        Bulli &egrave; un nome che ha fatto la storia dei van. Volkswagen Bulli 6.1, evoluziona massima della famiglia "T" dei multivan di Wolfsburg, rientra in questa dinastia. Puntando su comfort, tecnologia e un design non rivoluzionario, ma evocativo.  Questo &egrave; il nuovo T6.1, che arriver&agrave; a settimane sul mercato. Pensato per grandi famiglie e gruppi numerosi, configurabile a cinque e a sette posti. Presenta un look affinato, si tratta di un restyling, con il plus, evocativo, di una grande disponibilit&agrave; di tinte bi-colore. Il plus si trova&nbsp;nell&rsquo;abitacolo, con strumentazione digitale e configurabile della plancia, nuovo volante multi-funzione e una sim dati che permette la connessione dell&rsquo;infotainment, dotato ovviamente di comandi vocali avanzati, come un'ammiraglia. Sotto la pelle ci sono i Diesel, essenzuale per garantire autonomia ed efficienza a un van che non &egrave; una piuma. Il TDI di VW rispone alla normativa&nbsp;Euro 6d Temp. Tre grandi di potenza di 110, 150 e 199 cavalli. I due top di gamma &nbsp;sono disponibili anche a trazione integrale. Il cambio pu&ograve; essere manuale o automatico DSG. La&nbsp;guida &egrave; assistita dal servosterzo elettro-meccanico.  I sistemi di assistenza alla guida disponibili sono &nbsp;cruise control adattivo, con funzione stop &amp; go se abbinato con cambio DISGLane Assist, Park Assist, riconoscimento automatico della segnaletica stradale, Rear Traffic Alert e uno particolare per l&rsquo;assetto, il Crosswind Assist che in caso di vento laterale eccessivo stabilizza il van. Gli allestimenti sono Trendline, Comfortline e Highline. La top di gamma aggiunge di serie fari a Led, lo schermo da 8&rdquo; con strumentazione digitale completa e Park Assist. Al lancio ci sar&agrave; anche Bulli 6.1 Cruise, dotato di climatizzatore tri-zona, un pacchetto completo di sistemi multimediali e di assistenza alla guida. Da vero incrociatore della strada.       

La serie T6.1 presenta la massima evoluzione per tecnologia e assistenza alla guida

Volkswagen Bulli, a Francoforte il ritorno

        Ultimi chilometri, poi il debutto, tra i pi&ugrave; attesi (e spoilerati) dell&rsquo;anno. Nuova Volkswagen Golf sveler&agrave; tutti i contenuti tecnici dell&rsquo;ottava generazione il prossimo ottobre. Molto &egrave; gi&agrave; emerso negli ultimi 12 mesi di muletti avvistati su strada e di immagini sfuggite senza alcuna mascheratura. Cos&igrave;, il muletto zebrato diffuso ufficialmente da Volkswagen non aggiunge molto al racconto di Golf 8. Stile evolutivo all'esterno, novit&agrave; concentrate sui fari anteriori - attesa la specifica a matrice di led, IQ.Light - e posteriori.  Al tempo stesso sappiamo di interni profondamente diversi, un salto tecnologico radicale, evidente dall&rsquo;impostazione della plancia, caratterizzata da superfici touch e ampi display dedicati a strumentazione e infotainment.  &ldquo;In questa fase non sveleremo tutti i particolari della nuova Golf, ma potete gi&agrave; intuire le proporzioni eleganti. La prossima generazione sar&agrave; una vera cattura sguardi&rdquo;, ha commentato il capo dello stile Volkswagen, Klaus Bischoff. Cattura l&rsquo;attenzione sicuramente nelle scelte compiute nel rinnovare l&rsquo;abitacolo, dove sono attesi servizi connessi avanzati. Nuova Golf introdurr&agrave; motori elettrificati, si inizier&agrave; dal mild-hybrid a 48 volt abbinato ai turbo benzina, con frazionamenti attesi a 3 e 4 cilindri, cubature tra il litro e l&rsquo;1.5 al debutto, in attesa dell&rsquo;ibrido plug-in, pure nella naturale road map dello sviluppo del modello.       

Anteprima a ottobre per l'ottava generazione, radicalmente diversa nello stile degli interni hi-tech. I muletti affrontano la fase conclusiva dello sviluppo

Nuova Volkswagen Golf 8, sviluppo alle battute finali

        Sono sfuggite in rete le prime immagini senza veli Volkswagen Golf 8. La definizione lascia ancora a desiderare, ma appare piuttosto definita nei suoi esterni.  L'ottava enerazione dell'auto pi&ugrave; venduta d'Europa sar&agrave; presentata a ottobre e dovrebbe essere in vendita a marzo 2020. E' stata "beccata" dal World Scoop durante un servizio fotografico. Senza trucco. Le novit&agrave; Il design mostra chiari&nbsp;aggiornamenti, specialmente nel posteriore, con qualche riferimento a T-Roc. Ma nessun colpo di mano. Golf 8 rispetter&agrave; il retaggio del passato prossimo, chiaramente in chiave moderna. Presenta una calandra pi&ugrave; sottile, fari pi&ugrave; affilati. Con forme convenzionali: una delle chiavi del suo successo. Pur migliorando, Golf &egrave; sempre stata identificabile. E tale rimarr&agrave;. Gli interni presenteranno sia strumentazione (cruscotto) sia infotainment digitali, con due schermi quasi affiancati. Secondo la lezione di Mercedes Classe A. Pochi tasti fisici, ma proponendo praticit&agrave; nei comandi. In pieno stile VW. Il pianale sar&agrave; aggiornato, ma rimarr&agrave; quello l'attuale settima generazione. Volkswagen Golf 8 sar&agrave; realizzata sulla polivalente piattaforma modulare MQB. Con caratteristiche superiori di efficienza: sar&agrave; pi&ugrave; leggera, si parla di 50-100 kg. Quindi con doti stradali ancora pi&ugrave; incisive. Sotto il vestito ci sar&agrave; un powertrain mild hybrid, l'ibrido leggero con un piccolo motore elettrico che aiuta il propulsore termico in partenza e in fase di veleggiamento per consumare e inquinare di meno: un passaggio obbligato Il sistema andr&agrave; ad equipaggiare e i 3 cilindri e 4 cilindri turbo benzina, 1.0 TSI e 1.5 TSI. La grande novit&agrave; sar&agrave; in ogni modo&nbsp;3 cilindri turbodiesel 1.5 TDI, annunciato di grande efficienza.&nbsp;Il gasolio non va ancora in soffitta.&nbsp;       

Sar&agrave; presentata a ottobre, sul mercato da inizio 2020. Col mild hybrid, ma pure un nuovo 3 cilindri 1.5 Diesel

Golf 8, dal web senza camuffature la nuova generazione

        Un terzo stadio Siemoneit che segnala gi&agrave; un&rsquo;avanzata dipendenza da tuning. Volkswagen Polo GTI elaborata dal preparatore tedesco pu&ograve; ricevere incrementi di potenza relativamente soft, 40 o 50 cavalli nelle proposte Stage 1 e Stage 1+, oppure, pu&ograve; beneficiare di un trattamento completo del propulsore.  &Egrave; la soluzione di maggior impatto la Stage 3+, grazie all&rsquo;impiego di un turbocompressore con girante e compressore pi&ugrave; grandi, diversa mappatura della centralina, intercooler in grado di assicurare un raffreddamento migliore, condotti del turbo modificati, fino a uno scarico sportivo con valvole attive di controllo, senza rinunciare al catalizzatore. PRESTAZIONI E PREZZI Un intervento da 9.000 euro, investimento che assicura ben 320 cavalli e 430 Nm di coppia, numeri radicalmente diversi se messi a confronto con i 200 cavalli e 350 Nm del 2 litrI turbo benzina di serie, abbinato al cambio doppia frizione 6 marce. Se le differenze di potenza con l&rsquo;elaborazione Stage 1 (600 euro) e Stage 1+ (700 euro) di Siemoneit per Polo GTI sono enormi, quelle legate ai valori di coppia appaiono meno evidenti, visti i 410 e 425 Nm ottenuti nello stadio base e intermedio del tuning. Il miglioramento delle prestazioni va ben oltre le cifre assolute della Stage 3, dichiarate in un crono 1&rdquo;5 pi&ugrave; rapido sullo zero-cento, ridotto a 5&rdquo;2, e 18 km/h in pi&ugrave; di velocit&agrave; massima, per 256 orari dichiarati. ASSETTO E INTERNI Al pacchetto di interventi meccanici ed elettronici &egrave; possibile abbinare altre soluzioni estetiche e funzionali alla dinamica. Dai cerchi alleggeriti ATS da 18 pollici, con gomme Michelin Pilot Super Sport (215/40 R18), alle sospensioni regolabili KW Clubsport, proseguendo con un labbro supplementare sul paraurti anteriore, sedili Recaro, rollbar e cinture Sabelt, complessivamente un pacchetto da 11.650 euro.       

Tre "Stage" per l'elaborazione della Polo GTI, con incrementi di potenza che spaziano tra i 40 e i 120 cavalli. Pacchetto di interventi completato da un assetto KW Clubsport e cerchi alleggeriti

Volkswagen Polo, tuning Siemoneit da 320 cv

        Torna una icona, Volkswagen California. Per la precisione California T6.1, ovvero il robusto restyling di uno dei van pi&ugrave; famosi di sempre. Sar&agrave; presentato al Salone del caravan di Dussledorf, in programma dal 30 agosto all&rsquo;8 settembre.  Le forme restano fedeli al retaggio, la sostanza migliora, soprattutto per gli interni. Domina il display digitalizzato, nella plancia ridisegnata pi&ugrave; funzionale. Ben integrato con sistemi di assistenza alla guida: Lane Assist, Side Protection e Trailer Assist per le manovre con il rimorchio. Votati a rendere pi&ugrave; confortevole la vita a bordo.  L&rsquo;infotainment, ormai una discriminante decisiva tra le automobili, lo diventa pure su California T6.1, che &egrave; dotato di eSIM integrata, che offre servizi online mobili. Rese pi&ugrave; ospitali e modulabili le zone giorno e notte. Resta decisivo un approccio sempre pi&ugrave; automobilistico. Con servosterzo&nbsp; elettromeccanico&nbsp;e motori TDI, Diesel necessari per chi viaggia, senza ansie da autonomia o da soste troppo lunghe,&nbsp; con una potenza fino a 199 cavalli.       

Plancia digitale, interni ottimizzati, nuovi ADAS e TDI con potenza fino a 199 cavalli

California T6.1, il van Volkswagen si rilancia

        Ancora tre mesi e sar&agrave; tempo di Volkwagen Golf 8. Si dovr&agrave; attendere un po&rsquo; di pi&ugrave;, invece, per scoprire le caratteristiche e il look di Golf GTI. Il debutto &egrave; atteso nel 2020, quando porter&agrave; su strada l&rsquo;espressione sportiva, fatta ancora del motore turbo benzina 2 litri.  I primi muletti di sviluppo sono stati avvistati su strada. Indicazioni utili sulle novit&agrave; estetiche, giacch&eacute; quelle tecniche dicono di un ritorno sui passi inizialmente programmati, di una GTI mild-hybrid a 48 volt. Non sar&agrave; la GTI a dotarsi del generatore-starter a cinghia che, per tanti, diventa un dispositivo utile a migliorare i consumi e offrire un piccolo spunto in pi&ugrave; a supporto del motore termico. Il sistema mild-hybrid e un ibrido completo saranno su nuova Golf 8, non su GTI, dai rumours pi&ugrave; recenti. Golf 8, R e non solo: si lavora ai 400 cv? Cos&igrave;, aspettiamo un 2 litri da 255 cavalli nella versione d&rsquo;accesso, affiancato da un modello da circa 290 cavalli, destinato a ripetere la sigla TCR dell'edizione limitata (in foto) lanciata di recente su Golf GTI 7. LOOK BEN DEFINITO&nbsp; I muletti dicono di cerchi in lega da 19 pollici e uno stile maggiormente caratterizzato. Completamente diversa sar&agrave; la fascia paraurti anteriore, dove GTI sceglie una griglia a maglie esagonali ampie, a tutta larghezza. Minigonne pi&ugrave; spigolose, spoiler di maggiore estensione e un posteriore con i due terminali di scarico tondi. Sono le prime indicazioni. Altri dettagli indicano un impianto frenante con pinze posteriori a due pistoncini e un elemento anteriore maggiorato. All&rsquo;interno, l&rsquo;impostazione hi-tech di Golf 8 verr&agrave; replicata fedelmente, le differenze saranno in altri particolari, tra pedaliera, sedili e modalit&agrave; di guida specifiche che sfruttino al meglio l&rsquo;assetto con ammortizzatori dalla rigidit&agrave; variabile.       

Lo sviluppo della versione sportiva prosegue e i muletti rivelano alcune caratteristiche di stile (e assetto). Debutta nel 2020&nbsp;

Nuova Volkswagen Golf GTI, spuntano i primi dettagli

        Insaziabile Volkswagen ID.R, s&rsquo;&egrave; presa anche la hillclimb di Goodwood dopo la vittoria alla Pikes Peak e il record elettrico al N&uuml;rburgring-Nordschleife.  Un triplete speciale per l&rsquo;auto a batterie concepita per far cambiare idea a molti sulla sportivit&agrave; di questo tipo di vetture. Al Goodwood Festival of Speed s&rsquo;&egrave; sentito solo il sibilo di ID.R, ma la belva da 500 kW (680 cavalli) portata da Romain Dumas ha divorato il percorso di 1,86 km in 39,90 secondi.  Altro primato,&nbsp; &egrave; stata la prima auto elettrica a battere una Formula Uno: di 1,7 secondi. Va detto che era una monoposto di venti anni fa, ovvero il 1999, conNick Heidfeld al volante di una McLaren-Mercedes MP4/13 da 780 CV.  Giubilo per Sven Smeets, Direttore della Volkswagen Motorsport &ldquo;Romain Dumas ha sfruttato appieno il potenziale della ID.R su questo tracciato breve ma complesso. Dopo la vittoria alla Pikes Peak e il record elettrico al N&uuml;rburgring-Nordschleife, ha posto un&rsquo;altra pietra miliare per la mobilit&agrave; elettrica. &Egrave; stata una prestazione maiuscola da parte di tutta la squadra, che ha avuto pochissimo tempo per realizzare una versione alleggerita della ID.R in occasione del Festival of Speed&rdquo;. Il Direttore Tecnico della Volkswagen Motorsport, Fran&ccedil;ois-Xavier Demaison, racconta alcuni dettagli. &ldquo;Abbiamo usato una batteria pi&ugrave; piccola e ottimizzato l&rsquo;erogazione. Cos&igrave; facendo, l&rsquo;auto pesava meno di 1.000 kg compreso Dumas&rdquo;.       

L&rsquo;elettrica frantuma il record sulla hillclimb, superando dopo venti anni la McLaren-Mercedes MP4/13

Volkswagen ID.R da record a Goodwood

30 milioni di esemplari venduti parlano da soli del successo dalla Passat, pronta a tornare sulle scene in veste rinnovata a partire dal prossimo mese di settembre. In Italia &egrave; stata apprezzata pi&ugrave; nella versione Variant, venduta come tale nel 90% dei casi, che come berlina.    Due nuovi motori  Il rilancio sulla base dell&rsquo;attuale generazione &egrave; imperniato su interessanti aggiunte a una collaudata base, rimasta immutata anche nelle dimensioni esterne. A parte l&rsquo;introduzione di due nuovi motori, un 2.0 TDI da 150 cavalli e l&rsquo;inedito 1.5 TSI della stessa potenza, spicca un sistema di infotainment evoluto abbinato alla strumentazione digitale Active Info Display. Il dispositivo multimediale &egrave; siglato MIB3 ed &egrave; fornito con una SIM integrata. Del pacchetto di novit&agrave; fa parte il Travel Assist, di fatto un sistema di guida assistita fornito in combinazione con il cambio DSG, utilizzabile sino a 210 km/h di velocit&agrave; e in grado di fermare e far ripartire la vettura in caso di arresto in coda. Il cruise control adattivo ACC &egrave;, da parte sua, stato dotato di una funzione in grado di prevedere la necessit&agrave; di rallentare in caso di traffico o in prossimit&agrave; di curve e rotonde lungo il percorso grazie all&rsquo;utilizzo del GPS e della telecamera frontale. Ampie le possibilit&agrave; offerte dalla connessione alla rete con pratiche funzioni come reperire e pagare parcheggi, far usare l&rsquo;auto a terzi usando la chiave digitale dello smartphone, gestire flotte e molto altro ancora.  Volkswagen T-Roc cabriolet si prepara al debutto VIDEO  &Egrave; anche ibrida plug-in  La gamma dei motori in Italia prevede l&rsquo;approdo iniziale dei turbodiesel 1.6 TDI da 120 cavalli e 2.0 TDI in configurazione da 150, 190 e 240 cavalli, come detto in combinazione o in esclusiva con il cambio a doppia frizione DSG. A benzina c&rsquo;&egrave; unicamente il quattro cilindri 1.5 TSI da 150 cavalli con cambio manuale oppure DSG. Non manca la variante ibrida plug-in GTE, dotata ora di batterie da 13 kWh, che corrispondono a un 31% di capacit&agrave; in pi&ugrave;. Grazie ad esse, l&rsquo;autonomia dichiarata in modalit&agrave; esclusivamente elettrica nel pi&ugrave; credibile ciclo WLTP sale a circa 55 km. La GTE &egrave; spinta da un motore TSI a benzina di 1,4 litri abbinato al propulsore elettrico per una potenza complessiva di 218 cavalli, che le permettono di toccare i 225 km/h. In aggiunta alla berlina e alla Variant &egrave; prevista la versione Alltrack con corpo vettura rialzato dal suolo di 2 cm e trazione integrale 4Motion.  Cos&igrave; su strada  La prima presa di contatto con la Variant mette in evidenza un notevole livello di confort e una buona facilit&agrave; d&rsquo;impiego delle dotazioni elettroniche. Il motore 2.0 TDI da 190 cavalli &egrave; generoso e molto bene utilizzabile. La tenuta di strada &egrave; pi&ugrave; che soddisfacente, anche se forse sarebbe auspicabile un assetto pi&ugrave; sportivo nella modalit&agrave; pi&ugrave; dinamica di impiego della vettura. 

Si presenta con molte novit&agrave; la versione rinnovata del modello di successo di Wolfsburg: nuovi motori e un sistema di guida semi-autonoma

Nuova Volkswagen Passat, la prova su strada

        Dalle semplificazioni di varianti prodotte sulle berline compatte &ndash; tutte a dire addio alle declinazioni 3 porte, ad esempio &ndash; al proliferare di sempre pi&ugrave; alternative legate ai crossover. Volkswagen T-Roc cabriolet si &ldquo;allena&rdquo; su strada, in vista di un debutto che dar&agrave; forma a un concept dal quale prese vita il modello di serie. Dove, prima, giocava Golf cabriolet, andr&agrave; a proporsi T-Roc cabrio. Capote in tessuto, trasformazione della carrozzeria da cinque a due porte, seguir&agrave; una strada insolita, del SUV-cabriolet. Finora si sono cimentati Nissan, in origine, con Murano cabrio e, pi&ugrave; recentemente, Range Rover Evoque. Segmenti e tipologie di prodotto molto diversi da T-Roc. Volkswagen T-Roc R, la carica dei 300 CV a Ginevra Il muletto avvistato: il video Sar&agrave; una proposta urbana destinata a essere alla moda, le cui modifiche rispetto al modello chiuso si estenderanno anche al portellone, per diversa apertura e per la presenza di un marcato spoiler. SUV-cabrio cinque posti, dal muletto avvistato su strada sembra ridursi l&rsquo;altezza del parabrezza. L&rsquo;assenza dei montanti centrali porter&agrave; alti interventi di irrigidimento della scocca e un prevedibile aggravio di peso. Quanto alla gamma di motorizzazioni &egrave; prevedibile attendersi la riproposizione delle unit&agrave; benzina del T-Roc classico. A pieno regime, le previsioni Volkswagen sono di una produzione di circa 20mila unit&agrave;, produzione che avverr&agrave; a inizio 2020, tempi in linea per una presentazione entro fine 2019.&nbsp; Fonte: CarspotterJeroen Youtube        

Produzione fissata a inizio 2020, il SUV-cabriolet diventa un due porte, conferma i 5 posti a bordo e sostituisce il tetto con una capote in tessuto

Volkswagen T-Roc cabriolet si prepara al debutto VIDEO

        Pikes Peak, Goodwood e, adesso,&nbsp;l&rsquo;Inferno Verde. Volkswagen ID R va a caccia di record, l&rsquo;ultimo vale il giro pi&ugrave; veloce al Nurburgring per un&rsquo;auto a propulsione elettrica. &Egrave; il secondo tempo in assoluto pi&ugrave; rapido staccato sulla Nordschleife. Davanti c&rsquo;&egrave; solo il prototipo da corsa Porsche 919 Hybrid Evo, che dal progetto WEC &egrave; partita per rimuovere tutti i vincoli regolamentari. NIO DA SUPERARE Prototipo, sebbene elettrico, &egrave; anche Volkswagen ID R. In cinque mesi i tecnici di Volkswagen Motorsport hanno preparato la sfida per centrare l&rsquo;obiettivo: battere il primato fissato dalla NIO EP9 con Peter Dumbreck al volante. Tempo polverizzato, ben 40 secondi e 5 decimi pi&ugrave; rapida la ID R. Romain Dumas, uomo da Le Mans, ha fermato il cronometro sul tempo di 6&rsquo;05&rdquo;336, a 206,96 km/h di media. Porsche 919 Evo ha girato, invece, in 5&rsquo;19&rdquo;. Tutt&rsquo;altra storia e presupposti, a partire dalle caratteristiche e dalla potenza disponibile. IL GIRO VELOCE DI DUMAS  LA CONFIGURAZIONE DELLA ID.R I due motori elettrici della ID R sviluppano 680 cavalli, sfruttati al meglio con un&rsquo;aerodinamica ottimizzata per le sfide del Nurburgring, opposte rispetto, ad esempio, al tentativo di primato (riuscito) della scalata al Pikes Peak. Configurazione aerodinamica pi&ugrave; scarica, diversa gestione energetica e recupero, nonch&eacute; un assetto chiamato a leggere un asfalto che &egrave; banco di prova assoluto per qualsiasi auto. "Per questa versione evoluta della ID.R, la configurazione aerodinamica era marcatamente adattata per ottenere la pi&ugrave; alta velocit&agrave; possibile anzich&eacute; il massimo carico.  Con un programma esteso di test al simulatore e in pista, abbiamo ritagliato la ID.R alle condizioni uniche della Nordschleife, concentrandoci prevalentemente sulle regolazioni del telaio, la gestione energetica e la scelta delle gomme ideali per il tentativo di record", ha spiegato il direttore tecnico Fran&ccedil;ois-Xavier Demaison.       

Il progetto di Volkswagen Motorsport cancella il tempo ottenuto nel 2017 dalla NIO EP9 e diventa la seconda auto pi&ugrave; veloce sulla Nordschleife

Volkswagen ID R è record elettrico al Nurburgring VIDEO

        Ottobre per scoprire Golf 8, progetto gi&agrave; tratteggiato dalle numerose informazioni emerse negli ultimi 12 mesi. Una gamma che andr&agrave; a comporsi con le proposte sportive GTI e R, ovviamente confermate, mentre sul progetto di una Volkswagen Golf R da 400 cavalli, i rumours vorrebbero un percorso in atto, da lanciare in una seconda fase.  Con quali carte, Golf R, andr&agrave; a sfidare le concorrenti compatte supersportive, &egrave; Jost Capito ad anticiparlo. Volkswagen R ha gi&agrave; messo le mani sul suv T-Roc, che avr&agrave; la precedenza nel lancio sul mercato. I 300 cavalli e 400 Nm del suv verranno scavalcati dalla nuova Golf R, attesa con motore 2 litri turbo benzina. Non rivela il dato della potenza, a Top Gear. Rivela, invece, l&rsquo;assenza di alcune soluzioni presenti sulle rivali. Non avr&agrave; le quattro ruote sterzanti di Renault Megane R.S., &ldquo;non necessarie&rdquo; per gli ingombri del segmento compatto. Quattro ruote sterzanti che hanno l&rsquo;obiettivo di variare virtualmente il passo dell&rsquo;auto, producendo un accorciamento e maggior reattivit&agrave; quando le ruote posteriori girano controfase alle anteriori, viceversa offrendo maggior stabilit&agrave; con un angolo di in fase con le ruote anteriori. Golf R400, il progetto pu&ograve; avere un futuro La futura Golf 8 R rinuncer&agrave; anche a modalit&agrave; di guida con una ripartizione della coppia sbilanciata sull&rsquo;asse posteriore, niente Drift mode di scuola Focus RS, per intenderci, sebbene sia presente lo schema quattro ruote motrici con frizione Haldex. Sono i primi dettagli del tipo di sportivit&agrave; che porter&agrave; su strada la proposta sviluppata da Volkswagen R.       

Jost Capito di Volkswagen R conferma l'assenza delle quattro ruote sterzanti e della modalit&agrave; di guida Drift sulla Golf 8 pi&ugrave; potente della gamma. Abbatter&agrave; il muro dei 300 cavalli di T-Roc R

Volkswagen Golf 8 R, sportività tradizionale

        Golf GTI avr&agrave; una nuova generazione molto speciale, in linea col retaggio del modello sportivo. Lo ha anticipato Scott Keogh, il CEO di Volkswagen USA, ad Automobile Magazine, senza mezzi termini.  &ldquo;Cool as hell&rdquo;. Ha detto Keogh, la mamma di tutte le hot hatch terr&agrave; quindi fede alle aspettative. &ldquo;Con Golf VIII avremo anche la nuova GTI. Che conserver&agrave; le sue caratteristiche&rdquo;. Il che vuol dire che probabilmente sar&agrave; mantenuto il motore benzina, il 2 litri turbo, che beneficer&agrave; di un aumento di cavalli, sempre pi&ugrave; vicino, se non addirittura sopra a quota 300.  L&rsquo;ipotesi di un modello ibrido era stata avanzata, ma probabilmente, sia per questioni di peso aggiuntivo, sia perch&eacute; rivolto a una clientela soprattutto di petrolhead, dovrebbe riproporre solo il motore a combustione.  Gli USA per GTI (e anche per Golf R) sono un mercato particolare: le versioni sportive vendono molto di pi&ugrave; di quelle standard. Il modello &egrave; atteso per il 2020, qualche mese dopo l&rsquo;esordio della nuova generazione. Nova Volkswagen Golf: il primo bozzetto       

Il CEO di VW USA anticipa. "Sar&agrave; speciale, Cool as hell&rdquo;

Volkswagen Golf GTI, la nuova non sarà ibrida

        Come ti rendo pi&ugrave; efficiente il progetto Volkswagen Golf 8? Ibrido plug-in, certo, ma non solo. La generazione del radicale cambiamento tecnologico e stilistico dell&rsquo;abitacolo ottimizzer&agrave; i motori termici affiancando il sistema mild-hybrid a 48 volt alle unit&agrave; turbo benzina 1.0 e 1.5 litri. Conferme che emergono a ridosso dell&rsquo;annuale meeting tecnico del Vienna Motor Symposium, sguardo sulle tecnologie prossime a tramutarsi dai reparti ricerca e sviluppo ai modelli di serie. Il mild-hybrid applicato su nuova Golf sfrutter&agrave; i vantaggi di un funzionamento a 48 volt, grazie al quale il risparmio di carburante pu&ograve; arrivare fino a 0,4 litri/100 km. DALL'ALTERNATORE AL 2-IN-1 La filosofia progettuale &egrave; quella ormai nota. Si tratta di un generatore-starter del tipo a cinghia, con la quale si interfaccia all&rsquo;albero motore. Recupera energia nelle fasi di rallentamento, trasformando fino al 40% di energia cinetica in energia elettrica, stoccata nella batteria al litio da 48 volt, posizionata sotto il sedile del passeggero anteriore. Nuova Golf, un bozzetto rivela gli interni Generatore di corrente e &ldquo;starter&rdquo;, ovvero, elemento per riattivare il motore termico al termine delle fasi di coasting a unit&agrave; spenta. Un sistema ottimizzato per funzionare in modo predittivo grazie alle indicazioni ottenute dal navigatore sulla tipologia di percorso e rilevando la segnaletica. COASTING ESTESO E FUNZIONE BOOST Sfruttare il coasting significa alzare il piede dall&rsquo;acceleratore e procedere sullo slancio guadagnato. Il vantaggio del farlo con un sistema di recupero come il mild-hybrid 48v: non subire l&rsquo;effetto trascinamento, grazie allo spegnimento del motore benzina. La riattivazione avviene in modo immediato appena si torna nuovamente sull&rsquo;acceleratore ed &egrave; il generatore-starter a cinghia a provvedere alla riattivazione. Supporto al quale sommare la funzione &ldquo;boost&rdquo;, aggiunge newtonmetri nelle fasi di accelerazione, per migliorare il dinamismo e incrementare la spinta. Un sistema a 48 volt che si interfaccia con la rete di bordo a 12 volt grazie a un trasformatore DC/DC. Il mild-hybrid a 48 volt - gi&agrave; sfoggiato ad esempio da Audi S4 e S6 - dalla prossima generazione di Golf verr&agrave; progressivamente esteso a tutti i modelli Volkswagen. &Egrave; un buon supporto alla riduzione delle emissioni dei motori termici e un aiuto per realizzare gli obiettivi di taglio della Co2 media emessa dalla gamma di modelli, fissata dagli obiettivi europei a 95 g/km nel 2020.       

Dal Vienna Motor Symposium, Volkswagen presenta il sistema a 48 volt destinato ai motori benzina di Golf 8: 1.0 TSI e 1.5 TSI. Recupero d'energia, coasting esteso a motore spento e funzione boost nel potenziale tecnico del generatore-starter a cinghia

Volkswagen Golf 8, il mild hybrid aiuta consumi e prestazioni

Dalla &ldquo;carta&rdquo; alla realt&agrave; il prossimo ottobre. Nuova Volkswagen Golf 8 racconta ancora un po&rsquo; di s&eacute;, lo fa con due bozzetti di stile, uno a confermare quanto gi&agrave; emerso dai muletti di sviluppo, ovvero un design esterno evolutivo.    Nessun stravolgimento nell&rsquo;impostazione del frontale, giusto un taglio differente, pi&ugrave; assottigliato, dei gruppi ottici a led, che riserver&agrave; certamente l&rsquo;opzione IQ. Light con led a matrice adattivi, visto quanto fatto dal restyling di Passat.  Fiancata scolpita all&rsquo;altezza della maniglie, tratti che andranno sull&rsquo;architettura MQB evoluta, attesa un po&rsquo; pi&ugrave; ampia in larghezza. Soprattutto, per&ograve;, &egrave; l&rsquo;anticipazione dello stile assegnato agli interni a interessare. Prima visione, sebbene stilizzata, che diventa un racconto del minimalismo scelto nell&rsquo;impostare la plancia.  Volkswagen Golf 8, R e non solo: in arrivo i 400 CV  INTERNI STRAVOLTI    Qui s&igrave; pu&ograve; dirsi si una Golf 8 rivoluzionata. Linee orizzontali, bocchette del clima integrate con un profilo a tutta larghezza. Spazio superiore interamente assegnato all&rsquo;infotainment, con uno schermo di ampie dimensioni, e un trattamento da pannello quasi ricurvo per come si integra con la strumentazione virtuale.  Non passano inosservati i comandi del clima touch, alla base dell&rsquo;infotainment, su una fascia in plancia estesa fin sule portiere. La strumentazione diventa quasi un dettaglio incassato tra lo schermo della multimedialit&agrave; e, alla sinistra del volante, quelli che appaiono come comandi secondari anch&rsquo;essi a sfioramento.  Si intravedono funzioni avanzate dalla strumentazione virtuale, come la presenza del freno a mano elettrico e un tunnel che lascer&agrave; la plancia sospesa.  MOTORI, METANO E IBRIDI PRESENTI  Un rinnovamento notevole a bordo, che sar&agrave; accompagnato da motorizzazioni mild-hybrid accanto alle proposte classiche benzina e Diesel, nonch&eacute; pi&ugrave; proposte ibride, con una plug-in accreditata di percorrenze fino a 80 km in modalit&agrave; elettrica.  Nuova Volkswagen Golf 8, appuntamento a ottobre 

Ambiente minimal e hi-tech con le scelte adottate dai designer a bordo di nuova Golf. Infotainment e strumentazione idealmente un tutt&#39;uno, plancia con pochi tasti fisici, quelli presenti saranno touch

Nuova Volkswagen Golf 8, un bozzetto svela gli interni

Trentamila Volkswagen ID.3 1st, per cominciare. Un numero, il 3, per dire del terzo grande capitolo nella storia Volkswagen che, la berlina compatta elettrica, dovr&agrave; scrivere. Dopo il Maggiolino e dopo la Golf, l&rsquo;identit&agrave; elettrica, ID.  3 &egrave; anche il lasciar spazio a una ID.1 e ID.2, idee che si svilupperanno, avranno le forme di un elettrico su architettura MEB e posizionamento nel segmento delle utilitarie. Gi&agrave; a Francoforte, accanto alla prima mondiale di ID.3, ci sar&agrave; una show car che prospetter&agrave; un futuro ancor pi&ugrave; accessibile sotto il profilo economico.  I PREZZI DELLA GAMMA ID.3  Ecco, quanto costa guidare una Volkswagen ID.3? La fase di pre-ordini si apre anche in Italia, baster&agrave; un deposito di 1.000 euro, rimborsabile in qualunque momento, fino alla fase della finalizzazione dell&rsquo;acquisto (ordini da confermare dopo il Salone di Francoforte).  Sar&agrave; una fiche per accedere alle tre versioni, differenziate per capacit&agrave; del pacco batterie e autonomia. Il prezzo d&rsquo;attacco lo far&agrave; ID.3 da 330 km di autonomia, poco meno di 30 mila euro sul mercato tedesco, dove l&rsquo;iva &egrave; al 19%.  VOLKSWAGEN ID.3 1st IN TRE ALLESTIMENTI  L&rsquo;esclusivit&agrave; di Volkswagen ID.3 1st, invece, coster&agrave; poco meno di 40 mila euro, verr&agrave; offerta in quattro colorazioni e tre allestimenti. ID.3 1st &quot;base&quot;, Plus e Max. Sar&agrave; la flotta delle 30 mila unit&agrave; del debutto, tutte con comandi vocali e navigatore di serie, grandi cerchi in lega da 20 pollici; in aggiunta, la Plus offrir&agrave; i fari matrix led adattivi IQ.Light, interni ed esterni bicolore. La specifica 1st Max integrer&agrave; il tetto panoramico e l&rsquo;head up display con realt&agrave; aumentata.  BATTERIA DA 58 KWH LA PI&Ugrave; GETTONATA  Dalla conferenza di presentazione del modello compatto &ndash; ancora, la scelta del 3, numero internamente identificativo per Volkswagen del segmento di riferimento &ndash; &egrave; emersa la capacit&agrave; del pacco batterie della proposta da 420 km di autonomia, rivelata dalle dichiarazioni di Juergen Stackmann, responsabile Marketing e Post-Vendita Volkswagen: avr&agrave; un pacco batterie da 58 kWh. Sar&agrave; anche, nelle previsioni del marchio, l&#39;opzione che raccoglier&agrave; maggior interesse da parte dei clienti. Al di sopra, la ID.3 da 550 km di autonomia.  RICARICA GRATUITA PER CHI ORDINA&nbsp;  Batterie ricaricabili gratuitamente per un anno, 2000 kWh disponibili dalle postazioni di ricarica rilevate dalla app Volkswagen WeCharge e sull&rsquo;intera rete Ionity. &Egrave; un altro dei vantaggi offerti a quanti pre-ordineranno la ID.3 nella fase che porter&agrave; a Francoforte.  La produzione della berlina compatta inizier&agrave; a fine 2019 mentre le prime consegne si avranno da met&agrave; 2020. Un elemento interessante della scelta di abbinare una cifra a ciascun modello della famiglia ID. &egrave; l&rsquo;annuncio che, le future versioni di serie dei concept ID. Crozz, ID. Vizzion e ID. Roomzz, saranno tutte caratterizzate da un numero. 

Confermata l&#39;offerta di tre soluzioni di batteria, la ID.3 1st sar&agrave; l&#39;edizione speciale per il lancio. Chi pre-ordiner&agrave; la berlina compatta avr&agrave; un anno di ricariche gratuite dalle postazioni pubbliche

Volkswagen ID.3 svela prezzi e prime caratteristiche

        Aspettando Francoforte, aspettando il debutto in pubblico. La data dell&rsquo;8 maggio, per Volkswagen ID., segna l&rsquo;avvio del percorso che la porter&agrave; su strada. Avvio della raccolta dei primi ordini, con l&rsquo;obiettivo di arrivare al Salone dell&rsquo;auto del prossimo settembre gi&agrave; con l&rsquo;intera produzione Launch Edition gi&agrave; prenotata. Si scopriranno altri dettagli in occasione dell&rsquo;evento con il quale Volkswagen far&agrave; il passo d&rsquo;ingresso nell&rsquo;elettrico con le soluzioni dedicate dell&rsquo;architettura MEB. Alla vigilia dell&rsquo;appuntamento, per&ograve;, un video ufficiale appare per poche ore online, tanto basta per ricavare le prime istantanee delle forme della compatta ID. senza camuffature, eccezion fatta per la livrea, a mascherare ben poco. IL LINGUAGGIO STILISTICO DELL'ELETTRICO Segmento Golf, per intenderci. Sar&agrave; l&igrave; che Volkswagen ID. andr&agrave; a posizionarsi. Quali saranno le dimensioni e le misure caratteristiche, si scoprir&agrave; passo passo verso Francoforte. Ecco, il passo, elemento centrale nel nuovo linguaggio stilistico che permette di parlare l&rsquo;elettrico. Proporzioni modificate rispetto ai canoni classici delle auto con motore endotermico, evidenti sulla ID. negli sbalzi cortissimi, nell&rsquo;altezza generosa e in un passo che, dovesse confermare i valori della show car, risulterebbe ampissimo in rapporto alla lunghezza complessiva. Il design al tempo dell'auto elettrica&nbsp; BATTERIE, TRE ALTERNATIVE Sar&agrave; una ID. in tre varianti, differenziate per capacit&agrave; del pacco batterie, atteso agli estremi dei 48 e 111 kWh, sufficienti per coprire percorrenze fino a 330 km nel primo caso, fino a 550 km nel secondo. Specifiche emerse nei mesi che hanno preparato la strada all&rsquo;apertura degli ordini. In mezzo, una ID. da 450 km di autonomia. LE NOVIT&Agrave; RISPETTO AL CONCEPT Della concept car apprezzata per la prima volta al Salone di Parigi del 2016, ID. di serie conserva i grandi cerchi, l&rsquo;impostazione stilistica di base, fatta di montanti anteriori sottili e sdoppiati, a vantaggio della visuale. Conserva la linea aerodinamica in coda, con un tetto che si abbassa progressivamente e ricorre a un ampio spoiler per staccare i flussi e ridurre le turbolenze.  Una necessit&agrave;, per l&rsquo;industrializzazione del progetto, ricorrere a gruppi ottici tradizionali all&rsquo;anteriore. Fari full led che avranno un&rsquo;estensione luminosa nei profili accanto al logo VW al centro della calandra. Elemento classico di stile che cambia funzione, uno dei temi estetici del linguaggio elettrico sul design. Sar&agrave; interessante scoprire anche la funzione della cover applicata alla base del parabrezza, presumibilmente un deviatore di flusso per migliorare l&rsquo;aerodinamica della ID.  Al posteriore si normalizzano i fari, pi&ugrave; ampi rispetto al concept; e si registra una soglia di carico che, sebbene appaia relativamente alta, sfoggia una larghezza notevole, che favorir&agrave; le operazioni di carico degli oggetti pi&ugrave; ingombranti. Dall&rsquo;evento di mercoled&igrave; 8 maggio emergeranno nuovi elementi, oltre al motore da 170 cavalli a spingere sull&rsquo;asse posteriore, soluzione tecnica comune alle tre proposte di batteria pensate per ID. .       

Fedele all'impostazione di base della show car, la compatta 5 porte normalizza i gruppi ottici &nbsp;e gli specchietti. Tre varianti di batteria, una Launch Edition ordinabile dall'8 maggio. Cos&igrave; verso il Salone di Francoforte di settembre

Volkswagen ID. svela le forme alla vigilia dell'apertura degli ordini

        Al Salone di Francoforte (12-22 settembre) la scena sar&agrave; tutta per la ID. che del panorama elettrico vuole essere la Golf. L&rsquo;originale, nuova Volkswagen Golf 8, si presenter&agrave; nel mese di ottobre, slittamento conseguente ai tanti ostacoli incontrati nel perfezionamento dei sistemi elettronici, in particolare l&rsquo;eliminazione di bug software che risulta un processo molto pi&ugrave; lungo e complesso di quanto non possa sembrare.  L&rsquo;anticipazione dell'esordio nel mese di ottobre arriva da Automotive News, che riporta anche l&rsquo;avvio della produzione al termine del terzo semestre. ACCESSO A BORDO ANCHE DALLO SMARTPHONE Se l&rsquo;approccio stilistico risulter&agrave; piuttosto conservativo, con i muletti avvistati su strada ad anticipare una riscrittura dei canoni estetici soprattutto legati ai gruppi ottici, il radicale cambio generazionale si avvertir&agrave; sui sistemi connessi. Volkswagen Golf 8, R e non solo: in arrivo i 400 CV A partire dall&rsquo;accesso al veicolo, possibile anche attraverso la chiave digitale che sar&agrave; lo smartphone, per proseguire con l&rsquo;integrazione dei protocolli di comunicazione del tipo Vehicle-to-Vehicle. All&rsquo;aumentato delle funzioni e della complessit&agrave; tecnologica si lega la moltiplicazione dei centri di controllo, pi&ugrave; centraline a gestire aree differenti di servizi del veicolo e con la necessit&agrave; di un&rsquo;integrazione assoluta d&rsquo;insieme. Da qui, i numerosi bug da individuare e risolvere. Secondo i rumours, sar&agrave; una Golf 8 dalla dotazione di serie ricca sin dalla versione d&rsquo;attacco, anticipata completa di fari a led, strumentazione virtuale, ampio infotainment da oltre 8 pollici.       

Non sar&agrave; a Francoforte, la nuova generazione della berlina compatta. L'anteprima &egrave; prevista poche settimane pi&ugrave; tardi, uno slittamento dovuto anche alla risoluzione dei bug software riscontrati

Nuova Volkswagen Golf 8, appuntamento a ottobre

Dalla pista si &egrave; trasferita al Nurburgring. Concetti non esattamente sovrapponibili, per le sfide uniche che presenta la Nordschleife rispetto a un circuito &ldquo;classico&rdquo;.  Volkswagen ID R si prepara a dare la caccia al record sul giro per veicoli elettrici, assalto programmato nel corso della prossima estate.  Prima giornata di test con Romain Dumas al volante, che spiega bene quanto la sfida posta dai 20,8 km dell&rsquo;Anello Nord del Nurburgring sia unica. Due telai in pista per sfruttare al massimo la giornata di prove, dedicata a ritagliare il giusto assetto. I tecnici hanno lavorato alle regolazioni legate al telaio, tra altezze da terra e taratura degli ammortizzatori, per leggere alla perfezione le sconnessioni della pista, diversissime dai circuiti sui quali finora &egrave; stato preparato il tentativo di record.&nbsp;Pi&ugrave; sconnessioni, pi&ugrave; ampie, richiedono un assetto dedicato.    Prove abbinate anche alla ricerca della giusta specifica di gomme Bridgestone, per trovare la massima prestazione in curva. Un aspetto sul quale, invece, le simulazioni e i preparativi condotti su altre piste, gi&agrave; sufficientemente a punto &egrave; stata la gestione energetica del sistema elettrico.  AERODINAMICA DA F1 PER UN&#39;EFFICIENZA SUPERIORE  Cos&igrave; come &egrave; diversissima la specifica aerodinamica del prototipo rispetto a quella impiegata per realizzare il record alla Pikes Peak 2018. Dalla configurazione a massimo carico si &egrave; passati a una veste pi&ugrave; bilanciata. Cambiano i baffi davanti alle ruote anteriori, cambia soprattutto l&rsquo;ala posteriore, molto meno carica, grazie a un profilo di corda ridotta e, per bilanciare al meglio efficienza sul dritto e velocit&agrave; in curva ricorre al DRS &ndash; Drag Reduction System, ripreso dalla Formula 1.    Vale il 20% in meno di resistenza all&rsquo;avanzamento, l&rsquo;ala mobile aperta. Vale anche un conseguente incremento della velocit&agrave; massima, attesa intorno ai 270 km/h, dalla spinta dei 680 cavalli espressi dai due motori elettrici, mentre la media sul giro, per battere il primato di 6&rsquo;45&rdquo;90 detenuto attualmente dalla NIO EP9, dovr&agrave; essere ampiamente superiore ai 180 km/h. 

Il prototipo elettrico protagonista alla Pikes Peak inizia il percorso di sviluppo sulla Nordschleife. Il tentativo di record si terr&agrave; in estate

Volkswagen ID R, attacco al Nurburgring: via ai test

Sibilo elettrico e ampissimo spazio a bordo non saranno solo Buzz. Volkswagen ID. Roomzz&nbsp;concept anticipa i contenuti del maxi-suv in arrivo dal 2021. Cina per iniziare, poi l&rsquo;espansione globale. Cambier&agrave; ancora rispetto alle caratteristiche svelate nel corso della &ldquo;Notte Volkswagen&rdquo; che anticipa l&rsquo;apertura del Salone di Shanghai.  Da quattro passer&agrave; a 7, posti ricavati su tre file. Dall&rsquo;automazione di Livello 4, che vuol dire possibilit&agrave; di guidare in assoluta autonomia e senza l&rsquo;ausilio del guidatore, nel traffico, potrebbe ridurre di uno step, viste le limitazioni normative esistenti.  DIMENSIONI MAXI SNELLITE DAL DESIGN  L&rsquo;impostazione generale del suv, quella non varier&agrave; troppo. Il segmento d&rsquo;appartenenza sar&agrave; la fascia dei suv di lusso da 5 metri e oltre. Andr&agrave; a confrontarsi con Tesla Model X, volendo individuare un protagonista gi&agrave; oggi sulla scena.  Lo far&agrave; con un design che vuole trasmettere l&rsquo;idea di un blocco lavorato dal solido. Le prime impressioni, per un suv cos&igrave; imponente, lasciano particolari di assoluto interesse. La fiancata con una linea del tetto quasi sportiva per come chiude sul montante D, evidenziata da passaruota modellati quanto serve per snellire la visione d&rsquo;insieme.  Portiere scorrevoli, tanto le anteriori che le posteriori, &egrave; prevedibile restino una soluzione da concept car e si trasformino, almeno in parte, in una scelta pi&ugrave; convenzionale. Portiere dalle quali inizia la caratterizzazione di un abitacolo multifunzione. I pannelli sfoggiano impiallacciature in legno e luci d&rsquo;ambiente personalizzabili.  INTERNI, RIVESTIMENTI ECO CON APPLESKIN  Le sedute, poi, raccontano dei rivestimenti realizzati da scarti alimentari riciclati e della modalit&agrave; &ldquo;salotto&rdquo;, con una rotazione di ciascun sedile verso il centro dell&rsquo;abitacolo di 25 gradi, nella modalit&agrave; di guida autonoma.  AppleSkin &egrave; il materiale ottenuto dai resti di mela, che compongono il 50% del tessuto finale; resti trasformati in una finissima polvere e mixata al 50% con poliuretano. Il composto &egrave; applicato a un sottile strato di cotone, resistente all&rsquo;usura, rotoli poi riscaldati perch&eacute; diventino resistenti alle intemperie meteo e durino a lungo. Da ultimo, la lavorazione tradizionale per rivestire le sedute.  GUIDA DA SOLA&nbsp;  Il suv Volkswagen ID. Roomzz di serie adotter&agrave; sette posti anzich&eacute; le quattro sfoggiate dalla show car, ciascuna con un sedile reclinabile.  I contenuti tecnologici ricadono nella sigla IQ. Drive di Volkswagen, sistema di recente introduzione sul restyling di Passat. L&rsquo;abbinamento al concept presentato a Shanghai si spinge all&rsquo;automazione avanzata, con l&rsquo;ID. Pilot Mode alternativo alla guida manuale, automazione in grado di guidare l&rsquo;auto nel traffico grazie ai quattro sensori a scomparsa posti sul tetto, in corrispondenza dei montanti anteriori e posteriori.  STRUMENTAZIONE E VOLANTE UN TUTT&#39;UNO  Futuristica la &ldquo;strumentazione&rdquo;, o meglio il pannello in vetro che ne racchiude l&rsquo;essenza. Volante idealmente integrato al pannello. Come? La cloche sfoggia un display all&rsquo;interno che d&agrave; l&rsquo;idea di continuit&agrave; con il pannello in vetro fisicamente posto dietro la corona squadrata.  BATTERIA RICARICABILE A 150 KW  Della tecnica motoristica va detto, ovviamente, dell&rsquo;architettura MEB alla base del progetto. Due motori elettrici &ndash; con gestione della trazione integrale 4Motion elettrica - posti su entrambi gli assi, per 306 cavalli complessivi di potenza.  Le prestazioni, in particolare l&rsquo;accelerazione, in 6&rdquo;6 da zero a cento orari, in qualche modo anticipa l&rsquo;imponenza delle masse in questione. Velocit&agrave; limitata a 180 km/h, autonomia di marcia dichiarata in 450 km nel ciclo WLTP, grazie al pacco batterie da 82 kWh, che si ricarica da postazioni a 150 kW e in 30 minuti &egrave; in grado di riportare il livello all&rsquo;80% di energia complessiva. 

Al Salone di Shanghai, Volkswagen presenta il concept dal quale, nel 2021, verr&agrave; prodotto un grande suv da 5 metri di lunghezza. Batterie da 82 kWh, sette posti a bordo e, sul concept, i sedili rivestiti con un materiale ottenuto dagli scarti delle mele

Volkswagen ID. Roomzz, il maxi SUV green con elettrico e AppleSkin

Unire lo stile distintivo, la versatilit&agrave; a bordo, la praticit&agrave; di utilizzo con la sicurezza da classe superiore. Questa &egrave; la missione della nuova Volkswagen T-Cross&nbsp;che dall&#39;8 al 14 aprile sar&agrave; la protagonista della Milano Design Week 2019, grazie alla partnership tra la Volkswagen e Archiproducts, il pi&ugrave; grande network online dedicato all&rsquo;architettura e al design. Il nuovo City SUV Volkswagen coi suoi 4,11 metri si inserisce perfettamente nell&rsquo;ambiente urbano meneghino che si prepara a dialogare con le nuove prospettive artistiche in mostra nei quartieri di Brera, in via Savona e via Tortona per il FuoriSalone 2019.    Per tutta la durata dell&#39;evento una Volkswagen T-Cross sar&agrave; esposta all&rsquo;ingresso della sede di Archiproducts a Milano, in Via Tortona 31. Qui i visitatori potranno viaggiare a bordo di quattro T-Cross che effettueranno un servizio navetta tra la sede di Archiproducts e il quartiere Brera per coinvolgere gli appassionati in un&rsquo;esperienza immersiva e straordinaria.  Le nuove forme del design per la mobilit&agrave; sostenibile  Il viaggio Di Volkswagen e Archiproducts parte dall&#39;osservazione della facciata e dalla scultura esterna della sede generale del network, e prosegue poi negli spazi all&rsquo;interno con l&rsquo;installazione anamorfica dello studio di comunicazione visiva Truly Design. Gli artisti urbani dell&#39;azienda torinese hanno realizzato nel loro stile caratteristico anche l&rsquo;affissione dedicata alla T-Cross che in questi giorni decora la centralissima piazza del Liberty meneghina.  Sar&agrave; proprio l&#39;anamorfia, ovvero l&#39;effetto di illusione ottica per cui una immagine viene proiettata sul piano in modo distorto, rendendo il soggetto originale riconoscibile solamente guardando l&#39;immagine da una posizione precisa, che dialogher&agrave; con la natura multiforme della T-Cross. L&#39;auto sar&agrave; pi&ugrave; di una cosa sola, assuemr&agrave; nuove forme e significati a seconda del punto di osservazione, arrivando cos&igrave; a toccare il tema dentrale della partnership tra la Volkswagen e Archiproducts.  Protagonista e filo conduttore di questo percorso nell&rsquo;illusione, la T-Cross &egrave; metafora delle poliedriche interpretazioni funzionali ed estetiche con cui la progettazione e il design, sia di interni sia di automobili, devono confrontarsi. In questo spirito, il claim dell&#39;esposizione #MoreThan1Thing riunisce le quattro caratteristiche che definiscono la vettura Volkswagen: &quot;I am practical&quot; - pi&ugrave; spazio e versatilit&agrave;; &quot;I am cool&quot; - design muscoloso e massima personalizzazione; &quot;I am intuitive&quot; - digitale e connessa; &quot;I am safe&quot; - una delle auto pi&ugrave; sicure della sua categoria. 

Al FuoriSalone 2019 ritorna la partnership tra la Volkswagen e Archiproducts, il pi&ugrave; grande network online dedicato all&rsquo;architettura e al design. Il Marchio tedesco sar&agrave; protagonista con la nuova T-Cross nel claim #MoreThan1Thing