        E se al posto della mitica DeLorean, la protagonista della saga di Ritorno al Futuro fosse stata una Tesla? Di certo non sarebbe stato lo stesso, per i fan pi&ugrave; sfegatati del film icona degli anni '80. Ma se qualcuno avesse la curiosit&agrave;, pu&ograve; dare un'occhiata alla TCM-12X, nome scelto per definire la Model X dotata delle ali di gabbiano tipiche della DMC DeLorean. La figlia DeLorean presenta un concept ispirato alla DMC-12  La Tesla Model X di "Ritorno al Futuro" Il processo di costruzione della vettura &egrave; stato illustrato in una serie di post su Facebook dalla pagina Home of Nemesis, Madcat and more" e in alcuni video di TikTok, ed &egrave; opera dell'officina The Shop. I fanali posteriori sono stati trattati con del nastro adesivo per renderli pi&ugrave; simili a quelli della DeLorean, con l'aggiunta di una striscia nera per far risaltare la parte posteriore dell'auto. I badge TMC all'anteriore e al posteriore sostituiscono il badge DMC che ornava la DeLorean. Il portellone posteriore presenta un badge che dichiara come il Suv in questione sia alimentato da un condensatore di flusso, ovviamente un riferimento al film con Michael J. Fox. Ma a spiccare, e a far scatenare il dibattito, sono le portiere ad ali di gabbiano capaci di farci tornare indietro nel tempo. E a voi, piacciono? Tesla, nuova colorazione e volante "tradizionale" per Model S e X       

Il Suv elettrico &egrave; stato dotato di portiere ad ali di gabbiano per assomigliare alla mitica DMC DeLorean

Tesla Model X, ecco quella di "Ritorno al Futuro"

        Ormai da decenni, quasi tutti i Costruttori automobilistici hanno eletto lo storico circuito del N&uuml;rburgring come luogo ideale per mettere alla prova i propri modelli pi&ugrave; sportivi. Un record sugli oltre 20 chilometri del &ldquo;Green Hell&rdquo;, l'inferno verde tedesco, vale spesso pi&ugrave; di mille parole e campagne pubblicitarie. E anche Tesla, la Casa automobilistica probabilmente pi&ugrave; anticonformista di tutte, non ha saputo resistere al richiamo del 'Ring. Portando la super-berlina elettrica Model S Plaid a conquistare lo scettro di regina della pista tedesca per quanto riguarda le auto a batteria. Tesla taglia il prezzo anche ai Supercharger Tesla (di nuovo) la pi&ugrave; veloce di tutte Nel settembre del 2021, il brand di Elon Musk aveva gi&agrave; ottenuto una prima volta il record di elettrica pi&ugrave; veloce sull'asfalto del N&uuml;rburgring, con un crono di 7:35.579 registrato da Andreas Simonsen al volante di una Model S Plaid. Un primato durato per&ograve; solo pochi mesi, perch&eacute; nell'aprile dell'anno successivo Porsche era riuscita a migliorare quel tempo, fermando il cronometro a 7:33.35 con la Taycan Turbo S guidata da Lars Kern. Oltre un anno dopo, Tesla si prende la sua rivincita mettendo nuovamente in pista la Model S Plaid, ma stavolta dotata del Track Package, un pacchetto di dotazioni specifiche per la pista che comprende tra l'altro gomme semislick. Grazie a questo upgrade, l'elettrica americana ha migliorato il tempo della Porsche di oltre 8 secondi, segnando l'incredibile crono di 7:25.231. Per fare un raffronto, si tratta di tempi in linea con supercar endotermiche del calibro di Ferrari Enzo, Lamborghini Aventador LP-700, Mercedes-AMG GT 4 Coup&eacute; e KTM X-Bow. Gomme semislick e freni maggiorati per battere Porsche Ma com'&egrave; stato possibile un tale miglioramento? Gran parte del merito va alle gi&agrave; citate gomme semislick, capaci di garantire un vantaggio molto importante in pista ma solitamente non ammesse in test del genere: per validare il record, infatti, l'auto deve essere equipaggiata con dotazioni di serie, gomme incluse. Per ovviare a ci&ograve;, Tesla ha introdotto nella gamma della sua berlina il Track Package, normalmente acquistabile in concessionaria, ma che comprende tutte quelle dotazioni che aiutano a migliorare sensibilmente le prestazioni in pista. Tra gli upgrade compresi in questo pacchetto, anche un impianto frenante maggiorato (durante la nostra prova su strada, i freni erano risultati il grande punto debole della Model S Plaid). A livello di powertrain, la Track Package mantiene le caratteristiche della Plaid &ldquo;standard&rdquo;: trazione integrale, ben 1.020 cavalli di potenza e un'accelerazione 0-100 che viene bruciata in 2,1 secondi. La velocit&agrave; massima &egrave; invece di 322 km/h, un valore quasi da record per una vettura elettrica. Tesla torna cos&igrave; a detenere il record di &ldquo;King of the 'Ring&rdquo; a zero emissioni. Quanto durer&agrave; stavolta il suo primato?  Congrats Tesla Plaid racing team! https://t.co/zfJ2zJc3WD &mdash; Elon Musk (@elonmusk) June 3, 2023          

La versione pi&ugrave; estrema della berlina Model S ha battuto la Porsche Taycan Turbo tra le elettriche pi&ugrave; veloci nel "Green Hell" tedesco. Elon Musk si congratula con il team

Tesla batte Porsche: la Model S Plaid è la nuova regina del Nürburgring

        Un'avanzata inarrestabile. La Cina, ormai primadonna del mercato automotive globale, &egrave; il primo Paese al mondo per esportazione di auto. Nel 2022 infatti la Repubblica Popolare ha scalzato il Giappone dal trono. Agevolazioni solo per le elettriche europee: la mossa francese contro USA e Cina 1,07 milioni di auto, un terzo sono EV e PHEV I motivi? Certamente il costo nettamente pi&ugrave; basso rispetto alle auto prodotte in Occidente. Ma quello che va sottolineato &egrave; che gran parte del merito di questo primato va attribuito alle auto elettriche o ibride plug-in. Parliamo di numeri: nei primi tre mesi del 2023, la Cina ha esportato 1,07 milioni di auto, di cui un terzo full EV o PHEV. La maggior parte di questi modelli &egrave; rappresenatata dai Suv, anche se il modello specifico pi&ugrave; esportato &egrave; una segmento C come la MG 4. Nel primo trimestre 2023 l'esportazione dalla Cina &egrave; addirittura cresciuta del 58,3%. La pi&ugrave; esportata &egrave;... Tesla C'&egrave; per&ograve; un dato da sottolineare, e cio&egrave; che nei numeri dell'export cinese figurano anche le auto prodotte l&igrave; dalle Case occidentali. Ed &egrave; praticamente questa la ragione per cui nella classifica dei marchi esportati al primo posto c'&egrave; Tesla, con 90mila auto, tutte prodotte nella Gigafactory di Shanghai. Al secondo posto, le vetture del Gruppo SAIC (MG, Wuling, Maxus e non solo) con 50mila unit&agrave;. Medaglia di bronzo per BYD, 30.000 auto. E l'avanzata &egrave; appena iniziata. Xu Haidong, n.1 della CAAM - l'associazione cinese dei produttori auto - infatti ha gi&agrave; dichiarato che l'obiettivo diventer&agrave; presto esportare 8 milioni di veicoli entro il 2030. Top 5 auto pi&ugrave; vendute al mondo: testa a testa fra Toyota e Tesla       

L'avanzata della Repubblica Popolare sul mercato automotive globale &egrave; inarrestabile: gran parte del merito di questo primato va attribuito a elettriche e ibride plug-in

Inarrestabile Cina: è il primo Paese al mondo per esportazione di auto

        Prima immagine di una delle vetture pi&ugrave; discusse e attese a livello globale degli ultimi anni, il Tesla Cybertruck, il grande pick-up elettrico del Marchio di Elon Musk. Sono trapelate dal forum di Cybertruck Owners Club, con indizi che sembrano prossimi alla versione definitiva. Di acqua sotto i ponti ne &egrave; passata dal prototipo di Cybertruck del 2019. Spicca il volante sempre con le due rotelle di comando quasi universale, che non ha la forma tradizionale circolare, ma una sintesi tra l&rsquo;ellittico e il quadrangolare, un concetto non lontano dallo Yoke mostrato dal concept e presente su Model S Plaid.  Presente il grande schermo touch centrale, come su Model 3, non c&rsquo;&egrave; nessuna strumentazione di fronte al guidatore. Caratteristica del Tesla Cybertruck sono i tre sedili anteriori, con quello centrale che pu&ograve; diventare un bracciolo. La produzione del Cybertruck dovrebbe iniziare entro fine 2023 nella Gigafactory Texas ad Austin. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Tesla nuove e usate       

Gli interni del grande pick-up elettrico mostrano un volante speciale e una soluzione non inedita per il display

Tesla Cybertruck, prima immagine dell’abitacolo

        Secondo quanto anticipato dall'agenzia Reuters, a breve conosceremo la nuova Tesla Model 3. Il restyling della berlina elettrica - il nome del progetto &egrave; Highland - verr&agrave; realizzato alla Gigafactory di Shanghai, che ha cominciato i lavori di ammodernamento della catena di montaggio in vista di settembre 2023, quando prenderanno presumibilmente il via i lavori. Su internet sono gi&agrave; state divulgate le prime foto della nuova vettura. Ma questa non &egrave; l'unica novit&agrave; in casa Tesla. Tesla taglia il prezzo anche ai Supercharger Nuova Model 3, il frontale  Partiamo da nuova Model 3. Le foto principali apparse sul web sono due: una mostra un frontale rinnovato rispetto alla generazione attuale, con i fari pi&ugrave; sottili e prese d'aria di forma diversa. Nuova Model 3, il volante  La seconda foto invece mostra un dettaglio degli interni, o meglio, il volante che appare nella sua forma standard rotonda. Nuova Model Y con le mega celle? L'altra novit&agrave; in casa Tesla riguarda l'aggiornamento della Model Y. Il nome in codice &egrave; Juniper. Per ora nessuna informazione certa: indiscrezioni dicono che molte delle novit&agrave; di Model 3 verranno apportate anche sulla "sorella" crossover, in cui probabilmente debutteranno le nuove batterie 4680 create dal marchio di Elon Musk: si tratta di celle pi&ugrave; grandi che consentono una densit&agrave; maggiore rispetto alle celle tradizionali delle batterie Tesla. Della nuova Model Y, comunque, nessuna foto "leakata" ma solo un'ipotesi sulla data di uscita sul mercato, ovvero il 2024. Tesla, produzione di litio in Texas nella fabbrica da 1 milione di batterie       

La produzione della nuova berlina dovrebbe partire a settembre 2023. Si aggiorna anche il crossover. Nomi in codice dei progetti, rispettivamente, Highland e Juniper

Tesla, prime foto e info di Model 3 e Y restyling

        Si nascondono i restyling di Tesla Model 3 e del suv Model Y, dietro ai teaser con i quali Elon Musk ha rilanciato un obiettivo enorme per i volumi &nbsp;produttivi interessati? Scommette su una produzione in grado di arrivare a 5 milioni di unit&agrave; all'anno dai due esemplari in arrivo. Tesla (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;che, nel 2022, ha realizzato 1,3 milioni di consegne ai clienti. Nessun dettaglio specifico sulle novit&agrave; in vista, se non l'appuntamento a un evento dedicato di presentazione e la certezza che "progettazione e tecniche di produzione siano un gradino al di sopra qualsiasi altro progetto presente nell'industria dell'auto. Voglio solo evidenziare che stiamo in realt&agrave; progettando e costruendo un nuovo prodotto. Sono in arrivo due novit&agrave; delle quali penso sarete molto entusiasti". Ridurre i costi di produzione l'obiettivo annunciato Gli avvistamenti di Tesla Model 3 durante la fase di sviluppo del restyling hanno relegato a minori interventi estetici le novit&agrave; visibili. Altrove sono attese le sostanziali novit&agrave;. Poi c'&egrave; un altro piano che catalizza l'attenzione, quello dei processi produttivi, sul quale Tesla gioca una partita decisiva. L'ambizione &egrave; di dare un taglio sostanziale ai costi di produzione. Un obiettivo essenziale anche per il progetto di auto elettrica dal prezzo pi&ugrave; accessibile e con un posizionamento inferiore alla Model 3. Quella che &egrave; nota con la sigla, per nulla ufficiale, di Tesla Model 2.       

Potrebbero essere i restyling di Tesla Model 3 e Tesla Model Y a nascondersi dietro i teaser presentati da Musk, che azzarda volumi di produzione esagerati: 5 milioni di esemplari l'anno

Tesla, nuovi modelli: "Progettazione produzione una spanna sopra tutti"

        Mai come oggi, in cui viviamo in un mondo ad alto tasso di connessione, la nostra privacy &egrave; in pericolo. Videocamere, tracciamenti digitali di ogni tipo, geolocalizzazioni&hellip; le possibilit&agrave; che qualcuno abbia accesso ai nostri dati, pi&ugrave; o meno sensibili, &egrave; sempre dietro l&rsquo;angolo. Anzi, a volte ci segue ovunque andiamo. No, non &egrave; come potreste pensare: non &egrave; solo il telefonino il dispositivo con cui &egrave; possibile far breccia nella nostra sfera privata. C&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;, come sanno bene alcuni clienti Tesla che si sono ritrovati in Rete con video registrati dalle telecamere a bordo della propria auto: strumenti nati per consentire il funzionamento del sistema di assistenza alla guida e per la funzione sentinella, trasformati in occhi indiscreti a insaputa dei loro proprietari. &nbsp; Una grave violazione della privacy Secondo quanto appurato dall&rsquo;agenzia di stampa Reuters, un gruppo di dipendenti della multinazionale di Elon Musk, fra il 2019 e il 2022, ha avuto libero accesso a video e immagini registrate e ne ha diffuso gli spezzoni pi&ugrave; buffi (e non soltanto) mediante un&rsquo;app di messaggistica. Nei video si ritrova di tutto: il pi&ugrave; condiviso &egrave; stato quello di una tesla che travolge un bambino in bicicletta. Ma non solo drammi. C&rsquo;era ad esempio lo spezzone che vede un uomo nudo avvicinarsi a un&rsquo;auto oppure quello di cani e gattini buffi. Non mancava infine quello del garage dello stesso Elon Musk. &nbsp; Anonimi, s&igrave;, ma fino a un certo punto Se &egrave; vero che, come afferma Tesla, i video sono raccolti anonimamente &ndash; e solo dietro consenso del proprietario del veicolo &ndash; &egrave; anche vero che il gruppetto di dipendenti riusciva a risalire facilmente alla posizione del mezzo grazie ai dati di geolocalizzazione associati ai video. Era dunque in grado, con un certo grado di approssimazione, di identificare il proprietario della Tesla. Tant&rsquo;&egrave; vero che lo stesso Elon Musk ne &egrave; rimasto vittima.        

Privacy a rischio con le telecamere a bordo delle auto con guida assistita? In alcuni casi &egrave; proprio cos&igrave;. Ecco cosa &egrave; successo.

In Tesla sbirciavano i video registrati dalle auto dei clienti

        Sconto allo stallo. Dopo i tagli ai listini delle auto, Tesla taglia anche il costo della energia ai Supercharger. Uno ribasso importante. La tariffa per i possessori di modelli Tesla scende, dalle 16 alle 20, le ore off-peak, a 0,46 euro/kWh. E nelle ore 0,46-on-peak, le restanti, a a 0,51 euro/kWh. Sconto anche per i non teslari I proprietari di vetture elettriche di altri Marchi pagheranno, se non hanno sottoscritto l&rsquo;abbonamento di 12,99 euro al mese per usufruire degli stessi vantaggi dei proprietari Tesla, 0,62 euro/kWh nelle ore off-peak e 0,69 euro/kWh in quelle on-peak.&nbsp; Non male, perch&eacute; fino al 10 maggio il prezzo andava da andava da 0,72 a 0,80 euro/kWh. Potrebbe interessarti: Tesla Model S Plaid, la pagella. Promossa o bocciata? Facendo un calcolo sommario, i vantaggi sono evidenti. Ad esempio con una Model Y la teorica carica completa della batteria da 75 kWh ora verrebbe a costare 34,5 euro per una autonomia dichiarata di 455 chilometri: in sostanza con la spesa di 1 euro si percorrono in teoria circa 13 chilometri. Potrebbe interssarti: le migliori offerte di Tesla nuove e usate       

La Casa di Elon Musk riduce sensibilimente il costo dell'energia dai suoi stalli, aperti anche alle auto elettriche di altri Costruttori

Tesla taglia il prezzo anche ai Supercharger

        Tesla entra nel business della raffinazione dell&rsquo;idrossido di litio, elemento fondamentale per l&rsquo;assemblaggio delle batterie delle auto elettriche. Elon Musk ha annunciato l&rsquo;inizio dei lavori per la realizzazione di uno stabilimento in Texas, ormai quartier generale del Marchio, che sar&agrave; in grado entro il 2025 di fornire idrossido di litio sufficiente a garantire la produzione di 1 milione di batterie. La fabbrica nascer&agrave; a Corpus Christi, a circa 320 chilometri dalla Gigafactory di Austin, dove sono assemblate le celle. Tesla ha annunciato un investimento di 365 milioni di dollari. Si tratta dell&rsquo;impianto pi&ugrave; importante in Nord America dedicato alla raffinazione dell&rsquo;idrossido di litio. L&rsquo;obiettivo &egrave; quello di rendere pi&ugrave; agile la produzione nei suoi passaggi per aumentare l&rsquo;impatto sul mercato.  Musk ha garantito sulla sostenibilit&agrave; dell&rsquo;iniziativa: la raffinazione sar&agrave; effettuata con carbonato di sodio e altri elementi meno impattanti rispetto all&rsquo;acido solforico. Lo stabilimento utilizzer&agrave; anche materiale proveniente dal riciclo degli accumulatori. &ldquo;Le operazioni saranno pulite: si potrebbe vivere nella raffineria senza nessun effetto negativo&rdquo; ha chiosato Elon. Potrebbe interessarti: Tesla Model S Plaid arriva il Track Package da 322 km/h, ma ..&nbsp;       

Passaggio fondamentale per velocizzare la produzione di auto elettriche: la struttura sar&agrave; sostenibile

Tesla, produzione di litio in Texas nella fabbrica da 1 milione di batterie

        L'auto di produzione di serie con l'accelerazione pi&ugrave; violenta del mondo, dichiarata da 0 a 100 km/h in 2,1 secondi &egrave; pronta per l'evoluzione definitiva. Tesla Model S Plaid sar&agrave; tra poco aggiornabile con il Trak Pack, per sfruttare fino in fondo i 1.020 cavalli dei 3 motori elettrici e gli ancora pi&ugrave; mostruosi 1.420 Nm di coppia. Potrebbe interessarti: Tesla Model S Plaid, la pagella: promossa o bocciata? Un salto nell'iperspazio per la Plaid Lo ha annunciato la Casa di Elon Musk. la super berlina&nbsp; potr&agrave; essere sbloccata nella velocit&agrave; massima, attualmente limitata&nbsp; a 262 km/h, fino a 282 km/h con il Track Mode e fino a 322 km/h acquistato il pacchetto che comprende i cerchi da 20 pollici, pneumatici semi-slick Goodyear Supercar 3R e soprattutto i freni carbo-ceramici. Il costo dovrebbe essere di intorno ai ventimila euro.  Attualmente in Italia il listino di partenza di Tesla Model S Plaid &egrave; fissato a 133.490 euro. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Tesla nuove e usate       

Per avere il massimo dalla vettura con l'accelerazione pi&ugrave; violenta serve un doppio aggiornamento

Tesla Model S Plaid arriva il Track Package da 322 km/h, ma ..

        Tesla abbassa ancora i prezzi in USA, ma la crescita delle vendite va a scapito dei profitti e il titolo perde in borsa. Il gioco vale la candela? Dopo le sforbiciate a lisitno in Italia, la Casa sul mercato USA ha tagliato i prezzi di Model 3 a trazione posteriore a partire da 39.900 dollari (-2.000), al cambio circa 36.500 euro, e quelli di Model Y Long Range a 49.900 dollari (-3.000). Di fatto tornandoo ai livelli del 2021. Le vendite stanno andando bene, +4,3% rispetto al quarto trimestre del 2022 e +36% a confronto dello stesso periodo dello scorso anno. I ricavi del Gruppo saliti del 24%, a 23,32 miliardi di dollari, ma l&rsquo;utile &egrave; in calo del 24%, quasi un quarto, a 2,51%. Potrebbe interessarti: Tesla Model S Plaid, la pagella di Auto Non un bel segnale, le quote crescenti di mercato mondiale sono state conseguite al costo di un calo di margini e utili. Un prezzo che spesso pagano i grandi Costruttori generalisti, club in cui &egrave; entrata Tesla, anche se produce solo auto elettriche. Infatti il margine lordo totale ora &egrave; del 19,3%, rispetto alle previsioni del 22,4%. Sempre molto pi&ugrave; alto rispetto alla quasi totalit&agrave; delle Case auto. Ma intanto il titolo in borsa ha perso un 4%, restando largamente in positivo rispetto al 2022 (+50%), ma l&rsquo;altalena c&rsquo;&egrave;. L&rsquo;obiettivo dichiarato da Elon Musk, &egrave; di arrivare a 1,8 milioni di consegne nel 2023 e iniziare le consegne del Cybertruck negli Stati Uniti entro il terzo trimestre dell&rsquo;anno. Musk durante la conference call su Twitter ha sostenuto la strategia. &ldquo;C&rsquo;&egrave; sufficiente liquidit&agrave; per finanziare il piano di espansione e di prodotti a lungo termine. Governeremo al meglio le nostre attivit&agrave; per conservare un bilancio solido durante questa fase incerta. Pensiamo che puntare su volumi pi&ugrave; elevati, rispetto a meno vendite ma a maggiori margini al momento sia la strada giusta&rdquo;. Avr&agrave; ragione ancora lui? Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Tesla nuove e usate       

La strategia della Casa di Elon Musk porta a pi&ugrave; vendite, per&ograve; i profitti e il titolo in borsa &hellip;.

Tesla, ribasso infinito, tagli ancora i prezzi negli USA, ma..

        Dopo aver portato, lo scorso marzo, il prezzo di listino della Model 3 a una soglia che potesse beneficiare degli incentivi in Italia per le auto elettriche, Tesla opera un ulteriore taglio dei prezzi. Stavolta &egrave; diffuso e interessa pi&ugrave; modelli.&nbsp; Una strategia avviata dal costruttore californiano a fine 2022, partita dal mercato cinese ed estesa globalmente.  C'&egrave; chi non seguir&agrave; Tesla Model 3 e Model Y sono i modelli che si riposizionano nei prezzi, anche con variazioni molto significative. La linea del taglio dei listini &egrave; stata esclusa da altre case costruttrici, vedi Volkswagen e Volvo, come un terreno di "lotta" sul quale farsi coinvolgere dalle riduzioni di prezzo innescate da Tesla. Si tratta di azioni destinate a non restare prive di effetti, soprattutto sui valori residui&nbsp;(qui trovi i modelli Tesla sul mercato dell'usato). Quanto costano Tesla Model 3 e Model Y? La Model 3 a trazione posteriore conferma il prezzo d'attacco a 41.490 euro, introdotto a marzo. La Long Range, invece, passa da 52.990 euro a 48.990 euro e la Model 3 Performance da 59.900 euro a 53.990 euro. L'alternativa suv del medesimo progetto - peraltro Tesla Model 3 ricever&agrave; presto un restyling, con novit&agrave; stilistiche concentrate sui fari anteriori -, ovvero, Model Y, posiziona 1.000 euro pi&ugrave; in basso il prezzo d'attacco della versione due ruote motrici: a 46.990 euro. Lo stesso accade conla Long Range, a 53.990 euro, mentre nel caso della Performance il taglio &egrave; di ben 5.000 euro: da 64.970 a 59.990 euro. I prezzi di Model S e Model X Gli altri due modelli della gamma, Tesla Model S e Tesla Model X, sono a listino rispettivamente da 105.990 euro nella versione standard la berlina, da 130.900 euro la Plaid; da 114.900 euro il suv X e da 134.990 euro la versione Performance.&nbsp;       

Un altro intervento di riduzione del prezzo interessa tutte le versioni del suv Model Y e le alternative Long Range e Performance della Model 3

Tesla, prezzi di listino di nuovo giù: Model 3 e Model Y costano meno

        Tesla continua la sua corsa in Cina. I sempre pi&ugrave; acuti contrasti, a livello globale, tra gli USA e la Repubblica Popolare Cinese non frenano i piani di espansione del Marchio di Elon Musk. Tesla non si ferma Il business non si ferma. A Shanghai entro l&rsquo;autunno del 2023 inizieranno i lavoro di una gigafactory di batterie, nello specifico di Megapack, ad alta capacit&agrave; di accumulo. Potrebbe interessarti: Tesla Model S Plaid, &egrave; proprio sfrenata!&nbsp;  Un mercato parallelo a quello delle auto elettriche. La fabbrica, non a caso, &egrave; vicina a quella dove si producono Model 3 e Model Y, presso la quale la cadenza pu&ograve; raggiungere le 450.000 unit&agrave; l&rsquo;anno, 22.000 al giorno. La produzione bella nuova struttura &egrave; stata fissata per il secondo trimestre del 2024. In grado di concretizzare un cluster industriale del valore di oltre 14 miliardi di dollari. Un altro passo molto importante. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Tesla nuove e usate       

Un nuovo impianto, operativo nei prossimi mesi, prossimo allo stabilimento dove vengono prodotte le auto elettriche di Elon Musk

Tesla, prestissimo una nuova gigafactory di batterie in Cina

        Tesla Model 2 cambier&agrave; completamente le carte in tavola nel mercato mondiale dell&rsquo;auto? Le premesse ci sono, sia per il prestigio cumulato del marchio, sia per il potenziale della vettura sia per le previsioni sui mercati europei e americani dopo il 2025 riguardo la progressione delle vendite delle vetture a batteria. La data non &egrave; fissata, ma la compatta di Elon Musk, con dimensioni nettamente inferiori a Model 3, &egrave; attesa intorno al 2026. Praticamente in scia alla nuova piccola &ldquo;elettrica del popolo&rdquo; annunciata dal Gruppo Volkswagen ed altri prodotti, come R5 e R4, di Renault. Potrebbe interessarti: Tesla Model S Plaid, &egrave; proprio sfrenata!&nbsp; Tesla Model 2 prepara l'invasione Si prospetta una sfida molto interessante. Tesla la prepara con la Masterplan 3, che prevede una forte riduzione dei costi industriali, grazie alla realizzazione di una nuova giga factory in Messico, all&rsquo;arrivo di motori elettrici pi&ugrave; economici, di una piattaforma evoluta e di batterie pi&ugrave; compatte ed efficienti. Tesla Model 2, annunciata come l&rsquo;auto elettrica da 25.000 dollari, dovrebbe essere una sorta di Model Y in scala ridotta. Non una berlina ma un city crossover, con forme che vanno per la maggiore. Altezza da terra, superiore abitabilit&agrave; interna e una polivalenza d&rsquo;uso sembrano essere caratteristiche sempre pi&ugrave; apprezzate. Le dimensioni dovrebbero essere intorno ai 4,3 m di lunghezza, una segmento C nei fatti, altro indizio che la renderebbe molto popolare a livello globale.Tesla avrebbe un piano molto ambizioso, fino ad arrivare a una produzione di 4 milioni di esemplari l&rsquo;anno di Model 2, portandola di fatto essere una delle vetture pi&ugrave; vendute del mondo. Per adesso tutto sulla carta, ma l&rsquo;assemblaggio negli stabilimenti di Berlino, Shanghai e in quello venturo in Messico, prospetta una potenzialit&agrave; davvero molto elevata. Potrebbe interessarti: le miglior offerte di Tesla nuove e usate       

La piccola di Elon Musk &egrave; destinata a rivoluzionare definitivamente gli equilibri mondiali del mercato dell'auto elettrica?

Tesla Model 2, dal 2026 una produzione i 4 milioni l'anno

        Tesla Model 3: in attesa del restyling, in arrivo entro la fine del 2023, sono molti i proprietari della berlina elettrica a sbizzarrirsi in personalizzazioni pi&ugrave; o meno stravaganti. &Egrave; il caso di un automobilista americano, che ha pubblicato sul suo profilo Instagram @qtrmle numerose foto del suo progetto unico. La Model 3 Long Range del 2018 appare incredibilmente sportiva grazie al frontale derivato dalla Porsche Cayman GT4 RS. Scopriamone tutti i dettagli.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da MD3RS (@qtrmle)      Tesla Model 3 X Porsche Cayman GT4 RS &nbsp;Nonostante il wrapping dorato a specchio, tinta non proprio vicina al concetto di sobriet&agrave;, l'ibrido Tesla-Porsche non &egrave; affatto sgradevole alla vista. Anzi, gli elementi di design sono talmente ben integrati da far risultare la Model 3 "RS" una vettura di serie dalle prestazioni estreme. Il fontale &egrave; caratterizzato da un muscoloso paraurti di ispirazione Porsche Cayman GT4, dotato di ampie prese d'aria; ai lati, invece, sono immediatamente riconoscibili gli specchietti a corno "presi in prestito" da una BMW M. Il dettaglio pi&ugrave; interessante, per&ograve;, &egrave; il cofano in stile GT4 RS: realizzato in carbonio forgiato (materiale dall'estetica inconfondibile che ritroviamo anche all'interno, sul volante Yoke dei&nbsp;modelli top di gamma Plaid), ospita due condotti per l'aria triangolari e inedito logo Tesla ispirato a quello della Casa di Stoccarda. La vista laterale fa capire che la Model 3 ha subito anche modifiche all'assetto, reso pi&ugrave; basso, e monta cerchi in lega leggera aftermarket. Posteriormente, infine, sono stati aggiunti un aggressivo spoiler e gruppi ottici dalla firma luminosa inedita. Non solo estetica Come precisato dal proprietario nella bio di Instagram, questa Tesla Model 3 risulta essere l'unica convertita in Porsche negli Stati Uniti e addirittura l'unica al mondo con elementi in vero carbonio forgiato. Ma con un'estetica cos&igrave; aggressiva sarebbe stato un vero peccato mantenere le (seppur soddisfacenti) prestazioni originali. L'uomo del Massachussets, infatti, ha effettuato l'upgrade con kit Ingenext Ghost Stage 2 (circa 1.850 euro), che permette di aumentare la potenza del doppio elettromotore di circa 150 CV. Ci&ograve; garantisce accelerazioni brucianti: 0-100 km/h in 3,2 secondi e, secondo @qtrmle, il quarto di miglio (402,3 metri) viene coperto in soli 11,6 secondi.&nbsp;        

La Tesla Model 3 di "qtrmle", utente Instagram americano, ha estetica da Porsche Cayman GT4 RS ed &egrave; l'unica al mondo con parti in carbonio forgiato

Tesla veste Porsche: la Model 3 in stile Cayman GT4 RS

        Della sua Tesla Model 3 gli piaceva tutto: l'autonomia, la potenza, le prestazioni. Poi, &egrave; arrivato quel maledetto incidente. E Gian Maria Cravero, ingegnere informatico torinese, ha deciso, per forza di cose, di sbarazzarsi della sua berlina elettrica. Per riparare i danni alla batteria infatti gli avevano chiesto 72mila euro, molto di pi&ugrave; del valore di acquisto della vettura. Ma andiamo con ordine. Canada, "ruba" per errore una Tesla Model 3 uguale alla sua! Perch&eacute; servivano 72.000 euro per riparare la Tesla Il sig. Cravero aveva acquistato su internet una Model 3 Dual Motor AWD usata del 2019, rimanendo soddisfatto del suo acquisto. Suo figlio per&ograve; &egrave; rimasto vittima di un incidente che, seppur fortunatamente non grave, ha danneggiato batteria e avantreno della berlina elettrica. In assenza di una vera e propria rete di concessionari Tesla e di servizi post-vendita, l'ingegnere torinese ha dovuto girare in lungo e in largo per trovare un'officina che si occupasse del lavoro. La cifra richiesta per&ograve; &egrave; stata esorbitante: 72mila euro, ben 23mila euro in pi&ugrave; rispetto al valore che la Model 3 aveva (49mila euro) al momento dell'incidente. Pare inoltre che la stessa Tesla abbia risposto all'automobilista con una mail in cui dichiarava, in maniera lapidaria, di non interessarsi agli incidenti. L'officina ha giustificato il prezzo indicando la difficile reperibilit&agrave; dei pezzi di ricambio, l'assenza di una rete ufficiale di officine Tesla e le 160 ore di manodopera necessarie. La cifra richiesta &egrave; stata considerata naturalmente troppo onerosa (di quei 72mila, poco meno di 12mila erano destinati alla sola batteria): e cos&igrave;, l'uomo ha deciso di abbandonare, seppur con rammarico, la Tesla e di tornare al suo vecchio amore, una Toyota ibrida. Di certo, nel caso delle vetture della Casa giapponese, non arriverebbero preventivi del genere. Tesla Model 3, impressionante con cerchi da 115 pollici!       

Preventivo folle, quello che ha ricevuto un ingegnere di Torino per dei lavori da effettuare alla batteria della sua Model 3, protagonista di un incidente

Porta a riparare la sua Tesla, l'officina gli chiede 72.000 euro!

Tesla Model 3 &egrave;, senza dubbio, una delle pi&ugrave; popolari vetture elettriche. Stando al video pubblicato da Cody Detwiler alias WhistlinDiesel, sul suo canale YouTube da 5 milioni di iscritti, potrebbe essere anche la pi&ugrave; resistente. Oltre a maltrattare la berlina a zero emissioni, l&#39;americano &egrave; andato oltre: ha equipaggiato, infatti dei cerchi in acciaio su misura da ben 115 pollici. Ruote &quot;monstre&quot; che hanno permesso alla Tesla di marciare anche a testa in gi&ugrave;.  Tesla Model 3, la follia di WhistlinDiesel  Il popolare youtuber WhistlinDiesel, non nuovo a queste imprese folli e ai limiti del nosense, ha recentemente messo le mani su una Tesla Model 3 bianca per metterne alla prova la resistenza. Come possiamo vedere dal video qui sotto, WhistlinDiesel si &egrave; dapprima &quot;divertito&quot; con l&#39;auto in un parcheggio, dotandola di ganasce sulla ruota anteriore sinistra e guidandola senza alcuno scrupolo. Una volta uscito in strada, il blocco si &egrave; staccato come se nulla fosse, senza provocare, almeno apparentemente, danni alla vettura. Proseguendo nella visione, lo youtuber ha continuato a danneggiare la Model 3, taglando con una motosega un pezzo di sedile posteriore&nbsp;e utilizzando la funzione &quot;Summon&quot; (che consente di manovrare il veicolo dall&#39;esterno tramite smartphone) per sfondare un cancello. Ma questo &egrave; niente in confronto a ci&ograve; che accade nella seconda met&agrave; del video.    Cerchi da 115 pollici e guida sottosopra  Dal minuto 6:30 si pu&ograve; assistere a qualcosa di mai visto prima. L&#39;EV viene, con l&#39;aiuto di una gru, equipaggiato con ruote in acciaio da 115 pollici (ben 2,92 metri!) costruite su misura e ispirate a quelle di un&#39;auto radiocomandata. Gli enormi cerchi sono stati progettati per poter condurre la Tesla anche a testa in gi&ugrave;, operazione non possibile con una vettura endotermica a causa dei fluidi presenti al suo interno. Dopo un giro in strada, con tanto di sosta presso una stazione di servizio, arriva finalmente il momento clou: la Model 3 viene letteralmente capovolta utilizzando una ruspa manovrata dallo stesso WhistlinDiesel. Lo youtuber sale, poi, a bordo e inizia a guidare senza particolari problemi. Uno spettacolo certamente curioso, che conferma l&#39;ottima resistenza dei veicoli a zero emissioni e, in particolare, delle Tesla.   

Modificata dallo youtuber americano WhistlinDiesel, la berlina elettrica pu&ograve; viaggiare addirittura capovolta: il VIDEO all&#39;interno dell&#39;articolo

Tesla Model 3, impressionante con cerchi da 115 pollici!

        Ci siamo passati tutti: state camminando in un parcheggio affollato, magari sovrappensiero, e vi avvicinate a quella che pensate sia la vostra auto: stesso modello, stesso colore. Provando ad aprirla, per&ograve;, la vettura si rifiuta di collaborare. Di solito, basta un rapido controllo della targa o di qualche caratteristica distintiva per scoprire l'errore. Per un proprietario di Tesla Model 3 di Vancouver, l'equivoco &egrave; venuto alla luce solo dopo aver percorso diversi chilometri. Apre con l'app la Tesla Model 3 di un altro: il curioso episodio La storia di Rajesh Randev, consulente per l'immigrazione e proprietario di una Tesla, ha fatto il giro dei social media e delle testate giornalistiche. Secondo quanto riportato dal quotidiano canadese Global News, l'uomo si &egrave; trovato in difficolt&agrave; quando, un giorno, &egrave; andato a prendere i figli a scuola. Affrettandosi a raggiungere l'auto, che era parcheggiata accanto a un'altra Model 3 dello stesso colore, Randev ha utilizzato l'app dello smartphone per sbloccare la portiera ed &egrave; salito all'interno, rendendosi conto dell'errore solo diversi chilometri dopo. Solo dopo aver notato una crepa nel parabrezza e l'assenza del caricabatterie del telefono, Randev ha iniziato a sospettare che qualcosa non andasse.    Storia a lieto fine Dopo attimi di confusione, &egrave; stato un messaggio di testo da parte di uno sconosciuto a fugare ogni dubbio. Il mittente, che si &egrave; rivelato essere il vero proprietario della Tesla Model 3, aveva individuato il numero di telefono del "ladro" su un documento lasciato sul sedile della sua auto, che era ancora parcheggiata dove l'aveva lasciata. Alla fine, i due uomini si sono incontrati e hanno riso dell'intera situazione, tornando a bordo delle rispettive vetture elettriche. Comunque, anche se questa particolare storia ha un finale quasi umoristico, evidenzia un potenziale problema per i proprietari di Tesla e di altri veicoli a zero emissioni. Con l'aumento di tale tipologia di vetture, queste risultano sempre pi&ugrave; facili da confondere per via di design minimalista e poche possibilit&agrave; di personalizzazione rispetto a quelle tradizionali. Un modo per ovviare a tale problema potrebbe essere quello di utilizzare adesivi, grafiche o dettagli distintivi sulla propria auto.        

Un uomo di Vancouver ha aperto con lo smartphone una Tesla Model 3 identica alla sua, guidando per diversi minuti prima di accorgersi dell'errore

Canada, "ruba" per errore una Tesla Model 3 uguale alla sua!

        Nel tentativo di migliorare efficienza e accessibilit&agrave; dei suoi veicoli elettrici, Tesla ha sperimentato un nuovo processo di produzione delle batterie noto come dry coating degli elettrodi. L'innovativo processo viene applicato alle celle della batteria 4680 dell'azienda e ha tutte le carte in regola per rivoluzionare il settore dei veicoli a zero emissioni. Tesla, nuova tecnologia dry coating degli elettrodi Il nuovo processo sostituisce una fase tradizionale e complicata della produzione di batterie, che prevede il rivestimento della lamina dell'elettrodo con un impasto chimico umido. La lamina deve, poi, essere sottoposta a una lunga asciugatura prima dell'assemblaggio finale e i solventi tossici utilizzati nell'impasto devono essere recuperati e smaltiti. Il&nbsp;procedimento di "dry coating", ottenuto da Tesla con l'acquisizione nel 2019 della startup californiana Maxwell Technologies, risolve questi problemi. L'applicazione di un rivestimento a secco elimina processo di essiccazione e utilizzo di sostanze tossiche. Secondo Tesla, tale soluzione ha il potenziale per ridurre drasticamente le dimensioni, i costi, il consumo energetico e il tempo del ciclo di produzione degli accumulatori. Potrebbe, inoltre, aumentare densit&agrave; energetica e potenza delle celle, rendendo le batterie pi&ugrave; efficienti e potenti. A dimostrazione del Oltre a Tesla, anche altre aziende, come LiCap Technologies e AM Batteries, stanno lavorando su tecnologie simili.  Batterie Tesla 4680, tutti i vantaggi Gli accumulatori 4680, equipaggiati da Tesla Model Y, hanno la particolarit&agrave; di essere parte integrante della struttura portante del veicolo: ci&ograve;, oltre a migliorare la dinamica di guida, consente di ridurre peso complessivo e numero di componenti necessari. Oltre ai vantaggi per il cliente, le batterie 4680 offrono anche importanti vantaggi per il costruttore. Infatti, sono in grado di immagazzinare pi&ugrave; energia, erogare maggior potenza e dissipare il calore in modo pi&ugrave; efficiente, tutto ci&ograve; permette alla Casa di Elon musk di ridurre i costi pur mantenendo gli stessi volumi produttivi.       

Il rivestimento a secco della lamina dell'elettrodo riduce dimensioni, i costi, e tempistiche di produzione, oltre ad aumentare la densit&agrave; energetica

Tesla, batteria 4680 rivoluzionaria grazie al dry coating

Tesla ha presentato alcuni interessanti aggiornamenti riguardanti Model S e Model X. Oltre al nuovo colore Ultra Red, vengono introdotti un tetto in vetro pi&ugrave; leggero e luminoso, pastiglie freno pi&ugrave; performanti sulle versioni Plaid e, a grande richiesta, la possibilit&agrave; di equipaggiare volante rotondo tradizionale.&nbsp;  &nbsp;   Ultra Red vs Multicoat Red pic.twitter.com/Z6wnbRG7gj &mdash; The Kilowatts ?? (@klwtts) March 10, 2023    &nbsp;  Tesla Model S e X, nuova colorazione e, su Plaid, upgrade ai freni  Come visibile da immagini e video caricato su Twitter dall&#39;utente &quot;The Kilowatts&quot;, &egrave; stata indrodotta una tinta inedita dedicata ai due modelli di punta del costruttore americano. Rispetto alla Multicoat Red, gi&agrave; disponibile, la nuova vernice Ultra Red (offerta al prezzo di circa 2.800 euro)&nbsp;risulta maggiormente elegante grazie alla tonalit&agrave; di rosso metallizzato pi&ugrave; scura. Nuovo anche il tetto panoramico in vetro: pi&ugrave; leggero e luminoso (cinque volte di pi&ugrave; rispetto al precedente), mantiene comunque lo stesso livello di protezione dai raggi UV. Secondo Tesla, tale soluzione non &egrave;solo a beneficio della luminosit&agrave; dell&#39;abitacolo, ma contribuisce anche al miglioramento della maneggevolezza dato l&#39;abbassamento del baricentro. Aggiornamento anche a livello prestazionale, ma solo sulle versioni top di gamma Plaid da oltre 1.000 CV: l&#39;impianto frenante &egrave;, ora, dotato di pastiglie dalla maggiore capacit&agrave; termica. Ci&ograve; garantisce miglior mordente anche dopo un utilizzo intensivo, condizione abbastanza comune su modelli di tale fascia. Stiamo parlando di vetture dai valori impressionanti: 0-100 km/h bruciato in poco pi&ugrave; di 2 secondi e oltre 320 km/h di velocit&agrave; massima.    Volante Tesla Yoke, da oggi si pu&ograve; cambiare  Interessante,poi, la possibilit&agrave; di richiedere, al posto del peculiare e controverso &quot;Yoke&quot;, un volante rotondo tradizionale per Model S e la Model X. I proprietari potranno, quindi, scegliere lo sterzo che preferiscono al momento dell&#39;ordine; inoltre, Tesla offrir&agrave; a chi gi&agrave; possiede uno dei due modelli l&#39;opzione di retrofit: chi non fosse soddisfatto dello Yoke potr&agrave;, ora, sostituirlo.    La Tesla S &egrave; sfrenata! 

Tesla Model X e S: nuova tinta Ultra Red, tetto panoramico pi&ugrave; leggero e luminoso, volante rotondo opzionale; su versioni Plaid migliora la frenata