Una sportiva moderna da 250 cavalli a meno di 30.000 euro. Anzi, a 28.650. La Hyundai i30 N si getta nella mischia con uno sconto inziale dal listino di 3.700 euro. Un bell&#39;incentivo per un modello che rimane di nicchia, ma resta, almeno nella versione base, intonso dallo stolto supebollo.  Il prezzo&egrave; decisamente competitivo per la hot hatch spinta dal 2 litri turbo da 250 cavalli, con&nbsp;378 Nm di coppia in overboost, con trazione anteriore e cambio manuale a sei marce, capace di accelerare da 0 a 100 km/h in 6&quot;4. La i30 N tocca i 250 km/h di velocit&agrave; massima. Una GT compatta, che non nasconde di voler competere con la regina. La Golf GTI, disponibile col&nbsp;2.0 TSI da 245 cavalli, anch&#39;essa col manuale a 6 marce, parte da 35.300 euro di listino.  La forbice di prezzo c&#39;&egrave;, bsiogna tenere conto dello storico e meritato prestigio della tedesca. Ma Hyundai che preme, avendo forgiato l&#39;i30 N sulle curve del Nurburgring. E infatti ha ben figurato al nostro primo test. Sono di serie i sistemi di assistenza alla guida come la frenata autonoma di emergenza con rilevamento di veicoli e pedoni, il sistema di nantenimento della corsia e la gestione automatica dei fari abbaglianti. Sempre nella dotazione ci sono lo schermo touchscreen da 8&rsquo;&rsquo; che integra il sistema di navigazione, la retrocamera e la connettivit&agrave; Apple CarPlay e Android Auto con sette anni di Servizi Live.  Per chi desidera ancora di pi&ugrave; c&#39;&egrave; la i30 N Perfomance, con la potenza elevata a 275 cavalli, che permette di migliorare lo &quot;zero-cento&quot; a 6,1 secondi. Il plus &egrave; rappresentato dalla presenza Perfomance Pack. Che porta in dote cerchi da 19&rdquo;, soprattutto il differenziale a slittamento limitato (LSD) a gestione elettronica, l&rsquo;impianto frenante maggiorato e pneumatici specifici Pirelli P Zero. Il prezzo, sempre &quot;tagliato&quot; di 3.700 euro, &egrave; di&nbsp;32.700 euro.  Sei infine i colori,&nbsp;tra cui spicca il pastello Performance Blue, che omaggia le livree delle auto WRC del team Hyundai Motorsport. 

Sconto di 3.700 euro sul prezzo di listino: la versione top Performance da 275 cavalli parte da 32.700

Hyundai i30 N, 250 cavalli alla portata di tutti

FIRENZE -&nbsp;Un crossover? No, un Suv vero e proprio. E per giunta originale e appagante dal punto di vista del design. E&rsquo; con questo spirito che Andrea Crespi, a capo di Hyundai Italia, ha presentato la nuova Kona, gi&agrave; vista nei Saloni che contano e pronta a sbarcare con successo sul mercato nostrano.  Un dato per tutti: il mercato B SUV, se cos&igrave; possiamo definirlo, &egrave; cresciuto di 6 volte in 6 anni. Inequivocabile. Come lo &egrave; anche lo sforzo di Hyundai per partire da un listino base abbastanza competitivo per la Kona, che per la cronaca &egrave; costruita su un nuovo pianale, pari a 14.950 euro per la 1.0 TGD-i 3 cilindri da 120 CV, complici 1.900 euro di sconto, 1.100 euro di rottamazione e 500 euro di contributo-lancio. In questo caso la trazione &egrave; solo 2WD, come in tutte le versioni da un litro di cilindrata.  Per la integrale (che ha anche la sospensione posteriore multilink) occorre rivolgersi a quella che sar&agrave; la poco gettonata 1.6 TGDi da 177 CV. In attesa delle versioni diesel, che si vedranno solo a giugno 2018, con un 1.6 CRDi da 115 e da 136 CV, quest&rsquo;ultima 4WD.  Senza dimenticare la Kona elettrica, per la quale gi&agrave; viene promessa una autonomia di circa 500 chilometri, attesa anch&rsquo;essa per l&rsquo;inizio della prossima estate. Quattro gli assestimenti: Classic, Comfort, XPossible e Style, che ha praticamente tutto ad un listino di 27.500 euro. Lunga 4,16 metri, Kona ha una capacit&agrave; di carico che va da 361 a 1143 litri. In totale sono dieci i colori disponibili, con tetto a contrasto in due tonalit&agrave; e 4 allestimenti per l&rsquo;abitacolo.  All&rsquo;interno di rigore il nuovo Multimedia System, che si pu&ograve; collegare con i vari smartphone, mentre un schermo da 8&rdquo; ospita, tra le altre cose, il navigatore, sulle versioni pi&ugrave; costose. Al volante della 1.6 TGDi da 177 CV &egrave; scontato apprezzare la brillantezza del propulsore, coadiuvato dalla trazione integrale e da un cambio a doppia frizione a 7 rapporti. Non godr&agrave; di molti &ldquo;sostenitori&rdquo;, certamente pi&ugrave; attratti dalla 1.0 TGD-i da 120 CV, spinta da un 3 cilindri gi&agrave; noto nel gruppo Hyundai e che ha nella silenziosit&agrave; e nella brillantezza le sue doti migliori.    In attesa di pi&ugrave; precisi riscontri, comunichiamo che la casa indica in 19,2 km/litro il consumo medio, anche se quello reale nel corso del test indicava il valore in circa 15 km/litro. Nulla di nuovo sotto il sole. Le differenze tra il dichiarato e il reale restano e accomunano in pratica ogni costruttore.  Da non dimenticare che tra le dotazioni di sicurezza attiva disponibili per la Kona c&rsquo;&egrave; la frenata automatica di emergenza, il mantenimento della corsia di marcia, il sistema che elude l&rsquo;angolo cieco, il rilevatore di stanchezza.  Su strade accidentate (e in Italia sono ormai tante), riscontrabile una certa durezza delle sospensioni, specie con i cerchi da 18&rdquo;. E per chi non volesse attendere giugno per acquistare una Kona Diesel? Semplice: ci si pu&ograve; orientare per una delle attuali versioni a benzina, dando l&rsquo;anticipo di un mese per poi sospendere il tutto fino a 11 mesi. E riprendere poi l&rsquo;originale cammino. 

Abbiamo testato sulle strade della Toscana il Suv compatto coreano, in vendita con un prezzo di lancio di 14.950 euro per la 1.0 TGDi da 120 CV nell&rsquo;allestimento Classic. Da giugno 2018 anche diesel.

Hyundai Kona, il bello della diversit&agrave;: primo test su strada

Barcellona.&nbsp;E&rsquo; una mischia furibonda quella in cui va a competere la Kona. Quella dei SUV compatti, il nuovo Eldorado del mercato. Hyundai punta molto sull&rsquo;ultima nata, che spicca per il design ardito, ma propone anche una rigorosa attenzione agli interni. Un passo avanti per conquistare pi&ugrave; prestigio, ma senza perdere il proverbiale rapporto qualit&agrave;/prezzo, da sempre cavallo di battaglia del Marchio.  La Kona, prodotta nel quartier generale di Ulsan in Corea del Sud, &egrave; realizzata su una piattaforma tutta nuova e lanciata sul mercato a un prezzo di 14.950 euro, con una promozione di 3.500 sul listino. Non si tratta di una versione povera, ma di un avanzato 1.0 turbo benzina da 120 cavalli. Parte dunque con un modello ambizioso, un tre cilindri alternativo al diesel, accreditato di una percorrenza media di quasi 20 km/litro. L&rsquo;allestimento iniziale &egrave; il Classic, poi ci sono Comfort, XPossibile e Style. Vengono soddisfatte, crescendo di livello, quasi tutte le esigenze, per infotaiment, sicurezza e assistenza alla guida (il pacchetto Smart Sense). Manca solo il cruise control adattivo.  Gli interni sono molto pragmatici, ovvero votati a un utilizzo facile. La qualit&agrave; &egrave; nella fascia media della categoria, con alcuni picchi di qualit&agrave;, soprattutto nella parte superiore. Pratico il display centrale, disponibile da 5&rdquo;, 7&rdquo; e 8&rdquo; pollici a seconda delle versioni. Tutto leggibile e usufruibile. Il tocco di personalit&agrave; &egrave; dato,dai numerosi dettagli, su plancia, portiere e sedili, che richiamano il colore esterno.  Ci sono 10 colori di carrozzeria, due del tetto (nero e grigio) per 28 combinazioni possibili. Le livree sono indovinate, alcune ardite, come il design esterno in generale. Che propone blocchi di &ldquo;quattro occhi&rdquo; davanti e dietro. Due gruppi ottici superiori e due inferiori, che non passano inosservati. Il look muscolare della Kona &egrave; stato concepito per far colpo. E, come detto, alla frivolezza abbina la sostanza.    &nbsp;  Come va su strada  Su strada il 1.0 benzina da 120 cavalli ha mostrato buone doti. Supportato da 172 Nm di coppia, disponibili da 1.500 giri. Progressivo pi&ugrave; che rabbioso, ma valida alternativa al diesel. L&rsquo;unico neo &egrave; una certa rombosit&agrave; in accelerazione, ma una quando si &egrave; a velocit&agrave; di crociera non fa certo rimpiangere altri propulsori. Pronto anche nei rilanci.  Lo sterzo &egrave; pi&ugrave; turistico che sportivo, senza comunque mettere mai in difficolt&agrave;. In questa versione la Kona &egrave; sincera, una classica trazione anteriore. Con una buona frenata, poco rollio. Adatta a tutte le condizioni di guida. Non mette mai in difficolt&agrave;, con qualche appunto al comfort, che oltre al motore non silenziosissimo presenta qualche fruscio aerodinamico di troppo all&#39;altezza degli specchietti retrovisori.  Ottima l&rsquo;abitabilit&agrave; anteriore e posteriore per quattro persone. Meno ovviamente per cinque, ma con 4,16 metri di lunghezza &egrave; difficile chiedere di pi&ugrave;. Nella norma la capacit&agrave; del bagagliaio, da 361 a 1143 litri.&nbsp;Si viaggia e si sta sereni: un bel modo di stare in auto.    &nbsp;  Altro passo  Il 1.6 turbo benzina quattro cilindri ha molti cavalli. Ben 177, abbinati a un cambio automatico a doppia frizione a sette marce. Che funzionale e comodo, ma non velocissimo: infatti non ha i paddle al volante. Ma soprattutto c&rsquo;&egrave; anche la trazione integrale, con il blocco del differenziale. E poi altre chicche come il riscaldamento e la ventilazione dei sedili, il Drive Mode (Comfort, Eco e Sport) e l&rsquo;assistenza in discesa.  Il top di gamma, dotata di sospensioni multilink al retrotreno e capace di un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 in 7&rdquo;9 e comunque assistito da una robusta coppia di 265 Nm. Un pacchetto importante, con un prezzo che varia da 27.050 a 30.650 euro. (Da togliere i 3.500 euro della promozione).  Per il diesel bisogner&agrave; aspettare met&agrave; del 2018. Arriver&agrave; il 1.6 da 115 cavalli, a due ruote motrici con cambio manuale e a doppia frizione e con trazione integrale solo col DCT. Prezzi da 20.150 euro.  Il nuovo pianale della Kona ospiter&agrave; anche a una versione 100% elettrica. Accreditata di 500 km di autonomia:&nbsp;&egrave; annunciato il suo arrivo per la&nbsp;fine 2018.&nbsp;   

Il Suv compatto coreano &egrave; un connubio di stile e contenuti: prezzo da 14.950 euro. Il 1.0 benzina da 120 cavalli &egrave; elestico ed efficiente

Hyundai Kona, sostanza e glamour: prova su strada

L&rsquo;avvento del WRC e il debutto in TCR hanno fatto bene al prodotto a marchio Hyundai, pronta a lanciare sul mercato il primo modello del reparto N. Proprio quello destinato alla realizzazione delle vetture sportive del brand coreano, diviso tra la sede di Namyang in Corea del Sud e quella tedesca di Russelsheim; che vanta il Nurburgring come sito di sviluppo delle proprie sportive stradali (e non solo).  Una premessa che incalza la curiosit&agrave; che ruota attorno alla nuova Hyundai i30 N. Auto nata e pensata da tecnici ed ingegneri di provenienza Bmw M Sport e Mercedes-AMG. Un plotone che da valore aggiunto al braccio armato Hyundai, che ha messo a frutto la propria esperienza per mettere in strada (ma pure in pista) una hot hatch prestazionale e divertente. Questo quanto scritto nero su bianco, confermato per&ograve; da questa nostra prima presa di contatto.&nbsp;  Due le versioni che saranno disponibili a listino. La prima, da 250 cavalli, e la seconda da 275. Stesso valore di coppia motrice, 353 Nm, che possono arrivare sino al picco di 378 Nm grazie alla funzione di overboost. Per il resto, la variante &ldquo;normale&rdquo; e quella equipaggiata con il Perfomance Pack si distinguono per i cerchi da 19&rdquo; della pi&ugrave; prestazionale (altrimenti da 18&rdquo;), e il differenziale a slittamento limitato (LSD) a gestione elettronica. Anche l&rsquo;impianto frenante maggiorato propende a favore di quella da 275 cv, che conta di pneumatici specifici Pirelli P Zero.&nbsp;  &nbsp;  In compenso vale per entrambe il cambio manuale a sei rapporti, dotato di Rev Matching Function. Un sistema che amplifica il proprio intervento nella modalit&agrave; di guida pi&ugrave; sportiva, la N, che altro non &egrave; che la doppietta in scalata. Quando passate da un rapporto alto ad uno pi&ugrave; basso, poco prima che la leva si innesti, il Rev fa salire di giri il motore quel tanto che basta per rendere la scalata pi&ugrave; fluida. Un punta tacco automatico che pu&ograve; essere disattivato, per chi preferisse il fai da te, grazie ad un tasto dedicato sul volante.  Tornando a prendere in esame il differenziale a slittamento limitato LSD, si tratta concettualmente dello stesso tipo di elemento che ritroviamo su Leon Cupra e Golf GTI Perfomance. Ossia un pacco frizioni in uscita dal differenziale che &ldquo;rimbalza&rdquo; la coppia da una ruota all&rsquo;altra, gestito per&ograve; dall&rsquo;elettronica. Quando non presente, quindi sulla Hyundai i30 N da 250 cavalli, rimane l&rsquo;Esp a stabilire quale sia il da farsi. In sostanza la coppia viene regolata adoperando i freni. Un modus operandi utile in strada, meno durante un turno di guida in pista.  Prima di svelare quale siano state le prima impressioni di guida, ci sono ancora due menzioni da fare. La prima va sicuramente allo scarico, che certifica in qualche modo l&rsquo;essenza sportiva di Hyundai i30 N. Nel modo pi&ugrave; sportivo, in fase di rilascio, oppure tra una cambiata e l&rsquo;altra, sembra quasi di avere tra le mani una Gruppo A di fine met&agrave; anni novanta. Anche perch&eacute; a bordo un generatori si suoni artificiali rincara la dose.  Salone di Francoforte, tutte le novit&agrave; dello stand Hyundai  In coda alla lista c&rsquo;&egrave; il motore. Il quattro cilindri 2.0 T-GDI &egrave; una &ldquo;vecchia&rdquo; conoscenza del Gruppo Hyundai, ma in questa edizione si arricchisce, tra gli altri, di un turbocompressore del tipo twin-scroll. Oltre ad una serie di &ldquo;ammennicoli&rdquo; che lo rendono altamente performante, adatto per essere martoriato in pista oppure per seguire le logiche di una coda in tangenziale. Nel mentre la velocit&agrave; massima dichiarata &egrave; di 250 km/h per entrambe le versioni di i30 N, quando quella da 250 cv passa da 0 a 100 km/h in 6,4 e quella da 275 con Perfomance Pack in 6,1. Il consumo nel ciclo combinato &egrave; simile: 7 l/100 km la prima, 7,1 l/100 km la seconda. Tenendo sempre a mente la politica Hyundai: 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato.  &nbsp;  Fatto il punto della situazione, menzionando il fatto che la scocca sia stata opportunamente irrigidita nei punti pi&ugrave; critici, &egrave; arrivato il momento di salire a bordo. Se ci si limita alla sola strada, non ci sono differenze sostanziali tra &ldquo;con&rdquo; e &ldquo;senza&rdquo; Performance Pack. La Hyundai i30 N mette subito a proprio agio chi siede al volante, non solo per la posizione, ma per le sensazioni una volta in marcia. Lo sterzo &egrave; duro in modo sin troppo artificiale, ma questo non preclude una buona direzionalit&agrave; dell&rsquo;avantreno. Cinque le modalit&agrave; di guida messe a disposizione da i30 N, da Eco a Sport, sino alla pi&ugrave; prestazionale N.  Tangibili le differenze tra l&rsquo;una e l&rsquo;altra, dato che oltre alla risposta di sterzo e acceleratore, viene modificata quella degli ammortizzatori a controllo elettronico. Che proprio in N rendono la vettura piatta e rigida, ma senza essere eccessivamente &ldquo;saltellante&rdquo;. Una sportiva reattiva, con un retrotreno pronto all&rsquo;uso, ma mai nervoso tale da mettervi in difficolt&agrave;. Bisogna sapere &ldquo;dove, come e quando&rdquo; saper frenare, per regolare al meglio la risposta di quello che succede alle vostre spalle, con la certezza che la i30 N &egrave; esente dal tradirvi. Bene l&rsquo;erogazione del 2.0 T-GDI, che vi porta sino alla soglia dei 7000 giri/min. Nessun tentennamento e nemmeno calci nella schiena. Ma il vero cambio di passo passa sopra i 4000 giri/min. Se avete fretta di selezionare il modo pi&ugrave; sportivo, quello N, sul volante si trova un tasto dedicato con annessa bandiera a scacchi.  La nuova Hyundai i30 N sar&agrave; ordinabile dal mese di novembre e il prezzo del modello da 250 cavalli superer&agrave; di poco i 30.000 euro. Quanto al divario con la Performance Pack, non &egrave; ancora stato ufficializzato nulla, sebbene in Inghilterra dovrebbe essere di circa 3000 pound.  HYUNDAI, LA GAMMA COMPLETA E IL LISTINO PREZZI 

Il marchio coreano &egrave;&nbsp;pronto a lanciare sul mercato il primo modello del reparto N, offerto in due varianti. Una da 250 cv e una da 275 cv. La pi&ugrave; potente &egrave; equipaggiata con un differenziale a slittamento limitato

Hyundai i30 N, la sportiva che non ti aspetti

        Ecco il SUV a idrogeno per i Carabinieri. E non poteva che trattarsi della&nbsp;Hyundai ix35 Fuel Cell,&nbsp;prima auto a idrogeno al mondo prodotta in serie. E' ovviamente il&nbsp;primo veicolo alimentato a idrogeno in uso alle forze di polizia italiane. E' in forza &nbsp; alla&nbsp;Legione dei Carabinieri Trentino Alto Adige.&nbsp;&nbsp; La consegna ufficiale della ix35 Fuel Cell, donata all&rsquo;Arma da Autostrada del Brennero S.p.A., &egrave; avvenuta nel corso di una conferenza stampa tenutasi presso l&rsquo;Istituto per Innovazioni Tecnologiche di Bolzano. L'attuale ix35 Fuel Cell rappresenta la terza generazione di Hyundai a idrogeno. E' accreditata di un&rsquo;autonomia massima di quasi 600 km con un pieno di idrogeno, con emissioni limitate al vapore acqueo generato dalle celle combustibili &ndash; unito al vantaggio di poter effettuare un rifornimento in pochi minuti. A patto di trovare una stazione a idrogeno. Hyundai ix35 Fuel Cell &egrave; distribuita in 18 Paesi nel mondo, diverse centinaia circolano attualmente sulle strade d&rsquo;Europa &ndash; 11 di queste proprio in Alto Adige. Le Hyundai ix35 Fuel Cell in circolazione a Bolzano, insieme agli autobus a celle a combustibile, hanno permesso di raggiungere quest&rsquo;anno l&rsquo;importante traguardo di 1 milione di chilometri percorsi a emissioni zero in Alto Adige: l&rsquo;Istituto per Innovazioni Tecnologiche di Bolzano (IIT) ha inaugurato meno di 3 anni fa la prima stazione di rifornimento H2 ricavato esclusivamente da fonti energetiche rinnovabili. Grazie all&rsquo;utilizzo dell&rsquo;idrogeno si &egrave; evitata l&rsquo;emissione di oltre 1.000 tonnellate di CO2. Novit&agrave; per il 2018 Nel 2018 &egrave; previsto l&rsquo;arrivo in Europa del SUV Fuel Cell di ultima generazione, che propone un nuovo design, migliori prestazioni e una maggiore autonomia rispetto all&rsquo;attuale Hyundai ix35 Fuel Cell. Il concept &egrave; stato svelato a Seul, in una versione non lontana da quella che entrer&agrave; in produzione, mentre il lancio &egrave; in programma in occasione del CES di Las Vegas 2018.       

Primo mezzo a idrogeno per le Forze dell'Ordine: 600 km di autonomia

Hyundai ix35 Fuel Cell, il Suv a idrogeno per i Carabinieri

Il Gruppo Hyundai-Kia da anni sta scalando le classifiche di vendita mondiali. E anche quelle del prestigio, anche se la strada &egrave; pi&ugrave; complicata e imprevedibile.  In questo piano avr&agrave; un ruolo non certo banale, la Hyundai Genesis G70. Si tratta della nuova berlina premium coreana. Che si presenta come un prodotto dinamico, diversa dalle pi&ugrave; massicce G80 e G90. E&rsquo; una segmento D e punta a concorrenti come l&rsquo;Audi A4 e la BMW Serie 3. Arriva in Corea nei prossimi giorni, ma sbarcher&agrave; anche sui mercati mondiali. Con dei numeri e delle forme da non sottovalutare.&nbsp;  Il design convince. Il frontale, il profilo e la silhouette della G70 hanno proporzioni moderne e dinamiche. Linee tese, ma non estreme, alla ricerca di una sportivit&agrave; elegante. La berlina non &egrave; certo il modello best seller in Italia, ma nel resto del mondo ha un suo fascino. Ha una griglia frontale importante: unica concessione leggermente fuori dalle righe.&nbsp;  Gli interni, a un primo esame, mostrano una certa qualit&agrave;. Spiccano nella plancia il tablet da 8&Prime; e il cambio automatico, dotato di paddle al volante. Saranno dieci i colori esterni e sette gli allestimenti interni.  Dotazione. Di serie l&rsquo;Active Safety Control. Il pacchetto prevede: Blind Spot Collision Warning, Driver Awareness Warning, Forward Collision-Avoidance Assist, e Highway Driving Assist. Per i clienti pi&ugrave; sportivi ci sono le sospensioni a controllo elettrico, il servosterzo ad assistenza variabile, il Torque Vectoring e il il differenziale autobloccante. Per chi invece vuole anche la &quot;musica&quot; giusta l&rsquo;Active Sound Design amplifica il sound dei motori. Che hanno numeri interessanti.  Infatti la Genesi G70 arriva fino ai 370 cavalli V6 3.3 biturbo, che &egrave; lo stesso della GT Kia Stinger. Che sfreccia sino a 270 km/h con un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 in 4&Prime;7. Prima nella gamma ci sono il 2.0 Turbo da 252 e il 2.2 Diesel da 202 cavalli. Poco o nulla da invidiare alle potenziali concorrenti. 

Della stessa classe di Audi A4 e BMW Serie 3. Motori benzina e diesel con potenze sino a 370 cavalli.

Hyundai Genesis G70, la berlina premium prosegue l&#39;offensiva corea

La Hyundai&nbsp;FCEV &egrave; l&#39;erede della&nbsp;ix35 Fuel Cell, il SUV a idrogeno della Casa sudcoreana. Arriver&agrave; su tutti i mercati, che potranno offrire una rete di rifornimento, nel 2018.  La FCEV aumenta il passo, grazie alla&nbsp;quarta generazione dei sistemi di celle a combustibile.&nbsp;Punta su un&#39;efficienza migliorata. I serbatoi possono contenere pi&ugrave; carburante virtuoso, pur rimanendo delle stesse dimensioni.I consumi d&#39;idrogeno sono stati ridotti, innalzando l&rsquo;efficienza dal 55,3 al 60%. L&#39;autonomia massima &egrave; di 800 km. Notevole. E anche la potenza, grazie al miglior rendimento, &egrave; salita. Arrivando a 163 cavalli. La FCEV con questo powertrain pi&ugrave; avanzato pu&ograve; viaggiare anche con temperature rigidissime, fino a -30&deg;C.  La FCEV &egrave; una delle punte di lancia del corso green di Hyundai. Che prevede l&#39;immissione di 31 modelli in 3 anni, mossi da powetrain ibridi, plug-in, a idrogeno ed elettrici. Tra i quali anche la versione elettrica del nuovo SUV Kona, accreditata di 390 km di autonomia. 

Nuova generazione rispetto alla ix35 Fuel Cell, arriver&agrave; sul mercato nel 2018

Hyundai FCEV, 800 km di autonomia con l&#39;idrogeno

Dusseldorf (Germania) - Piacere di guida alla portata di tutti. Questo lo slogan con cui la Hyundai ha lanciato in anteprima la nuova i30 N. Sviluppata sulla pista del vecchio Nurburgring anche con l&rsquo;apporto di Gabriele Tarquini presente al vernice internazionale, percorrendo ben oltre 10.000 km.&nbsp;  E&rsquo; una vettura che si adatta ad un appassionato puro, ma che &egrave; anche in grado di svettare in pista, come dimostra la partecipazione della casa coreana al WRC. La i30 N &egrave; spinta da una 2.0 T GDI a 4 cilindri che eroga 275 cv con 353 Nm di coppia. Per godere di tanto ben di dio occorrer&agrave; attendere ottobre, mentre le prime prove per la stampa si terranno in settembre.  Ma i segreti della i30 N non sono pi&ugrave; tali e possiamo dunque dirvi che ha cinque differenti modalit&agrave; di guida selezionabili sul volante: Eco, Normale Sport e N e N Custom. Ciascuna modalit&agrave; conferisce alla i30 N un carattere diverso regolando i parametri di motore, ammortizzatori, controllo della stabilit&agrave; , differenziale elettronico a slittamento limita (E-LSD), sound, sterzo e funzione Rev matching che conferisce una scalata pi&ugrave; sportiva.    Non manca la possibilit&agrave; di disinserire completamente il controllo di stabilit&agrave; per una guida adrenalinica. Inoltre &egrave; presente il sistema launch control che permette partenze fulminee stile gran premio. A livello di pneumatici la i30 N &egrave; pu&ograve; disporre di Michelin da 18 pollici e e Pirelli da 19 pollici. Il servosterzo elettrico &egrave; stato calibrato per essere particolarmente diretto, mentre il sistema di controllo elettronico delle sospensioni (ECS) permette al conducente di scegliere anche la taratura degli ammortizzatori, dalla guida di tutti i giorni alla guida in pista.  Passiamo al design, che prende ispirazione dalle competizioni come dimostra la Cascading Grille nella parte frontale. I paraurti sono molti aggressivi sia davanti che dietro e completa il quadro il nuovo spoiler posteriore. Lo scarico &egrave; doppio e dotato di una valvola integrata che conferisce diversi sound. All&rsquo;interno dell&rsquo;abitacolo lo stesso sound sportivo del motore &egrave; prodotta dall&rsquo;Electronic Sound Generator che &egrave; collocato nei pannelli dell&rsquo;abitacolo.  Infine arriviamo alle prestazioni, con lo step base da 250 CV e con lo step Perfomance pack da 275 CV. La velocit&agrave; massima &egrave; identica per entrambi ed &egrave; di 250 km/h mentre l&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km avviene in 6,4 secondi con il motore meno potente e in 6,1 con quello pi&ugrave; potente. Il cambio &egrave; un classico manuale a 6 rapporti con una escursione ridottissima della cloche. La i30 N sar&agrave; prodotta presso lo stabilimento di Hyundai di Nosovice nella Repubblica Ceca.  Passiamo alla seconda novit&agrave; la i30 Fastback  presentata a Dusseldorf che &egrave; una sorta di coup&egrave; a cinque porte che ha quasi l&rsquo;ambizione di avvicinarsi al cosiddetto segmento premium. Sar&agrave; disponibile dal gennaio del 2018 con due motori a benzina il 1.0 3 cilindri turbo da 120 CV e il 1.4 turbo 4 cilcindri da 120 CV. Da met&agrave; 2018 arriver&agrave; il nuovo turbodiesel 1.6 cc disponibile con due livelli di potenza, 110 e 136 CV. Il cambio, oltre a quello manuale pu&ograve; anche essere un doppia frizione a 7 rapporti.  Lunga quasi 4,5 metri, la Fastback appare molto elegante, ribassata di 30 mm rispetto agli altri modelli della gamma, cosa che le conferisce un aspetto molto aggressivo. Dispone di un bagagliaio di 450 litri con tutti i passeggeri a bordo. Tra le dotazioni, comuni alla sportiva i30 N, la frenata automatica di emergenza, il rilevatore di stanchezza e il rilevatore del superamento della carreggiata.  Hyundai Ioniq plug-in. Nell&rsquo;occasione della presentazione di Dusseldorf una piccola sorpresa di Hyundai che, per pochi chilometri, ci ha fatto provare la versione plug-in della Ioniq con i suoi 141 CV dei quali 105 erogati da 1.6 GDI a ciclo Atkinson. Questo modello &egrave; dotato di ecodrive assistant system, che aiuta a risparmiare al massimo la carica della batteria anche attraverso il navigatore satellitare &ldquo;leggendo&rdquo; le caratteristiche del percorso.  La nuova Plug-in sar&agrave; venduta in Italia a partire da ottobre, ma &egrave; gi&agrave; a listino a 33.750 euro nella versione Comfort esclusi gli eventuali incentivi di cui godr&agrave;. Questa versione plug-in che si ricarica di 2 ore e 15 minuti ad una normale presa di corrente nel corso del breve test si &egrave; rivelata molto piacevole da guidare, silenziosa, anche quando interviene il motore termico e ottimamente rifinita. Ma avremo modo di tornare pi&ugrave; dettagliatamente sul comportamento di questo modello una volta effettuato un vero probante test su strada. 

Spirito racing per la sportiva di razza coreana da 275 cv che arriver&agrave; sul nostro mercato in ottobre. In contemporanea si &egrave; svelata anche la i30 Fastback, riuscito esempio di coup&egrave; a 5 porte.

Nuova Hyundai i30 N e Fastback, la sportiva di razza e la GT

        La prima Hyundai partorita dalla divisione sportiva N si sveler&agrave; (finalmente) il 13 luglio. Lo sviluppo di Hyundai i30 N parte da lontano, sin dalla precedente generazione della compatta coreana, primo laboratorio di ricerca e test delle soluzioni destinate ad arrivare sulla nuova generazione, che ha scelto il Nurburgring per affinare le caratteristiche dell'assetto. A ridosso della presentazione, un video teaser anticipa alcune delle note tecniche, a cominciare dalla potenza e coppia motrice dell'unit&agrave; turbo benzina 2 litri.&nbsp; Scopriremo solo in occasione della presentazione se i 280 cavalli e 400 Nm saranno disponibili con qualsiasi modalit&agrave; di guida o, piuttosto, prerogativa della N Mode, ovvero, quella "specializzata" per il massimo del divertimento. Oltre ai consueti interventi sulla taratura del servosterzo possiamo attenderci un'impostazione delle sospensioni pi&ugrave; frenata nell'escursione, per affilare il comportamento dinamico.&nbsp; Al debutto si presenter&agrave; con la trasmissione manuale 6 marce, in seguito &egrave; attesa l'offerta di un cambio doppia frizione. Altro particolare interessante, emerso dall'ultimo video teaser, riguarda la pressione di sovralimentazione, con il manometro digitale del turbo a indicare un valore massimo di 120 kPA, ovvero, 1,2 bar.&nbsp; LA GAMMA HYUNDAI E IL LISTINO PREZZI       

Il 13 luglio si scopriranno tutte le carte della prima declinazione sportiva curata dalla divisione Hyundai N, che nell'attesa rivela alcuni numeri del turbo benzina

Hyundai i30 N, il video teaser svela cavalli e coppia

Avr&agrave; una presenza su strada interessante, perch&eacute; le proporzioni, all&#39;interno dell&#39;offerta dei suv di segmento B, prodotti per definizione dalla spiccata indole cittadina, offrono un equilibrio tra lunghezza, altezza e larghezza originale. Hyundai Kona amplia la gamma suv di Hyundai, dopo Santa Fe e Tucson, lanciando un modello lungo 4 metri e 16 centimetri, su un passo di 2 metri e 60 centimetri. E, fin qui, nulla di eclatante. Buona combinazione tra centimetri riservati ai passeggeri e ingombri esterni. Colpisce la larghezza di 1 metro e 80 centimetri, di fatto un valore che la accomuna alla Hyundai i30, mentre in altezza si tocca il metro e 55 centimetri.&nbsp;  Le valutazioni su come il centro stile Hyundai abbia vestito queste proporzioni possono essere varie. C&#39;&egrave; il family feeling del marchio sotto forma della calandra a cascata, le piacevoli linee scolpite su cofano anteriore e fiancata, un posteriore alto e, senza dubbio, miglior volume del suv. Altro particolare del design, le ampie protezioni in plastica non solo sui passaruota, ma intorno ai fari principali sul muso e le luci supplementari al posteriore. Un tratto distintivo, pi&ugrave; o meno apprezzabile, mentre la decisione di sdoppiare le luci a led diurne e i proiettori (anch&#39;essi disponibili a led) &egrave; un &quot;gi&agrave; visto&quot;.&nbsp;  Prima uscita in Corea, dove andr&agrave; subito in strada, a fine giugno, poi l&#39;arrivo in Europa. Non mancher&agrave; la proposta quattro ruote motrici, specifica nell&#39;architettura delle sospensioni posteriori, multilink a due leve anzich&eacute; un asse torcente che caratterizzer&agrave; le versioni 2WD. Quattro diverse motorizzazioni, da filtrare in funzione del mercato di commercializzazione. La gamma di unit&agrave; turbo, benzina e diesel, sar&agrave; il piatto forte per il Vecchio Continente. Il tre cilindri 1.0 da 120 cavalli e 175 Nm si sposa alla perfezione con la mission urbana di Hyundai Kona (12&quot; 0-100 km/h; 181 km/h); le alternative turbodiesel attendono di essere dettagliate nelle caratteristiche tecniche, sar&agrave; il CRDI 1.6 il protagonista - versione da 110 e 136 cavalli oggi nella gamma Hyundai -. Altri mercati andr&agrave; a intercettare il 2 litri aspirato a ciclo Atkinson, da 149 cavalli e 179 Nm, con trasmissione automatica; proposta sportiva quella del turbo benzina 1.6 T-GDI da 177 cavalli e 265 Nm, collegato al DCT 7 marce (7&quot;7 0-100 km/h; 210 km/h).&nbsp;  Mancano ancora alcuni tasselli della scheda tecnica di Kona all&#39;appello. La capacit&agrave; del bagagliaio, ad esempio. Sar&agrave; un prodotto in grado di offrire un&#39;elevata abitabilit&agrave; interna, un pavimento &nbsp;pi&ugrave; basso nella zona posteriore e, conseguentemente, sedute poste pi&ugrave; gi&ugrave;, grazie all&#39;ottimizzazione degli ingombri della sospensione al retrotreno. Oltre il 51,8%, poi, della struttura &egrave; realizzato ricorrendo ad acciai ad alta resistenza, particolare che depone a favore delle qualit&agrave; dinamiche del suv.&nbsp;  Il corredo di sistemi di assistenza alla guida conta un buon numero di dispositivi. Hyundai Kona sar&agrave; in grado di correggere la traiettoria in caso di uscita involontaria dalla corsia (Lane Keeping Assist) e far&agrave; ricorso alle immagini delle telecamera, a rilevare le linee di demarcazione, l&#39;High Beam Assist moduler&agrave; automaticamente l&#39;intensit&agrave; delle luci, il sistema Drive Attention Warning rilever&agrave;, invece, eventuali comportamenti al volante che suggeriscono un guidatore affaticato o poco attento. Dispositivi di sicurezza che comprendono anche il radar per l&#39;angolo cieco e il rilevatore di veicoli in arrivo, il Rear Cross Traffic Collision Warning, utile nelle operazioni in retromarcia.&nbsp;  Hyundai Kona sar&agrave; la prima Hyundai a offrire l&#39;head up display, in un abitacolo nel quale trova spazio una proposta multimediale declinata in tre differenti dimensioni di touchscreen, da 5 pollici, 7 pollici o 8 pollici, alternative di serie a seconda dei mercati di commercializzazione. In Europa si potr&agrave; completare l&#39;infotainment con la radio DAB e la telecamera posteriore, optional entrambi. Interessante, visto il segmento di appartenenza, la disponibilit&agrave;, a richiesta, del box di ricarica wirless dello smartphone. Apple CarPlay e Android Auto rientrano tra i sistemi di interfaccia con lo smartphone supportati dall&#39;infotainment.&nbsp;  LA GAMMA HYUNDAI E IL LISTINO PREZZI 

Scalda i motori in vista del debutto in Europa. Due o quattro ruote motrici, dimensioni da prodotto di segmento B con una larghezza oltre la media. Dopo Santa Fe e Tucson estende la proposta suv verso il basso

Hyundai Kona, il terzo anello della catena suv

La Hyundai i30 N, la GT compatta coreana che arriver&agrave; a fine 2017, ha completato il suo &quot;rodaggio&quot; nel migliore dei modi. Nientemeno che dove &egrave; stata sviluppata, sul Nordschleife. Nello scorso weekend due Hyundai i30 N, in una versione che anticipa la produzione in serie hanno partecipato alla 24 Ore del N&uuml;rburgring.  Passo di coppia. Le due auto hanno completato 244 giri del tracciato. Nonostante un lieve incidente abbia costretto una delle due vetture ad una sosta per riparazioni, entrambe li30 N sono riuscite a finire la competizione, percorrendo oltre 6.000 km. Utili per raccogliere dati utili per la messa a punto finale del modello che andr&agrave; in produzione. Partecipando alla classe SP3T la Hyundai i30 N numero 92 ha chiuso la gara con un quarto posto.  Ultime rifiniture. La competizione ha permesso di continuare la fase di test finale. Sotto il cofano la i30 N sar&agrave; spinta da un due litri turbo benzina&nbsp;con una potenza superiore ai 260 cavalli e 300 Nm di coppia. In principio avr&agrave; una trasmissione manuale 6 marce abbinata a un differenziale a slittamento limitato. Pi&ugrave; tardi potrebbe arrivare un doppia frizione. Nel mirino, manco a dirlo, c&#39;&egrave; la regina di categoria, la Golf GTI. 

La sportiva compatta sudcoreana ha completato 244 giri dell&#39;Inferno Verde per un totale di oltre 6.000 km

Hyundai i30 N, test finali alla 24 ore del Nurburgring

Kona, oggi, &egrave; distretto delle Hawaii. Dalla prossima estate sar&agrave; anche Hyundai. Il suv di segmento B prover&agrave; a ritagliarsi uno spazio in un panorama altamente competitivo, quello delle proposte urbane con il look pi&ugrave; o meno da sport utility, giustificato dalle caratteristiche tecniche (Kona &egrave; attesa in versione due e quattro ruote motrici), o semplici formule di crossover.&nbsp;  Arrichir&agrave; l&#39;offerta del marchio, che gi&agrave; pu&ograve; contare su Santa Fe e Tucson. Lo far&agrave; conservando quello che &egrave; diventato uno dei tratti distintivi del recente corso stilistico coordinato da Peter Schreyer: la calandra a cascata.  I gruppi ottici anteriori sdoppiati saranno completati da fendinebbia in posiziona accentrata, sotto la calandra; estese protezioni in plastica, dai passaruota andranno ad avvolgere i proiettori principali; il bel volume posteriore proporr&agrave; fari con sviluppo orizzontale, mentre il profilo del suv giocher&agrave; tra i contrasti cromatici di tetto e carrozzeria, oltre a nervature sotto la linea di cintura.  Contenuti di massima di un prodotto che porter&agrave; al debutto su una Hyundai l&#39;head up display. Strano a dirsi, ma Hyundai Kona sar&agrave; il primo modello a offrire la proiezione delle informazioni principali legate alla navigazione e al computer di bordo nel campo visivo del guidatore.  LA GAMMA HYUNDAI E IL LISTINO PREZZI   

Un nuovo teaser svela il design del suv di segmento B, che potr&agrave; contare sull&#39;head up display. Presentazione in estate

Kona, head up display alla &quot;prima&quot; per Hyundai

Hyundai Ioniq plug-in hybrid, il cerchio si chiude. Con il powertrain pi&ugrave; futuribile a breve termine. La coreana una e trina si completa con la nuova versione, che si affianca a quella elettrica e alla ibrida immesse sul mercato&nbsp;nella seconda met&agrave; del 2016.  Sono loro le teste di ponte di Hyundai che per il 2020 prevede di avere a listino 14 modelli &ldquo;green&rdquo;: 5 ibridi, 4 plug-in, 4 elettrici e un fuel-cell. Per una gamma a zero emissioni, o quasi, decisamente competitiva.  Il prezzo parte da 33.750 euro per la 1.6 GDi (141CV, cambio 6DCT) nell&rsquo;allestimento Comfort, che comprende la frenata autonoma d&rsquo;emergenza (AEB) con riconoscimento pedoni e veicoli, il mantenimento della carreggiata (LKAS), il Cruise Control adattivo, fari anteriori e posteriori a LED e clima automatico bi-zona. Come le altre Hyundai ha 5 anni di garanzia a chilometraggio illimitato, e 8 anni o 200,000 km di garanzia sulla batteria ad alta tensione.  Powertrain. Il motore a combustione &egrave; il 1.6 benzina GDI 4 cilindri a iniezione diretta da 105 cavalli. Che lavora con un propulsore elettrico da 45 kW (61CV) messo in azione da una batteria di 8,9 kWh agli ioni polimeri di litio.   L&rsquo;autonomia solo elettria arriva a un massimo di 63 km , con emissioni di CO2 a 26 g/km e consumi di 1.1 l/100 km (ciclo combinato NEDC). Una percorrenza teorica di oltre 90 km/litro. La potenza massima combinata &egrave; di &nbsp;141 cavalli.  Le prestazioni. Accelerazione da 0 a 100 km/h in 10&quot;6 e velocit&agrave; massima di 178 km/h. L&#39;aerodinamica &egrave; ottima: il coefficiente aerodinamico (Cx) &egrave; di 0,24.    La marcia.&nbsp;Fino a quando la carica della batteria non scende sotto una certa soglia, la Hyundai Ioniq Plug-in Hybrid utilizza la modalit&agrave; di marcia elettrica. Attraverso il sistema &ldquo;On-Board Charger&rdquo; da 3.3 kW (che converte la corrente alternata in ingresso in corrente continua per ricaricare il sistema di batterie ad alto voltaggio), &egrave; possibile ricaricarla presso le colonnine in circa 2h15&rsquo;. Il cavo standard In-Cable Control Box (ICCB) permette in alternativa di ricaricare la vettura direttamente dalla presa di casa.  Il look della Plug-in Hybrid&nbsp;&egrave; dedicato con alcune personalizzazioni. Ci sono i fari LED,i cerchi da 16&rdquo; dedicati. E&#39; uguale alla sorella meno nobile ibrida per: griglia esagonale, linea blu (o grigia) che corre lungo la parte inferiore dei paraurti,&nbsp;luci diurne a LED sviluppate in verticale (a forma di &ldquo;C&rdquo;) &nbsp;linea blu (o grigia) che corre lungo la parte inferiore dei paraurti. Otto sono i colori della carrozzeria:&nbsp;Aurora Silver, Demitasse Brown (perlati)&nbsp;polar White (pastello), Platinum Silver, Marina Blue (metallizzati), Phantom Black, Iron Grey, Phoenix Orange. Gli interni sono disponibili in colore nero con inserti blu, i sedili possono essere in tessuto o in pelle.&nbsp;  &nbsp; 

Autonomia elettrica fino a 63 km per l&#39;ibrida alla spina coreana. Prezzo da&nbsp;33.750 euro.

Hyundai Ioniq, la famiglia si completa con la plug-in

        Hyundai Tucson Sound Edition, arriva l'allestimento top di gamma, superiore anche all'XPossible. La versione pi&ugrave; esclusiva del SUV di successo sudcoreano &egrave; disponibile su tutte le motorizzazioni diesel e sul turbo-benzina 1.6 177cv 4WD. Rispetto alla gi&agrave; dotata XPossible offre di serie i gruppi ottici anteriori a LED e i cerchi in lega leggera da 19&rsquo;&rsquo;. E soprattuto il nuovo Surround System di Kenwood&nbsp;a 9 canali con amplificatore e subwoofer, con nuovi speaker e tweeter anteriori, nuovi speaker a 2 vie posteriori, amplificatore digitale a 4 canali e subwoofer attivo. A questo si integra il navigatore con schermo touchscreen da 8&rsquo;&rsquo;, che &egrave; dotata del sintonizzatore DAB per la ricezione delle stazioni radio che tramettono in segnale digitale.&nbsp; A richiesta ci sono il Safety Pack, che comprende la frenata di emergenza automatica AEB, il monitoraggio angoli ciechi BSD e il Rear Cross Traffic Alert, e il Premium Pack, con portellone posteriore elettrico e sedili anteriori regolabili elettricamente. Ultimo tocco a richiesta il tetto elettrico panoramico, disponibile su tutte le motorizzazioni. I prezzi. La&nbsp;Tucson Sound Edition &egrave; disponibile a 29.900 euro per la 1.7 CRDi 115CV con cambio manuale, ovvero 1.250 euro in pi&ugrave; rispetto all&rsquo;allestimento XPossible. Ma garantisce un vantaggio cliente di 1.050 euro. E' operativa anche la promozione su tutta la gamma Tucson: un incentivo di 2.500 euro, a fronte di permuta o rottamazione.       

Dotata del sistema audio Kenwood a 9 canali con amplificatore e subwoofer attivo, che migliora l&rsquo;esperienza di ascolto a bordo

Hyundai Tucson Sound Edition, arriva il top di gamma

        Un'offerta rivista, un top di gamma pi&ugrave; ricco nella dotazione di serie e vantaggi economici diffusi a maggio. Hyundai i20 si rilancia proponendo la versione pi&ugrave; accessoriata, l'allestimento Style, con un vantaggio per il cliente pari a 3.900 euro in abbinamento alla motorizzazione turbo benzina 1.0 da 100 cavalli. A 15.600 euro non solo d&agrave; un deciso taglio al prezzo di listino, ma introduce un sistema infotainment con schermo touchscreen da 7 pollici di diagonale e navigatore satellitare. E' affiancato dal climatizzatore automatico, la telecamera posteriore, il sistema Lane Departure Warning, le luci posteriori a led e ben 7 anni di servizi connessi -&nbsp;previsioni meteo, quelle sul traffico in tempo reale, la presenza di autovelox e i punti di interesse lungo il tragitto -. E' a suo modo la "punta di diamante" della gamma, se si esclude la variante con motore turbo da 120 cavalli. Pi&ugrave; in basso, invece, arriva nelle concessionarie Hyundai i20 Blackline, che va a presidiare lo step immediatamente successivo all'attacco, composto dalla Classic (in promo a 9.950 euro con motore 1.2 75 cavalli).&nbsp; Blackline in abbinamento alla stessa unit&agrave; benzina, aspirata, che propone una personalizzazione estetica pi&ugrave; marcata, merito dei cerchi in lega da 15 pollici e finitura brunita, anzitutto. I fendinebbia, i comandi audio al volante e la presenza del Bluetooth completano il pacchetto di soluzioni offerte di serie. In fase di lancio, 3.900 euro di sforbiciata al prezzo di listino, in promo a 11 mila euro.&nbsp; Le promozioni sulla gamma i20 5 porte coinvolgono anche la Comfort 1.2 84 cavalli, a 12.550 euro (-3.100 euro), un allestimento con cerchi da 16", cruise control, sensori di parcheggio posteriori e luci diurne a led nella dotazione standard.&nbsp; LA GAMMA HYUNDAI E IL LISTINO PREZZI       

La gamma dell'utilitaria coreana migliora la dotazione di serie dell'allestimento top di gamma Style e lancia lo step Blackline

Hyundai i20, novità navigatore touchscreen e Blackline

Che volto avr? il futuro Suv compatto della Hyundai che si porr&agrave;, in gamma, al di sotto della Tucson e della Santa Fe? Quello che intravedete nell&rsquo;unica foto anticipata dalla Casa coreana sul Kona, ovvero il nome scelto per lo sport utility che arriver&agrave; a luglio.  ll design &egrave; accattivante e presenta un frontale caratterizzato dallo stile Cascading Grille: un mix che comprende la vistosa griglia centrale dove il logo Hyundai &egrave; ben evidente al centro, e da nuovi gruppi ottici che ne accentuano il carattere deciso. Le luci diurne a Led sono posizionate al di sopra dei fari, questi ultimi dal taglio quasi sportivo.  Altri dettagli del Suv Kona: il posto di guida rialzato, la visibilit&agrave; creata dalle ampie vetrate e la possibilit&agrave; di scegliere fra la trazione anteriore (di serie per tutte le versioni) e quella integrale (che verr&agrave; offerta come optional).  Mistero, ancora, sulle dimensioni e sulla gamma dei motori che dovrebbe, per&ograve;, comprendere il turbodiesel 1.4 CRDi nelle due versioni da 75 e da 90 cv. Nonch&eacute; il tre cilindri benzina GDI nella configurazione pi&ugrave; potente da 120 cv.  &nbsp; 

Il marchio coreano annuncia l&#39;arrivo di uno sport utility segmento B, che andr&agrave; a confrontarsi con Jeep Renegade, Nissan Juke e&nbsp;Ford Ecosport.

Hyundai Kona, nuovo sfidante tra i Suv compatti

Al Salone di Ginevra 2014, Hyundai present&ograve; la concept car Intrado, protopo a idrogeno che anticipava stilemi estetici poi applicati (in parte) su Tucson. E osservando il primo teaser dalla casa sudcoreana della inedita Kona, &egrave; impossibile non notare la continuit&agrave; del gruppo ottico e la firma luminosa della Intrado (vedi foto in basso).  Kona &egrave; una localit&agrave; di Big Island, la maggiore isola delle Hawaii. Hyundai ha scelto un nome esotico per il suo nuovo sport utility compatto, per sottolineare la vitalit&agrave; dell&rsquo;inedito modello che arriver&agrave; sul mercato nella seconda met&agrave; del 2017. E che plausibilmente verr&agrave; svelato in occasione del Salone di Francoforte, i cui cancelli aprono il prossimo 12 settembre.  Il nuovo modello andr&agrave; ad affiancarsi a Santa Fe e alla gi&agrave; citata Tucson, posizionandosi al di sotto di quest&rsquo;ultimo per andare all&rsquo;attacco del mercato Suv di segmento B. Quello, per intenderci, di Fiat 500X, Jeep Renegade, Ford Kuga e della nuovissima Opel Crossland X, tanto per fare alcuni esempi. &nbsp;&nbsp;    &nbsp; 

Il marchio coreano anticipa nome e teaser dell&#39;inedito sport utility segmento B

Hyundai Kona, il Suv compatto arriva entro fine 2017

        Un lungo cammino di sviluppo, iniziato con la precedente generazione, proseguito sull'ottovolante del Nurburgring e, adesso, agli ultimi passi prima del debutto sul mercato. Nuova Hyundai i30 sar&agrave; N dalla seconda met&agrave; del 2017, sar&agrave; la proposta sportiva del marchio nel segmento C, pi&ugrave; che mai affollato di hatchback prestazionali, da Golf GTI a Ford Focus ST, da Peugeot 308 GTi a Seat Leon Cupra, fino alle varianti che arriveranno in casa Opel Astra e Renault Megane. Hyundai N &egrave; la divisione che nel mondiale rally prepara e gestisce le i20 Coup&eacute; e in avvio di campionato ha mostrato la velocit&agrave; buona per andare vicinissima al successo al Rally di Montecarlo e Rally di Svezia, con Thierry Neuville. In Svezia, nell'impianto di sviluppo di Arjeplog, il belga ha saggiato il lavoro di sviluppo portato avanti sulla i30, nelle battute finali di verifica del progetto in condizioni climatiche estreme, fino a -30&deg; C. Hyundai i30, la prova su strada E' attesa con una potenza superiore ai 260 cavalli e 300 Nm di coppia, inizialmente avr&agrave; una trasmissione manuale 6 marce (rumors dicono di un futuro anche con un doppia frizione) abbinata a un differenziale a slittamento limitato. &laquo;Gli ingegneri hanno svolto un gran lavoro sul cambio e il differenziale. C'&egrave; una buona trazione e stabilit&agrave; in condizioni scivolose. E' molto facile da gestire, un guidatore "normale" dovrebbe avere una sensazione simile a quella di un'auto da corsa&raquo;, il commento (di parte) di Neuville. LA GAMMA HYUNDAI E IL LISTINO PREZZI       

Sar&agrave; la prima Hyundai a portare su strada il brand N, divisione sportiva che cura le i20 Coup&eacute; impegnate nel mondiale WRC. E il pilota belga ha saggiato la i30 sulle nevi svedesi

Hyundai i30 N, regina delle nevi promossa da Neuville

        i30 Wagon la novit&agrave; assoluta guardando all'attualit&agrave;, FE Concept la proiezione al futuro. Hyundai al Salone di Ginevra anticipa i contenuti della prossima generazione di veicoli a fuel cell, destinati a utilizzare un sistema pi&ugrave; leggero, potente e compatto di quanto non sia stato su Hyundai ix35 Fuel Cell. FE Concept &egrave; laboratorio tecnologico con alcuni contenuti che saranno proposti nel 2018 su un nuovo suv, a cominciare dall'automazione alla guida Hyundai Smart Sense. Il design avveniristico passa dai fari sdoppiati e integrati con la carrozzeria, sia all'anteriore che al posteriore. Linea di cintura alta e ondulata, fiancata pulita e pochi spigoli, relevati in basso. Anche la linea del tetto sottolinea un certo dinamismo, insieme a sbalzi ridottissimi. Entro il 2020 vedremo 14 modelli a basso impatto ambientale, il che vorr&agrave; dire - visto l'orizzonte di breve periodo - anzitutto veicoli ibridi e proposte elettriche. L'evoluzione della fuel cell a idrogeno di Hyundai, giunta alla quarta generazione, segna una riduzione del peso pari al 20% nel confronto con la tecnologia impiegata finora su ix35 FE, efficienza superiore del 10% e una potenza dello stack del 30% pi&ugrave; elevata. L'autonomia dichiarata supera gli 800 chilometri. Hyundai FE Concept integra a bordo anche un monopattino elettrico, alloggiato in uno spazio dedicato nel bagagliaio, dove trovano posto anche dei powerbank pensati per l'utilizzo personale, con ricarica automatica una volta nella loro base. Dal processo di produzione di corrente dall'idrogeno si ottiene acqua e in Hyundai hanno pensato di riutilizzarla in parte per umidificare l'ambiente interno e migliorare il comfort dei passeggeri. LA GAMMA HYUNDAI E IL LISTINO PREZZI       

Maggiore autonomia, minor peso e ingombri, l'impegno Hyundai sull'elettrico con pila a combustibile porter&agrave; a un nuovo suv nel 2018

Hyundai FE Concept, la fuel cell di quarta generazione

Fa scelte radicalmente diverse rispetto al passato la proposta di station wagon compatta di Hyundai. Segue il lancio della terza generazione della berlina 5 porte e al Salone di Ginevra si presenter&agrave; con soluzioni rinnovate, nella tecnica e nello stile. Anzitutto pi&ugrave; grande, perch&eacute; a fronte di un passo di 2 metri e 65 centimetri, condiviso con i30 hatchback, la Wagon incrementa lo sbalzo posteriore, per arrivare a quota 4 metri e 58 centimetri di lunghezza.  Circa una decina pi&ugrave; del modello che va a sostituire, cos&igrave; come superiore &egrave; la capacit&agrave; di carico, il particolare pi&ugrave; rilevante quando si discute si station wagon. Supera la soglia dei 600 litri per attestarsi a 602 litri, arrivando a un valore massimo di 1.650 litri abbattendo i sedili posteriori, frazionati 60:40. Un incremento di quasi 80 litri nella configurazione 5 posti sulla vecchia i30 Wagon e uno dei vani pi&ugrave; spaziosi dell&#39;intero segmento C in rapporto agli ingombri esterni.  Oltre al &quot;quanto&quot;, c&#39;&egrave; il &quot;come&quot;. L&#39;aspetto. La nuova calandra, i gruppi ottici a led, seguono le linee disegnate per la berlina, tutta nuova &egrave;, invece, la cornice dei finestrini, ad arco, quasi a richiamare le shooting brake di segmento superiore. Linea di cintura sottolineata dalla nervatura estesa suull&#39;intera fiancata. Il posteriore &egrave; scolpito in pi&ugrave; punti: tra i nuovi fari disposti orizzontalmente e nella sfacia che circonda il portatarga e si estende sul paraurti.  Un progetto ottimizzato nella rigidit&agrave; del pianale, ricorrendo a un uso pi&ugrave; esteso di acciai ad alta resistenza, migliorato nella risposta dello sterzo, pi&ugrave; diretto del 10%, fino a contare i numerosi sistemi di assistenza alla guida anticipati sulla berlina 5 porte. Tecnica che include le motorizzazioni benzina e diesel abbinate a i30 Wagon: si parte dal piccolo turbo benzina 1.0 T-GDI da 120 cavalli, l&#39;alternativa &egrave; un&#39;unit&agrave; di cubatura superiore, 1-4 litri T-GDI, da 140 cavalli, sul fronte delle proposte diesel, l&#39;unit&agrave; 1.6 CRDi da 110 cavalli costituisce al momento l&#39;unica opzione annunciata. 

All&#39;elevata capacit&agrave; di carico si abbina una carrozeria che evoca le shooting brake nel trattamento della fiancata. Debutta al Salone di Ginevra

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