Mancano ormai solo pochi giorni al via del Festival di Sanremo. Che vedr&agrave;, tra i suoi protagonisti, anche la Suzuki S-Cross Hybrid. Il nuovo Suv della Casa giapponese &egrave; infatti la vettura ufficiale della kermesse ligure, e accompagner&agrave; gli artisti nei giorni della manifestazione, dal 1&deg; al 5 febbraio. Una partecipazione, quella di Suzuki al Festival di Sanremo, che vuole ribadire il legame del brand nipponico con il mondo della musica.  Suzuki S-Cross arriva nelle concessionarie e online: ecco i prezzi    Suzuki S-Cross, auto ufficiale a Sanremo  Marted&igrave; 1&deg; febbraio partir&agrave; la 72&deg; edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo, che si concluder&agrave; sabato 5. Oltre a cantanti, musicisti e ospiti, un ruolo di spicco sar&agrave; ricoperto in quei giorni anche dalla Suzuki S-Cross, che &egrave; stata annunciata come vettura ufficiale del Festival. Una collaborazione, quella tra la Casa giapponese e l&rsquo;organizzazione sanremese, che si rinnova anche in questo 2022 confermando l&rsquo;interesse di Suzuki per la musica italiana.  La nuova S-Cross, del resto, ha un legame molto forte con il nostro Paese, in quanto il suo design &egrave; stato concepito nel centro stile italiano di Suzuki, a Torino, l&rsquo;unico in Europa. Per il Suv ibrido, presentato alla fine del 2021, il Festival sar&agrave; la prima vera occasione di contatto con il grande pubblico.  Nuova Suzuki S-Cross, come cambia rispetto alla passata generazione 

La nuova Suzuki S-Cross &egrave; stata annunciata come l&#39;auto ufficiale del Festival di Sanremo, confermando la partnership tra la Casa giapponese e la kermesse musicale

Suzuki S-Cross Hybrid &egrave; l&#39;auto ufficiale del Festival di Sanremo

        La nuova Suzuki S-Cross &egrave; da oggi ufficialmente disponibile in Italia. Il piccolo Suv della Casa giapponese &egrave; ordinabile sia nelle concessionarie che online, attraverso il web store Suzuki Smart Buy. Offerta solo con la motorizzazione ibrida 1.4 Boosterjet, la nuova S-Cross &egrave; configurabile con trazione anteriore o integrale e con due allestimenti. Il listino italiano parte da 28.890 euro, ma fino alla fine dell'anno si potr&agrave; acquistare la versione Top+ al prezzo di lancio di 25.890 euro con permuta o rottamazione. Suzuki S-Cross, il Suv giapponese si rinnova e punta sull'ibrido  Suzuki S-Cross, solo ibrida e full optional Presentata alla fine di novembre, la seconda generazione di Suzuki S-Cross arriva oggi nelle concessionarie, e non solo. Il brand nipponico ha infatti previsto la possibilit&agrave; di prenotare il suo Suv anche online, tramite il web store Suzuki Smart Buy. Per farlo, &egrave; sufficiente configurare la vettura, scegliendo versione, allestimenti, colore e concessionaria di consegna, versando un acconto di 500 euro. In questo modo, &egrave; possibile recarsi dal venditore fisico per stipulare il contratto solo in un secondo tempo. La nuova S-Cross punta tutto sull'ibrido L'unica motorizzazione disponibile sul modello &egrave; la 1.4 Boosterjet hybrid, con sistema mild da 48V e potenza di 139 cavalli, abbinabile alla trazione integrale o solamente anteriore. Due gli allestimenti previsti dalla Casa: Top+, disponibile solo con cambio manuale, e Starview, offerta invece con la sola trasmissione automatica. Per entrambe le versioni, gli equipaggiamenti sono completi, seguendo la filosofia di Suzuki che riduce al minimo gli optional a pagamento. Di serie, su tutte le S-Cross, cerchi in lega da 17&rdquo;, fari full Led, clima bizona, telecamera posteriore, schermo touch da 9&rdquo;, predisposizione Apple CarPlay e Android Auto, Bluetooth e numerosi sistemi di sicurezza attiva come il cruise control adattivo e il riconoscimento dei pedoni. La versione Starview aggiunge, oltre al cambio automatico, il tetto in vetro apribile e l'ADAS &ldquo;failafila&rdquo;, l'adaptive cruise control con funzione stop&amp;go. Nuova Suzuki S-Cross, come cambia rispetto alla passata generazione I prezzi italiani del nuovo Suv Il listino della nuova S-Cross parte da 28.890 euro per la Top+ a trazione anteriore, che sale a 31.390 euro per la versione 4x4. La Starview invece costa 31.190 euro per l'anteriore e 33.690 per l'integrale, entrambe abbinate con la trasmissione automatica a 6 marce. Unico optional disponibile &egrave; la vernice metallizzata da 650 euro. Fino alla fine dell'anno, permutando o rottamando un'altra auto, sar&agrave; poi possibile acquistare la Top+ al prezzo di lancio di 25.890 euro. La Casa giapponese offre di serie &ldquo;3 Plus Suzuki&rdquo;, che prevede 3 anni di garanzia (o 100mila km), con 3 anni di assistenza stradale in collaborazione con Allianz Global Assistance e 3 anni di controlli gratuiti. Come opzione si pu&ograve; scegliere "Suzuki Smile", che estende la garanzia di ulteriori 2 anni (trasferendola, in caso di vendita dell'auto, al nuovo proprietario). Infine, &egrave; disponibile &ldquo;Suzuki No Problem&rdquo;, che include l'auto sostitutiva in caso di furto, rimborso taxi e altri servizi per proteggere l'auto. Suzuky Jimny, in arrivo la versione a 5 porte, ma non per l'Europa       

La nuova Suzuki S-Cross &egrave; da oggi ordinabile nelle concessionarie e nello store online della Casa giapponese. Disponibile solo ibrida, offre equipaggiamenti full optional

Suzuki S-Cross arriva nelle concessionarie e online: ecco i prezzi

        Presentata nel 2013, e ristilizzata tre anni pi&ugrave; tardi, l'attuale Suzuki S-Cross si prepara ad abbandonare i listini per lasciare spazio alla sua erede. Il nuovo Suv del Marchio giapponese mantiene le misure del vecchio modello, ma cambia tutto il resto: design, interni, powertain e contenuti tecnologici. Un upgrade necessario per restare competitivi in uno dei segmenti pi&ugrave; grandi del mercato, ma anche uno di quelli con pi&ugrave; concorrenza. Oltre agli aggiornamenti necessari per restare al passo con i tempi, in particolare in materia di sicurezza ed emissioni, Suzuki ha voluto dare una svolta allo stile della S-Cross, donandole un carattere del tutto diverso dal modello uscente. Puntando con forza su un'identit&agrave; da Suv decisamente marcata, oltre che su contenuti di primo livello. Suzuki S-Cross, il Suv giapponese si rinnova e punta sull'ibrido  &nbsp; Design  Dal punto di vista dello stile esterno, le differenze sono notevoli. Nulla, o quasi, del vecchio modello &egrave; stato conservato sul nuovo, almeno stilisticamente. La S-Cross del 2013 aveva infatti un look tondeggiante, con linee morbide e solo pochi elementi di ispirazione off-road. Al contrario, la nuova S-Cross adotta uno stile molto pi&ugrave; deciso (che la stessa Suzuki ha definito &ldquo;bold&rdquo;, ovvero &ldquo;forte&rdquo;) con linee tese e spigolose, un aspetto pi&ugrave; aggressivo e soprattutto un look inconfondibilmente da Suv. Oltre che pi&ugrave; vicino ai recenti modelli lanciati dalla Casa. La vettura appare cos&igrave; pi&ugrave; grande e imponente, anche se la lunghezza &egrave; rimasta identica (4,30 metri), cos&igrave; come il passo (2,60 m), mentre l'altezza (1,58 m) e la larghezza (1,785 m) si sono ridotti di alcuni millimetri. Il frontale si &egrave; fatto pi&ugrave; aggressivo, con i fari che si uniscono alla griglia, ora pi&ugrave; squadrata, mentre anche dietro dominano linee ricche di spigoli. Lateralmente, sono i passaruota squadrati a dare alla S-Cross appena presentata una pi&ugrave; forte connotazione fuoristradistica. Da segnalare l'adozione, nei gruppi antici anteriori e posteriori, di Led con funzione DRL che cambiano la firma stilistica della vettura anche di notte. Suzuki Across, il Suv plug-in hybrid alla prova &nbsp; Interni  Come detto, la nuova S-Cross mantiene sostanzialmente le misure esterne del modello uscente, tuttavia sfrutta meglio gli spazi interni. Non &egrave; variato, invece, il volume del bagagliaio, che resta di 430 litri. Per quanto riguarda lo stile interno, &egrave; variato di meno tra le due generazioni rispetto a quello esterno. Suzuki infatti ha scelto di puntare su una carrozzeria con linee decise e spigolose, mantenendo per&ograve; un abitacolo pi&ugrave; elegante e tradizionale.  A differenziare le due generazioni &egrave; soprattutto il touchscreen da 9&rdquo;, che ha rivoluzionato la plancia donandole un aspetto pi&ugrave; contemporaneo e spostando diversi elementi. Se sul modello del 2013 il piccolo schermo era incassato e posto sotto le bocchette dell'aria, il touchscreen della nuova generazione sovrasta tutta la plancia. Mantenuti altri elementi come i comandi per il sistema della trazione integrale AllGrip Select, posizionati sul tunnel centrale. Pi&ugrave; curata, in generale, la qualit&agrave; di tutti gli interni. Suzuki Jimny PRO, la prova del piccolo fuoristrada &nbsp; Motori Il modello attuale della S-Cross, che presto uscir&agrave; dai listini, &egrave; proposto con motori 1.4 Boosterjet da 129 cavalli e 235 Nm di coppia, abbinato a un sistema mild hybrid da 48V. Schema analogo a quello della nuova generazione, che offre tuttavia un sistema affinato e una versione aggiornata del turbobenzina per offrire migliore elasticit&agrave; ed efficienza. Suzuki, tuttavia, non ha ancora diffuso informazioni riguardanti le specifiche di potenza e coppia del nuovo modello, n&eacute; informazioni sui consumi. Migliorano invece leggermente le prestazioni, con una velocit&agrave; massima di 195 km/h e un'accelerazione zerocento compresa tra 9&rdquo;5 e 10&rdquo;2 a seconda della trazione integrale o solo anteriore. Da segnalare che, nel corso del 2022, verr&agrave; lanciata la versione dotata di powertrain full hybrid che garantir&agrave; performance migliori e soprattutto minori consumi ed emissioni. Suzuki Vitara S-Cross, ibride e automatiche alla prova       

Suzuki ha svelato la nuova S-Cross, evoluzione in chiave tecnologica ed efficiente del Suv medio della Casa giapponese. Ecco come &egrave; cambiata rispetto al modello uscente lanciato nel 2013

Nuova Suzuki S-Cross, come cambia rispetto alla passata generazione

        &ldquo;Forte, sofisticata, versatile&rdquo;. Sono questi i tre concetti su cui Suzuki si &egrave; basata per dare vita alla nuova S-Cross Hybrid, che sostituisce il precedente modello in commercio dal 2013. Pur restando pressoch&eacute; invariato nelle dimensioni, il nuovo Suv cambia sotto ogni punto di vista, a partire dal design, fino alla meccanica. Pi&ugrave; spazioso, connesso e sicuro, migliora anche sul fronte dell'efficienza. La dotazione base infatti prevede un sistema mild hybrid a 48V, abbinato al 4 cilindri da 1,4 litri turbo Boosterjet. La nuova Suzuki S-Cross non rinuncia per&ograve; neppure al lato avventuroso, con la trazione integrale AllGrip Select, e a quello tecnologico, con un'ampia dotazione di ADAS e un infotainment di ultima generazione. Suzuki Across, il Suv plug-in hybrid alla prova  Suzuki S-Cross, carattere da Suv Anche se la Suzuki S-Cross non &egrave; cresciuta rispetto al modello uscente (430 cm di lunghezza sia per il vecchio che per il nuovo modello), le due generazioni non potrebbero essere pi&ugrave; diverse. Il nuovo Suv infatti punta tutto su un design inconfondibilmente da Suv, con linee decise e squadrate, oltre che decisamente pi&ugrave; aggressive. A partire dal frontale, dominato da una grande griglia piano-black che si collega ai gruppi ottici al Led. Anche al posteriore dominano le linee spigolose, con la fanaleria unita da un elemento di raccordo in nero opaco. Passaruota squadrati e protezioni nelle parti inferiori del paraurti completano il quadro conferendo ulteriore carattere &ldquo;Suv&rdquo; al design della vettura. Per questo modello Suzuki ha optato per una gamma di colori incentrata su toni freddi come bianco, nero, blu e grigio, ma non mancano anche tinte pi&ugrave; esuberanti. Oltre a Grigio Oslo, Nero Dubai, Bianco Artico, Argento New York, Blu Capri e Bianco Santorini (unico non metallizzato della gamma) si potranno infatti scegliere anche Arancione Grand Canyon e Rosso Siviglia. Suzuki Jimny PRO, la prova del piccolo fuoristrada Comfort e spazio All'interno la nuova S-Cross guadagna in termini di spazio, grazie a una pi&ugrave; efficiente organizzazione dell'abitacolo e del baule. Non a caso, &ldquo;versatilit&agrave;&rdquo; &egrave; stata una delle parole d'ordine che la Casa giapponese ha seguito nella realizzazione della vettura. Al contrario dell'esterno, dominato da linee aggressive e muscolose, dentro la nuova Suzuki punta sull'eleganza e su linee pi&ugrave; morbide. La plancia &egrave; di stampo tradizionale, e dominata da uno schermo touch da 9&rdquo; che gestisce le principali funzioni dell'infotainment, mentre sul tunnel centrale sono collocati i pulsanti fisici per la gestione del sistema 4x4. La S-Cross di nuova generazione &egrave; in grado, secondo il Costruttore, di assicurare spazio sufficiente per far viaggiare comodi 5 adulti. Garantendo il comfort anche per chi siede dietro, grazie alla regolazione degli schienali su due livelli per il divano posteriore. Generose le dimensioni del bagagliaio, che offre 430 litri da capacit&agrave; e pu&ograve; essere ampliato abbattendo i sedili posteriori. Garantisce luminosit&agrave; in tutto l'abitacolo l'ampio tetto panoramico apribile, con una superficie vetrata lunga ben un metro. Tra le dotazioni interne, il clima automatico bi-zona, prese USB e diversi vani portaoggetti e il porta bicchieri integrato nel bracciolo centrale. Suzuki Misano, la "Dolce Vita" di un concept Suzuki punta sull'ibrido La nuova generazione del Suv Suzuki punta con forza sull'efficienza e la sostenibilit&agrave;: pur mancando una versione full hybrid (arriver&agrave; il prossimo anno) &egrave; di serie sulla nuova S-Cross il sistema mild hybrid a 48V. Il powertrain elettrificato &egrave; abbinato a un 4 cilindri turbo a benzina da 1,4 litri denominato Boosterjet: efficiente e ricca di coppia, quest'unit&agrave; endotermica &egrave; dotata di una turbina a bassa inerzia, fasatura variabile elettrica in aspirazione e un elevato rapporto di compressione. Caratteristiche, insieme all'erogazione di coppia offerta dal motore elettrico, danno al Suv giapponese prestazioni brillanti e consumi contenuti. Per quanto riguarda la trasmissione, Suzuki ha deciso di dotare la nuova S-Cross di un sistema 4x4 intelligente denominato AllGrip Select. Attraverso i comandi sul tunnel centrale &egrave; possibile selezionare quattro modalit&agrave; (Auto, Sport, Snow e Lock) che permettono di regolare il sistema in base al terreno e alle condizioni di guida. Una volta selezionata la modalit&agrave;, &egrave; la vettura a gestire automaticamente la quantit&agrave; di coppia da ripartire verso l'asse posteriore, gestendo l'intervento dell'ESP, il motore e di tutti gli altri sistemi di bordo. Suzuki Vitara S-Cross, ibride e automatiche alla prova Tecnologia aggiornata A bordo della nuova S-Cross la tecnologia la fa da padrona con un avanzato infotainment, gestibile attraverso il touchscreen da 9&rdquo; sulla plancia. Collocato in una cornice esagonale, racchiude tutte le funzioni legate a navigazione e intrattenimento, ed &egrave; compatibile con Apple CarPlay e Android Auto. Il sistema supporta riconoscimento vocale e comunicazione Bluetooth per streaming audio e telefonate, e si interfaccia con le videocamere posteriore e a 360&deg;. Quest'ultima offre una visuale &ldquo;bird eye&rdquo; tutta intorno all'auto, grazie alla presenza di 4 videocamere esterne, facilitando parcheggi e manovre in spazi stretti. Sul fronte sicurezza sono numerosi gli ADAS presenti, dall'&rdquo;Attento frena&rdquo; (sistema di frenata automatica che agisce autonomamente o avvisa il guidatore di un ostacolo sulla strada) al cruise control adattivo, e numerosi altri che consentono alla S-Cross di essere considerata come vettura con guida autonoma di livello 2.       

Suzuki ha svelato la nuova generazione del Suv S-Cross, che sar&agrave; disponibile solo con motorizzazioni ibride

Suzuki S-Cross, il Suv giapponese si rinnova e punta sull'ibrido

Ne &egrave; passata di acqua sotto i ponti dai tempi della sinergia con Fiat Sedici. La terza serie di Suzuki S-Cross, nota fuori dall&rsquo;&rsquo;Italia e inizialmente come SX-4, dopo quelle del 2006 e del 2013, sar&agrave; presentata in un evento online il 25 novembre. Per arrivare sul mercato nel 2022.  La Casa giapponese, dopo l&rsquo;anticipazione dei giorni scorsi, ha diffuso altre anteprime, grafiche e video, del nuovo modello.    Pi&ugrave; curve  Lo stile esterno della nuova generazione, anche se parzialmente celato dal buio, si mostra pi&ugrave; ardito. Aumentano i muscoli nella carrozzeria, mentre i fari, pi&ugrave; acuminati, rivelano un aspetto, anteriore e posteriore, pi&ugrave; deciso. L&rsquo;abitacolo resta top secret, ma &egrave; lecito attendersi una evoluzione digitale di strumentazione e plancia. Suzuki S-Cross 2022 presenter&agrave; senza dubbio una gamma elettrificata, da vedere se con evoluzioni full hybrid o meno.    Leggi anche: Suzki, guarda qui il listino completo 

Sar&agrave; presentato il 25 novembre. Gamma elettrificata, stile pi&ugrave; muscoloso: interni ancora top secret

Suzuki S-Cross, nuove anticipazioni del Suv

        Il progetto &egrave; nato da una joint venture con Fiat, al tempo della Sedici, quando Suzuki interpret&ograve; quel suv in SX-4.Correva il 2006, poi arriv&ograve; idealmente il modello che ne raccolse il testimone, col passaggio al nome S-Cross nel 2013 e una nuova piattaforma. Adesso si prepara al debutto nuova Suzuki S-Cross 2022, appuntamento fissato al 25 novembre, quando riveler&agrave; le novit&agrave; tecniche e stilistiche. LEGGI ANCHE - Libero accesso ai centri storici per le auto con pi&ugrave; di 40 anni,la richiesta Fari squadrati Il primo particolare che emerge &egrave; il disegno del faro anteriore, dalle linee molto pi&ugrave; squadrate e ordinate rispetto all'ultimo restyling di S-Cross, col quale Suzuki ha esteso al suv compatto il motore mild hybrid da 1.4 litri, turbocompresso, 129 cavalli.&nbsp; Le proporzioni esterne, dalle anticipazioni trapelate, non varieranno molto rispetto al suv attualmente su strada. Continuer&agrave; a proporre la trazione All Grip (leggi il tuning delta4x4 sul Jimny), quattro ruote motrici che sar&agrave; alternativa all'offerta a trazione anteriore.       

Il teaser anticipa le novit&agrave; del modello che si posiziona sopra al Vitara nella proposta suv. Sar&agrave; ancora 4x4 a richiesta e avr&agrave; motori ibridi, con il mild gi&agrave; apprezzato in casa Suzuki

Nuova Suzuki S-Cross 2022 introduce un rinnovamento profondo

        Provate a fermarla, se ci riuscite. A 40 anni di distanza da una simile trasformazione, realizzata gi&agrave; allora da delta4x4, Suzuki Jimny &egrave; oggetto di un tuning tutta sostanza, che amplifica le doti in off-road del progetto (gi&agrave; con una sufficiente dote di arrampicatore) di serie.&nbsp; Delta4x4 e Avus Auto realizzeranno 12 trasformazioni, le prime sono&nbsp; gi&agrave; state vendute, a un prezzo che parte da 56 mila euro e, full optional, arriva a 65 mila euro. Il tutto, &egrave; bene ricordarlo, per un modello che in Europa ha trovato le porte sbarrate nella versione trasporto persone, causa politiche sulle emissioni medie in gamma imposte dal legislatore.  La magia degli assali a portale Cosa si porta a casa? Un Suzuki Jimny con assali a portale, specifica utilizzata per incrementare la luce libera da terra, modificando lo schema di trasmissione dai differenziali al mozzo ruota, sul quale la coppia &egrave; trasmessa mediante una sedie di ingranaggi a tradurre il moto del semiasse in rotazione della ruota, pur essendo posto il semiasse stesso ben al di sopra del centro-ruota. LEGGI ANCHE - Il test di Jimny Pro, la versione omologata autocarro Un intervento tecnico in grado di alzare il differenziale e portare a ben 40 centimetri la luce libera da terra in corrispondenza degli stessi differenziali. Ancora superiore &egrave; lo spazio ottenuto se misurato esternamente a questi ultimi. Una trasformazione che ha interessato l'adozione di cerchi da Klassik B da 18 pollici e canale da 8,5 pollici, per gomme Cooper Discoverer AT3 4S, nella misura 265/60.&nbsp; Assetto ad altezza variabile L'assetto &egrave; regolabile mediante un dispositivo di incremento dell'altezza da terra fino a 4 centimetri oltre il dato ordinario. Complessivamente, portapacchi al tetto incluso, l'altezza massima del Suzuki Jimny delta4x4 con assali a portale resta entro i 180 centimetri. A richiesta &egrave; possibile scegliere differenziali bloccabilial 100%, mentre il verricello da 3 tonnellate &egrave; un contenuto di serie. Tra le modifiche "stilistico-funzionali", spicca la fanaleria PIAA supplementare e il trattamento differente delle soglie sottoporta.&nbsp;       

La modifica esalta ulteriormente le capacit&agrave; in fuoristrada del gi&agrave; prestazionale Jimny. Solo 12 esemplari verranno trasformati dallo specialista elvetico

Suzuki Jimny con assali a portale, il tuning delta4x4

        Suzuki Jimny &egrave; alle cinque porte. Perdonate il calembour, ma la versione a passo lungo del fuoristrada tascabile e inarrestabile &egrave; data per imminente. Forse perdendo un po&rsquo; del suo appeal, inconfondibile, ma guadagnando in fruibilit&agrave;. La nuova versione dovrebbe arrivare nel 2022, esordendo sul mercato indiano. Purtroppo non &egrave; prevista l&rsquo;importazione in Europa. Jimny, che ora alle nostre latitudini viene venduta solo nell&rsquo;allestimento Pro (qui la prova di Auto)&nbsp;quindi omologato autocarro, resta off limits per una questione di emissioni di CO2.  La paura delle multe pu&ograve; pi&ugrave; del successo e del prestigio: il motivo &egrave; che le sanzioni sarebbero economicamente pi&ugrave; rilevanti degli altri due fattori. Nuovo Jimny esordir&agrave; esibendo dimensioni superiori. Ovvero circa 3,85 metri di lunghezza (il tre porte &egrave; lungo 3,65 metri) e con un passo addirittura di 30 centimetri in pi&ugrave; (2,55 metri).  Rester&agrave; duro e puro A garanzia di un&rsquo;abitabilit&agrave; superiore, pur mantenendo la configurazione classica col telaio a longheroni e traverse, semplicemente allungato. Nessuna modifica alla trazione trazione integrale inseribile&nbsp;e agli assali rigidi, mentre il motore da 1.5 litri aspirato potrebbe diventare turbo benzina e mild hybrid. Evoluzione non sufficiente a bilanciare l&rsquo;aumento di peso (circa 150 kg) in relazione alle emissioni. Ecco perch&eacute; non avr&agrave; il passaporto per il Vecchio Continente. Leggi ora: Suzuki Across, il Suv plug-in hybrid alla prova&nbsp;       

Pi&ugrave; lungo di 20 centimetri (3,85 metri) e con passo allungato. Non arriver&agrave; in Italia per i limiti imposti alle emissioni di CO2 nel Vecchio Continente

Suzuky Jimny, in arrivo la versione a 5 porte, ma non per l'Europa

Frutto di una collaborazione con Toyota, la Suzuki Across rappresenta il top dell&#39;offerta Suv del Costruttore giapponese. Che, per questo modello, ha deciso di offrire un&#39;unica motorizzazione, quella plug-in hybrid. Il powertrain mette insieme un motore a benzina a ciclo Atkinson a un&#39;unit&agrave; elettrica montata sul posteriore, con una potenza complessiva di ben 306 cavalli. Quanto basta a regalare prestazioni brillanti alla pur non sportiva Across.  Suzuki Jimny PRO, la prova del piccolo fuoristrada  Suzuki Across, la prova del Suv  Confortevole su strada e valida anche dove l&#39;asfalto finisce, purch&eacute; non si provi a fare del fuoristrada troppo duro, il Suv di Suzuki garantisce consumi contenuti e una buona autonomia in modalit&agrave; completamente elettrica. Ricchissime le dotazioni di serie, tanto che l&#39;unico optional disponibile &egrave; la vernice metallizzata.  Guarda qui il video   

La Suzuki Across si propone sul mercato con la sola motorizzazione ibrida plug-in e una dotazione completa: ecco la nostra prova

Suzuki Across, il Suv plug-in hybrid alla prova

Suzuki offre assoluti virtuosi, la gamma &egrave; disponibile interamente ibrida, a trazione integrale, eccetto per Swace, e anche automatica. Fino a pochi giorni fa anche tutta coperta dagli incentivi fino a 135 g/km di emissioni di CO2.  Il cambio automatico per la Casa giapponese, in continua ascesa sul nostro mercato (quota record del 2,4% nel 2020) rappresenta circa il 15% delle vendite: una Suzuki su sette in Italia &egrave; venduta con questo tipo di trasmissione.    La scheda tecnica  La Casa di Hamamatsu offre tre tipologie di trasmissione automatica, il CVT a variazione continua sulle pi&ugrave; compatte ibride Ignis e Swift, votate alla praticit&agrave; d&rsquo;impiego nell&rsquo;uso quotidiano, l&rsquo;epicicloidale eCVT sulle Swace Hybrid e Across Plug-in per la migliore efficienza, e l&rsquo;automatico con convertitore di coppia a sei marce su Vitara e S-Cross, votato alla fluidit&agrave; di marcia.  La maggiorazione a listino, non per Swace e Across che sono solo automatiche, &egrave; di 1.500 euro. Una cifra ragionevole che permette di avere un comfort e una serenit&agrave; decisamente superiori e adatti alla tipologia di vettura.&nbsp;  Per Suzuki il cambio automatico &egrave; il pane quotidiano, in Giappone &egrave; considerato la normalit&agrave;, tanto che l&rsquo;esame della patente &egrave; standard con questa trasmissione. Chi intende guidare con il cambio manuale deve sostenere un altro tipo di prova.  La novit&agrave; riguarda proprio Vitara e S-Cross che sono tornate a listino con la sigla AT. Il cambio automatico a sei marce aggiornato per rispondere meglio alle normative sulle emissioni: 129 g/km di CO2 per Vitara 2WD, 130 g/km per S-Cross 2WD.&nbsp;  Il plus dei due Suv sta nell&rsquo;offerta ibrida-trazione integrale-cambio automatico, che ha prezzo a partire a 28.150 euro per Vitara e 28.590 per S-Cross. Sono disponibili nell&rsquo;allestimento Starview, il top di gamma.  Sono spinte dal 1.4 turbo da 129 cavalli, capace di una coppia di 235 Nm da 2.000, che rende la marcia piuttosto fluida. Il cambio automatico a sei marce (qualcuno ricorder&agrave; anche il doppia frizione, ma era sulla versione 1.6 Diesel fornita da Fiat) dispone delle palette al volante per chi cerca una guida pi&ugrave; dinamica. Privilegia la scorrevolezza in ogni situazione.&nbsp;  Vitara e S-Cross AT, provate su asfalto e su sterrato, anche impegnativo, con gommatura stradale, hanno dato risposte convincenti. Nelle situazioni pi&ugrave; complicate o con grandi pendenze, la rapportata si blocca in prima marcia. Evita anche lo scivolamento della frizione interna legata a questo rapporto e permette di aumentare il freno motore per affrontare le situazioni pi&ugrave; impegnative e le discese pi&ugrave; ostiche.    Differenza di peso limitata  La sinergia con la 4x4 AllGrip Select &egrave; molto efficace, senza inficiare sull&rsquo;agilit&agrave; delle due vetture, il sistema del cambio ha un peso totale contenuto di 74,9 kg.  Rispetto alle versioni con cambio manuale la differenza di peso su S-Cross &egrave; di 45 kg (1.255-1.300 kg) sulla trazione anteriore e di 25 kg (1.340-1.365 kg) sulla trazione integrale. Su Vitara di 35 kg sulla 2WD (1.240-1.275 kg) e di 25 kg (1.320-1.345 kg) sulla 4WD. Per chi cerca una ruote alte efficace e polivalente l&rsquo;automatico rappresenta la scelta giusta.  Suzuki Swift Sport Hybrid World Champion Edition MotoGP&nbsp;  &nbsp; 

Rientrano a listino le versioni con l&#39;automatico a sei marce con convertitore di coppia. Disponbile a trazione anteriore e integrale, ecco come vanno su strada

Suzuki Vitara S-Cross, ibride e automatiche alla prova

        Rieccolo, omologato autocarro e con quasi tutte le caratteristiche del fuoristrada che in pochi mesi, al debutto sul mercato italiano, ha esaurito l'intera "scorta" di esemplari previsti. Suzuki Jimny Pro &egrave; la versione due posti e con omologazione autocarro del Jimny sacrificato dalle norme sulle emissioni di Co2, che hanno costretto Suzuki a non poter raccogliere ulteriori ordini oltre la quota di esemplari assegnati all'Italia, al debutto nel 2019, anzi tagliando a 2.000 esemplari quelli disponibili per il 2020, venduti tutti in pochi mesi, di fine 2019.  Jimny autocarro N1, prezzi e dotazione&nbsp; Va a listino con un prezzo da 18.700 euro pi&ugrave; iva, 23.400 euro chiavi in mano, con pressoch&eacute; tutto di serie, eccezion fatta per la colorazione bicolore, un extra da 400 euro. La grande novit&agrave; che differenzia Suzuki Jimny N1 dalla versione omologata trasporto persone &egrave; l'eliminazione dei sedili posteriori e l'installazione di una rete divisoria tra sedili anteriori e bagagliaio. Quest'ultimo sfoggia ben 863 litri di volume utile. Invariate le specifiche tecniche, dal motore 1.5 litri benzina aspirato da 102 cavalli (7,7 lt/100 km il consumo dichiarato WLTP) alla trazione integrale AllGrip, su ruote da 15 pollici e cerchi in lamiera.&nbsp; Di serie, Jimny autocarro, Pro, ha gli Adas della frenata d'emergenza con riconoscimento dei pedoni, l'alert al mantenimento di corsia, l'automatismo di conversione degli abbaglianti, il monitoraggio dei colpi di sonno del guidatore, la eCall&nbsp; e il cruise control. Non mancano i fendinebbia n&eacute; i sedili riscaldabili o il climatizzatore.&nbsp;        

Torna sul mercato italiano, Suzuki Jimny. Lo fa in versione Pro, omologato autocarro, dopo il successo di vendite del fuoristrada al lancio, frenato dai calcoli legati alla media di emissioni di Co2&nbsp;

Suzuki Jimny Pro, i prezzi della versione autocarro

Suzuki celebra il trionfo di Joan Mir nella MotoGP, classe regina del motomondiale, con la Swift Sport Hybrid World Champion Edition.  Sette esemplari, non come gli epici sette samurai del film di Akira Kurosawa, ma quasi. Per l&#39;Italia questo &egrave; il lotto, con un prezzo da 20.900 euro, incentivi compresi. Sono prenotabili direttamente dal sito della Casa.  Come la GSX-RR  Il colore della edizione limitata &egrave; ispirato alla GSX-RR, che ha permesso a Mir di conquistare il titolo del 2020. Domina il blu metallizzato, caratterizzato da tre strisce color argento, come il tetto.  I montanti sono neri e l&#39;interno ha dettagli in giallo fluorescente, con la plancia autografata dal neo iridato. Presente il numero progressivo della serie.  Il powertrain &egrave; quello noto, mild hybrid a 48 Volt col 1.4 turbo da 129 cavalli e 235 Nm con cambio manuale. Che abbinato a un peso di 1020 kg permette di togliersi discrete soddisfazioni.  Swift Sport Hybrid, tutte le caratteristiche    &nbsp; 

Serie di sette esemplari che omaggia il trionfo di Joan Mir nella classe regina del Motomondiale

Suzuki Swift, ecco la World Champion Edition dedicata alla MotoGP

        Debutta sul mercato italiano subito in edizione speciale e con una ridotta tiratura, 15 esemplari di Suzuki Swace Hybrid Web Edition, prenotabili dal sito italiano della casa e consegnati a partire dal prossimo gennaio. Tre le colorazioni disponibili, con tetto silver a contrasto di serie, abbinabile al bianco, nero o blu metallizzato, ciascuno realizzato in 5 esemplari, che sono proposti con un prezzo a partire da 27.400 euro, IPT esclusa. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Swace, ibrida e con tanto spazio La station wagon porta in casa Suzuki la tecnologia full hybrid di Toyota Corolla (con Across scende in campo l'ibrido plug-in), nell&rsquo;applicazione con motore benzina 1.8 litri, per un sistema da 122 cavalli, con l&rsquo;efficienza naturalmente centrale nell&rsquo;intero progetto e interpretata in una configurazione di carrozzeria che, su una lunghezza di 4,66 metri, offre 596 litri di volume utile nel bagagliaio. Abbattendo le sedute posteriori si ottiene un piano di carico piatto, dal volume massimo di 1.606 litri e, soprattutto, in grado di ospitare oggetti lunghi fino a 186 cm.  Dotazione top di gamma&nbsp; L&rsquo;edizione speciale nasce sui contenuti di Suzuki Swace Top, allestimento al vertice dell&rsquo;offerta, sul quale introduce la tinta carrozzeria bicolore, i fari full led, oltre a una serie di dotazioni a bordo ritagliate sul comfort. Non mancano i sedili riscaldabili, al pari del volante, il climatizzatore automatico bizona con funzione S-Flow. Si tratta di una gestione dei flussi ottimizzata, in grado di rilevare il numero di passeggeri a bordo e direzionare i flussi tra sedili anteriori e posteriori. La presenza dell&rsquo;apertura dell&rsquo;auto e dell&rsquo;avvio senza chiave &egrave; di serie, come lo sono i sensori di parcheggio anteriori e posteriori, la retrocamera di parcheggio e un infotainment con schermo da 8 pollici completo di interfacce Apple CarPlay e Android Auto. Adas, c'&egrave; tutto il necessario Suzuki Swace Hybrid &egrave; il primo modello del marchio a prevedere la possibilit&agrave;, tra gli Adas, del parcheggio automatizzato &ndash; anche in uscita, da stalli in parallelo &ndash;; tra gli altri sistemi di ausilio alla guida, non manca la frenata d&rsquo;emergenza con rilevamento di pedoni e ciclisti, il cruise control adattivo, il Blind Spot Monitor &ldquo;attivo&rdquo; &ndash; evita collisioni con altri veicoli dal cambio corsia &ndash;, per proseguire con il monitoraggio del traffico in retromarcia, che diventa un dispositivo di frenata d&rsquo;emergenza qualora i sensori rilevino un ostacolo fisso.  Se il percorso d&rsquo;acquisto della Swace Web Edition passa dal sito Suzuki Italia &ndash; con la selezione del concessionario pi&ugrave; vicino &ndash;, non mancano le soluzioni d&rsquo;acquisto con finanziamento su 35 mesi, anticipo di 5.400 euro e una pluralit&agrave; di opzioni al termine del periodo di 35 mesi, tra pagamento della maxirata o rifinanziamento. Sfoglia il listino Suzuki: tutti i modelli sul mercato A completare l&rsquo;offerta Web Edition, in presenza di acquisto con finanziamento, 3 anni di assicurazione RCA e furto incendio compresi nel prezzo. Le follie automobilistiche di Boris Johnson       

La station wagon full hybrid, progetto di Toyota Corolla, arriva in Italia ed &egrave; ordinabile in edizione speciale, con allestimento top di gamma arricchito

Suzuki Swace Hybrid debutta in Italia con la Web Edition

Suzuki Swace, la wagon per l&rsquo;Europa del Marchio di Hamamatsu &egrave; frutto della sinergia con Toyota. Dopo il SUV Across, parente strettissimo di RAV4, la familiare Swace &egrave; la sorella di Corolla Touring Sports Hybrid.    Per Suzuki quello delle giardinette &egrave; un mercato inesplorato Ci arriva con un modello globale, grazie al&nbsp; noto powertrain elettrificato, composto dal 1.8 benzina e dal motore elettrico per una potenza di sistema di 122 cavalli.    E&rsquo; abbinato al cambio a variazione continua CVT, altra firma di Toyota nei suoi sistemi ibridi. La capacit&agrave; del bagagliaio di questa familiare del Segmento C va da 596 a 1.606 litri.  In attesa del prezzo ecco qualche dettaglio  Non sono stati annunciati prezzi e prestazioni: per ora c&rsquo;&egrave; un rifermento alle emissioni di CO2 nel ciclo WLTP, indicate tra i 99 e i 116 g/km.    Disponibile in sette colori, dotata di ADAS di secondo livello e di infotainment in linea con Corolla (schermo centrale da 8 pollici), Swace si differenza dalla wagon Toyota per la calandra&nbsp;e i paraurti.  Il resto delle forme, anche nei dettagli interni, non nascondono la sua solida parentela.  Toyota Corolla, la prova di Auto  &nbsp; 

E&#39; la sorella di Corolla Touring Sports Hybrid: potenza di sistema di 122 cavalli

Suzuki Swace, la wagon ibrida per l&#39;Europa

        Costretto all&rsquo;uscita di scena, temporanea, adesso ritorna. Suzuki Jimny rivela l&rsquo;omologazione N1 con la quale andr&agrave; sul mercato europeo, dove un anno fa &egrave; stato costretto a &ldquo;uscire&rdquo;, vittima di una normativa sulle emissioni medie di Co2 che ha penalizzato pesantemente Suzuki. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Di per s&eacute; il Jimny non avrebbe valori di Co2 esagerati, l&rsquo;1.5 benzina da 102 cavalli si posiziona al di sotto dei 150 g/km, tuttavia, in ragione di valori gi&agrave; piuttosto bassi nella media di emissioni prodotta dalla gamma Suzuki in passato, i nuovi target sono risultati tali da costringere la casa madre a ridurre la disponibilit&agrave; di esemplari del Jimny destinati all&rsquo;Europa.  Duemila Jimny per il 2020, tutti gi&agrave; assegnati a fine 2019, prenotati. Il taglio del 30% della produzione destinata all&rsquo;Italia ha dovuto fare i conti con una richiesta che solo nel 2019 era stata di 3.300 esemplari venduti. Jimny autocarro due posti  Passato, perch&eacute; adesso prepara il debutto&nbsp;Suzuki Jimny autocarro, omologazione N1 che riconfigura l&rsquo;abitacolo, diventa due posti e sfrutta l&rsquo;intero spazio posteriore a vantaggio del bagagliaio, un pavimento regolare e la rete divisoria del carico per un&rsquo;interpretazione diversa del piccolo fuoristrada. Sfoglia il listino Suzuki: tutti i modelli sul mercato Invariata la base tecnica, la trazione integrale AllGrip con ridotte, come l&rsquo;offerta di sistemi di assistenza alla guida, tra Hill Descent Controll, Hill Hold Control e la frenata automatica d&rsquo;emergenza, in pi&ugrave;, l&rsquo;eCall attivabile in caso di emergenza.       

Dopo il taglio alla produzione destinata all'Europa per ragioni di emissioni medie di Co2 da rispettare, Suzuki presenta la versione N1 del fuoristrada. Jimny invariato, eccezion fatta per la configurazione degli interni

Suzuki Jimny autocarro, rieccolo sul mercato europeo

        Decisamente rari oggi, i piccoli fuoristrada offrivano ancora una scelta relativamente varia sul finire degli anni '90, anche se iniziavano ad abbandonare la rudezza classica dei loro predecessori e ingentilirsi sia nell'aspetto sia nella sostanza. Suzuki Jimny, codice di progetto JB, ne &egrave; stato uno dei pi&ugrave; eloquenti esempi, visto che segnava un netto salto rispetto alla celebrata ma pi&ugrave; essenziale serie degli SJ/Samurai che l'aveva preceduto. Cerchi un'auto nuova? Consulta il listino completo di Auto! FUORISTRADA URBANO  Lungo 3,6 metri, con un design tondeggiante e piacevole, abbandonava un po' l'aspetto da macchina da maltrattare suggerendo che si sarebbe trovato a suo agio anche per le strade cittadine senza far sfigurare l'occupante, fosse anche una signora di qualunque et&agrave;. Sotto quest'abito trendy riproponeva una meccanica classica, con un telaio a longheroni e sospensioni a ponte rigido, aggiornate per&ograve; con molle elicoidali in luogo delle vecchie balestre, soluzione che Samurai aveva collaudato su una piccola serie a fine carriera. La trazione era inseribile sull&rsquo;anteriore, senza differenziale centrale con innesto a leva, riduttore non cortissimo (2:1) e nessun bloccaggio ulteriore. Gli interni, semplici ma gradevoli e comunque un po' pi&ugrave; curati che in precedenza, avevano quattro posti, pur essendo i posteriori modesti, e un bagagliaio altrettanto esiguo (a patto di non abbattere i corti schienali) a cui si accedeva da un portellone incernierato lateralmente e con la ruota di scorta appesa al centro. Le carrozzerie sarebbero due, anche se oggi sul mercato si trova soltanto quella chiusa, mentre &egrave; quasi introvabile la variante "cabriolet". Questa offriva una soluzione piuttosto in voga sui modelli orientali dell'epoca, con parte posteriore dell'abitacolo con copertura in tessuto e plastica di buona fattura e facile da smontare. Era per&ograve; caratterizzata da un allestimento particolarmente spartano, tanto che nei primi anni non poteva avere n&eacute; l'ABS n&eacute; il climatizzatore nemmeno a richiesta. Versione che &egrave; stata definitivamente eliminata dai listini italiani nel 2008. MOTORIZZAZIONI E GUIDA Per la variante chiusa, nota come "berlina", erano invece disponibili questi optional (poi riassunti insieme ai fendinebbia in un allestimento top chiamato Special, poi Mode e poi JLX+) e i cerchi in lega. Per tutte motore 1.3 16V a iniezione elettronica da 80 CV&nbsp;e cambio manuale a 5 marce. Privo di elettronica, il Jimny ha sempre avuto una guida semplice ma da maneggiare con cautela sul bagnato e sullo sdrucciolo, dove malgrado la potenza non esagerata del motore, il passo corto e la trazione posteriore, unite ad uno sterzo un po' lento, tendevano a renderlo potenzialmente nervosetto specie per chi proveniva da vetture pi&ugrave; basse. Caratteristiche che si trasformavano in pregi nel fuoristrada, dove leggerezza e passo corto combinati alla buona escursione dei ponti con molle gli avevano consentito di superare ostacoli anche impegnativi, sopperendo con le ridotte alla coppia modesta del piccolo benzina. Nel 2002 i prezzi partivano da circa 15.000 euro, poi erano lievitati leggermente nel 2004 spingendo la Casa a proporre un nuovo allestimento base JX un po' pi&ugrave; essenziale. Suzuki Jimny Gan, prove di off-road estremo al Parco del Valentino Nel 2005 arriv&ograve; un leggero restyling, concentrato sul disegno della parte bassa del frontale, ma pi&ugrave; importante all'interno, dove spar&igrave; la leva di innesto trazione e ridotte, sostituita da un sistema elettrocomandato con tre pulsatiin plancia. Inoltre, il motore 1.3 venne aggiornato con la fasatura variabile VVT e leggermente potenziato a 85 CV. Nel 2008 si rese finalmente disponibile un cambio automatico a 4 rapporti che per&ograve; suscit&ograve; scarso interesse, al punto che oggi gli esemplari A/T sul mercato son pochissimi e quotati meno di quelli con cambio manuale. HA PROVATO ANCHE IL DIESEL Nel momento di maggior successo per il Diesel, anche Jimny si concesse un'alternativa a gasolio, rappresentata dal valido 1.5 common rail Renault proposto, per&ograve;, esclusivamente con cambio manuale. La prima soluzione fu quella di base da 65 CV e 140 Nm di coppia, che nel 2006 lasci&ograve; il posto alla pi&ugrave; potente versione da 86 CV e 200 Nm, aggiornata ad Euro 4 rimasta in listino fino al 2011 e poi abbandonata definitivamente con l'arrivo dell'Euro 5. Tra il 2012 e il 2013 fu la volta di un secondo e pi&ugrave; sostanzioso restyling, evidente nel cofano risagomato e nelle modifiche ai fari e ai paraurti, accompagnato da qualche accessorio in pi&ugrave;. Tanto &egrave; bastato a prolungare la carriera di Jimny di altri 5 anni durante i quali &egrave; rimasto quasi del tutto invariato esteticamente, mentre la dotazione di sicurezza ha fatto in tempo ad arricchirsi del controllo di stabilit&agrave; ESP e del monitoraggio della pressione delle gomme TMPS, arrivati nel 2015 insieme all'aggiornamento a Euro 6 del motore benzina. La reperibilit&agrave; &egrave; buona, anche se con chilometraggi mai troppo ridotti, a riprova del fatto che &egrave; stato apprezzato e sfruttato, inoltre bisogna filtrare opportunamente gli esemplari preparati,magari in modo leggero, per il fuoristrada. Vetture che richiedono un occhio in pi&ugrave; per lo stato della meccanica. Nel listino dell'usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click! IL MODELLO ODIERNO  Nel 2018 ha finalmente debuttato l'erede, di cui esiste gi&agrave; una discreta disponibilit&agrave; sul mercato dell'usato. Tradizionalista nel look che reinterpreta le linee squadrate del passato, &egrave; molto simile al precedente nell'impostazione, nelle misure e nella struttura, con qualche rinforzo e accorgimenti come lo sterzo dotato di ammortizzatore che lo rendemeno brusco nel trasmettere le asperit&agrave; e un infotainment moderno. Il motore &egrave; uno degli ultimi piccoli aspirati sul mercato, con cilindrata ora di 1,5 litri e 102 CV e ancora cambio manuale a 5 marce o a richiesta automatico a 4, mentre per l'innesto di trazione e ridotte si &egrave; tornati alla classica leva.       

Tra i pochi veri fuoristrada sopravvissuti ai giorni nostri, con la serie del '98 ha unito un telaio classico ma accattivante. Fedele all'1.3 a benzina, ha offerto anche motori Diesel

Suzuki Jimny, arrampicatore da città

        A quasi un anno di distanza dall&rsquo;annuncio dell&rsquo;intensificazione della partnership, con l&rsquo;acquisto incrociato di azioni tra Suzuki e Toyota, si fa largo il primo frutto sul versante del prodotto di serie destinato al mercato europeo. Suzuki Across &egrave; la chiave per l&rsquo;ingresso nel segmento dei suv compatti (e decisamente spaziosi) con propulsione ibrida plug-in. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Il design, sebbene abbia tratti rivisitati nei gruppi ottici anteriori e nella fascia paraurti, tradisce la derivazione di Across da Toyota RAV4. Ed &egrave; un solidissimo donatore di tecnologia, per l&rsquo;architettura sulla quale poggia.  Ibrido E-Four ricaricabile Dal prossimo autunno sar&agrave; possibile ordinare Across in Europa, dove si annuncia con un ibrido plug-in con trazione quattro ruote motrici. Lo schema prevede il motore benzina aspirato da 2.5 litri dotato dell&rsquo;e-CVT composto dal motore elettrico di trazione da 182 cavalli e 270 Nm e dal motogeneratore per la ricarica del pacco batterie (da 18,1 kWh), al posteriore va invece un&rsquo;unit&agrave; elettrica di trazione da 54 cavalli (40 kW) e 121 Nm: a coordinare il contributo di coppia tra i due assi &egrave; una centralina dedicata, pu&ograve; arrivare a definire una ripartizione massima del 20:80 tra avantreno e retrotreno se le condizioni di aderenza lo richiedono. Ricarica solo a corrente alternata In elettrico, Suzuki Across dichiara una percorrenza fino a 75 km, batteria tuttavia ricaricabile solo da postazioni di tipo AC e da 3,3 kW di potenza.  Suv da 4,63 metri di lunghezza, l&rsquo;Across dichiara una velocit&agrave; massima di 180 km/h ed emissioni di Co2 di appena 22 g/km rilevate nel ciclo WLTP. Dal selettore delle modalit&agrave; di guida si potr&agrave; optare per una guida esclusivamente in elettrico, per una gestione automatica tra elettrico e ibrido, per la HV Mode esclusivamente ibrida, oppure per una ricarica del pacco batterie, Battery Charge che utilizza sia la frenata rigenerativa che l&rsquo;apporto del motore termico per incrementare la carica. Sfoglia il listino Suzuki: tutti i modelli sul mercato Adas e contenuti di serie Nella dotazione di serie del suv sono annunciati i fari full led, un infotainment da 9 pollici, i cerchi da 19&rdquo; e un buon corredo di sistemi Adas. Dalla frenata d&rsquo;emergenza con riconoscimento di pedoni e ciclisti al mantenimento attivo di corsia Lane Tracing Assist, fino al cruise control adattivo Dynamic Radar Cruise Control e l&rsquo;alert anticollisione durante le manovre in retromarcia.       

La collaborazione tra le due case porta Suzuki a beneficiare di un modello compatto che traduce il progetto RAV4 in Across, ordinabile dal prossimo autunno

Suzuki Across, suv ibrido plug-in di scuola Toyota

Tra i primi modelli ad aver abbracciato il mild-hybrid nel settore citycar, per Suzuki Ignis Hybrid arriva il tempo di rifare il trucco, a 4 anni dalla presentazione. Il restyling&nbsp;accentua l&rsquo;impressione stilistica di trovarsi di fronte a un suv, seppur ultracompatto viste le dimensioni da segmento A, con i suoi 3,70 metri in lunghezza. Lo fa intervenendo in modo diffuso sul frontale, dove invece al posteriore la novit&agrave; &egrave; appena nel paraurti con l&rsquo;integrazione di un elemento in plastica simil-skid plate.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il listino di Auto  Davanti ritroviamo l&rsquo;elemento in colorazione silver, ben integrato con la traversa portatarga, in un insieme con i fendinebbia riposizionati, pi&ugrave; in alto e, soprattutto, l&rsquo;innovazione del design della calandra.    Prova a richiamare le soluzioni di Suzuki Vitara con i quattro elementi cromati &ndash; i pi&ugrave; attenti ritroveranno anche un&rsquo;altra similitudine piuttosto chiara tra le proposte fuoristrada/suv &ndash; un trattamento riuscito e dall&rsquo;integrazione piacevole.  Dotazione molto ricca  All&rsquo;interno le novit&agrave; sono tutte nella colorazione delle plastiche che dal bianco passa a un pi&ugrave; sobrio nero, con fascia silver a spezzare la monotonia. I punti forti della gamma Suzuki, con Ignis che non fa eccezione, li ritroviamo nel restyling 2020, a partire da una dotazione di serie molto ricca sin dall&rsquo;allestimento base Cool (clima manuale, fari full led, cerchi in lega da 16&rdquo;, infotainment 7 pollici, sedili riscaldabili e posteriori scorrevoli).  Versione sulla quale il Top integra l&rsquo;accesso e avvio senza chiave, il clima automatico, il navigatore, i vetri posteriori elettrici, volante in pelle e cruise control. Adas sempre con una dotazione che prevede la frenata d&rsquo;emergenza, il monitoraggio della stanchezza e l&rsquo;alert di superamento involontario della corsia.  Sfoglia il listino Suzuki: tutti i modelli sul mercato  Motore mild hybrid, batteria potenziata  Novit&agrave; che non si fermano al design, ma interessano il sistema mild-hybrid, ottimizzato nello spunto della batteria che alimenta lo starter-generatore a cinghia: da una specifica a 3 Ah si passa a una da 10 Ah, mantenendo gli ingombri invariati.  Va a supportare un motore benzina aspirato 1.2 litri da 83 cavalli e 107 Nm, abbinabile alla trazione anteriore o 4x4 AllGrip. Mild-hybrid e 4x4, altro fiore all&rsquo;occhiello di Suzuki Ignis Hybrid 2020, una vera trazione 4x4 con giunto viscoso centrale a ripartire quando necessario la coppia tra anteriore e posteriore. Con la specifica AllGrip &egrave; presente anche l&rsquo;Hill Descent Control.  Novit&agrave; tecniche che registrano modifiche dell&#39;assetto, con un&#39;altezza da terra incrementata di 1 centimetro e ammortizzatori dalla corsa estesa, in grado di filtrare meglio le sconnessioni e migliorare il comfort.&nbsp;  I prezzi di listino partono da 16.500 euro in allestimento Cool e da 19.250 euro per Suzuki Ignis Hybrid Top. Fino al 30 giugno sono previsti 2.000 euro di sconto.  AutomotiveLab: la Sindaca Raggi in prima fila 

Il sistema mild-hybrid &egrave; alimentato da una batteria ora da 10 Ah, mentre il design riceve il rinnovamento della griglia frontale e del paraurti. Sempre molto completa la dotazione di serie

Suzuki Ignis Hybrid restyling, frontale un po&#39; pi&ugrave; suv e batteria potenziata

        Suzuki si avvicina ai suoi clienti in questi momenti difficili caratterizzati dalle incertezze generate dall'emergenza sanitaria. La Casa giapponese ha promosso infatti alcune iniziative post-vendita ideate per affrontare la situazione attuale con maggiore serenit&agrave;, senza la preoccupazione che eventuali scadenze contrattuali possano creare problemi. Nel nostro listino auto usate, tante occasioni da non perdere a portata di click! GARANZIE PROLUNGATE Tutte le garanzie ufficiali scadute o in procinto di scadere durante la quarantena saranno prolungate. Una volta che si torner&agrave; alla normale circolazione, Suzuki dar&agrave; ai clienti un altro mese di tempo per segnalare eventuali problemi, che saranno risolti dai concessionari e i rivenditori autorizzati del Marchio senza nessun onere da parte del proprietario dell'auto. MANUTENZIONI Tutti i proprietari di auto Suzuki possono anche procrastinare l&rsquo;eventuale manutenzione programmata nella fase di stop senza che il ritardo nell&rsquo;effettuazione del tagliando comprometta la validit&agrave; della garanzia ufficiale. Sar&agrave; sufficiente compiere gli interventi in officina nel mese successivo alla ripresa della normale circolazione per non far decadere le coperture e senza perdere alcun diritto futuro, cos&igrave; che anche il valore residuo dell&rsquo;auto possa avere maggiore tutela. Suzuki, l'intera gamma in un salone di vendita virtuale a portata di click RICHIAMI Chi avesse ricevuto, nell'ultimo periodo, una comunicazione di aggiornamento prodotto pu&ograve; contattare il concessionario o il centro d'assistenza pi&ugrave; vicino e fissare un appuntamento: il lavoro sar&agrave; effettuato dopo la fine dell'emergenza. Indagine affidabilit&agrave; Altroconsumo: giapponesi al top, male le italiane TELEFONI APERTI Per fornire al pubblico un nuovo modo per interfacciarsi con il mondo Suzuki, concessionarie e riparatori autorizzati hanno aderito alla campagna #suzukiportechiusetelefoniaperti, in cui vengono messi a disposizione degli utenti un numero di cellulare che pu&ograve; essere utilizzato tramite WhatsApp. Una figura sar&agrave; disponibile a integrare le informazioni presenti su internet e a fornire supporto concreto per qualsiasi necessit&agrave;. Lo stesso incaricato &egrave; in grado di dare anche spiegazioni e chiarimenti in vista di eventuali acquisti futuri. SUZUKI SMART BUY Smart Buy rappresenta invece l'iniziativa dedicata a chi vorr&agrave; acquistare e mettersi al volante di una Suzuki non appena ci sar&agrave; il via libera da parte del Governo. Smart Buy &egrave; un sistema che consente a tutti di prenotare online la loro prossima automobile tramite la piattaforma dedicata all'e-commerce Suzuki, naturalmente da casa e, soprattutto, a condizioni chiare e vantaggiose. Disponibile inoltre uno speciale prezzo per chi dovesse opzionare una vettura tra Ignis Hybrid, Swift Hybrid e Swift Sport Hybrid, Vitara Hybrid e S-Cross Hybrid.  La gamma Suzuki: sfoglia il nostro listino completo!       

Scopriamo le iniziative e le promozioni di auto e post-vendita che il Marchio giapponese offre alla propria clientela per vivere al meglio la situazione attuale, con un pensiero a quando la circolazione torner&agrave; regolare

Suzuki posticipa le scadenze di garanzie, manutenzione e acquisti a prezzi speciali

Un po&rsquo; di peso in pi&ugrave;, ma anche un&rsquo;ulteriore riduzione di consumi gi&agrave; molto interessanti. E un pizzico di coppia extra, che arriva prima. Suzuki Swift Sport Hybrid&nbsp;evolve l&#39;idea Swift Sport, lo fa introducendo un alternatore che va oltre le funzioni classiche, diventa un sistema di starter-generatore d&#39;energia integrato, collegato mediante cinghia al motore turbo benzina 1.4 litri.    &Egrave; il principale artefice della riduzione dei consumi nell&rsquo;ordine del 16% (5,3 lt/100 km in urbano NEDC correlato), delle emissioni di Co2 pari al 15% (127 g/km WLTP).   Clicca qui e prova gratuitamente le finaliste del Car of the Year 2020   Come vi riesce? Si tratta di un componente - introdotto anche su Vitara e S-Cross - alimentato da una compatta batteria agli ioni litio, posta sotto il sedile del passeggero, dalla quale attinge energia per garantire il mantenimento del regime minimo del motore nelle fasi di coasting in folle, con taglio dell&rsquo;alimentazione.  Lo starter-generatore permette anche un utilizzo esteso dello start&amp;stop e provvede alla riattivazione del motore termico in modo immediato; inoltre, il supporto del motorino elettrico contribuisce a generare un surplus di spinta in aiuto del motore termico.  Le caratteristiche di Swift Sport Hybrid  Dove Suzuki Swift Sport eroga 140 cavalli e 230 Nm di coppia a 2.500 giri/min, la proposta Swif Sport Hybrid vede l&rsquo;unit&agrave; benzina sviluppare 129 cavalli e 235 Nm di coppia motrice, gi&agrave; a 2.000 giri/min.  Il contributo dello starter-generatore a cinghia, alimentato a 48 volt, vale 10 kW, ovvero, 13,6 cavalli a supporto e un picco di 53 Nm di coppia. Un dispositivo che, oltre ai vantaggi su riduzione dei consumi e spinta supplementare in accelerazione, comporta un leggero incremento di peso sul dato di 975 kg dichiarato da Swift Sport: 1.020 kg in ordine di marcia restano pur sempre un valore assoluto molto interessante per la formula sportiva proposta dalla piccola Suzuki.  Adas tutto di serie  Confermata la dotazione di serie full optional, tra Adas completi del mantenimento attivo di corsia e cruise control adattivo &ndash; solo per dire dei principali &ndash; e infotainment con navigatore, Apple CarPlay, Android Auto,radio DAB+; Swift Sport Hybrid &egrave; gi&agrave; ordinabile: il prezzo di listino di 23.850 euro sar&agrave; in promo fino a giugno a 20.850 euro. L&rsquo;unico optional di fatto resta la scelta della tinta carrozzeria, tra 13 proposte, di cui 6 con abbinamento bicolore e l&rsquo;inedita colorazione arancione Amsterdam con tetto nero.  Suzuki, ibrido da record 

La sportivetta Swift Sport 1.4 Boosterjet abbina un alternatore-generatore-starter a 48 volt. Ne beneficiano i consumi e l&#39;incremento di coppia, un piccolo sacrificio sul peso complessivo&nbsp;

Suzuki

Suzuki S-Cross Hybrid è l'auto ufficiale del Festival di Sanremo