Mezzo secolo di spiaggina,&nbsp;Citroen&nbsp;celebra i 50 anni di Mehari, iconico simbolo su quattro ruote delle vacanze e della bella vita.&nbsp;Lo ha fatto affidando allo stilista Jean-Charles de Castelbajac&nbsp;il compito di creare Art Car E-Mehari, realizzata sulla nuova versione elettrica&nbsp;che ha esordito nel 2015.&nbsp;Con giochi cromatici di forte effetto  Una sorta di, manifesto grafico&nbsp;per festeggiare 50 anni di libert&agrave; e creativit&agrave;. De Castelbajac&nbsp;ha detto:&ldquo;Mehari &egrave; l&rsquo;auto pi&ugrave; iconica della sua generazione&rdquo;. E ha pensato Art Car E-Mehari&nbsp;ispirandosi a un&nbsp;poster del maggio &lsquo;68. Con i colori e i segni tracciati a mano. Con il rosso, simbolo di rivoluzione e passione, il&nbsp;giallo&nbsp;del sole, della voglia di conquistare, dell&rsquo;amicizia e la fratellanza. E il&nbsp;blu&nbsp;legato all&rsquo;elettricit&agrave; e all&rsquo;ecologia.  Parole d&rsquo;orgoglio per&nbsp;Arnaud Belloni, Direttore Marketing e Comunicazione del Marchio. &ldquo;Mehari &egrave; un&rsquo;icona Citroen, l&rsquo;auto anticonformista per eccellenza. Nasce nel maggio del 1968 e anche dopo 50 anni rappresenta la cultura pop in stile francese.&nbsp;Per celebrare questo anniversario abbiamo affidato la sua degna erede, 100% elettrica, a Jean-Charles de Castelbajac.&nbsp;Il risultato &egrave; una Art Car E-Mehari che sprigiona freschezza e gioia di vivere, l&rsquo;incontro di due mondi sempre creativi e rivoluzionari&rdquo;.   L&rsquo;originale Mehari &egrave; rimasta in produzione per quasi vent&rsquo;anni, fino al 1987. Con 145 mila esemplari venduti.   

Citroen affida allo stilista Jean-Charles de Castelbajac una one-off dell&#39;elettrica per celebrare la mitica Mehari

E-Mehari Art Car, la spiaggina si veste a festa per i 50 anni

Addio Picasso, le monovolume Citroen, ovvero C4 e Grand C4, come annunciato prendono il nome di SpaceTourer. Entrando di fatto nella gamma che ha come &ldquo;ammiraglia&rdquo; la SpaceTourer,il grande van (fino a 9 posti)realizzato dal Gruppo PSA&nbsp;con Toyota, che chiama il suo modello ProAce Verso.  Mantengono le rispettive categorie. C4 &egrave; la multispazio a cinque posti, Grand C4 pu&ograve; ospitare fino a sette persone. Il restyling&nbsp;&egrave; parallelo a quello della berlina.  Arriva il nuovo cambio&nbsp;automatico EAT8&nbsp;a otto rapporti&nbsp;(prodotto dalla giapponese Aisin) inizialmente disponibile con il Diesel BlueHDi 160, probabilmente la variante pi&ugrave; richiesta sul nostro mercato. Tutti i propulsori beneficiano dell&rsquo;aggiornamento allo standard Euro 6.2. E migliorano le percorrenze fino al 7%, questo per quanto riguarda la trasmissione automatica, grazie ai due rapporti in pi&ugrave; &nbsp;rispetto all&rsquo;EAT6 e ad un funzionamento ottimizzato. 

Le due monvolume entrano nella gamma dove c&#39;&egrave; gi&agrave; il van realizzato da PSA con Toyota

Citroen C4 cambia famiglia, da Picasso a SpaceTourer

        PSA ha piani ambiziosi per il futuro. Oltre a riportare Opel in attivo, Citroen punta a far tornare in auge in Europa le berline. Categoria che negli ultimi anni &egrave; stata messa ai margini dall&rsquo;avvento dei SUV. La berlina medio-grande, per decenni status symbol, torner&agrave; di moda. Di recente il CEO Linda Jackson aveva affermato il desiderio del Marchio di tornare protagonista con un&rsquo;ammiraglia sui generis, fuori dai clich&eacute; tradizionali. Affermando che una Casa auto per essere credibile, deve avere una grande berlina in gamma. Xavier Peugeot, direttore prodotto di Citroen, ha rafforzato il concetto. Focalizzandolo su alcuni punti cardine. &ldquo;La concept CXperience ha mostrato che siamo in grado di realizzare un&rsquo;auto grande e comoda fuori dai canoni classici. La berlina classica &egrave; quasi morta in Europa. Dobbiamo reinventarla, rendendola moderna e attraente come i SUV. Con una berlina tradizionale, si finisce nei guai. I nostri designer devono essere motivati per fare qualcosa di diverso. Per rivoluzionare la categoria&rdquo;. L'oggetto in questione &egrave; ovviamente la futura Citroen C5. Una grande berlina lunga circa 4,90 metri. Uscire dagli schemi per non rimanere nella nicchia. Citroen punta in alto: un campo minato, dove nel segmento E per adesso solo i colossi tedeschi sembrano riuscire tenere l&rsquo;onda. Una sfida non facile.       

Xavier Peugeot, direttore prodotto del Marchio &egrave; sicuro che la categoria si pu&ograve; rivoluzionare

Citroen C5, ritorno alla grandeur

La spiaggina elettrica mette il tetto.&nbsp;Citroen E-Mehari si aggiorna ed &egrave; disponibile sul mercato italiano in tre allestimenti.&nbsp;Soft Top, Hard Top e Styled by Courr&egrave;ges.  Il restyling dell&#39;elettrica chic &egrave; disponibile a un prezzo a parire da 27.300 euro. Quasi il 50% in pi&ugrave; del listino francese (19.500) dove la vettura gode di incentivi statali. Per la precisione,&nbsp;E-Mehari&nbsp;Soft Top 27.300 euro, Hard Top 28.200 euro e &ldquo;Styled by Courr&egrave;ges&rdquo; 31.700 euro. Per tutte e tre il climatizzatore manuale &egrave; in opzione a 1.500 euro.  Cifre non banali. La prima ha il tetto in tela removibile, come finestrini anteriori, posteriori e lunotto flessibili. La seconda, pi&ugrave; &quot;civile&quot; propone invece cristalli rigidi, mentre Styled by Courr&egrave;ge ha cerchi in lega specifici da 15&quot;, vetri posteriori oscutati e set di valigie firmate.  Il motore elettrico &egrave; lo stesso per tutte: eroga 75 cavalli, spinto da batterie da 30 kWh. L&#39;autonomia dichiarata &egrave; di 195 km, ma di fatto si dimezza nei percorsi extraurbani.  La batteria&nbsp;si ricarica completamente in 10 ore e mezzo a 16A collegandola agli impianti di ricarica specifici compatibili (prese domestiche o pubbliche tipo Autolib). O in 16 ore e mezzo utilizzando prese domestiche a 10A. 

Prezzo a partire da 27.300 euro, batterie escluse: autonomia di 195 km

Citroen E-Mehari, la spiaggina elettrica mette il cappello

L&#39;Auvergne &egrave; la Francia del Massiccio Centrale, del Puy de Dome e di Clermond Ferrand, nota alle cronache automobilistiche per essere casa Michelin. Negli anni Trenta, in quell&#39;area rurale, a trazione contadina, pass&ograve; Pierre Jules Boulanger, vicepresidente di Citroen,&nbsp;ed ebbe un&#39;illuminazione che avrebbe scritto un importante capitolo della storia dell&#39;auto di massa.  Citroen 2CV celebra i 70 anni dalla nascita, lo fa presentandosi a R&eacute;tromobile 2018, a Parigi, con un&#39;installazione dedicata e, soprattutto, con un prototipo della TPV del 1939. Una rarit&agrave;. Oggi la chiameremmo il muletto di sviluppo, la show car nella sua proposta a un Salone dell&#39;auto. Al tempo, tra il 1936 e il 1939, vennero realizzati 250 esemplari di preserie, da presentare al Salone di Parigi del &#39;39: la storia scriver&agrave; altre pagine. La guerra rinvi&ograve; tutto al 1948, la stragrande maggioranza dei prototipi di TPV and&ograve; distrutta e se ne contano appena poche unit&agrave; recuperate negli anni.&nbsp;  La carriera di Citroen 2CV conta 5,1 milioni di unit&agrave; vendute tra il 1948 e il 1990, impossibile dire di tutte le declinazioni, delle versioni commerciali,&nbsp;dell&#39;evoluzione dal motore bicilindrico ad aria da 345 centimetri cubici ai 602 cc del 1960, cilindrata che accompagner&agrave; fino al 1990. Di cavalli, in realt&agrave;, ne espresse tra i 9 delle origini e i 28 del 602 cc, la sigla rimandava ai cavalli fiscali in Francia. Ma torniamo a Boulanger, all&#39;idea di come servisse, a quei contadini dell&#39;Auvergne, un equivalente moderno del bue a trainare il carro. La TPV, acronimo francese di Auto molto piccola, doveva rispondere alle esigenze essenziali dei contadini: essere versatile, robusta, spaziosa, ospitare fino a quattro persone, poter trasportare 50 kg di patate e offrire una copertura sopra la testa. Comoda abbastanza da poter salire a bordo con il cappello in testa. Sarebbero state le caratteristiche che avrebbero segnato il successo nel tempo. I fari? Perch&eacute; adottarne due se uno era sufficiente? Nacque cos&igrave; il prototipo TPV, progetto di Andr&eacute; Lefebvre. Era leggera, appena 370 kg, in grado di muoversi a 60 km/h, con sospensioni dall&#39;escursione ampia e la trazione anteriore. I tecnicismi al tempo si tradussero in una richiesta molto immediata da parte di Boulanger a Lefebvre: la TPV doveva poter passare su un campo arato con un paniere d&#39;uova a bordo senza romperle.  Con la guerra alle spalle, arriv&ograve; il 1948, l&#39;avvio della produzione e il successo spalmato su 42 anni di storia. C&#39;&egrave; ancora un tassello da inserire, tra la Citroen TPV - Tres Petite Voiture e la Citroen 2CV di serie. La mano di Flaminio Bertoni, che al prototipo smuss&ograve; i tratti pi&ugrave; aspri e port&ograve; alla sintesi stilistica della Deuch&eacute;. Era il 1945.  Al Salone di Parigi del 1948 arriver&agrave; la prima mondiale della 2CV. Non sar&agrave; solo automobile-icona, celebrata ancora oggi, ma dar&agrave; vita anche alla Mehari, vent&#39;anni pi&ugrave; tardi. Tra le spiaggine entrate nell&#39;immaginario collettivo, la Mehari diverr&agrave; modello popolare, sebbene con volumi di vendita nemmeno lontanamente paragonabili alla 2CV (appena 145 mila Mehari prodotte in varie declinazioni). Giocher&agrave; con le stesse carte della semplicit&agrave; costruttiva della 2CV, in altre forme, fatte della carrozzeria in ABS, ad esempio. Colorata e sbarazzina, celebra a R&eacute;tromobile i 50 anni dal debutto. 

Dalla TPV al progetto finale, lanciato nel 1948, Citroen 2CV &egrave; il frutto di un&#39;intuizione vincente di Pierre Boulanger. Oltre 5 milioni di esemplari venduti, c&#39;&egrave; il tocco di un italiano nel design della Deuche

Citroen 2CV, 70 anni di geniale semplicit&agrave;

Torna l&#39;ammiraglia per Citroen. Una grande berlina, fondamentale per far tornare a crescere le vendite sul mercato cinese, e per il prestigio del Marchio. Ammiraglia a tre volumi significa mettersi in rotta di collisione con la triade tedesca, Audi, BMW e Mercedes, e anche Lexus, ormai trentennali dominatrici di questa fascia molto selettiva.  Linda Jackson, numero uno di Citroen, ha spiegato chiaramente il perch&eacute;. &quot;La C5 &egrave; uscita di produzione nel 2017. La rimpiazzeremo con un modello grande. Ma non ora, adesso i SUV sono la priorit&agrave;. In ogni modo avere una grande berlina in gamma &egrave; fondamentale, per essere un grande Costruttore. Per essere credibili&quot;.  Fedele al suo retaggio, e per non essere stritolata da concorrenti che hanno da tempo consolidato il loro prestigio con modelli &quot;convenzionali&quot;, Citroen prover&agrave; a presentare qualcosa di diverso. Partendo dalla sua concept, Cxperience. &quot;Senza clich&eacute; tradizionali&quot; ha aggiunto la Jackson. Fuori dal coro, senza dubbio, d&#39;avanguardia come negli anni cinquanta, sessanta e settanta. &quot;Un punto di riferimento per il comfort&quot;.&nbsp;  Forse pi&ugrave; grande berlina che ammiraglia, se deriver&agrave; di Cxperience, che &egrave; lunga 4,85 metri. Ma bisogna ricordare che il passo del prototipo &egrave; di 3 metri, quindi da vero incrociatore della strada. Di certo Citroen vorr&agrave; proporre una silhouette meno ingessata e pi&ugrave; slanciata delle attuali protagoniste della categoria. Magari, strizzando l&#39;occhio, per le forme, non per la sostanza ai grandi crossover, per essere pi&ugrave; ammiccante. 

Linda Jackson, il numero uno del Marchio, ha confermato: &quot;Una grande berlina in gamma &egrave; fondamentale&quot;

Citroen, voglia di grandeur: torner&agrave; l&#39;ammiraglia

Se la sorella gemella Peugeot 108 rilancia con un allestimento dal look sportiveggiante, Citroen C1 sceglie di affrontare l&#39;estate con la Pacific Edition, edizione speciale nei colori e con una dotazione di serie adeguata per il segmento di appartenenza. Sar&agrave; versione prevista unicamente con carrozzeria 5 porte e motore 1.0 VTi da 68 cavalli. Il nome deriva dalla tinta carrozzeria pastello Pacific Green, particolare estetico abbinato ai copricerchi neri su ruote da 15 pollici e calotte degli specchietti bianche.&nbsp;  Il prezzo di listino &egrave; fissato in 12.500 euro, cifra che pone Citroen C1 Pacific Edition a met&agrave; strada tra l&#39;allestimento Feel e Shine. L&#39;abitacolo si caratterizza per il rivestimento in tessuto dei sedili Zebra blu Lagoon, tappetini specifici e una plancia con fascia centrale in nero brillante e bocchette d&#39;aerazione bianche.  Di serie sono previsti gli alzavetri anteriori elettrici, la radio con lettore MP3, presa USB e connettivit&agrave; Bluetooth, oltre ai comandi al volante, il climatizzatore manuale e la chiusura centralizzata.  LA GAMMA CITROEN E IL LISTINO PREZZI 

Edizione speciale con carrozzeria 5 porte e motore 1.0 VTi, gioca con l&#39;abbinamento dei colori e offre una dotazione di serie adeguata&nbsp;

Citroen C1, arriva l&#39;&quot;estiva&quot; Pacific Edition

A canestro col&nbsp;double&nbsp;Chevron. Citroen &egrave; main sponsor delle Nazionali maschile e feminile di basket. Un accordo che arriva in un momento cruciale per la palla a spicchi. Azzurri e azzurre saranno impegnati nei prossimi mesi ai campionati Europei.  Il marchio fracese esordir&agrave; prima&nbsp;sui pantaloncini saranno le ragazze della Nazionale femminile, che dal 16 al 25 giugno saranno impegnate nell&rsquo;EuroBasket Women in Repubblica Ceca.  Poi invece &nbsp;toccher&agrave; ai ragazzi della Nazionale maschile del CT Ettore Messina, di Marco Belinelli e di Danilo Gallinari che sar&agrave; impegnata nell&rsquo;EuroBasket 2017 dal 31 agosto al 17 settembre.  Citro&euml;n Italia fornir&agrave; anche il parco vetture. Ovvero Grand C4 Picasso, SpaceTourer, Nuova C3 che, appositamente personalizzate, saranno utilizzate per gli spostamenti di dirigenti e giocatori negli impegni delle Nazionali Azzurre.  &ldquo;Abbiamo grandi traguardi da raggiungere questa estate: insieme potremo fare molta strada&rdquo;. ha detto&nbsp;Gianni Petrucci, presidente della Federbasket. Se lo augurano tutti. 

Le Nazionali maschile e femminile porteranno sui pantaloncini il logo del Marchio francese

Citroen sponsor dell&#39;Italia del basket

Per festeggiare i 70 anni del furgone Type H, modello nato dalla creativit&agrave; di Flaminio Bertone,&nbsp;Citroen ha personalizzato un Type H e un Nuovo Jumpy con i colori di Le coq sportif. Un incontro per due brand francesi per celebrare un&#39;icona. Si tratta di due esemplari unici, showcar,&nbsp;in versione officina mobile per biciclette, accompagneranno per tutto l&rsquo;anno gli eventi di Le coq sportif.&nbsp;  In occasione del Salone di Birmingham, viene presentato questo lavoro di personalizzazione esterna ed interna per mettere in evidenza i colori di le coq sportif. Le 2 showcar giocano sul contrasto tra il bianco luminoso e rettangoli di colore blu e rosso, lavorati secondo le regole del color blocking.&nbsp;  Una sintonia, che viene da lontano.&nbsp;5 anni fa, per il suo ritorno sulle strade al seguito del pi&ugrave; grande evento ci ciclismo, il Tour de France, le coq sportif sceglieva un Citro&euml;n Type H. La storia continua. 

Con il Type H 70th Anniversary Van fa un omaggio al mitico furgone in collaborazione con &quot;le coq sportif&quot;

Citroen celebra i 70 anni del Type H

Il premium presidiato con DS7 Crossback. Un gradino pi&ugrave; gi&ugrave;, l&#39;alternativa &quot;generalista&quot;, Citroen C5 Aircross. L&#39;offerta suv del gruppo PSA con i due marchi sotto l&#39;ombrello del Double Chevron si arricchisce con la presentazione al Salone di Shanghai 2017 della C5 Aircross. Un prodotto da 4 metri e 50 centimetri di lunghezza, buono per rivaleggiare con Renault Kadjar e Ford Kuga, ad esempio. Veste il pianale EMP2, lo stesso della cugina Peugeot 3008, con uno stile che rilancia elementi propri del marchio, a partire dalle forme morbide, dalla separazione di luci diurne e fari principali, full led nelle proposte top di gamma.  Anche l&#39;idea degli Airbump viene rielaborata e diventa inserto colorato non solo sulle fiancate e la fascia protettiva, ma anche sul paraurti anteriore. Altre scelte buone per staccare dalla &quot;massa&quot; Citroen C5 Aircross passano dalla cornice dei finestrini cromata, una C aperta sul montante anteriore, a contrasto con la carrozzeria, mentre il terzo finestrino laterale d&agrave; l&#39;idea di essere un tutt&#39;uno con il lunotto.  Il mercato cinese sar&agrave; il primo ad accogliere il suv Citroen, poi sul finire del 2018 lo troveremo anche in Europa. Un&#39;altezza di 1 metro e 67 centimetri lo rende vero suv pi&ugrave; che crossover, abbinata a una larghezza di 1 metro e 84 centimetri e un passo di 2 metri e 73 centimetri (5 in pi&ugrave; rispetto a Peugeot 3008). Citroen punta forte sulle caratteristiche di comfort di marcia, dal sistema di pulizia dell&#39;aria nell&#39;abitacolo con filtro a carboni attivi Air Quality System, proseguendo con gli schienali dei sedili posteriori reclinabili a 27&deg;, &nbsp;le sedute anteriori massaggianti con 5 programmi e 8 sacche pneumatiche. La novit&agrave; tecnica pi&ugrave; interessante &egrave;, per&ograve;, l&#39;adozione di smorzatori idraulici negli ammortizzatori, a produrre - sia nelle fasi di estensione che compressione dell&#39;ammortizzatore - un assorbimento pi&ugrave; progressivo delle asperit&agrave;. E&#39; stato ribattezzato Progressive hydraulic cushions e interviene quando compressione ed estensione del gruppo molla-ammortizzatore sono maggiori.&nbsp;  All&#39;interno si trovano alcuni richiami di Citroen C4 cactus, come le fibbie inserite sulla plancia e i sedili stile sof&agrave;. Tunnel centrale alto, plancia dominata dal touchscreen della multimedialit&agrave;, 8&quot; di diagonale, completato da un quadro strumenti da 12.3&quot; (il corredo non rinuncia al box di ricarica induttiva dello smartphone, n&eacute; all&#39;integrazione di Apple CarPlay e i comandi vocali per la gestione anche del navigatore con mappe 3D e servizi online). Particolare anche lo sdoppiamento delle bocchette del clima, mentre il selettore Grip Control accanto alla leva del cambio EAT6 arriva dritto dal mondo Peugeot. Ottimizza la trazione con cinque profili d&#39;uso (Standard, Sand, Off-Road, Snow, ESP Off) intervenendo sulle due ruote motrici anteriori, collegate a un quattro cilindri turbo Thp 165 cavalli 1.6 litri o Thp 1.6 200 cavalli.&nbsp;  Quattro ruote motrici sar&agrave;, invece, Citroen C5 Aircross plug-in hybrid, proposta con due motori elettrici, in grado di realizzare la trazione 4x4 e garantire un&#39;autonomia di marcia di 60 km in modalit&agrave; elettrica. Sviluppa una potenza di 300 cavalli, di cui 200 attribuibili al motore termico.&nbsp;  Stile, comfort e tecnologia (i dispositivi di assistenza alla guida spaziano dall&#39;Active Safety Brake all&#39;Active Lane Departure Warning, fino all&#39;Adaptive Cruise Control con Stop&amp;Go) si completano con un vano bagagli da 482 litri di volume.&nbsp;  LA GAMMA CITROEN E IL LISTINO PREZZI 

Il suv di segmento C sar&agrave; anche ibrido plug-in da 300 cavalli. Nasce sul pianale EMP2, con un&#39;attenzione particolare al comfort: dai sedili alle sospensioni Progressive Hydraulic Cushions

Citroen C5 Aircross, debutto a Shanghai, arriva nel 2018

Citroen C5 Aircross al Salone di Shanghai, i SUV continuano a imperversare. E l&#39;onda non sembra fermarsi.  Citroen porter&agrave; in anteprima mondiale all&#39;evento cinese il nuovo sport utility. Su quello che considera un mercato primario. Infatti il&nbsp;C5 Aircross entrer&agrave; in commercio prima in Cina, nella seconda parte del 2017 e poi a 2018 inoltrato in Europa.  Il nuovo modello porter&agrave; all&#39;esordio anche la sospensione con gli smorzatori idraulici progressivi (Progressive Hydraulic Cushions). Canditati a fornire il miglior portamento si strada, su qualsiasi fondo. Di fatto riproponendo uno dei cavalli storici della Casa.  Tutti i dettagli saranno forniti al Salone, dove il nuovo modello sar&agrave; affiancato dalla C-Aircross Concept, ovvero la futura C3 Aircross. 

SUV di medie dimensioni, con un nuovo sistema per le sospensioni, votato a offrire il miglior confort possibile

Citroen C5 Aircross al Salone di Shanghai

Era il 1972 quando Guido Drocco e Franco Mello disegnavano Cactus per Gufram. Quarant&#39;anni dopo, Metacactus. Settore dei complementi d&#39;arredo e mondo auto si incontrano alla Milano Design Week, dove arriva l&#39;interpretazione su quattro ruote dell&#39;appendiabiti realizzato per i fratelli Gugliermetti. Citroen C4 Cactus Unexpected by Gufram replica fedelmente i colori dell&#39;edizione speciale del 2012, con anteriore arancione e tinta sfumata verso il verde lime.&nbsp;  Ma, soprattutto, il trattamento degli Airbump nell&#39;iconico motivo dai morbidi aculei del Cactus Gufram. Il poliuretano espanso con finitura in Guflac migra sulle protezioni della carrozzeria e il crossover, lanciato nel 2014, &egrave; pronto per l&#39;allestimento destinato alla settimana del design, dal 4 al 9 aprile.&nbsp;  Per realizzare gli Airbump in stile Cactus Gufram si &egrave; fatto ricorso alla tecnica della scansione tridimensionale del modello lavorato manualmente in argilla, replicato da una macchina CNC sui pannelli in poliureatano espanso.&nbsp;  Citroen C4 Cactus 1.6 e-Hdi, la prova  Molto meno &quot;Unexpected&quot; &egrave; il trattamento riservato agli interni, caratterizzati dal rivestimento in microfibra sui sedili, completato da un motivo trapuntato con cuciture arancioni che realizzano cerchi concentrici sul medesimo fondo sfumato da verde lime ad arancione. Le applicazioni sui poggiabraccio dei pannelli porta completano la caratterizzazione dell&#39;abitacolo della concept car esposta alla MDW 2017.  LA GAMMA CITROEN E IL LISTINO PREZZI 

Dall&#39;appendiabiti creato nel 1972, nella colorazione proposta da Gufram nel 2012, arriva un trattamento speciale per gli Airbump del crossover. Il design unisce due Cactus appartenenti a mondi diversi

Milano Design Week, Citroen C4 Cactus: Unexpected firmata Gufram

La Citroen C3, recente finalista a Auto dell&#39;Anno 2017, &egrave; disponibile anche in versione a GPL.&nbsp;Il Gas di Petrolio Liquefatto piace agli italiani, questa alimentazione&nbsp;n Italia vale il 10% del segmento B a cui appartiene il modello.  La C3 GPL deriva direttamente dalla PureTech 82 a benzina. Dotata del motore a 3 cilindri di 1.2 litri, che eroga 82 cavalli e 118 Nm di coppia a 2750 giri. Il propulsore &egrave; stato modificato l&rsquo;adozione della testata progettata ad hoc e di sedi valvole rinforzate.&nbsp;  La trasformazione GPL &egrave; stata fatta&nbsp;in fabbrica. Con tecnologia Landi Renzo. L&rsquo;impianto e la strumentazione sono completamente integrati nella vettura. All&rsquo;avvio del motore, la modalit&agrave; benzina.&nbsp;Un LED verde lampeggia fino a quando sono raggiunte le corrette condizioni di commutazione e solo allora l&rsquo;alimentazione passa automaticamente a quella gas, con un&rsquo;emissione di CO2 ridotta a 101 g/km.&nbsp;Quando le condizioni ottimali non sussistessero pi&ugrave; (ad esempio, per lo svuotamento del serbatoio di 33,6 litri), l&rsquo;alimentazione ritorna, sempre automaticamente, a quella a verde.&nbsp;Il computer di bordo segnala consumo medio ed autonomia anche nell&rsquo;utilizzo GPL.  Listino. La PureTech 82 GPL nell&rsquo;allestimento Feel ha un prezzo di 15.750 euro e nell&rsquo;allestimento top di gamma Shine a 17.000 euro. La differenza di prezzo con le versioni a benzina &egrave; di 1.500 euro. Il risparmio alla pompa c&#39;&egrave;, la differenza si ammortizza in circa 50.000 km. 

Il motore &egrave; il 3 cilindri da 82 cv, il serbatoio di gas ha una capacit&agrave; di 33,6 litri. Impianto Landi Renzo installato in fabbrica

Citroen C3 a GPL, prezzo da 15.750 euro

Dalla Hyphen concept, discoteca viaggiante presentata lo scorso anno, alla &Euml; Concept. Citro&euml;n SpaceTourer viene reinterpretata ancora una volta e sar&agrave; di nuovo il salone di Ginevra a ospitare la prima uscita. Sottolineare il tr&eacute;ma sulla e di Citro&euml;n &egrave; pi&ugrave; che mai importante per capire il perch&eacute; di &Euml; concept. Al Salone di Parigi &egrave; stata lanciata la linea di prodotti lifestyle del marchio, adesso il simbolo torna sul van nella taglia pi&ugrave; compatta, una XS che corrisponde al passo corto e una lunghezza contenuta in 4 metri e 60 centimetri.  Da veicolo commerciale si civilizza e diventa un mezzo per tutti i terreni, anche piuttosto curato nel design e nei materiali all&#39;interno. Il motivo camouflage sulla carrozzeria mescola bianco e grigio con protezioni supplementari sul paraurti anteriore e posteriore, oscura i vetri e il lunotto e incrementa l&#39;altezza da terra di 60 millimetri rispetto a una Citroen SpaceTourer classica, della quale il concept 4x4 &Euml; conserva il motore turbodiesel 150 cavalli BlueHdi e il cambio manuale 6 marce.&nbsp;  Quella che &egrave; un&#39;alternativa, la trasformazione in 4x4, &egrave; caratteristica di serie della show car: adattamento realizzato dallo specialista Dangel. Cerchi da 19 pollici, un&#39;altezza di 1 metro e 90 centimetri, sono gli altri dettagli da segnalare all&#39;esterno. A bordo, attenzione riposta in particolare sulla comodit&agrave; delle sedute, con rivestimento in Alcantara per due terzi e pelle per un terzo. Un abitacolo con tanto di tetto in vetro e finiture nel tricolore francese.  Tra i sistemi di assistenza alla guida non mancano l&#39;Adaptive cruise control, il riconoscimento della segnaletica stradale, l&#39;avviso di collisione imminente, la frenata automatica, proseguendo con la gestione automatica di fari abbaglianti e anabbaglianti, il limitatore di velocit&agrave; e l&#39;avviso del superamento involontario di corsia. Infotainment composto da un display 7 pollici, compatabilit&agrave; con MirrorLink, navigatore 3D con comandi vocali, telecamera posteriore e un head up display.  LA GAMMA CITROEN E IL LISTINO PREZZI 

Al Salone di Ginevra un&#39;altra interpretazione del van, curato negli interni e con la conversione integrale firmata Dengel

Citro&euml;n SpaceTourer, tocca a &Euml; Concept dopo Hyphen

E&#39; molto pi&ugrave; concreto di quanto non possa sembrare all&#39;apparenza, Citroen C-Aircross Concept. E&#39; un&#39;anteprima di quanto vedremo con la prossima generazione di Citroen C3 Picasso, destinata a trasformarsi da piccolo MPV a crossover. E sar&agrave; interessante scoprire con quali dimensioni, perch&eacute; nell&#39;offerta Citroen gi&agrave; oggi un prodotto urbano c&#39;&egrave; ed &egrave; C4 Cactus, con i suoi 4 metri e 16 centimetri di lunghezza.  Un centimetro pi&ugrave; corta &egrave; C-Aircross, che raggiunge i 163 centimetri in altezza. L&#39;aspetto da suv &egrave; sottolineato dalle protezioni sulla carrozzeria, accompagnate dall&#39;evoluzione degli Airbump sulle fiancate. I fari a led nella fascia superiore e i proiettori principali pi&ugrave; in basso sono diventati la firma stilistica del marchio, su un frontale completato da due prese d&#39;aria accentrate, per ottimizzare i flussi aerodinamici, spiegano in Citroen.&nbsp;  Superfici pulite, in particolare lungo la fiancata, che sfoggia la soluzione delle portiere posteriori con apertura controvento, i montanti neri e un elemento su quello posteriore pensato per far filtrare luce all&#39;interno, rilettura del terzo finestrino laterale.  Concept &quot;giocoso&quot;, per il contrasto di colori proposto fuori e nell&#39;abitacolo. Configurazione su quattro sedute, ciascuna con vani portaoggetti integrati e chiusi sui lati. Un ampio tunnel centrale integra il vano per la ricarica induttiva e il selettore del Grip Control per ottimizzare la trazione; la plancia &egrave; essenziale, solo un touchscreen da 12 pollici per gestire ogni funzione della multimedialit&agrave;, della navigazione 3D e della climatizzazione: tre diverse configurazioni possibili, dallo schermo interno alla suddivisione in tre o due parti con info differenziate. Un ampio head up display riporta info aggiuntive, dietro al volante che ripesca nella storia Citroen e propone una singola razza centrale. Tradizione e modernit&agrave; si mescolano, visti i pulsanti per gestire l&#39;infotainment e la trasmissione automatica.  Nuova Citroen C3, la prova su strada  Di Citroen C3 si ritrova la telecamera posteriore (inserita sullo spoiler), la ConnectedCAM, e la finitura diamantata dei cerchi in lega, su C-Aircross da 18 pollici di diametro.  LA GAMMA CITROEN E IL LISTINO PREZZI   

Dimensioni da suv urbano, anticipa alcuni tratti del crossover che affiancher&agrave; la C3. Interni minimal e vani portaoggetti ovunque sul concept al debutto a Ginevra

Citroen C-Aircross concept, assaggio di C3 Picasso

Una delle peculiarit&agrave; stilistiche della Citroen C4 Cactus, Airbump a parte, &egrave; la presenza della panca anteriore in abbinamento al cambio manuale robotizzato ETG6. Sul fronte della trasmissione arriva un&#39;alternativa, un automatico sviluppato da Aisin, l&#39;EAT6 gi&agrave; adottato su altri modelli Citroen. Verr&agrave; proposto in abbinamento al motore PureTech 1.2 litri 110 cavalli e sar&agrave; dotato di due modalit&agrave; di funzionamento specifiche, Sport e Snow, logiche di cambiata differenziate, con la seconda modalit&agrave; che ottimizza lo spunto da fermo e la motricit&agrave;.  Sar&agrave; disponibile anche su Citroen C4 Cactus OneTone, edizione speciale che su base Shine propone scelte stilistiche particolari, improntate al tono-su-tono. Tre colorazioni per la carrozzeria, il Pearlescent Perle White, il Metallic Obsidien Black e il Pearlescent Shark Grey, ciascuno abbinato ad Airbump di colore differente: Dune, Black e Grey rispettivamente. Un unico disegno e diametro per i cerchi in lega, stile Cross da 17 pollici, bicolore, tranne sulla C4 Cactus OneTone nera.&nbsp;  La dotazione di serie comprende la telecamera posteriore, rivestimento misto pelle-tessuto a bordo, tre colorazioni ambiente (grigio, habana o viola) e i sedili riscaldabili. Calotte e barre sul tetto bianche saranno una prerogativa della OneTone Pearlescent White.  Detto della motorizzazione benzina PureTech 110 cavalli, l&#39;alternativa sar&agrave; rappresentata dal BlueHdi 1.6 litri 100 cavalli, con cambio manuale o manuale robotizzato ETG6. 

La trasmissione sviluppata da Aisin sar&agrave; disponibile sul motore PureTech 110 cavalli con start&amp;stop. Un&#39;edizione speciale OneTone affianca i tradizionali allestimenti

Citroen

E-Mehari Art Car, la spiaggina si veste a festa per i 50 anni

Citroen C4 cambia famiglia, da Picasso a SpaceTourer

Citroen C5, ritorno alla grandeur

Citroen E-Mehari, la spiaggina elettrica mette il cappello

Citroen 2CV, 70 anni di geniale semplicità

Citroen, voglia di grandeur: tornerà l'ammiraglia

Citroen C1, arriva l'"estiva" Pacific Edition

Citroen sponsor dell'Italia del basket