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Catl frena gli entusiasmi sulle batterie allo stato solido

I limiti attuali della tecnologia rendono improbabile, secondo l'azienda cinese, un'adozione delle batterie allo stato solido sulle auto di serie in tempi brevi. I risultati di laboratorio e gli intoppi

Catl frena gli entusiasmi sulle batterie allo stato solido

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

15 apr 2024

La prospettiva offerta da CATL è quella di un produttore di batterie i cui risultati, nel primo trimestre del 2024, hanno segnato una crescita dell'utile netto pari al 7%. La quota globale di mercato è appena sotto il 40%, mentre in Cina supera il 50%.

Nelle valutazioni di Robin Zeng, rese al Fiancial Times, finiscono i giudizi sulla tecnologia delle batterie allo stato solido.

I molti pregi dell'elettrolita solido

La ricerca va avanti da ormai diversi anni e le primissime applicazioni su auto elettriche potrebbero esordire nel 2028. È l'ambizione coltivata da Toyota. I pregi delle batterie con elettrolita allo stato solido sono noti: maggiore sicurezza sui rischi di incendio, una velocità di ricarica e autonomia di marcia superiori.

Non mancano le difficoltà tecniche, che ne stanno rallentando il percorso. È su questi aspetti che si concentra Zeng, scettico sulla possibilità che le batterie con elettrolita solido possano essere una realtà nella produzione di serie nel medio periodo.

Secondo il fondatore e presidente di CATL, la via percorribile per raddoppiare l'autonomia di ricarica e garantire un prodotto sicuro, sono le pile con celle agli ioni di sodio e materiali "semi-solidi", sui quali il gigante cinese è al lavoro (in foto).

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Prestazioni elevate in condizioni di laboratorio

Il limite delle batterie con elettrolita solido è stato sperimentato da CATL stessa, durante la fase di ricerca e sviluppo, nella necessità di elevate pressioni applicate all'elettrolita solido all'interno della cella, con rischi legati alla sicurezza: "Gli ingegneri che hanno testato l'elettrodo al litio in metallo hanno detto: ottimo, il trasferimento di ioni è molto buono. Però, nella realtà, come si può esercitare una pressione così elevata?".

Un altro ostacolo da superare è relativo ai cicli di ricarica e con essi il tema della durata della batteria. Zang ha riportato esperimenti su una cella sottoposta a pressioni elevate al suo interno che non sono andati oltre i 10 cicli di ricarica. Fase, quella della carica e scarica della cella, che genera un'espansione del metallo.

"Supportiamo pienamente la tecnologia a stato solido, però ci sto investendo da 10 anni. Seguo gli sviluppi delle persone che sono al lavoro sulle stato solido praticamente ogni mese e conosco tutti i progressi. Per qualche ragione abbiamo ancora questi intoppi".

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