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Fabiano Polimeni
20 nov 2018 (Aggiornato alle 17:39)
La nuova corsa all’oro è nei metalli rari necessari ad alimentare un fabbisogno sempre maggiore da destinare alla produzione di pacchi batterie per i veicoli elettrici. Cobalto, in primis. Litio, pure. Sebbene meno raro del primo, risulta una componente ancora essenziale per la tecnologia attuale delle batterie.
Concentrazione di materie prime che vede l’Africa e il Sud America tra le aree a maggior potenziale. L’ultimo tra gli stati africani ad aver annunciato i progressi in materia di ricerca ed estrazione di litio è il Mali. Due progetti con il coinvolgimento di capitali stranieri, australiani e britannici, sono giunti alla scoperta di riserve utili per 694 mila tonnellate di litio, una fetta di un mercato che vale 16 milioni di tonnellate globalmente.
L’auto elettrica si sviluppa con, sullo sfondo, una chiara posizione di supremazia dei produttori di batterie asiatici, tra Cina, Giappone e Corea. Australia e Cile, invece, sono tra i maggiori produttori di litio, ai quali aggiungere il Congo sulla produzione di cobalto.
In Mali il governo ha accelerato la concessione di licenze per ricercare riserve dalle quali produrre litio e il progetto che porterà, nel volgere di 2 anni – secondo quanto dichiarato dalle autorità governative all’agenzia Reuters –, all’offerta sul mercato del minerale estratto nel paese si è sviluppato a sud della capitale Bamako, nell'area di Bougouni.
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