        Prosegue lo sviluppo dell&rsquo;ammiraglia elettrica di Volkswagen. Il progetto ha preso il nome di Trinity, certamente ambizioso. Resta parallelo a quello di Audi, Artemis, ma su un piano diverso. Ralf Brandst&auml;tter, il numero uno del Marchio di Wolfsburg, ha raccontato a Automobilwoche, alcuni dettagli della nuova vettura, attesa per il 2025. La piattaforma non sar&agrave; la PPE, utilizzata da Porsche, Audi e Bentley. L&rsquo;ammiraglia, grande berlina se preferite, Trinity avr&agrave; un bivio pianale, probabilmente una evoluzione della piattaforma MEB, base di tutte le elettriche medie e compatte del Gruppo.  Self Drive: un grosso passo avanti su Trinity La novit&agrave; tecnologica sar&agrave; rappresentata, parole di Brandst&auml;tter, dalla presenza della guida assistita di livello 4 su una vettura relativamente abbordabile. Trinity proporr&agrave;, a sostegno di questa tecnologia avanzata, un sistema operativo pi&ugrave; avanzato rispetto agli altri modelli del Marchio. Proprio per questo motivo potrebbe essere &ldquo;esterna&rdquo; alla gamma ID. ID.3 finalista a Car of the Year 2021       

Porter&agrave; in dote la guida assistita di livello 4. La grande berlina sar&agrave; realizzata su una evoluzione della piattaforma MEB

Project Trinity, l'ammiraglia elettrica di Volkswagen

        La complessit&agrave; tecnologica dei sistemi elettronici di Volkswagen Golf 8 &egrave; stata oggetto delle cronache in passato, per lo slittamento dell&rsquo;avvio della produzione e per un bug, poi risolto, alla eCall. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Adesso, a Wolfsburg si va verso un intervento in assistenza,&nbsp;volontario, su 56 mila esemplari, in produzione fino a giugno 2020, per risolvere un inconveniente riscontrato sull&rsquo;infotainment.  Si tratta di un malfunzionamento del display e delle funzioni radio (riportato dal Frankfurter Allgemeine Zeitung su Golf GTE), del navigatore e camera di retromarcia, con il componente responsabile individuato in una centralina elettronica. Nuova centralina e aggiornamento software La sostituzione dell&rsquo;elemento, insieme a un aggiornamento software, sono entrati a far parte della produzione dalla settimana 30 dello scorso anno, per cui a essere oggetto del richiamo &ndash; che verr&agrave; comunicato dalla casa ai clienti interessati &ndash; saranno circa 26 mila esemplari venduti in Germania e 30 mila nel resto d&rsquo;Europa. Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato Golf 8 che nel 2020 ha totalizzato oltre 312 mila esemplari sul mercato europeo, dov&rsquo;&egrave; risultata l&rsquo;auto pi&ugrave; venduta. Volkswagen Polo restyling 2021, fari di scuola Golf       

La produzione dopo la settimana 30 del 2020 non &egrave; affetta dal problema al sistema infotainment che, invece, interessa i modelli precedenti a un aggiornamento software e di centralina

Volkswagen Golf, richiamo in vista per 56 mila vetture

        Cambiamenti in vista per Volkswagen Polo. Il restyling verr&agrave; presentato&nbsp;nel corso di quest&rsquo;anno e porter&agrave; sostanziali modifiche al design, con i primissimi muletti avvistati su strada e in configurazione definitiva di carrozzeria. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Si andr&agrave; verso un completo rinnovamento dello stile della fascia paraurti, ispirata alla Golf 8 nelle finte aperture laterali, per proseguire con la pi&ugrave; importante delle variazioni estetiche: i gruppi ottici. Design, luce sui fari All&rsquo;avantreno le forme cambieranno per introdurre un proiettore con linee esterne pi&ugrave; movimentate e un diverso posizionamento (basso) del &ldquo;baffo&rdquo; cromato ai lati del logo VW, raccordato con la grafica delle luci diurne a led. Di chiara ispirazione Golf 8 e ID.3 (leggi come va l'elettrica su strada) sono le geometrie dei fari posteriori. Polo restyling 2021 dir&agrave; addio a proiettori squadrati per introdurre un design maggiormente a sviluppo orizzontale e con scalino, ben visibile la nuova configurazione nelle foto apparse su Instagram, di the_nik_.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da ????? ???? (@wilcoblok)      Sono attese variazioni anche nell&rsquo;offerta di motorizzazioni, con la possibilit&agrave; che venga introdotto il mild-hybrid, applicazione in abbinamento all&rsquo;1.0 eTSI (110 cv) e 1.5 eTSI (150 cv) gi&agrave; nota per il debutto su altri modelli Volkswagen. Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato       

Le modifiche estetiche pi&ugrave; evidenti interessano i proiettori, in particolare quelli posteriori. Il restyling dell'utilitaria sar&agrave; accompagnato da motori attesi con il mild hybrid nelle proposte turbo benzina

Volkswagen Polo restyling 2021, fari di scuola Golf

        L'inizio della grande storia e del successo Volkswagen pu&ograve; essere ricondotta a una data: 27 dicembre 1945. Settantacinque anni fa, iniziava a Wolfsburg la produzione della Limousine Type 1. Il nome probabilmente non vi dice niente: ma si tratta dell'auto antipasto di quella che sarebbe diventata la Beetle, il celeberrimo Maggiolino. UNA FIGURA FONDAMENTALE: IL MAGGIORE IVAN HIRST  Un inizo della produzione partito quindi alla fine della Seconda Guerra Mondiale, in un periodo in cui la Volkswagen &egrave; amministrata dal governo militare britannico vincitore della guerra. Gli inglesi vogliono infatti utilizzare la Type 1 per il trasporto d'emergenza, e per tale ragione decidono di salvare l'impianto di Wolfsburg, che &egrave; in procinto di essere dismesso. Grande fautore dell'operazione &egrave; il Maggiore Ivan Hirst. Appassionato di auto e tecnologie, e grazie a una determinazione senza pari, Hirst riesce a trasformare la fabbrica Volkswagen - in periodo di guerra preposta a realizzare esclusivamente armi militari - in un'azienda industriale civile dedicata alle automobili. Il tutto, in un lasso di tempo estremamente breve. L'INIZIO DELLA LEGGENDA  Il progetto Beetle convince il governo del Regno Unito, che nell'agosto 1945 aveva gi&agrave; ordinato 20.000 esemplari. A dicembre, il via alla produzione. Non senza qualche difficolt&agrave; legate inevitabilmente alla situazione politica ed economica della Germania uscita sconfitta dal conflitto. Ci sono infatti problemi legati all'approvigionamento del cibo alla forza lavoro, delle risorse energetiche e anche delle materie prime. Nonostante tali difficili condizioni, poco dopo Natale la prima berlina della storia Volkswagen esce dalla linea di produzione. Entro la fine del 1945, vengono realizzati 55 esemplari. Volkswagen eKafer, il Maggiolino diventa elettrico La produzione di massa parte gi&agrave; nel 1946, perch&eacute; da quell'anno vengono realizzati 1.000 esemplari di Beetle al mese. Carenza di materiale e personale non possono promettere numeri pi&ugrave; alti. Nel 1947 la vettura inizia ad essere commercializzata anche all'estero, grazie all'istituzione di un inedito sistema di vendita e assistenza post-vendita. &Eacute; in quel periodo che Volkswagen si avvia a crescere come marchio, aiutato dagli ottimi riscontri commerciali del Beetle. La gamma Volkswagen: consulta il listino completo di Auto! S&igrave;, perch&eacute; in breve tempo Volkswagen Beetle diviene l'auto pi&ugrave; popolare del mondo. Stabilendo anche un record di longevit&agrave;. L'ultimissimo esemplare del Maggiolino viene infatti prodotto in Messico nel 2003: l'ultimo di ben 21.529.464 modelli. Di questi, 15,8 milioni sono rimasti "a casa", in Germania. Ma esistono poche auto al mondo veramente "globali" come Volkswagen Beetle. O, se preferite, il Maggiolino.       

Il 27 dicembre 1945 a Wolfsburg cominciava la produzione del Beetle, la berlina pi&ugrave; famosa di sempre: ecco protagonisti e retroscena della sua realizzazione

Volkswagen Maggiolino, una storia lunga 75 anni

        Volkswagen ha sempre Tesla nel mirino, come molti Costruttori del resto. L&rsquo;ammiraglia elettrica &egrave; nell&rsquo;agenda anche del Marchio di Wolfsburg, non solo di Case premium. Una grande berlina di rappresentanza sarebbe nel programma entro il 2025, come ha indicato Automotive News Europe. Prodotta nel quartier generale di Wolfsburg, deliberata negli scorsi giorni dal consiglio di amministrazione. Un&rsquo;altra concorrente di Tesla Model S, dal 2012 punto di riferimento.  Una sfida per il prestigio, dopo che Phaeton nelle sue generazioni (2002-2016) non ha mai riscosso il successo sperato.&nbsp; Differenze con gli altri Marchi del Gruppo L&rsquo;obiettivo &egrave; comune, ma all&rsquo;interno del colosso VW saranno mantenute definite specificit&agrave;. L&rsquo;ammiraglia elettrica Volkswagen dovrebbe nascere sulla piattaforma MEB (quella di D.3 e ID.4) mentre la pi&ugrave; raffinata e costosa architettura PPE del Gruppo dovrebbe essere riservata ad Audi, Bentley e Porsche. Questa differenza si ripercuoter&agrave; sul prezzo, che per Volkswagen sar&agrave; pi&ugrave; competitivo. L&rsquo;ammiraglia, che sar&agrave; commercializzata in tutto il mondo, con ovviamente Europa, Cina e USA come principali mercati, dovrebbe riprendere gli stilemi di ID.Vizzion, prototipo presentato al Salone di Ginevra nel 2018.       

Sar&agrave; prodotto a Wolfsburg il modello concorrenta di Tesla Model S

Volkswagen, l'ammiraglia elettrica nel 2025

        Dopo GTI, GTD e GTE, restava un tassello della sportivit&agrave; Volkswagen da interpretare: quello in chiave elettrica. Volkswagen ID.4 GTX &egrave; il modello destinato ad arrivare sul mercato nel corso del 2021, con una presentazione in primavera e una caratterizzazione del suv che non sar&agrave; solo stilistica. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto La novit&agrave; principale sar&agrave; nello schema a due motori elettrici, per una potenza di sistema anticipata in 306 cavalli, secondo le indiscrezioni raccolte da Automotive News Europe. Al motore posteriore da 204 cavalli si aggiunge un&rsquo;unit&agrave; elettrica da 102 cavalli all&rsquo;avantreno.  Prestazioni su, autonomia un po' gi&ugrave; Maggior potenza che avr&agrave; sempre un pacco batterie da 77 kWh, come gi&agrave; le versioni due ruote motrici di ID.4. Vorr&agrave; dire barattare una quota dell&rsquo;autonomia di marcia in favore di prestazioni sportive, che sullo zero-cento orari si attesteranno poco sopra i 6&rdquo;, per un miglioramento di 2&rdquo;3 rispetto alle ID.4 due ruote motrici 204 cv. Le percorrenze massime dovrebbero posizionarsi sui 470 km, un valore che, se confermato, rappresenterebbe una diminuzione di circa 50 km rispetto al miglior dato dichiarato, di 520 km, su ID.4 1st Edition. Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato L'ampliamento dell'offerta ID.4 con la GTX, diversamente da quanto vorrebbero alcuni rumours di stampa, sarebbe un progetto diverso dal suv ID.4 dal design posteriore simil-coup&eacute;, per il quale potrebbe essere ID.5 la sigla del debutto sul mercato.       

Accanto al suv due ruote motrici arriver&agrave; una versione da oltre 300 cavalli e uno scatto in accelerazione molto pi&ugrave; rapido. La sigla GTX sar&agrave; il sinonimo di elettrico sportivo per Volkswagen?

Volkswagen ID.4 GTX, elettrica e sportiva con i due motori

        Familiare a ruote alte, con la vocazione da tuttoterreno. Golf 8 si presenta nella sua versione pi&ugrave; off-road, la Alltrack, che ha un prezzo di lisitno importante, 44.100 euro. Giustificato da una dotazione di livello. In sintesi, motore Diesel da 200 cavalli, come la GTD, trazione integrale e assetto rialzato di 15 millimetri.  Golf 8, la prova su strada di Auto Il motore a gasolio, ingiustamente demonizzato, sulla Alltrack &egrave; presente nella sua forma migliore. Oltre alla potenza (229 km/h di velocit&agrave; massima),ci sono&nbsp;400 Nm di coppia&nbsp;e la tecnologia twin dosing che con una una doppia iniezione di AdBlue in due catalizzatori SCR disposti in serie converte gli ossidi di azoto (NOX) in ossigeno e azoto. Virtuoso ed efficiente, &egrave; accreditato di una autonomia di&nbsp;&nbsp;quasi 1.000 km con un pieno. L'estetica esterna esibisce protezioni su&nbsp;passaruota, soglie, parti basse dei paraurti. Presente in molti dettagli sulla carrozzeria&nbsp;finitura nera opaca. Sul paraurti anteriore e sulle soglie laterali spiccano fanno bella mostra altre finiture in cromo opaco che richiamano i cerchi in lega bruniti Ronda da 17 pollici. I mancorrenti sul tetto sono argentati.&nbsp;Al posteriore la fascia a LED percorre in larghezza la vettura. L'abitacolo, al solito, accoglie con buona abitabilit&agrave; e un bagagliaio dalla capacit&agrave; di carico di 611 litri.   La modalit&agrave; Offroad di aggiunge a quelle standard del Driving Profile Selection. Completano la dotazione di serie: fari anteriori e posteriori a LED con controllo automatico degli abbaglianti, illuminazione ambiente interna in ?30 colori, avviamento senza chiave Keyless Start, strumentazione digitale Digital Cockpit Pro, climatizzatore automatico Climatronic a 3 zone, finiture interne Nature Cross Brushed, sedili comfort anteriori riscaldati con logo Alltrack sullo schienale, volante multifunzione rivestito in pelle e pedaliera in acciaio. La dotazione tecnica e di sicurezza prevede: Lane Assist, il monitoraggio anteriore Front Assist con frenata di emergenza City e rilevamento di pedoni e ciclisti, l&rsquo;assistente alle svolte Intersection Assist, il monitoraggio della stanchezza del conducente Driver Alert, il bloccaggio elettronico del differenziale XDS e la comunicazione locale Car2X.&nbsp;  Omaggio al lancio Volkswagen aggiunge al labcio il pacchetto composto da navigatore Discover Media con schermo touch da 10,25 pollici, comandi vocali naturali Natural Voice Control e Wireless App-Connect. VW prepara una compatta elettrica da 20.000 euro       

Accreditata di una autonomia di 1.000 km con un pieno. Assetto rialzato di 15 millimetri

Golf 8 Alltrack, prezzo da 44.100 euro per l'integrale diesel da 200 cv

        VW alza l'asticella e si getta, se possibile ancora di pi&ugrave; nella mischia delle EV. Se le citycar sembrano al momento al tramonto, Il segmento B avr&agrave; vita lunga nel Vecchio Continente. In particolate per quanto rigiarda le auto a batteria. Abbiamo il botta e risposta. Elon Musk ha paventato la possibilit&agrave; concreta di realizzare una &nbsp;Tesla compatta elettrica per l'Europa. L'alter ego elettrico di Polo A stretto giro Reuters ha riportato rumors del progetto di una piccola elettrica, delle dimensioni poco superiori ai 4 metri, all&rsquo;incirca come una Polo (405 centimetri di lunghezza). Indicata con un prezzo tra&nbsp;20.000 e 25.000 euro, una bella differenza conka ID.3 (4,26 metri), e parte da un listino di 37.350 euro (incentivi esclusi) ed &egrave; una Segmento C. Va detto chel &rsquo;elettrica del Segmento B non &egrave; nel piano industriale del Gruppo VW, porterebbe alla creazioneprogetto completamente nuovo. Adatto per le possibilit&agrave; di pi&ugrave; portafogli, se i Governi europei manderanno gli incentivi per le elettriche. Aumenterebbe a medio termine anche l'impatto virtuoso sul calcolo delle emissioni delle auto del Gruppo contro lo spauracchio delle multe europee. L'idea coincide con&nbsp;gli investimenti annunciati, partendo con 450 milioni di euro, per produrre batterie in proprio presso lo stabilimento di Salzgitter.&nbsp; Leggi anche: Gruppo VW, 3 grandi SUV elettrici di Porsche, Bentley e Audi nel 2024       

Delle dimesioni della Polo, poco pi&ugrave; di quattro metri: sfida diretta alla compatta EV prospettata da Elon Musk

Volkswagen progetta una auto compatta elettrica da 20.000 euro

        Prendi la tecnologia di Golf 8, che sia degli Adas o dell&rsquo;infotainment, come dell&rsquo;architettura MQB e portala su un progetto come nuova Volkswagen Caddy. Il risultato &egrave; una proposta firmata Volkswagen Veicoli Commerciali in versione furgone, California, Kombi passeggeri, mai tanto avanzata. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Basti dire del Travel Assist per una guida assistita di Livello 2, oppure del Rear Traffic Alert per evitare collisioni nelle manovre in retromarcia, proseguendo con il Trailer Assist che rende le operazioni in manovra con un rimorchio automatizzate nella gestione del volante. Prezzi di Volkswagen Caddy Sul mercato italiano, nuova Volkswagen Caddy si rivolge a quanti ricercano la versatilit&agrave; di un furgone compatto con le soluzioni Leasing All Inclusive e la proposta Business for Free, per un listino a partire da 17.950 euro pi&ugrave; iva. Alle famiglie che amano la versatilit&agrave; di un monovolume spaziosissimo &ndash; fino a 2.556 litri di volume in configurazione 2 posti e interni caricati fino al tetto &ndash; offre la configurazione 5 posti da 25.940 euro, con possibilit&agrave; di passare a una configurazione 7 posti e sedili della terza fila rimovibili. Tutti, invece, possono essere ripiegati e ribaltati.  Motori TDI, consumi ridotti Di derivazione automobilistica &egrave; anche la soluzione adottata dal motore 2 litri turbodiesel, il twin dosing SCR per l&rsquo;abbattimento degli Nox, con un miglioramento non solo delle emissioni ma anche dei consumi, nell&rsquo;ordine del -10%. Motori che Volkswagen Caddy avr&agrave; in tre livelli di potenza, da 75, 102 e 122 cavalli, con cambio manuale 6 marce o doppia frizione 7 rapporti. Cos&igrave; i diesel, mentre a benzina si potr&agrave; guidare l&rsquo;1.5 TSI da 114 cavalli e, nel corso del 2021, il bifuel a metano 1.5 TGI da 130 cavalli. L&rsquo;ampliamento della gamma passer&agrave; anche dall&rsquo;introduzione delle versioni 4Motion, Caddy California compreso, che con l&rsquo;ultima generazione offre dotazioni a richiesta come il cucinino, il tetto panoramico e una nuova soluzione di tenda.  Caddy furgone con Cargo e Cargo Maxi Dagli amanti della vita all&rsquo;aperto a chi, Volkswagen Caddy, lo guider&agrave; nelle proposte Cargo e Cargo Maxi. Va detto del maggiore funzionalit&agrave; data dalle porte laterali scorrevoli molto pi&ugrave; ampie, un&rsquo;apertura di 84 centimetri contro i 70 cm del passato, su un passo di 2.75 metri nella configurazione Combi Cargo. Detto della possibilit&agrave; di caricare oggetti fino a 2,15 metri di lunghezza su Combi Cargo Maxi, a variare &egrave; il volume di carico: 3,1 metri cubi per il Combi Cargo, 3,7 metri cubi su Cargo Maxi. Rispetto alla precedente generazione, la variante passo lungo pu&ograve; caricare due Europallet. Infotainment connesso  Una gamma Caddy 2021 connessa con la potenza del sistema MIB, la eSIM integrata e i servizi We Connect. Tre le proposte di infotainment per varianti di display: 6,5 pollici, 8,25 pollici e 10 pollici per il top di gamma, completato dalla strumentazione virtuale Digital Cockpit, di serie dall&rsquo;allestimento Style, come lo sono i fari a led. Sfoglia il listino Volkwagen: tutti i modelli sul mercato       

Per architettura e motori diesel puliti, oltre alla tecnologia e gli Adas, la famiglia Caddy in tutte le sue varianti ha molti elementi di derivazione "automobilistica" per il progetto di Volkswagen Veicoli Commerciali

Nuova Volkswagen Caddy, dal furgone al California con la tecnologia Golf 8

        Volkswagen calca la mano sulla R, le alte prestazioni portate in strada dapprima con T-Roc, poi con le novit&agrave; Tiguan R e Golf R in questo 2020. Una trattazione che non si esaurir&agrave; e vedr&agrave; il prossimo anno il lancio di Golf Variant R. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Prossimi mesi nei quali il suv di segmento C andr&agrave; su strada con il carico di cavalli e sportivit&agrave; del motore 2 litri da 320 cavalli e 420 Nm di coppia. Indica quello che sar&agrave; il posizionamento a listino, perlomeno in Germania, aspettando l&rsquo;ufficializzazione dei prezzi per il mercato italiano (dove sono iniziate le prime consegne del Tiguan restyling): sulle Autobahn si pu&ograve; ordinare a 56.700 euro, soglia da full optional, che lascia appena la possibilit&agrave; di integrare la dotazione con i cerchi da 21 pollici, design Estoril, in luogo del set da 20 pollici, nonch&eacute; lo scarico in titanio Akrapovic.  Un&rsquo;indicazione di prezzo destinata, una volta sul mercato italiano a posizionarsi sui 60 mila euro, considerate anzitutto le differenti tassazioni iva (19% contro 22%). 4Motion con torque vectoring I contenuti tecnici applicati a Tiguan R sottolineano soprattutto l&rsquo;evoluzione della trazione integrale 4Motion, con frizione multidisco per la ripartizione della coppia tra anteriore e posteriori. Grazie al R-Performance Torque Vectoring, il suv trasferisce in modo variabile la coppia tra le ruote posteriori, lo fa grazie all&rsquo;impiego di una seconda frizione multidisco, oltre quella destinata a variare il trasferimento di coppia anteriore:posteriore.  Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato Detto dell&rsquo;assetto con ammortizzatori adattivi di serie e controllo elettronico DCC, Volkswagen Tiguan R dichiara prestazioni elevate in particolare in accelerazione, abbatte il muro dei 5 secondi (4&rdquo;9) sullo 0-100 km/h mentre la velocit&agrave; &egrave; autolimitata a 250 km/h. Dal Digital Cockpit, strumentazione digitale configurabile, si avr&agrave; accesso al cronometro dal quale &ldquo;prendere i tempi&rdquo; nell&rsquo;utilizzo in pista.        

Ordini aperti in Germania per il Tiguan pi&ugrave; potente, da 320 cavalli. Andr&agrave; su strada nei primi mesi del 2021

Volkswagen Tiguan R prepara l'uscita sul mercato

        Non solo SUV. Volkswagen Aero, la wagon elettrica da 700 km di autonomia arriver&agrave; nel 2023. Lo ha ribadito con un intervento su LinkedIn, Ralf Brandst&auml;tter, CEO di VW. La shooting brake derivata dal concept ID. Space Vizzion si presenter&agrave; con un abitacolo spazioso e un bagagliaio di grande capacit&agrave;. Pi&ugrave; capiente, veloce e a lungo raggio rispetto a ID.3 e ID.4 Realizzata sulla piattaforma MEB, Aero B (cos&igrave; &egrave; stata chiamata) &egrave; stata anticipata anche con caratteristiche prestazionali superiori rispetto a ID.3 e ID.4. Maggiori autonomia e prestazioni.  Il raggio potrebbe essere aumentato grazie a batterie di maggiore capacit&agrave;. Il prototipo mostrato al Salone di Los Angeles lo scorso anno era dotato di una batteria da 82 kWh e accreditato di una autonmia di 590 km. Brandst&auml;tter si &egrave; spinto oltre, arrivavando a ipotizzare 700 chilometri di range. Il powertrarin pi&ugrave; potente garantir&agrave; maggiori prestazioni. Sia nella versione a trazione posteriore, sia in quella integrale con doppio motore: potrebbe superare i 350 cavalli.        

Ralf Brandst&auml;tter, CEO di VW, anticipa alcune delle caratterische della shooting brake a zero emissioni

Volkswagen Aero, nel 2023 la wagon elettrica da 700 km

        E&rsquo; destinata ad arrivare anche sul mercato europeo, sebbene in tempi non esattamente brevi. Volkswagen Tayron &egrave; un suv di medie dimensioni, naviga a cavallo tra i segmento C e il segmento D con i 4,60 metri di lunghezza di un progetto pensato per e commercializzato sul mercato cinese, prodotto dalla joint venture tra FAW e Volkswagen. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto In Europa rappresenterebbe una sorta di anello di congiunzione tra Tiguan e Tiguan Allspace. Ecco, secondo documenti visionati da Automotive News Europe, nel piano di investimenti destinato all&rsquo;impianto di Wolfsburg, dal 2024 verr&agrave; prodotto un suv di segmento D derivato dal Tayron cinese, che dovrebbe rilevare proprio l'Allspace.  Tayron di seconda generazione Presentato nel 2018, in un ciclo vitale accorciato a 7 anni sarebbe proprio nel 2024 che la nuova generazione del Tayron potrebbe essere presentata e, su quel progetto evoluto, nascere la declinazione per il mercato europeo. Una strategia che andrebbe a differenziare tra segmento C e segmento D le proposte suv Volkswagen, tra Tiguan e un nuovo prodotto a s&eacute; stante e non semplice variante allungata e con la possibilit&agrave; di ospitare 7 persone a bordo. Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato Un Tayron oggi in Cina proposto in un mix di elementi di stile, tra T-Ropc nelle luci diurne a led e Tiguan nei fari principali. Linee equilibrate e sobrie per un suv commercializzato in versione 5 posti. Non si tratta dell'unico prodotto immaginato per mercati extra-europei e destinato a una commercializzazione estesa al Vecchio Continente. Ben prima del 2024, infatti - gi&agrave; nel 2021 - arriver&agrave; la derivazione del Volkswagen Nivus, ovvero un crossover da posizionare in pieno segmento B-suv con una carrozzeria stile coup&eacute;.       

Sebbene in una prospettiva di lungo periodo, Volkswagen produrr&agrave; a Wolfsburg un suv di segmento D derivato dal Tayron commercializzato in Cina. E' destinato a rimpiazzare Tiguan Allspace

Volkswagen Tayron verso un futuro europeo da nuovo Tiguan Allspace

        Volkswagen ID.4 sar&agrave; la scelta di chi ricerca l&rsquo;assoluta versatilit&agrave; in un formato di carrozzeria suv &ldquo;convenzionale&rdquo;. Volume posteriore regolare, linea del tetto pure, due aspetti sui quali Volkswagen ID.5 (sigla assolutamente non ufficiale) cambier&agrave; l&rsquo;interpretazione per offrire una silhouette pi&ugrave; da suv-coup&eacute;. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Una classificazione che probabilmente sta stretta al terzo modello elettrico di Volkswagen su architettura MEB. E i muletti avvistati al Nurburgring - ripresi da CarSpyMedia -, con minime mascherature, appena sul frontale, confermano l&rsquo;impressione. I test al Nurburgring La linea di cintura ondulata e l&rsquo;accenno di volume posteriore quasi ne fanno una fastback rialzata nella vista di profilo, mentre l&rsquo;arco del tetto appare meno estremizzato nell&rsquo;abbassarsi del lunotto, alla cui base appare un piccolo spoiler sorprendentemente ad ala vera e propria.  La presentazione non dovrebbe essere troppo distante, considerato lo stato dei test e il muletto privo di camuffature sulla carrozzeria. La prima idea con la quale Volkswagen present&ograve; un crossover-coup&eacute; elettrico risale al concept ID Crozz, poi evoluto in ID Crozz II nel 2017. Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato Lo schema tecnico della variante coup&eacute; di ID.4 conserver&agrave; le specifiche di batteria e motogeneratore presentate dal suv.       

L'ampliamento della gamma Volkswagen ID proseguir&agrave; con la declinazione modificata in coda del suv compatto ID.4. Sar&agrave; ID.5? Certo il design suv-coup&eacute; non manca di distinguersi dalle normali soluzioni sportiveggianti

Volkswagen ID.4, versione suv-coupé ID.5 in vista

        In Olanda, il conducente di una Volkswagen Golf GTI &egrave; stato arrestato dopo essere divenuto il protagonista di un inseguimento ad alta velocit&agrave;. Fermato a un posto di blocco prima dell'accesso in autostrada, il guidatore al posto di fermarsi ha subito premuto l'acceleratore, scappando a tutto gas.  IN FUGA DALLA POLIZIA A OLTRE 240 KM/H Imboccata l'autostrada, &egrave; partito l'inseguimento. Dai filmati presi dalla telecamera della Polizia, si nota come la vettura delle forze dell'ordine, per tenere il passo della Golf GTI, debba andare a una velocit&agrave; di 240 km/h. Si suppone quindi che la stessa Volkswagen stava viaggiando alla stessa velocit&agrave;.  La Golf &egrave; stata poi fermata da una seconda auto della Polizia appostata all'uscita di una strada laterale pi&ugrave; piccola. Le immagini mostrano infatti due individui "prelevati" energicamente dalla GTI e messi in custodia. Golf 8 GTI in pista, quanto va e come va: il video on board I media olandesi hanno poi rivelato come il conducente fosse in possesso di una patente non valida, e che nel portellone stesse nascondendo una grande (e sospettosa) quantit&agrave; di denaro. Sia la Golf che i soldi sono stati sequestrati. La gamma Volkswagen: consulta il listino completo di Auto!       

L'inseguimento ad alta velocit&agrave; &egrave; avvenuto in Olanda: il conducente era in possesso di una patente non valida e nascondeva dei soldi nel portellone. L'auto &egrave; stata sequestrata

In fuga dalla Polizia su una Golf GTI a 240 km/h!

        Supera l&rsquo;esame EuroNCAP con il massimo delle stelle, Volkswagen ID.3. 5 quelle assegnate dal nuovo protocollo di prove introdotto quest&rsquo;anno, con test inediti come l&rsquo;analisi dell&rsquo;escursione laterale del corpo del guidatore nell&rsquo;impatto laterale. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Al di l&agrave; del numero di stelle, sono i risultati assoluti in ogni singola area di test che promuovono l&rsquo;elettrica Volkswagen, la prima su strada a impiegare l&rsquo;architettura MEB. Il giudizio dell'EuroNCAP Per ID.3 il giudizio sulla protezione dei passeggeri adulti &egrave; dell&rsquo;87%, sale all&rsquo;89% se l&rsquo;esame &egrave; sui test che misurano la protezione per i passeggeri bambini; raggiunge il 71% nell&rsquo;interazione con gli utenti vulnerabili della strada, mentre stacca l&rsquo;88% nella valutazione dei sistemi di sicurezza (frenata autonoma di serie, come l'eCall e la frenata anti-collisione multipla post-incidente).  Scendendo nel dettaglio delle varie valutazioni, i giudizi prevalenti sono di una protezione sempre tra valori &ldquo;Buono&rdquo;, &ldquo;Adeguato&rdquo; e pochi &ldquo;Marginale&rdquo;. Vere criticit&agrave; non sono state rilevate dall&rsquo;ente EuroNCAP, a segnalare solo un giudizio &ldquo;Scarso&rdquo; nell&rsquo;escursione laterale &ndash; verso destra rispetto alla direzione d&rsquo;impatto del crash-test laterale &ndash; del corpo del guidatore. Volkswagen ID.3, al volante della prima elettrica firmata MEB In realt&agrave;, all&rsquo;escursione non corrispondono problemi rilevati dal manichino, che infatti stacca un giudizio &ldquo;Buono&rdquo; nell&rsquo;impatto sul "Lato distante&rdquo; da crash-test laterale contro un palo. Promosso l&rsquo;airbag centrale nella sua efficacia, protegge la testa di entrambi i passeggeri anteriori. Complessivamente, i test sui passeggeri adulti, di impatto laterale, registrano un punteggio di 11,4 su 16.  Sistemi di sicurezza efficaci Ottiene 14,3 punti su 16 nei crash test frontali. Massimo punteggio, 24 su 24, nelle prove svolte con i manichini che simulano la struttura fisica di bambini di 6 e 10 anni. Sul fronte dei dispositivi di assistenza alla guida, la frenata d&rsquo;emergenza ottiene un voto di 6 punti su 9 nelle simulazioni con rilevamento dei pedoni, 6,5 su 9 nel rilevamento dei ciclisti. Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato La versione sottoposta ai crash test &egrave; stata Volkswagen ID.3 Pro, risultata avere con una massa complessiva di 1.857 kg.        

Svettano i risultati ottenuti nella protezione dei bambini e l'efficacia dei sistemi di sicurezza, con la frenata anti-collisione multipla di serie, nel giudizio complessivo delle 5 stelle

Volkswagen ID.3 promossa dall'EuroNCAP

Da un modello nato per celebrare i 40 anni di storia nel 2016 a un proposta di sportivit&agrave; perfezionata che ritorna, amplia la gamma GTI e sposa la tecnologia di Golf 8. Cos&igrave;, Volkswagen Golf GTI Clubsport, che strizza l&rsquo;occhio a chi non rinuncia a una puntata in pista di tanto in tanto. Meglio ancora se l&rsquo;opportunit&agrave; &egrave; di girare al Nurburgring, per il quale ha l&rsquo;assetto ideale, perlomeno nelle regolazioni elettroniche dei sistemi, ritagliate su misura.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il listino di Auto  Non c&rsquo;&egrave; l&rsquo;escalation delle potenze in gioco, il motore 2 litri turbo benzina eroga 300 cavalli e 400 Nm, sempre pi&ugrave; dei 290 cavalli in overboost della prima Clubsport, 10 meno della sua declinazione Clubsport S &ndash; che per Golf 8 non verr&agrave; offerta &ndash;.  Assetto, controlli integrati  C&rsquo;&egrave;, piuttosto, il controllo integrato di tutti i sistemi chiamati in causa nella gestione della dinamica di marcia. L&rsquo;elettronica dell&rsquo;assistenza alla guida e non solo. Il Vehicle Dynamics Manager pu&ograve; contare su un componente in pi&ugrave; da parametrare rispetto all&rsquo;XDS di Golf GTI.    Un vero differenziale autobloccante, a controllo elettromeccanico, per scaricare la coppia sulle ruote anteriori e massimizzare la trazione. Gestir&agrave; il differenziale e abbiner&agrave; le tarature ottimali del DCC, la regolazione elettronica degli ammortizzatori, optional su Golf GTI.  Un mondo di hot-hatch, da Golf GTI a Mercedes-AMG A45 S  Una modalit&agrave; specifica Nurburgring avr&agrave; i controlli elettronici regolati sulle caratteristiche della Nordschleife.  Stile Clubsport riconoscibile al volo  I tratti distintivi della nuova Golf Clubsport sono in un design dal frontale con una fascia paraurti quasi completamente aperta, le maglie a nido d&rsquo;ape sono l&rsquo;elemento principe, abbinato a modesti ritocchi in chiave aerodinamica, che quasi si fatica a notare. &Egrave; il caso dei piccoli profili sui passaruota, anteriori e posteriori, mentre l&rsquo;idea di sportivit&agrave; &egrave; amplificata da elementi sottoporta pi&ugrave; pronunciati.    I cerchi da 18 pollici sono un contenuto di serie, al pari dell&rsquo;assetto con altezza da terra 10 mm inferiore se confrontato con Golf GTI. Al retrotreno, la Clubsport sar&agrave; riconoscibile al volo per lo spoiler in due elementi, il disegno del diffusore sul paraurti specifico e, soprattutto, i terminali di scarico ovali anzich&eacute; perfettamente tondi.  Sfoglia il listino Volkswagen: tutti i modelli sul mercato  All&#39;interno non &egrave; da meno la personalizzazione, tra sedili sportivi rivestiti in ArtVelours, volante in pelle forata e leve del cambio DSG 7 marce, fino alla pedaliera in metallo. 

L&#39;affinamento rispetto a Golf GTI prevede novit&agrave; di assetto e, soprattutto, elettronica, con la &quot;modalit&agrave; Nurburgring&quot;. La trazione anteriore pu&ograve; contare sul differenziale autobloccante

Nuova Volkswagen Golf GTI Clubsport, elettronica a misura di Nurburgring

        Come si fa a non amare la Golf? Nella sua eccelsa perfezione, nella sua teutonica efficacia, nel suo essere cos&igrave; understatement, la Golf fa tutto e lo fa molto bene: consuma il giusto, va forte il giusto, &egrave; spaziosa il giusto, &egrave; comoda il giusto e attira l'attenzione. Volkswagen Golf, arriva anche la TGI a metano GOLF IV E LA VERSIONE GTI Tuttavia, per quanto un'ottima auto, nella sua rincorsa alla perfezione, la Golf non &egrave; mai stata l'auto pi&ugrave; emozionale e viscerale presente a listino. Prendiamo ad esempio la vecchia Golf IV, quella che nei primi anni 2000 fece da spartiacque tra il passato e il futuro della Golf. Prima di lei c'era la III, non cos&igrave; bella e molto anni '90. Poi arriv&ograve; la IV che, mantenendone le stesse linee e proporzioni, sembrava finalmente una vettura del nuovo millennio. Fu talmente riuscita che il modo in cui il suo montante C taglia il faro posteriore parallelamente alla fessura della portiera lo troviamo ancora sulle Golf di oggi. La Golf IV ha segnato in tutto e per tutto la rinascita della Golf come leader incontrastata del segmento delle medie compatte. Se la Golf IV fu un successo enorme, per&ograve; in pochi si ricordano della sua versione GTI: questo perch&eacute;, anche se sotto al cofano aveva un 1.8 turbo da 180 cv (ma la facevano anche Diesel), esternamente era identica alle altre Golf. Nulla la caratterizzava esteticamente dalle altre se non per pochi dettagli, roba per gente dall'occhio attento. GOLF R32: ARROGANZA A QUATTRO RUOTE Fu forse in quel momento che in VW qualcuno si accorse che la quarta generazione della Golf GTI non stava diventando quell'oggetto di culto tra gli appassionati di auto sportive come erano state le prime tre generazioni. Decisero quindi di fare le cose in grande: presero qualche ingegnere annoiato e, dopo avergli messo di fronte un foglio bianco, gli diedero il compito di creare una versione memorabile della dimessa Golf IV GTI. Il risultato fu una delle auto pi&ugrave; arroganti della sua epoca: passaruota pieni, freni giganti, paraurti con prese d'aria spalancate e un doppio scarico che ulula come un lupo alla luna piena. Nasceva cos&igrave; la leggendaria Golf R32, erede incattivita delle celebri VR6 degli anni '80 e '90.  Sotto al suo cofano si trova un famelico (tanto di giri quanto di benzina) V6 da 3,2 litri con bancate a 15&deg;, collegato alle ruote attraverso un sistema di trazione integrale 4Motion e un cambio manuale a 6 rapporti. Il tutto per dare vita a quella che, alla sua presentazione nel 2001, era la Golf pi&ugrave; potente e veloce di sempre, con oltre 240 km/h di velocit&agrave; massima, ottenuti grazie a ben 241 cv e 320 Nm di coppia disponibili praticamente dal minimo fino al massimo dei giri disponibili (6.250 giri) e con un sound da paura che voleva imitare l'ululato tipico delle Formula 1 di quei tempi. SENSAZIONE DI POTENZA Senza nulla togliere alle mitiche GTI, nel 2001 la R32 era un'auto che andava forte per davvero. Il modo con cui questa R32 cavalca l'asfalto &egrave; impressionante. Una volta dietro al suo volante e con la strada libera, pare di essere a bordo di una bomba lanciata a velocit&agrave; folle, ma nel pieno del suo controllo; si riesce a sentire come l'intero corpo vettura, dal paraurti anteriore alla coppia di scarichi urlanti l&igrave; dietro, partecipi attivamente al movimento in avanti. Ci si sente parte di un potente tutt'uno dotato dell'incredibile capacit&agrave; di arrotolare l'asfalto alla minima flessione del piede destro. In un mondo di piccoli motori sovralimentati, ci si dimentica infatti quali magie possa fare la cilindrata: avere sotto al piede destro il controllo di un motore aspirato possente e affamato di giri crea dipendenza, non c'&egrave; alcun ritardo tra la vostra volont&agrave; di accelerare e lo schizzare verso l'alto della lancetta del contagiri. Bisogna solo stare attenti a non esagerare: con questa auto si raggiungono velocit&agrave; da ritiro patente gi&agrave; in seconda.  La gamma Volkswagen: consulta il listino completo di Auto! Tanto costosa all'epoca (33mila euro, 10mila in pi&ugrave; della Golf IV pi&ugrave; accessoriata) quanto rara oggi, la Golf R32 &egrave; una di quelle auto che qualunque appassionato dovrebbe provare almeno una volta nella vita, sia per la sua arroganza estetica quanto per lo strepitoso atteggiamento da hooligan del suo folle motore V6.&nbsp;       

Il rigore teutonico cede al fascino delle prestazioni. Pi&ugrave; muscolosa e appariscente, la Golf R32 massimizza le prestazioni del modello pi&ugrave; iconico di casa Volkswagen

Volkswagen Golf R32: quando la GTI era poco

        Volkswagen e Waze insieme per la mobilit&agrave; elettrica. La popolare app di navigazione ha avviato una collaborazione con la Casa automobilistica tedesca riguardante la mappatura e la sponsorizzazione dei punti di ricarica per veicoli elettrici. L'obiettivo? Favorire la mobilit&agrave; a zero emissioni rendendo pi&ugrave; semplice e veloce individuare le colonnine. Secondo il rapporto Energy&amp;Strategy Group curato dal Politecnico di Milano, entro il 2030 ci saranno 7 milioni di vetture elettriche in Italia, e raggiungeranno entro quella data il 30% delle immatricolazioni. Un cambiamento epocale che dovr&agrave; essere supportato non solo da un'ampia rete di punti di ricarica, ma anche da un efficiente sistema che consenta di individuare le colonnine e gestire al meglio gli spostamenti. Audi, ecco il manifesto dei Quattro Anelli per la mobilit&agrave; sostenibile Ricariche facili &Egrave; su questa strada che Waze, con i suoi oltre 140 milioni di utenti nel mondo, ha avviato un'operazione di mappatura delle colonnine per veicoli elettrici. Nei primi tre mesi, grazie anche alle segnalazioni degli utenti, Waze ha censito 5mila punti di ricarica, ciascuno costituito da una o pi&ugrave; colonnine.  Volkswagen, che sta lanciando a ritmo serrato i modelli della sua nuova gamma a zero emissioni, ha deciso di sostenere questo progetto sponsorizzando l'attivit&agrave; di Waze. In particolare, la Casa tedesca ha ottenuto di migliorare la visibilit&agrave; sulle mappe dei punti di ricarica per veicoli a batteria, in modo da renderne pi&ugrave; facile il riconoscimento durante la navigazione.  Per trovare la colonnina pi&ugrave; vicina tramite l'app di Waze basta inserire la ricerca nell'apposita barra e seguire le indicazioni. Per farlo ora c'&egrave; anche la possibilit&agrave; di scegliere la Volkswagen ID.3 come inedito puntatore della navigazione, in alternativa a quelli preesistenti sull'app. Milano, comprati 448 veicoli green con gli incentivi del Comune       

La Casa tedesca e la popolare app di navigazione hanno avviato una collaborazione per rendere pi&ugrave; semplice trovare delle colonnine

Volkswagen e Waze, alleanza per la mobilità a zero emissioni

        In Italia costa meno che in Germania. Gi&agrave; questa &egrave; una notizia per Volkswagen ID.4, il primo SUV 100% elettrico della Casa di Wolfsburg. Prezzo di listino da 48.600 euro per la ID.4 1st: in Germania costa 49.950 euro, quindi 1.350 euro in pi&ugrave;. Il prezzo scende con gli incentivi Il configuratore italiano del modello &egrave; gi&agrave; operativo. Il prezzo con l&rsquo;incentivo statale e le promozioni di VW, Progetto Valore ed Extra Time, pu&ograve; scendere fino a 37.860 euro. Non certo regalato, ma nemmeno stellare, valutando che una Tiguan 2.0 TDI 150 cavalli con cambio DSG e a trazione anteriore parte da 36.900 euro. VW ID.4 1st, al pari dell&rsquo;altro allestimento disponibile 1st Max, che costa 58.600 euro, dispone della batteria da 82 kWh (77 disponibili) che permette un&rsquo;autonomia dichiarata nel ciclo WLTP di 520 km.  E&rsquo; a trazione posteriore, dove &egrave; posto il motore elettrico che eroga 204 cavalli e 310 Nm di coppia. Accelera da 0 a 100 km/h in 8,5 secondi e la velocit&agrave; massima &egrave; limitata a 160 km/h. Al momento &egrave; disponibile in 4 colori: Blue Dusk, Glacier White, Honey Yellow e Manganese Grey, tutti con tetto a contrasto nero. La dotazione di serie dell&rsquo;allestimento di lancio ID.4 1st&nbsp; prevede la plancia digitale per strumentazione e multimedia con navigatore (schermo da 10&rdquo;), retrocamera, cerchi da 20 pollici, sistema keyless. E ovviamente i sistemi di assistenza alla guida A disposizione ci sono wallbox e cavi di ricarica per potenze superiori a quelli da presa domestica, con prezzi da 339 a 899 euro. A richiesta anche numerose formule di estensione della garanzia, fino a ulteriori 3 anni e 150.000 km,&nbsp; e&nbsp;di programmi di assistenza, fino a 5 anni e 100.000 km. I fari speciali a Led di ID.4       

Arriva il prezzo ufficiale per il SUV elettrico di Wolfsburg che, con Ecobonus statale e incentivi Volkswagen, pu&ograve; scende fino a 37.860 euro

Volkswagen ID.4, il prezzo in Italia parte da 48.600 euro

        Quella dell'ibrido, in tutte le sue declinazioni, &egrave; la via pi&ugrave; gettonata dai Costruttori automobilistici per ridurre le emissioni delle loro vetture. Ma non l'unica, come dimostra Volkswagen con la sua gamma TGI. La motorizzazione a metano ora debutta anche sulla nuova generazione l'ottava, della Golf. Garantendo emissioni ridotti, una buona autonomia e numerosi vantaggi economici. Volkswagen ID.4, la prima con i fari a LED 3D Gi&ugrave; le emissioni Il motore a metano della Golf 8 &egrave; il tradizionale quattro cilindri in linea da 1,5 litri, che grazie al turbo garantisce al guidatore 130 cavalli e 200 Nm di coppia. Un compromesso brioso, reso ancor pi&ugrave; sportivo dalla presenza del velocissimo cambio a doppia frizione DSG a 7 rapporti. Per spingersi, all'occorrenza, fino a 211 chilometri orari.  Ma non sono le pur buone prestazioni il punto di forza della Golf TGI, che pur costituendo l'anagramma di GTI non ha certo ambizioni sportive. Il suo obiettivo &egrave; quello di tagliare le emissioni inquinanti e i costi di gestione. Missione compiuta, come dimostra il dato relativo alla CO2: la versione a metano della hatchback tedesca emette il 25% in meno di anidride carbonica rispetto alle versioni alimentate a benzina (111-116 g/km di CO2). Ridotte anche le emissioni di monossido di carbonio e ossidi di azoto, grazie al minor contenuto di carbonio del metano e alla sua resa. UE, cambiano le norme per l'omologazione delle auto: ecco le nuove Ecologica ed economica I vantaggi in termini di emissioni si affiancano a quelli economici, che rendono la Golf TGI una scelta adatta a chiunque voglia un mezzo efficiente e che non pesi troppo sul portafogli. A patto di avere un distributore di metano nei pressi di casa: Volkswagen ha infatti scelto di puntare tutto sull'alimentazione a gas per questa Golf, con tre bombole dalla capacit&agrave; complessiva di 115 litri che garantiscono un'autonomia di 400 km. Una volta terminato il metano per&ograve; c'&egrave; a disposizione solo un piccolo serbatoio per la benzina, da appena 9 litri.  Questa scelta concettuale offre per&ograve; un vantaggio ulteriore, almeno per gli automobilisti italiani che la sceglieranno: la Golf TGI &egrave; considerato un veicolo monovalente, ossia principalmente a gas e solo secondariamente a benzina. Questo si traduce in un taglio del bollo del 75% (che raggiunge il 100% in alcune aree del Paese) e la possibilit&agrave; di entrare in molti centri cittadini quando sono attivi i blocchi del traffico. Troppi SUV in strada: le Case automobilistiche rischiano una mega multa Tutto incluso Quella a metano si aggiunge alle Golf con alimentazione a benzina, Diesel, ibrida 48 V e ibrida plug-in. La TGI &egrave; proposta in due allestimenti, Life e Style. Il primo garantisce tutti gli equipaggiamenti necessari, inclusi quelli relativi alla sicurezza come i sistemi Adas, mentre il secondo aggiunge, tra l'altro, i fari IQ Light Led Performance e l'Ambient Light interno a 32 colori . Al lancio, inoltre, sar&agrave; disponibile gratuitamente il pacchetto con navigatore Discover Pro con schermo touch da 10,25 pollici, comandi vocali naturali Natural Voice Control e Wireless App-Connect. Audi A3 Sportback g-tron, convenienza premium a metano       

Emissioni ridotte e spese tagliate per la versione a gas della polare compatta tedesca, che non rinuncia a un pizzico di sportivit&agrave;