Il silenzio &egrave; sinonimo, tra i tanti, di lusso. Perlomeno il silenzio in marcia, che le ammiraglie curano in maniera maniacale. BMW i7, che di nuova Serie 7 &egrave; la versione elettrica a batteria, &egrave; impegnata nella fase finale dello sviluppo, percorso che passa dai test a Monaco, prove di verificare della qualit&agrave; della vita a bordo.  Non &egrave; semplicemente una questione di &quot;s&igrave;, si sta comodi&quot;, quanto di valori misurati dagli strumenti. Insonorizzare un&#39;ammiraglia elettrica &egrave; pi&ugrave; complesso di quanto possa sembrare. Non c&#39;&egrave; il rombo del motore, vero, restano tutti gli altri elementi di &quot;disturbo&quot;.    &quot;Imbottire&quot; la scocca  I fruscii aerodinamici, il rotolamento delle gomme, le turbolenze dell&#39;aria nel sottoscocca, nei vani passaruota. Gli interventi dei tecnici, su BMW i7 come su progetti di simile appartenenza, passano dall&#39;adozione di materiali fonoassorbenti leggeri, applicati all&#39;interno dei montanti, nella paratia divisoria tra abitacolo e baule, all&#39;interno dei passaruota.  Che rumore fa il clima?  Il livello di dettaglio, oltrech&eacute; nell&#39;utilizzo di pneumatici con uno strato di schiuma all&#39;interno - per assorbire le onde che si generano dalla deformazione del pneumatico - passa anche dall&#39;analisi e ottimizzazione dei flussi d&#39;aria dell&#39;impianto di climatizzazione.  LEGGI ANCHE - Rinnovo del parco auto, l&rsquo;Italia &egrave; ultima tra i principali Paesi europei  Il racconto dei test rivela anche la presenza di versioni di BMW i7 con duplice motore elettrico, nel dire come i motogeneratori siano stati ottimizzati con l&#39;adozione di un alloggiamento specifico e punti di attacco alla scocca pensati per il massimo isolamento. 

I motori elettrici, i flussi dell&#39;impianto di climatizzazione, gli pneumatici, sono solo alcune delle aree sulle quali i tecnici hanno lavorato all&#39;insonorizzazione del progetto BMW i7

BMW i7, silenzio elettrico: l&#39;ammiraglia verso il debutto

        Rivela via via pi&ugrave; dettagli, anche se nei tratti che saranno propri di una sportivit&agrave; BMW M, la nuova generazione di BMW X1 2022. Il suv compatto andr&agrave; a riscrivere sostanzialmente l'impianto odierno, lo far&agrave; proponendo un design pi&ugrave; muscoloso e vicino "ai grandi" di famiglia, le X dei segmenti superiori. Il frontale avr&agrave; una calandra pi&ugrave; squadrata nei contorni esterni, sempre con il doppio rene raccordato al centro, mentre i gruppi ottici seguono l'impostazione del suv per com'&egrave; oggi sul mercato.&nbsp; Coda ampia e sportiva Le ultime anticipazioni diffuse dalle foto spia di wilcoblok, su Instagram, raccontano di un retrotreno sul quale i fari seguono uno sviluppo simile a Serie 3 (in foto un dettaglio), linee tracciate in larghezza aiutano a dare l'impressione alla vista di una maggiore ampiezza.&nbsp;             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da ????? ???? (@wilcoblok)      Motori, tanta elettrificazione Il top di gamma BMW M avr&agrave; l'unit&agrave; turbo benzina 2 litri da oltre 300 cavalli, 306 cavalli e trazione xDrive lo schema atteso. Chiaro come sia una motorizzazione di nicchia, diversamente dai grandi volumi che arriveranno con le unit&agrave; turbo benzina e diese mild hybrid. Senza contare, poi, una proposta BMW X1 ibrida plug-in destinata a seguire quanto offerto da nuova Serie 2 Active Tourer. Due livelli di potenza, un'elevata autonomia di marcia in elettrico, possono considerarsi valori "dovuti" visto quanto ha proposto il monovolume. Replicher&agrave; i valori di 245 e 326 cavalli dei sistemi eDrive con asse posteriore elettrificato e 80 km di autonomia in elettrico?&nbsp; In parallelo allo sviluppo delle motorizzazioni endotermiche, BMW sta conducendo i test relativi a iX1, applicazione elettrica di nuova X1.       

Le foto spia del suv compatto mostrano le scelte estetiche al posteriore, che risulta decisamente sportivo. Motore 2 litri per la X1 M, oltre 300 cavalli. Ci sar&agrave; anche iX1 elettrica e l'ibrido plug-in

Nuova BMW X1 2022, stile sportivo su M e non solo

        Diventa azionista di maggioranza BMW, superando un equilibrio in essere dal 2003, quando la joint venture con Brilliance port&ograve; il gruppo tedesco sul mercato cinese. La nuova licenza &egrave; stata rilasciata dalle autorit&agrave; cinesi e il percorso di controllo indiretto al 75% della joint venture BMW Brilliance Automotive in capo al marchio tedesco avr&agrave; effetto dal prossimo 11 febbraio. A Brilliance resta il controllo del 25% della propriet&agrave;. Tra gli effetti finanziari della rivalutazione della quota azionaria, il Gruppo BMW stima un valore compreso tra i 7 e gli 8 miliardi di euro sulla divisione automotive. LEGGI ANCHE - Primo contatto con nuova Serie 2 Active Tourer, ecco com'&egrave; Con l'incremento della partecipazione, la joint venture andr&agrave; completamente a bilancio del Gruppo BMW. 9% di crescita e pi&ugrave; capacit&agrave; produttiva&nbsp; I risultati industriali ottenuti in Cina da BBA - BMW Brilliance Automotive nel 2021 dicono di un incremento delle vendite pari all'8,9%, per un volume di 846.237 unit&agrave; prodotte tra i marchi del Gruppo. Sono pi&ugrave; di 700 mila le auto realizzate nei siti produttivi in territorio cinese, dov'&egrave; previsto un incremento della capacit&agrave; produttiva, a Shenyang. Accordo rinnovato fino al 2040 "Oggi compiamo un passo importante con l'ampliamento del nostro lungo impegno di successo in Cina", ha commentato Oliver Zipse, presidente del CdA di BMW AG. L'acquisizione della maggioranza nella joint venture porta anche alla finalizzazione dell'accordo con Brilliance per estendere la partnership fino al 2040, un proposito delineato gi&agrave; nel 2018. LEGGI ANCHE - Strategia incentivi auto, vertice a Palazzo Chigi "Crediamo fermamente che il nostro successo prolungato nel pi&ugrave; grande mercato automobilistico al mondo possa solo andare a braccetto con la crescita e l'ulteriore sviluppo della nostra joint venture BBA. Il contratto &egrave; stato prolungato fino al 2040 e getta le basi per un successo sostenibile degli affari, creando crescita e prosperit&agrave; nella provincia di Liaoning e oltre".       

Concessa l'autorizzazione dalle autorit&agrave; cinesi per l'incremento della quota di propriet&agrave; in capo al Gruppo BMW, dall'11 febbraio avr&agrave; il controllo indiretto del 75% di BBA. Prolungato al 2040 l'accordo con Brilliance

BMW sale al 75% nella joint venture con Brilliance e rinnova

Presentata la seconda generazione della BMW 2 Series Active Tourer dopo il debutto di otto anni fa al Salone di Ginevra. Costruito nella fabbrica di Leipzig, il modello a trazione anteriore offre quattro varianti del modello&nbsp; con motori da 136 a 218 cv. Due invece le versioni ibride plug-in: la 230e xDrive da 326 cv (150 dal motore termico 176 da quello elettrico) e BMW 225e xDrive da 245 cv (136 piu&rsquo; 109 cv). Le batterie sono ad alto voltaggio (prodotte tutte da fonti rinnovabili come l&rsquo;eolico) da 14,2 o 16,7 kWh che si ricaricano al 100% in 2 ore e 30&rsquo; col caricatore da 7,4 kW. Il range di autonomia in elettrica sale a 90 km, ben 35 in piu&rsquo; rispetto al modello precedente  Queste le nuove dimensioni: pi&ugrave; alta di 21 mm a (1,576 metri), pi&ugrave; lunga di 32 mm a (4,386 m) e pi&ugrave; larga di 24 mm (1,824 m).      BMW M8 Competition, lusso e prestazioni con Coup&eacute;, Gran Coup&eacute; Cabrio 2022  &nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

La seconda generazione della BMW Serie 2 Active Tourer cresce di dimensioni e punta con decisione sulle motorizzazioni ibride, anche plug-in, per percorrere fino a 90 km in modalit&agrave; full electric

BMW Serie 2 Active Tourer, la nuova diventa pi&ugrave; grande e pi&ugrave; efficiente

        Tre declinazioni diverse, stesso modo di intendere le prestazioni abbinate al lusso. BMW anticipa la primavera 2022 presentando in anteprime le nuove versioni di M8 Competition: Coup&eacute;, Gran Coup&eacute; e Cabrio arrivano al top di gamma della Casa bavarese con un nuovo design e un'occhio strizzato alle performance da sportiva pura. BMW M440i xDrive GranCoup&eacute;, la prova della sportiva versatile  PRESTAZIONI DEL V8 DA 625 CV IN COMUNE I tre modelli hanno in comune il telaio, sviluppato grazie all'esperienza di BMW nel mondo delle corse e adattato per ogni singolo modello, e il motore V8 con tecnologia M TwinPower Turbo dalla potenza di 625 cavalli e 750 Nm di coppia, abbinato al cambio M Steptronic a 8 rapporti con Drivelogic e il sistema di trazione integrale M xDrive. L'accelerazione da 0 a 100 km/h avviene in soli 3,2 secondi nel caso di Coup&eacute; e Gran Coup&eacute;, e di 3,3 secondi per quanto riguarda la Cabrio. OTTO NUOVI COLORI, LUCI ELEGANTI E SPORTIVE Le linee chiaramente iper-dinamiche e votate all'aerodinamica ottengono otto nuove colorazioni esterne: Skyscraper Grey Metallic, Brooklyn Grey Metallic e Isle of Man Green Metallic, oltre alla verniciatura Individual Tansanite Blue Metallic. Inoltre, sono disponibili quattro nuove versioni delle finiture high-quality Frozen e le finiture speciali Individual Frozen Pure Grey Metallic, Frozen Deep Grey Metallic, Frozen Deep Green Metallic e Frozen Tanzanite Blue Metallic. Il BMW Laser Light con illuminazione adattiva in curva e l'assistente fari abbaglianti BMW Selective Beam caratterizzano il gruppo ottico, che rende disponibili anche i fanali M Shadow Line. La finitura scura degli inserti e degli elementi cromati all'interno dei fari, in combinazione con la cornice nera lucida della griglia a doppio rene, conferiscono al frontale un look ancora pi&ugrave; sportivo. BMW Serie 8 restyling, griglia in luce M8 Competition esclusa PIACERE DI GUIDA: SENSAZIONI ESTREME Grande focus anche sulla guida. Le nuove M8 presentano ammortizzatori controllati elettronicamente, un sistema di sterzo elettromeccanico M Servotronic e un sistema frenante integrato che consente la visualizzazione di due versioni del pedale. Questo permette all'automobilista di scegliere tra una sensazione alla pedaliera pi&ugrave; comfortevole e una pi&ugrave; sportiva. In alternativa all'impianto frenante standard M Compound, &egrave; disponibile come optional un freno in ceramica M Carbon. Il controllo di stabilit&agrave; DSC consente di attivare la modalit&agrave; M Dynamic, che fa slittare maggiormente le ruote. Essa, in combinazione con il design a trazione posteriore dell'xDrive M, permette di effettuare anche derapate controllate. La dotazione di serie comprende anche cerchi in lega leggera M da 20" che montano pneumatici 275/35 R 20 davanti e 285/35 R 20 dietro. ABITACOLO: DISPLAY, LUSSO E SPORTIVIT&Agrave; Il BMW Head-Up Display di serie con display specifici M spicca nell'abitacolo, assieme al pulsante Set up sulla console centrale con cui accedere direttamente alle impostazioni per il motore, l'ammortizzatore, lo sterzo, l'xDrive M e l'impianto frenante. Due versioni del Set up M creato appositamente possono essere memorizzate in modo permanente insieme alle impostazioni preferite per il drive sound, l'impostazione del cambio, il controllo della stabilit&agrave; di guida e la funzione Auto Start/Stop. Inoltre, il pulsante M Mode sulla console centrale pu&ograve; essere utilizzato per controllare i sistemi di assistenza alla guida e i display nel quadro strumenti e nell'head-up display. Le modalit&agrave; di guida sono Road, Sport e Track. I sedili sportivi M di serie - con la scritta "M8" illuminata sui poggiatesta - sono riscaldati e offrono anche opzioni di regolazione elettrica, e sono dotati di una funzione di memoria sul lato del conducente. I rivestimenti sono in pelle Merino e Alcantara. Standard anche il BMW Live Cockpit Professional: comprende un display touchscreen da 12,3", il sistema di navigazione online BMW Maps e il BMW Intelligent Personal Assistant. Il Driving Assistant, il Parking Assistant con assistente alla retromarcia incluso, la telefonia con ricarica wireless e l'Harman Kardon Surround Sound System completano il quadro. BMW M, i modelli mai nati della divisione Motorsport       

Tre declinazioni diverse per la nuova M8 Competition: in comune il telaio, il motore V8 da 625 cv, otto nuovi colori, un inedito gruppo ottico e un abitacolo elegante, sportivo e hi-tech

BMW M8 Competition, lusso e prestazioni con Coupé, Gran Coupé Cabrio 2022

        Una BMW Serie 3 per il deserto. Magari per&ograve; senza quelle linee da coup&eacute; che mal si combinano con la sabbia e la polvere. Meglio pi&ugrave; una carrozzeria buggy, dall'aspetto "minaccioso", pronto ad attraversare ogni duna. E ci infiliamo anche un bull-bar, a indicare che si &egrave; pronti a superare e abbattere qualunque ostacolo della natura. Fantasia? No, realt&agrave;. O meglio la magia del tuning, capace di regalare perle come la BMW 318is E36 Off-Road, proposta all'asta sul portale web Vavato a un prezzo assolutamente competitivo, in grado di attrarre qualche potenziale appassionato di fuoristrada.  REALIZZATA IN BELGIO NEL '94, COSTA POCHISSIMO L'asta terminer&agrave; domani, 3 febbraio, e al momento in cui scriviamo la valutazione del mezzo &egrave; a quota 1.300 euro, che con le spese sale a circa 1.580 euro. Pochi, se consideriamo l'originalit&agrave; della vettura, che forse pu&ograve; far sorridere ad alcuni, ma che &egrave; senza dubbio molto particolare. Costruita nel 1994, data della prima immatricolazione, questa BMW &egrave; stata lavorata in Belgio da... non si sa chi. Il tuning &egrave; opera di un'officina o di un singolo appassionato? L'adesivo "Stampertje" che ritrae il coniglietto Tamburino del film Disney "Bambi" lancia qualche ipotesi. Di certo, chiunque sia stato &egrave; riuscito a colpire nel segno, dando forma a un'auto impossibile da non notare. LA SERIE 3 BUGGY: ECCO LE MODIFICHE APPORTATE Che poi non &egrave; altro che la classica carrozzeria coup&eacute; della Serie 3 tagliata e rielaborata con pesanti modifiche per la guida selvaggia in off-road. A partire dalle protezioni in acciaio nel sottoscocca, che proteggono da eventuali danni, e dal bull-bar sul frontale, alle sospensioni ovviamente riviste, al nuovo sistema di scarico, alle gomme specifiche da fuoristrada, passando per l'installazione di un freno a mano idraulico. Mentre gli interni sono sportivi e minimal allo stesso tempo. Il motore &egrave; invece un 2 litri da 140 cv e 175 Nm di coppia. E cos&igrave;, la BMW Serie 3 versione buggy &egrave; servita. Che abbia inizio l'avventura nel deserto. Manhart MHX3 600, &egrave; super BMW X3 M con centralina e assetto       

All'asta una coup&eacute; bavarese del 1994 che ha abbandonato la carrozzeria da berlina a favore di un assetto da fuoristrada "esagerato": ecco 318is E36 Off-Road&nbsp;&nbsp;

BMW Serie 3, spunta la versione... buggy

        Dopo la coup&eacute; e la cabrio, &egrave; il turno della GranCoup&eacute;: la nuova BMW Serie 4 arriva nella sua veste pi&ugrave; versatile, quella caratterizzata dalle cinque porte e da una maggiore altezza che permette una migliore abitabilit&agrave; interna. Senza per&ograve; rinunciare alla sportivit&agrave;, che resta uno dei punti di forza di questo modello in ogni variante di carrozzeria, e al comfort, garantito per tutti i passeggeri, inclusi quelli che siedono sui sedili posteriori. BMW Serie 8 restyling, griglia in luce M8 Competition esclusa BMW Serie 4, la prova della GranCoup&egrave; La versione che abbiamo messo alla prova &egrave; la pi&ugrave; potente e sportiva della gamma della GranCoup&eacute;, la M440i xDrive con motore a 6 cilindri mild hybrid capace di erogare 374 cavalli e di garantire un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h in 4,7 secondi. Prestazioni elevate accompagnate da una guida precisa oltre che da un sound gradevole, specie quando si inserisce la modalit&agrave; Sport. La M440 ha per&ograve; pi&ugrave; un&rsquo;impostazione da granturismo che non da sportiva dura e pura. Guarda la video prova della nuova BMW M440i xDrive GranCoup&eacute;, a cura di Arturo Rizzoli.        

Punta sul comfort e sull'abitabilit&agrave;, oltre che sulle prestazioni, la nuova BMW Serie 4 GranCoup&eacute;: abbiamo messo alla prova la versione pi&ugrave; potente della gamma, la M440i xDrive da 374 cavalli

BMW M440i xDrive GranCoupé, la prova della sportiva versatile

        BMW i3, la piccola elettrica delle Casa bavarese lanciata sul mercato nel 2013 uscir&agrave; di produzione la prossima estate. Esce di scena un modello storico, avanzato in ogni suo dettaglio: una EV realizzata per essere esclusivamente a batterie.&nbsp;&nbsp;Antesignana di un&rsquo;epoca che pare sempre pi&ugrave; incombente: pionieristica senza dubbio. Avanti sui tempi Dopo nove anni e 250.000 esemplari la piccola i3, il cui stile non &egrave; passato inosservato, termina il ciclo vita la prima elettrica di BMW. Nata da un progetto inedito e avanzato, con telaio in alluminio, scocca in compositi rinforzati in fibra di carbonio, carrozzerie in materiale termoplastico e un largo uso di elementi derivati dal riciclo. Rivoluzionaria per la sua epoca e anche leggera, caratteristica ancora oggi pi&ugrave; unica che rara per un&rsquo;auto elettrica. Solo 1.195 kg, oggi &egrave; 1.365 kg, con le batterie che per&ograve; sono passate da 22 a 38 kWh di capacit&agrave;. Negli anni la potenza &egrave; salita da 170 a 184 cavalli. Leggi anche: BMW &egrave; al lavoro su una nuova generazione di motori endotermici&nbsp; Originale anche nel design interno, molto accogliente a dispetto dei 4 metri di lunghezza, e vista in strada, con sterzo e telaio pronti anche nella guida dinamica. Un concentrato di modernit&agrave;, al passo anche oggi, ma destinata a uscire di scena. A Lipsia non si produrr&agrave; pi&ugrave; i3, questione anche di costi. BMW al momento punta molto su piattaforme multi-energia, per produrre sia elettriche sia auto a combustione termiche a costi gestibili, in attesa che la transizione energetica prenda un orientamento pi&ugrave; chiaro. Leggi anche: una BMW i3 per Papa Francesco&nbsp;       

Dopo nove anni la piccola e avanzata EV lascia il campo alle nuove generazioni

BMW i3 esce di produzione, addio alla prima elettrica bavarese

Sotto al cofano non cambia nulla, la materia era ben interpretata e non serviva rinnovare la proposta. A cambiare, marginalmente, sono i dettagli sulla gamma BMW Serie 8 restyling. Dalla Coup&eacute; alla Convertible, dalla Gran Coup&eacute; alle varianti M8 Competition dei tre stili di carrozzeria, si ritocca l&#39;estetica e la funzionalit&agrave; del sistema BMW iDrive.  La dotazione migliora, perch&eacute; i rivestimenti interni in pelle Merino della proposta BMW Individual sono di serie sulle motorizzazioni &quot;ordinarie&quot; di Serie 8.  Motori, tutti confermati  Parliamo della 840d, turbodiesel xDrive da 340 cavalli, parliamo della 840i, declinazione benzina del sei cilindri in linea 3 litri, da 333 cavalli, anch&#39;esso con trazione xDrive o, in alternativa, trazione posteriore. Al top, largo al V8 M850i xDrive, da 530 cavalli. Tutti con cambio 8 marce Steptronic Sport.&nbsp;Poi ci sono le M8 Competition, 625 cavalli dallo stesso V8 4.4 litri.  Doppio rene illuminato  Quel che non approda sulle pi&ugrave; veloci e potenti delle Serie 8 &egrave; il particolare pi&ugrave; in vista sulle motorizzazioni &quot;base&quot;. Si tratta della calandra con luci led inserite tra i profili verticali. Ribattezzata Iconic Glow, per la prima volta fu su BMW X6, nel 2019, che fece il suo debutto. All&#39;apertura dell&#39;auto l&#39;illuminazione crea profondit&agrave; sul doppio rene, un&#39;illuminazione che pu&ograve; essere disattivata come anche attivata manualmente dal guidatore.&nbsp;  C&#39;&egrave; dell&#39;altro, ci sono i fari full led adattivi, anti-accecamento e con specifici profili di guida in curva, di serie. Mentre i fari Laser Light rappresentano un optional.&nbsp;  Infotainment, iDrive su schermo ampliato  Un interessante sviluppo si registra a bordo, dove le Serie 8 2022 propongono un infotainment su schermo touch da 12,3 pollici, anzich&eacute; 10,25 pollici come adottato finora. Confermato il Live Cockpit Professional da 12,3 pollici. Una dotazione arricchita dal navigatore satellitare su mappe BMW e del tipo connesso per ricevere info utili in tempo reale. Non manca un assistente personale dalle funzionalit&agrave; migliorate. Spazio poi, sempre di serie, all&#39;head up display, la ricarica a induzione dello smartphone, la rete wireless di bordo, la BMW Display Key. Fronte Adas, &egrave; solo con il Driving Assistant pi&ugrave; avanzato, optional, che troviamo il mantenimento attivo di corsia e il cruise control adattivo con funzione stop&amp;go.    M8 Competition, ritocchi di secondo piano  Le personalizzazioni BMW M approdano sotto forma di un pacchetto aerodinamico esterno, a essere diverse sono le linee della fascia paraurti, la gamma di cerchi da 19 pollici di serie, particolari a bordo.&nbsp;  Sostanza, non solo apparenza, &egrave; invece M8 Competition. Il restyling 2022 arriver&agrave; sul mercato in primavera e avr&agrave; interni in pelle Merino e Alcantara, la stessa proposta evoluta di infotainment iDrive, cerchi da 20 pollici di serie e una gamma di colori della carrozzeria pi&ugrave; ampia e con nuove soluzioni.&nbsp;  Tutto ruota intorno al V8 da 625 cavalli e 750 Nm, con trazione xDrive, per prestazioni che portano Coup&eacute; e Gran Coup&eacute; ai 3&quot;2 rilevati sullo 0-100 km/h.   

I ritocchi stilistici impattano soprattutto su Coup&eacute;, Gran Coup&eacute; e Convertible, di Serie 8 2022. La proposta M8 Competition affina perlopi&ugrave; la dotazione di serie e accoglie l&#39;infotainment da 12,3 pollici

BMW Serie 8 restyling, griglia in luce M8 Competition esclusa

        Se BMW continuer&agrave; a sviluppare motori termici, non sar&agrave; sul frazionamento che pi&ugrave; di tutti evoca la sportivit&agrave; che si concentrer&agrave; l'evoluzione. Con BMW M760i Final V12 arriva al capolinea la storia del motore V12 prodotto a Monaco di Baviera. Finisce sull'ammiraglia e solo sul mercato statunitense, dove la produzione dei 12 esemplari numerati partir&agrave; dal mese di giugno. Dici BMW V12 e la mente corre automaticamente al progetto con pedigree da corsa che motorizz&ograve; la McLaren F1 a inizio anni Novanta. Un esempio di arte e tecnica motoristica, rimasto nell'immaginario degli appassionati per le schermature in oro del vano motore, di un'unit&agrave; S70 che ebbe lunga vita nelle corse.&nbsp;  Tutto ebbe inizio nel 1987 In realt&agrave;, l'applicazione BMW sul motore V12 in una produzione stradale e di massa risale al 1987, quando l'unit&agrave; M70 fin&igrave; sull'ammiraglia 750iL, forte di 295 cavalli aspirati. Oggi &egrave; un progetto Twin Power Turbo, V12 da 6.6 litri e 609 cavalli, che spinge Serie 7 M760 con trazione xDrive. Numeri da sportiva se si leggono i dati dello zero-cento (0-96 km/h nell'esercizio americano): 3"6.&nbsp; Il futuro dei motori termici, efficienti, sar&agrave; nei frazionamenti sei e otto cilindri, accanto alla gamma di 4-in linea ben noti e ai 3-in linea del Gruppo BMW. LEGGI ANCHE - BMW M Story, simbolo di passioni Ammiraglia e trofeo da scrivania Con BMW M760 Final V12 i fedelissimi dell'ammiraglia dodici cilindri avranno un esemplare personalizzabile con i colori esterni e i rivestimenti della gamma BMW Individual, una dotazione full optional - dai fari laser led al tetto panoramico Sky Lounge led - e dettagli esclusivi. LEGGI ANCHE - Paese che vai, cultura motoristica che trovi &Egrave; il caso dei cerchi da 20 pollici, Style M760, delle pinze blu o nere dell'impianto frenante M Sport, del badge dedicato e della targhetta numerata all'interno dell'abitacolo. Con 200 mila dollari di listino, ai 12 clienti della M760 Final V12 andr&agrave; anche un'opera da scrivania, scultura realizzata su misura e rappresentativa del colore e dei rivestimenti scelti per la propria ammiraglia.&nbsp;       

Arriva al capolinea la produzione del motore V12 BMW destinato a un veicolo di serie. E' l'ammiraglia Serie 7, negli USA, a condurre la produzione dell'unit&agrave; al termine

BMW M760i Final V12, addio al dodici cilindri BMW

        La transizione all&rsquo;elettrico si propone una tendenza irreversibile, ma qualcuno tiene ancora il piede in due staffe, almeno a medio termine. E&rsquo; il caso di BMW, che pur con un imponente piano industriale dedicato alle vetture a batteria, con 10 milioni di auto elettriche e plug-in consegnate entro il 2030, lascia aperta la porta ai motori termici. Le parole di Frank Weber, direttore dello sviluppo del Costruttore tedesco, a Auto Motor und Sport sono state chiare. &ldquo;BMW sta lavorando a una nuova generazione di motori benzina e Diesel, sei otto cilindri&rdquo;. Addirittura frazionamenti superiori ai quattro cilindri. Fuori dal coro, almeno quello di molte Case europee, ma Weber ha garantito sull&rsquo;efficienza della prossima generazione di motori endotermici e sulla loro capacit&agrave; di rispettare le norme anti-inquinamento Euro 7 che saranno proposte nei prossimi mesi. Un approccio multiplo &ldquo;I limiti imposti alla emissioni si stanno uniformando in tutto il mondo. Questo ci aiuta nello sviluppo dei motori, per i quali stiamo adottando un approccio nuovo. Per contenere il riscaldamento globale occorre utilizzare powertrain elettrici e quelli termici sempre pi&ugrave; efficienti&rdquo;. Il dibattito &egrave; aperto la fabbrica di motori bavarese (Bayerische Motoren Werke) tiene aperta la porta a tutte le soluzioni, idrogeno compreso. Leggi anche: BMW M Story, simbolo di passioni&nbsp;       

L&rsquo;elettrificazione non si ferma, ma la Casa bavarese tiene aperte anche altre porte

BMW è al lavoro su una nuova generazione di motori endotermici

        Da sempre simbolo di sportivit&agrave; e piacere di guida, la divisione M di BMW compie, in questo 2022, 50 anni. Mezzo secolo in cui, tra vetture da competizione e granturismo stradali, le sportive bavaresi hanno saputo conquistare sia vittorie in pista che successi commerciali. Soprattutto con M3 e M5, i due modelli pi&ugrave; tradizionali e iconici del brand, recentemente affiancati dalle varie M2, M4 ed M8, oltre ai Suv della serie X. Oltre a queste vetture, ci sono poi quelle mai nate, presentate sottoforma di concept o di show, ma mai entrate in produzione. Un capitolo a parte in questo senso &egrave; stato scritto dalla M3, che &egrave; stata protagonista di diverse &ldquo;variazioni sul tema&rdquo; mai prodotte in serie, seppur realizzate come esemplari unici. Dalle station wagon alle Compact, passando per i picl-up: ecco le BMW M mai nate, dagli anni '80 fino (quasi) ai giorni nostri. BMW celebra i 50 anni di M Motorsport riportando il logo del 1972 &nbsp; BMW M3 E30 Pick-up  La prima M3, quella caratterizzata dalla sigla di progetto E30, &egrave; un autentico feticcio per gli appassionati di auto sportive anni '80. Lanciata nel 1985, montava un piccolo motore a 4 cilindri da 2,3 litri (derivato da quello che BMW aveva sviluppato per la Formula 2) capace di erogare 195 cavalli, poi cresciuti fino a quota 238 nelle varie versioni speciali, dalla Cecotto, alla Ravaglia e alla Sport Evolution. Apprezzata tanto dai puristi di oggi quanto dalla clientela dell'epoca, la M3 E30 venne realizzata in circa 17mila esemplari, quasi tutti con carrozzeria coup&eacute; e in un piccolo numero in versione cabrio. Nel 1986, i tecnici della divisione Motorsport decisero di realizzare una versione pick-up della M3 E30. Per farlo, venne usato come base un esemplare cabrio, essendo gi&agrave; dotato del pianale rinforzato che consentiva di fare a meno del tetto. L'auto infatti, oltre a presentare un capiente cassone nella parte posteriore, presentava un abitacolo a due posti che poteva essere a sua volta scoperto tramite una capote. Tecnicamente, l'auto derivava da una Serie 3 Cabrio standard con motore 2 litri, e solo successivamente, con l'adozione dell'unit&agrave; da 2,3 litri, questo curioso pick-up divent&ograve; una M3 vera e propria. Ovviamente, l'auto non &egrave; mai stata prodotta in serie. BMW M3 Competition: un nuovo agente nella polizia australiana &nbsp; BMW M3 E36 Compact  In occasione del lancio della BMW Serie 3 della generazione E36, la Casa bavarese decise di realizzare anche una versione meno impegnativa del modello, derivata dalla coup&eacute; ma pi&ugrave; corta, con un volume posteriore appena accennato. Era nata la Serie 3 Compact, lunga appena 4,21 metri (contro i 4,43 della coup&eacute; standard), dotata di motori con potenza fino a 170 cavalli. Nel 1996, BMW decise di realizzare una versione M anche della Serie 3 Compact, con una meccanica derivata direttamente da quella della M3 E36 standard. La piccola bavarese guadagn&ograve; cos&igrave; il motore a 6 cilindri in linea da 3 litri e 286 cavalli, oltre a numerosi elementi meccanici ed estetici presi in prestito dalla sorella maggiore. Pi&ugrave; leggera di circa 150 kg rispetto alla M3 Coup&eacute;, la Compact a 6 cilindri non vide mai il semaforo verde per la produzione in serie, rimanendo cos&igrave; un esemplare unico dal grande carattere e dalle notevoli prestazioni. BMW 316i Compact, &egrave; in vendita quella con il V12 della 850 CSi &nbsp; BMW M3 E46 Touring  In questo 2022, BMW si sta preparando a lanciare la prima M3 Touring della storia, che sar&agrave; contraddistinta dalla sigla G21 ed equipaggiata con il 6 cilindri in linea biturbo da oltre 500 cavalli. Tuttavia, anche in passato BMW aveva pensato di proporre una versione station wagon della M3, pi&ugrave; in particolare della serie E46. Il prototipo M3 E46 Touring vide la luce nel 2000. Era dotata dello stesso motore della coup&eacute; e della cabrio, il 3,2 litri da 343 cavalli e 365 Nm con 6 cilindri in linea come da tradizione. I tecnici dell'epoca lavorarono con l'intenzione di rendere il modello producibile in serie ed economicamente sostenibile, tuttavia ci&ograve; non bast&ograve; a garantire un futuro a quella che sarebbe stata la BMW Touring pi&ugrave; potente di sempre (almeno fino al lancio, qualche anno dopo, della folle M5 E61 Touring con il V10 da 507 cavalli). BMW M3 E46, come nasce un istant classic &nbsp; BMW M3 E92 Pick-up  Nel 2007, la divisione Motorsport lanci&ograve; l'erede della M3 E46, stavolta contraddistinta dalla sigla E92. Frutto anche dell'esperienza maturata in Formula 1 con il team Sauber, questa M3 abbandon&ograve; l'iconico 6 cilindri in linea per accogliere, all'interno del proprio vano motore, un grande V8 aspirato da 4 litri e 420 cavalli, che venne abbinato alla trasmissione manuale a 6 marce e al cambio a doppia frizione DKG a 7 rapporti. Oltre alla coup&eacute;, venne proposta anche la versione cabrio (E93) e berlina (E90). Nel 2011, prima del lancio della nuova generazione di M5, il brand tedesco decise di lanciare la M3 pick-up. Omaggio al concept del 1986, la E92 offriva anch'essa un ampio cassone posteriore rivestito d'alluminio e un abitacolo a due posti con tetto (stavolta rigido) rimovibile. La capacit&agrave; di carico? Secondo la Casa, il vano posteriore era in grado di ospitare fino a 20 sacche da golf. Realizzata senza intenti produttivi, la M3 E92 Pick-up era perfettamente funzionante, tanto che venne mandata a compiere alcuni giri sul circuito del Nordschleife, in favore degli obiettivi dei fotografi e dei curiosi. BMW XM, il super Suv da 750 cv &egrave; firmato M Motorsport       

Dalla M3 Touring alla Compact, passando per i super pick-up: ecco le BMW della serie M che non hanno mai visto la luce

BMW M, i modelli mai nati della divisione Motorsport

        Con l'arrivo della nuova generazione di BMW X1 non arriver&agrave; solo una proposta di ibrido plug-in pi&ugrave; ampia e la versione sportiva M. Arriver&agrave; anche una BMW iX1 che sar&agrave; proposta elettrica a batteria del suv di segmento C. L'architettura continuer&agrave; a essere la FAAR dell'attuale X1, arricchita, prevedibilmente, di un'offerta ibrida plug-in duplice. &Egrave; accaduto con nuova Serie 2 Active Tourer, progetto speculare per architettura, potrebbe seguirne l'indirizzo il suv. Di certo si allineer&agrave; per quel che concerne l'impostazione dell'abitacolo, intorno a una soluzione di schermo ampio, senza cornice e con strumentazione e infotainment accostati.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da ????? ???? (@wilcoblok)      Stile indistinguibile o quasi Sul fronte elettrico, i muletti (immortalati da wilcoblok e diffusi su Instagram) proseguono i collaudi e, al di l&agrave; degli adesivi che identificano il powertrain elettrico, pu&ograve; considerarsi una X1 "ordinaria". La differenza sostanziale, prevedibile, sar&agrave; nella chiusura della griglia sulla calandra, le cui geometrie saranno ampie ma ancora a sviluppo orizzontale. Andr&agrave; ad ampliare l'offerta BMW i, dopo le novit&agrave; del corso avviato con i4, dopo un esordio prodotto con iX3.&nbsp; Gli eDrive di nuova generazione li abbiamo scoperti poi su iX nel 2021 e un rafforzamento della gamma avverr&agrave; tra 2022 e 2023, quando verranno presentati modelli come BMW i7, BMW iX1 e BMW i5.&nbsp;       

Accanto ai muletti della nuova X1 2022 si mostrano su strada quelli di BMW X1 elettrica, che avr&agrave; la sigla iX1 e introdurr&agrave; un sistema due ruote motrici su architettura FAAR. Gli interni ricalcheranno l'hi-tech di Serie 2 Active Tourer

Nuova BMW X1, sviluppo parallelo per l'elettrica iX1

        Guardi XM Concept, prossima a diventare "grande serie", prossima alla produzione e ci sono tutti gli indizi sul powertrain che sar&agrave; di nuova BMW M5. Ecco, la superberlina esce allo scoperto, i primi muletti di sviluppo sono stati avvistati su strada e la conferma &egrave; di un progetto che sar&agrave; ibrido plug-in. Per la presentazione servir&agrave; pazientare ancora un paio di anni, nel cronoprogramma a Monaco di Baviera c'&egrave; il debutto della nuova generazione di Serie 5 nel corso del 2023, quando sar&agrave; anche grande berlina elettrica, con BMW i5. Poi, largo alla visione M5, tra il 2024 e il 2025.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da carspymedia (@carspymedia)      Tre volumi fluidi Del progetto Serie 5 va detto come proporr&agrave; qualcosa di sostanzialmente diverso nel design, una coda dove il volume del bagagliaio si abbassa notevolmente, prosegue quasi la linea rastremata del lunotto, sembra inspirarsi alle fastback pi&ugrave; che alle convenzionali berline tre volumi. Davanti, maxi-griglia d'ordinanza, su uno sviluppo che sar&agrave; tendenzialmente orizzontale, nulla in comune con quanto propongono M3/M4. LEGGI ANCHE - Centro Prove, le 10 auto con la velocit&agrave; massima pi&ugrave; alta provate nel 2021 BMW M5 apporter&agrave; specificit&agrave; proprie della divisione M, tra assetto, trasmissione, motore pensati per assicurare alte prestazioni. Motore, V8 pi&ugrave; elettrico Tutti gli indizi suggeriscono uno schema ibrido plug-in sviluppato intorno al motore twin turbo benzina V8, il ben noto 4.4 litri supportato, per&ograve;, da un motore elettrico, sulla linea di trazione con cambio 8 marce. I valori di potenza saranno in quota 700 cavalli, visto quel che il maxi-suv XM ha introdotto: 750 cavalli e una massa imponente. Che l'asticella sia da posizionare sui 700 cavalli e oltre &egrave; quasi un doveroso impegno, anche guardando quel che hanno prodotto a Stoccarda con la prima Mercedes-AMG ibrida plug-in, la GT 63 S E Performance. Granturismo, altra cosa rispetto a una superberlina come M5, vero, ma considerati i 650 cavalli di partenza dell'attuale progetto BMW M5, l'evoluzione appare naturale e scritta.       

Il progetto in fase di sviluppo andr&agrave; verso un motore con propulsore V8 abbinato all'unit&agrave; elettrica, per una potenza che si attende in quota 700 cavalli. Nuova BMW M5 esordir&agrave; tra 2024 e 2025

Nuova BMW M5, il futuro è ibrido plug-in

BMW ha sapurto ritagliarsi un ruolo da protagonista, nelle ultime ore, al CES di Las Vegas, una delle pi&ugrave; importanti fiere al mondo dedicate all&#39;elettronica, dove spesso e volentieri le auto e le loro tecnologie hi-tech diventano le attrici principali. Tra di esse, a spiccare &egrave; stata BMW iX Flow, nuova variante dell&#39;elettrica bavarese, un concept con una caratteristica particolare: ha infatti la carrozzeria in grado di cambiare colore riproducendo diverse animazioni.  BMW M3 Competition: un nuovo agente nella polizia australiana    ECCO COME FA A CAMBIARE COLORE  Per sfoderare tale &quot;chicca&quot; tecnologica, BMW si &egrave; alleata con E Ink, azienda che produce carta elettronica per e-book. In pratica, iX Flow cambia il colore della carrozzeria e dei cerchi dal bianco al grigio attraverso vari effetti animati. Il tutto &egrave; ottenuto attraverso la cosiddetta tecnologia elettroforetica, sviluppata da E Ink e conosciuta per i display utilizzati negli e-Reader. Il rivestimento superficiale della BMW iX Flow contiene infatti milioni di microcapsule, dal diametro equivalente allo spessore di un capello umano. Ogni microcapsula contiene pigmenti bianchi caricati negativamente e pigmenti neri caricati positivamente. A seconda dell&#39;impostazione scelta, la stimolazione per mezzo di un campo elettrico fa s&igrave; che i pigmenti bianchi o neri si raccolgano sulla superficie della microcapsula, dando alla carrozzeria la tonalit&agrave; desiderata.  BMW iX, la prova dell&#39;elettrica della Doppia Elica   BENEFICI ANCHE PER LA VETTURA  S&igrave;, perch&eacute; il colore pu&ograve; variare in base ai gusti del cliente, che potr&agrave; personalizzarla a piacimento. Ma c&#39;&egrave; anche un risvolto ecologico: perch&eacute; infatti cambiare il colore esterno pu&ograve; contribuire all&#39;efficienza della vettura. Ad esempio, una superficie bianca riflette molto di pi&ugrave; la luce di una nera: di conseguenza, il surriscaldamento dell&#39;auto e dell&#39;abitacolo causato dalla forte luce solare e delle alte temperature esterne pu&ograve; essere ridotto cambiando l&#39;esterno con un colore chiaro. Al contrario, con temperature pi&ugrave; basse, un rivestimento esterno scuro aiuter&agrave; il veicolo ad assorbire di pi&ugrave; il calore del sole.  In entrambi i casi, i cambiamenti di colorazione diminuiscono l&#39;impiego dell&#39;aria condizionata sia calda che fredda nell&#39;abitacolo, riducendo la quantit&agrave; di energia necessaria al funzionamento del sistema elettrico del veicolo e con essa anche il consumo di carburante o di elettricit&agrave;. In pratica, in un&#39;auto 100% elettrica come iX, cambiare il colore in base al meteo pu&ograve; persino contribuire ad aumentarne l&#39;autonomia. Vedremo se in futuro iX Flow approder&agrave; a una produzione di serie.   

La tonalit&agrave; degli esterni e dei cerchi varia dal bianco al grigio, nel concept presentato dal marchio bavarese al CES di Las Vegas: ecco come funziona la tecnologia elettroforetica

BMW iX Flow, l&#39;elettrica con la carrozzeria che cambia colore

        Dall'esterno sembra una normalissima BMW 316i Compact. Aprendo il cofano, per&ograve;, c'&egrave; una sorpresa: al posto del 4 cilindri 1.6 con cui l'auto usciva dalla fabbrica, c'&egrave; un possente V12 da 5,6 litri, prelevato da una 850 CSi e installato nel piccolo vano motore della Serie 3 E36. A realizzare quest'impresa un tuner norvegese che, 16 anni fa, ha deciso di prendere la pi&ugrave; piccola delle BMW e abbinarla al motore pi&ugrave; grande che la Casa bavarese potesse offrire sul mercato dell'usato. Il risultato &egrave; una E36 Compact con 400 cavalli di potenza e capace di bruciare lo zerocento in un tempo record. BMW M3 E46, come nasce un istant classic  BMW Serie 3 Compact, da 4 a 12 cilindri Negli anni '90, prima che BMW decidesse di realizzare la Serie 1, il ruolo di entry level della gamma ce l'aveva la Serie 3 Compact, versione &ldquo;accorciata&rdquo; (e non molto apprezzata dal pubblico) della Serie 3 Coup&eacute;. &Egrave; da questo modello che, nel 2005, un tuner ha deciso di tentare un'impresa mai realizzata prima: installare un enorme motore a 12 cilindri nel suo vano motore, progettato per ospitare unit&agrave; con 4 o 6 cilindri in linea. L'auto scelta come base per questo curioso esperimento era una 316i, originariamente equipaggiata con un 4 cilindri da 1,6 litri e appena 100 cavalli di potenza. Che sarebbe ben presto stato sostituito dal pi&ugrave; grande tra i motori che la BMW poteva offrire in quegli anni: il V12 5.6 della 850 CSi, filante coup&eacute; dalle dimensioni assai generose e dalle prestazioni assai elevate. MorganPlus 8 GTR V8 BMW da 380 CV, la pi&ugrave; potente di sempre In vendita la super 316i V12 Non ci sono molte informazioni riguardanti il lavoro che il tuner ha dovuto affrontare per installare il 12 cilindri nel cofano della E36, ma il risultato &egrave; esemplare. Seppure da fuori appaia identica, o quasi, a qualsiasi altra Serie 3 Compact dell'epoca (a parte alcuni elementi sportivi come cerchi, minigonne e prese d'aria), basta guardare nel vano motore &ndash; rinforzato con una barra duomi - dell'auto per rendersi conto dell'opera che &egrave; stata compiuta.&nbsp; Abbinato a un cambio Getrag manuale e ad alcune modifiche indispensabili per adeguare meccanica e assetto alla nuova potenza, oltre che a elementi interne prelevate da una M3, la 316i pi&ugrave; potente di sempre ha 400 cavalli (contro i 100 originali) ed &egrave; in grado di accelerare da 0 a 100 km/h in appena 4,5 secondi, contro i 12,3 della versione stock. Un dato migliore di 1&rdquo;5 anche della 850 stessa, e che anche oggi, a 25 anni di distanza, la rende una sportiva incredibilmente veloce. L'auto &egrave; attualmente in vendita in norvegia, con 104mila km percorsi e un prezzo abbordabile: 299mila corone, pari a circa 30mila euro. BMW XM, il super Suv da 750 cv &egrave; firmato M Motorsport       

In Norvegia &egrave; in vendita la BMW Serie 3 E36 Compact in cui venne installato il 12 cilindri da 5,6 litri della 850 CSi

BMW 316i Compact, è in vendita quella con il V12 della 850 CSi

        BMW i3 elettrica, ma non si tratta della citycar, ormai prossima al commiato. E&rsquo; la versione elettrica della berlina, la Serie 3 Sedan, realizzata per la Cina. Le immagini arrivano dal sito cinese&nbsp; Ministry of Industry and Information Technology: lo stesso nome per un modello diverso.&nbsp; Appena presenta la i4 (qui la prova di Auto) per l&rsquo;Europa, nata sulla architettura della Serie 4 Gran Coup&eacute;, la i3 berlina pare la naturale evoluzione per il modello pi&ugrave; diffuso.  Ma la sedan elettrica per la Cina mostra un passo pi&ugrave; lungo, come d&rsquo;abitudine per quel mercato, e quindi potrebbe cambiare la scheda tecnica.&nbsp;Soprattutto per quanto riguarda le batterie, la cui capacit&agrave; non &egrave; stata comunicata. La BMW i3 &ldquo;orientale&rdquo; &egrave; nel modello eDrive 35L, con potenza da 340 cavalli, sovrapponibile, almeno per questo dato, alla i4 eDrive40 lanciata alle nostre latitudini. L&rsquo;estetica esibisce le &ldquo;i&rdquo; in blu tipiche della gamma elettrica e una mascherina diversa dai modelli termici. Nel corso del prossimo anno &egrave; previsto un restyling della Serie 3 alle nostre latitudini: potrebbe portare novit&agrave; in merito.&nbsp; Leggi anche: BMW i7, attesa per il 2022       

Il nome &egrave; lo stesso della citycar, ma &egrave; il modello che affianca la termica Serie 3

Sorpresa BMW i3, berlina elettrica per la Cina

La scopriremo nel corso del 2022, in quella che sar&agrave; una proposta radicalmente diversa dal modello che conosciamo. Nuova BMW Serie 7 avr&agrave; una declinazione elettrica, sar&agrave; BMW i7, immortalata nei test di sviluppo in condizioni climatiche estreme.&nbsp;  &Egrave; impegnata tra le nevi e i ghiacci del Polo, campi prova fondamentali per verificare i sistemi, tanto pi&ugrave; su auto elettriche.    Fari sdoppiati, il marchio di fabbrica?  Come si presenter&agrave; sulla scena, BMW i7? L&#39;elettrica parler&agrave; un linguaggio stilistico che avr&agrave; probabilmente nel frontale con fari sdoppiati - led diurni e proiettori principali -, un po&#39; come avvenuto con BMW XM Concept, il punto focale del design. La calandra avr&agrave; un ruolo puramente estetico, viste le esigenze di raffreddamento diversissime dei sistemi elettrici, soddisfatte da aperture di gran lunga minori per lo scambio termico dei radiatori, nel ciclo di raffreddamento a liquido della batteria. Le geometrie suggeriscono una strada meno estrema rispetto alle dimensioni maxi della griglia, come interperetata su alcune BMW.  Proporzioni da ammiraglia tradizionale  L&#39;ammiraglia rivela un posteriore dal volume alto, fari a sviluppo orizzontale, maniglie a filo con la carrozzeria. &Egrave; quanto si percepisce immediatamente dai muletti.&nbsp;  La tecnologia sar&agrave; all&#39;avanguardia, con la presenza di Adas di Livello 3, perlomeno nella capacit&agrave; hardware di attivare una guida del tipo &quot;hands off&quot;, in determinate condizioni di marcia e su tratti di strada predefiniti.  Della tecnica, avremo l&#39;eDrive di quinta generazione, introdotto su BMW iX (leggi il primo contatto su strada). Restano tutte da svelare le specifiche legate alla configurazione di motogeneratori, potenza della batteria, cavalli e autonomia.&nbsp;  Sul mercato andr&agrave; a confrontarsi con la principale rivale, Mercedes EQS (qui il confronto della AMG con Model S Plaid e Taycan Turbo S), davvero &quot;pari&quot; per profilo luxury e per essere la visione speculare di un progetto come Classe S, contrapposto a sua volta a Serie 7. Trover&agrave; anche le proposte &quot;alternative&quot;, non ammiraglie ma grandi berline elettriche, da Model S ad Audi e-tron GT. 

I test in Svezia servono a collaudare i sistemi, come da ordinario cronoprogramma nello sviluppo di una nuova auto. BMW i7 sar&agrave; ammiraglia elettrica con la rivale diretta in Mercedes EQS

BMW i7, aspettando il 2022 si mostra tra le nevi

        Design futuristico e aggressivo, powertrain ibrido plug-in e una potenza degna di una supercar: &egrave; su questi elementi che BMW ha realizzato la XM, concept car appena svelata nell'ambito dell'Art Baseel 2021 di Miami, e che l'anno prossimo entrer&agrave; in produzione in veste definitiva. Una vettura che fa a meno del &ldquo;numero di serie&rdquo; in quanto si tratta di un unicum, un modello realizzato esclusivamente nella versione M Motorsport e che non avr&agrave; motorizzazioni d'ingresso. A muovere questo imponente Suv, un powertrain basato su un V8 endotermico e potenziato da un sistema plug-in che porta la potenza a quota 750 cavalli. BMW celebra di 50 anni di M Motorsport riportando il logo del 1972  BMW XM, potenza record Era dai tempi della BMW M1, prodotta tra il 1978 e l'81, che BMW non realizzata un modello esclusivamente per la sua divisione M Motorsport. Quarant'anni dopo ecco la sua erede spirituale, che sebbene non possa essere meccanicamente pi&ugrave; diversa, riprende quell'idea di sportivit&agrave; priva di compromessi meno estremi e pi&ugrave; accessibili. La XM, infatti, non prevede altre motorizzazioni oltre a quella di punta. Ma non &egrave; solo questo a rendere speciale la concept svelata a Miami: la XM rappresenta il manifesto della sportivit&agrave; BMW del prossimo futuro, nonch&eacute; del design che vedremo nei prossimi anni sui modelli del Marchio, in particolare quelli della gamma X. Infine, si tratta della prima M elettrificata. Ormai da anni impegnata nell'ibrido e nell'elettrico, BMW non aveva mai abbinato soluzioni green ai modelli della divisione M. Il ruolo di apripista &egrave; stato cos&igrave; affidato alla XM, che propone un powertrain plug-in hybrid, improntato per&ograve; pi&ugrave; alla ricerca della massima cavalleria possibile che non al contenimento dei consumi e delle emissioni (anche se, con la batteria carica, sar&agrave; in grado di percorrere fino a 80 km in modalit&agrave; a zero emissioni). L'abbinamento del motore V8 alla componente elettrica genera cos&igrave; ben 750 cavalli e 1.000 Nm di coppia, valori che saranno sufficienti a rendere la XM, non appena entrer&agrave; in produzione, la BMW stradale pi&ugrave; potente mai prodotta dalla Casa bavarese. BMW M240i xDrive, la prova della coup&eacute; sportiva da 374 cv Il Suv guarda al futuro Per questo modello, i designer della Casa di Monaco hanno puntato su linee sottili e aggressive, abbinate agli elementi tipici delle BMW pi&ugrave; recenti come il grande doppio rene. A dominare sono angoli vivi e spigoli, che si contrappongono alle linee degli altri modelli del Marchio, solitamente caratterizzati da tratti pi&ugrave; morbidi e tondeggianti. Simile in alcuni elementi all'elettrica iX, la XM ne estremizza i concetti stilistici per esplorare quelle che saranno le linee delle grandi BMW ad alte prestazioni di domani. Meno estremi gli interni, che puntano su un mix di lusso e sportivit&agrave; non troppo lontano da quello delle BMW d'alta gamma pi&ugrave; recenti. Pur puntando fortemente sulla tecnologia, come dimostrano i due grandi schermi orizzontali che ospitano la strumentazione e l'infotainment, la XM non rinuncia a elementi fisici come la leva del cambio e l'iDrive. Anche i materiali coniugano l'anima lussuosa e quella sportiva dell'auto, dalla pelle dei sedili fino alla fibra di carbonio intrecciata con fili di rame che ricopre il tunnel. Ovviamente, trattandosi di una vettura extra large, a bordo lo spazio &egrave; assai ampio e progettato in modo da offrire il massimo comfort a ogni passeggero. BMW M3 Competition, il test del Centro Prove Arriva l'anno prossimo Presentata come concept, la XM arriver&agrave; in versione definitiva tra circa un anno. La commercializzazione del super Suv &egrave; infatti prevista per la fine del 2022, quando i primi esemplari usciranno dallo stabilimento americano di BMW a Spartanburg. Giusto in tempo per celebrare i 50 anni della divisione M di BMW. Per ora non sono stati diffusi dati n&eacute; relativi al prezzo, n&eacute; alle prestazioni, che malgrado le dimensioni della vettura si prennunciano essere degne di una supersportiva. BMW M3 Touring, rieccola aspettando il debutto       

BMW ha lanciato il Suv concept XM, prima vettura elettrificata della divisione M Motorsport e con potenza da supercar

BMW XM, il super Suv da 750 cv è firmato M Motorsport

M Motosport, la divisione sportiva di BMW, nel 2022 spegner&agrave; le 50 candeline, avendo iniziato la sua attivit&agrave; il 24 maggio 1972.  Sar&agrave; celebrata da numerosi nuovi modelli, ma non solo. La Bayerische Motoren Werke ha una chicca per i clienti che acquisteranno una M o una vettura con allestimento M Sport.    Potr&agrave; essere richiesto il logo originale, utilizzato nella gare, ma per i modelli di serie &egrave; accaduto solo sulla M1 E26 del 1979 e non sulla carrozzeria, ma al centro del volante. Il logo, con i colori azzurro, rosso e blu, simboli delle M, all&rsquo;esterno, si differenzia nettamente da quello standard.&nbsp;  BMW M240i xDrive, la prova della coup&eacute; sportiva da 374 cv  Anche colori dedicati  Non solo, la Casa bavarese su alcune vetture aggiunger&agrave; la disponibilit&agrave; di livree speciali, legate a modelli storici della divisione M Motorsport. Questi i colori dedicati: Dakar Yellow, Daytona Violet, Fire Orange, Frozen Bay Blue, Imola Red e Macao Blue.    Le nuove BMW M per i 50 anni  Tra i nuovi modelli M che arriveranno il prossimo anno il primo sar&agrave; il super Suv BMW XM Concept, che sar&agrave; mostrato nei prossimi giorni. Poi l&rsquo;atteso esordio della M3 Touring, la super wagon media, e la nuova serie della M2. Un bel tris di cattiveria.    Leggi anche: BMW XM Concept, scelte estreme sul design&nbsp; 

Logo retr&ograve; per i clienti che acquisteranno una M o una vettura con allestimento M Sport. Anche nuovi colori che ricordano i modelli storici

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BMW i7, silenzio elettrico: l'ammiraglia verso il debutto