        &Egrave; il 2019 quando Volvo lancia i suoi primi modelli di camion elettrici, e oggi a distanza di cinque anni i nuovi dati di monitoraggio della flotta mostrano che sono stati percorsi pi&ugrave; di 80 milioni di chilometri (o 2.000 giri del mondo!). Coprendo la stessa distanza con camion equivalenti alimentati a diesel si sarebbero consumati pi&ugrave; di 25 milioni di litri di gasolio e le emissioni di anidride carbonica dallo scarico sono state ridotte di 68.000 tonnellate. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella L&rsquo;esperienza di Volvo &ldquo;Sono felice di vedere come le aziende di trasporto stiano abbracciando i vantaggi dei camion elettrici nelle operazioni quotidiane. Il settore dei trasporti rappresenta il 7% delle emissioni globali di carbonio e i camion elettrici a batteria sono uno strumento importante per ridurre l'impronta climatica. Grazie a molti primi utilizzatori possiamo gi&agrave; vedere l'enorme potenziale di questa tecnologia&rdquo;, ha dichiarato Roger Alm, Presidente di Volvo Trucks. L'ingresso precoce di Volvo nel segmento degli camion elettrici ha permesso di acquisire un'esperienza unica nel settore dei trasporti elettrici a emissioni zero, esperienza che viene utilizzata nello sviluppo delle offerte elettriche Volvo di prossima generazione. Guardando i numeri, le consegne globali di camion elettrici da parte di Volvo Trucks sono aumentate del 256%, raggiungendo i 1.977 camion nel 2023, e l'azienda vede un continuo interesse da parte dei clienti nel 2024. In Europa, pi&ugrave; della met&agrave; dei clienti di camion elettrici ha scelto un Volvo nel primo trimestre di quest'anno (la quota di Volvo nel segmento dei camion elettrici &egrave; stata del 56%). Negli Stati Uniti, Volvo ha rappresentato il 44% di tutti i camion elettrici venduti. Finora Volvo ha consegnato pi&ugrave; di 3.500 camion elettrici a clienti in 45 Paesi di sei continenti. &ldquo;Non solo le aziende di trasporto, ma anche gli acquirenti di servizi di trasporto e logistica stanno aderendo all'iniziativa SBTi (Science Based Target) e iniziano a richiedere ai loro fornitori soluzioni di trasporto sostenibili. Questo &egrave; un altro fattore di spinta per il passaggio ai camion elettrici&rdquo;, afferma Roger Alm. Le esigenze di trasporto I camion elettrici Volvo soddisfano le esigenze di un'ampia gamma di applicazioni, dalla distribuzione urbana alla gestione dei rifiuti, dal trasporto regionale alle costruzioni. Nei cinque anni di elettrificazione, Volvo ha anche costruito una solida esperienza nell'ottimizzazione dell'uso dell'energia installata, nella ricarica e nella manutenzione dei camion elettrici. Dal 2019 a oggi, Volvo Trucks ha gradualmente ampliato la sua offerta elettrica, fino ad arrivare alla gamma attuale che comprende otto camion completamente elettrici: Volvo FL Electric, FE Electric, FM Electric, FM Low Entry, FMX Electric, FH Electric, FH Aero Electric e VNR Electric. Il pi&ugrave; venduto &egrave; il Volvo FH Electric, che &egrave; stato recentemente selezionato per il premio International Truck of the Year per il 2024. Attraverso l&rsquo;Europa a zero emissioni       

Veicoli che hanno ridotto le emissioni di CO2&nbsp;e hanno anche migliorato l'ambiente di lavoro dei conducenti

I camion elettrici di Volvo hanno percorso più di 80 milioni di km in 5 anni

        Su e gi&ugrave; per l&rsquo;Europa con il Suv compatto Volvo EX30 da Milano a G&ouml;teborg e ritorno, toccando le citt&agrave; di Copenaghen, Lubecca e Norimberga, sulle strade svedesi, danesi, tedesche austriache, svizzere e - ovviamente - italiane. Dal nuovo World of Volvo di G&ouml;teborg, nella parte sud-ovest della Svezia, fino al Volvo Studio di Porta Vittoria a Milano, per testare quali sono i limiti nella libert&agrave; di movimento utilizzando un&rsquo;auto 100% elettrica. Tre vetture affidate a sei giornalisti di diverse testate e divisi in due gruppi, uno impegnato nell&rsquo;andata fino a G&ouml;teborg e uno, il nostro, nel ritorno a Milano per un percorso complessivo di oltre 4.000 chilometri.   La Volvo EX30 &Egrave; stata una delle finaliste del Car Of The Year 2024, piazzatasi a un onorevolissimo quinto posto nella classifica definitiva. &Egrave; possibile scegliere tra tre versioni, tutte full electric: una a motore singolo con 200 kW (272 CV) di potenza e una batteria da 51 kWh; la seconda, sempre a motore singolo ma con autonomia estesa in virt&ugrave; di una batteria da 69 kWh e una versione Twin Motor Performance con 315 kW (428 CV) di potenza e una batteria da 69 kWh. Sulla carta la versione Single Motor Long Range consente un'autonomia fino a 475 km e la batteria pu&ograve; essere ricaricata dal 10 all'80% della capacit&agrave; in poco pi&ugrave; di 25 minuti. L&rsquo;autonomia reale media delle EX30 &egrave; stata tra i 360 e i 400 km a seconda dello stile di guida individuale, dei tratti attraversati e del traffico incontrato. &nbsp; Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Il viaggio In Svezia i limiti di velocit&agrave; in autostrada sono di 110-120 km/h e in Danimarca salgono a 130 solo in alcuni brevi tratti; nelle strade extraurbane in entrambi i Paesi il limite &egrave; di 80 km/h. Questi limiti vengono fatti rispettare in maniera molto rigorosa: si rischia addirittura il ritiro della patente e il sequestro del mezzo, ed &egrave; quindi praticamente impossibile andare a velocit&agrave; superiori perch&eacute; il flusso del traffico &egrave; uniforme. Questo rappresenta un piccolo vantaggio per i possessori di un&rsquo;auto elettrica: a queste velocit&agrave; i consumi sono contenuti e l&rsquo;autonomia reale si avvicina a quella dichiarata. In Germania finalmente incontriamo dei tratti senza limiti di velocit&agrave; e lasciamo la EX30 libera di sfogare i 200 kW (272 cavalli) che mette a disposizione. La sua velocit&agrave; massima &egrave; di 180 km/h e ci sorprende la straordinaria stabilit&agrave; e l&rsquo;ottimo feeling, lo sterzo rimane preciso e il baricentro basso contribuisce alla sensazione di controllo dell&rsquo;auto. &nbsp; Le soste per la ricarica La maggior parte dei punti di ricarica ad alta potenza si trova immediatamente a ridosso delle uscite autostradali (in Europa non ci sono i caselli, la deviazione &egrave; sempre molto veloce) e non abbiamo mai avuto alcun problema. Le potenze disponibili variavano da 150 a 300 kW per punto di ricarica: questa &egrave; la potenza massima, che non viene erogata per tutto il tempo e se ci sono due auto collegate quella disponibile si dimezza. Il produttore svedese mette a disposizione dei propri clienti una tessera che consente di sfruttare in tutta Europa una rete di stazioni di ricarica rapida (non tutte) pagando al massimo 50 centesimi di euro per kW. Il nostro viaggio prevedeva ogni giorno una pausa per il pranzo (con le auto in carica) e una ulteriore, di pochi minuti, per una ricarica veloce e la sera le auto sono state ricaricate in hotel. La maggior parte degli alberghi mette infatti a disposizione gratuitamente punti di ricarica, solitamente a bassa potenza, che sono pensati per un utilizzo durante le ore notturne cos&igrave; da poter ripartire al mattino con il pieno. Personalmente non abbiamo mai avuto problemi, ma ci hanno raccontato che a volte la carica si pu&ograve; interrompere. Grazie all&rsquo;app Volvo EX30 &egrave; possibile avere sempre il controllo dello stato di carica, anche se si &egrave; al ristorante o in camera, e si riceve una notifica in caso di malfunzionamenti: solitamente &egrave; sufficiente riavviare la carica ma a volte &egrave; necessario tornare al punto di ricarica e staccare e ricollegare fisicamente la presa dallo stallo. &nbsp; Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Piccoli imprevisti Come in ogni viaggio, pu&ograve; capitare qualche imprevisto, e viaggiano in elettrico vanno considerati anche quelli legati alla ricarica. A noi personalmente non &egrave; successo ma altri colleghi hanno incontrato colonnine &ldquo;capricciose&rdquo; che non erogavano: &egrave; bastato insistere un paio di volte e in un&rsquo;occasione cambiare lo stallo per risolvere e proseguire con la carica. A Normiberga l&rsquo;hotel che ci ha ospitato aveva gli stalli tutti occupati, &egrave; stato quindi necessario effettuare una sosta non prevista presso un punto Fastcharge (20-25 minuti) prima di ripartire verso Milano. &nbsp; Consumi e costi Tramite il sistema di infotainment o attraverso l&rsquo;app Volvo EX30 &egrave; possibile tenere sotto controllo i consumi e le prestazioni della vettura. Pi&ugrave; che i dati individuali ha senso analizzare quelli medi della piccola flotta. Le tre EX30 hanno consumato 436 kWh all&rsquo;andata e 366 kWh al ritorno. La differenza &egrave; dovuta dalla presenza all&rsquo;andata di lunghi e lentissimi cantieri in Germania (che penalizzano i consumi) e delle salite sugli assi stradali in Svizzera, salite che al ritorno si sono ovviamente tramutate in agevoli discese. La media totale del consumo delle vetture &egrave; stata di 18,4 KWh per 100 Km, un risultato notevole, considerando che le autostrade hanno rappresentato quasi i due terzi del percorso e che i tratti senza limiti in Germania sono stati percorsi a velocit&agrave; elevate da tutte le auto del gruppo. &nbsp; Ha poco senso paragonare i costi con quelli corrispondenti di un viaggio con una vettura a motore termico perch&eacute; quelli sostenuti viaggiando in elletrico sono soggetti a troppe variabili. La maggior parte delle grandi catene di hotel, ad esempio, offre la ricarica gratuita (o a prezzi convenzionati) ai propri ospiti. I costi di ricarica alle colonnine varia in maniera sensibile a seconda del Paese che si attraversa e soprattutto a seconda del tipo di colonnina che si utilizza: quelle Hypercharge e Fastcharge hanno costi ovviamente superiori ma esistono abbonamenti utilizzabili in tutta Europa che consentono di abbatterli. L&rsquo;elemento che nel nostro caso pi&ugrave; di tutti ha sfalsato i dati &egrave; stata proprio l&rsquo;abbonamento che Volvo mette gratuitamente a disposizione dei propri clienti per il primo anno e che permette di pagare al massimo 50 centesimi di euro a kW nei punti di ricarica veloce. Se la tariffa &egrave; inferiore (come ad esempio &egrave; avvenuto in Danimarca) viene applicato il prezzo pi&ugrave; basso. La card funziona in tutta Europa anche se non in tutti i punti di ricarica ma &egrave; sufficiente scegliere quelli segnalati dal sistema di infotainment. Premesso tutto questo, il dato dei costi comunicatoci da Volvo &egrave; di 383,5 &euro; per ogni auto per l&rsquo;intero tragitto (i 4.200 km di andata e ritorno), con una media di 0,09 &euro; a km. &nbsp; Ne vale la pena? La risposta &egrave; soggettiva, qualche piccola scomodit&agrave; c&rsquo;&egrave; e se si ha tanta fretta va considerato che i tempi si allungano di un 10-15% ma sapere che in tutto il viaggio sono stati emessi zero grammi di CO2 trasmette davvero una piacevole sensazione.        

Oltre 4.200 chilometri attraverso l&rsquo;Europa con la &ldquo;piccola&rdquo; Volvo EX30 per sfidare il luogo comune che vuole le piccole elettriche non adatte a un lungo viaggio.

Attraverso l’Europa a zero emissioni

        Sulla vicenda dei dazi sulle auto elettriche prodotte in Cina - ed &egrave; bene evidenziare che non solo solo le case auto cinesi a produrre sul mercato interno ed esportare globalmente - sar&agrave; il nuovo Parlamento europeo a pronunciarsi. Sul tema della tracciabilit&agrave; delle materie prime e della componentistica presente sulle auto elettriche, invece, Volvo si muove con largo anticipo rispetto alla normativa europea destinata a entrare in vigore dal 2027. Sulla EX90, il cui arrivo sui mercati europei &egrave; previsto nella seconda met&agrave; di quest'anno, debutta il passaporto della batteria.  Come ti certifico la provenienza delle materie prime&nbsp; Una soluzione di certificazione sviluppata da Circulor, basata su tecnologia blockchain e mirata a documentare e certificare la provenienza delle materie prime e dei componenti che costituiscono una batteria. Celle, elettronica, sistema di raffreddamento, moduli, fino alle materie prime: nickel, cobalto, manganese, rame, litio, ferro, fosfato. Un po' una "certificazione d'origine" che interesser&agrave; la batteria e permetter&agrave; di risalire ai siti di fornitura originari, al di l&agrave; dell'assemblaggio dell'accumulatore, che pu&ograve; benissimo essere frutto di un'attivit&agrave;, ad esempio, condotta in Europa ma, nella quasi totalit&agrave; dei casi, avr&agrave; materie prime fornite da compagnie cinesi.&nbsp; La Volvo EX90 &egrave; prodotta negli Stati Uniti, in South Carolina, da l&igrave; verr&agrave; esportata in Europa. Volvo (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;che fa parte della galassia Geely. Stimata anche l'impronta carboniosa Il costo della certificazione delle parti e dell'impronta carboniosa generata dalla produzione della batteria ammonta a circa 10 dollari per singolo veicolo, confermano in Circulor all'agenzia Reuters. La tracciatura della componentistica lungo la catena di approvvigionamento dai fornitori ha richiesto all'azienda un lavoro di sviluppo lungo 5 anni. L'automobilista potr&agrave; accedere a una scheda di informazioni semplificate, attraverso un codice QR, oltre ad avere un report sullo stato di salute della batteria per 15 anni. Quanto ai fornitori dei componenti e materie prime necessarie per le batterie, Circulor verifica anche i dati di consumo energetico per stimare l'impronta carboniosa della produzione del singolo pacco batterie.       

Estrazione delle materie prime, fornitura dei componenti, impronta carboniosa: grazie alla tecnologia blockchain Volvo offre su EX90 un certificato d'origine&nbsp;

Volvo EX90, la batteria ha il "passaporto" che certifica l'origine

Grande, anzi immenso. Spazioso e davvero tanto ma tanto confortevole. Da fermi e in viaggio. Passa in souplesse sopra ogni tipo di fondo stradale, ammortizza ogni asperit&agrave; e sembra di viaggiare sospesi su un cuscino d&rsquo;aria. Questa &egrave; la a prima prima impressione a bordo della nuova Volvo EX90, il nuovo Suv elettrico di taglia grande del marchio svedese. Sar&agrave; la Volvo pi&ugrave; grande in gamma. Che quando verr&agrave; lanciata, a fine anno, affiancher&agrave; in gamma la compatta EX30.    La sorella maggiore della EX30  La fisionomia delle due auto &egrave; maledettamente simile: stesso design squadrato e spigoloso, stessa calandra priva di griglia di raffreddamento (&egrave; un&rsquo;auto elettrica e quindi non c&rsquo;&egrave; n&eacute; motore termico n&eacute; radiatore per raffreddare l&rsquo;acqua), stesse luci di nuovo design. Addirittura anche la stessa sigla, caratterizzata dal nuovo nome EX (dove la E sta per Electric e la X per Crossover). Cambia soltanto la taglia. Mentre la EX30 &egrave; una urban car, un crossover mini pensato per l&rsquo;uso cittadino (la pi&ugrave; piccola Volvo mai costruita), la EX90 &egrave; uno sport utility di taglia extra large. &Egrave; lungo oltre 5 metri, 5,03 per la precisione. Ed &egrave; destinato a diventare l&rsquo;ammiraglia del marchio perch&eacute; a difficilmente Volvo costruir&agrave; altre maxi-berline come aveva fatto nel decennio scorso con la S90. La sua ammiraglia-limousine sar&agrave; questa. Impreziosita da materiali hi-tech, finiture eleganti e comfort d&rsquo;avanguardia.  Un Suv extra large &quot;dolce&quot;  Volvo ha gi&agrave; mostrato la EX90 in anteprima nei mesi scorsi ma lo sviluppo del progetto non &egrave; ancora terminato e l&rsquo;auto arriverr&agrave; sui mercati europei soltanto a fine anno. Per&ograve; AUTO &egrave; riuscito addirittura a provarlo in anteprima. Non ci siamo seduti al volante perch&eacute; non ci era permesso trattandosi ancora di un prototipo, ma abbiamo viaggiato per diverse decine di chilometri a fianco del collaudatore Volvo, sprofondati nel comodo edile del passeggero o sui posti posteriori. La EX90 &egrave; un&rsquo;auto che non va soltanto guidata, ma soprattutto &ldquo;goduta&rdquo;. Viaggiando a bordo da passeggeri, non dovendo concentrarsi sulla guida, si possono apprezzarne meglio il comfort, il modo in cui l&rsquo;auto passa dolcemente sui tratti pi&ugrave; ondulati, e la tenuta di strada. Come l&rsquo;auto &ldquo;contiene&rdquo; il passeggero nelle curve senza sballotolarlo fastidiosamente di qua e di l&agrave;. Tutto merito di un impianto di sospensioni ad aria gestite elettronicamente che sono in grado di intervenire in pochi millisecondi per adattare i moti di cassa in compressione d estensione e smorzare bene ogni tipo di oscillazione fastidiosa. Sembra di viaggiare davvero su un cuscino d&rsquo;aria.  Cerchi un&#39;auto nuova? Sfoglia il nostro listino  Con 516 cv di potenza e di tecnologia LiDar  Dal punto di vista tecnologico, la EX90 rappresenta lo stato dell&rsquo;arte dell&rsquo;high-tech Volvo. Ha due motori elettrici per una potenza complessiva di 380 kW, ovvero 516 cavalli; ha una maxi-batteria al litio dal ben 111 kWh perch&eacute; Volvo con questo Suv vuole garantire una percorrenza di almeno 600 km nel ciclo WLTP con una sola ricarica. &Egrave; dotata di sospensioni ad aria che migliorano il comfort e possiede un&rsquo;infinit&agrave; di sensori per i sistemi di assistenza alla guida livello 2 pronti per un futuro upgrade: ha cinque radar, otto telecamere ed &egrave; una delle pochissime auto dotata di un LiDAR: cio&eacute; un radar evoluto in grado di capire come sta guidando il conducente ma anche aiutarlo a vedere lontano. Il LiDAR pu&ograve; &ldquo;leggere&rdquo; in distanza dove gli occhi del guidatore non arrivano ed aumentare il livello di sicurezza attiva nelle prevenzione di collisioni. Pensate che il LiDAR montato sul tetto della EX90 consente alla EX90 di vedere la presenza di un oggetto sulla strada, come ad esempio un pneumatico abbandonato, a 250 metri di distanza. Nessun guidatore, nemmeno chi &egrave; provvisto della pi&ugrave; incisiva vista di falco, potrebbe vedere cos&igrave; in lontananza.  Nel video che segue ci raccontiamo le nostre impressioni da bordo della Volvo EX90.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella 

Il Suv extra large del marchio svedese arriverr&agrave; sui mercati europei soltanto a fine anno. Per&ograve; AUTO &egrave; riuscito addirittura a provarlo in anteprima: ecco com&#39;&egrave; andata

Nuova Volvo EX90: viaggiare sospesi su un cuscino d&rsquo;aria!

        Prende il nome di Accident Ahead Alert l&rsquo;ultima funzionalit&agrave; presentata da Volvo, che aggiunge un'altra casella al pacchetto di sicurezza integrata offerta sulle vetture del Costruttore scandinavo. Analogamente a quanto fatto da altre piattaforme di navigazione per smartphone, i veicoli saranno in grado di informare direttamente i conducenti riguardo agli incidenti presenti lungo il tragitto, sfruttando i dati in tempo reale provenienti da un centro di controllo del traffico. Tale caratteristica sar&agrave; integrata nei modelli compatibili del marchio svedese in Europa, con il lancio programmato per la Danimarca. Volvo Accident Ahead Alert: la sicurezza al primo posto Volvo intensifica l'impegno per la sicurezza a bordo, con la funzione Accident Ahead Alert. Questo nuovo strumento mira ad assistere gli automobilisti nell'evitare collisioni e blocchi del traffico causati da incidenti stradali lungo il percorso. &Egrave; stato ideato per avvisare prontamente il conducente della presenza di possibili eventi accaduti con un preavviso di diverse decine di chilometri. I dati di localizzazione sono ottenuti dalle istituzioni nazionali preposte alla gestione delle strade e da altri veicoli compatibili, come ad esempio altri modelli marchiati Volvo, capaci cos&igrave; di condividere preziose informazioni con la rete. Condividere le informazioni La tecnologia di sicurezza connessa di Volvo Cars, lanciata nel 2016, sfrutta il cloud nativo per elaborare i dati in tempo reale. Questo sistema consente alle vetture del marchio svedese di comunicare tra loro e di avvisare i conducenti circa le condizioni stradali pericolose e i pericoli imminenti nelle vicinanze. Inoltre, i conducenti possono essere informati degli incidenti lungo il loro percorso in qualsiasi istante, durante il viaggio. Per i proprietari di veicoli Volvo, contribuire alla sicurezza stradale &egrave; facile grazie alla condivisione dei dati. Basta attivare l'opzione "sicurezza connessa" tramite lo schermo centrale del veicolo. In questo modo, l'auto sar&agrave; in grado di segnalare al conducente eventuali incidenti utilizzando la spia luminosa di emergenza sul cruscotto e, se disponibile, l'head-up display. &Egrave; garantito che saranno condivise con la rete solamente le informazioni essenziali alla sicurezza, senza alcun tipo di violazione della privacy da parte del software. I dati privati dei clienti non saranno mai messi a repentaglio. "Attraverso la nostra avanzata tecnologia di sicurezza connessa, il sistema Accident Ahead Alert assiste i conducenti Volvo nell'evitare situazioni impreviste, contribuendo simultaneamente a rendere le strade pi&ugrave; sicure per tutti - ha spiegato &Aring;sa Haglund, responsabile del Centro Sicurezza di Volvo Cars - Grazie alla collaborazione con il Danish Road Directorate e gli altri partner dell'ecosistema Data for Road Safety, siamo in grado di introdurre questa nuova funzionalit&agrave; che ci consente di mantenere la leadership nell&rsquo; innovazione per la sicurezza". C'era una Volvo EX30 al freddo svedese       

Si chiama Accident Ahead Alert l&rsquo;ultima funzionalit&agrave; presentata da Volvo, che aggiunge un'altra casella sul fronte della sicurezza&nbsp;

Così Volvo segnalerà gli incidenti lungo il percorso

        La Volvo non &egrave; pi&ugrave; 100% svedese a livello societario, e neppure la produzione di EX30 lo &egrave;. L'auto &egrave; realizzata in Cina e prossimamente verr&agrave; costruita in Belgio. E allora che cosa &ldquo;c'azzecca&rdquo; un'elettrica sui laghi ghiacciati del Grande Nord? Formalmente nulla, in realt&agrave; moltissimo. In primis perch&eacute; nessuno ad Auto si sarebbe fatto sfuggire l'occasione di un paio di traversi sulla neve e sul ghiaccio, e poi perch&eacute; al di l&agrave; dell'evidenza, la Volvo sar&agrave; sempre svedese e la EX30 in Svezia &egrave; ufficialmente a casa sua. Nessuna novit&agrave; Altro punto da chiarire rispetto a quanto accaduto in Svezia nei pressi della citt&agrave; di Lule&aring; &egrave; che non ci fossero novit&agrave; tecniche da scoprire. Le Volvo EX30 protagoniste di questa prova, che chiude l'inverno e apre la primavera, sono le stesse che sono passate dal centro prove e che hanno partecipato agli eventi relativi all'Auto dell'Anno. Ma se da noi la versione a trazione posteriore sar&agrave; protagonista nelle vendite, a quelle latitudini sono le Twin Motor Performance a fare la differenza. Ghiaccio e controlli elidono qualunque velleit&agrave; da rallista, nonostante la presenza delle gomme chiodate. Nulla a che vedere con quelle che equipaggiano le auto da rally, perch&eacute; da questi parti si tratta sostanzialmente di una evoluzione rispetto alle nostre coperture invernali, con piccoli chiodi nelle porzioni pi&ugrave; esterne del battistrada. Un appunto per sottolineare che la sicurezza &egrave; sempre massima. E poi se si tratta di Volvo lo &egrave; ancora di pi&ugrave;. Cos&igrave; in una situazione surreale come la guida su un lago ghiacciato, il fatto di poter guidare con i controlli disattivati non sempre stravolge le carte in tavola. Entro un certo angolo di imbardata (relativamente ristretto) l'intervento da parte di controllo di stabilit&agrave; e trazione &egrave; comunque immediato. E lo si percepisce molto di pi&ugrave; sulla 2WD che sulla 4WD. Quest'ultima, complice anche la maggiore potenza, sembrerebbe pi&ugrave; incline al traverso o comunque pi&ugrave; divertente della prima su questo genere di fondi. In ogni caso una Volvo EX30 sul ghiaccio, pur conservando il suo minimalismo globale, sfodera quella malizia che spesso da una vettura elettrica non ci si aspetta. Sicuri di conoscerla? Realizzata a partire dalla piattaforma SEA di Geely, pianale nativo elettrico che da i natali ad automobili come Smart #1 e #3, l'edizione a quattro ruote motrici di Volvo EX30 sviluppa una potenza complessiva di 428 cavalli e 543 Nm di coppia motrice. Un risultato merito della presenza di una doppia motorizzazione elettrica, ciascuna per ogni asse. L'accumulatore della Twin Motor Performance &egrave; quello pi&ugrave; grande tra i disponibili, ovvero quello da 69 kWh. Batteria del tipo nichel-manganese-cobalto (NMC), la cui capacit&agrave; di assorbimento della potenza in corrente continua &egrave; di 153 kW di potenza. Sulla Twin Motor Performance assicura un'autonomia pari a 460 km. Ma il freddo svedese non perdona, per cui anche con la carica completa non abbiamo mai lambito i 400 km. Lo stesso tipo di batteria &egrave; presente sulla versione a due ruote motrici Extended Range, il cui motore elettrico &egrave; collocato sull'asse posteriore. I cavalli sono 272 e la coppia &egrave; pari a 343 Nm. In questo caso l'autonomia &egrave; pari a 480 km, sempre che non siate al freddo in Svezia. Tre le versioni disponibili, Core (non disponibile sulla Twin Motor Performance), Plus e Ultra e prezzi a partire da 35.900 (incentivi esclusi). Il prezzo di cui sopra fa riferimento alla variante con accumulatore LFP da 51 kWh (quindi non Extended Range). Altrimenti si parte da 41.400 euro. Auto &egrave; su YouTube: seguici e attiva la campanella per non perdere tutti i nostri video       

La primavera saluta l'inverno con test sui laghi ghiacciati di Lule&aring;. Protagonista la pi&ugrave; compatta delle elettriche a marchio Volvo

C'era una Volvo EX30 al freddo svedese

        Volvo compie un altro passo avanti nella sicurezza con l&rsquo;arrivo dello Accident Ahead Alert, un sistema che avvisa il guidatore della presenza sul percorso di incidenti o veicoli fermi in carreggiata grazie ai dati forniti in tempo reale dai centri di gestione del traffico. Un aiuto utile su strade dove, a causa delle curve o delle condizioni meteo, pioggia e nebbia, la visibilit&agrave; &egrave; bassa. Volvo Accident Ahead Alert, presto in tutta Europa Lo Accident Ahead Alert viene introdotto inizialmente in Danimarca, sulle serie Volvo 40, 60 e 90 prodotte dopo il 2016 e progressivamente sar&agrave; adottato in tutta Europa. &Egrave; operativo su auto dotate del sistema car-to-x, la comunicazione tra i veicoli in circolazione e l&rsquo;infrastruttura di trasporto.  I dati relativi a eventuali problemi o disagi vengono inviati in tempo reale, con alcune centinaia di metri di vantaggio, &nbsp;sulla strumentazione della Volvo tramite un segnale luminoso, che intima del pericolo o avvisa di rallentare. Haglund (Centro Sicurezza di Volvo): Strade pi&ugrave; sicure per tutti &ldquo;Usando questa tecnologia connessa il nostro Accident Ahead Alert pu&ograve; aiutare i conducenti Volvo a evitare spiacevoli sorprese, contribuendo a rendere le strade pi&ugrave; sicure per tutti. Grazie alla nostra collaborazione con la Direzione stradale danese e con altri partner nell'ecosistema Data for Road Safety, possiamo introdurre questa nuova funzionalit&agrave; e continuare il nostro percorso nelle innovazioni di sicurezza". Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Volvo nuove e usate       

Avvisa in tempo reale, importante per avere in anticipo informazioni su strade a bassa visibilit&agrave;

Volvo e la sicurezza, passo avanti con Accident Ahead Alert

        Volvo, come noto, non torner&agrave; pi&ugrave; dietro. Addio al Diesel, solo elettriche dal 2030 e ora arrivano le versioni rinnovate delle medie a ruote alte a zero emissioni. Di nome e di fatto, perch&eacute; da XC40 Recharge e C40 Recharge diventano EX40 ed EC40. Due lettere, la prima sta per Elettrica e la seconda rispettivamente Suv (X) e Coup&eacute; (C). Tutto secondo logica, con la piccola EX30 (qui la prova di Auto) che punta a fare la bestseller, la grande EX90 l&rsquo;ammiraglia e la EM90 (M per Monovolume) al momento riservata solo al mercato cinese. La corsa continua e sar&agrave; ancora lunga, nel 2023 Volvo ha venduto auto elettriche per il 16% del totale, circa una su sei, non ancora abbastanza. La dicitura &ldquo;Recharge&rdquo; esce di scena anche dalle versioni ibride plug-in, che si chiameranno T6 e T8. Aumenta la potenza Le EX40 ed EC40 a doppio motore erogano 408 cavalli di potenza di sistema che con il pack Performance (con anche modalit&agrave; di guida aggiuntiva e acceleratore di nuova mappatura) possono arrivare a 436 cavalli, che pu&ograve; essere adottato, come upgrade, anche dalle versioni uscenti.  Arriva anche la Black Edition per le EX40, EC40 e XC40, cerchi da 20" e livrea in nero Onyx e interni dedicati. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Volvo nuove e usate       

Aggiornamento anche di potenza per i due modelli, completano la cinquina a batterie con EX30, EX90 e EM90

Volvo EX40 ed EC40, le medie elettriche cambiano nome

        Fine di un&rsquo;epoca? Volvo ha assemblato l&rsquo;ultima sua vettura con motore Diesel nello stabilimento di Gand (Gent) in Belgio, sito cruciale della produzione europea. Tutto secondo programma, si tratta di una V60 Cross Country: la Casa svedese da tempo aveva annunciato la fine della produzione &ldquo;entro l&rsquo;inizio del 2024&rdquo; dei propulsori a gasolio, tappa prevista nella strada verso la totale elettrificazione. Un piano che prevede la commercializzazione esclusivamente di auto elettriche per il 2030. Volvo: un momento storico "&Egrave;&nbsp;un momento storico per Volvo Car Gent. Ieri sera &egrave; uscita dalla linea di produzione l'ultima versione Diesel della Volvo V60. Ci&ograve; non significa solo la fine dei motori a gasolio nel nostro stabilimento di Gent, ma anche un&rsquo;importante pietra miliare per Volvo Cars, impegnata a favore di un futuro pi&ugrave; sostenibile. Un futuro in cui siamo pienamente impegnati nell&rsquo;elettrificazione. Una scelta che rifletta le mutevoli richieste dei nostri consumatori e le chiare esigenze del nostro pianeta. Un nuovo passo verso l&rsquo;elettrificazione completa". D&rsquo;ora in poi solo auto ibride-plug-in, per altri sei anni, ed elettriche, senza investimenti sui motori endotermici. La strada sar&agrave; quella giusta considerando un rallentamento dei progetti di molti Costruttori in Europa e negli Stati Uniti? Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Volvo nuove e usate        

Nello stabilimento di Gand l'addio a un propulsore che in passato ha fatto la fortuna del Marchio, ma da tempo non rientra nei piani

Volvo: prodotto l'ultimo Diesel, è una V60. Se ne pentirà?

        E' una bella congiunzione astrale quella vista oggi a Bologna! Nel pieno delle polemiche per l'estensione del limite di velocit&agrave; di 30 km orari a vaste aree della citt&agrave; capoluogo dell'Emilia-Romagna, &egrave; stato presentato un servizio di car sharing dove il numero 30 ritorna, col nome dell'auto oggetto di un'operazione interessante. L'auto &egrave; la neonata Volvo EX30, e qui abbiamo elementi di novit&agrave; rispetto a come &egrave; stato inteso fino ad ora il car sharing: nella fotta della Tper, azienda leader nel settore della mobilit&agrave; e del trasporto pubblico persone in Emilia-Romagna, arriveranno, dalla prossima primavera, 300 Suv full electric svedesi. &Egrave; una svolta al confronto con le citycar finora proposte, &egrave; vero che &egrave; un Suv compatto, ma si tratta comunque di una vettura da 4,23 metri, con una potenza di 200 kW (272 cv), quanto alla batteria, 200 delle 300 vetture della flotta avranno un accumulatore da 51 kWh, che promette un'autonomia di 340 km, mentre le altre 100 avranno quello da 69 kWh che ha un'autonomia dichiarata di 475 km, dunque si tratta di un utilizzo di ampio respiro. Insomma sono molteplici i motivi studiati per portare ad un allargamento dell'utenza del servizio di car sharing Corrente di Tper che, attualmente, conta 82.000 utenti. La scelta di un'auto appena arrivata sul mercato, tecnologicamente all'avanguardia, dotata di sistemi di assistenza alla guida che sono ai vertici, si inquadra nella strategia di questo progetto che mira a convincere fasce sempre vaste di pubblico a rinunciare al possesso di un'auto in propriet&agrave; esclusa per rivolgersi invece al car sharing secondo le necessit&agrave;.  Volvo EX30, tutta mia la citt&agrave; Volvo EX30, alla conquista delle corsie preferenziali Va ricordato che tra i vantaggi che offrono le auto del servizio di car sharing Corrente di Tper ci sono: la possibilit&agrave; di entrare nelle ZTL, la sosta gratuita sulle strisce blu, la disponibilit&agrave; di stalli riservati solo al car sharing. Tra le novit&agrave;, ora c'&egrave; anche possibilit&agrave; di iniziare il noleggio della vettura in una citt&agrave; e terminarlo in un'altra, sempre ovviamente nell'ambito dell'area operativa. Sono previste poi queste ulteriori aree dedicate per il prelevare e lasciare l'auto: all'aeroporto di Bologna, alla stazione FS Centrale di Bologna, all'autostazione di Bologna e alla stazione FS di Ferrara. In pi&ugrave; il potere circolare nella corsie preferenziali dei mezzi pubblici &egrave; un vantaggio a dir poco cruciale in citt&agrave; come Bologna che, con l'introduzione del limite di 30 km orari su tante strade, ha visto il traffico diventare a dir poco congestionato, con tante auto ora imbottigliate, mentre chi pu&ograve; viaggiare sulle preferenziali cammina su un altro pianeta. Quanto agli aspetti economici del car sharing Corrente di Tper, va detto che appaiono molto interessanti. Si spende un euro per prenotare l'auto e 0,34 euro per ogni minuto di utulizzo; per gli abbonati la prenotazione gratuita e il costo orario va a 0,24 euro al minuto; in pi&ugrave; gli abbonati godono di uno sconto di dieci euro a tratta. Bologna, il sindaco Lepore: ridurremo al 41% le auto dei privati Nel corso della conferenza di presentazione di questo car sharing, il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha sottolineato che anche attraverso la diffusione di un car sharing sostenibile si pu&ograve; perseguire l'obiettivo della citt&agrave; di Bologna di ridurre al 41% la percentuale di persone che utilizzano, nell'aera metropolitana, un proprio mezzo privato entro il 2030.   Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Dalla prossima primavera esemplari 300 del neonato Suv svedese full electric entreranno in servizio per la mobilit&agrave; in condivisione con offerte interessanti

Bologna fa 30 più 30, con le Volvo EX30 in car sharing

        Se c&rsquo;&egrave; un&rsquo;auto che pu&ograve; convincere il pubblico medio ad abbracciare la mobilit&agrave; elettrica &egrave; questa: la Volvo EX30. Il nuovo Suv compatto che porta il Marchio svedese in un segmento per lei nuovo: quello degli sport utility cittadini. Compatti e agili per districarsi nel traffico urbano ma adatti anche a viaggiare.  Piccola ma spaziosa La EX30 &egrave; la pi&ugrave; piccola Volvo mai costruita: quattro cm meno della C30 di una quindicina d&rsquo;anni fa, 21 cm meno della XC40. &Egrave; un crossover elettrico di taglia giusta per la citt&agrave;. Con i suoi 4,23 metri di lunghezza ha le dimensioni di una berlina segmento C. Per&ograve; &egrave; spaziosissima dentro ed &egrave; davvero innovativa in molti aspetti. La EX30 prefigura il nuovo corso di Volvo nel campo delle autovetture: solo elettriche, molto tecnologiche, costruite soltanto con materiali eco-sostenibili (sulla EX30 &egrave; bandita la pelle per i sedili) e ricca di soluzioni furbe ed ergonomiche. Il design fuori e dentro identifica perfettamente il nuovo stile Volvo: moderno, minimalista, hi-tech. Fa sembrare questa Volvo un po&rsquo; la Dyson delle automobili, infatti non a caso il nuovo Ceo del Marchio svedese viene proprio dall&rsquo;azienda leader degli elettrodomestici hi-tech. Il test completo &egrave; sul numero di Auto in edicola, oppure qui in edizione digitale. Puoi provare la EX30 nei test di Auto dedicati alle finaliste di The Car of the Year, clicca qui!  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

La EX30 &egrave; un punto di svolta per il marchio svedese, sia per il design che per la tecnologia. Abbiamo provato la versione monomotore da 200 kW (272 cv) con batteria 69 kwh che garantisce la massima autonomia

Volvo EX30, tutta mia la città

        Con le auto elettriche presenti in numero crescente sulle strade, si render&agrave; sempre pi&ugrave; necessaria una rete di ricarica veloce e capillare. Ne &egrave; ben consapevole Volvo, che due anni fa ha dato vita al progetto Powerstop per realizzare una propria rete di colonnine ad alta potenza in tutta Italia. Oggi le stazioni sono 22, con l'ultima appena inaugurata a Roma, e con l'obiettivo di aumentare sempre di pi&ugrave; questo numero. Secondo i dati registrati da Volvo, sono oltre 39mila le ricariche effettuate finora presso le stazioni Powerstop, per una percorrenza stimata di 4,5 milioni di chilometri. Ma quale impatto ha sull'ambiente questa iniziativa? In termini di CO2, questi numeri si traducono in un risparmio di 547 tonnellate di anidride carbonica. Valori destinati ad aumentare con il passare del tempo e con l'espansione della rete di Powerstop. Al momento infatti ci sono gi&agrave; diversi impianti in fase di apertura a Vicenza, Magenta, Empoli e Catania. Poi toccher&agrave; a Napoli e ad altre citt&agrave; italiane. Powerstop, via libera ai pagamenti con carta di credito L'obiettivo di Volvo &egrave; quello di creare una fitta rete di ricariche accessibili da chi viaggia sulle principali arterie autostradali e non solo, non facendo passare pi&ugrave; di 150 km tra una stazione e l'altra e includendo nel progetto anche colonnine a minore potenza, per un totale di 50 stazioni. Ogni punto di ricarica, sottolinea Volvo, &egrave; e sar&agrave; accessibile a qualsiasi auto elettrica indipendentemente dal brand di appartenenza. Oltre che sulla crescita della rete, la Casa svedese ha voluto concentrarsi anche sul renderne pi&ugrave; semplice l'utilizzo. Nei prossimi mesi infatti sar&agrave; possibile effettuare le ricariche delle proprie auto a batteria pagando direttamente con la carta di credito, senza dover per forza passare attraverso applicazioni e altri servizi. Inoltre, con il passaggio di Mobility Service Provider (MSP) da Plugsurfing a Digital Charging Solutions, ai clienti che acquistano modelli Volvo elettrici nuovi verr&agrave; garantita una tariffa agevolata di 0,50 euro per kWh per un anno, rinnovabile mensilmente in abbonamento. Volvo, obiettivo carbon neutral Tutte queste iniziative fanno parte del piano a lungo termine di Volvo di diventare un Costruttore completamente sostenibile, con obiettivi ambiziosi: ridurre l'impronta carbonica delle auto nell'intero cliclo di vita del 40% tra il 2018 e il 2025 e del 75% entro il 2030, per poi diventare totalmente carbon neutral nel 2040. Per raggiungere questo obiettivo, Volvo ha anche stretto un accordo con la svedese SSAB per la fornitura di acciaio a emissioni quasi zero. A emissioni zero saranno invece tutti i modelli Volvo della nuova generazione partita con l'ammiraglia EX90 e proseguita con la nuova EX30 finalista del Car of The Year 2023, fino alla multispazio EM90 recentemente lanciata a Shanghai. &ldquo;Il progetto delle stazioni Powerstop di ricarica ultrafast by Volvo Cars &egrave; un&rsquo;iniziativa senza precedenti &ndash; ha spiegato Michele Crisci, presidente di Volvo Car Italia - Siamo stati il primo Costruttore automobilistico a impegnarsi attraverso investimenti concreti nella realizzazione di una rete di stazioni per la ricarica veloce accessibili a tutti gli automobilisti. E ancora pi&ugrave; concreti sono i risultati, come dimostra l&rsquo;enorme quantit&agrave; di CO2 risparmiata e il numero di ricariche effettuate. La strategia di Volvo a favore dell'elettrificazione &egrave; ormai nota e il modo in cui le concessionarie ufficiali Volvo, insieme alla filiale nazionale, hanno portato avanti un progetto oneroso e impegnativo come Powerstop dimostra, una volta di pi&ugrave;, l&rsquo;unit&agrave; di intenti che accomuna la Casa madre e chi rappresenta il Marchio sul territorio&rdquo; ha concluso Crisci.        

Due anni fa, la Casa svedese inaugurava il suo primo punto di ricarica per vetture elettriche: da allora la rete si &egrave; rapidamente espansa e ha fatto risparmiare oltre 500 tonnellate di CO2

Volvo Powerstop, i numeri di due anni di ricariche

Sono passati 10 anni da quando Volvo Trucks caric&ograve;, sul suo canale YouTube, un video che divenne subito virale. Quasi 20 milioni di visualizzazioni in quattro giorni, con migliaia di utenti che inneggiavano al fake e altrettanti che commentavano estasiati l&rsquo;incredibile filmato. Si trattava del grande Jean-Claude Van Damme, attore e artista marziale belga, che eseguiva una &ldquo;epic split&rdquo;, sua celebre spaccata. Non una qualunque, per&ograve;. La mossa &ldquo;epica&rdquo; venne effettuata in bilico tra due camion Volvo, mentre si allontanavano in retromarcia!  Jean-Claude Van Damme epic split nello spot Volvo  Il video, realizzato per pubblicizzare l&rsquo;efficienza del Volvo Dynamic Steering (tecnologia che agevolava le operazioni di sterzata aumentando al contempo la stabilit&agrave;), riscosse immediatamente un incredibile successo. In apertura possiamo vedere Van Damme in primo piano, con gli occhi chiusi: in sottofondo, la canzone &ldquo;Only Time&rdquo; della musicista irlandese Enya e la voce calma dell&rsquo;attore; sullo sfondo un romantico tramonto. Proseguendo nella visione, l&rsquo;inquadratura si fa sempre pi&ugrave; ampia, rivelando l&rsquo;epica impresa che sar&agrave; mostrata di l&igrave; a poco. Jean-Claude Van Damme &egrave; in equilibrio tra due camion della Casa svedese, con i piedi in cima agli specchi retrovisori. I due mezzi pesanti, che procedono in retromarcia, iniziano lentamente ad allontanarsi, permettendo alla star di effettuare la pi&ugrave;&hellip;epica delle epic split. Un&#39;operazione di marketing, peraltro, tra le pi&ugrave; azzeccate di sempre in ambito automotive.  Decimo anniversario  Ad oggi, 10 anni dal caricamento (14 novembre 2013), lo storico video conta quasi 120 milioni di visualizzazioni, 1 milione di like e oltre 60.000 commenti. Numeri che, probabilmente, continueranno a salire finch&eacute; il filmato rimarr&agrave; online. Noi speriamo per sempre. 

L&#39;epica impresa dell&#39;attore resta scolpita nelle menti degli appassionati e non solo: 10 anni dopo, il video YouTube conta ben 120 milioni di views

Volvo e Van Damme, lo spot con l&rsquo;epic split compie 10 anni

Volvo ha una lunghissima storia di successo in materia di station wagon. Soluzioni ad alta capacit&agrave; di carico oramai diventate sempre pi&ugrave; merce rara.  &Egrave; un terreno inedito, invece, quello degli MPV: Multi Purpose Vehicle. Un po&#39; stile da monovolume, un po&#39; veicoli commerciali, si sono affinati sempre pi&ugrave; come una nuova nicchia di prodotti votati all&#39;elevata versatilit&agrave; di trasporto.    Un&#39;ammiraglia con 6 posti  In Cina debutta Volvo EM90, un&#39;elettrica dal profilo assolutamente luxury per come interpreta un&#39;offerta destinata alla clientela business di fascia alta. Volendo &egrave; anche una soluzione per la mobilit&agrave; familiare, rivolta a chi ha bisogno di tanto spazio e sedute a bordo. Sei posti, questa la configurazione di EM90, ciascuno dei quali infarcito di comfort e tecnologia.  Al di l&agrave; di un design esterno che ha nei gruppi ottici e nei loghi illuminati i tratti distintivi Volvo (qui trovi i modelli sul mercato dell&#39;usato), &egrave; a bordo che sono concentrate le soluzioni pi&ugrave; interessanti. La silenziosit&agrave; in marcia &egrave; garantita dal dispositivo di cancellazione attiva del rumore e da un isolamento acustico da prima della classe, promette Volvo. Quanto all&#39;assetto, le sospensioni pneumatiche sono garanzia di filtraggio delle asperit&agrave; e stabilit&agrave; del corpo vettura.  All&#39;interno pu&ograve; essere ufficio mobile o un teatro  In plancia, lo Snapdragon Cockpit &egrave; la piattaforma tecnologica dietro l&#39;infotainment da 15,4 pollici, con sistema operativo ovviamente personalizzato da Volvo. La connettivit&agrave; &egrave; su rete 5G, mentre l&#39;aggiornamento del sistema &egrave; costante grazie agli sviluppi diffusi OTA.  Un secondo monitor, installato sul padiglione, &egrave; rivolto ai passeggeri della seconda e terza fila. Misura 15,6 pollici e pu&ograve; essere utilizzato per effettuare riunioni in videoconferenza, proiettare contenuti da smartphone o altri dispositivi, fino a controllare le funzioni come sull&#39;infotainment principale.  L&#39;interfaccia uomo-macchina &egrave; curata dall&#39;assistente personale Volvo, ovvero, comandi vocali abbinati a un avatar. In aggiunta, ciascun passeggero dei sedili in seconda fila pu&ograve; controllare le funzioni legate la comfort (ventilazione, riscaldamento delle sedute, inclinazione) da un pannello touch dedicato.  Sedili in seconda fila che scorrono longitudinalmente e possono anche assumere una configurazione letto. Volvo pone l&#39;accento sulla versatilit&agrave; dell&#39;abitacolo, all&#39;occorrenza trasformabile in teatro (per le possibilit&agrave; di streaming e proiezione sul display al padiglione), sala riunioni o, appunto, letto. L&#39;elettronica crea scenari predefiniti, regolando le luci d&#39;ambiente, il clima, la posizione dei sedili e anche le vetrature (immaginiamo con la possibilit&agrave; di oscuramento variabile del tetto panoramico).  Batteria e autonomia di marcia  Volvo EM90 &egrave; ordinabile in Cina e potrebbe arrivare anche su altri mercati, probabilmente negli USA, forse in Europa. La tecnica &egrave; condivisa con un altro progetto di casa Geely, lo Zeekr 009. La batteria &egrave; da 116 kWh e l&#39;autonomia di marcia arriva a 768 km nel ciclo di omologazione cinese: &egrave; pi&ugrave; ottimistico rispetto al WLTP. L&#39;architettura elettrica offre la ricarica bidirezionale (V2G) mentre il singolo motore elettrico &egrave; installato al posteriore ed eroga 272 cavalli (8&quot;3 il tempo sullo 0-100 km/h). 

Pensata per l&#39;Asia, la Volvo EM90 potrebbe arrivare anche in Europa. Il profilo &egrave; quello del MPV di lusso, con interni ad alta modularit&agrave;: pu&ograve; diventare un ufficio mobile come una suite d&#39;albergo

Volvo EM90, il lusso elettrico nel formato navetta

&Egrave; la Volvo della svolta. Perdonate il gioco di parole, ma dopo aver provato la EX30 questa considerazione viene spontanea. Questa nuova crossover Volvo inaugura la seconda generazione delle elettriche svedesi ed &egrave; destinata ad essere la Volvo di maggior diffusione nei prossimi anni. Ha tutto per avere successo: nuovo design, nuovo powertrain e anche tanta autonomia. E soprattutto ha un gran prezzo: 35.900 euro quello di partenza che sale poi nei vari allestimenti. Una cifra, almeno quella della versione base che si chiama Core, molto competitiva per essere una elettrica premium. Abbiamo potuto guidarla in anteprima e vogliamo raccontarvela perch&eacute; ci ha davvero sorpreso. Per l&rsquo;agilit&agrave; che dimostra al volante, il comfort, lo spazio a bordo nonostante le dimensioni compatte. E anche ovviamente per le prestazioni.  Volvo EX30, le misure: taglia giusta per la citt&agrave;  La EX30 &egrave; la pi&ugrave; piccola Volvo mai costruita. Quattro cm meno della C30 di una quindicina d&rsquo;anni fa. &Egrave; una crossover elettrica di taglia giusta per la citt&agrave;, sufficientemente compatta per muoversi a suo agio nel traffico urbano ma non troppo city car. Con i suoi 4,23 metri di lunghezza ha le dimensioni di una berlina segmento C. Ed &egrave; davvero innovativa in molti certi dettagli. Quando si sale a bordo si rimane un poco sconcertati perch&eacute; sembra di trovarsi dentro una Tesla. Non c&rsquo;&egrave; nessun cruscotto dietro al volante, campeggia al centro soltanto un grande display (da 12,3 pollici di diametro). Il sistema operativo &egrave; Android Automotive, che Volvo aveva gi&agrave; scelto nell&rsquo;ultima generazione della famiglia XC, quindi utilizzarlo &egrave; piuttosto intuitivo a partire dal navigatore di Google Maps.  Il design della Volvo EX30 &egrave; troppo... Tesla  Non &egrave; soltanto il design minimalista della plancia che ricorda quello di Tesla ma anche certi dettagli: il display ha la stessa grafica, gli stessi caratteri di quelli Tesla. Persino certe informazioni, come l&rsquo;indicazione della velocit&agrave; bisogna andarli a cercare sull&rsquo;angolo sinistro del display come sulle Tesla. E questo costringe a girare leggermente lo sguardo durante la guida, una delle poche cose che non ci hanno convinto. Sarebbe bastato un cruscottino dietro al volante cui Volvo ha probabilmente rinunciato per morivi di costo, oppure un head up display per avere le informazioni sott&rsquo;occhio. Ispirato da Tesla anche il meccanismo di apertura del cassetto portaoggetti, ce si apre premendo un tasto sullo schermo. Come le regolazioni degli specchietti.  Ma la qualit&agrave; &egrave; Volvo  Insomma, c&rsquo;&egrave; un forte &ldquo;teslizzazione&rdquo; all&rsquo;interno della EX30. Per&ograve; la qualit&agrave; anche al tatto degli interni Volvo &egrave; nettamente superiore quella di Tesla. Bellissima la maniglia porte cromata in metallo che spicca sul rivestimento degli interni, originale il volante di foggia quadrata che trasmette solidit&agrave; al tatto quando lo si stringe. C&rsquo;&egrave; poi un furbo cassettino scorrevole fra i due sedili che nasconde due grandi contenitori e prese Usb-C da tutte le parti. Tutti i comandi sul volante sono touch e la leva del cambio &ndash; anche quella &ndash; &egrave; ispirata a Tesla: dietro al volante. Ma visibilissima e pratica da utilizzare. E poi c&rsquo;&egrave; sulla EX30 un&rsquo;attenzione quasi maniacale per l&rsquo;uso di materiali naturali. I sedili di alcuni allestimenti sono ricoperti in un tessuto fresco-lana che scalda d&rsquo;inverno la seduta e tiene fresco d&rsquo;estate senza ricorrere alla ventilazione. Plancia e pannelli porte sono ricoperti di una trama con tessuto di lino. I rivestimenti in plastica sono in pet ricliclato. Insomma, tutti materiali o naturali o di riciclo. Ovviamente bandita la pelle vera. Volvo vuole vantarsi di questa grande attenzione all&rsquo;ambiente e sottolinea che questa EX30 &egrave; costruita limitando al massimo l&rsquo;impronta di carbonio.  La scheda tecnica della Volvo EX30  Originale il design che si era gi&agrave; visto al lancio dell&rsquo;auto la scorsa estate. Tutto nuovo il powertrain e diversa la piattaforma che ora &egrave; la SEA (Small Electric Architecture). Da questo modello Volvo ha fatto una scelta importante: le auto elettriche a motore singolo avranno il propulsore posteriore e non pi&ugrave; anteriore come finora accadeva su XC40 e su C40. Le versioni bimotore invece hanno anche un propulsore anteriore, ma secondario: non funziona sempre perch&eacute; l&rsquo;auto avr&agrave; in prevalenza trazione posteriore e le ruote davanti gireranno soltanto in caso di scarsa motricit&agrave; o quando diventa necessario migliorare aderenza e direzionalit&agrave; e in tutte le situazioni in cui serve grande spunto in accelerazione.  Il propulsore elettrico &egrave; nuovo, a magnete sincrono, e ha una potenza di 272 cavalli (contro i 204 cv di quello precedente della famiglia XC40). La versione bimotore aggiunge un propulsore anteriore da 156 cv, che porta la potenza complessiva della twin motor a 428 cavalli. La pi&ugrave; potente delle EX30, eroga ben ben 543 Nm di coppia mentre la monomotore sviluppa 343 Nm. La bimotore ovviamente &egrave; molto scattante: accelera sullo 0-100 in appena 3&rdquo;6. Mentre la monomotore impiega 5,7 secondi. Entrambe hanno velocit&agrave; massima plafonata a 180 km/h tanto nelle elettriche non &egrave; importante sviluppare buna velocit&agrave; elevata ma bisogna puntare invece all&rsquo;efficienza.  La EX30 &egrave; proposta in due taglie diverse di batteria: la monomotore da 272 cv ha batteria piccola da 54 kmWh lordi (51 utilizzabili) e la bimotore ha la batteria grande da 69 kWh (64 netti) ma Volvo, intelligentemente, prevede anche una versione Extended Range cio&eacute; ad autonomia prolungata ottenuta incrociando il singolo propulsore da 272 cv con la batteria di grande capacit&agrave; da 69 kWh. E questa &egrave; la versione pi&ugrave; &ldquo;furba&rdquo; perch&eacute; consente di avere un&rsquo;autonomia elevatissima: di 476 km dichiarati. Autonomia che noi nel nostro test non abbiamo trovato cos&igrave; lontana dall&rsquo;utilizzo reale. Insomma, 420/430 km con questa nuova Volvo EX30 single engine Extended Range sono garantiti. E questo cambia la vita nell&rsquo;utilizzo di tutti i giorni. L&rsquo;auto &egrave; costruita in Cina, ,a Chengdu, nella fabbrica locale Volvo ma verr&agrave; anche realizzata in Europa, nella fabbrica belga di Ghent dove un tempo Volvo produceva l&rsquo;altra sua auto compatta, la C30.  Quanto costa la Volvo EX30  Quanto ai prezzi, la EX30 parte da 35.900 euro nell&rsquo;allestimento Core, quello base, con batteria &ldquo;piccola&rdquo; da 54 kWh. La versione Plus, con la stessa batteria ma arricchita nei contenuti, costa 39.100 euro. La versione Extended, monomotore da 272 cv ma con batteria grande da 69 kWh costa invece 41.400 euro in allestimento Core, 43.300 in quello Plus e 48.200 in quello ancor pi&ugrave; ricco Ultra. Mentre la bimotore &egrave; venduta soltanto in due allestimenti: Plus da 47.700 euro e Ultra da 50.900 euro. Gli ordini sono gi&agrave; aperti ma le consegne avverranno soltanto a partire dal 2024. 

Abbiamo provato la pi&ugrave; piccola volvo mai realizzata, un crossover elettrico che ci ha stupito per comfort, prestazioni e agilit&agrave;

Volvo EX30, una &quot;piccola&quot; sorpresa

        Dal 2025 Volvo EX30 sar&agrave; prodotta anche in Europa. La compatta elettrica che parte da un prezzo di 35.900 euro, incentivi esclusi, nella versione a motore singolo con potenza di 272 cavalli e 343 Nm di coppia, batteria da 51 kWh e una autonomia dichiarata di 344 km, ora &egrave; assemblata nello stabilimento di Zhangjiakou, in Cina. Dalla Cina al Belgio Sar&agrave; assemblata anche nel Vecchio Continente, fedele alla filosofia della Casa di cercare di produrre dove vende. Il sito &egrave; quello di Gent, o Gand, in Belgio, rilanciato dalla Casa nel 2017. Un passo importante, per affrontare una transizione elettrica che si sta rivelando meno rapida del previsto. Ma Volvo EX30, i cui esemplari sono appena entrati in produzione in Cina, si sta comportando bene.  Chiara Angeli, Sales &amp; Marketing Director, Volvo Car Italia, ha dichiarato ad Auto e Moto d&rsquo;Epoca a Bologna: &ldquo;Abbiamo 1.400 ordini a scatola chiusa di EX30, un dato incoraggiante. E' chiaro che in numeri delle auto elettriche aumenteranno, anche se in modo relativo. In Italia sono al 3%, ma per noi EX30 &egrave; la chiave di volta per cambiare la tendenza. Nel 2024 puntiamo a vendere in Italia una quota di 20% di EX30 sul totale delle auto consegnate da Volvo. E' una elettrica con un prezzo accessibile". Potrebbe interessarti: Volvo a Auto e Moto d'Epoca 2023&nbsp;       

La BEV che ha un prezzo da 35.900 euro sar&agrave; assemblata anche a Gent, in Belgio

Volvo punta su EX30, la elettrica compatta prodotta anche in Europa

        Grandi risultati per Volvo. Settembre 2023 ha rappresentato, infatti, un mese di forte crescita per il marchio svedese. Il colosso automobilistico ha riportato un incremento del 25% delle vendite globali, con ben 61.666 unit&agrave; vendute (nello specifico, il modello pi&ugrave; venduto &egrave; stato il Suv medio XC60, seguito da XC40 e XC90). Questo slancio positivo &egrave; dovuto principalmente all'aumento delle vendite in tre mercati chiave: Europa, Stati Uniti e Cina. Volvo, 2023 da record Nel complesso, nei primi nove mesi del 2023, Volvo ha consegnato 509.158 automobili, con un balzo in avanti del 19% rispetto allo stesso periodo del 2022. Un riconoscimento particolare va alla linea Volvo Recharge, quella che include i modelli elettrificati (sia full electric che ibridi plug-in). La gamma "alla spina" ha visto, infatti, un importantissimo boost di immatricolazioni: + 37% rispetto a settembre 2022. Ora, costituisce il 34% di tutte le auto vendute da Volvo a livello globale, con le vetture completamente elettriche che rappresentano il 15% delle vendite totali. Focalizzandoci sui singoli mercati:   Europa: Qui, Volvo ha venduto 25.489 vetture, segnando un aumento del 32% rispetto a settembre 2022. I modelli Recharge hanno avuto un'importante incidenza sulle vendite, rappresentando il 53% del totale.   Stati Uniti: Il mercato americano ha visto una crescita impressionante, + 65%, con 10.946 vetture vendute (di cui il 28% di modelli Recharge)   Cina: In Cina la crescita &egrave; stata pi&ugrave; contenuta ma, comunque, piuttosto positiva, con un aumento del 4% e 15.460 auto vendute. Le vendite dei modelli Recharge hanno mostrato una crescita notevole: + 20% rispetto a settembre 2022.   Ambizioni future Nel 2022, il gruppo ha realizzato un utile operativo di quasi 2 miliardi di euro e ricavi per 330,1 miliardi. A livello globale, le vendite hanno raggiunto 615.121 unit&agrave;. Ma cosa riserva il futuro per Volvo? L'azienda ha ambizioni veramente audaci. Volvo Cars mira a convertire l'intera gamma in full electric entro il 2030, con l'obiettivo di raggiungere la neutralit&agrave; climatica entro il 2040. Un segnale chiaro dell'impegno dell'azienda verso una mobilit&agrave; pi&ugrave; sostenibile e rispettosa dell'ambiente.       

Grandi risultati per il marchio svedese, con oltre mezzo milione di vetture immatricolate da inizio 2023: una su tre &egrave; elettrificata

Volvo, 2023 da record: + 25% di vendite rispetto allo scorso anno

        A poco pi&ugrave; di un mese dalla presentazione, Volvo EM90 torna a mostrare dettagli molto pi&ugrave; indicativi rispetto al primo teaser. Quello fu un passaggio di presentazione della carrozzeria da minivan, da navetta di lusso, in una prima volta assoluta per la casa svedese. Il 12 novembre scopriremo una sorta di ammiraglia con la versatilit&agrave; di spazio a bordo tipica degli MPV. Ammiraglia per i 5,20 metri di lunghezza attesi e per il lusso che offrir&agrave; a bordo. MPV per il numero delle sedute, che non sar&agrave; inferiore a 6 posti, in una configurazioen perfettamente in linea con la proposizione luxury.  Stile Volvo, tecnica Zeekr (cio&egrave; Geely) Sono i punti saldi offerti dal progetto Zeekr 009, ovvero, il gemello per tecnica e tecnologia di questa Volvo EM90. Gli ultimi teaser rivelano una cabina abitacolo molto ampia, il muso corto e i gruppi ottici posteriori in stile "martello di Thor", rielaborato. Il frontale avr&agrave; una calandra con ogni probabilit&agrave; finta visto il powertrain elettrico, dal motivo cromato e con il logo Volvo (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;illuminato. Piccole chicche di design, sulle quali si innesta la novit&agrave; tecnica della batteria fornita da Catl. Il dimensionamento potrebbe essere di 116 kWh nella proposta "base" e con un'opzione da 140 kWh. Disponibilit&agrave; energetica a parte, conta dire della struttura Qilin Catl, con le celle a diretto contatto con il sistema di raffreddamento. Batteria, la gestione termica fa la differenza  La disposizione cell-to-pack permette un incremento dell'energia disponibile in rapporto al volume occupato dalla batteria fino al 72% e una densit&agrave; energetica molto elevata. La struttura delle celle non &egrave; cilindrica, bens&igrave; una disposizione a sacchetto, con l'inedita installazione dell'elettronica di controllo di ciascuna cella e l'efficienza di raffreddamento a segnalarsi come le caratteristiche tecnica pi&ugrave; importanti. Passa da tale controllo termico l'incremento della densit&agrave; energetica e dalla velocit&agrave; delle operazioni di ricarica. Tutti dettagli che alla presentazione della Volvo EM90 scopriremo quanto saranno affini al MPV Zeekr 009.       

Grandi dimensioni, tanto spazio a alta cura degli interni, con Volvo EM90 arriva un progetto destinato a utilizzare le nuove batterie Catl Qilin

Volvo EM90, tre nuovi punti di vista sulla navetta elettrica

        Che Volvo intenda vendere soltanto auto elettriche entro il 2030 e diventare un'azienda neutrale dal punto di vista climatico entro il 2040, non &egrave; pi&ugrave; una notizia. I piani della Casa svedese sono noti da tempo per addetti ai lavori e appassionati, ma dalla Climate Week di New York &egrave; arrivato un annuncio da non trascurare: entro il 2024, Volvo non produrr&agrave; pi&ugrave; motori Diesel. Volvo, con Leadrive per un'elettrificazione pi&ugrave; efficiente Volvo: "Concentrati su auto premium 100% elettriche" Si tratta di un passo deciso nel piano di abbandono dello sviluppo di nuovi motori a combustione da parte del Marchio scandinavo. Le parole di Volvo infatti sono nette: "Non spenderemo pi&ugrave; una sola corona del nostro budget di R&amp;S per lo sviluppo di nuovi motori a combustione interna".Un concetto enfatizzato anche da Jim Rowan, Chief Executive del Marchio, che ha dichiarato: "I propulsori elettrici sono il nostro futuro e sono superiori ai motori a combustione: generano meno rumore, meno vibrazioni, meno costi di manutenzione per i nostri clienti e zero emissioni allo scarico. Siamo completamente concentrati sulla creazione di un ampio portafoglio di auto premium completamente elettriche che offrono tutto ci&ograve; che i nostri clienti si aspettano da una Volvo, e sono una parte fondamentale della nostra risposta al cambiamento climatico". Insomma, la strada &egrave; ormai tracciata. E desta stupore pensare che soltanto nel 2019 la maggior parte delle auto vendute in Europa da Volvo era alimentata da un motore a gasolio, mentre i modelli elettrificati stavano appena iniziando a farsi strada. Quattro anni dopo, la maggior parte delle vendite europee della Casa di G&ouml;teborg &egrave; invece costituita da auto completamente elettriche o ibride plug-in. Rom-E: clicca qui per scoprire come partecipare ai talk 'green'        

Entro l'inizio del 2024 la Casa svedese non costruir&agrave; pi&ugrave; propulsori a gasolio, concentrandosi esclusivamente sulle elettriche

Volvo, addio ai motori Diesel

        I camion elettrici di Volvo operativi 24 ore al giorno, cinque giorni alla settimana: la Volvo Trucks ha consegnato all'azienda danese Danfoss tre dei primi camion 'green' per trasporti pesanti di linea, nel segno della sostenibilit&agrave;. In totale, nove camion a zero emissioni entreranno in funzione prima del 2024.  Volvo e le Nazioni Unite insieme per lo sviluppo sostenibile Meno emissioni e inquinamento acustico Grazie all'accordo, Danfoss - specializzata in prodotti alimentari, ma non solo - sar&agrave; la prima azienda in Danimarca ad avere un camion elettrico in funzione 24 ore su 24. Una volta completamente operativi, i cosddetti e-truck ridurranno le emissioni di Danfoss in Danimarca del 10-15% diminuendo al contempo anche l'inquinamento acustico e atmosferico. Camion elettrici senza ansia da ricarica I nuovi camion permetteranno una ricarica rapida della batteria durante le operazioni di carico e scarico a ogni fermata, in media 15 minuti circa. Ricarica che avverr&agrave; tramite l'infrastruttura della societ&agrave; danese God Energi. Danfoss inoltre fornir&agrave; il caricatore di bordo e l'alimentatore elettrico (il cosiddetto OCEPS) a tutti i camion elettrici Volvo, strumenti in grado di consentire la ricarica rapida in correnta alternata durante la notte in modo da ottimizzare i viaggi ed eliminare qualsiasi tipo di ansia. Volvo, con Leadrive per un'elettrificazione pi&ugrave; efficiente       

La Casa svedese ha consegnato tre veicoli a zero emissioni all'azienda Danfoss, per una partnership all'insegna del trasporto sostenibile

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