L&#39;Andar per Langhe &egrave; uno dei raduni pi&ugrave; celebri tra gli appassionati e possessori della spider di Hiroshima. Una diciassettesima edizione che ha segnato ancora una volta il pieno di iscritti. Segno che la passione per la MX-5 &egrave; un culto a cui difficilmente si pu&ograve; fare a meno. Soprattutto quando si ha modo di possederne una, specialmente se quest&#39;anno si festeggiano i trent&#39;anni dal lancio della prima versione. Quella con i fari a scomparsa, il cui codice di riferimento era NA. Da li in avanti si sono succedute la NB, la NC, sino ad arrivare alla pi&ugrave; recente ND. Ma nella grande famiglia Miata, come abbiamo avuto modo di constatare in prima persona, non si fanno distinzioni di modello o cubatura, perch&eacute; una MX-5 &egrave; per sempre... un po&#39; come dovrebbe essere un matrimonio.    E sebbene la pioggia abbia distinto buona parte del percorso, all&#39;appello si sono presentate ben 185 vetture, ovvero circa 370 equipaggi al via dell&#39;Andar per Langhe 2019. Evento organizzato come di consueto dal Registro Italiano Mazda MX-5, in collaborazione con la concessionaria Mazda Alba del Gruppo Unicar e il supporto diretto di Mazda Italia.  &Egrave; stata una domenica all&#39;insegna della passione per MX-5, ma soprattutto dedicata alla guida. Perch&eacute; per apprezzare sino in fondo la Miata &egrave; d&#39;obbligo guidarla. Una sentenza forse scontata, ma che ha sempre messo tutti d&#39;accordo. E poi la location e i panorami, nonostante il meteo non a favore di spider, sono stati la cornice perfetta per festeggiare le 30 candeline della roadster giapponese. Una sessione di guida la mattina e una al pomeriggio, attraverso le Langhe, il Roero e il Monferrato, per un totale di circa 135 km. Per il prossimo Andar per Langhe bisogner&agrave; attendere il 2020, mentre nel corso dell&#39;annuale Salone del Parco Valentino, ci sar&agrave; una mega parata di vetture MX-5, organizzata nuovamente dal Registro Italiano Mazda MX-5. 

Abbiamo preso parte ad uno dei raduni pi&ugrave; importanti dedicati alla spider giapponese. Un pieno di iscritti per festeggiare le trenta candeline di Mazda MX-5

Mazda MX-5, raduno al 17&deg; Andar per Langhe per i 30 anni

        La spider pi&ugrave; venduta del mondo si elettrifica. Sacrilegio a cielo aperto? No, accorgimento tecnico. Mazda MX-5 con i-Eloop&nbsp;adotta il mild hybrid per essere pi&ugrave; efficiente. Applicato dopo il 2.0 anche&nbsp;al 1.5 benzina&nbsp;da 132 cavalli e accoppiato all&rsquo;i-stop per limitare consumi ed emissioni e aumentare temporaneamente la coppia.  i-Eloop agisce tramite un supercondensatore che permette di accumulare l&rsquo;energia recuperata in frenata alimentando i sistemi elettrici. Esula il motore dal produrre elettricit&agrave; tramite l&rsquo;alternatore. Il supercondensatore si carica in 7-10 second,i grazie a un alternatore a tensione variabile utilizzato per generare corrente al momento del rilascio dell&rsquo;acceleratore e alla capacit&agrave; dei condensatori che lo compongono di ricaricarsi in tempi estremamente pi&ugrave; veloci rispetto a una batteria. La sua leggerezza ben si sposa con quella della roadster dei record di vendita,  Il dispositivo i-stop &egrave; pi&ugrave; veloce rispetto ai classici sistemi di arresto/avviamento. Perch&eacute; ferma i pistoni al punto morto superiore, permettendo il riavviamento attraverso l&rsquo;azione della combustione. In tal modo velocizza il funzionamento e riduce le vibrazioni. I-Eloop con la sua riserva di energia accumulata, permette&nbsp; inoltre di prolungare le fasi di spegnimento. In tal modo si riducono del 10% i consumi del ciclo urbano arrivando a 7,4 litri/100 km, o una percorrenza di di 13,5 km/litro, se preferite.       

Consumi ridotti del 10% in citt&agrave;, senza perdere brio

Mazda MX-5 i-Eloop, la spider mild hybrid

Una Mazda CX-5 2019 pronta a tutto, anche sfidare il circolo polare artico. Una piccola flotta di SUV del Marchio giapponese infatti &egrave; stata spinta oltre i propri limiti per attraversare i paesaggi artici del nord Europa a caccia dell&rsquo;aurora boreale. Da Capo Nord fino a Lulea, per poi raggiungere Rovaniemi in tutta sicurezza, grazie al massimo comfort a bordo e alle tecnologie di nuova generazione Mazda, come il sistema di trazione integrale intelligente.&nbsp;    Per poter attraversare le strade ghiacciate del nord Europa in condizioni perfette, e fare uno slalom tra le slitte trainate da husky, la versione aggiornata 2019 della Mazda CX-5 si affida a due suoi aspetti principali: la qualit&agrave; dell&rsquo;abitacolo e il comportamento su strada. Numerosi elementi degli interni infatti sono stati evoluti per innalzare la qualit&agrave; sia dell&rsquo;ambiente a bordo e sia la tecnologia della sua interfaccia uomo-macchina (HMI).  Comfort rimane la parola chiave degli interni che dsono disponibuli anche nei nuovi rivestimenti in vera pelle Nappa, finiture in vero legno insieme ad altri materiali di alta qualit&agrave;, ai quali si aggiungono i nuovi sedili anteriori con sistema di ventilazione. Nell&#39;abitacolo &egrave; stata migliorata anche la connettivit&agrave; di bordo, arricchita con le interfacce Apple CarPlay e Android Auto, che consentono agli utenti di utilizzare il sistema Mazda Connect sia con iPhone che con le applicazioni di altri smartphone.  In aggiunta a questi arricchimenti interni, la CX-5 2019 propone un livello ancora pi&ugrave; alto nell&rsquo;equilibrio fra linearit&agrave; di risposta ai comandi e comfort di marcia, grazie agli affinamenti alle sospensioni che sfruttano i pi&ugrave; recenti studi e tecnologie avanzate di Mazda. Il SUV Mazda &egrave; ora dotato del sistema G-Vectoring Control Plus (GVC Plus), una versione avanzata che, attraverso i freni, esercita un controllo diretto sul momento d&rsquo;imbardata, contribuendo a una migliore stabilit&agrave; del veicolo.  Il sistema di trazione integrale intelligente di nuova generazione Mazda - con 27 sensori che monitorano le condizioni della strada e le intenzioni del conducente - &egrave; stato sviluppato con l&#39;obiettivo di garantire la connessione fra conducente e strada in ogni circostanza e condizione, restando fedele allo spirito Jinba Ittai, qualunque sia il livello di aderenza e senza sacrificare i consumi. 

In Lapponia per ammirare l&#39;aurora boreale: la Mazda CX-5 2019 ha attraversato i paesaggi artici del nord Europa, da Capo Nord fino a Lulea. Sicurezza e comfort di bordo perfetto anche sulle strade ghiacciate grazie al sistema di trazione integrale intelligente

Mazda CX-5 alla conquista del Polo Nord

Se Alfa Romeo Tonale ha rubato la scena nella prime ore a Ginevra, Mazda CX-30 potrebbe essere presto protagonista sul mercato. Il crossover compatto giapponese, decisamente sportiveggiante, anche se forse non ai livelli di quello del Biscione, ha il vantaggio di essere pronto per la commercializzazione, mentre l&rsquo;italiana al momento &egrave; una bellissima concept.    Speciale Salone di Ginevra 2019  CX-30 si &ldquo;infila&rdquo; nella gamma Mazda tra CX-3 e CX-5, lunga 4.395 millimetri, larga 1.795, alta 1.530 e con un passo di 2.655. Il bagagliaio parte da una capacit&agrave; di 430 litri con una soglia abbastanza alta (e quindi comoda) da terra: 73 centimetri.  Il design, sempre nel segno del Kodo del Marchio, l&rsquo;avvicina a quello sinuoso e originale di Mazda3. Pulita e sobria, dentro e fuori, CX-30 resta nel solco. L&rsquo;abitacolo propone interni in marrone o blu:&nbsp; bello il cruscotto ad &ldquo;ala&rdquo;, ormai classico l&rsquo;HMI Commander, ovvero il controllo di infotainment e altri comandi. Lo schermo in plancia &egrave; da 8,8 pollici, non e enorme.  Le basi sono solide, beneficiano dell di nuova generazione&nbsp;Skyactiv-Vehicle Architecture &egrave; in combinazione il sistema a 4 ruote motrici (AWD) i-Activ. E il G-Vectoring Control Plus (GVC Plus) per controllare la distribuzione della coppia tra le ruote anteriori e posteriori.  Le power unit sono quella di Mazda3, imperniate sulla tecnologia Skyactiv. Quando anche&nbsp; la tecnologia di combustione ad accensione per compressione controllata da candela (SPCCI - Spark Controlled Compression Ignition) sviluppata da Mazda che combina la brillantezza di rotazione di un benzina con la risposta superiore di un diesel.  L&rsquo;assistenza alla guida offre il sistema di monitoraggio del conducente (Driver Monitoring), il Cruising and Traffic Support, che pu&ograve; governate&nbsp; acceleratore, freno e sterzo nella marcia in colonna. E il radar frontale, che controlla il traffico quando in parcheggio si manovra. 

Presentato ufficilamente alla manifestazione elvetica il crossover che, nella gamma, si posiziona tra CX-3 e CX-5

Salone di Ginevra: Mazda CX-30, crossover compatto

La storia inizia a Chicago, 1989. Capitoli di Mazda MX-5 che si succedono, 30 anni di narrazione, 1 milione di esemplari venduti. L&rsquo;icona della moderna spider con la quale divertirsi pur avendo potenze in gioco contenute. Chicago, 2019, Mazda MX-5 30th Anniversary Edition &egrave; il riallacciarsi con il primo rigo scritto allora, a partire dal colore. Gi&agrave;, perch&eacute; l&rsquo;esclusivo Racing Orange &egrave; stato sviluppato partendo dalla base cromatica &ndash; il giallo - della MX-5 Club Racer presente al Salone del 1989.  3.000 esemplari, con carrozzeria spider e RF, verranno offerti agli appassionati in tutto il mondo, spinti dal motore SkyActiv-G 2 litri, da 184 cavalli e 205 Nm, con trasmissione manuale 6 marce.  Cosa rende particolarissima l&rsquo;edizione celebrativa? Detto della targhetta applicata davanti ai cerchi posteriori &ndash; da 17 pollici, color canna di fucile &ndash; e della colorazione, le specifiche contano l&rsquo;assetto con ammortizzatori Bilstein, freni con pinze Brembo anteriormente, a 4 pistoncini, e Nissin al posteriore, cerchi forgiati realizzati da Rays, evoluzione dalla specifica (ZE40) delle MX-5 che popolano le piste con la versione Cup.  Gli interni sfoggiano sedili Recaro e inserti nella stessa colorazione della carrozzeria, tra profili, cuciture e applicazioni intorno alle bocchette del climatizzatore. L&rsquo;impianto stereo Bose, di serie, conta 9 altoparlanti, l&rsquo;infotainment offre la compatibilit&agrave; con Apple CarPlay e Android Auto.  Alla prima mondiale del Salone di Chicago seguir&agrave; il debutto europeo al Salone di Ginevra.&nbsp; 

La spider si mostra in anteprima mondiale a Chicago, dove tutto ebbe inizio nel 1989. Tiratura limitata, due varianti di carrozzeria, motore 2 litri da 184 cavalli. In Europa esordir&agrave; al Salone di Ginevra

Mazda MX-5 30th Anniversary, a Ginevra debutto europeo

        Con Mazda3 ha inaugurato un nuovo corso tecnologico, firmato sempre SkyActiv. Al Salone di Ginevra sar&agrave; la volta del secondo modello sviluppato per il segmento delle compatte, un suv di segmento C per Mazda, prima mondiale che andr&agrave; ad affiancare la presenta della berlina cinque porte. Condivider&agrave; soluzioni tecniche come il motore SkyActiv-X&nbsp;con tecnologia SPCCI (accensione in camera di combusione parzialmente per compressione e parzialmente comandata dalla candela) e gli sviluppi sull&rsquo;architettura leggera SkyActiv, caratterizzata da processi di lavorazione degli acciai ad alta resistenza che ne incrementano la rigidit&agrave; e permettono una riduzione delle masse in gioco. Nuova Mazda 3, stile e funzione debuttano a L.A. Un teaser rivela le prime linee del suv compatto in arrivo. Si intuiscono i fari posteriori a sviluppo orizzontale e dal trattamento tridimensionale, &ldquo;spalle&rdquo; larghe sui passaruota posteriori, linee divergenti verso il basso che sono il &ldquo;must&rdquo; stilistico da adottare per suggerire una presenza visiva dalla larghezza amplificata. L&rsquo;attuale offerta Mazda con carrozzeria suv, nel segmento compatto e urbano, si compone di CX-3 e CX-5, quest&rsquo;ultima recentemente aggiornata al model year 2019, rinnovata in numerosi particolari e presente al Salone di Ginevra. La curiosit&agrave; sul posizionamento del suv in arrivo verr&agrave; soddisfatta a ridosso della presentazione del 5 marzo prossimo. Mazda CX-3, la prova su strada Lo stand Mazda vedr&agrave; la presenza anche di un'edizione speciale di MX-5, la 30th Anniversary, celebrativa dei 30 anni dal debutto della spider. Mazda, il futuro &egrave; rotativo       

Dopo il lancio della berlina Mazda 3 &egrave; tempo di presentare uno sport utility da posizionare nel segmento C, sviluppato sull'architettura SkyActiv evoluta e con motore SPCCI tra le frecce al proprio arco

Salone di Ginevra, Mazda porta un nuovo SUV compatto

        Mazda3, ecco il mild hybrid. La compatta giapponese, completamente rinnovata e con uno stile originale, offre l&rsquo;alternativa al Diesel. La Casa giapponese ha ufficializzato il listino delle versione dotate del powertrain 2.0 Skyactiv-G M-Hybrid da 122 cavalli. Che hanno un prezzo di partenza di 23.200 euro (il 1.8 Diesel parte da 25.400 euro) per l&rsquo;allestimento Evolve fino ai 27.150 euro dell&rsquo;Exclusive (29.350 quella a gasolio). Il nome pomposo, Skyactiv-G M-Hybrid, &egrave; giustificato. Si tratta di un sistema ibrido 24V, omologato come tale, sviluppato da Mazda: un piccolo propulsore elettrico una batteria agli ioni di litio, che recupera l&rsquo;energia che si sviluppa in frenata. Gli elettroni aiutano il motore a benzina nella partenza da fermo e in altre situazioni di maggiore impegno, quali l&rsquo;accelerazione. Non solo, &egrave; presente anche la disattivazione dei cilindri. Di serie il cambio manuale a sei marce a richiesta Skyactiv-Drive a sei rapporti. Fino al 28 febbraio chi acquister&agrave; nuova Mazda 3 avr&agrave; in omaggio il Celebration Pack con servizi Mazda Best5 e ServicePlus Essence che comprende i primi cinque tagliandi di manutenzione.       

La versione&nbsp;2.0 Skyactiv-G M-Hybrid &egrave; omologata come ibrida e dispone anche della disattivazione dei cilindri

Nuova Mazda3, la Mild Hybrid parte da 23.200 euro

        Tutto scorre, panta rei, diceva Eraclito. Ma tutto torna, anche. A 30 anni dal suo esordio Mazda MX-5 torner&agrave; al Salone che l&rsquo;ha vista nascere. Con una edizione speciale, MX-5 30th Anniversary Edition, ca va sans dire, che sar&agrave; presentata in anteprima al Salone di Chicago, aperto al pubblico al 9 al 18 febbraio prossimi. Tre decadi di Miata, cos&igrave; divenne nota la spider: un nome che ha fatto epoca in Giappone e negli USA. La roadster della Casa di Hiroshima ha mietuto successi in tutto tutto il mondo: oltre un milione di esemplari (la scoperta a due posti pi&ugrave; venduta di tutti i tempi) dei quali ben 350.000 in Europa. Mazda non ha rilasciato dati ufficiali di questa serie limitata, che sar&agrave; prodotta probabilmente in qualche migliaio di esemplari: il badge identificativo riporta quattro cifre. Non mancheranno gli estimatori, MX-5 30th Anniversary Edition,, sar&agrave; commercializzata a tutte le latitudini.       

La 30th Anniversary Edition della roadster sar&agrave; presentata al Salone di Chicago

Mazda MX-5, serie speciale per i 30 anni

Sboccia in primavera, nuova Mazda 3. Appuntamento a marzo, nelle concessionarie, con i primi 350 esemplari che verranno consegnati in Italia. Appuntamento con due motorizzazioni, gi&agrave; ordinabili: Mazda 3 SkyActiv-G M Hybrid, benzina 2 litri aspirato con ibrido leggero, un &ldquo;mild&rdquo; che &egrave; nel motorino elettrico a 24 volt e nel recupero dell&rsquo;energia in fase di rallentamento; Mazda 3 SkyActiv-D, un turbodiesel 1.8 litri che ha la particolarit&agrave; di poter fare a meno dei sistemi di trattamento dei gas con iniezione d&rsquo;urea, niente SCR, rientra nella normativa antinquinamento grazie anche alla presenza di iniettori piezoelettrici.  Il secondo fiore primaverile maturer&agrave; in fase avanzata, a giugno, quando sul mercato saranno disponibili le Mazda 3 con l&rsquo;innovativo motore SkyActiv-X, anch&rsquo;esso mild hybrid ma soprattutto con accensione SCCI: compressione e comandata dalla candela, insieme, un po&rsquo; &ldquo;funzionamento Diesel&rdquo; un po&rsquo; benzina.  La prima europea della berlina nipponica, a Milano, ha rivelato la composizione dell&rsquo;offerta &ndash; particolarmente ricca la dotazione sin dall&rsquo;allestimento d&rsquo;accesso, Evolve, - e il listino prezzi delle due unit&agrave; motrici ordinabili. Il Diesel 116 cavalli parte dai 25.400 euro dell&rsquo;allestimento Evolve, raggiunge il vertice con il top di gamma Exclusive a 29.350 euro e propone le varianti intermedie Executive a 26.100 euro ed Exceed a 27.700 euro. Medesima proposta per il benzina SkyActiv-G M Hybrid, da 122 cavalli, con una forbice di prezzo di 2.200 euro, che posiziona a 23.200 euro l&rsquo;unit&agrave; in versione Evolve.  Nuova Mazda3, stile e funzionalit&agrave; debuttano a Los Angeles  I primi clienti a ordinare la berlina compatta avranno, in aggiunta, il Celebration Pack, dal valore di 2.000 euro, composto dall&rsquo;estensione della copertura in caso di guasti imprevisti fino a 5 anni o 200 mila chilometri (Mazda Best5) e la manutenzione programmata, i primi 5 tagliandi, compresi nel prezzo d&rsquo;acquisto (Service Pus Essence).  Le quattro versioni a listino si caratterizzano per offrire, Evolve, i cerchi da 16 pollici, il climatizzatore bi-zona, i sensori di parcheggio posteriori, l&rsquo;infotainment da 8,8 pollici completo di navigatore e audio con 8 altoparlanti, il G-Vectoring Plus; Executive integra i cerchi da 18 pollici, i vetri privacy, l&rsquo;accesso a bordo con Smart Key e i sensori di parcheggio anche anteriori; Exceed &egrave; la Mazda 3 della fascia medio alta, la sicurezza attiva &ndash; oltre al riconoscimento dei pedoni e ciclisti nella frenata automatica d&rsquo;emergenza &ndash; introduce il riconoscimento della stanchezza del guidatore, l&rsquo;avviso in caso di rischio collisione agli incroci, la frenata autonoma posteriore (utile nelle fasi di manovra), il Traffic Jam con stop&amp;go (sviluppa la presenza gi&agrave; di serie del cruise control adattivo), i fari a matrice led (gi&agrave; di serie i led &ldquo;semplici&rdquo; con automatismo sugli abbaglianti).  Infine, Mazda 3 in allestimento Exclusive offre di serie i rivestimenti in pelle, la regolazione elettrica del sedile lato guida con memoria delle posizioni, l&rsquo;audio Bose e l&rsquo;head up display. 

Prima uscita in pubblico in Europa per Mazda 3. Gi&agrave; ordinabile con motore Diesel 1.8 litri e benzina 2.0 M Hybrid. Da giugno la novit&agrave; SkyActiv-X

Nuova Mazda 3, prezzi e gli allestimenti per l&#39;Italia

Mesi passati ad anticipare come, nuova Mazda 3, avrebbe rivoluzionato la partita introducendo sul mercato il motore SkyActiv-X, poi arriva la prima mondiale di Los Angeles, debutto al quale far&agrave; seguito il lancio in nord America sin dai primi mesi del 2019, e scopri un progetto con un&rsquo;attenzione maniacale al dettaglio a prendersi la scena accanto al motore SCCI.  Dello stile Kodo e di come si siano evoluti gli stilemi del marchio, basta osservare la compatta &ndash; invariata di fatto nelle dimensioni &ndash; per registrare le superfici appena pi&ugrave; scolpite all&rsquo;anteriore, prima di fluidificarsi sulle fiancate e in coda, con un trattamento tra i pi&ugrave; convincenti apparsi nel segmento C.&nbsp;  Il dettaglio e l&rsquo;attenzione riposta nel progettare la seconda serie di Mazda3 lo ritrovi soprattutto a bordo, nel racconto del marchio su come, i sedili, abbiano una struttura in grado di supportare al meglio le forme del corpo e conservare la naturale curvatura della colonna vertebrale. Dettagli. Oppure, di come siano stati rivisitati i montanti anteriori, assottigliati, per incrementare la visibilit&agrave;. Dettagli. O, ancora, della dotazione di serie delle sedute anteriori con angolazione variabile del cuscino, per scaricare in modo ottimale il peso e ridurre pressioni nocive alla postura. Dettagli.  Si potrebbe continuare elencando le misure &ldquo;umanocentriche&rdquo;, che poi &egrave; l&rsquo;ergonomia e la facilit&agrave; con la quale raggiungi i comandi dal posto guida. Leva del cambio e selettore dell&rsquo;infotainment pi&ugrave; alti e avanzati, comandi del clima all&rsquo;altezza giusta. I due centimetri di passo in pi&ugrave; aiutano l&rsquo;abitabilit&agrave; dai sedili posteriori, mentre i dati legati alla capacit&agrave; di carico, quelli, li scopriremo a ridosso della prima europea a Ginevra, con ogni probabilit&agrave;.  &Egrave; una scheda tecnica destinata a svelarsi passo dopo passo. Oggi, da Los Angeles, dice della lunghezza e larghezza invariati (4,46 metri per 1,80 metri), un&rsquo;altezza di appena 1,44 metri (-1 cm) e il passo a 2,72 metri. Dice, anche, dell&rsquo;offerta di motori benzina e Diesel, SkyActiv-G e SkyActiv-X i primi, SkyActiv-D 1.8 litri il secondo, con iniettori piezoelettrici.  Mazda col superbenzina punta su efficienza e design  &Eacute; la grande novit&agrave; tecnica del progetto Mazda 3 2019, lo SkyActiv-X. Sar&agrave; un 2 litri di cubatura, aspettando l&rsquo;ufficializzazione dei dati, probabilmente andr&agrave; a posizionarsi sui 190 cavalli. Tutto da confermare. Certo &egrave;, invece, il funzionamento da &ldquo;simil-Diesel&rdquo;, con l&rsquo;accensione per compressione assistita dalla candela, un vantaggio tecnico nell&rsquo;incremento del rapporto di compressione (gi&agrave; molto alto con il 14:1 sfoggiato dallo SkyActiv-G 2 litri dell&rsquo;attuale serie, peraltro confermato tra le proposte) e nell&rsquo;erogazione della coppia, pi&ugrave; newtonmetro e pi&ugrave; cavalli a fronte di una riduzione dei consumi. Accanto allo SkyActiv-X troveremo un mild-hybrid che, a richiesta, sar&agrave; possibile affiancare anche al 2 litri benzina SkyActiv-G. Ancora strettissimo riserbo sulle doti del Diesel 1.8.  Abbiamo elencato tutte le attenzioni riservate da Mazda al progetto nuova 3, che poggia su cerchi da 16 a 18 pollici, sviluppa interni particolarmente curati nello sviluppo delle linee e sceglie la semplicit&agrave; della sospensione posteriore a barra di torsione anzich&eacute; il pi&ugrave; raffinato Multilink. La scelta ha i propri vantaggi, segnatamente in termini di ingombri e possibilit&agrave; di liberare volume utile al bagagliaio.  Il futuro &egrave; rotativo, Mazda cambia le regole nell&#39;auto elettrica  In Italia verr&agrave; commercializzata esclusivamente con carrozzeria 5 porte, a Los Angeles affiancata dalla proposta quattro porte tre volumi. Tra le miglior&igrave;e apportate al progetto, gli interventi sulla trasmissione quattro ruote motrici, l&rsquo;i-Activ AWD ottimizzata nel funzionamento con il G-Vectoring Control Plus, che regola l&rsquo;angolo di imbardata intervenendo sui freni, in funzione dello scenario di marcia. Sistemi elettronici che registrano la presenza dell&rsquo;alert anticollisione con rilevamento trasversale dei veicoli, l&rsquo;assistenza in autostrada con il cruise control adattivo e correzione sul volante quando in coda (Cruising &amp; Traffic Support) e la dotazione, standard degli airbag per le ginocchia.  Detto di come lo schermo del sistema MZD Connect abbia una app dedicata con il libretto d&rsquo;uso e manutenzione e del display da 8,8 pollici, tra i dettagli che fanno la differenza nell&rsquo;insonorizzazione a bordo va segnalata la doppia parete tra pavimento e tappetini, a filtrare in modo efficace i rumori esterni, in un telaio migliorato nella rigidit&agrave; rispetto all&rsquo;archiettura SkyActiv della precedente Mazda3. 

Cinque porte per l&#39;Italia, altrove anche tre volumi. La novit&agrave; &egrave; il debutto del motore SkyActiv-X ma la nuova generazione &egrave; un concentrato di dettagli curati attentamente, soprattutto a bordo. C&#39;&egrave; l&#39;ibrido leggero sui due benzina

Nuova Mazda 3, stile e funzione debuttano a Los Angeles

        Il conto alla rovescia, quello ufficiale, segna -20. Salone di Los Angeles, 28 novembre, sar&agrave; allora che si alzer&agrave; il sipario su nuova Mazda3. In realt&agrave;, l&rsquo;avvicinamento alla nuova generazione della berlina compatta &egrave; un percorso iniziato 12 mesi fa, quando il marchio di Hiroshima present&ograve; un&rsquo;affascinante visione, di stile, del futuro che avrebbe atteso la &ldquo;3&rdquo;. Mazda Kai Concept sviluppava il Kodo Design, quelle forme, quelle linee rese pi&ugrave; morbide e plastiche, adesso, si trasferiscono sul modello di serie. Mazda 3 berlina sar&agrave; proposta in due varianti di carrozzeria, la due volumi &egrave; senza dubbio la pi&ugrave; emozionale e accattivante. La tre volumi quattro porte un&rsquo;alternativa che potrebbe trovare diritto di cittadinanza anche su quei mercati sui quali finora &egrave; stata assente, vista la spinta di diversi marchi a coprire con pi&ugrave; varianti di carrozzeria il segmento C. Focus tutto su Mazda3 cinque porte, che conferma l&rsquo;impianto del concept Kai apportando minime variazioni al posteriore, giusto una rilettura dei gruppi ottici, l&rsquo;adozione di maniglie classiche anzich&eacute; gli elementi a filo carrozzeria. Tutto il resto &egrave; fedelissima riprpoposizione, dal taglio delle portiere alla linea di cintura dinamica evidenziata dalle cromature, fino al lunotto molto inclinato in avanti, a seguire il montante e dare buona parte dell&rsquo;impatto dinamico che avr&agrave; il modello. Resta avvolto nel mistero l&rsquo;anteriore. Si scoprir&agrave; in prossimit&agrave; del Salone. Tanto della cinque che della quattro porte, colpisce la pulizia delle superfici, l&rsquo;effetto &ldquo;metallo plasmato&rdquo; &egrave; notevole. Il progetto di Mazda 3 2019 non &egrave;, per&ograve;, solo stile. Come la piattaforma SkyActiv non &egrave; solo motori, &egrave; anche costruzione leggera del telaio, sistemi di recupero dell&rsquo;energia, introdotti in tempi non sospetti e seguendo la strada delle cubature &ldquo;giuste&rdquo;. Scelte premianti, in questi anni, che si aprono a uno sviluppo ulteriore. La prossima frontiera, che verr&agrave; tenuta a battesimo dalla nuova Mazda 3, riguarda il motore SkyActiv-X. Pi&ugrave; coppia, fino al 20% extra, consumi ridotti fino al 30%. Come? Mettendo insieme due anime, il funzionamento del motore a Ciclo Otto e l&rsquo;accensione per compressione propria dei motori Diesel. Non senza un lungo lavoro di affinamento per controllare la detonazione in camera, cos&igrave; da arrivare a sviluppare il sistema SCCI. Ovvero, l&rsquo;accensione per compressione controllata dalla candela. Maggiore uniformit&agrave; di detonazione all&rsquo;interno della camera di combustione, elevati rapporti di compressione (si attendono valori superiori al gi&agrave; elevato 14:1 degli SkyActiv-G) che si traducono in prestazioni superiori e consumi pi&ugrave; bassi. Tanta carne al fuoco da raccontare, quella che si annuncia in arrivo a fine novembre, destinata a rubare la scena al pur bel design anticipato da Mazda 3.       

L'influenza stilistica del concept Mazda Kai &egrave; evidente sulla nuova berlina 5 porte. Debutto previsto al Salone di Los Angeles, anche in versione tre volumi. Attesa per il motore SkyActiv-X

Nuova Mazda 3, stile Kai e SkyActiv per illuminare Los Angeles

Con leggerezza pu&ograve; dire addio al Diesel. Era gi&agrave; una strada alternativa, quella percorsa da Mazda 2, allineata alla visione del marchio di cubature &ldquo;giuste&rdquo; senza rincorrere l&rsquo;estremo del downsizing a tutti i costi, turbocompresso a benzina. La leggerezza della progettazione SkyActiv, che &egrave; anche recupero d&rsquo;energia in frenata (i-Eloop di serie sull&#39;1.5 benzina 115 cavalli) e alti rapporti di compressione sui benzina aspirati. Il model year 2018 dell&rsquo;utilitaria introduce la gamma di motori omologati Euro6d-TEMP, un passaggio affrontato senza la necessit&agrave; di installare filtri antiparticolato sull&rsquo;unica proposta 1.5 litri, diversificata per livelli di potenza, immutati cos&igrave; come i valori di coppia.  Si parte dai 75 cavalli e 138 Nm del millecinque d&rsquo;ingresso, idoneo per neopatentati, passando per i 90 cavalli e 148 Nm dello step intermedio (offerto anche con cambio automatico 6 marce), fino ai 115 cavalli e 149 Nm dell&rsquo;1.5 di vertice, esclusivamente con manuale 6 marce, diversamente dai 5 marce adottati sui livelli di potenza inferiori.  Un confronto pi&ugrave; attento delle schede tecniche delle diverse motorizzazioni di Mazda 2 2018 segnala variazioni pi&ugrave; o meno significative nei tempi in accelerazione. Molto pi&ugrave; rapida la 75 cavalli Euro6d-TEMP, vale 11&rdquo;3 contro i 12&rdquo; precedenti. Tre decimi appena pi&ugrave; lente sono, invece, la 90 cavalli (9&rdquo;7) e la 115 cavalli (9&rdquo;), quest&rsquo;ultima ad avvantaggiarsi di una velocit&agrave; di punta adesso di 208 km/h (+8 km/h). Tutte pi&ugrave; rapide, le Mazda 2 2018 Euro6d-TEMP, con un incremento sensibile soprattutto sulla 75 cavalli, a 188 km/h dai precedenti 171 km/h.  La prova di Mazda 2 90 cavalli Euro 6  Quanto ai consumi, nel ciclo WLTP misto la &ldquo;forchetta&rdquo; dei valori &egrave; ristretta tra i 5,7 litri/100 km delle 75 e 90 cavalli, i 5,8 litri/100 km della 115 cavalli e i 5,9 litri/100 km dell&rsquo;automatica 90 cavalli. Il frangente &ldquo;pi&ugrave; sfavorevole&rdquo; del ciclo &egrave; quello a basse velocit&agrave; (accelerazioni fino a 50 km/h), Fase Low di circa 3 minuti di durata nella quale il consumo rilevato &egrave; stato di 6,7 litri/100 km su tutti i livelli di potenza (7,5 litri/100 km per la variante automatica).  L&rsquo;intervento di omologazione Euro6d-TEMP di Mazda 2 2018 si accompagna a minori variazioni nell&rsquo;offerta di pacchetti e allestimenti. Il Comfort Pack introduce i vetri privacy accanto ai cerchi in lega da 15 pollici, i sensori di parcheggio e i fari fendinebbia. L&rsquo;allestimento Exceed, top di gamma, si arricchisce della videocamera posteriore e della Smart Key. Quanto al pacchetto Leather, offre la scelta della tonalit&agrave; del rivestimento in pelle, bianca o nera, senza variazioni di prezzo, oltre ai cerchi da 16 pollici bicolore.  Listino confermato con il prezzo d&rsquo;attacco invariato a 14.050 euro e motorizzazione 1.5 benzina 75 cavalli. 

Tutti gli aspirati SkyActiv-G 1.5 litri adesso rispondono alla normativa Euro6d-TEMP. Potenza e coppia invariati, migliorano velocit&agrave; e accelerazione, soprattutto sulla 75 cavalli. Il Diesel SkyActiv-D 105 cavalli esce di scena

Mazda 2 2018 saluta il Diesel e rilancia con i benzina Euro 6d

L&#39;esemplare unico &egrave; esposto al The Petersen Automotive Museum di Los Angeles, nel percorso The Roots of Monozukuzi (termine giapponese per dire in una parola &ldquo;l&#39;arte, la scienza e il mestiere di fare le cose&rdquo;), esposizione dedicata alla storia e artigianalit&agrave; delle auto giapponesi e vi rester&agrave; fino ad aprile del 2019.  Non era fiacco, il Wankel 20B con doppio turbocompressore che debutt&ograve; sulla Mazda Eunos Cosmo nel 1990. Trecento cavalli, validissimo biglietto da visita per una GT. DNA Garage, californiani di Santa Ana, mettono le mani su quella che &egrave; ritenuta una rarit&agrave; tra i motori rotativi - venne impiegato solo sulla Cosmo, poi si svilupp&ograve; l&#39;unit&agrave; per RX-7 - ed elaborano il motore fino a ottenere 405 cavalli.  Secondo passaggio che disegna l&#39;unicit&agrave; della Mazda RX-3 del 1974 restaurata, accoppiarla al suddetto Wankel 20B. Le differenze nella carta d&#39;identit&agrave;, essendo stata prodotta tra il 1971 e il 1978 la RX-3, sviluppato da fine anni Ottanta il rotativo 20B, generano l&#39;esclusivit&agrave; assoluta.  Sembra uscita da un garage di Ken Block, la giallo-verde RX-3, colori che richiamano quelli di Yoshimi Katayama, pilota a tutto tondo, due e quattro ruote, quattro gare vinte, una nella Classe 125 del motomondiale a met&agrave; anni Sessanta, ma anche pilota ufficiale Mazda con due successi di Classe alla Daytona del &#39;79 e dell&#39;82, e tre a Le Mans.  Carreggiate allargate, fanaleria supplementare, abitacolo svestito di tutto il superfluo: restano appena i due sedili, avvolti dalla gabbia di protezione, la strumentazione digitale da corsa e un volante con il piantone che ti guarda dritto negli occhi, a tu per tu, altro che airbag.  L&#39;esemplare unico &egrave; esposto al The Petersen Automotive Museum di Los Angeles, nel percorso The Roots of Monozukuzi (termine giapponese per dire in una parola &ldquo;l&#39;arte, la scienza e il mestiere di fare le cose&rdquo;), esposizione dedicata alla storia e artigianalit&agrave; delle auto giapponesi e vi rester&agrave; fino ad aprile del 2019.   Nostalgia canaglia, di un Wankel uscito di scena che, si vocifera, forse potr&agrave; avere un futuro in abbinamento all&#39;elettrico. Nostalgia di un&#39;unicit&agrave; tecnica portata avanti da Mazda fino al canto del cigno di RX-8: il motore rotativo. Restano, sparse per il globo, oasi felici di appassionati e specialisti che dedicano tempo e competenze alla rinascita di modelli dimenticati. Ovviamente, con la giusta spinta sull&#39;acceleratore: del look e delle prestazioni. Non era certo fiacco, il Wankel 20B che debutt&ograve; sulla Mazda Eunos Cosmo nel 1990. Trecento cavalli, validissimo biglietto da visita. DNA Garage, californianti di Santa Ana, mettono le mani su quella che &egrave; ritenuta una rarit&agrave; tra i motori rotativi ed elaborano il motore fino a ottenere 405 cavalli.  Secondo passaggio che disegna l&#39;unicit&agrave; della Mazda RX-3 del 1974 restaurata, accoppiarla al suddetto Wankel 20B. Le differenze nella carta d&#39;identit&agrave;, essendo stata prodotta tra il 1971 e il 1978 la RX-3, sviluppato da fine anni Ottanta il rotativo 20B, generano l&#39;esclusivit&agrave; assoluta.  Sembra uscita da un garage di Ken Block, la giallo-verde RX-3, colori che richiamano quelli di Yoshimi Katayama, pilota a tutto tondo, due e quattro ruote, quattro gare vinte, una nella 125 a met&agrave; anni Sessanta, ma anche pilota ufficiale Mazda con due successi di Classe alla Daytona del &#39;79 e dell&#39;82, e tre a Le Mans.  Carreggiate allargate, fanaleria supplementare, abitacolo svestito di tutto il superfluo: restano appena i due sedili, avvolti dalla gabbia di protezione, la strumentazione digitale da corsa e un volante con il piantone che ti guarda dritto negli occhi, a tu per tu, altro che airbag.  L&#39;esemplare unico &egrave; esposto al The Petersen Automotive Museum di Los Angeles, nel percorso The Roots of Monozukuzi (termine giapponese per dire in una parola &ldquo;l&#39;arte, la scienza e il mestiere di fare le cose&rdquo;, esposizione dedicata alla storia e artigianalit&agrave; delle auto giapponesi e vi rester&agrave; fino ad aprile del 2019.  

Un esemplare unico di RX-3 del 1974 esposta al The Petersen Automotive Museum di Los Angeles racconta la scienza del motore rotativo, il coraggio di una invenzione destinata a rinascere.

Mazda, una tradizione da antologia

Mazda tira diritto e punta sul classico: forma e sostanza. CX-3, il SUV compatto giapponese, si rinnova mettendo sul tavolo carte vincenti. Un design affinato, calandra, fari posteriori, interni con aggiunte di qualit&agrave;, e motori, rigorosamente termici, di grande efficienza. Con l&#39;obiettivo di&nbsp;migliorare l&rsquo;hardware generale della vettura, non a correggere il software.    Una ricetta pragmatica, per il city crossover sulle nostre strade dal 2015. L&rsquo;impatto scenico &egrave; sempre piacevole, favorito da proporzioni indovinate (lunghezza di 4,28 metri, larghezza di 1,77, altezza di 1,53). Bella anche la livrea&nbsp;Soul Red Crystal. Peccato solamente che il bagagliaio rimanga limitato (da 350 litri), ma in questo CX-3 &egrave; in buona compagnia tra i B-SUV.  Aggiornati gli ADAS, ottimizzate sospensioni e sterzo, disponibili Apple CarPlay e Android Auto, il modello, come detto&nbsp;gioca le sue carte con i nuovi motori, tutti 6d-temp. E tutti della famiglia SkyActive.  I due litri benzina aspirati erogano 121 e 150 cavalli, entrambe con 206 Nm di coppia a 1.600 giri. Tanto efficienti da non aver richiesto l&rsquo;installazione del filtro antiparticolato.  E il quattro cilindri turbo Diesel di 1.8 litri che eroga 115 cavalli e 270 Nm di coppia a 1.600 giri. Beneficia della presenza di uno smorzatore dinamico delle frequenze delle vibrazioni sullo spinotto di ciascun pistone. Riducendo il rumore alla radice.    Su strada gli effetti di questo tuning generale sull&rsquo;hardware si fanno sentire. CX-3 mantiene la sua inclinazione al comfort, di marcia e acustico. Risultando piuttosto precisa e anche piacevole, in tutte le situazioni. Tanto in citt&agrave;, quanto nel misto o in autostrada. Maturata nel comportamento, aveva comunque bisogno di pochi aggiornamenti, si presta ad ogni situazione. Testata nei monti e sui percorsi turistici in Andalusia, s&#39;&egrave; mostrata duttile.  Mostrando un poco la corda solo per un raggio di sterzata non certo da citycar. Ma &egrave; solo un puntino in un pcontesto di alto livello. Il design sportivo gratifica, l&rsquo;equilibrio generale rassicura.  Quattro gli allestimenti per Mazda CX-3, partendo dall&rsquo;alto con Exceed che sar&agrave; il pi&ugrave; venduto, poi Executive, Business ed Evolve. Prezzo da 21.470 a 29.670 euro, disponibile a trazione anteriore o integrale, con cambio manuale o automatico, entrambe a sei marce.  Mazda sta preparando parecchie sorprese per quanto riguarda i powertrain. La data fissata &egrave; il 2020. Entro la quale saranno presentati una vettura mild-hybrid&nbsp;con la tecnologia benzina SkyActiveX,&nbsp;un modello elettrico&nbsp;con range extender&nbsp;a motore rotativo(wankel) e un&rsquo;auto al 100% elettrica. Arriver&agrave; in quel periodo anche nuova CX-3, derivata dalla futura Mazda3, che nascer&agrave; dalle forme di&nbsp;Vision Coup&eacute;, evoluzione ventura dell&rsquo;apprezzato Kodo design. 

Il SUV compatto di aggiorna: Diesel e benzina pi&ugrave; efficienti

Mazda CX-3, elogio della sostanza e della forma: prova

Yamamoto San ha certificato la propria formula ideale di Mazda MX-5: il motore 1.5 litri SkyActiv G al centro dell&rsquo;equilibrio perfetto. E da quella cubatura potranno arrivare ancora altre evoluzioni in futuro, una ricerca dell&rsquo;ottimizzazione all&rsquo;insegna della leggerezza e dell&rsquo;efficienza che &egrave; cifra tecnica di Mazda e della filosofia SkyActiv: non solo motori, ma progetto nell&#39;insieme.    Oltre la specialissima Yamamoto Signature, c&rsquo;&egrave; un&rsquo;altra declinazione di Mazda MX-5, il restyling 2019 &egrave;, piuttosto, un aggiornamento di contenuti, un&rsquo;evoluzione dei sistemi di assistenza alla guida con l&rsquo;introduzione del pacchetto i-ActiveSense: include la frenata autonoma d&rsquo;emergenza in citt&agrave;, non solo con rilevamento dei pedoni ma con l&rsquo;aggiunta della funzione SCBS Reverse, ovvero, le manovre in retromarcia saranno sorvegliate per impedire &ldquo;toccate&rdquo; imperdonabili. Il sistema di monitoraggio dell&rsquo;attenzione del guidatore, il riconoscimento della segnaletica stradale e la telecamera di parcheggio sono altri utili assistenti.   L&rsquo;essenza della spider, per&ograve;, la missione, &egrave; nell&rsquo;appagare al volante. Sensazioni sportive trasmesse ancora con la fedelt&agrave; al verbo dell&rsquo;aspirato, 1.5 litri e 2 litri SkyActiv G, entrambi ottimizzati su MX-5 2019 nella combustione ed entrambi omologati Euro6d Temp.   Dal prossimo ottobre, quando inizier&agrave; la commercializzazione sul mercato italiano, il graffio della MX-5 e di MX-5 RF si far&agrave; pi&ugrave; profondo nella versione 2.0, motore che dai 160 cavalli passa a 184 cavalli, ottenuti passando per la strada che pi&ugrave; appaga il purista: l&rsquo;incremento dei regimi di rotazione. La zona rossa passa, dai 6.800 giri/min ai 7.500 giri/min, l&#39;erogazione della potenza massima arriva a 7.000 giri/min, 1.000 pi&ugrave; in alto. Al valore di potenza massima si aggiunge una coppia con 5 Nm aggiuntivi, il totale arriva a 205 Nm espressi a 4.000 giri/min.  MX-5 Yamamoto Signature, bella d&#39;estate sul web  Proiettando quel che sar&agrave; Mazda MX-5 nell&#39;avvenire, orizzonti oggi ancora distanti, la sperimentazione incentrata sul quattro cilindri 1.5 litri sar&agrave;, per masse in gioco e potenziale del progetto, quella che detter&agrave; la strada. I margini di intervento (e sviluppo) non mancano, tra alleggerimento, riduzione degli attriti, combustione.  La spider aggiornata avr&agrave; una nuova capote in tela, marrone; comune a MX-5 e RF, invece, la proposta di cerchi in lega da 16 e 17 pollici con finiture scure.   MX-5 1.5 Exceed, la prova: riscoperta di un mito 

L&#39;aggiornamento di spider e RF, oltre ai sistemi di assitenza alla guida, introduce un motore pi&ugrave; potente e in grado di girare pi&ugrave; in alto.&nbsp;

Mazda MX-5 2019, il 2 litri alza il volume con 184 cavalli

Mazda3 &egrave; sempre stato un modello&nbsp;innovativo. A volte fuori dalle righe-&nbsp; qualcuno ricorder&agrave;, una quindicina di anni fa il claim &ldquo;Golf, ti aspetto fuori&rdquo; &nbsp;- certamente mai banale. La quarta generazione&nbsp;della compatta, segmento C, anche se le dimensioni saranno generose, &egrave; attesa per il Salone di Los Angeles. Il design sar&agrave; derivato dal concept KAI, presentato lo scorso anno al Salone di Tokio. Ovviamente sar&agrave; tanto estrema, ma il look&nbsp;sar&agrave; decisamente pi&ugrave; sportivo, in ogni modo Mazda 3 punter&agrave; a rivaleggiare con il meglio del segmento, anche in Europa: che significa, Audi A3, BMW Serie 1 e Mercedes Classe A.  Kai quindi trover&agrave; uno sviluppo in uno modello di serie. La nuova compatta sar&agrave; inoltre realizzata sulla piattaforma SkyActiv Vehicle Architecture. Che promette leggerezza, qualit&agrave; costruttiva e doti di guida superiori alla media.  Doti di grande sostanza, assieme a due motori &ldquo;tradizionali&rdquo;e una grande novit&agrave;. Su Mazda 3 troveranno applicazione i nuovi propulsori della generazione SkyActiv-X, ovvero benzina che promettono prestazioni brillanti, ma consumi&nbsp;e livelli di emissioni&nbsp;a livelli dei Diesel. Niente ibridi, almeno per il momento, ma un 2 litri sovralimentato&nbsp;capace di 190 cavalli. La Casa giapponese non abbandoner&agrave; nemmeno i &ldquo;classici&rdquo;, almeno per il momento. Attesi il benzina SkyActiv-G e il Diesel, in grado di dire la sua sul mercato europeo, SkyActiv-D. 

La quarta generazione, che sar&agrave; presentata al Salone di Los Angeles, mette nel mirino Audi, BMW e Mercedes

Mazda 3, col &quot;superbenzina&quot;, punter&agrave; su efficienza e design

La seconda delle serie speciali di Mazda MX-5&nbsp;si chiama Yamamoto Signature. Dopo la Grand Tour, ecco un altra &quot;chicca&quot; per la roadster pi&ugrave; amata.  Solo quattro esemplari, ordinabili dal 17 maggio solo su internet a un prezzo di 37.500 euro. Se la prima delle tre serie era dedicata ai viaggiatori, la seconda punta ai piedi pesanti. Realizzata per chi punta sul piacere di guida. Il nome &egrave; dedicato non al celebre ammiraglio nipponico della seconda guerra mondiale, ma a Nobuhiro Yamamoto, l&#39;ingegnere che ha sviluppato le ultime tre generazioni della roadster. E anche molti propulsori rotativi Wankel.  MX-5&nbsp;Yamamoto Signature&nbsp;nasce sulla base della 1.5L Exceed 6MT soft top di colore Jet Black. La stessa che guida Yamamoto. Dotata appendici aerodinamiche con accenti rossi. La scelta del motore 1.5L da 131 CV con cerchi da 16&rdquo; &egrave; stata voluta da Yamamoto. Con pneumatici&nbsp;Toyo Proxes R888R da 205/50. I cerchi sono pi&ugrave; leggeri dell&rsquo;originale di circa 400 grammi. Fedeli all&rsquo;essenza della MX-5 &egrave; rappresentata dalla leggerezza e dalla reattivit&agrave;. Il proulsore allunga fino a 7.500 giri.  La barra duomi anteriore verniciata in rosso incrementa la rigidezza del telaio. L&#39;impianto frenante da 280 mm ha pinze anteriore Brembo e posteriori Nissin. Dotato di tubi aeronautici in treccia metallica per&nbsp;una pronta risposta al pedale, senza &ldquo;effetto spugna&rdquo;. L&#39;assetto&nbsp;regolabile &Ouml;hlins Road &amp; Track&nbsp;&egrave; comprensivo di molle e ammortizzatori. Per fornire una risposta delle sospensioni precisa e reattiva: l&rsquo;altezza delle sospensioni &egrave; regolabile.  Gli interni invece &nbsp;sono&nbsp;realizzati da artigiani italiani. Rivestimenti in pelle e Alcantara grigia si alternano a inserti di camoscio rosso per le parti pi&ugrave; soggette ad usura. Campeggia la firma di Nobuhiro Yamamoto, cucita a rilievo sulla plancia davanti al sedile del passeggero. 

Serie speciale della roadster dedicata all&#39;ingegnere che ha progettato le prime tre generazioni, ordinabile online dal 17 maggio a 37.500 euro

Mazda MX-5 Yamamoto Signature, la serie speciale bella d&#39;estate

Il Grand Tour era viaggio di formazione, per una ristretta cerchia di fortunati, quando il viaggio era ancora concetto distante dall&#39;essere di massa. Nell&#39;Europa del Seicento e fino all&#39;Ottocento, la tappa di riferimento era l&#39;Italia. Ne scrisse Goethe, del suo. Certo con altri mezzi di trasporto che non l&#39;auto. Oggi, Mazda MX-5 Grand Tour, dell&#39;esperienza ristretta a pochi nel XVII secolo ha l&#39;esclusivit&agrave;. Appena 6 esemplari, tutti numerati, prima di tre serie Top Limited Edition, ordinabili esclusivamente online, sul sito di Mazda Italia. Alla Grand Tour seguir&agrave; una seconda proposta ritagliata sui gusti degli appassionati del dettaglio legato alla meccanica, la terza asseconder&agrave; le preferenze del pubblico pi&ugrave; fashion. MX-5 Grand Tour proposta a 30.500 euro, il deposito di 500 euro online, poi la finalizzazione dell&#39;acquisto in concessionaria.  La base &egrave; la pi&ugrave; prestazionale della gamma, MX-5 2.0 da 160 cavalli, in colorazione Machine Gray e capote in tessuto nera, pi&ugrave; frangivento in plexiglass. L&#39;accostamento dell&#39;idea di viaggio su lunghe distanze alla carrozzeria spider stride meno del previsto con le soluzioni integrate da Mazda per ampliare la capacit&agrave; di carico. Spazio alla struttura in fibra di carbonio, portapacchi al quale &egrave; ancorata una valigia dedicata, realizzata da Moncabas. Rester&agrave; un viaggiare leggeri, il necessario appena al seguito. Non mancher&agrave; il comfort a bordo, circondati da interni rivestiti in pelle Nappa Brown, sedili e plancia, i primi con due altoparlanti Bose, sui 9 in totale dell&#39;impianto stereo di serie, integrati nei poggiatesta.  MX-5, la prova del 2.0 su RF: pi&ugrave; Targa che Spyder  Trasmissione manuale, i-Eloop per recuperare l&#39;energia in fase di decelerazione. Orientarsi sul percorso da seguire sar&agrave; pi&ugrave; semplice dei Grand Tour dei secoli scorsi: il navigatore Mazda Connect &egrave; parte integrante della dotazione standard, come la Smart Key, i sedili riscaldabili, i fari a matrice di led, il climatizzatore automatico e i cerchi in lega da 17 pollici.  Mazda MX-5 2019, iniezione di brio in vista? 

Prima limited edition di tre in programma, Grand Tour &egrave; allestita del necessario per affrontare un viaggio con un po&#39; di spazio in pi&ugrave; per i bagagli e tutti i comfort a bordo. Sei esemplari appena, ordini solo online

Mazda MX-5 Grand Tour, la spider pi&ugrave; venduta diventa esclusiva

All&#39;orizzonte, una ventata di novit&agrave;. Concentrate essenzialmente sulla cavalleria di quella che, gi&agrave; oggi, &egrave; la versione pi&ugrave; potente di Mazda MX-5. Il 2 litri SkyActiv G, aspirato che incarna tutti i dettami della filosofia SkyActiv &ndash; non solo propulsori, ma anche telaio, sotto forma di una costruzione leggera, e recupero d&#39;energia -, sviluppa 160 cavalli a 6.000 giri/min, assistiti da un valore di coppia fissato in 200 Nm. Secondo indiscrezioni provenienti da Oltreoceano, nel 2019 si prospetta il debutto di una MX-5 con ancor pi&ugrave; brio. Il 2.0 arriverebbe a esprimere 181 cv, pi&ugrave; modesto il guadagno in termini di coppia.  Secondo quanto riportato da Road&amp;Track, vi sarebbe la registrazione presso la NHTSA (l&#39;ente federale responsabile della sicurezza stradale negli USA) di specifici aggiornamenti al propulsore della MX-5 2019 a supportare le cifre circolate. Resta un interrogativo: dovesse arrivare un motore aggiornato, da 181 cv, verrebbe proposto su tutti i mercati di commercializzazione della roadster o resterebbe specifico di alcune aree?  Il guadagno di potenza verrebbe garantito da un&#39;aspirazione modificata e dall&#39;incremento del regime di rotazione del 2.0 SkyActiv-G, rivisto opportunamente nelle specifiche legate ai pistoni, la distribuzione e l&#39;albero motore.  MX-5 scopre il turbo con il tuning BBR   Non solo prestazioni, tuttavia. I dati registrati, relativi al MX-5 2019, indicherebbero anche un aggiornamento della dotazione di serie, tra funzionalit&agrave; d&#39;utilizzo e sistemi di sicurezza, vista l&#39;introduzione della regolazione del piantone in profondit&agrave; e della frenata autonoma d&#39;emergenza Smart City Brake, diffusa sull&#39;intera gamma Mazda.&nbsp;  Mazda MX-5, la prova su strada della 1.5 Exceed 

Il motore 2 litri della roadster potrebbe ricevere un incremento di potenza, con un salto in avanti nelle prestazioni

Mazda MX-5 cambia passo: versione 2019 a quota 181 cv

Maquillage, soprattutto con motori pi&ugrave; virtuosi, per Mazda CX-3, SUV compatto che si aggiorna al Salone di New York. Il design esterno, apprezzato sin dagli esordi, di fatto non &egrave; stato toccato. Si differenzia per la calandra di nuovo disegno, che non stona nel complesso e per i nuovi cerchi in alluminio da 18&rdquo;. Nessuna rivoluzione, ma a disposizione c&rsquo;&egrave; la nuova tinta Soul Red Crystal.  Gli interni presentano un nuovo tunnel centrale dotato di bracciolo e il freno a mano elettronico con funzione &ldquo;auto-hold&rdquo;. Il pacchetto i-Activesense presenta novit&agrave;. Che comprendo cruise control adattivo con la funzione Stop&amp;Go (in abbinamento con il cambio automatico Skyactive-Drive) e il sistema di fari adattivi a matrix Led.  Il Diesel Skyactive-D ora soddisfa le norme sulle emissioni EURO 6d-Temp. Che contemplano i test sulle emissioni nell&rsquo;uso reale quotidiano (RDE). La minore temperatura di combustione, ottenuta grazie ad aggiornamenti, porta a emissioni di Nox pi&ugrave; basse. Un catalizzatore ad accumulo di NOx riduce i residui di ossido di azoto nei gas di scarico sino al livello richiesto dalle norme.  I benzina Skyactive-G puntano anch&rsquo;essi a contenere le emissioni di particolato. Anche senza il filtro antiparticolato, ottemperano le norme sulle emissioni Euro 6d-Temp. 

Il SUV compatto giapponese si aggiorna al Salone di New York

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Mazda MX-5, raduno al 17° Andar per Langhe per i 30 anni