A Modena un evento in stile americano, con musica suona dal vivo da una band, intrattenimenti, giochi e ospiti d'eccezione come il campione di Beach volley, Alex Ranghieri e il big wave surfer Alessandro Marcianò
20.06.2024 17:06
L’invito, quando arriva, appare subito uno di quelli da non farsi ripetere due volte. Vieni al Mustang60Fest, all’autodromo di Modena? C’è una festa molto speciale per i 60 anni della Ford Mustang, dove vedere alcune delle più affascinanti versioni dell’iconica muscle car americana e provare in pista la settima generazione di questo mito americano.
L’arrivo nel paddock dell’autodromo di Modena è uno da restare senza fiato: quasi un centinaio di Mustang di varie epoche e tanto altro. Si partire da alcuni esemplari stupendi della prima serie, quella che vide la luce appunto 60 anni fa, per arrivare fino alle più recenti, con le neonate esponenti della settima generazione, sia in versione coupé che spider (Convertible, se vogliamo rispettare l’ortodossia dei nomi) a dimostrare che il mito continua, con tanto vigore.
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Perché prima abbiamo detto Mustang di varie epoche e tanto altro? Semplice: la Mustang è una religione! E come tale ha i suoi adepti, spesso creativi, di sicuro indomiti, come i cavalli Mustang, da cui prende appunto il nome la vettura, che sono da sempre nella cultura americana un simbolo di libertà e di spirito indomabile. Così a Modena è stato possibile notare dal vivo come chi ha una Mustang non è abituato ad accodarsi al branco, ma fa della sua muscle car un modo per dare sfogo alla propria personalità.
E ciò vale anche per i fortunati possessori degli esemplari più antichi e rari. A Modena si è vista addirittura la recreation della vettura n.180 in gara al rally di Montecarlo del 1965, la prima grande sfida di livello mondiale in cui si cimentò la Mustang nata solo pochi mesi prima. Per la cronaca la Mustang n. 180 al Monte si ritirò, ma è diventata famosa per il suo modellino in scala 1/43, oggetto di culto per tanti ragazzini di tempi passati che l’hanno poi conservata da adulti, per altri è pure diventata oggetto di culto.
Il Mustang60Fest è stato inoltre un evento in stile americano, con musica suona dal vivo da una band, intrattenimenti, giochi tra cui un simulatore per avere un sia pur minima idea di che cosa può significare cavalcare un toro come nei rodei; immancabile un super barbeque. Inoltre si sono visti personaggi come il campione di Beach volley, Alex Ranghieri, che è un appassionato di Mustang e ne conserva una nel suo garage, e il big wave surfer Alessandro Marcianò.
Pacchetto Ford Mustang 60th Anniversary
Ford ha deciso di festeggiare i 60 anni della Mustang con un pacchetto tutto per lei: il Ford Mustang 60th Anniversary. Esso è disponibile solo per la GT Premium con V8 da 5,0 litri e sarà valido sia per i modelli coupé che per quelli convertibili con cambio manuale o automatico
Guarda la galleryRichiami al film di Ingmar Bergman o al passo del capitolo 8° dell’Apocalisse a parte, oltre al fatto si dice che rompere il settimo sigillo significa poter rispondere alla domanda di tutte le domande: "Cosa c'è dopo la morte?", la settima generazione pare proiettare la Mustang verso una sorta di “immortalità”.
La nuova serie, con il suo motore V8 da 5 litri capace di 446 cv, si conferma in pista una vettura sempre piacevole anche nella versione GT, ma è con la versione Dark Horse che la Mustang fa un salto di qualità. Rilevanti sono le evoluzioni, tutte finalizzate a meglio sopportare lo stress particolare che procura l’utilizzo in pista. Troviamo infatti pistoni e bielle per motori ad alte prestazioni, un radiatore per il raffreddamento del propulsore più leggero ed efficiente, un radiatore ausiliario per l’olio motore, un radiatore aggiuntivo per il differenziale, inoltre tutto l’apparato dell’aspirazione è stato ridefinito. A livello telaistico, abbiamo le sospensioni a controllo magnetoreologiche di serie, le barre antirollìo di maggior diametro e i cerchi più larghi di mezzo pollice; infine lo sterzo ha ricevuto un settaggio specifico.
Nella nostra serie di prove in pista a Modena, è stato possibile effettuare brevi stint con la GT, la Dark Horse e una Mustang della precedente generazione preparata per l’uso in pista, vettura che viene utilizzata per i corsi di pilotaggio del Ford Driving Unuversity. Il confronto è servito per notare una maggiore precisione di inserimento in curva e una maggiore reattività nei cambi di direzione della Dark Horse rispetto alla GT. Elementi comuni si sono dimostrati la notevole spinta del motore, la frenata potente che, per quanto spremuta a fondo, non compromette la stabilità.
Quanto al cambio, abbiamo guidato sia una GT sia una Dark Horse con l’automatico, che lavora con logiche più votate alla fluidità che alla dimensione racing. Sotto questo punto di vista, e non solo, è stato illuminante il confronto con la Mustang della precedente generazione preparata per la pista, dotata (ovviamente!) del cambio manuale. E’ stata la dimostrazione pratica che, se si sceglie una Mastang per divertirsi anche in pista, il cambio ad H è irrinunciabile. La leva corta, in stile racing vecchia scuola, mantiene tutte le promesse, appena si esce dalla corsia box. L’escursione del comando è breve, gli innesti sono preci, non troppo secchi e neppure contrastati più di tanto.
Ma la vera scoperta è stato il provare in pista la Mustang del Ford Driving University. Si tratta di una vettura dotata di rollbar a gabbia, imbullonato, non saldato, quindi non ha funzioni di irrigidimento dell’autotelaio, ma quel che conta, e che risulta subito piacevolmente evidente, è che la vettura sfodera una rapidità e una precisione nell’inserimento in curva davvero notevoli, tanto che quando si scende si riflette sui margini che offre l’autotelaio della Mustang se si vuole lavorare di fino sull’assetto. Il tutto tenendo sempre mente che il grande punto di forza di questa sportiva è il prezzo: una supercar da 446 cv con un listino che parte da 58.000 euro è davvero allettante.
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