Una nuova piattaforma, uno stile ampiamente riveduto e corretto, interni migliorati e connettivit&agrave; spinta. Questa, in poche parole, &egrave; la rinnovata Captur, stella delle vendite della Renault non solo sul territorio nazionale.     Lanciato nel 2013, quello che &egrave; il Suv compatto del marchio francese ha aperto, insieme alla cugina Nissan, la strada in un settore oggi popolato di tante concorrenti diverse. Nel frattempo ha raccolto pi&ugrave; di un milione e mezzo di ordini in tutto il mondo, di cui oltre 162.000 in Italia.   Le dimensioni crescono  Il rilancio della Captur &egrave; particolarmente importante per la Renault, che ha utilizzato la recente piattaforma CMF-B, la stessa della Clio e della Nissan Juke, come base di partenza della rinnovata versione. Oltre a garantire un migliore comportamento dinamico, il nuovo telaio ha permesso di aumentare di 11 cm la lunghezza della carrozzeria, con un passo pi&ugrave; ampio di 3 cm e una migliore abitabilit&agrave; degli interni. Il bagagliaio, da parte sua, ha ora un volume di 536 litri, 81 pi&ugrave; di prima, con un piano di carico estendibile sino a 157 cm di lunghezza. Lo stile esterno &egrave; cambiato anzitutto con una calandra allargata, inedite nervature sul cofano e prese d&rsquo;aria nei vani dei fendinebbia. Sono comunque diverse anche le proporzioni laterali in virt&ugrave; di una linea di cintura rialzata e di un tetto pi&ugrave; spiovente. I fari sono a led con una tipica firma a C delle luci diurne e di quelle posteriori. Un impatto pi&ugrave; muscoloso dell&rsquo;insieme &egrave; rafforzato dalla presenza di ruote in lega ora sino a 18&rdquo; di diametro. Tra i punti di forza c&rsquo;&egrave; il tetto che volendo pu&ograve; essere di colore diverso da quello della carrozzeria, con 90 combinazioni di colore differenti per gli esterni.   Abitacolo di qualit&agrave;  A bordo &egrave; stato fatto un notevole sforzo per migliorare la sensazione al tatto dei materiali plastici utilizzati per le finiture degli interni. La strumentazione e il sistema di infotainment sono gli stessi della nuova Clio. Il guidatore ha sotto gli occhi uno schermo digitale da 10&rdquo;2 personalizzabile con tutti gli indicatori, dal contagiri al tachimetro, in funzione delle tre modalit&agrave; di utilizzo della vettura previste con il programma Multi Sense. Al centro della consolle c&rsquo;&egrave; un grande touchscreen da 9&rdquo;3 pollici che si usa pi&ugrave; o meno come uno smartphone con comandi tattili intuitivi, alcuni dei quali ripresi in forma fisica alla base dello schermo. Il sistema di infotainment Easy Link permette un&rsquo;elevata connettivit&agrave; alla vettura, con importanti informazioni tramite la rete e facili collegamenti ai telefoni Apple e Android.   Da giugno anche ibrida plug-in  La gamma parte dal piccolo 3 cilindri di 999 cm3 da 100 cavalli alimentato anche a GPL passando per i pi&ugrave; prestanti 4 cilindri di 1333 cm3 da 130 e 155 cavalli. I turboidiesel dCi 1.5 sono due: da 95 e 115 cavalli rispettivamente. A giugno &egrave; previsto l&rsquo;arrivo della variante ibrida plug-in da 160 cavalli che abbina un motore a benzina di 1,6 litri a due propulsori elettrici e dovrebbe garantire un&rsquo;autonomia a corrente di almeno 50 km.   In prova con la TCe 130 si apprezzano una buona affidabilit&agrave; di comportamento su strada e un&rsquo;eccellente manovrabilit&agrave; del cambio manuale a 6 marce. L&rsquo;assetto &egrave; tendenzialmente morbido per favorire un buon confort di marcia, rafforzato anche dalla pi&ugrave; che discreta silenziosit&agrave; del motore. Quest&rsquo;ultimo &egrave; bene sfruttabile sino dai regimi pi&ugrave; bassi per poi perdere slancio nella zona superiore del contagiri, anche in funzione di consumi contenuti. La velocit&agrave; massima &egrave; di 195 km/h con un tempo di 10&rdquo;6 in accelerazione da 0 a 100 km/h.   La pi&ugrave; potente TCe 155 ha un motore ancor meglio sfruttabile, con prestazioni superiori grazie a una velocit&agrave; di punta di 202 km/h e un tempo di 8&rdquo;6 da 0 ai 100 orari. Il motore &egrave; abbinato a un cambio EDC a doppia frizione e a 7 marce di ottima utilizzazione anche manuale, nel caso. 

Ecco come va su strada la versione equipaggiata con il 1.3 a benzina da 130 cavalli del B-SUV della Losanga

Renault Captur, TCe 130 alla prova

Affiancare l&rsquo;allestimento GT Line anche a nuova Renault Zoe, linea appannaggio della proposta termica Renault e dal design ispirato alle sportive RS, apre una via che porter&agrave; ad avere anche una Renault Sport stradale a batterie.  La nuova generazione dell&rsquo;utilitaria elettrica ha segnato un sostanziale cambiamento rispetto al passato, per contenuti e tecnica. Un motogeneratore pi&ugrave; potente, da 135 cavalli, una batteria da 52 kWh per un&rsquo;autonomia di marcia dichiarata oltre i 380 km. Cos&igrave; la Renault Zoe 2020.    A una Zoe RS, Renault dovrebbe lavorarci per lanciarla entro i prossimi 3 anni. &Egrave; l&rsquo;indicazione che d&agrave; il responsabile della pianificazione del prodotto, Ali Kassai, nelle parole riportate dagli inglesi di Autocar.  Leggi anche: Renault City K-ZE, debutto europeo in vista  Sportivit&agrave; e auto elettrica sono termini che possono convivere, su segmenti di mercato &quot;d&rsquo;accesso&quot;? Zoe &egrave; stata, in passato, laboratorio di ricerca per legare prestazioni e prodotto, con il concept e-Sport, spinto da due motori elettrici e oltre 460 cavalli. Ovvero, come trasferire due MGU della Formula E sugli assali dell&rsquo;utilitaria e ritrovarsi con uno zero-cento da 3&rdquo;2 e 210 orari di velocit&agrave; massima raggiunti in meno di 10&rdquo;.  QUALI CANONI DI SPORTIVIT&Agrave;?  La visione Renault Zoe RS destinata alla serie, dovesse concretizzarsi il progetto, sar&agrave; molto meno radicale. L&rsquo;equilibrio da ricercare &egrave; tra prestazione e autonomia di marcia, preferibilmente a capacit&agrave; del pacco batterie invariata e un generale alleggerimento che incide quanto, forse pi&ugrave;, di una manciata di cavalli.  Leggi anche: Nuova Renault Zoe, cresce l&#39;autonomia  Pi&ugrave; alzi l&rsquo;asticella della potenza e della prestazione, tanto pi&ugrave; si riduce la percorrenza per singola carica. E&#39; uno dei limiti all&#39;equazione sportiva classica sulle elettriche.&nbsp;  La corsa all&rsquo;elettrico in stile hot-hatch vedr&agrave; della partita anche Volkswagen, in un futuro tuttavia ancora distante per accostare la sportivit&agrave; R alla gamma elettrica, con una ID.3 R prospettata dai rumours al 2024. 

La nuova generazione di Zoe potrebbe offrire una versione sportiva RS nei prossimi anni, traghettando la sigla storica Renault Sport anche nel panorama elettrico

Renault Zoe RS, l&#39;elettrico sportivo ha un futuro

        Non potendo usare l&rsquo;acronimo - &ldquo;affittato&rdquo; da tempo&nbsp; - capace di sintetizzare i valori innovativi di una macchina giunta alla soglia dei 30 anni (Autonoma, Connessa e Ibrida...), useremo un giro di parole per spiegare meglio cos&rsquo;&egrave; la nuova Renault Clio. Cambiare poco per cambiare tutto.  Molto simile, molto diversa Sembra un paradosso, invece Sua Maest&agrave; Clio V - intesa come generazione - confonde gli occhi di chi la guarda per la prima volta, dando l&rsquo;impressione di essere molto simile, almeno nelle sue forme esterne, appena pi&ugrave; affinate, rispetto alla precedente. Ma non confonde la mente di chi poi va a fondo e scopre che siamo di fronte davvero a una macchina pronta a sbarcare e gestire il futuro, come ha sempre fatto con il passato: cio&egrave; vendendo pi&ugrave; delle altre vetture del suo segmento, nelle quattro generazioni che l&rsquo;hanno preceduta, per un totale di 15 milioni di esemplari dal 1990 ad oggi. E se tenete conto che nel 2018 ha ottenuto il record di vendite (365.000!), seconda in Europa solo al totem Golf, capirete perch&egrave; da cambiare non c&rsquo;era poi molto.   Ricordando sempre che il il design era e resta la prima ragione di acquisto. Eppure in Casa Renault, qualcosa hanno aggiunto: i fari, quelli di Megane, la calandra pi&ugrave; grande intorno alla losanga, cromature sparse, muscoli&nbsp; supplementari e una compattezza intelligente con 12 millimetri in meno della passata generazione, cio&egrave; 4,05 metri. Capaci di tradursi, per&ograve;, in spazi addirittura maggiori all&rsquo;interno, grazie alla nuova piattaforma CMF-B, base delle prossime Renault medio-piccole. Un esempio? Il bagagliaio passa da 331 a 390 litri, quasi da segmento C. E non &egrave; tutto. Clio V &egrave; stata sottoposta ad una dieta da 50 kg risparmiati su carrozzeria, assali e cofano. &nbsp;Le novit&agrave; della nuova Clio Insomma, la nuova Clio si presenter&agrave; al nostro video-test, nella forma migliore possibile, e in tutta la sua evoluzione basata sui tre cardini dell&rsquo;acronimo negato. Autonoma, grazie ad una dotazione di sistemi di livello 2 tra cruise control adattivo, mantenimento corsia, frenata e ripartenza automatica e frenata di emergenza attiva di serie per pedoni e ciclisti, camera a 360&deg; e assistenza al parcheggio.  Connessa, con il nuovo sistema multimediale easy link (compatibile con Android Auto e Apple CarPlay); piattaforma connessa 4G, aggiornamenti automatici e navigatore con info di Tom Tom e indirizzi di Google. E infine anche ibrida (dal 2020), la prima della gamma Renault che entro il 2022 avr&agrave; 12 veicoli elettrificati, 100% connessi e 15 a guida autonoma. La Clio e-tech hybrid sar&agrave; dotata infatti di motore benzina aspirato 1.6 e di due propulsori elettrici con batteria da 1,2 kWh per una potenza complessiva di 130 cv e una riduzione prevista dei consumi del 40%. E con l&rsquo;80% dei percorsi urbani percorsi in elettrico, grazie anche al cambio DTH, dedicated hybrid gearbox, che riserva due marce alla propulsione elettrica e quattro a quella a combustione. Il sistema verr&agrave; replicato, con il plus del plug-in, su Captur e Megane. I motori e le versioni Nell&rsquo;attesa, Clio V manterr&agrave; i motori Diesel 1.5 da 85 e 115 cv, come l&rsquo;1.0 TCe benzina da 100 cv, con la versione pi&ugrave; potente da 130 cv. La regina Clio &egrave; pronta a rimanere sul trono del futuro. E voi siete pronti a salirci insieme con noi per il primo Test Drive Exsperiences?       

La quinta generazione della macchina straniera pi&ugrave; venduta in Italia si evolve: diventa autonoma, connnessa e ibrida (dal 2020)

Renault Clio, sarà regina anche del domani

        Il presupposto dal quale siamo partiti per rivedere il modo di realizzare i test drive, o almeno alcuni di essi, &egrave; semplice. Il nostro Gruppo &egrave;, in maniera inconfutabile, da considerare come la Casa delle Auto. Per storia, cultura, numero di testate e attenzioni riservate a questo mondo, diventato negli anni sempre pi&ugrave; articolato.  Dalla frontiera sportiva, il nostro pane quotidiano, a quella del prodotto automobilistico, tutto quello che somiglia a qualcosa che viaggi su quattro, come su due ruote, &egrave; oggetto della nostra passione, prima ancora che del nostro interesse. E allora ci siamo chiesti: possibile essere mescolati, e a volte, con tutto il rispetto, anche confusi, insieme alla miriade di soggetti che oggi pensa e produce test drive di qualsiasi genere?  Non esiste una maniera per uscire fuori dal coro, rendere pi&ugrave; fruibile, interessante e condivisibile, l&rsquo;esperienza di una prova di una vettura? Ecco, sulle parole condivisibile ed esperienza, abbiamo costruito tutta l&rsquo;impalcatura che ci ha portati alla creazione dei Test Drive Experiences.  Li fanno tutti, noi, se non li facciamo &ldquo;strani&rdquo;, proviamo a farli almeno diversi. Soprattutto, ci interessava e ci interessa realizzare qualcosa capace di ricreare, ricostruire o alimentare un rapporto intenso, vero, interattivo tra noi e i lettori, che negli anni si sono trasformati in utenti e ora anche in follower. Cos&igrave;, per una volta noi giornalisti ci metteremo a disposizione di voi lettori-utenti-follower per condividere con chi ne ha voglia, intenzione e passione tutto quello che sappiamo sulle varie vetture di cui potremo disporre.  Nell&rsquo;epoca della sharing economy e del car sharing, proviamo a fare un test sharing. Noi con voi, per provare le macchine dei sogni e quelle possibili. In un&rsquo;altra parte di queste pagine leggerete come e cosa c&rsquo;&egrave; da fare per essere della partita. Intanto noi iniziamo a raccontarvi la macchina del primo test, la Renault Clio. Provate a starci vicini.       

Spinti dalla voglia di provare a fare qualcosa di diverso, abbiamo provato a cambiare il modo di testare le auto, condividendo l'esperienza con i nostri lettori

Test Drive Experience, condividiamo un'esperienza

Ormai &egrave; difficile distinguere un&rsquo;auto di segmento B o C da una di livello superiore. E l&rsquo;esempio arriva dalla quinta generazione della Clio, provata a lungo sulle strade portoghesi. Finalmente quella povert&agrave; degli interni, che caratterizzava la prima versione, solo un lontano ricordo. Del resto parliamo di un modello prodotto in oltre 15 milioni di esemplari, sin dalla Clio 1 presentata nel 1990. L&rsquo;Italia &egrave; il secondo mercato dopo la Francia e questo la dice lunga sugli interessi della R&egrave;gie nel nostro paese.    Come &egrave; fatta  Esternamente tutto &egrave; stato rivisto, anche se l&rsquo;immagine di base &egrave; sempre la stessa, quella della riuscitissima Clio 4. Spiccano su tutte le versioni i fari Full Led, che consentono un raggio di illuminazione di 70 metri superiore. Il frontale &egrave; pi&ugrave; muscoloso. Ma soprattutto debutta una nuova piattaforma, battezzata CSFNB, che servir&agrave; da base per molti modelli, compresa la Clio Ibrida, in arrivo nel 2020, per non parlare del programma di guida autonoma.    Infatti, una versione a guida parzialemnte autonoma &egrave; prevista per la fine dell&#39;anno. Enormi i progressi all&rsquo;interno, dove spicca il touch screen da 9&rdquo;3 pollici contro i precedenti 7 pollici. I tasti di comando della varie funzioni sono &ldquo;a pianoforte&rdquo;, i vari portaoggetti sono aumentati, d 22 a 26 litri, il bagagliaio da 330 a 391 litri. A livelli eccellenti l&rsquo;impianto Bose previsto per le versioni pi&ugrave; lussuose, con 9 altoparlanti. Vari gli accostamenti degli interni, con la versione RS Line piuttosto aggressiva. Alla base materiale di ottima qualit&agrave;.  Cos&igrave; su strada  Rivisti sterzo e sospensioni, tanto che la Clio 5 appare alla guida molto reattiva, anche in condizioni estreme. Provato il nuovo motore 1.3 TCe da 130 cv, con cambio EDC 7, realizzato insieme a Mercedes: pronto, brillante, ottimamente insonorizzato. L&rsquo;offerta &egrave; ampia. C&rsquo;&egrave; un 1.0 TCe a 3 cilindri da 65 e 75 cv, con cambio a 5 rapporti. Poi una versione da 100 cv, che sar&agrave; la pi&ugrave; venduta. Non mancano due Diesel, 1.5 dCi, da 85 e 115 cv. Nel primo semestre del 2020 sar&agrave; la volta della ibrida, battezzata E-Tech Hybrid, capace di percorrere in elettrico circa 5 chilometri. Completa, come si richiede oggi, la dotazione di sicurezza, con Adaptive Cruise Control o mantenimento della carreggiata. Clio 5 &egrave; compatibile con Android Auto e Apple Car Play. Tre le modalit&agrave; di guida: Multisense, Sport e My Sense.  Versioni e prezzi  Quattro le versioni: Intense, Zen, Business e Life. Prezzi da 14.400 a 22.600 euro. Al lancio previste una versione a tiratura limitata, 500 esemplari, con motore a benzina a 3 cilindri d 100 cv, Easy Link da 9&rdquo;3 pollici, cerchi da 17&rdquo;. Il tutto a 20.750 euro. 

La quinta generazione della Clio non ha pi&ugrave; segreti. Provata in terra portoghese, non ha nulla da invidiare ad un&rsquo;auto di segmento superiore. Oltre al design, passi da gigante a livello di interni e motorizzazioni. Nel 2020 anche una versione ibrida. Prezzi da 14.400 euro. Consegne da settembre

Nuova Renault Clio, il test su strada

Clio mette in pista le sue versioni da corsa per la stagione 2020. Si tratta di&nbsp;Cup, Rally e RX, realizzate sulla base di Clio R.S. Tre pacchetti che possono essere installati e rimossi sulla stessa vettura, in modo da poter gareggiare nelle tre diverse competizioni.    Il motore di base &egrave; il 1.3 turbo benzina quattro cilindri, il TCe, che a seconda delle gare erogher&agrave; una potenza da 170 a 180 cavalli, limitato a 6.500 giri, e una coppia da 280 a 320 Nm. Alimentato a benzina a 98 ottani e con l&rsquo;elettronica originale rimossa e sostituita da quella dedicata di Life Racing.  Il cambio &egrave; un cinque marce sequenziale Sadev: nella dotazione c&rsquo;&egrave; anche il differenziale autobloccante meccanico ZF.   Tre tipi di cerchi: da 17 pollici per Cup, da pista,&nbsp; da 16 pollici per Rally (da asfalto) e da 15 pollici per RX (da terra). Per tutte impianto di scarico dedicato e assetto specifico.    Spiccano la presa d&rsquo;aria sul tetto e l&rsquo;alettone posteriore sdoppiato. Le tre Clio da corsa dispongono dei dispositivi di sicurezza obbligatori nelle competizioni. 

Tre pacchetti intercambiabili per la piccola francese

Renault Clio, con le Cup, Rally e RX arrivano le sportive

        Ha svelato, per primo, il tempo al Nurburgring. Molto altro (e decisamente pi&ugrave; interessante), ha da raccontare nuova Renault Megane Trophy-R. Sar&agrave; un prodotto esclusivissimo, tiratura limiata a 500 esemplari, 30 dei quali con il pacchetto carbonio.  E, sui materiali ultraleggeri, si gioca la partita alla ricerca del decimo di secondo. Introduce due prime volte di assoluto impatto tecnico, la Trophy-R 2019. Anzitutto, freni carboceramici con pinze Brembo a 4 pistoncini, optional &ndash; parte del pack Carbonio &ndash;: una rarit&agrave; nel segmento d&rsquo;appartenenza, quello delle hot-hatch di un marchio generalista. DIETA A BASE DI CARBONIO&nbsp; Ancor pi&ugrave; esotica &egrave; l&rsquo;offerta di cerchi da 19 pollici in fibra di carbonio. Valgono una riduzione delle masse pari a 2 kg per singola ruota, da sommare al risparmio ottenuto dai freni. Masse non sospese sulle quali la riduzione del peso &egrave; amplificata nella sua importanza. L&rsquo;utilizzo del carbonio &egrave; esteso alla presa Naca sul cofano in fibra di vetro, specifica 8 kg pi&ugrave; leggera rispetto a Megane Trophy. Due modelli che condividono il motore 1.8 litri turbo benzina da 300 cavalli e 400 Nm, con Trophy-R a offrire esclusivamente il cambio manuale 6 marce, per ovvie ragioni di contenimento delle masse. Le stesse che portano a eliminare il sistema di ruote posteriori sterzanti, alleggerire l&rsquo;assale al retrotreno, rimuovere i sedili posteriori. L&rsquo;eliminazione dei sedili vale 23,5 kg risparmiati, ben 38 kg in meno dal retrotreno alleggerito. Un elenco che potrebbe continuare dicendo della batteria agli ioni di litio offerta tra gli optional, oppure, i 250 grammi risparmiati con l&rsquo;infotainment da 7 pollici anzich&eacute; 8,7. L&rsquo;asticella alla fine dice 1.306 kg alla bilancia. Ben 130 kg meno di Megane Trophy. McLaren P1 apre lo champagne Dom Perignon con l'alettone: l'impresa da brividi VIDEO ASSETTO AFFILATO R &egrave; estremizzare i dettagli, ricorrere alla linea di scarico Akrapovic in titanio (-7 kg), alle gomme Bridgestone Potenza S007, a un camber negativo accentuato (-2,05&deg;, 1 grado di inclinazione in pi&ugrave; per favorire l&rsquo;inserimento in curva). L&rsquo;aerodinamica gioca la sua parte nella ricerca della prestazione pura, con un diffusore posteriore in fibra di carbonio. A bordo, al posto dei sedili posteriori, &egrave; installata una struttura di alloggiamento dei quattro cerchi in carbonio, evidente soluzione per gli habitu&eacute;e della pista, essendo piuttosto difficile da immaginare &ndash; viste le condizioni delle strade italiche &ndash; un investimento su un set cos&igrave; pregiato, da dare in pasto alle voragini. Lo spazio per le ruote oera anche da struttura di irrigidimento della scocca. Altri contributi all&rsquo;operazione leggerezza arrivano da vetrature pi&ugrave; sottili, l&rsquo;eliminazione del tergivetro posteriore, l&rsquo;impiego di sedili Sabelt monoscocca in carbonio (ognuno 7 kg pi&ugrave; leggero della specifica standard di Renault Megane Trophy). LE PRESTAZIONI DI MEGANE TROPHY-R Dulcis in fundo, le prestazioni di Megane Trophy-R. Tutto questo affinamento tecnico &ndash; da non dimenticare la presenza del differenziale Torsen e delle sospensioni Ohlins regolabili, con altezza da terra variabile di 16 mm &ndash; porta a registrare uno zero-cento orari in 5&rdquo;4 e 262 km/h di velocit&agrave; massima. Numeri che dicono in modo parzialissimo dell&rsquo;efficacia che sar&agrave; in grado d&rsquo;offrire nei percorsi pi&ugrave; guidati. Il prezzo di listino, sul mercato francese, &egrave; stato fissato in 55mila euro.       

Le prestazioni della Trophy-R arrivano da una consistente riduzione del peso, ben 130 kg in meno su Megane Trophy. Optional esclusivi nel segmento delle hot-hatch generaliste l'offerta dei freni carboceramici e dei cerchi in carbonio. Tiritura limitata a 500 esemplari

Nuova Renault Megane RS Trophy-R, stupisce con i cerchi in carbonio

        Pi&ugrave; che di un vero e proprio restyling, Renault Koleos 2019 si regala piccole novit&agrave; che ne migliorano anzitutto il comfort di marcia, oltre a offrire maggior potenza sul Diesel top di gamma. Frontale, nuovo stile Cambia, vero, lo stile del frontale, appena nel motivo della griglia e nell&rsquo;introduzione di profili cromati sul paraurti, nonch&eacute; nuove slitte color silver sui paraurti anteriori e posteriori. Esteriormente, nuovi disegni dei cerchi da 18 e 19 pollici, una tinta carrozzeria color rosso prima assente e l&rsquo;offerta di un tetto panoramico (optional) esteso fin sulla seconda fila di sedute. Gli interni Non stravolgono certo l&rsquo;impianto del SUV medio, cos&igrave; sono di maggior interesse le ottimizzazioni introdotte all&rsquo;interno. Il comfort di marcia risulta incrementato dalla proposta di sedute anteriori con il cuscino estendibile, per un miglior supporto alle gambe di guidatore e passeggero. Sedili offerti con regolazione elettrica a 6 vie e supporto lombare, oltre a prevedere la ventilazione e il riscaldamento, nella specifica pi&ugrave; completa. Soluzioni alle quali sommare la funzione massaggio destinata, per&ograve;, al solo sedile di guida. Attenzioni dedicate anche ai passeggeri posteriori, con una panca adesso dotata di schienali reclinabili su due posizioni. Aumentano i vani portaoggetti sparsi nell&rsquo;abitacolo, complessivamente valgono 35 litri extra, su un bagagliaio ovviamente confermato a 579 litri (1.795 litri in configurazione 2 posti). Detto dei nuovi inserti in plancia, color cromo satinato, si rinnova anche la multimedialit&agrave; di Renault Koleos 2019. Il sistema R-Link continua a essere offerto in versione 7 o 8,7 pollici, con navigatore satellitare e interfaccia Apple CarPlay e Android Auto. Interfacce ottimizzate per il formato verticale dell&rsquo;infotainment, adesso i due sistemi si adattano automaticamente all&rsquo;orientamento del display. I motori Importante novit&agrave; anche sull&rsquo;offerta di motorizzazioni, due Diesel, 1.7 litri Blue dCi da 150 e 2.0 da 190 cavalli. Il primo esprime 340 Nm di coppia ed &egrave; proposto esclusivamente nella versione 2 ruote motrici. Il Diesel 190 cavalli beneficia di un incremento di potenza di 15 cavalli, eroga 380 Nm di coppia ed &egrave; proposto di serie con trazione quattro ruote motrici on-demand, completa della funzione blocco del differenziale per una ripartizione 50:50 della coppia tra i due assi, sebbene solo fino ai 40 km/h. Entrambe le proposte 2.0 Blue dCi adottano il cambio automatico X-Tronic di serie. Quanto ai consumi, il 150 cavalli &ndash; in attesa del dato registrato sul 190 cavalli &ndash; dichiara consumi nel ciclo combinato pari a 5,4 litri/100 km.       

Il rinnovamento del suv medio registra un motore diesel pi&ugrave; prestazionale e diversi accorgimenti all'interno che migliorano il comfort

Renault Koleos, 2019 con il Diesel più potente

La svolta green coinvolge sempre pi&ugrave; sfere della vita sociale ed economica, sia per i cittadini europei sia per le aziende che offrono i loro servizi. L&rsquo;ultima collaborazione in questo senso vede protagonisti la Renault e il gruppo immobiliare Kaufman &amp; Broad e ha luogo in Francia. L&rsquo;iniziativa promossa da queste due aziende si chiama Feel Wood e promuove stili di vita pi&ugrave; ecosostenibili.   NOLEGGIO AGEVOLATO&nbsp;  Nel pratico, il binomio tra la Casa automobilistica e il gruppo immobiliare prevede agevolazioni per chiunque acquisti una casa a basso impatto ambientale a Villepreux, cittadina francese vicino Versailles. I clienti della Kaufman &amp; Broad potranno infatti noleggiare a tasso agevolato una Renault Zoe in allestimento Life. Il finanziamento dura 37 mesi al costo di 90 euro al mese, con un risparmio di 60 euro netti mensili. Inoltre, il contributo iniziale per noleggiare la Zoe sar&agrave; di soli 1.000 euro, invece dei previsti 6.000, grazie alla detrazione per il bonus ecologico e alla parte messa a disposizione dal gruppo immobiliare.  Renault, oltre 200 mila elettriche vendute in Europa  COLONNINE DI RICARICA IN CASA  Non finisce qui l&rsquo;offerta ecosostenibile dei due Marchi francesi. Parlando di elettrico, ognuna delle abitazioni acquistate nella cittadina avr&agrave; in dotazione un wallbox in garage per ricaricare l&rsquo;automobile, in modo da contribuire alla diffusione e l&rsquo;utilizzo della Zoe e delle auto elettriche.  Auto elettriche e colonnine di ricarica: Italia nella Top ten mondiale  LE DICHIARAZIONI DI RENAULT  Zero emissioni e zero impatto ambientale sono gli obiettivi primari del programma Feel Wood, come ha spiegato il direttore della Divisione Veicoli Elettrici Renault, Gilles Normand: &ldquo;Il Gruppo Renault si prefigge l&rsquo;obiettico ambizioso di rendere la mobilit&agrave; elettrica accessibile a tutti. Siamo felici di contribuirvi ancora una volta. Oggi grazie alla partnership che abbiamo stretto con Kaufman &amp; Broad. Questa prima applicazione concreta dimostra l&rsquo;importanza di andare oltre il semplice veicolo per costruire soluzioni accessibili e facili da vivere intorno al veicolo elettrico&rdquo;. 

Nel distretto di Versailles chi acquista un&#39;abitazione del gruppo immobiliare Kaufman &amp; Broad pu&ograve; avere delle agevolazioni per il noleggio di una Renault Zoe elettrica a prezzi vantaggiosi: &egrave; questa l&#39;iniziativa&nbsp; Feel Wood che promuove stili di vita pi&ugrave; ecosostenibili

Renault, sconti sulla Zoe elettrica per chi compra casa

Scoprire la capitale che non conosci, ma a bordo della Renault Twingo, rivista e corretta. Insomma girando e guidando all&rsquo;interno di quei quartieri, come il Testaccio o il Quadraro, sempre pi&ugrave; rivitalizzati da simpatici locali alternativi. Un modo originale per verificare lo spirito cittadino di un&rsquo;automobile come questa.  Diciamo subito che la Twingo non ha mai conosciuto negli ultimi anni un successo strepitoso, a differenza della curiosit&agrave; che suscit&ograve; la prima versione, presentata nel 1993. I numeri globali a livello europeo sono comunque rispettabili, dopo tre generazioni, con 3,7 milioni di &ldquo;pezzi&rdquo; venduti, dei quali 415.000 in Italia.   Live da Roma vi presentiamo Nuova #Twingo, #NeverTooMuch https://t.co/2uzDaxYwnU &mdash; Renault Italia (@renaultitalia) 28 maggio 2019    Modifiche dal tocco femminile  Come sempre la Twingo si rivolge ad un&rsquo;utenza femminile e non fa nulla per smentirlo, &ldquo;in chiave sempre pi&ugrave; urban e cool&rdquo;, dicono i responsabili della comunicazione Renault. Esternamente sono stati affinati sia il paraurti anteriore, sia quello posteriore. Nuovi gruppi ottici integrano le luci diurne a Led e gli indicatori di direzione a forma di &ldquo;C&rdquo;.  Modificata anche la calandra, con delle prese d&rsquo;aria dinamiche laterali. Forse per dare pi&ugrave; dinamicit&agrave;, relativamente parlando, la Twingo &egrave; stata abbassata di 10 millimetri, agendo sugli ammortizzatori. Semplificata e resa pi&ugrave; rapida l&rsquo;apertura del portellone.    Nuova Renault Megane RS Trophy-R, attacco al Nurburgring  Motorizzazioni e consumi  La presa d&rsquo;aria laterale del motore, presente su tutte le versioni, pare migliori il raffreddamento del motore. E a proposito di motori, il meno potente (adatto ai neopatentati) &egrave; il 1.0 SCe 65 cv, il secondo, alludiamo al 0.9 TCe, &egrave; stato rivisto quasi completamente e ha 95, contro i 90 precedenti.  Disponibile anche con il cambio automatico a doppia frizione Edc a 6 rapporti. Entrambi sono degli Euro 6D Temp. Il consumo medio dichiarato &egrave; di 22,7 km/litro per il 65 cv e di 21,3 km/litro per il 95 cv. Alla guida il propulsore meno potente appare decisamente &ldquo;pacifico&rdquo;, pi&ugrave; brillante certamente quello da 95 cv.  Poco apprezzabile il fatto che il piede sinistro rischi di rimanere incastrato, a causa del poggiapiedi troppo vicino al pedale della frizione, parlando ovviamente della versione con il cambio manuale. Sulle tortuose (e piene di buche) strade romane, le sospensioni hanno reazioni un po&rsquo; brusche.  In compenso la silenziosit&agrave; del motore &egrave; apprezzabile, cos&igrave; come il raggio di sterzata, pari a soli 4,3 metri. Lo spazio riservato ai passeggeri posteriori &egrave; invece quello che &egrave;, adatto pi&ugrave; a dei bambini. Piacevole l&rsquo;abitacolo, con nuove personalizzazioni interne, nelle inedite tinte Giallo Mango e Bianco Quarzo e 5 vani portaoggetti di serie, tra cui la nuova consolle centrale con 2 prese USB ed il cassetto in plancia chiuso.  C&rsquo;&egrave; anche il nuovo sistema multimediale, battezzato Easy Link, compatibile sia con Apple CarPlay sia con Android Auto. Previste due nuove tinte, mentre sono 3 i livelli di allestimento previsti sulla Twingo, Duel, Duel2 ed Intense.  Curioso&nbsp; che l&rsquo;attuale Twingo, quella &ldquo;vecchia&rdquo;, resti ancora a listino fino ai primi mesi del 2020, nella versione Generation. Sotto al cofano c&rsquo;&egrave; il precedente motore da 90 cv, ma con alimentazione benzina/gpl, non pianificata in futuro.  Fusione FCA-Renault, cauta apertura di Nissan  I prezzi  Infine i listini. Si parte da 11.450 euro per la 1.0 SCe con l&rsquo;allestimento Duel, per arrivare ai 15.850 euro per la 0.9 TCe Edc, con l&rsquo;allestimento Intense.  Che diventano 17.075 con una serie di optional, tra i quali il Lane Departure Warning, il clima automatico, i cerchi in lega da 16&rdquo; Monega, il tettuccio apribile, i vetri oscurati e i sensori pioggia. Renault Italia indica nella 1.0 SCe 65 cv Duel2 come quella che verr&agrave; pi&ugrave; richiesta, a 12.700 euro.  &nbsp;   .drivek-widget-container iframe[src] {                         max-width: 100% !important;                     }    

La Twingo si aggiorna, non un vero e proprio modello nuovo, ma degli affinamenti che riguardano design, interni e meccanica. Resta a listino, per qualche mese e a esaurimento, la vecchia versione, con alimentazione benzina/Gpl

Renault Twingo, ora innovativa e connessa FOTO

Dal Nurburgring a Montecarlo, dal record sul giro tra le auto a trazione anteriore alla prima uscita fisica, nel corso del week end del GP di Monaco, il 24 maggio. Renault Megane RS Trophy-R &egrave; alla quarta generazione, svela le prime caratteristiche di un progetto che non varia la disponibilit&agrave; di cavalleria dal motore turbocompresso 1.8 litri.  MOTORE INVARIATO, GI&Ugrave; IL PESO    Restano 300 i cavalli del quattro cilindri, quel che cambia &egrave; il rapporto peso-potenza. Radicale cura dimagrante, ben 130 kg in meno rispetto ai 1.419 kg dichiarati dalla RS Trophy &ldquo;normale&rdquo;. Gira al Nurburgring in 7&rsquo;40&rdquo;10 sui 20 km e 600 metri, 7&rsquo;45&rdquo;389 sul tracciato con rilevamento a 20 km e 832 metri. Il miglioramento rispetto alla precedente generazione &egrave; di oltre 14 secondi.  RS Trophy, motore e assetto per vincere la Cup  La scheda tecnica si comporr&agrave; nei prossimi giorni, emergono tuttavia alcuni dettagli, come l&rsquo;adozione del cambio manuale 6 marce. L&rsquo;operazione leggerezza sulla quale si sono concentrati i tecnici di Viry Chatillon dovrebbe contemplare l&rsquo;eliminazione dei sedili posteriori, particolare in attesa di ufficializzazione.  CARBONIO SU CERCHI E FRENI    Nuova Megane RS Trophy-R sfoggia un&rsquo;aerodinamica ottimizzata, una presa Naca sul cofano motore, con griglie di raffreddamento ai lati. Novit&agrave; sui cerchi in lega, che rivelano un trattamento in fibra di carbonio, da verificare se limitato a un elemento estetico o realmente specifica ultraleggera.  L&rsquo;impianto frenante potenziato &egrave; firmato Brembo, con dischi che dovrebbero confermarsi di tipo carboceramico: se cos&igrave; fosse, una raffinatezza tecnica assoluta per il segmento d&rsquo;appartenenza.  Renault Megane RS, la prova  Lo scarico &egrave; Akrapovic, mentre l&rsquo;assetto &egrave; caratterizzato da ammortizzatori Ohlins. All&rsquo;interno, Renault Sport ha installato sedili Sabelt a guscio, altro elemento caratterizzato dall&rsquo;estrema leggerezza.    Progetto senza compromessi sul fronte della prestazione, la Trophy-R &egrave; gommata Bridgestone e verr&agrave; lanciata sul mercato a fine anno, con una produzione limitata in poche centinaia di esemplari. 

Stesso motore della RS Trophy, la differenza &egrave; nei 130 kg in meno che portano il peso al di sotto dei 1.300 kg. Si svela a Monaco nel week end della Formula 1. Poche centinaia di esemplari sul mercato entro fine anno

Nuova Renault Megane RS Trophy-R, attacco al Nurburgring

        Sar&agrave; un passaggio di consegne pi&ugrave; marcato nelle differenze stilistiche di quanto non sia avvenuto con Clio. Nuova Renault Captur &egrave; la seconda freccia nella faretra della casa della Losanga nel segmento B e dovr&agrave; essere appuntita per far breccia in un panorama ricchissimo di alternative. I muletti avvistati su strada (in foto l'attuale generazione) non rivelano ancora molto dello stile. Le attese sono di un crossover pi&ugrave; spazioso a bordo in virt&ugrave; della maggiore larghezza sviluppata sul pianale CMF-B, una linea posteriore pi&ugrave; accattivante, tra andamento del tetto filante e fari a sviluppo orizzontale. L&rsquo;ampia calandra a V aperta sar&agrave; ancora un tratto distintivo del design, curato dal team diretto da Laurens van den Acker, a commentare sul nuovo Captur: &ldquo;Si trova nel segmento di mercato pi&ugrave; dinamico in Europa. L&rsquo;industria automobilistica &egrave; diventata cos&igrave; competitiva che se non hai un prodotto perfetto al 100% avrai vita dura&rdquo;, riporta Autocar. E-TECH ANCHE PLUG-IN Avr&agrave; un appeal estetico maggiore e si proporr&agrave; anche in una versione ibrida, secondo alcuni rumours sar&agrave; un ibrido plug-in dotato di un pacco batterie di capacit&agrave; superiore rispetto al sistema E-Tech introdotto su Clio. Le indiscrezioni dicono di un sistema con motore termico da 90 cavalli e unit&agrave; elettrica da 40 cavalli, alimentata da una batteria da 9.8 kWh, sufficiente per coprire in modalit&agrave; elettrica oltre 40 km. La famiglia di motori termici, affiancata all&rsquo;ibrido, offrir&agrave; le proposte turbo benzina 1.0 e 1.3 litri, oltre al diesel 1.5 dCi. Progetto parallelo a nuova Renault Clio, Captur 2020 replicher&agrave; l&rsquo;offerta di sistemi di assistenza alla guida introdotti sull&rsquo;utilitaria. La presentazione &egrave; attesa entro fine 2019.       

La seconda generazione del crossover urbano cambier&agrave; radicalmente, tra stile pi&ugrave; accattivante, tecnologia e ADAS evoluti, nuovi motori con l'ibrido E-Tech

Nuova Renault Captur, non solo ibrido tra le novità attese

  Un city-suv ideato e costruito in Cina, grazie alla joint venture creata dal gruppo Renault-Nissan-Mitsubishi con la Donfgeng. Ma la Casa francese non ha escluso, anzi, che possa arrivare sino in Europa. Anche se non ha comunicato eventuali prezzi.  Renault CITY K-ZE non a caso offre una dotazione pi&ugrave; che discreta, occidentale verrebbe da dire. Ovvero fari a LED, schermo digitale da 8 pollici per l&rsquo;infotainment, dispone di&nbsp; un sensore che rileva polveri sottili a bordo e regola il climatizzatore per tenere pulita l&rsquo;aria nell&rsquo;abotacolo.  Le dimensioni sono compatte, il passo &egrave; di 2,42 metri, ma pu&ograve; ospitare cinque persone e ha un bagagliaio dalla capienza di 300 litri. SUV cittadino, capace di affrontare marciapiedi, buche e altro, con la sua altezza da terra di 15 cm.  L&rsquo;autonomia si avvicina alla soglia verosimile, nel ciclo WLTP di 200 km. Urbana, quindi, con tempi di ricarica da casa di quattro ore e di cinquanta minuti per l&rsquo;80% dalle colonnine di ricarica veloci. 

Sul mercato cinese entro il 2019, ma potrebbe superare i confini d&#39;Oriente ....

Renault CITY K-ZE, il mini crossover elettrico

        Oltre 5 milioni di clienti dal 1996 ad oggi, quando la prima Sc&eacute;nic fece la sua&nbsp; prima comparsa sui mercati europei E oltre 500.000 in Italia. Un modello, arrivato alla quarta generazione, che anche oggi merita dunque piena attenzione, secondo i dirigenti della R&eacute;gie. Eterno Diesel Come merita ancora attenzione il motore a gasolio, nonostante sia stata proprio la casa francese a cavalcare e sostenere tra le prime la propulsione elettrica, che peraltro rimane uno dei punti fermi del presente e del futuro. Ma non mettendo in gattabuia tutto il resto. E cos&igrave;, dopo il motore benzina 1.3 TCe Fap, commercializzato nel 2018, ecco il nuovo motore diesel 1.7 Blue dCi (Euro 6 d temp), declinato nelle potenze di 120 cv e 150 cv. Insomma in un periodo di demonizzazione insensata verso i diesel, compresi quelli pulitissimi di ultima generazione, fa la sua comparsa un&rsquo;unit&agrave; completamente riprogettata. Anche perche le domande dei clienti del segmento C, a cui appartiene la gamma Sc&eacute;nic, parlano chiaro, con oltre il 69% degli stessi che sceglie i propulsori progettati da nonno Rudolf. Sviluppato in casa  Il motore &egrave; sviluppato interamente da Renault e sar&agrave; proposto su vari modelli, anche dell&rsquo;alleanza Renault-Nissan-Mitsubishi. Costruito a Valladolid, in Spagna, &egrave; stato collaudato per oltre 2.500 ore al banco, percorrendo 270.000 chilometri. Tra le innovazioni, rispetto al precedente 1.6 litri, un albero motore inedito, che permette una riduzione degli attriti e dei consumi, un'unica turbina a geometria variabile, per una migliore efficienza del turbocompressore, iniettori a 8 fori a 2500 bar, con un occhio alla combustione e Intercooler aria / acqua. Non mancano vari sistemi di sicurezza, tra i quali l&rsquo;Easy Park Assist, la frenata di emergenza attiva, il riconoscimento della segnaletica stradale, il sensore angolo morto, il rilevatore di stanchezza, l&rsquo;assistenza al mantenimento di corsia e il Cruise Control Adattivo. I cerchi da 20 pollici sono previsti per tutta la gamma. Cos&igrave; su strada  Alla guida si apprezza il solito grande confort delle Sc&egrave;nic e Grand Sc&eacute;nic. Risulta per&ograve; pi&ugrave; piacevole il motore da 150 cv, dotato di una coppia di 340 Nm a 1750 g/min contro&nbsp;i&nbsp; 300 Nm a 1500 g/min di quello da 120 cv. La trasmissione &egrave; manuale, a 6 rapporti. Tutti i motori dispongono di sistema di riduzione dell&rsquo;ossido di azoto tramite sistema SCR, con utilizzo di Adblue. per il post-trattamento degli ossidi di azoto. Le emissioni di CO2 vanno da 127 a 129 gr/Km.&nbsp; I consumi medi sono pari a 20,4 km/litro per il motore pi&ugrave; potente e di 20,8 per quello pi&ugrave; tranquillo. Prezzo  Sc&eacute;nic e Grand Sc&eacute;nic Blue dCi 120 e Blue dCi 150 sono gi&agrave; in vendita. La versione pi&ugrave; gettonata sar&agrave; (ed &egrave;) la Sc&eacute;nic Sport Edition Blue dCi 120cv, a 25.650 euro, che diventano 29.500 con il motore da 150 cv. Con 1.500 euro in pi&ugrave;&nbsp; si pu&ograve; optare per la Grand Sc&eacute;nic. La versione pi&ugrave; cara &egrave; la Paris Initiale, a 40.400 euro.       

La Renault crede ancora nella formula Monovolume e dota la gamma Sc&eacute;nic di un nuovo motore 1.7 dCi (120 o 150 cv) restando aperta ad ogni motorizzazione

Renault Scenic, il nuovo diesel 1.7dCi alla prova

        Renault City K-ZE, il&nbsp;SUV urbano elettrico di massa esordir&agrave; al Salone di Shanghai. La R&eacute;gie sceglie il mercato pi&ugrave; strategico per le auto a batterie per fare mostrare il city&nbsp;crossover&nbsp;nella sua versione definitiva. Manca poco, l&rsquo;esordio &egrave; fissato per il 16 aprile. City K-ZE non sar&agrave; un modello solo per la Cina, sar&agrave; venduto anche in altri mercati. Ma sar&agrave; assemblato nella Repubblica Popolare, grazie a una joint venture con Dongfeng e Nissan.  Il concept presentato al Salone di Parigi 2018 presentava alcune soluzioni, livrea bicolore, paraurti anteriori e posteriori arditi, tipicamente da concept. Il modello di serie &egrave; atteso alla produzione nel corso del 2019. Sar&agrave; dotata di infotainment, navigazione e camere per retromarcia e ADAS. Verr&agrave; svelato anche il powertrain, con la relativa capacit&agrave; della batteria. L&rsquo;autonomia annunciata nel ciclo NEDC &egrave; di 250 km, che nel ciclo WLTP, decisamente pi&ugrave; verosimile, potrebbe scendere un quarto, quindi a circa 190 km.       

Dimensioni contenute, autonomia di 250 km, in produzione in Cina entro pochi mesi

Renault City K-ZE, il SUV urbano elettrico globale

        Renault Megane,il restyling della compatta francese potrebbe arrivare al prossimo Salone di Francoforte. Quindi in parallelo con un&rsquo;attesissima concorrente, Volkswagen Golf VII. O al pi&ugrave; tardi al Salone di Ginevra 2020.  Uscendo in &ldquo;scia&rdquo; a una della best seller di Renault, nuova Clio V, appena presentata al Salone svizzero. Dalla utilitaria potrebbe riprendere elementi di design e molto probabilmente anche il powertrain ibrido. Che sulla quinta serie di Clio, chiamata e-tech hybrid, &egrave; formato da da un 1.6 benzina aspirato, da coadiuvato a due motori elettrici per una potenza di sistema di 130 cavalli.  I muletti sono gi&agrave; in circolazione, essendo un aggiornamento di met&agrave; carriera non sono previste rivoluzioni, ma &egrave; chiaro che da Clio potrebbero arrivare input importanti. Specialmente per la firma sui gruppi ottici anteriori. L&rsquo;abitacolo, come spesso accade al giro di boa per un modello, potrebbe serbare le sorprese pi&ugrave; importanti. Sempre con l&rsquo;esempio di Clio alle spalle. Il digitale&nbsp;incombe per strumentazione&nbsp;e infotainment. &nbsp;       

La francese potrebbe andare in &ldquo;rotta di collisione&rdquo; diretta con Golf VIII. Anche con powertrain ibrido

Renault Megane, restyling atteso a Francoforte

        L&rsquo;idea di una Renault elettrica destinata al segmento compatto &egrave; un progetto al quale lavorare in prospettiva. Questione di tempi, quelli giusti, per essere competitivi. Si legge, soprattutto, con la necessit&agrave; di un abbattimento dei costi per kilowatt/hora dei pacchi batterie. Eric Feunteun, direttore del programma di elettriche Renault, non ne fa mistero. Il modello centrale, al momento, per il marchio in Europa, sul fronte elettrico, &egrave; e resta la Zoe. Al rinnovamento si lavora da tempo, con i muletti immortalati su strada nel tradizionale percorso di sviluppo. NUOVA ZOE PER COMINCIARE Il passo successivo a una generazione rivista che dovrebbe arrivare nel 2020, sar&agrave; l&rsquo;estensione dell'elettrico nel segmento inferiore, una piccola citycar. Segmento A dove la collaborazione tecnica odierna tra Mercedes e l&rsquo;Alleanza Renault-Nissan ha prodotto i progetti Twingo e smart forfour. Fronte da seguire per gli sviluppi elettrici possibili. Intervistato da AutoExpress, Feunteun rinvia a una fase successiva l&rsquo;introduzione di una berlina di segmento C, una sorta di Megane a batterie, per individuare la tipologia di prodotto in questione. La competitivit&agrave; passer&agrave; dalla capacit&agrave; di realizzare un progetto dal prezzo accessibile, che non sconfini nel premium (in foto, il concept Renault Symbioz 2). Per riuscirci, sar&agrave; cruciale la riduzione (costante e progressiva) dei costi da sostenere per i pacchi batterie. I VANTAGGI DI UN ELETTRICO SU MISURA Il 2022 potrebbe essere l&rsquo;orizzonte giusto per immaginare la presentazione di un&rsquo;elettrica con tali caratteristiche, che nascer&agrave; su una piattaforma dedicata e condivisa tra i altri marchi dell'Alleanza.&nbsp; Se l&rsquo;adozione di architetture &ldquo;ibride&rdquo;, nel senso della versatilit&agrave; in materia di installazione di diverse motorizzazioni (termico, ibrido, elettrico) ha i propri pregi, anzitutto sul fronte della produzione, un&rsquo;architettura dedicata alle elettriche consente di sfruttare appieno i vantaggi tecnici dei motogeneratori elettrici dagli ingombri nettamente inferiori, tanto da valere un segmento differenza, in tema di ingombri esterni in rapporto allo spazio disponibile a bordo. Riuscire, con dimensioni da berlina compatta, a offrire uno spazio a bordo equiparabile a quello di un modello di segmento D.       

La riduzione del costo delle batterie &egrave; essenziale per proporre una berlina compatta elettrica competitiva sul mercato. Si far&agrave; dopo la nuova Zoe e una piccola elettrica da citt&agrave;

Renault, compatta elettrica dopo Zoe e citycar

La generazione del cambio epocale di filosofia - con il motore posteriore - &egrave; arrivata alla tappa del restyling. Renault Twingo 2019 sar&agrave; al Salone di Ginevra in una veste profondamente rinnovata, nel look esterno e degli interni, fino a un rinnovamento dei motori che porta con s&eacute; un aspirato un po&rsquo; pi&ugrave; potente.  Gli interventi di maggior impatto, in grado di definire il restyling della citycar, si concentrano sui gruppi ottici: luci a led diurne adesso a forma di C, a riprendere il design introdotto da Renault a partire dalla nuova Megane. Anche al retrotreno la grafica dei fari &egrave; rinnovata, insieme alle linee dei paraurti, altro significativo passaggio nell&rsquo;aggiornamento di met&agrave; carriera, accompagnato da un ampliamento dell&#39;offerta di colori: Mango Yellow e Quartz White tra le novit&agrave;.  La praticit&agrave; d&rsquo;impiego guadagna una vera maniglia sul portellone in vetro, al di sotto del tergilunotto, praticit&agrave; che ha la meglio sulla pulizia estetica della precedente soluzione, che prevedeva una sagomatura sulla soglia d&rsquo;accesso, sul paraurti. Resta una Renault Twingo 2019 altamente personalizzabile, con numerosi pacchetti esterni e interni, differenziati nei colori e abbinati a nuove proposte di cerchi in lega e decalcomanie applicabili sulla carrozzeria. Non solo accorgimenti estetici da elencare, vista la riduzione dell&rsquo;altezza da terra di 10 millimetri.  A bordo, la novit&agrave; principale degli interni &egrave; nel sistema di infotainment Renault Easy Link, con schermo da 7 pollici ad alta definizione e connettivit&agrave; Apple CarPlay e Android Auto. Un sistema destinato a un&rsquo;ulteriore evoluzione, con l&rsquo;arrivo della navigazione connessa curata da TomTom, gli aggiornamenti delle app over-the-air e il lancio della app per smartphone MY Renault, dalla quale consultare i parametri essenziali dell&rsquo;auto.  Rivisti i vani portaoggetti, nella dotazione arrivano due prese USB e un jack aux-in davanti alla leva del cambio, quest&rsquo;ultimo manuale 5 marce o doppia frizione EDC, esclusivamente per&ograve; su Twingo Tce 95&nbsp;cavalli.  Restando ancora sulla connettivit&agrave;, l&rsquo;alternativa al sistema di infotainment Easy Link &egrave; la basetta R&amp;Go, che trasforma lo smartphone in un&rsquo;estensione del veicolo, dalla quale gestire l&rsquo;impianto stereo, la navigazione ed alcuni parametri del computer di bordo. Entrambe le soluzioni multimediali comprendono, ovviamente, il sistema vivavoce.  Sul versante motori, Renault Twingo restyling offre unit&agrave; tutte Euro6D e pi&ugrave; potenti. Il 3 cilindri 1.0 benzina aspirato produce un incremento di 6 cavalli, per un totale di 75 cavalli e 92 Nm di coppia, di fatto invariata quest&rsquo;ultima. L&rsquo;alternativa, pi&ugrave; vivace, &egrave; nella proposta Tce da 95 cavalli (+5 cv), ancora un 3 cilindri, ma da 900 cc e turbocompresso. Dettaglio da segnalare: entrambe le motorizzazioni adottano la medesima presa d&rsquo;aria laterale posteriore. 

Rinnovamento completo della citycar a motore posteriore. Arriva un aspirato pi&ugrave; potente, stile esterno rivisto, infotainment migliorato e la consueta, ampia, possibilit&agrave; di personalizzazione

Renault Twingo, il restyling debutta a Ginevra

Megane RS Trophy continua la virtuosa tradizione di Renault, sempre al vertice quando si tratta di offrire compatte a trazione anteriore dalle prestazioni e dal rendimento al limite, di alto livello. Garantisce Nico Hulkenberg, uno dei piloti pi&ugrave; tenaci di F1, come potete vedere nel video.    Mantenendo un prezzo non proibito, di 300 cavalli e il corredo tecnico di&nbsp; Megane RS Trophy sono disponibili a partire da da 41.150 euro per la versione col cambio manuale. Ne servono 1.800 in pi&ugrave; per avere l&rsquo;automatico EDC con palette al volante. Entrambe di dispongono di sei marce.  Sotto al cofano c&rsquo;&egrave; il quattro cilindri 1.8 litri turbo a iniezione diretta che eroga una potenza di 300 cavalli. E dotato di una coppia massima di 400 Nm per (420 Nm con EDC). Il propulsore rispetta la norma Euro 6d-Temp.    Ottimizzati turbo e scarico, per un sound particolare. La vettura dispone del&nbsp;sistema 4CONTROL a quattro ruote sterzanti, degli ammortizzatori con finecorsa idraulici di compressione. E ovviamente del del telaio Cup, dotato di sospensioni pi&ugrave; rigide e il differenziale a slittamento limitato meccanico Torsen.  Completano il quadro i&nbsp;a freni a disco anteriori a doppio materiale, cerchi 19&rsquo;&rsquo; dedicati e pneumatici Bridgestone, abbinati a cerchi ancora pi&ugrave; leggeri.&nbsp;A richiesta in nuovi sedili anteriori Recaro rivestiti di Alcantara. Presenti il sistema di illuminazione R.S. Vision e quello di &nbsp;sistema di telemetria e acquisizione dati R.S. Monitor. Come le altre Megane adotta il settario di guida Multi-Sense. 

La compatta a trazione anteriore ad altissime prestazioni eroga 300 cavalli

Megane RS Trophy da 41.150 euro, garantisce Hulkenberg

        &Egrave; la proposta di tuning ufficiale, una gamma di accessori Renault Sport che pensa agli aficionados dei cordoli e della domenica in pista. Soluzioni mirate, inizialmente per la Clio RS terza e quarta serie, per Megane RS di penultima generazione, aspettando che arrivi la gamma di soluzioni anche per l&rsquo;ultima nata. Renault sviluppa una linea di componenti RS Performance omologati esclusivamente per l&rsquo;uso in pista, mirati a incrementare le prestazioni dei progetti pi&ugrave; sportivi sviluppati dalla casa della losanga. Cos&igrave;, con 2.000 euro si pu&ograve; vestire la propria Clio RS del kit carrozzeria (solo 250 esemplari) ispirato alla RS16 concept: archi passaruota allargati, nuove minigonne, profilo aggiuntivo sul labbro del paraurti, grafiche dedicate. Stile da completare con l&rsquo;ala posteriore Clio Cup, un regalo da 1.250 euro, per non passare inosservati. Nuova Clio, a tutto turbo verso il 2019 La sostanza sta negli interventi meccanici, dalle sospensioni sviluppate con tarature da pista, prodotte da Bilstein (1.200 euro il set) all&rsquo;intercooler in grado di ridurre la temperatura tra i 15 e i 20&deg; C in meno rispetto al componente stradale di serie. Sullo store online di Renault Sport non mancano le attenzioni da dedicare alla propria sportivetta, inclusa una barra duomi specifica, sedile in carbonio, cerchi modello Turini, scarico completo sportivo, fino al dettaglio da grammo-maniaci disposti a sborsare 1.800 euro: il cofano motore in fibra di carbonio, 6.800 grammi di leggerezza contro i 12,6 kg del componente di serie. Anche l&rsquo;impianto frenante potr&agrave; essere potenziato, una delle aree pi&ugrave; sotto stress nell&rsquo;impiego in pista delle auto stradali. Il pacchetto del buon pilota della domenica potr&agrave; completarsi con altri accessori da impiegare ai box, contrapposti alla gamma di soluzioni pi&ugrave; spiccatamente &ldquo;racing&rdquo; e mirate a incrementare le prestazioni.&nbsp;       

Sospensioni, alettone, cofano in carbonio, intercooler, la gamma di accessori sviluppati da Renaut Sport e pensati per i fanatici delle giornate in pista con la propria auto soddisfano le voglie di tuning con una proposta ufficiale.&nbsp;

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