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Il maxi-SUV debutta con tre unità V6 mild-hybrid, nuovi fari Matrix laser, un infotainment totalmente touch e sospensioni pneumatiche adattive. In una fase successiva al lancio di settembre avrà il V6 3.0 benzina con supporto elettrico
Fabiano Polimeni
26 giu 2019
Rinnovamento di metà carriera, per Audi Q7. Cambia lo stile, migliora i tratti tipici del frontale, snellendo un po’ l’imponenza del blocco fari-calandra proposti finora. La griglia ha contorni più snelli e linee che la rendono più "leggera" visivamente, insieme ai profili verticali, di scuola Q8. Modifiche che, indirettamente, interessano anche i fari full led, più ondulati nella zona inferiore.
È stile e funzione, il rinnovamento del muso. Alla proposta di fari full led si può sostituire la specifica top di gamma di proiettori di tipo Matrix laser, ovviamente adattivi. Ciascun proiettore è composto da 24 diodi led, ai quali sommare un fascio laser di tipo spot. Nuova anche la grafica.
Interventi sui fari che, al retrotreno, si abbinano a un profilo cromato che sottolinea la larghezza di Q7, invariata nelle dimensioni cruciali, con l’eccezione di 11 millimetri in più in lunghezza, dettati dalle forme differenti dei paraurti e della calandra.
L’arricchimento dei contenuti registra l’offerta del sistema di stabilizzazione attiva del rollio, con un attuatore a operare sulle barre stabilizzatrici, alimentato a 48 volt, e disaccoppiare i due semi-elementi per esaltare le caratteristiche di comfort. Soluzione anticipata da SQ7.
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Un assetto che trarrà beneficio, dal prossimo settembre – data prevista per il lancio commerciale –, delle sospensioni pneumatiche adattive, in grado di modificare l’altezza da terra, con un’escursione complessiva di 90 millimetri. In abbinamento al pacchetto S Line exterior, le sospensioni adottano una configurazione con altezza da terra ridotta di 15 mm.
C’è tanta cura nel comportamento dinamico del maxi-suv da 5,06 metri di lunghezza, nel restyling. L’asse posteriore sterzante interviene con un angolo fino a 5° controfase, alle basse andature, per rendere più agile il corpo vettura; intervento che opera in fase alle alte velocità, per un extra di stabilità.
Audi Q7 2019 verrà proposta con motori Diesel V6 3 litri, da 231 e 286 cavalli, e con il benzina di pari cubatura e frazionamento, con 340 cavalli di potenza.
Q7 3.0 45 TDI |
231 cv |
500 Nm |
7”1 |
229 km/h |
Q7 3.0 50 TDI |
286 cv |
600 Nm |
6”3 |
241 km/h |
Q7 3.0 55 TFSI |
340 cv |
500 Nm |
6” |
250 km/h |
Tutti i motori sono dotati del sistema mild-hybrid a 48 volt, con alternatore-starter a cinghia in grado di recuperare fino a 8 kW di energia, in rilascio del gas tra i 55 km/h e i 160 km/h.
Agisce da boost sul motore termico, incrementa le fasi di start&stop, già da 22 km/h, ed estendere il coasting a motore spento fino a 40”. Su base 3.0 turbo benzina, in una fase successiva al lancio, verrà offerta anche la variante ibrida plug-in di Q7.
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Gli interventi di aggiornamento non sarebbero completi senza attenzioni extra all’interno e sull’offerta di soluzioni hi-tech. Lo schema full touch della plancia si compone di due display, quello superiore in grado di mimetizzarsi perfettamente con la fascia lucida della plancia, quando spento. Il feedback tattile e sonoro sarà un’utile conferma delle azioni a schermo.
Tra i servizi connessi, Audi Q7 restyling introduce il Car-to-X in grado di interfacciarsi con i semafori – servizio progressivamente introdotto in alcune città europee – e ricevere l’indicazione del tempo residuo prima del verde.
La guida assistita fa ricorso al cruise adattivo, al Traffic Jam assist e al Traffic Lane Assist.
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