Vorsteiner debutta nel campo del tuning delle auto elettriche. Non &egrave; ancora un intervento che va a incidere sulla potenza sviluppata dai motogeneratori, non lavora sulle mappature per estrarre ancor pi&ugrave; cavalli e coppia da Tesla Model 3, sacrificandone l&rsquo;autonomia.    Il tuning di Vorsteiner Volta, cos&igrave; &egrave; stata ribattezzata la berlina media di Tesla, si concentra sul design.  Realizza un pacchetto aerodinamico in fibra di carbonio, che va a rendere pi&ugrave; aggressiva la Model 3. Spazio a uno spoiler sul frontale, con pinne davanti le ruote anteriori. Le minigonne ricevnon elementi a lama, sempre con un deviatore di flusso integrato. Estetica essenzialmente, vista la funzione aerodinamica marginale.  Tesla apre il suo temporary store a Roma  Al posteriore, insieme a un ampio spoiler installato sul portellone, Vorsteiner sviluppa un diffusore alla vista piuttosto elaborato, con sei pinne verticali. La trasformazione &egrave; completa con un set di cerchi forgiati di grande diametro, color carbonio e grafite.  Model 3, le specifiche europee della Dual Motor  Vorsteiner ha comunicato l&#39;avvio della produzione del kit aerodinamico e l&#39;apertura degli ordini. Non sono stati rivelati ulteriori interventi sul powertrain o le sospensioni. 

Elaborazione estetica, con un pacchetto aerodinamico in fibra di carbonio e cerchi forgiati per la berlina elettrica

Tesla Model 3, Vorsteiner firma il tuning

Un debutto nel cuore della Capitale. Elon Musk ha scelto il centro storico di Roma per il suo nuovo negozio Tesla temporaneo. Al piano terra della Rinascente, in via del Triotone 61, &egrave; gi&agrave; possibile ammirare una delle auto elettriche, la Model 3, che spunta tra i profumi di Laura Biagiotti e le borse griffate Ferragamo e Celine.    Tesla: la gamma &egrave; S 3 X Y  Il nuovo negozio Tesla  &Egrave; stata inaugurata da pochissimi giorni la nuova location, e gi&agrave; ha lasciato basiti e incuriositi sia i turisti che i romani, indaffarati nelle vie dello shopping.&nbsp; Nessuno di loro si aspettava di vedere proprio qui un&#39;auto elettrica di questo tipo, nemmeno le commesse della Rinascente. E infatti proprio per le modifiche che l&#39;azienda ha dovuto apportare agli stand del piano terra, il nuovo store rimarr&agrave; aperto solo fino al 31 agosto.  L&#39;obiettivo di Elon Musk &egrave; proprio presentare a tutta Europa il nuovo modello appena sbarcato oltreoceano: la Model 3. La berlina &egrave; la pi&ugrave; economica della casa Tesla, con i suoi 560 km di autonomia (WLTP) e lo schermo touchscreen da 15&rdquo;.   Il prezzo di listino per averla nel proprio garage in Italia &egrave; di 48.500 euro. Un prezzo che scende a 42.500 euro grazie agli incentivi nazionali di 4.000 euro per l&rsquo;acquisto di automobili 100% elettriche, e di ulteriori 2.000 euro per la rottamazione di un veicolo Euro 1, 2, 3 &nbsp;4.  Non solo esposizioni ma anche tanat adrenalina. Il temporary store non &egrave; solo una vetrina per rifarsi gli occhi, ma &egrave; un vero e proprio engozio Tesla. Presso il negozio di Roma infatti si potranno prenotare esclusivi test drive a bordo della Model S, la berlina con oltre 600 km di autonomia, della Model X, il SUV con fino a 7 posti, e infine della Model 3. Il tutto permetter&agrave; di scoprire ai clienti e appassionati le sensazioni al volante dell&rsquo;intera gamma 100% elettrica di Tesla.  Tesla on Tour con Model S e X 

Nella centralissima via del Tritone, il Marchio di Elon Musk apre il suo nuovo negozio temporaneo. E nello store si pu&ograve; gi&agrave; ammirare in esposizione la Model 3 e prenotare anche i test drive su Model S

Tesla apre il suo temporary store a Roma

&Egrave; l&rsquo;eroe Marvel pi&ugrave; twittato delle ultime settimane, uno dei simboli della cultura pop del XXI secolo.  Lui &egrave; Iron Man, e quella di cui andiamo a parlare potrebbe tranquillamente essere la sua auto,&nbsp;una Tesla Model X abbondantemente customizzata da quello che, fuori da ogni dubbio, &egrave; un proprietario appassionato di cinecomics.  Le cromature del SUV elettrico sono rosse e dorate, riprendendo l&rsquo;iconica fantasia dell&rsquo;armatura di Tony Stark, mentre sono stati oscurati i cerchi delle ruote e il logo frontale della Tesla. Potrebbe sembrare un caso unico di personalizzazione, ma dalle varie fotografie postate dagli utenti sul web si nota che stiamo parlando di vetture diverse tra loro.  In effetti le auto immortalate dagli utenti presentano alcune sostanziali differenze. La versione alternativa della Model X presenta cerchi metallizzati e il logo frontale non oscurato ma ben in vista. Le alternative sono due: le fotografie potrebbero appartenere a momenti diversi, e in questo modo avremmo immagini delle varie fasi della customizzazione, oppure stiamo parlando di due Tesla diverse che omaggiano lo stesso supereroe. Cosa non impossibile, dato l&rsquo;incredibile hype di cui ha goduto il personaggio della Marvel in questi anni grazie alla saga degli Avengers. 

Diversi utenti hanno postato immagini di una Model X dalle cromature rosse e dorate. Potrebbe esistere pi&ugrave; di un modello, chiaramente ispirato all&rsquo;armatura di Tony Stark.

Tesla Model X ispirata a Iron Man

        Tesla cerca fondamenta pi&ugrave; solide tramite un aumento di capitale. Le idee e i progetti di Elon Musk fanno spesso breccia e creano tendenze, ma serve anche la sostanza. L&rsquo;azienda californiana ha iniziato una raccolta fondi, per una cifra stimata di 2 miliardi di dollari. Questo con l&rsquo;emissione di nuove azioni e bond (obbligazioni, titoli di debito) necessari per arginare il rosso di 700 milioni di dollari dei primi tre mesi&nbsp;dle 2019 e mentenere le basi per il futuro.  Ovvero una fabbrica a Shanghai per sfondare sul mercato cinese, cruciale per tutti i Costruttori e ancor di pi&ugrave; per le auto elettriche. I dollari sono necessari anche per la futura Model Y e gli altri progetti prospettati, il pick-up e il camion, tra questi. Tesla ha depositato presso SEC (Securities and Exchange Commission), l&rsquo;ente federale che vigila sulla borsa i documenti. L&rsquo;obiettivo &egrave; di piazzare 1,35 milioni di dollari in obbligazioni e 650 milioni di titoli. Musk comprer&agrave; al massimo 10 milioni di dollari di azioni di Tesla. Una operazione cruciale, per continuare a crescere. E ad esistere.        

L&rsquo;azienda californiana mette in vendita azioni e bond per raccogliere fondi

Tesla cerca 2 miliardi di dollari

        Il futuro &egrave; adesso con Tesla Full Self Driving, Elon Musk gioca un altro asso. L&rsquo;annuncio &egrave; che entro la fine dell&rsquo;anno tutta la gamma Tesla avr&agrave; a disposizione questo cervellone in grado di gestire le dinamiche della guida autonoma in quasi tutte le situazioni su strada. Un passo importante anche per i robot-taxi, il cui ingresso &egrave; fissato per il 2020. Un proclama interessante, che Musk ha riassunto con una frase a sensazione. &ldquo;Entro un anno avremo pi&ugrave; di un milione di auto a guida autonoma&rdquo;. Il nuovo calcolatore FSD (Full Self Driving) punta su un&rsquo;altissima velocit&agrave; di calcolo. Tesla non punta sui Lidar, ma su una serie di nuovi chip, efficienti a tal punto dal poter lasciare il volante per tutto il tragitto. E&rsquo; composto da dodici sensori a ultrasuoni, otto telecamere e un radar. Un complesso che riferisce ai sei miliardi di transistor del cervellone e genera 2,5 miliardi di pixel al secondo. Il Full Self Driving subentra all&rsquo;hardware di Nvidia su Model 3, Model S e Model X. Recente anche questo, dato che &egrave; stato prodotto appena a marzo. Ma sar&agrave; possibile implementare, con una spesa di circa 5.000 dollari il nuovo FSD, realizzato da Samsung in Texas, anche sui modelli precedenti. Caro, ma &egrave; ventun volte pi&ugrave; veloce. E il progresso non si ferma. Tesla sta gi&agrave; studiano anche il prossimo super computer, che arriver&agrave; tra due anni e sar&agrave; tre volte pi&ugrave; veloce.       

Ogni modello sar&agrave; in grado di coordinare molte dinamiche della guida

Tesla Full Self Driving sulla gamma entro il 2019

Le Tesla Model S e Model X aumentano la propria autonomia. Le elettriche di Elon Musk&nbsp;potranno percorrere ancora pi&ugrave; chilometri con una singola carica e l&rsquo;upgrade &egrave; stato ottenuto non con una nuova batteria, ma con l&rsquo;introduzione di un nuovo drivetrain. Gli aggiornamenti hanno riguardato anche le sospensioni.  Pi&ugrave; efficienza  Pi&ugrave; km a parit&agrave; di capacit&agrave; di batteria. I tecnici Tesla ci sono riusciti installando un motore sincrono a magneti permanenti sull&rsquo;anteriore, che sostituisce il precedente a induzione, dotato delle tecnologie pi&ugrave; recenti in materia di convertitori con i semiconduttori al carburo di silicio. Sono state apportate anche migliorie ai sistemi di lubrificazione e raffreddamento delle componenti, oltre all&rsquo;adozione di cuscinetti e ingranaggi specifici.   Al posteriore, invece, resta il propulsore asincrono. In questo modo, il pacchetto &egrave; diventato pi&ugrave; efficiente del 93% rispetto al drivetrain di precedente generazione.    L&rsquo;upgrade permette cos&igrave; allo stesso pacco batterie da 100 kWh di percorrere il 10% in pi&ugrave; di strada con una singola carica, portando l&rsquo;autonomia di Model S e Model X, rispettivamente, fino a 610 km e 505 km secondo ciclo WLTP.  Di queste modifiche ne beneficia anche la ricarica. Le auto sono ora in grado di raggiungere&nbsp;200 kW sulle V3 Supercharger&nbsp;e&nbsp;145 kW su V2 Supercharger permettendo un tempo di ricarica pi&ugrave; rapido del 50%.  Nuovo software per le sospensioni  Anche il comparto sospensivo &egrave; stato reso pi&ugrave; efficiente. Il software, sviluppato internamente da Tesla, che gestisce le sospensioni penumatiche &egrave; basato su un modello predittivo che regola lo smorzamento in base a velocit&agrave; della vettura e asperit&agrave; della strada, in modo da anticipare le correzioni di assetto e permettere una guida pi&ugrave; stabile e sicura.  A velocit&agrave; di crociera, il sistema interviene sull&rsquo;altezza da terra per abbassare la resistenza all&rsquo;avanzamento e migliorare l&rsquo;aerodinamica in ottica consumi.  Come tutti i sistemi di Tesla, anche questo software pu&ograve; ricevere gli aggiornamenti dalla Casa.  Prezzi  Model S e Model X, complete dei nuovi aggiornamenti, costano ora 83.400 &euro; e 87.900 &euro; 

Le elettriche superano i 600 km di autonomia con una singola carica grazie all&#39;adozione di un nuovo drivetrain. Migliorato anche il comparto sospensivo

Tesla Model S e Model X: pi&ugrave; autonomia con l&#39;aggiornamento

        &Egrave; diventato virale sui social cinesi in pochissimo tempo, il video di una Tesla Model S che mostra come all&rsquo;improvviso l'auto prenda fuoco da sola. Il filmato, pubblicato domenica scorsa sul famoso social network cinese Weibo, accompagnato dall&rsquo;hashtag #AutocombustionTesla, ha gi&agrave; ampiamente superato le 22 milioni di visualizzazioni. A catturare l'esplosione improvvisa &egrave; la telecamera di sorveglianza di un parcheggio coperto di Shanghai. Nella breve clip, dalla durata di poco pi&ugrave; di 20 secondi, si vede la berlina elettrica statunitense emettere fumo bianco dal cofano, per poi esplodere e continuare a bruciare apparentemente senza alcun motivo scatenante.  L'autocombustione della Tesla Model S ha preoccupato anche Elon Musk. Il proprietario miliardario del Marchio infatto ha inviato a Shanghai una squadra per investigare e fare chiarezza sull&rsquo;accaduto. Tesla, dal canto suo, ha rilasciato una dichiarazione ufficiale sul suo account Weibo: "Stiamo attivamente contattando i servizi competenti e offriamo la nostra collaborazione per capire cosa &egrave; successo. Secondo le informazioni raccolte finora, non ci sono morti o feriti". E proprio sul web l'accaduto accende un dibattito sulle possibili cause che abbiano portato la Tesla all'autocombustione. In molti parlano di un difetto al pacco batterie, pi&ugrave; facilmente a rischio incendio. Tuttavia sono solo rumors, poich&eacute; mancano ancora dei dati concreti per capire come sia stato possibile questo incidente.        

Del fumo bianco e poco dopo l'esplosione. A prendere fuoco all'improvviso &egrave; una Tesla Model S a trazione integrale eletrrica in un parcheggio di Shanghai. L'auto del Marchio di Elon Musk &egrave; andata in fiamme senza alcun motivo apparente, come si vede dalle immagini, e proprio per questo l'imprenditore miliardario ha mandato una squadra a investigare

Tesla Model S esplode da sola a Shanghai VIDEO

&Egrave; degno del miglior film di fantascienza, uno dei pi&ugrave; classici. Quello in cui tutta l&#39;umanit&agrave;, chiaramente capitanata da un eroe che si assume tutte le responsabilit&agrave; del caso, si trova a combattere la minaccia di un asteoride che promettere di radere al suolo il pianeta Terra in meno di 24 ore. Eppure questa volta il cinema non c&#39;entra. non c&#39;&egrave; finzione ma solo realt&agrave; nell&#39;ultimo progetto spaziale di Elon Musk, il genio multimilionario e propietario del Marchio di automobili Tesla.&nbsp;  Toyota alla scoperta della Luna  La Space X, l&#39;azienda spaziale di Musk specializzata nella costruzione di lanciatori spaziali a razzoparzialmente riutilizzabili (Falcon 1 e Falcon 9) e veicoli spaziali per il trasporto orbitale di persone e merci (i Dragon), ha deciso di invesitre in una scommessa da ben 69 milioni di dollari della Nasa. Il progetto si chiama DART (Double Asteroid Redirection Test, ovvero Test di Reindirizzamento di un Asteroide Doppio) e nasce per proteggere la Terra da un&#39;eventuale impatto con un asteroide.&nbsp;  DART prevede il lancio di una sonda, tramite una navicella, contro il corpo celeste che sar&agrave; quindi in grado di deviare l&#39;orbita dell&#39;asteroide fuoricontrollo, che si avviciner&agrave; inesorabilmente al nostro Pianeta. La Nasa, che ha ideato il progetto, intende utilizzare proprio il razzo Falcon 9 di Musk per combattere la grave minaccia.   &quot;La navicella DART creer&agrave; un impatto cinetico schiantandosi deliberatamente contro l&#39;asteroide a una velocit&agrave; di circa 6 chilometri al secondo con l&#39;aiuto di una telecamera a bordo e di un sofisticato software di navigazione autonoma&quot;, si legge sul sito della Nasa.&nbsp;  Solo dopo lo scontro tra le due sar&agrave; possibile una &quot;collisione che modificher&agrave; la velocit&agrave; dell&#39;asteroide nella sua orbita di una frazione dell&#39;1%, sufficiente per poter essere misurata da un telescopio sulla Terra&quot;, precisa la NASA.&nbsp;In attesa di una reale minaccia, il progetto per&ograve; ora si occupa soprattutto dell&#39;osservazione e del monitoraggio degli asteroidi e del loro percorso nello spazio.  Nel frattempo per&ograve; la NASA ha deciso di verificare la potenza del progetto concretamente con un test programmato nell&#39;ottobre del 2022. L&#39;Agenzia lancer&agrave; una sonda spaziale contro la piccola luna che orbita intorno a uno dei due asteroidi che formano il sistema binario Didymos, scoperto nel 1996.    I due corpi celesti, classificati near-Earth e non presenti nella traiettoria terreste, potrebbero un giorno diventare un rischio per la sicurezza della Terra viste le loro dimensioni: il pi&ugrave; grande ha un diametro medio di 800 metri, il pi&ugrave; piccolo arriva a 150 metri. In uno scontro che avverr&agrave; a circa 11 milioni di km di distanza dalla Terra, a una velocit&agrave; di 6 km/s. E per questo non rappresenta alcun pericolo per il nostro Pianeta.&nbsp;  Per ora la trama del film ideato da Musk e NASA &egrave; stata abbozzata, per sapere per&ograve; il finale (sicuramente a lieto fine) bisogner&agrave; aspettare che un asteroide si faccia vivo.&nbsp;&nbsp; 

Si chiama DART il programma spaziale messo a punto da Elon Musk e l&#39;Agenzia Spaziale statunitense che prevede il lancio di una sonda&nbsp;in orbita per cambiare la traiettoria di un asteroide: un&#39;investimento da 69 milioni di dollari per salvare la Terra

Tesla e NASA: con Space X per combattere gli asteroidi

        &Egrave; solo l&rsquo;inizio.&nbsp;Per la prima volta a livello nazionale, il numero delle auto elettriche in circolazione supera quello delle auto a combustibili fossili. &Egrave; un soprasso storico. Il Paese protagonista &egrave; la Norvegia, manco a dirlo uno dei maggiori produttori di gas e petrolio dell&rsquo;Europa Occidentale. La&nbsp;Norwegian Road Federation, l&rsquo;ente che controlla il mercato delle automobili, ha reso noti i numeri del mese di marzo: grazie soprattutto alle consegne della Model 3 di Tesla, c&rsquo;&egrave; stata un&rsquo;impennata nella quota di mercato delle auto elettriche. Ma trainano moltissimo anche i modelli elettrici&nbsp; Volkswagen eGolf, Bmw i3, Nissan Leaf (la pi&ugrave; venduta nell&rsquo;intero 2017) e la recente Audi e-Tron. Il 58,4% delle auto vendute &egrave; a zero emissioni. La crescita &egrave; raddoppiata negli ultimi 12 mesi: nel 2018 si era toccato il 31,2%, mentre nel 2017 il 20,8%. Dall&rsquo;inizio del 2019 il 48,4% degli acquisti a quattro ruote dei norvegesi riguarda un veicolo elettrico: se si andasse avanti di questo passo, per la prima volta l&rsquo;elettrico avr&agrave; la maggioranza assoluta nell&rsquo;intero anno. &nbsp; Trasporto sostenibile, Legambiente: Milano al top, Roma arranca Le quote superiori a quelle delle macchine a combustibili fossili sono un dato storico. Parlano i numeri: cinque anni fa le elettriche circolanti erano poco pi&ugrave; di 10mila. Al 31 marzo 2019 sono in tutto 226mila. In totale, nel mese appena concluso, in Norvegia sono state vendute 18.375 auto: 10.732 sono elettriche e la met&agrave; di queste sono esclusivamente &nbsp;Model 3 della Tesla&nbsp;(5.800 vetture). Le vetture a batteria in Norvegia, nel 2030, potrebbero essere 1 milione e mezzo. Un numero impressionante, quello fornito da Terje Moe Gustavsen, direttore della Norwegian Public Roads Administration, se si pensa che gli abitanti sono 5 milioni. Ma se si dovesse andare avanti di questo passo, ovvero che su ogni tre macchine acquistate due sono elettriche, allora tra pochi anni sar&agrave; possibile fermare la commercializzazione di auto con motori tradizionali. Questo &egrave; un obiettivo che la Norvegia ha fissato di raggiungere entro il 2025.&nbsp; Tesla, la gamma &egrave; S 3 X Y I vantaggi sono numerosi per chi guida una macchina a zero emissioni nel Paese scandinavo: i pedaggi autostradali non si pagano e i parcheggi sono gratis. Inoltre, in molti casi, la ricarica della batteria avviene senza costi. Il Governo del Paese scandinavo concede anche l&rsquo;eliminazione dell&rsquo;IVA al 25%. Si stanno facendo passi da gigante e proseguendo per questa strada, gi&agrave; a fine 2019, oltre il 50% delle auto immatricolate sar&agrave; elettrico.&nbsp;       

Nel mese di marzo oltre il 58% dei veicoli venduti sono a zero emissioni: &egrave; la prima volta che il numero in circolazione supera quello delle macchine a motore tradizionale. Al top le auto di Tesla, Volkswagen, Bmw, Nissan e Audi

Auto elettriche, in Norvegia è boom

        Tesla&nbsp;cambia ancora registro, era previsto ma il rollercoaster dei listini, almeno nei canoni pi&ugrave; tradizionali, non &egrave; tanto tranquillizzante. Escono dalla gamma Model S e Model X i modelli pi&ugrave; performanti del pacchetto Ludicrous (Speed), citazione dalla celebre (nella traduzione) &ldquo;velocit&agrave; smodata&rdquo; di "Balle Spaziali" ("Space Balls"), il cult movie di Mel Brooks. [[sn:auto:94729]] Cambia anche Model 3, con Dual Motor che sale di 1.000 euro a quota 58.980, Performance con un aumento di 1.600 che la innalza a 70.080. Poche settimane fa per&ograve; entrambe costavano di pi&ugrave;: rispettivamente 60.580 e 71.680 euro. [[sn:auto:106487]] Model S, la prima vera Tesla (dopo la Roadster, davvero di nicchia) ora &egrave; proposta in due versioni. Long Range a 90.730 euro (aumento di 3.750 euro) e Performance (99.380 euro) al posto della scatenata Ludicrous Performance. Rispetto alla quale costa solo 100 euro in pi&ugrave;, ma perde ben sei decimi nello 0-100 km/h: da 2,6 a 3,2 secondi. L&rsquo;autonomia per&ograve; &egrave; notevole, ben 613 chilometri dichiarati. [[sn:auto:94295]] Anche il crossover Model X non ha pi&ugrave; a listino la Ludicrous, alla quale subentra la Performance a 103.580 euro, accreditata di uno 0-100 in 3,7 secondi (3&rdquo; netti la Ludicrous) e un range di 542 chilometri. Model X Long Range aumenta di 3.400 euro, arrivando a quota 94.780; un mese fa per&ograve; era 118.980, davvero montagne russe.       

Dopo i grandi ribassi il Marchio di Elon Musk ecco i piccoli rialzi per tutta la gamma: esclusi i modelli Ludicrous Performance

Tesla, aumentano i prezzi di Model 3, X e S

Elon Musk non dorme mai, verrebbe da dire. Ha appena finito di presentare la&nbsp;Model Y&nbsp;e gi&agrave; ha rilanciato un nuovo teaser, per la verit&agrave; quasi indecifrabile, del futuro&nbsp;pick-up elettrico di Tesla.  Per capire che sia davvero questo genere di vettura c&rsquo;&egrave; stato bisogno del &ldquo;nero su bianco&rdquo; dell&rsquo;immaginifico Elon, che lo ha definito &ldquo;Tesla Cyperpunk Truck&rdquo;.  E&nbsp;Tesla pick-up&nbsp;sia quindi. Si tratterebbe di una mossa importante, gi&agrave; dichiarata in passato, per far diventare pi&ugrave; forte e pi&ugrave; popolare il Marchio. Da almeno quattro decadi i &ldquo;truck&rdquo; dominano il mercato americano, avendo surclassato, berline, van e anche SUV.  La Serie F di Ford (capostipite F-150) da anni &egrave; nettamente il modello pi&ugrave; venduto negli USA e addirittura il terzo pi&ugrave; venduto al mondo, dopo Toyota Corolla e Volkswagen Golf.  Il pick-up a elettroni &egrave; stato anticipato da un bozzetto che mostra una linea luminosa su un contorno rettangolare. Non &egrave; chiaro se sia il frontale o pi&ugrave; probabilmente la cosa, col cassone, anche se mancano i gruppi ottici. Il nuovo modello potrebbe essere svelato entro il termine dell&rsquo;anno.  &nbsp;   About a minute in, we flashed a teaser pic of Tesla cyberpunk truck pic.twitter.com/hLsGsdyuGA &mdash; Elon Musk (@elonmusk) 16 marzo 2019   &nbsp;  Un teaser che ha scatenato le reazioni dei suoi followers, che sul&nbsp;web hanno scatenato la propria fantasia . Tantissime le ipotesi e le immagini creati ad hoc per costruire un&nbsp; puzzle di cui &egrave; stato appunto svelato solo un pezzo. Ecco i tweet pi&ugrave; divertenti:  &nbsp;   Blade Runner ? pic.twitter.com/ZW6dvMuXS2 &mdash; Martin { God of Mars } (@martinengwicht) 16 marzo 2019   &nbsp;  &nbsp;   It&rsquo;s solved!! https://t.co/XG2WSWRskO &mdash; ?lisabeth Soechting (@NuovaRealta) 16 marzo 2019   ;  &nbsp;  &nbsp;   1:06 pic.twitter.com/I3o8fGtL0m &mdash; Nola (@carvingit187) 16 marzo 2019   &nbsp;  &nbsp;   Kinda like this? pic.twitter.com/Y157aBu6Gh &mdash; David Watssman (@Gonzonator1982) 16 marzo 2019   ;  &nbsp; 

Il patron del Marchio anticipa il teaser del &quot;Tesla Cyperpunk Truck&quot;

Tesla Pick-Up, un&rsquo;altra sorpresa di Musk

Un po&rsquo; SUV e un po&rsquo; berlina sportiva. Parola di Elon Musk, che Tesla Model Y la presenta caricandola di attese. Una su tutte: vender&agrave; pi&ugrave; di Model S, Model X e Model 3 messe insieme. Ambizioni da verificare, con la consueta roadmap che apre da subito gli ordini negli USA (anticipo da 2.500 dollari) e, nel giro di una settimana, anche in Italia.&nbsp;    Prime consegne previste dall&rsquo;autunno del 2020 Oltreoceano, si dovr&agrave; attendere il 2021 per l&rsquo;avvio della produzione delle varianti europee, la primavera del 2021, invece, per le consegne negli USA di Model Y Standard. Ovvero, la proposta da 39 mila dollari e con autonomia di marcia dichiarata in 368 km.  Al di l&agrave; delle classificazioni, come Model X non pu&ograve; propriamente catalogarsi tra i SUV di taglia maxi e ricade, piuttosto, nella classe crossover, Model Y, nata dal pianale della Model 3, racconta linee molto diverse da quelle canoniche degli sport utility. Suv-coup&eacute;? Qualcosa di ancora diverso, con l&rsquo;idea di crossover - nel senso puro del termine -, mescolanza di soluzioni stilistiche e tecniche, che ritorna.  Beninteso, l&rsquo;esercizio &egrave; pregevole all&rsquo;occhio. Il design di Model 3 applicato a proporzioni riviste soprattutto in altezza (mancano ancora i dati ufficiali), profilo filante e tetto molto rastremato verso la coda.  La configurazione degli interni sar&agrave; 5 posti, con la possibilit&agrave; di trasformarsi in un crossover 7 posti con un sovrapprezzo di 3.000 dollari. Standard per tutte le versioni, l&rsquo;interfaccia di comando, il touchscreen da 15 pollici.  Lancio californiano, nel consueto stile Tesla, e &ldquo;Whoa&rdquo; ad accompagnare l&rsquo;elencazione delle specifiche del suv. Prestazioni e autonomia di marcia, per ora. Nonch&eacute; la disponibilit&agrave; del sistema Autopilot con automazione (meglio: assistenza avanzata alla guida, supervisionata) in citt&agrave;, in autostrada con gestione delle fasi di uscita e ingresso, riconoscimento della segnaletica e dello status dei semafori, con relativa gestione della marcia. Serviranno 5.000 dollari, da sommare ai 3.000 dell&rsquo;Autopilot &ldquo;classico&rdquo;, composto dall&rsquo;insieme dei vari Lane Assist e cruise control adattivo.  Le prime varianti di Model Y a essere introdotte sul mercato saranno la Long Range, la Dual Motor quattro ruote motrici e la Performance. Quest&rsquo;ultima si caratterizza per i cerchi da 20&rdquo;, i particolari esterni in fibra di carbonio e sospensioni dall&rsquo;altezza da terra ridotta.  Soprattutto, per&ograve;, dichiara prestazioni da supersportiva in accelerazione: 3,5 secondi per lo 0-100 km/h (0-96 km/h, per la precisione). Il pacco batterie assicura 448 km di autonomia, valore dichiarato, e consente di raggiungere i 240 km/h di velocit&agrave; massima.  &Egrave; il top di gamma, con un listino che parte da 60 mila dollari. All&rsquo;opposto, la proposta d&rsquo;accesso, Model Y Standard, da 39 mila dollari. Sar&agrave; l&rsquo;ultima a debuttare sulla scena. Accanto alla versione Performance, ci saranno la Long Range da 480 km di percorrenza per ciclo di carica e la Dual Motor quattro ruote motrici: due motori, 448 km di autonomia e 51.000 dollari di listino.  Gli sviluppi in arrivo sull&rsquo;infrastruttura di ricarica Tesla, i Superchargers evoluti da 250 kW, consentir&agrave; di svolgere le operazioni di ricarica in tempi ridotti. Il dato dichiarato &egrave; di 268 km di energia in 15 minuti di collegamento alla postazione.                                  Versione            Model Y Standard            Model Y Long Range            Model Y Dual Motor            Model Y Performance                  Uscita USA            Primavera 2021            Autunno 2020            Autunno 2020            Autunno 2020                  Prezzo            Da 39.000 dollari            Da 47.000 dollari            Da 51.000 dollari            Da 60.000 dollari                  0-96 km/h            5,9 secondi            5,5 secondi            4,8 secondi            3,5 secondi                  Velocit&agrave;            192 km/h            208 km/h            216 km/h            240 km/h                  Autonomia            368 km            480 km            448 km            448 km           

Model Y ricalca il rapporto Model S a Model X. Dalla berlina, nasce un prodotto tra lo sport utility e il crossover. Linee interessanti, quattro versioni disponibili: Performance, Dual Motor AWD e Long Range le prime; dal 2021 la Standard

Tesla Model Y, il volto SUV di Model 3

        Nel pentolone Tesla&nbsp;ne bollono sempre parecchie. Annunci pesanti, cruciali a breve e medio termine. Strategicamente importante l&rsquo;arrivo a listino &ndash; finalmente &ndash; di Model 3 Standard Range. Ovvero la versione da 35.000 euro, ovvero la celebre &ldquo;Tesla per tutti&rdquo;. Annunciata a listino nelle prossime settimane e ordinabile con un caparra di 2.500 dollari. In Italia arriver&agrave; a fine anno. Si tratta della versione &ldquo;base&rdquo;, a trazione posteriore, con prestazioni e autonomia sempre notevoli. Accelerazione da 0 a 96 km/h in 5,6 secondi e ha 354 km di range. La velocit&agrave; massima &egrave; di 209 km/h. Arriva anche la Model 3 Standard Range Plus con a 386 chilometri di autonomia, 0 a 96 km/h in 5,3 secondi e una punta di 225 km orari. Gli interni sono in tessuto, il display in plancia rimane da 15 pollici. Per avere&nbsp; l&rsquo;Autopilot servono 3.000 dollari, 5.000 invece per la Full Self-Driving Capability. L&rsquo;arrivo della Model 3 &ldquo;base&rdquo; &egrave; stato di fatto contemporaneo a un&rsquo;altra mossa, globale. Tesla ha ribassato i listini di tutta la gamma. Con picchi di oltre il 35% e un taglio del prezzo fino a oltre 58.000 euro. Scelta legata, secondo il Marchio, alla prossima decisione di vendere le vetture solo online. Di fatto per&ograve; il taglio, drastico, gi&agrave; operativo nel configuratore e listino italiano, non pare certamente una mossa vincente per la reputazione di Tesla. Nel rispetto dei freschi proprietari e anche per il prestigio e l&rsquo;esclusivit&agrave; del brand. Il tempo dir&agrave; se la scelta &egrave; giusta, Intanto Model X Performance &egrave; scesa di 58.050, per un listino di 103.680 euro. Fino alla scorsa settimana era&nbsp; a 166.730 euro. La berlina sportiva Model S Performance &egrave; calata da 152.330 euro a 99.280 euro. Cali anche per gli altri modelli, anche se meno notevoli. L&rsquo;arrivo di una concorrenza premium, Audi, Mercedes, Volvo, al 100% elettrica ha contribuito al dietrofront?       

La media per tutti sar&agrave; in Italia a fine anno, ordinabile con un caparra di 2.500 dollari, e intanto il Marchio pensa di vendere le vetture solo online

Tesla: Model 3 Standard Range a 35.000 dollari

         Tesla &egrave; sinonimo di futuro e l&rsquo;Italia, da febbraio a maggio, potr&agrave; testare l&rsquo;efficienza delle auto elettriche del gigante californiano. Il Tesla on Tour toccher&agrave; 20 citt&agrave; italiane e sar&agrave; un&rsquo;opportunit&agrave; unica per conoscere meglio i modelli di punta Model S e Model X. Inoltre, si potr&agrave; guidare per la prima volta la berlina pi&ugrave; piccola, pi&ugrave; accessibile, ma soprattutto pi&ugrave; attesa: la Model 3.&nbsp;&nbsp;   La Tesla arriver&agrave; in Lombardia, in Emilia Romagna, in Toscana, in Veneto, nel Lazio e in altre regioni dello Stivale, dando la possibilit&agrave; di sperimentare le emozioni di guida senza paragone, offerte dai tre modelli dell&rsquo;azienda specializzata nella produzione di veicoli elettrici. Le persone interessate potranno richiedere un test drive sul sito web di Tesla, nella sezione "Model 3 In&nbsp;your&nbsp;City".&nbsp;&nbsp;   Model 3 &egrave; disponibile per l'acquisto online gi&agrave; da gennaio e presso le sedi Tesla di Milano, Padova, Roma e Bologna. I futuri proprietari possono scegliere tra le due configurazioni disponibili: Model 3 Long Range a trazione integrale e Model 3 Performance, il top di gamma. Una macchina che unisce l'efficienza del&nbsp;powertrain&nbsp;elettrico leader sul mercato,&nbsp;l'aerodinamica e la tecnologia pi&ugrave; avanzata del telaio per offrire la migliore&nbsp;autonomia rispetto a qualsiasi berlina elettrica di pari categoria.&nbsp;&nbsp;   Model S e Model X, hanno gi&agrave; accesso alla rete&nbsp;Supercharger&nbsp;di Tesla, il network di ricarica pi&ugrave; grande al mondo. Un servizio che fornisce un&rsquo;esperienza comoda e veloce per ricaricare l'auto in caso di percorsi a lunga distanza e che ora &egrave; disponibile anche sul Model 3. Le vetture sono inoltre in grado di pianificare automaticamente il percorso pi&ugrave; efficiente per ridurre al minimo i tempi di ricarica.&nbsp;&nbsp;   In Italia ci sono oltre 30 stazioni&nbsp;Supercharger. Eppure la maggior parte delle ricariche viene tuttavia effettuata a casa o sul posto di lavoro: il modo pi&ugrave; conveniente e pi&ugrave; semplice usato dai clienti&nbsp;Tesla per ricaricare il proprio bolide.&nbsp;        

Gli appassionati potranno conoscere da vicino i modelli di punta della Casa statunitense, tra cui la berlina Model 3, che girer&agrave; l'Italia da febbraio fino a maggio toccando ben 20 citt&agrave;

Tesla on Tour con Model S e X

        Una &ldquo;scommessa&rdquo; da oltre 200 milioni di dollari. Duecentodiciotto, per l&rsquo;esattezza, tanto vale l&rsquo;acquisizione di Maxwell da parte di Tesla, destinata al closing nel secondo trimestre del 2019, secondo quanto comunicato dal marchio specialista nello sviluppo e produzione di batterie. Con una nota stampa, Tesla ha commentato l&rsquo;acquisizione sottolineando come &ldquo;siamo sempre alla ricerca di potenziali acquisizioni che risultino sensate per il business e supportino la missione Tesla di accelerare la transizione globale verso un&rsquo;energia sostenibile&rdquo;.&nbsp; Il &ldquo;senso&rdquo; dell&rsquo;acquisizione &egrave; nel know-how Maxwell in materia di composizione chimica delle celle a elettrolita solido. Una tecnologia che rimpiazzi, in futuro, l&rsquo;attuale processo produttivo di pile agli ioni di litio e costituisca una radicale accelerazione tecnica sulle prestazioni delle pile per batterie destinate alle auto elettriche. La tecnologia in possesso di Maxwell dovrebbe valere una riduzione nei costi di realizzazione delle batterie tra il 10 e il 20%, a fronte di una vita utile raddoppiata, secondo quanto diffuso da Electrek. L&rsquo;azienda californiana impiega la tecnologia di batterie a elettrolita a secco per produrre ultracapacitori, altra avanguardia tecnica che potrebbe giocare un ruolo chiave nel panorama delle auto elettriche, essendo dispositivi in grado di accumulare e sviluppare l&rsquo;energia in modo molto rapido, oggi impiegati - nella tecnologia Maxwell - per sistemi start&amp;stop, di recupero energetico a supporto dei sistemi ibridi e quale dispositivo di "backup" energetico accanto alle classiche batterie. &ldquo;Siamo eccitati dall&rsquo;annuncio odierno di Tesla, d&rsquo;accordo nell&rsquo;acquisire Maxwell. Tesla &egrave; un marchio innovatore di prima classe, che condivide un obiettivo comune della costruzione di un futuro pi&ugrave; sostenibile. Riteniamo che questa transazione sia nel miglior interesse degli azionisti Maxwell e offra agli investitori l&rsquo;opportunit&agrave; di partecipare alla missione Tesla di accelerare l&rsquo;avvento di un trasporto ed energia sostenibili&rdquo;, ha commentato il presidente e a.d. di Maxwell, Franz Fink.&nbsp;       

L'azienda ha tecnologie e know-how sulla produzione di ultracapacitori, nonch&eacute; competenze su batterie con elettrolita solido che potrebbero rappresentare un'accelerazione sull'attuale stato dell'arte delle pile a ioni di litio

Tesla rileva Maxwell, ultracapacitori nel mirino

Tesla Model 3 &egrave; stata l&rsquo;auto pi&ugrave; attesa del decennio e continua a essere quella pi&ugrave; discussa. Senza dubbio crea dibattito. Soprattutto negli USA, dove da molti mesi attendono la versione d&rsquo;ingresso, la famosa Tesla da 35.000 dollari. Che ricordiamo, &egrave; stata presentata il 31 marzo 2016, mentre il primo esemplare della vettura &egrave; uscito dalle linee di montaggio l&#39;8 luglio 2017.  La Model 3 &ldquo;per tutti&rdquo; per&ograve; non &egrave; ancora arrivata. Musk mesi fa dichiar&ograve; che i costi di produzione erano troppo alti per rendere profittevole la versione base. A questo s&rsquo;&egrave; aggiunta la notizia del taglio di tremila dipendenti, che non far&agrave; accorciare l&rsquo;attesa.  Bloomberg ha riportato la rabbia di alcuni clienti, che sono rimasti potenziali. Nevine Melikian aveva versato la famosa caparra di 1.000 dollari nell&rsquo;estate 2017 per avere Model 3 da 35.000 dollari.  Ma quando &egrave; arrivato il suo momento nella lista d&rsquo;attesa le &egrave; stata proposta la versione da 48.000 dollari. Ovvero il 38% in pi&ugrave; del prezzo che la donna sperava.&nbsp; Niente da fare, in questo tempo la sua famiglia ha comperato due Toyota Prius, una nuova e una usata.  &ldquo;Tesla &egrave; all&rsquo;avanguardia nelle auto elettriche - ha detto la signora Melikian - ma devono comportarsi correttamente se non vogliono perdere clienti. Se qualche costruttore offrisse modelli simili e con autonomia e paragonabile, non esiteremmo&rdquo;. 

La &ldquo;Tesla per tutti&rdquo; ha irritato alcuni clienti che a due anni dalla prenotazione non hanno ancora avuto l&rsquo;elettrica da 35.000 dollari.

Tesla Model 3, consegne in ritardo e polemiche in USA

        Tesla mette le radici in Cina, il primo mercato mondiale delle auto elettriche. E&rsquo; stata posata la prima pietra della Gigafactory di Shanghai. Un passo importante per la Casa di Elon Musk, che oltre alla presenza fisica in loco, potr&agrave; evitare i pesanti dazi doganali e presentare auto con prezzi pi&ugrave; competitivi. Entro il 2019 inizier&agrave; la produzione di Model 3, 3.000 alla settimana, e la prossima Model Y: ovvero i modelli con un mercato pi&ugrave; ampio. L&rsquo;obiettivo, enorme, &egrave; di arrivare ad assemblare 500.000 Tesla l&rsquo;anno a Shanghai. Musk &egrave; stato chiaro. &ldquo;La Cina &egrave; leader mondiale nell&rsquo;adozione di vetture elettriche: per Tesla &egrave; quindi fondamentale essere presente, per velocizzare il passaggio mondiale all&rsquo;energia sostenibile. In sei anni in questa nazione sono stati inaugurati 60 punti vendita Tesla, circa 1.500 Supercharger e oltre 1.850 colonnine&rdquo;. Un nodo chiave, per la crescita di Tesla, che aveva indicato come troppo pesanti, con un aumento di circa il 60% dei costi dei modelli, l&rsquo;esportazione dei modelli in Cina. In questo modo potr&agrave; risparmiare su dazi, incentivi nazionali e costi di trasporto. Model 3 &egrave; gi&agrave; ordinabile, la sfida alla locale Nio e ai costruttori europei, in particolare modo Mercedes e Audi, &egrave; lanciata.       

A Shanghai &egrave; stata posata la prima pietra dello stabilimento che fornir&agrave; il primo mercato mondiale di auto elettriche

Tesla, Gigafactory anche in Cina

        Anche Elon Musk&nbsp;torna sul luogo del delitto. Un anno fa il patron di Tesla aveva annunciato&nbsp;il progetto di entrare nella categoria di vettura pi&ugrave; amata dagli americani, i pick-up. Con un mezzo paragonabile allo storico dominatore del mercato, il Ford F-150, quindi con una lunghezza di circa 5,3 metri. Negli scorsi giorni al Salone di Los Angeles la start-up Rivian&nbsp;ha presentato il suo concept di pick-up elettrico assieme a un SUV che molto probabilmente&nbsp;evolver&agrave; in una collaborazione con Pininfarina. Musk ha replicato su Twitter&nbsp;a un utente che gli chiedeva novit&agrave;. In sostanza dicendo. &ldquo;Ho un gran desiderio di fare un pick-up. Direi che il prossimo anno mostreremo un prototipo&rdquo;. Anticipando i tempi, una volta tanto. Perch&eacute; il pick-up, cui Musk ha sempre esternato grande approvazione, sarebbe dovuto arrivare dopo Model Y, il crossover realizzato su base Model 3. Quindi ben oltre il 2020. Un modello chiave, che l&rsquo;astuto Elon ha prospettato con un look immaginifico &ldquo;alla Blade Runner&rdquo;, dotato ovviamente di trazione integrale (grazie al Dual Motor), con abitacolo a sei posti, sospensione adattiva e un&rsquo;autonomia fino a circa 800 chilometri.       

Il patron del Marchio su Twitter ha ipotizzato la possibilit&agrave; di presentare un prototipo della tipologia di vettura pi&ugrave; amata dagli americani

Musk, colpo grosso per gli USA: tra un anno il pick-up Tesla?

        Elon Musk rilancia sempre, su questo non v&rsquo;&egrave; dubbio. Il patron di Tesla a &ldquo;60 Minutes&rdquo;, celebre programma della CBS, ha parlato a trecentosessanta gradi. In primis ha lanciato l&rsquo;ipotesi di essere disponibile a rilevare almeno una, ma anche di pi&ugrave;, delle sette fabbriche che General Motors vuole chiudere in base al nuovo piano di ristrutturazione. In USA o in Canada non farebbe differenza: Musk punterebbe a nuove linee di montaggio aggiornate per poter produrre pi&ugrave; Tesla. Sarebbe un ricorso storico, la prima Gigafactory a Freemont in California &egrave; nata grazie al rilevamento dell&rsquo;impianto Nummi, di Toyota e appunto GM. Musk, che ha detto di non voler tornare alla presidenza del Marchio &nbsp;e soprattutto&nbsp;ha annunciato che Model 3 &ldquo;base&rdquo;, la versione da 35.000 euro, forse l&rsquo;auto pi&ugrave; attesa degli ultimi quindici anni, arriver&agrave; entro cinque, sei mesi. Per l&rsquo;estate 2019. Usando anche una dose di autoironia. &ldquo;Essere puntuale non &egrave; il mio pregio. Sono stato in ritardo con tutti gli altri Model? Per quale motivo dovrei rispettare i tempi con questo?&rdquo;. La pentola di Elon, al solito, bolle parecchio. Il tempo dir&agrave; quanta carne, e quanto buona, ne uscir&agrave;.       

Il patron di Tesla, ospite a "60 Minutes" della CBS, ha lanciato parecchi guanti della sfida: Model 3 da 35.000 dollari per l'estate

Elon Musk punta alle fabbriche dismesse da GM

&Egrave; sbarcata in Italia, prima volta dal vivo nello store Tesla a Milano, Model 3. Aspettando le prime consegne nel corso del 2019, ecco arrivare le&nbsp;caratteristiche della berlina elettrica in versione Dual Motor e i prezzi di listino.  Numeri che dicono di due varianti, una votata alle massime prestazioni, l&rsquo;altra a estrarre il massimo potenziale in termini di autonomia di marcia per singola carica. Cos&igrave;, i cerchi da 20 pollici, le sospensioni ribassate, i freni maggiorati e lo spoiler in fibra di carbonio raccontano la Tesla Model 3 Performance e anticipano prestazioni velocistiche da 3,7 secondi in accelerazione sullo 0-100 km/h per 250 km/h di velocit&agrave; massima.  Accettare un compromesso appena al ribasso ripagher&agrave; con 14 chilometri di autonomia in pi&ugrave;, accettare di accelerare in 4&rdquo;8 sullo zero-cento e fermarsi ai 233 km/h di punta massima. Cos&igrave;, Tesla Model 3 arriva a percorrere 544 km nel ciclo WLTP, contro il dato dichiarato di 530 km della proposta Performance. Sono le cifre che interessano di pi&ugrave; della Model 3 &quot;europea&quot;.  Entrambe con lo schema Dual Motor, l&rsquo;adeguamento della coppia motrice sui sue assi avviene in appena 10 millesimi di secondo, tanto basta a rilevare su quali ruote scaricare la potenza. Dalla scheda tecnica emerge anche il dato legato alle masse in gioco, 1.847 kg dichiarati per una berlina da 4,70 metri di lunghezza, con il logico fardello del pacco batterie a incidere sulla costruzione in acciaio e alluminio. In rapporto agli ingombri, lo spazio disponibile nel bagagliaio &egrave; sufficiente ma certo non da record se confrontato con modelli simili per dimensioni: 425 litri di volume utile pongono Model 3 sul piano di una berlina compatta di segmento C molto spaziosa anzich&eacute; un modello di segmento D.  Detto dell&rsquo;autonomia, Tesla anticipa il tempo necessario per ricaricare 270 km di percorrenza dalle postazioni Supercharger: mezz&rsquo;ora e si riparte.  Altri dati interessanti diffusi dettagliano la presenza di sensori e telecamere a governare gli ADAS, 12 sensori a ultrasuoni, un radar frontale con 160 metri di copertura utile davanti al veicolo, telecamere per un monitoraggio a 360 gradi. Il tutto per gestire le funzioni di Autopilot&nbsp;(di serie) e assistenza alla guida (sorpasso in autostrada assistito, cruise control adattivo, anticollisione laterale, parcheggio autonomo e uscita da spazi angusti). Specifiche, i mantenimento attivo della corsia, l&#39;adeguamento della velocit&agrave; al traffico, il parcheggio autonomo e l&#39;uscita comandata da spazi stretti, che saranno oggetto di un pacchetto da 5.400 euro extra.  Andr&agrave; a incidere su prezzi di listino che partono da 59.600 euro per Tesla Model 3 Dual Motor ad autonomia estesa e da 70.700 euro per Tesla Model 3 Performance. 

Svelate le specifiche tecniche, i prezzi e le caratteristiche tecniche di Tesla Model 3 per il mercato italiano. Autonomia di 530 km per la Performance

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