        Il 2024 si chiuder&agrave; senza strappi sui prezzi di listino. Il 2025 sar&agrave; tutta un'altra storia. smart &egrave; tra i costruttori che hanno confermato prezzi immutati per i propri modelli elettrici fino al prossimo 31 dicembre, data ultima per sottoscrivere i contratti di acquisto a listini invariati. Il fattore che sposter&agrave; in alto il posizionamento di smart #1 e smart #3 &egrave;, ovviamente, il dazio applicato all'importazione in Europa dalla Cina.&nbsp;  I dazi al 18,8% e l'aumento di 2.000 euro Geely Automobiles, che in joint venture con Mercedes controlla smart, &egrave; sottoposta al 18,8% di dazi, oltre il 10% vigente prima che l'indagine europea arrivasse a conclusione la scorsa estate. smart assorbir&agrave; fino al 31 dicembre i costi dei dazi, sebbene sia da considerare la possibilit&agrave; di stock di veicoli gi&agrave; introdotti in Europa prima dell'entrata in vigore dei dazi, lo scorso luglio. A partire dal 2025 vi sar&agrave; un incremento di 2.000 euro sui prezzi dei due suv, di 2.500 euro per la versione Brabus di smart #3. Per quanti si stessero interrogando, l'aumento non corrisponde all'applicazione secca del 18,8% al listino attualmente in vigore. Se cos&igrave; fosse, varrebbe un incremento di oltre 6.000 euro. Attualmente, l'attacco della smart #1 &egrave; a 35.045 euro (iva e messa su strada incluse), con l'allestimento Prime e batteria da 49 kWh. Assicura un'autonomia di 310 km, mentre la versione Pure+ da 66 kWh arriva a 420 km per un prezzo di 40.045 euro. A noleggio, le soluzioni partono da 273 euro al mese, anticipo di 7.500 euro e impegno su 48 mesi/40.000 km. Nei mesi scorsi anche MG, marchi del Gruppo Saic, prospettava il mantenimento dei prezzi di listino praticati prima dell'entrata in vigore dei dazi, cos&igrave; come Byd. Tuttavia, lo scenario sul 2025 era indicato come in evoluzione e potrebbero essere altre le case cinesi, che importano le loro elettriche in Europa, a ritoccare all'ins&ugrave; i listini.       

L'intera gamma subir&agrave; un incremento dovuto all'applicazione dei dazi del 18,8% previsti dalla Commissione europea. Fino al 31 dicembre sar&agrave; possibile acquistare i suv #1 e #3 a prezzi invariati

smart, primi effetti dei dazi: nel 2025 aumenterà i prezzi

        Ultimo giro di giostra, per davvero. Smart EQ Fortwo, la citycar elettrica apprezza nella mobilit&agrave; urbana, torna disponibile. Dopo aver concluso la produzione lo scorso luglio riappare sul mercato con un'offerta speciale. Un numero ristretto di esemplari usati, accuratamente selezionati e certificati dalla rete Mercedes, saranno disponibili per l'acquisto fino alla fine dell'anno. "Ancora two?" Questo il nome della campagna promozionale che permetter&agrave; agli automobilisti potranno avvicinarsi nuovamente a Smart EQ Fortwo,. L'offerta, valida fino al 31 dicembre 2024, consente di accedere a un finanziamento Mercedes-Benz Financial. A titolo di esempio, &egrave; possibile acquistare una Smart EQ Fortwo Pulse 4,6 kW con un anticipo di 1.290 euro, 47 canoni mensili da 129 euro e una maxi rata finale di 8.300 euro. Tutti gli esemplari inclusi nella promozione sono coperti da una garanzia di tre anni.  Questo programma offre una seconda chance a coloro che non hanno fatto in tempo ad acquistare la Smart EQ Fortwo durante la sua produzione. La citycar elettrica si distingue per le sue dimensioni compatte, la maneggevolezza nel traffico cittadino e l'anima ecologica. L'ultima serie era equipaggiata con un motore elettrico da 82 CV e una batteria da 17,6 kWh. Questa configurazione garantiva un'autonomia media di 125 chilometri, che saliva a quasi 150 chilometri nel traffico urbano. Potrebbe interessarti: le miglior offerte di smart usate       

La citycar elettrica torna disponibile in un numero limitato di esemplari usati certificati Mercedes

A volte ritornano, Smart certifica un lotto di EQ ForTwo usate

La Smart #5 &egrave; il nuovo Suv elettrico che con i suoi 4.7 metri di lunghezza e 2,9 di passo, segna l&rsquo;ingresso del brand sino-tedesco nel segmento dei Suv premium di segmento D.  Esteticamente conferma le forme anticipate dal concept gi&agrave; visto all&rsquo;ultimo Salone di Pechino. Disegnata dal centro stile Mercedes, riprende infatti le caratteristiche principali del design della Smart #1 e della Smart #3, come il tetto panoramico sospeso, le porte con i cristalli privi di cornici e gli ingombri ridotti degli sbalzi. Per la #5, per&ograve;, &egrave; stata definita una firma luminosa pi&ugrave; personale, sempre a orientamento orizzontale sia all&rsquo;anteriore sia al posteriore, ma non pi&ugrave; a sviluppo unico, bens&igrave; impostata su proiettori a Led sottili e separati.    Spirito avventuriero per la Smart #5  La #5, inoltre, per dimensioni e filosofia, &egrave; votata alle famiglie per un utilizzo pi&ugrave; a 360&deg; rispetto alle sorelle minori, non disdegnando nemmeno escursioni fuori porta anche su strade bianche non troppo impegnative. Non solo per lo schema tecnico, come vedremo pi&ugrave; avanti, ma anche per equipaggiamenti specifici tra le dotazioni come la barra luminosa sul tetto, il gancio di traino elettrico e il pacchetto Adventurers&rsquo; Collection che include protezioni per il sottoscocca e portapacchi, oltre a pedane, borsa e scale laterali.  L&#39;abitacolo della Smart #5  La nuova Smart #5 offre un abitacolo moderno, spazioso. Tra i suoi punti di forza ci sono i sedili &ldquo;zero-gravity&rdquo;: reclinabili fino a 121 gradi, rivestiti in pelle e dotati di curtain airbag a V, e cushion airbag nonch&eacute; cinture di sicurezza integrate nello schienale. Nel vano posteriore i sedili in pelle accolgono i passeggeri offrendo in un ambiente di prima classe con un ampio spazio per la testa di 1.060 mm, regolazione dello schienale, parasole elettrico e luci LED aereonautiche per la lettura offrendo persino un&rsquo;opzione comfort che aumenta lo spazio per le gambe al tocco di un tasto. Le finiture in legno di quercia e gli elementi di design curvi e a sviluppo orizzontale firmano il carattere premium degli interni.  Tra le funzionalit&agrave; di comfort a bordo troviamo l&rsquo;illuminazione ambientale con 256 colori e la possibilit&agrave; di regolare tutti i sedili per configurare l&rsquo;abitacolo in uno spazio letto king-size, queen-size o singolo. Il sistema di entertainment include un proiettore integrato abbinato a un Sennheiser Signature Sound System con 20 altoparlanti e un altoparlante portatile. L&rsquo;altoparlante a scomparsa con illuminazione ambientale si sincronizza con il ritmo della musica per un&#39;esperienza audio-visiva unica. Il veicolo &egrave; inoltre dotato di 34 vani di stoccaggio, di un frunk anteriore da 72 litri e uno vano di carico posteriore che arriva fino a 1.530 litri.  Infotelematica avanzata  Al centro dell&rsquo;abitacolo della Smart #5 c&rsquo;&egrave; un moderno sistema di interfaccia uomo-macchina (HMI) con un design intuitivo. &Egrave; dotato di un display head-up a realt&agrave; aumentata da 25,6 pollici, un quadro strumenti LCD Ultra HD a colori da 10,3 pollici e due display AMOLED 2.5K da 13 pollici. Un avanzato assistente vocale basato su intelligenza artificiale generativa consente al conducente di ottenere risposte precise a quasi ogni domanda, utilizzando una variet&agrave; di fonti. Abbinato agli avatar intelligenti di smart, l&#39;assistente vocale permette di controllare le funzioni principali esclusivamente con la voce, inclusi chiamate e messaggi, musica e media, controllo della climarizzazione, navigazione, impostazioni personali e controllo del veicolo, oltre a tutte le funzioni internet. Il nuovo avatar &egrave; un leone, di nome Leo, che guida gli utenti attraverso i comandi.  Per garantire tempi di risposta rapidi, il veicolo sfrutta la potenza del chip avanzato AMD V2000. Questo processore eccelle nella gestione dell&rsquo;interfaccia utente smart OS low-poly, basata sul motore Unreal e capace di gestire effetti in tempo reale fondamentali per un&rsquo;esperienza fluida ed esteticamente gradevole. Il risultato &egrave; un sistema integrato che combina potenza di calcolo superiore con un design contemporaneo, offrendo all&rsquo;utente un&rsquo;esperienza intelligente e interattiva che rappresenta perfettamente la fusione di comfort premium e tecnologia del nuovo modello.  Smart #5, lo schema tecnico  Grazie alla piattaforma da 800 volt, la Smart #5 ha livelli di prestazioni in termini di velocit&agrave; di ricarica e autonomia maggiori rispetto a #1 e #3. La batteria da 100 kWh della &egrave; dotata di una funzione di ricarica ultra-rapida (4C), che permette di ricaricare fino al 70% della capacit&agrave; in soli 15 minuti (ricarica dal 10% all&rsquo;80%). L&rsquo;autonomia supera i 740 km (ciclo omologativo CLTC), e una presa da 220 V nel bagagliaio offre versatilit&agrave; illimitata anche quando si &egrave; lontani dalla rete elettrica. Inoltre, il veicolo dispone di diverse modalit&agrave; di guida, sia su strada che off-road, tra cui Adaptive, Sand, Snow, Mud e Rock.  Il lancio ufficiale della Smart #5 in Europa &egrave; atteso per l&rsquo;inizio del 2026. 

Il brand presenta il suo primo Suv premium di segmento D, votato alla famiglia e al tempo libero. L&#39;autonomia supera i 700 km

Smart #5, la smart elettrica si fa grande

        Sempre pi&ugrave; grande. Smart #5, il terzo modello del nuovo corso impresso dalla sinergia da Geely e Mercedes, sar&agrave; presentato il 28 agosto in Australia. Arriver&agrave; in Italia e in Europa nel 2025. La #5 si affiancher&agrave; alla #1 e alla&nbsp; #3, diventando la smart pi&ugrave; grande di sempre con una lunghezza intorno ai 4,7 metri. Quasi il doppio rispetto al primo modello della ForTwodel 1998 che era lungo 2,5 metri e 2,70 nella ultima versione. Smart #5, muscoli e tecnologia Il nuovo modello esibisce forme ancora pi&ugrave; marcate, definite. Spiccano anche dettali quali portapacchi, borse, luci supplementari, che preambolano una personalizzazione molto ampia, che ben si abbina a un design muscolare, da Suv vero e proprio. La concorrente diretta di Smart #5, anche se di dimensioni leggermente inferiori, potrebbe essere la Mini Countryman. La tecnologia offerta sar&agrave; avanzata, con una architettura a 800 Volt che permetter&agrave; una ricarica, da colonnine HPC in 15 minuti per arrivare al 80% della capacit&agrave; della batteria da 100 kWh, con una autonomia dovrebbe essere superiore ai 550 km. Il 29 agosto saranno rivelati gli altri dettagli, prestazioni comprese, del modello. Potrebbe interessarti: Smart fortwo, la consegna dell'ultimo esemplare a Milano&nbsp;        

La Casa presenter&agrave; un modello ancora pi&ugrave; grande, ben oltre i 4,5 metri di lunghezza: continua la svolta impressa da Geely

Smart #5, anticipazioni e teaser ufficiali del nuovo Suv

        La produzione e la vendita della Smart fortwo &egrave; terminata definitivamente. Se l&rsquo;azienda tedesca aveva gi&agrave; annunciato a marzo la fine della catena di montaggio della piccola city car che ha rivoluzionato il mondo urbano dell&rsquo;automotive, stasera la concessionaria Mercedes-Benz Merbag Milano di via Daimler ha consegnato l&rsquo;ultima smart fortwo di sempre all&rsquo;ultimo cliente di sempre, Gaia Pisani. Lanciata sul mercato alla fine degli anni '90, questa piccola vettura &egrave; diventata un'icona delle grandi citt&agrave;, rivoluzionando il concetto di mobilit&agrave; urbana con il suo design compatto e innovativo. smart #5, ecco quando debutta in Cina e con quali caratteristiche  L'inizio di un'icona: la nascita della Smart fortwo La Smart fortwo ha debuttato nel 1998, portando con s&eacute; una ventata di novit&agrave;. Con una lunghezza di soli 2,50 metri, una larghezza di 1,51 metri e un'altezza di 1,52 metri, questa vettura era pensata per risolvere i problemi di parcheggio nelle congestionate citt&agrave; europee. Il design distintivo e i colori vivaci degli interni hanno reso la Smart fortwo immediatamente riconoscibile e amata dagli abitanti urbani. Il successo nelle citt&agrave; italiane Roma, in particolare, &egrave; diventata il terreno fertile per la Smart fortwo. La possibilit&agrave; di parcheggiarla perpendicolarmente al marciapiede ha reso questa vettura estremamente pratica e popolare. La sua compattezza e maneggevolezza la rendevano perfetta per navigare tra le strette vie della capitale. Smart fortwo, la prima generazione (1998-2007) La prima generazione di Smart fortwo &egrave; stata motorizzata da un turbo benzina da 600 cc, disponibile in versioni da 45 e 55 cavalli. Successivamente, &egrave; stata introdotta anche una versione Diesel da 800 cc con 40 cavalli, sebbene meno popolare. La struttura innovativa con cellula di sicurezza Tridion in acciaio e pannelli in plastica ha segnato un punto di svolta nel design automobilistico. Smart fortwo, la seconda generazione (2007-2014) La seconda generazione, introdotta nel 2007, ha visto un aumento delle dimensioni a 2,70 metri di lunghezza, miglioramenti nello stile e nuove motorizzazioni. Il motore benzina da 1.0 litri, sia aspirato che turbo, ha offerto prestazioni migliori e un'opzione diesel &egrave; rimasta disponibile. Il cambio sequenziale a 5 marce &egrave; stata una novit&agrave; apprezzata. Smart fortwo, terza generazione (2014-2024) L'ultima generazione, lanciata nel 2014, ha segnato la transizione verso l'elettrificazione. Con motori benzina da 0,9 litri turbo e 1,0 litri aspirato, la Smart fortwo ha abbandonato il diesel, preparando il terreno per la versione completamente elettrica EQ fortwo. Questo modello ha rappresentato l'apice dell'evoluzione tecnologica del marchio, pur mantenendo le dimensioni compatte che ne hanno decretato il successo. La transizione all'elettrico e il declino della produzione Nel 2019, Smart &egrave; diventata la prima Casa automobilistica a dichiarare l'abbandono totale dei motori a combustione interna per passare esclusivamente all'elettrico. La EQ fortwo, con un motore da 82 cavalli e un'autonomia di circa 160 km, ha rappresentato questa svolta epocale. Tuttavia, il mercato non ha risposto come sperato, portando alla decisione di terminare la produzione della fortwo. Sfoglia le pagine per continuare a leggere &nbsp; La collaborazione con Geely e il futuro di Smart Con l'ingresso del gruppo cinese Geely, proprietario anche di Volvo, nel capitale di Smart, il focus del Marchio si &egrave; spostato verso i Suv elettrici. I nuovi modelli Smart #1 e Smart #3, prodotti in Cina, segnano una netta rottura con il passato. Questi Suv rappresentano una nuova direzione per il brand, ma sono lontani dalla filosofia originale della fortwo. Addio alla regina delle city car Nonostante la fine della produzione e della vendita, la Smart fortwo rimarr&agrave; un'icona della mobilit&agrave; urbana. La sua praticit&agrave;, il design innovativo e l'impatto ecologico ridotto hanno lasciato un segno indelebile nella storia automobilistica. Con la fine della produzione, &egrave; probabile che la Smart fortwo diventi un "pezzo da collezione", aumentandone il valore nel tempo. I modelli ben conservati potrebbero diventare oggetti di desiderio per gli appassionati di automobili. La Smart fortwo ha rappresentato una rivoluzione nel mondo delle city car, offrendo una soluzione pratica e innovativa ai problemi di mobilit&agrave; urbana. La sua fine segna la chiusura di un capitolo importante, ma il suo impatto continuer&agrave; a farsi sentire. Mentre il Marchio Smart guarda al futuro con nuovi modelli e tecnologie, la fortwo rimarr&agrave; sempre nel cuore di chi ha vissuto l'era delle city car compatte. Smart Roadster, il grande rientro della sportiva tascabile?       

La produzione della pi&ugrave; iconica delle Smart &egrave; terminata: consegnato a una cliente italiana l'ultimo esemplare di sempre

Smart fortwo, addio: si chiude l'era della piccola due posti

        Il terzo progetto smart, in attesa di un futuro che potrebbe riservare la riedizione della roadster, &egrave; un suv di segmento D: smart #5. Da concept a modello di serie, debutter&agrave; in Cina a fine agosto, secondo le anticipazioni di CarNewsChina. Un progetto da seguire per lo spazio che potrebbe trovare in Europa, in una fascia di mercato premium nella quale proporre un suv che ha nella versatilit&agrave; dello spazio a bordo e nelle soluzioni mirate all'off-road i tratti caratteristici.  Batteria e motorizzazioni Due le opzioni di batteria previste per la #5, da 76 kWh con chimica LFP e da 100 kWh del tipo NMC. La prima sar&agrave; abbinata alle soluzioni di powertrain a trazione posteriore ,da 335 o 358 cavalli, secondo le anticipazioni in arrivo dalla Cina, depositate presso il ministero per l'Industria e la propriet&agrave; intellettuale. Le versioni con due motogeneratori, quattro ruote motrici, avranno livelli di potenza di 579 e 638 cavalli.&nbsp; Al di l&agrave; delle soluzioni di design e le modifiche apportate rispetto alla show car del Salone di Pechino, smart #5 di serie conferma un'impostazione da segmento D per i 4,70 metri di lunghezza a fronte di un passo molto generoso, di 2,90 metri, funzionale a offrire un'abitabilit&agrave; elevata. Altre quote dimensionali sono i 170 cm di altezza e il metro e 92 in larghezza.  Una smart agli antipodi rispetto ai progetti di ampliamento futuro dell'offerta nella fascia delle citycar e utilitarie.       

Ancora un suv, di fascia superiore alle proposte smart #1 e #3, in attesa di ampliare l'offerta nei segmenti d'ingresso del mercato, dove smart &egrave; stata a lungo l'idea di fortwo e roadster

smart #5, ecco quando debutta in Cina e con quali caratteristiche

        Smart Roadster, un altro grande ritorno? L&rsquo;azienda, nata dalla sinergia al 50% tra Geely e il Gruppo Daimler, non esclude il rientro della due posti sportiva scoperta che a inizio millennio si distinse per le forme uniche. Dopo la messa in cantiere di una nuova generazione&nbsp;della sempre apprezzata ForTwo , che si chiamer&agrave; probabilmente#2, potrebbe aggiungersi un nuovo modello. Il grande rientro della Smart Roadster? Lo ha ipotizzato Dirk Adelmann, ceo di Smart Europe, al magazine britannico Autocar. Smart Roadster rimase sul mercato solo dal 2002 al 2005, ma era una piccola sportiva, lunga 3,43 metri con motore turbo posteriore, da 61 e poi da 82 cv fino ai 101 della Brabus, e del peso di 800 kg. Derivata dalla ForTwo di allora (il progetto W452 del 1008) fu assemblata in sole 37.500 esemplari.  Adelmann ha dichiarato che una Smart Roadster era gi&agrave; stata ipotizzata nel 2020, quando l&rsquo;azienda ha cominciato a programmare il nuovo corso. E soprattutto che l&rsquo;ipotesi di realizzarla non &egrave; stata cancellata. &ldquo;Abbiamo tre auto eccellenti, ma non una Roadster. Allora perch&eacute; no?&rdquo;. Il dirigente ha ipotizzato una due posti molto compatta, ovviamente elettrica. Puntando sul fattore emozionale, di stile e di comportamento stradale. La porta pare aperta. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Smart nuove e usate       

Il CEO del Marchio in Europa ipotizza il ritorno di un modello molto particolare: ovviamente sempre a batteria...

Smart Roadster, il grande rientro della sportiva tascabile?

        Siamo abituati a registrare i consueti test di scarto di un ostacolo, con doppio cambio di corsia, indicativi dei comportamenti dell'assetto delle diverse auto, nonch&eacute; la velocit&agrave; di ingresso massima sostenibile in un esercizio riuscito. Quanto rilevato, per&ograve;, dai giornalisti di TM - Tekniikan Maailma, rivista specializzata - come Auto co-organizzatore del premio Auto dell'Anno - &egrave; un problema decisamente insolito. Protagonista &egrave; la smart #1, in una prova di aggiramento di un ostacolo condotta a 75 km/h e con tre passeggeri seduti sui sedili posteriori.&nbsp;  Sblocco involontario della cintura Con due esemplari differenti e in due sessioni di test condotte il 14 e 15 maggio, &egrave; accaduto che l'attacco della cintura di sicurezza posteriore sinistra si aprisse, svincolando la fibbia, nel cambio di direzione. Il giornale finlandese riporta come, in due terzi delle simulazioni di cambio corsia e tre passeggeri seduti dietro, l'attacco esterno si sia aperto. Apparentemente la causa sarebbe nello scivolamento dell'attacco centrale, in presenza di un terzo passeggero, quindi con un importante trasferimento di carico laterale, al di sopra dell'attacco di sinistra. Questo porterebbe al relativo sblocco.&nbsp; Lo stesso test, svolto su una smart #3 e nelle medesime condizioni (3 passeggeri seduti dietro) non ha dato uguali riscontri. La possibilit&agrave; di una seduta un po' pi&ugrave; ampia e il mancato scivolamento dell'attacco centrale sopra quello esterno, potrebbero giustificare i differenti scenari. Sempre dai rilevamenti di TM, l'installazione dell'attacco della cintura centrale &egrave; pi&ugrave; alto del corrispondente attacco di sinistra. Interpellata dal giornale finlandese, smart ha dichiarato di "indagare attivamente sul problema sollevato e lo sta affrontando con la massima priorit&agrave;.&nbsp; Consideriamo la sicurezza di tutti i passeggeri in tutte le situazioni di guida come una responsabilit&agrave; generale della nostra azienda. Attualmente stiamo lavorando con i nostri team di ricerca e sviluppo per analizzare il potenziale problema e le sue implicazioni. Apprezziamo il feedback fornito e ci impegniamo a garantire l'elevata sicurezza e affidabilit&agrave; dei nostri veicoli".       

Nei test su esemplari diversi, con tre passeggeri seduti dietro, lo spiacevole episodio della cintura esterna "aperta" dallo scivolamento dell'attacco centrale. smart indaga

smart #1, la cintura posteriore si sgancia: ecco cos'è accaduto

Sar&agrave; un suv di medie dimensioni e dalla vocazione off-road, la smart #5. Arriver&agrave; nella seconda met&agrave; del 2024 e il Concept #5 ne anticipa alcune delle caratteristiche. Lo fa dal Salone di Pechino, giocando in casa per la strettissima sinergia tecnica che smart ha con Geely.  Non &egrave; ancora tempo di svelare le dimensioni, dire quanto &quot;medio&quot; sar&agrave; il suv in arrivo. Mostra per&ograve; molto altro, a cominciare da interni che paiono pressoch&eacute; finalizzati e pronti al trasferimento in produzione. Non per la soluzione delle portiere posteriori incernierate controvento, bens&igrave; per la tecnologia a bordo.    Due schermi Oled e l&#39;IA generativa Cerence  L&#39;intelligenza artificiale generativa &egrave; l&#39;interfaccia avanzata con la quale i passeggeri possono interloquire. Gli schermi Oled, due da 13 pollici, formano l&#39;offerta infotainment, posta al centro e davanti al passeggero.&nbsp;  smart continua con la Concept #5 a proporre un abitacolo dal tunnel centrale a ponte, raccordato alla plancia per linee morbide e pochi elementi strutturali. La show car si presenta con abitacolo 4 posti, sedili anteriori dotati per la prima volta di airbag sulle sedute e con un supporto per le gambe a vantaggio del massimo comfort. In tema hi-tech, detto dell SoC Nvidia Drive Orin e dell&#39;apporto di Cerence sull&#39;IA generativa, smart annuncia Adas avanzati con il Pilot Assist 3.0 e la presenza anche del sensore Lidar.&nbsp;  4x4, batteria maxi e ricarica ultrafast  La vocazione off-road della #5, da verificare quanto verr&agrave; conservato una volta sul mercato con il progetto di serie, &egrave; sottolineata dalle gomme all terrain e dalla trazione quattro ruote motrici. Poi, le modalit&agrave; di guida specifiche: Off Road, Sand, Snow, Mud, Rock. smart d&agrave; l&#39;impressione di volersi cimentare in un terreno altamente specializzato, come quello dei D-suv che strizzano l&#39;occhio ai fuoristrada.  L&#39;architettura elettrica conferma soluzioni gi&agrave; note nell&#39;universo Geely, a partire da una batteria da oltre 100 kWh, che garantir&agrave; 550 km di autonomia nel ciclo WLTP. Un sistema elettrico a 800 volt, in grado di raggiungere elevate potenze di ricarica e passare, in 15 minuti, dal 10% all&#39;80% della carica residua. 

Il modello di serie sar&agrave; un suv di medie dimensioni ma la show car presentata al Salone di Pechino sottolinea le caratteristiche da fuoristrada

smart Concept #5, a tutto off-road in elettrico

        Aspettando la riedizione della fortwo elettrica, per smart c'&egrave; una novit&agrave; in arrivo al Salone di Pechino, dove il marchio gioca in casa. Spazio a smart Concept #5, che diventer&agrave; un progetto di serie nella seconda met&agrave; del 2024. Prosegue per cifre dispari l'ampliamento della gamma e, dopo i convincenti suv elettrici smart #1 e #3, differenti per stile della silhouette, uguali per fondamenta tecniche, ecco prospettarsi una #5 di segmento superiore.  Un altro suv elettrico, stavolta nel segmento D? Gi&agrave; la novit&agrave; per smart di presentarsi sul mercato in un segmento B e C suv, con i primi due modelli del nuovo corso che vede l'ala "protettiva" di Geely e la base tecnica dell'architettura SEA. Adesso, il posizionamento nel segmento medio. Quali dimensioni attendersi per smart #5? Le due "compatte" sfoggiano un passo molto ampio, ben 2,75 metri su 4,40 metri di lunghezza, cos&igrave; &egrave; prevedibile attendersi un posizionamento in quota 4,60 metri di lunghezza. Il Concept #5 del prossimo 25 aprile a Pechino potrebbe rivelare qualcosa in pi&ugrave; delle specifiche tecniche. Design squadrato e gli accessori integrati all'auto Intanto c'&egrave; lo stile, le indicazioni dei bozzetti, che puntano l'accento sulle soluzioni da vita "outdoor". Sul tetto, in un gioco di incastri, smart ha ricavato due sedute gonfiabili, un paio di slittini e una pala pieghevole. Altri accessori integrati al suv sono il materassino ad aria, una torcia, una cassa bluetooth e un martello da campeggio. Particolari. Come quello relativo ai sedili, che denota un'attenzione al comfort da modello di segmento superiore, grazie alla presenza del supporto estendibile per le gambe.  Rispetto alle forme pi&ugrave; fluide e morbide delle smart #1 e #3, il Concept #5 mostra proporzioni che paiono essere pi&ugrave; squadrate, sebbene con gli angoli stondati. Tratti ammorbiditi di Jeep Renegade, potrebbero eccepire alcuni. &Egrave; di certo una proposta stilisticamente diversa da #1 e #3. Se possibile, dai richiami ancor pi&ugrave; espliciti al mondo off-road, per le protezioni lungo la scocca, il portapacchi multifunzione e, dettaglio tutto da scoprire, la possibilit&agrave; di controllare su ogni singola ruota la pressione di gonfiaggio (?). I bozzetti di stile riportano sugli archi passaruota dei piccoli display con l'indicazione /2,3 e frecce "su-gi&ugrave;": sar&agrave; l'indicazione dei sensori di pressione o un dettaglio che attiene alla regolazione delle sospensioni? Pechino, il Salone del 25 aprile, per scoprirlo.       

Entra in un territorio "sconosciuto" smart, che entro fine anno sveler&agrave; il suv #5, posizionato nel segmento D. Stile pi&ugrave; squadrato rispetto a smart #1, nasconde molte soluzioni a misura di outdoor

smart Concept #5, a Pechino debutta il suv medio elettrico

        Quando si tratta di incentivi, il cliente vuole sempre poter avere una vasta scelta in fase d'acquisto, per poter protare a casa un'auto che sia proprio quella che cercava e desiderava. Smart si inserisce fra quei marchi che possono offire diverse soluzioni per sfruttare gli ecobonus, in particolare con la #1, aggiornandone i listini. Nella gamma arrivano cos&igrave; le varianti Pure e Pure+, aggiungendosi alle Pro e Pro+ gi&agrave; sul mercato, con prezzi che vanno dai 35.045 ai 42.545 euro.  Le new entry La Pure condivide con la Pro lo stesso powetrain a motore singolo da 272 CV, batteria da 49 kWh e 310 km di autonomia Wltp. La Pure+ e la Pro+ invece sono accomunate dalla batteria da 66 kWh e 420 km di autonomia. Con le due nuove auto c'&egrave; anche il pacchetto di Adas di livello 2 Smart Pilot, i cerchi di lega da 18", i gruppi ottici a Led, gli interni rivestiti di tessuto nero, il doppio display da 9,2 e 12,8 pollici. Per quanto riguarda le livree, sono disponibili pochi colori: bianco, nero e Cyber Silver.&nbsp;A differenza della Pro, con la Pure non sono presenti il tetto panoramico, gli interni in similpelle, il divano posteriore regolabile con vano passante, il climatizzatore bizona, il portellone elettrico, le telecamere a 360 gradi e l'assistenza al parcheggio. Intanto, di seguito, il listino in ordine di prezzo crescente:  Smart #1 Pure: 35.045 euro; Smart #1 Pro: 37.545 euro; Smart #1 Pure+: 40.045 euro; Smart#1 Pro+: 42.545 euro.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella        

Ad affiancare le Pro e Pro+ gi&agrave; sul mercato arrivano la Pure e la Pure+. Ecco i dettagli

Smart #1, nuovi allestimenti e taglio di prezzo per gli incentivi

        La storia della smart fortwo non &egrave; finita con il recente pensionamento della terza serie. La piccola vettura di successo soprattutto in Italia, Francia e Germania, avr&agrave; un erede, anche se non sono certi i tempi di industrializzazione. Come deve essere la nuova smart fortwo Al momento, infatti, attorno ad alcuni punti certi di progetto, ruotano delle incognite. Da smart vogliono che la quarta serie mantenga tutte le caratteristiche peculiari della fortwo, un&rsquo;auto elettrica di 2,70 metri maneggevole e a prova di parcheggio &ldquo;di fantasia&rdquo;. Un&rsquo;auto appunto, non una K-car - sull&rsquo;esempio giapponese - o un quadricilo leggero, segmento dove la micromobilit&agrave; elettrica si sta spostando.  Difficolt&agrave; di progetto Ed &egrave; proprio questo il nodo principale. smart, marchio posseduto a met&agrave; tra Mercedes e i cinesi di Geely, sebbene disponga di una &ldquo;banca organi&rdquo; vasta da dove prendere i pezzi per assemblare le sue vetture, non ha a disposizione una base per realizzare la fortwo. La #1 e la #3 sono realizzati sulla piattaforma SEA, non adatta allo scopo, per questo i due gruppi stanno ragionando su possibili partner industriali, sui quali vige l&rsquo;assoluto riserbo, per capire la fattibilit&agrave; del progetto dal punto di vista tecnico e soprattutto economico. Si chiamer&agrave; Smart #2 A dare dettagli e anticipazioni &egrave; stato Dirk Adelman, CEO di smart Europe, ad Automotive News. Nei piani, come ha riferito il manager, la piattaforma che garantisca autonomia adeguata, rispetto delle norme dei crash test Euro NCAP con almeno quattro o cinque stelle come risultato e ADAS all&rsquo;altezza come #1 e #3 si chiama Electric Compact Architecture&hellip; ma al momento non c'&egrave;. Quindi la #2, come dovrebbe chiamarsi la rinnovata fortwo, andrebbe fatta assieme a partner, Renault o costruttori cinesi come dicono i rumors, per ora non interessati al progetto, spingendo dunque smart a iniziare i lavori da sola. Ma alla questione tecnica, c'&egrave; da approfondire la questione economica. C&rsquo;&egrave; ancora spazio, sul mercato, per una vettura come la fortwo? &ldquo;Siamo nella fase di verifica industriale - ci ha detto Lucio Tropea CEO di smart Italia - stiamo cercando con chi e come farla tenendo presente che deve rispettare delle caratteristiche sulle quali non accettiamo compromessi, pur mantenendo un prezzo che abbia senso. Perch? sulla fortwo i volumi di vendita sono essenziali, visto che ha un mercato concentrato in 8 grandi citt? italiane (Roma in testa), Parigi e tre citt? in Germania. Stiamo percorrendo tutte le strade possibili per capire il tipo di partner e non abbiamo fretta perch? siamo comunque molto rapidi nella progettazione. Adesso siamo in grado di sviluppare un nuovo modello anche in meno tempo rispetto a 4 anni che di solito servono&rdquo;.       

E&rsquo; stato confermato che la storia della piccola tedesca non &egrave; finita, ecco cosa sappiamo

Smart #2, quando arriva l’erede della fortwo

        L'Italia e soprattutto Roma sono pi&ugrave; un paese per smart fortwo. La fine della produzione nello stabilimento di Hambach in Mosella in Francia, cambia le prospettive. In Cina, quartier generale di Geely che detiene il 50% del Marchio assieme a Mercedes-Benz, sarebbe in rampa di lancio Smart #2, l&rsquo;erede diretta. Di fatto dopo 26 anni, la prima serie era il 1998, la presenza della citycar impareggiabile per agilit&agrave; grazie ai suoi 2,69 metri (2,50 la prima generazione) di lunghezza, &egrave; destinata a calare. Progressivamente la inesorabilmente. In un quarto di secolo sono 600.000 smart fortwo sono state vendute in Italia, ben 200.000 a Roma. Nell&rsquo;Urbe ancora 120.000 sono in circolazione: un fattore nella mobilit&agrave; della capitale. Potrebbe interessarti: smart fortwo, tutte le generazioni Quando costa una smart fortwo usata Nel 2020 sono uscite di scena le versioni a motore termico, ora anche le fortwo elettriche. Congelato, almeno per il momento, il mercato del nuovo, la caccia alle fortwo usate diventer&agrave; pi&ugrave; accesa. Anzi, lo &egrave; gi&agrave; da un pezzo, come riporta l&rsquo;analisi di AutoScout24. In poco pi&ugrave; di tre anni, dal gennaio del 2021, il secondo pieno della commercializzazione delle sole versioni elettriche, il prezzo medio della smart Fortwo usate, secondo i rilevamenti del pi&ugrave; grande marketplace automotive a livello pan-europeo, &egrave; passato da 8.164 euro a 10.786 euro, per un aumento del 32%. Quasi un terzo. Un trend da auto storica di prestigio, al quale va aggiunto che l'et&agrave; media dei modelli in vendita, e non si tratta di collezionismo, &egrave; pure cresciuta da 7,98 a 9,44 anni, per un incremento del 18%. In sostanza, pi&ugrave; costose e pi&ugrave; vecchie: ma sempre desideratissime.  Un salto in avanti per una domanda che evidentemente resta molto alta, almeno in Italia, dove in spesso le quotazioni sono pi&ugrave; alte della media. La Swatch Mercedes ART, Smart appunto, fortwo dal 2004 quando arriver&ograve; anche la forfour, resta un&rsquo;auto che fa ormai parte della &ldquo;scenografia&rdquo; di Roma. Chi la vuole dovr&agrave; sborsare sempre di pi&ugrave;, in attesa della #2, che potrebbe avere, per ovvie economia di scala, la stessa piattaforma di #1 e #3, quindi dimensioni maggiori della pensionata fortwo, anche se compatte. Potrebbe interessarti: le migliori offerte di smart nuove e usate       

La fine della produzione in Europa, in attesa di un nuovo modello prodotto in Cina da Geely e Mercedes, si scontra con una domanda sempre altissima

Roma non è più un paese per smart fortwo? La corsa dei prezzi

Suv, crossover o hatchback? Non facile identificare con precisione Smart #3 (si legge &ldquo;hashtag three/tre&rdquo;). Nato come variante &ldquo;coup&eacute;&rdquo; di #1, il modello &ndash; 100% elettrico - si &egrave; rivelato una sorpresa per via del diverso target raggiunto: una clientela certamente &ldquo;green&rdquo; ma in cerca di una vettura sportiva, pi&ugrave; precisa alla guida e in grado di regalare maggiori emozioni. Soprattutto la versione Brabus, forte di 428 cavalli erogati dai due motori elettrici che la fanno &ldquo;schizzare&rdquo; da 0 a 100 km/h in 3,7 secondi. L&rsquo;abbiamo provata su strada e in pista.  Pi&ugrave; grande e sportiva  &nbsp;  Nata dalla joint venture Mercedes-Benz e la cinese Geely sulla stessa piattaforma della #1 (molto probabilmente quella &ldquo;di mezzo&rdquo;, la smart #2, arriver&agrave; a inizio 2025), la #3 si distingue per silhouette pi&ugrave; filante e maggiore impatto estetico. A cambiare &egrave; soprattutto la zona posteriore, molto discendente in pieno stile Suv-coup&eacute;: aspetto che contribuisce anche all&rsquo;ottima aerodinamica, con un Cx di soli 0,27. Rispetto alla #1 crescono gli ingombri: +11 cm in lunghezza (4,40 metri), + 2 cm di passo e di larghezza, con altezza inferiore di ben 8 cm. Ne deriva un aspetto decisamente pi&ugrave; sportivo: caratteristica che, come vedremo, coincide con prestazioni e comportamento su strada.  Spazio e tecnologia  &nbsp;  Le dimensioni aumentate vanno anche a vantaggio dell&rsquo;abitabilit&agrave; interna. Nonostante la zona posteriore notevolmente bassa, la soluzione del tetto in vetro panoramico (di serie) privo di tendina oscurante permette di recuperare quasi 4 centimetri di spazio per chi siede dietro. Buono anche il volume di carico, da 370 a 1.160 litri, con l&rsquo;aggiunta dei 15 litri di &ldquo;frunk&rdquo; (vano sotto al cofano anteriore) utile per alloggiare i cavi di ricarica. Tanta, infine, la tecnologia a bordo, con il medesimo sistema della #1: quadro strumenti digitale da 9,2 pollici, head up display e schermo centrale full HD da 12,8 pollici garantiscono un&rsquo;esperienza multimediale di alto livello. Peccato solo per i numerosi controlli &ndash; comprese le regolazioni di clima e specchietti retrovisori &ndash; accessibili esclusivamente dallo schermo touch, con conseguenti distrazioni da parte del conducente: meglio farlo da fermi. Notevole, comunque, la qualit&agrave; generale di materiali e assemblaggi, soprattutto sulla variante Brabus, che presenta inserti in alcantara con impunture rosse a contrasto. Belle anche le bocchette del climatizzatore a centro plancia, circolari e non ovali.  Smart #3 Brabus, prova su strada e in pista  &nbsp;  Se gi&agrave; il modello alza l&rsquo;asticella sul fronte sportivit&agrave; &ndash; anche nelle versioni a singolo elettromotore posteriore da 272 cv e 0-100 in 5,8 secondi &ndash; la Brabus garantisce performance paragonabili a quelle delle moderne &ldquo;hot hatch&rdquo; per via della doppia unit&agrave; elettrica da 315 kW (428 cv) e 543 Nm. Un&rsquo;esclusiva di tale versione, che massimizza l&rsquo;aderenza grazie alla trazione integrale. Innanzitutto, l&rsquo;assetto ribassato e irrigidito (tramite l&rsquo;adozione di soluzioni come barre antirollio pi&ugrave; grandi, boccole pi&ugrave; sostenute e sospensioni ritarate) consente di togliersi pi&ugrave; di una soddisfazione su percorsi ricchi di curve. Il tutto abbinato a uno sterzo diretto e molto preciso, con carico variabile e mai &ldquo;molle&rdquo;. Nonostante i cerchi da 20 pollici (di serie ci sono i 19), comunque, la risposta sulle sconnessioni non &egrave; mai secca, mantenendo buona dose di comfort per chi siede in abitacolo. Comfort, ma anche sicurezza grazie al ricco pacchetto di Adas attivi, dal funzionamento impeccabile. Il comportamento della vettura, anche forzando la mano &ndash; cosa che abbiamo potuto effettuare in condizioni di sicurezza sul tracciato del centro di guida sicura ACI-SARA di Lainate &ndash; &egrave; sempre molto neutro e prevedibile. Un&rsquo;auto facile e veloce allo stesso tempo, in grado di offrire anche buone percorrenze: la batteria al litio NCM da 66 kWh, che si ricarica in 30 minuti dal 10 all&rsquo;80% a 150 kW, garantisce percorrenze reali di circa 340 chilometri (a fronte di 415 dichiarati). La nostra media di consumo si &egrave;, infatti, attestata sui 19,5 kWh/100 km. Per dati pi&ugrave; veritieri, attendiamo di testarla in maniera approfondita con tanto di rilevamenti da parte del nostro centro prove.  Allestimenti e prezzi  Smart #3 attacca il listino con la versione d&rsquo;ingresso Pro: dotata di batteria al litio-ferro-fosfato da 49 kWh con ricarica fino a 130 kW e singolo motore posteriore, &egrave; ordinabile in Italia a 38.548 euro. Cifra che, aggiungendo ecobonus, rottamazione e incentivi smart, pu&ograve; scendere fino a 29.545 euro. Salendo di allestimento, Pro+, Premium e 25th Anniversary &ndash; offerte rispettivamente a 43.548, 46.548 e 47.048 euro - condividono stesso powertrain, ma aggiungono l&rsquo;accumulatore da 66 kWh, per autonomie che arrivano a ben 455 km grazie alla pompa di calore (Premium e 25&deg; Anniversario). La top di gamma Brabus, quella del nostro primo test, supera i 51.000 euro.  &nbsp;  L&#39;allestimento Premium 

Il Suv coup&eacute; compatto, 100% elettrico, garantisce prestazioni incredibili: due motori, 0-100 in 3,7 secondi e dinamica di guida da vera sportiva

Smart #3 2024, come va la Brabus elettrica da 428 cv

        A suo modo &egrave; un'era che si chiude. Smart fortwo arriva al capolinea e da marzo non verr&agrave; pi&ugrave; prodotta. In realt&agrave;, l'era d'oro della fortwo si &egrave;, nei fatti, chiusa con il passaggio a un modello esclusivamente elettrico, che adesso chiude il capitolo di successo della due posti. Lanciata alla fine degli anni Novanta, presentata nel 1998, arriv&ograve; sul mercato con i suoi due posti, interni colorati ma, soprattutto, una compattezza degli ingombri che l'hanno resa regina delle grandi citt&agrave; italiane. A Roma la smart fortwo ha trovato l'habitat naturale.  La parcheggiavi ovunque una smart fortwo Tanto era corta e streta che la fortwo potevi parcheggiarla anche "di traverso", perpendicolare al marciapiede, che all'interno dello stallo normale ci sarebbe rimasta ugualmente. Due metri e cinquanta di lunghezza per 1,51 di larghezza e 1,52 di altezza racchiudevano il "quasi cubo" smart fortwo. Inutile dire come una fortwo fosse, fino al 2014, una sorta di "assegno circolare", tanto era gettonata per la mobilit&agrave; urbana. S&igrave;, anche i modelli pi&ugrave; datati e pi&ugrave; vicini alla rottamazione che non a un prolungamento della loro vita. Motori benzina, il turbo 600 cc motorizz&ograve; la prima generazione e tanti ne vennero sostituiti nel ciclo vitale dell'auto. Fu anche fortwo Diesel, 800 cc e 40 cavalli, in quella foga di Diesel in qualsiasi segmento - poco importa fosse A o B - che poco senso aveva allora, ma tant'&egrave;. I dubbi della stessa Mercedes sul progetto di citycar portarono a battezzarla smart e con un dichiarato apporto del marchio di orologi Swatch: tant'&egrave; che l'acronimo smart sta per Swatch Mercedes ART. E' diventato un successo globale. La tecnica delle prime smart fortwo I contenuti tecnici furono all'avanguardia per il periodo, con la cellula Tridion in acciaio e i pannelli in materiale plastico assemblati al di sopra. Il motore era posteriore, 45 e 55 cavalli per il turbo benzina. Poi arriv&ograve; anche la smart Brabus, i motori crebbero in cubatura e arrivarono a 700 cc nel caso del benzina. Le varianti cabrio, smart roadster, fino alla smart forfour (fu un progetto condiviso con Mitsubishi Colt prima e, nell'ultima generazione, con Renault Twingo). La seconda generazione arrivo nel 2008, evoluta nello stile e un po' cresciuta nelle dimensioni (2,70 metri). Altro successo clamoroso, perch&eacute; migliorava il progetto di partenza e introduceva nuovi motori. Mille benzina, aspirato o turbocompresso. Ancora Diesel e con la novit&agrave; del cambio "sequenziale" 5 marce.&nbsp; Prima dell'attuale e ultima fase di smart fortwo elettrica, il primo esperimento di una Fortwo a batterie arriv&ograve; nel 2009 (in realt&agrave; gi&agrave; nel 2007 si ebbe un concept). Smart Electric drive fu un progetto pilota. smart fortwo, l'ultima insieme a Renault Cambia a fondo lo stile della smart fortwo di terza generazione, introdotta nel 2014 e oggi al capolinea. Motore turbo 900cc e aspirato da 1 litro, addio al Diesel e, da ultimo, il passaggio all'offerta solo elettrica di EQ Fortwo ed EQ Forfour.&nbsp; Per smart ora c'&egrave; un presente s&igrave; solo elettrico ma con modelli diversissimi. Sono posizionati nel segmento B-suv con la smart #1 e C-suv smart #3, interessanti per contenuti tecnici e firmati (nonch&eacute; prodotti) in Cina da Geely.  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

La due posti che ha conquistato le citt&agrave; italiane arriva al capolinea. La produzione della fortwo elettrica si ferma. Oggi smart &egrave; una proposta diversissima rispetto alle fortune fatte con fortwo

Smart Fortwo, addio a un simbolo: stop alla produzione

        La gamma della Smart #1 in Italia si arricchisce con l'arrivo delle gi&agrave; annunciate versioni Pro e Pulse che possono essere ordinate nelle concessionarie o online. Si amplia, cos&igrave;, l&rsquo;offerta del recente crossover 100% elettrico del brand tedesco, portatore di grandi novit&agrave; estetiche e tecnologiche per il marchio. Svincolato ormai dalla celebre citycar a due posti, Smart &egrave; ora alla conquista del segmento compatto premium, con vetture dal design riconoscibile, tecnologia all&rsquo;avanguardia e soluzioni per un cliente che &egrave; alla ricerca di prodotti sofisticati e di tendenza. Per questa ragione, dopo la prima fase di lancio, &egrave; stato scelto di offrire maggior diversit&agrave; all&rsquo;offerta, con due allestimenti, uno alla base e uno quasi al vertice. Nuova Smart #1 Pro &nbsp; Smart #1 Pro si presenta come la proposta "entry level" nella gamma del crossover elettrico. Il propulsore anteriore eroga ora una potenza massima di 200 kW (272 cv), assicurando una velocit&agrave; massima di 180 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 6,7 secondi. Tuttavia, la novit&agrave; sta nella batteria pi&ugrave; compatta da 49 kWh, dotata di celle LFP (litio-ferro-fosfato), che offre un'autonomia di 310 km secondo il ciclo WLTP. La batteria pu&ograve; essere ricaricata in corrente continua con una potenza massima di 130 kW, consentendo di passare dal 10% all'80% in soli 30 minuti. In alternativa, la ricarica in corrente alternata pu&ograve; raggiungere un picco massimo di 7,4 kW. Il pacchetto di dotazioni di serie &egrave; completo e comprende sedili anteriori regolabili elettricamente e riscaldati, un volante multifunzione, illuminazione ambiente con una gamma di 64 colori, sedile posteriore regolabile in lungo l&rsquo;asse verticale e una serie di sistemi ADAS avanzati, quali frenata autonoma d'emergenza, rilevamento dell'angolo cieco, assistente al cambio di corsia, avviso di apertura porta, Smart Pilot e altro ancora. Il prezzo di listino &egrave; di 37.548 euro, esclusi gli incentivi statali fino a 5.000 euro con rottamazione. Nuova Smart #1 Pulse  Smart #1 Pulse occupa una posizione pi&ugrave; elevata nella gamma, tra Premium e la pi&ugrave; dinamica Brabus. Questo modello &egrave; dotato di un powertrain a doppio motore, cos&igrave; da ricreare una trazione integrale, che complessivamente eroga una potenza di 315 kW (428 cv), consentendo un'accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 4,5 secondi. La batteria, con una capacit&agrave; di 66 kWh, offre un'autonomia secondo il ciclo WLTP di 400 km e supporta la ricarica in corrente continua fino a 150 kW, mentre in corrente alternata pu&ograve; raggiungere i 22 kW &ndash; un valore piuttosto insolito sul mercato. Il prezzo di questa versione &egrave; a partire da 46.618 euro.       

Pro alla base della gamma con batteria da 49 kWh e Pulse, quasi al vertice, con doppio motore e batteria da 66 kWh. Prezzi da 37.548 euro.

Smart #1, arrivano in Italia le versioni Pro e Pulse

La Smart &egrave; cambiata, tanto. In attesa dell&#39;erede vera&nbsp;della prima ForTwo, la gamma ora &egrave; composta da un corssover elettrico declinato in due varianti di carrozzeria diverse: la #1 e la sua gemella coup&eacute; #3. Le abbiamo provate entrambe, la prima passata sotto la lente del Centro Prove, la seconda nel test stampa internazionale. Guardate qui un anticipo e diteci: quale preferite?  La prova della Smart #1 Brabus  &quot;Da Pollicino a Polifemo? Non proprio, ma senza dubbio dopo un quarto di secolo il DNA di Smart &egrave; stato rivoluzionato. Da 2,5 a 4,3 metri di lunghezza, da 45 a 428 cavalli di potenza, da 805 a 1.900 kg di peso! C&rsquo;&egrave; proprio un altro mondo dalla prima ForTwo a questa #1. Un passaggio epocale, forse ancora di pi&ugrave; dell&rsquo;addio alle motorizzazioni termiche nel 2020. Il nuovo corso cino-tedesco, con la sinergia tra Geely e Mercedes, ha cambiato tutto e ora s&rsquo;&egrave; aggiunta anche la sorella maggiore #3&quot;. (di Francesco Forni)  La prova della Smart #3  &quot;Mettiamo in chiaro una cosa: la gamma della nuova Smart #3 alimenta un processo di trasformazione dell&rsquo;ex brand di casa Mercedes. Non che la Casa tedesca sia fuori dai giochi, fornendo tutto l&rsquo;occorrente in termini di stile e design, ma sopra e sotto l&rsquo;auto &egrave; cinese, cos&igrave; come il sito di produzione. Ci&ograve; detto, la versione Brabus &egrave; ancora una volta il riferimento per chi, alla perseveranza della sostenibilit&agrave; vuole assicurare il piacere della sportivit&agrave;.&quot; (di Cesare Cappa)  I servizi completi sono sul prossimo AUTO, in edicola dal 15 dicembre, oppure qui in edizione digitale.  &nbsp;  &nbsp; 

Su Auto in edicola, il test del Centro Prove della #1 Brabus e il Primo Test della #3. Stesso concetto di auto, declinanto in maniera differente: leggete e diteci quale preferite

Smart #1 o Smart #3, quale scegliere?

Vi ricordate la smart, regina indiscussa della mobilit&agrave; urbana, celebre per aver conquistato la citt&agrave; di Roma? Dimenticatela. Il termine smart, o meglio il brand che si cela dietro tale nome, al di l&agrave; del passaggio ad oriente (vedi Cina) ha cambiato radicalmente l&#39;idea che distingueva il passato. Non tanto per la scelta di votarsi solo all&#39;elettrico, cosa gi&agrave; successa con le ultime generazioni di fortwo e forfour, quanto per la radicale trasformazione della gamma.  Adesso le smart si riconoscono dall&#39;hastag, dal fatto che siano decisamente pi&ugrave; grandi e che lo stile sia allineato ad alcuni modelli di casa Mercedes. Azienda che di fatto si occupa del design piuttosto che dell&#39;ingegnerizzazione. Detto questo, dopo la recente #1, &egrave; giunto il momento della pi&ugrave; grande #3. Vettura che rispetto alla prima si allunga di 11 centimetri, e presenta un formato pi&ugrave; in linea con quello che potremmo definire un crossover coup&eacute;.  Smart, in vendita la Fortwo che gioca a fare la Lamborghini    Copia incolla ragionato  La vettura nasce dall&#39;esperienza del Gruppo Geely, sviluppata sulla stessa piattaforma della #1, nota anche come SEA. E nel complesso eridita in toto tutta la parte elettronica, dai motori alle batterie. Ovviamente anche lo schema delle sospensioni &egrave; il medesimo, ma il set-up &egrave; differente, trattandosi di una vettura pi&ugrave; bassa, che si presenta pure come pi&ugrave; sportiva rispetto alla sorella da cui deriva.  La smart #3 &egrave; lunga 4.400 mm e ha un passo di ben 2.785 mm. Dal punto di vista estetico gli sbalzi sono ridotti all&#39;osso, ma per quanto concerne l&#39;abitabilit&agrave; il risultato &egrave; paragonabile a quello di vetture di segmento superiore. A seconda della versione, numero di motori, capacit&agrave; batteria e chimica della stessa cambiano.  Se andassimo in ordine decrescente, dalla pi&ugrave; prestante all&#39;entry level, ad aprire le danze sarebbe ovviamente la variante Brabus. Qui ci sono due motori elettrici per un totale di 315 kW (428 cavalli se siete ancorati al passato) e 543 Nm di coppia. Distribuiti con dovizia tra tutte e quattro le ruote. La batteria da 66 kWh vorrebbe spuntare 415 km di autonomia, ma nella realt&agrave; dei fatti tale valore appare difficilmente raggiungibile. D&#39;altro canto, se vuole, pu&ograve; passare da 0 a 100 km/h in soli 3,7 secondi.  Lo stesso accumulatore &egrave; disponibile sulle versioni Pro + e Premium, che vantano una maggiore autonomia (435 e 455 km) essendo pi&ugrave; leggere, ma soprattutto perch&eacute; provviste di un solo motore elettrico (200 kW). C&#39;&egrave; poi il modello d&#39;accesso, la Pro, che ha invece un accumulatore da 49 kWh per 325 km di range di percorrenza. Pacco del tipo LFP, capace di assorbire sino a 130 kW di potenza quando in ricarica in corrente continua, mentre il resto della gamma arriva sino a quota 150 kW.    Si sta comodissimi  Il vantaggio di un passo cos&igrave; &ldquo;importante&rdquo; e di una particolare attenzione verso i volumi interni, rendono questa #3 davvero spaziosa. In quattro, a prescindere dall&#39;altezza di ognuno, non sar&agrave; una lotta serrata all&#39;insegna dei centimetri vacanti. Sia davanti sia dietro si gode sempre della massima libert&agrave;. Solo il quinto passeggero, destinato al centro della seduta posteriore, potrebbe non vantare le stesse possibilit&agrave;.  Meno ragguardevole la dimensione del vano di carico posteriore (quello anteriore &egrave; adatto essenzialmente al cavo di ricarica) che si limita ad una capacit&agrave; di 313 litri (323 su quelle non marchiate Brabus).  A bordo per quanto minimale sembra completa. Non serve neppure troppo tempo per imparare a gestire l&#39;interfaccia multimediale. Davanti al conducente un quadro strumenti da 9,2 pollici, mentre al centro della plancia si erge un display touch da 12,8 pollici. Tra le due sedute anteriori un imponente consolle, perfetta per riporre oggetti di vario genere.  Noi scegliamo la Brabus  Un po&#39; perch&eacute; siamo auto, un po&#39; perch&eacute; siamo curiosi di capire dove voglia arrivare questa tendenza delle elettriche bombate in modo assurdo. Oltre 400 cavalli su una vettura di segmento C sono davvero tanti. Troppa &ldquo;roba&rdquo; da gestire per la compatta smart, che inevitabilmente a ruote sterzate diventa ovviamente sottosterzante. Dei modi di guida disponibili, Eco, Comfort, Sport e Brabus, &egrave; proprio quest&#39;ultimo quello che lascia pi&ugrave; &ldquo;libert&agrave;&rdquo; alla coppia di motori elettrici sincroni a magneti permanenti.  Il potenziale problema di fondo &egrave; che, dopo qualche sparata al verde di un semaforo, e dopo l&#39;ennesima &ldquo;cartella&rdquo; dietro la testa per via della coppia &ldquo;tutta e subito&rdquo;, il gioco diventa sempre meno divertente se cominciano le curve e dovete sempre prestare la massima attenzione a come pestate sul gas. Il limite percepito sembra comunque davvero alto, merito anche dei cerchi in lega da 20 pollici e dall&#39;assetto specifico per questa versione. Ecco perch&eacute; talvolta serve fare un passo indietro per godere davvero dall&#39;inizio alla fine.  Cos&igrave; &egrave; sufficiente il modo Sport per rendere la #3 molto pi&ugrave; piacevole tra le curve. Ma se volete la certezza della fruibilit&agrave;, rimanete entro i livelli offerti dalla modalit&agrave; Comfort oppure Eco. Di pi&ugrave; non serve, perch&eacute; la smart #3 &egrave; una vettura piuttosto neutra, sufficientemente reattiva per andare pi&ugrave; forte della media, perfetta come auto per tutti i giorni. Per quanto concerne i prezzi si parte da 38.548 euro, ma se la Brabus vi ha ingolosito, la cifra da sborsare &egrave; decisamente pi&ugrave; alta: 50.150 euro.  Cerchi un&#39;auto nuova? Sfoglia il nostro listino 

Prima presa di contatto con la nuova vettura elettrica di matrice cinese. La versione Brabus &egrave; sin troppo potente per un telaio che ha ben altre mire

Nuova smart #3, diventa pi&ugrave; larga ma soprattutto pi&ugrave; sportiva

        Vivere in elettrico a 360 gradi, sia in citt&agrave; che fuori, durante gli spostamenti casa-lavoro ma pure nel tempo libero: &egrave; questa la filosofia sposata da Smart, che ha deciso di collaborare con il costruttore italiano di e-bike Thok per mostrare come sia possibile spostarsi 7 giorni su 7, week end compreso, sfruttando la mobilit&agrave; elettrica. Mettendo insieme la nuova Smart #1, primo modello della nuova generazione di vetture completamente a batteria del brand, e mountain bike di Thok. Smart #3, si punta alla sportivit&agrave;  Smart #1, rivoluzione elettrica Per provare questo insolito connubio tra mezzi a quattro e a due ruote, ci siamo recati nella Valle del Treja, a nord di Roma, poco distante dall&rsquo;autodromo di Vallelunga. Prima protagonista di questo test &egrave; stata la Smart #1, svelata lo scorso anno e in commercio in Italia solamente da pochi mesi. Lunga poco meno di 4,3 metri, la #1 &egrave; la Smart pi&ugrave; grande e versatile di sempre, con cinque porte, cinque posti e un capiente baule: si va 323 a quasi 1.000 litri di capienza abbattendo i sedili. Pi&ugrave;, come vedremo, la possibilit&agrave; di sfruttare il gancio di traino e di installare dei portabici. Di rottura anche nello stile rispetto alle Smart che conoscevamo, la #1 &egrave; offerta esclusivamente con powertrain 100% elettrico. Due le scelte possibili: quella monomotore, che abbiamo guidato nel percorso da Roma fino alla Valle del Treja, con una potenza di 272 cavalli e trazione posteriore, e la sportiva Brabus con due motori, trazione integrale e ben 428 cv di potenza massima. Con un&rsquo;autonomia dichiarata che arriva a 440 km nella versione d&rsquo;ingresso e a 400 per quella pi&ugrave; performante. A met&agrave; tra una hatchback e un crossover, la Smart #1 accoglie il guidatore con un abitacolo dallo stile pulito e comandi analogici ridotti al minimo, con pochissimi tasti fisici concentrati sulle razze del volante. Tutto il resto, dal navigatore all&rsquo;infotainment, &egrave; demandato al grande schermo touch da 12,8&rdquo;. Le dimensioni generose di questo modello (a cui a breve si affiancher&agrave; la variante coup&eacute; denominata #3) permettono di affrontare i trasferimenti senza troppi patemi riguardo il volume dei bagagli e lo spazio per le gambe. Con la possibilit&agrave;, come nel nostro caso, di caricare anche due biciclette sfruttando il gancio posteriore: tale dispositivo permette infatti di trainare fino a 1.600 kg, con una capacit&agrave; di carico verticale di 70 kg. Dalla strada all&rsquo;e-bike A confermare la versatilit&agrave; della #1 ci ha pensato infine il tratto sterrato che abbiamo affrontato per arrivare dall&rsquo;Autodromo di Vallelunga fino al cuore della Valle de Treja, dove la nuova Smart si &egrave; ben destreggiata malgrado le asperit&agrave; del terreno. Conclusa la prima parte di viaggio, l&rsquo;attenzione si &egrave; spostata tutta sulla e-bike di Thok, azienda tutta italiana nata nel 2017 grazie all&rsquo;iniziativa di alcuni personaggi di spicco del mondo del ciclismo e del motociclismo, tra cui l&rsquo;ex Campione del Mondo di BMX Stefano Migliorini e il team principal della MotoGP Livio Suppo. Scesi dalla Smart ci siamo messi in sella mountain bike a pedalata assistita TK01-R, uno dei modelli di punta di Thok. Dotata di telaio in alluminio, contiene il peso in circa 25 kg nonostante la presenza della batteria da 630 Wh. Il motore elettrico garantisce una coppia di 85 Nm che pu&ograve; essere sfruttata in tre modalit&agrave; d&rsquo;uso: Eco, Trail e Boost, a seconda della quantit&agrave; di energia che si vuole ricevere durante la pedalata. Completa la modalit&agrave; Power-Walk, che consente di portare la bici a mano senza doverla spingere. Nel nostro percorso di 23 chilometri tra strade asfaltate, sterrati e tratti di vero e proprio off-road, abbiamo avuto modo di apprezzare le qualit&agrave; della e-bike di Thok, nonch&eacute; la durata della sua batteria, che una volta giunti a destinazione aveva conservato buona parte della carica malgrado l&rsquo;uso prolungato del motore elettrico. Andando a chiudere un&rsquo;esperienza tutta elettrica, a quattro e a due ruote. Smart e Thok, partnership per il tempo libero A commentare l&rsquo;intesa tra la Casa automobilistica e il brand di e-bike ci ha pensato Lucio Tropea, CEO di Smart Italia: &ldquo;Non poteva esserci un&rsquo;accoppiata migliore per evidenziare le opportunit&agrave; che offre la nostra smart #1 a tutti coloro che aspettano il fine settimana per sciogliere il nodo alla cravatta e dedicarsi alla propria passione outdoor &ndash; ha spiegato Tropea - Il mondo di smart e quello delle e-bike rappresentano un concetto di mobilit&agrave; senza soluzione di continuit&agrave; che si realizza e si completa perfettamente nella dimensione del tempo libero&rdquo;. Parole condivise anche da Stefano Migliorini, CEO di Thok: &ldquo;La mobilit&agrave; sostenibile &egrave; sempre pi&ugrave; una scelta distintiva e un valore aggiunto per tutti. Siamo grati dell&rsquo;invito di Smart a condividere questa avventura full-electric, ottima opportunit&agrave; per dimostrare come i mezzi a emissioni zero garantiscano libert&agrave; di movimento e si integrino nel contesto urbano cos&igrave; come nell&rsquo;outdoor nel massimo rispetto delle persone e dell&rsquo;atmosfera&rdquo; ha spiegato Migliorini.        

Auto e mountain bike, entrambe elettriche, per muoversi sia in citt&agrave; che nel tempo libero a zero emissioni: la partnership tra Smart e l'italiana Thok

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