        Volkswagen torner&agrave; ai rally nella seconda met&agrave; del 2018 con la&nbsp;Polo GTI R5, anticipata dal bozzetto che vedete. Sar&agrave; una vettura a disposizione&nbsp;dei team professionisti e degli aspiranti piloti per permettere loro di competere nei campionati di tutto il mondo, incluso il FIA World Rally Championship (WRC). I primi test si svolgeranno entro il 2017. Nasce sotto mani espertissime, quelle del&nbsp;Direttore Tecnico della Volkswagen Motorsport,&nbsp;Fran&ccedil;ois-Xavier Demaison. Ovvero il padre della Polo R WRC che ha dominato in lungo e in largo, con un poker di titoli WRC. Demaison&nbsp;&egrave; responsabile dello sviluppo della Polo GTI R5. Il&nbsp;senior project engineer &egrave;&nbsp;Gerard-Jan de Jongh,&nbsp;ingegnere di gara di S&eacute;bastien Ogier, il protagonita dei trionfi iridati della&nbsp;Polo R WRC. "Vogliamo mettere la nostra esperienza al servizio dei clienti. Offrendo una macchina competitiva nei numerosi campionati rally, dalle&nbsp;serie nazionali al mondiale&rdquo;.&nbsp;Queste le parole di Sven Smeets,&nbsp;Direttore della Volkswagen Motorsport. La Polo GTI R5, che ha un cambio&nbsp;sequenziale da gara a cinque marce,&nbsp;deriva dalla nuova Polo&nbsp;GTI da 200 cavalli, adotta il quattro cilindri turbo. Per l'occasione la potenza &egrave; stata alzata a 270 cavalli e soprattutto c'&egrave; la trazione integrale. Potrebbe a sua volta nascere da quest'auto da corsa la chiaccherata Polo R?       

Torner&agrave; alle corse nella seconda met&agrave; del 2018. Con un quattro cilindri benzina da 270 cv a trazione integrale: lecito attendersi una versione stradale

Polo GTI R5, pronta per i rally: poi sarà la R da strada?

        Polo R, &egrave; in fase di sviluppo la versione estrema della nuova utilitaria di Volkswagen. E' vero che ci sarebbe gi&agrave; la GTI, con il suo 2 litri turbo benzina da 200 cavalli, la la corsa verso l'alto pare continuare. VW infatti sta valutando l'ipotesi di una versione ancora pi&ugrave; potente. I prototipi stanno girando, ma la produzione non &egrave; ancora stata decisa. Per il propulsore non ci sarebbe problema, il 2.0 litri lo monta anche la Golf R&nbsp;capace di 310 cv.&nbsp;Arrivare a 300 cavalli, un'enormit&agrave; per una segmento B, &egrave; nelle piene possibilit&agrave; del Marchio.&nbsp; Anche le quattro ruote motrici non dovrebbero essere un ostacolo insormontabile, essendo la nuova Polo concepita sul pianale MQB,&nbsp;MQB A0 per l'esattezza. Nella sostanza sarebbe un modello molto vicino alla Golf R, per tecnologia e prestazioni. Oltre ai costi di sviluppo ci sarebbe da valutare anche un'ipotetica cannibalizzazione all'interno della gamma sportiva. E' anche vero che Seat e Skoda stanno, da tempo, portanto sul mercato vetture con potenze simili. E le dimensioni accresciute della Polo, assieme alla qualit&agrave; e alle doti stradali, comunque giustificano un modello estremo. Ed &egrave; probabile che la gamma si arrichisca anche di una nuova entrata: la T-Roc R, il crossover da corsa.       

Molti indizi portano a una versione estrema della nuova generazione della citycar tedesca

Volkswagen Polo R, in rampa di lancio una versione da 300 cavalli

        Ducati continuer&agrave; a far parte della galassia di marchi del gruppo Volkswagen. E' quanto emerso dall'ultimo Consiglio di sorveglianza del gruppo, che silenzia cos&igrave; le indiscrezioni circolate in estate su una possibile vendita della casa emiliana, acquisita nel 2012 da Investindustrial per 860 milioni di euro e in ottima salute, come testimoniano le vendite e la crescita ininterrotta da 7 anni a questa parte. Un 2016 chiuso a +1,2% con un volume di 55.451 moto vendute in tutto il mondo, un +20% registrato sul mercato italiano, il secondo per importanza, dopo gli Stati Uniti e davanti al mercato tedesco.&nbsp; L'ipotesi di una vendita Ducati era stata pavanetata quale leva da attivare per semplificare la struttura del gruppo, far cassa e fronteggiare i costi collegati al dieselgate, recentemente saliti fino a 25 miliardi di dollari. Il contributo potenziale di una cessione della casa di Borgo Panigale sarebbe stato tra il miliardo e 200 milioni e il miliardo e mezzo di euro, tra i nomi interessati a rilevare l'azienda erano circolati quelli di Investindustrial di Andrea Bonomi, gi&agrave; nella propriet&agrave; Aston Martin, nonch&eacute; della famiglia Benetton. Da quanto emerso, il potere nel Consiglio di sorveglianza dei rappresentanti dei lavoratori ha avuto un ruolo decisivo al no alla vendita, anzi, a chiedere nuovi investimenti oltre quelli in programma su Ducati e Lamborghini. Opposizione alla vendita chiara anche in Ducati, che &egrave; presente in 90 paesi con 783 punti vendita e assistenza e pu&ograve; contare su 1.594 lavoratori.&nbsp;       

Decisivo il peso delle sigle sindacali all'interno del Consiglio di sorveglianza del gruppo. Le manifestazioni di interesse all'acquisto valutavano fino a 1,5 miliardi il marchio di Borgo Panigale

Ducati resta di proprietà del Gruppo Volkswagen

Una progettazione sempre pi&ugrave; digitalizzata, che fa ricorso agli strumenti offerti dalla realt&agrave; virtuale per confrontare molteplici soluzioni in fase di definizione delle caratteristiche di un modello. E&#39; l&#39;attualit&agrave;, che porter&agrave;, ad esempio, alla nascita dell&#39;ottava generazione di Volkswagen Golf. Non una semplice raffigurazione grafica, quanto la possibilt&agrave; concreca di replicare fedelmente il funzionamento di specifici elementi del veicolo.&nbsp;  I vantaggi sono anzitutto di tempo, poich&eacute; non serve la materiale realizzazione del prototipo per esaminare determinate caratteristiche. Vantaggi economici, vista la necessit&agrave; di un numero minore di prototipi fisici. Grazie all&#39;impiego di visori di realt&agrave; aumentata, &egrave; possibile avere una rappresentazione in scala reale e perfettamente funzionante del veicolo da sviluppare.  Al Virtual Engineering Lab Volkswagen di Wolfsburg si lavora alla futura Golf e, per rappresentare le potenzialit&agrave; della realt&agrave; virtuale, gli ingegneri hanno simulato il funzionamento dell&#39;impianto di climatizzazione e il direzionamento dei flussi d&#39;aria nell&#39;abitacolo.&nbsp; La progettazione virtuale nasce su dati&nbsp; realistici, valori che vengono simulati da motori grafici avanzati per essere rappresentati a quanti sono dotati del visore di realt&agrave; aumentata.&nbsp;  Se lo scenario della progettazione attuale fa diffuso affidamento alle simulazioni con possibilit&agrave; di interagire con il modello grafico ricostruito, il futuro nel quale investe Volkswagen passa dalla creazione delle esatte sensazioni che si avrebbero al tatto. Pi&ugrave; semplicemente: toccare una superficie che non esiste per scoprire forme&nbsp; e bordi degli interni. Un progetto di ricerca lanciato presso l&#39;Universit&agrave; di Stanford (California) ha l&#39;obiettivo di trasformare in &quot;realt&agrave;&quot;, tramite un sistema di punti sensibili, uno scenario virtuale.&nbsp;  In senso pi&ugrave; ampio, si tratta di replicare su una scala e dimensioni maggiori, le funzionalit&agrave; dei sistemi di comando a gesti pi&ugrave; avanzati, in grado di offrire la sensazione del tocco di un tasto pur in assenza di qualsiasi pulsante fisico.&nbsp; 

La progettazione della prossima generazione fa diffuso ricorso alla digitalizzazione. Le simulazioni su modelli di realt&agrave; virtuale sono possibili grazie alla ricostruzione grafica del prototipo

Volkswagen Golf, la serie 8 &egrave; gi&agrave; realt&agrave; (virtuale)

Otto giorni utili per visitare il sito internet di Volkswagen Italia e prenotare uno dei 190 esemplari di Volkswagen T-Roc Edition190, serie proposta in tiratura limitata - 190 unit&agrave; - acquistabile esclusivamente online, con un prezzo fissato in 35 mila euro. La procedura di prenotazione prevede un deposito di 500 euro, che verranno restituiti in fase di sottoscrizione del contratto d&#39;acquisto, da perfezionare presso una concessionaria della rete Volkswagen entro 7 giorni dalla prenotazione online. In caso di mancata definizione, l&#39;importo sar&agrave; restituito.&nbsp;  Il primo crossover urbano del marchio fa da apripista in casa Volkswagen all&#39;esperienza di acquisto online. Un&#39;edizione speciale dai contenuti del top di gamma, perch&eacute; T-Cross Edition190 sfoggia il motore turbo benzina 2 litri da 190 cavalli, trazione 4Motion e cambio DSG 7 marce. Specifica la personalizzazione estetica, fatta di una tinta carrozzeria White Silver abbinata al tetto panoramico nero, come i montanti anteriori e le calotte degli specchietti.&nbsp;  Di serie anche i cerchi da 19 pollici nel disegno Suzuka, le pinze freno rosse, i fari full led, proseguendo con la dotazione a bordo, dall&#39;infotainment con schermo da 8 pollici, navigatore e connettivit&agrave; App Connect (MirrorLink, Apple CarPlay e Android Auto), alla strumentazione virtuale Active Info Display e l&#39;impiando audio Beats da 300 watt.  Volkswagen T-Roc, il suv compatto in anteprima  I sistemi di assistenza alla guida comprendono il Front Assist con frenata automatica d&#39;emergenza e rilevamento dei pedoni, assistente attivo al mantenimento di corsia, rilevatore della stanchezza del guidatore, cruise control adattivo, assistente al parcheggio, ricarica induttiva dello smartphone e automatismo Light Assist per la conversione da abbaglianti ad anabbaglianti.&nbsp;  La corsa all&#39;acquisto si aprir&agrave; alla mezzanotte del 19 settembre.   

190 esemplari disponibili per 190 ore. Motorizzazione top di gamma, dotazione pure: si acquista sul sito internet di Volkswagen Italia

Volkswagen T-Roc Edition190, si compra solo online

        La grande conversione del Gruppo Volkswagen al &ldquo;green&rdquo;, ma senza rinunciare completamente ai motori termici, coster&agrave; 50 miliardi di euro. Una cifra record per un avanzamento epocale. Questo ha detto il CEO di VW, Matthias Muller, rispolverando l&rsquo;orgoglio del colosso di Wolfsburg a due anni dallo scandalo del dieselgate. La Volkswagen Night &egrave; stata l&rsquo;occasione per rimettere in alto le ambizioni. &ldquo;Saremo il traino del cambiamento di tutta l&rsquo;industria dell&rsquo;auto. Possiamo riguadagnare la fiducia dei clienti solo se accettiamo le critiche. Dobbiamo essere pi&ugrave; onesti e pi&ugrave; coraggiosi di prima&rdquo;. Poi ha stilato la tabella. Il progetto si chiama Roadmap E, e prevede l&rsquo;entrata in produzione, entro il 2025 di 80 auto elettrificate. Ovvero ben 50 elettriche e 30 ibride. Il piano &egrave; chiaro e molto ambizioso. Una trasformazione profonda della gamma, della quale il 25% sar&agrave; green. Ed entro il 2030 ci sar&agrave; una versione elettrica per ogni modello in commercio. Un investimento senza precedenti. Ma non canceller&agrave; il diesel, che secondo Muller avr&agrave; vita lunga. Con motori pi&ugrave; puliti, nuovi catalizzatori SCR e filtri antiparticolati. Nel 2019 e attesa una nuova motorizzazione a gasolio, con consumi ed emissioni molto bassi. VW sta elaborando anche un combustibile sintetico, derivati da fonti rinnovabili. E continua lo studio sul metano. A conferma del piano, &egrave; stata presentata la Volkswagen I.D. Crozz II. Il concept che anticipa molto da vicino il crossover elettrico che sar&agrave; in produzione nel 2020. Realizzato sulla piattaforma specifica per le auto &ldquo;green&rdquo; del Gruppo, la MEB. Sar&agrave; affiancata lo stesso anno dalla compatta I.D. e nel 2022 dall'erede del Bulli, il van I.D. Buzz.&nbsp;Le caratteristiche in comune saranno importanti. Abitacolo sul genere "open space" e autonomia elettrica tra i 500 e i 600 km. Accettabile. E, immancabile, il self drive, il sistema di guida autonoma del Marchio, l&rsquo;I.D. Pilot. Rispetto all&rsquo; I.D. Crozz I, le forme sono state normalizzate, anche se rimane una chiara vocazione da concept. I cerchi da 21&rdquo; infatti sembrano esagerati per un modello &ldquo;normale&rdquo; e i fari a Led sono molto ricercati. I comandi vocali permettono i aprire le portiere o di avviare il self drive. La trazione &egrave; integrale, con un motore elettrico per ogni asse. E un albero di trasmissione &ldquo;elettrificato&rdquo; che distribuisce la coppia a ogni ruota secondo le esigenze. La potenza totale &egrave; di ben 306 cavalli, per una velocit&agrave; massima autolimitata a 180 km/h. Le batterie che dovrebbero garantire i 500 km di autonomia sono da 83 kWh. E sono ricaricabili all&rsquo;80% da postazioni a corrente continua da 150 kWh in un tempo di 30 minuti.       

La Roadmap E prenvede l'arrivo sul mercato del crossover elettrico nel 2020, derivato dal concept presentato l'I.D. Crozz II

Volkswagen a Francoforte: 50 elettriche e 30 ibride entro il 2025

        Volkswagen I.D. Crozz vedr&agrave; la luce, nella versione pronta per la commercializzazione, solo nel 2020. Piattaforma elettrica dedicata, proporzioni da crossover, evolver&agrave; ancora rispetto al concept svelato al Salone di Shanghai. La prima tappa del processo di sviluppo si fermer&agrave; alla "stazione" di Francoforte, dove Volkswagen presenter&agrave; una versione piuttosto diversa nel frontale. I gruppi ottici confermano l'elemento a C, varia la grafica dei proiettori principali. Ma soprattutto &egrave; la fascia centrale a essere interessata dai cambiamenti. La sottile striscia luminosa viola, accanto al logo VW, si trasforma in una fascia pi&ugrave; spessa, bordata nera, che per certi versi richiama la produzione stradale odierna Volkswagen. L'identit&agrave; di marca creata con l'impronta data al muso, attraverso la calandra, &egrave; facile immaginare dovr&agrave; riportarsi anche sui modelli elettrici, pur senza ricoprire alcuna funzione di raffreddamento (peraltro, ruolo limitato anche sulla produzione con motori termici).&nbsp; Della "prima" I.D. Crozz conferma le telecamere al posto degli specchietti, non le forme del paraurti anteriore, che abbandona le linee bombate per adottare una nervatura ampia, a raccordare i gruppi ottici. Stile che ruota intorno a uno schema con batteria agli ioni di litio da 83 kWh, 500 chilometri di autonomia e una configurazione a due motori elettrici, per una potenza di sistema pari a 306 cavalli.       

Dopo la prima mondiale a Shanghai, il crossover elettrico sviluppa il design del frontale al Salone di Francoforte. Sar&agrave; su strada nel 2020

Volkswagen I.D. Crozz Concept, a Francoforte la visione evoluta

Amburgo.&nbsp;Quando un&rsquo;auto viene venduta in oltre 14 milioni di esemplari nel giro di circa 40 anni, assume un&rsquo;importanza fondamentale per qualunque costruttore al mondo. In casa Volkswagen solo la Golf pu&ograve; essere considerata una vettura storicamente pi&ugrave; rilevante della Polo.  In consegna a partire da ottobre, la nuova Polo gira la boa della sesta generazione con l&rsquo;introduzione della piattaforma MQB nella versione destinata ai modelli compatti del gruppo Volkswagen-Audi.  L&rsquo;aspetto moderno e per certi versi anche grintoso &egrave; favorito anche da proporzioni leggermente riviste. Anzitutto, il passo &egrave; aumentato di 94 mm e la lunghezza accresciuta di 81 mm, ma lo sbalzo anteriore &egrave; stato invece ridotto. In larghezza sono stati guadagnati 60 mm mentre l&rsquo;altezza &egrave; stata ridotta di 7 mm. Oltre a uno stile pi&ugrave; dinamico, la nuova generazione offre anche pi&ugrave; spazio sopra la testa e per le gambe dei passeggeri posteriori mentre, nel contempo, il volume del bagagliaio &egrave; stato ampliato di 71 litri sino a 351 complessivi con i sedili posteriori in posizione.  Sulle versioni pi&ugrave; riccamente equipaggiate debutta la strumentazione digitale con display da 10&rdquo;2 chiamata Active Info Display che ora permette, volendo, di visualizzare la mappa del navigatore a schermo intero. Lo schermo al centro della consolle &egrave; disponibile in dimensione da 6&rdquo;5 oppure 8&rdquo; ed &egrave; allineato al riquadro degli strumenti.  Sono ormai immancabili, anche se con un inevitabile sovrapprezzo, le pi&ugrave; recenti dotazioni di sicurezza attiva e passiva. Il sistema di frenata attiva automatica riconosce ora anche i pedoni e ad esso si possono affiancare cruise control adattivo, sistema di parcheggio automatico, telecamera in retromarcia, blind spot, rilevatore di stanchezza e monitor del traffico posteriore. Gli smartphone possono essere ricaricati anche a induzione e per essi &egrave; stata studiata un&rsquo;applicazione di collegamento all&rsquo;auto con molte utili funzioni, dalla localizzazione della vettura alla supervisione e al controllo di molti parametri.  La nuova Polo sbarca in Italia con tre motori a benzina da 999 cm3. Tutti con la medesima architettura a 3 cilindri hanno potenze rispettive di 65, 75 e 95 cavalli, in quest&rsquo;ultimo caso anche grazie alla sovralimentazione della variante TSI.  In arrivo verso fine anno &egrave; previsto anche l&rsquo;interessante TGI da 90 cavalli con l&rsquo;alimentazione a metano. I turbodiesel TDI di 1,6 litri da 80 e 95 cavalli sono attesi per inizio 2018 cos&igrave; come il 3 cilindri 1.0 TSI da 115 cavalli.    Pi&ugrave; avanti &egrave; in programma la presentazione della GTI, spinta da un 4 cilindri di 2 litri da 200 cavalli e destinata a stupire, secondo le dichiarazioni dei responsabili del progetto. I prezzi partono da 13.600 euro per la 1.0 BMT da 65 cavalli con l&rsquo;allestimento Trendline.  Per prima abbiamo provato la 1.0 TSI da 95 cavalli, che si fa apprezzare per la discreta abitabilit&agrave; posteriore. La plancia orizzontale &egrave; funzionale e ben disegnata, con inserti di colore in contrasto che arricchiscono interni un po&rsquo; impoveriti, invero, dalla scelta di alcune plastiche piuttosto rigide nei pannelli delle porte e attorno al tunnel centrale.  Su strade ingolfate dal traffico abbiamo comunque potuto apprezzare l&rsquo;ottimo equilibrio del telaio e le riposte precise dello sterzo. Il motore spinge pi&ugrave; convinto nella fascia centrale di regime, permettendo in ogni caso di accelerare da 0 ai 100 orari in 10&rdquo;8 mentre la velocit&agrave; di punta &egrave; di 187 km/h. Bene anche il cambio manuale, con innesti precisi e piacevolmente rapidi. Le marce per&ograve; sono solo cinque e decisamente lunghe, con una terza da 140 all&rsquo;ora in autostrada. In cambio &egrave; promettente il contenimento dei consumi, con una media dichiarata superiore ai 22 km/litro. 

La sesta generazione di utilitaria Volkswagen esibisce un ottimo equilibrio; nelle concessionarie da ottobre con tre motori fino a 95 cv

Nuova Volkswagen Polo, su strada si comporta da &quot;grande&quot;

Centocinquanta milioni di veicoli prodotti. E&#39; il traguardo raggiunto da Volkswagen, gioved&igrave; 24 agosto, nello stabilimento di Wolfsburg, quando dall&#39;impianto &egrave; uscita una Golf GTE. A 72 anni dall&#39;inizio della produzione di serie, il 27 dicembre 1945 - allora una Volkswagen Typ 1 primo veicolo di serie -, &egrave; toccato a una versione ibrida celebrare l&#39;evento.  Maggiolino e Golf, i due modelli che maggiormente hanno contribuito ai volumi produttivi del marchio. Se la storia della Beetle registra 21,5 milioni di esemplari, tra il 1945 e il 2003, anno della definitiva cessazione della produzione, in Messico, la Golf ha superato i 34 milioni di esemplari quest&#39;anno, dopo aver tagliato quello dei 25 milioni nel 2007.&nbsp;  Altre icone Volkswagen, in termini di volumi, sono Passat (pi&ugrave; di 20 milioni), Jetta (19,5 milioni) e Polo (17 milioni). Un 2017 in cui ricorrono gli 80 anni dalla nascita del brand, la missione di Auto del popolo voluta dal Reich di Adolf Hitler e materializzata con il progetto Typ 1 di Ferdinand Porsche. Presentato nel 1939, fu solo al termine della seconda guerra mondiale che si avvi&ograve; la produzione di serie. Prima, la storia impose altre priorit&agrave; e la produzione venne convertita in veicoli militari, missione alla quale il progetto Typ 1 seppe adeguarsi.  Sono oltre 60 i modelli prodotti globalmente che hanno contribuito al raggiungimento dei 150 milioni di veicoli prodotti, spalmati su pi&ugrave; di 50 siti produttivi in 14 nazioni, nell&#39;arco di 80 anni di storia. Il futuro &egrave; tracciato e ha i contorni di un piano industriale che prevede 19 nuovi suv entro il 2020, anno in cui si concretizzer&agrave; la svolta elettrica, con il lancio della famiglia I.D., chiamata a sviluppare entro il 2025 un business da 1 milione di auto elettriche Volkswagen in commercio.&nbsp;  LA GAMMA VOLKSWAGEN E IL LISTINO PREZZI   

Dalla Typ 1 del 1945 alla versione ibrida del modello in assoluto con la produzione pi&ugrave; elevata della storia del marchio

Volkswagen raggiunge quota 150 milioni di auto prodotte

Volkswagen T-Roc, ecco il video del modello che sar&agrave; presentato tra una settimana a Villa Erba sul lago di Como.  La Casa lo presenta cos&igrave;. &quot;E&#39;&nbsp;destinato a fare onde nella classe SUV compatta: il nuovo modello crossover vanta proporzioni nitide, un design progressivo e una ricchezza di innovazioni&quot;.&nbsp;  Viene accreditato delle qualit&agrave; di comfort e praticit&agrave; di un SUV e dell&#39;agilit&agrave; di una compatta. Dovrebbe quindi sintetizzare doti di off road e qualit&agrave; stradali e nel traffico urbano. Lo stile, come detto, &egrave; innovativo, specialmente nell&#39;anteriore che si intravede nel filmato. L&#39;ampia griglia, con la doppia fascia integrate, e i fari integrati nella stessa, sono una novit&agrave; per VW. Il design &egrave; pi&ugrave; acuminato rispetto agli altri modelli di famiglia, opera di Marco Giumentaro, senior exterior designer del Marchio.&nbsp;    Dimensioni: la T-Roc sar&agrave; lunga circa 4,20 metri, realizzata sulla piattaforma modulare MQB, nella declinazione A0. Quella della Polo. Con gli sbalzi ridotti dovrebbe offrire un passo abbondante e una buona abitabilit&agrave; per la categoria. I motori saranno i diesel TDI e i benzina TSI del Gruppo: dai rumors non trapela per l&#39;immediato una versione ibrida.  &nbsp; 

A una settimana della presentazione il filmato che lascia chiaramente intravedere le forme del nuovo modello

Volkswagen T-Roc, il video teaser del nuovo B-SUV

Golf, ecco un benzina da 20 km/litro, ma con una buona dote di cavalli. Per la compatta tedesca &egrave; disponibile il 1.5 TSI nella versione da 130 cv.  Il nuovo turbo a quattro cilindri, presentato in occasione del restyling della Golf VII nella versione da 150 cv, ora ha una versione depotenziata.Per essere ancora pi&ugrave; virtuoso. Disponibile per la Golf Berlina e Variant, il 1.5 TSI da 130 cv dichiara consumi ancora pi&ugrave; contenuti. Ovvero una percorrenza media di 20,8 km/litro, mentre il 150 cv si fermava an 19,2. Numeri importanti e pazienza se la coppia cala un poco. Da 250 Nm a 1.500 giri a 200 Nm a 1.400. Le emissioni di C02 sono di 110 g/km. La velocit&agrave; massima &egrave; di 210 km/h.  La Golf 1.5 TSI porta all&rsquo;esordio su VW anche anche il&nbsp;coasting. Ovvero lo spegnimento del motore quando si &ldquo;veleggia&rdquo; a velocit&agrave; costante. E&rsquo; disponibile nei modelli che adottano il cambio DSG a doppia frizione e funziona fino a 130 km/h. C&rsquo;&egrave; anche L&rsquo;Active Cylinder Management, che disattiva due cilindri su quattro quando la richiesta di potenza, tra 1.400 e 3.200 giri, non &egrave; massimale. Presente anche una batteria supplementare agli ioni di litio. Un cocktail interessante, che potrebbe rappresentare un&rsquo;alternativa ai diesel e ai powetrain ibridi. 

Il nuovo turbo benzina &egrave; disponibile, per la berlina e la Variant, in versione depotenziata. Capace di 200 Nm di coppia e di consumi contenuti: percorrenza di 20,8 km litro

Golf, arriva il 1.5 TSI da 130 cavalli &quot;virtuoso&quot;

La Volkswagen T-Roc, il B-SUV di Wolfsburg, sar&agrave; svelata il 23 agosto&nbsp;a Villa Erba sul lago di Como. Si tratta di un modello molto atteso, in un segmento cruciale per il mercato Europeo. Quello degli sport utility compatti.  VW ha pubblicato gli ultimi bozzetti ufficiali, opera della matita di Marco Giumentaro, senior exterior designer, del marchio. Ovviamente si tratta di schizzi, che per&ograve; rendono bene l&#39;idea. La T-Roc, pur se con proporzioni reali che saranno pi&ugrave; standard, uscir&agrave;, almeno un po&#39;, dal rigore, classico e a volte algido, della gamma.  Originale, con un frontale che presenta un muso pi&ugrave; ardito. Con la calandra ben incastonata nei fanali. Un look non banale. Osa anche il posteriore, con un montante di taglio dinamico.&nbsp;  La T-Roc sar&agrave; lunga circa 4,20 metri. Realizzata sempre sull&#39;ottima piattaforma modulare MQB, nella declinazione A0. E grazie agli sbalzi ridotti dovrebbe offrire un passo abbondante e di conseguenza una buona abitabilit&agrave; per la categoria.  Powertrain. Ci saranno i piccoli benzina e i diesel, la versione ibrida potrebbe aggiungersi in seguito. La T-Roc Sar&agrave; una delle protagoniste del Salone di Francoforte. 

Lo sport utility del segmento B sar&agrave; svelato il 23 agosto. I bozzetti ufficiali pi&ugrave; recenti rivelano un design originale

Volkswagen T-Roc, il Suv compatto rompe gli schemi del marchio

        Volkswagen Group Research e Kuka, azienda specializzata in automazione, intensificano la loro partnership strategica nel campo dei servizi per auto del futuro. Il contratto di collaborazione prevede lo sviluppo congiunto di concept basati sui robot.&nbsp;Veicoli autonomi e servizi forniti da robot sono aspetti complementari della mobilit&agrave; del futuro che saranno analizzati congiuntamente nell&rsquo;ambito di questa partnership strategica. &ldquo;Stiamo lavorando intensamente alla strutturazione della mobilit&agrave; del domani e questo non prevede solamente concept di veicoli innovativi ma comprende anche esigenze completamente nuove nel service&rdquo;. Ha spiegato il CEO di VW Matthias M&uuml;ller. Uno degli scopi della collaborazione &egrave; lo sviluppo di funzionalit&agrave; basate sull&rsquo;utilizzo dei robot per vetture autonome e completamente elettriche. &ldquo;In futuro i robot supporteranno gli esseri umani in molte attivit&agrave; di routine e la vita quotidiana sar&agrave; inconcepibile senza la guida autonoma. Lavoreremo insieme su concept innovativi per dare forma a questo futuro&rdquo;. Ha specificato Till Reuter, CEO di Kuka. La partnership si collega al progetto di ricerca gi&agrave; esistente e-smart Connect, per la collaborazione fra uomini e robot. Il progetto include soluzioni pratiche e user-friendly per ricaricare le batterie ad alto voltaggio dei veicoli elettrici del Gruppo. Questo include un robot Kuka che connette in modo autonomo il veicolo alla stazione di ricarica tramite una app sviluppata appositamente. Il conducente deve semplicemente posizionare la vettura sopra il posteggio designato e il robot si occupa di collegare il cavo di ricarica. Oltre ai fondamenti tecnologici dovranno essere sviluppati anche ulteriori concept.       

Importante partnership strategica nel campo dei servizi per le auto del futuro

Volkswagen e Kuka studiano robot per parcheggio e ricarica

        Cosa bolle nella pentola della ricerca delle case automobilistiche? Uno sguardo privilegiato arriva dai Future Mobility Days 2017, dove Volkswagen ha sollevato il coperchio su alcune soluzioni tecnologiche proiettate a un futuro che guarda al medio-lungo periodo. La pi&ugrave; interessante - per i possibili risvolti sul fronte del prodotto di serie - &egrave; apparsa la concept car Volkswagen Gen.e, utilizzata per svelare un sistema robotizzato di ricarica da impiegare nei garage multipiano o interrati. Robot di ricarica delle auto elettriche a parte, la Gen.E sembra sviluppare i contenuti della Volkswagen I.D. Concept, primo concept elettrico a batterie della casa di Wolsburg su piattaforma dedicata, svelato al Salone di Parigi 2016 e visione su un prodotto equivalente per dimensioni a una Golf da lanciare sul mercato nel 2020. Lo sviluppo del design sceglie strade molto diverse rispetto alla I.D. Concept, pi&ugrave; spigoli anzitutto, poi gruppi ottici a led tradizionali, conferma gli sbalzi ridottissimi possibili grazie al powertrain elettrico e affina l'aerodinamica ricorrendo a montanti posteriori aperti, cerchi lenticolari con aperture mobili per il raffraddamento e maniglie a filo con la carrozzeria. Un altro dettaglio che balza immediatamente all'occhio sono le&nbsp;portiere con apertura ad ali di gabbiano.&nbsp; Il Gruppo di Ricerca Volkswagen con sede a Wolsfburg ha fornito anche informazioni legate all'autonomia di marcia attesa dalla Gen.E, oltre 400 chilometri, grazie a un'ottimizzazione delle celle del pacco batterie agli ioni di litio e nella gestione del motore elettrico.&nbsp; Tra gli altri progetti ai quali lavorano i ricercatori del gruppo, si spazia dall'intelligenza artificiale applicata ai sistemi di controllo della dinamica del veicolo ai gruppi ottici LCoS, a cristalli liquidi, comandati da sensori di luminosit&agrave; e in grado non solo di rendere superflua la commutazione da anabbaglianti ad abbaglianti, ma di proiettare immagini sull'asfalto, grazie all'elevatissima definizione del fascio luminoso.&nbsp;       

Volkswagen offre uno sguardo sui progetti di ricerca, soluzioni destinate a un futuro a medio o lungo periodo e, tra ricarica robotizzata e fari a cristalli liquidi, si scopre una berlina elettrica inedita

Volkswagen Gen.E: prove di compatta elettrica

        Sempre pi&ugrave; informazioni e con l'anticipo sufficiente per neutralizzare l'effetto sorpresa di una situazione improvvisa. Con i protocolli Car-to-Car e Car-to-X, il primo relativo alla comunicazione tra veicoli, il secondo allo scambio di informazioni tra veicoli e infrastruttura, si materializza lo scenario di una condivisione di informazioni rilevanti alla guida, che interessino l'intensit&agrave; del traffico o condizioni specifiche del percorso. Dal 2019 Volkswagen ha annunciato la diffusione sui nuovi modelli, di serie, del sistema pWLAN, una rete che assicurer&agrave; la copertura di un'area dal raggio di 500 metri, senza utilizzare la rete telefonica per lo scambio dati. Saranno sufficienti per scoprire, con un minimo di anticipo, quel che accade dietro l'angolo. I veicoli dotati del sistema pWLAN comunicheranno tra loro i dati rilevanti per ricostruire una determinata situazione, ad esempio una brusca frenata, la presenza di un fondo scivoloso, l'inizio di una coda.&nbsp; Il "limite" del sistema sta nella sua diffusione, poich&eacute; tanti pi&ugrave; automobilisti utilizzano il protocollo pWLAN - individuato dalle case Costruttrici come standard per le comunicazioni Car-to-Car - sulle loro auto, tanto pi&ugrave; accurata risulter&agrave; essere la copertura territoriale, la mappatura di quel che accade in strada. Pi&ugrave; informazioni in circolo maggiore &egrave; l'efficacia. &laquo;Vogliamo migliorare la sicurezza stradale facendo dialogare i veicoli tra loro, e il modo pi&ugrave; efficace di raggiungere questo obiettivo &egrave; la rapida diffusione di uno standard comune. &Egrave; fondamentale che questa tecnologia si diffonda in maniera consistente tra pi&ugrave; Costruttori possibili&raquo;, ha commentato&nbsp;Johannes Neft, responsabile dello Sviluppo Corpo Vettura Volkswagen. LA GAMMA VOLKSWAGEN E IL LISTINO PREZZI       

L'integrazione del sistema pWLAN dal 2019 consentir&agrave; di attuare il protocollo Car-to-Car, lo scambio di informazioni tra veicoli per migliorare la sicurezza di marcia

Volkswagen, i nuovi modelli dialogheranno tra loro

La nuova Volkswagen Polo sar&agrave; presentata il 16 giugno a Berlino. Venerd&igrave; dunque vedr&agrave; la luce la sesta generzione dell&#39;utilitaria tedesca. Che succeder&agrave; al modello uscito dalla sapiente matita di De Silva, che ha guadgnato prestigio e posizioni nel mercato europeo.  Stavolta il design &egrave; a cura di&nbsp;Klaus Bischoff. Per ora gli ultimi bozzetti mostrano il tre quarti posteriore, dove spiccano i fari a led. Ormai irrinunciabili anche nel segmento B, se si cerca il prestigio.&nbsp;Volkswagen la annuncia come: &ldquo;Pi&ugrave; larga, pi&ugrave; spaziosa e pi&ugrave; confortevole. Con un design di forte impatto, che fa apparire la vettura compatta pi&ugrave; sportiva, essenziale e assolutamente originale&rdquo;.  La nuova Polo &egrave; stata sviluppata sulla&nbsp;piattaforma modulare MQB (quella nata con la Golf VII), ma nella variante &quot;corta&quot;, chiamata A0. Ci saranno i tre cilindri benzina 1.0 TSI turbo, ma anche i TDI. E arriver&agrave;, vera alternativa alle ibride e alle elettriche, anche la Polo a metano. Spinta dal nuovo 1.0 TGI, un innovativo e inedito 3 cilindri sovralimentato a gas naturale che eroga ben 90 cavalli.  VOLKSWAGEN: LA GAMMA E I PREZZI 

Venerd&igrave; la sesta generazione dell&#39;utilitaria tedesca avr&agrave; il suo battesimo a Berlino. Sar&agrave; anche turbo a metano.

Nuova Volkswagen Polo, il 16 giugno arriva la sesta

In parole povere, potremmo definirla coma la nuova Passat CC. Ma il nome, quasi fantascientifico, indica che la Arteon si vuole allontanare con maggiore decisione dalla berlina di punta della Volkswagen. Volutamente, uno stile inedito e, soprattutto, l&rsquo;impostazione da slanciata sportiva distinguono la nuova vettura del marchio di Wolfsburg dalla Passat da cui deriva.  L&rsquo;Arteon &egrave; gi&agrave; in prevendita da qualche tempo, anche se le consegne inizieranno a partire da luglio. La formula &egrave; ormai collaudata, non solo dalla precedente Passat CC, ma anche da potenziali rivali quali la BMW Serie 4 Gran Coup&eacute; o l&rsquo;Audi A5 Sportback. Ed &egrave; quella di proporre una berlina a quattro porte con uno stile da coup&eacute; e chiare ambizioni, non solo di carattere sportivo. In Italia arriva con due diversi tipi di allestimento: Elegance e Sport, con specifiche connotazioni.&nbsp;  La Sport monta per esempio ruote da 19&rdquo; contro quelle da 18&rdquo; della Elegance, con finiture della carrozzeria e prese d&rsquo;aria diverse. La Elegance si riconosce anche per la carenatura cromata degli specchi retrovisori. Gli interni sono differenti, con la versione sportiva nella quale domina il nero, senza lo stesso grado di possibilit&agrave; di personalizzazione concesso sulla Elegance. Su entrambe &egrave; di serie la strumentazione digitale con schermo da 12&rdquo;3 che ormai da qualche tempo ha fatto la sua comparsa sulle vetture del gruppo.  Un particolare accento &egrave; stato posto sui sistemi di sicurezza, disponibili di serie e in opzione, cominciando dalla frenata d&rsquo;emergenza e dal sistema che riconosce anche l&rsquo;imminenza di un tamponamento, &ldquo;preparando&rdquo; l&rsquo;auto ad assorbire nel modo migliore la forza d&rsquo;impatto. Ossia pretensionando le cinture di sicurezza, chiudendo tetto e finestrini e frenando la vettura per evitare urti successivi a quello iniziale. Non mancano inoltre illuminazione dinamica con supporto GPS, cruise contro adattivo con riconoscimento dei limiti di velocit&agrave; e della delimitazione delle corsie, Emergency Assist in grado di arrestare il mezzo spostandosi progressivamente a destra. Immancabile anche la massima connettivit&agrave; con tutti i tipi di smartphone.  I motori previsti sono tre turbodiesel di 2 litri da 150, 190 e 240 cavalli cui si affianca l&rsquo;ambizioso 2.0 TSI a benzina da 280 cavalli per la versione pi&ugrave; potente della gamma. In prova con la 2.0 BiTDI 4Motion da ben 240 cavalli si apprezzano anzitutto le finiture di bordo e l&rsquo;ottimo livello di confort, suffragato dal notevole spazio a disposizione anche sui sedili dietro. Il bagagliaio, da parte sua, ha un volume minimo di 563 litri, che possono estendersi sino a 1557.  Su strada, il passo lungo e le generose dimensioni danno un&rsquo;ottima stabilit&agrave; nel veloce e in autostrada. La tenuta di strada &egrave; rassicurante, soprattutto con la regolazione dinamica dell&rsquo;assetto legata al DCC, che &egrave; di serie sulle versioni pi&ugrave; potenti. Il cambio &egrave; unicamente il DSG a doppia frizione con 7 marce e le palette al volante per l&rsquo;uso in modalit&agrave; manuale. Bene anche lo sterzo a servoassistenza elettrica. Il motore BiTDI &egrave; molto progressivo e generoso sino dai bassi regimi, in grado di far raggiungere i 245 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 6&rdquo;5. Per quanto riguarda il prezzo, si parte da un minimo di 46.500 euro per la 2.0 TDI da 150 cavalli.  VOLKSWAGEN, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO PREZZI 

Si pone un gradino sopra alla Passat e sfodere uno stile fuori dagli schemi. Molto interessanti i sistemi di assistenza alla guida

Volkswagen Arteon, l&#39;ammiraglia alternativa

Dal concept T-Prime alla produzione in serie, alla nuova Volkswagen Touareg. Non cambier&agrave; molto nello stile del suv maxi che andr&agrave; a collocarsi al di sopra della Tiguan. In Rete circolano le prime immagini dei muletti con solo minime camuffature al design e, nonostante l&#39;apparenza, il frontale sar&agrave; pressoch&eacute; identico alla show car presentata nel 2016 al Salone di Pechino. Dopo Arteon ritroveremo le proporzioni della calandra a tutta larghezza e con un marcato sviluppo a V anche su Touareg 2018.  Prima uscita in pubblico attesa tra Francoforte e i saloni autunnali, i rumors indicano l&#39;inizio della produzione a novembre, nell&#39;impianto di Bratislava dal quale, oggi, esce Audi Q7.&nbsp;  Le foto dei muletti rilanciate da AutoExpress mostrano un frontale dalla calandra alta ed estesa orizzontalmente, a incorniciare i gruppi ottici con il medesimo trattamento pensato per la Arteon, un&#39;intersezione tra proiettori e lame della griglia. In realt&agrave; si nota una maschera sotto il logo VW, che nasconde la parte inferiore della calandra, suggerendo al tempo stesso una porzione meramente con effetti stilistici, senza alcuna funzione di raffreddamento.&nbsp;  Le proporzioni di suv &quot;full-size&quot;, l&#39;impatto della fiancata, vengono alleggeriti dalle nervature che corrono dal posteriore sopra le maniglie, per raccordarsi con l&#39;inserto dietro i passaruota anteriori, un secondo tratto spigoloso dai fari anteriori va a legarsi sulla linea di cintura al montante D.&nbsp;   Volkswagen Touareg caught nearly undisguised #automotive #4vto _4VTO_ pic.twitter.com/43xQ1QU73m &mdash; 4vto (@_4VTO_) 1 giugno 2017 

I muletti impegnati nelle ultime prove di sviluppo, prima della presentazione attesa a fine 2017, confermano le scelte di stile fatte con il suv T-Prime e interpretate sulla coup&eacute; Arteon

Nuova Volkswagen Touareg, fedele a T-Prime concept

        Il restyling della Golf VII &egrave; disponibile anche nella versione a metano. Sono cos&igrave; cinque le alimentazioni per la segmento C pi&ugrave; popolare in Europa. Oltre la CNG a listino sono a disposizione lo Golf benzina, diesel, ibrida plug-in ed elettrica. Il prezzo di partenza della Golf TGI &egrave; di 23.050 euro e quattro sono gli allestimenti: Trendline, Business, Highline ed Executive. La carrozzeria pu&ograve; essere a due volumi a cinque porte o Variant, la wagon. Il motore rimane il 1.4 TGI, un turbo soft da 110 cavalli e 200 Nm di coppia. Che permette un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 in 10&rdquo;6 e una velocit&agrave; massima di 195 km/h. Il cambio pu&ograve; essere manuale a sei marce o automatico a doppia frizione DSG a sette rapporti. Il pezzo forte, oltre alle emissioni di 98 g/km, restano i bassi costi di esercizio. Il consumo dichiarato &egrave; di 3,6 kg di metano per 100 km. Che con una capacit&agrave; di stivare di 15kg significa un&rsquo;autonomia a CNG di circa 400 km, con 15 euro di spesa. Alla quale si pu&ograve; aggiungere quella garantita dai 50 litri di benzina nel serbatoio. Dove &egrave; possibile c&rsquo;&egrave; la possibilit&agrave; di rifornimento di biometano, generato da fonti rinnovabili. Che abbatte ulteriormente le emissioni. La Golf a gas naturale ripropone le novit&agrave; del recente aggiornamento. Fino a 60 km/h ha Traffic Jam Assist operativo. E sono disponibili anche il Lane Assist, Front Assist, Adaptive Cruise Control ed Emergency Assist. Per la connettivit&agrave; ci sono App-Connect e Car-Net. E soprattutto il Gesture Control, funzione del navigatore, a richiesta, Discover Pro con schermo da 9,2&rdquo;, che introduce i comandi gestuali per interagire con men&ugrave;, radio e playlist.&nbsp; Volkswagen, 80 anni di auto del popolo       

Prezzo da 23.050 euro. Sono cinque le alimentazioni della compatta Volkswagen: oltre al gas naturale ci sono benzina, diesel, ibrida plug-in ed elettrica

Nuova Golf a metano, con 15 euro fa 400 km

Di decadi ne sono passate quattro dal debutto della prima Golf GTI. First Decade &egrave; la concept car destinata al meeting Worthersee 2017, primo decennio da quando in Volkswagen si &egrave; lanciata la buona pratica di sviluppare le idee di giovani apprendisti e tramutarle in prodotti concreti, sebbene destinate a una vetrina quale il Worthersee e non al mercato. Dal 2008 a oggi, dieci proposte di Golf GTI variamente interpretate. L&#39;ultima guarda alle sfide del futuro prossimo, di fatto gi&agrave; presente.  Sempre maggior integrazione tra dispositivi mobili e auto, da smartphone e tablet, con un&#39;apposita app - oppure ricorrendo all&#39;infotainment della GTI First Decade - si potranno selezionare le modalit&agrave; di guida e regolare i sedili, ad esempio.  E&#39; una GTI ibrida, spinta da un motore TSI e da un piccolo motore elettrico a 48v collocato sull&#39;asse posteriore, alimentato da una batteria che si ricarica nelle fasi di decelerazione. Vale 16 cavalli la spinta al retrotreno, utilizzabile per muoversi in modalit&agrave; puramente elettrica per pochi chilometri, oppure per ottimizzare lo spunto da fermo su fondi a bassa aderenza, di fatto uno schema quattro ruote motrici. Sedici cavalli che offrono il loro contributo per arrivare a quota 410, barriera gi&agrave; avvicinata due anni fa dal concept Golf R400.&nbsp;  Accorgimenti estetici a parte, dal bicolore sulla carrozzeria ai particolari in nero lucido, i cerchi da 20 pollici, fino allo spoiler della Golf Clubsport, la First Decade concept sceglie una configurazione dell&#39;abitacolo due posti secchi, con sedili in pelle e Alcantara. Niente panca posteriore, sostituita da un impianto stereo da 1.690 watt e 11 altoparlanti, l&#39;elettronica di gestione e la batteria destinata al motore elettrico.&nbsp; 

Un concept ibrido progettato per l&#39;esposizione al Worthersee 2017 e sul quale l&#39;integrazione tra dispositivi mobili e auto &egrave; sempre pi&ugrave; spinta. Sistema elettrico a 48v e quattro ruote motrici pronte all&#39;uso

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