e case famiglia. Ogni bambino &egrave; il nostro bambino. Speriamo che questo sia l&#39;inizio di una bellissima collaborazione&quot;.  Renault, Fusilli: &quot;Con M&eacute;gane E-Tech Electric arriver&agrave; la svolta&quot; 

L&#39;attrice Anna Foglietta protagonista, insieme alla filiale italiana del Marchio francese, dell&#39;evento di solidariet&agrave; che si &egrave; tenuto a Roma gioved&igrave; 3 febbraio

Gruppo Renault ed &quot;Every Child is my child&quot; Onlus insieme per fare del bene

        Prodotto e servizi, nel caso delle auto elettriche, devono procedere di pari passo. In casa Renault &egrave; Mobilize la divisione, "quarta gamba" del Gruppo, specializzata sulla mobilit&agrave; e i servizi collegati. Alle cronache &egrave; balzata per la berlina Limo, dedicata al noleggio. Sul fronte del car sharing ha una posizione in crescita. L'ultimo passo avviene con il debutto sul mercato di Renault Megane E-Tech. Francia e Germania saranno i primi mercati europei sui quali esordiranno i servizi Mobilize Power Solution, Mobilize Smart Charge e Mobilize Charge Pass. Seguiranno altri, Italia compresa. Servizi che affiancano la gamma di prodotti gi&agrave; disponibile. L'installazione a casa Ecco, servizi e auto elettrica si diceva. Una marcia in parallelo che Mobilize affronta offrendo anzitutto l'installazione a casa delle soluzioni di ricarica. Acquisti l'auto, configuri la tua postazione di ricarica con un prezzo fisso di installazione e non servir&agrave; curarsi d'altro, perch&eacute; i tecnici Mobilize seguiranno il percorso di installazione. &Egrave; Mobilize Power Solutions.&nbsp; LEGGI ANCHE - La filiera auto scrive a Draghi: "Salviamo i motori tradizionali" Ricarica intelligente Con Mobilize Smart Charge, invece, si guarda all'efficienza del processo di ricarica. La prospettiva &egrave; quella dell'analisi delle ore di picco della richiesta energetica sulla rete e delle tariffe previste dai singoli contratti di fornitura. Attraverso&nbsp; una app sar&agrave; possibile controllare i risparmi prodotti dall'automatismo di ricarica. Il modulo &egrave; in grado di analizzare le fasi di maggior richiesta d'energia e ridurre in corrispondenza la ricarica destinata al veicolo, viceversa ottimizzandola in fasi di basso carico sulla rete.&nbsp; Mobilize e risparmi sulla ricarica Ionity Infine, imprescindibile la consueta card per accedere con un unico account a un'ampia rete di ricarica europea. Sono oltre 260 mila i punti di ricarica accessibili e sui quali effettuare il pagamento; su rete Ionity, inoltre, dall'estate verr&agrave; offerta una tariffa agevolata di ricarica a quanti avranno la Mobilize Charge Pass.       

Dall'installazione del wallbox alla ricarica intelligente, che sa leggere i picchi di carico sulla rete. Numerosi i servizi Mobilize al debutto sul mercato, in concomitanza con il lancio della Megane elettrica

Mobilize, i servizi per l'elettrico accompagnano Renault Megane E-Tech

        A giudicare dalle anticipazioni, &egrave; sicuramente molto pi&ugrave; innovativa a bordo che non all'esterno, Renault Austral. Di mestiere far&agrave; il suv compatto, con l'ibrido E-Tech in pi&ugrave; vesti, compresa l'inedita abbinata di una componente termica nel motore 1.3 litri turbo benzina. Il bozzetto di stile col quale si presentano gli interni di Austral ha diversi elementi di innovazione. Su tutti, il volante che potremmo ribattezzare "squoval", un mix di squadrato e ovale. Corona piatta, parecchio, in basso e in alto, impugnatura classica, tondeggiante, sui lati della tradizionale posizione 9:15 e simili.&nbsp; LEGGI ANCHE - Auto dell'anno 2022, compila il form e prova gratuitamente le 7 finaliste Infotainment dal display ampissimo&nbsp; Il secondo elemento che svetta &egrave; l'infotainment a sviluppo verticale sui generis. Renault lo presenta come un OpenR Link dalla forma a L, poich&eacute; alla base dell'ampissimo schermo da 24,3 pollici vi &egrave; uno scalino dotato di comandi supplementari. Molto piacevole l'integrazione d'insieme, con la strumentazione digitale, su schermo privo di cornici e la particolarit&agrave; di bocchette d'aerazione AirFlow Tech, dalla gestione dei flussi che verr&agrave; dettagliata in seguito nel modo in cui sar&agrave; diffusa nell'abitacolo. La funzionalit&agrave; dell'abitacolo &egrave; garantita da spazi portaoggetti che contano oltre 30 litri di volume utile, tra tunnel centrale e altri vani. Il poggiabraccio conferma la soluzione di un elemento scorrevole longitudinalmente, cos&igrave; come lo saranno i posti della panca posteriore. Servizi Google, in due clic si fa tutto Dell'infotainment OpenR Link conta dire anche altro, anzitutto del sistema operativo Google Automotive e i relativi servizi, completi di campo di ricerca su Google Search e la garanzia, data da Renault, del 90% delle funzioni di uso quotidiano raggiungibili in soli due tocchi a schermo. Renault Austral andr&agrave; a collocarsi nel segmento C suv, idealmente raccoglie il testimone del Kadjar, con tutt'altro carico di innovazione tecnologica e stilistica all'interno.       

Uno dei punti focali del suv compatto &egrave; lo sviluppo dello schermo infotainment, su servizi Google Automotive. Il volante &egrave; un mix di forme squadrate e ovali

Renault Austral, è maxi infotainment con OpenR Link da 24"

        Ancora un paio di milioni di chilometri, prima di potersi dire "pronto". Ad attendere Renault Austral ci sono i Confirmation Runs, fase dello sviluppo su strada nella quale verificare i riscontri del primo step e validare il suv per la produzione. Seicentomila chilometri da affrontare su strade aperte al traffico e condizioni "di tutti i giorni", 1,4 milioni di chilometri da percorrere in pista. Il compito spetter&agrave; alla flotta di 100 Austral e ai 900 tester che si alterneranno al volante. Dimensioni e posizionamento Il suv andr&agrave; a rilevare la proposta Kadjar, sar&agrave; un progetto di segmento C in quota quattro metri e mezzo di lunghezza, sviluppato su architettura CMF-CD3. Scopriamo meglio le proporzioni, l'impronta chiara della Megane elettrica sul frontale, dove i fari a C si estenderanno nella parte alta fino alla Losanga al centro. Fiancata ordinata, l'unico vezzo &egrave; nell'andamento della linea di cintura, con scalino tra montante C e montante D. LEGGI ANCHE - I migliori suv under-40 mila euro testati dal Centro Prove Piacevole l'andamento appena rastremato della linea del tetto verso lo spoiler. Il lunotto ha dimensioni ridotte, premia l'impatto stilistico, dove invece il taglio del portellone anticipa esigenze di alta versatilit&agrave; proprie di un suv generalista nel segmento C.&nbsp;  Motori, novit&agrave; sul fronte E-Tech Se sotto il profilo del design ritroviamo i canoni della prossima produzione Renault, a partire da Megane E-Tech elettrica, c'&egrave; un percorso di innovazione per quanto riguarda le proposte di motori. Renault Austral avr&agrave; una gamma tutta elettrificata, per la prima volta verr&agrave; proposto il turbo benzina 1.2 litri mild hybrid a 48 volt, mentre lo schema ibrido E-Tech passa dalle soluzioni con unit&agrave; termica 1.6 litri apprezzate finora, sia nella declinazione plug-in che full hybrid, a un pi&ugrave; generoso in coppia 1.3 turbo TCe. La soluzione pi&ugrave; prestazionale dell'Austral avr&agrave; 200 cavalli.&nbsp;       

Porta al debutto una componente termica nuova rispetto alle E-Tech con motore aspirato 1.6 litri. Il suv di segmento C arriver&agrave; nel corso del 2022, stile sobrio e tocchi di Megane elettrica

Renault Austral, il suv rivela stile e nuovo motore E-Tech ibrido

Era il 2006 quando il sempreverde Fernando Alonso vinceva il suo secondo Titolo Mondiale in Formula 1 al volante della Renault R26. Per festeggiare questo importante risultato, la Casa francese lanci&ograve; una versione speciale della M&eacute;gane RS. Se da un lato il suo nome diventava pi&ugrave; lungo (Renault M&eacute;gane RS F1 Team R26), dall&rsquo;altro il gi&agrave; ottimo pacchetto veniva ulteriormente migliorato.  MECCANICA E&nbsp;MOTORE  In questa versione commemorativa, la gi&agrave; veloce e affilata M&eacute;gane RS &ldquo;standard&rdquo; &egrave; stata spremuta non solo aumentando la potenza del suo due litri ma dotando l&rsquo;auto di un telaio irrigidito e rinforzato, di un differenziale a slittamento limitato controllato meccanicamente, freni Brembo, cerchi da 18&rdquo; e, infine, applicando qua e l&agrave; una serie di adesivi non dei pi&ugrave; sobri, comunque determinanti per il look e il carattere della vettura.   La livrea della Renault M&eacute;gane RS F1 Team era un tributo al titolo di Formula 1 appena conquistato (nel 2006) dalla Casa francese con Fernando Alonso.&nbsp;   Venne migliorata anche la risposta dello sterzo e dei freni, in questo caso aumentando le dimensioni del cilindro maestro dell&rsquo;impianto. Spinta dal classico due litri Renault (lo stesso che troviamo aspirato in alcune Clio RS), sulla M&eacute;gane RS il celebre F4R viene dotato di un turbocompressore (diventando cos&igrave; F4R-T) twin-scroll capace di aumentare la potenza del motore fino a quota 230 cv e facendo salire la coppia fino a ben 310 Nm. Accoppiato ad una vettura che fa di tutto per nascondere un telaio meraviglioso, questo motore &egrave; semplicemente esaltante. La disponibilit&agrave; di spinta fin dai bassi regimi, la reazione al gas, l&rsquo;allungo quasi infinito sono cose che generano dipendenza.    LE PRESTAZIONI  Se gi&agrave; i due litri aspirati presenti sulle Clio sono motori da antologia, in questa versione sovralimentata il leggendario 4 cilindri riesce a tirare fuori una grinta e un carattere sorprendenti. I tecnici Renault sfruttarono la sovralimentazione non tanto per ottenere uno sconsiderato incremento di potenza (di fatto da un F4R aspirato a questo passano &ldquo;solo&rdquo; 30 cv) quanto piuttosto per ottenere una buona dose di coppia spalmata lungo tutto l&rsquo;arco dei giri. In questo modo non si ha praticamente turbo lag e il motore tira dal minimo fino al massimo dei giri con forza, ricordando pi&ugrave; un aspirato di grossa cilindrata che un motore turbo. L&rsquo;erogazione del motore permette a chi &egrave; al volante della M&eacute;gane RS di dosare con cura e precisione la potenza che arriva alle ruote e il suo carattere lineare non manda in crisi il telaio, facendo s&igrave; che questo possa lavorare al meglio. Proprio il telaio &egrave; la grande sorpresa di questa M&eacute;gane RS F1: ci&oacute; non solo riesce a dissimulare alla perfezione le dimensioni e il peso della vettura, ma la rende agile e scattante come se fosse grande la met&agrave;. Come una Clio RS ma pi&ugrave; di una Clio RS, questa &egrave; l&rsquo;essenza della M&eacute;gane RS, forse un po&rsquo; meno divertente a causa della conformazione del suo retrotreno (meno tendente al sovrasterzo in rilascio, caratteristica classica delle francesi sportive), comunque velocissima, cattiva e sempre godibile. La linearit&agrave; con cui il motore esprime le sue doti e il modo in cui il telaio domina tutta la situazione rendono questa Renault una delle migliori trazioni anteriori mai costruite, al pari di mostri sacri come la Honda Integra Type R. Derivata da una delle auto dal design pi&ugrave; contestabile che si siano mai viste, la Renault M&eacute;gane RS riesce sorprendentemente anche ad appagare l&rsquo;occhio. Tutti i ritocchi aggiunti per farla diventare pi&ugrave; cool e sportiva sono giusti e riescono a renderla perfino piacevole nonostante il costante rincorrersi di linee e spigoli che di certo non aiutano.    Solo gli interni continuano a essere un po&rsquo; anonimi (alcuni dettagli sono al limite di un pugno in un occhio, come il maniglione del freno a mano in stile Alfa 75) ma basta muovere i primi metri per dimenticarsi di tutto e far passare l&rsquo;estetica in secondo piano: la rigidit&agrave; del telaio trasmette un piacevole senso di compattezza, compostezza e vitalit&agrave; che fa sentire il guidatore a bordo di un mezzo estremamente affilato ma anche molto comunicativo, complice l&rsquo;ottimo volante e il differenziale a slittamento limitato. Per meglio capire il lavoro fatto dai tecnici Renault sul telaio della M&eacute;gane RS, c&rsquo;&egrave; un piccolo dettaglio che rivela tutta la finezza di questa vettura: saldato nella parte bassa delle portiere c&rsquo;&egrave; un &ldquo;dente&rdquo; che, a portiera chiusa, si va ad infilare in un apposito buco nella struttura del telaio, rendendo cos&igrave; la portiera stessa parte integrante della struttura. La meccanica pura al servizio del piacere di guida.  &nbsp;  SCHEDA TECNICA    MOTORE - Anteriore trasversale,&nbsp;4 cilindri in linea; turbocompressore&nbsp;twin-scroll, alesaggio x corsa&nbsp;82,7 x 93 mm; cilindrata 1.998 cm3;&nbsp; rapporto di compressione 9.0:1;&nbsp;potenza max 169 kW (230 cv)&nbsp;a 5.500 giri/min; coppia max&nbsp;310 Nm (31,6 kgm) a 3.000 giri/min;&nbsp;basamento in ghisa e testata in lega&nbsp;leggera; distribuzione a 4 valvole per&nbsp;cilindro, due assi a camme in testa,&nbsp;punterie idrauliche (cinghia dentata);&nbsp;iniezione elettronica multipoint. TRASMISSIONE&nbsp; Trazione anteriore; cambio&nbsp;manuale a 6 marce, differenziale&nbsp; a scorrimento limitato.&nbsp; AUTOTELAIO Sospensioni&nbsp;anteriori a ruote indipendenti&nbsp;(schema MacPherson), con triangoli oscillanti inferiori, ammortizzatori&nbsp;telescopici, molle elicoidali&nbsp;e barra antirollio; sospensioni&nbsp;posteriori a ruote interconnesse,&nbsp;ammortizzatori telescopici,&nbsp;molle elicoidali e barra antirollio;&nbsp;barre stabilizzatrici anteriore e&nbsp;posteriore; sterzo a cremagliera&nbsp;servoassistito idraulicamente;&nbsp;impianto frenante a doppio circuito&nbsp;idraulico: freni anteriori a disco&nbsp;autoventilanti (312 mm),&nbsp;posteriori a disco (300 mm),&nbsp;servofreno; cerchi in lega da 18&rdquo;;&nbsp;pneumatici 235/40 R 18. DIMENSIONI E PESO Lunghezza 4,228 m Larghezza 1,777 m Altezza 1,437 m Passo 2,625 m Carreggiata anteriore 1,517 m Carreggiata posteriore 1,521 m Peso in ordine di marcia 1.345 kg Capacit&agrave; serbatoio 60 litri. 

Sotto le sembianze di una vettura normale si nasconde una belva da 230 CV e 310 nm, figlia delll&#39;evoluzione motoristica da F1 del turbocompressore F4R-T spinto al massimo

Reanult M&eacute;gane RS F1 Team, dalla pista alla strada

        Il tempo, la merce sempre pi&ugrave; rara a disposizione dell&rsquo;homo meno sapiens e pi&ugrave; indaffarato di questa epoca hyperveloce, &egrave; la nuova dimensione del benessere. E si sposa alla perfezione con la richiesta sempre pi&ugrave; pressante di conquistare una qualit&agrave; della vita migliore di quella mediamente a disposizione di ognuno di noi. Su una base concettuale del genere era logico immaginarsi un abbinamento (biennale) apparentemente ardito, in realt&agrave; costruito su valori comuni come quello presentato gioved&igrave; tra Sport e Salute, il ramo&hellip; aziendale del Coni che si occupa del benessere, appunto, per tutti e Renault, Costruttore pioniere della mobilit&agrave; elettrica - 10 anni fa - e quindi sostenibile e quindi migliore quando si realizzeranno tutte le condizioni perch&eacute; lo sia realmente. Renault Megane E-Tech Electric, l'elettrica "facile"  Renault, l'accordo con Sport &amp; Salute Per Renault che ha gi&agrave; venduto 400mila veicoli elettrici la data per arrivare alle zero emissioni in Europa &egrave; il 2040. E allora fanno parte del percorso green della Marca della Losanga, oltre al lancio di 14 nuovi modelli (7 elettrici, tutti elettrificati nei segmenti C e D, comprese Renault 5 e Renault 4) anche le 100 tappe dell&rsquo;iniziativa che vedr&agrave; Renault impegnata in tutta Italia a promuovere la mobilit&agrave; elettrica insieme a Sport e Salute cui invece spetter&agrave; la promozione dello sport. Attivit&agrave; sportiva e mobilit&agrave; sostenibile uniti dal claim "Time for quality life&rdquo; hanno fatto poi da palcoscenico ideale per l&rsquo;anteprima nazionale della Renault Megane E-Tech 100% Electric, gi&agrave; vista al Salone di Monaco a ottobre, ma al debutto in Italia con il suo design decisamente moderno e sensuale, definita la GTI (per il dispiacere della concorrenza) delle auto elettriche con le due potenze da 130 o 220 cv con la batteria da 60 kW e 470 km di autonomia gi&agrave; ordinabile, le tre versioni (equilibri, techno e iconica, ricaricabile sia con corrente continua che alternata con prezzi da 37.100 a 47.700 euro, magari con wallbox annessa. E sempre che non si voglia accedere al finanziamento Renault, con rata mensile da 289 euro. Nuova Renault Megane E-Tech 100% Electric: i dettagli Innovazione e sostenibilit&agrave; al centro Alla presenza dell'ad di Renault Italia Raffaele Fusilli e dell'ad di Sport &amp; Salute Vito Cozzoli, &egrave; intervenuto anche il campione olimpico Massimiliano Rosolino, che ha ammesso di essere un fan del brand Renault dai tempi in cui compr&ograve; una Clio 16 valvole con i primi soldi guadagnati in carriera. &ldquo;Anche oggi guido un'auto elettrica e ho riorganizzato il mio tempo e mentre la ricarico mi dedico all'attivit&agrave; fisica&rdquo;. Una dichiarazione che si presta a qualche battuta ironica, visto il tempo medio che impiegano oggi le vetture per ricaricarsi. Nel presentare i dettagli della sponsorizzazione, Vito Cozzoli ha dichiarato: "Per noi Renault &egrave; una grande azienda che guarda al futuro, alla transizione ecologica e alla sostenibilit&agrave;. Siamo fieri di avviare questa partnership che non &egrave; commerciale, ma industriale. Vogliamo promuovere valori come quello della qualit&agrave; della vita e insieme abbiamo una volont&agrave; comune: promuovere due valori come la sostenibilit&agrave; e l'innovazione. Tutto questo deve essere declinato in fatti. Questi obiettivi si raggiungono solo con il gioco di squadra e con Renault ce la faremo&rdquo;. La Casa della Losanga ha messo 25 auto a disposizione di Sport &amp; Salute: "Le iniziative di comunicazione congiunte nel 2022 saranno tante e coinvolgeranno anche le concessionarie in giro per l&rsquo;Italia - ha spiegato l'ad di Renault Italia Raffaele Fusilli. "Vogliamo offrire tempo di qualit&agrave;. Abbiamo un progetto e una mission comune con Cozzoli: il benessere delle persone. Sport e Salute lo fa trasformando il sistema sportivo italiano, noi lo facciamo attraverso lo sviluppo dell'ecosistema della vettura elettrica&rdquo;. Il tempo, inteso come benessere, val bene una rivoluzione. Renault, l'erede della Kadjar si chiamer&agrave; Austral       

Renault ha avviato una partnership con Sport &amp; Salute (CONI) per diffondere la mobilit&agrave; elettrica al fine di migliorare la qualit&agrave; della vita

Renault, partnership con Sport & Salute per promuovere la sostenibilità

        Renault ha svelato il nome del modello che prender&agrave; il posto dell'attuale Kadjar. Il nuovo Suv di taglia media della Casa francese si chiamer&agrave; Austral, ed &egrave; atteso per la primavera del 2022. In attesa di vedere il nuovo modello, Renault ha diffuso alcuni dettagli, tra cui una conferma sulle dimensioni e un teaser della parte posteriore dell'auto, in cui si vede appunto la scritta &ldquo;Austral&rdquo; e alcune delle linee del futuro Suv. Renault Captur 1.6 E-Tech, l'ibrida alla prova Renault Austral, ecco com'&egrave; nato il nome del Suv Austral, spiega la Casa francese, deriva dal latino &ldquo;Australis&rdquo;, ed &egrave; una parola diffusa in molte lingue europee. Inoltre, &ldquo;rimanda anche ai colori e al calore dell&rsquo;emisfero sud &ndash; ha aggiunto Sylvia Dos Santos, responsabile della Strategia Nomi per il Marchio transalpino - &Egrave; un nome che invita al viaggio ed &egrave; perfetto per un Suv. Ha una fonetica armoniosa, equilibrata e facile da pronunciare per tutti, un nome internazionale&rdquo;. Una parola scelta quindi per la sua facilit&agrave; ad essere ricordato e pronunciato, a differenza del pi&ugrave; ostico &ldquo;Kadjar&rdquo;. "I nomi brevi sono adatti a veicoli piccoli, urbani e dinamici, come Clio e Zoe - ha spiegato ancora Sylvia Dos Santos - mentre nomi pi&ugrave; lunghi come Talisman funzionano meglio su modelli pi&ugrave; grandi, come le berline. Abbiamo due opzioni quando scegliamo un nome: la prima &egrave; recuperare un nome forte e iconico, e reinventarlo (come M&egrave;gane, diventata M&egrave;gane E-Tech Electric); oppure crearne uno nuovo. Il nostro lavoro comincia diversi anni prima che la vettura arrivi sul mercato: partiamo da una lista di 50 parole, e ne selezioniamo 3 da proporre ai direttori esecutivi. Cosa fa un buon nome? Deve mostrare l'alchimia e la simbiosi di molti elementi. Il nome Austral fa tutto ci&ograve;" ha concluso. Renault Megane E-Tech Electric, l'elettrica "facile" L'erede della Kadjar arriva nel 2022 Annunciando il nuovo nome, Renault ha mostrato una porzione della parte posteriore del futuro Suv, che rivela la presenza di gruppi ottici posteriori a &ldquo;C&rdquo;, simili a quelli della nuova Captur, linee tese e ovviamente il logo Renault ristilizzato. La Casa ha inoltre fatto sapere che la Austral ospiter&agrave; 5 passeggeri e sar&agrave; lunga 4,51 metri, mantenendo sostanzialmente le dimensioni del modello attuale: la Kadjar, infatti, misura 4,49 metri di lunghezza. Il modello verr&agrave; svelato ufficialmente nel corso della prossima primavera, per poi arrivare nelle concessionarie nel corso del 2022. Renault Arkana 1.6 Hybrid E-Tech, la prova su strada       

Renault ha svelato il nome dell'erede della Kadjar: il nuovo Suv francese si chiamer&agrave; Austral

Renault, l'erede della Kadjar si chiamerà Austral

        Sono in sei, almeno per ora, arrivano dal passato ma indossano i panni del futuro perch&eacute; sposano l&rsquo;elettrificazione. Le forme sono quelle antiche che ne hanno decretato il popolare successo, per&ograve; reinterpretate con grafiche e colori attuali e soprattutto con il simbolo della pi&ugrave; avanzata propulsione ecologica perch&eacute; a zero emissioni, dunque auto elettriche. Per festeggiare i 60 anni dalla nascita del modello di grande successo, Renault ha esposto l&rsquo;iconica R4 anche in versione elettrificata: il matrimonio tra passato e futuro &egrave; ambientato nel cuore della Parigi pi&ugrave; famosa per lo shopping, nello scenario dell&rsquo;Atelier Renault (show-room comprensivo anche di Alpine) dove i modelli esposti raccontano storia ed evoluzione della R4&hellip; Quella che &egrave; stata definita &ldquo;l&rsquo;auto in Blue-Jeans&rdquo;, semplice, efficiente, versatile, alla portata di tutti. Renault Megane E-Tech Electric, l'elettrica "facile"  ELETTRICA DA 25 KW Quella elettrificata &egrave; la visione moderna di un modello che ha accompagnato diverse generazioni dal 1961 al 1992 e di cui sono state vendute 8.135.424 unit&agrave;, ancor oggi protagoniste di una ulteriore giovinezza e ricercatissime del mercato heritage, un mondo che non smette mai di stupire. Se il passato ammicca, il futuro incombe e Renault ha gi&agrave; lasciato intuire che la R4 ritorner&agrave;, ovviamente in chiave moderna e nella versione che pi&ugrave; attrae la clientela, quella del Suv con motore elettrico e lunga autonomia (si mormora sui 500 km con una ricarica completa). La versione esposta &egrave; molto moderna e a effetto, realizzata sulla base di una Renault 4 GTL integralmente restaurata che riprende la calandra tipica apparsa alla fine degli Anni 60. E&rsquo; equipaggiata con un motore elettrico da 25 kW, due pacchi di batterie situate nello spazio del cofano anteriore destinato al motore e al posto serbatoio benzina, ha una autonomia di 110 km con tempo di ricarica in 3 ore e mezza, tocca i 110 km/h di velocit&agrave; massima. Trasmissione anteriore, freni a tamburo sulle 4 ruote, 779 kg di peso, metri 3,67 di lunghezza per 1,49 di altezza. IL FASCINO DELLA PARISIENNE Una delle versioni proposte si chiama Jogging, come le altre cinque &ldquo;sorelle elettriche&rdquo; non andr&agrave; sul mercato ma di sicuro far&agrave; rinfrescare l&rsquo;amore per lo storico e iconico modello della Casa della Losanga: perch&eacute; a toccare il cuore della gente - in questo caso dei francesi - sono proposte le R4 che hanno portato le insegne della Posta, della Gendarmerie, dei Pompieri, o le grafiche di aziende sulle &ldquo;furgonette&rdquo; di imprenditori di ogni genere, il tutto a fianco di quei modelli che si sono visti ovunque, perch&eacute; impegnati in Raid e in Rally (esordio all&rsquo;East African Safari Rally, poi la presenza al rally di Monte Carlo, quindi la partecipazione di due equipaggi femminili alla Spedizione Terra del fuoco-Alaska, la Parigi-Dakar, e ancora India, Congo, Sahara, Islanda&hellip;) ma anche sulle piste in vari campionati, o sulle strade europee di tutti i giorni. Insomma, R4 che sia Super, Parisienne, Safari, GTL, Sixties, Bye Bye, berlina o furgonette, &ldquo;normale o giraffona, le serie speciali a effetto, ebbene ha saputo &ldquo;segnare il suo tempo, lo spirito, la quotidianit&agrave; e i viaggi della gente comune&rdquo;. LA SUITE IN BIANCO Il fascino resta immutato che siano i modelli storici o quelli che aprono il sipario della fantasia, come la &ldquo;suite&rdquo; su ruote ambientata all&rsquo;interno di una moderna Renault 4L realizzata dal designer Mathieu Lehanneur: Suite n&deg; 4, un esercizio artistico notevole, segnato dal bianco puro e da un giallo discreto, con particolare lavorazione dei materiali. All&rsquo;esterno anche i pannelli solari sul tetto, ampie vetrature in materiale speciale per un effetto gazebo in policarbonato, mentre velluto per sedili e plancia, lussuosi cuscini e materassi al posto di sedili posteriori e bagagliaio caratterizzano la suite viaggiante. Per riposare e godersi la gita al riparo da ogni sorpresa. VOLARE&hellip; OH OH Pensando al futuro ecco un altro esercizio di&hellip; fantasia verso il futuro: plana nell&rsquo;attualit&agrave; la R4 volante, la Air4. Non ha ruote ma eliche per alzarsi e volare fino a 700 metri di altezza, il corpo resta fedele all&rsquo;originale stradale ma dall&rsquo;alto pare avere zampe estese da ragno. Realizzata in fibra di carbonio, affidata alla supervisione della intelligenza artificiale, AIR4 &egrave; una showcar volante realizzata in collaborazione con il centro di design TheArsenale &ldquo;che offre una rivisitazione futuristica e stravagante della 4L&rdquo; partendo da una nuova rigidit&agrave; per calcolare valori di spinta, salita e molto altro. COSTRUITA ANCHE IN ITALIA La R4 fu costruita anche in Italia, dal dicembre 1962 a fine 1964 presso l&rsquo;ex stabilimento Alfa Avio a Pomigliano d&rsquo;Arco, impianto creato dall&rsquo;Alfa Romeo prima della guerra per ospitare una divisione aeronautica. LA RETROSPETTIVA All&rsquo;Atelier Renault &egrave; esposta una parte della collezione di R4, una sorta di viaggio nel tempo e nelle pagine significative della storia del modello con un corollario di immagini e ambientazioni suggestive. Altre R4 hanno trovato spazio nel sito produttivo di Flins, recentemente rinnovato per diventare il &ldquo;primo stabilimento europeo a economia circolare dedicato alla mobilit&agrave;, con un obiettivo di bilancio CO2 negativo per il 2030&rdquo;. LA PROVA SU STRADA Non solo statica. Abbiamo avuto la fortuna di poter viaggiare su strada sulle R4, in particolare su GTL e su Sixties. Ebbene, ancor oggi sono semplici, comode, piacevoli da guidare, sorprendentemente ancora attuali. Senza dimenticare il fascino che emanano al passaggio attirando sguardi, consensi e probabilmente nostalgici ricordi. In molti si sono fermati a chiedere, guardare, raccontare. Ebbene s&igrave;, il ritorno della R4 in chiave moderna sar&agrave; sicuramente un successo.        

In occasione del 60&deg; anniversario della Renault 4, la Casa francese ha lanciato una versione elettrificata dell'iconico modello

Renault 4 diventa elettrificata per celebrare i 60 anni del modello

        Un'idea originale per celebrarne i 60 anni. Torner&agrave; con le ruote per terra, nei prossimi anni, quando Renault la affiancher&agrave; a un'altra riedizione storica, quella di Renault 5. Sar&agrave; il turno di una Renault 4 elettrica, che al momento &egrave; interpretazione libera firmata Renault e TheArsenale, studio di design che attraverso la propria divisione Road to Air ha immaginato la Air4. Ovvero, come sarebbe una Renault 4 con le ali. In realt&agrave; &egrave; una capsula, interamente in fibra di carbonio, che ripropone le forme dell'iconica e spartana "4". Lo fa posizionandola su un drone, in grado di volare, con pilota a bordo ovviamente, fino a 700 metri di quota. L'accesso al cockpit avviene sollevando la capsula, incernierata anteriormente.&nbsp;  Esposta a Parigi La reinterpretazione Renault della R4 in ottica futura, elettrica, passa dal frontale digitale, fari e logo a led, mentre in una concreta produzione di serie si andr&agrave; verso la formula della citycar crossover, secondo anticipazioni emerse nel corso del 2021. LEGGI ANCHE - Renault: elettriche "popolari" in arrivo, indizi di Renault 4 Insieme a diverse versioni del modello prodotto in 8 milioni di esemplari, tra il 1961 e il 1992, la Air4 sar&agrave; esposta dal 29 novembre fino a fine anno presso l'Atelier Renault sugli Champs Elys&eacute;es a Parigi.&nbsp;       

Renault e TheArsenale hanno sviluppato un drone pilotabile dalla cabina in carbonio, con le forme della Renault 4. Il tocco di modernit&agrave; nel frontale digitale

Renault 4, la Air4 aspettando un futuro elettrico

La nuova Renault Captur &egrave; arrivata sul mercato all&rsquo;inizio dello scorso anno e ora amplia l&rsquo;offerta con la versione ibrida. La vettura &egrave; caratterizzata da linee moride che descrivono forme e propozioni di un SUV compatto: &egrave; lunga 4,23 metri, un&#39;altezza da terra significativa e passaruota accentuati che enfatizzano l&#39;aspetto da off-road nonostante sia solo una due ruote motrici.  Come per l&#39;esterno, anche nell&#39;abitacolo ci sono dettagli che la fanno distigurere dalle altre versioni endotermiche della Caputr, come la scritta E-Tec sul cambio e le videate specifiche del display centrale dedicate al funzionamento della propulsione ibrida.  Come va su strada  Alla guida si percepisce la priorit&agrave; di lavoro del motore termico, non solo nelle partenze. Il sistema ibrido della Renault Captur &egrave; costituito dal 1.6 aspirato alimentato a benzina, abbinato a due motogeneratori, che muovono l&#39;asse anteriore tramite una trasmissione che rappresenta l&#39;elemento pi&ugrave; particolare della tecnologia usata dalla Losanga. Il cambio, infatti, &egrave; un automatico a 4 rapporti, senza frizione e sincronizzatori che, in pratica, &egrave; &quot;gestito&quot; dal secondo motogeneratore elettrico. L&#39;unita, chiamata HSG e collegata alla catena cinematica, non si occupa della trazione, ma fa da starter, recupero di energia del pacco batterie e, appunto, sincronizzatore per l&#39;innesto delle marce.  Una filosofia costruttiva che &quot;impone&quot; una guida sciolta, fluida, senza forzare sospenisioni e frenate per viaggiare parecchio in elettrico e arrivare a coprire anche 20 km con un litro.  I prezzi della Renault Captur E-Tech partono da 25.700 euro.  Renault, l&#39;ibrido arriva dalla F1  Guarda qui il video della prova   

Ecco come va su strada la versione ibrida del SUV della Losanga. Guarda il video

Renault Captur 1.6 E-Tech, l&#39;ibrida alla prova

        Portare la mobilit&agrave; sostenibile e condivisa non solo in citt&agrave;, ma anche in zone rurali con scarsa densit&agrave; di popolazione. &Egrave; questo uno degli obiettivi di Mobilize, che ha intrapreso un progetto per la realizzazione di un servizio di car sharing nella cittadina bretone di Luitr&eacute;-Dompierre. Un'iniziativa promossa dal sindaco del piccolo comune francese e trasformata in realt&agrave; insieme a Mobilize. Protagoniste del nuovo servizio due Renault Zoe, completamente elettriche, che saranno a disposizione dei cittadini per gli spostamenti quotidiani. Renault 4 elettrica: primi dettagli svelati su Instagram VIDEO  Mobilize, sharing anche per le zone rurali La sempre maggiore diffusione di vetture elettriche in tutta Europa sta portando a una parallela e rapida costruzione di infrastrutture in grado di garantire la ricarica a tutti i nuovi veicoli. Un processo che tuttavia si sta concentrando nei grandi centri urbani lasciando le aree rurali prive non solo di colonnine, ma anche di servizi per la mobilit&agrave; condivisa. Tuttavia, sono numerosi i piccoli comuni che stanno lavorando per tenersi al passo dei centri pi&ugrave; grandi. Come Luitr&eacute;-Dompierre, cittadina francese poco distante da Rennes, i cui cittadini godono ora di un servizio di sharing con auto full electric. A promuovere il progetto &egrave; stato Michel Balluais, sindaco del piccolo comune bretone. &ldquo;Volevamo proporre soluzioni per facilitare gli spostamenti quotidiani e saltuari, adottando modalit&agrave; di trasporto virtuose &ndash; ha spiegato Ballauis, che ha poi aggiunto - Il nostro obiettivo era quello di permettere a tutti, lavoratori e pensionati, di avere la garanzia di potersi muovere come vogliono, senza dover ricorrere sistematicamente all&rsquo;auto di propriet&agrave;. Insomma, si trattava di incentivare la mobilit&agrave; condivisa offrendo una serie di soluzioni di trasporto per tutti&rdquo;. A sostegno del progetto &egrave; poi intervenuta Mobilize, azienda del Gruppo Renault specializzata nella mobilit&agrave; sostenibile e condivisa. Renault Megane E-Tech Electric, l'elettrica "facile" Due Renault Zoe per i cittadini di Luitr&eacute;-Dompierre Il progetto di Ballauais si &egrave; oggi trasformato in realt&agrave;. La cittadina francese infatti ora gode di un servizio di sharing con due vetture (Renault Zoe 100% elettriche) che fa base in un'area sviluppata appositamente, dotata di colonnine per la ricarica e altri servizi come autolavaggio, area camper, luogo di appuntamento per il car pooling e di noleggio per biciclette elettriche. Il servizio &egrave; prenotabile tramite un'app, e &ldquo;a ciclo chiuso&rdquo;, ovvero prevede che la vettura venga presa e restituita sempre nello stesso punto. Numerosi i vantaggi per la popolazione rurale di Luitr&eacute;-Dompierre: innanzitutto una maggiore libert&agrave; di movimento in luoghi privi &ndash; o quasi &ndash; di mezzi pubblici, ma anche la possibilit&agrave; di non acquistare una seconda auto in famiglia. &ldquo;Il car-sharing permette di coniugare mobilit&agrave; e rispetto per l&rsquo;ambiente rispondendo, al tempo stesso, alle attese dei nostri concittadini che vanno alla ricerca di soluzioni di mobilit&agrave; pi&ugrave; verdi e pi&ugrave; sostenibili&rdquo; ha spiegato ancora il sindaco della cittadina bretone. Che adesso pu&ograve; diventare un esempio per numerosi piccoli centri rurali in tutta Europa. Auto elettriche con pi&ugrave; autonomia in autostrada: la classifica       

Mobilize, Marchio del Gruppo Renault specializzato nella mobilit&agrave; sostenibile e condivisa, ha avviato un servizio di sharing in un piccolo centro rurale bretone

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