        Il Coronavirus vi tiene incollati al divano? Alfa Romeo viene incontro agli appassionati con una iniezione di storia e adrenalina. Storie Alfa Romeo &egrave; una collana web che narra il mito del Biscione. La corsa senza fine, tra trionfi e cadute, ma con &nbsp;innovazioni tecnologiche, successi sportivi formidabili e irripetibili e memorabili automobili.&nbsp;La prima puntata &egrave; dedicata alla 24 HP, l&rsquo;auto che nel 1910 segn&ograve; l&rsquo;inizio del mito della Anonima Lombarda Fabbrica Automobili. Il passo iniziale  La prima puntata di Storie Alfa Romeo La collana web ovviamente fa parte delle celebrazioni per i 110 anni di Alfa Romeo. Raccontati con aneddoti che vanno si intrecciano&nbsp;con la storia d&rsquo;Italia. Un percorso speciale.  Senza dubbio non &egrave; possibile pensare alla storia dell&rsquo;automobilismo mondiale senza citare Alfa Romeo tra le protagoniste. Molte delle quali sono nel&nbsp;Museo Storico Alfa Romeo.  Le Storie Alfa Romeo faranno incontrare piloti e divi, tecnici e stilisti, celebrit&agrave; e appassionati. Partendo dalla&nbsp;24 HP progettata da Giuseppe Merosi nella sua casa milanese di via Cappuccio. Proseguendo al&nbsp;debutto nelle corse nel 1911, alla prima vittoria nella Targa Florio, quando nacque il Quadrifoglio. Mito impareggiabile. La storia di Alfa Romeo 16C Bimotore       

La storia, i trionfi e le innovazioni di uno dei Marchi pi&ugrave; emozionali in assoluto

Storie Alfa Romeo, una collana web racconta i 110 anni del Biscione

Chi l&#39;ha detto che un&#39;auto da corsa per essere ricordata negli anni a venire deve per forza vincere? La storia del motorsport &egrave; piena di esempi di vetture che non sono mai salite su un podio ma che per tanti motivi sono entrate nell&#39;immaginario collettivo. Una di queste &egrave; senza dubbio Alfa Romeo 16C Bimotore. E la spiegazione della sua originalit&agrave; e importanza storica &egrave; contenuta gi&agrave; nel nome. Poi c&#39;&egrave; un&#39;altra ragione, legata a un uomo &quot;basso di statura&quot;, ma con un &quot;corpo eccezionale&quot; e delle &quot;mani come artigli&quot;.    UNA DEGNA RIVALE DELLE TEDESCHE  Nel pieno degli anni Trenta, la Formula 1 non &egrave; ancora nata. Almeno, non ufficialmente, perch&eacute; le monoposto corrono, eccome se corrono. Soprattutto le tedesche, Mercedes e Auto Union, che hanno le migliori macchine, migliori risorse tecnologiche e probabilmente anche i migliori piloti.  Cerchi un&#39;auto usata? Scopri tante imperdibili occasioni con il nostro listino!  L&#39;Italia si difende con l&#39;Alfa Romeo e il suo alfiere, la P3, detta anche Tipo B. Che per&ograve; accusa un notevole distacco dalle auto tedesche in fatto di cilindrata e potenza. Enzo Ferrari, che ancora non ha fondato il Marchio ma si limita a far correre le auto del Biscione, propone all&#39;ingegner Luigi Bazzi, capo tecnico della scuderia, una soluzione originale e un po&#39; pazza: costruire una macchina con due motori, due V8, uno davanti al pilota e uno dietro, per arrivare cos&igrave; ad avere un&#39;alimentazione complessiva di 5810 cc e 540 cavalli, ben di pi&ugrave; di Mercedes e Auto Union.  Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm, le caratteristiche del mito che ritorna  Idea interessante, coraggiosa. E approvata. Ma c&#39;&egrave; un problema: bisogna iniziare a progettarla da subito, perch&eacute; di l&igrave; a quattro mesi si correr&agrave; il Gran Premio di Tripoli, uno dei pi&ugrave; importanti in calendario. Di costruire un nuovo telaio non se ne parla, troppo poco tempo: il team Ferrari prende un&#39;unit&agrave; P3 e la modifica. I due motori da 8 cilindri ciascuno vengono inseriti e un lungo albero li connette. Cambio e frizione sono unici, mentre altri due alberi laterali consentono di mantenere la trazione posteriore. Nel muso c&#39;&egrave; il logo Alfa Romeo, nelle fiancate il Cavallino Rampante. La 16C Bimotore &egrave; nata.  TRIPOLI E BERLINO  Primo test, 10 aprile 1935, autostrada Bergamo-Brescia. Collaudatore d&#39;eccezione, Tazio Nuvolari. Che parte. I motori rombano come tuoni, ma il pilota mantovano non schiaccia pi&ugrave; di tanto il piede destro. La sua sensibilit&agrave; gli fa accorgere sin da subito che quella &#39;bestia&#39; sar&agrave; s&igrave; potentissima, ma governarla &egrave; maledettamente faticoso. Sul rettilineo bene, benissimo, ma in curva la macchina promette di farti volare via dall&#39;abitacolo quando vuole. Per&ograve; tutti gli astanti, Ferrari in primis, sono pieni di gioia, perch&eacute; tutti ripongono speranze di vittoria in quella monoposto. E Nuvolari tace, butta gi&ugrave; un sorriso e si prepara per il debutto in pista.  Alfa Romeo 8C-R Tazio, hypercar endurance da sogno  Il 12 maggio &#39;35 si va a Tripoli. Il circuito africano &egrave; teoricamente perfetto per la 16C Bimotore, perch&egrave; pieno di rettilinei dove l&#39;auto pu&ograve; dare il meglio di s&egrave; e battagliare le tedesche. Alfa Romeo schiera tre esemplari, per Nuvolari, Luis Chiron e Raymond Sommer. Ma le previsioni di vittoria muoiono dopo pochi giri. L&#39;auto &egrave; ingestibile per un tracciato. La Mercedes trionfa sotto il sole libico, mentre Nuvolari e compagnia arrivano quarto, quinto e sesto.  All&#39;Avusrennen di Berlino va un po&#39; meglio: Chiron si piazza secondo, grazie anche all&#39;aumento di cilindrata, uno spropositato 6330 cc, ma non basta, perch&eacute; la Mercedes W25B del vincitore Luigi Fagioli ha un distacco di 1&#39;25&#39;&#39;.  TAZIO, REALIZZA IL RECORD!  Continuare non ha senso. Se ne accorgono tutti, dai piloti a Ferrari, fino ai dirigenti Alfa. Basta Gran Premi per la 16C Bimotore. Rimane per&ograve; un modo per battere i tedeschi: il record di velocit&agrave; stradale. Primato in quel momento: 317 km/h, realizzato da Hans Stuck con l&#39;Auto Union. A Nuvolari il compito di batterlo.  Top ten delle auto pi&ugrave; veloci degli ultimi 10 anni  La 16C viene alleggerita di 250 kg e dotata di speciali pneumatici Dunlop. Location scelta &egrave; l&#39;autostrada Firenze-Mare, nello specifico il tratto Lucca-Altopascio. La mattina del 15 giugno 1935 Nuvolari - che non si presenta con la classica maglietta gialla in quanto non si tratta di una corsa, ma in tuta bianca - sale sulla &#39;bestia&#39; e preme l&#39;acceleratore. L&#39;inizio non &egrave; confortante, perch&eacute; dopo pochi metri il vento rischia di far sbandare la vettura, e il pilota mantovano deve andare di sterzo e controsterzo per ristabilire l&#39;equilibrio.  Che raggiunge. E poi &egrave; divertimento, &egrave; velocit&agrave;, &egrave; 300 km/h superati ampiamente, &egrave; Nuvolari. La prova termina, occhio al cronometro: 321, 428 orari sul chilometro e 323,175 km/h sul miglio. Record, tedeschi battuti. Finalmente.  L&#39;impresa di quella mattina di giugno rimane l&#39;ultimo sussulto di vita della 16C Bimotore, che oggi riposa e si lascia ammirare nel museo di Arese. Non ha mai vinto una gara, ma, lo diceva anche Lucio Dalla: se, quando corre, Nuvolari &quot;mette paura mentre taglia ruggendo la pianura&quot; &egrave; anche perch&eacute; &quot;il motore &egrave; feroce&quot;.  La gamma Alfa Romeo: il listino completo 

Concepita per battere le tedesche, la monoposto da corsa del Biscione targata Ferrari ball&ograve; solo per qualche mese: ingestibile sulle piste, fu Nuvolari a portarla nella leggenda

Alfa Romeo 16C Bimotore: la sua storia

Sotto con la Duetto. Garage Italia nel sua gamma Icon-E, le one-off a batterie, punta sull&rsquo;Alfa Romeo pi&ugrave; iconica degli ultimi cinquanta anni.   L&rsquo;atelier di Lapo Elkann ha pubblicato i bozzetti dell&rsquo;operazione e di restomod dell&rsquo;Alfa Spider, opera di Pininfarina, archetipo mondiale della due posti scoperta prima dell&rsquo;avvento di Mazda MX-5/Miata: dal 1966 al 1994.    Trenta anni di mito, quattro serie: &ldquo;Osso di seppia&rdquo; (1966 &ndash; 1969), &ldquo;Coda tronca&rdquo; (1969 &ndash; 1982), &ldquo;Aerodinamica&rdquo; (1983 &ndash; 1989) e &ldquo;Ultima&rdquo; (1989 &ndash; 1994).  Pandina Jones, Garage Italia all&#39;avventura vintage ed elettrica  Le differenze con l&#39;originale  Garage Italia nei bozzetti ha preso la serie finale, che nel mercato delle auto storiche e in&nbsp;quello delle youngtimer &egrave; sempre pi&ugrave; richiesta. Molto fluida nello stile, ancora molto attuale a nostro avviso. Colore a parte, il risultato non poteva che essere piacevole.  Gli aggiornamenti, oltre al cuore elettrico, rigirano le&nbsp; le calotte sui fari anteriori, un piccolo spoiler posteriore, i fari a led. Resta la griglia a sei posizioni del cambio, che non dovrebbe essere presente su un&rsquo;auto elettrica. Spicca il tetto trasparente al posto della capote in tela: questo &egrave; il vero mistero.  Lapo Elkann: l&#39;amore per l&#39;Italia, medici e infermieri nella lotta COVID-19  ; 

I bozzetti del restomod propongono una interessante rivistazione&nbsp;

Alfa Romeo spider, Garage Italia prepara la Duetto elettrica

Addio Giulietta, aspettando Tonale. La terza Alfa Romeo, dopo la prima del 1955 e la seconda del 1977, con lo storico nome, come previsto, saluta dopo dieci anni.  Alfa Romeo Giulia GTA R-290, restomod in carbonio  Non &egrave; prevista una nuova generazione, anche se la disponibilit&agrave; futura di piattaforme del Gruppo PSA, la CMP (Common Modular Platform) e la EMP2 (Efficient Modular Platform 2), potrebbe aprire prospettive al ritorno di una hatchback compatta, anche elettrificata ovviamente, full e/o plug-in. Ma non a breve termine.    Toccher&agrave; a Tonale a fine 2021, che rimarr&agrave; un filone staccato da Giulia e Stelvio. Il pianale non &egrave; stato ancora ufficializzato: lo Small Wide di FCA che utilizzato anche da Renegade e Compass PHEV, o proprio l&rsquo;EMP2 delle plug-in Peugeot, Citroen, DS e Opel?  Il concept di Tonale &egrave; stato annunciato doti stradali in linea col retaggio del Biscione. Ovvero con sospensioni McPherson all&rsquo;anteriore e al posteriore, soluzione adottata anche dalla gloriosa Lancia Delta Integrale.   Sar&agrave; a trazione anteriore e integrale, ma non avr&agrave; una versione GTA. Come accadr&agrave; anche a Stelvio. Solo Giulia sar&agrave; Gran Turismo Alleggerito, pi&ugrave; fedele all&rsquo;essenza e al nome stesso della versione.&nbsp;  GME da 330 cv elettrificato per Tonale Veloce?  Tonale dovrebbe quasi certamente avere una versione Veloce a benzina. Col 2.0 quattro cilindri turbo, il Global Medium Engine (GME), adottato da Giulia e Stelvio.   Nella versione mild hybrid, che adesso in FCA si chiama eTorque, dovrebbe erogare una potenza di 330 cavalli. Adeguato per autenticare lo status di Veloce.  Alfa Romeo Giulia DTM, sogno di primavera 

Sostituir&agrave; Giulietta in gamma: la versione pi&ugrave; potente dovrebbe avere il turbo benzina mild hybrid da 330 cavalli

Alfa Romeo Tonale sar&agrave; Veloce, non GTA

&quot;La vettura di famiglia che vince le corse&quot;. Lo slogan viene coniato al Portello, fabbrica principale Alfa Romeo, e gli uomini del Biscione lo coniano per un&#39;auto che in quei giorni si sta facendo ammirare nei pi&ugrave; importanti salotti a quattro ruote, da Torino a Parigi, passando per Milano. Si tratta di un&#39;auto fondamentale nella storia Alfa, per le sue innovazioni tecniche e meccaniche, e rappresenter&agrave; il top di gamma per tutti gli anni Cinquanta.&nbsp; La cilindrata sfiora i 1900 cm&sup3;, da l&igrave; il nome Alfa Romeo 1900: per tutti, la &quot;Millenove&quot;.    TRE PRIME VOLTE  Siamo nel 1951, e Alfa Romeo ha gi&agrave; vinto i suoi primi due campionati mondiali di Formula 1, sintesi del DNA corsaiolo della Casa milanese. Il Biscione per&ograve; si ritira dalle competizioni, concentrandosi sui prodotti di serie. Bisogna infatti trovare un&#39;erede alla ormai obsoleta 6C. L&#39;Italia &egrave; ripartita dopo la guerra, c&#39;&egrave; grande fermento sociale, voglia di progresso, di sperimentazione, anche tecnologica, e in questo senso Alfa Romeo si fa portabandiera.  La progettazione della nuova auto stradale, a cui viene messo a capo l&#39;ingegner Orazio Satta Puliga, porta con s&egrave; almeno tre novit&agrave; assolute per il Marchio. La 1900 &egrave; infatti la prima auto a venire prodotta attraverso la catena di montaggio, il processo industriale che rivoluzioner&agrave; il mondo del lavoro, soprattutto quello automobolistico.  &Egrave; la prima vettura Alfa dotata di scocca integrata direttamente al telaio. Ed &egrave; soprattutto la prima auto in cui il Bisicone abbandona i sei e otto cilindri introducendo per la prima volta il motore bialbero 4 cilindri che caratterizzer&agrave; le successive e fortunate evoluzioni.  Alfa Romeo 75 Turbo Evoluzione: l&#39;ultimo prodotto del Biscione  SOTTO IL COFANO  Il propulsore anteriore, montato in posizione centrale, da 1883 cc ha una testata in alluminio (per l&#39;epoca &egrave; un sinonimo di esclusivit&agrave;) con due assi a camme comandati da catena, ed &egrave; alimentato da un unico carburatore, con erogazione di 80 CV. Considerando che il peso non &egrave; eccessivo considerando il periodo storico (1100 kg), in termini di prestazioni si ha un buon risultato, con i 150 km/h di massima raggiungibili. Per il resto, la meccanica rimane tradizionale: il cambio &egrave; a 4 marce e la trazione &egrave; posteriore.  DNA SPORTIVO DURO A MORIRE  L&#39;estetica elegante e i tre volumi di spazio (stavano comodamente in sei passeggeri) la rendono una delle berline familiari pi&ugrave; apprezzate dagli italiani. Ma il successo nelle vendite &egrave; trascinato soprattutto dalla fama sportiva del Marchio. Il famoso slogan &quot;La vettura di famiglia che vince le corse&quot; &egrave; un anticipo delle nuove versioni che presto sbarcano sul mercato. Gi&agrave; nel 1952 arriva la T.I. (Turismo Internazionale), che aggiunge un carburatore in pi&ugrave; con valvole maggiorate e porta la potenza della vettura a 170 km/h grazie ai 100 CV erogati: una delizia per i clienti che si possono permettere di acquistarla e farla sfogare non solo su strada ma anche in pista. Uno spirito corsaiolo che verr&agrave; sublimato soprattutto dalla carrozzeria Zagato, che realizzer&agrave; la versione coup&eacute; SSZ, supersportiva e in edizione limitata.  Alfa Romeo TZ3 Stradale, il bolide Zagato all&#39;asta  LA &quot;DISCO VOLANTE&quot;  Ce ne sono tante altre, ma la variante pi&ugrave; famosa merita una nota a parte. Si chiama ufficialmente C52, e porta la firma della carrozzeria Touring. Ha un telaio tubolare tipico delle auto da competizione, pesa soltanto 735 kg e il motore, che &egrave; salito a 158 CV, la trascina fino ai 220 km/h di velocit&agrave; massima.  Ha delle linee elegantissime e sinuose, ispirate alla carrozzeria spider, stile con cui verranno realizzati tre dei soli quattro esemplari prodotti (la rimanente &egrave; una coup&eacute;). Non solo: Juan Manuel Fangio, in quegli anni miglior pilota al mondo, nel 1953 la porta a vincere il Gran Premio Supercortemaggiore e seconda alla Mille Miglia.  Aerodinamica, raffinata, sportiva vincente e limitata a soli 4 esemplari. Viene soprannominata &quot;Disco Volante&quot;, la vorrebbero acquistare numerosi personaggi dello spettacolo, compreso il compianto Mike Bongiorno. Ma Alfa decise di non produrla mai in serie, rendendola probabilmente la concept car italiana pi&ugrave; famosa e desiderata di sempre.  70 ANNI  Aneddoti, storie nella storia di un&#39;auto capace di segnare un decennio. In produzione dal 1959 al &#39;59, quasi 18mila esemplari prodotti. Alfa Romeo 1900 compie 70 anni. Auguri, cara &quot;Millenove&quot;.  Alfa Romeo Giulia DTM, sogno di primavera  Alfa Romeo, ecco il listino completo 

Top di gamma del Biscione per tutti gli anni Cinquanta, venne soprannominata &quot;la vettura di famiglia che vince le corse&quot;. Da lei nacque l&#39;apprezzatissima concept &quot;Disco Volante&quot;

Alfa 1900: la sua storia

Alfa Romeo &egrave; sempre oggetto di dibattito, dispone di un retaggio eccezionale, che non lascia indifferenti. Gli appassionati pi&ugrave; devoti, gli amanti delusi e i feroci detrattori.&nbsp; Ogni refolo che sussurra qualcosa relativo al Biscione viene sempre amplificato.    Non poteva passare inosservato nemmeno il doppio render di Miko?aj M che su Instagram ha proposto una Alfa Romeo Giulia DTM. Naturale conseguenza della recente presentazione di Giulia GTA e GTAm.  GTA e GTAm, il mito che ritorna  L&rsquo;evoluzione della formula Quadrifoglio ha subito fatto a tornare alla mente l&rsquo;ultimo grande trionfo del Biscione nella corse. Nel 1993 Alfa Romeo domin&ograve; il&nbsp;Deutsche Tourenwagen Masters surclassando Mercedes e tornando a vincere al Nurburgring a quasi sessanta anni (era il 1935) dello storico trionfo di Tazio Nuvolari.&nbsp;Giulia DTM infatti riprende la livrea della formidabile Alfa Romeo 155 V6 Ti.    DTM e Alfa Romeo  Un sogno di primavera, certo. Anche perch&eacute; una chiamata da Alfa Romeo Giulia era gi&agrave; stata fatta nel 2017 da Gerard Berger, manager del DTM, che rest&ograve; inascoltata. Berger, che cominci&ograve; a correre proprio con le Alfasud, sarebbe stato entusiasta.   Anche noi: intanto godiamoci questa Giulia DTM, ben riuscita nella sua configurazione estetica. Unico neo, la sponsorizzazione Magneti Marelli: ogg dovrebbe essere solo Marelli.  Alfa Romeo 8C-R Tazio, hypercar endurance da sogno 

Due indovinati bozzetti di Instagram, ispirati alla livrea della 155 V6 Ti dominatrice della competizione negli anni Novanta, destano gli entusiasmi

Alfa Romeo Giulia DTM, sogno di primavera

        Si dice che persone diventino nostalgiche quando insoddisfatte del presente&hellip; una frase che si sposa bene con il sempre crescente mercato delle auto classiche. Queste sono sempre pi&ugrave; desiderate (e le quotazioni alle stelle di certi modelli lo confermano) ma in pochi sono disposti a - o hanno le capacit&agrave; per - gestire la vita, spesso difficile e unta, assieme a loro. Molto meglio quindi mettersi in garage un restomod per poter godere appieno di un&rsquo;auto classica con annessa tutta l&rsquo;usabilit&agrave; che ci si aspetta da un&rsquo;auto moderna.&nbsp; Restomod, lunga vita alle classiche Auto restaurate e contemporaneamente ammodernate, i restomod spesso sono veri sogni su ruote, auto come le varie Singer o le perle prodotte da Alfaholics, sono la dimostrazione che certi mezzi hanno ancora tanto da dire, specialmente nel moderno mondo dell&rsquo;automobile, sempre pi&ugrave; asettico&nbsp; e a portata di dito ma inesorabilmente lontano dall&rsquo;anima. Proprio per cavalcare il successo che i restomod stanno avendo nel mondo degli appassionati, sempre pi&ugrave; spesso nascono piccole startup che si occupano di creare versioni elettriche di vecchie auto storiche, auto come la Jaguar E-Type Zero (come le sue emissioni) che ha accompagnato all&rsquo;altare William e Kate o l&rsquo;Alfa Romeo Giulia Sprint GT elettrica che la neonata startup italiana Totem Automobili presenter&agrave; al Festival of Speed di Goodwood 2020 (coronavirus permettendo).  Giulia GT full electric Al momento non sono molte le informazioni disponibili, si sa solo che la base di partenza per questo restomod sar&agrave; l&rsquo;iconica Alfa Romeo Giulia GT della quale per&ograve; solo il 10% circa rimarr&agrave; inalterato. Il telaio verr&agrave; infatti rinforzato e la nuova carrozzeria sar&agrave; in fibra di carbonio con parafanghi pi&ugrave; larghi di 18 centimetri e cerchi in lega da 17&Prime;, dal disegno simile a quello della 33 stradale. Dalle prime immagini si nota che il design dell'auto verr&agrave; leggermente ammodernato e reso pi&ugrave; &ldquo;morbido&rdquo;, con i vari piani della carrozzeria pi&ugrave; raccordati fra loro: in questo senso segnaliamo che mancher&agrave; all&rsquo;appello lo &ldquo;scalino&rdquo; che caratterizzava questa bella auto. Gran lavoro anche sugli interni i quali probabilmente avranno un design classico ma dotati di tutti gli strumenti pi&ugrave; moderni per gestire al meglio l&rsquo;auto e i suoi sistemi.  Prestazioni da urlo La vera novit&agrave; per&ograve; sar&agrave; sotto al cofano: eliminato il glorioso bialbero Alfa, al suo posto verr&agrave; installato un motore elettrico da&nbsp;535 cv, alimentato da un pacco batterie (dal peso di 350 kg) che consentir&agrave; all&rsquo;auto una autonomia di&nbsp;circa 320km. Da Venezia fanno sapere che l&rsquo;auto accelerer&agrave; da 0 a 100 in circa 3,4 secondi, una cifra che per&ograve; non riesce a far breccia nel cuore di molti appassionati, molto pi&ugrave; affezionati all'anima meccanica dell&rsquo;auto che ad avere prestazioni da supercar rinunciando per questo ad uno dei sound pi&ugrave; gloriosi della storia dell&rsquo;automobile.       

La start up italiana prende al celebre Sprint del Biscione e la trasforma in una coup&eacute; a batterie da 535 cv. Appuntamento a Goodwood per la presentazione ufficiale

Alfa Romeo Giulia GT, Totem Automobili la trasforma elettrica

        Negli ultimi anni si fa un gran parlare di restomod, auto d&rsquo;epoca rimesse a nuovo per risultare attuali anche nel moderno mondo dell&rsquo;automobile senza per questo rinunciare ad una linea retro ed emozionale. Costruttori indipendenti come Singer, specializzato nella costruzione di vecchie-nuove Porsche 911 o Diez Concepts, indimenticabile la sua Jaguar Low Drag presentata a Monterey, da anni fanno sognare centinaia di appassionati con le loro auto senza tempo. Alfa Romeo, mito anche in UK Se per&ograve; parliamo di Alfa Romeo, il riferimento mondiale in fatto di restomod delle auto del Biscione &egrave; di sicuro Alfaholics, piccola officina inglese specializzata non solo nel riportare in vita le vecchie glorie di Arese ma di renderle pi&ugrave; cattive e aggressive, senza per questo sconvolgere la loro anima. Situata nel North Somerset e fondata da Richard Banks, Alfaholics nel tempo &egrave; diventata un vero punto di riferimento mondiale per gli appassionati di Alfa Romeo Giulia serie 105 grazie ai suoi restauri certosini e ai suoi restomod mozzafiato su base Giulia Sprint GT. L&rsquo;attivit&agrave; dell&rsquo;azienda, iniziata infatti gi&agrave; da molti anni come &ldquo;semplice&rdquo; officina di restauro di queste auto, con il tempo si &egrave; specializzata nella trasformazione di vecchie Giulia (coup&eacute; o berline) in modelli della serie GTA o Ti, aggiungendo al tutto interni completamente nuovi, sospensioni ammodernate e un motore prontocorsa.  Alcolizzati dalla GTA Fra tutte le creazioni di questo manipolo (Banks lavora con i figli Maxim e Andrew) di maniaci di Alfa Romeo (Alfaholics &egrave; un gioco di parole composto da Alfa e Alcoholic, alcolizzato) &egrave; sicuramente la gloriosa GTA - R 290, auto che unisce un design senza tempo come quello della classica Giulia ad una meccanica da far venire l&rsquo;acquolina al piede destro. Sotto al cofano in fibra di carbonio (materiale utilizzato anche per le portiere e il bagagliaio) si nasconde infatti un bialbero Alfa Romeo Twin Spark da 2,3 litri di cilindrata e 240 cavalli (di derivazione Alfa 75 ma profondamente elaborato), il tutto su un peso totale di 830 chili, per un rapporto peso/potenza di 290 (da qui il nome) cavalli/tonnellata. Se il motore, dotato di gestione della Motec, non dovesse bastare, a far battere forte il cuore ci sono le sospensioni con braccetti in titanio, i semiassi forati e alleggeriti, il differenziale posteriore autobloccante meccanico e, dulcis in fundo, un cambio manuale con 5 rapporti ravvicinati. Non si pu&ograve; chiedere di pi&ugrave;, se non di guidarne una. Cura dimagrante Seguendo lo stesso processo che la stessa Alfa Romeo utilizzava una volta per trasformare le Giulia GT in GTA, Alfaholics procede per gradi sostituendo quanti pezzi possibile con altri pi&ugrave; leggeri e performanti: oltre quindi a diversi pannelli della carrozzeria in materiale composito, la R 290 prevede cristalli in plexiglass, cerchi in lega di alluminio (a dispetto di quelli in lega di magnesio presente sulle GTA originali) e gli interni sono spogliati di tutti gli arredi non necessari. Il tutto viene condito da una qualit&agrave; che raggiunge livelli altissimi, giustificando cos&igrave; le oltre 3000 ore di lavoro necessarie per creare questa bellezza. Vola a Taiwan Ultima fra le varie R 290 che Alfaholics ha prodotto, l&rsquo;esemplare che potete vedere nelle foto &egrave; destinato ad fortunato cliente taiwanese che ha sborsato la bella cifra di quasi 200.000 sterline, necessarie per mettersi in casa una delle auto pi&ugrave; grintose ed al contempo eleganti che l&rsquo;industria automobilistica abbia mai partorito. Un&rsquo;auto che, pur ammodernata, non perde la sua anima originale ma anzi la porta ad un altro livello, tutto da guidare (forte, la GTA R 290 gira al &lsquo;Ring in meno di 8 minuti) e, come si compete ad una Alfa Romeo, da ascoltare. RUF SCR, bella e quasi impossibile       

Alfaholics, l'officina inglese specializzata nel restauro delle vetture del Biscione, ha realizzato una GTA da 240 cavalli e soli 830 kg di peso

Alfa Romeo Giulia GTA R-290, restomod in carbonio

        Una hypercar Alfa Romeo per partecipare al mondiale endurance? Un progetto ancora inesistente, ma che potrebbe trovare solide basi nelle idee e nei disegni di Arseny Kostromin. Il designer, che ha gi&agrave; lavorato con Volkswagen, Renault e tra i progenitori di Koenigsegg Gemera, ha deciso di omaggiare i 110 anni del Biscione realizzando una vettura prototipo capace di gareggiare nel WEC: &egrave; Alfa Romeo 8C-R Tazio.  L'intento di Kostromin &egrave; stato quello di unire gli elementi tecnologici propri dell'ambito dei modelli prototipi al tipico stile degli esemplari Alfa. Il risultato &egrave; una hypercar che concettualmente, a detta dello stesso autore, si basa sul design della Disco Volante, concept car dei primi anni Cinquanta, ma che risalta nelle sue forme estreme e ultramoderne. LINEE MODERNE, ELEGANZA ALFA Le linee spigolose sono quelle che risaltano maggiormente, coprono dall'anteriore al posteriore passando per le generose fiancate del telaio monoscocca: un flusso spezzato solamente dalle forme tonde dei passaruota. Davanti, tutto &egrave; pensato per l'aerodinamica. Accanto a una sorta di triangolo frontale (chiaro riferimento al trilobo Alfa), troviamo delle grandi prese d'aria utili a gestire i flussi aerodinamici e a raffreddare il motore. Per accenturare l'effetto suolo, si fa ricorso a uno splitter abbassato. Sopra di esso, tre fari caratterizzano l'impianto di illuminazione, meno pronunciato del solito. 50 anni di Alfa Romeo Montreal: la bella che forse non ballava FOTO Attenzione all'aerodinamica anche nel posteriore, dove a dominare la scena &egrave; l'immancabile alettone, verniciato con il tricolore e la scritta 'Alfa Romeo'. Alettone segmentato che dista a pochi centimetri dal singolo tubo di scarico, in titanio, targato Akrapovic, posto in una posizione inusualmente rialzata. I fari, che richiamano le forme di un quadrifoglio, rappresentano un altro palese tributo alla storia Alfa Romeo. A spingere la "bestia", un potente V12 aspirato. LEGGENDA NUVOLARI Riguardo la scelta del nome, la spiegazione &egrave; quasi superflua. L'omaggio &egrave; in questo caso dedicato al grande Tazio Nuvolari, probabilmente miglior pilota italiano di tutti i tempi, che con il Biscione corse e vinse tantissime gare storiche, dai Gran Premi europei degli anni Trenta fino alla 24 Ore di Le Mans. Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm, le caratteristiche del mito che ritorna        

Arseny Kostromin, tra i designer ad aver creato Koenigsegg Gemera, ha disegnato una vettura prototipo dalle forme estreme, omaggio alla storia del Biscione, capace di unire sapienza tecnologica e linee eleganti

Alfa Romeo 8C-R Tazio, hypercar endurance da sogno

In 110 anni di storia, di Cuore Sportivo, la sigla tra tutte pi&ugrave; iconica, sta perfettamente in mezzo: 1965 per la prima volta, 2020 di nuovo. Alfa Romeo Giulia GTA e Alfa Romeo Giulia GTAm riportano alla luce la sigla Gran Turismo Alleggerita introdotta per la prima volta con Giulia Sprint, esperienza stradale e da corsa, a met&agrave; anni Sessanta, tradotta da Autodelta in un progetto, GTAm (maggiorata) che seppe imporsi sulla scena internazionale del campionato Turismo dal 1970.  La A definisce l&rsquo;intervento principe sul progetto Giulia Quadrifoglio. Alleggerita. Una cura che passa da materiali pregiati, un esteso utilizzo della fibra di carbonio, impiegata non solo per l&rsquo;aerodinamica firmata Sauber AeroKit.    Peso e motore di Giulia GTA  Sono ben 100 i kg di differenza tra la Quadrifoglio e la Giulia GTA, mentre la potenza del motore V6 biturbo 2.9 litri passa da 510 a 540 cavalli, collegato a una linea di scarico Akrapovic in titanio. Calcoli semplicissimi dicono quanto il rapporto peso-potenza sia a tutti gli effetti da supercar con 2,82 kg/cv e favorisca un&rsquo;accelerazione &ndash; aiutata dalla perfetta gestione di motore e trasmissione mediante Launch Control &ndash; in 3,6 secondi.  Tiratura limitata  La produzione delle GTA Giulia, plurale che non deve dimenticare la versione GTAm, &egrave; limitata a 500 esemplari, a seguito dell&rsquo;ordine vi sar&agrave; un percorso di vendita nel quale il cliente sar&agrave; assistito passo passo da un ambasciatore Alfa Romeo, fino alla consegna. Non mancheranno i pacchetti extra, la &ldquo;customer experience&rdquo; passer&agrave; da un pacchetto che comprende un casco Bell in livrea GTA, il completo tuta, guanti, scarpe firmato Alpinestars, il telo coprivettura e un corso di guida dell&rsquo;Accademia Alfa Romeo.  Aerodinamica e assetto  Alfa Giulia Quadrifoglio cambia in pi&ugrave; punti per diventare GTA. L&rsquo;anteriore adotta uno splitter attivo, elemento aerodinamico centrale per gestire l&rsquo;aria sotto la vettura, estratta dal diffusore in fibra di carbonio. In fibra &egrave; anche lo spoiler sul bagagliaio, nonch&eacute; il cofano motore, il tetto, il paraurti anteriore e i passaruota, fino ai sedili monoscocca e il (confermato) albero di trasmissione.    Realizzazione in alluminio, invece, per portiere, motore e sospensioni. L&rsquo;assetto beneficia di un ampliamento delle carreggiate di ben 50 mm e di tarature differenti per ammortizzatori, molle e caratteristiche delle boccole; assi alle cui estremit&agrave; stanno i cerchi in lega da 20 pollici, monodado. Soluzione, anche qui, da pista, per la prima volta su una berlina stradale.  Alfa Giulia GTAm, due posti omologata  Ecco, omologata per l&rsquo;utilizzo su strada &egrave; anche Alfa Romeo Giulia GTAm. Risulta &ldquo;solo&rdquo; ulteriormente specializzata. Dove Giulia GTA &egrave; una quattro posti, GTAm rimuove i sedili posteriori, si presenta in configurazione due posti e con cinture Sabelt a 6 punti; installa un rollbar nella zona posteriore, con importanti vantaggi anche sulla rigidit&agrave; complessiva dell&rsquo;auto, ed estende il rivestimento in Alcantara a un fondo nel quale poter alloggiare caschi ed estintore. Alcantara presente, su GTA, in plancia e sui sedili.  I puristi della prestazione apprezzeranno, anche, le vetrature in Lexan, materiale ultraleggero che dalle corse va su strada e sostituisce il vetro. Dulcis in fundo, le note pi&ugrave; evidenti di una Giulia GTAm rispetto a GTA: lo spoiler posteriore si trasforma in una vera e propria ala in carbonio, lo splitter attivo estende ulteriormente il proprio sviluppo. 

Ritorna sulla scena la sigla GTA, Alfa Romeo Giulia dalla Quadrifoglio incrementa le prestazioni con un peso ridotto e un motore V6 potenziato. Novit&agrave; di assetto e aerodinamica, la GTAm &egrave; una due posti

Alfa Romeo Giulia GTA e GTAm, le caratteristiche del mito che ritorna

        Alfa Romeo Giulia GTA sar&agrave; svelata oggi pomeriggio alle 16.30. La Casa di Arese ha confermato, prima tramite un video emoziale, poi con il primo teaser del nuovo modello.&nbsp; Che rivela una sezione dell'anteriore. Spiccano un design pi&ugrave; estremo, per prese d'aria, uso di fibra di carbonio e aerodinamica attiva. Un antispasto di nuova GTA.  Definito come "ritorno leggendario", Giulia GTA doveva essere una delle stelle del Salone di Ginevra, prima della sua cancellazione a causa del coronavirus. In barba al virus cinese, oggi pomeriggio toner&agrave; una Gran Turismo Alleggerita, un acronimo mitico per il Biscione. Alfa richiama pi&ugrave; volte il suo mitico passato. La chiave per&ograve; &egrave; l'estrema e modernissima configurazione di Giulia GTA 2020. Queste le definizioni rilasciate da Alfa Romeo.  &ldquo;II cofano leggermente rialzato e caratterizzato da un taglio netto permette di alloggiare un motore pi&ugrave; potente.&rdquo; "I rivetti sulle fiancate e sui passaruote conferiscono maggior solidit&agrave; alla scocca e ne aumentano la stabilit&agrave;.&rdquo; &ldquo;Il&nbsp;peso ridotto a 745 kg, a vuoto, permette di migliorare prestazioni e maneggevolezza dell&rsquo;auto.&rdquo;  La citazione dei 745 kg riporta alla&nbsp;Giulia Sprint GTA, presentata il 18 febbraio 1965. Il rombo del V6   sound onAppuntamento a #GIMSSWISS. #AlfaRomeo pic.twitter.com/2rCVpzvaTe &mdash; Alfa Romeo Italia (@AlfaRomeoIT) February 22, 2020     I riferimenti al passato in chiave moderna si traducono in aerodinamica attiva, assetto regolabile e ovviamente al V6 turbo di 2.9 litri con oltre 600 cavalli, forse 625. Peso ridotto a circa 1.500 kg e un allestimento speciale con carbo-ceramici e appendici aerodinamiche pi&ugrave; estreme. Non resta che aspettare poche ore e godersi lo spettacolo. Giulia GTA, sfugge la prima immagine del muletto?       

La nuova serie speciale della supersportiva a quattro porte del Biscione sar&agrave; svelata alle 16.30

Alfa Romeo Giulia GTA, oggi è il grande giorno: il primo teaser

Saranno 110 candeline GTA per il compleanno del Biscione.&nbsp;L&rsquo;anniversario Alfa Romeo potrebbe essere anticipato al Salone di Ginevra dalla versione estrema di Giulia Quadrifoglio. Il magazine spagnolo CocheSpias su Instagram ha pubblicato la foto di un prototipo mascherato della berlina e l&rsquo;aspettativa &egrave; tornata alle stelle.  L&rsquo;immagine mostra una Giulia con un wrapping in bianco e nero. Dovrebbe essere l&rsquo;erede delle amate di due modelli quasi venti anni fa, 156 GTA e Giulia GTA, che sotto il cofano avevamo il sempre amato V6 &ldquo;Busso&rdquo; di 3.2 litri da 250 cavalli.  Alfa 4C con motore elettrico Yamaha  Le cose dovrebbero cambiare in modo drastico. Giulia GTA dovrebbe essere fedele in toto all&rsquo;acronimo Gran Turismo Alleggerito, abbassando, grazie all&rsquo;uso di materiali speciali, il peso di circa 100 kg, fino a una massa di poco superiore ai 1500 kg. Con nuovi paraurti, estrattori, spoiler e impianto frenante.  GTA da 216 cv/litro  E soprattutto il V6 avr&agrave; pi&ugrave; del doppio della potenza. Niente powertrain ibrido, avr&agrave; un motore solo termico, sempre il V6 di origine Ferrari dell&rsquo;attuale Quadrifoglio, ma con una potenza di 625 cavalli.   Che, essendo la cilindrata di 2.891 cm3, avrebbe un rapporto peso/potenza da record, circa 216 cavalli/litro. L&rsquo;asticella sarebbe portata davvero molto in alto. Giulia GTA sarebbe realizzata in 110 esemplari, ovviamente.    &nbsp;  &nbsp;  &nbsp;   Visualizza questo post su Instagram   &nbsp;  &nbsp;  @pablomarlorente nos manda esta foto de Alfa y el posible Giulia GTA. &iquest;Lo ser&aacute;? La foto es de @simonemasetti_ #alfaromeo #giuliaGTA #Alfaromeofans #instaalfa #carnews #cochespias #fotosespia #alfalovers  Un post condiviso da  CocheSpias (@cochespias) in data: 21 Feb 2020 alle ore 12:24 PST      Alfa Romeo, il logo celebrativo dei 100 anni 

La supersportiva del Biscione dovrebbe avere una potenza specifica di 216&nbsp;cavalli/litro

Alfa Romeo Giulia GTA, sfugge la prima immagine della V6 da 625 cv?

          Clicca qui e prova gratuitamente le finaliste del Car of the Year 2020  Ecco la prima Alfa Romeo elettrica marciante. Il cuore per&ograve; &egrave; Yamaha: per vedere la prima EV del Biscione, come noto, sar&agrave; necessario aspettare il 2022 con il B-SUV, probabilmente realizzato sulla piattaforma CMP del Gruppo PSA.  Intanto la Casa giapponese ha presentato il suo powertrain al 100% elettrico, sviluppato per applicazioni su vetture. Come muretto ha utilizzato una Alfa Romeo 4C.  Scelta mirata, perch&eacute; la leggerezza della supercar tascabile, dotata di scocca in fibra di carbonio, e le sue caratteristiche dinamiche generali la rendono idonea allo scopo. Potenza fino a 200 kW Si tratta di un motore elettrico a magneti permanenti capace di erogare una potenza tra 47 e 272 cavalli (da 35 a 200 kW).   Yamaha ha annunciato che sar&agrave; in grado tutte le altre parti necessarie per creare un pacchetto completo, pronto ad essere utilizzato da qualsiasi vettura. Il Costruttore non ha dichiarato la capacit&agrave; delle batterie utilizzate sul muletto. Pur coperta dalla solita pellicola mimetica, Alfa 4C &egrave; chiaramente riconoscibile: fa effetto vedere la sportiva partire nel totale silenzio. Segno dei tempi. Romeo Ferraris potenzia Alfa Romeo 4C       

La Casa giapponese prepara un propulsore con potenza fino a 272 cavalli. La sportiva del Biscione scelta come muletto ideale

Alfa Romeo 4C, elettrica dal cuore Yamaha

        Le parole Alfa Romeo e DTM, nella mente e nei cuori degli appassionati italiani del motorsport, significano Nicola Larini e Alessandro Nannini, e rimandano a quei mitici anni, tra il 1993 e il 1996, in cui la Casa milanese partecip&ograve; al campionato turismo tedesco con la 155 V6 TI, soppiantando il dominio di BMW e Mercedes. Berger "Alfa dovrebbe tornare nel DTM con la Giulia" Un periodo indimenticabile per lo sport italiano, culminato con il titolo vinto da Larini nel 1993 e il terzo posto sempre dello stesso pilota toscano nel &rsquo;94 e del suo conterraneo Nannini nel &rsquo;96. Anni ormai sfuggiti nel mito, che per&ograve; rivivono, se non sull&rsquo;asfalto dei circuiti europei, nei lavori di LP Design. IL CREATORE Lorenzo Prati, in arte LP Design, &egrave; un ragazzo con la passione per le auto italiane, soprattutto Alfa Romeo. Creatore di modelli 3D per videogiochi e render 2D e 3D tramite programmi specifici, ha recentemente realizzato Alfa Giulia GTV, un&rsquo;auto pensata apposta per gareggiare al DTM sulla base di una Giulia Quadrifoglio.  LINEE E AERODINAMICA RACING LP Design era partito pubblicando un concept in cui l&rsquo;auto immaginaria risaltava in tutta la sua potenza aerodinamica.  Caratterizzata da linee squadrate e compatte in puro stile racing, Alfa Giulia GTV presenta uno splitter sul paraurti anteriore proprio sotto le grandi bocche d&rsquo;areazione, poste ai lati della tradizionale griglia triangolare Alfa. Griglia che sembra quasi &ldquo;partorisca&rdquo; i due fari a LED, aggiornati secondo linee sinuose e dinamiche che li fanno sembrare due occhi pronti a illuminare la strada. O meglio, la pista.   Clicca qui e prova gratuitamente le finaliste del Car of the Year 2020  La fibra di carbonio costituisce i due grandi sfoghi d&rsquo;aria sul cofano, nonch&eacute; le fiancate, sia per ragioni di puro piacere estetico che per motivi di aerodinamica. La zona posteriore, invece, &egrave; caratterizzata dall&rsquo;ampio alettone nella parte alta e da un grande diffusore nella parte bassa. L&rsquo;ICONICA LIVREA MARTINI  LP Design ha in seguito aggiunto i colori ufficiali della livrea, tingendo la sua creatura degli storici colori Martini Racing, rosso-blu-nero su bianco, e l&rsquo;iconico logo del marchio di bevande alcoliche. Evidenti, poi, il quadrifoglio verde Alfa Romeo e gli pneumatici targati Hankook. Alfa Romeo, voci su una nuova Giulia Quadrifoglio GTA       

Ecco come l&rsquo;appassionato Lorenzo Prati immagina un nuovo modello del Marchio italiano da far gareggiare nel campionato turismo tedesco, proprio come Larini e Nannini negli anni &rsquo;90 con la mitica 155 V6 TI

Alfa Romeo GTV DTM Martini, la creazione di LP Design FOTO

        Secondo alcune fonti del forum Moparinsiders.com, Alfa Romeo starebbe lavorando a una Giulia Quadrifoglio GTA da presentare a marzo al prossimo Salone di Ginevra. La notizia non ha alcuna ufficialit&agrave;, da FCA tengono le bocche chiuse e quelli indicati dal sito web sono solo rumors. Ma la voce c&rsquo;&egrave;.  RIDUZIONE DEL PESO Secondo Moparinsiders.com, Alfa Romeo vorrebbe lanciare una versione di Giulia Quadrifoglio ancora pi&ugrave; performante, tanto da rispolverare la sigla GTA, gi&agrave; utilizzata per la coup&eacute; realizzata dal 1965 al 1975. La motivazione sta nel peso: GTA sta per &ldquo;Gran Turismo Alleggerita&rdquo;, e infatti pare che la nuova berlina sportiva possa essere alleggerita di almeno 20 kg. MOTORE DA 620 CV: &Egrave; RECORD L&rsquo;innovazione pi&ugrave; importante riguarderebbe la motorizzazione, con il V6 capace di erogare 620 CV, 100 in pi&ugrave; di Giulia Quadrifoglio standard, abbinata a un cambio non pi&ugrave; manuale ma automatico a 8 velocit&agrave;. Questi numeri, se effettivi, renderebbero la nuova GTA la vettura con il propulsore di serie pi&ugrave; potente in circolazione per rapporto cavalli/litro: 214,45 CV/l. E i 211 CV/l di Mercedes-AMG A45 verrebbero relegati al secondo posto. EDIZIONE LIMITATA DA LANCIARE A MARZO O A GIUGNO Le fonti affermano inoltre che la nuova GTA verr&agrave; prodotta in edizione limitata, certamente per il mercato europeo, in dubbio per quello nordamericano. E anche se non sar&agrave; per Ginevra, nuova Giulia Quadrifoglio GTA potrebbe essere svelata al pubblico il prossimo 24 giugno a Milano, come &lsquo;piatto forte&rsquo; delle celebrazioni per il 110&deg; anniversario del Marchio. Alfisti e non, le indiscrezioni si fanno interessanti: staremo a vedere cosa corrisponder&agrave; a verit&agrave;.       

Lo sostengono fonti del forum Moparinsiders: il Marchio starebbe lavorando a una versione pi&ugrave; potente della berlina sportiva, capace di spingersi a 620 CV. Ecco quando pu&ograve; essere presentata

Alfa Romeo, voci su una nuova Giulia Quadrifoglio GTA

        Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio ha vinto nella categoria Performance SUV ai premi 2020 del magazine britannico &lsquo;4x4&rsquo;.  LE MOTIVAZIONI DELLA VITTORIA La giuria di &lsquo;4x4&rsquo;, che come suggerisce il nome &egrave; una testata specializzata in esemplari 4x4 e pick-up, ha eletto il SUV italiano per le doti di dinamica di guida, il motore V6 e la praticit&agrave;. Spinto da un V6 biturbo da 2.9 litri, Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio &egrave; capace di spingersi alla velocit&agrave; massima di 283 km/h, impiegando 3.8 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h. DICHIARAZIONI ENTUSIASTE Ha commentato Alan Kidd, editor del magazine: &ldquo;Adesso ci sono cos&igrave; tanti SUV ad alte prestazioni, e molti di loro sono buoni - o almeno, molto veloci. Ma nessuno &egrave; divertente come Stelvio Quadrifoglio&rdquo;. &ldquo;&Egrave; qualcosa di speciale, non solo per il V6 twin-turbo da 510 CV (che comunque aiuta), ma Stelvio Quadrifoglio &egrave; in grado di fare cose in cui gli altri SUV non riescono. Anche se impostato in modalit&agrave; Corsa, &egrave; facile da controllare. A differenza di altri 4x4 ad alta potenza, non si fa sentire pesante. Stelvio Quadrifoglio riesce a essere un valido cinque posti - afferma Kidd - capace di avere un ampio carico&rdquo;. Alfa Romeo, nuova linfa dalla fusione FCA-PSA?       

La vettura italiana ha trionfato nella propria categoria ai premi indetti dal magazine britannico &lsquo;4x4&rsquo;, che ne ha elogiato potenza del v6 biturbo, dinamica di guida e praticit&agrave;

Alfa Romeo Stelvio Quadrifoglio è il Performance SUV 2020

        GT Electric &egrave; una Alfa Romeo Giulia Sprint GT (Tipo 105) da 525 cavalli. Di fatto immutata nel fascino dello stile di sportiva di met&agrave; anni Sessanta, porta su strada un motore elettrico. E&rsquo; il momento delle Alfa a elettroni, almeno per vetture speciali. Dopo Giulia Quadrifoglio di Romeo Ferraris per ETCR ecco un&rsquo;altra &ldquo;chicca&rdquo;, realizzata da Totem Automobili, startup di Venezia, che presenter&agrave; la sua rima opera a luglio 2020 al al Goodwood Festival of Speed.  Nella sostanza Giulia GT Electric &egrave; un esempio di restomod, aggiornamento di un&rsquo;auto storica mantenendo il design e aggiungendo contenuti attuali,&nbsp;di altissimo livello nello specifico caso. Della coup&eacute; di Bertone &egrave; rimasto il 10% di originale. Il telaio &egrave; stato rinforzato, ci sono cerchi da 17&rdquo; omaggio alla 33 Stradale e i parafanghi sono pi&ugrave; larghi di 18 centimetri. Presenti gli ammortizzatori regolabili. L&rsquo;abitacolo non &egrave; stato mostrato, ma manterr&agrave; lo stile originale, con l&rsquo;aggiunta di un roll-bar e di un display per monitorare motore e batterie. Degli accumulatori non &egrave; stata svelata la capacit&agrave;, ma si conosce il peso, 350 kg, e l&rsquo;autonomia teorica, 320 chilometri. Al posto del mitico bialbero Alfa Romeo c&rsquo;&egrave; il motore elettrico da 525 cavalli, che garantisce un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,4 secondi.       

Il startup veneziana presenter&agrave; a Goodwood 2020 il suo speciale prodotto restomod

Totem GT Electric, una Giulia Sprint GT da 525 cavalli

        La nuova societ&agrave; che nascer&agrave; dalla fusione FCA-PSA ha fatto felici i mercati e promette bene. Tavares gi&agrave; in fase di accordo aveva premesso che tutti i Marchi sopravviveranno. Mike Manley dopo la firma ha detto. &ldquo;Ci sono Case con forti radici nazionali, una base sui cui costruire successo&rdquo;. Se dalla parte francese DS &egrave; una storia nata da pochi anni e non ancora decollata, da quella italiana i nomi sotto gli occhi di tutti sono tre. Alfa Romeo, Lancia e Maserati. Lancia &egrave; rimasta solo con Ypsilon (pur sempre performante in Italia), Maserati &egrave; gi&agrave; nel pieno di un piano industriale di rilancio. Alfa invece resta nel guado. Con Stelvio e Giulia come unici alfieri a breve termine, Giulietta prossima al commiato e in attesa del SUV compatto, anche plug-in hybrid, Tonale. E pi&ugrave; avanti dello sport utility del segmento B anche al 100% elettrico. Tavares ha promesso l&rsquo;elettrificazione per tutti i modelli della gamma entro il 2021. Questo potrebbe essere un acceleratore per il Biscione, che aveva in tabella l&rsquo;esordio della versione plug-in ibrida di Tonale a fine 2021 e le versioni elettrificate per Giulia e Stelvio solo a seguire. Risorse aggiuntive della nuova societ&agrave;, evidenti economie di scala, piattaforme condivise, soprattutto per i segmenti B e C, dove Alfa sta lasciando campo libero (l&rsquo;addio a MiTo e il prossimo a Giulietta) sono fattori che lasciano spazio a prospettive interessanti. Posto che Maserati sta al piano di sopra, per dimensioni e prezzi, Alfa Romeo costituir&agrave; assieme a DS il team premium/sportivo per le auto compatte e medie. DS da gennaio a novembre 2019 ha immatricolato in Europa 43.950 vetture (+5,9%). Alfa Romeo 46.932 (-37,5%), pagando un calo notevole, ma avendo un prezzo medio (e teoricamente utili) pi&ugrave; alto. Il prestigio di Alfa, sulla carta, non si discute. A Tavares e i suoi manager, compreso Manley, resta in mano in pallino: non facile. Il tempo &egrave; scaduto? Senza dubbio, rispetto al rilancio progettato da Sergio Marchionne le risorse sono superiori.&nbsp;       

Tavares e Manley hanno annunciato il grande piano di elettrificazione un rilancio di tutti i Marchi. Il Biscione rialzer&agrave; la testa?

Alfa Romeo, nuova linfa dalla fusione FCA-PSA?

        La domanda &egrave; la stessa da parecchi anni: quale futuro per Alfa Romeo? Con Giulietta in uscita di produzione nel 2020, di fatto Giulia e Stelvio, pur aggiornate, dovranno reggere da sole sul mercato per oltre un anno, fino all&rsquo;arrivo di Tonale. Il SUV medio &egrave; atteso per il 2021.  Ce la far&agrave; il Biscione a non sparire dai radar?&nbsp; Carlos Tavares, il numero uno della futura alleanza PSA-FCA, potrebbe essere l&rsquo;uomo della soluzione.&nbsp; Automotive News, punta sulle qualit&agrave; mostrate a pi&ugrave; riprese dal manager poroghese. Dal 2014&nbsp;Tavarese ha tirato fuori dalle secche il Gruppo&nbsp;PSA. Rilanciandolo per prodotto, razionalizzazione e profitto a tal punto da poter inglobare&nbsp;Opel, riuscendo a ripiabare gli ormai cronici passivi della Casa tedesca. Alfa Romeo rappresenterebbe la prova suprema per Tavares. Riuscire&nbsp;nel rilancio reale del Biscione, sempre nel cuore di quasi tutti gli amanti dell&rsquo;auto, ma con numeri di vendita lontanissimi dalle previsioni, rappresenterebbe la consacrazione. Un gol che Manley e ancor prima Marchionne (pur econombiabile proporre una strada speciale per Alfa) non sono riusciti a fare.&nbsp; La notizia della contrazione della gamma del Biscione a&nbsp;quattro modelli (Giulia, Stelvio, Tonale e SUV compatto) l&egrave; stato il pi&ugrave; recente passo ufficiale per il&nbsp;2022. Di fatto Manley ha dimezzato quello che Marchionne aveva prospettato il 1&deg; Giugno 2018, con sette modelli e soprattutto le supersportive GTV e 8C. Sogni che rimarranno chiusi a doppia mandata nel cassetto.  Dal canto suo, Tavares ha detto che nella futura allaeanza&nbsp;nessun Marchio cesser&agrave; l'attivit&agrave;. Per Alfa si prospettano almeno un paio di anni di sofferenza, in cui caleranno le quote di mercato. Il manager ha la fama di "car guy" &egrave; il fascino di Alfa non lo lascerebbe indifferente. Con PSA gi&agrave; avanti nella diversificazione dell'offerta di powertrain, Diesel, Benzina ed elettrico, come nel caso di Peugeot 208 e 2008 e Opel Corsa, destinato ad ampliarsi, saranno disponibili numerose piattaforme. Utili anche per Alfa Romeo, come nel caso del B-SUV anche&nbsp;full electric, atteso per il 2022. PSA potrebbe fornire ad Alfa parte del banco organi per allargare la gamma. Nelle mani di Tavares c'&egrave; il futuro del Biscione.       

Il manager di PSA ha i mezzi, come per Opel, per un rilancio di prodotto del Biscione

Alfa Romeo, la gamma futura nella mani di Tavares

        Alfa Romeo Giulia torna in pista. Lo fa nella nascente serie ETCR, campionato turismo elettrico che nel 2020 terr&agrave; a battesimo la categoria con 4 appuntamenti, ai quali parteciperanno Cupra con la e-Racer, Hyundai con Veloster N e Romeo Ferraris con Giulia ETCR. E' un nome che torna, visti i fasti sportivi celebrati a partire dagli anni Sessanta, con la Giulia Ti Sport prima e le GTa poi, con nomi del calibro di De Adamich, Dini, Hezemans, Picchi.  Il progetto dell&rsquo;azienda brianzola arriva dopo i successi raccolti con la Giulietta nel campionato TCR, uno sviluppo di Giulia condotto con la consulenza tecnica di Hexathron Racing System. La formula della categoria prevede un powertrain elettrico standard, come la batteria &ndash; fornita da Wiliams Advanced Engineering &ndash;, l&rsquo;inverter e l&rsquo;elettronica di controllo. Ampia libert&agrave; nello sviluppare il telaio, entro le specifiche regolamentari, con la possibilit&agrave; anche di trasformare i progetti del campionato TCR per prendere parte alla &ldquo;stagione pilota&rdquo; della serie ETCR. &ldquo;Dopo aver ottenuti con Alfa Romeo Giulietta TCR i migliori risultati che potessero essere raggiunti da un programma indipendente come il nostro, ci tuffiamo con coraggio nel nuovo concept della serie ETCR. Crediamo che l&rsquo;elettrico sia la scelta ovvia per il futuro, non solo per la mobilit&agrave; ma anche per le corse&rdquo;, ha commentato Michela Cerruti, direttore delle operazioni in Romeo Ferraris. Leggi anche: Giulia Ferraris, se la Quadrifoglio non basta... Due costruttori ufficiali, Hyundai e Cupra, sfidati da un team privato: &ldquo;I nostri ingegneri sono gi&agrave; al lavoro e iniziamo questo viaggio dopo i grandi costruttori che sono gi&agrave; da un po&rsquo; impegnati nelle corse elettriche, con molte pi&ugrave; risorse di un costruttore privato come siamo noi. A ogni modo faremo del nostro meglio per mantenere alta la reputazione, come abbiamo sempre fatto finora&rdquo;, ha proseguito Cerruti. Quanto alle specifiche tecniche dei progetti destinati alla serie ETCR, dal powertrain &ndash; due motogeneratori sull&rsquo;asse posteriori &ndash; la potenza massima erogata &egrave; di 680 cavalli e, rispetto a un progetto di vettura TCR, l&rsquo;aggravio di peso &egrave; nell&rsquo;ordine dei 400 kg. La batteria &egrave; installata sul fondo dell&rsquo;abitacolo.       

Dall'esperienza con Giulietta nel turismo internazionale, Romeo Ferraris prender&agrave; parte alla serie ETCR con un'Alfa Romeo Giulia e sfider&agrave; Cupra e-Racer e Hyundai Veloster N

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