        Nonostante tempi obiettivamente non facili per i Costruttori di automobili, la Citro&euml;n sprizza ottimismo da molti pori. Le vendite di inizio 2022 inducono infatti al sorriso, con una quota di mercato arrivata al 4,7% del totale, grazie a 17.700 immatricolazioni e ai progressi della C3, che ha visto incrementati i suoi ordini del 12% nel solo mese di marzo. Tra le novit&agrave; pi&ugrave; interessanti c&rsquo;&egrave; la piccola Ami, l&rsquo;elettrica che pu&ograve; essere guidata anche da chi ha solo 14 anni e che ha conosciuto un notevole successo anche in Italia. Solo quest&rsquo;anno &egrave; stata immatricolata in 1.400 unit&agrave;, tutte ordinate in rete, il 53% delle quali con la formula del leasing. I positivi risultati della Ami hanno convinto la dirigenza della Citro&euml;n di metterne a punto una versione del tutto particolare, dedicata agli sportivi e agli amanti della vita all&rsquo;aria aperta. Citroen C5 X, la nuova ammiraglia alla prova  Citro&euml;n My Ami Buggy, ispirazione fuoristrada Si chiama My Ami Buggy ed &egrave; per ora solo un prototipo, ma possiamo scommettere che si tratta di un mezzo con ampia possibilit&agrave; di realizzazione e vendita al pubblico. Il contrasto tra il grigioverde della carrozzeria e il giallo lucente di molti particolari riporta a molte attivit&agrave; sportive per via della colorazione da attrezzatura sportiva. La caratteristica principale della My Ami Buggy &egrave; quella di essere sprovvista delle porte, anche se &egrave; prevista una copertura con chiusura lampo in caso di pioggia. La carrozzeria &egrave; dotata di barre e griglie di protezione mentre le ruote tassellate servono per permettere la marcia anche su fondi a bassa aderenza, lungo le spiagge o su sentieri fangosi. La ruota di scorta &egrave; piazzata sul tetto dove non manca una barra luminosa a Led per dare visibilit&agrave; al buio alla zona antistante la vettura. La scheda tecnica &egrave; quella dell&rsquo;Ami conosciuta, con motore elettrico da 6 kW, un&rsquo;autonomia dichiarata di 75 km e una velocit&agrave; massima di 45 km/h. Citro&euml;n C5 Aircross 2022, i prezzi del restyling Hybrid, benzina e Diesel       

La Casa francese ha svelato una inedita versione della Ami, pensata per adattarsi a terreni di ogni tipo

Citroën My Ami Buggy, la piccola elettrica si prepara all'avventura

Non &egrave; uno Sport Utility, non &egrave; una berlina, non &egrave; una station wagon. La nuova C5 X &egrave; la futura ammiraglia di Citro&euml;n. Rompe gli schemi ed ambisce a rappresentare il design del futuro in tema di automobili prendendo il meglio delle tre categorie. Il comfort tipico di una berlina, lo spazio a bordo e la versatilit&agrave; di carico di una station wagon e la posizione di guida rialzata che ispira sicurezza che proviene tipicamente dai Suv.    Come &egrave; fatta fuori  La nuova C5 X &egrave; un crossover di profilo allungato, vagamente a goccia, di grandi dimensioni (480 cm) e un&rsquo;altezza limitata a 148 cm che segna il ritorno della Citro&euml;n nel campo delle grandi berline per cui il marchio francese era celebre negli anni Settanta. Nella testa di chi l&rsquo;ha progettata vorrebbe ispirarsi a vetture come la DS Pallas, la CX e anche la XM. Ecco perch&eacute; nel nome di questa C5 c&rsquo;&egrave; anche la lettera &ldquo;X&rdquo; che in tutto il mondo automobilistico farebbe venire in mente un veicolo ispirato all&rsquo;off-road come un Suv, mentre in questo caso non c&rsquo;entra niente e richiama invece la famosa CX degli anni Settanta, oppure la concept CXperience presentata cinque anni fa al salone di Parigi.  All&#39;insegna del confort e della tecnologia  Per mantenersi al passo con la fama delle antenate, questa nuova Citroen vuole offrire le peculiarit&agrave; tipiche del marchio francese: grande confort a bordo, tecnologia &ldquo;facile&rdquo; e intuitiva per tutti e un prezzo il pi&ugrave; possibile popolare. Per raggiungere un elevato comfort di bordo Citro&euml;n ha lavorato su diversi fronti fra cui sedili sterzo e sospensioni. I sedili sono realizzati con speciali imbottiture e schiume poliuretaniche a spessore differenziato che non fanno sprofondare nel sedile stesso ma contribuiscono a tenere eretti busto e schiena. Poi a dare un importante contributo al comfort ci sono le sospensioni C.A.C. (acronimo di Citro&euml;n Advanced Confort) gi&agrave; viste sulla C5 Aircross, la cui particolarit&agrave; &egrave; l&rsquo;essere dotate di smorzatori inseriti nello stelo dell&rsquo;ammortizzatore che riducono le microvibrazioni del fondo stradale.  Inoltre sulla versione hybrid della CX5 X, che &egrave; pi&ugrave; pesante per via della massa extra della batteria, le sospensioni sono di tipo &ldquo;attivo&rdquo;. Ovvero usano un sistema a controllo elettronico che gestisce il flusso dell&rsquo;olio nello stelo per migliorare ulteriormente lo smorzamento. Peccato non si possano avere nemmeno in optional sulle C5 X a motore soltanto termico.  Le dotazioni di bordo  La tecnologia invece verte attorno a un nuovo sistema di infotainment con uno schermo di grande diagonale (12&rdquo;) che domina la plancia centrale; lo schermo &egrave; personalizzabile con widget proprio come un tablet e prevede anche l&rsquo;azionamento vocale di tutte le funzioni. In pi&ugrave; c&rsquo;&egrave; anche un nuovo head up display con numerose informazioni proiettate sul vetro. Non mancano anche gli Adas di secondo livello, ovvero sistemi di assistenza alla guida che prevedono anche l&rsquo;avviso della corsia e il richiamo della macchina al centro della carreggiata quando ci si distrae.  Addio al Diesel  Grande novit&agrave; nei motori, dove la C5 X rinuncia clamorosamente al Diesel, propulsore che a causa della campagna denigratoria cui &egrave; stato oggetto da parte degli ambientalisti ormai &egrave; in netto calo fra le preferenze del pubblico. Per cui la C5 X dispone soltanto di propulsori a benzina oppure ibridi plug-in. La versione d&rsquo;ingresso avr&agrave; il PureTech 1.2 litri tre cilindri da 130 cavalli mentre la versione di mezzo monta il Puretech 1.6 litri quattro cilindri da 180 cv. Ma Citro&euml;n punta moltissimo sulla versione pi&ugrave; potente, l&rsquo;ibrido plug-in che con l&rsquo;aggiunta di un motore elettrico da 81,4 kW porta la potenza complessiva a 225 cavalli. &Egrave; lo stesso powertrain delle Peugeot 308 e 508. Tutti i modelli C5 X sono disponibili con il cambio AET8 automatico 8 marce.  La versione della nostra prova  Per renderci conto delle qualit&agrave; di comfort della nuova C5 X abbiamo scelto di guidare la versione ibrida plug-in, la pi&ugrave; accessoriata (ma anche costosa: parte da 45mila euro). La prima impressione &egrave; davvero positiva: l&rsquo;auto &egrave; comodissima una volta sprofondati nei sedili; la posizione di guida &egrave; rialzata come quella di uno Sport Utility. Addirittura, secondo Citro&euml;n, l&rsquo;occhio del guidatore medio sulla C5 X si viene a trovare a 1186 mm rispetto al piano stradale, quindi in posizione piuttosto elevata e questo assetto di guida alto contribuisce a infondere l&rsquo;impressione di meglio controllare e dominare la strada. Tutto ci&ograve; d&agrave; una sensazione di maggiore sicurezza che l&rsquo;utente - specialmente il pubblico femminile &ndash; da sempre apprezza negli Sport Utility e sicuramente gradir&agrave; su quest&rsquo;auto.  Quando la strada si fa ondulata, le sospensioni attive che gestiscono lo smorzamento fanno davvero sentire il proprio beneficio: sembra di viaggiare su un biliardo. Peccato che la sospensione attiva non sia estesa anche alle versioni inferiori. Le quali per&ograve; montano di serie anch&rsquo;esse le ruote di grande diametro, da 19&rdquo; che contribuiscono a rendere pi&ugrave; aggressivo l&rsquo;impatto esteriore dell&rsquo;auto.  L&rsquo;abitabilit&agrave; &egrave; immensa e una piccola valigia, nel grande baule da 545 litri sembra quasi perdersi. Sollevando la paratia che ricopre il fondo del baule, nella versione ibrida, si pu&ograve; osservare un grande parallelepipedo grigio che &egrave; la batteria agli ioni di litio da 12,4 kilowattora.  Quanto fa in elettrico  La sua capacit&agrave; garantisce circa 50 km di autonomia in solo elettrico. Uno dei vantaggi della C5 X &egrave; che in optional (400 &euro;) si pu&ograve; avere l&rsquo;inverter di maggior potenza che consente di ricaricare la batteria dalle colonnine a 7,4 kWh invece che a 3,6 kWh permettendo di fare il pieno di elettricit&agrave; in un&rsquo;ora e mezzo di invece che nelle consuete tre ore di altre PHEV.  Pregi e difetti  L&rsquo;infotainment pare piuttosto intuitivo: la schermata &egrave; a widget che possono scorrere scoprendo varie funzionalit&agrave; ma se ci si perde nello sfogliare le funzioni ci sono alla base dello schermo due tasti fisici, &ldquo;home&rdquo; e &ldquo;vehicle&rdquo;, riconoscibili da intuitive icone, che permettono rapidamente di tornare alle funzioni pi&ugrave; importanti, quali il navigatore oppure il computer di bordo che tiene traccia dei consumi.  Eccellente anche il nuovo head up display che &egrave; formato maxi: la sua proiezione sul parabrezza &egrave; vistosamente grande e visualizza non soltanto le classiche indicazioni con valore della velocit&agrave; e limiti stradali ma anche una completa mappa cartografica per seguire il percorso durante la navigazione. Tra i pochi difetti riscontrati nel nostro test abbiamo rilevato una scarsa visibilit&agrave; dal lunotto posteriore per via della forma allungata del vetro del portellone e della presenza di uno spoiler; inoltre &egrave; positivo il fatto che Citro&euml;n non si sia fatta sedurre dall&rsquo;idea di utilizzare scomodi comandi touch: la regolazione del volume della radio e del climatizzatore &egrave; demandata a pregevoli pomelli rotanti, fisici, come si usava una volta, pratici e immediati nell&rsquo;uso. Peccato soltanto che il comando del volume sia sul lato estremo a destra della plancia, ben lontano dal posto guida. Scelta che obbliga il conducente ad allungare scomodamente il braccio per alzare e abbassare il volume. Non c&rsquo;era un posto pi&ugrave; centrale per collocarlo?  Versioni e prezzi  In definitiva, la Citro&euml;n C5 X si rivela nella guida un&rsquo;ottima granturismo. Intendiamoci, non &egrave; un&rsquo;auto sportiva dalle accelerazioni fulminanti, anzi la 130 tre cilindri appare anche piuttosto pigra quando si deve effettuare un sorpasso per via della massa non indifferente (19 quintali) mentre la Plug-in &egrave; pi&ugrave; brillante per via della coppia extra garantita dal motore elettrico. Per&ograve; la C5 X &egrave; una grande passista: l&rsquo;auto ideale per affrontare lunghi viaggi nel massimo comfort. Dopo ore di guida non si accusa alcun affaticamento perch&eacute; tutto, dalla posizione di guida alla seduta, dalla dolcezza del volante fino alla fluidit&agrave; delle sospensioni, &egrave; pensato per una guida rilassante. I prezzi partono da 33.250 &euro; della Puretech 130 passando per i 37.750 &euro; della versione 180 fino a 45.250 euro, prezzo di partenza della versione ibrida plug-in e gli allestimenti sono tre: Feel Pack, Shine e Shine Pack.   

La nuova vettura al top della gamma del Double Chevron &egrave; in vendita in Italia a partire da 33.250 euro. Abbiamo provato al versione ibirida plug-in guarda qui i pregi e i difetti

Citroen C5 X, la nuova ammiraglia alla prova

        Si rinnova anche per questo 2022 l&rsquo;impegno di Citro&euml;n come partner dello storico team di ciclismo AG2R. La Casa del Double Chevron, nel doppio ruolo di sponsor e di partner, si occuper&agrave; anche quest&rsquo;anno di fornire veicoli alla squadra sportiva francese, attiva sin dal 1992 e protagonista delle competizioni ciclistiche ai massimi livelli. Sono ben 26 le vetture Citro&euml;n in dotazione ad AG2R, tra cui numerosi esemplari con alimentazione ibrida plug-in e, a breve, una flotta delle nuovissime C5 X, anch&rsquo;esse elettrificate. Fitto il calendario della squadra, tra allenamenti e gare: incluse quelle in Italia, che oltre a essere una delle nazioni con il maggior interesse verso il ciclismo &egrave; anche il secondo mercato globale per Citro&euml;n dopo la stessa Francia. Citro&euml;n C5 Aircross 2022, i prezzi del restyling Hybrid, benzina e Diesel  Citro&euml;n-AG2R, stretta collaborazione &Egrave; cominciata nel 2021 la collaborazione tra la squadra ciclistica AG2R e Citro&euml;n, che ha dato vita all&rsquo;AG2R Citro&euml;n Team. Un nome che non fa mistero della stretta collaborazione tra la Casa automobilistica e la squadra sportiva diretta da Vincent Lavenu, sia a livello commerciale che organizzativo. Citro&euml;n, infatti, oltre a sponsorizzare gli atleti del team, si occupa di fornire le auto che vengono utilizzate sia in gara che in allenamento. Una flotta di 26 veicoli tra C5 Aircross, anche in versione hybrid plug-in, e SpaceTourer. Quest&rsquo;anno la flotta verr&agrave; in parte rinnovata con la nuova C5 Aircross e con l'inedita C5 X, entrambe in versione ibrida ricaricabile. Quello delle automobili &egrave; un ruolo fondamentale, nel mondo del ciclismo, per fornire assistenza e supporto, oltre che per il trasporto di pezzi di ricambio, biciclette di scorta &ndash; ogni vettura pu&ograve; sostenerne fino a 7 sul tetto &ndash; personale medico con attrezzature di soccorso, e cos&igrave; via. Lo spazio &egrave; infatti il primo requisito che le auto dei team ciclistici devono garantire, ma non solo. Nel corso di allenamenti e gare il personale delle squadre trascorre numerose ore a bordo, per cui &egrave; necessario che sia assicurato anche un elevato livello di comfort.  Citro&euml;n, gamma tutta elettrificata entro il 2025 Protagonisti nel ciclismo Fondato nel 1992, il team francese AG2R &egrave; uno dei pi&ugrave; importanti a livello globale, con un palmar&egrave;s ricco di successi e una lunga storia tra le competizioni pi&ugrave; prestigiose al mondo. Nel 2021, primo anno di partnership con Citro&euml;n, il team guidato dal manager Vincent Lavenu e dal direttore sportivo Laurent Biondi ha ottenuto 12 vittorie, di cui 3 nei grandi giri, tra Giro d&rsquo;Italia, Tour de France e Vuelta a Espa&ntilde;a. Gli atleti del team rappresentano ben 9 nazionalit&agrave;, e tra loro c&rsquo;&egrave; anche un italiano, Andrea Vendrame. Molto bassa l&rsquo;et&agrave; media dei ciclisti di AG2R Citro&euml;n Team, molti dei quali sono talenti coltivati &ldquo;in casa&rdquo;. Nel 2021, la squadra si &egrave; piazzata all&rsquo;ottavo posto della classifica globale UCI. Ambiziosi gli obiettivi della stagione 2022, che vedr&agrave; il team impegnato in oltre 100 gare, tra cui numerosi giri italiani. Nuova Citro&euml;n C3 Aircross, la prova su strada       

Seconda stagione insieme per Citro&euml;n e il team di ciclismo francese AG2R, che avr&agrave; in dotazione 26 vetture della Casa del Double Chevron, inclusa la nuova C5 X

Citroën e AG2R, si rinnova la partnership con la squadra ciclistica francese

        Il restyling &egrave; decisamente rilevante, perch&eacute; stravolge il volto di Citroen C5 Aircross 2022. Lo fa in meglio, offrendo linee pi&ugrave; angolate ai nuovi gruppi ottici e un'integrazione ben riuscita con la calandra. Abbiamo gi&agrave; imparato a conoscerne le novit&agrave;, che spaziano dallo stile agli Adas, fino a una connettivit&agrave; di bordo superiore. Ecco, per C5 Aircross restyling &egrave; tempo di presentarsi sul mercato. Lo fa aprendo gli ordini sul mercato italiano, dove il debutto nelle concessionarie &egrave; previsto nel mese di giugno. Due motorizzazioni turbo benzina e diesel si affiancano alla proposta Hybrid. Un plug-in da 225 cavalli, due ruote motrici ma, soprattutto, 55 km di autonomia in modalit&agrave; elettrica.  I prezzi Si parte dai&nbsp; 42.350 euro in allestimento Feel, che non fa il prezzo d'attacco della gamma in generale, poich&eacute; &egrave; Live l'allestimento d'ingresso al mondo C5 Aircross. Da 28.700 euro, cos&igrave; la motorizzazione benzina 130 cavalli Live.&nbsp; Dotazione di serie Una proposta caratterizzata dall'Adas dell'avviso del superamento involontario di corsia, cruise control di serie, come anche i sedili scorrevoli longitudinalmente. I sensori posteriori aiutano nelle manovre in retromarcia, mentre il sedile di guida con regolazione lombare assicura un extra di comfort. Da Live a Feel, secondo step che introduce l'infotainment da 10 pollici, la retrocamera, la strumentazione da 12,3 pollici, i cerchi da 18 pollici. Ancora, il climatizzatore bi-zona. Feel Pack (31.700 euro con motore 1.2 PureTech 130 cv, 33.200 il 130 cv diesel) arricchisce ulteriormente di contenuti il C5 Aircross, introducendo lo specchietto retrovisore fotocromatico, i cerchi in lega diamantati, il navigatore satellitare e l'accesso a bordo - nonch&eacute; l'avvio dell'auto - keyless. LEGGI ANCHE - Centro Prove, i 10 Suv plug-in hybrid che consumano di meno Baricentrica per il posizionamento in gamma &egrave; l'edizione speciale C-Series. Dal Feel Pack &nbsp;si parte per aggiungere la navigazione connessa, la ConnectBox, mentre sulla proposta Hybrid troviamo i vetri stratificati. Al top di gamma appartengono i due "mondi" Shine e Shine Pack. Cruise control attivo, monitoraggio dell'angolo cieco, frenata autonoma d'emergenza avanzata, automatismo sui fari abbaglianti sono soluzioni standard, come il rivestimento in misto Alcantara e tessuto simil pelle. Shine Pack (36.700 euro con motore diesel 130 cv e cambio manuale, 37.200 euro con turbo benzina automatico 8 marce), infine, spicca per i cerchi da 19 pollici nella dotazione, i rivestimenti in pelle Pieno Fiore, le sedute anteriori riscaldate e quella del guidatore regolabile elettricamente. Importante la presenza di serie del Livello 2, Highway Driver Assist.       

Sei allestimenti, tre motorizzazioni, l'uscita sul mercato a giugno. Il suv C5 Aircross restyling &egrave; gi&agrave; ordinabile&nbsp;

Citroen C5 Aircross 2022, i prezzi del restyling Hybrid, benzina e diesel

        L'epilogo era ampiamente previsto, sin dall'annuncio dell'acquisizione da parte di Toyota dell'impianto di Kolin, Repubblica Ceca. Ora, la produzione di Citroen C1 &egrave; giunta al capolinea. Modello figlio di un progetto a pi&ugrave; mani, che coinvolse PSA e Toyota e diede vita nel 2005 alla joint venture dalla quale sono nate Aygo, C1 e Peugeot 107/108, il futuro riserver&agrave; altro ai marchi del Gruppo Stellantis che non un rilancio sullo schema adottato con le tre "sorelle". Citroen Ami o il salto C3 Citroen presidia il segmento B con l'utilitaria C3 e offre una proposta di mobilit&agrave; per gli spostamenti in ambito urbano con l'elettrica Ami. Parliamo evidentemente di una microcar per dimensioni, 2,41 metri non possono garantire la funzionalit&agrave; di una citycar ordinaria come C1, da 3,46 metri, quattro posti e un bagagliaio sufficiente alle necessit&agrave; di tutti i giorni. In compenso, l'omologazione quadriciclo consente di guidare la Ami con la patente AM.&nbsp;&Egrave; elettrica e apre le porte dei centri urbani.&nbsp; Case e citycar Il "che fare" interessa svariati marchi fino a oggi presenti nel segmento A. C'&egrave; chi si &egrave; impegnato con nuove forze e sempre sul versante di una proposta con motore benzina, vedi Toyota Aygo X.&nbsp; C'&egrave; chi andr&agrave; a ristrutturare l'intera proposta nei segmenti A e B, come nel caso di Fiat, in casa Stellantis con i fari puntati su di s&eacute; per le importanti novit&agrave; in arrivo nei prossimi 24 mesi. LEGGI ANCHE - Fiat Panda 2022, il model year anticipato su Facebook? Poi c'&egrave; la proposta di un elettrico dai prezzi aggressivi, merito degli incentivi sul mercato italiano, e con una carrozzeria da citycar vera, qual &egrave; Dacia Spring. Un panorama pi&ugrave; che mai variegato. C'&egrave; chi sta temporeggiando, come Volkswagen dopo una formula simile a quella percorsa da C1/108/Aygo, interpretando la materia con Seat Mii, Skoda Citigo e Volkswagen up!: quest'ultima resiste in forma elettrica, le varianti termiche sono state accantonate. Il segmento A quale porta d'accesso alla mobilit&agrave;, nel quale il fattore prezzo resta fondamentale, pur con proposte basiche nella dotazione. Elementi in sofferenza quando abbinati all'elettrico, per i costi inevitabilmente superiori della tecnologia.&nbsp; In questo scenario, Citroen C1 &egrave; giunta al capolinea, dopo 196 mila esemplari venduti in Italia su due generazioni e 16 anni di commercializzazione sul mercato.&nbsp;       

La citycar &egrave; giunta al capolinea dopo due generazioni e quasi 200 mila esemplari venduti in Italia. Il panorama nel segmento A &egrave; pi&ugrave; che mai incerto, tra timidi accenni di elettrico, conferme di modelli benzina e attesa

Citroen C1, fine del viaggio: stop alla produzione

Un nuovo frontale, linee pi&ugrave; decise e meno tondeggianti, e un abitacolo migliorato nel comfort e nelle dotazioni. Si presenta cos&igrave; il restyling della Citroen C5 Aircross, il SUV medio del Double Chevron che, per rimanere al passo con i tempi, punta su&nbsp;look e tecnologie pi&ugrave; moderni per questo aggiornamento di met&agrave; carriera.    Come cambia fuori  Le dimensioni e le proporzioni restano le stesse. La vettura &egrave; lunga 4.5 metri, larga 1,84 m, alta 1,67 m e con il passo di 2,73, mentre la prima vera novit&agrave; riguarda la parte frontale, totalmente ridisegnata. I proiettori a LED sono integrati nella mascherina e sono idealmente uniti da due linee cromate che hanno l&rsquo;effetto di rendere pi&ugrave; evidente, al centro della firma luminosa, il logo della Casa. La parte bassa del frontale, invece, &egrave; caratterizzata dal nuovo paraurti impostato sullo stile gi&agrave; visto C4 e C5X, e dotato di due nuove prese d&rsquo;aria su entrambi i lati deputate alla pulizia dei flussi verso le ruote anteriori per contribuire al miglioramento della penetrazione aerodinamica. L&rsquo;impostazione della fiancata non cambia rispetto al modello pretendete e conferma anche le protezioni della parte inferiore, gli Airbump, mentre al retrotreno la novit&agrave; &egrave; rappresentata dall&rsquo;inedito disegno dei fari. Le altre novit&agrave; di stile sono rappresentate dai cerchi da 18&rdquo; in nero lucido e dall&rsquo;arrivo in gamma della tonalit&agrave; Eclipse Blue.  Interni sempre pi&ugrave; confortevoli e digitali  Nell&rsquo;abitacolo della C5 Aircross spicca l&rsquo;interfaccia di controllo dell&rsquo;infotelematica, il touch pad da 10&rdquo; posto in alto e al centro della plancia. Digitale anche la strumentazione, che ha come hardware uno schermo da 12,3&rdquo; dalle schermate completamente personalizzabili a seconda delle esigenze del guidatore. Infine, sul tunnel centrale nelle versioni dotate di cambio automatico, la leva lascia il posto ai tasti per la selezione di marcia e modalit&agrave; di guida.  Come sempre in casa Citroen, grande attenzione &egrave; stata riservata al comfort. Sono disponibili, infatti, i sedili Advanced Comfort - usati su C4 e C5X - dotati di imbottitura maggiore e funzione di riscaldamento e massaggio dedicata per le poltrone anteriori. Vita a bordo che diventa cos&igrave; pi&ugrave; comoda, ma anche pi&ugrave; sicura con l&rsquo;adozione degli ADAS di secondo livello.  Motori, sotto al cofano nessuna novit&agrave;  Non ci sono novit&agrave; per quanto riguarda la famiglia dei propulsori. Confermati il 1.2 benzina da 130 cv e il 1.5 Diesel da 130 cv. Al vertice della gamma resta la versione ibrida plug-in spinta dal 1.6 a benzina e che pu&ograve; contare su 225 cv di potenza complessiva di sistema.  Non sono stati ancora annunciati i prezzi, la Citroen C5 Aircross &egrave; attesa nelle concessionarie in estate. 

Il SUV francese si aggiorna con estetica rivista e corretta sia all&rsquo;esterno, sia nell&rsquo;abitacolo, guadagnano anche una dotazione tecnologica pi&ugrave; completa

Citroen C5 Aircross, cambia il volto con il restyling 2022

Citro&euml;n punta tutto sull&#39;elettrificazione: gi&agrave; forte di una gamma che spazia dalla piccolissima Ami all&#39;ammiraglia C5 X, la Casa francese offrir&agrave; nei prossimi anni sempre pi&ugrave; modelli a batteria. L&#39;obiettivo &egrave; quello di avere, entro il 2025, almeno una versione elettrificata per ogni modello Citro&euml;n, tra elettriche pure e ibride plug-in. Intanto, nonostante la crisi dei semiconduttori, le vendite delle vetture a batteria della Casa transalpina continuano a crescere. Comfort e servizi i punti di forza su cui Citro&euml;n punta per la sua transizione ecologica.  Citroen Ami, la pi&ugrave; piccola e lenta auto della Polizia    Citro&euml;n, offensiva elettrica  La rivoluzione elettrica di Citro&euml;n &egrave; cominciata nel 2019. Oggi, a due anni di distanza, la Casa francese conta gi&agrave; numerosi modelli a batteria, per una gamma che parte dai quadricicli e arriva ai veicoli commerciali leggeri. L&#39;offerta si apre infatti con la piccola Ami, guidabile dai 14 anni e con 75 km di autonomia, pensata per i brevi spostamenti cittadini. L&#39;altra elettrica pura presente nei listini del Double Chevron &egrave; la &euml;-C4, che offre invece 357 km di autonomia, grazie alla batteria da 50 kWh. Secondo la Casa, attualmente una C4 su quattro tra quelle vendute &egrave; elettrica, a dimostrazione di un crescente interesse per questo tipo di veicoli.  Presenti anche due modelli plug-in hybrid: la C5 Aircross, primo modello elettrificato del Marchio, forte di 55 km di autonomia in modalit&agrave; a zero emissioni di una potenza di sistema di 225 cavalli, e la nuova C5 X. Quest&#39;ultima ha assunto il ruolo di &ldquo;ammiraglia&rdquo; del brand, reinterpretando il segmento D con una formula a met&agrave; tra il Suv, la berlina tradizionale e la monovolume. Per lei l&#39;autonomia in elettrico &egrave; di 50 km, con una velocit&agrave; massima di 135 km/h.  Citro&euml;n Skate, la mobilit&agrave; di domani &egrave; formato skateboard  Veicoli commerciali a zero emissioni  Grande importanza nella gamma elettrificata di Citro&euml;n l&#39;hanno i veicoli commerciali. A partire dalla stessa Ami, che viene proposta in una versione Cargo sviluppata per le consegne dell&#39;ultimo miglio, e garantisce 400 litri di capacit&agrave;. Completamente elettrici anche &euml;-Space ed &euml;-Berlingo, proposti sia in versione per il trasporto dei passeggeri che in quella furgonata per le merci. Entrambi, precisa la Casa francese, offrono le stesse caratteristiche di quelli con motore endotermico.  Punto di forza di Citro&euml;n &egrave; sempre stato il comfort, che sui modelli elettrificati viene portati a livelli ancora superiori grazie al minore rumore e all&#39;assenza di vibrazioni e odori. Comfort che, come concetto, viene esteso non solo al viaggio ma anche a tutto ci&ograve; che concerne l&#39;uso della vettura, a partire dalle ricariche. Il Marchio francese, infatti, mette a disposizione una serie di servizi che vanno dall&#39;installazione della wallbox alle applicazioni per rintracciare e utilizzare le colonnine pubbliche.  Nuova Citroen C3 Aircross, la prova su strada  Il futuro elettrificato di Citro&euml;n  L&#39;offensiva di Citro&euml;n sul fronte dell&#39;elettrificazione non si ferma: nei prossimi anni verranno introdotte man mano nuove versioni full electric e ibride, con l&#39;obiettivo di offrire almeno una variante a batteria per ogni modello a listino entro il 2025. Per quell&#39;anno, le elettrificate costituiranno il 30% delle vendite del brand, per poi arrivare al 70% entro il 2030. Obiettivi ambiziosi, a cui Citro&euml;n lavora insieme a tutto il Gruppo Stellantis. Anche con un occhio all&#39;idrogeno.  Citro&euml;n Saxo VTS, la magica francese tutto pepe 

Citro&euml;n ha annunciato i suoi obiettivi per l&#39;elettrificazione della gamma, mostrando i suoi modelli a zero emissioni e ibridi gi&agrave; in commercio

Citro&euml;n, gamma tutta elettrificata entro il 2025

Negli anni &lsquo;90 abbiamo vissuto il periodo d&rsquo;oro delle compatte pepate francesi: sono stati anni magici e indimenticabili per molti, anni di guidate veloci e nervose con la ruota interna alzata, anni culminati nelle leggendaria Renault Clio Williams o, per restare all&rsquo;interno di una cilindrata pi&ugrave; contenuta, nella Peugeot 106 Rallye e nella sua gemella diversa Citro&euml;n Saxo VTS.  Le gemelle dei Rallye  Entrambe basate sul pianale della sbarazzina Citro&euml;n AX Sport, la 106 e la Saxo sono pressoch&eacute; identiche sotto tutti gli aspetti, ma, essendo arrivata molto prima della Saxo, la 106 raccoglie molti pi&ugrave; fan ed ha iniziato sin da subito a riempire i cuori degli appassionati e i primi posti delle classifiche dei Gruppi A e N nei rally.    Meno &ldquo;esotica&rdquo; e purtroppo finita vittima del tuning becero degli anni &lsquo;90 - primi anni 2000, la Saxo condivideva con la 106 non solo le linee di produzione ma anche alcuni lamierati e, se nelle versioni pi&ugrave; rilassate era una tranquilla utilitaria da utilizzo prettamente cittadino, lo stesso non si pu&ograve; dire della sua versione top di gamma, la Saxo VTS (che in francese suona come &ldquo;Vit&egrave;sse&rdquo;, velocit&agrave;).  Nuova Citroen C3 Aircross, la prova su strada  La meccanica  Questo risultato &egrave; stato ottenuto infilando l&rsquo;1.6 16V da 118 cv in una vettura di appena 900 kg appoggiata su un sistema di sospensioni a quattro ruote indipendenti, MacPherson davanti e bracci tirati con barre di torsione al posteriore. Ad aiutarci nelle staccate pi&ugrave; impegnative c&rsquo;&egrave; un impianto frenante a quattro freni a disco, sufficiente per tenere a bada un&rsquo;auto caratterizzata da un comportamento su strada invidiabile, sia in termini di velocit&agrave; pura che per quanto riguarda la dinamica di guida. Portata a sgranchirsi i semiassi lungo un passo di montagna e presa confidenza con un modo tutto francese di fare le auto sportive (un volta, ora con questo schema sospensivo posteriore non se ne fanno pi&ugrave;), la Saxo VTS regaler&agrave; momenti di vera estasi: stacca, scala, punta dentro e gi&ugrave; gas. &Egrave; la curva di coppia del motore aspirato, &egrave; il rilascio della potenza in maniera efficiente e lineare a percorrere e a chiudere la curva. Sembra quasi magia.  Citro&euml;n C5 X, sfida alle berline tedesche  La magia del retrotreno  Ed il retrotreno &egrave; l&igrave;, sempre attivo e parte integrante dell&rsquo;esperienza di guida di questa vettura: molto leggero e ballerino a volte - specie nelle staccate pi&ugrave; cattive - sembra che voglia sorpassarvi ma &egrave; solo una sensazione. Lavorando bene con il gas, il retrotreno invece che superarvi, spinge, caricando l&rsquo;avantreno e le ruote sterzanti di grip meccanico, rendendole precise come due bisturi in mano ad un chirurgo. La Saxo VTS &egrave; infatti una trazione anteriore particolare: non &egrave; solo il motore e l&rsquo;avantreno a lavorare: &egrave; tutto il telaio che prende quel che sta succedendo davanti e lo trasferisce dietro rendendo il retrotreno tanto attivo e presente, piuttosto che lasciarlo come un inerte vagone a seguire.  A completare il quadro c&rsquo;&egrave; un motore insospettabilmente sveglio e voglioso di giri; dal minimo vince l&rsquo;inerzia con estrema facilit&agrave; per poi lanciarsi verso il limitatore con una esuberanza spesso riservata ad altri tipi di motore ed un cambio preciso come pochi altri. Sembra di spostare i selettori con le dita tanto piacevole &egrave; la sensazione che trasmette alla leva. Ed &egrave; proprio questo retrotreno che lavora e che sembra sfuggire la caratteristica che rende la Saxo VTS cos&igrave; agile e divertente sui passi di montagna e cos&igrave; efficace nei rally, ma anche abbastanza insidiosa da guidare in strada se, come detto, non la si domina con riguardo. Di racconti, anche di piloti, che hanno lasciato queste auto contro i guardrail per dei sovrasterzi in rilascio ne &egrave; pieno il mondo.  Un&#39;auto rara  La Saxo &egrave; agile e veloce, affamata di giri, precisa in ingresso curva a patto che venga trattata bene e che, MAI, si molli il gas in maniera repentina con le ruote anteriori girate. In ogni caso, tutte le volte che riuscirete a sopravvivere al giretto in montagna, scenderete col sorriso tra le labbra e vi sentirete dei veri rallysti. L&rsquo;unico vero difetto della Saxo VTS &egrave; che oggi &egrave; difficilissimo trovarne un esemplare originale o modificato con cognizione, oppure che non abbia passato 220.000 km percorsi a limitatore come muletto per provare le speciali. Chi le ha, giustamente se le tiene, perch&eacute; sono auto fantastiche, come ormai sfortunatamente non ne fanno pi&ugrave;.  Citro&euml;n, il listino di Auto 

Basata sul pianale della AX Sport, garantisce una guida da sorriso con il 1.6 da 118 cavalli, grazie a una trazione anteriore che si trasferisce al posteriore con una leggerezza imbarazzante

Citro&euml;n Saxo VTS, la magica francese tutto pepe

Le auto possono marciare senza una delle quattro ruote? Certo, ma ovviamente con tre ruote non possono essere stabili come con le quattro regolari. C&#39;&egrave; chi per&ograve; sfrutta questa possibilit&agrave; per effettuare alcuni &quot;magheggi&quot; e andare a velocit&agrave; sostenuta anche con sole tre ruote. A dimostrarlo, un video con protagoniste due Citroen Xantia.  ECCO PERCH&Eacute; CORRONO SU TRE RUOTE  Il filmato &egrave; ambientato in un non meglio precisato luogo in Medio Oriente, e mostra due Xantia (famosa berlina proposta dal marchio francese negli anni &#39;90) su tre ruote viaggiare a quasi 200 km/h di velocit&agrave; in autostrada. Una manovra ovviamente pericolosissima, e che &egrave; possibile per dei precisi motivi. Infatti, le Xantia in questione, cos&igrave; come tanti altri modelli Citroen, sono dotate delle sospensioni idropneumatiche, create proprio dalla stessa Casa parigina, dispositivi che agendo sui due assali compensano eventuali variazioni di carico (proprio come la mancanza di una ruota) correggendo l&#39;altezza e mantenendo l&#39;assetto in orizzontale.  Follia in autostrada: a 308 km/h con la Mercedes C63 AMG di pap&agrave;  FOLLIA DA NON IMITARE  Grazie alle Hydractive, controllate dal compurer di bordo, le Xantia possono viaggiare come delle auto normali nonostante siano sprovviste di una ruota. I protagonisti del video per fortuna viaggiano su una strada semideserta, ma le velocit&agrave; che toccano (da 180 fino anche ai 200 km/h) non sono assolutamente da emulare. In questo caso, per fortuna, nessuno si &egrave; fatto niente.   

Protagoniste di un video girato in Medio Oriente, due Citroen Xantia con sole tre ruote che riescono nel loro intento grazie all&#39;aiuto delle sospensioni idropneumatiche

In autostrada senza una ruota: follia a 200 km/h! VIDEO

        Non &egrave; facile fare concorrenza ai costruttori tedeschi quando di tratta di berline di prestigio. Pochi ci sono riusciti e in molti hanno dovuto alzare bandiera bianca anche per una questione di immagine oltre che qualit&agrave;. Adesso ci riprova la Citro&euml;n con la C5 X, nuova ammiraglia di famiglia che &egrave; stata presentata fisicamente in attesa del lancio nella seconda parte dell&rsquo;anno e vendite che inizieranno presumibilmente tra dicembre e l&rsquo;inizio del 2022. I responsabili del Marchio francese si sentono abbastanza sicuri di una vettura che ha una linea moderna e caratteristica pur senza arrivare all&rsquo;apice irripetibile della DS, la Citro&euml;n di maggior prestigio di sempre. La C5 X vuole essere piuttosto la Citro&euml;n pi&ugrave; avanzata di sempre.  La scheda tecnica L&rsquo;obiettivo primario &egrave; quello di arrivare al massimo livello di comfort possibile. L&rsquo;abitabilit&agrave;, in particolare sui sedili posteriori, &egrave; garantita da generose dimensioni esterne, con una lunghezza di 4805 mm, un passo di ben 2785 mm e una larghezza di 1865 mm. Di rigore le sospensioni attive con controlli avanzati che promettono una comodit&agrave; di livello superiore agli occupanti. Finiti con cuciture e impunture di prestigio, i sedili sono realizzati con un&rsquo;imbottitura speciale formata da schiume ad alta densit&agrave; per un ottimale sostegno del corpo. La plancia &egrave; moderna, resa quasi futuristica dal grande touchscreen centrale da 12&rdquo; di comando del sistema di infotainment. Non mancano tutti i dispositivi di sicurezza e assistenza alla guida, che pu&ograve; essere di tipo semiautonomo di secondo livello, oltre a un rinnovato head-up display a colori e con proiezione delle immagini in tre dimensioni sul parabrezza. Il bagagliaio, da parte sua, ha un volume minimo di 545 litri, aumentabili a 1640 con l&rsquo;abbattimento degli schienali posteriori. I motori al lancio Per quanto riguarda le versioni, &egrave; annunciata quella ibrida plug-in da 225 cavalli con un&rsquo;autonomia elettrica di circa 50 km sino a una velocit&agrave; massima di 135 km/h. Ad essa saranno affiancate quelle a benzina mentre per i diesel sembra non esserci spazio.       

Attesa sul mercato a inizio 2022, l'ammiraglia francese punta a diventare una concorrente agguerrita delle tedesche

Citroën C5 X, sfida alle berline tedesche

Citro&euml;n C3 You! &egrave; la nuova serie speciale della piccola francese. Arriver&agrave; in concessionaria a settembre, ma &egrave; gi&agrave; prenotabile e offre una dotazione interessante.  Il prezzo di partenza &egrave; di 16.050 euro (compreso eco-incentivo) per la unica motorizzazione il 1.2 tre cilindri benzina PureTech da 83 cavalli che permette la guida anche ai neopatentati.  Dotazione votata alla praticit&agrave;, con un tocco estetico  C3 You! nasce dall&rsquo;allestimento Feel, rispetto al quale aggiunge dal punto di vista estetico all&rsquo;esterno la grafica dedicata su montanti e portiera, le finiture bianche per retrovisori, riscaldabili, e fendinebbia e i nuovi copri-cerchi da 15 pollici.  Sono sei le livree di carrozzeria disponibili: Rosso Elixir, Night Black, Soft Sand, Steel Grey, Platinium Grey e Polar White.  In abitacolo spiccano i rivestimenti in tessuto Mica Grey, sulla plancia gli inserti Satin e la radio digitale MP3 DAB con comandi al volante e altoparlanti Bluetooth.  Citro&euml;n e Wind Tre, offerta congiunta per la Ami elettrica   

Prezzo di partenza da 16.050 euro, compreso eco-incentivo, e dotazione votata alla praticit&agrave; nel quotidiano

Citro&euml;n C3 You!, serie speciale anche per neopatentati

        In un dettaglio, rimanda alla DS Pallas. La cromatura che corre sotto la linea del tetto, fino al montante posteriore. Dettagli di nuova Citroen C5, sigla al momento di comodo, perch&eacute; nell'anticipare la presentazione il prossimo 12 aprile, Citroen non ha confermato un nome che, in passato, ha identificato la berlina e la station wagon di segmento D. Sar&agrave; un capitolo del tutto nuovo quello in arrivo, un progetto sviluppato su architettura EMP2 e con la naturale proposta di motori elettrificati. Per dimensioni scopriremo un progetto simile a Peugeot 508, tra i 4,75 e i 4,80 metri di lunghezza.   Join us on April 12th. World Premiere. #NewCitro&euml;n pic.twitter.com/oZcEJJBBBO &mdash; Citro&euml;n (@Citroen) April 7, 2021    Design Non sar&agrave; una berlina ordinaria, piuttosto i muletti di sviluppo hanno segnalato un'altezza da terra quasi da crossover. Avr&agrave; una sua originalit&agrave; stilistica, ispirata dal concept CXperience, del quale restano i tratti del frontale, nelle luci a led sdoppiate e con gli elementi diurni a prolungare le linee della calandra. Linee scolpite sul cofano, poi una coda che &egrave; un po' station wagon e un po' due volumi, con tanto di spoiler doppio. Se la linea del tetto sfuma con un andamento su due livelli tra le estremit&agrave; e la parte centrale, alla base del lunotto si intravede un pi&ugrave; marcato spoiler.  Nuovo stile e nuovo nome? Sono le ultime anticipazioni del teaser diffuso da Citroen, a rivelare il volume posteriore e il disegno dei fari. Posteriore che racconta la funzionalit&agrave; di un portellone dall'apertura piuttosto regolare. Altri indizi di stile che emergono sono nel trattamento del montante posteriore, che allunga visivamente la silhouette dell'auto e fluidifica le linee dall'effetto simil-vetro. Sar&agrave; nuova Citroen C5 2021 o, piuttosto, daremo il benvenuto a un crossover-berlina dal nome inedito come lo sar&agrave; il "format" della carrozzeria?       

La sigla del modello di segmento D, sintesi di pi&ugrave; stili di carrozzeria, potrebbe non essere la stessa della berlina e station wagon proposte in passato da Citroen. I teaser anticipano un po' del desgin inedito

Nuova Citroen C5, verso la presentazione rivela lo stile

        La piccola di Citroen, la C1, arriver&agrave; a Giugno con l&rsquo;edizione speciale Millenium. Inizialmente sul mercato francese, poi probabilmente anche su quello italiano. L&rsquo;allestimento si dovrebbe aggiungere a quelli gi&agrave; disponibili, ovvero Live, Feel e Shine. La motorizzazione sar&agrave; ovviamente il benzina tre cilindri VTi 72 abbinato al cambio manuale a cinque marce.  Stile da ruote alte Citroen C1 Millennium &egrave; allineata alle preferenze del momento, ovvero uno stile da crossover, con passaruota pi&ugrave; larghi, con protezioni in plastica grezza. Un allestimento simile era stato proposto due anni fa con la C1 Urban Ride. I cerchi in lega sono da 15 pollici, il pacchetto estetico comprende anche il volante con inserti in pelle, i vetri posteriori oscurati, le finiture Metropolitan Gray. Presenti il climatizzatore, l&rsquo;impianto stereo con quattro altoparlanti e il display centrale con Mirror Screen da sette pollici. Citroen C5 sar&agrave; presentata il 12 aprile       

La citycar francese si aggiorna con una serie limitata: arriver&agrave; a giugno in Francia&nbsp;

Citroen C1 Millennium, stile da crossover

        Citroen C5, la nuova generazione della francese sar&agrave; presentata il 12 aprile. Si tratta di un grande ritorno. Dopo quattro anni saranno a listino le carrozzerie berlina, ma col portellone, e station wagon, affiancate al SUV C5 Aircross. Di fatto sar&agrave; l'ammiraglia per l'Europa. Sar&agrave; realizzata sulla piattaforma EMP2, quella utilizzata da molte vetture di PSA e nel futuro prossimo anche da Stellantis. Permetter&agrave; l'adozione di gruppi motopropulsore benzina, Diesel e ibrido plug-in. Su nuova C5 dovrebbe essere utilizzata la versione a passo lungo dell'architettura e per questo motivo essere prodotta in Cina nello stabilimento di Wuhan, dove nasce C6 per il mercato locale. L'anticipazione ci Citroen mostra, in modo essenziale, il frontale di nuova C5, che ripone gli stilemi di C4, appena arrivata sul nostro mercato. Citroen C4, il primo test I fari anteriori su due livelli e una "firma" ben riconoscibile. Al pari di nuova C4, l'altezza da terra sar&agrave; superiore rispetto alle precedenti berline e familiari, quasi da "all terrain".    pic.twitter.com/4mJqf82lJs &mdash; Citro&euml;n (@Citroen) March 19, 2021          

Berlina e wagon, realizzata sulla piattaforma EMP2 a passo lungo. Anche ibrida plug-in: il design riprender&agrave; quello di nuova C4

Citroen C5, la nuova arriva il 12 aprile: cosa sappiamo

        Aggiornata l&rsquo;utilitaria, restava il crossover Citroen C3 Aircross da rinnovare. Il restyling introduce novit&agrave; stilistiche ben pi&ugrave; incisive di quelle proposte su C3 (leggi come va su strada). In particolare &egrave; completa la riscrittura del frontale, non solo per i diversi profili della calandra ma per l&rsquo;intero compresso della fascia paraurti e dei gruppi ottici a led. Le forme si fanno pi&ugrave; spigolose e definite, superando la generale morbidezza che ha contraddistinto il modello dal debutto. Motori di Citroen C3 Aircross 2021 L&rsquo;uscita sul mercato italiano &egrave; programmata nel corso del mese di giugno, quando si potr&agrave; guidare con motori turbo benzina e turbodiesel, nei livelli di potenza 110 e 130 cavalli PureTech &ndash; il secondo con cambio automatico 6 marce -, 110 e 120 cavalli BlueHdi &ndash; cambio automatico 6 marce sul 120 cv -. A richiesta, il Citroen C3 Aircross Grip control (con Hill Descent Assist) ottimizza la trazione su fondi scivolosi e controlla la velocit&agrave; in discesa. Aspetti da &ldquo;crossover&rdquo; seppur due ruote motrici. Interni, non solo Advanced Comfort&nbsp; Se il nuovo volto &egrave; il tratto distintivo del restyling di C3 Aircross 2021, non mancano gli interventi prodotti all&rsquo;interno. Il comfort avr&agrave; le sedute Advanced Comfort abbinabili a tre degli ambienti interni, step successivi alla proposta &ldquo;base&rdquo;. Urban Blue, Metropolitan Graphite e Hype Grey, quest&rsquo;ultimo con rivestimenti in pelle e tessuto. La caratteristica dei sedili Advanced Comfort &egrave; nell&rsquo;ampiezza della seduta, nell&rsquo;alta densit&agrave; della schiuma di riempimento, con uno strato alto 15 mm che assicura un extra di comodit&agrave;. Gli accostamenti cromatici, tanto tra carrozzeria e tetto, quando all&rsquo;interno, restano il tratto distintivo nelle ampie possibilit&agrave; di personalizzazione. Ritocchi introdotti dal restyling interessano il disegno dei cerchi in lega da 16 e da 17 pollici. Infotainment Touch Pad&nbsp; Il principale degli interventi introdotti a bordo interessa, tuttavia, l&rsquo;introduzione di un nuovo infotainment, con schermo da 9 pollici. Il TouchPad Citroen &egrave; dotato di interfaccia Apple CarPlay e Android Auto via cavo, navigatore connesso e servizi Citroen Connect Assist. Dal display si potranno verificare le manovre in retromarcia, con la retrocamera Top Rear View, mentre nel campo visivo del guidatore debutta un head up display a color. Sfoglia il listino Citroen: tutti i modelli sul mercato Novit&agrave; &ndash; compresa la ricarica wireless dello smartphone - inserite in un crossover che conferma la versatilit&agrave; dello spazio a bordo, tra sedili posteriori scorrevoli per un&rsquo;escursione di 15 centimetri, capacit&agrave; di carico variabile tra 410 e 520 litri, nonch&eacute; una componente di Adas completata da sistemi come il riconoscimento della segnaletica, l&rsquo;automatismo di parcheggio e quello di conversione da abbaglianti ad anabbaglianti.        

Citroen aggiorna C3 Aircross, progetto urbano con i 4,16 metri di lunghezza. L'ampio spazio a bordo &egrave; invariato, novit&agrave; sostanziali sul design e la dotazione tecnologica: debutta lo schermo da 9 pollici

Nuova Citroen C3 Aircross 2021, restyling profondo oltre l'infotainment

Citroen C4 &egrave; trina per cuore, ma unica per stile. Mette sul piatto tre motorizzazioni, diesel, benzina ed elettrica, secondo una ricetta cara a PSA, e nel futuro prossimo a Stellantis, e un design, assieme ad altri plus, degni del retaggio del Marchio. Non a caso &egrave; una delle sette finaliste di Car of the Year 2021.  L&#39;abbiamo toccato con mano. C4 &egrave; una segmento C: lunga 4,36 metri da lontano pare una berlina, da vicino &egrave; un crossover.  L&#39;altezza minima da terra &egrave; 15,6 centrimetri, quella del posto di guida 1,22 metri (la vettura 152,5 cm): non si scappa, &egrave; pi&ugrave; di l&agrave; che di qua.    Lo stile &egrave; caratterizzato dai fari su due livelli, questo un classico per Citroen,&nbsp;e la forma a V, all&#39;anteriore e al posteriore, che ne definisce il cartattere. Assieme a una silhouette nervosa definiscono un esterno non banale.  L&#39;abitacolo si presenta spazioso, per tutte le motorizzazioni (merito della piattaforma CMP). Bella la plancia piatta, la strumentazione e il display digitali sono di facile consultazione.  Oltre i 16 vani interni c&#39;&egrave; l&#39;accessorio scorrevole (sopra al cassetto portaggetti) per sistemare il tablet per il passeggero. Una chicca: che permette quando si &egrave; im viaggio di farsi i fatti propri.    Ecumenica C4 lo &egrave;, con i suoi sedili Advanced Comfort, che abbiamo trovato ancora una volta ottima sintesi tra comodit&agrave; e sostegno. E con le sospension&nbsp;&nbsp;progressive Hydraulic Cushions, mutuate dall&#39;esperienza nel mondiale rally.  Attinge in meglio dalla banca organi del Gruppo. L&#39;offerta di motori &egrave; parallela. Turbo benzina da 130 cavalli di 1.2 litri, 3 cilindri. Diesel 1.5 litri 4 cilindri da 130 cavalli e 300 Nm di coppia. E motore elettrico da 136 cavalli, 260 Nm e batteria da 50 kWh.  Tutti i numeri della nuova C4  Dei numeri ve ne abbiamo gi&agrave; parlato. Al primo contatto C4 ha confermato doti importanti. Tutte le motorizzazioni si sono ben comportate: la vettura &egrave; sicura negli appoggi, sempre confortevolissima, ma non seduta.  Un piacere da guidare (tre le modalit&agrave;, Normal, Eco e Sport). L&#39;elettrica dichiara 350 km di autonomia nel ciclo WLTP: viaggiando senza timori, ma anche senza esagerare, bisogna mettere a bilancio circa un 15-20% in meno.  Il plus &egrave; per&ograve; la ottima elasticit&agrave; (parliamo di ripresa, non di accelerazione) nel pi&ugrave; totale silenzio, che si sposa alla perfezione con la grande comodit&agrave; della vettura.    Con bonus, rottamazione e promozione C4 PureTech 130 S&amp;S Feel Pack ha un prezzo a partire da 20.150 euro.  La elettrica &euml;-C4 Feel Pack parte da 25.650 euro. Con il finanziamento Simply Drive si possono avere tutte le motorizzazioni i con rate a parte da 199 euro al mese. 

La nuova compatta del Double Chevron &egrave; una e trina, perch&eacute;&nbsp;disponibile diesel, elettrica e benzina.&nbsp;Comfort al top come da tradizione Citroen

Citroen C4, la finalista di Car of The Year&nbsp; alla prova&nbsp;

        Citroen tenta di fare...il poker. La Casa francese presenta la nuova C4 tra le sette finaliste del premio Auto dell'Anno 2021 (clicca qui per scoprire tutte le vetture che si contenderanno il premio).Una vettura che ha gi&agrave; stupito per il suo modo di reinterpretare le forme storiche del Double Chervorn, abbandonando gli stilemi tipici delle segmento C in favore di linee sportiveggianti quasi da CUV, capaci di attrarre maggiormente la clientela. Un crossover completo di ogni comfort e accessorio. E se si va a scorrere l'albo d'oro per scoprire i modelli Citroen che hanno gi&agrave; vinto il titolo, si evince come l'innovazione e la comodit&agrave; siano state le armi per trionfare anche in passato.  CITROEN GS: CAR OF THE YEAR 1971 S&igrave;, perch&eacute; il desiderio di Citroen di interrompere con i soliti schemi si vede gi&agrave; a inizio anni '70. Si entra in una nuova fase creativa, e il Marchio di Rueil-Malmaison sperimenta con la sua nuova berlina GS una carrozzeria innovativa per il segmento delle berline, con un profilo appuntito, soprattutto nel frontale, e una coda rialzata in modo da suggerire un aspetto pi&ugrave; dinamico del solito.  Ben progettata anche all'interno, GS propone un abitacolo dove la parola d'ordine sembra essere "praticit&agrave;". Tutto &egrave; pensato in maniera razionale ed intuitiva per il guidatore e gli altri quattro passeggeri che possono entrare comodamente. Due chicche: il tachimetro (a tamburo rotante) che indica anche gli spazi di frenata e il volante a una razza che colpisce l'occhio. Probabilmente l'unica "pecca" &egrave; il fatto che la versione base non &egrave; molto potente: monta infatti un quattro cilindri da 1015cc raffreddato ad aria (altra novit&agrave; nel panorama meccanico di allora) da 55-56 cv. Ma altre soluzioni, come ad esempio le sospensioni idropneumatiche in tre differenti livelli di regolazione, fanno impallidire la concorrenza. Citroen GS conquista cos&igrave; il premio di Car of the Year 1971. Rimane in produzione fino al 1986, con quasi 2 milioni e mezzo di esemplari realizzati, anche se molti declinati nelle versioni Break e con carrozzeria van. CITROEN CX: CAR OF THE YEAR 1975 Quattro anni dopo si fa il bis. Con una macchina che, a una prima occhiata, sembra la copia della GS, almeno esternamente. Troppo sbrigativa, come chiave di lettura. Perch&eacute; Citroen CX &egrave; molto di pi&ugrave;. Sempre una berlina, certo, ma con una connotazione pi&ugrave; chiara e definita rispetto alla "tradizionale" GS. Avete fatto caso al nome? CX non &egrave; altro che un riferimento al coefficiente di penetrazione aerodinamica, che molto spesso leggiamo quando si parla di super e hypercar. Quello della CX &egrave;, nel 1974 - anno in cui entra in produzione - di 0,34: per l'epoca e per la categoria della vettura, un'enormit&agrave;.  Questo perch&eacute; CX viene progettata con focus proprio sull'aerodinamica. &Eacute; una 2 volumi, quattro porte, senza portellone posteriore. La scocca &egrave; portante, il motore quattro cilindri 2 litri da 102 cv &egrave; posizionato trasversalmente, abbinato alla&nbsp; trazione anteriore gestita anche dal cambio manuale a quattro marce. Dalla Citroen DS, storica ammiraglia del Marchio di cui CX rappresenta l'erede, arrivano le sospensioni idropneumatiche ad altezza fissa. Si tratta di una macchina lunga quasi 5 metri e abitabile da cinque passeggeri, con una visibilit&agrave; ampia garantita dalle grandi vetrature, sia nella parte anteriore che nel lunotto concavo. Curiosit&agrave;: le ruote posteriori, a differenza di quelle davanti, sono parzialmente coperte. Insomma, bella, prestazionale, per la famiglia e sicura. Nel 1975 l'Auto dell'Anno &egrave; Citroen CX. La sua storia di successo termina dopo quasi 1 milione e 170mila unit&agrave; prodotte (tra cui la sportiva GTi e la lussuosa Prestige), nel 1991: l'anno in cui la sua erede &egrave; gi&agrave; sulla bocca di tutti gli appassionati delle quattro ruote. CITROEN XM: CAR OF THE YEAR 1990 Perch&eacute; gi&agrave; nel 1989 la nuova ammiraglia parigina &egrave; diventata Citroen XM. Erede della CX, le sue origini sono avvolte quasi nel mito. Perch&eacute; il progetto &egrave; della Bertone, con Nuccio che si ispir&ograve; nel design della vettura ad uno schizzo su un tovagliolo di carta che lo storico designer transalpino Marc Deschamps realizz&ograve; su un volo diretto a Parigi. Un tovagliolo divenuto col passare degli anni talmente importante da essere custodito, oggi, all'interno del mnuseo Conservatoire Citroen.  Esternamente, XM mostra linee molto affilate, quasi da coup&eacute;, staccandosi leggermente dalla tradizione. Ma le vere innovazione che porta nel mondo automotive sono due. La prima &egrave; che &egrave; la prima berlina Citroen della storia ad avere il portellone posteriore, quindi con il vano bagagli direttamente integrato all'abitacolo (a cui si accede appunto tramite il portellone), abbinato anche al cosiddetto "13&deg; vetro": in pratica, un ulteriore lunotto, oltre al primo, che isola i passeggeri dalle temperature esterne, siano esse elevate in estate o fredde in inverno. La seconda innovazione riguarda le sospensioni idropneumatiche: quella della XM adottano un blocco penumatico per ogni ruota, ma su ogni assale vi &egrave; un ulteriore terzo blocco, il tutto comandato da una centralina elettronica: in base alla rigidit&agrave; che l'automobilista vuole dare, il terzo blocco si collega direttamente agli altri. Una rigidit&agrave; che riesce ad essere modificata in pochissimi secondi e che si comporta in base a parametri come velocit&agrave;, accelerazione, frenata, sterzo o persino l'apertura delle portiere. Ma in XM l'elettronica &egrave; sostanzialmente l'arma tecnologica in pi&ugrave;, poich&eacute; per la prima volta in un modello di largo consumo diventa dominante (e siamo ancora agli inizia degli anni '90): gestisce infatti il motore, climatizzazione e, come scritto, le sospensioni. Una sorta di computer preposto al controllo delle tre differenti motorizzazioni disponibili all'uscita del modello, due benzina e un Diesel. Citroen XM viene eletta Auto dell'Anno 1990. Dieci anni dopo, all'alba di una nuova era e con all'attivo anche la "solita" versione Break, lasciando spazio alla C6. La gamma Citroen: consulta il listino completo di Auto!       

Nel 2021, nuova C4 prover&agrave; a replicare quanto gi&agrave; conquistato da GS (1971), CX (1975) e XM (1990), le tre berline della Casa parigina che hanno gi&agrave; vinto il prestigioso premio: ecco la loro storia

Car of the Year, tutte le Citroen di successo

        Berlingo si aggiorna per il 2021. La multispazio transalpina propone motori diesel e benzina aggiornati alla normativa Euro 6.2. Il propulsore a gasolio &egrave; il quattro cilindri 1.5 BlueHDI nelle versioni da 100 e 130 cavalli, mentre il benzina &egrave; il 3 cilindri 1.2 PureTech nelle potenza di 110 e 130 cavalli, la seconda della quali abbinabile con il cambio automatico a otto marce. Le carrozzerie restano tre: Berlingo M (4,40 metri di lunghezza) e Berlingo XL (4.75 m) a cinque posti e XL a sette posti. I tre allestimenti sono Feel, Feel Pack e Shine Feel&nbsp; offre di serie; pack Safety Plus (Extended Traffic Sign Recognition, Driver Attention Assist, Pack Visibilit&agrave;+ High Beam Assist), Radio DAB con touchscreen capacitivo da 8&rsquo;&rsquo;,1 presa USB frontale, Bluetooth.  Feel Pack aggiunge: Cerchi in lega 16'' Starlit (finitura total black), pneumatici 205/60 R16,&nbsp; Kit di gonfiaggio pneumatici, barre al tetto longitudinali nero brillante, portellone posteriore con tergi-lunotto e lunotto termico oscurato apribile, retrovisore interno elettro-cromatico, panchetta posteriore seconda fila a scomparsa con 3 posti individuali e sistema easybreak, comando per ripiegarli dal bagagliaio, 2 porta bicchieri e una presa 12 V nella fila 3, volante in pelle con comandi integrati, vetri oscurati in 2 e 3 fila, 2 alzacristalli elettrici in seconda fila; Retrovisori esterni ripiegabili e riscaldabili elettricamente. Shine in pi&ugrave; rispetto a Fee Pack presenta; cerchi in lega 17&rdquo; Spin (finitura diamantata). pneumatici 205/55 R17, climatizzatore automatico bizona, Color Head-Up Display e telecamera posteriore. Il prezzo di Berlingo 2021 parte da 20.550 euro per Berlingo Combi Live M1. La versione Combi &egrave; disponibile sia come autovettura sia come veicolo commerciale. Novit&agrave; per Citroen Space Tourer e Space Jumpy       

Motori Euro 6.2, offerta di serie pi&ugrave; ricca: prezzo da 20.550 euro

Citroen Berlingo 2021, si aggiorna il multispazio francese

        Dopo aver introdotto l&rsquo;elettrico in due taglie di batteria, per Citroen SpaceTourer e SpaceTourer Business &ndash; rispettivamente la soluzione di monovolume multispazio rivolta ai privati e alle aziende/professionisti &ndash; cos&igrave; come per Citroen Jumpy Atlante &egrave; il momento di rinnovare la gamma di motori termici turbodiesel. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Accanto al BlueHDI 1.5 litri da 120 cavalli con cambio manuale e al 2 litri BlueHDI 180 cavalli con cambio automatico 8 marce &ndash; riservato a SpaceTourer e SpaceTourer Business &ndash; &egrave; il livello di potenza 145 cavalli 2 litri a fare la sua comparsa. Sostituisce il precedente 2.0 120 e 150, lo fa con un&rsquo;omologazione Euro 6.2 condivisa con le altre due soluzioni a listino ed &egrave; gi&agrave; ordinabile sul mercato italiano. Arriver&agrave; su strada a inizio 2021, sia con cambio manuale 6 marce che con l&rsquo;automatico 8 marce.  I prezzi e le versioni Sia Citroen SpaceTourer che Jumpy Atlante propongono 3 differenti opzioni di lunghezza, XS (4,60 metri)-M (4,95)-XL (5,30), tutte con altezza di 1,90 metri. Varie sono le possibilit&agrave; di personalizzare l&rsquo;abitacolo, con schema di sedute da 3 a 9 posti, dove SpaceTourer Business Lounge si caratterizza per il salotto con sedute posteriori installate una di fronte all&rsquo;altra.     Citro&euml;n SpaceTourer   FEEL   SHINE        XS   M   XL   M   XL     1.5 BlueHDi 120 S&amp;S   &euro; 35.890   &euro; 36.690   &euro; 37.590           2.0 BlueHDi 140 S&amp;S   &euro; 36.850   &euro; 37.650   &euro; 38.550   &euro; 44.650   &euro; 45.550     2.0 BlueHDi 140 S&amp;S EAT8      &euro; 39.600   &euro; 40.500           2.0 BlueHDi 180 S&amp;S EAT8      &euro; 41.180   &euro; 42.080   &euro; 48.180   &euro; 49.080         Citro&euml;n SpaceTourer Business   BUSINESS   BUSINESS LOUNGE        XS   M   XL   M   XL     1.5 BlueHDi 120 S&amp;S   &euro; 33.140   &euro; 34.240   &euro; 35.140           2.0 BlueHDi 140 S&amp;S      &euro; 35.200   &euro; 36.100   &euro; 43.200   &euro; 44.100     2.0 BlueHDi 140 S&amp;S EAT8      &euro; 37.150   &euro; 38.050           2.0 BlueHDi 180 S&amp;S EAT8      &euro; 38.730   &euro; 39.630   &euro; 46.730   &euro; 47.630         Citro&euml;n Jumpy Atlante   XS   M   XL                   1.5 BlueHDi 120 S&amp;S&nbsp;   &euro; 30.840   &euro; 31.640   &euro; 32.540     2.0 BlueHDi 140 S&amp;S      &euro; 32.600   &euro; 33.500     2.0 BlueHDi 140 S&amp;S EAT8      &euro; 34.550               

Un terzo motore BlueHdi affianca le versioni 120 e 180, si tratta del 2.0 BlueHDI 140 con cambio manuale o automatico. L'alternativa &egrave; nell'elettrico da 230 o 330 km di autonomia

Citroen SpaceTourer e Jumpy Atlante, novità diesel a listino

&quot;Deux chevaux&quot;, &quot;due cavalli&quot;. Ma chiamatela pure &quot;Dodoche&quot;. Tutti, in Francia, la chiamano cos&igrave;. &Eacute; un nomignolo affettuoso, perch&eacute; tutti le vogliono bene. Citroen 2CV: se non &egrave; l&#39;auto pi&ugrave; famosa della storia francese, poco ci manca. La berlina che ha caratterizzato la storia automobilistica d&#39;Oltralpe per quasi cinquant&#39;anni, dal 1948 al 1990, vendendo milioni e milioni di esemplari.  La gamma Citroen: consulta il listino completo di Auto!  Una macchina durata cos&igrave; a lungo non pu&ograve; non aver vantato un&#39;infinit&agrave; di serie speciali, famose proprio come la vettura base. Tra di esse, la pi&ugrave; potente di sempre compie, nel 2020, 40 anni. Ha un nome esotico, che rimanda allo sfarzo, la spensieratezza e il luccichio degli anni &#39;20, ma nasce nel 1980 in 8.000 esemplari creati per soddisfare gli amanti 2CV della prima ora.  SERIE SPECIALE PURA COME LA PRIMA 2CV  Commercializzata al prezzo di 24.800 franchi, la Citroen 2CV Charleston ottiene presto un grande successo commerciale, come preventivato dalla Casa di Parigi. Perch&eacute;? Perch&eacute; innazitutto strizza l&#39;occhio ai puristi mantenendo una linea anni &#39;50, come la prima generazione della berlinetta, e, soprattutto, reinserendo i fanali anteriori tondi, &quot;marchio di fabbrica&quot; della 2CV. Viene lanciata con una sola motorizzazione, invariata nel corso degli anni: un 602cc da 29 cv a 5.750 giri/min. Dal punto di vista meccanico, presente uno schema di sospensioni dotato di molle elicoidali e freni a tamburo.    MODELLO DI SERIE: QUELLE VERNICIATURE STORICHE  Il successo della Charleston &egrave; tale che in casa Citroen, gi&agrave; a partire dal 1981, decidono di introdurla alla produzione di serie. E cos&igrave;, 2CV Charleston entra ufficialmente nella gamma del marchio, prodotta nello stabilimento di Levallois. Per quanto riguarda meccanica e motorizzazione, tutto invariato. Le differenze rispetto alla Charleston basica riguardano i fari, adesso cromati, e la trapuntatura a losanghe utilizzata per rivestire gli interni.    I primi modelli vengono lanciati in un&#39;iconica colorazione Nero e Rouge Delage; nel 1982 arriver&agrave; poi la variante Giallo H&eacute;lios e Nero, mentre un anno dopo ecco il turno dell&#39;accoppiata Grigio Nocturne e Grigio Cormoran.  L&#39;ULTIMA 2CV DI SEMPRE &Eacute; LEI    Ulteriore dato a impreziosire la storia della Charleston: ormai arrivata alla fine di un&#39;epoca, nel 1990 Citroen decide di mandare in pensione la sua regina. Il 27 luglio, nello stabilimento portoghese di Mangualde, viene prodotta la 2CV numero 5.114.969. Si tratta dell&#39;ultima 2CV della storia: ed &egrave; proprio una Charleston Grigio Nocturne/Cormoran. L&#39;ultima sfilata di una macchina destinata a rimanere per sempre nella storia dell&#39;automobilismo.  Nel listino dell&#39;usato di Auto, tante occasioni da non perdere a portata di click! 

Serie speciale della mitica berlinetta, talmente di successo che a un anno dal lancio divenne modello di serie con le sue iconiche colorazioni rosso-giallo-nere

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