Orgoglio americano in mostra, al Salone di Detroit. Mustang Shelby GT 500 irrompe sulla scena, 12 mesi dopo l&rsquo;annuncio che, pi&ugrave; in alto di GT 350, anche la sesta generazione della Mustang avrebbe proposto qualcosa di ancor pi&ugrave; speciale e unico. Una supersportiva con soluzioni da corsa sotto il vestito di una muscle car, accorgimenti ripresi dalla Ford GT &ndash; come il cambio doppia frizione 7 marce Tremec -, altri dal pacchetto Mustang GT4 impiegata in pista (splitter anteriore e ala posteriore regolabile, specifiche che rientrano nel Carbon Fiber Track Package opzionale)).  Di serie c&rsquo;&egrave; gi&agrave; tutto il necessario per stupire, a partire dal prossimo autunno, data fissata per la commercializzazione negli USA della Shelby GT 500. Ford ha elaborato il motore V8 in alluminio, realizzato a mano, con cubatura da 5.2 litri, ha riposizionato il compressore volumetrico da 2,65 litri il pi&ugrave; in basso possibile all&rsquo;interno della V, per ottimizzare le masse e rendere pi&ugrave; efficace l&rsquo;aspirazione.  Quanto spinge forte il V8? Genericamente in Ford Performance indicano la potenza oltre i 700 cavalli, trasmessa dall&rsquo;albero in fibra di carbonio alle ruote posteriori, 20 pollici di serie, a richiesta personalizzabili con un set in fibra di carbonio e gommatura Michelin Pilot Sport Cup 2 dal battistrada maggiorato (sempre parte del pacchetto Carbon Fiber Track). Accelera in circa 3&rdquo;5 da zero a 96 orari, esercizio alle 60 miglia l&rsquo;ora che &egrave; affiancato a un riferimento altrettanto classico Oltreoceano, ancor pi&ugrave; della velocit&agrave; massima: il quarto di miglio, completato in meno di 11&rdquo; da Mustang Shelby GT 500.  C&rsquo;&egrave; il tocco d&rsquo;italianit&agrave; nei punti centrali, sull&rsquo;estrema Mustang. Brembo firma un impianto frenante con pinze a 6 pompanti e dischi da 420 mm di diametro: mai una coup&eacute; statunitense si era spinta a tanta abbondanza. Ad accogliere guidatore e passeggero saranno, invece, le sedute Recaro. Sedili posteriori rimossi nella specifica Carbon Fiber Track Package, affiancata da un altro pacchetto opzionale, meno estremo, l&rsquo;Handling Package: integra una barra duomi anteriore regolabile e spoiler posteriore con baffo Gurney. Va detto, incidentalmente, delle sospensioni, MagneRide evolute, schema a controllo attivo con differenti modalit&agrave; di guida, destinate a incidere anche sulla trasmissione.  Il cambio doppia frizione effettua passaggi di marcia in meno di 100 millesimi di secondo, nella specifica pi&ugrave; spinta, modalit&agrave; che ha nel settaggio Track e Drag i tempi di innesto migliori. Affiancati dalle modalit&agrave; Normal, Weather, Sport. Funzioni ulteriori, attivabili dall&rsquo;infotainment da 8 pollici &ndash; accanto alla strumentazione da 12 pollici, a colori &ndash; sono il Launch Control e il Line-Lock, prevedibile parametro di irrigidimento dell&#39;insieme motore-trasmissione per una trasmissione il pi&ugrave; diretta possibile della potenza nelle accelerazioni da dragster sulle quali esprimere il tempo nel quarto di miglio (0-400 metri).  Il look della Mustang Shelby GT 500, oltre ai cerchi maggiorati, beneficia del frontale completamente rivisto, con aperture in grado di accrescere del 50% il volume d&rsquo;aria destinato alle masse radianti del V8, con una gobba pronunciata sul cofano, a sfogare l&rsquo;aria calda.&nbsp; 

Il V8 sovralimentato supera i 700 cavalli di potenza, accorgimenti aerodinamici e soluzioni tecniche riprese dall&#39;esperienza in pista con GT e Mustang GT4. Arriva in autunno negli USA

Mustang Shelby GT 500, a Detroit estrema come mai prima

        Si annuncia qualcosa di molto diverso dalle gi&agrave; note Fiesta Active e Focus Active, in casa Ford. Diversi muletti, prima con carrozzeria Fiesta, da ultimo con le proporzioni di Focus, sono nella fase iniziale dello sviluppo di uno (o pi&ugrave;) modelli suv che potrebbero arrivare sul mercato europeo nel prossimo futuro.&nbsp; La divisione europea del marchio ha annunciato interventi mirati a ridurre i costi strutturali e sviluppare l&rsquo;offerta di prodotto nei segmenti in crescita e dal maggior ritorno economico. Si punta a razionalizzare l&rsquo;offerta e le configurazioni dei modelli pi&ugrave; venduti, a creare modelli specificamente orientati al pubblico euopeo e aumentare i volumi produttivi delle Ford di maggior successo nel Vecchio Continente. Va da s&eacute; che il segmento e la tipologia di carrozzeria unanimemente individuati in costante ascesa nella visione a 5 anni &egrave; quella dei suv, ancor pi&ugrave; nel dettaglio i suv urbani e compatti. Ford &egrave; reduce da un 2018 nel quale ha realizzato un record di vendite con tre proposte a listino: Ecosport, Kuga ed Edge, complessivamente a superare le 250 mila unit&agrave; vendute. In aprile scopriremo il nome di un nuovo modello Ford importato in Europa, con gli indizi che guardano al progetto Explorer, peraltro presente gi&agrave; sul mercato russo. E quanto ai suv "nascosti" sotto i muletti Fiesta e Focus? Potrebbero prefigurare un unico progetto o due distinte proposte, per le quali vi sarebbe assolutamente spazio con una razionalizzazione dell&rsquo;offerta che volesse, ad esempio, rivedere la gamma di monovolume. Cos&igrave; le soluzioni pi&ugrave; accreditate indicano nella nuova generazione di Ford Ecosport i muletti di sviluppo con carrozzeria Fiesta, in un suv compatto, pi&ugrave; piccolo di Kuga, i test condotti in Germania su base Ford Focus, per colonizzare la fascia di mercato tra i 4 metri e 10 del segmento A/B suv di Ecosport e i 4,54 metri di Kuga. Tornando all&rsquo;ufficialit&agrave; delle prossime novit&agrave; di prodotto, Ford ha confermato l&rsquo;arrivo sul mercato europeo di una sportiva elettrica di ispirazione Mustang nel corso del 2020, nonch&eacute; la progressiva offerta di una variante elettrificata per ogni modello della divisione auto e veicoli commerciali, che sia sotto forma di mild-hybrid, ibrido classico, ibrido plug-in o, elettrico a batterie.       

Il marchio anticipa importanti novit&agrave; sull'offerta di prodotto. L'espansione nei segmenti in crescita porta a immaginare un ampliamento della gamma suv. Due muletti di sviluppo, su base Fiesta e su base Focus, potrebbero nascondere le future novit&agrave;

Ford, la gamma suv si amplierà

        &Egrave; una sportivit&agrave; che si fa inseguire e ammirare, da tempo nuova Ford Focus ST lascia indizi chiarissimi della proposta che lancer&agrave; nel segmento C contro avversarie divenute sempre pi&ugrave; numerose. Una sportivit&agrave; supportata dal motore 2.3 litri Ecoboost, turbo benzina accreditato di una potenza in quota 290 cavalli, seguendo quanto fa la Mustang d&rsquo;accesso con la medesima unit&agrave;. Non ci sono dubbi sar&agrave; il 2.3 litri il motore sotto il cofano, come non ci sono pi&ugrave; dubbi legati alla trasmissione: certamente cambio manuale 6 marce di serie, l&rsquo;alternativa di un Powershift automatico 8 marce a richiesta.&nbsp; Resta da collocare il debutto della nuova Focus ST in Europa, vista l&rsquo;assenza della casa dell&rsquo;Ovale blu dall&rsquo;appuntamento di Ginevra. Rinviare tutto a Francoforte per la prima uscita in pubblico o proporsi in un evento mirato? Dopo le immagini dei muletti senza alcuna camuffatura, altro sfoggio del design esterno, che rivela gli interventi sul paraurti anteriore, di fatto limitati a linee diverse della griglia rispetto alla gi&agrave; dinamica e sportiveggiante ST-Line (in foto). I cerchi bruniti da 18 pollici riprendono gli inserti sul muso e sul paraurti posteriore, con due terminali di scarico e, soprattutto, uno spoiler molto pronunciato sopra il lunotto. A bordo, come dalle immagini sfuggite online e apparse su Facebook, la fascia in plancia, effetto carbon look, si abbina ai sedili Recaro.        

La proposta pi&ugrave; sportiva della gamma Focus, aspettando la futura RS, &egrave; ST. Motore turbo benzina 2.3 litri, assetto rivisto, grandi cerchi da 18 pollici e un look molto caratterizzato. Arriva nel 2019

Nuova Ford Focus ST, le immagini sfuggite in Rete

        D&agrave; appuntamento a Detroit, il 14 gennaio prossimo. Il Cobra, a un anno dall&rsquo;annuncio del suo ritorno, &egrave; pronto. Mustang Shelby GT500 &egrave; pronta. Il percorso che porter&agrave; a scoprire la nuova generazione &egrave; stato ricco di anticipazioni, sul design e sulla tecnica. Non senza alcuni interrogativi da risolvere, in particolare per quanto concerne la trasmissione. Sar&agrave; la Mustang Shelby dell&rsquo;addio al cambio manuale, per accogliere il doppia frizione 7 marce adottato da Ford GT o, piuttosto, affiancher&agrave; la trasmissione automatizzata come emerso da alcuni muletti di sviluppo immortalati su strada? La veste aerodinamica riscrive completamente il frontale, fatto di splitter e pinne, grandi aperture sul paraurti e, se possibile, un impatto ancor pi&ugrave; muscoloso e aggressivo.&nbsp; Uno degli ultimi dettagli a essere diffusi arriva dal Salone di Los Angeles, dove sembra riposizionarsi l&rsquo;asticella della potenza espressa dal motore V8 5.2 litri sovralimentato mediante compressore volumetrico. Mustang Bullit, la prova: un mito in formato Fastback Se a gennaio, sempre dall&rsquo;appuntamento di Detroit, Ford annunciava una GT500 con oltre 700 cavalli di potenza, a Los Angeles la casa dell'Ovale blu annuncia un target di &ldquo;oltre 650 cavalli&rdquo;. Posto che la seconda soglia pu&ograve; benissimo includere un livello prossimo ai 700 cavalli, nella comunicazione resa da Ford c&rsquo;&egrave; un ovvio riposizionare il riferimento. Mustang Shelby GT500, il volto del Cobra Ciascun motore verr&agrave; realizzato a mano ed &egrave; attesa la rinuncia all&rsquo;albero motore di Mustang GT350 con manovellismi a 180 gradi. Quanto al lancio sul mercato, negli USA Ford ha indicato la disponibilit&agrave; a partire dall&rsquo;autunno 2019.       

Ford ufficializza la data di presentazione della Mustang pi&ugrave; potente mai realizzata, il V8 sovralimentato svilupper&agrave; oltre 650 cavalli, una soglia rivista rispetto alle prime indicazioni di un motore da pi&ugrave; di 700 cavalli

Mustang Shelby GT500, presentazione a Detroit

Niente scuse per non tenersi in Active-it&agrave;. Due formati, due letture crossover. Ford Focus Active Wagon completa un&rsquo;offerta che, gi&agrave; in occasione del lancio della nuova generazione della gamma Focus, prevedeva la declinazione rialzata e con accorgimenti stilistici mirati della due volumi. Dopo Ka+ e Fiesta, la compatta sviluppa una proposta valida per muoversi meglio su fondi a bassa aderenza.  Integrale? No. Le due ruote motrici restano lo schema classico. Cambia completamente il comportamento telaistico, rivisto alla luce di passaggi che saranno su terreni sconnessi, sui quali Focus Active wagon e cinque porte potranno contare su molle e ammortizzatori specifici, al pari di barre stabilizzatrici e geometrie differenti dei braccetti di sterzo.  La sospensione posteriore indipendente &egrave; ancorata a un telaio supplementare e tutti i cuscinetti sono stati modificati nella risposta che sono in grado di offrire. Variabile grazie a materiali compositi che reagiscono diversamente, in termini di rigidit&agrave;, in funzione della direzione nella quale vengono applicate le sollecitazioni in marcia.  Una peculiarit&agrave; di Focus Active station wagon, rispetto alla berlina, &egrave; nel diverso posizionamento dell&rsquo;ammortizzatore posteriore, una necessit&agrave; dettata dal dover garantire caratteristiche di guida il pi&ugrave; costanti possibili in funzione del carico presente nel bagagliaio, vero punto di forza della sw.  Finezze tecniche che si abbinano a un pi&ugrave; evidente assetto rialzato, 30 millimetri sull&rsquo;anteriore e 34 al posteriore, variazioni riferite alla Ford Focus negli allestimenti strettamente &ldquo;stradali&rdquo;. Quanto alla gommatura, la spalla dei cerchi da 17 pollici (di serie, optional i 18&rdquo;) pi&ugrave; alta, per una taglia di 215/50 R17.  La crossoverizzazione di Focus &egrave; completa con l&rsquo;aggiunta di due modalit&agrave; di guida al selettore. L&rsquo;elettronica interviene variando la soglia di intervento del controllo di trazione, del controllo di stabilit&agrave; e dell&rsquo;ABS. Il modo Slippery &egrave; pensato per incrementare la motricit&agrave; su fondi innevati, fango, ghiaccio. Cambia la mappatura dell&rsquo;acceleratore, dalla risposta pi&ugrave; morbida e filtrata, aumenta l&rsquo;intervento del controllo di trazione, specialmente per migliorare lo spunto da fermo.  Nuova Ford Focus, la prova: ottima in condotta  La modalit&agrave; Trail, invece, tende a lasciare una maggior libert&agrave; di pattinamento alle ruote per consentire il galleggiamento su fondi cedevoli, parzialmente sabbiosi: controllo di trazione e ABS lasciano slittare maggiormente le ruote anteriori, alla ricerca dell&rsquo;evacuazione dei depositi dalle scanalature del battistrada, che limitano il grip.  La gamma Focus Active, nelle due varianti di carrozzeria, &egrave; gi&agrave; ordinabile, con quattro diverse motorizzazioni: EcoBoost 1.0 da 125 cavalli, 1.5 da 150 cavalli, Diesel EcoBlue 1.5 litri da 125 cavalli e 2.0 da 150 cavalli.&nbsp; 

Accanto alla Active 5 porte arriva la variante station. Assetto rialzato, due modalit&agrave; di guida specifiche per migliorare lo spunto su fondi a bassa aderenza e districarsi su sabbia e fango. Quattro le motorizzazioni tra le quali scegliere

Ford Focus: Active wagon non teme gli sterrati

        Ford GT non si ferma pi&ugrave;. Dopo il rilancio della produzione fino al 2022 arriva una serie ancora pi&ugrave; speciale. La sublimazione di una vettura pi&ugrave; vicina ad un&rsquo;auto da corsa che a una supercar (questo, per la prova di Auto) si chiama GT Carbon Series. Il nome dell&rsquo;edizione speciale &egrave; chiaro, punta alla migliore ottimizzazione del peso. Per essere pi&ugrave; efficace in pista senza perdere un&rsquo;indole stradale comunque notevolissima. Si tratta di dettagli, minimi, ma che al top possono fare la differenza. GT Carbon Series &egrave; 18 chilogrammi pi&ugrave; leggera della versione standard grazie all&rsquo;utilizzo di materiali ultraleggeri. Dettagli, si diceva, come i bulloni in titanio per i cerchi in fibra di carbonio, il portellone posteriore realizzato in policarbonato con una speciale ventilazione e lo scarico, anch&rsquo;esso in titanio. Materiale nobilissimo utilizzato sin dai primi anni Settanta sui jet militari pi&ugrave; avanzati per le sue propriet&agrave; di leggerezza e&nbsp;&nbsp;robustezza.&nbsp; Leggera, ma non rude, l&rsquo;aria condizionata non &egrave; stata sacrificata sull&rsquo;altare del peso, al pari del sistema di infotainment. Non maltratter&agrave; i suoi piloti, ma nemmeno li coccoler&agrave;: scordatevi di portare un bicchiere a bordo o uno smartphone che non sia in una sacca o in una tasca. La fibra di carbonio &egrave; presente nella strumentazione, nella console centrale, nei sedili. Anche in dettagli esterni della GT, oltre che nei cerchi: nelle strisce ad esempio. Ford GT Carbon Series sar&agrave; disponibile in quattro colori per le strisce, le pinze freno e le calotte dei retriovisori: arancione, argento, blu e rosso. Pochissime, ne sar&agrave; costruita una alla settimana e pronte per gli ordini dal prossimo 8 novembre.       

La supercar dell'Ovale Blu nella sua edizione pi&ugrave; estrema

Ford GT non tramonta mai, ecco la Carbon Series

        Nata per andare di traverso e sviluppata dal campione del mondo di drifting. Questa &egrave; Series 1 Mustang RTR, presenta al Sema di Las Vegas, in programma fino al 2 novembre. L&rsquo;evento del Nevada &egrave; di fatto il paese dei balocchi del tuning americano e in generale di chi ama le auto speciali. Ford ha calato l&rsquo;asso di briscola con un kit in edizione limitata per la sua immortale muscle car. Grazie alla collaborazione con Vaughn Gittin Jr., irididato con le ruote di traverso. Chiamato in causa come consulente di Ford Performance per il pacchetto Series 1 Mustang RTR (RTR Vehicles &egrave; il suo team). Sono solo 500 kit numerati, purtroppo per gli USA. Si tratta una elaborazione speciale e garantita dalle concessionarie Ford. Adatte alle GT (5 litri V8, 460 cavalli) e alle Ecoboost (col 2.3 turbo, 310 cavalli). Ma devono essere gi&agrave; evolute col Performance Pack 1. Ovvero con freni potenziati , sospensioni e molle ottimizzate, ammortizzatori speciali, differenziale posteriore Torsen sulla GT, controllo stabilit&agrave; evoluto, rapporto di trasmissione pi&ugrave; corto,. Series 1 Mustang RTR esalta il mezzo con pacchetto aerodinamico, cerchi speciali da 19 pollici, barre antirollio regolabili, luci a led personalizzate, come altri dettagli degli interni. Ovviamente presente il badge con la numerazione progressiva. Oltre alla caratterizzazione estetica, le modifiche sono rivolte a rendere la pony car pi&ugrave; performante tra i cordoli. E a distinguerle. Vaughn Gittin &egrave; soddisfatto del lavoro. &ldquo;Il nostro gol era di migliorare ancora il livello della vettura e di esperienza di guida dei proprietari. Con Ford Performance abbiamo una Mustang che provocher&agrave; piacere viaggiando per strada, offrir&agrave; prestazioni superiori in pista. E permetter&agrave; ai suoi proprietari di avere un mezzo diverso dagli altri&rdquo;.       

Al Sema di Las Vegas Ford presenta un kit speciale e limitato per la sua muscle car

Series 1 Mustang RTR, nata di traverso

        Lunga vita a Ford GT. Ne vedremo pochissime sulle nostre strade, ma le possibilit&agrave; aumenteranno. La Casa dell&rsquo;Ovale Blu ha prorogato la produzione della sua supercar fino al 2022. Ford GT, la prova su strada di Auto Fioccano gli ordini e dai 500 esemplari inizialmente previsti, il cui assemblaggio &egrave; iniziato nel 2016, Ford ha prima deciso di arrivare a quota 1.000. E ora di aggiungere altri 350 pezzi. Portando il ciclo produttivo dell&rsquo;esclusivo modello a 1.350 Ford GT. Non male per un bolide il cui prezzo medio &egrave; indicato intorno a una cifra di 550.000 euro. Questa (vera) auto da corsa urbanizzata per la strada, omaggio alle GT40 trionfanti i terzetto alla 24 Ore di Le Mans del 1966 ed erede della precedente GT (2004-06) &egrave; diventata irresistibile per molti collezionisti. Si riapriranno quindi le candidature su FordGt.com&nbsp;a partire da novembre. Con a disposizione la nuova livrea Heritage Edition Gulf Oil. Piace moltissimo: il rapporto prenotazioni/consegne &egrave; 1/7. Quindi sono necessari altri due anni di lavoro supplementare rispetto a quanto programmato (2020) sulla linea di montaggio per soddisfare le richieste. Ford GT, probabilmente ha la sua parte pi&ugrave; &ldquo;normale&rdquo; nell&rsquo;eccezionale EcoBoost V6 di 3.5 litri da 656 cavalli (647 hp in USA) e da 746 Nm di coppia. Che le permette di toccare i 347 km/h di velocit&agrave; massima e di accelerare da 0 a 100 km/h in meno di 3 secondi. Ma spicca per il nuovo sistema di assemblaggio della cellula in carbonio, l&rsquo;aerodinamica attiva, le sospensioni ad altezza variabile, il sistema che mantiene alto il regime delle due turbine anche quando non si sta accelerando. Una vera &ldquo;chicca&rdquo; che non ha mancato di stuzzicare i facoltosi appassionati.       

La supercar americana sar&agrave; assemblata complessivamente in 1.350 esemplari

Lunga vita alla GT, Ford prolunga la produzione fino al 2022

        Shelby GT500 &egrave; la pi&ugrave; estrema e famosa delle Ford Mustang. La nuova generazione &egrave; stata anticipata ad un happening dedicato ai rivenditori americani. Il modello dovrebbe fare il suo debutto ufficiale, all&rsquo;evento di &ldquo;casa&rdquo; dell&rsquo;Ovale Blu, a gennaio 2019 al Salone di Detroit. Sar&agrave; la Shelby pi&ugrave; potente mai prodotta. Mustang Shelby GT350R, la prova di Auto Il morso del Cobra per&ograve; &egrave; arrivato in anticipo. Il nuovo modello &egrave; stato immortalato su Instagram&nbsp;da sinister_lifestyle. Le novit&agrave; estetiche, come prevedibile, non sono rivoluzionarie. L&rsquo;ispirazione a Shelby GT350R &egrave; evidente. GT500 in ogni modo sfodera la sua esuberanza con dettagli pi&ugrave; aggressivi, a partire dalla grande ala posteriore. E alle grandi prese d&rsquo;aria anteriori. Utile a tenere piantata a terra la vettura, accreditata di una velocit&agrave; massima di 320 km/h, notevolissima per una pony car. Grazie al V8 di 5.2 litri sovralimentato da un compressore, in grado di scatenare 730 cavalli e una coppia di 881 Nm. Numeri da supercar, a un prezzo di listino che sar&agrave; molto inferiore. Rispettando la tradizione del &ldquo;bang for the buck&rdquo;, tanta potenza per una cifre di dollari (buck, nello slang) non esorbitante.       

Scappa una foto ad un evento speciale per i rivenditori USA dell'Ovale Blu

Il Cobra svelato, prima immagine di Mustang Shelby GT500

La piccola cambia il pelo, ma non la virt&ugrave;. Fiesta ha in ST-Line, l&rsquo;allestimento pi&ugrave; sportiveggiante, un successo importante. La versione col look, esterno e interno, pi&ugrave; dinamico copre il 20% delle vendite della utilitaria Ford. Molto apprezzato, perch&eacute; ben si accoppia alle pregevoli qualit&agrave; stradali e al design, certamente affilato.    Per chi volesse qualcosa di pi&ugrave; arrivano le versioni speciali Red Edition&nbsp;e&nbsp;Black Edition, che non passano inosservate per livree esterne e finiture degli interni.  Sotto il cofano per entrambe c&rsquo;&egrave; il brillante tre cilindri 1.0 EcoBoost nella versione capace di erogare 140 cavalli, accoppiato al cambio manuale a sei marce.  Dalla ST-Line standard mutuano il kit estetico che include minigonne, griglia anteriore e paraurti. Ogni componente delle sospensioni &egrave; stato ottimizzato per incrementare sia la reattivit&agrave; che il comfort. Il telaio &egrave; stato rinforzato e grazie all&rsquo;acciaio al boro, alle saldature al laser e ai rinforzi per il controtelaio, presenta una rigidit&agrave; torsionale superiore del 15%. La carreggiata anteriore &egrave; stata allargata di 3 cm e quella posteriore di 1 centimetro.  E ancora i fari a Led, il sistema di infotainment Sync 3 con schermo da 8 pllici, e il Lane Keeping sono quelli delle altre ST-Line. Tra gli ADAS a richiesta, il cruise control adattivo, il Blind Sport, il riconoscimento della segnaletica e la frenata autonoma con riconoscimento pedoni. Per l&rsquo;audio a disposizione c&rsquo;&egrave; il potente e raffinato impianto B&amp;O da 675 Watt: notevole.  La livrea fa la differenza. Il rosso con strisce nere opaco della Red Edition, spicca. Pi&ugrave; cupa, con strisce nere bordate di rosso su colore Panther Black, la Black Edition. Dedicati i cerchi neri da 17 pollici e calotte dei retrovisori neri con strisce rosse.  Gli interni presentano finiture rosse per , volante, cambio e freno a mano, bocchette d&rsquo;aria, maniglie, modanatura plancia e sedili, che sono in pelle/tessuto. 

L&#39;utilitaria di Ford propone due allestimenti personalizzati, abbinati al 1.0 EcoBoost da 140 cavalli

Doppia anima, Black e Red Edition per Fiesta ST-Line

L&rsquo;idea di celebrare il cinquantenario di un film con una versione speciale di Ford Mustang, &egrave; certamente una mossa tipicamente americana. Ed &egrave; assolutamente fantastico che un inseguimento tra le strade di San Francisco abbia alimentato cos&igrave; tanto il mito della muscle car a Stelle e Strisce. Un contributo a cui la leggenda di Steve McQueen ha certamente concorso. Fisso indelebile nei cuori degli appassionati di cinema (e ovviamente auto) il personaggio di Frank Bullitt, tenente della squadra omicidi di San Francisco.  La ricorrenza dell&rsquo;omonima pellicola (Bullitt) &egrave; stata cos&igrave; il &ldquo;pretesto&rdquo; per dare vita ad un&rsquo;edizione speciale. In virt&ugrave; pure del ritrovamento di una delle due vetture che nel 1968 avevano partecipato al film. La Mustang Fastback GT390 del film Bullitt &egrave; stata infatti esposta al Salone di Detroit e poi al Festival of Speed di Goodwood.    Allo stesso modo ha debuttato prima su suolo americano e poi sul palcoscenico europeo di Ginevra, anche la nuova edizione Bullitt di Mustang. Una vettura che si differenzia non solo per i dettagli estetici, ma anche per alcuni contenuti tecnici esclusivi. Da sottolineare che l&rsquo;auto &egrave; una serie speciale, quindi a tiratura limitata. Per il nostro mercato sono stati assegnati 68 esemplari al prezzo di 57.400 euro. Quanto alle specifiche della Bullitt, &egrave; il 5.0 V8 ad essere l&rsquo;unico propulsore disponibile. Una scelta ovvia, ma soprattutto giusta in virt&ugrave; della storia e del blasone di tale vettura.  Il secondo elemento caratterizzante &egrave; la sola presenza del cambio manuale a sei rapporti. Il terzo invece non &egrave; di carattere tecnico bens&igrave; estetico, dato che l&rsquo;unica tinta disponibile &egrave; il verde denominato Dark Highland Green. Una colorazione che riprende gli stilemi della Fastback GT390 protagonista del Film del 1968.  In realt&agrave; il verde &egrave; dominante anche in abitacolo, palesandosi non solo tra le specifiche delle cuciture dei sedili (di serie i Recaro sportivi), ma pure nella grafica della strumentazione. A differenza del resto della gamma Mustang, la colorazione degli elementi digitali &egrave; verde. La celebre razza di cavalli abbandona il volante, lasciando posto alla scritta Bullitt. La stessa che ritroviamo sul cofano del vano bagagli. L&rsquo;alluminio satinato amplifica la sportivit&agrave; a bordo, completando le finiture della plancia.  Ma se le specifiche grafiche potrebbero non essere considerate un vero valore aggiunto, i 10 cavalli in pi&ugrave; elaborati dal 5 litri V8 potrebbero invece rappresentare un&rsquo;alternativa interessante. Mentre i 529 Nm di coppia motrice sono un valore che rimane inalterato nell&rsquo;evoluzione a Bullitt.  Su strada non ci sono elementi distintivi, pertanto le considerazioni sono pressoch&eacute; le stesse della prova del modello restyling. Una vettura divertente, non estrema quanto la cavalleria a disposizione vorrebbe dimostrare, adatta per godere la strada senza eccedere in virtuosismi da aspirante pilota. Potenza e coppia sono generosi, ma nemmeno violenti come il dettaglio tecnico potrebbe suggerire. Anche perch&eacute; &egrave; il sound del V8 la vera componente di appeal di Ford Mustang. Vero, reale, senza artifizi tecnologici che ne mutino la libera &ldquo;esplosione&rdquo;.  Sterzo e peso sono probabilmente la parte pi&ugrave; limitante dell&rsquo;intero pacchetto. Ma solo se avete la fretta e la foga di guidarla come fareste con una europea iperprestazionale. I cavalli americani ci sono e vanno goduti dal primo all&rsquo;ultimo&hellip; ma senza correre.   

Edizione speciale che celebra i cinquant&#39;anni della pellicola Bullitt con protagonista Steve McQueen. Il V8 passa da 450 a 460 cavalli. Solo 68 gli esemplari per l&#39;Italia.

Ford Mustang Bullitt, un mito in formato Fastback: prova

Il braccio veloce pi&ugrave; della legge negli USA &egrave; un SUV. La polizia del Michigan ha in organico il nuovo Ford Interceptor Utility, uno sport utility (su base dell&rsquo;Explorer) che oltre alla stazza per operazioni delicate e pericolose dalla sua ha anche la potenza.  Il powertrain dell&rsquo;Interceptor model year 2020 &egrave; molto &ldquo;robusto&rdquo;. Composto dal nuovo V6 di 3 litri turbo EcoBoost abbinato a una propulsione ibrida e la trazione integrale.    Un pacchetto speciale, i cui dati ufficiali, a parte la velocit&agrave; massima di 240 km/h, non sono stati annunciati. Ma la Polizia del Michigan ha garantito che nell&rsquo;accelerazione 0-60 miglia (0-96 km/h) e on quella 0-100 miglia (0-160 km/h) sar&agrave; il mezzo pi&ugrave; rapido in dotazione. Anche delle berline dotate di motori V8.  Andr&agrave; a sostituire l&rsquo;Interceptor Utility attuale spinto dalla precedente versione del 3.7 litri EcoBoost e sempre dotato di trazione 4x4. Garantendo una maggiore efficienza, il 40% di consumo in meno (24 miglia percorse con un gallone) del modello attuale. Per un risparmio ipotizzato di 3.500 dollari l&rsquo;anno per ogni nuovo mezzo adottato dai dipartimenti.  Un best seller&nbsp;del mercato, quale &egrave; Ford Explorer, che diventa il best hunter&nbsp;sulle strade. E dimostra come i SUV, pick-up a parte, siano un mezzo ormai trasversalmente apprezzato. Chiss&agrave; se anche in Italia e in Europa le forze dell&rsquo;ordine si convertiranno a queste vetture. 

Il SUV &egrave; il mezzo pi&ugrave; rapido in dotazione alla Polizia degli USA

Il braccio veloce della legge, Ford Interceptor Utility

        C&rsquo;era un tempo il monovolume, in ogni taglia e segmento. Poi arrivarono i suv e i crossover. Eppure alcuni ancora resistono. Ford S-Max e Ford Galaxy, ad esempio. Ed si regalano aggiornamenti sotto al cofano,&nbsp; due prodotti che fanno dello spazio a bordo il punto di forza. La gamma di motori Diesel  conferma la cubatura unica, un 2 litri diversificato per livelli di potenza. Due ricalcano l&rsquo;offerta strutturata fino a oggi: 120 e 150 cavalli; la fascia alta, invece, incrementa da 180 a 190 cavalli la potenza e da 209 a 240 cavalli nel caso del BiTurbo Diesel al vertice. Motori EcoBlue, con trattamento delle emissioni di Nox di tipo SCR, l&rsquo;omologazione Euro 6d-Temp regala pi&ugrave; cavalli e porta in dote un nuovo cambio automatico, 8 marce dal precedente 6. Sar&agrave; alternativo sulle motorizzazioni EcoBlue 150 e 190 cavalli, rappresenter&agrave; l&rsquo;unica opzione sul BiTurbo e lascer&agrave; spazio esclusivo al manuale 6 marce in abbinamento al 2.0 EcoBlue 120 cavalli. Tanto il 150 che il 190 cavalli saranno propulsori che potranno accoppiarsi a schemi di trazione due o quattro ruote motrici, con trasferimento della coppia al retrotreno in appena 20 millesimi di secondo dalla perdita di aderenza dell&rsquo;asse anteriore. La presenza del cambio automatico 8 marce &ndash; con un rinnovato selettore a manopola sul tunnel &ndash; assicura il funzionamento del cruise control adattivo, con funzione stop&amp;start automatica se la ripartenza avviene entro i 3 secondi dall&rsquo;arresto completo del veicolo. Oltre, sar&agrave; necessario agire su un tasto al volante o ridare gas. Sul versante degli ADAS, migliora l&rsquo;efficacia del monitor degli angoli ciechi, in grado di coprire un&rsquo;area estesa fino a 18 metri intorno a S-Max e Galaxy. Soluzioni intelligenti per migliorare il comfort comprendono, oltre alle funzioni di parcheggio automatico, la gestione predittiva della cambiata sull&rsquo;automatico 8 marce, in base al tragitto affrontato &ndash; la presenza di curve, salite, discese &egrave; presa in esame dall&rsquo;elettronica per adeguare il rapporto &ndash; e l&rsquo;attuazione variabile della chiusura della frizione per passaggi di marcia particolarmente soft. Infine, l&rsquo;Active Noise Cancellation, che interviene sulle frequenze fastidiose all'orecchio umano prodotte dal motore Diesel, sar&agrave; offerto di serie su S-Max Vignale e sulla motorizzazione 2.0 EcoBlue BiTurbo.       

Ford aggiorna l'offerta di motorizzazioni Diesel sui due monovolume. Un'unica cubatura, quattro livelli di potenza. Novit&agrave; automatico 8 marce, accanto al cambio manuale

Ford, più grinta a S-Max e Galaxy con l'EcoBlue da 240 cv

        Ford lancia la sfida a elettroni e punta sull&rsquo;emozione. Il primo teaser del crossover elettrico &egrave; una dichiarazione d&rsquo;intenti. Il nome &ndash; non ufficiale &ndash; Mach 1 richiama le prime serie della mitica Mustang. Dalla immagine trapela anche una chiara vocazione nel design: il SUV a zero emissioni dell&rsquo;Ovale Blu, almeno nel posteriore, &egrave; chiaramente ispirato alla iconica muscle car. I gruppi ottici a tre moduli richiamano nettamente quelli della sportiva, come le carreggiate larghe e il tetto spiovente. Un aspetto &ldquo;squat&rdquo;, quasi ribassato, che oltre al look in linea con quello di Mustang, promette un comportamento emozionale. Ford ha annunciato che il modello sar&agrave; commercializzato nel 2020 e molto probabilmente vedremo la versione di produzione nel 2019. Il nome del progetto &egrave; CX430, la piattaforma sar&agrave; la C2, che ha esordito con nuova Focus. L&rsquo;autonomia annunciata &egrave; di 300 miglia, una soglia importante del mercato americano. Che significa qualcosa in pi&ugrave; di 480 chilometri. Darren Palmer, Global Product Development Director, ha detto. &ldquo;La clientela interessata ai veicoli elettrificati &egrave; sicuramente proiettata verso il futuro. E il nostro team &egrave; concentrato al 100% per essere in grado di consegnare loro nuove automobili che possano appassionarli. Ma anche per garantirgli un intero ecosistema &ldquo;elettrificato&rdquo; che funzioni in modo impeccabile&rdquo;. Il SUV elettrico di Ford sar&agrave; la punta di lancia del programma della divisione Team Edison. Che prevede 40 modelli elettrificati per il 2022, 16 dei quali al 100% elettrici: l&rsquo;investimento &egrave; di 16 miliardi di dollari.       

Primo teaser: il modello arriver&agrave; nel 2020, con un'autonomia di 480 chilometri

Emozione elettrica, il SUV Ford si ispira a Mustang

        La novit&agrave; Active di Ford Focus non rester&agrave; sola. Berlina dall&rsquo;aspetto un po&rsquo; crossover, tante protezioni in pi&ugrave; sulla carrozzeria e un assetto rialzato. Cos&igrave;, presto sul mercato. Non rester&agrave; l&rsquo;unica  alternativa, arriver&agrave; anche nuova Ford Focus Active wagon, immortalata per la prima volta su strada, muletti privi di ogni camuffatura e sensibilmente pi&ugrave; alti da terra rispetto alla station gi&agrave; annunciata. Se la compatta cinque porte &ldquo;rialzata&rdquo; e dal look off-road pu&ograve; considerarsi quasi un unicum sul mercato, di wagon &ldquo;tutto-terreno&rdquo; di taglia media - Focus sw registra una lunghezza di 4,67 metri - se ne contano parecchie. Con trasmissioni quattro ruote motrici vere e proprie o soluzioni due ruote motrici che migliorano la motricit&agrave; su fondi a bassa aderenza. Ford Focus, la prova: ottima in condotta L&rsquo;adattamento della wagon all&rsquo;allestimento Active porter&agrave; in dote plastiche rigide a protezione dei paraurti, dei passaruota e delle soglie sottoporta. Gli interventi sulle sospensioni garantiranno un incremento dell&rsquo;altezza da terra di 3 centimetri, sufficiente per affrontare strade dissestate con minori patemi e guadagnare, soprattutto, una posizione di guida rialzata. Focus RS prepara la carica dei 400       

Accanto alla berlina cinque porte Active, soluzione simil-crossover di Focus, Ford lavora allo sviluppo della station wagon nel medesimo allestimento, con altezza da terra maggiorata e protezioni sulla scocca

Nuova Ford Focus, Active anche con i bagagli al seguito

Strizza l&rsquo;occhio a F-150 e guadagna la cura Ford Performance. Cos&igrave;, nuovo Ford Ranger Raptor, si annuncia per il mercato europeo. Debutto nel corso del 2019, con motore biturbo Diesel da 213 cavalli, un 2 litri con turbocompressori in serie e 500 Nm di spinta trasmessa al cambio automatico 10 rapporti, con logica di cambiata adattiva e possibilit&agrave; di selezione del rapporto manuale, attraverso le levette al volante, realizzate in magnesio. &Egrave; uno dei tocchi che fanno respirare aria di Performance, inteso come reparto alte prestazioni Ford, oltre ai sedili in misto pelle e scamosciato.    Resta pick-up da testare sui terreni pi&ugrave; impervi ed esercizi estremi. Ciascuno da affrontare con un programma specifico del selettore Terrain Management System. Ben sei modalit&agrave;, dalle Normal e Sport ritagliate per l&rsquo;impiego su asfalto, alle specializzate Grass/Gravel/Snow, Mud/Sand (massima trazione e capacit&agrave; di avanzamento su fondi cedevoli), Rock (&egrave; l&rsquo;erogazione della potenza a essere ottimizzata per la massima dolcezza), Baja (specializzata per velocit&agrave; elevate in off-road).  Ai programmi di gestione dell&rsquo;erogazione del motore e del cambio si abbinano le sospensioni con ammortizzatori Fox a smorzamento variabile in funzione della frequenza, cos&igrave; da ottimizzare la resa in fuoristrada, ad ampie escursioni dell&rsquo;ammortizzatore, e il comfort su strade asfaltate.  Lo stile richiama il Ford F-150 Raptor nel design della calandra, affiancata da fari xenon e con fendinebbia a led. L&rsquo;operazione di perfezionamento portata avanti dai tecnici Ford Performance ha interessato il sottoscocca, con l&rsquo;applicazione di una protezione in acciaio spessa 2,3 millimetri. Il disegno delle pedane laterali, invece, &egrave; tale da evitare che il pietrisco sollevato dalle ruote anteriori (gommatura BF Goodrich All Terrain) vada a danneggiare la carrozzeria al posteriore.  Ford Ranger Raptor &egrave; pick-up di taglia maxi, con i suoi 5,40 metri in lunghezza per 187 centimetri d&rsquo;altezza, di cui 28,3 rappresentano la luce libera da terra. A bordo, la multimedialit&agrave; e i servizi connessi passano dal sistema SYNC 3 con schermo da 8 pollici.  In attesa del debutto su strada, Ranger Raptor &egrave; stato avvistato in Europa a Colonia, protagonista della convention dedicata ai gamers da consolle che &egrave; il Gamescon: da ottobre sar&agrave; tra i modelli presenti sul videogame Forza Horizon 4. 

Il pick up prende in prestito alcuni particolari di F-150 e riceve la cura Ford Performance. Dal 2019 in Europa con il Diesel 2 litri Biturbo, a ottobre si potr&agrave; &quot;guidare&quot; su console

Nuovo Ford Ranger, arriva il Raptor europeo

Hennessey Performance dal 1991 realizza auto speciali, le pi&ugrave; scatenate del Texas. Diecimila pezzi in tutto, alla media di 650 cavalli a modello. Fanno 6,5 milioni di cavalli in tutto.  &nbsp;  Un&#39;orgia di potenza, arrivata a un traguardo importante. Festeggiato dalla nuova serie di Heritage Edition Mustang che si presenta come una muscle car eccezionale. La base propulsiva di partenza tanto classica quanto di sostanza. Il V8 di 5 litri Ford &egrave; stato elaborato, con compressore e un intercooler personalizzato, fino ad arrivare a 808 cavalli (potenza quasi aeronautica) e 918 Nm di coppia.  Regalando un &quot;calcio&quot; eccezionale. Accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,3 secondi: vale la pena che si tratta di una pony car, non una sportiva estrema. Bruciando il quarto di miglio (circa 400 metri), la classica prova di accelerazione americana in 10,7 secondi, uscendo a 212 km orari. Altro da aggiungere? S&igrave;, la velocit&agrave; massima di 322 km/h.  La serie speciale che celebra il traguardo delle &quot;diecimila&quot; sar&agrave; realizzata in soli 19 esemplari. Con pneumatici Michelin Pilot Sport Cup 2 e sospensioni dedicate. Numerose le appendici in fibra di carbonio, promette un sound speciale lo scarico in acciaio inox, mentre a richiesta si possono avere freni Brembo potenziati. Servono 89.950 dollari come prezzo di partenza per aggiudicarsi una delle diciannove Heritage Edition Mustang. 

La serie limitata celebra la 10.000 auto modificata dal costruttore: per un totale di 6,5 milioni di cavalli!

La belva del Texas, Hennessey carica Mustang con 808 cavalli

        Ford gioca pesante sulla guida autonoma. L&rsquo;Ovale Blu ha in programma di investire quattro miliardi di dollari per il self drive entro il 2023. Il processo porter&agrave; a una societ&agrave; autonoma (l&rsquo;ormai celeberrimo spin-off) dedicata alla guida autonoma. L&rsquo;annuncio &egrave; ufficiale, tanto che il nome &egrave; in rampa di lancio: Ford Autonomous Vehicles LLC. Tutte le tecnologie del settore, anche gli aspetti commerciali, saranno indirizzati da una sola entit&agrave;. Il &ldquo;campus&rdquo; dedicato sar&agrave; molto evocativo. Ford ha acquistato le rovine della vecchia stazione centrale del Michigan, appena fuori Detroit. La ricerca e lo sviluppo saranno effettuati in quel sito. Di certo emozionale. Dei quattro miliardi di dollari, uno sar&agrave; convogliato in Argo AI, societ&agrave; di Pittsburgh che si occupa di intelligenza artificiale, fondamentale per l&rsquo;espansione della funzionalit&agrave; del self drive. Argo AI ha sviluppato per Ford il Co-Pilot 360, in grado di governare due telecamere, tre radar e fino a 12 sensori aggiuntivi Ford fino ad oggi non ha &ldquo;corso&rdquo; in questo settore: a parte qualche sinergia con Uber e Waymo. E altre sperimentazioni come la guida senza pilota in off-road e la consegna a domicilio delle pizze. Di fatto preferendo restare in seconda fila (come nell&rsquo;elettrificazione). La politica del &ldquo;un passo alla volta&rdquo; potrebbe essere lungimirante. La sfida &egrave; comunque importante. L&rsquo;assolata California rimane la patria della guida autonoma (grazie anche alla Silicon Valley). Ford riuscir&agrave; a invertire la tendenza? L&rsquo;Ovale Blu punta ad avere operativa, in un&rsquo;area delimitata, la prima auto self drive nel 2021. Per il 2023 il gol sarebbe di avere in gamma, oltre a 20 auto elettriche, due modelli a guida autonoma.       

Il colosso americano crea una societ&agrave; ad hoc, sempre a Detroit per recuperare terreno e mettersi in testa nello sviluppo del self drive

Ford, quattro miliardi di dollari per svettare nella guida autonoma

Da 25 anni Goodwood &egrave; Festival della velocit&agrave;. Poco pi&ugrave; di 70 anni fa, invece, dalle vicine piste di decollo partivano gli Spitfire della RAF. Altro clima e altro contesto, di guerra. Royal Air Force che celebra 100 anni di storia e, per l&rsquo;occasione, Mustang GT rende omaggio all&#39;aeronautica militare di Sua Maest&agrave; e allo squadrone di piloti volontari statunitensi che affiancarono gli ufficiali britannici nelle missioni prima che gli USA entrassero nel secondo conflitto mondiale.    Storia tragica ed eroica. Eagle Squadron Mustang GT ha nel nome il battaglione di valorosi. E non solo il nome. Personalizzata da Ford Performance e dal drifter Vaughn Gittin Jr, intorno al motore V8 5 litri sovralimentato con il kit presentato al SEMA 2017, la Mustang GT sviluppa 700 cavalli scaricati sulle ruote posteriori con un cambio Tremec 6 marce. La leva ha qualcosa di speciale, poich&eacute; realizzata dal metallo fuso di un F-35 Lightning. Il badge dell&rsquo;esemplare unico &ndash; destinato a essere battuto all&rsquo;asta all&rsquo;Airventure dell&rsquo;Experimental Aircraft Association -, invece, &egrave; lavorato a mano su una piastra di alluminio presa da un vero Spitfire.   Sono i particolari che colpiscono di pi&ugrave;, oltre la tecnica automobilistica di Mustang. Non gli unici. Il motivo camuffato prova a richiamare i colori dell&rsquo;aereo, cos&igrave; come i rivestimenti dei sedili sportivi Recaro. Il kit carrozzeria in fibra di carbonio &egrave; realizzato da RTR e uguale a quello impiegato da Gittin Jr nelle gare di drifting.   Dalle ruote componibili da 20 pollici, alla calandra illuminata con deviatori di flusso integrati, proseguendo con l&rsquo;ala posteriore, il logo della RAF applicato sul tetto, fino alle sospensioni MagneRide registrabili, come le barre antirollio, ogni dettaglio contribuisce a rendere esclusiva la Mustang.   Sar&agrave; il decimo modello realizzato da Ford e destinato all&rsquo;asta dell&rsquo;associazione Experimental Aircraft, per la quale il brand ha gi&agrave; raccolto 3 milioni di dollari dai precedenti modelli one-off battuti all&rsquo;asta. I proventi della Eagle Squadron verranno devoluti a un programma educativo rivolto ai giovani.  

L&#39;esemplare unico &egrave; un omaggio alla divisione di piloti volontari statunitensi che affiancarono la RAF nella Seconda guerra mondiale. Il V8 sviluppa 700 cavalli, a bordo il cambio &egrave; realizzato dal metallo fuso di un F-35

Eagle Squadron, Mustang GT mette le ali

Focus &egrave; una delle intramontabili&nbsp;di Ford. Ogni volta si rigenera in modo virtuoso. La quarta serie della compatta tiene fede al suo retaggio di auto godibile e pratica, rilanciando con numerose novit&agrave;.  Il piatto forte &egrave; il nuovo pianale modulare, chiamato C2, per il Gruppo un cambio di passo assimilabile a quello che &egrave; stato MQB per Golf e Volkswagen. Ford lo ha sviluppato puntando su una grande efficacia di guida e pi&ugrave; spazio a bordo. Tecnicamente, la rigidit&agrave; torsionale &egrave; aumentata del 20% e il risparmio di peso &egrave; di circa 90 kg. Riferimento storico, la prima Focus del 1998 fece esordire la piattaforma C.  Ottime premesse, va aggiunto che nuova Focus&nbsp; &egrave; lunga 4,38 metri nella versione berlina e 4,67 Wagon (da 608 fino a 1653 litri di carico). Qualche centimetro (1,8 per l&rsquo;esattezza) in pi&ugrave; rispetto al passato. Ma &egrave; il passo a fare la differenza, 2,70 metri (+5,3 cm) che la rende molto ospitale, per la categoria, per i passeggeri posteriori. Indovinato frontale: opera del monferratese Domenico Tonelli, Chief designer di Ford Europa.  La sostanza c&rsquo;&egrave; tutta, unico appunto per un bagagliaio, riguardo la berlina, non enorme per la categoria: la capienza parte da 375 litri. Il contesto &egrave; nobilitato dalla disponibilit&agrave; di una serie di raffinati sistemi di assistenza alla guida. Che trova la sua sintesi nella sinergia tra cruise controllo adattivo, mantenimento di corsia, stop&amp;go, riconoscimento dei limiti di velocit&agrave; e l&rsquo;Evasive Steering Assist, che aiuta a evitare ostacoli. E&rsquo; dotato di una telecamera che rileva fino a 65 metri. Aiuto &egrave; l&rsquo;altra chiave virtuosa di nuova Focus. Il comparto hi-tech &egrave; completato da una multimedialit&agrave; completa. A partire da Sync 3. ma anche il FordPass Connect, modem integrato che permette di collegare fino a 10 device con wi-fi. Il tutto corredato da un bello schermo touch da 8 pollici in plancia.    I motori a disposizione sono i benzina 1.0&nbsp;3 cilindri EcoBoost da 100 e 125 cavalli. I propulsori a gasolio sono il 1.5 TDCi da 95 e 120 cavalli (per entrambe 300 Nm di coppia) e il 2.0 quattro cilindri da 150 cv (370 Nm). Tutti rispettano la normativa Euro 6.2.  Su strada Focus mantiene quello che promette. Ovvero si candida ad essere uno dei riferimenti della categoria. Esattamente come ha fatto Fiesta&nbsp;al piano di sotto. Molto precisa in ogni situazione, con uno sterzo diretto. Forse fin troppo, ma &egrave; in grado di destare partecipazione nella guida anche ai meno entusiasti. L&rsquo;assetto &egrave; indovinato, nuova Focus legge bene la strada senza maltrattare nessuno a bordo. Anzi. E chi &egrave; al volante pu&ograve; divertirsi: gli ADAS danno sempre una mano o un avviso. Ma &egrave; sempre bello poter portare con brio, e sicurezza, un&rsquo;auto che segue i comandi con rigore.  Berlina o wagon (che arriver&agrave; a settembre), con le dovute differenze (non eclatanti), ci sentiamo di dare la lode in &ldquo;condotta&rdquo;. Rapido il cambio manuale, fluido l&rsquo;automatico a otto marce fino a che non si alzano i toni, adatto ai divoratori di chilometri.  I motori pi&ugrave; adatti sono senza dubbio il 1.0 EcoBoost da 125 cv (200 Nm di coppia), dotato anche di disattivazione di un cilindro quando si viaggia ad andatura costante e non in piena potenza. Il piccolo benzina Ford &egrave; generoso, non sottodimensionato. Adatto a chi non percorre moltissimi chilometri, ma vuole potersi togliere agilmente dagli impicci. All&rsquo;opposto c&rsquo;&egrave; il 1.5 Diesel da 120 cavalli, ben abbinato con l&rsquo;automatico a otto rapporti. Che pu&ograve; essere abbinato anche col benzina pi&ugrave; prestante: ottimo per i &ldquo;marciatori&rdquo; e per la Wagon. Entrambi completano un quadro molto positivo. Confermando lo storico alto rapporto di qualit&agrave;/prezzo.  Tre le modalit&agrave; di guida, Normal, Eco e Sport, che adattano il comportamento di motore, cambio automatico, climatizzatore, sterzo, controllo della trazione e cruise Control adattivo. Il Drive Mode si arricchisce di altre due modalit&agrave;: Comfort ed Eco-Comfort.  Sei gli allestimenti: Focus (base), Plus, Business, Titanium, ST Line (ribassata di 10 mm e con setting specifico della sospensioni) e Vignale. A fine 2018 &egrave; attesa la versione Active, ovvero Focus con assetto rialzato di 3 centimetri.  Il listino parte da 20.000 euro per Focus 5 porte 1.0 EcoBoost 100 cavalli con cambio manuale. Servono 35.250 euro per la top di gamma: Wagon Vignale 2.0 EcoBlue 150 cv con cambio automatico.   

La quarta generazione della compatta offre novit&agrave; tecnologiche, un alto rapporto qualit&agrave;/prezzo e una guidabilit&agrave; speciale