        Porter&agrave; al debutto il sistema eDrive di quinta generazione, BMW iX3. &Egrave; il prossimo passo elettrico che compir&agrave; il Gruppo, con l&rsquo;appuntamento fissato nel 2020. Un SUV medio per andare a sfidare la concorrenza di Audi e-tron, Mercedes EQC, Jaguar I-Pace e Tesla Model Y. Modelli diversi come lo sono stati i tempi di introduzione sul mercato e le soluzioni tecniche con le quali si presentano. Il concept, presentato al Salone di Pechino nel 2018, &egrave; stato sviluppato partendo dalla X3 passo lungo, una versione ritagliata sulle esigenze del mercato cinese, dove iX3 elettrica verr&agrave; prodotta. Gli ultimi rumours dicono di una specifica di powetrain e batteria dai valori superiori rispetto alla show-car.&nbsp;Dove dichiarava 270 cavalli, il modello di serie &egrave; atteso con 300 cavalli da un singolo motogeneratore, sistema che BMW ha dimostrato in tutto il suo potenziale presentandolo su una Serie 5 e nella configurazione con tre unit&agrave; elettriche. Ad alimentare il motogeneratore sar&agrave; un pacco batterie da 75 kWh. L&rsquo;autonomia di marcia dovrebbe puntare alla soglia dei 400 km nel ciclo WLTP. Il principale degli interrogativi riguarda l&rsquo;offerta di una BMW iX3 esclusivamente sDrive75, quindi trazione posteriore, oppure, lo sviluppo di una gamma che preveda anche una xDrive con due motogeneratori.       

La versione elettrica di BMW X3 arriver&agrave; sul mercato nel 2020. Le indiscrezioni dicono di una batteria da 75 kWh e potenza superiore ai 270 cavalli del concept

BMW iX3, 75 kWh attesi al debutto

Forse la mancanza della trazione posteriore far&agrave; storcere il naso a qualcuno. Ma la cruda verit&agrave; &egrave; che la maggior parte dei possessori di BMW Serie 1 nemmeno sapeva che le ruote destinate a spingere fossero quelle posteriori. E poi ci sono le economie di scala da rispettare e i costi di produzione da contenere. Ogni scusa &egrave; buona per risparmiare, ogni pretesto &egrave; stato valido per passare ad un modello tutto avanti. Anche perch&eacute; in casa presenziava gi&agrave; tutto l&#39;occorrente per dare vita ad una rivale paritaria (in termini di trazione) di Classe A e Audi A3.    Abitacolo pi&ugrave; spazioso  Ci&ograve; detto, al di l&agrave; dell&#39;aspetto puramente legato alle ruote motrici, il cambiamento portato avanti da nuova BMW Serie 1 &egrave; stato radicale. Il doppio rene maggiorato palesa la sua presenza anche sulla piccola di casa, mentre lo stile prende le distanze dal passato, quasi conformandosi ad una monovolume. Il vantaggio tangibile di spingere davanti (ma vedremo che la trazione integrale &egrave; parte del &ldquo;sistema&rdquo; Serie 1) &egrave; l&#39;aver guadagnato centimetri preziosi nella zona posteriore, a tutto vantaggio delle gambe degli occupanti della seconda fila. Il vano bagagli sale a quota 380 litri nella configurazione a 5 posti, mentre rimane pressapoco la medesima, ossia 1200 litri, la capacit&agrave; del bagagliaio abbattendo la seduta.  A bordo il caratteristico quadro strumenti &egrave; mutuato dalle vetture di classe superiore. Le varianti pi&ugrave; ricche adottano un doppio display, di cui quello centrale touch. Non fosse sufficiente, c&#39;&egrave; sempre disponibile la celebre rotella di controllo, mentre &egrave; possibile opzionare i comandi gestuali. Se a questo si aggiunge la chicca di quelli vocali made in BMW, diventa difficile non trovare una maniera sufficientemente pratica per interagire con il complesso sistema d&#39;infotainment di bordo. Un sistema che ha proprio nell&#39;immediatezza dei comandi vocali il suo punto di forza. Non serve seguire degli ordini preimpostati, ma basta comunicare in maniera quasi colloquiale con la vettura. E non &egrave; necessario premere il tasto dedicato, richiamando l&#39;attenzione dell&#39;auto con un apposito comando, che pu&ograve; essere definito anche da chi guida. Inoltre &egrave; possibile integrare tale sistema con Alexa, ovvero l&#39;assistente vocale di Amazon.  Motori e allestimenti  La gamma motori espleta le proprie prestazioni secondo una filosofia gi&agrave; nota. Alla base troviamo i tre cilindri turbo benzina e diesel, che danno vita rispettivamente alle versioni 118i e 116d, da 140 e 116 cavalli. Salendo di quota si passa ai due turbodiesel pi&ugrave; prestazionali: la 118d da 150 cv e la 120d xDrive da 190. Quest&#39;ultima motorizzazione &egrave; equipaggiata soltanto con le quattro ruote motrici. Esattamente come la pi&ugrave; sportiva 135i xDrive, dotata di un due litri turbo benzina da 306 cavalli. In questo caso per&ograve; il sistema 4x4 pu&ograve; contare sulla presenza di un differenziale Torsen per il solo asse anteriore.  Oltre alla versione base, ci sono altri 4 allestimenti: Advantage, Business Advantage, Sport, Luxury e M Sport. I prezzi partono dai 28.100 euro della 118i. 

La media bavarese segue la medesima filosofia delle rivali Mercedes e Audi. Ricco il sistema d&#39;infotainment, ampia la gamma motori. I prezzi sono in linea con la concorrenza, mentre il passaggio alla trazione anteriore &egrave; essenzialmente una questione di risparmio

Nuova BMW Serie 1, ora a trazione anteriore

        Quando auto e pop art si uniscono. Quarant&rsquo;anni fa il genio di Andy Warhol contaminava l&rsquo;universo BMW, con l&rsquo;artista che dipingeva a mano la mitica M1 Gr. 4. Dal 1979 a oggi, la creatura del pi&ugrave; famoso autore di sempre della pop art rivive al BMW Urban Store di Milano per tutto il mese di luglio. Stabilirne il valore economico pu&ograve; risultare un&rsquo;operazione assai complicata - potrebbe sicuramente superare le cifre record di 9mila euro per opere come il barattolo di Campbell Soup, o i 22mila euro della copia firmata di ritratti di Marilyn Monroe - , sia per la storia della vettura stessa e sia per il lavoro di Warhol.  Bmw M1: 40 anni fa la prima supercar bavarese CONCEPITA PER CORRERE IN PISTA La M1 venne sviluppata dalla BMW nel 1978. Di serie, s&igrave;, ma con caratteristiche da auto da corsa. Il progetto nacque per competere contro le Porsche nel campionato GT. E fu proprio la divisione motorsport di BMW a realizzare la macchina, coadiuvati dalle idee di Giorgetto Giugiaro per quanto riguardava il design della carrozzeria. BMW M1, rispolverata e messa all'asta Il 6 cilindri alimentato a iniezione permetteva alla M1 di sprigionare una velocit&agrave; massima di 262 km/h, proprio come un esemplare da competizione. E la pista divenne presto il suo sbocco naturale. Gi&agrave; nel 1979, quando gareggi&ograve; anche a Le Mans, arrivando sesta in classifica assoluta con alla guida il pilota tedesco Manfred Winkelhock e i francesi Marcel Mignot ed Herv&eacute; Poulain. Tra i grandi piloti della F1 a sedersi sopra di essa, nomi del calibro di Niki Lauda, Nelson Piquet, Didier Pironi e Elio De Angelis.  IL GENIO AL LAVORO Nel 1979 Andy Warhol infuse il suo genio sull&rsquo;auto, dipingendola di vari colori, tra cui rosso, verde, giallo e azzurro. Leggenda narra che lavor&ograve; improvvisando, spinto dall'improvvisazione e impiegando poco meno di mezz&rsquo;ora per finire il tutto. Apponendo anche la sua firma sul paraurti posteriore con un dito. Il tutto con il pennello, anche se in certe parti ha usato solo le dita, rimanendo pienamente soddisfatto della sua &ldquo;opera d&rsquo;arte&rdquo;. Ed &egrave; cos&igrave; che lo store BMW di Milano si &egrave; trasformato in una sorta di &ldquo;museo&rdquo;. &nbsp;       

Il genio della pop art lavor&ograve; sulla mitica vettura tedesca, dipingendola con diverse colorazioni e rendendola una "art car" unica, dal valore inestimabile. L&rsquo;opera d&rsquo;arte &egrave; in esposizione per tutto il mese di luglio al BMW Urban Store meneghino

BMW M1 dipinta da Andy Warhol in mostra a Milano

        &Eacute; il frutto dell&rsquo;inventiva di 12 giovani del programma BMW Group Vocational Training, che ha richiesto 10 mesi di lavoro. BMW X7 pick-up &egrave; una visione inedita per la casa dell&rsquo;Elica. La via del pick-up l&rsquo;ha intrapresa Mercedes nella produzione in serie; per BMW, X7 &egrave; un esercizio unico, one-off, sperimentazione affidata all&rsquo;estro di progettisti in erba.  Prima uscita ai BMW Motorrad Days, con una F 850 GS caricata nel cassone, per proseguire l&agrave; dove gli spazi diventano off-limits per gli oltre 5 metri di X7. La trasformazione Rispetto al modello di serie, la trasformazione pick-up &egrave; 10 centimetri pi&ugrave; lunga. Gli interventi di modifica hanno interessato tutte le aree del maxi-SUV, adesso ben 200 kg pi&ugrave; leggero, grazie anche al contributo dei componenti in CFRP adottati per alcune parti del tetto, le portiere posteriori e la ribaltina. Dietro il montante B &egrave; tutta un&rsquo;altra auto, il montante C diventa un appiglio quando si occupa il cassone, rilettura che prevede un rivestimento in teak sul pavimento e le paratie laterali. La lunghezza utile &egrave; di 140 centimetri a portellone chiuso, 200 centimetri con la ribaltina aperta. BMW X7, primo contatto con il suv che pensa da ammiraglia Non mancano le sospensioni pneumatiche con regolazione dell&rsquo;altezza da terra su due livelli. La versione utilizzata per la conversione in pick-up &egrave; X7 con motore 3 litri turbo benzina 6 cilindri, il &ldquo;40i&rdquo; da 340 cavalli e trasmissione xDrive. La colorazione &egrave; Tanzanite Blue metallizzata. Nel percorso che ha portato gli apprendisti dalla definizione del concept alla materiale realizzazione, hanno lavorato insieme ai dipartimenti Concept Vehicle Construction e Model Technology.       

Svelato ai Motorrad Days, la trasformazione &egrave; opera dei partecipanti al programma BMW Group Vocational Training. X7 diventa 200 kg pi&ugrave; leggera e offre fino a 2 metri di spazio utile nel cassone rivestito in legno di teak

BMW X7 pick-up, one-off dall'idea di 12 apprendisti

        Sono prove di futuro, pi&ugrave; o meno prossimo, quelle che BMW svela a Monaco di Baviera. Dall&rsquo;ibrido plug-in della BMW Vision M Next all&rsquo;elettrico che andr&agrave; su iX3 e, moltiplicato per tre, dimostra su una Serie 5 come si possano ottenere non solo potenze da supercar ma una dinamica di guida superiore.  L&rsquo;esercizio pi&ugrave; avveniristico &egrave; la proposta Vision M Next. Prefigura l&rsquo;elettrificazione che arriver&agrave; sulle BMW M di domani. Nei cassetti del marchio c&rsquo;&egrave; una nuova generazione di i8 da definire nei contenuti tecnici. Le indiscrezioni vorrebbero il mantenimento del sistema ibrido plug-in dell&rsquo;attuale progetto, evoluto per esprimere molti pi&ugrave; cavalli. Un&rsquo;altra corrente non ha escluso l&rsquo;idea di un progetto full electric. BMW Vision M Next sviluppa la prima via. Sulla base tecnica di i8 sperimenta con un design avveniristico. Enfatizza il Doppio Rene, introduce fari Laser Wire con filamenti in fibra di vetro rivestita di fosforo, rievoca la storia con il lunotto a lamelle in vetro orizzontali di BMW M1. Nuova BMW i8, elettrica o ibrida si decide entro il 2019 I NUMERI DEL SISTEMA IBRIDO I dati pi&ugrave; interessanti sono nei numeri dell&rsquo;ibrido plug-in. In elettrico percorre fino a 100 km, dall&rsquo;abbinata con il motore termico 4 cilindri arriva, invece, a sviluppare una potenza di sistema di 600 cavalli. Tre le modalit&agrave; d&rsquo;utilizzo: integrale elettrico, elettrico a trazione posteriore, termico a trazione posteriore. Con 600 cavalli, le prestazioni dichiarate sono di 300 km/h di velocit&agrave; massima e uno 0-100 km/h in 3&rdquo;. INTERNI, IL VOLANTE &Egrave; UNA CLOCHE Uno stile estremizzato nei concetti all&rsquo;esterno, su una carrozzeria che ricorre a fibra di carbonio riciclata per realizzare la fascia sottoporta, lasciata a vista. Portiere che si aprono a elitra. L&rsquo;abitacolo &egrave; minimalista, il Boost Pod &egrave; la centrale di controllo che ruota intorno al guidatore e suggerisce anche il momento ideale per sviluppare la modalit&agrave; Boost+, di massima potenza. L&rsquo;intelligenza artificiale e lo stato dell&rsquo;arte della tecnologia, votatI all&rsquo;incremento delle prestazioni al volante. A bordo si accede con il riconoscimento facciale. Il motore si avvia con riconoscimento dell&rsquo;impronta digitale. Il volante &egrave; una cloche con due display integrati, &ldquo;primo livello&rdquo; del Boost Pod, al quale si sovrappone la strumentazione con lastra in vetro ricurva. Terzo livello, l&rsquo;head up display con intelligenza artificiale. Tutte le informazioni vengono proiettate nel campo visivo del guidatore con un'importanza variabile in funzione della velocit&agrave;, cos&igrave; come della tipologia di indicazioni pi&ugrave; utili. Un &ldquo;benvenuti nel futuro&rdquo; che sar&agrave; totalmente votato all&rsquo;appagamento alla guida, promettono in BMW.&nbsp; BMW Z4 by Dahler, tuning da 440 cv L'ELETTRICO DI iX3 IN CHIAVE ALTE PRESTAZIONI Dal&rsquo;ibrido plug-in al futuro elettrico. Il SUV iNext rientra nel filone &ldquo;Next Vision&rdquo; che sar&agrave;. BMW iX3, invece, diverr&agrave; la proposta a batterie derivata da nuova X3. Sar&agrave; spinta da un motore elettrico di quinta generazione, quello installato dai tecnici BMW su una Serie 5 dimostrativa. Non uno ma ben tre motogeneratori, ciascuno con una propria elettronica di controllo e presa di trazione. Un motore &egrave; installato sull&rsquo;asse anteriore, due al posteriore. Diventano il centro nevralgico per raccontare come possa essere, l&rsquo;elettrico, sistema che offre prestazioni massime anche nella dinamica in curva, non solo in accelerazione. Ciascun motogeneratore posteriore opera indipendentemente e realizza una ripartizione di coppia differenziata per singola ruota. Pi&ugrave; efficace e preciso di un differenziale a slittamento limitato, poich&eacute; opera indipendentemente da un dato differenziale di velocit&agrave; tra le ruote di un asse. &Egrave; il vantaggio dell&rsquo;e-torque vectoring. . Lo schema a 3 motogeneratori elettrici &egrave; in grado di sviluppare fino a 720 cavalli e ottenere prestazioni nell&rsquo;ordine di un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h inferiore ai3 secondi. Motore elettrico BMW di quinta generazione realizzato &ndash; dal sistema che andr&agrave; su iX3 in poi &ndash; senza l&rsquo;impiego di alcun metallo prezioso.       

Sulla base tecnica di i8 BMW sperimenta con un design avveniristico il sistema ibrido plug-in da 600 cavalli sul concept sportivo del futuro. BMW Serie 5 diventa muletto per presentare il potenziale dell'elettrico con 3 motori, per un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 km/h inferiore ai 3&rdquo;

BMW Vision M Next, prove ibride di nuova i8

BMW Z4 M40i pu&ograve; bastare. Non sembra esserci alcuna intenzione di sviluppare una proposta M ancor pi&ugrave; estrema, che vada oltre i 340 cavalli e 500 Nm dichiarati dal sei cilindri 3 litri proposto sul mercato europeo.    Recentemente, tanto la Z4 quanto la &ldquo;cugina&rdquo; Toyota Supra sono balzate alle cronache perch&eacute;, al banco dinamometrico, alcuni clienti hanno registrato pi&ugrave; cavalli e coppia alla ruota rispetto al dato dichiarato. Fino a 570 Nm per Z4.  Su queste premesse, di una Z4 M &ldquo;pura&rdquo; che non rientra nei piani BMW e di una generosit&agrave; del motore Twin Power Turbo superiore alle attese, si innesta l&rsquo;intervento del tuner svizzero Dahler.  Due step di elaborazione, entrambi oltre quota 400. Con lo Stage 1, l&rsquo;ottimizzazione della centralina elettronica porta a sviluppare 408 cavalli e ben 620 Nm di coppia. Alzando ancora l&rsquo;asticella, lo Stage 2 della centralina elaborata eroga 440 cavalli e 640 Nm.  Nuova BMW Z4, terza serie inno alla spider  Tuning completato da una linea di scarico in acciaio, cerchi forgiati da 21 pollici, sospensioni che apportano una riduzione dell&#39;altezza da terra e un labbro supplementare sull&rsquo;avantreno.  In cantiere, Dahler ha anche l&rsquo;offerta di un set di cerchi forgiati da 20 pollici, sospensioni specializzate per offrire maggiori regolazioni nell&rsquo;impiego ancor pi&ugrave; sportivo e di un deflettore in vetro temperato.   &nbsp; 

Rispetto ai 340 cv ufficiali di M40i il tuner elvetico ne trova altri 100 con una centralina motore elaborata. Lo step &quot;soft&quot; &egrave; da 408 cavalli

BMW Z4 by Dahler, tuning da 440 cv

Soddisfa tutti, da chi cerca consumi ridotti a chi, le grandi percorrenze con carico all seguito, apprezza condurle con la prestazione firmata M Sport. Nuova BMW Serie 3 Touring racconta pi&ugrave; volti della station wagon, differenziati dagli allestimenti e dalle motorizzazioni, che registrano al vertice il 6 cilindri 3 litri twin turbo di M340i xDrive.    Touring da emozioni forti, da 4,5 secondi in accelerazione sullo 0-100 km/h e 250 orari autolimitati.  Carica fino a 500 litri nel bagaglio, la differenza rispetto ad altre proposte la fanno i cavalli, la motricit&agrave; garantita dal differenziale posteriore sportivo M a slittamento limitato, le sospensioni con altezza da terra ridotta di 10 mm.  Agli antipodi, dedicata a chi insegue consumi bassi bassi, spazio a 320d Touring, un Diesel 2 litri che arriva a consumare anche meno del 318d da 150 cavalli. Il bello di avere 190 cavalli e 400 Nm e coprire 100 chilometri consumando appena 4,8 litri. Snocciolare le cifre dei propulsori di Serie 3 Touring non &egrave; sufficiente per dire del dna dell&rsquo;auto.  CLAR, FONDAMENTALI DI 3 BERLINA  C&rsquo;&egrave; tutto quel che troveresti su una Serie 3 berlina. Ovviamente stessa architettura, stessa multimedialit&agrave;, sistemi di assistenza alla guida e soluzioni d&rsquo;assetto, con la correzione elettronica della rigidit&agrave; degli ammortizzatori in funzione dell&rsquo;escursione registrata dalle molle. In alternativa, un sistema adattivo a smorzamento variabile fa parte dell&rsquo;elenco degli optional.  DESIGN, FIANCHI SLANCIATI  Fa la differenza nel disegno della fiancata, molto pi&ugrave; accattivante questa sesta generazione rispetto al passato. La linea di cintura si alza in prossimit&agrave; del montante D, quella dei finestrini si abbassa, l&rsquo;incontro d&agrave; una silhouette pi&ugrave; snella, sormontata dalle barre al tetto.  Nuova BMW Serie 3, la prova su strada  Capitolo stile e sicurezza per dire dei fari Laserlight optional, il sistema &egrave; adattivo, copre fino a 530 metri davanti all&rsquo;auto e scherma dall&rsquo;accecamento altri veicoli rilevati dalla telecamera dei sistemi ADAS. Di serie, invece, il sistema full led.  BAGAGLIAIO DELLE MERAVIGLIE  Le variazioni di volume utile nel bagagliaio non sono di particolare rilievo rispetto alla vecchia Serie 3 Touring: +5 litri in configurazione 5 posti, +10 litri (1.510) nel volume massimo. Cambia il modo di accedere al bagagliaio, merito di un portellone pi&ugrave; regolare nell&rsquo;apertura.    La &ldquo;bocca&rdquo; nella zona alta, dell&rsquo;incernieratura per intenderci, incrementa la larghezza di 125 mm, l&rsquo;altezza dell&rsquo;apertura guadagna ulteriori 30 millimetri. Quote rinnovate che interessano anche l&rsquo;apertura separata del lunotto, ora con 2 centimetri in pi&ugrave; di &ldquo;luce&rdquo; per accedere al vano.  Un bagagliaio quasi perfettamente piatto nell&rsquo;allineamento tra fondo e soglia d&rsquo;accesso, il gradino &egrave; stato ridotto ad appena 8 mm e, la superficie del pavimento &egrave; adesso pi&ugrave; larga di 112 mm.  Se i sedili posteriori frazionati 40:20:40 con poggiatesta reclinabili sono parte della dotazione di serie al pari del tasto di chiusura automatica del portellone, rientrano tra gli optional l&rsquo;abbattimento elettrico dei sedili posteriori e i binari antiscivolo integrati sul fondo, sporgenti a cofano chiuso.  MOTORI, 6 UNIT&Agrave; ASPETTANDO L&#39;IBRIDO PLUG-IN  Station wagon di taglia media, con 4.71 metri di lunghezza su un passo di 2.85 metri, ampliato di 41 mm, dal 2020 scopriremo Serie 3 Touring ibrida plug-in, con le specifiche tecniche proprie della berlina.  Prima di allora, l&rsquo;offerta di strutturer&agrave; su 3 motori benzina, tutti con cambio Steptronic 8 marce di serie: i 6 cilindri 3 litri M340i xDrive (374 cv; 500 Nm &ndash; 7,5 lt/100 km il consumo nel misto; 250 km/h di velocit&agrave; massima e 4&rdquo;5 sullo 0-100 km/h), e 330i, anche xDrive (258 cv; 400 Nm &ndash; 6,4 lt/100 km il consumo nel misto; 250 km/h di velocit&agrave; massima e 5&rdquo;9 sullo 0-100 km/h), il 2.0 320i (184 cv; 300 Nm &ndash; 6,3 lt/100 km il consumo nel misto; 230 km/h di velocit&agrave; massima e 7&rdquo;6 sullo 0-100 km/h).  Altrettanti i Diesel, dal 3 litri 6 cilindri 330d xDrive (265 cv; 580 Nm &ndash; 5,6 lt/100 km il consumo nel misto; 250 km/h di velocit&agrave; massima e 5&rdquo;4 sullo 0-100 km/h) ai 2 litri 320d, anche xDrive (190 cv; 400 Nm &ndash; 4,8 lt/100 km il consumo nel misto; 230 km/h di velocit&agrave; massima e 7&rdquo;5 sullo 0-100 km/h) e 318d (150 cv; 320 Nm &ndash; 4,9 lt/100 km il consumo nel misto; 216 km/h di velocit&agrave; massima e 8&rdquo;9 sullo 0-100 km/h). Il cambio Steptronic 8 marce, in questo caso, &egrave; di serie solo su 330d, optional su 320d e 318d. 

Tanti interventi per migliorare l&#39;accessibilit&agrave; a un bagagliaio da 500 litri, con la sesta generazione di Serie 3 Touring. Arriver&agrave; l&#39;ibrida plug-in nel 2020, al lancio 6 motori benzina e Diesel

Nuova BMW Serie 3 Touring, bagagliaio furbo

        &ldquo;Per chi guida per l&rsquo;emozione di farlo&rdquo;. Non potrebbe esprimere meglio il concetto, Mulgari. Significa progettare una Icon, 03 dopo le personalizzazioni precedenti, su base MINI e McLaren.  Prendi una BMW M240i con il sei cilindri 3 litri turbo benzina e sviluppala curando marginalmente la potenza massima. Perch&eacute; c&rsquo;&egrave; altro, c&rsquo;&egrave; l&rsquo;emozione appunto. Avr&agrave; meno di 500 cavalli, dichiara il preparatore inglese. Un tocco di carbonio Se non &egrave; un pompare il turbo 3 litri, allora, cos&rsquo;&egrave; Icon 03? E&rsquo; richiamare diversi modelli di BMW M, con un tuning di grandissimo equilibrio ed eleganza, come gi&agrave; accaduto su Icon 02, che &egrave; MINI reinterpretata. Profondi interventi alla carrozzeria, a cominciare dal tetto in fibra di carbonio con effetto &ldquo;pallinato&rdquo;, richiamo alla BMW M3 CSL serie E46. Carreggiate allargate, passaruota avvolgenti e con netti tagli squadrati nel raccordo tra anteriore e portiere, evocano la M3 E30. L&rsquo;anteriore &egrave; una fascia riscritta nelle prese d&rsquo;aria laterali e nello splitter ricurvo e sagomato per avvolgere l&rsquo;avantreno. Nuova Serie 1 M135i, &nbsp;xDrive sportiva nell'era della trazione anteriore In coda, due terminali di scarico Akrapovic con finitura in carbonio si inseriscono in un paraurti con inserto a contrasto, a riprendere lo spoiler in carbonio poco pi&ugrave; in alto. Interni tra Recaro e la firma gialla Assetto ribassato - scarni i dettagli dei componenti proposti -, cerchi multirazze total-black dietro i quali spiccano le pinze gialle e personalizzate con il logo Icon 03 che ritrovi all&rsquo;interno, applicato goffrato sul poggiabraccio, come sulle minigonne davanti alle ruote posteriori, a sviluppare un piccolo canale sporgente. All&rsquo;interno il trattamento sceglie la via dei contrasti marcati, sul nero totale dell&rsquo;ambiente in pelle con sedili Recaro spiccano gli accenti gialli sul volante con la corona piatta in basso e l&rsquo;elemento applicato sulla plancia. Serie 2, Gran Coup&eacute; all'orizzonte Verranno realizzati solo 25 esemplari di Icon 03 su base BMW M240. Primo requisito: &ldquo;Credere che guidare non sia un modo per spostarsi da A a B&rdquo;.       

Solo 25 esemplari per la trasformazione del preparatore inglese. Dettagli che sono un richiamo ad altre BMW M del passato. Assetto modificato, stile all'insegna dell'eleganza sportiva

Icon 03, il tuning Mulgari su Serie 2

Stacca numeri da granturismo qual &egrave;, BMW M8. Due interpretazioni, per carrozzeria e specializzazione. &Egrave; coup&eacute; e Convertible, &egrave; &ldquo;liscia&rdquo; o Competition.    Differenze che si leggono tra le righe, di una scheda tecnica con motore V8 4.4 litri biturbo e iniezione diretta da 350 bar, unit&agrave; pi&ugrave; potente su una BMW M stradale. Dichiara 625 cavalli e 750 Nm di coppia, M8 Competition. Dato di coppia comune con la versione &ldquo;standard&rdquo;, dalla sua con &ldquo;appena&rdquo; 600 cavalli. Numeri che valgono prestazioni di primo piano.  BMW Serie 8 Gran Coup&eacute;, video teaser  I NUMERI&nbsp;  Accelerazione? Da 0 a 100 km/h bastano 3&rdquo;2 (1 decimo pi&ugrave; lenta M8, un altro decimo lo paga nella configurazione cabrio). Interessante la progressione ai 200 orari con scatto da fermo, che vale 18&rdquo;6 (+0&rdquo;2) sulla Competition. Riferimenti da contestualizzare con le masse in gioco, 1.885 kg &ldquo;ricchi&rdquo;: di comfort e tecnologia. Il rapporto peso-potenza oscilla tra i 4,1 e i 4,3 kg/cavallo in funzione della versione, massa che deve tenere conto anche degli interventi di irrigidimento dedicati alla M8.  SCOCCA IRRIGIDITA  Nel vano motore, una traversa congiunge i duomi delle sospensioni e la zona della scocca al di sotto del parabrezza. Al retrotreno, bracci incrociati sono applicati tra asse e scocca. Misure specifiche della M8 Competition, poi, diventano anche l&rsquo;incremento del camber negativo anteriore, diverse regolazioni degli ammortizzatori adattivi &ndash; di serie sin dalla M8 base &ndash; barre antirollio differenti.  QUATTRO O DUE RUOTE MOTRICI  Corrono su binari paralleli, BMW M8 Competition Coup&egrave; e Convertible con le sorelle meno potenti. Tutte, adottano lo schema xDrive quattro ruote motrici, con differenziale a controllo elettronico, cambio Steptronic 8 marce e la possibilit&agrave; di trasformare in una due ruote motrici la GT di casa BMW.  La disattivazione del DSC porta alla modalit&agrave; &ldquo;trazione posteriore&rdquo;, prima della quale si pu&ograve; optare per una quattro ruote motrici Sport, con ripartizione della coppia sbilanciata un po&rsquo; di pi&ugrave; al retrotreno.    M MODE TRACK SOLO SU M8 COMPETITION  Diverse, nelle soluzioni elettroniche, le Competition lo sono per la funzione M Mode Track: totale disattivazione dei sistemi di assistenza alla guida, modalit&agrave; pensata per l&rsquo;impiego in pista; ne consegue anche una strumentazione con informazioni sintetiche e specifiche per il circuito. In alternativa, Road e Sport variano la quantit&agrave; di ausili alla guida operativi su M8 Coup&eacute; e Convertible.  FRENI CON ATTUATORE ELETTRICO  Corre fino ai 250 orari autolimitati, che possono diventare 305 orari &ndash; sempre con limitatore attivo - se si opta per il M Driver&rsquo;s Package. Velocit&agrave; alle quali, &ldquo;staccare&rdquo;, introduce la novit&agrave; dell&rsquo;attuatore elettrico tra pedale e pompa del freno. La possibilit&agrave; di offrire due diversi feeling del pedale, Comfort o Sport, un diverso attacco del pedale stesso, come il vantaggio di una risposta uniforme indipendentemente dalle condizioni di aderenza. Freni con pinze anteriori a 6 pistoncini, su dischi a richiesta anche carboceramici.  FINEZZE PENSATE PER LA PISTA  L&rsquo;ottimizzazione tecnica che sta dietro al progetto M8, con un contributo della versione da corsa GTE, &egrave; anche nel sistema di raffreddamento del V8. Olio motore e olio della trasmissione adottano due radiatori differenti, mentre la lubrificazione fa affidamento su due serbatoi dell&rsquo;olio differenti per volume, una scelta pensata per garantire l&rsquo;ottimale pescaggio anche nell&rsquo;impiego in pista, con elevate accelerazioni longitudinali e trasversali. 

Le soluzioni tecniche presenti di serie su M8 Competition, coup&eacute; e cabriolet, si concentrano sull&#39;affinamento dell&#39;assetto e l&#39;irrigidimento. La modalit&agrave; Track M Mode spegne tutti i sitemi di assistenza

BMW M8 Competition, la GT che non disprezza la pista

Un restyling pi&ugrave; che mai azzeccato e necessario, quello introdotto su BMW X1 2019. Il suv compatto riscrive daccapo il racconto dello stile sul frontale, seguendo la narrativa delle pi&ugrave; recenti proposte del marchio.  &Egrave; evidente nella calandra ampia e, soprattutto, con il doppio rene unito al centro. Modifica che si accompagna a nuove forme dei gruppi ottici, un po&rsquo; con gli spigoli caratteristici di nuova Serie 1, un po&rsquo; con i canoni di X5 (il leggero scalino sul passaruota).  Fari che diventano full led, a richiesta di tipo adattivo, rinnovati anche al posteriore, dove le modifiche interessano anche i terminali di scarico, dal diametro di 90 mm anzich&eacute; 70. Sottigliezze.  Novit&agrave; stilistiche abbinate alla funzionalit&agrave; di un led di cortesia sullo specchietto lato guida, a illuminare l&rsquo;uscita e l&rsquo;accesso a bordo con un logo X1 proiettato sull&rsquo;asfalto. Avr&agrave; anche tre nuove colorazioni tra cui scegliere, disegni rinnovati dei cerchi in lega (fino a 19 pollici), quando entrer&agrave; in produzione, dal mese di luglio.  X1 IBRIDA NEL 2020  Soprattutto, per&ograve;, BMW X1 restyling prepara il campo all&rsquo;introduzione dell&rsquo;ibrido plug-in, appuntamento rinviato al marzo del 2020 per scoprire la X1 xDrive25e, con motore termico abbinato a un elettrico alimentato dalla batteria da 9.7 kWh e in grado di muoversi per oltre 50 km in elettrico.  MOTORI, NOVIT&Agrave; &quot;25&quot; DIESEL E BENZINA  &Egrave; la novit&agrave; sotto il cofano, insieme alla sportivit&agrave; del Diesel 2 litri di BMW X1 xDrive25d, unit&agrave; da 231 cavalli e 450 Nm di coppia, che anticipa la propria verve nell&rsquo;accelerazione in 6&rdquo;6 da zero a cento orari. Numeri sovrapponibili a quelli della benzina&nbsp;X1 xDrive25i, 2 litri da 231 cavalli e 6&rdquo;5 sullo scatto 0-100 km/h. In totale, la gamma X1 2019 conter&agrave; su 16 combinazioni di motori e trasmissioni, tra versioni due ruote motrici (anteriori) sDrive e quattro ruote motrici xDrive.  I PREZZI SUL MERCATO ITALIANO  In Italia, il listino parte dai 33.000 euro di X1 sDrive18i , benzina turbo 1.5 litri da 140 cavalli, per salire ai 33.150 euro della Diesel 116d e proseguire con i 35.050 euro della sDrive18d, turbodiesel da 150 cavalli, anche xDrive con un sovrapprezzo di 2.000 euro.  Comparto Diesel che registra i 41.200 euro di X1 sDrive20d 190 cavalli (42.200 euro xDrive) e i 49.150 euro di xDrive25d da 231 cavalli. Il benzina sDrive20i 2 litri turbo da 192 cavalli si posiziona a 39.150 euro. Cinque allestimenti alternativi alla X1 base: Advantage, Business Advantage, xLine, Sport &ndash; con sospensioni M Sport ribassate &ndash; e M Sport.  ABITACOLO, PI&Ugrave; VERSATILIT&Agrave; E SCELTA MULTIMEDIALE  L&rsquo;aggiornamento del suv prosegue all&rsquo;interno, con una i sedili posteriori singolarmente abbattibili e scorrevoli (optional): 13 centimetri di escursione grazie ai quali ripartire secondo le esigenze lo spazio tra bagagliaio e passeggeri posteriori. Altre dotazioni a richiesta, rivolte alla versatilit&agrave; d&rsquo;uso, il portellone motorizzato e la variante con apertura hands-free, mediante gestures.  L&rsquo;offerta di infotainment si sviluppa su tre diverse soluzioni di schermo. Di serie, un display da 6,5 pollici, con controllo via iDrive, in alternativa &ndash; con navigatore satellitare &ndash; la variante da 8,8 pollici e 10,25 pollici, dotate dei comandi vocali e schermo tattile. 

L&#39;intero frontale &egrave; ridisegnato e beneficia del nuovo taglio dei gruppi ottici. Da marzo 2020 arriva la proposta ibrida plug-in da 50 km in elettrico. Le novit&agrave; del suv compatto, tra diesel sportivo e interni rinnovati nell&#39;infotainment&nbsp;

BMW X1 restyling, ora &egrave; anche ibrida plug-in

        Ultimi &ldquo;vedo non vedo&rdquo; per BMW Serie 8 Gran Coup&eacute;, la grande GT a quattro porte. Sar&agrave; presentata a #NextGen, in programma dal 25 al 27 giugno presso il BMW&nbsp;Welt di Monaco di Baviera. Gli altarini sono stati scoperti da tempo, gi&agrave; al Salone di Ginevra del 2018 dal concept M8 Gran Coup&eacute;, ma l&rsquo;ultimo video teaser mostra il frontale il modo pi&ugrave; chiaro. Del resto si sa quasi tutto, erediter&agrave; la meccanica dalle carrozzerie Coup&eacute; e Cabriolet, con i sei e gli otto cilindri, Diesel e benzina. Arriver&agrave; anche in versione M8, seguendo la concept di un anno fa, riprendendo dalla M5 la portentosa meccanica.   The mystery gets unfolded but the magic will remain. Stay tuned. #BMW #THE8 #GranCoupe #8Series pic.twitter.com/pGGGBhnUbt &mdash; BMW (@BMW) May 24, 2019          

La GT a quattro porte sar&agrave; svelata ufficialmente nell'ultima settimana di Giugno

BMW Serie 8 Gran Coupé, video teaser

Appena presentata, BMW Serie 1 mostra i muscoli grazie agli accessori M Performance Parts. Pezzi speciali, di indole chiaramente sportiva, per esaltare la compatta che per la prima volta, dopo tre generazioni, si presenta a trazione anteriore.  Curato anche l&rsquo;hi-tech, grazie al Remote Software Upgrade&nbsp; sia l&rsquo;Intelligent Personal Assistant sia gli Adas&nbsp;potranno infatti essere aggiornati grazie al nuovo sistema OS 7.0.    Spicca&nbsp;il pack&nbsp;aerodinamico in fibra di carbonio in nero lucido. Offre: alettone posteriore, diffusore, splitter anteriore, aero flicks e minigonne. Il total black anche il grande doppio rene nella calandra, le calotte dei retrovisori e il dettaglio sulle portiere, che rende il profilo pi&ugrave; dinamico.  Speciali i cerchi forgiati da 19 pollici, che possono essere bicolori, in Ferie Grey o Jet Black, sia per gomme invernali o estive, che possono disporre di sacche dedicate, accessorio tipico di altri modelli del Marchio.  L&rsquo;impianto frenante pu&ograve; essere maggiorato (18 pollici) con pinze rosse a quattro pistoncini e dischi forati. Le portiere possono essere personalizzate con i Led che all&rsquo;apertura proiettano sul fondo stradale grafiche M o altre dedicate. Le palette del cambio automatico possono essere in carbonio e il volante pu&ograve; avere inserti in carbonio, dettagli rossi e finiture in Alcantara. Non mancano le opzioni per i creativi. 

La compatta appena presentata ha gi&agrave; a disposizione una serie di accessori per la massima personalizzazione

BMW Serie 1 M Performance Parts, pezzi speciali

        Cinque lunghi anni, tanti ne sono serviti per sviluppare la sportivit&agrave; compatta di nuova BMW Serie 1. Che cambia canoni estetici e, soprattutto, tecnici. Cinque anni per ritagliare un&rsquo;architettura FAAR a motore e trazione anteriori &ndash; in alternativa xDrive &ndash; che non tradisse il patrimonio sportivo nel segmento C premium costruito dalle due generazioni precedenti.  La trasformazione ripaga tantissimo in termini di abitabilit&agrave; interna, millimetri in pi&ugrave; disseminati qua e l&agrave; nell&rsquo;abitacolo, a dimensioni invariate di fatto in lunghezza. Resta una BMW Serie 1 da 4,32 metri, 5 millimetri meno che in passato. &Egrave; pi&ugrave; corta nel passo di 2 centimetri, per un valore di 2,67 metri. Il che, vuol dire uno sbalzo appena pi&ugrave; pronunciato. Guadagna ben 34 millimetri in larghezza e ne perde 13 in altezza, per valori rispettivamente di 1,80 e 1,43 metri. Cos&igrave;, la &ldquo;tela&rdquo; tecnica da colorare. BMW sceglie stilemi apprezzati su altri modelli, dai fari anteriori in stile X2 alla calandra con doppio rene collegato al centro. Proiettori, solo a richiesta full led, anche nella specifica adattiva. Prima uscita in pubblico a fine giugno, a Monaco di Baviera, poi sar&agrave; al Salone di Francoforte a settembre. Questa la strada che percorrer&agrave; nuova Serie 1 in vista del lancio sul mercato. MOTORI, M135i OLTRE I 300CV Vi arriver&agrave; con cinque diverse motorizzazioni. Tre Diesel e due benzina, tra cui il top di gamma BMW M135i xDrive, un 2 litri turbocompresso da 306 cavalli e 450 Nm, abbinato alla trasmissione Steptronic 8 marce sport di serie. Xdrive &egrave; anche BMW 120d, Diesel da 190 cavalli e 400 Nm, 2 litri come 118d, da 150 cavalli e 350 Nm. Unit&agrave; d&rsquo;accesso Diesel, l&rsquo;1.5 turbocompresso 116d, da 116 cavalli e 270 Nm. Sul fronte dei benzina, il gap tra la M135i xDrive e 118i si colmer&agrave; progressivamente, 118i con un turbo benzina 1.5 litri da 140 cavalli e 220 Nm. Nuova BMW i8, elettrica o ibrida si decide entro il 2019 ELETTRONICA PER UN'ANTERIORE SPORTIVA Percepita come proposta per tecnica pi&ugrave; sportiva nel premium compatto, per l&rsquo;architettura a trazione posteriore, il rinnovamento di Serie 1 a trazione anteriore ha provato a mantenere il pedigree guadagnato sul campo. Arriva l&rsquo;elettronica delle BMW i, nel gestire l&rsquo;erogazione della potenza sulle ruote anteriori (ARB previsto anche sulle versioni xDrive). Grazie al controller del pattinamento delle ruote inserito nella centralina motore anzich&eacute; la centralina del DSC, &egrave; possibile rilevare 3 volte pi&ugrave; in fretta l&rsquo;&rdquo;informazione&rdquo; dell&rsquo;innesco del pattinamento e operare per limitarlo 10 volte pi&ugrave; rapidamente. Sistema ARB che opera congiuntamente al BMW Performance Control, sistema di gestione dell&rsquo;imbardata, con frenata selettiva della ruota interna alla curva per gestire il momento di rotazione dell&rsquo;auto e migliorare la dinamica in curva. Sistemi pensati per neutralizzare il sottosterzo in erogazione di potenza. Sportivit&agrave; nei dettagli, per dire del differenziale Torsen previsto di serie su M135i xDrive, integrato sul cambio Steptronic Sport 8 marce, come della funzione Launch Control. Quanto all&rsquo;assetto, si potr&agrave; scegliere la specifica M Sport con altezza da terra ridotta di 10 millimetri, oppure, uno schema con ammortizzatori adattivi. Variazioni di un comparto tecnico che vede sospensioni multilink posteriori di serie su tutte le motorizzazioni. INTERNI, TANTO SPAZIO IN PI&Ugrave; Gioca la partita contro Classe A e, prossimamente, nuova A3, con le stesse carte: motore anteriore e trazione anteriore, nuova Serie 1. Architettura che incrementa l&rsquo;abitabilit&agrave; a bordo, nello specifico offre 33 mm in pi&ugrave; di spazio all&rsquo;altezza delle ginocchia dei passeggeri posteriori, 42 mm extra ad altezza gomiti per i passeggeri anteriori, 19 mm di spazio in pi&ugrave; tra testa e padiglione, dove sar&agrave; possibile avere, a richiesta, il tetto panoramico. La capacit&agrave; di carico aumenta di 20 litri, per un totale di 380. Interni caratterizzati soprattutto dal doppio schermo dell&rsquo;infotainment e della strumentazione BMW Live Cockpit Professional. Entrambi da 10,25 pollici di diagonale, con un head up display da 9,2 pollici a completare l&rsquo;offerta del sistema operativo BMW OS 7.0. LA RETRO AUTOMATICA RIPETE LE MANOVRE IN INGRESSO Superfluo dire dei sistemi di assistenza alla guida allineati al meglio delle tecnologie pi&ugrave; recenti. Il cruise control adattivo presenta la funzione stop&amp;go in abbinamento al cambio automatico (Steptronic 8 marce o doppia frizione 7 marce, alternativo al manuale 6 marce) mentre il Reversing Assistant &egrave; una &ldquo;prima&rdquo; assoluta tra le premium compatte: le manovre di uscita da un parcheggio in retromarcia possono ricalcare esattamente le operazioni compiute per parcheggiare, &ldquo;registrate&rdquo; dal sistema, che e replica in autonomia: i limiti sono di una retro entro i 9 km/h e manovre che coprono &ldquo;gli ultimi&rdquo; 50 metri in ingresso.       

M135i xDrive per la sportivit&agrave;, tre diesel e il benzina 118i le scelte meno estreme. Serie 1 inaugura la stagione della trazione anteriore e svela le caratteristiche del progetto su architettura FAAR

Nuova BMW Serie 1, M135i xDrive sportiva nell'era della trazione anteriore

        Come rinnovare la formula BMW i8? La strada prospettata dal responsabile dello sviluppo, Hans Fr&ouml;hlich, sembrava dirigersi senza dubbi sulla conferma del sistema ibrido e dell&rsquo;architettura alla base del modello attuale. Tanta potenza in pi&ugrave;, dai 374 cavalli ambire a un sistema da 600 cavalli, rimpiazzando l&rsquo;unit&agrave; termica tre cilindri turbocompressa con un quattro in linea o un sei cilindri. L'ALTERNATIVA ELETTRICA Dai rumours emersi recentemente, tuttavia, c&rsquo;&egrave; un&rsquo;altra corrente di pensiero, a pesare i benefici di un modello completamente elettrico. La decisione su quale volto dare alla nuova i8 arriver&agrave; entro fine anno, come riportato da Autocar. BMW iNext, le prime immagini del suv elettrico Un passaggio all&rsquo;elettrico a batterie aprirebbe uno scenario inedito e richiederebbe una piattaforma dedicata, per creare una vera supersportiva; architettura elettrica dedicata che avr&agrave; BMW iNext, suv atteso in uscita nel 2021. Elettrica per contrapporsi a supersportive in arrivo come Tesla Roadster o l&rsquo;interpretazione che maturer&agrave; in casa Audi Sport. IL LEGAME CON LE CORSE Con l&rsquo;impegno di BMW in Formula E, la i8 elettrica avrebbe senso per creare un ideale legame diretto tra corse e prodotto, sebbene il know how possa trasferirsi anche limitatamente alla parte elettrica di un progetto che dovesse restare ancorato all&rsquo;ibrido. La conferma di quest&rsquo;ultimo risulterebbe pi&ugrave; semplice ed economica nello sviluppo, potendosi concentrare le forze esclusivamente sull&rsquo;incremento delle prestazioni della parte termica ed elettrica. L&rsquo;introduzione della prossima generazione di BMW i8 &egrave; programmata sul finire del 2023, tempi che possono considerarsi ristretti per un progetto elettrico da avviare e sviluppare da zero, o quasi.       

Il progetto iniziale, di un'ibrida molto pi&ugrave; prestazionale del progetto odierno, potrebbe abdicare in favore di una supercar elettrica, intorno alla quale gravitano diversi nodi da sciogliere

Nuova BMW i8, elettrica o ibrida si decide entro il 2019

BMW M5 Edition 35 Years, la grande berlina super vitaminizzata centra un altro traguardo: i 35 anni. Allestimento su misura e overdose di cavalli per festeggiare e celebrare la sedan del segmento D della Casa bavarese.    BMW M5 Competition, il test di Auto  I trentacinque anni dalla nascita della versione pi&ugrave; sportiva saranno celebrati da una serie limitata di 350 esemplari. Sar&agrave; realizzata sulla base di M5 Competition, spinta dal motore V8 4.0 litri biturbo, che eroga 625 cavalli e 750 Nm di coppia, capaci di spingere questa speciale BMW da 0 a 100 km orari in 3,3 secondi.    Le caratteristiche della M5 Edition 35 Years  Sar&agrave; ordinabile da luglio, personalizzata dalla divisione BMW Individual. Presenter&agrave; la verniciatura Frozen Dark Grey, pinze freni, carbo-ceramici, in nero lucido e cerchi da 20 pollici in tinta Graphinte Grey.  L&rsquo;abitacolo accoglie con rivestimenti in pelle Merino nera, con cuciture beige a contrasto. Sulla plancia e in altre parti spiccano dettagli in alluminio anodizzato e carbonio color oro. Le poltrone anteriori sono le multifunzione M, spicca la placca numerata e ci sono i battitacco personalizzati. Non manca di dettagli, chi vuole la super berlina &egrave; servito.   

La berlina supersportiva festeggia 35 anni con una nuova serie speciale, realizzata sulla base di M5 Competition, che verr&agrave; prodotta in soli 350 esemplari. La potenza &egrave; di 625 cavalli, grazie alla spinta del motore V8 4.0 litri biturbo, mentre l&rsquo;allestimento &egrave; personalizzato&nbsp;

BMW M5 Edition 35 Years: la serie speciale celebrativa

Nuova BMW Serie 1 &egrave; praticamente dietro l&rsquo;angolo. &Egrave; la generazione del radicale cambiamento tecnico, quella che potrebbe debuttare a fine maggio e presentarsi, per la prima in pubblico, al Salone di Francoforte.  Progetto sviluppato su architettura FAAR, abbandona la trazione posteriore per sposare la causa del tutto-avanti, con l&rsquo;alternativa delle quattro ruote motrici xDrive, schema destinato alle proposte pi&ugrave; sportive oltre a essere un&#39;alternativa alle due ruote motrici su alcune motorizzazioni.  M135i OVER 300  xDrive sar&agrave; BMW M135i, lettura firmata Motorsport che rivela il design del tre quarti anteriore in un&rsquo;immagine diffusa da BMW Francia.  Nuova Serie 1, l&#39;elettronica per eliminare il sottosterzo  Non ci sono dubbi sull&rsquo;appartenenza sportiva del modello, confermata dalle finiture brunite sulla calandra e le prese del sistema Air Curtains sul paraurti anteriore. Svela il taglio dei fari, di ovvia scuola X2, dettaglio che caratterizza il design dell&rsquo;anteriore.  DIMENSIONI IN CRESCITA  Andr&agrave; a sfidare la nuova generazione di Mercedes Classe A, presto trover&agrave; anche la rivale di Ingolstadt, Audi A3 &nbsp;in fase di radicale rinnovamento.  Con quali armi si &egrave; preparata Serie 1? Sono attese dimensioni maggiorate nel passo e in larghezza, a bordo sfogger&agrave; la strumentazione virtuale, altro dettaglio svelato da BMW sui social.    L&rsquo;unit&agrave; configurabile girer&agrave; con il nuovo sistema operativo introdotto su Serie 8 e, da l&igrave;, Z4, Serie 3 e X5.  I muletti restano ancora camuffati, svelano appena i gruppi ottici e, al posteriore, la scelta dei proiettori a sviluppo orizzontale &egrave; un altro particolare di continuit&agrave; con altri modelli BMW, che aiuta ad amplificare l&rsquo;idea di larghezza dell&rsquo;auto. 

Ancora indizi sulla nuova generazione della premium compatta. Dallo stile della M135i da 306 cavalli alla strumentazione virtuale&nbsp;

Nuova BMW Serie 1 anteprima M135i e interni

Una lucida follia, necessaria. C&rsquo;&egrave; chi pesca nella leggenda del Deltone e si cimenta in esempi magistrali di modernizzazione, come Amos Automobili. C&rsquo;&egrave; chi reinterpreta il verbo 964 come Singer. Poi arrivano Gruppe5 Motorsport e Riley Technologies, di professione, questi ultimi, prevalentemente corse. Prototipi da IMSA, spesso vincenti.  CUORE DELLA M5 ELABORATO  Cura il telaio in acciaio e fibra di carbonio di un&rsquo;elaborazione assoluta, un restomod che, delle origini, ha solo le forme. BMW 2002 diventa una supercar da 814 cavalli. Dove il Turbo, a fine anni Sessanta, fece la comparsa sulla produzione in serie europea, c&rsquo;&egrave; un V10 tra i pi&ugrave; esaltanti degli anni Duemila, stando alle superberline. Dalla M5 E60, l&rsquo;unit&agrave; elaborata da CarBahn Autoworks va sul progetto di Gruppe5 Motorsport, terzo partner della pazzia essenziale.  Dalla prossima estate verranno realizzati 100 esemplari con il motore pi&ugrave; potente, 200 esemplari con la specifica da 755 cavalli,che possono pur sempre bastare, quando si prende in esame la massa a vuoto di 997 kg appena. Carrozzeria in fibra di carbonio, sospensioni a triangoli sovrapposti e schema push-rod, ammortizzatori regolabili a 3 vie. Il tutto, aggrappato all&rsquo;asfalto con gomme Michelin o Pirelli, su cerchi da 19 pollici &ndash; 18 pollici la specifica slick da pista &ndash;.  PREZZI STRATOSFERICI  Il progetto tutto di scuola statunitense allarga le carreggiate, installa la gabbia di sicurezza all&rsquo;interno, sviluppa un&rsquo;aerodinamica da oltre 1.000 kg di deportanza, dai numeri dichiarati. E l&rsquo;aspetto che sorprende &egrave; nella possibilit&agrave; di circolare tranquillamente su strada con la BMW 2002 restomod Gruppe5 Motorsport.  I primi rendering contribuiscono a creare l&rsquo;appetito, da soddisfare piazzando un ordine da 875 mila euro (975 mila euro per la variante da 814 cavalli), &quot;prezzo d&#39;accesso&quot; all&#39;unicit&agrave; del progetto.  All&rsquo;interno, i sedili Recaro Pole Position con cinture a 6 punti sono il primo dettaglio da corsa, insieme alla pedaliera specifica &ndash; freni con ABS da corsa, Bosch impiegato nella Porsche Carrera Cup - e al volante stile Nardi attualizzato, dietro al quale fa capolino la strumentazione virtuale.  Nei prossimi mesi arriveranno altri dettagli, numeri e prestazioni dei quali sar&agrave; capace il prototipo dal volto di 2002 firmato Gruppe5. 

L&#39;elaborazione curata da Gruppe5 Motorsport, Riley Technologies e CarBahn trasforma la berlina d&#39;epoca conservandone il look. E&#39; in tutto e per tutto un prototipo omologato per circolare su strada. Prezzi da hypercar

BMW 2002 restomod, prototipo da corsa con targa e fari

Mentre Gran Coup&eacute; racconta una diversa prospettiva su Serie 8, BMW M8 ricorda come il prossimo passo, supersportivo, di coup&eacute; e cabrio, sia dietro l&rsquo;angolo e specializzato sulla prestazione nei minimi particolari.    Appuntamento probabile al Salone di Francoforte, dove dir&agrave; del motore V8 biturbo e delle differenze tra M8 &ldquo;liscia&rdquo; e Competition. Fase finale di test, muletti in posa per gli obiettivi e il racconto di una gestione elettronica che va oltre i consueti parametri previsti su motore e assetto.  ASSETTO E NON SOLO DAL SETUP  Diversi parametri sui quali ritagliare la risposta del motore, dello sterzo, delle sospensioni, della trazione integrale xDrive. Quest&rsquo;ultima offrir&agrave; le funzioni lanciate da M5, quindi la possibilit&agrave; di una BMW M8 quattro ruote motrici, 4WD Sport, oppure, due ruote motrici. Il quinto parametro accessibile dal tasto Setup in plancia descrive la novit&agrave; su una BMW M: due mappature di funzionamento dell&rsquo;impianto frenante.  FRENI COMFORT O SPORT  Come? Anzitutto sostituendo il modulo di gestione della pressione idraulica, rendendolo non solo pi&ugrave; leggero ma prevedendo un attuatore elettrico nel &ldquo;dialogo&rdquo; tra pedale del freno e impianto frenante. Modalit&agrave; Comfort o Sport, la differenza sar&agrave; nella pressione richiesta sul pedale per esercitare la forza frenante, con le conseguenti differenze nell&#39;&quot;attacco&quot; della frenata.  BMW Serie 8 Gran Coup&eacute;, pi&ugrave; spazio sacrifica un po&#39; lo stile  Una risposta pi&ugrave; pronta e decisa in Sport, un feeling pi&ugrave; filtrato e progressivo in modalit&agrave; Comfort. I benefici dell&rsquo;attuatore elettrico si avranno in una risposta invariabile nella sensibilit&agrave; del pedale al cambiare delle condizioni, di aderenza dell&rsquo;asfalto come di affaticamento dell&rsquo;impianto per surriscaldamento. Al pedale, il guidatore avr&agrave; sempre la stessa sensibilit&agrave;. Inoltre, il componente elettrico favorir&agrave; la rapidit&agrave; di intervento del DSC, con una pi&ugrave; rapida attivazione della forza frenante sulle singole ruote.  La prestazione nella guida al limite, ancor pi&ugrave; in pista, passa non solo dai cavalli e dalla trazione ma anche e soprattutto dalla staccata. Tanto la specifica standard di freni, compositi in ghisa, quanto l&#39;alternativa carboceramica opereranno con l&#39;attuatore elettrico nell&#39;impianto. Prima novit&agrave; che verr&agrave; introdotta da M8.  M MODE PER RITAGLIARE LA TUA M8  La seconda interessa la rappresentazione dei parametri di guida. Il tasto M Mode aprir&agrave; un menu di regolazione su diversi step dei 5 fattori gi&agrave; elencati dal modo Setup.  Tre opzioni per la rappresentazione grafica del display, come anche diversi ADAS a supporto della guida. Nella modalit&agrave; Road sono operativi tutti i sistemi di assistenza alla guida. In modalit&agrave; Sport, restano attivi sono gli avvisi sui limiti di velocit&agrave; e il sistema di Collision Warning nonch&eacute; l&rsquo;assistente alle manovre di scarto di un ostacolo. La modalit&agrave; Track, infine, disattiva qualsiasi sistema di assistenza alla guida e di sicurezza. &Egrave; previsto di serie su BMW M8 Competition, Coup&eacute; e cabrio.  Alle differenti modalit&agrave; M, richiamabili dai tasti al volante, come una sorta di &ldquo;assetto&rdquo; configurato a proprio piacimento nelle tarature di volante, motore, freni, sospensioni e trazione, corrispondono tre diverse rappresentazioni grafiche sui display. Gi&agrave; dalla modalit&agrave; Sport il display indica i dati legati alla pressione del turbo, lo stato delle gomme, i valori di accelerazione laterale e longitudinale, le temperature d&rsquo;esercizio del motore. 

Tra i parametri regolabili su diversi settaggi, anche le caratteristiche della frenata. La presenza di un attuatore elettrico consente di modificare le prestazioni della staccata e offrire una sensibilit&agrave; uniforme al pilota

Nuova BMW M8, la frenata &egrave; personalizzabile

        Terzo esercizio sul tema Serie 8, dopo aver trattato la materia con le linee naturalmente abbinate al modello, quelle coup&eacute;, e la declinazione cabrio. BMW Serie 8 Gran Coup&eacute; si sveler&agrave; a fine giugno, nel corso dell&rsquo;evento BMW Welt a Monaco di Baviera. Da l&igrave; sar&agrave; un preparare il debutto sul mercato, con il lancio previsto a settembre. SACRIFICI RICOMPENSATI DA 4 POSTI Gran Coup&eacute; &egrave; di fatto una visione a s&eacute; di Serie 8. La silhouette con la quale annuncia il debutto racconta le sostanziali novit&agrave; stilistiche e funzionali, per trasformarsi in elegante sportiva che sa appagare anche le richieste di versatilit&agrave; e spazio a bordo. Per farlo, &egrave; costretta a cedere qualcosa, rinunciare all&rsquo;esaltante linea del tetto di Serie 8 per concedersi un tetto un po&rsquo; pi&ugrave; allungato prima di abbassarsi verso lo spoiler. Rinuncia, di conseguenza, alla cornice dei finestrini dalle linee rapide, rinuncia al tipico trattamento delle del montante C. Serie 8 Coup&eacute;, la prova su strada In compenso, largo alle quattro porte, molto ampie le posteriori se messe a confronto con quelle davanti, primo indizio di una facilit&agrave; d&rsquo;accesso sconosciuta a Serie 8 Coup&eacute;. A bordo di ritroveranno quattro posti veri, senza sacrifici di sorta, che sfruttano il padiglione allungato per offrire il comfort necessario a chi siede dietro. PASSO PI&Ugrave; LUNGO Ci saranno anche i centimetri extra del passo allungato, maggior disponibilit&agrave; di spazio per le gambe rispetto ai 282 centimetri che sono il dato di riferimento della Coup&eacute; 2 porte. BMW Serie 8 Gran Coup&eacute; &egrave; attesa al debutto con il motore V8 4.4 litri biturbo da 530 cavalli quale unit&agrave; di vertice, affiancato dai sei cilindri 3 litri benzina e Diesel. In una seconda fase scopriremo anche la proposta M.        

Iniziato il conto alla rovescia in attesa della presentazione della coup&eacute; 4 porte. Le dimensioni maggiori nel passo offrono pi&ugrave; spazio a bordo. Il design modifica chiaramente la linea del tetto e la cornice dei finestrini

BMW Serie 8 Gran Coupé, più spazio sacrifica un po' lo stile

Entrambe interpreti magistrali della sportivit&agrave; al pi&ugrave; alto livello. BMW 2002 Turbo e BMW M2 Competition, quest&rsquo;ultima celebra la prima, lo fa con M2 Competition Edition Heritage, 40 esemplari appena, destinati al mercato francese, con prezzi a partire da 75 mila euro.  Interpreti di prestazioni estreme per le rispettive epoche, che non potrebbero essere pi&ugrave; diverse. La sovralimentazione turbo ad accomunarle, dove BMW 2002 divenne la prima europea post-conflitto bellico a offrire su un modello di serie il turbocompressore, abbinato al motore 2 litri.  NEL NOME DEL TURBO  M2 Competition &quot;risponde&quot; con il turbo del sei in linea 3 litri sviluppato da BMW M, sotto forma di 410 cavalli. Pi&ugrave; del doppio di quanti non ne avesse la 2002 Turbo nel 1973, quando venne lanciata al Salone di Francoforte.  M2 Competition, la piccola si &egrave; fatta grande: il test  Due anni in produzione, per deliziare guidatori appassionati e capaci nella guida: poco pi&ugrave; di 1.000 kg di massa in gioco, 170 cavalli e 241 Nm di coppia motrice da scaricare sulle ruotine da 13 pollici. L&rsquo;abito BMW Motorsport con il tricolore rosso-blu-azzurro a differenziarla dalla 2002 Ti e le altre proposte della Serie 02 (in realt&agrave; lontana parente di quella che sar&agrave;, nel tempo, Serie 3).  COLORI BMW M E CARBONIO DI SERIE  M2 Competition Edition Heritage &egrave; una personalizzazione nello stile, a contenuti tecnici invariati rispetto alla Competition nota.  Numerosi i particolari in fibra di carbonio, sconosciuta al tempo della 2002 Turbo, che nella veste concept adottava una carrozzeria in materiale plastico, per limitare il peso. Calotte, splitter, spoiler, elemento del diffusore, cover dei terminali discarico, baffi dietro i passaruota anteriori sono tutti realizzati in fibra di carbonio, applicati sulla livrea bianca con le grafiche BMW Motorsport lungo la fiancata e sul paraurti anteriore.  Le targhette identificative del modello, all&rsquo;esterno e a bordo, con indicazione dell&rsquo;esemplare numerato sui 40 previsti dalla tiratura, completano il trattamento estetico 

A 45 anni dalla produzione della 2002 Turbo, BMW in Francia lancia una serie speciale, 40 esemplari appena, ispirati nello stile alla sportivissima due porte di met&agrave; anni Settanta

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