L&#39;altro volto di Wrangler, fatto di una personalizzazione totale, modifiche alla terza generazione che rappresentano solo la base di partenza per soddisfare le richieste speciali del cliente Militem. J III va in tour, con MTV Up! Energy Drink, e per l&#39;occasione lo fa con un esemplare unico. Su base Wrangler Unlimited passo lungo, gli specialisti dell&#39;azienda con lombarda calcano la mano in ogni area, lasciando il motore turbodiesel 2.8 CRDi tra i pochi componenti ancora legati al progetto di serie: 200 cavalli e una trasmissione automatica per portare a spasso la livrea bianca con hard-top nero.  E&#39; tela da &ldquo;colorare&rdquo;, con i parafanghi allargati e rivettati a vista, i loghi Militem in bella mostra, per quelli che, di fatto, sono modelli omologati con il marchio della stelletta. Il cofano motore sfoggia griglie di raffreddamento ai lati e un trattamento antiriflesso nella parte superiore, modifiche seguite dai fendinebbia led, come i gruppi ottici, &ldquo;protetti&rdquo; da un bull bar parte dell&#39;imponente paraurti con doppio occhiello di traino. Le luci di profondit&agrave; poste alla base del parabrezza e i cerchi da 20 pollici, gli altri particolari degni di nota su Militem JIII MTV Up! On Tour. Ruote da 35 pollici di diametro, il cui alloggiamento ha richiesto la revisione dei parafanghi.  A bordo, l&#39;aria che si respira &egrave; dell&#39;artigianalit&agrave; con gusto italico, mission di Militem. Rivestimenti in pelle color cammello, trattamento trapuntato con cuciture a contrasto, sulle sedute quanto sul poggiabraccio centrale, &egrave; il tocco di pregio in un ambiente altrimenti invariato nelle plastiche, con l&#39;eccezione dell&#39;inserto (anch&#39;esso in pelle) sulla maniglia di fronte al passeggero.  Militem RAM 1500, prepotenza all&#39;italiana  Tra gli interventi alla meccanica, oltre lo scarico sportivo, Militem rialza l&#39;assetto di J III e modifica la taratura delle sospensioni, centimetri in pi&ugrave; da terra neutralizzati nelle difficolt&agrave; d&#39;accesso a bordo dalla presenza di pedane motorizzate, illuminate e a scomparsa. 

Su base Wrangler Unlimited nasce un esemplare unico, tra eleganti rivestimenti interni e un look a dir poco aggressivo, tra assetto rialzato, cerchi da 35 pollici e bull bar

Militem, la Wrangler Mtv per offroad a tutto volume

Dieci anni sulla scena e un passo d&#39;addio ormai dietro l&#39;angolo. Dall&#39;estate, sar&agrave; nuova Jeep Wrangler. Quarta generazione, sostaziale progresso che conserver&agrave; solo la specializzazione assoluta nell&#39;affrontare i terreni pi&ugrave; impervi e gli stilemi essenziali Jeep nel passaggio. Il modo migliore di salutare la Wrangler JK &egrave; attraverso tre limited edition, versioni ciascuna con una caratterizzazione, tutte motorizzate dal turbodiesel 2.8 litri da 200 cavalli, accoppiato al cambio automatico 5 marce. Contenuti diversi hanno Wrangler Golden Eagle, Wrangler JK Edition e Wrangler Rubicon Recon. La prima, l&#39;aquila applicata sul cofano e il tema dei particolari color bronzo ad avvicinarla idealmente alla CJ-7 che segno un&#39;evoluzione importante per Jeep tra gli anni Settanta e Ottanta: introdusse il cambio automatico e, per farlo, estese la distanza tra gli assi.  Golden Eagle sfoggia la configurazione Dual Top: capote in tessuto color Tan o hard-top in tinta con la carrozzeria. Offerta sia con carrozzeria 3 porte che 5 porte, monta specifici cerchi in lega da 18 pollici, una piastra protettiva del sottoscocca Mopar, passaruota in tinta, interni in pelle tecnica McKinley e cuciture color bronzo. La multimedialit&agrave; &egrave; coperta dall&#39;audio Alpine, uno schermo da 6,5 pollici e lettore DVD, MP3 e CD. Il prezzo di Wrangler Golden Eagle 3 porte &egrave; di 47.750 euro, 51.000 euro la Unlimited.  Da un richiamo che &egrave; omaggio al passato, al tributo JK Edition, sviluppato partendo dall&#39;allestimento Sahara ed esclusivamente in configurazione Unlimited. Cambia il disegno dei cerchi in lega, sempre da 18 pollici, la tinta carrozzeria &egrave;, a scelta, tra nero, Rhino e Chief, ciascuna abbinabile all&#39;hard top bianco con copriruota di scorta rigido nello stesso colore o in tinta con la carrozzeria. La decalcomania sul cofano Golden Eagle lascia spazio alla scritta Wrangler, applicata sul Power Dome con ampi sfoghi d&#39;aria. Gli inserti color bronzo vengono rimpiazzati dalle applicazioni silver, anche a bordo, tra sedili in pelle nera e un quadro strumenti che riporta il badge numerato progressivo della Wrangler JK Edition in questione. Solo 1.250 esemplari destinati all&#39;area EMEA (Europa, Medio Oriente e Africa), con un prezzo di listino di 51.000 euro.  Ultima Wrangler da collezionare, quella che pi&ugrave; di altre riprende l&#39;habitat naturale: l&#39;off-road. Rubicon Recon va oltre i dettagli estetici, oltre le decalcomanie sul cofano Power Dome, i cerchi da 18 pollici, il Dual Top. C&#39;&egrave; la sostanza degli assali Dana 44 a bloccaggio elettronico e rinforzati, la scatola di rinvio Rock-Track con ridotte 4-Low da 4:1, protezioni supplementari in ghisa per i differenziali, un cruscotto con le indicazioni sul funzionamento della trasmissione, le modalit&agrave; d&#39;impiego dei differenziali e delle barre stabilizzatrici. Wrangler al cubo, se possibile. Tanta &egrave; la specializzazione nel fuoristrada pi&ugrave; arduo.  Nuova Wrangler, con leggerezza in fuoristrada estremo  Il look, quello conta il badge Jeep sulle fiancate con sfondo rosso, i sedili in pelle nera e cuciture rosse, accostamento che ritroviamo sulle retine portaoggetti all&#39;interno, le cinture di sicurezza, mentre i rivestimenti dei braccioli sulle portiere e la console sono in vinile. Il volante in pelle, la multimedialit&agrave; con lettore DVD, CD, MP3 e schermo da 6,5 pollici, l&#39;audio Alpine con subwoofer, chiudono il racconto di un&#39;edizione offerta esclusivamente in versione Unlimited, a 51.000 euro, con 5 tinte carrozzeria a scelta: nero, Bright White, Gobi o Granite Crystal. 

Golden Eagle, JK Edition e Rubicon Recon sono le tre edizioni limitate che porteranno all&#39;uscita di scena la terza generazione. Tutte con motore 2.8 litri 200 cavalli. Dall&#39;estate, largo a nuova Wrangler

Jeep Wrangler, tridente speciale per salutare la terza serie

        Come Longitude ma pi&ugrave; ricca. E' la serie speciale Jeep Renegade Hyper, suv in edizione limitata, il cui lancio arriva a ridosso della prima nelle sale cinematografiche dell'ultimo capitolo dei supereroi Marvel: The Avengers. Un legame sottolineato dalla campagna promozionale che accompagna il suv. Parte dall'allestimento intermedio Longitude per arricchirlo di contenuti, superare il climatizzatore manuale per offrire un impianto automatico, confermare le barre nere sul tetto e abbinarle a un set di cerchi in lega da 17 pollici anzich&eacute; 16. Gli specchietti in tinta non solo sono ripiegabili elettricamente ma, grazie al Function pack di serie, &egrave; presente la sbrinatura degli stessi. Di pi&ugrave;: a bordo l'accesso avviene con la chiave in tasca, Keyless Go che rientra nel pacchetto, come il bagagliaio dotato di doppio fondo regolabile su pi&ugrave; livelli in altezza. Le esigenze di spazio extra a bordo sono soddisfatte dal vano supplementare posto sotto il sedile del passeggero. Jeep Renegade Hyper &egrave; offerta con due diverse motorizzazioni. Il prezzo di partenza, 20.500 euro, lo fa il turbo benzina MultiAir 1.4 litri da 140 cavalli, 1.000 euro in pi&ugrave; per il turbodiesel 1.6 Multijet 2 da 120 cavalli. Allestimento Hyper che non rinuncia a offrire di serie il navigatore Uconnect con schermo da 8.4 pollici, connettivit&agrave; Apple CarPlay e Android Auto, specifiche offerte, standard, da Renegade Business. Fendinebbia, volante in pelle, luci dell'abitacolo a led, cruise control, sensori di parcheggio e presa USB per la seconda fila fanno parte del corredo di soluzioni confermate dallo step Longitude.       

Allestimento speciale dedicato all'ultimo capitolo cinematografico della aaga Marvel: The Avengers

Jeep Renegade Hyper, una "Special" da supereroi

Unica e ultima disponibile. Potrebbe essere una matrimoniale con vista, se fosse una camera d&#39;albergo. Itinerante. Jeep Wrangler ROADM8 (road mate, compagna di strada; ndr) &egrave; l&#39;idea partorita da Super 8, catena alberghiera di fascia economica, per annunciare il rinnovamento di molte delle strutture presenti sul territorio USA. L&#39;appuntamento offerto dal Salone di New York &egrave; stato sfruttato per presentare la show car, che sar&agrave; ambasciatrice con un tour itinerante negli USA. Presa una Jeep Wrangler di precedente generazione, l&#39;elaborazione si &egrave; concentrata anzitutto sulla colorazione, affinch&eacute; richiamasse gli accostamenti &ldquo;sociali&rdquo;.  All&#39;avventura con bagagli al seguito, &egrave; il suggerimento offerto dalla fanaleria al di sopra del parabrezza e dal portabagagli al tetto. E&#39; a bordo, per&ograve;, che si trovano i richiami allo stile delle camere Super 8. Non esattamente degli abbinamenti da hotel di design, si passa dalle applicazioni effetto legno sulla plancia e sul volante, per proseguire con la tappezzeria, che utilizza gli esatti tessuti e motivi impiegati per modernizzare le stanze d&#39;albergo delle strutture Super 8. Il top del lusso si raggiunge con la presenza del mini-frigo a occupare lo spazio utile per un terzo passeggero posteriore, nonch&eacute; con la macchinetta del caff&egrave; portatile (un&#39;idea gi&agrave; battuta da Fiat su 500L in passato).  Nuova Jeep Wrangler, con leggerezza in fuoristrada estremo  Dalle pareti delle camere al cofano motore, la riproduzione delle stampe in bianco e nero caratterizza la parte interna del cofano. La dotazione tecnologica e la connettivit&agrave; a bordo di Wrangler ROADM8 &egrave; assicurata da due tablet, prese di ricarica USB e connessione wi-fi. 

L&#39;idea della catena alberghiera Super 8: annunciare il rinnovamento delle proprie camere trasferendo le novit&agrave; su un concept di Jeep Wrangler Unlimited. Esposto a New York, sar&agrave; protagonista di un viaggio in pi&ugrave; tappe negli USA

Jeep Wrangler RoadM8, camera con vista

La mini Jeep si far&agrave;, lo ha confermato Mike Manley, il CEO del Marchio. Il dirigente ad Autocar ha avvalorato i rumors pi&ugrave; recenti. Si tratta di un modello nodale per dare a Jeep quei numeri che Marchionne ha pronosticato al Salone di Ginevra: per diventare pi&ugrave; importante di Fiat.  La baby Jeep quasi certamente sar&agrave; per&ograve; figlia di una Fiat. La Panda, regina storica del 4x4 nostrano. L&rsquo;annuncio sar&agrave; dato il 1&deg; Giugno, quando saranno rivelati i piani fino al 2022 di Fiat Chrylser Automobiles in quel di Balocco.  Manley ha detto. &ldquo;Un&rsquo;auto pi&ugrave; piccola di Renegade ci interessa molto. Stiamo vagliando molto attentamente questo progetto. Abbiamo valutato che in Europa le preferenze si stanno orientando verso SUV compatti. Propensione che anche il mercato dell&rsquo;America Latina potrebbe confermare &rdquo;.  La baby Jeep nascer&agrave; per questi due mercati. Non sar&agrave; affare per il Nord America e la Cina, mondi troppo lontani da questo tipo di modelli. Se Renegade e 500X sono nate di fatto gemelle, la piccola Jeep deriver&agrave; da Panda 4x4. E anch&rsquo;essa, come il B-SUV americano potrebbe essere prodotta in Italia. Non a Melfi, come Renegade, magari proprio nella casa di Panda, a Pomigliano d&rsquo;Arco. 

Manley, CEO del Marchio americano, ha confermato che un piccolo SUV &egrave; nei progetti. L&#39;annuncio il 1&deg; giugno

Baby Jeep nascer&agrave; su base di Fiat Panda 4x4

Jeep mette sette regali sotto all&rsquo;uovo di Pasqua. In occasione del Moab Easter Jeep Safari, il raduno di fuoristrada che spopola negli USA, il Marchio propone sette concept, dotati di Jeep Performance Parts, alcune disponibili presso Mopar, altre realizzate ad hoc. Ovviamente la protagonista di molte &ldquo;interpretazioni&rdquo; &egrave; la nuova Wrangler.  Ecco le sette sorelle.  Jeep 4SPeed concept, su base Wrangler, ne mantiene il passo, ma &egrave; stata accorciata di 55 centimetri. Si ispira ai concept Pork Chop del 2011 e Stitch del 2013. Spiccano il cofano e i passaruota in fibra di carbonio e il parabrezza inclinato. Sotto al cofano un 2 litri turbo benzina e il cambio automatico a otto marce.  Nacho Jeep, forse ispirata al mitico wrestler interpretato da Jack Black, &egrave; in verit&agrave; una evoluzione della Jeep Wrangler Rubicon. Bardata da molte &ldquo;chicche&rdquo; di Jeep Performance Parts, dei fari a led di Magneti Marelli sul montante anteriore e sul tetto. Nacho Jeep &egrave; pi&ugrave; alta di cinque centimetri. L&rsquo;abitacolo ha sellerie in pelle Black Katzkin.  Vecchio stile invece per Wagoneer Roadtrip. Carrozzeria della mitica vettura, con sospensioni rinforzate e l&rsquo;inesauribile V8 di 5.7 litri con cambio automatico 4 marce a spingere. Rinnovati passaruota e ai paraurti fanno il paio con sospensioni rinforzate e bagagli d&rsquo;epoca.  J-Wagon &egrave; basata su Wrangler Sahara con colore esterno Warm Neutral Grey e finiture Brass Monkey.  Sandstorm prende la vocazione dai mezzi da corsa della Baja 1000. Si presenta con passo allungato reggere nei curvoni all&rsquo;irruenza del V8 di 6.4 litri: cambio manuale a 6 marce.  Jeepster deriva dalla nuova Wrangler Rubicon e riprende un mezzo del 1966. Dotata di , gomme speciali BF Goodrich KO2, carrozzeria in Firecracker Red e hard top in Bright White con parabrezza inclinato. Paraurti speciali e luci a Led completano il quadro.  Votata al fuoristrada estremo, Jeep B-Ute &egrave; dotata di assetto rialzato, pneumatici BF Goodrich T/A Baja Champion , frontale e posteriore customizzati modificati ed &egrave; spinta dal 2.4 benzina Tigershark con cambio automatico 9 marce 

Concept in occasione del Moab Easter Jeep Safari, con il contributo di Jeep Performance Parts e Mopar

Jeep, le magnifiche sette concept per il deserto

        TORINO - Consegnata al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco la flotta di 100 Jeep Renegade che compongono il nuovo parco auto destinato a interventi operativi e spostamenti veloci sull'intero territorio italiano. Contraddistinte dalla classica livrea rossa con scritte bianche istituzionali, le vetture sono equipaggiate con il motore 2.0 Multijet da 120 CV e alla trazione integrale 4WD Active Drive. Inoltre, tra le dotazioni specifiche si segnalano la barra sul tetto con fari a Led di colore blu e luci frontali alogene di colore bianco, la sirena bitonale, la predisposizione radio ricetrasmittente, i tappetini in gomma e l'estintore da 2 kg completo di staffa. La nuova fornitura amplia la flotta del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco che, nel biennio 2016/2017, ha visto l'entrata in servizio di circa 550 veicoli FCA: dal Ducato al Dobl&ograve;, dalla Panda alla Punto, fino all'inarrestabile SUV Jeep Renegade.       

Consegnata una flotta di 100 esemplari con la classica livrea rossa

Jeep Renegade ora in servizio anche con i Vigili del Fuoco

Non confondere il presente con quanto offre il futuro. Sulle prime la Jeep Renegade edizione 2018 conserva tutta quella serie di connotati che le hanno permesso di immatricolare 36.700 unit&agrave; nel corso del 2017 su territorio nazionale. Un successo fatto di numeri, che negli ultimi anni ha letteralmente trainato il brand del gruppo FCA.  Quindi squadra che vince non si cambia, ma si adegua secondo le esigenze di un campionato sempre combattuto ai massimi livelli. Assodato che le linee siano gradite dal pubblico, il reparto di gioco che andava potenziato era quello dell&rsquo;infoainment. Un&rsquo;evoluzione doverosa in virt&ugrave; di una concorrenza all&rsquo;avanguardia. Ecco perch&eacute; la novit&agrave; pi&ugrave; importante porta il nome di Uconnect. L&rsquo;apparato multimediale del Gruppo presenzia su Renegade nella versione pi&ugrave; evoluta. Tre dimensioni dello schermo touch &ndash; 5, 7,4 e 8 pollici &ndash; ciascuna delle quali offre contenuti differenti. Di fatto le ultime due sono quelle che possono vantare un display ad alta risoluzione del tipo capacitivo. Oltre ad essere in possesso di due funzionalit&agrave; importanti, proprio in relazione all&rsquo;evoluzione multimediale di Renegade: Android Auto e Apple CarPlay. Il passo avanti a portata di telefonino.  Altrimenti, per chi fosse soddisfatto delle funzionalit&agrave; messe a disposizione di default dal pacchetto Uconnect, a partire dal display da 5 pollici si pu&ograve; fare riferimento alla app Uconnect Live. Basta scaricarla sul proprio smartphone, dopodich&eacute;, una volta connesso via bluetooth, si potr&agrave; avere accesso dallo schermo di Renegade ad una serie di app davvero interessanti. Come ad esempio Tune In, dedicata alle webradio, oppure ancora a quella Reuters, che consente di essere sempre aggiornati sulle principali notizie dal mondo.  Se per&ograve; siete patiti di off-road, la versione di Uconnect da 8,4 pollici con navigatore al seguito diventa un must a cui non potete rinunciare. Non tanto per il sistema di navigazione, quanto per la presenza dell&rsquo;icona Jeep Skills,&nbsp;che mette a disposizione una serie di schermate dedicate alla guida in fuoristrada. E che forniscono una serie di informazioni aggiuntive allo status della vettura: come tensione batteria oppure la pressione dell&rsquo;olio motore.  Chiuso il capitolo delle novit&agrave;, il fronte delle motorizzazioni si conforma come noto. Quello a benzina si compone del 1.6 E-Torq da 110 cv con cambio manuale a 5 marce, del 1.4 MultiAir2 Turbo da 140 cv, con trasmissione manuale o automatica a doppia frizione DDCT entrambe a 6 marce e del 1.4 MultiAir2 da 170 cv con cambio automatico a nove marce. La nicchia a Gpl &egrave; ben rappresentata dal 1.4 Tjet da 120 cv con cambio manuale a sei marce. Mentre la formazione a gasolio &egrave; cos&igrave; composta: 1.6 MultiJet II da 95 cv con cambio manuale a 6 marce, 1.6 MultiJet II da 120 cv con cambio manuale o trasmissione automatica a doppia frizione DDCT entrambe a 6 marce e il MultiJet II 2.0 litri disponibile in tre livelli di potenza. Si parte dal 120 cv con cambio manuale a 6 marce, si passa al 140 cv (cambio manuale a 6 marce o automatico a nove marce) e si chiude con la versione da 170 CV abbinata al cambio automatico a nove marce. Confermati pure i cinque allestimenti gi&agrave; previsti sulle versioni pre Model Year 2018: Sport, Longitude, Business, Limited e Trailhawk. 

No agli aggiornamenti estetici, si ai miglioramenti a livello multimediale. La Jeep Renegade mette mano alla connettivit&agrave;, rinnova la vita di bordo e punta conservare il successo di questi anni&nbsp;

Jeep Renegade 2018, si naviga sicuri anche in fuoristrada

Un maxi-suv ritagliato appositamente sulle esigenze del cliente cinese. Dalla prima visione offerta nel 2017 a Shanghai, l&#39;allora concept Yuntu, si passa a Jeep Grand Commander. Ai necessari adeguamenti subiti dalla show-car per la concreta industrializzazione &ndash; dalla rivisitazione dei futuristici interni passando per le portiere con apertura controvento e l&#39;assenza del montante B &ndash; si arriva a una Gran Commander che sviluppa il disegno del frontale, porta i gruppi ottici a seguire le linee del Grand Cherokee e amplia le aperture sul paraurti, sul quale si intravede l&#39;occhio della telecamera funzionale ai sistemi di assistenza alla guida.&nbsp;  Invariata la linea di cintura, l&#39;impostazione originale del posteriore con la coda tronca vista su Jeep Yuntu concept sembra farsi meno estrema nella zona dei montanti D su Grand Commander. Nasce su una&nbsp;piattaforma dedicata, il suv 7 posti e&nbsp;dalla divisione cinese di Jeep viene segnalata la disponibilit&agrave; del motore turbo benzina 2 litri, propulsore recentemente offerto dal marchio sulla nuova Wrangler e la rinnovata Cherokee, con uno step di potenza di 270 cavalli.  Ulteriori dettagli, dalle dimensioni &ndash; si navigher&agrave; in quota 5 metri di lunghezza &ndash; alle motorizzazioni che affiancheranno il 2 litri quattro cilindri, sono attese a ridosso di un debutto in pubblico che potrebbe avvenire al Salone di Pechino, il prossimo aprile: l&#39;appuntamento pi&ugrave; in vista per il mercato cinese. 

Ha le proporzioni del suv di taglia maxi, in grado di ospitare 7 persone a bordo. Destinato esclusivamente al mercato cinese, monta un 2 litri turbo benzina. Rappresenta l&#39;evoluzione del concept lanciato nel 2017

Jeep Grand Commander, lo spirito Yuntu riservato alla Cina

Mezzi speciali per esigenze speciali. Ad esempio, un fuoristrada inarrestabile. L&#39;idea di US Specialty Vehicles &egrave; semplice: realizzare il suv totale, senza sacrificare la cura dei particolari a bordo. La sintesi, USS Rhino XT. Nasce su base Jeep Wrangler, alcuni tratti ancora facili da intravedere, per altri versi una piega decisa verso il veicolo militare. Ambizione seguita da una matita che ha tracciato linee precise e angoli vivi sulla carrozzeria, che si abbinano a una modularit&agrave; rappresentata dai passaruota rimovibili, come l&#39;hard top. E, nella vista di tre quarti posteriore, sembra quasi ritrovarsi l&#39;inconfondibile linea del Pandino 4x4. Confronto tra Davide e Golia.    L&#39;unica concessione alla forma arrotondata &egrave; nei fari, nel tappo del rifornimento e negli enormi cerchi con gomme All Terrain Toyo, per un diametro ruota di 35 pollici, collegati ad assali Dana 30 Solid sull&#39;anteriore e Dana 44 Heavy al posteriore. Le oltre 2 tonnellate di massa sono spinte da un cuore benzina V6 3.6 litri da 285 cavalli, a richiesta &egrave; possibile ottenere la sovralimentazione con compressore volumetrico a vite Sprintex. Esclusivamente dato di cronaca, quello sui consumi dichiarati: 6,8 km/litro nel ciclo combinato rappresentano un traguardo al raggiungimento del quale potrebbero appuntarvi una stelletta al petto.  Dal Wrangler di serie si passa a un Rhino XT largo 2 metri e 5 centimetri, 20 centimetri di incremento, a fronte di un&#39;altezza invariata, a&nbsp;1 metro e 80. A bordo US Special Vehicles ha personalizzato l&#39;ambiente protetto dalla gabbia di sicurezza con sedili in pelle, infotainment Alpine con display da 9 pollici e, soprattutto, una strumentazione 3D realizzata su misura. 

Partendo da una Jeep Wrangler Unlimited, US Specialty Vehicles &egrave; intervenuta per realizzare quello che definisce suv totale. Look da veicolo militare, interni in abiti civili

US Rhino XT: full metal Wrangler

Meglio connessa e con vani portaoggetti pi&ugrave; ampi. Jeep Renegade 2018 apre l&#39;anno con un aggiornamento che coinvolge soprattutto gli interni, riscrive il comparto infotainment e parzialmente il tunnel centrale. Interventi che passano principalmente dall&#39;offerta del sistema UConnect in tre declinazioni, la proposta con schermo da 5 pollici, l&#39;intermedia da 7 e il top di gamma UConnect 8,4 pollici NAV. Gli ultimi si caratterizzano per avere lo schermo a colori, con tecnologia capacitiva - significa poter operare il pinch to zoom per gli ingrandimenti sul navigatore, ad esempio -, e possibilit&agrave; di organizzare le icone in home page a proprio piacimento. UConnect 7 pollici e 8,4 NAV sono entrambi compatibili con Apple CarPlay e Android Auto.  C&#39;&egrave; di pi&ugrave;. I servizi UConnect Live, dalle app Facebook e Twitter a Deezer e i feed dell&#39;agenzia Reuters. Tutto a bordo, come le web radio, i comandi vocali e il vivavoce, nonch&eacute; lo streaming via Bluetooth. La rivisitazione dell&#39;abitacolo ha interessato anche il posizionamento della porta Usb supplementare (di serie dall&#39;allestimento Longitude), ora in posizione bassa sul poggiabraccio e pi&ugrave; agevole da raggiungere da parte dei passeggeri posteriori. Aumentano gli spazi portaoggetti, arriva una tasca porta-tablet ma, soprattutto, cambia il vano posto tra la leva del cambio e la plancetta del selettore delle modalit&agrave; di guida, che diventa pi&ugrave; ampio. La riscrittura della plancia ha coinvolto anche i comandi della climatizzazione, posti sotto l&#39;infotainment.&nbsp;  Optare per lo UConnect 8,4 NAV permetter&agrave; d&#39;avere a bordo la app Jeep Skills, apprezzata da quanti si cimenteranno in fuoristrada, con un surplus di informazioni: dall&#39;angolo di rollio alla trazione, passando per angolo di beccheggio, pressione e altimetro. Variazioni di minor rilievo, se raffrontate con il nuovo UConnect 8,4 NAV, riguardano gli inserti intorno alle bocchette del clima, alcune finiture secondarie, la proposta di nuovi colori per i rivestimenti dei sedili, passando, all&#39;esterno, dalla maniglia a vista sul portellone posteriore. Jeep Renegade 2018 continuer&agrave; a essere offerta in cinque allestimenti - Sport, Longitude, Business, Limited e Trailhawk - trazione anteriore o integrale, cambio manuale, doppia frizione o automatico 9 marce.  I prezzi partono dai 20.990 euro di Renegade Sport con motore 1.6 benzina E.Torq 110 cavalli due ruote motrici, ai 34.100 euro di partenza di Renegade Trailhawk 2.0 Multijet II 170 cavalli integrale automatica 9 marce. Forbice all&#39;interno della quale ricadono anche il motore benzina 1.4 MultiAir 2 da 140 cavalli con cambio manuale o doppia frizione, la variante da 170 cavalli automatica, il turbodiesel 1.6 Multijet II da 95 o 120 cavalli, entrambi con il cambio manuale 6 marce, il secondo a richiesta anche con il DCT 6 rapporti, fino alle declinazioni 120 e 140 cavalli del 2.0 Multijet II, il pi&ugrave; potente tra i due con l&#39;opzione del cambio automatico 9 marce alternativa al cambio manuale.&nbsp; 

Debutta la variante con schermo capacitivo da 8,4 pollici. Affiancher&agrave; la specifica da 7 pollici e il sistema base da 5 pollici. Interni aggiornati, migliorano i vani portaoggetti

Jeep Renegade: anno nuovo, UConnect nuovo

Vernissage natalizio per Jeep Cherokee 2019, prima di offrirsi al pubblico al Salone di Detroit, il prossimo 16 gennaio. Un restyling dai contenuti molto diversi rispetto al modello lanciato sul mercato nel 2014. Il traguardo di met&agrave; carriera &egrave; l&#39;occasione per uniformarne il design al resto della gamma, avvicinare le proporzioni dei gruppi ottici alle scelte operate con Jeep Compass. E dal frontale si sviluppa il cambiamento che comprende il nuovo cofano motore, privo delle marcate nervature longitudinali, a vantaggio di un trattamento che sottolinea il perimetro e si raccorda con i montanti anteriori.&nbsp;  Dice addio alla soluzione dei fari anteriori sdoppiati&nbsp;per una pi&ugrave; elegante - e meglio integrata nell&#39;insieme - proposta di fari unici, ondulati nelle linee esterne e completati dai fendinebbia in posizione classica.  D&agrave; la sensazione di un design pi&ugrave; rigoroso ed elegante anche il rinnovamento del paraurti, lineare e pulito. Differir&agrave; la versione Trailhawk, nella sua specializzazione ulteriore versol&#39;off-road: occhielli di traino doppi, fendinebbia riposizionati pi&ugrave; in alto e meglio protetti, sono alcune delle novit&agrave;, accompagnate dal trattamento antiriflesso sul cofano motore e le cornici della calandra nere.  Partorisce importanti cambiamenti anche in coda, Cherokee 2019. Il nuovo portellone del bagagliaio adesso integra il portatarga. Invariate le forme dei fari, cambia, invece, la grafica interna.  Jeep Compass, primo contatto: per piccole avventure  Le anticipazioni regalate da Jeep non si limitano all&#39;esterno. Uno sguardo a bordo e si scoprono modifiche meno accentuate, fatte di finiture riviste intorno all&#39;infotainment, ad esempio. Appuntamento a Detroit per conoscere tutti gli interventi apportati al suv premium, al NAIAS verranno annunciate anche le nuove motorizzazioni abbinate al Cherokee.&nbsp;&nbsp; 

Il suv si rinnova, cambia stile il frontale, pi&ugrave; elegante e lineare. Anteprima al Salone di Detroit, a gennaio. In arrivo anche motori pi&ugrave; efficienti

Jeep Cherokee 2019, con occhi nuovi a Detroit

Mopar offre pi&ugrave; di 200 buone ragioni per mettere le mani su nuova Jeep Wrangler. Nel senso materiale di una personalizzazione che potr&agrave; attingere a un lungo elenco di accessori, come tradizione del marchio vuole. Quasi obbligatorio, viste le percentuali richiamate da Pietro Gorlier, capo della divisione Componenti e servizi Mopar: il 98% dei Wrangler veste almeno un componente dal catalogo del brand.&nbsp;  A Los Angeles, accanto alle versioni Sport, Sahara e Rubicon, della tre porte e della Unlimited, Jeep ha proposto due esemplari con alcune delle possibili soluzioni Mopar. Unlimited Rubicon, caratterizzato anzitutto dalle porte a cancello, con tubi dal diametro di 5 centimetri, per quanti cercano una via di mezzo tra le classiche portiere e la rimozione completa.  I cerchi antistallonamento da 17 pollici, con off-set di 12 millimetri, calzano gomme BFGoodrich per un diametro ruota complessivo di 35 pollici. Arriva a 37 pollici, invece, la &ldquo;capacit&agrave;&rdquo; del supporto per la ruota di scorta, con terza luce di stop riposizionata.  Lo snorkel Jeep Performance Parts e le luci a led supplementari &ndash; da 5 o 7 pollici di diametro, installate sul bull-bar e alla base dei montanti A &ndash; completano la caratterizzazione del frontale di Wrangler Rubicon V6 3.6 litri, modificato con l&rsquo;adozione di un kit di incremento dell&rsquo;altezza da terra di 5 centimetri.  La seconda proposta, Jeep Wrangler Sport in configurazione hard-top tre porte, oltre a ripetere le luci a led viste sul Rubicon, aggiunge le pedane sottoporta, un inedito portapacchi sul tetto &ndash; abbinabile ad altre soluzioni, portasci, porta-snowboard e portabici -. All&rsquo;interno, il padiglione e i montanti si contraddistinguono per un rivestimento pi&ugrave; attento al comfort e l&rsquo;isolamento acustico. In un ambiente con sedili in pelle Katzkin e la pellicola a&nbsp;protezione dello schermo dell&#39;infotainment UConnect da 8,4 pollici. Altra novit&agrave; assoluta firmata Mopar per Wrangler, il tavolino apribile installabile sul portellone.  I cerchi da 17 pollici nel disegno Gear e il kit di incremento dell&rsquo;altezza da terra di 5 centimetri completano la caratterizzazione.   

La quasi totalit&agrave; dei Wrangler viene personalizzata con almeno un accessorio Mopar. A Los Angeles, due esempi delle possibilit&agrave; offerte su Rubicon e Sport

Jeep Wrangler, senza limiti con Mopar

Subito diversa, basta uno sguardo. Al frontale, con la nuova calandra &ndash; rigorosamente a 7 aperture, come storia Jeep vuole -, i nuovi gruppi ottici a led, il riposizionamento dei fendinebbia, l&rsquo;inedito meccanismo, semplificato, di abbattimento del parabrezza in avanti: da 28 viti si scende a 4. Viva la semplicit&agrave;. Non solo, perch&eacute; &egrave; una cornice realizzata in alluminio, in un&rsquo;operazione leggerezza che su nuova Jeep Wrangler 2018 interessa anche il telaio, con un impiego maggiore di acciai ad alta resistenza, il cofano motore in alluminio, come le portiere e il cancello della ruota posteriore, quest&#39;ultimo in un mix di alluminio e magnesio. Tutti alleggeriti. In totale: circa 90 kg di risparmio sul peso, per valori che sono compresi tra i 1.819 kg e 2.034 kg, a seconda della variante di carrozzeria e motorizzazione.  Wrangler sar&agrave; 3 o 5 &nbsp;porte, diverse nelle dimensioni, a partire dal passo. Rispetto alla generazione che andr&agrave; a sostituire, con l&rsquo;arrivo sul mercato europeo nel corso del 2018, si registra un incremento del passo di 4 centimetri, un valore di 246 centimetri su Wrangler tre porte che diventano 300 centimetri su Wrangler Unlimited. Lunghezza che dai 4 metri e 22 centimetri della prima passa a 4 metri e 23 centimetri, dai 4 e 75 della Unlimited ai 4 metri e 78. Dati che, incrociati, dicono anche sbalzi ridotti.  Al Salone di Los Angeles debutta in una veste pi&ugrave; tecnologica e moderna, che introduce l&rsquo;infotainment UConnect in due declinazioni &ndash; 7 o 8,4 pollici &ndash;, la telecamera posteriore di serie, il Blind Spot Monitor e l&rsquo;avviso di collisione imminente, con frenata d&rsquo;emergenza automatica. Le modifiche a bordo si concentrano in una maggior razionalit&agrave; del disegno della plancia, meglio amalgamati i comandi secondari del clima, l&rsquo;infotainment, le bocchette d&rsquo;aerazione. A vantaggio della visibilit&agrave; posteriore vanno i poggiatesta reclinabili.  Al minor peso del progetto Wrangler 2018, che avr&agrave; nella versione Rubicon &ndash; alternativa agli allestimenti Sport e Sahara &ndash; quella in grado di ottenere le prestazioni migliori in fuoristrada, con angoli caratteristici superiori nell&rsquo;attacco (44&deg;), l&rsquo;angolo di dosso (27&deg;8&rsquo;) &nbsp;e l&rsquo;angolo d&rsquo;uscita &nbsp;(37&deg;) &ndash; profondit&agrave; di guado pari a 76 cm - si abbina il rinnovamento del parco motori. Confermato il V6 3.6 litri aspirato da 285 cavalli e 353 Nm, accoppiato al cambio manuale 6 rapporti o al nuovo automatico 8 marce, dotato di start&amp;stop, sul fronte benzina, spazio al quattro cilindri 2 litri turbo eTorq da 268 cavalli e 400 Nm, interessante per l&rsquo;adozione di un alternatore-starter a 48 volt, a vantaggio dell&rsquo;incremento delle fasi di coasting e di start&amp;stop, nonch&eacute; la possibilit&agrave; di recupero d&#39;energia in frenata e un marginale contributo in newtonmetri. La terza unit&agrave; &egrave; costituita da un turbodiesel CRD 3 litri V6 da 260 cavalli e 600 Nm. La massa rimorchiabile dichiarata &egrave; di 1.588 kg.  Interventi di aggiornamento hanno interessato gli assali Dana, su Rubicon presenti i Dana 44. Quest&rsquo;ultimo avr&agrave; ruote da 33&rdquo; &ndash; insieme cerchio pi&ugrave; copertura -, bloccaggio elettronico dei differenziali e barre antirollio scollegabili elettronicamente. Cambia anche l&rsquo;assistenza alla guida, da un servosterzo idraulico si passa a un dispositivo elettro-idraulico, infine, la mappatura dell&rsquo;acceleratore drive-by-wire &egrave; stata modificata per migliorare la guida a bassa velocit&agrave; in fuoristrada.&nbsp;&nbsp;  Futuro anche ibrido?  Guardando oltre il debutto su strada, per Jeep Wrangler potrebbe arrivare anche una versione ibrida plug-in, non prima del 2020, ipotesi lanciata dal palco della presentazione a Los Angeles da Mike Manley, senza scendere nei dettagli tecnici. 

Svelate al Salone di Los Angeles tutte le caratteristiche delle versioni tre porte e Unlimited. Tre motorizzazioni, pi&ugrave; tecnologia a bordo e un peso ridotto di 90 kg rispetto alla generazione precedente

Nuova Jeep Wrangler, con leggerezza in fuoristrada estremo

Alla fantasia non c&#39;&egrave; limite, cos&igrave; come alle possibilit&agrave; di personalizzazione. L&#39;unico, posto da Militem &egrave; che sia chiamato a intervenire su progetti yankee. Muscle car o fuoristrada non importa. Da Monza al Motor Show, per mostrare due realizzazioni che danno non poco nell&#39;occhio: Militem RAM 1500 RX e Militem Wrangler III. Esagerazioni integrali, personalizzate nel look e con un attento tuning meccanico,&nbsp; rivolto all&#39;adeguamento dell&#39;assetto.&nbsp;  RAM 1500 RX &egrave; quanto di pi&ugrave; distante ci possa essere dal politically correct. Per il suo V8 5,7 litri HEMI da 401 cavalli e 555 Nm, puro o nella proposta bifuel a gpl, due modi di vivere la personalizzazione Militem, che passa dall&rsquo;altezza da terra incrementata di 10 centimetri, ammortizzatori Bilstein rinforzati a richiesta, scarico nero anodizzato di serie, come il trattamento antiriflesso applicato al cofano motore.&nbsp; Calandra dedicata, come la cover aerodinamica del cassone, realizzata in vetroresina. I cerchi in lega montano gomme specifiche per l&rsquo;off-road o, a richiesta, delle All-Season, dal diametro ruota di 35&rdquo;. A bordo, l&rsquo;ambiente racconta un&rsquo;altra storia, fatta di materiali pregiati e cura artigianale, rivestimenti in pelle e Alcantara traforata, sui sedili e sui pannelli delle porte, l&rsquo;attenzione al dettaglio nei particolari in fibra di carbonio applicati in plancia. Un&#39;attenzione sintetizzata nei 76.250 euro, prezzo del RAM V8 benzina, contro i 79.910 euro della variante bifuel a gpl.  Unit&agrave; &ldquo;meno impegnativa&rdquo; quella del Militem Wrangler III: il 2.8 litri CRD diesel da 200 cavalli e 460 Nm affianca il V6 3.6 litri benzina da 284 cavalli. Personalizzazione che sul Wrangler coinvolge la calandra in modo pi&ugrave; deciso, riscrive le forme dei gruppi ottici &ndash; bi-xeno pi&ugrave; led diurni e fari di profondit&agrave; posti alla base dei montanti A &ndash; e dei passaruota, applica un paraurti rinforzato con doppi occhielli di traino e bull bar in bella mostra. L&rsquo;ampliamento delle carreggiate si abbina a un&rsquo;altezza da terra incrementata di 5 centimetri. Sospensioni completamente riviste, nuova barra stabilizzatrice Teraflex, ammortizzatori Fox, barra di Panhard modificata, come i bracci oscillanti longitudinali.  Lo scarico Performance, con terminali neri anodizzati e il cofano motore con griglie di ventilazione fanno parte di un intervento di elaborazione che riguarda anche i cerchi, da 17 o 20 pollici, e le pedane illuminate e motorizzate, optional. Wrangler III firmato Militem parte da 64.300 euro, 67.550 euro per la varante Unlimited. 

Al Motor Show di Bologna saranno il RAM 1500 RX e il Wrangler III a esibire le capacit&agrave; sartoriali dell&#39;atelier monzese.&nbsp;

Militem, al Motor Show l&#39;American style con cura italiana

Jeep Compass Limited Winter, ecco una serie speciale del nuovo SUV. Pronta per il generale inverno, puntando molto anche sulla personalizzazione e l&#39;impatto. Nella dotazione sono compresi&nbsp;i cerchi in lega da 19&quot; e gli interni in pelle. Per le poltrone anteriori &egrave; di serie la regolazione elettrica a 8 vie e la possibilit&agrave; di memorizzare la regolazione del sedile di guida. Il Winter Pack che sempre nella dotazione, offre volante,&nbsp;base dei tergicristalli e sedili riscaldabili. Cinque i colori:Diamond Black, Billet Silver, Granite Silver, White e, solo per la versione MultiJet II da 2,0 litri, Pearl White con tetto nero.&nbsp;  Jeep Compass, il test su strada  L&#39;allestimento &egrave; completato da&nbsp;vetri oscurati, sedili posteriori reclinabili in modo frazionato, climatizzatore automatico a due zone, quadro strumenti a colori TFT da 7&quot;, Uconnect&nbsp;touch 7&quot;, Apple CarPlay, che consente agli utenti iPhone di accedere ad Apple Maps, Messaggi, telefono e Apple Music tramite i comandi vocali di Siri, e Android Auto&nbsp;che consente un accesso facile e sicuro ad applicazioni come Google Maps&nbsp;e a Google Play Music.  Motori. Ci sono il MultiJet II da 1,6 litri con Stop&amp;Start, 120 CV di potenza e 320 Nm di coppia a, abbinato al cambio manuale a sei marce e alla configurazione 4x2. E il MultiJet II da 2,0 litri da 140 CV a con cambio automatico a nove marce e da 350 Nm di coppia nella configurazione 4x4. 

Allestimento speciale, cinque nuovi colori: motori 1.6 e 2.0 diesel

Jeep Compass Limited Winter, pronta per il generale inverno

        Dopo le prime immagini ufficiali degli esterni, ecco le foto dell'abitacolo della nuova Jeep Wrangler. La mitica fuoristrada dura e pura sar&agrave; svelata il 29 novembre al Salone di Los Angeles. Due le immagini, una della versione Sahara e l'altra della iconica Rubicon. Non sono state date altre informazioni sulla Wrangler, che rimane una delle poche auto iconiche a livello globale. Dei modelli storici restano le bocchette d'aria circolari, la plancia sempre piuttosto verticale e la maniglia per il passeggero, sempre utile nei passaggi delicati. Aggiornato l'infotainment con un display centrale, anche se non enorme. Dovrebbe essere il noto Uconnect con touchscreen da 8"4.&nbsp;La strumentazione &egrave; decisamente pi&ugrave; fresca, con nuovi comandi anche per la climatizzazione. Si vede chiaramente che il cambio &egrave; manuale, ma arriver&agrave; anche una trasmissione automatica. I comandi per i differenziali sono stati spostati nella zona inferiore della console centrale, in ogni modo sempre ven visibili.       

Il fuoristrada duro e puro esordir&agrave; al Salone di Los Angeles il 29 novembre

Jeep Wrangler, prime foto ufficiali degli interni

LISBONA -&nbsp;C&rsquo;&egrave; tutto un segmento da conquistare. Una fetta di mercato che pare non conoscere crisi. Quindi nuovo Suv e nuove speranze di successo. Con l&rsquo;aspettativa di ripetere quanto fatto dalla pi&ugrave; piccola Renegade. La nuova Jeep Compass si presenta in una veste completamente rinnovata. Fedele sia allo status di Sport Utiliy Vehicle, sia a quello di fuoristrada. Una componente, quest&rsquo;ultima, imprescindibile quando si tratta di Jeep. Prese le distanze dal passato, la nuova Compass mette sul piatto una serie di &ldquo;punti&rdquo; condivisi con Renegade.  Come la piattaforma Small Wild, qui proposta in versione LWB (long wheelbase version) ossia a passo allungato. Lo schema di sospensioni, opportunamente modificato &egrave; ripreso dal Suv pi&ugrave; piccolo. L&rsquo;asse anteriore &egrave; formato da un&rsquo;architettura di tipo MacPherson, mentre quello posteriore da un sistema meglio conosciuto come &nbsp;Chapman. Il cui nome deriva proprio dal suo inventore: il geniale Colin Chapman, padre fondatore della Lotus. Senza rischiare di essere sin troppo tecnici, lo schema &egrave; realizzato a bracci, ma i vincoli strutturali sono simili a quello di un MacPherson. Di fatto questa scelta privilegia la Compass sui terreni pi&ugrave; accidentati, assicurando alla ruota una maggiore escursione.&nbsp;  Per quanto riguarda la famiglia di propulsori, la nuova Jeep conta di unit&agrave; note all&rsquo;interno del panorama FCA. Il nostro mercato si affider&agrave; al 1.4 sovralimentato Multiair in ambito benzina e al 1.6 e 2.0 Multijet in quello a gasolio. Il primo &egrave; presente in gamma in versione da 140 cavalli, quando il primo dei turbodiesel si fissa a quota 120. Due i livelli di potenza messi in campo dal 2.0 Multijet: 140 e 170 cavalli. Non disponibili sul mercato nostrano il 1.4 Multiair da 170 cv e il 2.4 benzina. Si tratta di potenze e cubature che toccheranno altri lidi.  Ci&ograve; detto la trazione disponibile &egrave; sia anteriore (1.6 Multijet e 1.4 Multiair) che naturalmente integrale. Il cambio &egrave; manuale a sei marce per quasi tutte le motorizzazioni. Fa eccezione il 2.0 Multijet da 170 cavalli, equipaggiato di serie con lo ZF a 9 rapporti. Cambio che pu&ograve; fare capolino anche sull&rsquo;edizione da 140 cv del Multijet. Cambio realizzato e sviluppato in collaborazione con ZF appunto, ma prodotto negli stabilimenti FCA in Indiana (Stati Uniti). Di fatto, sebbene a seconda dei mercati lo sviluppo di Compass abbia seguito strade differenti, la matrice &egrave; ancora fortemente americana.  Cos&igrave; i passaggi di marcia sono fluidi, ma altrettanto lenti. E la modalit&agrave; manuale non &egrave; incline ai guidatori pi&ugrave; brillanti. E il Multijet da 170 cavalli si presenta ruvido e rumoroso come da tradizione, ma con quella dose di coppia motrice (380 Nm), che sposa in pieno le esigenze di un&rsquo;auto che non limita la propria capacit&agrave; d&rsquo;impiego a quella dei centri urbani. Lo sterzo, servoassistito elettricamente sembrerebbe un po&rsquo; &ldquo;vuoto&rdquo; al centro, ma piacevole quando la guida si fa rilassata. E se in strada il confort non si discute &egrave; in fuoristrada che Compass rivela la sua vera natura.    Angolo d&rsquo;attacco e di uscita sono di 30 e 33,6 gradi. Valori a cui segue la trazione integrale AWD formata dal sistema Jeep Active Drive. Sistema che conta di un pacco frizione in bagno d&#39;olio alloggiato nel modulo di trazione posteriore e che fornisce la quantit&agrave; di coppia necessaria in qualsiasi condizione di utilizzo. Coadiuvato dall&rsquo;elettronica di bordo, che mette a disposizione del guidatore diverse modalit&agrave; di guida, e dagli ammortizzatori FSD. Una tecnica gi&agrave; impiegata su altri modelli FCA, che si basa sul controllo del flusso di olio idraulico in funzione della frequenza.  Abbandonata l&rsquo;esperienza di guida, la vita in abitacolo si conforma secondo le regole derivate dalla nuova generazione di modelli Jeep. Cos&igrave; impostazione e stile richiamano il resto della gamma, ma le specificit&agrave; sono Compass. L&rsquo;U-Connect si palesa in formati differenti: da 5.0 a 7.0 fino a 8.4 pollici. Quest&rsquo;ultima variante &egrave; dotata anche di tutto l&rsquo;apparato di navigazione. Apple CarPlay e Android Auto sono ovviamente della partita. Peccato solo non ci sia spazio sotto la consolle centrale per riporre lo smartphone, dovendo cos&igrave; sacrificare quello riservato alle bottiglie d&rsquo;acqua in zona leva del cambio. Nel complesso il sistema &egrave; relativamente semplice da utilizzare, ma non cos&igrave; immediato.  La nuova Jeep Compass far&agrave; il suo debutto nei concessionari italiani a luglio. Con una fascia di prezzi che oscilla tra i 25.000 euro e i 39.750 euro. Tre gli allestimenti a listino: Sport, Longitude e il pi&ugrave; accessoriato Limited; oltre alla versione di lancio Opening Edition.  JEEP COMPASS: GAMMA, SCHEDE TECNICHE E PREZZI  &nbsp; 

Su strada e in fuoristrada con il Suv anello di congiunzione tra Renegade e Chrokee, nelle concessionarie da luglio con prezzi a partire da 25 mila euro

Nuova Jeep Compass, per piccole avventure: primo contatto

Passo storico, ecco Renegade GPL 1.4 Turbo, la prima Jeep della storia a GPL. Centoventi cavalli per il SUV a gas di petrolio liquefatti, che ha un listino che parte da 24.750 euro. Ma c&#39;&egrave; una sorpresa ...  Sotto il cofano c&#39;&egrave; il noto 1.4 da 120 CV a doppia alimentazione (benzina/GPL), che ha dato prova di buona elasticit&agrave; e rendimento in molti modelli FCA: Alfa Romeo, Fiat e in passato anche Lancia.  La Renegade a gas &egrave; disponibile solo esclusivamente sulla versione Longitude, con cambio manuale a 6 marce e trazione anteriore. In occasione del lancio &egrave; proposta al prezzo promozionale di 21.300 euro. Il motore consente sia di ridurre di circa il 10% le emissioni di CO2 sia di aumentare fino a oltre 1.000 chilometri l&rsquo;autonomia&nbsp;sulle percorrenze extraurbane.  Prestazioni.&nbsp;Eroga i 120 cv a 5.000 giri, la coppia massima di 215 Nm a 2500 giri. La velocit&agrave; massima &egrave; di 178 km/h, l&#39;accelerazione da 0 a 100 km/h di 11&Prime;. Come gli altri quattri cilindri bifuel di FCA, il 1.4 ha la testata con valvole e relative sedi realizzate con geometrie e materiali ottimizzati per il funzionamento a GPL.&nbsp;Ed &egrave; dotato di un sistema di aspirazione specifico e di tutti i relativi cablaggi elettrici supplementari gi&agrave; integrati. L&#39;impianto a GPL viene installato direttamente in fabbrica.  La Renegade parte a benzina, la commutazione da un carburante all&rsquo;altro pu&ograve; essere effettuata in movimento tramite un pulsante integrato in plancia. Qualora il guidatore esaurisse il GPL nel serbatoio, la commutazione a benzina avverrebbe automaticamente garantendo la fluidit&agrave; di marcia. La versione a GPL potrebbe rilanciare ulteriormente le vendite della Renegade, da tempo una best seller sul nostro mercato. 

Prezzo promozionale di 21.300 euro, trazione anteriore e autonomia di oltre 1.000 km

Renegade GPL 1.4 Turbo 120 CV, prima Jeep a gas

Jeep Yuntu Concept &egrave; un modello storico per il Marchio pi&ugrave; conosciuto, a livello globale, di FCA. Al Salone di Shanghai &egrave; stato presentato il prototipo della prima auto ibrida plug-in di Jeep.  Un SUV di dimensioni importanti, capace di sette posti, con tre file di sedili. Evidentemente pensato principalmente per i mercati di USA e Cina, ma senza dubbio con un appeal anche per l&rsquo;Europa. Mostrando un ottimo potenziale globale, non solo per il prestigio del brand.  Jeep non ha reso note le specifiche del powertrain. Dovrebbe essere molto simile, se non uguale da quello della Chrysler Pacifica Hybrid, dotata di batterie 16 kWh e spinta da 260 cavalli forniti dal motore V6 Pentastar a ciclo Atkinson e da due propulsori elettrici, gestiti dal nuovo cambio automatico EVT.  Il design &egrave; il grande fattore distintivo.&nbsp;Pur rimanendo nel retaggio classico di Jeep, impossibile confondere la griglia frontale, si presenta molto squadrato. Affilato, moderno, quasi minimalista, come gli interni. Ma estremamente tecnologico. Nell&rsquo;abitacolo ci sono 11 schermi forniti da Magneti Marelli.  Yuntu in cinese significa Nuvola: questa concept non promette tempeste, ma qualcosa di molto pi&ugrave; interessante. 

Primo storico modello ibrido plug-in: design originale, nel retaggio Jeep, ma con molti spunti speciali

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