Skoda Kamiq&nbsp;va all&rsquo;assalto del segmento B dei suv, una tipologia di prodotto indicata dagli analisti con i tassi di crescita maggiori nei prossimi anni. Ancor pi&ugrave; dei suv compatti, comunque in costante ascesa. La voglia di suv abbinato a&nbsp;dimensioni contenute, compatibili con le esigenze urbane, &egrave; una formula dal successo pressoch&eacute; assicurato.  Al prossimo Salone di Ginevra arriver&agrave; la terza K-Q di Skoda: Kodiaq in origine, Karoq a seguire, presidio nel segmento C dei suv, adesso Kamiq. Le variazioni di stile rispetto al concept Vision X presentato un anno fa sono davvero marginali; l&rsquo;impostazione tutta spigoli &egrave; nel dna del marchio, ribadita da ultimo con Skoda Scala.  Il modello di serie, certo, si normalizzer&agrave; rispetto ai bozzetti diffusi dal Centro stile della casa boema, diretto da Oliver Stefani. Bozzetti che hanno il pregio di amplificare l&rsquo;imponenza e dinamismo di qualsiasi prodotto.    Sono, pertanto, gli spunti, le grandi linee, a dire come sar&agrave; Skoda Kamiq. Novit&agrave;, anzitutto, nell&rsquo;abbinamento dei&nbsp;fari sdoppiati, con i proiettori principali posti nel trapezio inferiore, diversamente da Kodiaq e Karoq, a integrarli nella fascia superiore, dove Kamiq ospiter&agrave; le luci diurne a led, che diverranno indicatori di direzione sequenziali all&rsquo;occorrenza. Frecce dinamiche proposte anche al posteriore, dal taglio dei fari 3D e scolpito seguendo le linee viste su Scala.  Il&nbsp;lettering Skoda spaziato sul portellone&nbsp;&egrave; un&rsquo;altra, recente, novit&agrave; introdotta al posto del classico logo, nata dall&rsquo;esigenza di riconoscibilit&agrave; specialmente sul mercato cinese &ndash; dove pure una Kamiq &egrave; gi&agrave; in vendita, progetto diverso da quello in arrivo a Ginevra, sviluppato su&nbsp;pianale MQB A0&nbsp;&ndash;.  Il suv andr&agrave; a posizionarsi, per dimensioni, nella fascia&nbsp;tra i 4,15 metri e 4,25 metri di lunghezza, &ldquo;forchetta&rdquo; dagli estremi composti rispettivamente dai suv gemelli Seat Arona/Volkswagen T-Cross e il concept Vision X.&nbsp; 

Al Salone di Ginevra si presenter&agrave; con il consueto, dinamico, design del marchio boemo, ricco di spigoli e sfaccettature. Novit&agrave; sui fari anteriori, i led diurni cambiano posizione rispetto a Kodiaq e Karoq

Skoda Kamiq, i bozzetti anticipano il SUV urbano

        La Vision finale sul crossover da posizionare al di sotto di Karoq arriver&agrave; a Ginevra. Skoda anticipa i primi dettagli del progetto sviluppato su pianale MQB A0, versatilit&agrave; dimensionale che pu&ograve; valere un modello in quota Seat Arona o Volkswagen T-Cross, come un progetto leggermente pi&ugrave; spazioso, da gemello di T-Roc, peraltro misure che, lo scorso anno, Skoda Vision X Concept port&ograve; in scena nell'appuntamento elvetico. Arriva il primo teaser, di conferma dell&rsquo;impianto stilistico adottato sul frontale, fatto di fari sdoppiati, frecce dinamiche e luci diurne a led assottigliate. Non si discosta dalle scelte annunciate 12 mesi fa, completate dalla calandra dagli spigoli accentuati e in rilievo sull&rsquo;insieme del frontale. Il crossover andr&agrave; a presidiare il segmento B, modello urbano che seguir&agrave; le innovazioni nel design annunciate con la berlina Scala, com&rsquo;&egrave; prevedibile immaginare per quanto riguarder&agrave; l&rsquo;impronta scelta per gli interni. Tra i 4 metri e 15 e i 4 metri e 25 centimetri, si pu&ograve; individuare in questa forchetta la lunghezza del prossimo crossover Skoda. Stando alle indiscrezioni, il nome dovrebbe essere Skoda Kosmiq, peraltro rappresenterebbe la perfetta continuit&agrave; fonetica dopo Kodiaq e Karoq. Vision X, l'ibrido a metano anticipa il terzo suv Nel 2018, al Salone di Ginevra, il concept Vision X, che pu&ograve; ritenersi la fedele prima visione sul modello pronto a trasformarsi in prodotto di serie, speriment&ograve; una soluzione inedita di powertrain, abbinando al motore turbo benzina 1.5 litri la doppia alimentazione a metano - sistema da 130 cavalli - nonch&eacute; un supporto elettrico mild-hybrid a 48 volt e due unit&agrave; elettriche a recuperare energia e restituire coppia (fino a 70 Nm) su ciascun asse. All&rsquo;appuntamento ginevrino di marzo sar&agrave; interessante scoprire quanto, di tale impostazione tecnica, sar&agrave; rimasto sul crossover Skoda pronto per la commercializzazione.       

Dal concept presentato nel 2018, Skoda si appresta a svelare il modello di serie da lanciare nel segmento B dei suv. Il nome potrebbe essere Kosmiq, dimensioni da prodotto urbano su piattaforma MQB A0

Skoda Kosmiq, teaser del crossover per Ginevra

        Skoda presenta un allestimento speciale per il suo grande SUV Kodiaq: 7 Tech. Gioca le sue carte puntando&nbsp;su flessibilit&agrave;, connettivit&agrave; e sicurezza attiva. Offrendo di serie una serie di plus che permettono un risparmio cliente del 40%. Ovvero la configurazione a sette posti &egrave; di serie: le poltroncine della terza fila si possono ripiegare a filo del piano se non necessarie. Il bagagliaio ha una capienza variabile da 270 litri con pieno di passeggeri a 2.005 litri, con la seconda e la terza fila abbassate. Skoda Kodiaq RS, la prova su strada di Auto Il numero sette &egrave; abbinato anche a sistemi di sicurezza attiva compresi nella dotazione. Ovvero, Adaptive Cruise Control, Auto Light Assistant, Blind Spot Detect con Rear Traffic Alert, Driver Activity Assistant, Front Assistant e frenata automatica con riconoscimento dei pedoni, Lane Assistant. Il lavoro sinergico di cruise control adattivo, Lane Assistant e cambio a doppia frizione DSG (di serie) &ldquo;genera&rdquo; il Traffic Jam Assistant che a velocit&agrave; 60 km/h pu&ograve; gestire acceleratore, freno e sterzo per mantenere il veicolo in corsia e alla corretta distanza di sicurezza, frenandolo anche fino al completo arresto. Guida autonoma di livello 2, in sintesi. Nel pacchetto 7 Tech sono compresi anche i servizi Skoda Connect, i fari full-LED, il climatizzatore automatico bi-zona, cerchi in lega da 18&rdquo;, navigatore satellitare Amundsen con display da 8&Prime;, due slot per scheda SD, Wi-Fi e SmartLink+ per Android Auto e Apple CarPlay. Presente anche In-Car Communication che amplifica la voce del conducente tramite le casse del sistema audio per favorire la comunicazione nell&rsquo;abitacolo. Solo 2.0 TDI da 150 cv. Unico motore il Diesel di due litri, abbinato a trazione anteriore, prezzo di 37.080 euro o integrale a 39.080 euro.       

Sette posti di serie e dotazione speciale: numerosi sistemi di sicurezza attiva

Skoda Kodiaq 7 Tech, a bordo c'è posto per tutti

        Continua la marcia d&rsquo;avvicinamento al debutto di Skoda Scala. Il 6 dicembre si scoprir&agrave; la proposta compatta del marchio ceco, sviluppata sul pianale MQB A0 e con una completa revisione stilistica sulla Rapid Spaceback che andr&agrave; a sostituire.&nbsp; Non sono un mistero le&nbsp;dimensioni della berlina 5 porte, non sono un mistero le motorizzazionicon le quali verr&agrave; offerta, tra turbo benzina e Diesel sin dal lancio e la variante a metano G-Tec a seguire. Si svelano anche gli interni, dopo l&rsquo;anticipazione sotto forma di bozzetti mostrano le forme reali. Avr&agrave; lo schermo dell&rsquo;infotainment pi&ugrave; ampio della categoria con i 9,2 pollici dell&rsquo;unit&agrave; in plancia, ottimizzata sotto il profilo ergonomico dalla presenza del &ldquo;gradino&rdquo; creato dalla fascia orizzontale, utile per trovare un supporto al polso. Secondo, ampio, display destinato alla strumentazione, il Virtual Cockpit configurabile del gruppo Volkswagen. Lo stile si sviluppa per linee orizzontali, sottolineate da inserti color silver che si estendono dalle bocchette laterali, ampliate fino a occupare parte del pannello porta.       

Prima visione sugli interni della berlina compatta che segna un sostanziale cambio di approccio stilistico per Skoda. Le geometrie della plancia richiamano il design della calandra

Skoda Scala, prime foto degli interni

        Sappiamo tutto, o quasi, di nuova Skoda Scala. La prima mondiale del prossimo 6 dicembre a Tel Aviv sar&agrave; un trasformare bozzetti in realt&agrave;, camuffature dei muletti in carrozzeria dal metallo vivo. Svela ancora un po&rsquo; del progetto che andr&agrave; a dar fastidio a tante proposte generaliste nel segmento C. Svela gli interni, Skoda Scala. E non si registrano stravolgimenti rispetto all&rsquo;impostazione data al concept Vision RS al Salone di Parigi. Scrive il presente e indica le scelte di stile future che ritroveremo su altri modelli del brand ceco, la compatta 5 porte. L&rsquo;esteso utilizzo di materiali morbidi, in schiuma espansa, sar&agrave; trattato superficialmente, avr&agrave; un motivo che richiamer&agrave; la struttura del cristallo. Il posizionamento dello schermo destinato all&rsquo;infotainment, poi, &egrave; la novit&agrave; principale rispetto alle scelte di display integrati in plancia visti sulle Skoda oggi sul mercato. Avr&agrave;, anzitutto, il touchscreen pi&ugrave; ampio all&rsquo;interno della categoria, supera gli 8 pollici sfoggiati ad esempio da Ford Focus per spingersi verso i 9,2 pollici del nuovo sistema Modular Infotainment Matrix. La connettivit&agrave; sar&agrave; ovviamente centrale nell&rsquo;accesso ai servizi e nell&rsquo;aggiornamento stesso del sistema e del veicolo. Costituir&agrave; la specifica top di gamma, affiancabile alla strumentazione virtuale, un cockpit da 10,25 pollici, optional. Linee in plancia raccontate dal responsabile del gruppo di lavoro che ha curato la progettazione e disegno degli interni, Dimitrios Darkoudis: &ldquo;La nuova Scala &egrave; la prima Skoda a caratterizzarsi per un design dinamico, simmetrico, ispirato dalla forma della calandra. &Egrave; un aspetto molto pi&ugrave; emozionale che si abbina alla perfezione al disegno pi&ugrave; fresco e molto pi&ugrave; emozionale degli esterni. Skoda Scala, la versatilit&agrave; guadagna appeal Gli interni rappresentano un significativo passo in avanti per il marchio, con la componente digitale dell&rsquo;interfaccia uomo-macchina che prende il posto centrale. E mi piace come la linea principale della plancia crei una base naturale per il nuovo schermo a libera installazione e come sviluppi un bordo ergonomico sul quale poter poggiare la mano e operare sullo schermo con precisione e comodamente&rdquo;. Dell&rsquo;ampia capacit&agrave; di carico, 467 litri, si &egrave; gi&agrave; raccontato, un valore che ne fa il modello dal volume di carico nel bagagliaio pi&ugrave; ampio nel segmento C, doti da abbinare ai 73 millimetri di &ldquo;aria&rdquo; utile all&rsquo;altezza delle gambe dei passeggeri posteriori &ndash; grazie al passo esteso &ndash;. Non mancheranno le possibilit&agrave; di personalizzazione degli interni, Skoda Scala offrir&agrave; le luci ambiente bicolore, cuciture a contrasto sui sedili, rivestimento in tecnofibra ArtVelours, clima bi-zona, solo per indicare alcune delle soluzioni che distingueranno la berlina due volumi.       

La compatta ceca sfoggia un touchscreen da 9,2 pollici di diagonale e svela le soluzioni ergonomiche innovative, che tracciano il futuro del brand.&nbsp;

Skoda Scala, interni: praticità hi-tech con l'infotainment extralarge

Pi&ugrave; che mai &egrave; un procedere gradino dopo gradino. Skoda Scala anticipa gran parte dei contenuti tecnici che porter&agrave; in strada nella prima met&agrave; del 2019, orizzonte fissato per l&rsquo;uscita sul mercato. Molto prima, nel volgere di poche settimane, si presenter&agrave; senza pi&ugrave; camuffature sulla carrozzeria, che faticano ormai a nascondere i tratti del nuovo linguaggio stilistico immaginato per la berlina compatta di Mlada Boleslav.  Rincorrersi si spigoli e linee tese, fari full led a richiesta, frecce sequenziali al posteriore, sono alcuni dei particolari in grado di segnalare una cura e attenzione sconosciuti sulla Rapid Spaceback che, idealmente, andr&agrave; a rimpiazzare.    Dal pianale MQB A0 si pu&ograve; sconfinare nel segmento C, garantendo tanto spazio. Le dimensioni di Skoda Scala dicono di una lunghezza complessiva di 4,36 metri, dei quali 2,65 appannaggio del passo. In larghezza, 179 centimetri, per un&rsquo;altezza di 1,47 metri. Misure per orientarsi, collocare la 5 porte nel cuore del segmento delle compatte, con una capacit&agrave; di carico di 467 litri, valori superiori ad esempio, a una tra le migliori rivali, Fiat Tipo 5 porte (440 litri), con dimensioni esterne di fatto equiparabili.  Abbiamo gi&agrave; raccontato di come, Scala, manterr&agrave; il legame con Rapid Spaceback nel trattamento del lunotto, esteso fin sul portellone, che sar&agrave; ad azionamento elettrico. Skoda rivela anche le motorizzazioni che saranno abbinate alla 5 porte: al lancio, tre motori turbo benzina TSI e un Diesel. Seguir&agrave; il bifuel benzina-metano G-TEC nel corso del 2019. Frazionamenti e cubature noti, apprezzati all&rsquo;interno del gruppo Volkswagen. Si parte dai 95 cavalli dell&rsquo;1.0 TSI 3 cilindri, con filtro antiparticolaro come le altre unit&agrave; benzina, il 115 cavalli &ndash; abbinato al cambio manuale 6 marce (DSG 7 optional), diversamente dal 5 rapporti di Scala 95 cv &ndash; e l&#39;1.5 TSI 150 cavalli manuale (DSG 7 optional). L&rsquo;alternativa a gasolio sar&agrave; coperta dall&rsquo;1.6 TDI 115 cavalli, un Diesel con trattamento dei gas di scarico SCR, accreditato di 250 Nm di coppia motrice e possibilit&agrave; di abbinamento alla trasmissione manuale 6 marce o DSG 7 marce.  La scelta all&rsquo;insegna dell&rsquo;abbattimento dei valori di Co2 vedr&agrave; nel bifuel a metano G-TEC la scelta da preferire, un 90 cavalli manuale 6 marce, frutto del 3 cilindri turbo da 1 litro di cilindrata.  L&rsquo;impatto visivo del nuovo modello si preannuncia decisamente dinamico rispetto al passato, non mancher&agrave; un&rsquo;alternativa di assetto in grado di assecondare le impressioni estetiche. Lo Sport Chassis Preset introdurr&agrave; molle differenti, un&rsquo;altezza da terra ridotta di 15 millimetri e ammortizzatori regolabili elettonicamente, con due modalit&agrave; di funzionamento, Normal e Sport, ciascuna con valori di rigidit&agrave; differenziati.  Rinnovamento completo al quale non restano estranei gli interni. Il Virtual Cockpit da 10,25 pollici far&agrave; parte delle dotazioni accessorie, l&rsquo;infotainment sfogger&agrave; un display da 9,2 pollici, il pi&ugrave; grande nel segmento C. Comparto multimediale che offrir&agrave; la connessione veloce su rete LTE attraverso una eSIM inclusa nell&rsquo;acquisto dell&rsquo;auto, dalla quale transiteranno i dati per l&rsquo;aggiornamento over-the-air delle mappe del navigatore come del sistema operativo. Skoda Connect che riassume anche la presenza dell&rsquo;apertura e chiusura dell&rsquo;auto via app, nonch&eacute; le funzioni (di serie) della chiamata d&rsquo;emergenza e della manutenzione proattiva.  Completa, l&rsquo;offerta di sistemi di assistenza alla guida. Frenata d&rsquo;emergenza Front Assist e Lane Assistant per il mantenimento della corsia di marcia sono dispositivi di serie, integrabili dal Side Assist (monitor dell&rsquo;angolo cieco con copertura fino a 70 metri), dal Rear Traffic Alert e dal cruise contro adattivo in grado di gestire velocit&agrave; fino a 210 km/h.&nbsp; 

Modello compatto, di segmento C, per dimensioni, &egrave; sviluppata sul pianale MQB A0. Motori benzina, Diesel e metano, traghetta il marchio verso un nuovo linguaggio stilistico che rende pi&ugrave; accattivante le doti di modello spazioso e funzionale

Skoda Scala, la versatilit&agrave; ha un nuovo appeal

Mette sul tavolo un poker di K e ha pronta una mano che gi&agrave; sa riservare una Scala, Skoda. Poker cinese, quattro suv sul mercato, dopo Kamiq, Karoq e Kodiaq, l&rsquo;ultimo: Skoda Kodiaq GT. Suv e coup&eacute;, dal Kodiaq si va nella direzione pi&ugrave; ricercata nello stile, la coda si abbassa nella linea del tetto, modifica il lunotto e nell&rsquo;insieme offre un volume molto diverso dal progetto che conosciamo in Europa.    Sar&agrave; al Motor Show di Guangzhou a novembre, vetrina dalla quale presentarsi come portabandiera del marchio sul mercato interno, che avvia il rinnovamento dell&rsquo;immagine introducendo il &ldquo;lettering&rdquo; al posto del logo. In Europa toccher&agrave; alla berlina 5 porte Scala portare all&rsquo;esordio un dettaglio che mette in maggior rilievo il marchio.  I piani di sviluppo in Cina di Skoda porteranno investimenti su motorizzazioni alternative, nel piano di elettrificazione globale della casa ceca. Nell&rsquo;attesa dei primi modelli, sul mercato, Kodiaq GT, ci va con il 2 litri turbo benzina, proposto in versione due ruote motrici e 186 cavalli, oppure, 4x4 e 220 cavalli, di serie con cambio doppia frizione 7 marce.  I contenuti tecnologici gi&agrave; noti trovano conferma nell&rsquo;infotainment compatibile MirrorLink, Android Auto e Apple CarPlay. Sul fronte dei sistemi di assistenza alla guida, da segnalare il cruise control adattivo con stop&amp;go.&nbsp; 

Specifico per il mercato cinese, GT &egrave; la versione rivista in coda del Kodiaq. Due motori turbo benzina, nuovo lettering del marchio e quarto modello dopo la triade Kamiq-Karoq-Kodiaq

Skoda Kodiaq GT, un suv-coup&eacute; per il poker cinese

        Appena il tempo di assimilare la prima parigina di Skoda Kodiaq RS ed &egrave; gi&agrave; tempo di registrare un&rsquo;altra novit&agrave; abbinata al suv del marchio ceco, che sperimenta la formula suv-coup&eacute;. Skoda Kodiaq GT &egrave; un modello specifico per il mercato cinese, il pi&ugrave; grande per la casa di Mlada Boleslav. Sviluppa i tratti stilistici del Kodiaq che conosciamo, verstatile per volume utile nel bagagliaio e configurazione degli interni, 5 o 7 posti, decide di specializzarsi nella silhouette pi&ugrave; filante in coda. Rappresenter&agrave; il modello di punta del marchio in Cina, Skoda impegnata a investire 2 miliardi di euro nel volgere di 5 anni, in un programma definito nel 2016 e focalizzato sull&rsquo;espansione della gamma di sport utility vehicle e motorizzazioni alternative. Kodiaq RS, tutti i numeri del primo SUV sportivo ceco Tre bozzetti raccontano le novit&agrave; estetiche del modello, concentrate nella parte posteriore, dal montante centrale procedendo in coda: la linea del tetto si abbassa, diventa pi&ugrave; rastremata e si raccorda con un lunotto molto inclinato in avanti, canone essenziale della sportivit&agrave; espressa su forme da sport utility. ADDIO RAPID, BENVENUTA SKODA SCALA Per un modello che rester&agrave; un&rsquo;esclusiva del mercato cinese c&rsquo;&egrave; una novit&agrave; &ldquo;europea&rdquo; da registrare. Sul fronte Spaceback o, meglio, la nuova generazione di berlina compatta che rilever&agrave; la Rapid Spaceback. C&rsquo;&egrave; un nome ufficiale, entro fine anno scopriremo Skoda Scala. Cos&igrave;, il progetto su pianale MQB A0 annunciato dal Salone di Parigi&nbsp;(tutte le novit&agrave; sul numero di Auto in edicola) con il concept Vision RS. Sar&agrave; il modello che porter&agrave; una diversa rappresentazione del brand sul portellone: addio al logo Skoda per far posto alle lettere, ben spaziate, applicate sul lunotto esteso. Soluzione che Kodiaq GT interpreter&agrave; in modo del tutto simile.       

Skoda anticipa un modello specifico per il mercato cinese. Dalla versatilit&agrave; di Kodiaq alla versione GT dalla coda sportiva. In Europa, sar&agrave; Skoda Scala a rilevare Rapid Spaceback

Skoda Kodiaq GT, voglie di suv-coupé

La&nbsp;&quot;sette posti del Nurburgring&quot; si manifesta dopo uno striptease infinito. Skoda mostra le prime immagini ufficiali di Kodiaq RS. Il SUV sportivo ceco, una primizia per la Casa, capace di chiudere il giro al Ring in 9 minuti e 29 secondi &egrave; spinto da un Diesel speciale, l&rsquo;orgoglio dei TDI del Gruppo Volkswagen. Il Bi-Turbo di&nbsp; due litri, capace di erogare 240 CV e 500 Nm di coppia, scaricati a terra dalla trazione integrale a controllo elettronico. E dal cambio automatico doppia frizione Dsg.    Presenti l&rsquo;assetto a controllo elettronico DCC, dotato di sei regolazioni, e il servosterzo progressivo. A rendere pi&ugrave; cattiva la voce del propulsore c&rsquo;&egrave; il Dynamic Sound Boost, impostato sulle modalit&agrave; del Driving Mode Select con tre livelli di acustica riprodotta sia all&#39;interno sia all&#39;esterno. Kodiaq RS raggiunge la velocit&agrave; massima di 220 km/h e accelera da 0 a 100 km/h da fermo in 7 secondi netti.  L&rsquo;occhio vuole la sua parte e quindi spiccano per la prima volta i cerchi da venti pollici, color antracite, su una Skoda. Di serie di fari a Led anteriori e posteriori. Aggressivi i nuovi paraurti sportivi, con il doppio terminale di scarico integrato al posteriore, e le finiture nero lucido della mascherina e delle cornici dei cristalli. Ovviamente campeggia logo RS aggiornato per l&rsquo;occasione.  Gli interni presentano rivestimenti in Alcantara e pelle carbon, alla quale sono abbinate, per rimanere in tema, finiture in fibra di carbonio. Dedicata in plancia la grafica digitale del Virtual&nbsp;cockpit, che offre una inedita schermata Sport, con al centro contagiri e velocit&agrave; istantanea. 

Si mostra nelle prime immagini ufficiali: due litri bi-turbodiesel da 500 Nm di coppia

Kodiaq RS, tutti i numeri del primo SUV sportivo ceco

E&#39; pi&ugrave; di un esercizio di stile, piuttosto interessante, per la direzione che imprime a Skoda. Vision RS &egrave; l&rsquo;anticipazione di un futuro prossimo, l&rsquo;anticipazione della nuova Skoda Rapid. Certo, molti dettagli del concept da Salone, Parigi per l&rsquo;esattezza, lasceranno il posto ad altre, pi&ugrave; pratiche e concrete, per la berlina compatta due volumi che arriver&agrave; nel corso del 2019. Resiste l&rsquo;impostazione stilistica tutta spigoli e tagli, tra fari, calandra ampia, posteriore con fari che vagamente richiamano Fiat Tipo, sebbene con maggiori spigolosit&agrave;.&nbsp;  Dell&rsquo;attuale Rapid porter&agrave; con s&eacute; il lunotto esteso, che d&agrave; accesso a un bagagliaio da 430 litri, 25 in pi&ugrave; del modello che andr&agrave; a rimpiazzare, quando Skoda Vision RS si tramuter&agrave; in realt&agrave;. Il concept &egrave; lungo 4,35 metri, su un passo di 2,65 metri e porter&agrave; a un modello sviluppato sul pianale MQB. Va in scena con l&rsquo;ibrido plug-in sportivo, il concept. Motore 1.5 turbo benzina da 150 cavalli, motogeneratore elettrico da 102 cavalli, in totale fanno 252 cavalli di sistema (7&quot;1 in accelerazione sullo 0-100 km/h e 210 km/h di velocit&agrave; massima), utilizzabili tutti in modalit&agrave; Sport, una delle tre selezionabili, sul touchscreen in plancia, come su Vision X mobile, in grado di sollevarsi e offrire la ricarica induttiva dello smartphone.  In modalit&agrave; EV, il colpo maggiormente a effetto di Skoda: Vision RS si muove in elettrico per ben 70 km, un&rsquo;autonomia molto interessante per una compatta ibrida plug-in, che si ricarica dalla postazione domestica in due ore e mezza, oltre ad avere un sistema di recupero dell&rsquo;energia in frenata. Il merito di tanta autonomia di marcia &egrave; da ricercare nel pacco batterie da 13 kWh, dei quali 9,9 kWh effettivamente utilizzabili.  Se della bella hatchback sportiva di Parigi ritroveremo molti contenuti sulla futura Rapid Spaceback, probabilmente non le maniglie a filo con la carrozzeria - altro dettaglio di ricercatezza e purezza stilistica -sulla gamma Skoda si appresta a debuttare il sistema Alexa Skoda Connect Skill: verr&agrave; diffuso in lingua inglese e tedesca nella prima fase, successivamente si potr&agrave; interrogare l&rsquo;assistente personale domestico di Amazon &ndash; per avere info sull&rsquo;auto &ndash; anche in francese, infine sar&agrave; la volta della versione in lingua spagnola.&nbsp; 

Svelate le caratteristiche del concept che porter&agrave; alla prossima generazione di Skoda Rapid Spaceback. L&#39;ibrido plug-in offre 70 km di autonomia elettrica. Dimensioni e impostazione di stile resteranno anche sul prodotto di serie

Skoda Vision RS, da Parigi all&#39;assalto del segmento C

        Pi&ugrave; potenza, consumi migliori e bollo auto azzerato o ridotto. Sono importanti le carte che cala Skoda Octavia G-Tec, la wagon a metano all&rsquo;ultima evoluzione della sua generazione in attesa di quella nuova. La ricetta &egrave; importante. Esordio su un modello di serie per il nuovo 1.5 turbo da 130 cavalli. Si era visto sul SUV metano-ibrido-integrale Vision X. Il quattro cilindri abbassa le emissioni di CO2 e garantisce un&rsquo;autonomia a gas naturale di 480 km chilometri. A supporto c&rsquo; &egrave; il serbatoio da 11,8 litri di benzina. Con questa soluzione Octavia G-Tec sar&agrave; considerata "monovalente" (la benzina fungeda riserva). Scelta tecnica che consente l&rsquo;esenzione al 100% del bollo auto Lombardia, Piemonte e Provincia di Bolzano. E la riduzione del 75% in tutte le altre Regioni. Un passo in avanti e nel futuro prossimo, perch&eacute; il 1.5 TGI sar&agrave; adoperato anche da altri modelli Audi, Seat, Skoda e Volkswagen. Le bombole di metano sono tre (uno in acciaio due in materiale composito) per una capacit&agrave; totale di 17,7 kg. Il che significa che circa 17 euro di spesa carburante (a gas) si possono fare 480 chilometri. Ovvero con un euro di spesa si percorrono 27 km. Il 1.5 dispone di una potenza superiore di 20 cavalli rispetto all&rsquo;attuale 1.4 TGI. E&rsquo; dotato della fasatura variabile della valvola di aspirazione con funzionamento a ciclo Miller. Le emissioni di anidride carbonica sono ridotte del 25% rispetto alla benzina. Limirara &nbsp;anche la produzione di ossidi di azoto (NOx), senza emissioni di particolato. Il motore e metani rispetta la normatica Euro6d-Temp. E' abbinato solo con il cambio DSG a doppia frizione a 7 marce. Tre gli allestimenti annunciati, Active, Ambition e Style. Il prezzo in Italia non &egrave; ancora noto.       

Il nuovo 1.5 da 130 cavalli sar&agrave; adottato da tutto il Gruppo VW

Metano a tutta forza, e zero bollo, su Skoda Octavia G-Tec

Un racconto a puntate, aspettando il gran finale del Salone di Parigi, dove Skoda Vision RS Concept esordir&agrave; sullo stand e trasformer&agrave; i bozzetti in metallo vivo. Un racconto che aggiunge dettagli, indizi, utili su pi&ugrave; fronti. Ok, Vision RS ti indirizza su quale sar&agrave; il futuro delle sportive Skoda, ma c&rsquo;&egrave; molto altro. Ad esempio, l&rsquo;impostazione della prossima Rapid Spaceback, la compatta cinque porte i cui muletti sono gi&agrave; su strada e con una stretta parentela stilistica con il prototipo da salone.   Ha raccontato quali saranno le dimensioni, i 4,35 metri di lunghezza da prodotto di segmento C, dove il gruppo si appresta a lanciare l&rsquo;ottava serie di Volkswagen Golf.. L&rsquo;ultima narrazione di Vision RS si concentra sul sistema ibrido plug-in. In prospettiva si possono intuire i contenuti destinati alla produzione in serie, ancora su Golf e non solo.     Motore termico 1.5 litri turbo, 150 cavalli, l&rsquo;abbinamento al motogeneratore elettrico da 102 cavalli porta un picco di potenza di sistema pari a 252 cavalli. Formule varie potranno produrre ibride plug-in anche meno potenti, alimentate da un pacco batteria da 13 kWh, in grado di assicurare un&rsquo;autonomia di marcia in modalit&agrave; esclusivamente elettrica pari a 70 km. Un sostanziale progresso rispetto a svariate proposte ibride viste negli ultimi anni. L&#39;ottimizzazione della componente elettrica &egrave; un miglioramento lampante.  La ricarica dai punti rapidi si completer&agrave; in due ore e mezza, con la possibilit&agrave; anche di effettuare le operazioni dalla presa domestica a 230 volt, in tempi chiaramente pi&ugrave; lunghi. Contenuti del concept di fatto equiparabili alla prossima produzione in serie.   Quanto reale ci sia nella narrazione Skoda RS &egrave; confermato dai numeri, prestazioni assolute vivaci e &quot;terrene&quot;, come i 7&rdquo;1 necessari per accelerare da zero a cento: dicono di un bel brio senza eccessi, tempi al cronometro che registrano anche gli 8&rdquo;9 per riprendere da 80 a 120 km/h.   Altre soluzioni, pi&ugrave; esotiche se vogliamo, che Vision RS porter&agrave; al debutto interessano la vernice Xirallic, con particelle in grado di ridurre l&rsquo;assorbimento del calore che si riverbera poi all&rsquo;interno dell&rsquo;abitacolo. I dettagli in fibra di carbonio aggiungono l&rsquo;impatto scenico che serve a una compatta aggressiva, mentre i materiali utilizzati a bordo fanno sfoggio di ecologia soprattutto sui tappetini, realizzati in Pinatex, tessuto ottenuto partendo da fibre naturali, ricavate dalle foglie dell&rsquo;albero di ananas. Al carbonio vero e proprio, infine, si abbinano i sedili in Alcantara con strato superficiale in filo di poliestere, intrecciato per replicare la tramatura della fibra.  

Dal Salone di Parigi, Skoda Vision RS &egrave; un concentrato di anticipazioni: dalla sportivit&agrave; RS alla nuova Rapid Spaceback, fino alle soluzioni ibrido plug-in che ritroveremo nel segmento C sui marchi della galassia VW

Skoda Vision RS, spunta l&#39;ibrido plug-in delle compatte VW

Occhio al concept, perch&eacute; ci sar&agrave; ben altro che una visione supersportiva dietro le linee di Skoda Vision RS al Salone di Parigi 2018. Ci saranno i contenuti della prossima generazione di Skoda Rapid Spaceback. &Egrave; come conosciamo, oggi, l&rsquo;interpretazione del segmento C da parte del marchio ceco. Cambier&agrave;, chiss&agrave; se anche il nome sar&agrave; diverso, tra un anno. Un solo modello, due volumi cinque porte - del resto la tre volumi quattro porte ha fatto una fugace apparizione al debutto in Italia -, i muletti immortalati in pista e fuori dal Nurburgring rivelano una strettissima parentela con il concept Vision RS.    Dalla calandra posta quasi perpendicolare al terreno ai fari spigolosi, fino ai gruppi ottici posteriori a sviluppo orizzontale e con una porzione estesa sul portellone. Quest&rsquo;ultimo conserver&agrave; il lunotto allungato in basso che caratterizza l&rsquo;attuale Spaceback. I bozzetti della show car parigina anticipano ovviamente canoni pi&ugrave; estremi e sportivi, anche nell&rsquo;andamento della cornice dei finestrini, uno dei particolari maggiormente camuffati sui primi muletti visti su strada: talmente ampia la porzione di carrozzeria in sul montante C da lasciare spazio a un&#39;ovvia interpretazione composta da un terzo finestrino laterale.    Skoda si prepara a un debutto nel segmento C con un modello pi&ugrave; maturo e cresciuto di quanto non fosse Rapid di prima generazione, lanciata nel 2012 con carrozzeria tre e due volumi, diversamente dalle altre &ldquo;cugine&rdquo; compatte del gruppo Volkswagen (Golf, Audi A3, Leon) &ndash; tutte sviluppate su pianale MQB &ndash; &egrave; figlia del pianale PQ25, di fatto riservato ai modelli del segmento B di precedente generazione. Crescer&agrave; il passo fino a 2,65 metri (+5 cm di incremento), aumenter&agrave; soprattutto la larghezza e gli interni svilupperanno un&rsquo;impostazione molto pi&ugrave; moderna e accattivante. 

Skoda Rapid Spaceback verr&agrave; sostituita da un nuovo modello nel segmento C, marcatamente ispirato dal concept che il marchio presenter&agrave; al Salone di Parigi. Nuovo stile e piattaforma, sar&agrave; pi&ugrave; grande e curata

Skoda, la Vision della nuova compatta va Rapid in strada

Skoda Fabia, il restyling &egrave; servito e il Diesel giubilato. L&rsquo;utilitaria ceca, dopo il battesimo al Salone di Ginevra arriva in concessionario: le prime consegne saranno a settembre.  In versione berlina e wagon, con prezzi da 14.370 a 20.520 euro. Gli aggiornamenti del design esterno riguardano soprattutto frontale e posteriore, pi&ugrave; affilati. Nell&rsquo;abitacolo spicca il nuovo infotainment Skoda Connect, dotato di display da 6,5&rdquo;.  Gli allestimenti sulla cinque porte sono Business, Design Edition, Twin Color e Twin Color Monte Carlo. Sulla Wagon invece Business, Design Edition e Scoutline. Tra le dotazioni a pagamento ci sono ADAS interessanti come l&#39;Adaptive Cruise Control e il Blind Spot Detect con Rear Traffic Alert Low. A richiesta anche il sistema di infotainment Amundsen con navigatore satellitare.  Come annunciato, il restyling di Skoda Fabia ha abbandonato il Diesel. Di fatto soppiantato dai tre cilindri benzina da un litro. Aspirato da 75 cavalli e turbo, i TSI, da 95 e 110 cv (abbinabile al cambio a doppia frizione DSG). Successivamente arriver&agrave; anche il &ldquo;mille&rdquo; base da 60 cavalli. 

L&#39;utilitaria Skoda si aggiorna, dentro e fuori: prezzo da 14.370 euro &nbsp;

Fabia restyling: solo tre cilindri benzina, addio Diesel

Cresce la famiglia di Skoda Karoq, il SUV compatto boemo dopo la versione con anima offroad Scout, si presenta con un piglio pi&ugrave; dinamico. Karoq Sportline tiene fede al nome, pi&ugrave; ambiziosa e ricercata. Sar&agrave; anch&rsquo;essa al Salone di Parigi a inizio ottobre e qualche settimana pi&ugrave; tardi sar&agrave; disponibile nelle concessionarie italiane.    Se in Europa sar&agrave; poker di motori, nel Belpaese non sar&agrave; disponibile il benzina pi&ugrave; potente. Non &egrave; prevista infatti l&rsquo;importazione del 2 litri benzina TSI da 190 cavalli. Tre quindi le motorizzazioni di Karoq Sportline.  Al top il 2.0 TDI Diesel da 190 cavalli con cambio DSG, con cambio doppia frizione automatico a sette marce e trazione 4&times;4. Intermedio il 2.0 TDI da 150 cv, disponibile a trazione anteriore o integrale, con cambio manuale a sei marce o DSG a richiesta. Infine, per chi ha meno chilometri da percorrere il 1.5 TSI, il quattro cilindri benzina da 150 cavalli, con il doppia frizione.  Spiccano cerchi dedicati da 18 pollici e a richiesta anche da da 19&Prime;. Karoq Sportline&nbsp; esibisce vetri posteriori oscurati e barre sul tetto finite in nero. Questo colore caratterizza la versione anche nell&rsquo;abitacolo. A partire dai sedili sportivi in tessuto nero, il volante in pelle, la pedaliera in acciaio e anche il padiglione ha finiture nere. Tra gli optional l&rsquo;hot spot, il Virtual Cockpit, il quadro strumenti digitale e &nbsp;il portellone posteriore elettrico. 

Dopo la versione &quot;fuoristradista&quot; Scout, ecco la versione urban agli antipodi

Karoq Sportiline, il Suv Skoda&nbsp;mostra gli artigli

        La scintilladi Skoda. L&rsquo;elettrificazione&nbsp;per il Marchio ceco avr&agrave; un forte accento&nbsp;sportivo. Dove elettrico far&agrave; rima con prestazioni e potenza, pi&ugrave; che efficienza. Il prestigio&nbsp;delle &ldquo;punte&rdquo; di lancia della gamma potrebbe aggiungere una lettera&nbsp;importante. Ovvero eRS, questa potrebbe essere la sigla di maggior impatto emotivo di Skoda, come ha confermato ad Autoexpress&nbsp;Alain Favey, Board Member for Sales and Marketing. Vero che la prima auto elettrica di Skoda&nbsp;sar&agrave; l&rsquo;evoluzione della concept Vision E, attesa nel 2020. Da l&igrave; partiranno numerosi nuovi modelli, realizzati sulla piattaforma modulare MEB, realizzata dal Gruppo VW per le vetture elettrificate di dimensioni medie e compatte. Le elettriche sportive di Skoda in ogni caso non saranno&nbsp;estreme. Prestazioni con un buon rapporto/qualit&agrave; prezzo&nbsp;e un design&nbsp;pi&ugrave; personalizzato. Sul solco ad esempio di Skoda Octavia RS, compromesso di ottima dinamicit&agrave; che in Europa ha riscosso un successo non banale. Ambizioni e scalata. Skoda sportiva elettrica rappresenter&agrave; il manifesto delle ambizioni del Marchio. Che ormai &ldquo;tallona&rdquo; da vicino VW per credito e reputazione. Tra i clienti, ma anche all&rsquo;interno della galassia di Wolfsburg. Le Skoda eRS punteranno su questo. E su una autonomia&nbsp;&ldquo;pratica&rdquo;. Favey ha detto che la Skoda elettrica sportiva dovr&agrave; avere un range di almeno 480 km. Altrimenti non arriver&agrave; sul mercato. Che affronter&agrave; con un prezzo, sempre secondo Favey, in linea, ad esempio, con gli allestimenti pi&ugrave; ricchi del grande SUV Kodiaq. Quindi prossimi ai 40.000 euro.       

Il Marchio ceco ha in cantiere auto a batterie ad alte prestazioni

eRS, la scintilla elettrica e sportiva di Skoda

L&rsquo;assalto delle K Skoda - Kodiaq e Karoq - ha scritto un linguaggio di stile che non potrebbe essere pi&ugrave; distante dal controverso restyling di Skoda Octavia. Lo sdoppiamento dei fari anteriori, soluzione che ha riportato alla mente le precedenti generazioni di Mercedes Classe E, non ha convinto molti appassionati. &Egrave; quasi un passo obbligato ripensare il design. Avverr&agrave; con la prossima generazione, programmata per un debutto nel 2020. Un orizzonte ancora distante, all&rsquo;apparenza. In realt&agrave; i muletti della Octavia quarta serie sono gi&agrave; su strada, le wagon attuali impiegate per il &ldquo;lavoro sporco&rdquo; di sviluppo.  Nascer&agrave; sull&rsquo;evoluzione del pianale MQB destinato alla prossima generazione di Volkswagen Golf, attesa a un lancio gi&agrave; nel corso del 2019. E, sapendo quanto la compatta due volumi andr&agrave; a sviluppare le motorizzazioni elettrificate, &egrave; facile attendersi una Octavia perlomeno mild hybrid, se non una versione ibrida plug-in. Il mild hybrid arriverebbe tanto sui motori turbo benzina che turbo Diesel. Recupero dell&rsquo;energia in frenata, coasting esteso, start&amp;stop a velocit&agrave; superiori, sono accorgimenti in grado di abbattere il consumo di carburante di ben 0,3 litri/100 km, dai dati diffusi al Vienna Motor Symposium.  Dal design, detto dell&rsquo;abbandono dei fari sdoppiati, racconter&agrave; un modello che incarner&agrave; la sobriet&agrave; classica tradizionalmente collegata a Octavia. I primi muletti in strada hanno segnalato importanti novit&agrave; al posizionamento della calandra, pi&ugrave; basso rispetto ai gruppi ottici e apparentemente in posizione avanzata. Fari che torneranno a uno sviluppo orizzontale, linee semplici e squadrate, cos&igrave; da avvicinare il family feeling dei suv in gamma o in arrivo &ndash; vedi il prodotto di segmento B &ndash;.  Rigore ed eleganza con carrozzeria berlina tre volumi e wagon non rinuncer&agrave; a dare continuit&agrave; alla storia delle RS sportive, superando la barriera dei 250 cavalli a benzina e, chiss&agrave;, anche Diesel, viste le scelte operate su Kodiaq RS, a schierare un biturbo Diesel 2.0 da 240 cavalli. 

Berlina e wagon supereranno lo stile attuale &nbsp;Dal pianale MQB evoluto che sar&agrave; di Golf 8 la predisposizione per motorizzazioni mild hybrid e ibrido plug-in

Skoda Octavia 2020, cambio di passo tra ibrido e design

A spasso per l&rsquo;Inferno verde con l&rsquo;allegra famigliola e sul filo dei 230 orari. Non sar&agrave; probabilmente l&rsquo;ordinariet&agrave; per Skoda Kodiaq RS ma, passando dalle parti del Nurburgring, trover&agrave; curve, asfalto, cordoli gi&agrave; apprezzati. Sabine Schmitz al volante, per registrare un primato relativo: il suv 7 posti pi&ugrave; veloce sulla Nordschleife, palma d&rsquo;oro assegnata dal 9&rsquo;29&rdquo;84. Arriva una nuova RS, sigla sportiva per il marchio ceco che va oltre le forme tradizionali di Octavia per trasferirsi sul suv. Il futuro riserver&agrave; un&rsquo;altra, probabile, applicazione del badge sul cofano della Superb. Programmi da definire.  Chiara, invece, la marcia d&rsquo;avvicinamento al Salone di Parigi, a ottobre, dove Kodiaq RS far&agrave; la prima uscita pubblica. Non serve attendere per avere conferma delle indiscrezioni circolate nei giorni scorsi: motore Diesel, un TDI BiTurbo da 239 cavalli e 500 Nm di coppia motrice, in un affare di famiglia che coinvolge direttamente Volkswagen Tiguan, &ldquo;corta&rdquo; e Allspace, entrambe gi&agrave; con la medesima unit&agrave; motrice e in grado di raggiungere i 228 km/h.  Numeri replicabili su Skoda Kodiaq RS, giacch&eacute; progetti gemelli. Pochi particolari balzano all&rsquo;occhio dall&rsquo;esemplare che lo scorso 18 maggio ha realizzato la prestazione sulla Nordschleife con una specifica di serie. Quindi, telaio DCC con modalit&agrave; di guida selezionabili e risposta degli ammortizzatori variabile, come sar&agrave; variabile il sound allo scarico, grazie al Dynamic Sound Boost. Motore Diesel, cambio doppia frizione 7 marce con palette al volante e trazione 4x4, &egrave; la formula gi&agrave; nota su altre Kodiaq, finora con il 190 cavalli quale unit&agrave; pi&ugrave; potente disponibile in gamma.  I sedili sportivi con poggiatesta integrato fanno parte del trattamento RS, come lo sterzo progressivo e un infotainment destinato a offrire funzioni aggiuntive collegate alle performance. 

In configurazione 7 posti realizza il miglior tempo di categoria al Nurburgring. Debutta al Salone di Parigi, con motore 2.0 BiTurbo Diesel da 240 cavalli

Skoda Kodiaq RS, prima del debutto si prende il Ring

        Oltre la storica Octavia, modello simbolo quando la mente corre alle Skoda RS. Accanto alla berlina e wagon, il marchio &egrave; impegnato nello sviluppo di una Skoda Kodiaq RS. Dai &ldquo;pu&ograve; darsi&rdquo; si passa all'inconfutabile verit&agrave; dei muletti impegnati al Nurburgring, con tanto di targa Kodiaq RS a favore d'obiettivo. Il suv di segmento D far&agrave; il pieno di cavalli ma, diversamente da quanto potrebbe darsi per scontato, non sar&agrave; il motore 2 litri turbo benzina ad assicurare prestazioni vivaci. L'idea che sia un 2.0 biturbo Diesel &egrave; tutt'altro che remota, peraltro offrirebbe adeguati 240 cavalli e 500 Nm di coppia, a un passo dai 245 di Octavia RS. Basterebbero per avvicinare i 7" sullo scatto in accelerazione, da zero a cento orari, ad esempio. Lo schema integrale e la tramissione DSG 7 marce appaiono solidi capisaldi quale che sia la motorizzazione, che fonti accreditate confermano essere a gasolio. Interventi di adeguamento della dinamica di marcia alle prestazioni superiori passano da un assetto modificato nella taratura di molle e ammortizzatori, altezza da terra ridotta, un sistema di controllo dinamico del telaio di serie, impianto frenante maggiorato e, ovviamente, una personalizzazione estetica in grado di distinguere Kodiaq RS da altri allestimenti pure sportiveggianti nel look, qual &egrave; Sportline. L'esordio del suv medio Skoda nella proposta RS potrebbe coincidere gi&agrave; con il Salone di Parigi in ottobre       

Dopo Octavia tocca al suv Kodiaq ricevere un vero e proprio trattamento da Skoda RS. Non solo stile, ma un motore da 240 cavalli biturbo Diesel per un turismo veloce

Skoda Kodiaq RS, conto alla rovescia per la sportiva

        La madre di tutti i SUV Skoda nacque oltre cinquanta anni fa. A sorpresa, non &ldquo;oltre cortina&rdquo; ma letteralmente all&rsquo;altro capo del mondo.&nbsp;Skoda Trekka&nbsp;&egrave; una vettura particolare. Concepita quando la cortina di ferro&nbsp;tra Nato e Patto di Varsavia era molto salda. E Skoda, al vertice&nbsp;dell&rsquo;industria prima delle seconda guerra mondiale, era solo un pallido ricordo&nbsp;delle glorie passate. Trekka per&ograve; non &egrave; stato un prodotto dell&rsquo;area filo-sovietica, ma la prima vettura progettata, pur con la collaborazione&nbsp;della Casa madre a Mlada Boleslav, e costruita in Nuova Zelanda. Proprio cos&igrave;, la risposta &ldquo;kiwi&rdquo; al Land Rover Defender. In effetti l&rsquo;estetica &egrave; molto ispirata alle Land Rover di II e III Serie, a quei tempi riferimenti assoluti. In sostanza, correva l&rsquo;anno 1966, si tratta di un mezzo agricolo carrozzato da fuoristrada, realizzato sulla base dell&rsquo;allora Skoda Octavia Combi. Con passo accorciato da 289 a 271 centimetri. Fu Prodotta in 3.000 esemplari, nelle carrozzerie wagon&nbsp;e pick-up, fino al 1973. Numeri piccoli in assoluto. Ma per la Nuova Zelanda e i mercati limitrofi, ovvero Indonesia e Australia, fu un successo. Quindi volante a sinistra e cambio a destra. Spinta da un 4 cilindri benzina da 47 cavalli, prima assemblata dalla &ldquo;Phil Andrews Motor Lines&rdquo; e poi dalla &ldquo;Motor Holdings&rdquo;. Molte&nbsp;componenti&nbsp;erano prodotte&nbsp;in Nuova Zelanda, quelle meccaniche&nbsp;arrivavano dalla Casa madre Skoda&nbsp;a prezzi&nbsp;competitivi. L&rsquo;avvento dei fuoristrada giapponesi, un altro &ldquo;vicino&rdquo; del Pacifico, pi&ugrave; moderne e meno spartane, decret&ograve; la fine della produzione. Skoda Trekka &egrave; rimasta nei cuori: quindici anni fa fu&nbsp;esposta alla Biennale di Venezia&nbsp;per opera dell&rsquo;artista neozelandese, &ccedil;a va sans dire, Micheal Stevensen. Ce ne sono solo sei in Europa, quella che vedete nella gallery &egrave; un modello speciale, nel colore della sabbia neozelandese.       

Realizzata dall'importatore nel 1966 con il contributo tecnico da "oltre cortina" e chiaramente ispirata al Land Rover Defender

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