        Nuova tornata di crash test per Euro NCAP, l'ente europeo che certifica la sicurezza delle auto. Tra i veicoli testati in questa &ldquo;sessione estiva&rdquo;, anche la nuova Alfa Romeo Tonale, che ha ben figurato in tutte le prove ottenendo il risultato massimo di 5 stelle. Il Suv del Biscione ha esibito elevati livelli di sicurezza per quanto riguarda la protezione degli occupanti, sia adulti che bambini, ottenendo punteggi di primo livello anche sul fronte degli ADAS. Qualche punto in meno &egrave; stato ottenuto nella protezione pedoni, che comunque non ha pregiudicato l'eccellente risultato finale della nuova Alfa. Nuova Alfa Romeo Tonale: motori, scheda tecnica e caratteristiche  Alfa Tonale, i punteggi sulla sicurezza A poche settimane dal suo debutto nelle concessionarie, anche per l'Alfa Romeo Tonale &egrave; arrivato il momento di sottoporti agli esami dell'Euro NCAP. L'European New Car Assessment Programme ha sottoposto il nuovo Suv della Casa milanese a una serie di crash test. Ma non solo, perch&eacute; da alcuni anni vengono messi alla prova anche i sistemi di sicurezza attiva dei veicoli, i cosiddetti ADAS, che contribuiscono ormai in maniera determinante all'ottenimento delle agognate "stelle". Per quanto riguarda il primo dei quattro aspetti valutati da Euro NCAP, quello della sicurezza degli adulti (ovvero del guidatore e del passeggero), la Tonale ha ottenuto un punteggio dell'83%. Durante gli impatti, sia frontali che laterali, il Suv del Biscione ha protetto adeguatamente i manichini che simulano gli occupanti umani. Risultato positivo anche per la protezione dei bambini sui sedili posteriori, con una valutazione dell'86% su questo fronte. In particolare, si &egrave; rilevata una buona protezione per entrambe le et&agrave;, di 6 e 10 anni, simulate dai manichini posti sui sedili posteriori e con gli adeguati seggiolini e rialzi. Leggermente meno positivo il risultato ottenuto dalla Tonale per quanto riguarda la protezione degli &ldquo;utenti deboli&rdquo; della strada, valutata con il 67%. Se da un lato i sistemi di sicurezza attiva si rivelano efficaci nell'evitare incidenti con i pedoni e soprattutto con i ciclisti, in caso di impatto la superficie frontale della Tonale risulta avere alcune criticit&agrave;. Nello specifico, il paraurti offriva offre una buona protezione alle gambe dei pedoni, mentre non altrettanto avviene per il bacino. Infine, capitolo ADAS, in cui la nuova Alfa Romeo ha ottenuto il ragguardevole punteggio di 85%. I sistemi si sono rivelati efficaci sia nell'evitare impatti con altri veicoli sia nel mantenimento della corsia. Presenti anche il riconoscimento dei limiti di velocit&agrave; e il segnale acustico che suona quando il sistema percepisce che il guidatore &egrave; assonnato. Nel complesso, la Tonale guadagna il punteggio finale di 5 stelle su 5. Crash test, gli altri modelli testati da Euro NCAP Oltre al nuovo Suv del Biscione, in questa sessione di crash test Euro NCAP ha messo alla prova altre 6 automobili, tra city car, Suv e berline, endotermiche ed elettriche. A ottenere 5 stelle anche le nuove Cupra Born, Kia Sportage, Mercedes Classe T e Citan Tourer. Hanno ottenuto un punteggio di 4 stelle, invece, la piccola Toyota Aygo X e la sportiva elettrica BMW i4. Crash test Euro NCAP, promosse DS e Honda, male Dacia        

Il nuovo Suv del Biscione ha ben figurato sotto tutti i punti di vista, inclusa la sicurezza attiva con i sistemi ADAS

Alfa Romeo, la Tonale conquista 5 stelle nei crash test Euro NCAP

Alfa Romeo Giulia, la madre di tutte le berline sportive, erede di Giulietta la &ldquo;fidanzata&rdquo; d&rsquo;Italia, compie 60 anni. Come molte vetture del Biscione ha accompagnato la storia e la vita sociale del Belpaese.&nbsp;  Vettura all&rsquo;avanguardia sotto molti aspetti, &egrave; rimasta in produzione per ben 15 anni. Iconica e indimenticabile. Ecco 10 curiosit&agrave; particolari.  L&#39;esordio&nbsp;    1- L&rsquo;esordio di Giulia &egrave; stato il 27 giugno 1960, nel tempio della velocit&agrave;, l&rsquo;autodromo di Monza nella versione T.I. (Turismo Internazionale).  &nbsp;  Scheda tecnica all&#39;avanguardia    2- Avanzata e potente. Giulia T.I., era lunga 4,14 m, larga 1,56 e alta 1,43 con un peso di 1.000 kg. Potente il motore, 92 cavalli per il 4 cilindri di 1.570 cc a 4 valvole per cilindro, con carburatore doppio corpo verticale. Cambio a 5 marce, eccellente per l&rsquo;epoca.&nbsp;  &nbsp;  Perch&eacute; era disegnata dal vento    3 -&ldquo;Disegnata dal vento&rdquo;. Eccezionale il Cx per l&rsquo;epoca, 0,34. Frutto di uno sviluppo dedicato, che poi ha fatto scuola.  &nbsp;  Amata, ma non all&#39;inizio della carriera    4 - Non fu digerita subito. Rispetto alle forme sinuose di Giulietta, non piacque al primo approccio, specialmente per la coda tronca. Le critiche non mancarono.  &nbsp;  Tutte le altre versioni    5 - Una grande famiglia. Giulia fu anche wagon con &ldquo;Promiscua&rdquo;, prodotta in pochi esemplari, ma soprattutto furono le versioni sportive, GT, GTA e&nbsp; GT 1300 Junior a fare battere i cuori.  &nbsp;  Gli anni del successo    6 - Un successo enorme. Giulia resta una pietra miliare anche per la produzione. Ne furono assemblati oltre 1 milione di esemplari. Dei quali 572.646 nella carrozzeria berlina a 3 volumi.  &nbsp;  &nbsp;Era anche spider    7 - Spider. Due versioni, Giulia Spider nacque sulla base di Giulietta (1962-65). E poi la Spider vera, nota come Duetto, disegnata da Pininfarina, successo mondiale dal 1996 al 1994.  &nbsp;  Una vera star del cinema    8 - Esordio al cinema. Giulia arriva sul grande schermo in &ldquo;Super Rapina a Milano&rdquo;, di e&nbsp; con Adriano Celentano nel 1963.  &nbsp;  I polizzioteschi    9 - Coppia fissa con Merli e Milian e anche con Bud Spencer. Giulia &egrave; la protagonista assoluta dei polizieschi italiani negli Anni Settanta. Cinque film con Maurizio Merli ancora di pi&ugrave; con Thomas Milian e una apparizione anche in Piedone lo Sbirro con Bud Spencer.  &nbsp;  Non solo film    10 - E&rsquo; ancora al cinema nel 2015, addirittura nel titolo, con &ldquo;Noi e la Giulia&rdquo; di Edoardo Leo, tratto dal romanzo &ldquo;Giulia 1300 e altri miracoli&rdquo;.  Potrebbe interessarti: le 10 Alfa Romeo usate da non perdere 

Le curiosit&agrave; sulla &ldquo;madre&rdquo; di tutte berline sportive

Le 10 cose che non sapete sulla mitica Alfa Romeo Giulia

        La Guardia di Finanza imita i Carabinieri. E avr&agrave; una nuova, potente auto a disposizione: Alfa Romeo Giulia, in "completo" giallo e grigio e con un motore turbo pronto a scattare.  Prestazioni d'eccezione Ha gi&agrave; sfilato lo scorso 2 giugno in occasione della Parata per i festeggiamenti della Repubblica Italiana, la nuova Giulia predisposta dallo Stato per la Guardia di Finanza. Una Giulia con motore turbo 2 litri 4 cilindri da 200 cv e 330 Nm di coppia, velocit&agrave; massima di 230 km/h e scatto da 0 a 100 km/h in 6,6 secondi. La trazione &egrave; posteriore e il cambio un automatico a otto rapporti. A quali Reparti &egrave; destinata Prestazioni importanti, dato che la berlina del Biscione sar&agrave; assegnata ai Reparti Antiterrorismo e Pronto Intervento e ai Nuclei Mobili della GdF: sar&agrave; quindi impiegata soprattutto per il controllo economico del territorio e la tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica. La gamma Alfa Romeo: consulta il nuovo listino completo di Auto Alfa Romeo Giulia della GdF: le dotazioni Non cambia solo la motorizzazione. La Giulia della GdF avr&agrave; due portapaletta nel rivestimento delle porte anteriori, un doppio alloggiamento radio di servizio (che pu&ograve; essere sia analogica che digitale), luce leggimappa, due porta arma lunga di sicurezza anteriori, una torcia ricaricabile a LED con base dedicata e supporto portatablet. Presenti ovviamente i lampeggianti blu e il faro centrale a LED. Inoltre, sul guscio dei retrovisori sono installati dei LED circolari a cinque punti luce blu collegati ai lampeggianti sul tetto. Alcuni esemplari sono stati configurati non nella classica due posti ma con un guscio monocellula, ovvero un divisorio antisfondamento in policarbonato che consente di ospitare i tre militari della pattuglia e, allo stesso tempo, di trasportare in sicurezza la persona fermata nella parte posteriore destra.        

I Reparti Antiterrorismo, Pronto Intervento e i Nuclei Mobili della GdF avranno a disposizione la berlina del Biscione con prestazioni e dotazioni al top

Alfa Romeo Giulia, un turbo 200 cv per la Guardia di Finanza

        Alfa Romeo Stelvio &egrave; senza dubbio uno dei Suv pi&ugrave; sportivi sul mercato, una vettura che punta al piacere di guida e alle prestazioni. E oggi, per i possessori di Stelvio con velleit&agrave; da pilota, il tuner cinese SD Carbon ha realizzato un nuovo bodykit capace di trasformare il Suv in una vettura dallo stile aggressivo e con una sola vocazione: correre.  L'Alfa Romeo Stelvio "da battaglia" La caratteristica pi&ugrave; evidente del bodykit di SD Carbon &egrave; rappresentata dai parafanghi anteriori e posteriori realizzati in fibra di carbonio a matrice polimerica (FRP). Sotto il paraurti trova spazio un grande splitter in fibra di carbonio, mentre il cofano ventilato - disponibile in FRP o in fibra di carbonio standard - aggiunge maggiore aggressivit&agrave;. Sono state aggiunte minigonne pi&ugrave; ampie,uno spoiler pi&ugrave; grande sul tetto e un diffusore in carbonio. Quest'ultimo presenta dei doppi terminali di scarico che sono quelli di serie. Manhart Giulia QV600, la Quadrifoglio si fa pi&ugrave; potente e aggressiva Un'azienda britannica chiamata Deranged ha inoltre apportato alcune modifiche, adattando il lavoro di SD Carbon per la versione Quadrifoglio. Questo esemplare unico &egrave; stato fornito con un set di cerchi Vossen da 22" e non ha portato modifiche alle prestazioni: il V6 biturbo 2.9 di serie eroga quindi 503 cv.&nbsp;Il kit &egrave; venduto dalla statunitense Performance Speed Shop al prezzo di 6.180 dollari (al cambio circa 5.800 euro). Cerchi un'auto nuova? Consulta il nuovo listino completo di Auto       

Il Suv del Biscione ancora pi&ugrave; "cattivo" con i nuovi parafanghi, paraurti, splitter, spoiler e diffusore posteriore realizzati dal tuner cinese

Alfa Romeo Stelvio, che aggressività con il bodykit SD Carbon

        Era il 2008 quando Alfa Romeo, decisa ad ampliare la propria gamma verso il basso, lanci&ograve; la MiTo. Una piccola sportiva del segmento B, nata su una base meccanica derivata da quella della Fiat Grande Punto, ma inconfondibilmente Alfa nell'aspetto (ispirato a quella della 8C Competizione, uscita l'anno prima) e nel carattere, grazie anche alla gestione elettronica DNA, in grado di modificare la taratura di sterzo, freni e motore per personalizzare l'esperienza di guida. Quattro le motorizzazioni disponibili al lancio: 1.4 a benzina (aspirato da 78 cv, turbo da 120 e 155 cv) e Diesel JTDm da 120 cv. La versione pi&ugrave; potente, la turbobenzina da 155 cavalli, &egrave; stata la protagonista della nostra prova sul numero di Auto di agosto 2008.  Ecco, a 14 anni di distanza, la prova dell'Alfa Romeo MiTo 1.4 Turbo Distinctive:  Alfa MiTo, cuor di Biscione La scelta di tempo sembra indovinata: sono in tanti ormai a pensare in piccolo, automobilisticamente parlando. E non solo quando si tratta di scegliere in base alla mera convenienza economica. La MiTo, prima baby Alfa della storia, potrebbe dunque essere il prodotto giusto al momento giusto, e in ogni caso non va vista come un ridimensionamento delle ambizioni di una marca che, al contrario, deve a tutti i costi rinverdire le sue grandi tradizioni. Che sono fatte soprattutto di quelle credenziali sportive che su un&rsquo;Alfa, grande o piccola che sia, non devono assolutamente venir meno. A cominciare dall&rsquo;immagine, nella cui definizione i designer del centro stile di Arese non potevano prescindere da alcuni elementi irrinunciabili della marca. Come la calandra a tre lobi, con al centro lo scudetto sviluppato in verticale. Ma proprio nel frontale hanno finito per venir meno a uno dei fondamenti delle sportive, che in quanto tali devono apparire larghe e basse. La MiTo invece, complici quei fari che paiono quasi &ldquo;appesi&rdquo; al cofano, nella vista di fronte si presenta alta e stretta. Una scelta non convenzionale insomma, a caratterizzare un corpo vettura che per il resto appare pi&ugrave; conforme ai canoni abituali: le spalle sono generose e i passaruota molto marcati, tanto che le ruote posteriori finiscono per &ldquo;ballarci&rdquo; un po&rsquo;. La coda, invece, appare decisamente tronca, tanto da far dubitare della veridicit&agrave; dell&rsquo;eccellente Cx (0,29) dichiarato dall&rsquo;Alfa. Qui ritroviamo una delle pi&ugrave; evidenti citazioni stilistiche della coup&eacute; 8C Competizione, con i gruppi ottici circolari contornati da una cornice cromata. Le 10 Alfa Romeo usate da non lasciarsi scappare &nbsp; Sorella della Punto solo fino a&hellip; un certo punto  Rispetto alla Grande Punto, con cui la MiTo notoriamente condivide la piattaforma di base, le differenze cominciano gi&agrave; dalla struttura portante: le carreggiate sono allargate di 10 cm, il baricentro risulta pi&ugrave; basso grazie alla diversa conformazione del corpo vettura e, a parit&agrave; di allestimento, il peso risulta inferiore di circa 40 kg (per la 1.4 Turbo l&rsquo;Alfa dichiara 1.145 kg, sulla vettura in prova ne abbiamo rilevati 1.255). Quanto all&rsquo;elettronica, la gestione dei parametri di marcia &egrave; affidata al selettore denominato DNA, che prevede tre posizioni di impiego (Dynamic, Normal e All weather) con altrettante mappature per erogazione motore, servosterzo e controllo della stabilit&agrave; (che non &egrave; mai del tutto disinseribile). C&rsquo;&egrave; da aggiungere che in configurazione Dynamic diviene operativo il cosiddetto &ldquo;Q2 elettronico&rdquo;, con l&rsquo;ESP chiamato a limitare l&rsquo;eventuale pattinamento della ruota interna (in pratica, fa il lavoro dell&rsquo;autobloccante) operando con i freni anteriori. Infine, il controllo della stabilit&agrave; &egrave; pure provvisto di correzione &ldquo;attiva&rdquo; del sovrasterzo. Quanto alla meccanica, l&rsquo;Alfa utilizza la versione da 155 cv (la stessa della Abarth Punto) del 1.400 sovralimentato di produzione Fiat Powertrain, con coppia massima di di 21 kgm in configurazione standard, che diventano 23,5 (a 3.000 giri) in modalit&agrave; Dynamic. L&rsquo;impianto frenante dispone anteriormente di dischi autoventilanti con pinza in alluminio monoblocco a 4 pompanti, mentre dietro sono previsti dischi pieni e pinze flottanti. Quanto alla sicurezza passiva, il corredo di serie prevede sette airbag, compreso quello a protezione delle ginocchia del guidatore, che beneficiano anche dello spostamento sulla plancia (anzich&eacute; sul piantone) della chiave di accensione; inoltre, i due cuscini frontali sono di tipo bi-stadio. Gli intervalli di manutenzione sono stati portati a 30.000 km. Auto usate, scopri l'Alfa Romeo MiTo che fa per te &nbsp; Una trazione anteriore esente da sottosterzo  &Egrave; bassa, la posizione di guida, ma senza esagerare: quel che basta per sistemare il volante in linea con le spalle. La pedaliera &egrave; a posto e il sedile supporta bene: peccato che quando la marcia aumenta il ritmo, lo schienale non riesca a contenere al meglio il busto. Per le gambe, invece, &egrave; facile trovare validi ancoraggi anche se, a seconda della posizioneadottata, qualcuno pu&ograve; trovarsi col ginocchio destro che litiga col profilo del tunnel centrale. Quanto alla visibilit&agrave; qualche limite c&rsquo;&egrave;, ma viste le ridotte dimensioni delle superfici vetrate, laterali e di coda, ci si poteva anche attendere di peggio. Inusuale la posizione della chiave, col blocchetto che spunta frontalmente dalla plancia. Ma quando la giri, capisci subito che il sound &egrave; quello giusto: il lavoro condotto per accordare aspirazione e scarico lo ha fatto diventare pieno, corposo, secco nell&rsquo;accompagnare la caduta di giri nelle cambiate. Oltre a suonare bene, il 1.400 turbo &egrave; anche pronto nel rispondere, soprattutto se si utilizza la vettura in modalit&agrave; Dynamic (la conversione &egrave; possibile fino a 100 km/h), ampiamente consigliata quando la strada si distende e il traffico si dirada. Cos&igrave;, la spinta del motore acquista pi&ugrave; carico. Peccato solo si esaurisca un po&rsquo; troppo in fretta.  Con il passaggio alla modalit&agrave; pi&ugrave; sportiva migliora pure lo sterzo: il comando acquista carico, offre una maggiore sensazione di contatto con la strada e, tutto sommato, appare anche all&rsquo;altezza per prontezza e precisione. Ma la vera differenza viene dal supporto garantito dall&rsquo;autobloccante elettronico, rivelatosi davvero efficace nel riportare la vettura su linee pi&ugrave; interne, in accelerazione. Tanto da offrire sensazioni del tutto innaturali per una trazione anteriore: affondi il gas e invece di allargare col muso la MiTo va a chiudere la traiettoria. Quanto alle prestazioni, infine, la MiTo si difende bene, soprattutto in ripresa, dove il turbo in pratica non manca mai. Tuttavia, almeno per adesso, l&rsquo;ultima creatura Alfa non pu&ograve; certo definirsi la prima della classe: per tener testa alle concorrenti meglio dotate occorre qualcosa in pi&ugrave;, soprattutto sul fronte motore. Alfetta, mezzo secolo per una delle berlina pi&ugrave; amate di Alfa Romeo       

14 anni fa Alfa Romeo presentava il suo modello pi&ugrave; piccolo, la MiTo: ecco com'era fatta e come andava, nella nostra prova sul numero di agosto 2008

Alfa Romeo nostalgia: 14 anni dalla prova di Auto della MiTo

Tonale come Atlante. Secondo la mitologia greca, il titano reggeva il peso del mondo. Oggi il primo Suv elettrificato del Biscione &egrave; chiamato a sostenere il cammino di Alfa Romeo. Il cambio di passo storico, per tecnologia, qualit&agrave; e impatto di utili sul mercato rappresentano una sfida cruciale e non rinviabile. Scaldati i cuori, ma poco le casse, con due auto tutte da guidare come Giulia e Stelvio, ora Tonale ha il compito di convincere all&#39;acquisto, oltre che di appassionare.  Primo prodotto del Marchio sotto l&#39;egida di Stellantis, anche se realizzato su una piattaforma FCA, la small wide, quella di Jeep Compass per intendersi, sboccia dopo una gestazione di tre anni. Atteso sin troppo, accompagnato da dichiarazioni di grande orgoglio del management, scende nell&#39;arena pi&ugrave; competitiva. Quella delle ruote alte di segmento C, dove tutti fanno la guerra a tutti. Dovr&agrave; essere, altrimenti saranno guai, l&#39;auto del cambiamento. Sia per gli alfisti sia per &ldquo;il resto del mondo&rdquo;: i numeri del Biscione devono crescere. Sar&agrave; quella giusta?  Alfa Romeo, Tonale e la storia del Marchio nel nuovo showroom di Milano    Alfa Romeo Tonale, qualit&agrave; e tecnologia  Come molti l&#39;abbiamo agognata, per pura curiosit&agrave; e per desiderio di valutarla. Ci &egrave; toccato subito il massimo offerto in questo momento. Allestimento top di gamma Veloce con la motorizzazione ibrida &ldquo;rafforzata&rdquo;, il mild hybrid che muove le ruote anche solo in elettrico, nella sua versione da 160 cavalli. Prima sorpresa. Seppur col vestito buono, la nuova Alfa dallo stile impattante all&#39;esterno, 4,53 metri di lunghezza sinuosi e muscolosi, sfodera gli assi in abitacolo. Qualit&agrave; percepita, sostanza e tecnologia. Con una plancia tutta digitale, finalmente. Dotata della strumentazione da 12&rdquo;3 che richiama il mitico &ldquo;cannocchiale&rdquo; Alfa, compresa la numerazione corsaiola sul tachimetro e contagiri con numeri e finali rovesciati per garantire una migliore visibilit&agrave;. A fianco lo schermo centrale da 10&rdquo;25 ad alta definizione, ben accoppiato ai comandi fisici a &ldquo;pianoforte&rdquo;, eredit&agrave; felice delle Peugeot. Il contesto, compresa la foggia dei sedili e dei rivestimenti, &egrave; di alto livello.  Unici nei, la leva del cambio automatico &ldquo;vecchia scuola&rdquo;, un po&#39; troppo lunga, e le plastiche meno visibili rigide. Nel complesso, da questo punto di vista, copione rispettato: riferimenti alla tradizione impareggiabile del Marchio. Ma, seconda sorpresa, altre fondamenta moderne, comprese la connettivit&agrave;, col sistema operativo Android Automotive, Alexa a bordo e la chicca della certificazione incorruttibile NFT, in questo prima al mondo. Non sguazza solo il guidatore, si sta comodi in quattro a bordo. Meno in cinque, e il bagagliaio da 500 litri non &egrave; da record. Ma la ben pi&ugrave; grande Stelvio si ferma a 525 e soprattutto la qualit&agrave; dei rivestimenti &egrave; elevata.  Leggi la prova completa della nuova Alfa Romeo Tonale, con i rilevamenti strumentali in esclusiva, sul nuovo numero di Auto in edicola dal 15 giugno, oppure clicca qui per accedere alla versione digitale 

Abbiamo messo il nuovo Suv del Biscione alla prova eclusiva dei nostri strumenti: tutti i dati, dalle prestazioni ai consumi, sono sul nuovo numero di Auto in edicola dal 15 giugno

Sul prossimo numero di Auto: Alfa Romeo Tonale, la prova strumentale in esclusiva

        Assieme al lancio sul mercato di Tonale, Alfa Romeo ha inaugurato il suo nuovo flagship store a Milano: trattasi del primo showroom del marchio costruito con lo scopo di introdurre la cosiddetta Brand Identity, ovvero la capacit&agrave; di reinterpretare in chiave moderna gli stilemi tipici Alfa Romeo.  Nuovo showroom Alfa Romeo a Milano: esterni e interni Showroom che simbolicamente sorge negli stessi luoghi in cui nel 1910 sorgeva il Portello, primo sito produttivo Alfa Romeo, e dove oggi il Biscione regala una customer experience immersiva alla scoperta dei suoi valori identitari e della sua visione del domani. Il nuovo flagship store Alfa Romeo &egrave; caratterizzato da un ambiente minimal e tecnologico. All'esterno della struttura, i visitatori vengono accolti dalla scritta Alfa Romeo posta in alto e dal grande totem rosso a lato dell'ingresso, con effetto specchiato. Ovviamente spicca l'iconico&nbsp;colore "rosso Alfa" e l'elegante grigio. Prendendo ispirazione dalla natura, gli interni dello showroom uniscono materiali dagli effetti materici speciali, texture innovative e colorazioni che richiamano il processo di ossidazione e la forza e bellezza della natura, capace di fondersi idealmente con la dimensione tecnologica e digitale. Nuovo showroom Alfa Romeo a Milano: le aree Vi sono inoltre diverse aree a disposizione del cliente. Nella Lounge Area, ad esempio, &egrave; possibile vivere una vera esperienza del marchio e la sua storia, sfogliando i numerosi libri presenti, acquistando il merchandising dedicato o semplicemente rilassandosi all'esclusivo caf&egrave;. Invece, l'area "Join the Tribe" rappresenta una porta sul futuro del marchio, dove conoscere le anticipazioni sulle prossime soluzioni del Biscione e consolidare il senso di appartenenza alla community Alfa Roemo. Completano il nuovo showroom la zona adibita all'acquisto, pi&ugrave; riservata, e quella dedicata all'After Sales, che segue orari specifici per andare incontro a tutte le necessit&agrave; del cliente. Cerchi un'auto nuova? Consulta il nuovo listino completo di Auto       

Il flagship store si trova dove una volta sorgeva il sito produttivo del Portello: l'obiettivo &egrave; di trasmettere la cosiddetta Brand Identity del Biscione ai potenziali clienti

Alfa Romeo, Tonale e la storia del marchio nel nuovo showroom di Milano

        Sempre amata, spesso idolatrata e altrettante volte chiaccherata, puntualmente Alfa Romeo stuzzica l'attenzione.&nbsp; Grazie ai dati estrapolati analizzando l'andamento dei prezzi su Autoscout24 vi propponiamo le 10 Alfa speciali usate da non perdere. Dall'occasione alla collezione, tra instant classic e youngtimer. &nbsp; Alfa Romeo Spider  Spider -&nbsp; Eterna "Duetto", prodotta dal 1966 fino al 1994 e sempre pi&ugrave; ricercata. Prezzi in grande aumento, inarrivabili per le prime serie, pi&ugrave; "alla mano" per la terza e la quarta, anche catalizzata. Ci sono anche le Spider del 1995 (su base GTV) e del 2004 (Brera). La media &egrave; di oltre 23.000 euro. &nbsp; Alfa Romeo 4C  4C -&nbsp; Instant Classic da subito, sportiva pura nello stile, nella meccanica con monosocca in carbonio, peso intorno ai 1.000 kg, &egrave; oggetto da collezionisti. Prezzo medio di 84.500 euro, pi&ugrave; alto del nuovo, prodotto dal 2023 al 2021. &nbsp; Alfa Romeo GTV  GTV - Linee inconfondibili, nate dalla collaborazione del Centro Stile Alfa Romeo con Pininfarina e alcuni motori interessanti, oltre al 1.8 e 2.0 Twinspark: ovvero i V6 Busso, 2.0 turbo e gli spettacolari 3.0 e 3.2 aspirati. Prezzi in salita, ora a 13.000 euro, ma per i 6 cilindri serve un notevole sforzo in pi&ugrave;. &nbsp; Alfa Romeo 75  75 -&nbsp; L'ultima trazione posteriore prima di 4C, ma soprattutto di Giulia e Stelvio. L'ultima in assoluto con il ponte De Dion. Se ne trovano ancora numerose, prezzo medio da 14.000 euro, ma &egrave; chiaro che vanno sottoposte a una attenta valutazione. Motori da 1.6 a 3.0 V6. &nbsp; Alfa Romeo 156  156 - Berlina resa immortale dalla matita di Walter de Silva &egrave; una delle youngtimer pi&ugrave; apprezzate e comuni (1997-2005). Una trazione anteriore molto precisa nella guida. La prima con il Diesel common rail, ma anche con il V6 Busso, 2.5 e 3.2 litri con la GTA. Abbordabili le "base" (1.6 benzina e 1.9 gasolio) prezzo medio di 6.000 euro, ma si pu&ograve; crescere di molto. Alfa Romeo Brera  Brera -&nbsp; Uno dei "posteriori" pi&ugrave; originali in assoluto. Non sfond&ograve; sul mercato, complice anche un peso eccessivo per una sportiva, ma l'estetica esterna resta particolare. In commercio dal 2005 al 2010, competitiva per il prezzo medio (circa 11.000 euro) anche se la versione pi&ugrave; speciale col 1.750 TBI made in Alfa Romeo raggiunge cifre ben pi&ugrave; alte. Alfa Romeo 33  33 -&nbsp; E' gi&agrave; storica in quasi tutti gli esemplari (1985-1993) ha montato il mitico boxer dall'inizio alla fine della produzione. Disponibile anche wagon e in versione 4x4. Un ritorno in pieni anni Ottanta. Anche qui prezzi variabili, ma la media di 6.000 euro stuzzica i nostalgici. &nbsp; Alfa Romeo 145  145 - Due volumi a tre porte, ma con capienza quasi da wagon. Il tocco, sempre fuori dal coro di Chris Bangle, la distingue dalle altre. Disponibile sia con boxer sia con i Twin Spark. Ora &egrave; ancora nel guado, con valutazioni intorno ai 3.000 euro, ma pu&ograve; diventare un affare. &nbsp; Alfa Romeo 166  166 - L'ultima ammiraglia. Meno fortunata della 156, anche per uno stile pi&ugrave; conformista, offre una gamma motori competitiva, sia benzina, sia Diesel. Erede della 164, trazione anteriore prestazione e confortevole. Prezzo da circa 5.000 euro. &nbsp; Alfa Romeo Montreal  Montreal - Si sconfina nel collezionismo. Se ne trovano poche, la matita di Marcello Gandini disegn&ograve; forme da sportiva proporizionatissima (4,22 metri). Specialissima col suo V8. Prodotta in meno di 4.000 esemplari ha un prezzo medio, in ascesa, di 83.000 euro. Leggi anche: trova tutte le Alfa Romeo usate       

Auto del Biscione che fanno gola: dalle instant classic alla yougntimer

Le 10 Alfa Romeo usate da non lasciarsi scappare

Alfa Romeo Alfetta, sono cinquanta anni: mezzo secolo di vita per una delle Alfa Romeo pi&ugrave; amate. Prese il soprannome della GP Tipo 158, la prima vincitrice del Mondiale di Formula Uno con Nino Farina. Il 16 maggio 1972 fu presentata Alfetta, una delle berline italiane, e non solo, migliori di ogni epoca.  E&rsquo; stata a lungo&nbsp; il riferimento assoluto per il piacere di guida e il comportamento dinamico e una delle Alfa pi&ugrave; amate, protagonista anche di tanti film, soprattutto polizieschi, degli anni Settanta, grazie proprio al suo dinamismo nettamente al di sopra la media.  Alfetta &egrave; stata orginale nello per stile, ma soprattutto eccellente grazie a una ideale distribuzione dei pesi. Con il cambio collocato posteriormente, insieme alla frizione&nbsp;e&nbsp;al&nbsp;differenziale&nbsp;secondo lo schema transaxle. La tenuta di strada era senza pari, grazie all&rsquo;adozione di un ponte posteriore De Dion crealizzato con un traliccio di tubi d&rsquo;acciaio triangolare.  FCA Heritage&nbsp;celebra cos&igrave; Alfetta  &ldquo;Esattamente 50 anni fa, nella suggestiva cornice della citt&agrave; di Trieste, veniva presentata l&rsquo;Alfa Romeo Alfetta..&hellip; Prodotta dal 1972 al 1984, viene dotata di motori bialbero millesei, milleotto e due litri e inaugura una nuova tendenza in casa Alfa Romeo: si distingue infatti per essere fuori dagli schemi tradizionali sia dal punto di vista tecnico, per l&rsquo;adozione dello schema transaxle, sia per l&rsquo;innovativo design a coda alta&rdquo;.  Potrebbe interessarti  Leggi anche: Alfa Romeo, la prossima Giulia potrebbe non essere pi&ugrave; una berlina Leggi anche: Alfa Romeo nuove e usate, gli annunci sul listino&nbsp;   

Stile originale, per un decennio &egrave; stata un riferimento assoluto per il comportamento dinamico

Alfetta, mezzo secolo per una delle berlina pi&ugrave; amate di Alfa Romeo

        La fase di profonda trasformazione che sta vivendo l'intero settore dell'auto, sta portando numerosi Costruttori a riconsiderare quelle che, fino a poco tempo fa, erano certezze consolidate. E, dagli effetti di questa rivoluzione, non sfuggono neppure i brand pi&ugrave; iconici. &Egrave; il caso di Alfa Romeo, che dopo la nuova Tonale ibrida si prepara a lanciare i suoi primi modelli 100% elettrici. Ma non solo, perch&eacute; i cambiamenti pi&ugrave; rilevanti potrebbero riguardare, oltre all'alimentazione delle auto del Biscione, anche la loro forma, in particolare quella del modello attuale pi&ugrave; iconico del Marchio, la Giulia. Secondo il CEO Jean-Philippe Imparato, infatti, la prossima generazione dell'auto potrebbe non essere pi&ugrave; una tradizionale berlina, ma diventare qualcosa di diverso e pi&ugrave; appetibile sui mercati. Alfa Romeo Tonale alla prova: &egrave; una vera Alfa! Giulia, futuro shooting brake? Storicamente, le berline di fascia media hanno sempre giocato un ruolo fondamentale all'interno della gamma del Biscione. Dalla Giulietta degli anni '50 proseguendo con Giulia, 75, 155, 156 e 159, arrivando fino alla Giulia dei giorni nostri. Eppure, nel corso dei decenni, le berline &ldquo;con la coda&rdquo; hanno conosciuto un incessante declino sul mercato, tanto che diversi Costruttori hanno deciso di eliminarle dalla loro offerta sostituendole, in molti casi, con Suv e crossover. Ora anche la stessa Alfa Romeo potrebbe far cambiare forma alla sua berlina attuale, la Giulia. Lo ha spiegato l'amministratore delegato del Biscione, Jean-Philippe Imparato, nel corso di un'intervista ad Autocar. "Non voglio rinunciare al mercato delle berline &ndash; ha precisato il manager francese, che guida il Marchio milanese dal gennaio 2021 &ndash; &Egrave; nel DNA dell'Alfa avere una berlina sportiva. Ma sono anche consapevole che, in molti, ci avevano chiesto di realizzare una versione station wagon della Giulia. Forse c'&egrave; un punto di unione tra la berlina e la station wagon. Con una nuova Giulia forse potremo avere il meglio di entrambi i mondi&rdquo; ha detto Imparato. L'amministratore delegato del Biscione ha premesso che la Giulia ha davanti a s&eacute; ancora alcuni anni di carriera (nei prossimi mesi &egrave; atteso un restyling estetico e un aggiornamento dei contenuti tecnologici), ma che ha gi&agrave; chiesto al Centro Stile guidato dall'ex Dacia Alejandro Mesonero-Romanos di pensare a qualcosa di &ldquo;inusuale&rdquo; per la prossima generazione (elettrificata) della Giulia. Ancora nessuna certezza dunque, ma c'&egrave; la possibilit&agrave; che Alfa Romeo punter&agrave; su soluzioni alternative come una carrozzeria shooting brake. Alfa Romeo, scopri tutti i modelli sul mercato dell'usato Alfa Romeo tra elettrico, Suv e STLA Imparato ha poi parlato pi&ugrave; in generale del futuro del Marchio del Biscione, spiegando che per Alfa sar&agrave; necessario garantire una stabilit&agrave; spesso mancata negli ultimi anni. &ldquo;La stabilit&agrave; e il non cambiare rotta ogni mattina sono fondamentali per l'Alfa &ndash; ha aggiunto il manager francese - I prossimi cinque anni del nostro piano di prodotto sono stati approvati ed &egrave; finanziato. L'anno prossimo fisseremo il nostro piano di prodotti fino al 2028. E negli anni '30 pianificheremo la qualit&agrave;, piattaforme elettriche e software". Fondamentale, per il futuro di Alfa, sar&agrave; la piattaforma STLA di Stellantis, progettata per supportare modelli elettrici di tutti i segmenti, e per implementare le tecnologie pi&ugrave; avanzate, guida autonoma inclusa. Senza perdere i tratti distintivi di Alfa Romeo, a partire dal piacere di guida che verr&agrave; garantito da soluzioni tecniche specifiche per i modelli del Biscione. Nel frattempo, resta in gran parte avvolto nel mistero il piano industriale del brand: dopo la Tonale, &egrave; atteso un nuovo crossover pi&ugrave; piccolo (che dovrebbe essere battezzato Brennero e sar&agrave; anche elettrico), ma &egrave; ancora ignoto ci&ograve; che verr&agrave; dopo. Tra le novit&agrave; dei prossimi anni ci potrebbe essere anche un Suv di taglia grande (rivale di BMW X5/X6), per cercare il successo anche in mercato come gli Stati Uniti e la Cina. E poi, forse, nuovi modelli sportivi attesi da tutti gli appassionati. Alfa Romeo MiTo, ipotesi di ritorno elettrico della piccola del Biscione        

Il CEO Imparato ha aperto alla possibilit&agrave; che la nuova generazione della Giulia possa diventare qualcosa di diverso&nbsp;

Alfa Romeo, la prossima Giulia potrebbe non essere più una berlina

Il SUV pi&ugrave; atteso degli ultimi anni finalmente sbarca nei concessionari italiani. Tonale, che segna il debutto dell&#39;alimentazione ibrida in un&#39;Alfa Romeo, fa il suo ingresso nel mercato inizialmente con il 1.5 turbo benzina mild-hybrid da 130 o 160 cavalli, con i soliti 4 allestimenti della gamma del Biscione: Sport, Sprint, Ti e Veloce, ognuno con prezzi e dotazioni specifiche. Scopriamole nel dettaglio.    Alfa Romeo Tonale Sport  Tonale Sport &egrave; la versione base, prezzo di listino di 35.500 euro, disponibile solo con il 1.5 da 130 cv. Sono disponibili all&#39;esterno i cerchi in lega da 18&quot;, gruppo ottico full-LED con e indicatori di direzione anch&#39;essi a LED, e fari posteriori full-LED con tecnologia Infinity ed effetto 3D. In abitacolo, ecco un ambiente in nero con una plancia comprendente inserti in 3D, dei sedili in tessuto Tex Alfa, un cruscotto digitale da 12,3&quot;, display da 10,25&quot; con 2 porte USB, Bluetooth e comandi vocali, Apple CarPlay e Android Auto wireless e specchietti riscaldabili. Senza dimenticare gli ADAS: la frenata automatica d&#39;emergenza con riconoscimento pedone, il mantenimento della corsia, il riconoscimento della segnaletica stradale, l&#39;attention assist e il cruise control.  La gamma Alfa Romeo: consulta il nuovo listino completo di Auto  Disponibile anche la proposta finanziaria di FCA Bank, che propone Tonale Super a partire da 249 euro al mese con 1 anno di estensione garanzia inclusa nella rata.  Alfa Romeo Tonale Sprint  Con il motore TCT7 da 130 cv anche la variante Sprint, che costa 38.000 euro. Le modifiche riguardano gli interni, dove si aggiungono i sedili in tessuto Tex Alfa in carbonio e tessuto tecnico Soft-Touch con cuciture rosse, il volante sportivo in pelle, la regolazione lombare elettrica a quattro vie per il guidatore, il sistema multimediale con navigatore, il sistema di ricarica a induzione, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e cruise control adattivo.  Alfa Romeo Tonale Ti  Con il propulsore da 160 cv, sono invece disponibili gli allestimenti Ti e Veloce. Il primo, dal prezzo di 42.300 euro, rispetto alla Sprint aggiunge anche la plancia in Soft-Touch con doppia cucitura color biscotto, il sistema di illuminazione ambientale, cerchi in lega di 18&quot; diamantati in nero lucido, fari full-LED con tecnologia Matrix adattivi con funzionalit&agrave; dinamiche, telecamera posteriore e prese USB posteriori. Veloce &egrave; il top di gamma di Tonale: costa 44.800 euro e prevede sedili in Alcantara traforata e tessuto tecnico Soft-Touch con cuciture rosse, plancia anch&#39;essa in Alcantara con doppia cucitura rossa, pedaliera e battitacco in alluminio, palette del cambio al volante in alluminio, cerchi da 19&quot;, cristalli posteriori oscurati, pinze freno Brembo rosse e le sospensioni adattive Alfa Dual Stage.  Alfa Romeo Tonale Edizione Speciale  Alfa Romeo Tonale sar&agrave; per&ograve; anche disponibile - solo durante la fase di lancio - nell&#39;esclusiva versione &quot;Edizione Speciale&quot;, ricca di contenuti tecnologici e di connettivit&agrave;, offerta su entrambi i livelli di potenza, 130 - prezzo di 39.000 euro - e 160 cv - 41.000 euro -. Per Tonale Edizione Speciale continuer&agrave; a essere valida l&#39;esclusiva offerta di lancio a 299 euro al mese con motorizzazione da 130 cv e 3 anni di garanzia inclusi.  Alfa Romeo Tonale, ecco il prezzo dell&rsquo;Edizione Speciale  Alfa Romeo Tonale: due pacchetti  Infine, disponibili anche due pacchetti: il Pack Techno da 1.800 euro che prevede la telecamera 360&deg;, sistema d&#39;allarme angolo cieco, sensori di parcheggio laterali e Park Assist; e il Pack Premium da 2.900 euro che include il sistema audio Harman Kardon con 14 altoparlanti e i sedili in pelle, di cui quelli anteriori ventilati con regolazione elettrica.   

Quattro allestimenti: Super, Sprint, Ti e Veloce (pi&ugrave; l&#39;Edizione Speciale), ognuno con dotazioni e costi diversi. Ecco i listini

Alfa Romeo Tonale, quanto costa il SUV pi&ugrave; atteso

L&rsquo;Alfa Romeo Tonale &egrave; la prima, nuova, vettura del Biscione dopo tanti anni di attesa. Le ultime novit&agrave;, infatti erano state Giulia e Stelvio, presentate nel 2016, ma adesso finalmente l&rsquo;attesa &egrave; finita con l&rsquo;arrivo di questa nuova vettura che, sotto le dimensioni da SUV del segmento C, mantiene tutte le prerogative di un&rsquo;Alfa in termini di tecnologia e piacere di guida.  Come &egrave; fatta  Il frontale &egrave; dominato dal classico tribolo, ma il vero segno distintivo sono i nuovi fari anteriori a led, tre semi luci semicircolari che compongono firma luminosa della vettura. Stesso motivo ripetuto nella parte posteriore.  Per caratterizzare la fiancata, i designer hanno scolpito&nbsp;una linea che parte dal faro anteriore e definisce tutta la silhouette. Un vero e proprio tratto distintivo chiamato &ldquo;Linea GT&rdquo; perch&eacute; studiata per far richiamare le Alfa del passato e rendere il modello personale e riconoscibile.  Seduti al volante, anche da bendati si capisce subito che si &egrave; saliti a bordo di un&rsquo;Alfa Romeo. &Egrave; una questione di sensazioni, legate al feeling che da lo sterzo, diretto, sensibile, diverso da tutti gli altri.  Alfa Romeo Tonale alla guida  L&rsquo;abitacolo &egrave; un grande salto in avanti rispetto al passato. La Tonale si contraddistingue per avere un ambiente interno curato nei materiali e nelle finiture, elementi che hanno sempre rappresentato una pecca sulle sue antesignane. Specialmente colpisce l&rsquo;attenzione data all&rsquo;ergonomia, infatti tutti i comandi sono a portata di mano del conducente.  Abbiamo provato al vettura sulle strade tortuose che costeggiano il Lago di Como che hanno permesso di apprezzare le sue doti di maneggevolezza. Dal punto di vista della dinamica di guida non ci sono dubbi: &egrave; una vera Alfa Romeo.  Per la prova completa, guardate i video a cura di Alberto Sabbatini che ha curato anche il test che ti aspetta sul prossimo numero di Auto, in edicola il 15 maggio.    Alfa Romeo, scopri qui tutti gli annunci sul nuovo e sull&#39;usato 

Abbiamo provato la Tonale e il nuovo SUV del Biscione conferma di avere il DNA di una vera Alfa Romeo

Alfa Romeo Tonale alla prova: &egrave; una vera Alfa!

        Lanciata nel 2007 come modello in un'edizione limitata di 500 esemplari, l'Alfa Romeo 8C Competizione and&ograve; esaurita in poco tempo e lasciando numerosi collezionisti e appassionati a bocca asciutta. Ora, a 16 anni di distanza, c'&egrave; di nuovo la possibilit&agrave; di mettersi in garage una delle coup&eacute; V8 del Biscione. La casa d'asta Bring a Trailer ha infatti messo in vendita un esemplare della vettura, di colore nero e con pochissimi chilometri all'attivo. Con un prezzo per&ograve; non alla portata di tutte le tasche: l'offerta attualmente pi&ugrave; alta ha raggiunto quota 175mila dollari. Tavares: "Fiducia ai Marchi italiani, Alfa Romeo esempio per Stellantis"  Alfa Romeo 8C, icona all'asta Desiderosa di riaffermarsi come produttrice di vetture premium, sportive e di alta fascia, Alfa Romeo nei primi anni 2000 decise di dare vita a una vettura unica nel suo genere, ispirata nel design alla leggendaria 33 Stradale e nel nome alle varie 6C e 8C che hanno reso famoso il Biscione sulle piste di tutto il mondo. Nacque cos&igrave; la 8C Competizione, coup&eacute; compatta (lunga appena 4,38 metri) con due posti secchi, trazione posteriore e motore anteriore. Il propulsore, di derivazione Maserati, era un V8 da 4,7 litri, aspirato e con 450 cavalli di potenza massima. Non un'auto estrema, sebbene le prestazioni fossero elevate (293 km/h di velocit&agrave; massima, da 0 a 100 km/h in 4,2 secondi) ma un'opera di design su ruote, in edizione limitata: solo 500 esemplari, a cui si aggiunsero 329 Spider. Una delle 500 Alfa 8C coup&eacute; &egrave; attualmente in vendita presso la casa d'aste Bring a Trailer. Si tratta di un esemplare nero, unico dei quattro colori disponibili insieme al giallo e due tonalit&agrave; di rosso. L'auto in vendita, con specifiche USA, &egrave; in condizioni praticamente perfette (a parte alcuni graffi sulla parte inferiore del pararti, dovuti a passaggi su dossi) e soprattutto un chilometraggio ridottissimo: appena 7.885 km percorsi. L'equipaggiamento della 8C Competizione in questione include fari bixenon, cerchi in lega da 20&rdquo; con pneumatici Pirelli 245/35 all&rsquo;anteriore e 285/35 al posteriore e pinze freno Brembo di colore rosso. I sedili sono in fibra di carbonio e rivestiti in pelle nera con cuciture rosse. Impianto audio Bose e climatizzatore bizona completano l'elenco delle dotazioni. Nessun intervento &egrave; stato fatto sull'auto, a parte la sostituzione di alcuni pulsanti nel 2020. Al momento, le offerte per questa Alfa Romeo 8C Competizione hanno raggiunto quota 175mila dollari, al cambio attuale circa 142mila euro. Per fare un'offerta pi&ugrave; alta, c'&egrave; tempo fino a gioved&igrave; 5 maggio, alle 18 italiane. Alfa Romeo SZ, FCA restaura "il Mostro" dei primi anni '90       

Caratterizzata dal colore nero della carrozzeria e degli interni, questa 8C &egrave; uno dei 500 esemplari prodotti della versione coup&eacute;

Alfa Romeo 8C Competizione, all'asta un esemplare con pochissimi km

        Pensa positivo Carlos Tavares riguardo i Marchi italiani di Stellantis e Alfa Romeo in particolare. Presente alle prove stampa di Tonale, il Ceo del Gruppo ha confermato fiducia alla Case provenienti dalla galassia FCA, ovvero Abarth, Alfa, Fiat, Lancia e Maserati. Queste le sue parole&nbsp; &ldquo;Tutti i nostri Marchi, compresi quelli italiani, avranno una possibilit&agrave;. Vale per Abarth, Alfa Romeo, Fiat , avranno una finestra temporale di 10 anni. Finanziamenti in base alla strategia per il Gruppo. Credo che tutti siano in grado di ottenere utili, a patto che si lavori con rigore. Le Case italiane in questi anni non sono state nutrite, sto cercando di dare loro la chance di esprimere il potenziale di avere un futuro. Sono entusiasta dei Marchi italiani, andremo avanti&rdquo;. Il Biscione in questo caso mostra la strada.&nbsp; &ldquo;L&rsquo;esempio del Biscione &egrave; rappresentativo. Adesso, grazie al lavoro di Jean-Philippe Imparato &egrave; in utile, con margini sani. Alfa Romeo &egrave; la stella polare da seguire, ispira tutta Stellantis&rdquo;. Alfa fuori dal tunnel Il passo nella nuova era &egrave; rappresentato da Tonale, che arriver&agrave; sul mercato nel 4 giugno, nella versione elettrificata da 130 cavalli. A Pomigliano d&rsquo;Arco la produzione &egrave; cresciuta da 125 a 250 esemplari la settimana. Tavares ha esibito grande fiducia. &ldquo;Alfa Romeo coniuga passione e rigore, con dei risultati. Sta costruendo il suo futuro grazie all&rsquo;esperienza passata. In un anno dopo il passaggio in Stellantis, pur senza lanciare modelli siamo passati dal passivo all&rsquo;utile. Lavorando meglio. Questa &egrave; la base per avviare un future basato su nuove tecnologie. Saremo molto focalizzati sulla qualit&agrave;: Alfa ora ha margini da Marchio premium. E&rsquo; in grado di guadagnare denaro&rdquo;. Cerchi un'Alfa Romeo usata? Consulta qui il listino  Leggi anche: Alfa Romeo, i 10 modelli pi&ugrave; importanti del Biscione&nbsp;       

Il CEO del Gruppo: "Dieci anni per arrivare agli obiettivi, Alfa ci fa gi&agrave; guadagnare"

Tavares: "Fiducia ai Marchi  italiani, Alfa Romeo esempio per Stellantis"

L&rsquo;hotel Villa d&rsquo;Este di Cernobbio, Lago di Como &egrave; pronta ad accogliere in tutta la sua bellezza, per l&rsquo;undicesima edizione, Villa d&rsquo;Este Style One Lake One Car 2022, l&#39;evento che celebra l&rsquo;Alfa Romeo 6C 2500 SS. Costruite a Milano nel periodo fra il 1949 e il 1952 dal Biscione e dalla Carrozzeria Touring, delle 32 vetture originali, oggi, ne esistono meno di 20, 5 delle quali sono state scelte per partecipare all&rsquo;evento. Ad accompagnare la protagonista, altre elegantissime auto.  Villa d&rsquo;Este Style: fra auto e bellezza  &ldquo;L&rsquo;ospite d&rsquo;onore&rdquo; dell&rsquo;undicesima edizione sar&agrave; un motoscafo motorizzato Alfa Romeo 6C 2500, un progetto militare che ha visto la luce negli anni Quaranta, prodotto in altri pochi esemplari di cui 5 divenuti dei motoscafi da diporto deluxe per privati, essendo stati acquistati dal Cantiere Riva di Sarnico. L&rsquo;hotel Villa d&rsquo;Este di Cernobbio &egrave; il luogo per eccellenza dove tante bellezze vengono ospitate e, sicuramente, One Lake One Car rappresenta uno degli eventi massimi di Villa D&rsquo;Este Style. Inoltre, la villa, che figura nella lista dei patrimoni dell&rsquo;umanit&agrave; UNESCO, ha aggiunto un pezzo alla sua collezione degno di nota: un modello di Alfa Romeo Stelvio 6C Villa d&#39;Este, una versione speciale prodotta in edizione limitata, la quale rende omaggio a una delle auto che ha segnato la storia della Casa di Arese, ossia la 6C 2500 SS Villa d&#39;Este.  Alfa Romeo SZ, FCA restaura &quot;il Mostro&quot; dei primi anni &#39;90 

L&rsquo;evento che rende omaggio alla raffinata Alfa Romeo 6C 2500 SS avr&agrave; luogo nell l&rsquo;hotel Villa d&rsquo;Este di Cernobbio, Lago di Como, fra storia, bellezza e grandi automobili

Villa d&#39;Este Style, in arrivo l&#39;undicesima edizione

        Da fuori sembra un'Alfa Romeo Spider Duetto come tutte le altre. Sotto al cofano, per&ograve;, non c'&egrave; un tradizionale motore a benzina 4 cilindri da 2 litri, bens&igrave; un powertrain elettrico al 100%. A realizzare questo restomod &egrave; stata Electric Classic Cars, societ&agrave; specializzata nella trasformazione di automobili d'epoca in vetture elettriche, mantenendo intatto il loro aspetto esterno. Ignoti i valori di potenza e coppia del Duetto &ldquo;elettrizzato&rdquo;, cos&igrave; come le sue prestazioni; l'autonomia invece &egrave; di poco inferiore ai 200 km, garantita da un pacco batterie derivato da quello di una Tesla Model S. Alfa Romeo 145, rivive in chiave supersportiva in un restomod digitale  Alfa Romeo Spider, restomod a zero emissioni A qualcuno sembrer&agrave; una mancanza di rispetto nei confronti di un'auto iconica. Ad altri, un modo intelligente per continuare a sfruttare una vettura d'epoca riducendone l'impatto ambientale e i costi di manutenzione. Comunque la si pensi, il restomod che ha trasformato l'Alfa Romeo Spider Duetto di Electric Classic Cars non &egrave; che l'ultimo di una lunga lista che in precedenza ha coinvolto modelli come Porsche 911 Targa, Volkswagen Maggiolino, Fiat 500, BMW 2002 ti, Land Rover Defender e perfino DMC DeLorean e Ferrari 308. Tutte accomunate dall'aver ricevuto un powertrain a zero emissioni al posto dei motori a benzina originali, ma senza alcun intervento estetico che possa far intuire l'assenza dei propulsori endotermici. A parte, ovviamente, l'eliminazione dei tubi di scarico. L'Alfa Romeo Spider Duetto, longevo e apprezzatissimo modello del Biscione prodotto dagli anni '60 fino al 1994, &egrave; stata anch'essa sottoposta a questo &ldquo;trattamento&rdquo;. Dall'auto (un esemplare dell'ultima serie, con la coda tronca e senza appendici posteriori) &egrave; stato rimosso il 4 cilindri 2.0 da 126 cavalli per fare posto a un powertrain elettrico NetGain HyPer 9. La nuova unit&agrave;, a differenza di quanto accade sulle EV moderne, &egrave; stata collegata all'albero di trasmissione originale anzich&eacute; alle ruote, mantenendo cos&igrave; invariata buona parte della tecnica. Le batterie, composte da 7 celle suddivise tra parte anteriore e posteriore dell'auto, sono da 35 kWh e derivate da una Tesla Model S. Secondo l'azienda che ha realizzato il restomod, l'autonomia &egrave; di 193 km con una sola ricarica, mentre il peso sarebbe pressoch&eacute; invariato rispetto alla versione a benzina. L'elettrica uguale a quella a benzina All'interno, la Spider presenta solo alcuni dettagli diversi rispetto al modello originale a benzina. In particolare, &egrave; presente uno strumento attraverso il quale si pu&ograve; selezionare la modalit&agrave; di guida (inclusa la &ldquo;eco&rdquo; se si vuole risparmiare batteria) mentre la strumentazione &egrave; stata riadattata a nuovi scopi, con indicatori per lo stato di carica e la temperatura del motore elettrico. Infine, la presa per effettuare il rifornimento di energia &egrave; stata collocata l&agrave; dove in origine c'era il tappo del serbatoio del carburante. L'auto &egrave; stata mostrata nel dettaglio dalla stessa Electric Classic Cars in un video, nel quale &egrave; possibile apprezzare come si riesca a viaggiare su questa Spider Duetto elettrificata in totale assenza di rumore.       

Un esemplare della classica sportiva del Biscione &egrave; stato dotato di un powertrain elettrico al 100% al posto del 2 litri a benzina originale

Alfa Romeo Spider Duetto, restomod elettrico con batterie Tesla

        L'Alfa Romeo 145 non &egrave; certo uno dei modelli pi&ugrave; iconici nella lunga storia del Biscione. Eppure, la piccola hatchback anni '90 ha ancora oggi numerosi estimatori, in Italia e all'estero. Tra di loro c'&egrave; anche Hugo Silva, designer e renderista che ha realizzato un restomod digitale del modello. Una rivisitazione che stravolge completamente il carattere della 145, donandole un aspetto aggressivo e spiccatamente sportivo, con numerosi elementi ispirati alle auto italiane ad alte prestazioni degli anni '80 e '90. Alfa Romeo MiTo, ipotesi di ritorno elettrico della piccola del Biscione Alfa 145, look estremo Lanciata nel 1994 e prodotta fino al 2001, venendo poi rimpiazzata dalla 147, la 145 &egrave; stata criticata e amata, chiudendo la sua carriera con oltre 200mila esemplari venduti (pi&ugrave; o meno la stessa cifra della sorella con la coda, la 146). Antesignana delle pi&ugrave; moderne hot hatch a 3 porte, la piccola Alfa aveva in gamma anche una versione denominata Quadrifoglio, con un 2 litri Twin Spark da 155 cavalli. Un modello che, oltre vent'anni dopo la sua uscita di scena, &egrave; stato scelto come protagonista di uno dei lavori di Hugo Silva, designer che ha deciso di donare nuova linfa e un look da sportiva estrema alla 145. Il lavoro &egrave; stato realizzato solo in digitale, e questo ha permesso al designer di ignorare quelli che sarebbero stati i vincoli di un progetto &ldquo;fisico&rdquo;. Nettamente pi&ugrave; bassa del modello di serie, la 145 &egrave; stata poi dotata di elementi aerodinamici, come il vistoso spoiler posteriore, e una carrozzeria completamente rivista: carreggiate allargate, paraurti anteriori e posteriori ridisegnati e prese d'aria maggiorate (messe in risalto dalla tinta bianca) hanno conferito alla piccola Alfa Romeo un carattere inequivocabilmente sportivo. A completare l'opera, quattro termali di scarico e cerchi in lega specifici, uniti a gomme pi&ugrave; larghe e ribassate. Fonte d'ispirazione per il suo lavoro, ha spiegato il designer sui social in cui ha postato la sua reinterpretazione della 145, sono state le sportive italiane. In particolare, il paraurti anteriore &egrave; derivato da quello della Lancia 037, mentre quello posteriore dalla Ferrari F355.             Visualizza questo post su Instagram  Un post condiviso da hugo silva (@hugosilvadesigns)            

Un designer ha reinterpretato la piccola Alfa Romeo aggiungendo numerosi elementi sportivi, alcuni ispirati da Lancia 037 e Ferrari

Alfa Romeo 145, rivive in chiave supersportiva in un restomod digitale

        Torna una piccola in Alfa Romeo? Con la fine della produzione di MiTo, nell&rsquo;autunno del 2018, il Biscione non ha pi&ugrave; un&rsquo;auto da offrire ai neo-patentati, per coltivare gli alfisti del futuro. Il Segmento B, pur non considerato futuribile da alcuni Costruttori premium - Audi abbandoner&agrave; A1 - rappresenta una quota importante nel mercato europeo. Il piano di Imparato, che intende lanciare un modello nuovo ogni anno, anche se non prevede una nuova piccola lascia spazio a evoluzioni. Anche perch&eacute; con la futura Lancia Ypsilon, appena confermata, potrebbe starci tranquillamente una nuova MiTo elettrica.&nbsp; Un MiTo a cinque porte elettrica Lo ha lasciato intendere ad ad Autocar Damien Dally, managing director di Alfa Romeo e Jeep per la Gran Bretagna. &ldquo;Il nostro Marchio ha una storia di auto sportive compatte, come Alfasud, in una parte del mercato ad alto volume di vendite. La MiTo era una tre porte, fosse stata a cinque avrebbe avuto pi&ugrave; successo. Sulla strada del futuro solo elettrico le auto piccole si adattano bene a questo scopo, utili alle esigenze di molti automobilisti&rdquo;. Una piccola Alfa Romeo, compatta, per la citt&agrave; e pi&ugrave; accessibile come prezzo. Potrebbe essere anche il B-Suv, che in molti chiamano gi&agrave; Brennero, ma pi&ugrave; probabilmente sar&agrave; qualcosa di pi&ugrave; compatto. Che dovrebbe nascere non sulla piattaforma della Fiat 500 elettrica, ma sulla STLA Small, evoluzione della e-CMP di Peugeot 208 e Opel Corsa, adatta a vetture lunghe tra 3,5 e 4,2 metri.&nbsp; Leggi anche: Imparato visita lo stabilimento Alfa Romeo di Pomigliano       

La piattaforma STLA Small potrebbe dare la vita a una cinque porte a batteria pi&ugrave; compatta rispetto al futuro B-Suv del Marchio

Alfa Romeo MiTo, ipotesi di ritorno elettrico della piccola del Biscione

        FCA Heritage ha restaurato uno dei modelli Alfa Romeo pi&ugrave; particolari di sempre: la SZ del 1989, conosciuta anche come "Il Mostro". Gli appassionati la ricordano di certo: la Sprint Zagato fu prodotta dal 1989 al 1991 da Robert Opron e il Centro Stile del marchio di Arese in collaborazione con la nota Carrozzeria. Era quasi un concept, realizzata per studiare e sviluppare la tecnologia dell'effetto suolo. Una coup&eacute; 2 porte a trazione posteriore con motore 6 cilindri da 210 cavalli che ha sempre fatto parecchio discutere. Per conoscere meglio la sua storia, cliccate qui.  Nuovi esterni e interni, V6 invariato Il restauro di FCA Heritage ha avuto come protagonista un esemplare proveniente dal circuito di Balocco, con alcune differenze rispetto al modello di produzione, come il volante con parti in legno e gli indicatori con quadranti bianchi invece che neri. La SZ &egrave; stata completamente smontata e spogliata di tutta la carrozzeria in materiale composito e restaurata come nuova. Anche gli interni sono stati aggiornati: sono ricomparsi ad esempio i sedili in pelle marrone. Il motore V6 da 3 litri &egrave; rimasto invariato con i suoi 210 cv. Il colore &egrave; rimasto quello originale, il Rosso Alfa con tetto in nero Grigio Scuro. Dopo il restauro, continuerete a chiamarla "Mostro"?&nbsp; Alfa Romeo 164, restomod in carbonio e con i cerchi della 156 GTA       

La Sprint Zagato &egrave; una delle Alfa Romeo pi&ugrave; discusse di sempre. Creata per studiare l'effetto suolo, aveva un V6 da 210 cv. FCA Heritage ha ridato nuova vita a un esemplare del 1989

Alfa Romeo SZ, FCA restaura "il Mostro" dei primi anni '90

Una lunga storia, quella di Pomigliano, stabilimento voluto dall&rsquo;IRI nel lontano 1968, allo scopo di produrre, dal 1972, la ben nota Alfasud, frutto di un ottimo progetto, ma purtroppo afflitta da vari problemi in termini di qualit&agrave;. Da allora da Pomigliano sono usciti vari modelli, tra i quali la Panda o le Alfa 147 e 156. In totale oltre 5 milioni di autoveicoli.    Nuove Alfa saranno di qualit&agrave; superiore&nbsp;  Fino ad arrivare alla Tonale, sulla quale il gruppo Stellantis punta molto, tanto che il CEO, Jean Philippe Imparato, &egrave; a Pomigliano piuttosto spesso per controllare che tutto funzioni a regola d&rsquo;arte. &ldquo;Non vogliamo pi&ugrave; che qualcuno dica che le auto italiane e in particolare le Alfa Romeo, si portano dietro una brutta reputazione. L&rsquo;Alfa ha s&igrave; passato brutti momenti, ma adesso e da tempo, la storia &egrave; cambiata. Prendiamo la Tonale. Applichiamo ogni pi&ugrave; rigido controllo, dalla scocca alle guarnizioni, dagli interni alla meccanica. Anche il pi&ugrave; piccolo difetto porta alla bocciatura della macchina, anche se sta approcciandosi alla fine della catena di montaggio. Se vogliamo che Alfa sfondi sul mercato americano, (lo faranno dal 2023) su quello cinese e ovviamente su quello europeo, deve essere cos&igrave;&rdquo;.   Una linea allo stato dell&#39;arte  E infatti, la visita di Imparato a Pomigliano si inquadra nell&rsquo;ambito degli incontri mensili che ha con i fornitori coinvolti e il team Alfa Romeo. Con due priorit&agrave;, precise: la qualit&agrave;, elemento imprescindibile in una vettura premium e lo spirito di team, ovvero una squadra coesa ed orgogliosa di creare una vettura cos&igrave; importante. Insomma prende il via una nuova era per il Giambattista Vico Plant di Pomigliano d&rsquo;Arco. Allo scopo, sono stati installati 750 nuovi robot mentre i dipendenti sono in totale 4.300. C&rsquo;&egrave; un reparto, dove lavora un ristretto gruppo, che &egrave; stato battezzato &ldquo;Quality Dojo&rdquo; (in giapponese Dojo significa intraprendere una nuova via), dove alcune Tonale vengono sottoposte a controlli rigidissimi di tutte le componenti per poi eventualmente modificare qualcosa nella programmazione delle varie fasi sulla catena di montaggio. Catena che &egrave; gi&agrave; operativa, con i primi esemplari che escono, al ritmo di 15 all&rsquo;allora, che poi diventeranno 23 a produzione avviata. &ldquo;Non voglio parlare di numeri&rdquo;, precisa Imparato, &ldquo;quelli verranno se la qualit&agrave; si dimostrer&agrave; ottima. Nel 2022, considerando le prime consegne a giugno, ipotizzo 20.000 contratti&rdquo;. Per il 2023 sono previste 40-45.000 Tonale, vendute in 31 paesi in totale. Il primo lotto di Tonale sar&agrave; battezzato &ldquo;Speciale&rdquo;, con i motori Mhev 130 e 160 cv, poi seguiranno dei diesel e a fine anno il plug in Hybrid da 275 cv. Poi&hellip; Poi appunto la promessa di Jean Philippe Imparato: &ldquo;Dal 2027 solo elettrico, i motori termici andranno in cantina. Certo, dovremmo arrivare a percorrenze superiori ai 700 km e a ricariche fatte al massimo in 25 minuti. Uno non pu&ograve; bere 50 caff&egrave; in attesa che la sua auto possa ripartire&rdquo;.&nbsp;  Le conferme  La conferma di quanto promesso da Imparato &egrave; arrivata contemporaneamente da Torino, dove, all&rsquo;interno del complesso Mirafiori, hanno parlato di elettrico e di investimenti futuri il Presidente di Stellantis John Elkann, l&#39;Amministratore Delegato di Stellantis, Carlos Tavares, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo e il Presidente dell&#39;Unione Industriali Torino, Giorgio Marsiaj.   

L&#39;amministratore di Alfa Romeo si &egrave; recato in visita al Giambattista Vico Plant, pochi giorni prima l&#39;inizio della produzione del Suv Tonale

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