        Non solo modello capace di trascinare le vendite, adesso anche auto in grado di stabilire record mondiali. Lamborghini Urus si &egrave; infatti resa protagonista al Days of Speed, evento che si tiene sul lago Baikal, in Siberia, il pi&ugrave; profondo del mondo. Il SUV del Toro si &egrave; recato in Russia per stabilire il record sui 1000 metri a una velocit&agrave; media di 114 km/h con partenza da fermo.  LEONTYEV LA GUIDA A 302 KM/H SUL GHIACCIO Ebbene, Urus &egrave; riuscita nell'impresa raggiungendo i 298 km/h nonostante l'elevato riscaldamento del ghiaccio, toccando anche una punta di 302 km/h. A bordo, il pilota russo Andrey Leontyev, detentore del primato di 18 vittorie al Days of Speed. Il SUV Lamborghini ha trionfato grazie alla grande manovrabilit&agrave;, nonostante le difficolt&agrave; causate dal fondo stradale scivoloso, con conseguente trazione ridotta, e dalle forti raffiche di vento. Lamborghini Urus Graphite Capsule, il Toro colorato "Lamborghini fissa sempre obiettivi ambiziosi e audaci, consolidando i livelli prestazionali di riferimento senza pari che stabiliamo per i nostri prodotti e sostenendo l'innovazione innata e l'efficienza tecnica delle nostre supersportive - ha commentato Konstantin Sychev, Head of Lamborghini Eastern Europe and CIS -. Questa sfida estrema ha dimostrato ancora una volta che il Super SUV Urus offre le prestazioni caratteristiche che ci si aspetta da una Lamborghini in termini di accelerazione, velocit&agrave; massima e maneggevolezza, per esplorare qualsiasi percorso: un'autostrada, una strada sterrata o persino il ghiaccio. Non vediamo l'ora che siano pubblicati i risultati ufficiali della Urus". Questi ultimi saranno resi noti ad aprile dalla FIA e dalla Federazione Russa dell'Automobile. La gamma Lamborghini: consulta il listino completo di Auto       

Il SUV di Sant'Agata ha raggiunto i 302 km/h con partenza da fermo sui 1000 metri al lago Baikal, in Siberia, il pi&ugrave; profondo del mondo

Lamborghini Urus, nuovo record mondiale di velocità sul ghiaccio

        La pandemia, la chiusura per 70 giorni dell'impianto di Sant'Agata Bolognese, sono fattori che portano Lamborghini a chiudere un 2020 con un -11% sul fatturato e 7.430 auto vendute. Numeri che vanno contestualizzati e restano comunque immediatamente dietro le prestazioni record realizzate nel 2019, quando vennero vendute 8.205 Lamborghini.  &ldquo;La nostra immediata reattivit&agrave;, un ideale mix di modelli e la crescente richiesta di personalizzazione dei nostri prodotti hanno spinto gli indicatori di redditivit&agrave; ai massimi livelli. Il marchio, in un anno difficile, ha dato prova di grande forza e crescente attrattivit&agrave;, in controtendenza rispetto al trend del mercato del lusso globale", la sintesi di Stephan Winkelmann, presidente e a.d. di Automobili Lamborghini.  Lamborghini V12 ibrida, bis dei supercondensatori Attrattivit&agrave; raccontata da quelle che sono le prospettive sul 2021, frutto di ordini raccolti lo scorso anno ed equivalenti a 9 mesi di produzione saturata. Ma quali novit&agrave; scopriremo quest'anno? La Huracan STO verr&agrave; consegnata ai clienti, poi spazio a due inedite proposte con motore V12.&nbsp; Intervistato da Autocar, Winkelmann ha confermato come uno dei due progetti intorno al motore V12 adotter&agrave; i supercondensatori presenti sulla Sian. &Egrave; la soluzione ibrida leggera sviluppata da Lamborghini, meno di 40 kg di peso per altrettanti cavalli a supporto del motore termico. Restano gli interrogativi sulla seconda novit&agrave; di prodotto con il V12. Lamborghini e MIT brevettano i supercondensatori del futuro Va detto, in ottica per&ograve; 2022, come nelle ultime settimane siano apparsi su strada - in realt&agrave; sulle&nbsp; nevi - i muletti di Lamborghini Urus, per il quale si prospetta un aggiornamento futuro.&nbsp; "Quest'anno si arriva a un momento di stabilizzazione, ed &egrave; essenziale per il successo futuro, dopo la rapida crescita avuta negli ultimi anni, con il raddoppio dei volumi di vendita dovuto a Urus. La stabilizzazione avverr&agrave; quest'anno a mio avviso, prima di iniziare a spingere dal successivo verso il livello superiore", ha aggiunto Winkelmann.&nbsp;       

Chiuso il 2020 impattato pesantemente dalla pandemia con il secondo miglior risultato di sempre per vendite e redditivit&agrave; record, Lamborghini guarda a un 2021 di stabilizzazione dei volumi e anticipa l'arrivo di due progetti V12

Lamborghini, due modelli V12 tra le novità 2021

        Nata dall'esperienza in pista, alleggerita per renderla ancora pi&ugrave; sportiva, per quanto sia complesso rendere ancora pi&ugrave; sportiva una Lamborghini. Hurac&aacute;n STO &egrave; la versione pi&ugrave; prestazionale della supercar&nbsp;della Casa del Toro, una variante derivata direttamente dalle auto del Super Trofeo, il monomarca di Sant'Agata, spinta sempre dai 5,2 litri del V10, che in questo caso eroga 640 cv e 565 Nm di coppia a 6.500 giri/min. Lamborghini Hurac&aacute;n STO, dalla pista...al polso: la supercar diventa un orologio Oggi, da Sant'Agata Bolognese hanno svelato altri dettagli che caratterizzano la supercar: una serie di evoluzioni tecniche che permettono alla vettura di accelerare da 0 a 100 km/h in 3 secondi e di raggiungere la soglia di velocit&agrave; massima di 310 km/h. Scopriamoli insieme.  IL "COFANGO": COS'&Egrave; E A COSA SERVE  Quando unisci "cofano" e "parafango", ecco il "Cofango". Una soluzione progettuale tutta made in Lamborghini in cui cofano anteriore, parafanghi e paraurti anteriore sono integrati in un unico elemento. Questo sistema innovativo si ispira alla Miura e alla pi&ugrave; recente Sesto Elemento e sulla STO &egrave; realizzato interamente in fibra di carbonio, quindi molto leggero. Altra "chicca": la chiave per aprire il Cofango della STO &egrave; stata sviluppata internamente dal team R&amp;D e stampata con la tecnica 3D. MODALIT&Agrave; DI GUIDA: CAMBIANO IN 3 SECONDI  La Hurac&aacute;n STO &egrave; dotata di tre Driving Mode: STO, Trofeo e Pioggia. Il set-up dell'auto, una volta selezionata la modalit&agrave; preferita, cambia in soli 3 secondi: una sorta di pit stop da competizione. IL TEST: TRE VOLTE IL GIRO DEL MONDO  Per lo sviluppo, la validazione e le differenti fasi di test della STO, il team R&amp;D ha percorso una distanza pari a tre volte il giro del mondo al simulatore, prima di procedere con le prove su strada. La tecnologia avanzata del simulatore ha permesso agli ingegneri Lamborghini di risparmiare tempo sul controllo qualit&agrave;, sui tempi di consegna e sulle emissioni verificando che ogni parte della vettura risultasse conforme alle norme stabilite. UNA SUPERCAR COMPOSTA DA 2.750 COMPONENTI  Per costruire un esemplare della Hurac&aacute;n STO sono serviti ben 2.750 componenti diversi. L'APP SI TRASFORMA IN UN...INGEGNERE DI PISTA  La Hurac&aacute;n STO introduce infine un sistema di telemetria connessa avanzato, in cui l'ecosistema vettura, formato dalle telecamere di bordo Connected Cloud Lamborghini e l'app Lamborghini UNICA, consente, grazie ad un intuitivo sistema di analisi dei dati e ai video arricchiti con widget dedicati, di trasformare l'app dedicata ai clienti in una sorta di vero ingegnere di pista. Una tecnologia sfiziosa, che ha tuttavia richiesto pi&ugrave; di 25.000 righe di codice.&nbsp;        

La Casa del Toro ha svelato alcune soluzioni tecniche che hanno reso possibile la realizzazione della supercar direttamente derivata dalle esperienze del Marchio in pista

Lamborghini Huracán STO, le cinque curiosità da sapere

        Come rendere una Lamborghini Aventador SV ancora pi&ugrave; accattivante? Con un tuning pi&ugrave; o meno completo, in molti potrebbero rispondere. A volte invece basta solo cambiare i cerchi. 935 FMR: I CERCHI DI UN TEMPO SULLA SUPERCAR DEL TORO  &Eacute; quello che deve aver pensato HRE Performance Wheels, societ&agrave; californiana specializzata nel dotare le supercar di set di ruote uniche e particolari. Le 935 FMR sono quelle destinate alla SuperVeloce di Sant'Agata Bolognese. La loro peculiarit&agrave;? Hanno un aspetto retr&ograve;, e sembrano i cerchi che caratterizzavano le auto sportive di un tempo. La finitura &egrave; in nero lucido e nero satinato. Lamborghini Aventador SV Vitesse AuDessus, speciale con i cerchi in carbonio C'&egrave; da sottolineare come le cromature riescano a esaltarsi e ad attrarre l'occhio dell'appassionato. Alcuni potrebbero storcere il naso, preferendo classici cerchi da supercar; mentre alcuni potrebbero apprezzare il richiamo agli stili vintage. Al mercato l'ardua sentenza.       

HRE Performance Wheels ha realizzato un set di ruote particolare, dallo stile retr&ograve;, dedicato alla SuperVeloce di Sant'Agata

Lamborghini Aventador SV, nuovi cerchi per un tocco vintage

        Il futuro dell'automobile corre in direzione elettrico. E anche le Case costruttrici di supercar e hypercar si pongono il dilemma: conviene puntare su un nuovo modello interamente a zero emissioni o, almeno all'inizio, provare con l'ibrido? In Italia, mentre Ferrari ha gi&agrave; dato risposta sul mercato con la SF90 Stradale e annuncia per il 2021 novit&agrave; importanti in tal senso, Lamborghini chiede un parere agli appassionati.  IL SONDAGGIO LAMBORGHINI SUL SITO UFFICIALE Se vi collegate infatti alla home page del sito web ufficiale del Marchio, vi ritroverete davanti un sondaggio rivolto agli utenti e intitolato "Lamborghini e la sostenibilit&agrave;". Attraverso una serie di domande con opzioni di risposta multipla, la Casa di Sant'Agata chiede agli appassionati se sarebbe meglio investire su progetti plug-in hybrid (PHEV) o 100% elettrici (EV). SU QUALE TECNOLOGIA INVESTIRE? Una decina di domande in tutto, alcune focalizzate sugli aspetti della sostenibilit&agrave; che, secondo gli appassionati, Lamborghini dovrebbe adottare, mentre in altre si richiede all'utente di indicare i temi eco-ambientali pi&ugrave; importanti su cui investire. La domanda pi&ugrave; succosa &egrave; per&ograve; sicuramente quella che recita: "SU QUALE TIPO DI TECNOLOGIA DOVREBBE INVESTIRE LAMBORGHINI PER UN FUTURO ANCORA PI&Ugrave; SOSTENIBILE?" Le relative opzioni sono: MOTORE A COMBUSTIONE INTERNA; PLUG-IN HYBRID; ELETTRICO; FUEL CELL (IDROGENO). Insomma, c'&egrave; di che sbizzarrirsi. Chiss&agrave; quali saranno i risultati del sondaggio e se l'esito potr&agrave; eventualmente condizionare Lamborghini nella scelta e nello sviluppo dei modelli del futuro.  Lamborghini, una supercar elettrica in cantiere?       

La Casa di Sant'Agata ha indetto un sondaggio sul proprio sito ufficiale: in futuro, meglio sviluppare modelli PHEV o 100% a zero emissioni?

Auto ibride o elettriche? Lamborghini lo chiede ai fan

        La gamma Lamborghini &egrave; ampia non solo tra le vetture di serie lanciate sul mercato dagli anni '60 a oggi, e che hanno fatto la Storia dell'automobilismo, italiano e non solo. La Casa di Sant'Agata, nel corso della sua "carriera", ha sfornato anche tantissimi modelli unici, i cosiddetti one-off. "With Italy, for Italy", Lamborghini celebra l'Italia con un libro fotografico Tra prototipi presentati nei vari Saloni, show car e auto vendute a un singolo fortunato proprietario, la lista dei modelli one-off del marchio del Toro parte da lontano e arriva ai giorni nostri, con il lancio della nuovissima SC20, costruita dal Reparto Corse. Andiamo a ripercorrerli uno ad uno.&nbsp; LAMBORGHINI 350 GTV (1963)  Semplicemente, la prima Lamborghini della storia. Prototipo della 350, venne presentata al Salone di Torino. Montava gi&agrave; da allora il V12 tipico del marchio, fu costruito un solo esemplare.&nbsp; LAMBORGHINI FLYING STAR II (1966)  Un modello unico realizzato dalla Carrozzeria Touring basato sulla 400GT. &nbsp; LAMBORGHINI 400GT MONZA (1966)  Costruita dalla carrozzeria Neri e Bonacini di Modena su commissione di un collezionista americano e presentata al Salone di Barcellona del 1966.&nbsp; LAMBORGHINI MARZAL (1967)  Opera di Marcello Gandini, una granturismo 4 posti dalla particolarit&agrave; di avere le portiere ad ali di gabbiano.&nbsp; LAMBORGHINI COUNTACH LP500 (1971)  Si tratta del prototipo della Countach, presentato a Ginevra tre anni prima del lancio della celebre supercar di serie.&nbsp; LAMBORGHINI BRAVO (1974)  Concept car di Bertone utilizzata come "laboratorio" per la successiva Urraco.&nbsp; LAMBORGHINI FAENA (1978)  Si tratta di un primo "assaggio" di quella che sarebbe divenuta la Espada.&nbsp; LAMBORGHINI ATHON (1980)  Barchetta due posti realizzata con Bertone per sperimentare nuove soluzioni meccaniche.&nbsp; LAMBORGHINI LM001 (1981)  Il prototipo del Lamborghini LM002, il fuoristrada pi&ugrave; celebre del marchio. Seguiranno anche l'LM003 e l'LM004.&nbsp; LAMBORGHINI MARCO POLO (1982)  Pi&ugrave; che un'auto one-off, un esercizio di stile di Giorgetto Giugiaro e della sua Italdesign.&nbsp; LAMBORGHINI COUNTACH EVOLUZIONE (1987)  Un'auto laboratorio mai mostrata al pubblico, ma fondamentale nella storia del marchio poich&eacute; si tratta della prima auto al mondo destinata alla circolazione stradale dotata di scocca in fibra di carbonio e prima Lamborghini di sempre a sperimentare l'uso dei materiali compositi.&nbsp; LAMBORGHINI PORTOFINO (1987)  Una vettura Lamborghini? Semmai un esercizio di stile della Chrysler, all'epoca proprietaria del brand, che utilizz&ograve; le sperimentazioni attuate su questo concept per i suoi successivi modelli.&nbsp; LAMBORGHINI GENESIS (1988)  Ebbene s&igrave;, anche Lamborghini ha avuto un minivan. Nello specifico, Genesis, presentato a Torino nel 1988, costruito assieme a Bertone, era dotato delle portiere ad ali di gabbiano in stile supercar (solo davanti, mentre dietro erano le classiche scorrevoli) e, soprattutto, era spinto dallo stesso V12 della Countach Quattrovalvole.&nbsp; LAMBORGHINI P140 (1989)  La prima Lamborghini di sempre a montare un motore a 10 cilindri. Progettata da Gandini, viene da molti addetti ai lavori considerata l'antenata della Diablo.&nbsp; LAMBORGHINI RAPTOR (1996)  Coup&eacute; a trazione integrale realizzata in collaborazione con un altra prestigiosa Carrozzeria italiana, la Zagato. Costruita sulla base della Diablo, l'unico esemplare venne venduto all'asta.&nbsp; LAMBORGHINI P147 ACOSTA (1998)  La P147 fu un progetto che, secondo i piani, doveva trovare un erede alla Diablo. L'Acosta divenne un prototipo base di alcuni studi stilistico-meccanici da parte di Marcello Gandini.&nbsp; LAMBORGHINI MIURA CONCEPT (2006)  Un modello unico costruito dal designer Walter de Silva per celebrare i 40 anni dell'uscita sul mercato della storica Miura.&nbsp; LAMBORGHINI ESTOQUE (2007)  Presentata nel 2008 a Parigi, la Estoque &egrave; la visione di come potrebbe essere una berlina Lamborghini: &egrave; infatti una 4 porte, spinta dal V10.&nbsp; LAMBORGHINI AVENTADOR J (2012)  Il Salone di Ginevra fu testimone della presentazione di Aventador J: l'Aventador versione barchetta ma dedicata alle competizioni. Ha un V12 da 700 cv, &egrave; leggerissima e per guidarla occorrono casco e abbigliamento tecnico, proprio come nelle corse.&nbsp; LAMBORGHINI EGOISTA (2013)  &Eacute; la macchina one-off costruita per celebrare il 50&deg; compleanno della Casa. Spinta dal V10 5.2 L della Gallardo, il suo nome estroverso deriva dal fatto di essere una monoposto. Il design &egrave; ad opera di de Silva.&nbsp; LAMBORGHINI 5-95 (2014)  Di nuovo una collaborazione con Zagato, per creare una sorta di sorella minore della Raptor. Niente linee spigolose, ma forme tonde e bombate, utili a partecipare e farsi ammirare al concorso d'eleganza Villa d'Este.&nbsp; LAMBORGHINI ASTERION (2014)  La prima ibrida plug-in della storia Lamborghini. Monta lo stesso V10 della Hurac&aacute;n ma con 3 motori elettrici in pi&ugrave;.&nbsp; LAMBORGHINI TERZO MILLENNIO (2017)  La prima elettrica del marchio ha le forme di questa one-off dalle linee futuristiche, che sfrutta la tecnologia del celebre MIT (Massachusetts Institute of Technology) statunitense e i vantaggi dei supercondensatori per l'alimentazione.&nbsp; LAMBO V12 VISION GT (2019)  Hypercar fantascientifica e ibrida realizzata dalla Casa del Toro per il noto videogioco automobilistico Gran Turismo.&nbsp; LAMBORGHINI SC20 (2020)  L'ultima della serie. Presentata pochi giorni fa, si tratta di un modello unico commissionato da un cliente e realizzato dalla Squadra Corse.       

Dalla 350 GTV del 1966 alla recentissima SC20, la storia della Casa di Sant'Agata &egrave; piena di modelli unici. Tra prototipi, concept e auto laboratorio, ripercorriamo il lungo elenco uno ad uno. Non mancheranno le sorprese...

Lamborghini, esclusività unica: tutte le one-off del Toro

Lamborghini SC20 &egrave; un pezzo unico realizzato dalla Squadra Corse e disegnata dal Centro Stile di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Arriva due anni dopo la one-off SC18 Alston e a pochi mesi dalla hypercar da pista Essenza SCV12.  E&rsquo; stata fatta su misura per un cliente, che sin dall&rsquo;inizio ne ha seguito lo sviluppo. Unica, estrema in ogni particolare, come la racconta Mitja Borkert, capo del design del Centro Stile Lamborghini: &ldquo;SC20 &egrave; stata una nuova, intrigante sfida. Le principali fonti di ispirazione sono state Diablo VT Roadster, Aventador J, Veneno Roadster e Concept S. Il risultato &egrave; un sensazionale connubio tra creativit&agrave; e attitudine racing&rdquo;.    Presentazione da film  Una fuoriserie speciale, quasi lunare, come spicca nelle foto realizzate in esterna presso il Centro Radiotelescopico di Medicina (BO), che Michelangelo Antonioni us&ograve; come set per Deserto Rosso, primo film a colori del Maestro e vincitore del Leone d&rsquo;oro a Venezia nel 1964.    Dispone della carrozzeria in fibra di carbonio, addirittura lisciata a mano per canalizzare i flussi d&rsquo;aria in modo ottimale. Lo splitter anteriore &egrave; incorniciato da due pinne e le prese d&rsquo;aria sul cofano anteriore sono ispirate a quelle della Hurac&aacute;n GT3 Evo. Le fiancate scolpite richiamano quella della gi&agrave; citata Essenza SCV12. Le grande ala in carbonio posteriore&nbsp;&egrave;&nbsp;regolabile in tre posizioni: Basso, Medio e Alto Carico.&nbsp;  Unico anche il colore della carrozzeria su base Bianco Fu, creata per il cliente, su cui spicca la livrea Blu Cepheus. Binomio riproposto in abitacolo in alternanza al Nero Cosmus e al Bianco Leda. All&rsquo;interno domina il carbonio a vista: su cupolino, parafiamma, pannelli porta, tunnel centrale e dettagli del volante oltre che per la monoscocca.&nbsp;  Ancora in carbonio i gusci dei sedili rivestiti in Alcantara e pelle. Invece i maniglioni delle portiere sono in alluminio ricavato dal pieno. Le bocchette dell&rsquo;aerazione, stampate con tecnologia 3D in fabbrica.  Potenza V12    Il motore non poteva che essere il V12 aspirato. Cilindrata di 6.5 litri, potenza di 770 cavalli a 8.500 giri, coppia di 720 Nm a 6.750 giri. Abbinato al cambio ottimizzato a sette marce ISR (Independent Shifting Rod). La trazione &egrave; a quattro ruote motrici con differenziale centrale elettronico. Gli pneumatici Pirelli PZero Corsa sono montati su cerchi monodado in alluminio da 20 pollici all&rsquo;anteriore e 21 al posteriore.&nbsp;  Fornisce una bella istantanea di SC20 Maurizio Reggiani, Chief Technical Officer Lamborghini: &ldquo;E&#39; un connubio tra sofisticata ingegneria, artigianalit&agrave; made in Italy, sportivit&agrave; e design all&rsquo;avanguardia. Nonch&eacute; un nuovo esempio di applicazione del nostro motore V12 e del carbonio a una vettura open-top radicale ma dal DNA inconfondibilmente Lamborghini&rdquo;.&nbsp;  Giorgio Sanna, capo di Lamborghini Motorsport  &ldquo;La SC20 &egrave; un ulteriore esercizio tecnico e stilistico che associa l&rsquo;esperienza Squadra Corsa al design Lamborghini, interpretato magistralmente dal nostro Centro Stile in funzione dei desideri del cliente, al centro del progetto durante tutto il processo di sviluppo e realizzazione della vettura&rdquo;.&nbsp;   

Pezzo unico commissionato da un cliente e realizzato dalla Squadra Corse e dal Centro Stile

Lamborghini SC20, one-off scoperta da corsa

        &Eacute; una sensazione condivisa, una sorta di inevitabile "destino", a volte certificato dai programmi ufficiali, spesso solo indiscrezioni. Anche i pi&ugrave; noti Costruttori di supercar e hypercar, prima o poi, proporranno sul mercato un modello completamente elettrico. Guidare elettrificato: leggi il nostro approfondimento sulle auto a zero emissioni LE PAROLE DI STEPHAN WINKELMANN Alla categoria dei rumors si iscrive anche Lamborghini. Premesso che la Casa di Sant'Agata non ha ufficializzato nulla al riguardo, l'idea che presto il Toro possa sviluppare la sua prima auto a zero emissioni, dopo aver sperimentato l'alimentazione ibrida con la Si&aacute;n, &egrave; viva. Una suggestione che pare ipotesi concreta dopo le parole di "presentazione" che il nuovo presidente e CEO del marchio, Stephan Winkelmann, ha rilasciato con un post sulla piattaforma social LinkedIn.  "In qualit&agrave; di Presidente e Amministratore Delegato di Lamborghini, credo fortemente nel nostro impegno per gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile promossi dalle Nazioni Unite, un insieme di obiettivi che continueremo a perseguire con la stessa tenacia e passione che ci contraddistingue, con l'obiettivo di creare valore agendo responsabilmente nei confronti del mondo in cui operiamo. &Egrave; ora di creare una nuova strada". Gli "obiettivi" a cui allude Winkelmann sono quelli di salvaguardia e tutela ambientale, che nel caso dell'automotive equivalgono alle vetture elettriche. AVENTADOR O HURAC&Aacute;N: LE IPOTESI Insomma, una Lamborghini elettrica non &egrave; fantasia. Ma su quali basi verr&agrave; realizzata? Per rispondere, possiamo considerare proprio i due modelli pi&ugrave; famosi lanciati da Winkelmann durante la sua prima gestione a Sant'Agata (2005-2016), ovvero Aventador e Hurac&aacute;n. Lamborghini Aventador, realizzato l'esemplare numero 10.000 La prima &egrave; spinta dal V12 aspirato, iconico motore di casa Lamborghini, e pare difficile pensare che il marchio possa snaturare un suo prodotto storico ribaltandone completamente l'assetto, da termico ad elettrico. Senza considerare le indiscrezioni che indicano come l'erede dell'Aventador possa essere un modello ibrido.  Ma, se Aventador non abbandona il termico, Hurac&aacute;n pu&ograve; farlo? Il suo V10 non ha la stessa tradizione del 12 cilindri, e quindi la sperimentazione elettrica su di esso potrebbe essere pi&ugrave; fattibile. Bisogna anche considerare quello che avviene "ai piani alti", in casa Audi, proprietaria del marchio sotto Volkswagen. La Casa di Ingolstadt sta spingendo sempre pi&ugrave; nel binomio supercar-motore elettrico: il lancio recente di e-tron GT ne &egrave; una conferma. In pi&ugrave;, da sottolineare la volont&agrave; da parte dei Quattro Anelli di proporre la sua R8 in una versione totalmente elettrica: e con quale altra auto la R8 condivide pianale, meccanica e V10? Esatto, la Hurac&aacute;n.  UNA TERZO MILLENNIO DI SERIE? Staremo a vedere, insomma, se queste indiscrezioni avranno un seguito concreto. Nel frattempo, Lamborghini aveva gi&agrave; provato ad abituare gli appassionati e gli addetti ai lavori con un proprio modello a zero emissioni, sebbene sotto forma di concept. Terzo Millennio infatti venne presentata nel 2017.  Un propulsore elettrico su ogni ruota, e supercondensatori (soluzione poi adottata per Si&aacute;n) al posto delle classiche batterie. Insomma, l'operazione &egrave; fattibile. Ma la Terzo Millennio &egrave; un'auto che non ha mai conosciuto la strada. La sua erede di serie sta per arrivare?&nbsp; La gamma Lamborghini: consulta il listino completo di Auto!       

L'erede a zero emissioni dell'Aventador o della Hurac&aacute;n? O magari il modello di serie anticipato nel 2017 dal concept Terzo Millennio? Le parole del neo-presidente Winkelmann rilanciano le ipotesi

Lamborghini, una supercar elettrica in cantiere?

        Non solo per la strada e la pista: Lamborghini lancia la sua Hurac&aacute;n STO anche sotto forma di orologio. Non uno qualunque, ovviamente: un accessorio extralusso in edizione limitata, realizzato in partnership con il brand svizzero Roger Dubuis e dal costo di 60.500 euro. Lamborghini Huracan STO, meno &egrave; meglio I COLORI DELLA HURAC&Aacute;N STO, MATERIALI PREGIATI Si chiama Excalibur Spider Hurac&aacute;n STO, e si ispira nei colori a quelli della nuova supercar di Sant'Agata, ovvero la combinazione Blue Laufey e California Orange. Presenta una cassa in carbonio da 45 mm con inserti in gomma sormontata da una lunetta in titanio e vetro zaffiro metallizzato, mentre il cinturino &egrave; in pelle di vitello traforata e rivestimento interno in gomma.  Ad alimentare il lussuoso Excalibur Spider Hurac&aacute;n STO ci pensa un calibro automatico RD360 con riserva di carica fino a 60 ore. Il movimento combina un bilanciere ad angolo di 12&deg; con una massa oscillante di 360&deg; ispirata alle ruote della Hurac&aacute;n STO. Saranno realizzati solamente 88 esemplari.  PREZZO ELEVATISSIMO Il costo, dati i marchi coinvolti, i materiali utilizzati e la fattura del prodotto, non pu&ograve; che essere elevatissimo: 60.500 euro.       

Excalibur Spider Hurac&aacute;n STO &egrave; l'accessorio extralusso in edizione limitata realizzato dal brand svizzero Roger Dubuis insieme alla Casa di Sant'Agata e ispirato alla nuova vettura. Costa 60.500 euro

Lamborghini Huracán STO, dalla pista...al polso: la supercar diventa un orologio

        Tra Sant'Agata Bolognese e Borgo Panigale ci sono meno di 24 chilometri, tutti di statale. Ma c'&egrave; anche il cuore pulsante della Motor Valley, al quale Ducati rende omaggio con al serie speciale Diavel 1260 Lamborghini, che celebra la Si&aacute;n FKP 37, la prima (super) ibrida del Toro, capace di 819 cavalli di potenza.  Si tratta di&nbsp;un&rsquo;edizione limitata e numerata di 630 esemplari che celebra&nbsp;la collaborazione tra due eccellenze emiliane di propriet&agrave; del Gruppo Volkswagen. Tutti i particolari della moto che sono stati ridisegnati dal Centro Stile Ducati&nbsp; sono realizzati in a fibra di carbonio, prendendo spunto, dalla Lambo La livrea del Diavel 1260 Lamborghini &egrave; frutto del lavoro tra il Centro Stile Ducati e il Centro Stile Lamborghini. Le vernici applicate alla moto sono le stesse utilizzate per la Si&aacute;n. Elementi identificativi del design Lamborghini sono l&rsquo;esagono e lo stilema &ldquo;Y&ldquo;. Questa versione speciale del Diavel omaggia il primo nella forma dello scarico ed il secondo nei&nbsp;dettagli estetici sulla sella. Ecco come la racconta Mitja Borkert, capo del design Lamborghini.&nbsp;&ldquo;Siamo convinti della forza del nostro design, uno dei pi&ugrave; riconoscibili nel mondo automotive. La silhouette pulita ma estremamente caratterizzante &egrave; alla base del nostro linguaggio. L&rsquo;approccio visionario al design ci consente di trasferire il nostro DNA ad altri prodotti. Abbiamo fatto un profondo lavoro di squadra per condividere i nostri stilemi avvantaggiati dall&rsquo;essere ispirati dagli stessi valori e dalla ricerca del divertimento alla guida.&rdquo;  E come l'ha concepita &nbsp;Andrea Ferraresi, Direttore del Centro Stile Ducati.&nbsp;&ldquo;Creando un Diavel ispirato alla Si&agrave;n abbiamo celebrato i valori che condividiamo con Lamborghini. Siamo italiani, siamo sportivi, e il design &egrave; un elemento distintivo per le nostre creazioni. Il Diavel 1260 Lamborghini &egrave; stato disegnato applicando lo stesso linguaggio stilistico che contraddistingue la Si&aacute;n FKP 37.&rdquo; Diavel 1260 Lamborghini &egrave; spinta dal&nbsp;bicilindrico&nbsp;Ducati Testastretta DVT, omologato Euro 5, in grado di erogare 162 cavalli&nbsp;a 9.500 giri 129 Nm di coppia) a 7.500 giri. Lam prime consegne del modello saranno a fine anno. Lamborghini Si&agrave;n FKP 37, ibrida da 819 cavalli        

La poderosa moto di Borgo Panigale rende omaggio alla FKP 37

Ducati Diavel 1260 Lamborghini, omaggio alla Sián

Stephan Winkelmann &egrave; il nuovo amministratore delegato e presidente di Automobili Lamborghini, in carica dal prossimo 1 dicembre. C&rsquo;&egrave; l&rsquo;ufficializzazione dello scenario anticipato dalla stampa tedesca nei giorni scorsi, incarico deliberato dal Cda Audi riunitosi marted&igrave;, a confermare anche la posizione in Bugatti, presidente dal 2018.  Cerchi un&#39;auto usata? Sfoglia il listino di Auto  &ldquo;Stephan Winkelmann ha dato forma in modo decisivo alla storia Lamborghini. Nessun altro rappresenta in modo pi&ugrave; chiaro il marchio Lamborghini ed &egrave; esattamente la persona giusta a guidare questo marchio unico verso un futuro di successo&rdquo;, ha commentato Markus Duesmann, presidente del CdA Audi.  Quello del manager tedesco cresciuto in Italia, a Roma, &egrave; un ritorno a Sant&rsquo;Agata Bolognese, dove ha operato tra il 2005 e il 2015, per passare poi la primavera dell&rsquo;anno successivo in Audi Sport, mentre in Lamborghini si insediava Stefano Domenicali. Per l&rsquo;a.d. uscente, che ha portato la Casa del Toro a produrre oltre 8.000 vetture nel 2019, record storico, c&rsquo;&egrave; la Formula 1, da guidare nel ruolo di vertice di a.d., in un mondo a lui ben noto.  Sfoglia il listino Lamborghini: tutti i modelli sul mercato  Con Domenicali la trasformazione Lambo  &ldquo;Vorrei ringraziare tutti i dipendenti per il duro lavoro e la loro passione nei confronti di Lamborghini. Sono orgoglioso di questo straordinario team e grato di averne fatto parte per 4 anni&rdquo;, le parole di Domenicali, al quale sono andati i ringraziamenti di Duesmann, &ldquo;per gli splendidi risultati e la sua dedizione nei confronti di Lamborghini. Negli ultimi 4 anni ha modellato la trasformazione del marchio e l&rsquo;ha spinto in avanti. Gli auguriamo ogni successo nel nuovo ruolo di a.d. della Formula 1&rdquo;.  Sephan Winkelmann commenta: &ldquo;Per me &egrave; un grande onore e piacere guidare queste due aziende uniche con le loro automobili straordinarie. Non vedo l&rsquo;ora di affrontare questa nuova sfida. Se Bugatti &egrave; sinonimo delle hypercar sportive migliori, pi&ugrave; potenti, eleganti e lussuose al mondo, Lamborghini &egrave; l&rsquo;espressione iconica delle supersportive pi&ugrave; esclusive grazie a un design e livelli di innovazione eccezionali. La vena creativa di entrambe le aziende non si &egrave; affatto esaurita: il mondo avr&agrave; certamente delle sorprese.&rdquo;  Limite di velocit&agrave;: giusto frenare le auto moderne?  &nbsp; 

Dal prossimo 1 dicembre sar&agrave; operativo quale amministratore delegato e presidente, ruoli ai quali affiancher&agrave; la presidenza Bugatti, assunta nel 2018. Torna in Lamborghini dopo 5 anni di assenza, in sostituzione di Stefano Domenicali

Winkelmann nuovo a.d. Lamborghini, ufficializzata la nomina

Il 18 novembre sar&agrave; svelata online una nuova V10 Lamborghini. Sotto il velo dell&#39;anteprima pare proprio esserci una versione di Huracan. Lo &quot;sguardo&quot; dei fari non mentre, sul retro si profila un alettone notevole.  Una nuova dieci cilindri Lambo. &quot;Basata su una storia vera. Dalla pista alla strada&quot;. Il claim lascia un alone di mistero, ma dovrebbe essere il segreto di Pulcinella.  Una Super Trofeo Omologat da Sant&#39;Agata Bolognese  Dovrebbe trattarsi di &nbsp;Huracan Evo STO (Super Trofeo Omologato), una sorta di versione stradale della performante Huracan GT3 Evo.  Trapela anche dal link utilizzato di Lamborghini su Facebook (https://lam.bo/LamborghiniSTO_FbIt) utilizzato per rimandare al live dell&#39;evento.  Quindi con la trazione posteriore, una aerodinamica pi&ugrave; estrema, soprattutto una riduzione del peso di 100 kg (1389-1422 kg nelle versioni attuali)&nbsp;per essere pi&ugrave; agile. Il cuore sar&agrave; ovviamente il dieci cilindri aspirato di dieci litri: avr&agrave; oltre 640 cavalli di potenza?    Lamborghini Essenza SCV12, 830 cv per la hypercar da pista&nbsp;  &nbsp;  &nbsp; 

Quasi pronta &nbsp;una Super Trofeo Omologato per confermare il legame dalla pista alla strada

Huracan Evo STO, la nuova V10 Lambo esordir&agrave; il 18 novembre

        Bella, sportiva, dinamica al punto giusto da poter aggredire la strada con i suoi 350 cavalli. A suo modo, un unicum, una particolarit&agrave; che la differenzia dalle altre: &egrave; l'ultima Lamborghini con motore anteriore. Dopo di lei, ad eccezione di LM 002 e di Urus, tutti i modelli della Casa bolognese saranno dotate di propulsore posteriore. Lamborghini Urus Graphite Capsule, il Toro colorato BERLINETTA BELLA E POTENTE Lamborghini Jarama GT festeggia 50 anni, portati benissimo. Del resto, quando a curarti linee e forme &egrave; Marcello Gandini, puoi avere il privilegio di non mostrare alcuna ruga. Presentata al Salone di Ginevra 1970, la berlinetta 2+2 viene ideata e sviluppata tecnicamente sulla base della 400 GT e della Islero, distanziandosene per lo stile, opportunamente curato da Gandini per la Bertone.  A spingerla, il classico V12 made in Lamborghini, 4 litri, doppio albero a camme in testa per ogni bancata, alimentato da 6 carburatori doppio corpo Weber, che eroga 350 cv per una velocit&agrave; massima di 260 km/h. L'impianto frenante viene dotato di 4 dischi anteriori autoventilati di grandi dimensioni, mentre i cerchi Campagnolo in magnesio da 15" si lasciano guardare. JARAMA: ED &Eacute; SUBITO AMARCORD F1 La granturismo, che presenta interni sportivi, raffinati, con la presenza di pelle e aria condizionata - senza dimenticare il bagagliaio, inusualmente ampio per un'auto supersportiva -, viene lanciata con un nome che, secondo tradizione del marchio, ha a che fare con i tori. Jarama non &egrave; per&ograve; una razza, bens&igrave; un luogo nella zona di Madrid noto essenzialmente per due motivi: l&igrave; vengono allevati tori da combattimento e, sempre l&igrave;, tra il 1968 e il 1981 si sono tenute nove edizioni del Gran Premio di Formula 1. Stefano Domenicali lascia Lamborghini per la Formula 1 JARAMA GTS: ANCORA PI&Ugrave; PERFORMANTE Due anni dopo il lancio di Ginevra, la gamma si arricchisce della versione GTS, che aumenta la potenza a 365 cv, inserisce una presa d'aria trasversale sul cofano e due uscite d'aria sui passaruota anteriori. Ne verranno prodotti 152 esemplari, fino al 1976, insieme ai 176 della Jarama GT standard prodotti fino al '73, per un totale di 328 unit&agrave;: 328 granturismo che continuano a non sentire il peso degli anni e continuano ad ammaliare per una bellezza, un fascino capace di trascendere le generazioni.       

Venne presentata a Ginevra nel 1970, dotata dei 350 cv del suo V12 e di uno stile curato da Marcello Gandini per Bertone. Si tratta dell'ultimo modello della Casa di Sant'Agata (ad eccezione di LM 002 e Urus) a montare un motore anteriore

Lamborghini Jarama GT, splendida 50enne

        Durante lo scorso fine settimana, la tempesta tropicale Eta si &egrave; abbattuta sul sud della Florida, provocando innumerevoli disagi agli automobilisti. E a Miami, una Lamborghini Hurac&aacute;n Spyder si &egrave; ritagliata un ruolo da protagonista, finendo quasi sommersa dall'acqua mentre attraversava la strada, riuscendo tuttavia a superare gli ostacoli. LA HURAC&Aacute;N "CAMMINA SULL'ACQUA": IL VIDEO Il video della supercar &egrave; stato condiviso su Twitter e poi rilanciato dai media, con i vari utenti stupiti dal fatto che la Hurac&aacute;n sia riuscita dove spesso molte altre auto non riescono.  #Lamborghini or Submarine? Saw this on @wsvn!! #SoFloLife #Eta #Flood pic.twitter.com/s1MHqjG4JA &mdash; Joe (@WFOJoe) November 9, 2020    Sicuramente il fatto di avere il motore posteriore &egrave; risultato fondamentale, in quanto in tal modo l'acqua che ha ricoperto il cofano non ha potuto danneggiarlo. Tuttavia, guidare sotto un'alluvione &egrave; sicuramente pericoloso, ed &egrave; sconsigliato farlo a meno che non ci si trovi al volante di un pick-up o un fuoristrada, sicuramente non dentro una costosa coup&eacute; Lamborghini. Lamborghini Hurac&aacute;n, cinque nuovi colori fluo per la supercar D&Eacute;J&Agrave; VU LAMBORGHINI: LA GALLARDO NEL 2016 Non &egrave; comunque la prima volta che un modello della Casa bolognese sale alla ribalta delle cronache per aver "camminato sulle acque". Gi&agrave; nel 2016, durante l'alluvione di San Diego, una Gallardo bianca riusc&igrave; a superare le strade allagate nonostante l'acqua l'avesse all'inizio sommersa.        

La supercar &egrave; riuscita a districarsi tra le strade allagate di Miami nonostante l'alluvione e il rischio di venire sommersa: ecco il filmato

C'è la tempesta tropicale? Lamborghini Huracán Spyder cammina sulle acque! VIDEO

        &Egrave; la Lamborghini pi&ugrave; venduta di sempre e nonostante non sia pi&ugrave; una novit&agrave; &ndash; &egrave; stata lanciata nel 2014 &ndash; la Hurac&aacute;n continua a essere una punta di diamante nella gamma del Toro emiliano. Grazie anche ai continui aggiornamenti a cui la coup&eacute; V10 viene sottoposta. L'ultimo riguarda la gamma dei colori, che si arricchisce con una nuova collezione di tinte brillanti denominata Fluo Capsule. Per rendere ancora pi&ugrave; unica e riconoscibile ogni Hurac&aacute;n EVO. Da Padova a Roma in tre ore: Lamborghini Hurac&aacute;n della Polizia salva una vita Di tutti i colori Quello dei colori &egrave; un aspetto su cui Lamborghini punta da sempre, proponendo tinte originali e sgargianti, in gradi di esaltare le linee dei modelli di Sant'Agata e la loro sportivit&agrave;. La nuova collezione segue questa filosofia e comprende una serie di tinte opache che si combinano con alcuni elementi neri, come tetto, paraurti posteriore e minigonne, dando vita a una livrea bicolore.  Cinque le tinte inedite: Verde Shock, Arancio Livrea, Celeste Fedra, Arancio Dac e Giallo Clarus. Scegliendo gli interni in total black, inoltre, &egrave; possibile scegliere nuove finiture che riprendono il colore della carrozzeria. Possibilit&agrave; di scegliere, infine, tra i sedili comfort offerti di serie e i nuovi sedili sportivi in Alcantara o pelle Unicolor. Lamborghini sbarca a Tokyo e dedica al Giappone una Aventador unica       

La Casa emiliana ha lanciato una nuova collezione di cinque tinte opache con finiture interne speciali

Lamborghini Huracán, cinque nuovi colori fluo per la supercar

        Lamborghini guarda a oriente e apre in Giappone il secondo dei suoi punti Lounge che si aggiunge a quello di New York. Un luogo in cui i clienti del Toro di Sant'Agata possono entrare a contatto con la parte pi&ugrave; esclusiva del brand, quella del programma di personalizzazione Ad Personam. Ma anche uno spazio destinato a ospitare mostre e incontri. Per celebrarne l'apertura Lamborghini ha presentato il frutto della collaborazione con lo stilista giapponese Yohji Yamamoto, che ha messo la sua firma su una Aventador S. Da Padova a Roma in tre ore: Lamborghini Hurac&aacute;n della Polizia salva una vita Una finestra sul mondo Lamborghini La Lounge Tokyo rappresenta per la Casa italiana un modo di incontrare i propri clienti offrendo loro il massimo dell'esperienza Lamborghini. In questo luogo infatti ci si potr&agrave; recare non solo per ordinare una delle supercar del Toro, ma anche per personalizzarle sfruttando le potenzialit&agrave; del programma Ad Personam. Una scelta sterminata di colori, finiture, rivestimenti, cerchi e molto altro da cui i clienti possono attingere per realizzare la Lamborghini dei loro sogni. Con la possibilit&agrave; di toccare con mano e vedere dal vivo ciascuna di queste opzioni nelle stanze della Lounge Tokyo.  Il nuovo spazio nella capitale giapponese rappresenter&agrave; per&ograve; non solo un luogo dove i clienti potranno scegliere e personalizzare le loro vetture, ma anche una vera e propria finestra sul mondo Lamborghini. Il piano terra dell'edificio, che con le sue linee appuntite richiama sin dalla struttura il design Lambo, verr&agrave; adibito al ritiro delle vetture. I piani superiori invece offriranno una serie di spazi per eventi dedicati al Marchio di Sant'Agata, ma anche per altri eventi e mostre che siano legati allo spirito del Toro italiano. Stefano Domenicali lascia Lamborghini per la Formula 1 Firma d'autore Per celebrare l'apertura della Lounge Tokyo e sottolineare l'iomportanza del rapporto tra Lamborghini e il Giappone, la Casa ha realizzato un esemplare unico della Aventador &ldquo;vestito&rdquo; dallo stilista di fama mondiale Yohji Yamamoto. La coup&eacute; V12, in versione S, &egrave; stata decorata con una livrea nera e rossa con dettagli bianchi, replicata poi anche all'interno. All'auto &egrave; stata abbinata una collezione di indumenti Lamborghini firmati dallo stilista che comprende tre capi unici: mod coat, bomber e felpa con cappuccio.  Una collaborazione tra mondi diversi che ha entusiasmato entrambe le parti in causa. &ldquo;Con il loro design inimitabile, le supersportive Lamborghini sono istantaneamente riconoscibili, pi&ugrave; di ogni altro Marchio automobilistico &ndash; ha spiegato Yamamoto - &egrave; sufficiente un solo sguardo. Sono orgoglioso di veder realizzata questa collaborazione, che enfatizza l&rsquo;unicit&agrave;, il fascino senza tempo e la passione che caratterizzano entrambi i marchi&rdquo;. &ldquo;&Egrave; stata un&rsquo;emozione poter lavorare con Yohji Yamamoto, icona mondiale della moda, che ha compreso subito il valore del DNA del design Lamborghini &ndash; ha commentato invece Mitja Borkert, Head of Design della Casa di Sant'Agata - Dalla nostra collaborazione &egrave; nata quest&rsquo;opera eccezionale di design per Aventador S che, presentata oggi per la prima volta, celebra l&rsquo;unione tra artigianato italiano e cultura giapponese&rdquo;. Lamborghini Urraco, la pi&ugrave; innovativa di sempre       

Apre il nuovo punto Lounge di Lamborghini, che per l'occasione ha presentato un esemplare speciale curato dallo stilista Yohji Yamamoto

Lamborghini sbarca a Tokyo e dedica al Giappone una Aventador unica

        Una Lamborghini Hurac&aacute;n &egrave; riuscita a salvare una vita. Non una standard, bens&igrave; un esemplare in dotazione alla Polizia di Stato. Che &egrave; riuscito a percorrere la distanza dall'ospedale civile di Padova al Policlinico Gemelli di Roma (circa 500 km) in sole tre ore. A 230 KM/H PER TRASPORTARE IL RENE DI UN DONATORE Gli agenti della Polstrada hanno infatti trasportato il rene di un donatore che dalla struttura padovana doveva arrivare con urgenza all'ospedale romano per un trapianto. E lo ha fatto percorrendo la distanza a circa 230 km/h.  Tutto &egrave; andato bene, quindi, grazie alle prestazioni della Hurac&aacute;n. La versione in dotazione alla Polizia &egrave; la LP 610-4, quella basica, naturalmente spinta dal V10 5.2 da 610 cv costruito in Lamborghini, accompagnato dalla trazione integrale e dal cambio robotizzato a doppia frizione, per un accelerazione da 0 a 100 orari in 3,2 secondi e una velocit&agrave; massima di 325 km/h. Lamborghini Hurac&aacute;n EVO diventa un puzzle 3D L'unica differenza rispetto alla Hurac&aacute;n acquistabile dai privati &egrave; che la versione della Polizia &egrave; dotata di un sistema di videocamere che serve a rilevare la velocit&agrave; di altri veicoli e di confrontare le targhe con quelle delle auto rubate. La protagonista di questa bella storia, invece, ha deciso di salvare una vita. Reggiani in esclusiva: "Lamborghini verso il futuro con Si&aacute;n Roadster ed Essenza SCV12"       

Grazie a una velocit&agrave; di 230 km/h, una LP 610-4 in dotazione alla Polstrada ha trasportato un rene che doveva essere sottoposto urgentemente a un trapianto, percorrendo circa 500 km

Da Padova a Roma in tre ore: Lamborghini Huracán della Polizia salva una vita

Elettrificazione, supercondensatori, fibra di carbonio, materiali a memoria di forma e aerodinamica estrema. Il futuro della Lamborghini passer&agrave; attraverso tutti questi componenti avveniristici. Si tratta di tecnologie rivoluzionarie sviluppate attraverso due hypercar sperimentali del Toro dal potenziale incredibile.  Lamborghini Urraco, la pi&ugrave; innovativa di sempre  La prima &egrave; un&#39;auto stradale, l&#39;altra &egrave; una Lambo &quot;quasi&quot; da corsa. Sono la Si&aacute;n Roadster, la supersportiva stradale pi&ugrave; potente ed esclusiva con motore ibrido da 819 cavalli, e la Essenza SCV12, aggressiva nel suo colore verde acido. Talmente potente (830 cv) che non &egrave; concepita per l&#39;uso stradale ma soltanto per le piste. Due hypercar esclusive che verranno costruite in tiratura limitatissima (82 Si&aacute;n e 40 Essenza SC) e che serviranno a Lamborghini per sviluppare le tecnologie del futuro.  V12, HYPERCAR, TECNOLOGIE, FUTURO: PARLA REGGIANI  Ad accomunare queste due hypercar c&#39;&egrave; il motore 12 cilindri. Il segno distintivo del Toro. Il motore che fa parte della storia del marchio fin da quando comparve sulla prima 350 GT del 1963. Da allora il V12 (cresciuto dai 3,5 litri e 280 cv del primo modello fino ai 6,5 litri e 770 cv dell&#39;ultima SVJ) &egrave; sempre rimasto il simbolo e l&#39;anima dell&#39;universo Lamborghini. Il tipo di motore pi&ugrave; propenso a raggiungere elevatissimi regimi di rotazione e quindi la massima potenza. Proprio alcune delle tecnologie innovative che Lamborghini sta sviluppando lo possono rivitalizzare ed evitare che cada vittima delle norme sempre pi&ugrave; ferree sulle emissioni. A parlarci delle tecnologie innovative che Lamborghini ha sviluppato &egrave; il direttore tecnico del marchio, l&#39;ingegner Maurizio Reggiani. Che ci spiega quali ricadute positive potranno avere sulle Lambo del futuro.    &quot;Si&aacute;n ed Essenza SCV12 hanno in comune due componenti: il nostro motore 12 cilindri e la monoscocca in carbonio. Sono lo scheletro portante del successo della Aventador, l&#39;auto alla base di entrambi i progetti. Ciascuna delle due hypercar poi si &egrave; sviluppata in direzioni diverse in base agli obiettivi che avevamo. Con la Si&aacute;n ci siamo prefissi di sviluppare l&#39;elettrificazione con soluzioni avveniristiche. Con la Essenza abbiamo invece voluto utilizzare sempre di pi&ugrave; la fibra di carbonio come elemento di protezione: non soltanto di rigidit&agrave; ma anche di sicurezza per la sua capacit&agrave; di assorbire e dissipare energia&quot;.  Qual &egrave; stato l&rsquo;obiettivo della Si&aacute;n?  &quot;Risolvere uno degli aspetti di cui parte dei clienti dei nostri motori V12 si lamentavano: il famoso &quot;buco&quot; di coppia nella cambiata soprattutto in modalit&agrave; automatica. Un problema che causava un fastidio a livello di comfort. La soluzione &egrave; stata di adottare un motore elettrico alimentato da supercondensatori e non da normali batterie. Questa tecnologia &egrave; da anni un nostro pallino, tanto che abbiamo fatto un accordo con il MIT (Massachusetts Institute of Technology) di Boston per svilupparla&quot;.  Lamborghini S&igrave;an Roadster, scoperta, potente e ibrida  Cosa sono esattamente i supercondensatori?  &quot;Si tratta di celle al litio con una densit&agrave; di energia stratosferica, se comparata con le normali batterie. Per fare un paragone, i supercondensatori hanno una densit&agrave; di potenza di 2.400 watt per chilogrammo, mentre una normale batteria al litio di auto elettrica ha 300 watt per kg. I supercondensatori riescono a caricare e scaricare una quantit&agrave; di energia impressionante. E lo fanno di colpo. Con un&#39;efficenza elevatissima&quot;.  Ma avranno un peso...  &quot;No, i supercondensatori sono leggerissimi. Sulla Si&aacute;n l&#39;accumulatore &egrave; un prisma sottilissimo montato trasversalmente dietro l&#39;abitacolo, come una parat&igrave;a. Pesa appena 34 kg e fornisce 34 cv di potenza. Questa dote di compattezza &egrave; ideale per una supersportiva perch&eacute; permette di inserire un sistema che d&agrave; potenza aggiuntiva in poco spazio e senza incrementare il peso&quot;.    Qual &egrave; il loro punto debole?  &quot;Caricano e scaricano energia molto rapidamente. Perci&ograve; non sono adatti a fornire da soli grande autonomia elettrica a una vettura. Invece per un&#39;auto supersportiva come la Si&aacute;n dove non serve autonomia elettrica ma potenza sono un vantaggio&quot;.  Come funzionano?  &quot;L&#39;energia elettrica che il supercondensatore produce viene inserita in un motore elettrico a 48 volt calettato sul cambio; nella fase di cambiata il motore elettrico aggiunge coppia e riempie il famoso &quot;buco&quot; di coppia del cambio automatico. In mappatura &quot;Corsa&quot; invece la coppia in pi&ugrave; viene usata per migliorare l&#39;accelerazione della macchina. Diventa un overboost&quot;.  Il vantaggio &egrave; consistente?  &quot;Sullo scatto 0-100 km/h la Si&aacute;n riesce a scaricare a terra il 9% in pi&ugrave; di trazione rispetto ad una Aventador SV e questo le permette di scendere a 2&quot;8 sullo 0-100. Pi&ugrave; si chiede elasticit&agrave; al motore, pi&ugrave; l&#39;effetto del supercondensatore diventa vistoso: una Si&aacute;n dai 70 ai 120 km/h &egrave; 1,2 sec. pi&ugrave; rapida di un&#39;Aventador&quot;.    Per scoprire il resto dell&#39;intervista, correte in edicola ad acquistare il nuovo numero di Auto, uscito il 15 ottobre. Senza dimenticare la possibilit&agrave; di acquistare la rivista in versione digitale (clicca qui). 

Partendo dalle due nuove hypercar, Si&aacute;n Roadster ed Essenza SCV12, il direttore tecnico del marchio bolognese Maurizio Reggiani racconta le nuove tecnologie che la Casa di Sant&#39;Agata sta sviluppando per le supercar del futuro

Reggiani in esclusiva: &quot;Lamborghini verso il futuro con Si&aacute;n Roadster ed Essenza SCV12&quot;

        &Eacute; probabilmente una delle Lamborghini meno citate, eppure, a detta del suo stesso creatore, si tratta della pi&ugrave; innovativa di sempre della storia del marchio di Sant'Agata, capace con le sue caratteristiche di ispirare modelli dell'era moderna come Gallardo e Hurac&aacute;n. Compie 50 anni Lamborghini Urraco, presentata nel 1970 al Salone di Torino. SOLUZIONI ALL'AVANGUARDIA A progettarla, l'ingegner Paolo Stanzani coadiuvato dalle magiche matite di Marcello Gandini, all'epoca leader della Bertone. Leggenda narra che la realizzazione della vettura fosse un'espressa richiesta di Ferruccio Lamborghini, desideroso di proporre un modello pi&ugrave; accessibile, seppur con i costi tipici di una supercar del genere. Leggende o meno, secondo lo stesso Stanzani, la Urraco rappresenta la "Lambo" pi&ugrave; innovativa di sempre dal punto di vista tecnico.  Si tratta di una berlinetta 2+2 che venne dotata della spinta di un V8 interamente inedito da 2,5 litri e 220 cv, per 245 km/h di velocit&agrave; massima. Presentava un telaio scatolato, con motore, trasmissione e sospensioni tutte montate su un altro telaietto posteriore, ancorato a sua volta al telaio principale. Il sistema delle sospensioni era targato McPherson: una soluzione che, nella zona anteriore, era gi&agrave; d'uso comune, mentre invece nella parte posteriore, nessun marchio di supercar aveva ancora mai adottato. La gamma Lamborghini: consulta il listino completo di Auto! Ulteriore novit&agrave;, il V8 aveva la camera di scoppio non nella testa ma all'interno del pistone, una soluzione adottata per la semplicit&agrave; della lavorazione. Inoltre, la Urraco non aveva il piantone dello sterzo: la cremagliera era infatti attaccata al parafiamma, praticamente sotto il vetro, cos&igrave; da rappresentare un sinonimo di sicurezza in caso di impatto. Infine, da non dimenticare l'introduzione dei quattro carburatori Weber doppio corpo del tipo 40 IDF1. 776 ESEMPLARI PRODOTTI Nata probabilmente in un periodo sfortunato in quanto erano gli anni in cui la crisi del petrolio cominciava a prendere forma e a cambiare inevitabilmente il mercato di quell'epoca, Lamborghini Urraco venne prodotta in tre serie: P250 ("P" per la posizione posteriore del V8, 250 per i 2,5 litri della cilindrata), dal 1970 al '76; P200 (potenza ridotta a 182 cv), dal 1975 al '77 in esclusiva per il mercato italiano; e P300, la versione pi&ugrave; performante, da 265 cv, commercializzata dal 1975 al '79, per un totale di 776 unit&agrave; prodotte.       

La supercar compie 50 anni: venne infatti presentata nel 1970 al Salone di Torino. Progettata da Stanzani e Gandini, conteneva soluzioni tecniche e all'avanguardia mai viste prima

Lamborghini Urraco, la più innovativa di sempre

        Cede alla tentazione di lanciare nella mischia una barchetta, con un avvertimento: &ldquo;Attenzione! Macchina veloce aperta&rdquo;. L&rsquo;ultima fatica di Lamborghini Squadra Corse lo stampa a chiare lettere sulle fiancate, in un motivo camouflage che lascia intuire quanto basta per farsi un&rsquo;idea del prossimo progetto che presenteranno a Sant&rsquo;Agata Bolognese. Cerchi un'auto usata? Sfoglia il listino di Auto Tutto &egrave; iniziato con la SC18, prima specialissima realizzata (in esemplare unico, per un cliente) dal reparto corse Lambo in collaborazione col centro stile diretto da Mitja Borkert, che la barchetta in pista a Monza l&rsquo;ha guidata tra i cordoli dell&rsquo;Autodromo.  Poi &egrave; toccato a Lamborghini Essenza SCV12, un debutto lontano appena pochi mesi e, adesso, &egrave; tempo di un&rsquo;altra esclusivissima hypercar. Barchette rivali Interpretare la configurazione barchetta &egrave; un riportare alla storia dell&rsquo;automobilismo da corsa, Lamborghini Squadra Corse trover&agrave; le proposte Ferrari Monza SP1 e SP2, la McLaren Elva, la Aston Martin V12 Speedster. Tutte proposte diverse, e molto, nel design.             Visualizza questo post su Instagram  Attenzione!!! Macchina veloce aperta in pista !!!! One more @lamborghinisc to be reality soon. #squadracorse #centrostilelamborghini #lamborghinidesigndna #staytuned Un post condiviso da  Mitja Borkert (@mitjaborkert) in data: 1 Ott 2020 alle ore 10:15 PDT      I tratti tipici Lamborghini sono nel rincorrersi di spigoli che scrive la carrozzeria intorno a un motore atteso nel V12 aspirato da 6.5 litri, un&rsquo;unit&agrave; spinta fino a 830 cavalli nella proposta Essenza SCV12. Della barchetta si attende di scoprire quali particolari aerodinamici &ndash; se vi saranno &ndash; sono stati studiati per creare la bolla d&rsquo;aria a isolare l&rsquo;abitacolo o, viceversa, se avr&agrave; considerata una hypercar da guidare obbligatoriamente col casco in testa. Sfoglia il listino Lamborghini: tutti i modelli sul mercato Sebbene non sia stata fissata una data per la presentazione, le finali mondiali Lamborghini a Misano, nel week end del primo novembre, sembrano essere il palcoscenico ideale per presentare l'idea Veloce Aperta di Squadra Corse.       

Ancora un'estrema proposta firmata Lamborghini Squadra Corse in arrivo, dopo la Essenza SCV12. Si tratta di una barchetta con motore V12, possibile il debutto in pubblico alle Finali Mondiali Lamborghini&nbsp;

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