        Altro giro, altro regalo, Tesla Model 3 gode di un altro sconto. Riguarda solo la versione di ingresso nella gamma Tesla Model 3, la versione base, una volta chiamata Standard Range, a trazione posteriore e con un motore elettrico, che scende a 40.490 euro, 2.000 in meno rispetto al prezzo uscente. A oggi con gli incentivi in vigore pu&ograve; essere acquistata a 37.490 euro senza rottamazione e a 35.490 euro con rottamazione. Tesla, con i nuovi incentivi la musica cambier&agrave; Un bel salto, ma il futuro prossimo si prospetta ancora pi&ugrave; allettante gli incentivi annunciati dal Governo - che per&ograve; tardano - arrivare il prezzo al netto dell&rsquo;ecobonus dovrebbe partire da 34.490 euro per scendere fino a 26.740 euro con il massimo delle agevolazioni previste. Potrebbe interessarti: Tesla Model 3, le novit&agrave; del restyling  Una cifra allettante per una berlina del segmento D lunga 4,72 metri con una autonomia di 513 km, una accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,1 secondi e una velocit&agrave; massima di 201 km/h. Sempre pi&ugrave; serrata la concorrenza della Casa di Elon Musk che punta a sprintare ancora nelle vendite, almeno con il modello di ingresso, perch&eacute; la versione a doppio motore, la Long Range a trazione integrale, resta a 47.990 euro, senza variazioni. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Tesla nuove e usate       

Con il nuovo bonus il prezzo scende e potr&agrave; diventare estremamente competitivo all'arrivo dei nuovi incentivi

Tesla sempre più sconti, ancora un ribasso per Model 3 RWD

        Proseguono le anticipazioni ("sfuggite" o nascoste ad arte) su Tesla Model 3 Performance. Navigando tra il codice sorgente della pagina del configuratore Tesla (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) nel Regno Unito, un utente -evidentemente beninformato o imbeccato su dove cercare -, ha scovato una serie di informazioni sulla versione pi&ugrave; potente della Model 3. Non dovrebbe essere cos&igrave; lontana la presentazione della Performance restyling, che avr&agrave; "oltre 500 cavalli" e andr&agrave; cos&igrave; su un tempo in accelerazione inferiore ai 3" sullo 0-60 miglia orarie (96 km/h).  Motore posteriore potenziato per la Model 3 Altri particolari si aggiungono rispetto alle anticipazioni dei mesi scorsi, che hanno rivelato l'impiego di un nuovo motogeneratore posteriore, 4D2, 60 cavalli pi&ugrave; potente.&nbsp; Esteriormente sar&agrave; riconoscibile per lo spoiler posteriore in carbonio e fasce paraurti specifiche, sia anteriormente che dietro, con un elemento simil-diffusore. Tesla, nuovi assetto e freni Sul fronte della dinamica di marcia, oltre alle regolazioni di telaio e sospensioni specifiche, la Tesla Model 3 Performance avr&agrave; ammortizzatori adattivi e un impianto frenante potenziato (al di l&agrave; dell'effetto di rigenerazione svolto dai motogeneratori). Impatter&agrave; sul comportamento dinamico anche l'offerta di cerchi forgiati: minori masse non sospese migliorano la reattivit&agrave; ai comandi impartiti al volante. La batteria continuer&agrave; a essere la specifica da 82 kWh, fornita da LG. A bordo, accanto a inserti in fibra di carbonio, la Performance avr&agrave; sedili pi&ugrave; profilati sui fianchetti. Tesla Model Y, arriva quella con pi&ugrave; autonomia       

Gli affinamenti alla Model 3 Performance 2024 saranno numerosi, dal motore posteriore ai cerchi forgiati, fino all'assetto con sospensioni adattive. Ecco cosa sappiamo (grazie a un leak)

Tesla Model 3 Performance, le ultime anticipazioni

        Tesla taglia oltre il 10% della propria forza lavoro a livello globale, questo &egrave; quanto riportato dall'agenzia Bloomberg su una inviata mail ai dipendenti in cui Elon Musk spiega che l'iniziativa &egrave; dovuta in alcuni casi alla duplicazione dei ruoli ma soprattutto alla necessit&agrave; di ridurre i costi: &ldquo;Mentre ci prepariamo alla prossima fase della nostra crescita, &egrave; estremamente importante guardare a ogni aspetto della societ&agrave; per ridurre i costi e aumentare la produttivit&agrave;", spiega Musk. &ldquo;Come parte di questo sforzo, abbiamo fatto una revisione approfondita dell&rsquo;organizzazione e preso la difficile decisione di ridurre la nostra forza lavoro di oltre il 10% a livello globale&rdquo;. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella La situazione di Tesla Numeri alla mano, l&rsquo;azienda ha oltre 130mila dipendenti a livello globale: un eventuale taglio del 10% dunque equivale ad almeno 14mila licenziamenti. Ma i numeri dicono anche che le recenti vendite sono in calo, e si tratta della prima volta in quattro anni, dicono da Tesla. Inoltre, secondo quanto ripotato dall&rsquo;agenzia Bloomberg, sia il vice presidente senior Drew Baglino che il vicepresidente per le politiche pubbliche e lo sviluppo commerciale&nbsp;Rohan Patel hanno lasciato l&rsquo;azienda.&nbsp; Tesla Model Y, arriva quella con pi&ugrave; autonomia        

Secondo quanto si apprende, le ragioni sono dovute alla duplicazione dei ruoli ma soprattutto alla necessit&agrave; di ridurre i costi

Tesla annuncia tagli del 10%: ecco perché

        Cala il poker, arriva Tesla Model Y Long Range a trazione posteriore, la versione con pi&ugrave; autonomia del crossover del Marchio di Elon Musk. Si aggiunge alla versione d&rsquo;attacco monomotore, l&rsquo;unica che accede agli incentivi con un prezzo da 42.640 euro, e alle Dual Motor a trazione integrale Long Range (51.990 euro) e Performance (57.990 euro). Tesla Y Long Range, prezzo e consumi competitivi Tesla Model Y Long Range a trazione posteriore ha un listino che parte 48.990 euro, non accende quindi all&rsquo;ecobonus, ma gioca altre carte importanti. Ovvero mette sul piatto una autonomia di 600 km, grazie a un consumo medio dichiarato di 14,9 kWh/100 km, per una percorrenza di 6,7 km con un 1 kWh: fate i vostri conti.  Pi&ugrave; che adeguate le prestazioni, velocit&agrave; massima di 217 km/h e accelerazione da 0 a 100 km/h in 5,9 secondi. Potrebbe interessarti: Tesla Model Y Long Range Dual Motor, la prova di Auto       

E' la Long Range a trazione posteriore, che tocca il muro dei 600 km con un prezzo interessante

Tesla Model Y, arriva quella con più autonomia

        Tesla Model 2 tiene banco, come storicamente tutti i nuovi prodotti del Marchio di auto elettriche di Elon Musk. La futura &ldquo;compatta&rdquo; &egrave; oggetto di un botta e risposta molto animato. Al solito l&rsquo;attesa, spasmodica del nuovo prodotto, che non ha pari nel mondo dell&rsquo;auto, si incrocia con rumors molto meno ottimistici. Model 2, o Model A che sar&agrave;, si tratter&agrave; di una vettura tra i 4,3 e i 4,5 metri di lunghezza, un crossover del Segmento C, annunciata a circa 25.000 dollari di prezzo. Un potenziale fattore sul mercato globale del futuro prossimo, dato che il lancio &egrave; atteso entro il 2025. Potenziale quasi azzerato secondo l&rsquo;agenzia Reuters, che ha sostenuto l&rsquo;ipotesi dell&rsquo;abbandono del progetto di Tesla Model 2 a causa della concorrenza dei Costruttori cinesi che metterebbero sul piatto prezzi troppo competitivi per rendere la vantaggiosa la produzione dell&rsquo;auto. L'ira di Elon Appena uscite le voci, Musk su X ha reagito da par suo, in sostanza dicendo. "Reuters mente perch&eacute; sta morendo".  Reuters is lying because Reuters is dying.  pic.twitter.com/ql5beOo0cX &mdash; DogeDesigner (@cb_doge) April 5, 2024    Una lotta a serrata. Senza dubbio Model 2 rappresenta un nodo cruciale per il Costruttore, perch&eacute; si tratta di un modello completamente nuovo, non derivato da Model 3 o Model Y. Nelle precedenze c&rsquo;&egrave; senza dubbio il Robotaxi di Tesla, ma la nuova piattaforma di Tesla per Model 2, che sar&agrave; usata anche per altri progetti, compreso il Robotaxi, dovrebbe rappresentare un sorta di rivoluzione nell&rsquo;assemblaggio, con un nuovo Giga Casting che abbasserebbe ancora di pi&ugrave; i costi di produzione. Un nodo cruciale.  Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Tesla nuove e usatePotrebbe interessarti: Tesla Model S Plaid, la prova di Auto       

Il patron risponde alle ipotesi di abbandono del progetto, troppo importante per l'espansione del Marchio

I dubbi su Tesla Model 2, Musk furioso smentisce

        Sono diversi anni ormai che sentiamo parlare di Optimus, ovvero il robot umanoide di Tesla a cui l&rsquo;azienda sta lavorando e apportando sempre pi&ugrave; modifiche e miglioramenti per renderlo parte integrante del lavoro all&rsquo;interno degli stabilimenti. Sebbene siano state gi&agrave; presentate due generazioni del robot, il progetto &egrave; ancora in fase di test, ma il salto di carriera pare essere alle porte secondo quando riportato dalla stessa Tesla che ha pubblicato pi&ugrave; di 60 annunci di lavoro. La mansione? Controllare il robot nello svolgimento delle sue operazioni giornaliere. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Sviluppi futuri &ldquo;Il lavoro si svolger&agrave; su diversi siti e richieder&agrave;&nbsp;viaggi frequenti - &egrave; riportato tra gli annunci -. Sono apprezzate grandi competenze tecniche per identificare e mitigare i rischi e reagire rapidamente ai problemi operativi e agli obiettivi in evoluzione&rdquo;. Insomma, un professionista in grado di analizzare i dati relativi al robot, per permetterne uno sviluppo pi&ugrave; veloce, ma anche figure capaci di programmare in linguaggio C++. Se la base di partenza del Tesla robot &egrave; quella di svolgere mansioni inerenti alla catena produttiva delle auto dell&rsquo;azienda, l&rsquo;obiettivo ancora pi&ugrave; grande di Elon Musk &egrave; quello di mettere in vendita il robot, come un effettivo aiutante per una serie di compiti che oggi svolgono gli esseri umani. Tesla, arriva il FSD con reti neurali        

L&rsquo;Optimus &egrave; pronto per occuparsi della catena produttiva, lo dimostrano gli annunci di lavoro per tecnici che ne controllino l&rsquo;operato

I robot umanoidi di Tesla costruiranno auto elettriche

        Dopo l'introduzione del restyling di Tesla Model 3 nella seconda met&agrave; del 2023, c'&egrave; un altro tassello da aggiungere all'offerta dell'elettrica. C'&egrave; la variante Performance, che prepara un debutto non troppo distante. Gi&agrave;, ma con quali caratteristiche? Le anticipazioni dicono di un incremento della potenza di sistema ottenuto grazie a un nuovo motogeneratore posteriore, oltre 60 cavalli pi&ugrave; potente che in passato.  Tesla Model 3: batteria invariata, potenza in crescita Le informazioni sfuggono dalla Corea del Sud, confermano la dotazione della batteria LG da 82 kWh e indicano l'impiego di un'unit&agrave; posteriore codice 4D2, da 412 cavalli contro i 340 cavalli della specifica pre-restyling.&nbsp; Non cambia il motogeneratore anteriore, il 3D3 da 214 cavalli, mentre la potenza di sistema passa a 620 cavalli per la berlina media Tesla (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). L'unit&agrave; posteriore, inoltre, svilupperebbe la potenza massima a una velocit&agrave; notevolmente superiore rispetto alla prima serie, dettaglio che anticipa un miglioramento sensibile delle caratteristiche di accelerazione e, in particolare, del tempo sullo 0-100 km/h.       

Pi&ugrave; potenza rispetto al passato e grazie al motore posteriore, ecco le prime informazioni sfuggite sulle caratteristiche della Model 3 Performance&nbsp;

Tesla Model 3 Performance, le anticipazioni sul top di gamma in arrivo

        Palla avanti e attese portate alle stelle. Procedendo spesso di rinvio in rinvio. &Egrave; valso per Cybertruck e, adesso, vale per Tesla Roadster. Elon Musk affida al suo X le ultime notizie sulla sportivissima roadster gi&agrave; annunciata per la prima volta nel novembre del 2017. Numeri, allora, come il prezzo di partenza di 200 mila dollari, la prenotazione con il versamento di 50 mila dollari, senza contare le prestazioni esagerate che accompagnarono quella show car. Oggi, se confermati quei valori, praticamente un affare.  Le prestazioni annunciate&nbsp; Meno di 2 secondi per accelerare da 0 a 100 orari, 400 km/h di velocit&agrave; massima, un'autonomia di marcia annunciata in oltre 900 km. Impossibile non rilevare come nessuna auto stradale con tali prestazioni dichiarate arrivi anche solo vicina a tale soglia di autonomia di marcia.&nbsp; Tutto straordinariamente al vertice, forse troppo per essere realt&agrave; e in grado di arrivare su strada. Quando verr&agrave; presentata Tesla Roadster Musk ha annunciato la chiusura della fase di finalizzazione del design, che porter&agrave; alla presentazione della nuova Tesla (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;Roadster a fine anno e con l'obiettivo di realizzare le prime consegne nel corso del 2025. Ecco, "punta a", poi se la realt&agrave; dei fatti sar&agrave; confermata lo diranno i prossimi mesi. "Pu&ograve; diventare la pi&ugrave; sconvolgente dimostrazione di tutti i tempi relativa a un prodotto", posta su X. Ancora: "Non ci sar&agrave; mai pi&ugrave; un'auto come questa, posto che si possa chiamare auto". Spesso specchietto per le allodole, non tutto della prestazione si pu&ograve; raccontare in un tempo sullo 0-100 orari, che ora Musk azzarda in meno di 1 secondo per la Roadster dotata di un pacchetto speciale. Ovviamente, i fattori "abilitanti" sono molteplici e coinvolgono pneumatici, condizioni di asfalto, temperature: premesse ideali sulle quali l'elettronica pu&ograve; fare il resto e lottare con la fisica per accelerare in un tempo degno di un dragster.       

Sar&agrave; la volta buona per l'estrema sportiva Tesla? Ecco quando verr&agrave; presentata nelle specifiche definitive e quando andr&agrave; sul mercato

Tesla Roadster, Musk alza le aspettative e annuncia il debutto

        Tesla Cybertruck &egrave; forse uno dei veicoli pi&ugrave; controversi, iconici, stravaganti e riconoscibili presentati negli ultimi anni. Sappiamo ormai che Elon Musk, quando si impegna per proporre qualsiasi nuovo progetto, lo fa per lasciare il segno. E questo &egrave; stato ovviamente il decorso naturale delle cose con il nuovo pick-up elettrico americano. Dalla corsa ai primi ordini agli innumerevoli contenuti multimediali che sono apparsi sul web, fino al diventare un vero e proprio oggetto del desiderio. Tuttavia - oltre alla questione omologazione su alcuni mercati - c&rsquo;era ancora un piccolo ostacolo da superare: la colorazione. Di recente la casa americana ha fatto sapere che saranno disponibili tre nuove tinte per il celebre Cybertruck. Ma non &egrave; tutto oro quel che luccica. I nuovi colori disponibili per Tesla Cybertruck  La corsa all&rsquo;acquisto del Cybertruck avvenuta in America non poteva che far nascere un florido mercato legato alla personalizzazione del veicolo. Moltissime carrozzerie hanno fatto a gara per proporre la propria idea di wrapping del pick-up che, come colore di lancio, ha solamente proposto il color argento, sfruttando pannelli di nuda lamiera spazzolati. Ovviamente, molti acquirenti hanno deciso di applicare qualche nuova colorazione sulle ampie superfici del veicolo. Tuttavia, c&rsquo;&egrave; da considerare che le superfici spazzolate del Cybertruck non sono particolarmente &ldquo;gentili&rdquo; con le tradizionali tecniche di wrapping o riverniciatura. Tesla ha, infatti, rilasciato tre nuove colorazioni ufficiali: Satin Slip Grey, Satin Rose Gold e Satin Abyss Blue, tutte e tre realizzate con la stessa tecnica volta a ricreare l&rsquo;effetto dell&rsquo;alluminio spazzolato, sebbene si tratti di una pellicola. Tuttavia c&rsquo;&egrave; un problema, poich&eacute; queste colorazioni possono essere applicate solamente da quattro centri specializzati e certificati Tesla, dislocati nella sola California. Per tutti coloro che risiedono in altre zone del mondo, Tesla non mette ancora a disposizione questo servizio, delegando il wrap ad altre carrozzerie non certificate. Prezzo e complicazioni  Come se non bastasse la complessit&agrave; dovuta alla logistica per la verniciatura, Tesla ha anche rilasciato il listino delle colorazioni: oscillano tutte tra i 6.000 e i 6.500 dollari (circa 6.000 euro), una cifra ampiamente sopra la media del mercato nonch&eacute; elevata in proporzione al prezzo del veicolo stesso. Oltre alle tre colorazioni citate, sembra essere in programma il rilascio di altre due colorazioni, sulle tonalit&agrave; del verde e rosso satinato. Si parla per&ograve; di una pellicola autoriparante, sofisticata e progettata per resistere alle alte temperature che, inevitabilmente, la carrozzeria metallica del Cybertruck potrebbe raggiungere sotto al sole. In ottica ambientale, sono stati comunque scelti materiali meno inquinanti rispetto al vinile (solitamente utilizzato nel mondo del wrapping) anche se non &egrave; stato chiarito se si sfruttino pellicole proprietarie, prodotte da 3M o di altri fornitori.        

Le tinte, dal costo fino a 6mila euro, sono realizzate con uno speciale wrapping che ricrea le superfici in acciaio spazzolato del pickup elettrico. Eppure...

Tesla Cybertruck: svelati 3 nuovi colori, ma c’è un problema

        Contrordine, Tesla normalizza il discusso volante Yoke. Offerto da circa un anno e mezzo, sul finire del 2022 su Model S e Model Y, forte della ispirazione aeronautica e delle forme futuristiche, non ha riscosso un eccezionale gradimento, presentando secondo molti clienti meno comfort e sicurezza (leggi qui la prova di Auto) rispetto a un volante tradizionale. A richiesta e senza sovrapprezzo &egrave; sempre stata disponibile la corona classica. Tesla &egrave; corsa ai ripari Resta ovviamente l&rsquo;opzione tra i due volanti, ma soprattutto lo Yoke ora dispone del tasto fisico del clacson, molto pi&ugrave; istintivo per la stragrande maggioranza degli automobilisti, mentre il precedente pulsante sulle razze, meno rapido da attivare, ora funge da attivatore delle telecamere esterne. Piccole correzioni, puntando al tradizionale, anche per quanto riguarda la qualit&agrave;. La Casa americana ha annunciato un migliore pregio del rivestimento in pelle, che nella prima edizione dello Yoke era stato oggetto di critiche riguardo il deterioramento. Dettaglio non da poco dato il prezzo elevato e il prestigio di Model S e Model Y. Il nuovo Yoke &egrave; disponibile sui due modelli: &egrave; possibile sostituire anche la prima versione, ma non &egrave; stato specificato il prezzo. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Tesla nuove e usate  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Il discusso volante &egrave; stato oggetto di modifche per renderlo pi&ugrave; fruibile: la corona standard &egrave; sempre disponbile in opzione

Tesla ci ripensa e normalizza il controverso volante Yoke

        Al solito, senza troppi giri di parole e con un certo sensazionalismo, Elon Musk ha fatto sapere la sua: il timore che i Costruttori cinesi possano davvero mettere a ferro e fuoco la concorrenza. "Se non saranno imposte barriere commerciali, demoliranno la maggior parte delle Case automobilistiche". Il Made in China rappresenta una minaccia reale per il patron di Tesla, che durante la conference call per commentare i risultati dello scorso trimestre dell&rsquo;azienda &ndash; annunciando nel 2024 una crescita meno rapida &ndash; ha detto la sua in modo abbastanza brutale.&nbsp; L'allarme di Elon Musk &ldquo;In generale, le Case cinesi sono le pi&ugrave; competitive al mondo. Ritengo che avranno un successo significativo al di fuori del mercato nazionale in base alla tipologia di tariffe o barriere commerciali che saranno adottate". Musk ha confermato l&rsquo;arrivo il prossimo anno di un nuovo modello, che sar&agrave; Tesla Model 2. "Lo stato dello sviluppo &egrave; molto avanzato. Di solito sono ottimista sulle tempistiche, ma il nostro programma, che include molte tecnologie di produzione innovative e rivoluzionarie, indica che inizieremo l&rsquo;assemblaggio verso la fine del 2025. Sar&agrave; assemblata a Austin, con un incremento della produzione che ci far&agrave; di fatto dormire sulla catena di montaggio. Ma avremo una tecnologia produttiva senza eguali nel mondo". Potrebbe interessarti: Porsche Macan, l'elettrico fa sul serio a Zuffenhausen&nbsp;       

Il patron di Tesla preoccupato per la potenziale invasione: e intanto parla anche dell'attesa Model 2

Musk lancia l'allarme: senza dazi i Costruttori cinesi ci demoliranno

        Il prossimo passo di Tesla sar&agrave; quello pi&ugrave; lungo. La Casa di Elon Musk sta per avviare il Redwood, il piano che dovrebbe portarla a numeri ancora superiori, e di molto, rispetto agli 1,8 milioni di vetture elettriche vendute nel 2023. Tesla, secondo l&rsquo;agenzia britannica Reuters, avrebbe informato i suoi fornitori dell&rsquo;inizio della produzione di una auto elettrica di grandi volumi a giugno 2025. &nbsp; Confermata dalle richieste di preventivi. Non solo, del progetto farebbe parte un robo-taxi, sul quale il Costruttore ha chiesto ai fornitori di presentare offerte. Tesla, manca poco all'elettrica per tutti? La nuova vettura sarebbe la Model 2, attesa da anni, l&rsquo;elettrica da circa 25.000 dollari di prezzo, dalle forme di crossover e lunga circa 4,3 metri &ndash; come una Volkswagen Golf &ndash; potenzialmente un fattore enorme a livello mondiale. Musk l&rsquo;ha pi&ugrave; volte annunciata, indicandola come realizzata si una nuova piattaforma. Dal 2020 i tempi si sono dilatati, la Casa valuta attentamente i costi di produzione, poich&eacute;, anche in questo caso, saranno i margini a essere decisivi nonostante una cadenza iniziale stimata di 10.000 Model 2 assemblate ogni settimana. Il cammino &egrave; iniziato. Potrebbe interessarti: Tesla Cybertruck, improbabile l'omologazione in Cina&nbsp;       

L'elettrica da 25.000 dollari &egrave; in rampa di lancio e al suo fianco ci sarebbe in progetto anche un'altra vettura ...

Tesla prepara l'assalto, avvisati i fornitori per Model 2 nel 2025

Gli Stati Uniti sono sotto la morsa del freddo. Nella citt&agrave; di Chicago le temperatore hanno toccato addirirttura i -18 gradi centigradi e i cittadini si trovano bloccati all&#39;interno delle loro case ghiacciate. A rimanere congelate per&ograve; non sono solo le abitazioni, ma anche le auto, specialmente le Tesla, diffusissime nel Paese: le vetture della Casa di Elon Musk infatti non riescono pi&ugrave; a riaccendersi.&nbsp;  Il primo incidente (costosissimo) di una Tesla Cybertruck scatena la polemica  La perdita di carica e il consiglio di Tesla  La situazione non &egrave; circoscritta solo a Chicago, ma coinvolge anche altre aree del Midwest degli Stati Uniti colpite dal freddo polare. Gli utenti che si recano nei Supercharger Tesla si trovano ad affrontare una serie di problemi, dall&#39;incapacit&agrave; di ricaricare alle lunghe attese causate dalle temperature estreme. Non &egrave; la prima volta che Tesla sperimenta difficolt&agrave; legate al freddo: video virali alla fine del 2022 mostravano utenti impossibilitati ad aprire le portiere delle vetture a causa del ghiaccio, dovuto al particolare meccanismo delle maniglie.  Ma perch&eacute; non partono pi&ugrave;? Le batterie litio-ferro-fosfato (Lfp) montate sulle Tesla dal 2023, influenzate dai processi chimici rallentati dal gelo, vedono una maggiore perdita di carica in queste condizioni estreme. Inoltre, per ottimizzare la ricarica ai Supercharger, le batterie devono mantenere una temperatura specifica. A causa di questa grave situazione, Tesla ha consigliato agli utenti di mantenere la carica della batteria almeno al 20% quando il veicolo &egrave; fermo.   Desperate Tesla owners in and around Chicago were seen trying to charge their vehicles with no luck amid frigid temperatures that have gripped the Midwest.  Charging stations have essentially turned into car graveyards in recent days as temperatures have dropped to the negative&hellip; pic.twitter.com/wLrfiQPH97 &mdash; HPAY (@hpay101) January 16, 2024    Lo strano e assurdo paradosso Tesla: ricarica gratis per tutti i... &quot;non Tesla&quot;   Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell&#39;anno 2024! 

A Chicago le temperature bassissime hanno causato una perdita di carica delle batterie delle auto elettriche, che si sono bloccate

Il freddo record negli USA paralizza le Tesla: sono tutte ferme!

        Quanto le normative dei crash-test condotti dall'EuroNCAP abbiano influenzato indirettamente il design delle auto negli ultimi 15 anni &egrave; un dato evidente.&nbsp; La predisposizione di strutture ad assorbimento degli urti frontali, la creazione di maggiori spazi "vuoti" tra carrozzeria e organi meccanici, ha soprattutto sull'anteriore portato a forme che provassero a rispondere al meglio alle prove dei crash test con utenti della strada vulnerabili, quali pedoni, ciclisti, motociclisti. Restano punti critici di impatto per i grandi suv e i pick-up.  Musk, la Cina e la voglia di Cybertruck La premessa &egrave; necessaria prima di registrare le parole di Elon Musk sul pick-up Tesla Cybertruck. Su X, replicando a un cliente cinese e appassionato del marchio, Musk ha commentato - sulla possibilit&agrave; che Cybertruck arrivi in Cina -: "Renderlo omologato per la circolazione su strada in Cina sarebbe molto difficile, per&ograve; potremmo mandare dei prototipi perch&eacute; vengano esposti". Una replica che, implicitamente, esclude la possibilit&agrave; di tentare la via dell'omologazione in Cina? In Europa, per le forme del tutto particolari del pick-up Tesla (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;e per la carrozzeria in acciaio, gli interrogativi sul comportamento in sede di crash-test, nell'esercizio dell'impatto frontale con un pedone, restano.&nbsp; Sul tema, l'ex presidente dell'IIHS, istituto di assicurazioni per la sicurezza stradale, Adrian Lund ha commentato: "Il grande problema, se davvero dovessero realizzare la carrozzeria del veicolo molto rigida, utilizzando dello spesso acciaio inossidabile, sarebbe nei danni provocati alle persone quando dovessero sbatterci la testa". Tema della rigidit&agrave; delle strutture delle auto che, attualmente, vede l'area critica - per danni causati ai pedoni - essere quella alla base del parabrezza e dei montanti anteriori. Diversi suv e pick-up ottengono valutazioni tra il "Weak" (debole) e "Poor" (scarso) nella lettura dell'impatto in tali aree, quando misurate nel test complessivo VRU - Vulnerable Road Users.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

Musk allude alle difficolt&agrave; di omologazione del pick-up sul mercato cinese. Le forme del Cybertruck e la carrozzeria in acciaio rischiano di essere degli ostacoli per i possibili danni ai pedoni in caso di incidente

Tesla Cybertruck, improbabile l'omologazione in Cina

        Presentato ufficialmente a dicembre nella Gigafactory di Austin, nello stato del Texas, il Tesla Cybertruck &egrave; disponibile sul mercato in tre versioni con uno, due o tre motori, potenze fino a 800 cv, un'accelerazione da 0 a 100 km/h in neanche 3 secondi e autonomie da 400 km a 800 km. Non un veicolo semplice da guidare, sia per la sua potenza, sia per la sua particolarit&agrave; estetica: sar&agrave; forse la vista improvvisa di una vettura cos&igrave; assurda che causato il primissimo incidente che vede coinvolto il bizzarro modello della Casa di Elon Musk?  La dinamica Il sinistro &egrave; avvenuto sulla State Route 35 (o Skyline Boulevard), nello stato della California, il 28 dicembre scorso: un conducente al volante di una Toyota Corolla avrebbe perso il controllo del veicolo, uscendo di strada e attraversando la doppia linea gialla per impattare frontalmente con il Cybertruck che procedeva nella direzione opposta. Il conducente della Tesla, ha solo riportando lievi ferite, illeso invece quello della Corolla. Un listino dei ricambi da spavento Le immagini catturate sul luogo del sinistro mostrano evidenti danni sulla fiancata del guidatore del Cybertruck, con il rivestimento del parafango intorno alle ruote visibilmente danneggiato e l'attivazione dell'airbag laterale a tendina del veicolo elettrico. La Corolla, ha subito danni pi&ugrave; consistenti, con il lato del guidatore fortemente rovinato. Un video proveniente dalla dashcam mostra l'intero incidente. Ma quanto costeranno le riparazioni del Cybertruck? Tantissimo, almeno secondo quanto riporta il listino prezzi dei ricambi Tesla, che riporta la cifra di circa 500 euro per il parafango a circa 2.600 euro per il fascione anteriore e il bagagliaio. Tesla Model Y in fiamme, 135mila litri d'acqua per spegnerla!       

Il video dello scontro, gi&agrave; virale, avvenuto in California con una Toyota Corolla ha fatto infuriare molti automobilisti&nbsp;

Il primo incidente (costosissimo) di una Tesla Cybertruck scatena la polemica

        Rinnovata a fondo la Model 3 nel corso del 2023, per Tesla (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;&egrave; tempo di aggiornare la derivazione suv: Model Y.&nbsp;Secondo le anticipazioni diffuse da Bloomberg, la produzione del suv di segmento D, nella veste aggiornata, potrebbe partire a met&agrave; del 2024, presso il sito di Shanghai. L'impianto vedr&agrave; un breve stop di una settimana, tra gennaio e febbraio, coincidente con le festivit&agrave; per il nuovo anno in Cina. Una pausa che servir&agrave; per aggiornare la linea verso la produzione del restyling di Model Y.  Model Y restyling, come cambier&agrave; Se il "quando" relativo all'avvio della produzione &egrave; collocabile a met&agrave; anno, resta da definire il "come". Ovvero, quali novit&agrave; interesseranno il suv, che nelle vendite globali &egrave; il cavallo di battaglia Tesla. L'evoluzione del design sul frontale &egrave; del tutto logico che segua l'ottimizzazione di Model 3. La differente fascia paraurti ha migliorato parecchio il drag della berlina ed &egrave; prevedibile venga impiegata la medesima soluzione su Model Y, che potrebbe riprendere anche il taglio dei fari. A bordo, dopo la controversa novit&agrave; del volante a cloche, sar&agrave; sul raggruppamento dei comandi e la pulizia ulteriore della plancia che il suv vedr&agrave; un aggiornamento.&nbsp;        

Le anticipazioni sul debutto del suv nella versione profondamente aggiornata indicano la met&agrave; dell'anno per la produzione dei primi esemplari a Shanghai. Ecco come cambier&agrave; Tesla Model Y&nbsp;

Tesla Model Y 2024, il restyling ha un avvio della produzione

Il problema degli incendi dei veicoli elettrici rappresenta un bel grattacapo per tutti i marchi costruttori di tali vetture. Sempre pi&ugrave; spesso giungono notizie da ogni parte del mondo su auto elettriche in fiamme, spesso a causa dei malfunzionamenti delle batterie. Tuttavia, non bisogna generalizzare: in molti casi si tratta di incidenti, cortocircuiti o gravi lesioni alla struttura protettiva delle celle, inevitabilmente poi sottoposte a reazioni chimiche una volta esposte all&rsquo;aria o ad altri liquidi. Non bisogna per&ograve; dimenticarsi che, in molti altri casi, protagonisti di tali sinistri possono anche essere vetture normalmente alimentate a benzina o diesel. Semplicemente fanno meno notizia e, ad onor del vero, richiedono molto meno tempo e acqua per poter estinguere le fiamme. Ultima in ordine di tempo, la notizia che giunge dal Dipartimento Antincendi di Pine Level, che ha recentemente condiviso la sua esperienza nell&#39;affrontare un incidente che ha coinvolto una Tesla Model Y. Incredibile la quantit&agrave; di acqua richiesta per poter domare l&rsquo;incendio, oltre 135mila litri.  Tesla Model Y a fuoco, 135mila litri d&#39;acqua per domare le fiamme    &nbsp;  Ci troviamo a Pine Level, Alabama&nbsp;e la segnalazione alle forze antincendio &egrave; giunta proprio alle 23:14 della notte di Natale. Le squadre di pompieri si sono precipitate sul posto, pochi minuti dopo la chiamata e hanno trovato una situazione piuttosto inusuale per quell&rsquo;area geografica: una Tesla Model Y era completamente avvolta dalle fiamme, di un colore particolarmente giallo, segno di un incendio chimico, probabile autocombustione di diversi elementi presenti all&rsquo;interno delle batterie. Fortunatamente, il conducente &egrave; uscito illeso dall&rsquo;incidente, riuscendo a mettersi in salvo giusto in tempo, anche se successivamente &egrave; scattato l&#39;arresto per guida in stato di ebbrezza. Il veicolo non ha goduto della stessa sorte, poich&eacute; il pacco batteria ha subito un &quot;runaway termico&quot;: un termine ormai in voga in rete, volto a determinare quando una vettura elettrica genera un incendio spontaneo dal pacco batterie. Si tratta di una combustione molto particolare, capace di procedere anche in assenza di ossigeno e che richiede sostanze specifiche per la gestione delle fiamme: l&rsquo;acqua non &egrave; molto efficace, motivo per il quale sono stati richiesti ben 135.000 litri prima di riuscire a domare l&rsquo;incendio. Si tratta di un quantitativo superiore di oltre 35 volte rispetto a quello necessario per un&#39;auto con motore a combustione in situazione analoga (dai 1.000 ai 3.000 litri).  Auto elettriche e la gestione degli incendi  Il dipartimento ha sottolineato come &quot;Gli incendi dei veicoli elettrici siano insoliti e presentino sfide e pericoli unici per i pompieri&quot;. Questo tipo di incidenti pu&ograve; comportare la riaccensione delle fiamme ore o giorni dopo essere state inizialmente spente e la temperatura di combustione pu&ograve; superare i 2.500&deg; C. Inoltre, il fumo generato da questi veicoli produce gas di fluoro e cloruro di idrogeno, entrambi tossici da respirare, obbligando i pompieri all&rsquo;utilizzo di apparecchi respiratori. Il Capo Antincendi di Pine Level, Austin Worcester, ha spiegato: &quot;Per spegnere gli incendi dei veicoli tradizionali sono spesso sufficienti circa 1000-3000 litri d&#39;acqua; per quelli che coinvolgono i veicoli elettrici sono, invece, spesso richieste attrezzature e sostanze specifiche. Non tutte le squadre o i veicoli, inoltre, sono equipaggiati per poter far fronte a incendi di questo tipo. In futuro, tutti gli organi di scurezza dovranno dotarsi dell&rsquo;equipaggiamento necessario per far fronte a tali inconvenienti. 

L&#39;auto elettrica &egrave; andata a fuoco in Alabama, USA, durante la notte di Natale: lo spegnimento dell&#39;incendio ha richiesto ingenti quantit&agrave; d&#39;acqua

Tesla Model Y in fiamme, 135mila litri d&#39;acqua per spegnerla!

        Elon Musk &egrave; stato uno degli ospiti pi&ugrave; chiacchierati ad Atreju, la manifestazione politica giovanile della destra italiana tenutasi a Roma. Intervistato da Nicola Porro, ha approfondito temi gi&agrave; trattati con dichiarazioni interessanti. &ldquo;Riguardo ai cambiamenti climatici la mia impressione &egrave; che stiamo esagerando, almeno nel breve periodo, su questo tema&rdquo;. Il pensiero di Elon Musk E a stretto giro ha tenuto aperta la porta anche al fossile. &ldquo;A breve e medio termine &egrave; impossibile pensare di rinunciare al petrolio e ai combustibili fossili. Saranno ancora necessari. Vero &egrave; che quando spostiamo anidride carbonica dal sottosuolo all&rsquo;atmosfera bruciando carburanti fossili cambiamo il clima. Nei prossimi decenni porteremo nell&rsquo;atmosfera miliardi di tonnellate di anidride carbonica, ma non credo che questo sar&agrave; distruttivo&rdquo;. Per Musk non sar&agrave; una questione rapida. &ldquo;Serviranno anni per essere sostenibili. Alcuni ambientalisti stanno facendo s&igrave; che la gente perda speranza per il futuro. Noi dobbiamo avere speranza&rdquo;. Musk: "Italia nazione importante per investire, ma..." Musk, incalzato sulla attrattivit&agrave; del Belpaese per il suo business, ha dichiarato: &ldquo;&Egrave; un nazione importante dove poter investire, ma sono preoccupato per tasso di natalit&agrave; cos&igrave; basso. La mia domanda &egrave;: ci saranno abbastanza persone che potranno lavorare nella mia azienda? Io mi preoccupo di questo tema pi&ugrave; degli altri, forse, ma il problema c&rsquo;&egrave;. Mi limito ai fatti. L&rsquo;Italia &egrave; un buon Paese dove investire, ma, per favore, fate pi&ugrave; italiani&rdquo;. Potrebbe interessarti: Elon svela la Model 2, ecco come sar&agrave;       

Le parole del patron di Tesla ad Atreju, la manifestazione politica giovanile della destra italiana tenutasi a Roma

Musk: "Combustibili fossili necessari a breve e medio termine"

        Sono oltre 2 milioni le Tesla che verranno richiamate negli USA, su impulso della NHTSA - National Highway Traffic Safety Administration, per migliorare l'utilizzo dell'Autopilot e prevenire quello che l'ente regolatore per la sicurezza stradale definisce come un "prevedibile utilizzo scorretto" da parte dei guidatori. Vale ricordare, e non &egrave; la prima volta, che al di l&agrave; del nome Autopilot, il sistema impiegato da Tesla si configura nient'altro che come un Livello 2 avanzato.  Occhi sempre sulla strada e una mano sul volante Ovvero, pur essendo in grado le Tesla di controllare velocit&agrave; e traiettoria all'interno della corsia di marcia, come anche di cambiare corsia in autostrada, &egrave; sempre obbligatorio per il guidatore monitorare ci&ograve; che accade intorno all'auto ed essere pronto a prenderne il controllo.&nbsp; Tesla dovr&agrave; aggiornare con un intervento over-the-air i 2 milioni di veicoli oggetto della campagna di richiamo negli USA e inserire nuove soluzioni che prevengano l'utilizzo scorretto da parte degli automobilisti e il rischio che incorrano in incidenti. Come interverr&agrave; Tesla Verranno integrati "nuovi controlli e avvisi a quelli gi&agrave; presenti sui veicoli interessanti, cos&igrave; da incoraggiare ulteriormente il guidatore a rispettare le proprie responsabilit&agrave; alla guida, ogni volta in cui l'Autosteer &egrave; attivo". Le attenzioni riservate dalla NHTSA verso Tesla non sono nuove, in pi&ugrave; occasioni l'Autopilot &egrave; stato oggetto di analisi nell'utilizzo fatto dai guidatori e degli incidenti provocati da un suo utilizzo errato. Le Tesla oggetto dell'aggiornamento dell'Autopilot saranno tutte quelle prodotte dal 2012 e vendute negli USA.&nbsp; Le novit&agrave; apportate al software saranno dirette ad avvisi visivi pi&ugrave; evidenti, a migliorare l'inserimento e disinserimento dell'Autosteer e la sospensione della funzione "se il guidatore ripetutamente non dimostra una continua e prolungata responsabilit&agrave; alla guida mentre la funzione &egrave; attiva".       

La flotta di modelli prodotti dal 2012 verr&agrave; aggiornata per rendere pi&ugrave; consapevole l'utilizzo dell'Autopilot da parte del guidatore: nuovi alert visivi e possibilit&agrave; di disinserimento se manca l'attenzione

Tesla, negli USA è maxi richiamo sull'utilizzo dell'Autopilot

        Attesissimo fin dalla sua presentazione nel 2019, il Tesla Cybertruck &egrave; finalmente sul mercato. Il rivoluzionario pickup elettrico, dal design inconfondibile, con carrozzeria blindata e prestazioni da supercar (qui il video in cui supera una Porsche 911 in accelerazione), sfrutta soluzioni in grado di renderlo il perfetto veicolo da lavoro, anche su percorsi non asfaltati. Nonostante caratteristiche apparentemente imbattibili, per&ograve;, c&rsquo;&egrave; chi ha pensato di alzare ulteriormente l&rsquo;asticella. Parliamo di Unplugged Performance, azienda leader nella personalizzazione di vetture a zero emissioni, in particolare quelle di Elon Musk. La gamma di accessori dedicati al Cybertruck, dal kit per elevare l&rsquo;assetto ai cerchi forgiati con pneumatici tassellati, rende il pickup praticamente inarrestabile. Tesla Cybertruck, inarrestabile grazie a Unplugged Performance &nbsp; La linea di prodotti Unplugged Performance per Cybertruck, sviluppata ad hoc, comprende numerosi componenti che ne potenziano le capacit&agrave; rendendolo ancora pi&ugrave; versatile. Oltre a paraurti in acciaio al carbonio anteriore e posteriore (dal costo di circa 2770 e 3700 euro), con possibilit&agrave; di aggiungere optional come ruota di scorta, spicca il Lift Kit Invincible: offerto a oltre 9.000 euro, l&rsquo;upgrade aumenta l&rsquo;altezza da terra di ben 6,35 centimetri grazie all&rsquo;adozione di componenti specifici in alluminio e giunti rinforzati. Presenti anche parasassi laterali, protezioni scottoscocca e cofano in fibra di carbonio, che riduce il peso complessivo incorporando una barra Led. L&rsquo;allestimento completo costa caro La proposta di Unplugged Performance si compone anche di ruote &ndash; tra cui cerchi forgiati da 20 pollici -, barre portapacchi, impianto frenante maggiorato, distanziali da 30 e 50 mm e copertura scorrevole sul tetto. Aggiungendo l&rsquo;intero catalogo del tuner, al prezzo del Cybertruck (da circa 60.000 a 90.000 euro, a seconda della versione) bisogna aggiungere una cifra considerevole: oltre 35.000 euro.&nbsp;"        

Il tuner statunitense propone numerosi upgrade per il pick-up di Elon Musk come assetto rialzato, protezioni perimetrali e cerchi forgiati per off-road