Grandland X Hybrid4&nbsp; &egrave; la prima ibrida plug-in di Opel. A Francoforte ha fatto bella mostra il modello green a trazione integrale. Che abbina il turbobenzina 1.6 a due motori elettrici, per una potenza di sistema fino a 300 cavalli. Forte di numeri di spessore:&nbsp;consumo di benzina nel ciclo WLTP1 pari a 1,6 l/100 km ed emissioni di CO2 pari a 37 g/km.    Nello specifico la power unit di Grandland X Hybrid4 beneficia del 200 cavalli del quattro cilindri e del sistema di trazione elettrica con due motori elettrici, uno anteriore uno posteriore da 109 cavalli e la batteria agli ioni di litio da 13,2 kWh. Il propulsore elettrico anteriore &egrave; abbinato al cambio automatico a otto marce. Il secondo motore, l&rsquo;inverter e il differenziale sono integrati nell&rsquo;asse posteriore elettrico per fornire la trazione integrale on demand.  Il SUV alla spina offre quattro modalit&agrave; di guida: elettrica, ibrida, trazione integrale e Sport. Scelto hybrid ibrida Grandland X Hybrid4 sceglie automaticamente la modalit&agrave; di propulsione pi&ugrave; efficiente, con la possibilit&agrave; di passare alla modalit&agrave; elettrica per guidare a emissioni zero nei centri urbani.  Dispone di una autonomia fino a 52 chilometri in modalit&agrave; puramente elettrica a emissioni zero secondo il ciclo WLTP. Con la modalit&agrave; a quattro ruote motrici si attiva l&rsquo;asse posteriore elettrico per avere la massima trazione su tutti i tipi di strade. Per migliorare ulteriormente l&rsquo;efficienza, Grandland X Hybrid4 &egrave; dotato di sistema frenante rigenerativo che recupera l&rsquo;energia prodotta in fase di frenata o di decelerazione.  E&rsquo; disponibile il servizio telematico Opel Connect con informazioni live sul traffico, controllo dello stato della vettura tramite app, collegamento diretto al soccorso stradale e chiamata di emergenza.   Di serie l&rsquo;infotainment Navi 5.0 IntelliLink, come il caricatore di bordo da 3,3 kW, o in opzione da 6,6 kW sempre per la presa domestica, Grandland X Hybrid4 pu&ograve; essere ricaricata in circa un&rsquo;ora e cinquanta minuti con una wallbox da 7,4 kW.   E anche&nbsp; in una delle stazioni di ricarica di Free2Move Services, altro Marchio di PSA, con una tessera che permette di accedere a pi&ugrave; di 85.000 punti di ricarica in Europa. 

SUV plug-in hybrid con potenza di sistema di 300 cavalli e autonomia elettrica di oltre cinquanta chilometri

Opel Grandland X Hybrid4, SUV alla &quot;spina&quot;

Opel Corsa-e, l&rsquo;elettrica al Salone di Casa. La best seller storica del Marchio tedesco &egrave; il fiore all&rsquo;occhiello per il futuro prossimo. Utilitaria a batterie, frutto dell&rsquo;ingresso nel Gruppo PSA. Corsa-e &egrave; un modello cruciale per il prestigio di Opel, la parentela con nuova Peugeot 208, storico modello di punta della nuova propriet&agrave;, &egrave; sintomatica.    Una piccola elettrica, che condivide piattaforma e propulsori con le francesi, Peugeot e208 e DS 3 Crossback e-Tense.   Ma arriver&agrave; sul mercato prima delle cugine, ordinabile nelle prossime settimane, indicatore non secondario dell&rsquo;importanza che ricopre per Opel.   La batteria &egrave; da 50 kWh, garantita per otto anni, la potenza del propulsore elettrico &egrave; di 136 cavalli, la coppia di 260 Nm. Le prestazioni sono dinamiche: l&rsquo;accelerazione da 0 a 50 km/h si completa in 2,8 secondi, da fermo a 100 chilometri orari in 8,1 secondi.    L&rsquo;autonomia dichiarata &egrave; di 330 km nel ciclo WLTP, accettabile per un percorso urbano e statale. Raggiungibile in modalit&agrave; di guida Eco, mentre Normal e Sport garantiscono pi&ugrave; dinamismo ma meno range.    L&rsquo;app myOpel permette di controllare lo stato e la ricarica delle batterie, che dalle colonnine veloci possono essere ricaricare dell&rsquo;80% in 30 minuti.  Il tutto concentrato in 406 centimetri di lunghezza. Quattro in pi&ugrave; della serie che esce di scena, ma anche molto pi&ugrave; bassa, 1,49 metri invece che 1,53. La seduta di guida pi&ugrave; bassa dovrebbe garantire un feeling pi&ugrave; dinamico, senza perdere in spazio interno. Dove arriva un infotainement nuovo con Multimedia Navi con schermo da 7&quot; e il Multimedia Navi Pro con schermo da 10&rdquo;. Abbinabili ai servizi Opel Connect per essere aggiornati in tempo reale.  Opel Corsa-e porta in dotte anche altre primizie. I raffinati fari IntelliLux a Led (otto diodi ogni gruppo ottico) dotati di un fascio luminoso che si adatta alla strada, agli ostacoli e ai veicoli. Ottimizzato il riconoscimento dei segnali e, altri ADAS importanti, arrivano il cruise control adattivo, il Flank Guard per salvaguardare le fiancate, il controllo dell&rsquo;angolo cieco e l&rsquo;assistenza in parcheggio. 

Autonomia di 330 km, &egrave; il simbolo delle nuove sinergie con PSA

Opel Corsa-e, elettrica cruciale

Astra fa da s&eacute; e fa per tre. Tre motori nuovi, tutti a tre cilindri, made in&nbsp;Opel, non retaggio di PSA. Il restyling della compatta punta all&#39;efficienza massima. Piccole cilindrate, emissioni al minimo. Addio, per ora, a modelli sportivi.    Sotto il cofano solo il numero tre: due benzina, 1.2 (110, 130 e 145 cv) e 1.4 (145 cv) e un Diesel 1.5 (105 e 122 cv). Tutti realizzati in Germania a Russelsheim e Kaiserslautern. Il pi&ugrave; piccolo come evoluzione del 1.0, i due pi&ugrave; grandi ex novo, ideati quando la propriet&agrave; era General Motors.  Efficienti, con 99 g/km di emissioni di CO2 per il pi&ugrave; piccolo dei benzina, 90 g/km per il motore a gasolio. Utili a tenersi al largo dalle multe previste a chi sforer&agrave; la media di 95 g/km dal 2020. Rispondo alla normativa Euro 6D (in vigore dal 2021) e promettono consumi ridotti fino al 21%. Resta un quinto di carburante in pi&ugrave; in serbatoio. Nuove anche le trasmissioni. Il benzina 1.4 da 140 cavalli &egrave; abbinato a un cambio CVT a variazione continua. Il Diesel a un nove marce automatico. Anche il design &egrave; votato a non sprecare nulla.&nbsp;Esibisce una affinamento funzionale all&#39;aerodinamica che &egrave; da record, con un Cx di 0,26 per la cinque porte e di 0,255 per la wagon, la Sports Tourer. Spicca riferimento all&#39;ammiraglia Insignia nel frontale, con l&#39;aero shutter.  Sono state ottimizzate tutte le componenti, dalle sospensioni allo sterzo. Aggiornato l&#39;abitacolo, con la strumentazione mista analogica e digitale e il display touch in plancia da 7 o 8 pollici. Astra restyling sar&agrave; disponibile in tre allestimenti: GS Line, Business Elegance e Ultimate. Gli ultimi, i due pi&ugrave; ricchi, dispongono dei funzionali e comodi sedili AGR, dei fari Intellilux led matrix e della telecamera posteriore digitale. I prezzi partono per la cinque porte da 23.800 euro e per la Sports Tourer da 24.800 euro.  Astra 2019 l&#39;abbiamo testata nei pressi di Francoforte sulla catena del Taunus. Curve e saliscendi per i compatti tre cilindri. I benzina 1.2 e 1.4 offrono una discreta coppia, tra 195 e 236 Nm. Sfruttabili con piglio oltre i 2.000 giri. In particolare il 1.4 ha sfoggiato un cambio CVT pregevole. Elastico e ai bassi e senza il trascimento quando si forza il ritmo. Aprrezzabile. I Diesel 1.5, specialmente il 122 cavalli, hanno mostrato doti da faticatori. La motorizzazione pi&ugrave; potente &egrave; abbinata al cambio automatico a nove marce. Cede un po&#39; di coppia (285 Nm a 300) rispetto alla versione col manuale, ma resta meglio in sintonia col motore.  Ai bassi, filtra qualche vibrazione i tre cilindri, sia Diesel, sia benzina. Unica incertezza: una volta al passo, Astra 2019 permette una guida sicura, dinamica (non sportiva) frutto di un equilibrio generale notevole.  Non sono state annunciata versioni ibride, ma inevitabilmente saranno della famiglia. Al momento, lunga vita ai propulsori termici. &ldquo;Crediamo di essere lontani dalla fine dello sviluppo dei motori benzina e Diesel&rdquo;. Opel tira diritto. 

Il restyling della compatta presenta Diesel e benzina compatti. Emissioni ridotte fino a 90 g/km di CO2

Opel Astra, test su strada, la carica dei 3 cilindri

Opel Corsa il faro, Grandland X, Astra, Crossland X e Zafira Life a supporto. Opel al Salone di Francoforte gioca l&rsquo;asso dell&rsquo;utilitaria, nuova generazione anche nella variante elettrica.    Soluzioni tecniche inedite per il marchio, a partire dall&rsquo;architettura di casa PSA, che assicurano una leggerezza d&rsquo;insieme sub-1000 kg nella configurazione meno pesante, un bel vantaggio per contenere i consumi.  CORSA-E, RALLY IN VISTA&nbsp;  Motori benzina, potenze tra i 75 e i 130 cavalli, l&agrave; dove si posizioner&agrave; anche Opel Corsa-e. I 136 cavalli e 260 Nm di coppia della Corsa a batterie sono sufficienti anche per immaginare un impiego sportivo, da prova speciale. Cos&igrave;, la Opel e-Rally Cup 2020 sotto l&rsquo;egida dell&rsquo;automobil club tedesco Adac, dalla Adam passer&agrave; alla Corsa-e. Sar&agrave; a Francoforte, accanto alla gamma stradale dell&rsquo;utilitaria.  ASTRA RESTYLING  Rinnovamenti soft, da normale ciclo vitale, attendono a Francoforte Opel Astra, berlina e station wagon. Migliora l&rsquo;aerodinamica, arrivano nuovi motori turbo benzina e Diesel 3 cilindri, con cubature da 1.2 a 1.5 litri, e il cambio automatico 9 marce, alternativa al manuale 6 rapporti.  GRANDLAND CON L&#39;IBRIDO  Segmento C nel quale si innesta, fronte suv, Opel Grandland X Hybrid4. Lo sport utility nella proposta ibrida plug-in, quattro ruote motrici, abbina al motore turbo benzina 1.6 litri da 200 cavalli la componente elettrica, due motogeneratori per 109 cavalli nell&rsquo;insieme.  Un motogeneratore installato all&rsquo;interno del cambio 8 marce, un secondo sull&rsquo;asse posteriore, grazie al quale offrire un 4x4 a richiesta e privo del classico albero di trasmissione. I 300 cavalli di sistema dell&rsquo;Hybrid4 sintetizzano il lato pi&ugrave; dinamico del suv, la promessa di arrivare a coprire fino a 52 km in modalit&agrave; elettrica, il volto pi&ugrave; green ed efficiente.  CROSSLAND AUTOMATICO ANCHE L&#39;1.2  Crossover urbano, Opel Crossland X, arricchir&agrave; l&rsquo;offerta dopo il passaggio di Francoforte, dove annuncer&agrave; l&rsquo;abbinamento tra motore 1.2 litri turbo benzina 3 cilindri e cambio automatico 6 marce. 130 cavalli e 230 Nm con un supplemento sul comfort di marcia.  ZAFIRA LIFE A TUTTO SPAZIO  Dal 10 settembre, sullo stand Opel a Francoforte, andr&agrave; anche Zafira Life. Il concetto &egrave; semplice: esaltare la disponibilit&agrave; di spazio. Che sia a vantaggio dei passeggeri, fino a 9 posti a bordo, o per carichi XXL. Tre varianti, differenziate in lunghezza, passo e volume di carico: Small, Medium e Large. Sa essere anche navetta curata nei dettagli in allestimento Lounge. 

L&#39;utilitaria &egrave; la regina dello stand, affiancata da quattro modelli oggetto di rinnovamento. L&#39;elettrica Corsa-e sar&agrave; anche base per una versione da corsa, da impiegare dal 2020 nei rally in Germania

Opel al Salone di Francoforte 2019, non solo Corsa in vetrina

        Un numero la accomuna a una coup&eacute; sportiva che ha lasciato il segno negli anni Novanta. Opel Astra restyling, con il miglioramento dell&rsquo;efficienza aerodinamica fino a un Cd di 0,26, valore di resistenza aerodinamica ottenuto con diversi interventi pi&ugrave; o meno visibili, arriva al dato staccato dalla Opel Calibra. "FINESTRA" ATTIVA Lo fa migliorando di 0,3 punti il dato della Astra oggi sul mercato. Il restyling verr&agrave; presentato al pubblico al Salone di Francoforte si caratterizza per un anteriore rinnovato e dotato di griglia attiva, ad apertura variabile. Gli elementi mobili, superiori e inferiori, consentono un maggiore o minore afflusso d&rsquo;aria destinata al raffreddamento del propulsore.  In funzione della velocit&agrave; e delle temperature d&rsquo;esercizio, lo Shutter integrale attivo pu&ograve; chiudere le alette e deviare l&rsquo;aria sulle superfici della carrozzeria, dove incontra minori resistenze. &Egrave; un intervento che vale 2 grammi al chilometro di Co2; abbinato al sottoscocca dotato di cover al di sotto del motore e della trasmissione, di pannelli di carenatura nella zona anteriore, dello scudo termico del serbatoio con un profilo a deflettore, porta il risparmio a 4,5 g/km di Co2 ogni 100 km. Leggi anche: Astra restyling, spazio al 3 cilindri benzina e Diesel Significa incidere, indirettamente, anche sui consumi: ridurre il coefficiente di drag del 10% equivale a migliorare l&rsquo;efficienza e ridurre fino al 5% i consumia 130 km/h. MIGLIORE GESTIONE TERMICA La ridotta altezza da terra del corpo vettura, 10 mm in meno rispetto al passato, rientra tra gli interventi che favoriscono il raggiungimento del Cd di 0,26 per Opel Astra berlina e Opel Astra Sports Tourer, al vertice del segmento C. Oltre ai benefici di tipo aerodinamico, la presenza della griglia anteriore mobile incide anche sulla gestione termica del propulsore, migliorando la fase di riscaldamento nell&rsquo;avvio a freddo, chiudendo lo shutter e velocizzando l&rsquo;entrata nella temperatura d&rsquo;esercizio ideale del propulsore.       

La riduzione della resitenza all'avanzamento &egrave; merito della griglia anteriore attiva e della carenatura del sottoscocca. Il restyling debutta a Francoforte, berlina e Sports Tourer con Cd di 0,26

Opel Astra restyling primatista in aerodinamica

        Gli elaboratori italiani storicamente hanno fatto la differenza. Un esempio &egrave; quello della collaborazione tra.&nbsp;Opel e Conrero, un binomio che ha portato risultati importanti. Anima di queste imprese &egrave; stato Virgilio Conrero, piemontese classe 1918, con un passato da meccanico nella Regia Areonautica. Grazie alla sua capacit&agrave; &egrave; stato il preparatore di molte Opel per parecchi anni. Con un palmares vincente. E il merito di aver reso pi&ugrave; prestigiosa la percezione del Marchio verso il grande pubblico. Espandendo la fama di Opel, da costruttore di solide auto da famiglia di produzione tedesca a vetture capaci di vincere in pista, nelle corse in salita e nei rally. Il binomio ha attraversato un'epoca, da 1969 al 1986. Ricorrono proprio nel 2019 i&nbsp;cinquanta anni&nbsp;dell'inizio del binomio. Nel 1969 &nbsp;l&rsquo;importatore italiano affid&ograve; a Conrero l&rsquo;incarico di preparatore ufficiale e direttore della nuova squadra corse. Che entr&ograve; subito in azione.  Infatti nel 1969 Giorgio Pianta, Pino Pica e Gianpaolo Benedini debuttarono in alcune gare in salita con una Opel GT 1900 dotata di un motore elaborato a 165 cavalli.&nbsp;Nel 1970 Benedini con un&rsquo;altra GT 1900 vinse la classe 2000 Gruppo 4 al circuito del Mugello.&nbsp;Nel 1971 Salvatore Calascibetta e Paolo Monti arrivarono primi di classe alla Targa Florio, sempre con una GT, smettendosi alle spalle anche le Porsche 911. Risultati importanti. Con grande abilit&agrave; dal 4 cilindri della piccola coup&egrave; Virgilio Conrero era riuscito a spremere fino a 220 cavalli (rispetto ai 90 CV del modello di serie) mediante l&rsquo;adozione fra l&rsquo;altro di una testata speciale, dell&rsquo;alimentazione K&uuml;gelfisher e di un impianto di scarico senza marmitta. Un piccolo portento. Opel GT elaborata scattava da 0 a 100 km/h in 7.2 secondi,&nbsp;per arrivare a 160 km/h occorrevano 19.2 secondi. Il chilometro, sempre con partenza da fermo, veniva percorso in 27.9 secondi e la velocit&agrave; massima era di 235 km/h. Il design di Opel GT di Conrero spiccava per i parafanghi supplementari fissati alla carrozzeria mediante rivetti che consentivano il montaggio di ruote a canale molto largo. L&rsquo;abitacolo manteneva l'impostazione&nbsp;originale. Ad eccezione del roll-bar e dei sedili da corsa. La strumentazione infine era stata integrata con termometro olio e indicatore della pressione del carburante. Le vittorie continuarono.&nbsp;Nel 1972 a Monza una Opel GT 1900 con motore da 225 cavalli fu condotta alla vittoria da Alberto Rosselli, che si piazz&ograve; primo nella classe fino a 2 litri e ottavo assoluto in occasione della Coppa Intereuropa.  La piccola coup&eacute; Opel, dal design originale, ebba una erede, omonima, tanti anni dopo. Nel 2006 fu presentata Opel GT, derivata dalla roadster americana Pontiac Solstice. Una piccola spider con un 2 litri turbo da 260 cavalli, che non ebbe per&ograve; una carriera nel motorsport.       

Cinquanta anni fa l'elaboratore piemontese cre&ograve; dal nulla una squadra corse vincete con la piccola sportiva

Opel e Conrero, elaborazioni vincenti per GT

        Punti di efficienza che aiutano a ridurre consumi, emissioni e turbolenze. La cura aerodinamica riservata a nuova Opel Corsa ha permesso di ridurre il coefficiente di resistenza dell'auto a 0,29. Soluzioni come il fondo scocca liscio tra vano motore e asse posteriore, lo spoiler utile a staccare i flussi in coda, la griglia frontale attiva, permettono di ridurre la resistenza aerodinamica.  In termini assolutamente concreti, dove il dato di 0,29 pu&ograve; risultare eccessivamente teorico, vuol dire spendere meno (carburante, energia delle batterie) per far avanzare l&rsquo;auto. E, ancor pi&ugrave; rilevante del dato di 0,29 del Cd &egrave; il valore della sezione frontale opposta all&rsquo;aria: con 2,13 metri quadri la nuova Opel Corsa riduce la sezione della Corsa E, quinta generazione. PORTATA DEL RAFFREDDAMENTO VARIABILE Esordio in pubblico fissato per il Salone di Francoforte, il prossimo settembre, nuova Corsa nella proposta con motori termici sfoggia un particolare da modelli di segmento superiore. Nuova Corsa, pi&ugrave; leggera ed efficiente La griglia anteriore attiva prevede la possibilit&agrave; di chiudere gli elementi &ldquo;a finestra&rdquo; in funzione delle esigenze di raffreddamento del motore. La temperatura del liquido di raffreddamento e la velocit&agrave; dell&rsquo;auto sono i due parametri in funzione dei quali la griglia inferiore varier&agrave; tra apertura e chiusura degli elementi mobili. Nel traffico, in salita e nelle condizioni di maggior carico per il motore e conseguente innalzamento delle temperature d'esercizio, quindi delle richieste di raffreddamento, la griglia rester&agrave; aperta per consentire l&rsquo;afflusso d&rsquo;aria al radiatore; nelle condizioni di marcia pi&ugrave; regolari e con le temperature d&rsquo;esercizio ridotte, la griglia si chiude e favorisce l&rsquo;aerodinamica, visto l&rsquo;aggiramento dei flussi d&rsquo;aria, verso l&rsquo;esterno del frontale e nella zona inferiore. Un direzionamento pi&ugrave; efficiente che non il passaggio all&rsquo;interno del vano motore e le relative turbolenze.       

L'efficienza e la riduzione dei consumi passa anche da un'aerodinamica pi&ugrave; curata. Opel Corsa introduce tra le utilitarie il dispositivo di raffreddamento variabile, con griglia frontale attiva

Nuova Opel Corsa, griglia attiva per aerodinamica superiore

        Opel Corsa &egrave; ordinabile da 12.300 euro. La nuova compatta tedesca, parente di Peugeot 208, &egrave; in promozione fino al 30 settembre (invece che a 15.500 euro) per la versione 1.2 benzina da 75 cavalli in allestimento Edition, se si attiva rottamazione di una vettura di pi&ugrave; di 10 anni. Gli altri due allestimenti sono Elegance e GTS Line.  Discorso diverso per Corsa-e, la versione da 330 chilometri (ciclo WLTP) di autonomia e dotata di una batteria da 50 kWh. Si pu&ograve; avere solo solo a noleggio a lungo termine. Con&nbsp; Free2Move Lease a 329 Euro al mese, iva inclusa, per 48 mesi. Comprende 15.000 km all&rsquo;anno, assicurazione RC, furto/incendio, Kasko, copertura conducente. E ancora tutela legale, manutenzione ordinaria e straordinaria e assistenza stradale ventiquattro ore al giorno.  Tornando alla versioni a motore termico, Corsa Edition presenta un corredo completo sistemi di assistenza alla guida. Ovvero telecamera anteriore in grado di riconoscere vetture e pedoni per attivare una frenata automatica d&rsquo;emergenza. Pu&ograve; riconoscere anche di segnali stradali e riportare nel quadro strumenti i limiti di velocit&agrave;. Ci sono anche&nbsp; cruise control che comprende il limitatore di velocit&agrave; e anche il sistema di mantenimento della corsia (Lane keep assist). Presente il sistema per la prevenzione dei colpi di sonno che avvisa il guidatore, con tre livelli di allarmi sonori e visivi. L&rsquo;infotainment di serie &egrave; il Radio touch con schermo da 5&Prime;. Include 4 altoparlanti, prese USB, vivavoce Bluetooth con Apple CarPlay e AndroidAuto. Corsa Elegance &egrave; pi&ugrave; ricca, con fari diurni e fendinebbia&nbsp; a LED, tergicristalli e i fari ad attivazione automatica, la porta USB posteriore e gli eleganti cerchi in lega 8 razze silver da 16&rdquo;. Il prezzo 13.900 euro (con rottamazione) sempre fino al 30 settembre. Corsa GS Line si arricchisce&nbsp; con pedaliera sportiva, paraurti di disegno specifico, scarico cromato e cerchi in lega da 16&rdquo; dal disegno sportivo &ldquo;Hurricane&rdquo;. Parte dal 1.2 benzina 100 CV: in promozione da 14.900 euro, con le stesse modalit&agrave; delle altre versioni.       

La nuova utilitaria tedesca presenta il primo prezzo

Opel Corsa da 12.300 euro ed elettrica solo a noleggio

        La sesta generazione di Opel Astra si far&agrave;, anche elettrificata, e torner&agrave; ad essere prodotta in Germania. A casa, a Russelsheim, assieme alla berlina e familiare media Insignia. Un ritorno da Oltremanica e una volta si sarebbe detto da oltre cortina dato che Astra attualmente &egrave; assemblata nel Regno Unito e in Polonia. In seguito all&rsquo;acquisizione di PSA potevano esserci timori sul sito produttivo, ma la dirigenza del Marchio ha conseguito un accordo coi sindacati per rinnovare lo stabilimento e permettere il lavoro su due turni. Astra VI arriver&agrave; sul mercato nel 2021, costruita sulla piattaforma modulare Emp2, cavallo di punta di PSA anche su prodotti di alto di gamma come Citroen C5 Aircross e Peugeot 3008.  D&rsquo;obbligo la versione green, che potrebbe avere un powertrain paragonabile a quello di Grandland X plug-in hybrid.        

Sul mercato da 2021, adotter&agrave; la piattaforma modulare di PSA, la Emp2

Opel Astra, la sesta generazione sarà prodotta in Germania

Opel Corsa, ecco la sesta generazione. Dopo l&rsquo;appetizer della versione elettrica arrivano le versioni a motore termico, sul breve periodo certamente destinate a un successo decisamente pi&ugrave; sostanzioso sul mercato.    Diesel e benzina, con potenza da 75 a 130 cavalli. Corsa VI si presenta con dimensioni cresciute a 4,06 metri (la serie uscente &egrave; 4,02). Con cambio manuale o automatico a otto rapporti (Aisin) si presenta con un piglio sempre sportivo.  Posizione di guida bassa (28 millimetri in meno rispetto alla generazione precedente), design pi&ugrave; appuntito. Il baricentro basso si nota a una prima occhiata, l&rsquo;altezza complessiva &egrave; inferiore di 4,8 centimetri.    La versione pi&ugrave; leggera riesce addirittura a scendere sotto la soglia dei 1.000 chilogrammi. a 980 kg per la precisione. Rispetto al modello precedente risparmia 108 kg.  Dinamica nella forma e nella sostanza, senza perdere il passo sui sistemi di assistenza alla guida. Di serie su tutte le versioni l&rsquo; allerta incidente con frenata automatica di emergenza e rilevamento pedoni, il controllo intelligente della velocit&agrave; e il limitatore di velocit&agrave;, il sistema di mantenimento della corsia di marcia e il riconoscimento dei cartelli stradali.  I motori sono il 1.2 benzina da 75 cavalli, con cambio a cinque marce, in versione aspirata e il tre cilindri turbo da 100 e 130 cavalli e 205 e 230 Nm di coppia (disponibile al 95% tra 1.500 e 3.500 giri), pi&ugrave; efficienti del 1.4 che vanno a sostituire. Il 100 cv ha il cambio manuale a sei rapporti o automatico a otto a richiesta. Il 130 cavalli permette a Corsa una velocit&agrave; da piccola GT (208 km orari) e un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h &egrave; di 8,7 secondi. Su questa versione &egrave; di serie il cambio automatico a otto marce.  Il diesel &egrave; il 1.5, anch&rsquo;esso del Gruppo PSA come i benzina, da 100 cavalli e 250 Nm di coppia. Adatto ai lunghi viaggi, dotato di un pacchetto &ldquo;eco&rdquo; composto da catalizzatore di ossidazione/assorbitore di NOx passivo, iniettore di AdBlue, catalizzatore SCR e filtro antiparticolato. E &egrave; raggruppato in un&rsquo;unica unit&agrave; compatta posizionata il pi&ugrave; vicino possibile al motore.  Di serie fari anteriori attivi IntelliLux LED a matrice, che non abbagliano gli altri guidatori, disponibile per la prima volta tra le piccole.  All&rsquo;interno per l&rsquo;infotainment presenti il Multimedia Radio o il Multimedia Navi con schermo touch a colori da 7 pollici e il top di gamma Multimedia Navi Pro con schermo touch a colori da 10 pollici.  A pagamento infine il servizio telematico &quot;Opel Connect&rdquo;. Ovvero il navigatore che fornisce in diretta informazioni sul traffico e l&rsquo;indicazione del prezzo dei carburanti. Si aggiungono il collegamento diretto con l&rsquo;assistenza in caso di guasto e la chiamata di emergenza. 

Potenze da 75 a 130 cavalli: peso sotto ai 1.000 e baricentro basso

Opel Corsa, benzina e Diesel: pi&ugrave; leggera ed efficiente

Lo sbarco elettrico continua, senza soste, senza alternative in vista del 2020 con i costruttori ad imporre ritmo per allontanare, quantomeno ridurre lo spettro delle multe per la media di emissioni imposte dall&rsquo;UE. E allora cosa c&rsquo;&egrave;&rsquo; di meglio che regalarsi una macchina elettrica nella stagione che ti spinge al 120&deg; compleanno?  Davvero nulla anche perch&eacute; Opel con l&rsquo;elettrico ha avuto sempre un grande feeling e parlare della nuova Corsa come della prima elettrica &egrave; quasi riduttivo dopo aver visto la Elektro Opel GT del 1968, la Opel Kadett Inpuls I e II, prototipi sfornati tra il 1990 e il 1993, la Zafira Hydrogen3 del 2001 fino all&rsquo;Ampera range exstended che vinse l&rsquo;auto dell&rsquo;anno nel 2012 poi divenuta ampera-e nel 2016 con un&rsquo;autonomia di 423 km nel ciclo Wltp.    Sesta generazione  &Egrave; ugualmente giusto celebrare la sesta generazione della Opel Corsa anche nella versione elettrica che per bocca del suo Michael Lohscheller &ldquo;apre un nuovo capitolo della storia Opel portandola nell&rsquo;era della mobilit&agrave; elettrica&rdquo;, cercando di rispettare le tre promesse di partenza. Rendere Opel un&rsquo;azienda profittevole (859 milioni di profitti e 4,7% di margini operativi, 1.038.057 vendite nel 2018), globale (debutter&agrave; in 20 nuovi mercati entro il 2022) e appunto elettrica.    &nbsp;  Il&nbsp;Manager tedesco spinge forte sull&rsquo;identita tedesca della Corsa ma in realt&agrave; non si pu&ograve; disconoscere la matrice francese di PSA in questa macchina. Un elettrico di ultima generazione che per Opel significa reale, accessibile e facile. Nel senso che come per la cuginetta di gruppo la Peugeot e-208 con la quale condivide la piattaforma CMP del gruppo PSA, Corsa sar&agrave;&rsquo; offerta nelle stesse forme che sia benzina Diesel o elettrica, facendo scegliere il cliente.  &ldquo;Un piano chiaro - spiega Lohescheller - che prevede entro il 2024 tutta la gamma Opel elettrificata (ogni modello avr&agrave; la sua versione elettrica, ndr) con i primi 4 modelli pronti entro il 2020&rdquo;.  Peugeot 308 GTi, il futuro &egrave; elettrificato  A Russelsheim, lo storico quartier generale di Opel vicino Francoforte ne hanno sfornate gi&agrave; due, la Opel e-corsa e la Grandland X Hybrid 4: &ldquo;lo stato dell&rsquo;arte della tecnologia ibrida plug-in&rdquo; sul mercato entro la fine dell&rsquo;anno. Un motore 1.6 turbo benzina a iniezione diretta e 2 motori elettrici da 80kw ciascuno, alimentati da una batteria agli ioni di litio di 13.2 kWh di capacit&agrave;: in tutto 300 che 400 Nm di coppia massima con cambio automatico e-8-speed di chiara provenienza Peugeot.  Le caratteristiche  Indubbiamente la star &egrave; lei: la nuova Corsa elettrica lanciata da uno spot rigorosamente in tedesco di Jurgen Klopp, tecnico fresco vincitore della Champions con il Liverpool da anni brand ambassador di Opel.  Fuori &egrave; meno rivoluzionaria di Peugeot e-208, molto pi&ugrave; Corsa, istituzionale della gemella anche se sono evidenti gli interventi di design sul cofano e nella parte posteriore. Ma l&rsquo;autentica rivoluzione oltre che sotto il cofano, sta negli interni completamente rifatti nella versione moderna e funzionale, a cominciare dal touch screen digitale da 10 pollici che si sposa con il quadro strumenti analogico.&nbsp;  Una macchina molto divertente dicono i tecnici che l&rsquo;anno guidata e svezzata.&nbsp;Che ha l&rsquo;obiettivo di continuare il successo avuto nelle precedenti 5 generazioni. Con 14 milioni di pezzi venduti, il 23% di quota vendite annuali di Opel, best seller in Europa dal 1982 e tra i nomi pi&ugrave;&rsquo; popolari nel vecchio continente.    L&rsquo;autonomia &egrave; di 340 km nel ciclo WLTP grazie alla batteria da 50 kWh con 136 cv (100 kW) e 260 Nm di coppia&nbsp; che fa arrivare la macchina da 0 a 100 km/h in 8&rdquo;1.&nbsp;La ricarica veloce con colonnine da 100 kW impiega 30 minuti per garantire l&rsquo;80% della ricarica (260 km).  In Italia nel 2020  La nuova Corsa di elettrica sar&agrave; venduta in Germania al prezzo di 29.900 euro con equipaggiamento di serie davvero notevole.&nbsp;Mentre l&rsquo;eventuale leasing partirebbe da 299 euro al mese con tanto di 8 anni di garanzia della batteria.  In Italia arriver&agrave; non prima del 2020 e se dovesse essere confermato l&rsquo;ecobonus, potrebbe costare intorno ai 24.000 euro. Lo sbarco elettrico continua.   

In Germania &egrave; stata svelata la sesta generazione di Corsa, che arriva con la proposta elettrica a batterie, da 50 kWh e un motore da 136 cavalli. In Italia arriver&agrave; nel 2020 e promette un 0 a 100 km/h in 8&rdquo;1

Nuova Opel Corsa-e: il debutto a Russelsheim

  Da questa idea &egrave; nata la concept car celebrativa O-Team Zafira Life, ispirata al telefilm cult di trentacinque (ahinoi) anni fa. E ovviamente al mitico van GMC Vandura del 1983 guidato da P.E. Baracus, alias Mr T.  Sul veicolo grafiche sono paragonabili, anche lo spoiler sul tetto, ma i colori sono opposti. La Casa tedesca al classico grigio-rosso-nero del mezzo dell&rsquo;A-Team ha preferito il bianco, dark blue e neon-yellow, quello di GT X Experimental.&nbsp;  Personalizzati frontale e fiancate, al pari degli interni con gli speciali&nbsp; sedili anteriori sportivi della Insignia GSi, la seconda e terza fila con poltrone girevoli in pelle in Alcantara e un impianto audio da ben 800 watt per non farsi mancare nulla.  Sotto il vestito da star batte il 2.0 diesel da 177 CV e 400 Nm, abbinato al cambio automatico a otto marce. Con qualcosa in pi&ugrave;, Opel Special Vehicles lo ha dotato di un modulo sono per surrogare il rombo del V8 del GMC.   Presenti&nbsp; il terminale di scarico in stile OPC, i cerchi da 20 pollici BBS, le sospensioni pneumatiche, l&rsquo;assetto ribassato e i pneumatici semi-slick Michelin Sport Cup 2. O-Team Zafira Life &egrave; omologato T&uuml;v, pu&ograve; quindi regolarmente circolare su strade pubbliche. 

Concept ispirata al celeberrimo telefilm degli anni Ottanta

Opel O-Team Zafira Life, ispirata all&#39; A-Team

Ha finalmente un volto, che &egrave; dell&rsquo;elettrico come lo sar&agrave;, negli stilemi, per l&rsquo;intera gamma. Nuova Opel Corsa-e, variante a batterie dell&rsquo;utilitaria, segna la prima uscita virtuale della sesta generazione.&nbsp;  In casa Opel vuol dire Corsa F, seguendo la storica classificazione &ldquo;alfabetica&rdquo;. Progetto tutto nuovo, pi&ugrave; spazio a bordo, dimensioni superiori e, soprattutto, una diversa posizione di guida, pi&ugrave; bassa di 28 millimetri.  Opel &egrave; ancora lo sponsor del Borussia Dortmund  FARI E INFOTAINMENT DA GRANDE  Ha contenuti da piccola premium con i fari IntelliLux, a matrice di led, adattivi negli 8 elementi dei quali si compongono, singolarmente controllati dalla telecamera, per non accecare altri veicoli e mantenere la massima luminosit&agrave; altrove.  Non &egrave; l&rsquo;unico particolare pregiato, vista l&rsquo;offerta di due soluzioni di infotainment connesse. Sette o 10 pollici, entrambe con navigatore e la possibilit&agrave; di abbinare i servizi Opel Connect, con informazioni in tempo reale sul traffico, ad esempio.  DIMENSIONI IN CRESCITA  In 4,06 metri di lunghezza (+4 cm), nuova Opel Corsa scrive un linguaggio decisamente dinamico, fatto di nervature sulla fiancata e, in coda e sul cofano anteriore, come di tagli vivi, sui fari. Non meno importante per la linea filante, l&rsquo;abbassamento del tetto di 48 millimetri: aiuta a rendere la coda sportiva.  Interni &ldquo;tecnologici&rdquo; nell&rsquo;impostazione dei comandi, con pochi tasti fisici, limitati alla plancetta al di sotto dell&rsquo;infotainment. Progetto maturato all&rsquo;interno della nuova famiglia che &egrave; il Gruppo PSA, spicca il selettore della trasmissione, un joystick multifunzione posto sul tunnel. La strumentazione virtuale &egrave; un altro elemento centrale della Corsa di sesta generazione.  ECO PER L&#39;AUTONOMIA, SPORT PER IL BRIO MASSIMO  Dell&rsquo;elettrico e delle caratteristiche che avrebbe avuto su Corsa-e sono emersi, nel corso degli ultimi 12 mesi, diverse indicazioni. Il sistema sviluppa 136 cavalli e 260 Nm, motore alimentato dal pacco batterie da 50 kWh, con tempi di ricarica ridotti a 30 minuti per un &ldquo;pieno&rdquo; fino all&rsquo;80% della capacit&agrave; complessiva, se si ricorre a una postazione rapida. Dalla app myOpel &egrave; possibile gestire le operazioni di ricarica e controllare l&rsquo;auto da remoto.  Tre modalit&agrave; di guida consentono di sfruttare al massimo il motore elettrico e la batteria, per staccare prestazioni sportiveggianti, con uno zero-cento orari da 8&rdquo;1. In modalit&agrave; Sport arriva una risposta pi&ugrave; reattiva del powertrain, con il compromesso di un&rsquo;autonomia di marcia leggermente inferiore. In modalit&agrave; Eco, invece, si realizza la percorrenza migliore, 330 km dichiarati nel ciclo WLTP.  GLI ADAS  Il primo sguardo alla nuova Opel Corsa-e &egrave; un antipasto anche di alcuni dei sistemi di assistenza alla guida in arrivo, come il riconoscimento della segnaletica avanzato ed esteso ai pannelli luminosi, oltre al controllo adattivo della velocit&agrave; e l&rsquo;assistente al parcheggio. 

L&#39;utilitaria svela le prime caratteristiche della versione elettrica a batterie. Stile, autonomia di marcia, prestazioni e le soluzioni hi-tech della Corsa F

Nuova Opel Corsa-e, dinamica nel look e nei numeri

        Squadra che vince non si cambia, vale anche per le partnership. &Egrave; davvero fortunata e vicente la coppia tedesca Opel e Borussia Dortmund. E proprio per questo i due hanno deciso di prolungare la loro avventura insieme. Il club allenato da&nbsp; Favre e il Marchio automobilistico di R&uuml;sselsheim continueranno a collaborare fino alla stagione 2019-2020.&nbsp; Il logo Opel quindi sar&agrave; ancora per un anno sulle maglie home dei giocatori gialloneri, che la indosseranno quindi nelle prossime partite casalighe in Bundesliga e soprattutto nelle competizioni europee.&nbsp;  Opel sulle maniche del BVB Il marchio Opel &egrave; ancora sulle maniche delle magliette, realizzate dallo sponsor tecnico Puma, e ci rimarr&agrave; fino al 2020. A impreziosire le maglie home oltre al logo della casa automobilistica anche la scritta intorno al collo:&ldquo;110 Jahre &ndash; Gestern &ndash; Heute &ndash; Morgen &ndash; F&uuml;r immer Borussia Dortmund&rdquo;, ovvero "110 anni &ndash; ieri &ndash; oggi &ndash; domani &ndash; per sempre Borussia Dortmund".&nbsp; La partnership non &egrave; certo un caso: entrambe le societ&agrave; festeggiano una storia e una tradizione incredibile. Se da un lato c'&egrave; la squadra otto volte campione di Germania, quest'anno arrivato secondo in Bundesliga e accedendo cos&igrave; direttamente in Champions League, che rende omaggio ai suoi 110 anni di storia, iniziata nel 1909. Dall'altro c'&egrave; un'azienda che festeggia un altro traguardo: i 120 anni di produzione automobilistica. Opel Grandland X Plug-In Hybrid, SUV green da 300 cv  Nuova maglia home BVB 2019-20: l'esordio e la storia Il debutto ufficiale della nuova maglia home &egrave; stato proprio lo scorso 11 maggio nel penultimo match di campionato, ultimo casalingo della stagione, contro il Fortuna D&uuml;sseldorf davanti agli 80mila spettatori della Dortmund Arena, che per l&rsquo;occasione ha fatto segnare il tutto esaurito. La partita &egrave; stata vinta per 3-2, e il logo Opel ha fatto da talismano portafortuna, come fa ormai dalla stagione 2017/18. Non solo per i giocatori, ma anche per i tifosi, che comprano ogni anno pi&ugrave; di un centinaio di migliaio di maglie home e che, secondo una ricerca condotta da Nielsen Sports, riconoscono il logo Opel come nessun altro sponsor presente sulle maniche delle maglie delle squadre della Bundesliga.  Nuova Opel Corsa: svelati i primi dettagli Il sodalizio tra Opel e Borussia Dortmund &egrave; iniziato nella stagione 2012/13, nel migliore dei modi. In quell'anno infatti i gialloneri hanno raggiunto la finale della Champions League, persa contro il Bayer Monaco, e sono arrivati secondi nella massima serie tedesca, proprio come quest'anno. Dopo altri due secondi posti, nel 2017 &egrave; arrivato il primo titolo: il BVB ha infatti conquistato la quarta Coppa DFB della storia, vinta per 2-1 contro l'Eintracht Francoforte.&nbsp; La nuova maglia per le partite casalinghe con il logo Opel &egrave; gi&agrave; disponibile nel negozio online del Borussia Dortmund, mentre quella away sar&agrave; presentata all&rsquo;inizio della preparazione per la stagione 2019/20.       

Si rinnova fino al 2020 la partnership tedesca tra il Marchio automobilistico e la squadra, che ha finito la stagione di Bundesliga al secondo posto in classifica, allenata da Favre. Ecco la presentazione e il debutto della nuova maglia home in campo davanti agli 80mila tifosi della Dortmund Arena

Opel è ancora lo sponsor del Borussia Dortmund

        Grandland X Plug-In Hybrid rappresenta il primo grande passo di Opel nelle auto elettrificate. Una scelta strategica, sul SUV medio, che si pone al top di gamma nella categoria delle &ldquo;ruote alte&rdquo; del Marchio tedesco di propriet&agrave; del Gruppo PSA. Il secondo passo sar&agrave; quello della presentazione di Opel Corsa al 100% elettrica, che sar&agrave; in commercio entro fine 2019. Ibrida plug-in e con trazione integrale,&nbsp;la nuova versione di Grandland X&nbsp;&egrave; spinta da un powertrain composto dal motore turbo benzina 1.6 litri quattro cilindri a iniezione diretta da 200 cavalli e da due propulsori elettrici da 109 cavalli.  Teconologia ibrida PSA&nbsp; Decisiva ovviamente la&nbsp;una batteria agli ioni di litio da 13,2 kWh di capacit&agrave;, installata sotto i sedili posteriori, per avere il maggior spazio possibile nell&rsquo;abitacolo e nel bagagliaio ll motore elettrico anteriore &egrave; abbinato al cambio automatico a otto marce. Il secondo propulsore elettrico e il differenziale sono integrati nell&rsquo;asse posteriore per fornire la trazione integrale on demand. Disponibili quattro modalit&agrave; di guida: elettrica, ibrida, trazione integrale e Sport. Un pacchetto che permette di erogare una potenza di sistema di 300 cavalli, riconducibile a quello di Peugeot 3008 Hybrid4 e altre vetture della famiglia PSA. Il consumo di carburante dichiarato (ciclo WLTP) &egrave; di 2,2 litri di benzina ogni 100 km con emissioni di CO2 contenute a 49 g/km.  Autonomia e ricarica L&rsquo;autonomia solo elettrica &egrave; di 50 km e conviene sempre tenere carica la batteria. I tempi: tra i pi&ugrave; rapidi c&rsquo;&egrave; quello con una wallbox da 7,4 kW: 1 ora e 50 minuti. La rete di ricarica sar&agrave; garantita da Free2Move Services, il brand di mobilit&agrave; di PSA. L&rsquo;offerta comprender&agrave; la tessera di ricarica, che permette di accedere a pi&ugrave; di 85.000 punti di ricarica in Europa, e il trip planner, che indica i percorsi migliori in base all&rsquo;autonomia residua e locazione delle stazioni nei paraggi del viaggio. Per avere una migliore efficienza grazie anche al sistema elettrico ad alta tensione (300 V), Grandland X Hybrid4 dispone del compressore elettrico per l&rsquo;aria condizionata e il riscaldamento.&nbsp; Per il massimo recupero elettroni &egrave; inseribile la &ldquo;Rigenerazione on Demand&rdquo; che grazie alla guida solo col pedale dell&rsquo;acceleratore quando si viaggia in elettrico, permette di frenare col rilascio. Il sistema frenante rigenerativo contribuisce con un uso virtuoso di aumentare l&rsquo;autonomia fino al 10%.       

Opel entra nel mondo elettrificato: tra qualche mese esordio della Corsa 100% a batterie

Opel Grandland X Plug-In Hybrid, SUV green da 300 cv

Il Giro d&rsquo;Italia &egrave; alle porte, l&rsquo;edizione numero 102 della storia prende il via sabato 11 maggio da Bologna per vedere il traguardo all&rsquo;Arena di Verona domenica 2 giugno. Il marchio Opel sar&agrave; a fianco di Banca Mediolanum, sponsor ufficiale della Maglia Azzurra, e metter&agrave; a disposizione le sue vetture personalizzandole con una livrea ad hoc.  Il marchio tedesco si presenter&agrave; al Giro con una &lsquo;veste&rsquo; che richiamer&agrave; i colori simbolo della banca, mettendo su strada diversi modelli del proprio parco automobili e garantire affidabilit&agrave; e connettivit&agrave; durante l&rsquo;intera traversata, da Nord a Sud e viceversa, del Giro d&rsquo;Italia. Dalla gamma Opel saranno impiegati i veicoli della categoria SUV, nello specifico il Crossland X e la Mokka X. Oltre a loro, l&rsquo;Astra che si &egrave; fregiata del titolo di Auto dell&rsquo;Anno 2016. Anche Zafira, la monovolume compatta a sette posti, e il nuovo Combo Life faranno parte della spedizione, insieme al furgone Movano, utile per il trasporto delle biciclette tra una tappa e l&rsquo;altra. Condizione necessaria nella scelta dei modelli &egrave; ovviamente la versatilit&agrave; e la variet&agrave; delle dimensioni di cui la gamma Opel dispone.  Opel: sedili e comodit&agrave; da 120 anni  Il Giro d&rsquo;Italia partir&agrave; da Bologna e, scendendo verso Toscana, Lazio e Molise arriver&agrave; a San Giovanni Rotondo, in Puglia, come punta estrema a Sud. Dal paese di Padre Pio si risale trasversalmente fino alla Val D&rsquo;Aosta, poi fino in Trentino Alto Adige per arrivare, al culmine della 21esima tappa, al traguardo dell&rsquo;Arena di Verona. Un&rsquo;edizione del Giro che esclude quasi totalmente le regioni meridionali e le isole ma che si concentra sul Centro e sul Nord Italia. Opel accompagner&agrave; i ciclisti durante tutto il tragitto, sfoggiando i colori di Banca Mediolanum e celebrando la Maglia Azzurra. 

La casa tedesca porta su strada vari suoi modelli personalizzandoli con i colori della banca, sponsor ufficiale della Maglia Azzurra, durante le 21 tappe della manifestazione che inizia sabato 11 maggio

Opel a fianco di Mediolanum al Giro d&rsquo;Italia

Seri s&igrave;, ma con un senso dell&#39;umorismo molto spiccato. Sono in pochi a sapere che i fratelli di casa Opel, nel freddo della Germania del R&uuml;sselsheim am Main e nel pieno dell&#39;Assia, non pensavano solo al lavoro e alle automobili. O meglio utilizzavano il loro ingegno e il loro estro professionale per divertirsi come non mai. Carl, Wilhelm, Heinrich, Friedrich &quot;Fritz&quot;, Ludwig:&nbsp;i cinque figli di Adam Opel, il mitico fondatore 1862, dell&rsquo;azienda tedesca nel 1862, ne combinavano proprio delle belle al pap&agrave; e alla societ&agrave; automobilistica.  Nuova Opel Corsa: svelati i primi dettagli FOTO  Le avventure dei giovani fratelli Open iniziano in sella ad una biciletta. Non una qualunque ma una speciale: un tandem a cinque posti che ha fatto il giro del mondo. Nessuno dei giovani Opel voleva infatti rimanere fermo a guardare un fratello pedalare e perdersi tutto il divertimento, e cos&igrave; progettarono questa lunga e insolita bici a 5 posti.  Durante i grandi eventi del Marchio Opel, i 5 ragazzi, per la gioia di pap&agrave; Adam, facevano volentieri un giro d&#39;onore in sella a questo tandem, ricevendo sempre tanti applausi e standign ovation. Un modo per assecondare il temperamento avventuroso dei giovani Opel che divenne ben presto una trovata pubblicitaria, visto il riscontro favorevole del pubblico, per illustrare i nuovi piani industriali di un&rsquo;azienda, che fino ad allora si era fatta una solida fama come costruttore di macchine da cucire.    Fratelli Opel: dalla bici a 5 posti al successo  Nel 1887 Carl venne a sapere che in Gran Bretagna si organizzavano gare ciclistiche che richiamavano un vasto pubblico negli stadi e lungo le strade, ed ebbe il permesso dal padre di parteciparvi. Con le vittorie sportive sal&igrave; anche il numero dei contratti. Adam Opel dovette ben presto ingrandire di nuovo l&#39;azienda e ampliare la gamma dei modelli: ai velocipedi si aggiunsero biciclette normali e tricicli.  Il primo listino prezzi datato dicembre 1887 riportava le parole di Adam Opel, ormai entusiasta: &ldquo;Il divertimento di andare in bicicletta non &egrave; esclusivo di un&#39;et&agrave; o di uno stato: il triciclo offre anche alle signore e agli anziani la possibilit&agrave; una sana ricreazione. Andare con le nostre biciclette esercita un&#39;azione fortificante e distensiva sul corpo e sullo spirito&quot;.  Una passione che port&ograve; risultati incredibili alla famiglia Opel, sia per la notoriet&agrave;, che per la produzione e di conseguenza anche il fatturato. Alla fine Carl divenne un vero e proprio sportivo e ottenne 60 vittorie, tra le quali quella nel campionato di Hessen; cos&igrave; come Wilhelm che fu campione di Hessen e di Moravia e conquist&ograve; 70 successi; ed Heinrich che si impose 150 volte, vinse 11 campionati e la corsa Parigi-Francoforte nella quale stabil&igrave; un nuovo record completando il percorso in 80 ore e 30 minuti.  Il miglior agente pubblicitario della famiglia fu per&ograve; Fritz, che si rivel&ograve; uno dei pi&ugrave; famosi ciclisti tedeschi e ottenne pi&ugrave; di 180 successi.&nbsp;La sua vittoria pi&ugrave; strepitosa fu quella nella Basilea-Cleve, quando copr&igrave; 620 chilometri in 27 ore e 50 minuti, per la quale ricevette il Premio dell&#39;Imperatore. Ludwig, il pi&ugrave; giovane, invece ottenne nel corso della sua carriera ben 100 vittorie.    La passione per i razzi e il record mondiale  Bici, ma non solo. Il carattere un po&#39; ribelle e molto intraprendente degli Opel li port&ograve; anche a tentare un record. &Egrave; il 23 Maggio 1928 quando oltre 3.000 persone riempirono le tribune dell&rsquo;autodromo tedesco dell&lsquo;Avus, alle porte di Berlino, per assistere al tentativo di record di Fritz Von Opel (figlio di Wilhem e quindi nipote e fondatore) a bordo del suo RAK2. Fra di loro c&rsquo;erano personaggi del mondo degli affari, dello sport, della scienza e della politica. E perfino la stella cinema Lilian Harvey e il campione di pugilato Max Schmeling.    Quando il telone fu sollevato dalla vettura il pubblico rest&ograve; letteralmente a bocca aperta. Il RAK2 non somigliava a nessun&lsquo;altra automobile dell&lsquo;epoca: era una slanciata monoposto a forma di sigaro di colore nero brillante dotata di due grandi ali laterali che servivano a tenerla incollata all&lsquo;asfalto. Nella parte posteriore erano stati montati 24 razzi a carburante solido che producevano una spinta da 6.000 kg. Il RAK2 era progettato per superare i 200 km/h, ma nessuno sapeva esattamente quale velocit&agrave; avrebbe potuto raggiungere effettivamente.  Opel, un &quot;mostro&quot; da 260 cavalli  Il ventinovenne Fritz Von Opel si trov&ograve; quindi al volante del RAK2, con indosso un giubbetto e un paio di occhiali da aviatore, seduto come ricord&ograve; in seguito su 120 kg di esplosivo, abbastanza per distruggere un intero quartiere:&nbsp; &quot;Quando ho premuto il pedale dell&rsquo;accensione, ho sentito i razzi ruggire alle mie spalle e spingermi in avanti. &Egrave; stata una sensazione straordinaria! Ho premuto il pedale con decisione due, tre, quattro volte. Ho visto le persone ai miei lati sparire e la strada allungarsi davanti a me come un nastro rosso. Dopo aver premuto l&rsquo;acceleratore per l&rsquo;ultima volta ho smesso di pensare e mi sono affidato al solo istinto mentre una forza incontrollabile esplodeva dietro di me&quot;.  Lo spettacolo dur&ograve; meno di tre minuti, ma la notizia fece subito il giro del mondo: Fritz Von Opel e la sua automobile avevano raggiunto la velocit&agrave; record di 238 km/h.   

I cinque figli di Adam Opel erano tutt&#39;altro che dei giovanotti dediti solo al lavoro. Il fondatore del Marchio automobilistico combatteva sempre con le loro bizzarre passioni: dalla prima volta in bici con un tandem a 5 posti, fino al record mondiale di velocit&agrave; a bordo del razzo RAK2. Ecco tutte le stravaganti avventure che portarono alla Casa Opel notoriet&agrave; e produttivit&agrave;

Opel: le avventure dei 5 fratelli tra tandem e razzi

        Opel Corsa atto sesto. Il primo da componente della grande famiglia PSA, che porta in dote un pianale alleggerito, bel contributo a una riduzione del peso che arriver&agrave; fino a 108 kg, in funzione delle versioni.  Nuova Corsa 2019 verr&agrave; presentata nel corso dell&rsquo;estate, quando apriranno gli ordini e si preparer&agrave; alle prime consegne previste in autunno. La proposta elettrica, con batteria da 50 kWh, avr&agrave; un percorso parallelo al lancio dell&rsquo;utilitaria con motori termici. MENO 108 ALLA BILANCIA La costruzione in alluminio dei turbo benzina 1.2 litri e dei turbodiesel 1.5 litri, contribuisce a tagliare di 15 kg le masse in gioco rispetto alla Corsa E. Altri risparmi di avranno sui sedili, complessivamente 10 kg, dal cofano motore in alluminio (-2,4 kg). Cos&igrave;, la configurazione pi&ugrave; leggera di nuova Opel Corsa sar&agrave; da 980 kg. Una piuma, se consideriamo le dimensioni nell&rsquo;ordine dei 4,06 metri in lunghezza. I muletti di sviluppo sono nella fase conclusiva del percorso di perfezionamento. L&rsquo;inverno ha portato i dati delle prove in Lapponia, mentre a Russelsheim si lavorava alle verifiche sull&rsquo;elettronica di bordo e il comportamento in presenza di interferenze elettromagnetiche. STILE E FUNZIONE CON I LED A MATRICE ADATTIVI Avr&agrave; tratti stilistici marcati, dal frontale con i fari spigolosi e tecnologia IntelliLux adattiva, ovvero, l&rsquo;offerta di fari a matrice di LED e in grado di schermare porzioni della carreggiata per non abbagliare altri guidatori, conservando al tempo stesso la massima luminosit&agrave; in altre aree. Tratto distintivo dell'anteriore sar&agrave; anche la nervatura marcata al centro del cofano motore, abbinata alle due che dai montanti si raccordano sulla calandra. &ldquo;Cintura&rdquo; scolpita, un tratto che andr&agrave; a congiungersi sui fari posteriori, a sviluppo orizzontale e in un volume dal lunotto piuttosto inclinato in avanti. Nuova Peugeot 208 &egrave; anche elettrica Pochissimi particolari emergono dall&rsquo;ambiente interno, tra cui la leva del cambio in posizione piuttosto rialzata e vicina al volante. Quanto all&rsquo;infotainment potrebbero essere disponibili diverse &ldquo;taglie&rdquo; di display touch in funzione dell&rsquo;allestimento.       

La sesta generazione di Opel Corsa, i muletti di sviluppo sono nella fase conclusiva del percorso di perfezionamento, sar&agrave; molto pi&ugrave; leggera nonostante l'incremento delle dimensioni e offrir&agrave; i fari a LED a matrice adattivi. Prime consegne previste in autunno&nbsp;

Nuova Opel Corsa: svelati i primi dettagli

        La prima auto Opel spegne 120 candeline. Tanti sono gli anni passati, infatti, dal debutto della Patentmotorwagen, la prima vettura ad uscire dalla fabbrica tedesca di Ruesselsheim, il primo frutto del lavoro della Casa fondata nel 1962 da Adam Opel. Non a caso&nbsp;&ldquo;Democratizzare le tecnologie di vertice e renderle accessibili a tutti&rdquo; &egrave; sempre stato il motto della Opel.&nbsp; Nel corso degli anni, i prodotti Opel sono stati contraddistinti da continui progressi tecnici, a cominciare dai motori e i telai fino ai sistemi d&rsquo;assistenza alla guida. Fiore all&rsquo;occhiello per&ograve; sono sempre stati i sedili. Priorit&agrave; di Opel infatti &egrave; sempre stata la comodit&agrave; di passeggeri e guidatore, desiderosi di viaggiare in macchina rilassati.  Il concetto &egrave; ben presente sin dalla prima vettura, la Patentmotorwagen, che gi&agrave; nel 1899 montava i sedili in pelle. Le innovazioni introdotte da Opel sui suoi sedili coinvolgono tuttavia diversi modelli e differenti epoche. Come quando nel 1931 viene introdotta la regolazione longitudinale. O negli anni Cinquanta, con la Kapit&auml;n che si dota dei comodissimi sedili reclinabili. Fino alla fine degli anni Settanta, quando la Monza e la Senator presentano la regolazione in altezza. E i primi Duemila, che vedono nascere la Zafira e con essa il sistema di sedute Flex7. I sedili Opel ricevono anche dei riconoscimenti importanti: nel 2003 l&rsquo;associazione tedesca di esperti di postura (AGR) infatti conferisce la certificazione ufficiale. Il sedile &ldquo;certificato&rdquo; debutter&agrave; in seguito sulla Signum. Ancora oggi si possono ordinare modelli come Astra, Insignia e Grandland X con questi sedili ergonomici attivi, pluripremiati e ulteriormente sviluppati. Si arriva cos&igrave; fino ai giorni nostri, all&rsquo;Opel Grandland X, il SUV che rappresenta il perfetto connubio tra tecnologie e comfort per il passeggero. Grandland X infatti dispone di sistemi all&rsquo;avanguardia che rendono il viaggio un vero piacere. I sedili lato guidatore e passeggeri, ad esempio, si regolano in numerose direzioni e riscaldano a differenti temperature. Ancora pi&ugrave; comfort con i sedili anteriori ergonomici, disponibili anche in pelle e ventilati, e con i due sedili esterni posteriori, che possono riscaldarsi a loro volta.        

La priorit&agrave; del comfort per i passeggeri &egrave; stata presente in Casa Opel sin dalla sua prima auto, la Patentmotorwagen, prodotta nel 1899. Un continuo successo testimoniato oggi da Grandland X

Opel: sedili e comodità da 120 anni

Un itinerario tutto curve e tornanti che sembra disegnato per esaltare le caratteristiche della Opel Corsa GSi: &egrave; la strada in salita lunga 10 chilometri e mezzo che da Nembro porta a Selvino, una delle stazioni climatiche e sciistiche pi&ugrave; frequentate della provincia di Bergamo, teatro di due arrivi di tappa al Giro d&rsquo;Italia.    L&rsquo;acronimo GSi contraddistingue fin dal 1984 le versioni pepate della gamma Opel.  La Opel Corsa GSi&nbsp;monta sotto al cofano un&nbsp;1.4 turbo da 150 Cv e 220 nm di coppia. Con questo motore&nbsp;raggiunge i 100 km/h in 8,9 secondi&nbsp;e tocca i 207 km/h di velocit&agrave; massima. Un&rsquo;unit&agrave; adeguata a spingere i 1200 kg della piccola tedesca con un&rsquo;erogazione che non conosce ritardo e che si rivela elastica e bella piena dai 2500 al limitatore.    Ottimo il cambio manuale a sei rapporti dagli innesti precisi e corti. Il telaio sportivo con assetto ribassato &egrave; di derivazione OPC, mentre i&nbsp;freni a disco con le pinze rosse&nbsp;sono stati messi a punto sulla Nordschleife del Nurburbring. A completare il quadro assetto incollato a terra, cerchi in lega da 18 pollici e pneumatici Michelin Sport Pilot 4. 

La piccola tedesca, sviluppata al Nurburgring sotto la guida di Volker Strycek, Director Performance Cars and Motorsport di Opel, ha affrontato i tornanti della Val Seriana

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