        Prima di accogliere la nuova Huracan, nel 2024 con motorizzazione ibrida plug-in V8, &egrave; tempo per un ultimo esemplare specialissimo. Ribattezzata Lamborghini Huracan STO SC 10&deg; Anniversario, debutta in esemplare unico alle World Finals Lamborghini di Vallelunga. C'&egrave; la cura artigianale del reparto Lamborghini Ad Personam nel realizzare l'Opera Unica. C'&egrave;, per&ograve;, anche tanto contenuto tecnico, frutto dell'esperienza nelle corse.  La storia della Squadra Corse e la sfida in Hypercar La Squadra Corse Lamborghini compie 10 anni, nei quali ha vinto per tre volte di fila la 24 Ore di Daytona in Classe GTD e animato (vincendo) la categoria GT3. Nel 2024 ci sar&agrave; la sfida della Classe Hypercar, con il prototipo di LMDh Lamborghini SC63.&nbsp; Il richiamo alla Hypercar &egrave; nella livrea, con l'accostamento del colore nero Noctis al verde Mantis. La fascia Tricolore percorre longitudinalmente la Huracan STO SC 10&deg; Anniversario, mentre il kit aerodinamico &egrave; una novit&agrave; introdotta per incrementare la deportanza. Pi&ugrave; carico aero e aderenza meccanica &Egrave; il lavoro svolto dai due flics anteriori, installati su ciascun lato davanti alle ruote, pensati per aumentare la deportanza sull'avantreno. In coda, l'ala ha un'incidenza superiore di 3 gradi rispetto a una "normale" Huracan STO. Novit&agrave; tecniche che proseguono con il set di gomme Bridgestone su misura. Nascosti alla vista, poi, le modifiche profonde all'assetto. Gli ammortizzatori a controllo elettronico sono rimpiazzati da elementi regolabili a 4 vie, in compressione ed estensione, sia ad alta che bassa frequenza di smorzamento delle asperit&agrave;.&nbsp; Se il sound del motore V10 aspirato &egrave; amplificato dalla linea di scarico Akrapovic in titanio, l'intero pacchetto performance &egrave; realizzato in carbonio. All'interno, spazio al rivestimento in carbonio del pavimento, alla placca tra i sedili a certificare l'esemplare unico e alle cinture a quattro punti, su sedute in Alcantara nero Ade e inserti verde Fauns.       

Mentre a Sant'Agata proseguono i collaudi dell'erede ibrida V8 della Huracan, il reparto Ad Personam sviluppa un esemplare unico e con profonde modifiche aerodinamiche e di assetto

Lamborghini Huracan STO SC 10° Anniversario, auguri Squadra Corse

        Non una Lamborghini Countach qualunque. Oltre a essere una versione 25&deg; Anniversario del 1989 in colorazione Bianco Polo con interni abbinati (combinazione cromatica utilizzata per sole 12 unit&agrave;), l'esemplare protagonista dell'asta di Bonhams (in programma ad Abu Dhabi il prossimo 25 novembre) ha una storia a dir poco unica. Si tratta, infatti, dell'originale vettura semidistrutta da Leonardo DiCaprio nel film The Wolf of Wall Street: la scena di Jordan Belfort in preda alle allucinazioni da qualuude &egrave; entrata nella storia. Con l'auto, il fortunato acquirente ricever&agrave; anche alcuni preziosi memorabilia della pellicola, come i vestiti utilizzati dalla star durante la scena. Lamborghini Countach The Wolf of Wall Street all'asta La casa d'aste RM Sotheby's aveva annunciato, circa tre mesi fa, la messa all'asta di una delle due Lamborghini Countach utilizzate nel film campione d'incassi, in particolare quella in perfette condizioni. Nonostante il grande interesse da parte dei collezionisti, &egrave; proprio la Countach incidentata ad aver suscitato uno straordinario scalpore, proprio a causa dell'iconica sequenza - 3 minuti e 11 secondi di follia, con Leonardo DiCaprio-Jordan Belfort sotto droghe - e conseguenti danni provocati. Nonostante ci&ograve;, si stima che la supercar di Sant'Agata Bolognese potrebbe essere venduta da Bonhams per un valore compreso tra 1,4 e 1,9 milioni di euro.  Ma non &egrave; tutto. Il futuro proprietario di questo pezzo di storia automobilistica e cinematografica otterr&agrave;, infatti, alcuni oggetti a corredo della Lamborghini Countach. Si tratta di un pacchetto che include una serie di cimeli, nello specifico i vestiti indossati da DiCaprio nella scena dell'incidente, una sedia da regista autografata, un ciak autografato dal cast, felpe con cappuccio della troupe, DVD del film e certificati di autenticit&agrave;. Tali memorabilia, oltre a elevare il valore dell'auto, ne garantiscono la provenienza. L'Edizione 25&deg; Anniversario Disegnata dal grande Marcello Gandini e progettata dall'Ing. Paolo Stanzani, la Lamborghini Countach &egrave; una delle supercar pi&ugrave; celebri della storia dell'automobilismo per linea futuribile, iconiche portiere a elitra e propulsore V12 aspirato. La declinazione 25&deg; Anniversario, prodotta in soli 658 esemplari per celebrare i 25 anni della Casa italiana, rappresenta il canto del cigno del modello (sostituito dalla Diablo nel 1990): numerosi i miglioramenti tecnici - con circa 3.000 componenti riprogettati - ed estetiche, con soluzioni aerodinamiche ottenute con il contributo di Horacio Pagani. Come accennato, sono solo 12 le unit&agrave; prodotte in colorazione Bianco Polo abbinata a interni in pelle bianca: caratteristica che ha contribuito ad accrescerne notevolmente le quotazioni.        

Si tratta di uno dei due esemplari della supercar, in particolare quella distrutta da Leonardo DiCaprio nella celebre scena di The Wolf of Wall Street

Lamborghini Countach, all'asta quella di The Wolf of Wall Street!

        Cambio di location per la concessionaria Lamborghini di Roma, una delle 6 presenti in Italia assieme a Bari, Milano, Verona, Bergamo e Bologna. Il dealer capitolino della Casa di Sant'Agata si &egrave; spostato in via Tiburtina 1100, in un nuovo complesso, pi&ugrave; grande rispetto al precedente, composto da showroom, officina e un'area esclusivamente dedicata al pre-owned, per un totale di oltre 1.000 metri quadrati. Lamborghini, lo studio Ad Personam si rinnova All'inaugurazione, presente anche il CEO del Marchio, Stephan Winkelmann: "&Egrave; un vero piacere essere qui a Roma per inaugurare questo nuovo spazio espositivo. Come abbiamo sempre sostenuto, l&rsquo;Italia &egrave; un Paese chiave per Lamborghini ed iniziative come queste dimostrano quanto sia tangibile il nostro legame con il territorio"."In Italia il segmento dell'extra lusso &egrave; particolarmente affermato e da cinque anni abbiamo la possibilit&agrave; di rappresentare Lamborghini - affermano Fulvio Nobile e Rolando Cellitti, titolari di Lamborghini Roma -. Siamo onorati che Lamborghini ci abbia scelto e continui a credere in noi come concessionario partner e, a nome del nostro team, possiamo garantire che i clienti Lamborghini continueranno a ricevere un'assistenza clienti impeccabile che li continuer&agrave; ad accompagnare alla scoperta del brand e dell&rsquo;espansione della gamma prodotto". Da segnalare che all'interno della concessionaria &egrave; presente l'area Ad Personam, in cui i clienti possono creare una configurazione personalizzata per la propria nuova Lamborghini.  Lamborghini Roma, le supercar esposte Tra le auto esposte durante la serata inaugurale, erano presenti ovviamente alcuni dei modelli che hanno fatto la storia del Marchio come la Miura, la Murcielago, la Countach 25th Anniversary, la 400 GT Superleggera e la Diablo. Ovviamente presenti anche le vetture attuali, tra cui la nuovissima Revuelto, la Hurac&aacute;n Tecnica, STO e Sterrato, Urus Performante e Aventador S. Il prototipo esclusivo della Lamborghini Miura SV arriva a Bologna       

Il concessionario romano della Casa di Sant'Agata si sposta in Via Tiburtina 1100. All'inaugurazione, i modelli che hanno fatto la storia del Marchio, dalla Miura alla Revuelto

Lamborghini, che show a Roma: sfilano tutte le supercar più iconiche

        La Lamborghini Miura &egrave; senza dubbio uno dei modelli che hanno fatto la storia dell'automobilismo, italiano ed initernazionale. Tutti gli appassionati di motori conoscono questa iconica automobile ma in pochissimi sanno che, durante il processo di produzione, una collaborazione tra Ferruccio Lamborghini Marcello Gandini diede vita prototipo unico della Miura SV. Un esemplare sar&agrave; esposto al Salone Auto e Moto d'Epoca di Bologna, dal 26 al 29 ottobre 2023.  Nascita di un mito Il prototipo della Miura SV inizialmente faceva parte della collezione personale di Ferruccio Lamborghini. Ci&ograve; che lo rende unico &egrave; un dettaglio estetico che porta le famose "ciglia" che decorano i fanali anteriori. In soli quattro mesi, un team di ingegneri e designer, tra cui Gian Paolo Dallara, Giotto Bizzarrini e Paolo Stanzani, ha collaborato con lo stilista Marcello Gandini di Bertone per dare vita a questo modello. Il grande successo Al suo debutto nel 1967, la Miura SV era l'auto pi&ugrave; veloce del mondo, raggiungendo una velocit&agrave; massima di 280 km/h e un'accelerazione da 0 a 100 km/h in soli 6,7 secondi. La richiesta fu cos&igrave; massiccia che, nonostante la produzione prevista di una ventina di esemplari all'anno, Lamborghini consegn&ograve; ben 108 Miura nel solo 1967. Nel 1968, fu esposta al MoMa di New York e oggi il prototipo conservato presso il Museo di Funo di Argelato arriva a Bologna per la kermesse Auto e Moto d'Epoca. Ancora pi&ugrave; potenza Rispetto alle sue predecessori, le versioni P400 e P400S, montavano un motore V12 centrale potenziato di 15 CV, capace di erogare una potenza di 385 CV per sfrecciare su strada ad una velocit&agrave; massima di 290 km/h. Pagani verso Bologna, sar&agrave; ad Auto e Moto d&rsquo;Epoca       

L'esemplare, l'unico che porta le famose "ciglia" che decorano i fanali anteriori, verr&agrave; esposto al Salone Auto e Moto d'Epoca: faceva parte della collezione di Ferruccio Lamborghini

Il prototipo esclusivo della Lamborghini Miura SV arriva a Bologna

                Lo Studio Ad Personam di Lamborghini, divisione del marchio dedicata a tutti quei clienti che intendono rendere unica la propria supercar, si rinnova dando vita a uno spazio pi&ugrave; grande e fortemente orientato alla digitalizzazione. Situato nella storica sede di Sant'Agata Bolognese, dove vengono prodotte tutte le supercar del Toro, lo Studio rappresenta un ulteriore passo verso il futuro: la fusione tra il mondo fisico e quello digitale, infatti, d&agrave; vita a una nuova esperienza di personalizzazione che Lamborghini definisce "phygital". Lamborghini Ad Personam, lo Studio si espande  In termini pratici, il rinnovamento dello Studio Ad Personam si traduce in un raddoppiamento degli spazi, che passano da 90 mq a ben 180 mq. Questa ampliata superficie rappresenta la crescente attenzione di Lamborghini alle esigenze e ai desideri dei suoi clienti. E a proposito di clientela, l'attenzione al dettaglio di Lamborghini non si limita ai veicoli: anche l'ambiente dello Studio Ad Personam &egrave; stato pensato per rispecchiare l'essenza del marchio, offrendo un'atmosfera di lusso ed esclusivit&agrave;. Federico Foschini, Chief Sales &amp; Marketing Officer di Lamborghini, ha sottolineato l'importanza del progetto Ad Personam affermando: &ldquo;Con lo Studio Ad Personam offriamo un&rsquo;esperienza esclusiva e irripetibile, rappresentata dalla possibilit&agrave; di personalizzare la propria vettura in ogni dettaglio rendendola unica&rdquo;. Esperienza phygital: il virtuale incontra il reale Una delle caratteristiche distintive del rinnovato Studio Ad Personam &egrave; la sua capacit&agrave; di offrire ai clienti un&rsquo;esperienza "phygital", ovvero una combinazione di elementi fisici e digitali. Il cliente pu&ograve;, infatti, toccare con mano i materiali, sentirne ll'odore, ascoltare il suono dei motori e visualizzare contenuti multimediali esclusivi, tutto in un unico spazio fisico. L'esperienza inizia presso uno dei dealer Lamborghini nel mondo e culmina con una giornata dedicata presso lo Studio Ad Personam, dove il cliente pu&ograve; personalizzare la sua vettura in ogni dettaglio. La tecnologia gioca un ruolo fondamentale in questo processo. Oltre alla possibilit&agrave; di esplorare fisicamente i materiali e le opzioni, i clienti possono anche utilizzare l'Ad Personam Virtual Studio. Questa piattaforma digitale consente ai clienti di iniziare il processo di personalizzazione online, per poi trasferire quelle scelte nel mondo fisico quando visitano lo Studio.  Infinite opzioni di personalizzazione La personalizzazione non conosce limiti: dai colori esterni della vettura, ai materiali dei rivestimenti interni, fino alle scelte di dettagli ed elementi come i filati per cuciture e ricami. Marco Valentini, Responsabile del Team Ad Personam, ha espresso con entusiasmo la dedizione di Lamborghini al progetto: &ldquo;L&rsquo;esposizione nello Studio di una gamma di 400 tonalit&agrave; diverse in forma di silhouette vettura dimostra attenzione maniacale e dedizione che mettiamo in questo progetto&rdquo;.               

La divisione dedicata alle personalizzazioni della Casa di Sant'Agata Bolognese raddoppia gli spazi, puntando sulla digitalizzazione

Lamborghini, lo studio Ad Personam si rinnova

Introdotta sul mercato la Revuelto, primo esercizio sul tema ibrido plug-in in casa Lamborghini, c&#39;&egrave; una gamma alla quale dare &quot;la scossa&quot;. Arriveranno nel 2024 la Urus PHEV e l&#39;erede della Lamborghini Huracan. Ovviamente, l&#39;ibrido plug-in approder&agrave; anche sul modello che, forse, pi&ugrave; di tutti simboleggia il corso della casa di Sant&#39;Agata Bolognese dal 2015 a oggi.  Addio allo storico V10 aspirato, sar&agrave; con ogni probabilit&agrave; uno schema composto dal motore V8 benzina e la componente elettrica a dar vita all&#39;ibrido plug-in. Se scopriremo un V8 aspirato o, pi&ugrave; probabilmente, turbocompresso, lo dir&agrave; la presentazione del modello, attesa nella seconda met&agrave; del 2024.     &nbsp;   &nbsp;  &nbsp;    &nbsp;     Visualizza questo post su Instagram   Un post condiviso da Stephen Hancock (@the_carspy)      Design, scelte differenti a partire dal frontale  Un percorso verso il quale si procede con gli avvistamenti dei muletti su strada. Quello realizzato da Stephen Hancock (su Instagram con the_carspy) offre una visione nitidissima di alcune soluzioni di stile.  Provano a deviare l&#39;attenzione gli adesivi dei fari anteriori in stile Gallardo, dove in realt&agrave; la supercar sfoggia fari a sviluppo orizzontale e molto sottili. Due tagli che promettono bene negli stilemi del progetto, completati da fari supplementari alle estremit&agrave; della fascia anteriore, che assolvono al ruolo di luci diurne a led e frecce. Elementi dal design esagonale (ispirati alle forme della Essenza SCV12), geometria che &egrave; prevedibile ritroveremo sulla fiancata nel disegno della linea di cintura.  Un altro particolare evidenziato dal muletto - dietro al quale si intravede una Urus con uguale sticker simbolo del powertrain ibrido - &egrave; il tetto scavato nella porzione centrale.&nbsp;  Prese d&#39;aria tutte ricollocate  Continuando con le differenze stilistiche e di progetto della &quot;nuova&quot; Lamborghini Huracan ibrida plug-in (sottolineiamo come il nome sar&agrave; diverso dall&#39;attuale modello), Lamborghini ha rivisto la configurazione delle prese d&#39;aria in coda, non pi&ugrave; accorpate ai lati della cellula abitacolo ma con una serie di aperture dalle funzioni differenziate: prese dietro le vetrature laterali, altre installate davanti allo spoiler, altre ancora davanti alle ruote posteriori.  Senza dimenticare il raffreddamento garantito alle masse radianti sul muso e il prevedibile sfogo d&#39;aria calda mascherato dalla cover applicata sul cofano anteriore. Motore V8 a parte, vi &egrave; tutta l&#39;elettronica della parte elettrica e la batteria da tenere sotto controllo nella gestione termica. 

Non cambiano le proporzioni della supercar posizionata nel cuore dell&#39;offerta Lamborghini ma sono evidenti le scelte di stile inedite che l&#39;ibrida plug-in porter&agrave; al debutto nel 2024

Nuova Lamborghini Huracan ibrida plug-in, tutto un altro stile

Un vero missile! Una &ldquo;bestia&rdquo; che per&ograve; si riesce a gestire bene&nbsp; grazie alla sofisticata elettronica di bordo. La nuova Lamborghini Revuelto, prima supercar ibrida del marchio bolognese e prima Lambo a sfondare il muro dei mille cavalli, &egrave; davvero scioccante. Per quanto va forte ma anche per quanto sia agile e facile da controllare nelle curve. Anche alle velocit&agrave; pi&ugrave; estreme.  AUTO &egrave; stata tra le prime fortunate testate giornalistiche ad aver potuto guidare dal vero la nuova Lamborghini V12. Cosa che finora non &egrave; stata possibile nemmeno ai clienti che hanno pagato la bellezza di 515mila euro per acquistarla a scatola chiusa e che non la riceveranno prima del 2024. Perci&ograve; vi possiamo raccontare dal vero che sensazioni trasmette.    La prova a Vallelunga  Il test con la Revuelto non si &egrave; svolto su strada ma in pista, all&rsquo;autodromo di Vallelunga. Un tracciato di 4,085 km misto-veloce con un paio di lunghi rettifili ma che alterna anche curve veloci a curve lente, anzi lentissime. Dove la Revuelto, contrariamente alle attese, esalta se stessa ed esalta pure chi guida.  Revuelto in spagnolo vuol dire ribelle. Mai nome fu pi&ugrave; adatto per questa hypercar dalla potenza mostruosa. Era il nome di un toro di fine &lsquo;800 che volle ribellarsi al destino scritto per lui nella corrida saltando nelle tribune della Plaza de Toros e seminando il panico fra gli spettatori. La Lambo Revuelto &egrave; ugualmente rabbiosa ma si lascia anche domare grazie ai numerosi sistemi elettronici di cui &egrave; imbottita.  Lamborghini Revuelto, design e scheda tecnica  Ha ben quattro motori: tre elettrici e il classico V12 che per&ograve; &egrave; stato completamente rivisto. &Egrave; rimasta la cilindrata di 6,5 litri ma &eacute; stato innalzato di quasi mille giri il regime di rotazione che tocca i 9.250 giri. Cos&igrave; il V12 arriva d erogare la bella potenza di 825 cavalli si cui si aggiungono altri 140 kW (190 cv) prodotti dai tre motori elettrici. Per un totale di 1015 cavalli complessivi.  Il design della Revuelto &egrave; aggressivo e mozzafiato: &laquo;L&rsquo;ho disegnata come fosse un&rsquo;astronave dello spazio&raquo;, ha detto Mitja Borkert il capo del Centro Stile. Mentre Rouven Mohr, il direttore tecnico di Lamborghini ci ha tenuto a sottolineare che la nuova Revuelto ha un telaio in fibra di carbonio il 10% pi&ugrave; leggero della Aventador e il 25% pi&ugrave; rigido e che l&rsquo;auto genera il 60% in pi&ugrave; di efficienza aerodinamica. Accelera da 0 a 100 km/h in appena 2,5 secondi e la velocit&agrave; massima &egrave; superiore ai 350 km orari.  Cos&igrave; tanta cavalleria potrebbe spaventare chiunque, ma la Revuelto sfrutta sofisticati sistemi elettronici per imbrigliare bene la sua cavalleria e renderla accessibile a tutti. Due dei motori elettrici muovono le ruote anteriori: non soltanto spingono l&rsquo;auto in avanti ma contribuiscono a stabilizzarla in ingresso curva generando un effetto torque vectoring. Vuol dire, in pratica, che i due motori elettrici di sinistra e di destra (110 kW ciascuno) rallentando la rotazione delle ruote davanti in modo asimmetrico, aiutano la macchina a guadagnare direzionalit&agrave; in ingresso di curva. Di fatto l&rsquo;inserimento in curva, anche arrivando ad alta velocit&agrave; e frenando forte, &egrave; molto neutro. La macchina sembra girare sui binari. Nonostante sia una trazione integrale, non &ldquo;smusa&rdquo; come succede con le tradizionali 4x4 &ldquo;meccaniche&rdquo;.  Le sensazioni alla guida  Ce ne siano resi conto dal vero in alcune curve impegnative di Vallelunga, come i Cimini o la Campagnano. Dove dal rettifilo precedente si arriva ad oltre 250 km orari e frenando forte e scaldando tre marce e rilasciando il freno a met&agrave;, la Revuelto inizia a girare con dolcezza verso la corda della curva senza sottosterzare.  Agilissima poi la Revuelto si rivela nel misto di Vallelunga (curva Semaforo, Tornantino ed esse) dove l&rsquo;auto diventa maneggevolissima nonostante abbia un passo di 2,779 metri&nbsp;&egrave; una lunghezza che di 4,95 metri. Guidandola ci si dimentica di quanto sia lunga e ingombrante, e invece ruotando lo sterzo si riesce a farla girare agilmente andando a corda, richiamarla e fare la curva successiva in direzione opposta senza grosso impegno. Parte del merito in questo caso &egrave; anche delle ruote sterzanti posteriori che contribuiscono a stabilizzare la macchina sulle curve veloci e farla girare rapidamente in quelle pi&ugrave; strette.  In accelerazione l&rsquo;auto &egrave; rapidissima. Manco dirlo. Alla potenza spaventosa del motore si abbina una coppia motrice elevata generata dai tre motori elettrici che aumentano la progressione. I numeri dichiarati parlando di 2.5 secondi per accelerare da 0 a 100 kWh e di 7 secondi per toccare i 200 da fermo. Ma pi&ugrave; dei numeri conta la sensazione fisica che abbiamo provato. Quando si schiaccia il gas a fondo la Revuelto &egrave; brutale perch&eacute; mille cavalli sono pur sempre mille cavalli. Specie se aiutati dalla coppia istantanea dei motori elettrici.  Volete sapere la sensazione pi&ugrave; incredibile che abbiamo provato guidando questa Lambo Revuelto sulla pista di Vallelunga e schiacciando il gas a fondo in uscita di ogni curva? Ci &egrave; sembrato quasi che la conformazione del circuito fosse cambiata! Che i rettifili si fossero accorciati. Per come la Revuelto sia stata capace di catapultarci in avanti all&rsquo;uscita di ogni curva divorando l&rsquo;asfalto in fretta.    Revuelto, non solo missile da pista  Ma la Revuelto &egrave; anche una supercar a due facce. Non &egrave; soltanto un&rsquo;auto estrema per i patiti dei track days che vogliono &ldquo;spremerla&rdquo; in circuito. Grazie alla propulsione ibrida ha assunto una doppia personalit&agrave;: su pista &egrave; una belva a cui il motore V12 aspirato regala una sonorit&agrave; impagabile ormai in un&rsquo;epoca di motori turbo dal sound soffocato; ma basta impostare il manettino motore (sul volante) in posizione &ldquo;strada&rdquo; che la Revuelto diventa dolcissima e tranquilla. Si viaggia a bassa velocit&agrave; in modo confortevole. Anche perch&eacute; l&rsquo;intero abitacolo e carrozzeria sono stati ridisegnati rispetto alla Aventador per renderla pi&uacute; comoda e accessibile. Le porte a forbice sono pi&ugrave; disassate quando si aprono verso l&rsquo;esterno facilitando l&rsquo;accesso. Inoltre il brancardo (cio&egrave; la sporgenza del telaio in basso sul pavimento) &egrave; stato dimezzato in sporgenza e la linea del tetto &egrave; stata alzata di qualche centimetro. Cos&igrave; sulla Revuelto si entra molto pi&ugrave; comodamente rispetto alle altre supercar Lamborghini. E senza sbattere la testa contro il montante. E ci si siede pi&ugrave; comodamente senza avvertire il tetto che ti sfiora la testa come accadeva con l&rsquo;Aventador.  L&#39;anima elettrica della Revuelto  E L&rsquo;elettrico direte voi? Quello c&rsquo;&egrave; e funziona egregiamente. La Revuelto &egrave; una ibrida plug-in con batteria da&nbsp;3,8 kWh collocata nel tunnel centrale. Basta spostare il manettino motore in posizione &ldquo;citt&agrave;&rdquo; che la Revuelto si mette a marciare in puro elettrico. E siccome c&rsquo;&egrave; un propulsore elettrico anche sul cambio posteriore in aggiunta ai due anteriori, la Revuelto diventa l&rsquo;unica elettrica che pu&ograve; marciare in elettrico puro con quattro ruote motrici (differenza della Ferrari SF90).  La curiosit&agrave; &egrave; che pur essendo di fatto una ibrida plug-in, non c&rsquo;&egrave; quasi necessit&agrave; di ricaricarla alla spina. Tanti &egrave; vero che la presa di ricarica non &egrave; sul fianco come tutte le Phev, ma sotto il cofano. Scomodo accedervi. Ma in realt&agrave; serve poco. Perch&eacute; la particolare gestione del motore permette al V12 della Revuelto di ricaricare le batterie con il surplus di potenza che viene generato dal propulsore termico. In modo trasparente e impercettibile per chi guida. Noi abbiamo coperto nei vari stint ogni volta 4/5 giri della pista di Vallelunga a massima velocit&agrave; e la batteria invece di andare a zero rimaneva sempre carica circa a met&agrave;. Se poi volete guidare a bassa velocit&agrave; basta impostare il manettino dell&rsquo;ibrido (che &egrave; sulla razza destra del volante) in posizione &ldquo;recharge&rdquo; invece che hybrid o performance che la gestione elettrica del motore ricarica pi&ugrave; in fretta la batteria.  Con queste strategie di utilizzo l&rsquo;accumulatore agli ioni di litio non si scarica praticamente mai, perci&ograve; non serve andare alla spina della colonnina per ricaricare l&rsquo;auto. Se invece circolate in modalit&agrave; elettrica pura, la batteria vi far&agrave; percorrere al massimo una decina di km e poi il sistema di bordo riavvier&agrave; il motore per ricaricarla.  La cosa di cui Lamborghini va orgogliosa &egrave; che con quest&rsquo;auto ha mantenuto il sound e il prestigio del motore 12 cilindri aspirato che ha sempre fatto la storia di Lambo, ha raggiunto prestazioni nettamente superiori a quelle della Aventador perch&eacute; la Revuelto sviluppa il 30% di potenza ma nello stesso tempo l&rsquo;auto riesce a ridurre del 35% le emissioni di CO2. Il futuro Lambo &egrave; questo. E nei prossimi due anni questa tecnologia ibrida plug-in arriver&agrave; anche sulla Urus e sull&rsquo;erede della Hurac&aacute;n. 

Lamborghini mantiene il suo V12 e con la spinta elettrica diventa una bestia da oltre 1000 cavalli

Lamborghini Revuelto, la prova del &quot;missile&quot; di Sant&#39;Agata

        Per chi non la conoscesse, Cannonball &egrave; un evento automobilistico che raduna centinaia di proprietari di supercar da ogni parte del mondo, con l&rsquo;intento di esporre e guardare i modelli pi&ugrave; ricercati e sportivi del pianeta. Nel corso del recente evento tenutosi in Irlanda, &egrave; stato reso noto di un partecipante che, in ritardo rispetto alla cordata delle altre auto, ha cercato di colmare il divario con il gruppo aumentando in maniera sconsiderata la velocit&agrave;. &Egrave; stato, infatti, sorpreso a oltre 215 km/h con la sua Lamborghini e le conseguenze previste dalla legge irlandese risultano piuttosto pesanti. &ldquo;Beccato&rdquo; dall'autovelox con Lamborghini Huracan EVO La polizia locale ha comunicato la notizia tramite le pagine istituzionali, venendo poi ricondivisa in maniera esponenziale su molteplici social network. L&rsquo;uomo al volante della vettura &ndash; presumibilmente una Huracan Evo grigia opaca &ndash; si chiama James Wall ed &egrave; stato sorpreso sulla N17, nella contea di Mayo, ad oltre 217 km/h su un tratto autostradale il cui limite &egrave; di soli 100 km/h. Raddoppiando la soglia massima di velocit&agrave; consentita, &egrave; scattato il procedimento penale, oltre a una salatissima multa da 5.000 sterline. L&rsquo;uomo &egrave; stato successivamente arrestato dalle autorit&agrave;, con immediata revoca della patente e sequestro del veicolo.  L&rsquo;accusa delle autorit&agrave; Nel post Twitter (ormai X) delle autorit&agrave; locali, si legge la descrizione ironica che cita: &ldquo;ci vedremo presto in tribunale&rdquo;. L&rsquo;uomo &egrave; stato, infatti, citato in tribunale dalla contea di Mayo con l&rsquo;accusa di guida spericolata, superamento del limite di velocit&agrave; e altri capi. Ancor pi&ugrave; esilarante la risposta dell&rsquo;uomo: &ldquo;Non ho nulla da aggiungere, mi dispiace: mi sono solo fatto prendere dal momento&rdquo;. Al termine dell&rsquo;udienza, l&rsquo;uomo &egrave; stato rilasciato previa cauzione di circa 500 sterline, in attesa dell&rsquo;udienza definitiva fissata per il 17 ottobre. Secondo alcune ricostruzioni, l&rsquo;uomo rischierebbe anche sei mesi di reclusione, oltre alla multa gi&agrave; pagata presso l&rsquo;ufficio della Contea. Sembra per&ograve; che la Cannonball irlandese abbia mietuto altre vittime quella giornata. La stessa pagina social mostra anche altri rilevamenti ben superiori ai 100 km/h, sempre nello stesso tratto e, tra questi, figura anche un&rsquo;altra Lamborghini Huracan STO&nbsp;(in foto qui sotto) a ben 159 km/h. Non sono per&ograve; state menzionate altre persone nelle comunicazioni della polizia.        

L'inglese alla guida della sua Huracan EVO ha rivecuto una multa da oltre 5.000 sterline, con il rischio di sei mesi di reclusione

Con la Lamborghini in autostrada a 217 km/h: arrestato

        Un impressionante incidente stradale ha scosso il tranquillo quartiere di Bagnoli, nella periferia ovest di Napoli, quando una Lamborghini, presa a noleggio, si &egrave; schiantata contro un muro, spezzandosi letteralmente in due parti. Il video dell'incidente &egrave; stato pubblicato dall'ex consigliere comunale di Napoli, Francesco Borrelli, ora deputato per Alleanza-Verdi, come un monito sugli effetti devastanti della guida ad alta velocit&agrave;. Le immagini mostrano chiaramente come il veicolo da sogno si sia trasformato in un ammasso di rottami in pochi istanti. Lamborghini Countach abbandonata a Dubai, cimitero delle supercar  Patente sospesa e denuncia in arrivo per conducente Il conducente, un giovane di 27 anni che stava rientrando dopo una serata in discoteca, fortunatamente ha riportato solo lievi ferite e ha ricevuto una prognosi di 30 giorni. Ma la patente di guida gli &egrave; stata ritirata e sar&agrave; denunciato per il rifiuto di sottoporsi ai test di alcol e droga. Nonostante lo stato della Lambo il passeggero &egrave; uscito praticamente illeso, riportando solo lievi contusioni. L'incidente ha sollevato domande importanti sulla sicurezza stradale e sulla necessit&agrave; di rafforzare le leggi contro la guida ad alta velocit&agrave;. La Lamborghini si &egrave; letteralmente ridotta in pezzi, dimostrando quanto sia pericoloso mettersi alla guida di un'auto ad alte prestazioni senza rispettare i limiti di velocit&agrave; e a dire il vero anche quanto siano ben ingegnerizzate le vetture di Sant&rsquo;Agata Bolognese.  Sicurezza stradale, una riflessione doverosa La pubblicazione del video dall'ex consigliere comunale &egrave; servita da monito e promemoria che la velocit&agrave; eccessiva pu&ograve; avere conseguenze devastanti. La speranza &egrave; che questo incidente possa servire come catalizzatore per una maggiore consapevolezza sull&rsquo;importanza della sicurezza stradale e un rafforzamento delle leggi che scoraggiano la guida ad alta velocit&agrave;. &nbsp;       

La super sportiva a pezzi dopo lo scontro avvenuto a Bagnoli. Pilota e passeggero salvi per miracolo

Drammatico incidente a Napoli: Lamborghini si spezza letteralmente in due

        Le auto abbandonate fanno sempre notizia. Come la storia della Ferrari F40 appartenuta al figlio di Saddam Hussein, Uday e rimasta per anni sepolta dalla polvere in un capannone in Iraq. Sotto la polvere ci &egrave; rimasta anche una Lamborghini Countach, supercar icona degli anni &rsquo;80 che ancora fa emozionare gli appassionati. A scovarla &egrave; stata Supercarblondie, vlogger australiana - ma con sede a Dubai - con un canale YouTube da oltre 15 milioni di iscritti. Ed &egrave; proprio a Dubai che la bionda Alexandra ha rinvenuto la Countach.  Dubai e le supercar Dubai &egrave; stata rinominata &ldquo;cimitero di supercar&rdquo;. La storia ve l&rsquo;avevamo gi&agrave; raccontata in passato. Molte auto appartengono a ex militari che vanno a Dubai, o ad Abu Dhabi, in cerca di un lavoro pi&ugrave; remunerativo. E con i primi soldi arriva anche la voglia di sfoggiare auto di lusso. Ma presto si rendono conto quanto sia difficile&nbsp;tenere il passo con il costo della vita in questi paes, dove il mancato pagamento di qualsiasi debito &egrave; un reato penale e chi non riesce a ripagare i prestiti, finisce in prigione. E per evitarla la via pi&ugrave; facile e la fuga, lasciando dietro di s&eacute; anche le auto. Countach da riparare? Tornando alla Countach, non stupisce che sia l&rsquo;ennesima scoperta di Supercarblondie, che spesso va alla ricerca di auto di lusso e supercar abbandonate. La vettura in questione non &egrave; proprio messa bene, come si pu&ograve; vedere dalle foto postate dalla vlogger: oltre a polvere e sabbia che si sono accumulate sulla carrozzeria, la vettura ha le ruote completamente distrutte e di certo ci sono anche problemi alla meccanica. Vale la pena ripararla? Difficile dirlo, non potendo stimare i danni esatti. Certo &egrave; che se rimessa a nuovo, la Lamborghini Countach potrebbe valere parecchio, arrivando fino al milione di euro. Un tesoro di oltre 200 auto abbandonate in un capannone       

Una nota vlogger appassionata di motori ha ritrovato la vettura icona degli anni &rsquo;80: condizione non buone, ma chiss&agrave; quanto potrebbe valere

Lamborghini Countach abbandonata a Dubai, cimitero delle supercar

        Presentata per la prima volta al Salone dell'Auto di Ginevra del 2012 (un anno dopo l&rsquo;unveiling del modello base), la Lamborghini Aventador J &egrave;, senza dubbio, la versione pi&ugrave; spettacolare della gamma Aventador. Prodotta in un unico esemplare, l&rsquo;esclusiva speedster portava il concetto della supercar V12 (design, prestazioni e innovazioni tecnologiche ai vertici) a un livello ancora superiore. La barchetta da oltre 2 milioni di euro &ndash; anche se il proprietario ha rifiutato un&rsquo;offerta di ben 10 milioni &ndash; &egrave; tornata recentemente al centro dell&rsquo;attenzione per alcuni video che la ritraggono in tutto il suo splendore a Marbella, in Spagna. Lamborghini Aventador J su strada, i video  Avvistare l&rsquo;unico esemplare di Aventador J non &egrave; certo cosa facile: poche, infatti, le testimonianze foto e video negli 11 anni trascorsi dalla presentazione. Per questo, la presenza della vettura sulle strade pubbliche di Marbella, in Spagna, ha destato un certo scalpore tra appassionati e &ldquo;car spotters&rdquo;, riuniti in occasione di un evento organizzato dal Supercar Owners Circle, al quale il proprietario della one-off ha partecipato. Nei video caricati su YouTube da Automotive Mike e TFJJ possiamo ammirare la speedster, identica al giorno della presentazione a livello di configurazione, sfilare per le strade della citt&agrave; spagnola: sebbene l&rsquo;auto proceda a bassa velocit&agrave;, il sound del propulsore V12 da 6,5 litri e 700 cv risuona inconfondibile, amplificato dallo scarico dedicato con quadruplo terminale centrale.  Lambo Aventador J, com'&egrave; fatta Rispetto alla versione &ldquo;base&rdquo;, &nbsp;l'Aventador J &egrave; stata oggetto di numerose modifiche a livello strutturale: innanzitutto, per sopperire alla mancanza del tetto, la Casa italiana ha apportato alcune modifiche alla monoscocca in fibra di carbonio. Sono stati rimossi, inoltre, parabrezza &ndash; sostituito da due piccoli deflettori in vetro scuro - e finestrini. Elemento caratteristico, oltre all&rsquo;ampio alettone posteriore in carbonio con supporti a collo di cigno, lo specchietto retrovisore centrale fissato alla plancia. Infine, oltre allo scarico gi&agrave; menzionato, la barchetta si distingue per cerchi da 20 pollici ed elementi interni unici come i sedili in carbonio forgiato. Lamborghini, la rivoluzione elettrica parte da Lanzador       

L'unica Aventador J, speedster V12 da 700 cavalli, &egrave; stata filmata in occasione di un evento organizzato dal Supercar Owners Circle a Marbella

Lamborghini Aventador J, la one-off avvistata in Spagna VIDEO

        Con i suoi 1.015 cavalli &egrave; la Lamborghini stradale pi&ugrave; potente mai costruita, nonch&eacute; la prima ad adottare un powertrain ibrido ricaricabile che lavora insieme al tradizionale V12 a benzina. La nuova Revuelto&nbsp;&egrave; grande protagonista di Motorfest, nuovo capitolo della saga videoludica The Crew. Ed &egrave; in buona compagnia: il nuovo titolo di Ubisoft, in uscita il 14 settembre, include infatti oltre 600 tra automobili, moto, barche e perfino aerei. Con Lamborghini che gioca da top player con una vasta gamma di modelli, sia d&rsquo;epoca che moderni e anche un motoscafo, il Tecnomar for Lamborghini 63, e ovviamente la nuova Revuelto, a cui &egrave; stato affidato il ruolo di &ldquo;hero car&rdquo; del gioco. Lamborghini, la rivoluzione elettrica parte da Lanzador  Lamborghini e le altre: le supercar di Motorfest E non &egrave; un caso che Ubisoft, per presentare The Crew Motorfest in Italia, abbia deciso di collaborare proprio con Lamborghini. Che ha messo a disposizione una location unica nella sede della Iron Lynx, la scuderia che gestisce le vetture da corsa del Toro, a pochi passi dalla fabbrica del di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Ancora una volta, a catalizzare l&rsquo;attenzione, &egrave; stata la Revuelto, stavolta in carne e ossa, nel suo colore di lancio Arancio Apodis, lo stesso in cui appare nella copertina del videogioco. Considerando sia le auto che altri tipi di veicoli, sono ben 600 i mezzi presenti in The Crew: Motorfest, suddivisi in diverse categorie a cui sono riservate differenti tipologie di gare, definite da Ubisoft &ldquo;playlist&rdquo;: si va dalle auto classiche (che includono modelli come Lamborghini Miura, Ferrari F40 e Shelby Cobra 427) ai mezzi da off-road (come Ford Bronco, Jeep Wrangler e Land Rover Defender) passando per le JDM, ovvero le sportive made in Japan (Nissan Skyline, Mazda RX-7, Toyota Supra eccetera) e cos&igrave; via. Lamborghini, in totale, conta ben 25 auto disponibili per i giocatori, dalla Urus alla Reventon, oltre al gi&agrave; citato motoscafo Tecnomar. E anche la natura delle gare e degli eventi &egrave; estremamente varia: si va dalle classiche gare su circuito a quelle su strada, fino a insidiosi percorsi off-road, tutte nell&rsquo;esotico scenario delle isole Hawaii. Un gioco ricco e complesso che ha richiesto una lunga fase di sviluppo durata circa 4 anni, come ci hanno spiegato St&eacute;phane Beley e Julien Hummer, direttori creativi di The Crew Motorfest. Che poi hanno sottolineato l&rsquo;importanza di collaborare direttamente con le Case automobilistiche rappresentate nel gioco: &ldquo;Abbiamo oltre 600 mezzi nel gioco, e ognuno ha delle caratteristiche specifiche. I dati delle vetture reali sono fondamentali per integrare ogni vettura e renderla diversa rispetto alle altre&rdquo;. Un lavoro fondamentale anche quando si parla di vetture ibride, come la Revuelto, ed elettriche. &ldquo;Ogni auto &egrave; super complessa e rappresenta una sfida per il team di programmatori: il rendering delle vetture, l&rsquo;handling, l&rsquo;online&hellip; molti aspetti sono complessi&rdquo;. Lamborghini Gallardo, storia della prima V10 del Toro Revuelto, l'astronave made in Sant'Agata Lanciata lo scorso anno per prendere il posto della Aventador, la Revuelto rappresenta una pietra miliare per la Casa italiana: si tratta infatti della prima vettura ibrida plug-in mai prodotta in serie da Lamborghini, con ben tre motori elettrici a coadiuvare il V12 che comunque resta protagonista indiscusso. Il powertrain ibrido, pur facendo salire sensibilmente l&rsquo;asticella della bilancia, permette alla potenza di crescere dai 780 cavalli della Aventador Ultimae, la pi&ugrave; potente ed estrema, fino ai ben 1.015 della Revuelto. Che a livello di prestazioni esprime una velocit&agrave; massima di 350 km/h e un&rsquo;accelerazione 0-100 in appena 2&rdquo;5 (ne servono invece 7 per passare da fermi a 200 orari). Con la possibilit&agrave;, qualora non si voglia risvegliare il ruggente 12 cilindri, di percorrere circa 10 chilometri in modalit&agrave; full electric. Ma la Revuelto &egrave; estrema anche nell&rsquo;aspetto, curato per ottenere la migliore aerodinamica possibile ma anche per rendere questa supercar inconfondibile e pi&ugrave; aggressiva di qualsiasi altra. Tanto che Mitja Borkert, il designer che ha curato lo stile della Revuelto, l&rsquo;aveva definita &ldquo;un&rsquo;astronave venuta dallo spazio&rdquo;. Sempre Borkert, intervenuto al lancio di The Crew Motorfest, ha spiegato come &egrave; nata la nuova V12 del Toro: &ldquo;Tutto parte dalla definizione della silhouette e delle proporzione, che rappresentano il momento cruciale dello sviluppo del design. Per la Revuelto abbiamo realizzato infiniti sketch e decine di modelli in scala, ma fin dall&rsquo;inizio avevamo in mente il tema degli esagoni e delle Y, gi&agrave; proposte sulla concept Terzo Millennio e sulla serie limitata Si&agrave;n&rdquo;. Progettare la Revuelto &egrave; stato un grande lavoro ma anche divertente, ha spiegato ancora Borkert. Che poi ha voluto sottolineare l&rsquo;importanza della componente umana quando si parla di design: &ldquo;La gente pensa che le auto siano fatte dal computer, ma &egrave; fondamentale la passione e il talento dei designer. Le IA? Creano auto generiche, dubito che riescano a comprendere l&rsquo;heritage, la storia e la tradizione di un Marchio come Lamborghini. Dobbiamo umanizzare il design&rdquo; ha spiegato il capo del centro stile della Casa del Toro. The Crew Motorfest pronto al lancio La Revuelto e le altre supercar da sogno protagoniste di The Crew Motorfest saranno disponibili per i giocatori a partire dal 14 settembre su PC, Xbox, PS4 e PS5. Dal 14 al 17 settembre, inoltre, sar&agrave; possibile effettuare una prova gratuita del gioco di 5 ore, in cui tutti i progressi resteranno salvati qualora si decida poi di acquistarlo.        

L'ultima nata in casa Lamborghini, l'ibrida V12 Revuelto, &egrave; la "hero car" del nuovo capitolo della saga di Ubisoft, insieme ad altri 600 mezzi tra supercar, moto, barche e aerei

Lamborghini e The Crew, Revuelto protagonista nel nuovo Motorfest

        Nel cuore della campagna inglese, dove storia e tradizione si incontrano, il Blenheim Palace ha visto sfilare, dal 30 agosto al 2 settembre, le icone Lamborghini, in occasione del 60&deg; anniversario della casa automobilistica italiana. Ospite d'eccezione del Salon Priv&eacute; la Lamborghini Revuelto, prima ibrida (HPEV, &ldquo;High Performance Electrified Vehicle&rdquo;) del marchio, che promette di segnare una svolta nell'industria automobilistica sportiva di lusso unendo la tradizione del motore endotermico e l'innovazione elettrica. Ad accompagnare la nuova supercar elettrificata oltre 60 modelli spinti dall&rsquo;iconico V12 aspirato, tra cui bolidi del passato come Diablo e Urraco. Revuelto: la potenza incontra l'innovazione  Svelata a marzo e con ordini che coprono gi&agrave; due anni di produzione, la Revuelto &egrave; il simbolo dell&rsquo;evoluzione Lamborghini, testimonianza della strategia di elettrificazione e transizione energetica &ldquo;Direzione Cor Tauri&rdquo;. Il suo design futuribile ma ancorato alla tradizione, insieme a propulsione 100 % elettrica &ndash; garantita da tre motori a zero emissioni - affiancata all&rsquo;iconico motore V12 ad aspirazione naturale, fa da ponte tra la tradizione Lamborghini e un futuro elettrificato. Con una potenza totale di 1.015 cv, l&rsquo;ultima supercar di Sant&rsquo;Agata Bolognese rappresenta l'apice dell'ingegneria moderna. Sessant'anni di storia &nbsp;Non solo la Revuelto, tuttavia, ha brillato sotto i riflettori del Salon Priv&eacute;. Alcune delle vetture pi&ugrave; iconiche del passato di Lamborghini hanno preso parte a un concorso dedicato all'anniversario del marchio. Dalla classica Urraco P250 S del 1974, passando per la Diablo del 1992 (la vincitrice), assieme ad icone come Miura P 400 S, Murcielago SV e Islero S, ogni vettura ha rappresentato una &ldquo;capsula del tempo&rdquo; che raccontava la storia e l'evoluzione di Lamborghini.&nbsp;  In occasione del Supercar Saturday, poi, l'evento ha ospitato oltre 60 modelli V12 Lamborghini di clienti e membri del club, dalla 400 GT fino alle pi&ugrave; recenti - e performanti - Aventador SVJ e Ultimae. Di queste, due hanno ottenuto il prestigioso Manufacturer and Club Secretary Salon Prive Club Trophy: si tratta della rara Lamborghini 400 GT 2+2 rossa del 1967, una delle sole quattro prodotte con guida a destra, che si &egrave; aggiudicata il trofeo del costruttore, e di una Murci&eacute;lago SV nera che ha vinto il trofeo club. Successo senza fine L'innovazione e l'eccellenza non si fermano con la presentazione di un nuovo modello. Lamborghini ha recentemente annunciato risultati record nel primo semestre del 2023, con un aumento del 5% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Con il Regno Unito come secondo mercato pi&ugrave; grande per Lamborghini, il successo della Casa italiana sembra inarrestabile.       

Lamborghini continua a celebrare i 60 anni di storia: al Salon Priv&eacute;, in Inghilterra, oltre 60 vetture con motore V12 aspirato e la ibrida Revuelto

Lamborghini, al Salon Privé con Revuelto e oltre 60 auto V12

        Alla Monterey Car Week, Lamborghini ha presentato la Lanzador, il concept che anticipa la prima elettrica della Casa del Toro, un crossover due porte e quattro posti, sul mercato dal 2028. E Lamborghini, per soddisfare i puristi del motore termico e della clientela abituata ai V10 e V12 del Marchio, sta escogitando per questa vettura un sistema di torque vectoring che pu&ograve; essere regolato dal guidatore in qualsiasi momento.  Torque vectoring elettrico Lamborghini: come funziona A rivelarlo &egrave; stato Rouven Mohr, responsabile tecnico Lamborghini, che ai colleghi di The Drive ha dichiarato: "Con il torque vectoring elettrico e il controllo della velocit&agrave; delle ruote, si hanno maggiori possibilit&agrave; di manovra perch&eacute; non c'&egrave; il ritardo della trasmissione a combustione". L'idea di Lamborghini &egrave; quindi di utilizzare le palette del cambio per modificare il controllo dinamico della trazione sull'asse posteriore in qualsiasi momento."In una delle modalit&agrave; di guida - continua Mohr - &egrave; possibile modificare al volo il torque vectoring del posteriore con i paddle. Cos&igrave;, mentre si sta guidando in curva, si tira il paddle e si sposta la coppia dal lato interno a quello esterno. Cos&igrave; si gioca con la distribuzione dell'imbardata. Tutto ci&ograve; non &egrave; possibile nell'auto termica". "Interagire con l'auto in maniera diversa" Mohr ha quindi sottolineato che Lamborghini non &egrave; interessata a cercare di replicare la dinamica di una supercar termica nel suo veicolo elettrico. Anzi, a Sant'Agata vogliono differenziare il comportamento di guida di una super EV da una ICE. E a spiegarlo &egrave; sempre Mohr: "Tutto ci&ograve; che riguarda l'esperienza di guida &egrave; sul volante. Su questo abbiamo due categorie di manipolazioni. Abbiamo i quadranti che influenzano l'assetto dell'auto. E poi, con i paddle, stiamo pensando a funzionalit&agrave; che permettano di cambiare il comportamento in ogni curva pi&ugrave; volte, cos&igrave; che si possa davvero interagire con l'auto in modo diverso". Vuoi guidare una supercar? Servir&agrave; una patente speciale       

L'idea Lamborghini: utilizzare le leve del cambio sul volante per modificare il controllo dinamico della trazione sull'asse posteriore in qualsiasi momento

Lamborghini elettrica avrà il torque vectoring regolabile con i paddle

        Dopo aver lanciato la Revuelto, prima Lamborghini ibrida plug-in di serie, la Casa del Toro prosegue il suo cammino verso la piena elettrificazione svelando una nuova concept che anticipa i futuri modelli 100% a batteria. La nuova creazione di Sant'Agata Bolognese si chiama Lanzador, e diventer&agrave; il quarto modello della gamma del Toro insieme a Revuelto, Urus e all'erede (ibrida) della Hurac&aacute;n. Ispirata nel design alle sportive pi&ugrave; estreme del passato di Lamborghini, la Lanzador &egrave; una supercar alta da terra, con linee da coup&eacute; e abitacolo 2+2. Sotto le sue linee pulite e aerodinamiche, trova spazio un powertrain 100% elettrico con una potenza superiore a un MW, ovvero oltre 1.300 cavalli.  Lanzador, si ispira alle supersportive Svelata in occasione della Monterey Car Week, la Lanzador non rappresenta solo un manifesto delle Lamborghini elettriche di domani, ma anticipa un modello specifico che sar&agrave; la prima EV del Toro. Una vettura futuristica e di rottura, ma coerente con la filosofia e il DNA del brand, come ha spiegato il CEO e presidente Stephan Winkelmann: &ldquo;Le prime coup&eacute; Lamborghini erano delle GT 2+2 a motore anteriore, sportive, eleganti e adatte all'uso quotidiano. Il concept del nostro quarto modello si basa sulla nostra filosofia di supersportiva, combinata con tecnologie di nuova generazione, soluzioni audaci e un design senza compromessi&rdquo; ha detto Winkelmann. A livello stilistico, la Lanzador riprende gli stilemi tipici degli altri modelli del brand. In particolare sono stati fonte d'ispirazione modelli come Murci&eacute;lago, Sesto Elemento e Countach LPI 800-4. Oltre al mondo dell'aeronautica, come ha precisato il capo del design del Toro, Mitja Borkert. &ldquo;Lanzador &egrave; la concept pi&ugrave; visionaria e futuristica mai realizzata da Lamborghini &ndash; ha spiegato Borkert &ndash; &egrave; una vettura Brave e Unexpcted (coraggiosa e inaspettata, n.d.r.) che permette di visualizzare oggi il potenziale futuro del nostro quarto modello&rdquo;. 100% elettrica e intelligente La Lanzador pu&ograve; contare su un powertrain costituito da due motori elettrici, uno per ciascun asse, gestiti elettronicamente in modo da ripartire la coppia su ogni ruota in pochi millisecondi e garantire cos&igrave; il massimo della sicurezza e del controllo, oltre che della sportivit&agrave;. &ldquo;Per noi elettrificazione non significa porsi dei limiti &ndash; ha spiegato Rouven Mohr, chief technical officer di Lamborghini &ndash; ma una preziosa opportunit&agrave; per sviluppare maggiori prestazioni e migliorare ulteriormente la dinamica del veicolo&rdquo;. Nessun compromesso &egrave; stato fatto nello sviluppo di questa vettura, assicura la Casa. La concept porta poi in dote una serie di sistemi che equipaggeranno le Lamborghini di domani rendendole sempre pi&ugrave; efficienti e sicure. A partire dalla nuova versione del LDVI, il sistema di controllo della dinamica del veicolo, dotato di un maggior numero di sensori e di un nuovo algoritmo. Fino alla nuova aerodinamica attiva capace di adattarsi a ogni condizione, venendo incontro alle esigenze del pilota (che pu&ograve; scegliere tra la modalit&agrave; Efficient e quella Downforce) e nel contempo riducendo la resistenza all'avanzamento aumentando cos&igrave; l'autonomia. Completano l'opera le sospensioni pneumatiche e l'asse posteriore sterzante, anch'essi sviluppati con l'intento di garantire il massimo controllo della vettura da parte del guidatore.  Lanzador, non rinuncia al comfort Internamente, la concept offre un abitacolo con quattro posti, con abitacolo modulabile e un vano di carico sufficiente per caricare bagagli e attrezzature sportive. Nonostante l'assetto rialzato, il guidatore e i passeggeri siedono molto in basso, riprendendo un concetto gi&agrave; sperimentato sulla Hurac&aacute;n Sterrato. Anche per gli interni l'ispirazione viene dal mondo aeronautico, tanto che Lamborghini paragona la seduta della Lanzador a quella di un jet. Sia il guidatore che il passeggero anteriore hanno a disposizione uno schermo di grandi dimensioni, con un'ampia consolle a Ypsilon (elemento anch'esso ricorrente su tutti i modelli Lamborghini moderni) separa i due sedili ospitando alcuni comandi fisici, tra cui quello dell'accensione coperto da uno sportellino. Estremamente luminosa grazie a un ampio tetto in vetro, la Lanzador &egrave; formalmente una 2+2, ma anche i passeggeri posteriori hanno spazio sufficiente per sedere in comodit&agrave;. La seconda fila di sedili pu&ograve; comunque essere abbattuta, aumentando cos&igrave; il volume dell'ampio baule. Ovunque ritorna l'elemento della Ypsilon, che decora rivestimenti, sedili e perfino il set di valigie realizzate appositamente per il baule dell'auto. Lamborghini punta alla decarbonizzazione Parola d'ordine dentro la Lanzador &egrave; sostenibilit&agrave;, come testimoniano le numerose componenti realizzate con materiali riciclati. La pelle dei sedili di questa concept &egrave; stata conciata seguendo criteri eco-friendly nella gestione dell'acqua, mentre per alcuni rivestimenti viene usata la lana merino invece di materiali artificiali. Infine, anche il carbonio &egrave; rigenerato. Tutti questi accorgimenti si inseriscono nel pi&ugrave; ampio programma Cor Tauri, la roadmap per la decarbonizzazione che Lamborghini sta seguendo con l'obiettivo di dimezzare le proprie emissioni di anidride carbonica entro il 2025. Interventi che riguarderanno sia l'impianto di Sant'Agata Bolognese che i modelli stessi, con l'intera gamma che sar&agrave; elettrificata entro la fine del prossimo anno grazie a un investimento di 1,9 miliardi di euro. Per vedere su strada la versione di serie della Lanzador, ovvero la prima Lamborghini di produzione 100% elettrica, sar&agrave; invece necessario aspettare fino al 2028. Lamborghini Hurac&aacute;n Sterrato, con i colori del mare &egrave; una "Opera Unica"        

Il Toro svela la concept car che anticipa il primo modello 100% elettrico. Winkelmann rassicura: "Fedele al DNA Lamborghini"

Lamborghini, la rivoluzione elettrica parte da Lanzador

        Anche Mansory si unisce agli omaggi alla Lamborghini Aventador per la fine della produzione. Il tuner tedesco lo fa nel modo pi&ugrave; congeniale, ovvero proponendo un'inedita variante della supercar con un design che faccia intendere da subito l'autore. Il risultato &egrave; Carbonado GTS.  Rame e nero insieme: ecco Cupreus A spiccare, innanzitutto, &egrave; la verniciatura, una particolare finitura bicolore che Mansory chiama Cupreus, dove vengono combinati rame e nero. La pelle nera, gli accenti in pelle arancione, le cinture di sicurezza arancioni, la targhetta Mansory e i classici motivi Lamborghini a forma di Y completano il quadro. Carbonado GTS: caratteristiche La base, come potrete osservare, &egrave; una Aventador SVJ Roadster con alcuni aggiornamenti alla carrozzeria. Si parte dal frontale, dove &egrave; stato inserito un cofano pi&ugrave; spigoloso e delle prese d'aria in fibra di carbonio appena sopra i fari. Mansory ha anche montato un nuovo splitter e ha aggiunto nuovi canard ai lati del paraurti. I cerchi misurano 20" all'anteriore e 21" al posteriore. In fibra di carbonio anche gli specchietti retrovisori. Dietro, Mansory ha anche apportato alcune modifiche al cofano motore e ha montato un nuovo alettone con piastre terminali leggermente pi&ugrave; grandi rispetto a quello standard, un nuovo diffusore e terminali di scarico personalizzati.Modificato anche il V12 aspirato da 6,5 litri, che adesso eroga 820 cv e 780 Nm di coppia. Mansory Urus Venatus, l'esagerazione fatta tuning       

Mansory propone la sua particolare visione della SVJ: verniciatura rame-nero, design iper spigoloso, fibra di carbonio e V12 6.5 portato a 820 cv

Lamborghini, Carbonado GTS omaggia Aventador

        Le officine automobilistiche thailandesi sono (tristemente) famose per la realizzazione di repliche di supercar italiane (date un&rsquo;occhiata a questa Lamborghini Countach con motore Lexus). Negli ultimi giorni &egrave; diventato virale sul web il lavoro della carrozzeria Kit Racing. Un progetto a dir poco audace che ha trasformato una vecchia Toyota Crown in una Lamborghini Aventador SVJ! Da Toyota a Lamborghini con 10mila euro  Nella provincia thailandese di Pathum Thani, la carrozzeria Kit Racing e Ruammit Autopart hanno unito le forze per trasformare una Toyota Crown di ottava generazione (introdotta nel 1987) in una replica della Lamborghini Aventador. Con una serie di foto pubblicate su Facebook, le due officine meccaniche hanno mostrato il &ldquo;making of&rdquo; del progetto, che ha richiesto numerose modifiche. Nonostante ci&ograve;, sembrerebbe che la cifra finale per il processo di conversione si sia attestata a soli 10.400 euro. La scelta della berlina Toyota Crown, comunque, non &egrave; stata casuale: il passo di 2.730 mm &egrave;, infatti, molto vicino a quello della supercar di Sant&rsquo;Agata Bolognese (2.700 mm). Il team ha, quindi, spogliato totalmente la carrozzeria originale realizzando un nuovo layout a motore centrale.&nbsp; Osservando le immagini, nonostante la realizzazione &ldquo;low budget&rdquo;, il lavoro di carrozzeria appare molto simile nelle forme alla Aventador SVJ. Non resta che attendere il risultato finale.&nbsp; Lamborghini Aventador SVJ &ldquo;Frankenstein&rdquo;  Sebbene la somiglianza con la vera Aventador sia notevole, la vettura &ldquo;Frankenstein&rdquo; &egrave; quanto di pi&ugrave; lontano possa esistere rispetto alla sofisticata supercar italiana. Innanzitutto, niente monoscocca: il telaio a cuneo della replica &egrave; stato realizzato artigianalmente in acciaio (senza preoccuparsi di aspetti come leggerezza e rigidit&agrave; torsionale&hellip;). Il propulsore, posizionato nella zona posteriore centrale (esattamente come nella Aventador), &egrave; un V6 Mitsubishi turbo da 2,5 litri (sigla 6A13) in grado di erogare circa 160 cv di potenza massima. Ovviamente in configurazione originale: non sappiamo se il motore in questione sia stato preparato per garantire prestazioni superiori. Numerose, poi, le parti &ldquo;prese in prestito&rdquo; da altre vetture come il radiatore &ndash; derivante da un pickup Isuzu -, sospensioni -&nbsp; un mix di componenti Toyota Hilux e Honda Accord, &nbsp;impianto frenante posteriore di una BMW Serie 7, meccanismi delle portiere a forbice di una Nissan NX e tergicristalli di un pickup Chevrolet.       

Per quanto illegale (almeno da noi) progetto di Kit Racing &egrave; sorprendente: una Lamborghini Aventador su base Toyota Crown del 1987!

Lamborghini Aventador SVJ, la replica thailandese da 10mila euro

        Certe auto hanno bisogno di un palcoscenico adatto per essere presentate al pubblico. Lamborghini ha scelto Porto Cervo per la sua Hurac&aacute;n Sterrato "Opera Unica". Un nome che gi&agrave; dice (quasi) tutto. Trattasi di una one-off ispirata al blu intenso del mare e del cielo della Sardegna e frutto del reparto Ad Personam, che ha messo a punto un particolare processo di verniciatura effetto cristallo.  Verniciatura cristallo, tre tonalit&agrave; di blu Hurac&aacute;n Sterrato "Opera Unica" &egrave; stata presentata agli invitati di una cena esclusiva organizzata per celebrare il 60&deg; anniversario della Casa di Sant'Agata a Porto Cervo, dove la Lounge Lamborghini ha riaperto le porte per la stagione estiva. Gi esterni, dipinti a mano, si ispirano al blu del mare della Sardegna e alla ricchezza cromatica dei paesaggi dell'isola. Il processo di verniciatura manuale a tre colori definisce un effetto cristallo che ricorda l'aspetto di un liquido ghiacciato: il Blu Amnis &egrave; stato usato come prima base, su cui sono stati realizzati dettagli a mano con una seconda e una terza tonalit&agrave; di blu, Blu Grifo e Blu Fedra, in un processo che ha richiesto oltre 370 ore.Spicca anche la finitura in nero opaco su tetto, soglie, alloggiamenti delle luci anteriori, parafanghi e splitter anteriore e posteriore. Anche le protezioni dei passaruota sono rifinite in nero opaco, mettendo in risalto i cerchi neri opachi Morus da 19". Lamborghini Lounge Porto Cervo, il Toro incanta la Costa Smeralda L'abitacolo mostra dettagli in fibra di carbonio a vista, sedili sportivi, pannelli delle porte e console rivestiti in pelle Blu Delphinus, cruscotto in Alcantara monocolore realizzato con una speciale tecnica di tintura e volante bimateriale. Una tonalit&agrave; pi&ugrave; chiara, Celeste Phoebe, &egrave; stata scelta per elementi complementari, profili e ricami, incluso il logo Lamborghini, un rimando al blu degli esterni e alle atmosfere della vita costiera. Un dettaglio grafico del pannello dei sedili &egrave; laserato nei toni dell'argento e persino la copertura del tasto Start/Stop sulla console centrale &egrave; rifinita con lo stesso effetto cristallo della vernice esterna. Come su tutte le Hurac&aacute;n Sterrato, a bordo &egrave; presente una speciale targa che la identifica come uno dei 1499 esemplari di una serie limitata, a cui se ne aggiungono altre, come Opera Unica Porto Cervo 2023, rifinita sempre con la stessa vernice effetto cristallo e con un'altra targa celebrativa del 60&deg; anniversario di Lamborghini. Lamborghini Hurac&aacute;n Sterrato, il test       

A Porto Cervo, la Casa del Toro ha svelato la one off che celebra la Sardegna e i 60 anni del marchio

Lamborghini Huracán Sterrato, con i colori del mare è una "Opera Unica"

        Una Lamborghini Miura &egrave; bellissima con qualsiasi colore, possiamo affermarlo con certezza. Sono pochissimi coloro che non concordano sulla bellezza oggettiva della coup&eacute; lanciata per la prima volta dal marchio nel 1966. E quando si scoprono certi abbinamenti cromatici, non si pu&ograve; che restare ancora di pi&ugrave; a bocca aperta. Ne &egrave; esempio un esemplare che passer&agrave; all'asta per una cifra che in pochi potranno permettersi: dai 3 ai 4 milioni di euro.  Un V12 da 380 cv La Miura in questione &egrave; uno dei soli 150 esemplari P400 SV mai costruiti, che, escludendo la variante ultra-limitata P400 SV/J, rappresentava la versione definitiva della vettura. La Lamborghini ha svelato la vettura per la prima volta nel 1971 e, pur condividendo molti dei suoi componenti con le altre Miura, ha beneficiato di una serie di migliorie per renderla ancora pi&ugrave; potente. Ad esempio, Lamborghini modific&ograve; la fasatura delle camme del V12 da 3,9 litri e install&ograve; nuovi carburatori Weber, consentendo all'auto di produrre 15 cv in pi&ugrave;, portando la potenza a 380 cv e 400 Nm di coppia. Questa Miura SV inoltre &egrave; una delle sole 96 ad avere un carter separato, in cui il cambio aveva un proprio sistema di lubrificazione separato dal motore. Tahitian Blue e oro, abbinamento suadente Gooding &amp; Company, la casa d'aste che propone la vettura, informa che questa Miura SV &egrave; l'unica al mondo a essere verniciata in Tahitian Blue su cerchi e pannelli laterali dorati. Una combinazione di colori elegante e affascianante, senza contare il un restauro di qualit&agrave; concorsuale eseguito dallo specialista italiano Cremonini Garrozzeria. Ad accrescere ulteriormente il valore dell'auto, il fatto che ha avuto solo tre proprietari privati da quando &egrave; nata. Un'altra "chicca": questa macchina &egrave; uscita dalla fabbrica Lamborghini il 12 maggio 1972 ed &egrave; una delle sole 30 SV con aria condizionata. L'incredibile storia della Lamborghini Miura abbandonata per 40 anni       

&Egrave; questa la cifra che serve per portarsi a casa uno dei soli 150 esemplari P400 SV mai costruiti. Datata 1972, questa coup&eacute; ha un V12 da 3,9 litri dalla potenza esagerata di 380 cv

Lamborghini Miura blu e oro: una bellezza da 4 milioni di euro

        Lamborghini lancer&agrave; il quarto modello della gamma nel 2028. Sar&agrave; una GT elettrica, una 2+2 come annunciato da tempo il cui prototipo dovrebbe essere anticipato a brevissimo termine. La elettrificazione del Marchio di Sant'Agata Bolognese passer&agrave; prima attraverso le versioni ibride, che hanno avuto il primo spettacolare passo con la V12 Revuelto. Non a caso la prima elettrica del Marchio sar&agrave; una vettura fuori dagli attuali standard, una granturismo. Ma subito dopo arriver&agrave; il pezzo forte della gamma. Urus elettrica &egrave; in scaletta per il 2029 Lo ha confermato Stephan Winkelmann, Chairman e CEO del Costruttore. "Per quanto riguarda la svolta, non dobbiamo decidere ora. Ma andando avanti negli anni sar&agrave; sempre pi&ugrave; difficile investire in motori termici. Sar&agrave; da verificare la situazione nel 2030, quali saranno le decisioni politiche, cui ci adegueremo. Quel che &egrave; certo &egrave; che Lamborghini sar&agrave; sostenibile e con auto al massimo delle prestazioni". La Urus elettrica dovrebbe nascere sulla nuova piattaforma SSP (Scalable Systems Platform) del Gruppo VW, che potr&agrave; ospitare potenze fino a 1.700 cavalli. Potrebbe interessarti: su Auto in edicola: Lamborghini, al volante della storia       

Dovrebbe nascere sulla nuova piattaforma SSP (Scalable Systems Platform) del Gruppo Volkswagen

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