        Il camion e il pick-up elettrici di Tesla stanno per arrivare sul mercato, dopo numerosi rinvii e anni di attesa. Ad assicurarlo &egrave; lo stesso Elon Musk, che con un tweet ha annunciato le date di inizio delle consegne dei due nuovi modelli. Negli ultimi mesi del 2022 toccher&agrave; al Tesla Semi, mezzo pensato per i trasporti pesanti, poi l'anno prossimo sar&agrave; la volta del pick-up Cybertruck. Per entrambi i veicoli, &egrave; attesa un'autonomia, nella versione di punta, intorno agli 800 chilometri. Tesla Model S e Model X, quelle da 1.020 cv arrivano in Italia  Tesla Semi, arriva gi&agrave; a fine anno Era il 2017 quando Tesla annunci&ograve; per la volta il Semi, camion dalle forme aerodinamiche e 100% elettrico, che sarebbe dovuto entrare di l&igrave; a poco nella gamma del Costruttore americano. Inizialmente infatti il suo ingresso sul mercato era previsto per il 2019, ma una serie di ritardi e la pandemia hanno fatto slittare a tempo indeterminato l'arrivo del Semi. Ma l'attesa &egrave; quasi finita: Elon Musk, in un tweet, ha comunicato che le prime consegne del camion elettrico di Tesla cominceranno gi&agrave; quest'anno. Nel suo messaggio, Musk ha anche confermato che il veicolo potr&agrave; contare su un'autonomia di 500 miglia, pari quindi a poco pi&ugrave; di 800 km. Ma sar&agrave; disponibile anche una versione d'ingresso in grado di percorrere 300 miglia (circa 380 km) con una ricarica. Le prestazioni? Tesla ha comunicato un'accelerazione 0-96 km/h in 20 secondi, mentre il consumo &egrave; stato stimato in meno di 2 kWh per miglio. I prezzi non sono ancora stati definiti, ma dovrebbero partire da 150mila dollari per la versione base, e 180mila per quella con maggiore autonomia. Di certo c'&egrave; che sono in tanti ad aspettare il loro Tesla Semi, i cui ordini si erano aperti gi&agrave; nel 2017. Tra i primi a utilizzare il camion elettrico americano ci sar&agrave; Pepsi, che ne aveva ordinati 100 esemplari. Tesla Robovan, Musk prospetta un furgone elettrico Nel 2023 tocca a Cybertruck&nbsp; Nel suo tweet, Musk ha anche confermato l'arrivo del Cybertruck, il futuristico pick-up annunciato in grande stile a fine 2019 e anche lui rimasto in stand by fino a oggi. Mentre le consegne del Semi inizieranno negli ultimi mesi di quest'anno, per il Cybertruck bisogner&agrave; aspettare il 2023. Descritto da Tesla come &ldquo;pi&ugrave; versatile di un pick-up e con prestazioni migliori di un'auto sportiva&rdquo;, il nuovo modello potrebbe mostrare linee leggermente meno estreme rispetto a quelle del prototipo svelato da Musk nel 2019. Sul fronte tecnico, invece, dovrebbero far fede la caratteristiche comunicate dalla Casa: tre versioni con autonomia fino a 800 km, capacit&agrave; di carico di 3.500 libbre (quasi 1.600 kg) e capacit&agrave; di traino di ben 14mila libbre (oltre 6,3 tonnellate). Intanto, nonostante le difficolt&agrave; del mercato, prosegue l'espansione di Tesla, che ha raggiunto una produzione di 1,5 milioni di unit&agrave; su base annua, e che punta a raggiungere in breve tempo quota 2 milioni di auto all'anno. Dopo Semi e Cybertruck, l'attesa sar&agrave; poi tutta rivolta verso la nuova Tesla Roadster, annunciata nel 2017 e i cui ordini si sono aperti alcuni mesi fa: nelle intenzioni di Musk, sar&agrave; l'auto pi&ugrave; veloce del mondo, con oltre 400 km/h di velocit&agrave; massima, zerocento in 2,1 secondi e un prezzo di partenza di 43mila euro. Ma per lei ancora non c'&egrave; una data di arrivo effettivo sul mercato.  Tesla 500 mile range Semi Truck starts shipping this year, Cybertruck next year &mdash; Elon Musk (@elonmusk) August 10, 2022          

Annunciati rispettivamente nel 2017 e nel 2019, il camion e il pick-up di Tesla arriveranno sul mercato nei prossimi mesi

Tesla Semi e Cybertruck stanno per arrivare, parola di Elon Musk

        Arrivano le Plaid, le versioni al vertice della gamma della berlina Model S e del crossover Model X sono ordinabili sul mercato italiano.&nbsp; Le prima consegne dei modelli sono previste tra novembre e dicembre. Si tratta delle versioni dotate di tre motori elettrici, due posteriori e uno anteriore, capaci di una potenza di sistema di ben 1.020 cavalli.  Oltre i nuovi propulsori, Model X Plaid e Model X Plaid propongono l&rsquo;aggiornamento di interni,sistemi termici, elettronica e telaio. Plaid, prestazioni straordinarie Il prezzo &egrave; di 140.990 euro per Model S Plaid, accreditata di una autonomia di 600 km, una velocit&agrave; massima di 322 km/h e di una accelerazione da 0 a 100 km/h in 2,1 secondi.  Model X Plaid ha un lisitno che oparte da 144.900 euro, raggiunge i 262 km/h e scatta da zero a cento in 2,6 secondi. L'autonomia dichiatata &egrave; di 528 chilometri. Potrebbe interessarti: le migliori Tesla usate       

Tre motori elettrici, prestazioni stratosferiche e prezzo da...

Tesla Model S e Model X, quelle da1.020 cv arrivano in Italia

        Diceva oscar Wilde, per bocca del suo straordinario personaggio Dorian Gray: &ldquo;Parlarne bene o parlarne male non importa, purch&eacute; se ne parli.&rdquo; &Egrave; quanto avviene con Tesla, il brand di auto elettriche che nel bene e nel male, inevitabilmente catalizza l&rsquo;attenzione degli utenti.  Il video con i 20 peggiori incidenti In questo caso parliamo di un video pubblicato su YouTube a met&agrave; aprile e che &egrave; gi&agrave; stato visto da quasi due milioni e mezzo di persone: si tratta dei 20 peggiori incidenti del 2022, raccolti dalle camere integrate nelle vetture Tesla. Queste infatti dispongono di diverse telecamere sempre attive &ndash; anche a veicolo fermo fungendo da antifurto &ndash; che hanno registrato le fasi pi&ugrave; cruente di incredibili incidenti ripresi da punti di vista decisamente inusuali.  Una ricostruzione accurata La speciale Top 20 descrive ogni incidente in dettaglio &ldquo;raccontando&rdquo; cosa &egrave; avvenuto e dove: si possono osservare dai piccoli contatti a incidenti ben pi&ugrave; gravi e - purtroppo a loro modo - spettacolari. In alcuni casi il video ricorda persino le scene dei film con inseguimenti in stile Hollywood.        

Il video con i peggiori incidenti ripresi dalle telecamere poste sulle auto Tesla sta facendo milioni di visualizzazioni su YouTube. Scopri perch&eacute;

Il video degli incidenti di auto Tesla spopola sul Web

        OTA, over-the-air: gli aggiornamenti via etere ormai sono un must per molte automobili, ma sono stati a lungo un plus decisivo per il prestigio delle Tesla. Decisivi per avere la vettura al passo con le ultime &ldquo;finezze&rdquo; del software. Ecco quelli introdotti dalla Casa di Elon Musk negli ultimi mesi.  Personalizzazione aggiuntiva della barra inferiore. Si possono&nbsp;aggiungere comandi del veicolo come sbrinamento, tergicristalli e riscaldamento dei sedili alla barra inferiore. Blocco bambini (tutti i veicoli eccetto Model S &amp; X Legacy)&nbsp;Il blocco bambini ora pu&ograve; essere abilitato per una singola porta posteriore. Tocca Controlli &gt; Blocco bambini e seleziona Destra, Sinistra o Entrambi. Disney+ (tutti i veicoli eccetto Model S &amp; X Legacy, maggior parte dei mercati)&nbsp; Tesla Theatre ora supporta Disney+. Per avviare Tesla Theater, occorre toccare&nbsp;l&rsquo;icona Intrattenimento nell&rsquo;app Launcher e seleziona la scheda Theatre mentre l&rsquo;auto &egrave; in PARK. Nuovi controlli sull&rsquo;app per dispositivi mobili.&nbsp;Dog Mode e Camp Mode ora possono essere abilitate dall&rsquo;app Tesla. Questa funzionalit&agrave; richiede la versione dell&rsquo;app mobile 4.7.0. Nuova lingua.&nbsp;Il touchscreen &egrave; ora disponibile in turco. Per cambiare l&rsquo;impostazione della lingua, tocca Controlli &gt; Display &gt; Lingua del touchscreen. Limite di velocit&agrave; dell&rsquo;Autosterzo aumentato per le auto Vision-Only.&nbsp;Il limite di velocit&agrave; per quando l&rsquo;Autosterzo &egrave; attivo &egrave; aumentato da 130 km/h a 140 km/h per le auto con Vision Only (auto senza radar). Il limite di velocit&agrave; per il Cruise Control adattativo al traffico continua a essere 150 km/h. Login dei media in base al profilo guidatore.&nbsp;Gli account Media Player (ad esempio l&rsquo;accesso a Spotify) sono ora collegati al tuo profilo conducente. Si accede&nbsp;al proprio&nbsp;account multimediale mentre il profilo conducente &egrave; selezionato. In questo modo, l&rsquo;auto pu&ograve; rimanere collegata a pi&ugrave; account multimediali e utilizzer&agrave; quello appropriato quando si trova nel profilo conducente corrispondente. Miglioramenti alla navigazione.&nbsp;La previsione del consumo per il tuo percorso e dell&rsquo;autonomia residua all&rsquo;arrivo &egrave; stata migliorata incorporando la previsione di vento laterale, vento contrario, umidit&agrave; e temperatura dell&rsquo;ambiente durante l&rsquo;utilizzo della navigazione in modalit&agrave; online.  Potrebbe interessarti: gli annunci di Tesla usate       

Over-the-Air, uno storico plus delle vetture di Elon Musk, permette di avere la vettura sempre al top

Tesla, tutti gli ultimi aggiornamenti software OTA dei modelli

        Entra a far parte del noleggio a lungo termine Leasys Be Free Evo anche Tesla Model Y. Il crossover di segmento D, elettrico, &egrave; offerto con le medesime condizioni gi&agrave; note per altri modelli di casa Fiat, Jeep e Opel offerti da Leasys. Nessun anticipo, la flessibilit&agrave; di poter restituire l'auto senza penali anche dopo un solo mese di utilizzo. Ancora, le ricariche gratuite presso i Leasys Mobility Store, il processo di noleggio a lungo termine interamente digitale. Considerato il profilo del suv Tesla, tra le richieste extra operate da Leasys con Be Free Evo, la disponibilit&agrave; di due carte di credito finanziarie. La versione oggetto del noleggio &egrave; la Long Range quattro ruote motrici, batteria da 75 kWh e oltre 500 km di autonomia. Come funziona e quanto costa guidare la Model Y a noleggio?  Durata e costi del noleggio Anzitutto si acquista il voucher Be Free Evo su Amazon o presso i Leasys Mobility Store. Successivamente si attiva lo stesso e si registrano i documenti necessari. Gi&agrave; dopo 48 &egrave; possibile ritirare l'auto presso uno dei Mobility Store con e-Parking. Nel caso della Tesla Model Y si pu&ograve; ritirare a Roma, Milano, Torino, Bologna, Firenze, Padova, Parma, Piacenza, Pisa, Reggio Emilia, Sanremo o Venezia.&nbsp; Quanto costa? Il voucher &egrave; di 299 euro, iscrizione a Be Free Evo, successivamente il canone mensile &egrave; di 1.169 euro. Sono compresi servizi quali la manutenzione ordinaria e straordinaria, la copertura assicurativa con kasko e furto. Il limite massimo di durata del noleggio Be Free Evo su Tesla Model Y &egrave; di 24 mesi. Sono compresi nel canone di noleggio i primi 1.500 km di percorrenza, cos&igrave; come l'utilizzo per 60 minuti ogni mese e per 12 mesi del&nbsp; car sharing LeasysGo! Nelle citt&agrave; dov'&egrave; operativo.&nbsp;       

L'offerta guarda a privati, professionisti e aziende; consente l'uscita anticipata rispetto alla durata del contratto senza costi. Nel canone mensile anche l'uso del car sharing

Tesla Model Y a noleggio con Leasys senza anticipo e flessibile

        Dalle ultime dichiarazioni di Elon Musk sembra proprio che la GigaFactory 4 (Berlino) e GigaFactory 5 (Austin, in Texas), stiano facendo registrare perdite per miliardi di dollari. La causa &egrave; da ricercarsi nel basso numero di auto prodotte, numero influenzato dalla scarsit&agrave; di batterie a disposizione dei due stabilimenti. &ldquo;Sia la fabbrica di Berlino, sia quella di Austin sono dei giganteschi forni crematori che bruciano denaro. Forni giganteschi che emettono un altrettanto agghiacciante verso, quello dei soldi che bruciano&rdquo; ha dichiarato, con il suo caratteristico aplomb, il fondatore di Tesla a un raduno di appassionati. &nbsp; Da dove vengono i problemi La causa va ricercata nelle poche batterie a disposizione visto che quelle pi&ugrave; innovative, con celle 2170, e ancor pi&ugrave; quelle 4680, sono al momento bloccate nei porti cinesi, a causa della crisi dei trasporti marittimi connessa alla pandemia. Berlino sarebbe in una situazione leggermente migliore, ma la situazione resta critica. &ldquo;Risolveremo tutto molto presto&rdquo; ha ovviamente dichiarato Musk &ldquo;Ma &egrave; un problema a cui dobbiamo prestare molta attenzione&rdquo;. Le difficolt&agrave; pi&ugrave; grandi, per Tesla, sono quelle sul territorio cinese. Le misure di contrasto alla pandemia del Governo cinese hanno infatti creato una situazione critica nella produzione. &ldquo;Per quel che riguarda la catena di approvvigionamento, gli ultimi due anni sono stati un vero incubo. Si &egrave; verificato un problema dopo l&rsquo;altro, e ancora non ne siamo venuti fuori. Infatti, A Shangai ci sono ancora misure anti-COVID rigidissime e i dipendenti non possono tornare a casa ma devono dormire in fabbrica&rdquo; ha aggiunto il magnate. Eppure proprio poche settimane fa voci riportavano la possibilit&agrave; di un&rsquo;espansione della fabbrica tedesca: Tesla ha infatti presentato al comune di Gr&uuml;nheide, sede dell&rsquo;unit&agrave; produttiva tedesca, una richiesta per acquisire ulteriori cento ettari di terreno che andrebbero a unirsi agli attuali 300. &nbsp; Le previsioni non sono rosee La situazione potrebbe addirittura peggiorare ancora nei prossimi mesi: proprio lo stabilimento di Shanghai lavorer&agrave; infatti a ranghi ridotti - con una sospensione totale delle attivit&agrave; per due mesi - a causa di alcuni lavori di manutenzione e potenziamento. Lo stop alla produzione si ripercuoter&agrave; infatti a catena sullo stabilimento di Austin e sulla Gigaberlin. Purtroppo Elon Musk, che pur essendo molto eccentrico &egrave; un profondo conoscitore degli equilibri globali, ha dichiarato di avere sensazioni pessime riguardo l&rsquo;economia mondiale: cos&igrave; negative da mettere in pausa le assunzioni di Tesla in tutto il mondo.       

Durante un incontro tenuto presso un club di appassionati Tesla, il magnate sudafricano ha comunicato che gli stabilimenti di Berlino e Austin stanno producendo pochissime macchine e &ldquo;bruciando&rdquo; una montagna di dollari

Elon Musk ha cambiato idea sulla Gigafactory di Berlino?

        Forse con comprer&agrave; pi&ugrave; Twitter, ma Elon Musk continua a lancia idee e sassi nello stagno dalla piattaforma social. L'ultima proposta &egrave; quella di un furgone elettrico, un Tesla Robovan. Elon ha cinguettato la domanda e il nome del mezzo. "Tesla dovrebbe realizzare un Robovan altamente configurabile per persone e merci?"  Maybe Tesla should make a highly configurable Robovan for people &amp; cargo? &mdash; Elon Musk (@elonmusk) July 7, 2022    Roboan, un alro solito "sasso nello stagno", senza altri dettagli. Nessun approfondimento, niente dettagli. Solo la domanda (retiorica?) per creare aspettativa.  Tesla Robovan sarebbe chiamato alla doppia funzione, trasporto persone e veicolo commerciale, con dimensioni generose, come tutte le vetture del Marchio di Musk. Dotato di Autopilot, con una guida assistita di un livello pi&ugrave; elevato di quello attuale. Unica concessione di Musk, il venturo Robovan, date le sue dimensioni elevate, dovrebbe essere dotato come accessorio di un tettuccio a energia solare utile a implementare l'autonomia. Potrebbe interessarti: Tesla rilascia il sistema intelligente che protegge dalle buche&nbsp;       

L'ultima idea di Elon, sempre da Twitter: un mezzo di trasporto per persone e merci

Tesla Robovan, Musk prospetta un furgone elettrico

        Le buche sulle strade costituiscono uno dei fastidi pi&ugrave; grandi per milioni di automobilisti. In tantissimi, ogni giorno, tentano di evitare avvallamenti e vere e proprie voragini zigzagando tra le sconnessioni, rassegnandosi a subirne il contraccolpo quando non c'&eacute; il tempo o lo spazio per schivarle. Per risolvere almeno in parte questo problema, Tesla ha fatto ricorso ai pi&ugrave; recenti sistemi radar e di condivisione di dati tra veicoli. Offrendo, ai guidatori delle vetture elettriche del brand, una funzione che permette all'auto di conoscere in anticipo le buche e adattarsi di conseguenza. Ecco come funziona. Tesla Supercharger, in Europa le ricariche diventano aperte a tutti Tesla, cos&igrave; memorizza le buche e si ammorbidisce  Quello delle buche non &egrave; un problema solo italiano, tanto che anche dall'altra parte del globo, in California, i tecnici Tesla hanno lavorato per trovare una soluzione, almeno parziale, a questa piaga che affligge gli automobilisti di tutto il mondo. Il risultato degli sforzi degli sviluppatori della Casa di Elon Musk &egrave; una nuova funzione che si integra nel sistema Tesla Adaptive Suspension. Quando l'auto passa sopra una sconnessione della strada, il computer di bordo registra la sollecitazione e, tramite il GPS, memorizza la posizione della buca. Poi, attraverso il sistema di condivisione delle informazioni comune ai veicoli Tesla, trasmette l'informazione anche alle altre auto del brand americano. A quel punto, ogni Tesla dispone di una mappa continuamente aggiornata delle sconnessioni presenti sulle strade. E, grazie all'assetto adattivo, agisce di conseguenza modificando la rigidezza delle sospensioni, in modo da assorbire nella maniera pi&ugrave; dolce possibile l'asperit&agrave;. Il risultato &egrave; quello di migliorare il comfort di bordo, ma anche di ridurre il rischio che il passaggio sulla buca possa causare danni alla meccanica. Verso la guida autonoma completa La nuova funzione &egrave; stata resa disponibile attraverso l'ultimo aggiornamento del software dei suoi veicoli, rilasciato over-the-air. A beneficiare di questo sistema saranno per&ograve; solamente Model S e Model X, unici modelli della gamma equipaggiati con l'assetto adattivo. La gestione intelligente delle buche &egrave; un ulteriore passo dell'evoluzione dell'Autopilot verso la guida autonoma completa, e rientra tra gli sviluppi annunciati da Elon Musk nel 2020. Il prossimo passo potrebbe essere l'adattamento della marcia in base alle condizioni meteorologiche. Usa, autorit&agrave; ampliano indagine sull'Autopilot di Tesla a 830.000 veicoli       

La Casa americana ha sviluppato una nuova funzione in grado di memorizzare le sconnessioni e modificare l'assetto di conseguenza

Tesla rilascia il sistema intelligente che protegge dalle buche

        Buone notizie per i possessori di vetture elettriche: Tesla ha deciso di consentire a tutte le auto, comprese quelle prodotte da altre Case automobilistiche, l'utilizzo delle proprie colonnine di ricarica. I Supercharger di 13 Paesi europei sono gi&agrave; sin da ora a disposizione di chiunque guidi una vettura a zero emissioni, incluse qulle non Tesla, in attesa anche l'Italia venga coinvolta in questa iniziativa. L'obiettivo della Casa di Elon Musk &egrave; duplice: aumentare il giro d'affari della sua rete di ricarica, servendo molti pi&ugrave; veicoli, e sostenere la diffusione delle auto elettriche garantendo un maggior numero possibile di colonnine per fare rifornimento di energia. La gara dei possessori di Tesla: vince chi visita pi&ugrave; Supercharger! Supercharger per tutti Ormai da anni, Tesla investe con forza per l'ampliamento della propria rete di ricarica ad alta velocit&agrave; (150 kW) in tutto il mondo. Una rete che, fino a poco tempo fa, &egrave; stata a disposizione esclusiva dei guidatori di vetture della Casa californiana. Dal termine dello scorso anno, Tesla ha deciso di cambiare filosofia e di aprire progressivamente le proprie Supercharger a qualsiasi vettura a zero emissioni, incluse quelle di altri brand automobilistici. I ll processo ha preso il via lo scorso novembre, con l'apertura di 10 stazioni nei Paesi Bassi agli utenti non Tesla. Nei mesi successivi &egrave; toccato a numerosi altri impianti in Olanda, Norvegia, Francia, Austria, Belgio, Spagna, Svezia e Regno Uno. Ora tocca ad altri cinque Paesi europei: Danimarca, Finlandia, Germania, Lussemburgo e Svizzera. In attesa che il provvedimento venga esteso, nel breve termine, anche all'Italia. Come usare le colonnine Tesla Per i clienti Tesla, chiarisce la Casa, non cambia nulla: i guidatori delle varie Model S,3, X e Y potranno continuare a rifornirsi di energia come hanno sempre fatto finora, sfruttando prezzi agevolati e l'integrazione tra veicoli Tesla e colonnine Supercharger. Per tutti gli altri, ci sar&agrave; invece il vantaggio di poter usufruire di un'ampia rete di ricarica (al momento la rete Tesla conta 35mila stazioni sparse per il mondo) a elevata velocit&agrave;, riducendo cos&igrave; il rischio di rimanere a secco di energia o di non riuscire a trovare una colonnina libera quando si rende necessaria la ricarica. Per usufruire delle Supercharger sar&agrave; sufficiente scaricare l'app Tesla per Android o iOS e creare un account. A quel punto, tramite la funzione &ldquo;Ricarica il tuo veicolo non Tesla&rdquo;, sar&agrave; possibile trovare la colonnina pi&ugrave; vicina tra quelle aperte a tutti i veicoli elettrici (attenzione perch&eacute;, almeno per il momento, non tutta la rete &egrave; aperta a qualsiasi veicolo). Una volta raggiunta la Supercharger prescelta, sar&agrave; possibile connettere il cavo, selezionare il metodo di pagamento e avviare effettivamente la ricarica. Tesla Semi, aperti gli ordini per il camion elettrico di Elon Musk        

Si allunga la lista dei Paesi europei in cui anche i proprietari di veicoli elettrici non Tesla potranno connettersi alla rete di ricarica Supercharger

Tesla Supercharger, in Europa le ricariche diventano aperte a tutti

        Si allargano le indagini negli Stati Uniti d&rsquo;America relativi al funzionamento di Autopilot, il sistema di guida assistita di Tesla, tiene la Casa di Elon Musk sempre sul filo. La National Highway Traffic Safety, pi&ugrave; conosciuta come NHTSA, l'agenzia governativa preposto alla sicurezza stradale che fa parte del dipartimento dei trasporti, nel 2021 ha aperto una inchiesta che progressivamente s&rsquo;&egrave; allargata.  Problemi non banali Arrivando a includere ben 830.000 modelli di tutta la gamma attuale, ovvero Model Y, X, S e 3 immatricolati dal 2014. Sotto esame ci sono 15 sinistri gravi, che hanno provocato un decesso e 14 feriti.&nbsp; Tesla &egrave; stata inviata a rispondere entro il 20 giugno anche in merito alle "frenate fantasma" dell&rsquo;Autopilot in seguito a 758 segnalazioni ricevute. Leggi anche: la gara dei possessori di Tesla: vince chi visita pi&ugrave; Supercharger!&nbsp;       

Sotto esame le vetture prodotte dal 2014 a oggi. Segnalati anche problemi di "frenate fantasma"

Usa, autorità ampliano indagine sull'Autopilot di Tesla a 830.000 veicoli

        Una sorta di "corsa" a chi riesce a visitare il maggior numero di Supercharger. Questa particolare gara &egrave; stata organizzata in Nord America da un gruppo di proprietari di Tesla. Non c'&egrave; una data di scadenza per la competizione e neanche un premio in denaro alla fine. Tuttavia, molti di loro hanno gi&agrave; visitato oltre 1.000 stazioni di ricarica. Tesla Semi, aperti gli ordini per il camion elettrico di Elon Musk C'&egrave; chi ha gi&agrave; visitato 1.620 Supercharger Ci&ograve; che stupisce &egrave; la grande voglia di competere che hanno i "giocatori". I media statunitensi hanno infatti reso noto, ad esempio, il caso del Dr. Hall, che voleva partecipare alla cerimonia di laurea della figlia a Washington, D.C., e per farlo ha lasciato la sua casa di Big Horn, Wyoming, trascorrendo circa 15 giorni in viaggio e percorrendo pi&ugrave; di 16.000 km. Lungo il percorso ha visitato oltre 80 stazioni, raccogliendo un ottimo punteggio. E il totale dei Supercharger visitati ammonterebbe a 1.504. C'&egrave; chi ha fatto di meglio: un automobilista di Seattle infatti ha all'attivo ben 1.620 Supercharger visitati, e sarebbe al momento primo in classifica. In molti hanno giustificato questo "gioco" con dei motivi plausibili, come ad esempio il fatto che in tal modo i possessori di modelli Tesla possono dimostrare quanto sia estesa e vasta la rete di ricarica del Marchio californiano. Insomma, una sorta di buona pubblicit&agrave; per Elon Musk, per adesso impegnato con i suoi progetti che coinvolgono Twitter e il pianeta Marte. La gamma Tesla: consulta il nuovo listino completo di Auto       

Si tratta di una sorta di "gioco" organizzato in Nord America: per trionfare bisogna recarsi presso pi&ugrave; stazioni di ricarica possibili. E c'&egrave; chi &egrave; gi&agrave; a quota 1.620...

La gara dei possessori di Tesla: vince chi visita più Supercharger!

        Tesla Semi, il camion elettrico di Elon Musk, &egrave; finalmente ordinabile sul sito del Costruttore. Dalla presentazione del 2017 &egrave; arrivato il passo decisivo, anche se la produzione del mezzo pesante a batterie deve ancora iniziare. In ogni modo gli ordini sono aperti: serve una caparra di 5.000 dollari, seguita poi da una conferma di 15.000. I numeri di Tesla Semi Sono a disposizione due versione. Il Semi da 300 miglia di autonomia (480 chilometri) con un prezzo, stimato, di 150.000 dollari e il Semi da 500 miglia (800 chilometri) da circa 180.000 dollari. Le informazioni sono ancora incomplete, ma prospettano prestazioni interessanti.  A pieno carico, ovvero a 80.000 libbre, oltre 36.000 kg, Semi accelera da 0 a 100 km/h in 20 secondi. Nessun camion al mondo riesce a fare altrettanto. Questo grazie a quattro motori elettrici sull&rsquo;asse posteriore. Sempre a pieno carico e su una pendenza del 5% raggiunge le 60 miglia, 96,5 km/h. Data la stazza, avr&agrave; un'infrastruttura dedicata per la ricarica, chiamata Megacharger. Per ora le notizie sono dedicate al mercato americano.&nbsp; Leggi anche: Trasforma la Tesla in un carro armato da 6 tonnellate: che metamorfosi!&nbsp;       

Ecco quanto costa e di quanta autonomia dispone. Accelerazione da record

Tesla Semi, aperti gli ordini per il camion elettrico di Elon Musk

        &ldquo;La libert&agrave; di parola &egrave; il fondamento di una democrazia funzionante e Twitter &egrave; la piazza cittadina digitale in cui si dibattono questioni vitali per il futuro dell'umanit&agrave;&rdquo;, ha dichiarato Elon Musk nel comunicato stampa in cui annunciava il takeover del social network usato da oltre 300 milioni di persone, di cui 85 seguono il suo account. Cos&igrave; Musk aggiunge un altro tassello al suo gi&agrave; ricco mosaico di interessi. Recentemente ha raccolto altri 675 milioni di dollari per la sua Boring Company, l&rsquo;azienda che tra l&rsquo;altro si occupa della costruzione di un tunnel sotterraneo ad alta velocit&agrave; sotto Las Vegas. C&rsquo;&egrave; poi Optimus, umanoide con intelligenza artificiale a cui stanno lavorando in Tesla, che magari accoglier&agrave; i visitatori che arriveranno su Marte, a cui punta con la sua SpaceX. Musk rilancia: Full Self Driving in Europa entro l'estate Tesla macina record di utili Twitter gli &egrave; costato pi&ugrave; di 44 miliardi di dollari, ma ha dichiarato che non l'ha acquistato per guadagnare soldi. Probabilmente, neanche per vendere qualche auto in pi&ugrave;, visto che Tesla, la pi&ugrave; grande societ&agrave; di auto al mondo con una capitalizzazione di circa 1.000 miliardi di dollari, ha riportato dati brillanti per il primo trimestre di quest&rsquo;anno. La societ&agrave; ha moltiplicato per sette l&rsquo;utile, il migliore di sempre: pi&ugrave; di 3 miliardi rispetto ai 438 milioni di fine marzo 2021. I margini lordi del settore automobilistico sono balzati a un record del 32,9% (inclusi i crediti normativi di 679 milioni di dollari). Sembra che pandemia, guerra in Ucraina, aumenti delle materie prime, colli di bottiglia e crisi dei microchip su Tesla abbiano l&rsquo;effetto del solletico. Negli ultimi tempi la societ&agrave; ha rialzato per ben due volte i prezzi di listino delle sue auto, ma &egrave; anche riuscita a ridurre i costi per veicolo grazie a economie di scala e miglioramenti nell&rsquo;efficienza operativa. Sul fronte delle materie prime, Musk ha twittato che il prezzo del litio, cruciale per le batterie delle auto elettriche, ha raggiunto &ldquo;livelli insani&rdquo; e Tesla potrebbe entrare direttamente nel settore mining &amp; refining. Forse non &egrave; un caso che recentemente abbiano assunto un geologo da Rio Tinto, una delle societ&agrave; pi&ugrave; importanti al mondo attiva nella ricerca, estrazione e lavorazione di risorse minerarie. Nel corso della presentazione dei risultati, Musk ha anche comunicato che nel 2024 entrer&agrave; in produzione un robotaxi senza volante n&eacute; pedali, che sar&agrave; un &ldquo;enorme motore di crescita&rdquo; per l&rsquo;azienda. Intanto il mercato sta ancora aspettando il Cyber-truck che dovrebbe arrivare l&rsquo;anno prossimo. Non si arresta il cammino di Musk Ma Tesla non &egrave; solo una societ&agrave; di auto e di tecnologia, &egrave; anche un&rsquo;azienda di energia e con pi&ugrave; di 30.000 Supercharger gestisce la pi&ugrave; grande rete di ricarica rapida al mondo. A catalogo ci sono anche le assicurazioni, con il lancio del suo prodotto in altri tre Stati nel corso del primo trimestre. In Texas l&rsquo;azienda &egrave; gi&agrave; il secondo pi&ugrave; grande assicuratore di auto Tesla e spera di diventare il primo nel prossimo futuro raggiungendo l&rsquo;80% di clienti americani. Risultati brillanti e futuro roseo, specialmente se si pensa che il 95% delle vendite sono costituite da Model 3 e Model Y: con due auto e due impianti (in California e a Shangai) niente male. La chiusura dello stabilimento asiatico a causa del lockdown avr&agrave; un impatto negativo sulla produzione dei prossimi mesi, ma nel trimestre passato sono stati inaugurati due nuovi impianti, uno in Texas (Austin) e uno in Germania (Berlino).  Grazie a questi due siti Elon Musk ha detto che &ldquo;la societ&agrave; dovrebbe essere in grado di produrre oltre 1,5 milioni di veicoli nel 2022&rdquo;. Si tratta del 60% in pi&ugrave; rispetto al 2021. Ma non finisce qui. &ldquo;Potremmo tirare fuori un coniglio dal cappello. Q3 e Q4 saranno sostanzialmente pi&ugrave; alti&rdquo;, ha previsto Musk. Lapidario il commento di Adam Jonas, analista di Morgan Stanley che ha scritto: &ldquo;Pi&ugrave; vediamo Tesla, pi&ugrave; siamo preoccupati per il resto dell&rsquo;industria che deve tenere il passo&rdquo;. Apre la Giga Berlin Tesla, ecco quando l&rsquo;auto di Elon Musk sar&agrave; Made in EU       

Il manager che ha regalato capitalizzazioni record a Tesla continua a estendere la sua influenza: la potenza dei social

Big Musk non ha più limiti e porta Twitter su Marte

        Corre ai ripari Tesla. La Casa di Elon Musk ha comunicato un richiamo per quasi 130mila vetture negli USA per un malfunzionamento legato al touchscreen. Stando a quanto riferito dall&rsquo;azienda americana, 129.960 tra di Model S, Model X, Model 3 e Model Y &nbsp;potrebbero avere i display che si surriscaldano. Si tratta di un problema legato all&rsquo;hardware. La CPU, l&rsquo;unit&agrave; centrale di elaborazione che gestisce il sistema di infotainment, non riesce a raffreddarsi a sufficienza durante le operazioni di calcolo, causando un rallentamento dell&rsquo;elaborazione dei dati e delle risposte sullo schermo, o addirittura il riavvio improvviso. Musk rilancia: Full Self Driving in Europa entro l'estate Questioni legate alla sicurezza delle Tesla Da qui i quai del touchscreen, legati anche alla sicurezza, come ha dichiarato Tesla nel suo rapporto alla National Highway Traffic Safety Administration: &ldquo;Un display centrale in ritardo o vuoto pu&ograve; causare la mancata visuale della telecamera per la retromarcia. O anche la mancata visualizzazione delle impostazioni di controllo della visibilit&agrave; del parabrezza, delle modalit&agrave; di guida, delle spie&rdquo;.  I rischi di un potenziale sinistro aumenterebbero.&nbsp;Il richiamo riguarda vetture prodotte tra il 2021 e il 2022. L&rsquo;aggiornamento sar&agrave; via etere. Leggi anche: Tesla richiama 600mila auto in USA per problemi del Boombox       

Model S, Model X, Model 3 e Model Y prodotte tra il 2021 e il 2022&nbsp; potrebbero avere i monitor che si surriscaldano.

Tesla richiama 130mila auto in USA per un difetto al display

        Due al mese, salgono a otto i richiami delle vetture Tesla negli USA da inizio 2022. L&rsquo;agenzia federale governativa NHTSA, la National Highway Traffic Safety Administration che fa parte del Dipartimento dei trasporti, ha annunciato il richiamo di 594.717 vetture del Marchio californiano per un aggiornamento al Boombox, il sistema di altoparlanti esterni di avviso. Attenzione all'allarme Si tratta di una modifica al software del Boombox, che da uno speaker potrebbe celare gli allarmi audio per i pedoni, incrementando il rischio di un sinistro. Il Boombox era gi&agrave; stato oggetto di un recente richiamo, a inizio febbraio, per lo stesso motivo, che evidentemente non &egrave; andato a buon fine. Coinvolti tutti i modelli prodotti da Tesla, ovvero Model S, Model X e Model Y assemblate tra il 2020 e il 2022 e le Model 3 costruite tra il 2017 e il 2022. Come prevedibile per le Tesla il richiamo non &egrave; fisico. L&rsquo;azienda provveder&agrave; via etere con un aggiornamento OTA, a mettere fine al problema. Nel 2022 il richiamo pi&ugrave; importante &egrave; stato il 1&deg; febbraio, con un intervento, sempre over-the-air, per risolvere una potenziale problema alle cinture di sicurezza, esposte al rischio della disattivazione del segnale acustico di allacciamento. Ha coinvolto ben 817.143 Tesla. Leggi anche: Musk rilancia: Full Self Driving in Europa entro l'estate&nbsp;       

Per un potenziale problema al sistema di altoparlanti esterni di avviso ai pedoni

Tesla richiama 600mila auto in USA per problemi del Boombox

        La folle storia, documentata da un video su YouTube, ha inizio su un&rsquo;autostrada vicino ad Auckland, in nuova Zelanda, dove il conducente di una Tesla Model X sta tranquillamente tornando a casa dopo una giornata di lavoro. Improvvisamente il conducente di una Mitsubishi, convinto evidentemente di aver subito chiss&agrave; quale torto, inizia una sorta di inseguimento disturbando la corsa della Tesla e con l&rsquo;evidente intenzione di attaccar briga. Nonostante il proprietario della Model X cerchi pi&ugrave; volte di allontanarsi dal folle, viene raggiunto e non riesce ad evitare l&rsquo;incidente: costretto quindi a fermarsi, ha la prontezza di chiamare la polizia locale e di attenderne l&rsquo;arrivo all&rsquo;interno della propria vettura. L&rsquo;epilogo La polizia arriva dopo pochi minuti e capisce subito che il proprietario della Mitsubishi &egrave; in uno stato di alterazione e lo arresta. Fortunatamente le camere integrate della Tesla Model X hanno ripreso tutta la sequenza di eventi e possono documentare quanto accaduto. Alla fine, oltre allo spavento, la stima dei danni &egrave; di circa 45.000 euro, fortunatamente pagati dall&rsquo;assicurazione.         

Un piccolo screzio come tanti che accadono ogni giorno sulle strade di tutto il mondo si trasforma in un incubo per il proprietario di una Tesla

Le videocamere Tesla documentano il folle gesto di un guidatore

        Dalle automobili ai social network: &egrave; la parabola di Elon Musk, fondatore e CEO di Tesla e SpaceX che, nella giornata di ieri, ha reso nota proprio con un tweet la sua intenzione di acquistare l&rsquo;intero pacchetto azionario di Twitter, del quale ad oggi detiene il 9% ed &egrave; socio di maggioranza. L&rsquo;intero titolo ha aperto in rialzo la giornata di Wall Street. Elon Musk vuole Twitter 43 miliardi di dollari, la cifra stimata necessaria per &ldquo;portarsi a casa&rdquo; l&rsquo;intero pacchetto, con il costo di ogni azione pari a 54,20 dollari (una somma superiore all&rsquo;attuale valutazione della borsa di Wall Street per una singola azione). L&rsquo;uomo pi&ugrave; ricco del mondo ha cos&igrave; motivato la sua decisione: "Ho investito su Twitter perch&eacute; credo nel suo potenziale come piattaforma per la libert&agrave; di parola in tutto il mondo, e credo che la libert&agrave; di parola sia un imperativo sociale. Tuttavia, da quando ho fatto l'offerta, ho preso atto che l&rsquo;azienda non potr&agrave; n&eacute; prosperare n&eacute; servire questo imperativo sociale nella sua forma attuale. Ha bisogno di essere trasformata in una societ&agrave; privata&rdquo;. Musk ha inoltre definito la sua offerta &ldquo;la migliore e definitiva&rdquo; e ha avvertito che, nel caso venisse rifiutata, dovr&agrave; riconsiderare la sua posizione come azionista. &Egrave; prontamente arrivata la risposta del board di Twitter: la proposta verr&agrave; valutata &ldquo;attentamente&rdquo;, ma non &egrave; stata sollecitata e non &egrave; vincolante. Musk rilancia: Full Self Driving in Europa entro l'estate       

Il numero 1 di Tesla &egrave; pronto a offrire 43 miliardi di dollari per l&rsquo;intero pacchetto azionario del social network, di cui &egrave; gi&agrave; azionista maggioritario

Elon Musk scrive su Twitter… di voler acquistare il 100% di Twitter

        Elon Musk implementa l&rsquo;offensiva Tesla nel Vecchio Continente. Dopo la GigaFactory di Berlino che sforna Model Y, il patron del Marchio californiano ha ufficializzato l&rsquo;arrivo del Full Self Driving (FSD) in versione Beta anche per l&rsquo;Europa.&nbsp; Prima sulle auto con guida a sinistra e poi su quelle con guida a destra. Il tweet di Musk precisa che i tempi dipenderanno anche dal via libera dei permessi locali.  FSD Beta should be available in Europe for LHD this summer, RHD a few months later. These dates depend on regulatory approval. &mdash; Elon Musk (@elonmusk) March 29, 2022     Il Full Self Driving non si traduce letteralmente in guida autonoma, consiste in una guida assistita di livello molto avanzato. Che Musk intende portare a un potenziale livello 4, ovvero con l&rsquo;auto in grado di gestire da sola situazioni molto complesse, con il guidatore che comunque pu&ograve; prendere il comando in casi di emergenza. L&rsquo;obiettivo sarebbe arrivare a questo traguardo, su alcune vetture e dove &egrave; permesso, entro il 2022. Troppa carne al fuoco per Musk? L&rsquo;imprenditore mette le mani avanti, anche se l&rsquo;Autopilot in passato &egrave; stato oggetto di indagini sulla sicurezza. Lo FSD rientra in un piano pi&ugrave; ampio, di servizi e abbonamenti, destinati non solo per Tesla, a diventare, a medio termine, un business cruciale per i Costruttori. Leggi anche: Panasonic prepara un grande stabilimento negli USA per le batterie delle Tesla&nbsp;       

L'obiettivo sarebbe di arrivare a un livello 4 di guida autonoma, dove permesso, entro il 2022

Musk rilancia: Full Self Driving in Europa entro l'estate

        Los Angeles. Un&rsquo;auto raggiunge a tutta velocit&agrave; la sommit&agrave; di una collina per poi spiccare il volo: sembra la scena di un film, anche perch&eacute; si &egrave; svolta proprio nella capitale mondiale del cinema, invece &egrave; realt&agrave;. Si tratta di una bravata che potrebbe costare cara al conducente della Tesla Model S che &egrave; letteralmente decollata nella notte tra sabato e domenica nella zona di Echo Park, atterrando rovinosamente e scontrandosi con alcune auto parcheggiate. L&rsquo;uomo, ora ricercato dalla polizia, ha affittato la vettura per poi lanciarsi a tutta velocit&agrave; da una collina della citt&agrave;. "L'impresa"&nbsp; &egrave; stata filmata e condivisa da decine di&nbsp; passanti. La Tesla volante &egrave; stata un'azione pianificata Non &egrave; stato un incidente o un&rsquo;idea balzata all&rsquo;improvviso alla mente dell&rsquo;automobilista, ma uno spettacolo pianificato, come &egrave; evidente dal pubblico presente e dalla quantit&agrave; di video social che sono stati prontamente pubblicati e poi ripresi da tutte le televisioni locali. L&rsquo;auto inoltre era a noleggio. Anche perch&eacute; il pilota &ldquo;volante&rdquo; &egrave; letteralmente fuggito e la polizia di Los Angeles ha offerto una ricompensa di 1000 dollari a chi potr&agrave; fornire informazioni utili al suo ritrovamento. La Tesla Model S utilizzata per la bravata costa pi&ugrave; di 100 mila euro, ovvero pi&ugrave; di 900 euro, dopo il volo di una cinquantina di metri circa si &egrave; schiantata sull'asfalto e su alcune auto in sosta ed &egrave; stata abbandonata, mentre il pilota si &egrave; dato alla fuga. La Tesla Model S si guasta: per la rabbia la fa saltare in aria con 30 kg di dinamite        

Il conducente che ha fatto spiccare il volo alla vettura elettrica, presa in affitto apposta per condividere sui social la bravata, ora &egrave; ricercato dalla polizia

C'è una Tesla “volante” a Los Angeles: la polizia offre 1000 dollari a chi la trova

        Giornata da ricordare per Tesla e tutti gli amanti europei della trazione elettrica. Infatti, domani (22 marzo 2022) il marchio californiano inaugurer&agrave;, finalmente,&nbsp;la propria Gigafactory nei pressi di Berlino (detta anche Giga Berlin): la prima fabbrica europea della grande T che in un primo tempo si occuper&agrave; della produzione delle Tesla Model Y. Il primo a dare la notizia, qualche giorno fa, &egrave; stato il quotidiano&nbsp;Tagesspiegel, che ha svelato anche i retroscena della news. La data sarebbe stata fissata durante l'incontro tra il primo ministro di Brandeburgo Dietmar Woidke e la cosiddetta &ldquo;Task Force Tesla&rdquo; durante l'incontro per discutere l&rsquo;approvazione finale della fabbrica. Sono bastati 20 minuti per mettere tutti d&rsquo;accordo: gli ostacoli sono ormai superati e la Casa ha ricevuto l&rsquo;OK finale alla produzione. Prima di mettere in moto l&rsquo;impianto, ci sar&agrave; per&ograve; la classica festa in stile Tesla, con tanti ospiti d&rsquo;eccezione. Gli inviti sono gi&agrave; partiti e chiedono di presentarsi proprio il 22 marzo alle 15.00.  Sono attese circa 500 persone a Gr&uuml;nheide, tra funzionari del Governo locale e di quello centrale, oltre ai dirigenti della Casa e, ovviamente, al Ceo&nbsp;Elon Musk. L&rsquo;evento, che&nbsp;andr&agrave; in scena dopo l&rsquo;allentamento delle restrizioni anti-Covid in Germania,&nbsp;sar&agrave; anche occasione per consegnare le prime 30&nbsp;Model Y Made in Europe&nbsp;ai rispettivi clienti. Non potrebbe esserci occasione migliore per consegnare ai legittimi proprietari le prime Model Y costruite in Germania. Saranno esemplari ancora dotati di batterie "tradizionali" con celle 2170.&nbsp;Solo tra qualche mese, infatti, la produzione della Gigafactory Berlin, passer&agrave; all&rsquo;utilizzo delle celle 4680. Il passaggio dovrebbe portare con s&eacute; anche la novit&agrave; della scocca con batterie strutturali.&nbsp; Sar&agrave; davvero interessante vedere cosa succeder&agrave; con il nuovo impianto attivo, visto che Tesla &egrave; gi&agrave; piuttosto competitiva in quanto a unit&agrave; vendute rispetto agli storici marchi tedeschi.       

Dopo mesi di ritardo apre ufficialmente la Gigafactory Berlin-Brandenbur di Tesla, che si prepara con questa mossa a dominare il mercato europeo delle vetture elettriche