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Luca Talotta
8 lug 2025
Per mesi si è temuto il peggio. Lo stop agli incentivi auto elettriche 2025 sembrava certo, e con esso la chiusura di una porta cruciale verso la mobilità sostenibile. Ma all’ultimo momento, grazie alla revisione del PNRR da parte del Governo italiano, è arrivato il via libera della Commissione Europea: 1,2 miliardi di euro saranno destinati all’acquisto di veicoli elettrici, con priorità a chi rottama un’auto vecchia e inquina di più.
Una scelta che difendiamo con forza: è solo grazie a misure concrete come queste che si può sostenere davvero il passaggio all’elettrico, senza penalizzare chi ha meno possibilità economiche. In più, i bonus regionali cumulabili e le promozioni delle case auto rendono oggi realistica una soglia che fino a ieri pareva impossibile: SUV elettrici nuovi a meno di 15.000 euro.
Il nuovo piano incentivi auto elettriche 2025 prevede:
Fino a 11.000 euro di sconto per ISEE < 30.000 euro (con rottamazione)
Fino a 9.000 euro per ISEE tra 30.000 e 40.000 euro (con rottamazione)
Le agevolazioni sono concentrate nelle aree urbane ad alta densità, dove le emissioni rappresentano una seria minaccia alla salute pubblica. Obiettivo: rinnovare il parco circolante, tra i più vecchi d’Europa, e spingere verso mezzi a zero emissioni.
Grazie a questo quadro favorevole, oggi è possibile comprare un SUV elettrico con meno di 15.000 euro, una soglia che apre il mercato a una platea ben più ampia di famiglie.
Ecco cinque modelli concreti, adatti a ogni esigenza, che possono rientrare nel budget approfittando dell’ecobonus 2025.
Prezzo scontato: da 13.900 euro
Motore: 83 kW (113 CV)
Accelerazione 0-100 km/h: 11 s
Bagagliaio: 361-1.315 litri
Note: Versatile, italiana, spaziosa. Ottima anche per famiglie
La nuova Fiat Grande Panda elettrica è l’orgoglio della produzione nazionale. Con l’ecobonus e lo sconto promozionale Stellantis, si può acquistare nella versione Red a un prezzo davvero competitivo.
Prezzo scontato: da 12.900 euro
Motore: 83 kW (113 CV)
Autonomia stimata: oltre 300 km
Bagagliaio: 310 litri
Note: Compatta, ideale per la città ma anche per la gita fuori porta
Una delle più vendute del 2025 nella sua fascia, la nuova ë-C3 dimostra che l’elettrico può essere pratico e popolare. Tra le migliori in rapporto qualità-prezzo.
Prezzo scontato: da 13.200 euro
Motore: 95 CV e 165 Nm
Autonomia: 325 km
Dimensioni: 4,04 x 1,74 x 1,63 m
Note: SUV urbano, provenienza cinese ma distribuzione italiana
Importata dal brand italiano EMC, la Yudo è una proposta concreta per chi cerca un city SUV economico, agile e completamente elettrico.
Prezzo scontato (versione base): sotto i 15.000 euro
Motore: 125 kW (170 CV)
Autonomia: fino a 465 km
Uscita: settembre 2025
Note: La sorpresa del mercato, ottimo mix tra autonomia e prezzo
Il nuovo MG ES5 promette di scuotere il mercato nel secondo semestre 2025. Le prime versioni in arrivo, in offerta con incentivi e rottamazione, saranno vendute a prezzi eccezionalmente bassi.
Prezzo scontato: sotto i 10.000 euro
Motore: da 45 o 65 CV
Autonomia: fino a 225 km
Note: Piccola, cittadina, ideale per chi vuole spendere pochissimo
La Dacia Spring, anche se non propriamente un SUV, è spesso assimilata al segmento crossover. Con gli incentivi, è l’elettrica più economica in commercio.
La disponibilità degli incentivi 2025 non è illimitata. Come accaduto in passato, il rischio di esaurimento fondi è reale. Inoltre, i tempi di consegna delle auto elettriche – soprattutto dei modelli più richiesti – possono allungarsi rapidamente.
Ecco perché è il momento giusto per decidere. Mai come oggi il passaggio all’elettrico è stato così accessibile, anche per chi ha un budget ridotto. Ma serve chiarezza, comunicazione, trasparenza. Le istituzioni devono garantire semplicità nelle pratiche e disponibilità reale degli sconti.
Bene gli incentivi, ma non bastano. Senza un’accelerazione sulla rete di colonnine di ricarica rapida, soprattutto nei piccoli centri e nel Sud Italia, il rischio è che l’auto elettrica resti una promessa irrealizzabile.
L’ecobonus 2025 nasce proprio dal mancato raggiungimento degli obiettivi del PNRR sulla ricarica, ed è giusto che i fondi siano stati riassegnati. Ma ora servono investimenti paralleli sulle infrastrutture, per evitare che chi compra oggi si ritrovi domani senza un punto di ricarica accessibile.
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