Chiudete gli occhi. Riuscite a sentire il suono del V12? &Egrave; l&igrave;, dietro di voi, che urla sempre di pi&ugrave; mentre sale senza sosta fino a superare i 9.000 giri al minuto con quella timbrica unica ed esclusiva dei motori a dodici cilindri aspirati, mentre la sua spinta poderosa e irrefrenabile vi schiaccia sempre di pi&ugrave; dentro il sedile. Entusiasmante, vero? Bene, sono certo che, se ora vi dicessimo che il V12 in questione &egrave; elettrificato, questo non vi disturberebbe affatto. Anzi.    Ecco, questo &egrave; esattamente ci&ograve; che si pensa e si prova al volante della nuova Lamborghini Revuelto.  Clicca qui,&nbsp;abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid 

La supercar del Toro affianca al mitico 6.5 V12 aspirato un modulo ibrido che le dona una potenza smisurata

Lamborghini Revuelto, lunga vita al 12 cilindri

        Automobili Lamborghini rinnova la sua tradizione natalizia con un cortometraggio carico di emozione e significato, intitolato &ldquo;The Snowball&rdquo;. Questo racconto visivo trasforma lo spirito del Natale in una storia di riconciliazione e scelte capaci di cambiare il corso degli eventi, incarnando il posizionamento del brand &ldquo;Driving Humans Beyond&rdquo;.&nbsp; Video Lamborghini &ldquo;The Snowball&rdquo;, Revuelto protagonista Protagonista del video &egrave; un proprietario di Lamborghini, che guida la sua Revuelto arancione verso la citt&agrave; natale per le festivit&agrave;. Al suo arrivo, si trova faccia a faccia con una figura del suo passato: un uomo che, in giovent&ugrave;, lo aveva deriso e umiliato. Quando quest&rsquo;ultimo, in un gesto provocatorio, lancia una palla di neve contro il parabrezza della supercar, il protagonista affronta la situazione con un gesto tanto sorprendente quanto simbolico. Invece di rispondere con ostilit&agrave;, sceglie di rompere il ciclo del conflitto offrendo le chiavi della sua Revuelto e invitando l&rsquo;ex &ldquo;rivale&rdquo; a guidarla. Un messaggio di riconciliazione e speranza Questo gesto trasforma un momento di tensione in un&rsquo;occasione per costruire un nuovo legame, regalando ai due protagonisti un&rsquo;esperienza che va oltre la semplice riappacificazione. La narrazione sottolinea il potere delle azioni umane e il coraggio necessario per superare vecchie divisioni, riflettendo lo spirito del Natale e i valori universali di empatia e speranza. Con &ldquo;The Snowball&rdquo;, Lamborghini celebra la magia delle festivit&agrave; portando avanti al tempo stesso una riflessione profonda sull&rsquo;importanza delle scelte che possono ridefinire il presente e costruire un futuro migliore.       

La Casa di Sant'Agata Bolognese prosegue la tradizione celebrando le festivit&agrave; con un video dal significato profondo

Lamborghini “The Snowball”, il video celebra il Natale

        Il Lamborghini Polo Storico si prepara a chiudere il 2024 con un bilancio ricco di soddisfazioni. L'impegno profuso nelle attivit&agrave; di restauro e certificazione ha portato a numerosi riconoscimenti nei pi&ugrave; prestigiosi concorsi d'eleganza internazionali. Questi successi hanno consolidato la posizione del Polo Storico come punto di riferimento per gli appassionati di Lamborghini classiche. Il 2025 segner&agrave; un traguardo importante: il decimo anniversario dalla sua nascita, a testimonianza della sua continua crescita. Alessandro Farmeschi, responsabile post-vendita di Automobili Lamborghini, ha manifestato la sua contentezza per i risultati ottenuti dalla squadra nel 2024. Oltre ai positivi esiti commerciali in termini di restauri e certificazioni, il team ha valorizzato la storia del marchio e delle sue automobili. La condivisione di questa eredit&agrave; con clienti e appassionati a livello globale ha arricchito l'esperienza del Polo Storico.  Tanti eventi per il Lamborghini Polo Storico nel 2024 A febbraio, ha preso parte a &ldquo;The ICE&rdquo; a Sankt Moritz, esponendo due modelli iconici: una Jarama S del 1973 e una 400 GT 2+2 del 1968. Entrambe le vetture erano equipaggiate con il leggendario motore V12 Lamborghini. A marzo, in occasione del 60&deg; anniversario della 350 GT, la prima Lamborghini di serie &egrave; stata portata a Ginevra. Questo evento ha commemorato il suo debutto al Salone dell'Automobile del 1964. A maggio, quattro Lamborghini d'epoca hanno sfilato al Concorso d'Eleganza di Villa d'Este. Tra queste, una Miura P400 del 1967 e una Countach LP 400 del 1976. Quest'ultima &egrave; stata premiata con il trofeo &ldquo;Il Canto del Motore&rdquo; per il miglior suono. Erano presenti anche una Countach 25&deg; Anniversario del 1990, certificata dal Polo Storico, e una Diablo GT del 1999. La Diablo GT, in fase di analisi per ottenere la certificazione, ha vinto il trofeo &ldquo;BMW Group Ragazzi&rdquo; a Villa Erba. Questo premio conferma il crescente interesse dei collezionisti per i modelli Youngtimer.  Lo stesso mese, il Lamborghini Polo Storico ha partecipato al Lamborghini Day UK. In questa occasione, ha presentato una Diablo SV e una Countach LP400. La Countach LP400, prima versione dell'iconica vettura, ha celebrato nel 2024 il 50&deg; anniversario dall'inizio della sua produzione in serie. Potrebbe interessarti: svelata una Lamborghini Urus SE che si ispira a Miami&nbsp;       

Dieci anni di successi nel restauro e nella certificazione delle vetture classiche della Casa del Toro

Lamborghini Polo Storico, un decennio di passione per le auto d'epoca

        Lamborghini ha svelato una speciale Urus SE ispirata alla citt&agrave; di Miami e alla sua vivace cultura. &ldquo;Con questa vera e propria opera d&rsquo;arte, abbiamo creato la livrea pi&ugrave; sofisticata che si sia mai vista su Urus, ispirando i nostri clienti con una grafica che esalta le eccezionali proporzioni e l&rsquo;iconico design di questo modello. Abbiamo ricreato la visione perfetta per esprimere la cultura e vivace di Miami, oltre che la sua unicit&agrave;&rdquo; ha detto Mitja Borkert, Design Director di Automobili Lamborghini. Questa Urus SE &egrave; stata presentata ad Art Basel Miami Beach 2024 ed &egrave; stata realizzata grazie alla visione artistica del Centro Stile Lamborghini e alla direzione del team di personalizzazione Ad Personam.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Esterni ed esterni Lamborghini Urus SE &egrave; stata presentata a inizio anno a Pechino e si tratta della prima versione PHEV del super SUV della Casa dotato di un gruppo propulsore ibrido da 800 CV. Per la versione ispirata a Miami, i dettagli hanno richiesto ben 230 ore di lavoro extra tra verniciatura e collaudo rispetto al normale processo. L&rsquo;esterno &egrave; stato progettato con dettagli Blu Glauco a contrasto con una combinazione di grigi e nero per una livrea che rende omaggio al mix di cultura, stile e tendenza artistica della citt&agrave;. Lo splitter anteriore in Nero Noctis &egrave; decorato con un dettaglio Blu Glauco e le calotte degli specchi bicolore in Grigio Telesto mostrano un&rsquo;elegante linea Blu Glauco, stessa tonalit&agrave; ripresa per gli accenti di colore del diffusore posteriore Nero Noctis. Gli interni sono rivestiti in pelle unicolore e ospitano battitacco dedicato e una plancia commemorativa con la scritta &ldquo;Miami&rdquo; su fibra di carbonio lucida. Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid       

Il modello presentato a inizio anno ora si mostra in una vesta speciale che ha richiesto ben 230 ore di lavoro extra tra verniciatura e collaudo

Svelata una Lamborghini Urus SE che si ispira a Miami

        Per gli appassionati, poter guidare una Lamborghini&nbsp;all&rsquo;Autodromo di Imola &egrave; un sogno che si avvera. Grazie ad &ldquo;Autodromo senza barriere&rdquo; il sogno diventa alla portata di molti: si tratta dell&rsquo;evento che quest&rsquo;anno si tiene il 1&deg; dicembre, dalle 9 alle 13, in collaborazione con&nbsp;Fondazione Clay Regazzoni, Fondazione Montecatone e Turbosport Imola, e che d&agrave; la possibilit&agrave; di dedicare la pista a giri in auto per persone con disabilit&agrave;. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Autodromo senza barriere: come funziona L&rsquo;iniziativa, nata nel 2021, offre la possibilit&agrave; di vivere un&rsquo;esperienza emozionante e sicura come passeggeri su splendide vetture a chi, purtroppo, non pu&ograve; riesce a vivere queste emozioni quanto vorrebbe. Oltre ai turni dedicati alle persone con disabilit&agrave;, tutti potranno provare l&rsquo;emozione di un giro di pista come passeggero con un&rsquo;offerta minima di 20 euro, interamente devoluta in beneficienza alla Fondazione Montecatone e a Casa Guglielmi, realt&agrave; che operano nel campo della riabilitazione e dell&rsquo;assistenza ai disabili.&nbsp; Oltre all&rsquo;esperienza del giro in pista, saranno disponibili anche simulatori di guida inclusivi, pensati per persone con disabilit&agrave; motoria e paraplegia. Il costo &egrave; di 10 euro per i simulatori GT statici e 15 euro per il "simulatore motion", e anche in questo caso il ricavato sar&agrave; devoluto alla Fondazione Montecatone e a Casa Guglielmi. Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid        

Appuntamento con Autodromo senza barriere il 1&deg; dicembre all&rsquo;Autodromo di Imola: un evento dedicato a persone con disabilit&agrave; per vivere una grande emozione

A Imola una giornata solidale in Lamborghini

        Il designer indipendente italiano Marco Maltese ha creato una reinterpretazione digitale della Lamborghini Bravo, concept iconico del 1974 sviluppato su base Urraco e disegnato da Marcello Gandini per Bertone. Con alcuni render, Maltese rende omaggio al genio del design italiano (autore di icone come Lancia Stratos, Lamborghini Countach e Miura) unendo elementi nostalgici e moderni, immaginando come potrebbe essere oggi la coup&eacute; di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Lamborghini Bravo, la storia  La Lamborghini Bravo originale debutt&ograve; al Salone di Torino del 1974. La concept car, una coup&eacute; su base Urraco, resta una deun&rsquo;esibizione audace dello stile a cuneo tipico di Gandini. Dotata di un motore V8 da 3.0 litri capace di erogare 300 cv, la supercar rimase un esercizio di stile senza mai entrare in produzione. Oggi, grazie al lavoro di Maltese, la Bravo rivive come tributo alla straordinaria eredit&agrave; di Gandini, tristemente scomparso nel marzo 2024. Tra passato e futuro Il concept digitale di Maltese si basa sulla struttura della Lamborghini Aventador, con un telaio monoscocca in fibra di carbonio e proporzioni in linea con quelle delle sportive attuali. A livello tecnico, il designer ha immaginato la Bravo con il leggendario motore V12 da 6.5 litri dell&rsquo;Aventador, privo di elettrificazione, per rimanere fedele alla tradizione dei motori termici puri. Il design riprende molti tratti distintivi dell&rsquo;originale: le numerose prese d&rsquo;aria sul cofano e sul retro, le linee aggressive dei parafanghi posteriori e la cintura nera che separa visivamente la carrozzeria. Presenti anche i fari a scomparsa, anch&rsquo;essi reinterpretati in chiave moderna per rispettare le normative di sicurezza odierne. Al posteriore, infine, spiccano due terminali di scarico triangolari, ala attiva a scomparsaa&nbsp;e sottili luci Led, che creano un perfetto equilibrio tra passato e futuro.  Interni minimalisti e raffinati L&rsquo;abitacolo immaginato da Maltese mantiene l&rsquo;essenza del progetto originale degli anni &rsquo;70, senza inutili esagerazioni di stile. Sedili fissi rivestiti con materiali vintage si integrano in un cruscotto minimalista che integra un display a tutta larghezza per la strumentazione. Il sistema di infotainment, gestibile da un tablet, &egrave; abbinato a pochi pulsanti sul volante, eliminando qualsiasi elemento superfluo.       

Marco Maltese rende omaggio a una leggenda del design italiano con dei render in chiave &ldquo;retro-futurista&rdquo;

Lamborghini Bravo, un designer italiano la reinterpreta

        Shakira oltre a essere una star mondiale della musica ha anche una grande passione per le quattro ruote, che &ndash; quando serve &ndash; utilizza anche per mandare frecciatine poco velate all&rsquo;ex marito Gerard Piqu&eacute; (&ldquo;hai lasciato una Ferrari per una Twingo&rdquo; vi dice nulla?). Drammi familiari a parte, la cantautrice colombiana nel video della sua ultima canzone, Soltera, ha scelto come co-protagonista una Lamborghini Urus S viola. Ma la Lambo potrebbe aver trovato un nuovo proprietario. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Nel video del singolo Soltera Il Suv della Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese, che con questo color viola e cerchi neri fa di tutto per non passare inosservato, sarebbe il regalo di Shakira per un fan. Nel video di Soltera, la star &egrave; alla guida della Urus S insieme a un gruppo di amiche (alias Anitta, Winnie Harlow, Danna e Lele Pons), quando becca in pieno un marciapiede. Tutta finzione, &egrave; chiaro (per fortuna Shakira e il suo staff non si divertono a demolire auto, come lo youtuber Whistilin Diesel). Non &egrave; finzione, invece, la volont&agrave; della star di regalare proprio questa Lamborghini a un fan, come lei stessa a dichirato via Instagram: "&Egrave; qualcosa a cui ho pensato, voglio che la possieda un fan, qualcuno che sia felice in questa macchina, che si ricordi di me quando guida". Al momento non sono stati forniti dettagli su come avverr&agrave; la selezione del fortunato vincitore, ma questa promessa ha mandato i fan in visibilio. Per dovere di cronaca, va detto che oltre a essere l&rsquo;auto guidata da Shakira, questa Urus S vanta dotazioni e prestazioni di prima qualit&agrave;, come si conviene alle vetture di Sant&rsquo;Agata Bolognese: a spingerla c&rsquo;&egrave; un&nbsp;motore V8 biturbo di 4.0 litri che eroga fino a 650 CV di potenza e 850 Nm di coppia massima e permette di accelerare da 0 a 100 km/h in 6,3 secondi e raggiungere la velocit&agrave; massima di 306 km/h. Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid       

Nel videoclip di Soltera, la star guida il Suv di Sant&rsquo;Agata Bolognese: tramite Instagram ha annunciato che tra i suoi ammiratori c&rsquo;&egrave; il nuovo proprietario

Shakira vuole regalare a un fan la sua costosissima Lamborghini

        Durante l&rsquo;evento Lamborghini Esperienza Arte, a Shanghai, la Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese ha svelato una one-off dedicata al mercato cinese: dopo quella ispirata al mare della Sardegna, la nuova Revuelto Opera Unica &egrave; come sempre stata&nbsp;creata grazie al reparto interno di personalizzazione Ad Personam.&nbsp;Sebbene non ci siano modifiche meccaniche, questa speciale vettura &egrave; davvero unica. Ecco perch&eacute;. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Carrozzeria e abitacolo Esterni e interni hanno subito importanti modifiche, all&rsquo;insegna dell&rsquo;esclusivit&agrave; e della cura dei dettagli, come si conviene a una one-off. Basti pensare che solo la livrea per essere completata ha richiesto la bellezza di 480 ore di lavoro che hanno restituito un inedito effetto luminoso alla vettura. La lavorazione, ovviamente, &egrave; artigianale: la verniciatura &egrave; stata applicata a mano ed &egrave; il frutto della combinazione tra tre colorazioni &ndash; Rosso Mars, Arancio Dac e Arancio Apodis &ndash; per passare dal Nero Pegaso al Rosso Efesto con un effetto dissolvenza.  I colori dell&rsquo;esterno hanno diversi richiami anche nell&rsquo;abitacolo. Se i rivestimenti sono in Nero Ade, non mancano dettagli in Rosso Efesto. Anche in questo caso, le ore di lavoro per rendere tutto perfetto e curato nei minimi dettagli sono state parecchie, ben 53. A proposito di dettagli, troviamo cuciture invertite, l&rsquo;immancabile logo Lamborghini e materiali di pregio. Si aggiunge una targa in carbonio rossa con la scritta bianca Opera Unica, a ribadire l&rsquo;unicit&agrave; della vettura, se ancora ce ne fosse bisogno. Come anticipato all&rsquo;inizio, non c&rsquo;&egrave; stata alcuna modifica meccanica. Quindi troviamo il 6.5 V12&nbsp;aspirato abbinato a tre motori elettrici e cambio automatico robotizzato a 7 rapporti. Numeri alla mano, si parla di 1.015 CV erogati, un&rsquo;accelerazione 0-100 in 2,5 secondi e 350 km/h di velocit&agrave; massima. Ancora nessuna notizia sul prezzo.  Tonino Lamborghini e le supercar lussuose: "Va bene l'apparenza, ma se non c'&egrave; anima..."       

Durante un evento a Shanghai, la Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese ha presentato una Revuelto Opera Unica, creata grazie al reparto interno di personalizzazione Ad Personam

Lamborghini ha svelato una nuova one-off speciale

        La Lamborghini Huracan Evo &ndash; modello ora sostituito dalla nuova ibrida V8 Temerario &ndash; si caratterizza per design aggressivo e prestazioni di alto livello. Per chi non si accontenta, l&rsquo;azienda americana DarwinPro Aerodynamics eleva il tutto a un livello ancora pi&ugrave; estremo con il body kit BKSSII. Realizzato specificamente per il modello Evo, il kit trasforma aspetto e capacit&agrave; aerodinamiche della supercar italiana migliorando ulteriormente le sue capacit&agrave; su strada e in pista. DarwinPro Lamborghini Huracan Evo, ancora pi&ugrave; cattiva e performante Il kit, denominato BKSSII, &egrave; realizzato prevalentemente in fibra di carbonio e presenta soluzioni stilistiche audaci ispirate alla Lamborghini Huracan STO. DarwinPro ha, infatti, sviluppato nuove prese d'aria pi&ugrave; ampie nel paraurti anteriore e uno splitter anteriore pi&ugrave; pronunciato, che conferiscono alla vettura un look ancora pi&ugrave; aggressivo rispetto alla versione standard. Il cofano originale viene rimpiazzato da uno inedito dotato di grandi prese d'aria per l'estrazione del calore, una modifica che richiama l'estetica della STO ma spinge il design verso un'aerodinamicit&agrave; pi&ugrave; marcata. Nella vista laterale spiccano passaruota allargati che aumentano la presenza scenica dell'auto. A ci&ograve; si aggiungono minigonne laterali aerodinamiche e prese d'aria sui parafanghi anteriori. &nbsp; &Egrave; il posteriore, per&ograve;, a ricevere le modifiche pi&ugrave; drastiche. Un'enorme ala posteriore in fibra di carbonio, ancora pi&ugrave; grande di quella della Huracan STO, domina la scena: dotata di elementi maggiorati e "pinne" aggiuntive, la soluzione incrementa la deportanza e di conseguenza l&rsquo;aderenza alle alte velocit&agrave;. Ma non &egrave; finita qui: subito sotto spiccano nuovo diffusore in fibra di carbonio e terminali di scarico rivestiti del medesimo materiale. Prezzi e versioni disponibili Il kit completo di DarwinPro per la Huracan Evo non &egrave; di certo alla portata di tutti. Il prezzo varia a seconda dei materiali scelti: si parte dai 30.368 dollari (circa 28mila euro) per la versione in plastica rinforzata con fibra di vetro e carbonio (CFRP) fino ad arrivare ai 60.133 (oltre 55mila euro) della top di gamma in fibra di carbonio &ldquo;high-end&rdquo; realizzata in autoclave. La normale declinazione in carbonio, poi, costa poco pi&ugrave; di 40mila dollari, mentre optando per quello forgiato servono oltre 50mila dollari. &nbsp;       

Le nuove componenti migliorano estetica e aerodinamica. Realizzate in plastica rinforzata o fibra di carbonio, i prezzi arrivano oltre 55mila euro

Lamborghini Huracan Evo, look da STO con bodykit DarwinPro

Una Lamborghini Urus che sbanda, che derapa, che s&rsquo;intraversa. Tutto normale se a farlo fosse la supersportiva Hurac&agrave;n: in fondo la guida estrema &egrave; parte del Dna Lambo. Ma se a comportarsi cos&igrave; &egrave; la sport utility Urus &egrave; davvero una novit&agrave;. Eh gi&agrave;, proprio cos&igrave;. La tendenza a derapare e scatenare adrenalina al volante &egrave; una novit&agrave; per il SUV Lambo. Ed &egrave; il vero punto di forza della nuova Urus SE.  Non si tratta di un modello completamente nuovo (infatti Lambo ha mantenuto il nome Urus), piuttosto di un restyling molto profondo dopo sette anni di vita dell&rsquo;auto che &egrave; entrata nella storia del marchio come il primo Suv della marca del toro. Solo che su questa nuova SE, oltre a ritocchi estetici e all&rsquo;immancabile adozione di un powertrain ibrido plug-in per rispettare le normative ambientali e moltiplicare la potenza fino a 800 cavalli, la vera &ldquo;chicca&rdquo; &egrave; il nuovo sistema di trasmissione. Molto pi&ugrave; significativo e inebriante dei cavalli in pi&ugrave; generarti dal V8 turbo ibrido o della possibilit&agrave; di marciare in solo elettrico per una sessantina di km.    Come si presenta  La Lambo, sulla Urus SE, ha tolto il tradizionale sistema Torsen sull&rsquo;albero di trasmissione che porta il moto alle ruote posteriori e l&rsquo;ha sostituito con un differenziale hang-up a frizioni e un differenziale posteriore a controllo elettrnico. In pratica ora c&rsquo;&egrave; un sistema idraulico controllato elettronicamente invece di uno puramente meccanico com&rsquo;era il Torsen. Come mai? Perch&eacute; il Torsen era troppo &ldquo;preciso&rdquo;. Nel senso che, essendo un differenziale meccanico, quando avvertiva il primo improvviso slittamento dei semiassi collegati alle ruote, trasferiva immediatamente il moto all&rsquo;altro asse delle ruote per garantire sempre la massima motricit&agrave;. Agendo cos&igrave;, la Lambo Urus riusciva a scaricare sempre a terra la massima coppia senza slittamenti e si guidava in modo estremamente preciso. Era come se fosse sempre sui binari. Una sicurezza in pi&ugrave;. Un bene quando si guida per strada e magari l&rsquo;asfalto &egrave; viscido, bagnato o peggio innevato.  Per&ograve; col vecchio Torsen alla guida della Urus c&rsquo;era poca emozione. L&rsquo;auto, nonostante la potenza smisurata, non sbandava mai. Cosa ha fatto allora Lamborghini? Ha montato sulla Urus SE un nuovo tipo di differenziale centrale, appunto di tipo hang-on (che in inglese letteralmente significa &ldquo;abbracciarsi&rdquo;) per ripartire la coppia fra asse posteriore e anteriore e un differenziale posteriore a comando elettronico che divide il moto tra ruota destra e sinistra. Questo sistema &egrave; pi&ugrave; libero e flessibile nel trasferire la coppia alle ruote motrici dell&rsquo;altro asse proprio perch&eacute; agisce mediante frizioni e non tramite un rigido comando meccanico come il Torsen. Quindi, se opportunamente gestito dalla centralina di bordo, l&rsquo;hang-on della nuova Urus SE pu&ograve; mantenere parte dello slittamento sulle ruote posteriori, per esempio, invece di spostare la coppia in surplus sulle anteriori. E permettere sbandate e derapate. Garantendo quell&rsquo;emozione alla guida e quel gusto della derapata e del controsterzo che gli utenti di auto sportive in fondo in fondo tanto ricercano sempre.  Come &egrave; sembrata  Questo non significa che la Lambo Urus SE si guidi sempre di traverso: soltanto quando uno lo vuole e lo ricerca espressamente. La modalit&agrave; di sbandamento funziona sopratutto nella mappatura &ldquo;sport&rdquo; mentre quella &ldquo;strada&rdquo;, un po&rsquo; pi&ugrave; blanda privilegia la tenuta di strada. In quella &ldquo;corsa&rdquo; invece, che &egrave; la pi&ugrave; estrema, l&rsquo;algoritmo che gestisce il movimento tende a privilegiare la motricit&agrave; e il massimo grip, non la sbandata.  Per avere un&rsquo;idea di come funzioni la nuova trasmissione e che riflessi abbia in concreto sulla guida non c&rsquo;&egrave; niente di meglio che mettersi al volante di persona di una Urus SE. E l&rsquo;abbiamo fatto sui percorsi speciali ed appositi della pista di Nard&ograve;, in Puglia, il pi&ugrave; famoso circuito di test di tutta Europa (&egrave; di propriet&agrave; Porsche che assieme e a Lambo fa parte del gruppo Volkswagen-Audi) dove si pu&ograve; osare in massima sicurezza.  Su un circuito sterrato abbiamo guidato la Urus fra curve e controcurve, con derapate e &rdquo;inviti&rdquo; per girare in controsterzo su un tratto lungo 3 km che sembrava la prova speciale di un rally su terra. Le sensazioni al volante sono state fantastiche: sul fondo di terra misto sabbia la Urus SE scivolava di qua e di l&agrave; che era un piacere misto ad apprensione; eppure dosando il gas, accelerando o usando lo sterzo e il trasferimento di carico in ingresso curva per far &ldquo;mordere&rdquo; l&rsquo;avantreno, riusciva a intraversarsi, mantenere la derapata in accelerazione e riprendere la linea con buona sicurezza. Non l&rsquo;abbiamo mai &ldquo;persa&rdquo; per tutto il test durato una mezz&rsquo;oretta.  &Egrave; Incredibile la naturalezza con cui riuscivamo a controllarla in pieno controsterzo. La Urus SE si lasciava guidare di traverso come fosse una macchina da rally agile e leggera. Nonostante la ragguardevole mole di 2,5 tonnellate, sbandava di qua e di l&agrave; ma sempre in modo prevedibile e soprattutto controllabile dal pilota. Per di pi&ugrave; manteneva una bella motricit&agrave; e direzionalit&agrave; sul terreno sterrato nonostante fosse equipaggiata con le normali Pirelli P Zero stradali con cui esce di serie (285/45 anteriori e 315/40 posteriori su cerchi da 21&rdquo;) e non con pneumatici appositi artigliati da terra. A riprova del fatto che la gommatura base va bene per ogni condizione di terreno. Tanto ci pensa poi l&rsquo;elettronica.  Un&#39;auto da drifting?   Per capire poi fino in fondo il comportamento della Urus SE nelle condizioni di instabilit&agrave; pi&ugrave; difficili, ci siamo spostati su un piazzale asfaltato ampio e senza ostacoli. Dove abbiamo sottoposto la Lambo a una prova di drifting vera e propria. Slalomando volutamente di traverso tra i coni e compiendo un 360 gradi attorno a un cerchio delimitato da birilli. Un test a ruote fumanti dove serve una bella padronanza del volante per riuscirci bene ma soprattutto un&rsquo;auto &ldquo;giusta&rdquo;.  Tutto ci saremmo immaginati ma non che questo bestione di Urus SE potesse comportarsi come un&rsquo;auto da drifting dura e pura. E invece, grande stupore! Qui, rigorosamente in mappatura Sport, ci siamo resi conto di come sia stato facile driftare con un Suv pesante due tonnellate e mezzo come la Urus SE. Incredibile! Certo, la potenza che la Urus ha da vendere aiuta per innescare di gas la prima sbandata col retrotreno. Ma poi per controllare lo &ldquo;schiaffo&rdquo; di risposta fornito dal trasferimento di carico e farla sbandare dalla parte opposta senza girarsi o finire in sottosterzo, non basta il pilota: &egrave; la trasmissione dolce e senza strappi della coppia che fa la differenza.  Con la Lambo Urus SE, se avete una discreta pratica al volante, &egrave; davvero facile compiere i &ldquo;numeri&rdquo; di traverso e fare un tondo in controsterzo a ruote fumanti. Il merito &egrave; del powertrain con il differenziale centrale che gestisce lo slittamento degli assi ruota. Ma anche del motore V8 turbo ibrido che grazie alla parte elettrica ti d&agrave; a bassissimo regime tutta la coppia necessaria per innescare la sbandata e controllarla dolcemente dosando il gas.  Certo, guidandola di traverso a pi&ugrave; non posso come abbiamo fatto noi si fa in fretta a bruciare le gomme che costano alcune migliaia di euro a treno. Quindi le qualit&agrave; di quest&rsquo;auto dovete centellinarle per bene e usarle soltanto il giorno che vorrete togliervi uno sfizio o stupire qualche amico. Ma nella vita normale la Urus SE resta comunque un&rsquo;auto estremamente performante perch&eacute; &egrave; il SUV pi&ugrave; potente, &ldquo;cattivo&rdquo; e veloce sulla piazza. Non c&rsquo;&egrave; Porsche Cayenne turbo, Ferrari Purosangue o Audi Q8 RS che tenga. Nessuna di loro equivale gli 800 cavalli complessivi del V8 turbo ibrido 4 litri (620 dal termico e 192 cv dal motore elettrico) e la sua accelerazione brutale garantita da una coppia totale di 950 Nm.  Cambiando terreno e approccio, si apprezzano la silenziosit&agrave; di marcia su strada e anche il viaggiare in puro elettrico. La Urus SE &egrave; una ibrida plug-in, quindi si ricarica alla spina. Ma ha una batteria di enorme capacit&agrave;: 25,9 KWh. Che nonostante la mole da spostare, bastano per coprire oltre 60 km in elettrico puro (e, cosa pi&ugrave; importante, in trazione 4x4). L&rsquo;auto ha molteplici mappature di guida: sei di tipo &ldquo;dinamico&rdquo;, e cio&eacute; Strada, Sport Corsa, Terra Sabbia e Neve E altre quattro per la gestione elettronica del powertrain: &ldquo;puro elettrico&rdquo;, &ldquo;ibrido&rdquo;, &ldquo;recharge&rdquo; e &ldquo;performance&rdquo;. Le combinazioni diverse ottenibili sono ben undici. Adatte ad ogni situazione. A seconda della modalit&agrave; scelta cambia anche l&rsquo;assetto perch&eacute; con le sospensioni ad aria di cui &egrave; equipaggiata la Urus SE l&rsquo;altezza da terra pu&ograve; variare da -15 mm (Corsa) a a +75 mm.  In mappatura Performance e Corsa si raggiungono le massime prestazioni (3&rdquo;4 sullo scatto 0-100 km/h; 11&rdquo;2 sui 200 km/h da fermo e la velocit&agrave; massima di 312 km/h) che sono appena marginalmente superiori a quelle della vecchia Urus S senza motore elettrico. Ma l&rsquo;apporto dell&rsquo;ibrido fa la differenza nei consumi che migliorano drasticamente. Se poi vi trovate con la batteria scarica e volete recarvi in un centro cittadino senza apparire sfacciati col rombo del V8, potete sempre mettere la funzione &ldquo;recharge&rdquo; fra le mappature che usa parte della potenza del V8 per ricaricare la batteria al litio. Cos&igrave; dopo un po&rsquo; di km sarete pronti per marciare in solo elettrico quando necessario.  Il prezzo  Il valore aggiunto della Urus SE purtroppo si paga e pure caro rispetto al resto della gamma: l&rsquo;auto costa 264mila euro,&nbsp;circa 25mila euro in pi&ugrave; della precedente Urus S solo termica. Ma se gi&agrave; pensate seriamente di acquistare una Lambo, non &egrave; certo il prezzo il vostro freno psicologico.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella 

L&#39;auto &egrave; un restyling, che sfoggia un inebriante V8 turbo ibrido. L&#39;abbiamo provata, ed ecco come &egrave; andata

Nuova Lamborghini Urus SE: derapate adrenaliniche a Nard&ograve;

        Il mondo dei videogiochi accoglie la Lamborghini Temerario, ultima supersportiva di Sant'Agata Bolognese, che far&agrave; il suo debutto virtuale nel popolare titolo Asphalt Legends Unite, sviluppato da Gameloft. Dal 25 settembre al 23 ottobre, i giocatori avranno l&rsquo;opportunit&agrave; di partecipare a un evento esclusivo, dove la Temerario sar&agrave; protagonista su alcuni dei circuiti pi&ugrave; iconici del gioco, inclusa la leggendaria pista di Jerez. Lamborghini Temerario, il debutto su Asphalt Legend Unite Per celebrare questo lancio, Asphalt Legends Unite organizzer&agrave; una competizione internazionale chiamata Lamborghini Temerario Esports Challenge, in cui i partecipanti potranno gareggiare per ambire al titolo di campione. Gli eventi di qualificazione hanno avuto inizio il 26 settembre, offrendo la possibilit&agrave; di mettersi al volante della Temerario, vettura che rappresenta la seconda generazione della gamma HPEV (High Performance Electrified Vehicle) di Lamborghini. I finalisti si sfideranno a novembre in una competizione che culminer&agrave; sul circuito spagnolo di Jerez.  La Lamborghini Temerario, ai vertici per design e performance (il powertrain ibrido, con V8 biturbo e triplo elettromotore, sviluppa ben 920 cv), si distingue anche per la partnership con Bridgestone: l'azienda giapponese, infatti,&nbsp;ha fornito pneumatici ad alte prestazioni sia per il modello reale che per la controparte digitale presente nel videogame. I giocatori avranno anche la possibilit&agrave; di personalizzare la loro Temerario con una livrea esclusiva Bridgestone. Un nuovo capitolo per Lamborghini Con la Temerario, Lamborghini continua a spingere il concetto di supercar verso nuove frontiere, sia nel mondo reale che in quello digitale. Questo modello rappresenta un importante passo avanti nella strategia di elettrificazione della casa automobilistica - denominata "Cor Tauri" - mantenendo inalterato il DNA di prestazioni estreme e design all'avanguardia. Il debutto della Lamborghini Temerario su Asphalt Legends Unite segna un nuovo capitolo per la collaborazione tra Lamborghini, Gameloft, e Bridgestone, offrendo agli appassionati di auto e videogiochi un&rsquo;esperienza immersiva senza precedenti.        

La supercar ibrida del Toro debutta su Asphalt Legend Unite, videogioco prodotto da Gameloft

Lamborghini Temerario, ora tutti possono guidarla (virtualmente)

Dentro e dietro l&rsquo;appuntamento &ldquo;She drives a Lambo&rdquo; c&rsquo;&egrave; un universo declinato al femminile plurale e tutto da raccontare. Perch&eacute; se le dream car, firmate Lamborghini, si possono descrivere come &ldquo;muscolose&rdquo;, &ldquo;aggressive&rdquo;, &ldquo;potenti&rdquo; - aggettivi tipici di un approccio maschile - del processo creativo che le genera fanno parte professioniste attente, preparate, con indole che guarda al lusso come cura del dettaglio, armonia di sensi e bellezza applicata a innovazione e tecnologia. Quella femminilit&agrave; che sa imporsi con eleganza e determinazione.  Non &egrave; un mondo maschile, &egrave; un insieme di specializzazioni ed eccellenze che lavorano per raggiungere traguardi e soddisfare i clienti. Soprattutto in un periodo storico veloce, nel quale per anticipare il cambiamento la visione deve essere ancora pi&ugrave; ampia.  Dagli esordi, che per Lamborghini hanno avuto il significato di una sorta di sfida, il marchio ha vissuto innumerevoli fasi e profondi mutamenti, tutti accolti con un&rsquo;apertura quasi rivoluzionaria. Il risultato &egrave; stato posizionamento e percezione differenti, che ne hanno decretato un successo a livello mondiale, confermato dal mercato.  L&rsquo;impegno? Cambiare senza tradire l&rsquo;essenza costruita su design, piacere di guida e dinamismo, che sono la formula perfetta che rende tale Lamborghini.  L&rsquo;azienda emana un&rsquo;energia contemporanea, a partire dal capitale umano che riveste una importanza primaria. E questo &egrave; uno degli aspetti sorprendenti di &ldquo;She drives a Lambo&rdquo;: un viaggio concreto e sensoriale all&rsquo;interno del Costruttore di Sant&rsquo;Agata Bolognese, tra linee di produzione, possibilit&agrave; di personalizzazione, in selleria, nel reparto finizione, tra le icone esposte al museo e con una esperienza di guida sulla Revuelto, tra le colline toscane, talmente bella che descriverla &egrave; un&rsquo;impresa complicata.  Dagli incontri e confronti tra donne per le donne, sono emerse storie di routine lavorativa e curiosit&agrave; difficili da immaginare se non si ha il privilegio dell&rsquo;ascolto.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella  Le donne Lamborghini  Elena Del Monte, Head of Body in White, Trims and Composites &egrave; un ingegnere meccanico, in Lamborghini del 2010. Dalla sua ha la passione per i motori nel DNA, essendo nata a Modena e cresciuta nella Motor Valley.&nbsp; Il percorso scolastico &egrave; stato da subito improntato nella giusta direzione e lo affianca, ogni giorno, all&rsquo;incremento delle proprie competenze professionali, la vera sfida del suo mestiere. Dal punto di vista personale ha dovuto conquistare rispetto e credibilit&agrave;, in un mondo che per tradizione si pensa maschile. Si occupa di sviluppo del telaio, carrozzeria esterni, interni e performance, in pi&ugrave; in azienda c&rsquo;&egrave; un centro di eccellenza all&rsquo;avanguardia per la ricerca e lo sviluppo dei materiali compositi: sono stati solo il tempo e la sua preparazione ad abbattere piccoli sedimenti di eventuali pregiudizi.  Carine Schweitzer, che lavora da 4 anni in Lamborghini all&rsquo;interno del settore Color and Trim del Centro Stile, ci accoglie nella Sala Olimpo, che ospita una Temerario e una Urus (della quale si pu&ograve; ammirare la linea di produzione dall&rsquo;ampia vetrata di questa stanza &ldquo;mitologica&rdquo;). La sua squadra &egrave; formata da 7 donne e un uomo e sviluppano progetti tenendo in considerazione 5 pillar: touch &amp; feel, position, sustainability, personalization, iconic details. La sensibilit&agrave;, che &egrave; una caratteristica pi&ugrave; femminile, contraddistingue questo dipartimento. Creare un colore &egrave; un processo impegnativo e lungo che richiede diversi approcci e che rappresenta per l&rsquo;azienda un punto di forza primario. I clienti hanno infatti la possibilit&agrave; di scegliere in una palette di oltre 400 nuance. Se il design definisce le linee, il colore le esalta e le personalizza. La sfida pi&ugrave; grande &egrave; trovare materiali innovativi, e sostenibili, dunque tessuti che riescano ad essere il compromesso perfetto tra sportivit&agrave; e lusso.  Configurare una Lamborghini non &egrave; un gioco da ragazzi, vista le infinite possibilit&agrave; legate alla personalizzazione sia degli esterni, sia degli interni. Un prodotto unico ed esclusivo richiede una conoscenza approfondita sia dei modelli sia della moda, delle tendenze, delle texture e dello stile. Capacit&agrave; che si riconoscono in Camilla Keim, referente della Ad Personam Room, la &ldquo;boutique&rdquo; all&rsquo;interno della quale il singolo cliente pu&ograve; scegliere ogni dettaglio per la sua auto. Non &egrave; un semplice lavoro di ascolto, ma un viaggio alla scoperta di quale sia la soluzione migliore in base al gusto, la cultura di provenienza, i desideri e i capricci di ciascuno. In questo show-room, che assomiglia alla stanza dei sogni dove tutto &egrave; possibile, la configurazione deve suscitare il &ldquo;wow effect&quot;. Si parte dall&rsquo;osservazione dei colori a disposizione e, in caso nessuno corrisponda a quanto il futuro proprietario immagina, se ne pu&ograve; creare uno ad hoc, anche addizionato di particelle di diamante. L&rsquo;esperienza physically procede poi con l&rsquo;analisi dell&rsquo;abitacolo, all&rsquo;interno del quale la fantasia si pu&ograve; sbizzarrire.&nbsp; &nbsp;&nbsp;  Durante il giro negli stabilimenti, passiamo tra le linee di assemblaggio e in selleria. Quest&rsquo;ultimo uno spazio dove regnano cura e precisione. Il pellame, italiano, viene scrupolosamente controllato, lavorato e personalizzato. E anche ci sono tante le donne che prestano servizio in questa area.  Prima della consegna al cliente o al dealer, l&rsquo;auto sosta nello spazio Finizione in media per 2 giorni e mezzo. La responsabile ci racconta che tutti i controlli vengono effettuati dal personale senza ausilio di macchinari. &nbsp;  Salendo a bordo della Revuelto per un percorso memorabile non si hanno dubbi: dietro modelli cos&igrave; seducenti, performanti, curati, eleganti si sente la presenza di una sensibilit&agrave; pi&ugrave; ampia. Quella femminile, quella di professioniste che sanno fare squadra e mettere in luce che l&rsquo;unico passaporto per la parit&agrave; di genere &egrave; la conoscenza profonda del mestiere e l&rsquo;esperienza costruita un giorno dopo l&rsquo;altro.  Lamborghini Countach, 50 anni di un modello storico ma camaleontico 

Con &quot;She drives a Lambo&quot; si va alla scoperta delle donne di Sant&#39;Agata Bolognese: quelle professioniste, dietro le dream car, che lavorano con eleganza e determinazione

Lamborghini e la potenza della sensibilit&agrave; femminile

        La Lamborghini Countach ha visto l'inizio della sua produzione nel 1974, affermandosi come il primo modello dell'azienda la cui carrozzeria viene interamente realizzata e assemblata all'interno degli stabilimenti di Sant'Agata Bolognese. Per il 50esimo anniversario, Lamborghini ha celebrato l'anniversario riportando la prima Countach LP 400 sulla linea di produzione per un servizio fotografico che celebra passato e presente.&nbsp; &ldquo;Siamo fieri di produrre ancora oggi i nostri modelli supersportivi dove nasceva la Countach&rdquo;, ha dichiarato Ranieri Niccoli, Chief Manufacturing Officer di Lamborghini, &ldquo;la produzione &egrave; radicalmente cambiata da allora ed &egrave; stata caratterizzata da una forte evoluzione avvenuta partendo proprio dalla produzione della Countach sino ad arrivare ai modelli odierni. La nostra produzione oggi &egrave; altamente diversa dal 1974 ma, ne mantiene gli aspetti migliori ed unisce alle abilit&agrave; manuali dei nostri operatori le migliori tecnologie esistenti dando vita alla Manifattura Lamborghini Next Level. Tra la produzione della Countach e quella delle nostre vetture oggi c&rsquo;&egrave; un comune denominatore: l&rsquo;attenzione ai dettagli&rdquo;.  Multato perch&eacute; la Lamborghini fa troppo rumore: il prezzo &egrave; assurdo La storia di un'icona La Countach nasce ufficialmente l'11 marzo 1971 al Salone dell'Automobile di Ginevra, dove viene presentato il prototipo Lamborghini LP 500, trasformatosi poi nella Countach LP 400. Nei tre anni seguenti, Lamborghini decide di produrre le carrozzerie in proprio, nel complesso industriale inaugurato tra il 1963 e il 1966. Oggi, la fabbrica si estende su 346.000 metri quadrati, ma la zona in cui veniva assemblata la Countach, la &ldquo;Linea Montaggio N.1 Countach&rdquo;, &egrave; la stessa in cui oggi nasce la Revuelto.&nbsp; Ogni pannello della Countach veniva realizzato a mano, controllato su una struttura in legno e poi assemblato con precisione. La scocca veniva unita al telaio e l&rsquo;auto prendeva forma lungo la linea di montaggio. Oggi, il processo produttivo &egrave; ovviamente molto pi&ugrave; avanzato, con l&rsquo;utilizzo di materiali innovativi come la fibra di carbonio e macchinari ultratecnologici. La continuit&agrave; tra Countach e Revuelto La Countach ha visto la produzione di 1.999 esemplari in 16 anni. Ci&ograve; che unisce la Countach alla Revuelto &egrave; che entrambe le vetture condividono l&rsquo;architettura del motore V12 in posizione longitudinale posteriore, mentre lo stile esterno vede elementi come le porte ad apertura a forbice, che sono diventate un marchio di fabbrica per le Lamborghini V12. Le diverse versioni della Countach Col passare del tempo la Countach ha visto diverse evoluzioni. La LP 400 presentava un tetto con incavo centrale, che le valse il soprannome di &ldquo;Periscopio&rdquo;. Seguirono la LP 400 S e la 5000 S, che introdusse un motore V12 maggiorato. La Countach Quattrovalvole con la sua "gobba" sul cofano motore e infine, per il suo 25esimo anniversario una rivisitazione aerodinamica e l'introduzione di nuovi materiali come la fibra di carbonio. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

Nata nel 1971 sottoforma di prototipo e poi cresciuta e mutata nel corso degli anni, quest'auto &egrave; entrata a far parte della lunghissima e prestiogiosa tradizione del marchio

Lamborghini Countach, 50 anni di un modello storico ma camaleontico

        Lamborghini presenta ufficialmente la sua Revuelto Opera Unica, una hypercar realizzata dal reparto di personalizzazione Ad Personam in partnership con il Centro Stile Lamborghini. Il veicolo si ispira ai suggestivi paesaggi della Sardegna, a partire dalla livrea di colore azzurro mare con sfumature.  Anteprima: ecco l'erede della Lamborghini Huracan Design e motore Per realizzarla sono state necessarie oltre 475 ore di lavoro (ben 85 solo per ottenere l&rsquo;effetto di cucitura ad acqua degli interni). La carrozzeria &egrave; stata dipinta con una sorta di dissolvenza a tre toni, con un motivo che ricorda le onde del mare. Il blu &egrave; in tre diverse tonalit&agrave;: Blu Tawaret sui pannelli anteriori e tetto, Blu Cepheus sui pannelli posteriori e Blu Okeanos sul cofano e intorno allo splitter anteriore.&nbsp; All&rsquo;interno, sedili e porte sono rivestiti in Blu Delphinus, mentre gli schienali e le rifiniture sono in Blu Amon. I ricami Revuelto sono a tre toni e la placca Opera Unica &egrave; in carbonio Blu Mira.&nbsp; Per quanto riguarda il motore, la Revuelto Opera Unica &egrave; un&rsquo;ibrida plug in equipaggiata con un propulsore V12 da 1015 CV, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 2,5 secondi e superare i 350 km/h. "Una Lamborghini Opera Unica celebra l'innovazione, la creativit&agrave; e la capacit&agrave; di declinare l'arte sulle nostre supersportive, che &egrave; il cuore del nostro marchio", ha dichiarato Stephan Winkelmann, presidente ed amministratore delegato Lamborghini, "i nostri clienti possono esplorare varianti di colore, dettagli, materiali diversi, ricami e finiture all'interno e all'esterno con Ad Personam per produrre una Lamborghini che sia veramente personalizzata per loro". Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

Si tratta di un'ibrida plug-in con un motore da 1015 CV capace i raggiungere i 350 km/h. Per realizzarla sono state necessarie 475 ore di lavoro

Lamborghini Revuelto Opera Unica, ispirata al mare della Sardegna

Fino a diecimila giri. Lamborghini stuzzica la passione con un video che preannuncia il nuovo modello, che sar&agrave; presentato il 16 agosto alle 19.00 nel corso della Monterey Car Week.  Breve, ma molto inteso: una sorta di passaggio del testimone sul banco prova da Gallardo a Huracan, all&rsquo;ultima creazione, che secondo alcuni spifferi in rete potrebbe chiamarsi Temerario.  Motore italiano  Dal ruggito dei V10 aspirati che hanno fatto la storia fino all&rsquo;urlo del nuovo V8 bi-turbo, di realizzazione italiana, che sar&agrave; sotto il vestito della nuova supercar Lamborghini.  Un passaggio di consegne per la vettura che, dopo Revuelto e Urus SE, completer&agrave; la gamma elettrificata del Marchio. Nel filmato ilm propulsore, un 4 litri che arriva a 800 cavalli e 730 Nm di coppia - ma la potenza di sistema assieme ai motori elettrici non &egrave; stata ancora svelata - arriva fino alla soglia dei 10.000 giri. Pronto a far sognare.  &nbsp;  Potrebbe interessarti: prenota i test drive di Auto Rodshow Mountain: clicca qui e iscriviti!  &nbsp; 

L&#39;urlo dell&#39;otto cilindri made in Italy crea aspettative sul modello che completer&agrave; la gamma elettrificata del Marchio

Teaser ufficiale nuova Lamborghini, V8 fino a 10.000 giri!

        Sar&agrave; una Lamborghini stratosferica. Una supercoup&eacute; con la tecnologia ibrida della Revuelto, un design essenziale che ricorda la Countach e un motore V8 turbo hi-revs nuovo di zecca e tutto made in Italy. Ma sar&agrave; anche una berlinetta molto pi&ugrave; comoda della sua antenata, spaziosa e confortevole anche per persone di altezza superiore alla media. Parliamo dell&rsquo;erede della Hurac&aacute;n, che per ora &egrave; conosciuta con il nome di Progetto 634, ma come da tradizione avr&agrave; il nome di un toro: verr&agrave; presentata a met&agrave; agosto al concorso di eleganza di Pebble Beach, in California. Sul prossimo numero di Auto, in edicola il 6 agosto, vi sveliamo nome e tutti i dettagli.&nbsp;Clicca qui e abbonati all'edizione digitale.       

Vi anticipiamo le forme e il nome dell'erede della Lamborghini Huracan. Punto di forza? Il super V8

Anteprima: ecco l'erede della Lamborghini Huracan

        Un ottimo momento per Lamborghini, che nei primi sei mesi del 2024 ha consegnato 5.558 auto, con un fatturato di 1,621 miliardi (+14,1% sul primo semestre 2023) e un risultato operativo di 458 milioni. Si tratta del miglior risultato di sempre della Casa del Toro in termini di consegne, ricavi e risultato operativo. La profittabilit&agrave; ha raggiunto il 28,2%. Forte di questi numeri, Lamborghini annuncia la data di presentazione dell&rsquo;erede della Huracan: il 16 agosto 2024 alla Monterey Car Week&nbsp;negli Stati Uniti. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Il nuovo V8 Della nuova Lamborghini per il momento si sa davvero poco, certo &egrave; che a spingerla ci sar&agrave; un nuovo motore&nbsp;V8 biturbo ibrido&nbsp;di cui avevamo gi&agrave; parlato nei mesi scorsi. Il progetto &egrave; stato chiamato Lamborghini 634. Quindi addio al V10 aspirato, spazio a questo V8 twin turbo da 4 litri: l&rsquo;unit&agrave; sviluppata a Sant'Agata &egrave; in grado di allungare fino a 10.000 giri/min,&nbsp;dov'&egrave; posta la zona rossa del contagiri, mentre la potenza massima di quasi 900 CV &egrave; espressa tra i 9.000 e i 9.750 giri/min. Nel progetto Lamborghini 634, si &egrave; lavorato per coniugare la linearit&agrave; di un 10 cilindri con i valori di alta potenza e coppia propri di un 8 cilindri sovralimentato. Quello che sappiamo &egrave; che il modello &egrave; stato definito dalla stessa Casa come quello che "segner&agrave; il completamento del processo di ibridizzazione della gamma". Il debutto negli Stati Uniti E il design? Praticamente le notizie stanno a zero. Ma non manca molto per il debutto, mente il lancio commerciale del nuovo modello sar&agrave; presumibilmente nella seconda parte del 2025: "In quel momento ci sar&agrave; la gamma completa ibridizzata", prevede il presidente e ceo Stephan Winkelmann. Tornando ai numeri della Casa di Sant&rsquo;Agata Bolognese, gli Stati Uniti di confermato il primo mercato con 1.621 unit&agrave; vendute: questo spiega la scelta di far debuttare il nuovo modello proprio alla Monterey Car Week. Lamborghini Urus SE, il super Suv diventa plug-in       

Quella che viene definita l&rsquo;erede della Huracan sta per debuttare alla Monterey Car Week&nbsp;negli Stati Uniti: ecco quando

Svelata la data della presentazione della nuova Lamborghini

        Dopo la dura sconfitta agli Europei 2024, la nazionale italiana si &egrave; dovuta riprendere. Scacciando via i cattivi pensieri e lavandosi di dosso l'amarezza provata, i giocatori hanno lasciato il campo per dirigersi verso qualche meta turistica per riposarsi e riprendersi. Adesso, per&ograve;, &egrave; il momento dei rientri per ricongiungersi con l'Inter, in vista dell'inizio della Serie A. &Egrave; toccato oggi ad Alessandro Bastoni, Matteo Darmian, Federico Dimarco, Davide Frattesi e Nicol&ograve; Barella.  Barella con la Lambo da 500mila euro Proprio quest'ultimo &egrave; stato visto far ritorno con una supercar che era impossibile non saltasse all'occhio. Il centrocampista sardo &egrave; stato fotografato ai cancelli del Bper Training Center di Appiano Gentile con una scintillate Lamborghini dalla livrea viola. A ben guardarla, sembrerebbe una Revuelto, un bolide  plug-in aggressivo con i 1015 CV complessivi grazie anche ai tre motori elettrici che supportano il V12.&nbsp;Il suo costo? Mezzo milione di euro! Un gran come back, potremmo dire. I prossimi rientri saranno quelli dell'austriaco Marko Arnautovic, poi ci sar&agrave; Sommer, Calhanoglu, i francesi Pavard e Thuram e gli olandesi De Vrij e Dumfries, e infine Lautaro e Carboni.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella       

Il centrocampista sardo &egrave; stato fotografato a bordo di una supercar dalla livrea viola, ad Appiano Gentile

L'Inter torna ad allenarsi e Nicolò Barella sfoggia la nuova scintillante Lamborghini

        Nel 1981, precisamente nel mese di giugno, usciva al cinema uno dei film che sarebbe diventato uno dei cult indiscussi a tema automobilistico. Era The Cannoball Run, arrivato in Italia con il nome di La corsa pi&ugrave; pazza d'America, e venne diretto da Hal Needham. Oltre alle bravissime Adrienne Barbeau e Tara Buckman, che interpretavano i personaggi femminili di Marcie e Jill, c'era lei, la Countach LP 400 S, la vera protagonista della pellicola. E cos&igrave;, per celebrare il suo 45esimo anniversario, Lamborghini ha ben pensato di far incontrare le due attrici sopra citate, di cui ancora si hanno bei ricordi.  L'auto e il film Intanto, la storia della Lamborghini Countach LP 400 S di cui stiamo parlando. L'auto &egrave; stata prodotta quarantacinque anni fa, nel novembre del 1979. Di colore Nero con interni Senape, era stata spedita all&rsquo;allora concessionaria SEA di Roma e, da l&igrave;, molto probabilmente, direttamente venduta negli Stati Uniti. Da l&igrave; &egrave; poi arrivata in Florida da un proprietario amico del regista del film, e successivamente &egrave; stata scritturata: una scelta che l'ha portata a diventare iconica. Come &ldquo;trucco di scena&rdquo; un&rsquo;ala e due fari di profondit&agrave; sul muso, uno spoiler, 3 antenne e 12 tubi di scarico dietro e, due strumenti supplementari, finti, davanti al posto del passeggero. Una volta terminate le riprese, la Countach &egrave; stata restituita al legittimo proprietario, ma non ha perso le trasformazioni che le erano state fatte e che sono rimaste. Nel 2009 &egrave; poi passata nelle mani di un nuovo proprietario, Jeff Ippoliti, un appassionato oggi residente in Florida ma originario dello stato di New York, che da ragazzo, proprio guardando la scena inziale del film nel 1981, mai avrebbe immaginato di possedere, un giorno, esattamente la vettura che lo faceva sognare sullo schermo. &ldquo;Ero da sempre appassionato di automobili&rdquo;, ricorda lui , &ldquo;ma l&rsquo;apertura del film &egrave; stata la prima volta in cui ho avuto modo di vedere e sentire la Countach in movimento: ne sono rimasto ammaliato. Sar&ograve; tornato al cinema una dozzina di volte, solo per rivedere lei! L&rsquo;ho vista dal vivo per la prima volta solo 26 anni dopo e mi ci sono voluti altri 18 mesi di trattativa prima di poterla portare a casa&hellip;&rdquo;. Per chi non ricordasse bene il film, ispira alla gara Cannonball, che portava le auto iscritte ad attraversare, nel minor tempo possibile, gli Stati Uniti partendo da New York e terminando a Los Angeles. Non solo, la Countach LP 400S di La corsa pi&ugrave; pazza d'America &egrave; stata registrata anche nella Biblioteca del Congresso degli Stati Uniti, riconosciuta come veicolo di straordinaria importanza per la storia, la societ&agrave; ed il costume americano. Le attrici e la Countach L'incontro fra Adrienne Barbeau e Tara Buckman, con annessa intervista, &egrave; servito soprattutto per far affiorare dei bei ricordi legati all'esperienza sul set con la Lambo. Adrienne Barbeau dice che aveva subito &ldquo;ho pensato fosse bella, semplicemente bellissima, e lo &egrave; ancora. Penso che la Countach abbia l&rsquo;aspetto di un vincitore, nessuna delle altre avrebbe potuto vincere. Non erano al suo livello. E poi la scena d&rsquo;apertura, con quella colonna sonora e la visione della Countach che corre e gioca a nascondino con la vettura della polizia. Solo la Countach poteva ottenere un effetto del genere.&rdquo; Le due rammentano anche la loro scena preferita. Per Barbeau &egrave; stata &ldquo;quella in cui Tara esce dalla vettura e disegna la X sul cartello stradale&rdquo;, mentre per Buckman &ldquo;la scena dell&rsquo;apertura, con la vettura della polizia che insegue la Countach. Ci sono tanti film con delle belle scene iniziali ma, questa, &egrave; scuramente tra le migliori in assoluto.&rdquo; Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella       

L'auto &egrave; diventata iconica dopo essere stata protagonista del film diretto da Hal Needham

Lamborghini: la Countach LP 400 S di The Cannoball Run ha 45 anni

Chiamatela erede della Huracan, oppure, progetto Lamborghini 634. L&#39;essenza non cambia, perch&eacute; sar&agrave; la terza proposta elettrificata in arrivo da Sant&#39;Agata Bolognese, in linea con il piano Cor Tauri che traccia l&#39;offerta di prodotto dei prossimi anni.  Verso la presentazione ci avviciniamo con le anticipazioni relative alla tecnica, al cuore turbo ibrido che accompagner&agrave; l&#39;erede di uno dei modelli simbolo di Lamborghini.  Il motore V8 canta a 10 mila giri  Addio al V10 aspirato, spazio a un V8 twin turbo da 4 litri. Un passaggio che ha visto i tecnici prestare un&#39;attenzione particolare al sound. L&#39;unit&agrave; sviluppata a Sant&#39;Agata &egrave; in grado di allungare fino a 10.000 giri/min, dov&#39;&egrave; posta la zona rossa del contagiri, mentre la potenza massima di 800 cavalli &egrave; espressa tra i 9.000 e i 9.750 giri/min.  Altre note, &egrave; chiaro, rispetto al V10 5.2 litri la cui potenza massima arriva a 8.000 giri/min, una sinfonia differente ma assolutamente coinvolgente. Nel progetto V8 ibrido, Lamborghini ha lavorato per coniugare la linearit&agrave; di un 10 cilindri con i valori di alta potenza e coppia propri di un 8 cilindri sovralimentato.  Il balzo enorme in avanti non &egrave; solo sul fronte della potenza ma, logicamente, sulla coppia: i 730 Nm tra i 4.000 e i 7.000 giri/min tratteggiano un propulsore in grado di erogare fino a 170 Nm in pi&ugrave; rispetto al V10 aspirato e in un arco di giri molto pi&ugrave; favorevole nell&#39;utilizzo di tutti i giorni. Ancora della parte tecnica, Lambo anticipa la presenza di un albero motore con manovellismi a 180&deg;, bielle in titanio per ridurre le masse rotanti, lubrificazione a carter secco e - ovviamente - turbocompressori interni alla V.    Ibrido con tre motori elettrici  Lamborghini conferma lo schema ibrido derivato dalla Revuelto, quindi con tre motogeneratori (due anteriori, ciascuno collegato a una ruota) e un apporto di potenza dell&#39;unit&agrave; posteriore, collocata tra motore e cambio, pari a 150 cavalli e 300 Nm. Valori che scopriremo, alla presentazione, come si combinano nella potenza di sistema complessiva. Del motogeneratore sappiamo come si tratti di una specifica a flusso assiale, quindi assolutamente compatta negli ingombri e ad elevata potenza e coppia specifica. L&#39;inverter &egrave; integrato sull&#39;unit&agrave; di trazione tra V8 e cambio doppia frizione 8 marce. Quest&#39;ultimo &egrave; un progetto tutto Lamborghini e ha la particolarit&agrave;, come su Revuelto, dell&#39;installazione trasversale.  Un&#39;ossatura tecnica completata dalla batteria installata all&#39;interno del tunnel centrale. 

Prime anticipazioni ufficiali dalla casa del Toro, che annuncia alcune soluzioni del motore termico V8 e della parte elettrica, derivata dalla Revuelto. Un otto cilindri che gira in alto, zona rossa a quota 10 mila&nbsp;

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