Crisi auto in Europa, la ricetta Draghi e gli investimenti necessari

Crisi auto in Europa, la ricetta Draghi e gli investimenti necessari© UFFICIO STAMPA

Sulle future politiche europee che i 27 Paesi dovranno attuare, l'esigenza di fondo è un massiccio piano di investimenti. Un decalogo per affrontare la crisi del settore auto, storicamente cruciale per la UE

10.09.2024 18:37

Il nodo materie prime per la transizione ecologica

Come intervenire su un settore chiave dell'economia continentale? Tanto più partendo da una considerazione fondamentale sulle materie prime necessarie alla transizione ecologica? “Si stima che, in assenza di interventi, solo una minima parte del fabbisogno europeo di materie prime sarà coperta da progetti in Europa entro il 2030. La Cina, al contrario, controllerà la maggior parte della catena del valore a monte”.

Le proposte del report si dividono in interventi di breve e medio periodo. Nell'ordine, garantire la competitività dei costi di trasformazione, iniziando dall'approvvigionamento energetico e l'automazione del lavoro.

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Un piano industriale europeo per l'auto

Poi, la proposta di sviluppare un piano industriale europeo per il settore auto, aumentando il coordinamento verticale e orizzontale nella catena di valore.

Garantire una coerenza normativa, la prevedibilità e adeguate tempistiche e consultazioni per le successive normative. Adottare un approccio tecnologicamente neutrale nella revisione del pacchetto Fit for 55. Strettamente sul breve termine, la necessità di incoraggiare la standardizzazione (protocolli di ricarica, attività di riciclo, adozione di nuove tecnologie, interfacce fisiche).

Procedendo con il decalogo delle proposte, sul medio periodo si guarda all’incremento dei distretti Net-Zero Acceleration dedicati all'automotive. Distretti industriali dove concentrare più aziende legate allo sviluppo di una determinata tecnologia.

Sul tema dell'infrastruttura di ricarica, è necessario lo sviluppo sia lato colonnine che di rifornimento (in ottica combustibili a emissioni zero, vedi idrogeno o emissioni nette zero, come gli e-fuels). Se l'intelligenza artificiale deve avere un ruolo nel migliorare competitività e produttività, serve una politica digitale per il settore auto, che comprenda l'ecosistema di dati e le esigenze di sviluppo della AI. 

Ancora, il sostegno necessario a progetti europei comuni sulle aree più innovative (dalle elettriche economicamente accessibili ai veicoli SDV). Infine, prevedere politiche destinate a colmare i divari sulle competenze dei lavoratori e i programmi di formazione su nuove competenze. Da ultimo, livellare il terreno del confronto globale e migliorare l'accesso al mercato.

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