        Colpo vincente per Musk in aula. Il magnate americano &egrave; stato dichiarato non colpevole dal tribunale di San Francisco in seguito a una class action del 2018 per frode sul titolo Tesla. Elon ha tirato un sospiro di sollievo. Ovviamente commentando sul suo Twitter &ldquo;Grazie al cielo, ha prevalso il buon senso! Apprezzo profondamente la decisione unanime sulla mia innocenza da parte della giuria&rdquo;.  Thank goodness, the wisdom of the people has prevailed!I am deeply appreciative of the jury&rsquo;s unanimous finding of innocence in the Tesla 420 take-private case. &mdash; Elon Musk (@elonmusk) February 3, 2023    Musk e i problemi con gli azionisti La class action ha originle da alcuni tweet del 2018, nei quali Musk comunicava il piano di voler ritirare Tesla dalla Borsa al prezzo di 420 dollari per azione, ovvero circa il 23% in pi&ugrave; rispetto alla quotazione.  Potrebbe interessarti: Tesla, la mossa di Elon Musk: in calo i prezzi di due modelli&nbsp; In quella occasione azionista punt&ograve; il dito contro il patron del Marchio diventato ormai simbolo delle auto elettriche ad alte prestazioni di non avere -in quel momento &ndash; le risorse necessarie e di aver agito in modo scellerato, turbando il mercato e spingendo gli investitori a mosse basate su presupposti non veri. In quel periodo il tiolo ebbe molti alti e bassi. Il dibattimento &egrave; durato venti giorni. Con intervento dello stesso Musk, che ha testimoniato di non aver mai auvto l&rsquo;intenzione di mentire agli investitori e di essere sicuro di avere i fondi. I nove giurati hanno reputato veritiera la sua deposizione, assolvendolo. Potrebbe interessarti: le migliori offerte e Tesla       

La giuria ha dato ragione ad Elon: non ha ingannato gli investitori. &ldquo;Grazie al cielo, ha prevalso il buon senso!" ha twittato il magnate

Musk vince in tribunale, il tweet del 2018 danneggiò gli investitori

        Periodo di saldi, ma non solo nei negozi. Anche Elon Musk mette mano al listino prezzi della sua Tesla relativamente ai modelli Model 3 e Model X. Qui non c'&egrave; alcun trucchetto del venditore, il prezzo di partenza non &egrave; stato rialzato per far sembrare lo sconto ancora maggiore, l'imprenditore sud africano vuole davvero sbaragliare la concorrenza abbassando i prezzi in tutta l'area EMEA.  Nuovi prezzi e nuovi dubbi Analizzando pi&ugrave; da vicino il nuovo prezziario, si pu&ograve; confermare uno sconto di ben 12.500 euro (oltre il 20% in meno) per la Model 3, che passa da 57.490 euro a 44.900 euro. Meno consistente quello relativo al SUV Model X che passa da 49.990 euro a 46.990 euro&nbsp;(-6%). Tra le due elettriche rimane ora il gap &egrave; di soli 2mila euro. Il ritocco dei prezzi nell'area EMEA (che comprende Europa, medio Oriente e Africa) era immaginabile dopo la variazione sui listini in Cina e America. Mentre le aziende concorrenti si trovano di fronte un Elon Musk pronto a prendersi una buona fetta di consumatori allettati dall'abbassamento dei prezzi, c'&egrave; un enorme dubbio riguardo a chi ha gi&agrave; ordinato uno dei due modelli al prezzo precedente, senza tralasciare coloro che vogliono acquistare o vendere un modello usato sul cui valore si prevede parecchia confusione. Infine per i due modelli, Elon Musk conferma inoltre la possibilit&agrave; di leasing e finanziamenti offerti da FCA Bank. La nota ufficiale Questa la nota della societ&agrave; che annuncia l'abbassamento dei prezzi: &ldquo;La nostra attenzione al continuo miglioramento dei prodotti attraverso processi di progettazione e produzione originali ha ulteriormente ottimizzato la nostra capacit&agrave; di realizzare il prodotto migliore a un costo industry-leading. All&rsquo;uscita da quello che &egrave; stato un anno turbolento per via delle interruzioni alla catena di approvvigionamento, abbiamo osservato una normalizzazione di parte dell'inflazione dei costi; questo ci permette ora, con fiducia, di trasmettere questa riduzione dei costi anche ai nostri clienti. Con l&rsquo;aumento della produzione locale di veicoli e l&rsquo;acquisizione di ulteriori economie di scala a livello globale, stiamo rendendo Model 3 e Model Y ancora pi&ugrave; accessibili in tutta l'area EMEA&rdquo;. Le 10 auto elettriche pi&ugrave; cercate sul web       

L'imprenditore sudafricano annuncia il ritocco del listino ma gi&agrave; sorgono i primi dubbi per chi ha gi&agrave; ordinato una Model 3 o una Model X a prezzo pieno

Tesla, la mossa di Elon Musk: in calo i prezzi di due modelli

        Ma quanto sono folli quelli di Tesla? Sia nel bene che male, fanno per&ograve; la differenza. Se a loro va il merito di aver reso l&rsquo;auto elettrica uno strumento di trasporto &ldquo;cool&rdquo;, gli si deve tributare pure quello di aver realizzato il Suv pi&ugrave; rapido del mondo. Con la Tesla Model X Plaid cambiano totalmente le regole, e poco importa se c&rsquo;&egrave; qualcuno che spunta velocita? di punta piu? alte, perch&eacute; la spinta e l&rsquo;accelerazione della Plaid non lasciano scampo a dubbi: fa davvero paura! Tesla, a marzo scopriremo la nuova piattaforma elettrica economica Tesla Model X Plaid, accelerazione da hypercar Per questo, chiunque dovesse approcciarsi a tale auto nei prossimi mesi, sarebbe il caso che prima venisse formato a riguardo, prima di falciare chiunque gli sia davanti al prossimo semaforo verde. Anche perch&eacute; bisogna saper gestire un acceleratore che consente potenzialmente di passare da 0 a 100 km/h in 2,6 secondi (avete letto bene!). Ovvio che per avere accesso a quel tipo di performance ci sia un modo dedicato, e che ovviamente &egrave; disponibile pure una gestione pi&ugrave; soft dell&rsquo;accelerazione. Ma questo serve a capire il potenziale dell&rsquo;auto su strada che, ricordiamo, pesa ampiamente sopra le due tonnellate. Cio? detto, il merito della performance di cui sopra va ai tre motori elettrici. Un&rsquo;architettura equivalente a quella di Model S Plaid. Un motore e? demandato alla gestione dell&rsquo;asse anteriore, mentre gli altri due regolano quello posteriore. Leggi il nostro primo test della Tesla Model X Plaid sul nuovo numero di Auto, in edicola dal 14 gennaio. Clicca qui per l'edizione digitale        

L'accelerazione &egrave; da hypercar, ma la dinamica di guida &egrave; quella di un Suv di oltre due tonnellate: leggi il nostro primo test della Model X Plaid sul nuovo numero di Auto

Sul nuovo numero di Auto: Tesla Model X Plaid, potenza da iperspazio

        Alle spalle si lascia un 2022 con 1,31 milioni di veicoli consegnati e 1,37 milioni di auto prodotte. Per Tesla rappresentano, rispettivamente, un incremento del +40% e del 47% sul 2021, sebbene siano performance inferiori agli obiettivi presentati agli analisti a inizio 2022. Davanti ha un appuntamento cruciale, previsto il prossimo 1 marzo, presso la Gigafactory in Texas.&nbsp;Sar&agrave; nel corso del Tesla Investor Day che verranno prospettate le future strategie sull'allocazione dei capitali, i piani di espansione ma, soprattutto, la nuova generazione di piattaforma elettrica. Gi&ugrave; i costi, dimensioni inferiori e prezzi competitivi Della Gen 3 Tesla&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;sappiamo gli obiettivi fissati da Musk, ovvero, di ottenere un sostanziale taglio dei costi rispetto alla produzione della piattaforma che sta alla base della Tesla Model 3 e della variante crossover Model Y. L'obiettivo &egrave; di abbattere del 50% i costi di produzione, ridurre gli spazi necessari per realizzare la piattaforma e giungere sul mercato con un'auto per segmento e prezzo inferiori alla Model 3. Sar&agrave; una piattaforma destinata a un'auto compatta, in quelli che sono gli standard europei; Musk ha indicato l'obiettivo di realizzare volumi produttivi superiori a tutti gli avversari Tesla, impegnati sull'elettrico. Guarda, in estrema sintesi, a un'auto dal prezzo di listino intorno ai 25 mila dollari, che sia d'attacco e da verificare se in grado di essere target stabile nell'arco della produzione. Un progetto - l'"auto elettrica da 20 mila euro" - che, in Europa, &egrave; l'ambizione di Volkswagen, pronta a realizzarlo nel 2025 con la ID.2 e un posizionamento a 25 mila euro (ritoccato all'ins&ugrave; sotto i colpi del caro materie prime e dell'inflazione), sebbene nel segmento B e con dimensioni verosimilmente inferiori a quelle della "piccola Tesla" da segmento C.       

L'obiettivo di Musk &egrave; ambizioso, visto il dimezzamento dei costi prospettato con la piattaforma Gen 3. Sar&agrave; la base per un modello pi&ugrave; piccolo della Model 3

Tesla, a marzo scopriremo la nuova piattaforma elettrica economica

Se ci limitassimo al quadro prestazionale di Tesla Model X Plaid, verrebbe da domandarsi se le hypercar odierne abbiano ancora senso di esistere. Chiaro che un Suv non potr&agrave; mai competere a livello di dinamica di guida, ma quando sulla carta si dichiara un passaggio da 0 a 100 km/h di soli 2,6 secondi e una potenza nell&#39;ordine dei 1020 cavalli (!) &egrave; chiaro che si &egrave; (in parte) sconfinato rispetto al proprio raggio d&#39;azione.  Che poi Tesla, sia nel bene che nel male, ami far discutere pure sul fronte della tecnica &egrave; un dato di fatto. Questa versione della Model X, che riprendere le specifiche della Model S in edizione Plaid, offre una serie di spunti davvero interessanti. Da non dimenticare il dato relativo alla coppia: 1424 Nm. Dire che potreste trainarvi una casa &egrave; poca cosa. Al di l&agrave; della battuta, il dato ufficiale &egrave; altrettanto considerevole, visto che la capacit&agrave; di traino si attesta intorno ai 2.300 kg.    Pulizia assoluta  Esteticamente la Tesla Model X Plaid conferma le tipicit&agrave; della gamma. Che tradotto significa che ci&ograve; che conta sta sotto pelle. Al di l&agrave; del gusto personale, la linea del grande Suv elettrico fa della aerodinamica uno dei suoi punti di forza. Un vantaggio che pu&ograve; valere l&#39;aggettivo &ldquo;filante&rdquo;, ma aiuta soprattutto a migliorare l&#39;autonomia di marcia complessiva. Per chi ama i numeri, il coefficiente di Drag si attesta a quota 0,24.  Lo stesso minimalismo che definisce il design esterno prende forma anche a bordo. Rispetto al passato la volumetria interna non &egrave; mutata. I posti sono sempre quelli (sei per la Plaid) e il volume di carico anche: variabile a seconda della conformazione e del numero di sedute. A fare la differenza &egrave; la plancia, che trae spunto dall&#39;esperienza di Model 3 e Y. Tutto si risolve quindi con il display touchscreen da 17&quot; posto al centro. &Egrave; inclinabile sia a destra che a sinistra, e ha una risoluzione di 2200x1300. C&#39;&egrave; pure a differenza di Model Y e Model 3 un quadro strumenti digitale davanti al guidatore.  Ci&ograve; che sulle prime pu&ograve; spiazzare &egrave; invece il volante Yoke. Una sorta di cloche, che abbandona il classico formato circolare. Migliora la visuale frontale, ma muta (per un certo pubblico tradizionale e tradizionalista) le prospettive di guida. Come va? Leggete ancora qualche riga pi&ugrave; in fondo.  La dotazione di serie si completa con il climatizzatore tri-zona, i sedili anteriori ventilati e il filtro dell&#39;aria HEPA. Ma se il vostro interesse &egrave; la componente multimediale, sappiate che presenzia un processore fino a 10 teraflops di potenza. Essendo disponibile una discreta quantit&agrave; di videogiochi, con cui giocare da qualsiasi sedile grazie alla compatibilit&agrave; con cuffie e controller wireless, &egrave; un dato che andava menzionato.  Il segreto &egrave; il carbonio  Tanta prestanza, vedi lo 0 a 100 di cui sopra, ha ovviamente delle fondamenta da cui partire. In realt&agrave; sono tre, ovvero la formazione tri-motore della versione Plaid di Model X. Una disposizione tecnica condivisa anche con la Model S. Un motore &egrave; demandato alla gestione dell&#39;asse anteriore, mentre due motori regolano quello posteriore. Sostanzialmente al retrotreno c&#39;&egrave; un motore per ruota. Un vantaggio non solo in termini di potenza assoluta, ma pure di gestione della stessa e quindi della trazione.  In questa &ldquo;sezione&rdquo; della Model X Plaid oltre ai due motori, ci sono due inverter e due trasmissioni. Ci sono pure tre pompe dell&rsquo;olio: due per i motori e una per le due trasmissioni. Tutte le unit&agrave; del Suv Tesla sono del tipo sincrono a magneti permanenti, ma ci&ograve; che le distingue &egrave; il fatto di avere i rotori in carbonio. Sono poi dotati di cavi ad alto voltaggio in rame.  Per garantire un&#39;autonomia di 543 km sfrutta il potenziale di un accumulatore specifico. Il pacco batteria &egrave; infatti realizzato con 7.920 celle cilindriche di tipo 1865. Sono collocare in 5 grandi moduli da 1.584 celle ciascuno, che significa 72 celle disposte su 22 file, che si traduce in una capacit&agrave; complessiva di circa 100 kWh.  Su strada...  Il volante alla supercar ci ha convinto poco. Lo sterzo non &egrave; cos&igrave; diretto da poter effettuare una svolta girando solo di 180 gradi. Quando si supera quel limite si sente la mancanza di una corona tradizionale circolare. E poi la barra orizzontale &egrave; davvero larga. Ma sulle prime &egrave; divertente da usare, portando alla memoria i fasti degli anni &#39;80, ma soprattutto di K.I.T.T.. Ci&ograve; detto, cosa che lascia basiti, indipendentemente dal fatto che abbiate avuto modo o meno di guidare una supercar moderna, &egrave; l&#39;accelerazione.  Ci sono tre modi differenti di cui disporre: Soft, Sport, e Plaid. Il primo &egrave; caldamente consigliato se siete nel traffico, il secondo &egrave; divertente e appagante, il terzo richiede una certa attenzione. Un vera follia, che vi catapulta realmente nell&#39;iperspazio. E se sbattete la testa contro il poggiatesta alla prima &ldquo;sgasata&rdquo; sappiate che &egrave; tutto nella norma. Non &egrave; possibile descrivere a parole la violenza con cui la Model X Plaid &egrave; in grado di accelerare. Davvero qualcosa fuori dal comune. Anche la sensibilit&agrave; dell&#39;acceleratore &egrave; immediata, per questo &egrave; doveroso avere lo spazio per affondare divertirsi ad accelerare. Il modo Plaid da accesso alla modalit&agrave; Drag Strip, ovvero il launch control. Che, causa meteo avverso, non abbiamo provato. Ma ci rifaremo!   

Prima presa di contatto con il pi&ugrave; folle Sport Utility sul mercato. Oltre 1000 cavalli di potenza e 1400 Nm di coppia, per 144.990 euro di listino

La Tesla Model X Plaid accelera meglio di una hypercar

        Prima l'Autopilot, adesso la definizione degli Adas Tesla come dispositivi Full Self Driving. Le parole sono importanti, tanto pi&ugrave; quando si tratta di sistemi di assistenza alla guida, da trasmettere correttamente agli automobilisti nelle reali capacit&agrave; e nei loro limiti. In California &egrave; stato votato un provvedimento per il quale, dal 2023, Tesla potrebbe dover correggere la promozione del proprio sistema Adas avanzato, Full Self Driving, dettagliando cos'&egrave; in realt&agrave; in grado di fare e cosa non.&nbsp;  I Livelli non bastano? A classificare gli Adas secondo vari livelli di automazione, tra 0 e 5, ci ha pensato da tempo la SAE, organismo che rappresenta gli ingegneri del settore automotive. Allo stato attuale delle normative, salvo alcune specifiche tratte stradali (perlopi&ugrave; autostradali), ammesse all'utilizzo della guida assistita di Livello 3 (consente di non tenere le mani sul volante, a patto di monitorare ci&ograve; che accade intorno all'auto, pronti a intervenire), l'automazione realmente disponibile &egrave; di Livello 2 o 2,5. Vale sottolineare come sia un livello nel quale il guidatore deve sempre tenere le mani sul volante e monitorare quanto accade intorno al veicolo. Non siamo dinanzi ad alcun Adas realmente "full self driving", ovvero, di completa guida autonoma. Tale &egrave; quella di Livello 4 e 5, essendo anche il Livello 3 definito condizionale. In California comunicazioni chiare ai clienti&nbsp; Con il provvedimento numero 1398, lo Stato della California interviene per chiedere ai costruttori di fornire all'acquirente o al proprietario dell'auto una nota descrittiva delle funzioni di guida autonoma. Inoltre, impedisce al costruttore auto o al concessionario di utilizzare una denominazione o pubblicizzare in modo ingannevole certe caratteristiche. Sul piano tecnologico, Tesla&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;ha puntato tutto sullo sviluppo di sistemi di ricostruzione dell'ambiente basati su Tesla Vision: camere le cui immagini vengono elaborate da avanzati algoritmi. Una direzione diametralmente opposta a chi, invece, avvicina la guida assistita di Livello 3 impiegando il sensore Lidar (molto pi&ugrave; affidabile). Autopilot base, avanzato e Full Self Driving Oltre all'Autopilot base, all'Autopilot avanzato (cambio autonomo di corsia, parcheggio, richiamo del veicolo a distanza, Navigazione con Autopilot), nella configurazione di una Tesla si pu&ograve; optare per il Full Self Driving da 15 mila dollari. Oltre a inglobare tutte le funzioni Autopilot, aggiunge la capacit&agrave; di gestire la guida in citt&agrave; ai semafori e con il riconoscimento della segnaletica stradale. Altra evoluzione in arrivo, la capacit&agrave; di sterzare autonomamente su strade urbane. Vale dire come, nel vendere il Full Self Driving, Tesla apponga una nota con la quale ammette che l'auto non &egrave; autonoma ed &egrave; richiesta la supervisione costante del guidatore. &nbsp;       

Dal 2023 sar&agrave; richiesto ai costruttori di auto una chiara illustrazione di cosa i sistemi Adas sono in grado o meno di fare. L'obiettivo &egrave; di evitare una pubblicit&agrave; o definizioni ingannevoli

Guida autonoma Tesla, in California una legge per fare chiarezza

Per alcuni sar&agrave; un po&rsquo; cringe, ma con la notevole crescita del settore di auto elettriche (nel mondo) era naturale che prima o poi le vetture alla spina arrivassero anche nell&rsquo;ambito delle pompe funebri. Ed &egrave; cos&igrave; che in Olanda hanno trasformato una Tesla Model 3 in un carro funebre. L&rsquo;azienda in questione si chiama Derks Uitvaartmobiliteit e ha realizzato quella che loro definiscono la Tesla Hearse 3, disponibile su ordinazione per i mercati europei.    Gli interventi  Come con la maggior parte delle conversioni di auto in carro funebre, il progetto ha richiesto diverse modifiche e un importante allungamento dell&#39;interasse.&nbsp;Di conseguenza, la Tesla Hearse 3 misura 5,56 m di lunghezza, ovvero 866 mm in pi&ugrave; della Model 3 standard. Dell&rsquo;elettrica originale sono rimasti la parte anteriore, le porte anteriori, le calotte degli specchietti, le luci e i paraurti. Tutto il resto &egrave; stato ottimizzato per adattarsi meglio al nuovo ruolo del veicolo.&nbsp;Il tetto, per esempio, &egrave; stato esteso in modo aerodinamico, trasformando la berlina in un&rsquo;enorme station wagon, con ampie superfici vetrate e un portellone personalizzato. Lo spazio per la bara &egrave; ampio e luminoso e ci sono pratici vani portaoggetti. All&rsquo;interno, la Derks Uitvaartmobiliteit ha aggiunto una parete divisoria con finestra, oltre a tende elettriche sui finestrini laterali e posteriori per una maggiore privacy. Tra gli optional ci sono un rivestimento del tetto con cielo stellato con LED in diversi colori, abbinati alle pareti laterali illuminate, e fioriere estensibili in acciaio inossidabile.  Se prendiamo in considerazione la Tesla Model 3 Standard Range Plus, con motore elettrico da 225 kW e batteria da 53 kWh, l&rsquo;autonomia si mantiene abbondantemente sopra i 300 km (meno rispetto al modello base, ma dobbiamo ovviamente considerato tutto il peso che si &egrave; aggiunto con le modifiche). Al momento, l&rsquo;azienda olandese non ha fatto sapere nulla sul prezzo, ma considerato che ci vogliono circa 57mila euro per l&rsquo;originale, la cifra totale non sar&agrave; affatto economica.  Clicca qui per provare con noi le finaliste di The Car Of The Year 2023 

Un&rsquo;azienda olandese ha trasformato la Model 3 in un carro funebre (con tanto di cielo stellato)

Tesla Hearse 3, quando il funerale diventa ecologico

        C'&egrave; un aggiornamento in arrivo in casa Tesla. Model 3 restyling si &egrave; mostrata su strada, un muletto pesantemente camuffato sul frontale e in coda, a nascondere quelli che saranno gli interventi pi&ugrave; impattanti.&nbsp; Difficile dare indicazioni esatte sulla direzione che seguir&agrave; la berlina di segmento D, al di l&agrave; dei consueti ritocchi estetici alla grafica dei fari - soprattutto posteriori - e le differenti forme riservate ai paraurti. Il muletto diffuso su Twitter dall'utente @omg_tesla non offre grandi indizi. Potrebbe arrivare un pacchetto di sensori evoluto, cos&igrave; da orientare ancora meglio le funzioni pi&ugrave; avanzate dell'Autopilot.  What&rsquo;s going on here? @klwtts @WholeMarsBlog @teslaownersSV pic.twitter.com/uFpxcsVh4D &mdash; omg_Tesla/Rivian (@omg_tesla) December 3, 2022    Autopilot orientato dalle camere Sappiamo quanto Tesla&nbsp;(qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;punti sulla ricostruzione dell'ambiente intorno all'auto sulle proprie camere e l'elaborazione delle immagini attraverso gli algoritmi di intelligenza artificiale. Una strada diametralmente opposta a chi, invece, per lavorare verso il Livello 3 di guida assistita ha preferito investire sul sensore Lidar. Gi&agrave; oggi l'Autopilot con funzioni avanzate di guida assistita &egrave; disponibile su Tesla Model 3, il restyling potrebbe innalzare il livello della ricostruzione dell'ambiente, per precisione dei rilevamenti, soprattutto in ambito urbano, il pi&ugrave; complesso.        

Una delle novit&agrave; dell'aggiornamento della berlina potrebbe stare nel pacchetto di sensori, camere nello specifico, evoluti per una superiore mappatura in chiave Autopilot

Tesla Model 3 restyling, nuovi sensori in arrivo?

        Al segmento delle berline medie, elettriche, guardano da posizioni sostanzialmente diverse. Anzitutto per stile, dove Tesla Model 3 e Polestar 2 interpretano il segmento D con forme e proporzioni uniche.&nbsp; &Egrave; il dettaglio pi&ugrave; legato al gusto personale, nella scelta tra i due modelli. Poi ci sono i dati, i numeri della scheda tecnica, a mostrare differenze pi&ugrave; o meno accentuate. Sia Polestar 2 che Tesla Model 3, inutile dirlo, sono progetti ad alto tasso tecnologico. Da un lato l'interfaccia unica uomo-macchina, lo schermo centrale da 15 pollici a caratterizzare gli interni della 3, dall'altro, il sistema operativo Android Automotive, con tutti i servizi Google relativi su display da 11 pollici, tra i punti pi&ugrave; in luce del progetto Polestar 2.&nbsp; In materia di Adas, a conti fatti entrambe offrono un Livello 2 di assistenza, con ampie possibilit&agrave; di personalizzazione in casa Tesla, grazie alle funzioni avanzate (optional) dell'Autopilot. Il punto vincente &egrave;, ad esempio, nella Navigazione con Autopilot e la capacit&agrave; del sistema di cambiare corsia in autostrada e automatizzare la guida, sempre entro i limiti di un Livello 2.  Dimensioni Passando ai numeri, per dimensioni &egrave; Tesla Model 3 a segnalarsi come una berlina 5 porte con pi&ugrave; spazio per i bagagli: 561 litri di volume nel vano posteriore si sommano agli 88 litri del Frunk, il baule anteriore. Polestar 2 (qui trovi la prova su strada) si ferma a 405 litri + 41. &Egrave; anche 9 centimetri pi&ugrave; corta la berlina 4 porte svedese: misura 4,60 metri per un passo di 2,73 metri. Tesla posiziona la 3 a 4,69 metri per 2,87 di passo: sostanzialmente pi&ugrave; abitabile all'interno. In larghezza si equivalgono, 1,86 metri Polestar 2 contro l'1,85 della Model 3. L'altezza, invece, segna un corpo vettura a 1,44 metri per Tesla contro l'1,48 Polestar. Sul mercato italiano sono offerte in pi&ugrave; livelli di potenza e versioni di batteria. Quest'ultima, a seconda della produzione di Model 3, pu&ograve; essere agli ioni di litio (stessa chimica della Polestar 2) o al litio ferro fosfato. L'architettura &egrave; per entrambi i progetti a 350 volt. Motori, potenza e autonomia di marcia Differenza sostanziale, ragionando in valori di potenza di sistema, sono i dati dichiarati: Tesla non rivela la potenza delle Dual Motor ma solo il dato di picco raggiunto da ciascun motore elettrico: 164 e 276 cavalli per la Long Range Dual Motor, 214 e 297 cavalli la Performance.&nbsp; Dove Tesla riesce a far meglio &egrave; nell'offerta di una Model 3 a elevata autonomia di marcia. La Long Range Dual Motor percorre fino a 602 km con la batteria da 79 kWh; il valore migliore ottenuto dalla Polestar 2 sono i 551 km della Long Range Single Motor da 231 cavalli. Altre versioni posizionano la Model 3 Long Range Performance a 547 cavalli e la Standard Range a trazione posteriore sui 491 cavalli. La berlina svedese, invece, raggiunge i 477 km nella proposta Standard Range trazione posteriore e 231 cavalli, 483 km con la Long Range Dual Motor 408 cavalli.        Tesla Model 3   Polestar 2     Long Range RWD   325 cv   231 cv     Standard Range RWD      224 cv     Long Range AWD   164+276 cv   408 cv     Long Range Performance   214+297 cv   476 cv     Batteria   53 e 79 kWh   69 e 78 kWh     Ricarica e peso Punto forte della proposta Tesla &egrave; l'accesso - a pagamento - ai Superchargers da 250 kW, grazie ai quali la ricarica avviene in tempi ridotti. Polestar ha un sistema che permette la ricarica in corrente continua a 116 kW sulle versioni con batteria da 69 kWh, 155 kW per la 2 da 78 kWh. Altro punto sul quale il vantaggio della berlina media statunitense &egrave; chiaro, la massa dichiarata: Model 3 ha valori compresi tra i 1.752 e 1.830 kg, a seconda delle versioni. Polestar 2 si attesta tra i 2.000 e 2.150 kg. Al di l&agrave; del confronto numerico, c'&egrave; un fattore di qualit&agrave; costruttiva da tenere in considerazione. Riporta alla mente le critiche mosse a Tesla da alcuni clienti, non esattamente entusiasti di alcuni accoppiamenti della carrozzeria.&nbsp;  Prestazioni Impossibile muovere delle critiche, invece, alle prestazioni dichiarate. Model 3 si presenta con la version d'ingresso, a trazione posteriore, in grado di fare i 225 km/h e accelerare in 6"1 da zero a cento orari; la Long Range Dual Motor migliora i dati a 233 km/h e 4"4, per arrivare alla Long Range Performance: 261 km/h e 3"3.&nbsp; Polestar 2 limita la velocit&agrave; massima a 160 km/h sulla Standard Range 224 cavalli e motore posteriore, come anche la Long Range a trazione posteriore e 231 cavalli. Limitatore a 205 orari per la Long Range Dual Motor, che &egrave; anche la pi&ugrave; scattante: 4"7 da 0 a 100 orari, 4"4 con il Performance Upgrade. Le proposte a trazione posteriore non vanno oltre un 7"4. I prezzi Infine, i prezzi di listino sul mercato italiano, assolutamente sovrapponibili nel riferimenti d'attacco, al netto di optional.        Tesla Model 3   Polestar 2     Long Range RWD       57.550 euro (224 cv)     Standard Range RWD   57.490 euro (325 cv)   52.250 euro (231 cv)     Long Range AWD   64.490 euro   65.550 euro (408 cv)     Long Range Performance   67.490 euro   73.250 euro (476 cv)           

Si contendono la stessa fascia di mercato, lo fanno con un'offerta radicalmente diversa nello stile e, per entrambe, ricca di versioni, livelli di potenza. Ottima l'autonomia dichiarata

Polestar 2 vs Tesla Model 3, il confronto dei numeri tra le berline elettriche

        Matteo Salvini chiama Elon Musk: il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, in occasione di un evento a Roma, ha lanciato un appello al patron di Tesla, SpaceX e Twitter, invitandolo a venire a investire anche in Italia. Salvini ha fatto riferimento alle difficolt&agrave; riscontrate da Musk nell'aprire la sua fabbrica Tesla in Germania, a Berlino, assicurando che in Italia il Governo sarebbe pronto a spalancare le porte a una sua eventuale attivit&agrave; industriale. Pepsi, arrivano i primi tir elettrici di Tesla Salvini: "Se ha problemi in Germania venga da noi" Il Ministro ha parlato nell'ambito dell'evento Molto Futuro, organizzato dal Messaggero e andato in scena ieri a Roma: "Visto che l'industria dell'auto in Italia ahim&egrave; non c'&egrave; pi&ugrave; &ndash; ha spiegato Salvini - ho chiesto quando ero al Viminale e ancora oggi di viaggiare su un auto italiana e non tedesca. Invitare Elon Musk a investire in Italia e ad aprire in Italia &egrave; uno di quegli ambiziosi obiettivi che ci stiamo proponendo: so che ha qualche problema con lo sbarco in Germania noi gli spalanchiamo le porte" ha spiegato. I problemi citati da Salvini sono quelli relativi all'apertura dell'impianto Tesla a Berlino, inaugurata in primavera grazie a un massiccio investimento da parte di Musk e dopo mesi di ritardi dovuti alle mancate autorizzazioni da parte delle amministrazioni tedesche e delle proteste degli ambientalisti. Dopo un periodo di assestamento in cui l'impianto ha lavorato al di sotto delle proprie possibilit&agrave;, specie a causa della mancanza di batterie (&ldquo;Sia la fabbrica di Berlino, sia quella di Austin sono dei giganteschi forni crematori che bruciano denaro&rdquo;, aveva dichiarato Musk a luglio) oggi la prima fabbrica europea di Tesla lavora a pieno ritmo. Tanto che sono iniziate le attivit&agrave; per espandere la Giga-Berlin, con grande entusiasmo delle autorit&agrave; tedesche. &ldquo;Sono contento che Tesla si stia concentrando qui, &egrave; un buon segno. Il nostro Paese si sta trasformando in un hub di mobilit&agrave; moderna&rdquo; ha recentemente dichiarato il Ministro dell'Economia del Land Brandeburgo, J&ouml;rg Steinbach. Anche se pure questa volta non sono mancate le proteste , visto che per l'espansione della fabbrica si &egrave; reso necessario l'abbattimento di 100 ettari di foreste. Consolidata la situazione in Germania, ora Salvini spera che sia l'Italia a poter ospitare un eventuale secondo polo produttivo di Tesla nel Vecchio Continente. "Stop benzina e Diesel nel 2035? Suicidio economico" Bench&eacute; auspichi uno sbarco del Costruttore americano di vetture elettriche in Italia, Salvini ha confermato il suo scetticismo nei confronti dell'elettrificazione totale e obbligata del parco circolante europeo. "Mettere fuorilegge dal 2035 le auto a combustione interna benzina e Diesel non aiuta la transizione ma &egrave; un suicidio economico e geopolitico" ha dichiarato il Ministro, che lo scorso settembre aveva anche proposto un referendum per bloccare questo provvedimento. Tesla, i 10 progetti pi&ugrave; folli di sempre: da quella Diesel al sottomarino       

Il Ministro delle Infrastrutture ha invitato Elon Musk ad aprire una fabbrica in Italia: &ldquo;Gli spalanchiamo le porte&rdquo;

Salvini vuole Tesla in Italia: “Musk venga a investire da noi”

        Non ci sono parole per descrivere le immagini di un video pubblicato da Jimu News, che mostra la corsa impazzita di una Tesla in Cina. L'auto, una Model Y, si vede sfrecciare senza alcun controllo per le strade di una cittadina, che da quanto si apprende &egrave; nella provincia meridionale di Guangdong. Frame che lasciano di stucco. Secondo i media locali la vettura avrebbe ucciso ben 2 persone ferendone 3. Pepsi, arrivano i primi tir elettrici di Tesla La folle corsa della Tesla L'incidente, a quanto pare, &egrave; avvenuto il 5 novembre scorso, ma se ne &egrave; saputo soltanto ieri 13 novembre. La tratta percorsa dalla Model Y, come si pu&ograve; ben notare nel video, &egrave; stata oltre che assolutamente folle anche mortale. Le persone che avrebbero perso la vita sarebbero un ciclista e una giovane ragazza. L'auto non ha mai arrestato la sua corsa, era incontrollata. Per fortuna &ndash; &egrave; il caso di dirlo &ndash; la paura &egrave; terminata quando si &egrave; schiantata contro un edificio. Adesso Tesla contribuir&agrave; con la polizia cinese alle indagini, per cercare di capirne la dinamica e apprendere meglio cosa sia realmente successo. Cerchi un'auto usata? Guarda il Listino/Prezzi       

Da quanto riferiscono i media locali ci sarebbero anche due morti, un ciclista e una liceale &nbsp;

Cina, Tesla incontrollata scatena il panico: tre persone ferite

        Proprietari di Tesla, drizzate bene le orecchie. La Casa californiana infatti sta effettuando un richiamo di poco pi&ugrave; di 40.000 vetture tra Model S e Model X, prodotte nel periodo dal 2017 al 2021 e vendute nel mercato degli Stati Uniti. Il richiamo della berlina e del crossover elettrico seguono quello avvenuto qualche settimana fa relativo ai Cyberquad per bambini. Maxi richiamo Tesla: il motivo Tesla ha deciso di procedere al richiamo a causa di una possibile perdita della capacit&agrave; del servosterzo durante la guida su strade sconnesse. Per preventivare qualsiasi rischio, gli oltre 40.000 possessori di Model S e X sono gi&agrave; stati notificati. Che ci fa una Tesla Model 3 a bagno nella baia di Santa Barbara? In realt&agrave;, il guasto era gi&agrave; stato individuato da Tesla mesi fa. E per tale motivo, lo scorso 11 ottobre il marchio di Elon Musk aveva rilasciato un aggiornamento software per ricalibrare il sistema di sterzata. Da Tesla hanno poi affermato di aver ricevuto 314 segnalazioni per veicoli in questa condizione. Per fortuna, pare che al momento nessuno sia rimasto ferito a causa di questo guasto. E se il problema venisse riscontrato anche nei modelli venduti in Italia? Staremo a vedere. In un mondo dominato dalle elettriche, le supercar saranno abbandonate in un pollaio?       

Migliaia di Model S e X vendute nel mercato USA stanno riscontrando problemi a causa di una possibile perdita della capacit&agrave; del servosterzo durante la guida su strade sconnesse

Tesla, Elon Musk richiama più di 40.000 modelli: ecco il guasto

        Tesla Cyberquad for kids, il quad elettrico per bambini lanciato lo scorso Natale e andato subito tutto esaurito, &egrave; oggetto di richiamo generale&nbsp;perch&eacute;&nbsp;&ldquo;non soddisfa i requisiti degli standard di sicurezza obbligatori federali per gli ATV&nbsp;(all-terrain vehicle)&nbsp;per giovani&rdquo;. L'origine del provvedimento &egrave; un incidente avvenuto negli USA. Un Cyberquad si &egrave; ribaltato con a bordo n bambino di 8 anni e una donna di 36. Quest&rsquo;ultima si &egrave; ferita alla spalla. Anche se la donna non avrebbe dovuto essere a bordo, perch&eacute; il veicolo-giocattolo &egrave; dedicato ai bambini&nbsp;la U.S. Consumer Product Safety Commission ha dichiarato che il Cyberquad non soddisfa gli standard di sicurezza&nbsp;poich&eacute;&nbsp;&ldquo;manca di un piano d&rsquo;azione ATV approvato dal CPSC, necessario per produrre, importare, vendere o distribuire ATV&rdquo;. Ovvero non ci sono&nbsp;informazioni essenziali&nbsp;che non solo spiegano meglio ai consumatori come si deve utilizzare il veicolo, ma che tutelano anche l&rsquo;azienda stessa. Parliamo di informazioni&nbsp;come la formazione di chi guida,&nbsp;raccomandazioni su et&agrave; e dimensioni del conducente e/o dei passeggeri, e altre. Stop all'utilizzo CPSC ha indicato che i proprietari dei Tesla Cyberquad for Kids devono smettere di usare il loro veicolo, contattando il prima possibile Radio Flyer (che produce per conto di Tesla) per ottenere un rimborso completo. Questione delicata, poich&egrave; si tratta di circa 1.700 euro di partenza. Potrebbe interessarti: Tesla Model Y a settembre regina assoluta in Europa&nbsp;       

La U.S. Consumer Product Safety Commission intima lo stop all'utilizzo e alla richiesta del rimbordo

Tesla Cyberquad, richiamo per l'auto per i bambini dopo un incidente

        Tesla Model Y, il crossover &ldquo;medio&rdquo; del Marchio di Elon Musk, ha preso il comando. E&rsquo; stata l&rsquo;auto pi&ugrave; venduta d&rsquo;Europa a settembre 2022, in assoluto, non solo tra le elettriche, esattamente un anno dopo che Model 3, la berlina, aveva con conquistato lo storico primato. Un passo importante, soprattutto considerano per una vettura che, almeno in Italia, ha un prezzo compreso tra 49.990 e 71.990 euro. I numeri, forniti da Jato Dynamics, sono eloquenti. Tesla Model Y a settembre ha dominato le vendite con 29.367 esemplari consegnati, forte di una crescita del 227%. Potrebbe interessarti: Tesla Model Y, la prova di Auto  Al secondo posto, molto staccata Peugeot 208 con 19.601 unit&agrave;, che pure ha aumentato i suoi numeri (+41%). Chiude il podio Dacia Sandero con 17.733 vetture consegnate, sostanzialmente stabile (+2%). L&rsquo;ex regina Volkswagen Golf &egrave; settima con 16.042 unit&agrave; e l&rsquo;unica italiana nella Top 10 &egrave; Fiat/Abarth 500 con 15.669 unit&agrave;. Tesla ha una quota di mercato del 25% delle auto elettriche immatricolate in Europa. E tra le vettura al 100% al batteria Model 3 occupa il secondo posto con 12.244 unit&agrave; consegnate a settembre. Molto staccate Volkswagen ID.4 con 6.257, Fiat 500 e con 5.078 e Dacia Spring con 4.846. Potrebbe interessarti: le migliori Tesla usate       

Stacca tutte le concorrenti, anche termiche: seconda Peugeot 208, terza Dacia Sandero

Tesla Model Y a settembre regina assoluta in Europa

        Dopo una lunga serie di rinvii, inizialmente la loro consegna sarebbe dovuta avvenire nell&rsquo;ormai lontano 2019, la data per il conferimento &egrave; definita. Elon Musk, patron di Tesla, ha annunciato che il primo lotto di camion elettrici ordinati da Pepsi (nel lontano 2017) saranno consegnati il primo dicembre prossimo. Sono i primi di una commessa di 100 Semi, questo il nome, che il gigante delle bibite ha ordinato e che intende far viaggiare sulle strade della California. &nbsp; Meno emissioni per salvare il pianeta Il tutto fa parte del piano di Pepsi per ridurre il proprio impatto ambientale. La nota multinazionale ha infatti annunciato una serie di centri logistici a emissioni zero. I primi saranno attivati proprio in California, dove arriveranno i primi Tesla Truck a cui si riferisce l&rsquo;annuncio di Musk. &nbsp; Prestazioni interessanti Prodotti in Nevada, nella Gigafactory Tesla, i Semi sono in grado di percorrere fra le 300 e le 500 miglia, quindi fra i 480 e gli 800 km, con una sola carica. Il consumo per miglio (1,6 km) &egrave; di 2 kWh. Sul fronte delle prestazioni pure, invece, i tre motori indipendenti di cui sono dotati sono in grado di portare il Tesla Truck da zero a 90 km/h in circa 20 secondi. Per accelerarne la realizzazione, che ora procede al ritmo di 5 Semi a settimana, Tesla &egrave; intenzionata a spostare parte della produzione nella sua Gigafactory texana.        

I primi 8 Tesla Truck, arriveranno al gigante delle bibite il primo dicembre 2022. Sono i primi di 100 ordinati, hanno un&rsquo;autonomia di 800 km e viaggeranno sulle strade della California

Pepsi, arrivano i primi tir elettrici di Tesla

        Tocco glamour per Tesla Model Y. I modelli del crossover prodotti nella Gigafactory di Berlino saranno presto disponibili con due nuovi colori: Rosso Ciliegia Scuro e Argento Mercurio. Il primo &egrave; una livrea metallica ad alta saturazione con una profondit&agrave; speciale che cambia a seconda della luce. Argento Mercurio &egrave; un colore dinamico dall&rsquo;effetto di metallo liquido. Nascono da un procedimento avanzato: la cabina di verniciatura della Giga Berlin &egrave; altamente automatizzata, pu&ograve; applicare fino a 13 strati di vernice. Le vernici ad alta pigmentazione con i cambi di luminosit&agrave; permettono ai colori di "muoversi" e trasformarsi con le forme dell&rsquo;auto e le angolature.  Nuovi colori, ma non per la "cinese" I due nuovi colori disponibili su Model Y Long Range (prezzo da 65.990 euro) e Model Y Performance (da 71.990 euro). Argento Mercurio sostituisce il Grigio Scuro Metallizzato e le consegne inizieranno entro la fine dell&rsquo;anno. Non saranno quindi opzioni per la Model Y RWD, prodotta a Shanghai, la pi&ugrave; allettante, com un prezzo dia 49.990 euro. Potrebbe interessarti: Tesla Model Y Long Range, la prova di Auto       

Rosso Ciliegia Scuro e Argento Mercurio per i modelli assemblati nella Gigafactory di Berlino. Punta sul glamour il crossover medio di Elon Musk

Tesla Model Y, nuovi colori speciali per le "tedesche"

        Tesla &egrave; un brand unico sul mercato dell'auto, e non solo perch&eacute; rappresenta uno dei pionieri della mobilit&agrave; elettrica di massa. Alla guida della Casa americana c'&egrave; infatti un personaggio carismatico e talvolta controverso come Elon Musk, mentre alla guida dei veicoli spesso si trovano appassionati che decidono di andare ben oltre ci&ograve; che Tesla aveva progettato, dando vita a progetti innovativi e originali, talvolta addirittura folli.  Nel corso degli anni sono stati tanti i proprietari di Tesla che con le loro vetture &ndash; in particolare le Model S &ndash; hanno fatto letteralmente di tutto. E non mancano neppure i preparatori che per amore delle auto di Musk, e a volte per odio, hanno cambiato volto e &ldquo;cuore&rdquo; alle auto del brand californiano. Ecco una carrellata delle preparazioni pi&ugrave; folli, dei tuning pi&ugrave; estremi e delle imprese pi&ugrave; coraggiose realizzate con i modelli Tesla. Tesla Cybertruck, Musk: &ldquo;Sar&agrave; impermeabile e in grado di guadare i fiumi&rdquo; &nbsp; Tesla Model 3 carro armato  La citt&agrave; pu&ograve; essere una giungla, e a volte perfino un campo di battaglia. Ecco quindi che nasce la Tesla carro armato, folle esercizio di tecnica realizzato da uno youtuber tedesco, The Real Life Guys, sulla base di una Model 3. L'auto originale &egrave; stata alzata da terra di ben 80 centimetri, e le sue ruote sono state sostituite da enormi cingoli. Sul tetto della Tesla, per rendere il veicolo ancora pi&ugrave; versatile, &egrave; stato aggiunto anche un set di luci supplementari, come quelli che si utilizzano sui fuoristrada pi&ugrave; estremi e sulle vetture da rally. Il risultato &egrave; un mezzo imponente e inarrestabile, con un peso di circa 6 tonnellate. Per non fermarsi davanti a nessun ostacolo. Trasforma la Tesla in un carro armato: che metamorfosi! &nbsp; Tesla Model S V8  Ci&ograve; che rende Tesla diversa dalla maggior parte delle altre Case automobilistiche &egrave; l'aver offerto, sin dalla sua fondazione, solamente vetture 100% elettriche. C'&egrave; per&ograve; chi ha deciso di fare a meno di motore elettrico e batterie, e di rendere i modelli del brand di Musk decisamente pi&ugrave; tradizionali dal punto di vista del powertrain. Cos&igrave; negli Stati Uniti, patria dei grandi motori endotermici, uno youtuber, tale Rich Rebuilds, ha installato un'unit&agrave; V8 nel cofano di una Model S.  Un'impresa non facile dato che &egrave; stato necessario aggiungere tutti quegli elementi, come cambio e trasmissione, che sul modello originale non c'erano. Personalizzata con un wrap color bronzo, questa originalissima &ndash; e sorprendentemente rumorosa - Tesla Model S ha preso in prestito il V8 a benzina da una Chevrolet Camaro.  Tesla Model S, dagli USA arriva quella con il V8 della Camaro &nbsp; Tesla Model 3 Diesel  Dopo aver messo su strada la folle Model S con il V8 Chevy, lo youtuber Rich Rebuilds ha deciso di buttarsi in un altro progetto analogo: inserire un vecchio motore Diesel per autotrazione in un una Model 3 incidentata. Si tratta di un'unit&agrave; 4BT, un 4 cilindri da 3,9 litri di cilindrata, alimentato a gasolio e sviluppato dalla Cummins negli anni '80 per furgoni e camion. Il peso di questo propulsore? Ben 750 libbre, ovvero 340 chilogrammi. Avviato alla fine dello scorso anno e caratterizzato da grosse difficolt&agrave; tecniche (il motore &egrave; troppo grande rispetto al cofano della Model 3), il progetto della &ldquo;Model D&rdquo; non &egrave; ancora stato portato a compimento. Pochi giorni fa, inoltre, l'uomo ha affermato di aver ricevuto una lettera dell'EPA, l'agenzia statunitense per la protezione dell'ambiente, che lo intimava a interrompere la realizzazione dell'auto. Tesla, scopri tutte le offerte sul mercato dell'usato &nbsp; Tesla Model S Jet  Che le vetture elettriche siano capaci di accelerazioni fulminanti, grazie alla loro immediata disponibilit&agrave; di coppia, &egrave; cosa ben nota. Basti dire che la pi&ugrave; potente delle Tesla, la Model S Plaid, con tre motori e ben 1.020 cavalli, &egrave; capace di passare da 0 a 100 km/h in appena 2,1 secondi. Possibile fare ancora di meglio? A provarci &egrave; stato anche in questo caso uno youtuber americano, tale Warped Perceprion, che ha deciso di montare dei motori a reazione sulla sua Model S P85D.  L'auto &egrave; stata dotata di tre piccoli motori simili a quelli dei jet, in grado di rendere ancora pi&ugrave; rapida l'accelerazione della vettura elettrica. A costo di consumi decisamente elevati: i propulsori a reazione montati sulla Tesla consumano tra 1,5 e 2 galloni di carburante al minuto, ovvero tra i 5,5 e i 7,5 litri ogni 60 secondi. Una caratteristica decisamente in contrasto con l'ideale ecologista delle auto di Musk. Tesla Model S, che accelerazione quella con tre motori jet! &nbsp; Tesla Model S sottomarino  Una potentissima Model S Plaid &egrave; stata protagonista di un esperimento davvero inconsueto, anch'esso realizzato da uno yotuber, tale Chillin&rsquo; with Chet. L'obiettivo era quello di dimostrare l'estrema versatilit&agrave; delle auto elettriche, facendo attraversare alla Tesla un laghetto artificiale, realizzato per l'occasione, passando sott'acqua. La Tesla sottomarino &egrave; stata preparata aggiungendo zavorre fino a raggiungere un peso di 3.175 kg, per evitare che l'auto potesse iniziare a galleggiare senza pi&ugrave; riuscire a muoversi autonomamente. Una volta sommersa, la Model S Plaid ha continuato ad avanzare senza problemi, riemergendo regolarmente dall'altra parte. A parte qualche piccola infiltrazione d'acqua e malfunzionamenti temporanei dell'elettronica, la Tesla ha affrontato il percorso subacqueo in totale scioltezza. Esame superato. Tesla, uno youtuber trasforma una Model S Plaid in un sottomarino &nbsp; Tesla Model X Iron Man  Non solo youtuber in cerca di visualizzazioni con progetti estremi: tra coloro che hanno deciso di stravolgere l'aspetto delle proprie Tesla ci sono anche dei proprietari che hanno deciso di rendere unica la propria auto elettrica. &Egrave; il caso del possessore di questo esemplare di Model X, che ha personalizzato la carrozzeria della vettura ispirandosi all'armatura di Iron Man, popolare eroe dei comics e dei film Marvel, diventato celebre nella saga deglI Avengers impersonato da Robert Downey Jr. Euro NCAP, la Tesla Y rimane in pole position &nbsp; Tesla Model S a 24 carati  Non mancano poi i preparatori e tuner che hanno voluto dare un loro tocco ai modelli della Casa di Elon Musk, creando personalizzazioni acquistabili dai loro clienti. Modifiche spesso folli ed eccentriche, come quella proposta da Caviar, azienda londinese specializzata nel personalizzare le oggetti, dagli smartphone agli orologi, fino alle auto, con materiali lussuosi e costosi. La Model S da loro realizzata fa largo uso di uno dei materiali pi&ugrave; preziosi di tutti: l'oro. Caratterizzata dalla carrozzeria nera, la Tesla di Caviar &egrave; decorata con componenti esterni e interni interamente placcati in oro 999. Specchietti, minigonne, prese d'aria, cerchi e razze del volante sono infatti tutti a 24 carati. Realizzata in soli 99 esemplari, questa personalizzazione di lusso estremo della Model S &egrave; venduta a poco meno di 250mila euro, ovvero oltre il doppio del prezzo di partenza del modello originale.  Tesla TM3 510, con le modifiche di Manhart &egrave; ancora pi&ugrave; estrema &nbsp; Tesla Model 3 off-road  Il vostro desiderio &egrave; quello di percorrere strade non asfaltate con una Tesla? La soluzione ideale per voi potrebbe essere l'elaborazione di delta4x4, preparatore tedesco che ha realizzato un kit per trasformare la Model 3 in mezzo da off-road capace di districarsi anche tra i percorsi pi&ugrave; insidiosi.  Per rendere la vettura pi&ugrave; adatta al fuoristrada, delta4x4 ha aumentato l'altezza da terra di 40 mm e adottato pneumatici all-terrain con cerchi specifici, oltre ad aver aggiunto elementi estetici che contribuiscono ad aumentare il carattere &ldquo;selvaggio&rdquo; di questa Tesla. L'auto, spiega l'azienda, &egrave; stata realizzata per garantire il massimo della mobilit&agrave; durante gli inverni norvegesi. Tesla Model 3 diventa off-road con delta4x4 &nbsp; Tesla Model S cabrio  Anche in Italia &egrave; nata una Tesla davvero speciale. Ares Design, azienda della Motor Valley specializzata nella produzione di supercar in piccola serie e nella realizzazione di personalizzazione di vetture di lusso, ha dato vita a una Tesla Model S cabrio. Realizzata su richiesta di un cliente, la Model S a cielo aperto &egrave; un pezzo unico, con due sole portiere e capote in tela. La conversione da berlina a cabriolet ha richiesto numerose modifiche sia a livello tecnico (in particolare i rinforzi al telaio per garantire adeguata rigidit&agrave;) che estetico, con la costruzione ex novo di numerose componenti della carrozzeria. Il risultato &egrave; una cabrio elegante e filante, che potrebbe essere uscita tranquillamente dalle fabbriche Tesla. Ares Design, da Modena arriva la Tesla Model S cabrio &nbsp; Tesla Roadster marziana  Tra youtuber, preparatori e semplici appassionati, sono innumerevoli coloro che hanno dato vita a personalizzazioni ed esperimenti unici con le loro Tesla. Ma &egrave; Elon Musk, CEO del brand americano e famoso per la sua eccentricit&agrave;, ad aver realizzato il progetto pi&ugrave; folle di tutti: lanciare una delle sue vetture nello spazio, in direzione Marte. Nel 2018, Musk aveva fatto lanciare nello spazio, con un vettore della SpaceX, una Tesla Roadster guidata da Starman, un manichino con le sembianze da astronauta. Da allora la vettura orbita nel sistema solare e ha percorso oltre tre miliardi di chilometri, avvicinandosi a Marte e sfuggendo ai telescopi degli astronomi. Ma questo non vuol dire che la Roadster si perder&agrave; nello spazio: stando alla sua orbita, la Tesla passer&agrave; vicino alla Terra nel 2047. Sempre che ne sar&agrave; rimasto qualcosa: la permanenza nello spazio potrebbe infatti avere gi&agrave; degradato buona parte dei materiali di cui l'auto &egrave; realizzata, e l'incontro con piccoli meteoriti potrebbe aver fatto il resto. Musk, del resto, non ha mai nascosto il desiderio di voler andare, prima o poi, su Marte. Secondo il boss di Tesla (e di SpaceX) entro il 2029 vedremo il primo uomo sul Pianeta Rosso. Per poi arrivare, nel futuro, ad abitare l&igrave;. Tra le proposte pi&ugrave; originali di Musk, c'&egrave; anche quella di terraformare Marte bombardandolo con testate nucleari. Vedremo mai una Tesla circolare sulle strade marziane? Musk, genio&amp;Cassandra dell'automotive 4.0       

Tra youtuber, preparatori e semplici appassionati, sono numerosi coloro che hanno realizzato progetti incredibili sfruttando i modelli Tesla: ecco i 10 pi&ugrave; folli di sempre

Tesla, i 10 progetti più folli di sempre: da quella Diesel al sottomarino

        La stravaganza di alcuni modelli, che siano auto o moto, suscita sempre molto interesse. Soprattutto se porta sulle spalle il grande nome Tesla. Il Tesla Cybertruck, il futuro pick-up elettrico, per il suo particolare design e per tutte le anticipazioni fornite da Elon Musk, &egrave; di certo uno dei prodotti del Marchio su cui l&rsquo;hype costruitasi attorno &egrave; veramente elevata.&Egrave; stato proprio Musk ha rivelare su Twitter altre informazioni molto interessanti sul suo nuovo prodotto. Tesla Semi e Cybertruck stanno per arrivare, parola di Elon Musk  Un pick-up impermeabile Una delle prime informazioni che catturano l&rsquo;attenzione e incuriosiscono sempre pi&ugrave; &egrave; proprio quella dell&rsquo;impermeabilit&agrave; del mezzo. Inoltre Elon Musk ci ha tenuto a precisare che il Tesla Cybertruck per piccoli tragitti potr&agrave; persino attraversare dei fiumi. Secondo il CEO, il focus dell&rsquo;azienda &egrave; poter far attraversare al pick-up una strada d&rsquo;acqua fra la struttura Starbase di Space X e South Padre Island in Texas. Per rendere possibile questa idea, il Cybertruck deve poter essere in grado di viaggiare attraverso l&rsquo;acqua per pi&ugrave; o meno 360 metri, una tratta che seppur sembra breve, in realt&agrave; non lo &egrave;.  Cybertruck will be waterproof enough to serve briefly as a boat, so it can cross rivers, lakes &amp; even seas that aren&rsquo;t too choppy &mdash; Elon Musk (@elonmusk) September 29, 2022          

Il CEO di uno dei Marchi pi&ugrave; famosi ha grandi progetti per il suo futuro pick-up elettrico

Tesla Cybertruck, Musk: “Sarà impermeabile e in grado di guadare i fiumi”

        Qualcosa &egrave; cambiato. La perdurante situazione iniziata con la crisi del gas e proseguita con l'aumento del costo dell&rsquo;energia ha investito anche uno dei baluardi globali, per riferimento ed efficienza, dell&rsquo;auto elettrica: i Supercharger di Tesla. La Casa di Elon Musk ha comunicato via email ai clienti europei un netto rialzo del costo delle ricariche presso le sue stazioni superveloci. In Italia il costo &egrave; passato 0,49 a 0,66 euro/kWh. Ovvero 17 centesimi in pi&ugrave; che rappresentano quasi il 35%. Oltre un terzo in un colpo solo. Potrebbe interessarti: Euro NCAP, il crash test della Tesla Model Y&nbsp;  A questo punto, anche dai Supercharger non &egrave; pi&ugrave; cos&igrave; conveniente ripristinare l&rsquo;energia sulla propria Tesla. Supercharger: quanto costa un pieno? Tesla Model Y con una da batteria da 75 kWh &egrave; accreditata di una autonomia di 533 km. Ovvero 50 euro per un &ldquo;pieno&rdquo; che nel quotidiano rappresentano 400 km reali. Non proprio a buon mercato rispetto al Diesel o ai full hybrid. Va pur detto che altri fornitori di energia come Ionity o Enel X applicano tariffe molto simili per potenze di ricarica simili. Tesla non si discosta molto dalla concorrenza, ma l'ascesa dei prezzi giocoforza non invoglia al grande salto verso le auto a batteria. Potrebbe interessarti: le migliori Tesla usate       

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        Arriver&agrave; tra dicembre e febbraio del prossimo anno, prime consegne previste della Tesla Model Y in configurazione motore singolo, posteriore, e versione d'ingresso nell'offerta del suv medio. Dove oggi il listino prezzi parte da quasi 67 mila euro, con la Model Y a trazione posteriore il prezzo scender&agrave; a 49.990 euro, soglia che - immatricolazione e consegna compresi - diventa di 50.979 euro.  Autonomia e prestazioni di Model Y motore singolo Si affaccia sul mercato dichiarando un'autonomia di marcia di 455 km, contro i 533 km della versione Long Range quattro ruote motrici. Le prestazioni restano pi&ugrave; che adeguate, grazie ai 217 km/h e un'accelerazione in 6"9 da zero a cento orari. La dotazione di serie comprende i cerchi da 19 pollici, il tetto in vetro, l'infotainment su schermo da 15 pollici e il navigatore connesso. &nbsp; La dotazione di serie, Autopilot optional A richiesta, invece, l'Autopilot nelle due declinazioni proposte in Italia. La specifica base dell'assistente alla guida di Livello 2 costa 3.800 euro. Comprende il cambio di corsia automatico in autostrada, la navigazione con Autopilot -&nbsp; accesso e uscita dalle rampe autostradali assistita, cruise adattivo, manovre di sorpasso di altri veicoli lenti -. Ancora, lo Smart Summon, l'uscita autonoma e senza guidatore da stalli di parcheggio ristretti e delimitati da segnaletica orizzontale. Scegliendo l'optional dell'Autopilot evoluto, da 7.500 euro, si ha l'aggiunta della guida assistita con riconoscimento dei semafori e dei segnali di stop, in ambito urbano, interpretati dall'elettronica per fermare l'auto. Nonostante sia la versione meno costosa della Tesla Model Y a listino, il prezzo di 49.990 euro resta al di fuori del perimetro di applicazione degli incentivi per le auto elettriche, fissato in 35 mila euro pi&ugrave; iva.       

Il prezzo di listino del suv medio si riposiziona ma resta fuori dal perimetro di applicazione degli incentivi sulle auto elettriche. L'uscita sul mercato e la dotazione di Model Y&nbsp;