Un OTA per Model S e Model X con batterie da 85 kWh prodotte fino al 2016 toglie 50 km di raggio di azione alle vetture: stabiliti 13.000 euro di rimborso
25.05.2021 ( Aggiornata il 25.05.2021 09:45 )
Dalla Norvegia arriva una grana per Tesla, intimata a rifondere alcuni clienti per una riduzione di capacità applicata alle batterie.
La questione riguarda trenta proprietari di Model S e Model X con batterie da 85 kWh, modelli in produzione fino al 2016. Alcuni aggiornamenti via etere (over-the-air), precisamente i 2019.16.1 e 2019.16.2, avevano ridotto l’autonomia delle vetture di circa cinquanta chilometri, da circa 400 a 350 km. Non solo, il software ha rallentato anche la ricarica alle stazioni Supercharger, incrementando così i tempi di sosta per il rifornimento.
La Tesla Model S sfida il Boeing 737
Per celebrare la partnership tra Qantas e Tesla i due marchi hanno organizzato una sfida di accelerazione tra un 737 della compagnia di bandiera australiana e la Model S in versione da 90 kw, capace di uno scatto 0-100 in 3,3 secondi.
Guarda il videoTesla ha ribadito che gli aggiornamenti erano votati a preservare l’efficienza delle batterie e mantenere una longevità elevata, precisando inoltre che pochi modelli avevano subito delle limitazioni.
Ma la piccola class action dei trenta possessori di Model S e Model X è andata a segno, almeno in parte. La corte norvegese ha deciso di assegnare un risarcimento che corrisponde a circa 13.000 euro. Tesla è ancora nei tempi per fare appello, ma la questione potrebbe diventare delicata ed espandersi. Anche perché dai 30 iniziali, i clienti coinvolti, solo in Norvegia, potrebbero essere diverse migliaia.
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