Auto elettriche, Nio sfida Volkswagen in Europa

L'ambizione del marchio cinese è di lanciare un'offensiva che contenda quote di mercato a Volkswagen sulle vendite di auto elettriche. Quanto vale concretamente il vantaggio di un produzione in Cina?

Auto elettriche, Nio sfida Volkswagen in Europa

Fabiano PolimeniFabiano Polimeni

Pubblicato il 2 maggio 2023, 16:20

Al recente Salone di Shanghai, Williams Li, fondatore e presidente di Nio, ha ricordato quanto incida quel controllo sulla catena di approvvigionamento di materie prime e, segnatamente, delle batterie, in mano ai grandi player cinesi produttori di accumulatori per i costruttori di auto.

Si aggira sul 20% il vantaggio di costo rispetto a costruttori come Tesla e quanti non hanno una produzione primaria localizzata in Cina.

Ecco, la premessa è necessaria per capire le ambizioni di Nio in Europa. Dal 2024 è atteso un nuovo marchio con il quale commercializzare sui mercati del Vecchio Continente un'elettrica dal prezzo di listino inferiore ai 30 mila euro. Senza troppi giri di parole, Li, in un'intervista al quotidiano tedesco Der Spiegel, ha dichiarato di voler attaccare la posizione Volkswagen, operando sul fattore prezzo, con più incisività come mai prima d'ora. Un "attacco" che vada a erodere le quote di mercato e spostare, di fatto, le scelte del consumatore. 

Oltre all'ambizione, al momento, non si conoscono i dettagli intorno al "cosa" proporre sul mercato in una fascia di prezzo sub-30 mila euro, dove la percezione del marchio inizia a giocare un ruolo importante nella scelta di un determinato modello. Diversamente da quanto si può immaginare su segmenti inferiori, di ingresso alla mobilità.

La ID.2all da meno di 25 mila euro

Volkswagen, ricordiamo, ha pianificato un prossimo futuro nel quale portare sul mercato modelli di segmento B per ingombri esterni e spaziosi quanto le compatte termiche, a un target di prezzo inferiore ai 25.000 euro nel 2025, per poi ambire a una proposta ancora più competitiva, inferiore ai 20 mila euro. 

Le batterie low cost per essere competitivi sul prezzo

Tenendo ben presente quel 20% di vantaggio sui costi stimato da Li, per i costruttori che producono in Cina, sul fronte delle batterie è la proposta delle celle al litio-ferro-fosfato che contribuisce a ridurre il principale fattore di costo della produzione di un'auto elettrica.

In questo scenario non sono da dimenticare, poi, operazioni come quelle attuate negli USA, di programmi di incentivazione all'acquisto di auto elettriche vincolati alla produzione sul territorio di celle per le batterie. Una posizione mirata a proteggere il mercato interno da un evidente controllo dell'industria asiatica, cinese nel dettaglio, sulla produzione di batterie.

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