        Trentotto esemplari, sviluppati con le indicazioni di Fernando Alonso, che in garage avr&agrave; una delle Aston Martin Valiant. Partendo dal progetto Valour, la divisione Q della casa inglese ha sviluppato una versione s&igrave; omologata per l'impiego su strada ma con specifiche soluzioni tecniche orientate all'utilizzo in pista. Pi&ugrave; leggera, con maggior carico aerodinamico dalla rivisitazione della coda e l'installazione di un'ala fissa, sul profilo codatronca che rimane uno dei tratti distintivi della Valour diventata Valiant.&nbsp;  Aston Valiant, particolari alleggeriti Nell'elencare le specifiche tecniche, Aston Martin svela la realizzazione del telai supplementari delle sospensioni con processo di stampa 3D, grazie al quale gli elementi sono 3 kg pi&ugrave; leggeri rispetto alla Valour. L'albero di trasmissione in magnesio riduce di 8,6 kg le masse, i cerchi in magnesio da 21 pollici di ben 21 kg. Ancora, la batteria al litio, anzich&eacute; al piombo, lima altri 11,5 kg.&nbsp; Su tutti i dettagli, per&ograve;, la carrozzeria interamente in fibra di carbonio. Poi c'&egrave; il motore V12, 5.2 litri twin turbo, che dai 715 cavalli passa a 745 cavalli e 753 Nm, scaricati al posteriore dal cambio manuale 6 marce. Dove il salto prestazionale, sulla dinamica di guida, &egrave; netto &egrave; al capitolo assetto. Assetto di Classe GT con Multimatic Le sospensioni sviluppate da Multimatic, del tipo adattivo, permettono di regolare in appena 6 millesimi di secondo la rigidit&agrave; di ogni singolo ammortizzatore. L'elettronica attua una delle 32 curve di risposta alle asperit&agrave;, livelli di rigidit&agrave; variabili operando sulle valvole di controllo all'interno dello stelo, per garantire una dinamica da auto da pista di classe GT. Una specifica Multimatic non offerta in aftermarket. Alle competizioni, alla 24 Ore di Le Mans del 1980 e la Aston RHAM/1 "Muncher" su base DBS V8 si rifanno, poi, i dischi copricerchi grazie ai quali migliora l'aerodinamica e la ventilazione dell'impianto carboceramico con dischi da 410 mm per 38 mm di spessore all'avantreno (360x32 al retrotreno). Le prime consegne dei 38 esemplari di Aston Martin Valiant (tutti gi&agrave; allocati) inizieranno nel corso del terzo trimestre dell'anno, parallelamente alle consegne della Velour. Aston Martin Valkyrie all'asta: il prezzo astronomico &egrave; vicino ai 3 milioni!       

L'evoluzione della Valour in un progetto con specifiche da pista, sebbene omologato per l'impiego stradale, &egrave; stata curata da Q by Aston Martin seguendo le indicazioni del pilota spagnolo

Aston Martin Valiant, la V12 sviluppata da Alonso

        Come ogni anno torna l&rsquo;appuntamento con Piazza di Siena, che nel 2024 si tiene dal 23 al 26 maggio negli storici giardini di Villa Borghese. Qui troviamo anche Aston Martin, che rinnova la partnership con l&rsquo;evento in occasione del 91&deg; Concours de Saut International Officiel (CSIO) di Roma. Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Due presentazioni da non perdere &Egrave; proprio durante Piazza di Siena che Aston Martin ha scelto di presentare le nuove vetture. Svelata alla fine del mese scorso, la nuova DBX707 far&agrave; a Roma la sua prima apparizione globale: definita la "Supercar dei Suv&rdquo;, si mostra con un abitacolo completamente nuovo e tecnicamente avanzato. Ma il Marchio presenter&agrave; per la prima volta nella capitale italiana anche la nuova generazione della Vantage, la pi&ugrave; centrata sul pilota e la pi&ugrave; veloce nei 74 anni di storia della Casa, che la definisce come &ldquo;un&rsquo;autentica celebrazione delle prestazioni pi&ugrave; pure&rdquo;.  A Piazza di Siena anche la monoposto F1 e AM DB12 C&rsquo;&egrave; di pi&ugrave;. Per la prima volta, e per tutta la durata dell&rsquo;evento, il prato dell&rsquo;ovale ospiter&agrave; una monoposto di Formula 1, ossia la AMR24 del Team Aston Martin Aramco Formula Uno&reg;. Infine, AM esporr&agrave; anche la prima Super Tourer al mondo, la DB12, che si candida come punto di riferimento per le prestazioni, l'extralusso e lo stile. Per tutta la durata dell'evento di Piazza di Siena, inoltre, il team Aston Martin accoglier&agrave; i VIP e gli ospiti pi&ugrave; importanti nella sua esclusiva hospitality lounge in loco. Nel programma della manifestazione spazio anche alla Aston Martin Cup, venerd&igrave; 24 maggio 2024.  Aston Martin svela il nuovo V12 twin turbo della Vanquish 2024       

Presentazione mondiale per la Supercar dei Suv e prima volta nella Capitale per la nuova generazione Vantage. Ma c&rsquo;&egrave; molto altro

Aston Martin a Roma con DBX707 e Vantage: debutto a Piazza di Siena

        Per una Ferrari 12 Cilindri che stupisce a Miami e rivela uno stile profondamente ispirato alla 365 Daytona, ecco un'Aston Martin annunciare la propria idea di V12, che riporter&agrave; alla luce il nome Vanquish. Diversissimo, non potrebbe esserlo di pi&ugrave;, il 12 cilindri sviluppato dalla casa inglese, in quella che &egrave; un'evoluzione profonda del motore gi&agrave; impiegato sulla DBS. A differenza del capolavoro Ferrari, poi, c'&egrave; la sovralimentazione turbo. I numeri puri? 835 cavalli e 1.000 Nm di coppia motrice, questo sar&agrave; il biglietto da visita della nuova Aston Martin Vanquish (sotto la precedente generazione), quando verr&agrave; presentata sul finire di quest'anno.  Come cambia il V12 Aston Martin Il rinnovamento del V12 parte da un blocco cilindri e bielle resi pi&ugrave; resistenti, verosimilmente non cambier&agrave; l'angolo di 60 gradi tra le bancate. La testata &egrave; stata ridisegnata e ospita alberi a camme dai profili modificati. La diversa progettazione dei colletto di scarico e aspirazione si abbina al riposizionamento delle candele e contribuisce a una maggiore efficienza della combustione. Gli iniettori maggiorati e i due turbocompressori dal maggior regime di rotazione (e minore inerzia), sono i contributi pi&ugrave; evidenti all'incremento di potenza. Rispetto ai 770 cavalli della DBS Ultimate, la nuova Vanquish svilupper&agrave; 65 cavalli in pi&ugrave; e 100 Nm di coppia motrice extra. Nei prossimi mesi scopriremo altro del V12 twin turbo, a cominciare dalla cubatura, se confermata o meno nei 5.2 litri. La produzione del motore &egrave; un'opera fatta a mano, in tiratura annua strettamente limitata e oltre alla Vanquish sar&agrave; un 12 cilindri destinato ad altri modelli di punta di Aston Martin.  L'alba di una nuova fase di V12 per Aston&nbsp; "Il motore V12 &egrave; da tempo un simbolo di potenza e prestigio ma &egrave; anche una dichiarazione di passione ingegneristica e di abilit&agrave; tecnica", racconta Roberto Fedeli, responsabile dell'ufficio tecnico Aston. "Con 835 CV e 1000 Nm di coppia, questo motore impareggiabile rappresenta per Aston Martin l'alba di una nuova splendente era V12". Tecnici che nell'introdurre l'evoluzione del propulsore hanno posto l'accento sulla totale riprogettazione, mirata a ottimizzare e migliorare l'intero processo della combustione.       

Non potrebbe essere pi&ugrave; distante dal V12 Ferrari l'idea di 12 cilindri che ha Aston Martin. L'evoluzione del 5.2 litri della DBS esordir&agrave; con la nuova Vanquish e porter&agrave; in dote 835 cv

Aston Martin svela il nuovo V12 twin turbo della Vanquish 2024

        Il motore V8 4 litri non si tocca e, di conseguenza, resta la Aston Martin DBX 707 che abbiamo imparato a conoscere. Cifra, la 707, rappresentativa dei cavalli disponibili sotto al piede destro. Dove cambia (e parecchio) il suv Aston Martin &egrave; nell'impostazione degli interni. La necessit&agrave; di modernizzare l'offerta infotainment e della connettivit&agrave; &egrave; stata alla base del lavoro condotto dal marchio inglese negli ultimi due anni. L'esito &egrave; confluito sulle rinnovate DB12 e Vantage, adesso sul DBX 707.  Forme nuove e mix tra tasti e touch Con l'occasione dei nuovi schermi di strumentazione e infotainment, il restyling dell'abitacolo introduce nuove bocchette del clima, a sviluppo verticale alle estremit&agrave;. Ancora, maniglie a D inedite, ampie porzioni di inserti con i rivestimenti preferiti sui pannelli porta. I tasti fisici? Restano per le funzioni principali, quei comandi da avere sempre a portata di indice e poter attivare cercandoli "a memoria", senza la necessit&agrave; di operare su un tasto touch. Per l'attivazione/disattivazione di alcuni Adas, per la regolazione degli ammortizzatori, del clima, dell'ESP, delle modalit&agrave; di guida, Aston Martin propone pulsanti fisici sul tunnel e sul volante.&nbsp; Il rinnovamento totale &egrave; prodotto con la strumentazione da 12,3 pollici e l'infotainment da 10,25 pollici, entrambi con una profonda integrazione disponibile con Apple CarPlay, oltre all'interfaccia Android Auto wireless. Le prese USB-C sono un altro dettaglio dell'evoluzione a bordo, come la disponibilit&agrave; di un audio premium firmato Bowers &amp; Wilkins. Sempre in materia hi-tech, da segnalare la connettivit&agrave; al veicolo attraverso la app per smartphone dedicata. L'occasione del rinnovamento &egrave; stata sfruttata da Aston Martin per introdurre nuove colorazioni esterne (Epsilon Black, Helios Yellow, Sprint Green, Malachite Green e Aura Green, oltre al Podium Green) e finiture dei cerchi da 22 e 23 pollici: Satin Black sui 23&rdquo; Fortis, Copper Bronze sui 23&rdquo; forgiati. Le prime consegne della DBX 707 aggiornata sono previste nelle prossime settimane, durante il secondo trimestre dell'anno.       

Si muove sulle orme delle nuove DB12 e Vantage 2024 il super-suv Aston, rinnovando la proposta infotainment e tecnologica, oltre a ritoccare il design degli interni

Aston Martin DBX 707, interni finalmente hi-tech

        C'&egrave; un'altra Aston Martin Vantage, oltre quella di Classe GT3 nel WEC, che sar&agrave; in pista nel 2024. Debutta nel GP dell'Arabia Saudita la Safety Car di F1 con il restyling della sportiva. Per il quarto anno consecutivo, Aston Martin affianca l'offerta di Safety Car e Medical Car di Mercedes, lo fa con la Vantage 2024 e il suv DBX 707 (Medical car). Numeri e prestazioni pari alla Vantage di serie Caratteristiche e prestazioni della Safety Car sono esattamente identiche alla Vantage stradale, con motore V8 4 litri biturbo potenziato fino a 665 cavalli, ben 155 cavalli in pi&ugrave; della precedente applicazione. Raffreddamento e impianto frenante non subiscono variazioni, peraltro due aree oggetto di evoluzione con il restyling Vantage presentato nelle scorse settimane. Aerodinamica e interni specifici Stile a parte, la Safety Car adotta un kit aerodinamico specifico, composto dallo splitter e dall'ala posteriore fissa, il cui profilo &egrave; completato da un Gurney flap destinato ad aumentare il carico aerodinamico alle velocit&agrave; medio-basse. Dove la safety car &egrave; sostanzialmente diversa dalla versione stradale &egrave; all'interno. I sedili con cinture a sei punti rispondono a esigenze di sicurezza e omologazione FIA. La plancia ospita una serie di comandi dedicati, tra cui la gestione delle luci al tetto, per "comunicare" con i piloti dietro alla vettura di sicurezza. Il co-pilota di Bernd Maylander, uomo della safety car, ha davanti a s&eacute; due monitor collegati con la direzione gara, sui quali verificare la posizione in tempo reale di tutte le monoposto, i tempi sul giro e con una retrocamera oltre allo specchietto retrovisore.       

Seguendo le novit&agrave; tecniche introdotte con il restyling, la Vantage di Formula 1 scende in pista per il primo GP dell'anno, in Arabia Saudita. Ecco come cambia&nbsp;

Aston Martin Vantage 2024, debutta la Safety Car aggiornata

Vera e propria meraviglia di ingegneria e design, la hypercar ibrida Aston Martin Valkyrie &egrave; una delle vetture sportive pi&ugrave; prestazionali di sempre. Sviluppata in collaborazione con Red Bull Racing e prodotta in sole 150 unit&agrave;, si distingue per soluzioni di derivazione F1 e valori impressionanti (quasi 1.180 cavalli di potenza combinata). La prossima settimana, RM Sotheby&#39;s ne metter&agrave; all&#39;asta un esemplare particolarmente allestito, con un prezzo di vendita stimato in circa 3 milioni di euro.  Aston Martin Valkyrie all&rsquo;asta, uno spettacolo in rosso e argento    L&rsquo;esemplare di Valkyrie coup&eacute; in questione, numero 51 di 150 e con soli 123 chilometri percorsi, &egrave; un capolavoro di estetica: il proprietario originale ha, infatti, optato per carrozzeria in Scintilla Silver, brillante tinta argento metallizzata. I dettagli in Speed Red, poi, spezzano la monocromia regalando una combinazione a dir poco incredibile. Sotto lo splendido aspetto esteriore, la Valkyrie vanta una pletora di caratteristiche esclusive che ne indicano la declinazione racing. A partire dalla fibra di carbonio lucida a vista, impiegata per telaio e numerosi altri elementi, fino a cerchi in magnesio nero opaco e agli scarichi in Zirotec Black. &nbsp;All&#39;interno, il mix Alcantara nera e rossa e fibra di carbonio satinata a vista non lascia dubbi: la Valkyrie &egrave; un&rsquo;opera d&rsquo;arte pensata per la pista.  Prestazioni impareggiabili  Passando al lato tecnico, il cuore della hypercar di Gaydon &egrave; un motore V12 da 6,5 litri ad aspirazione naturale, progettato da Cosworth, in grado di raggiungere la strabiliante velocit&agrave; di 11.100 giri al minuto, erogando da solo 1.000 cv. Abbinato al motore elettrico Rimac da 140 cv, con sistema KERS, il powertrain raggiunge 1.176 cavalli e 900 Nm di coppia complessivi. Valori che, complice anche il peso &ldquo;piuma&rdquo; (1.355 kg), consente di passare da 0 a 100 km/h in circa 2,5 secondi. Tale sinfonia meccanica &egrave; orchestrata da un cambio sequenziale Ricardo a frizione singola e sette velocit&agrave;, ulteriore elemento derivato dal motorsport.  Prezzo proibitivo  L&rsquo;asta di RM Sotheby&rsquo;s, prevista per sabato 9 marzo a Dubai, consentir&agrave; a un fortunato &ndash; e facoltoso &ndash; appassionato di entrare in possesso di una vettura incredibilmente esclusiva. Data la rarit&agrave; del pezzo, si raggiungeranno sicuramente cifre &ldquo;impegnative&rdquo;: il prezzo previsto oscilla tra i 2,7 e i 3,05 milioni di euro.   

Sviluppata in collaborazione con Red Bull Racing e prodotta in sole 150 unit&agrave;, si distingue per soluzioni di derivazione F1 e valori impressionanti, cos&igrave; come il costo

Aston Martin Valkyrie all&#39;asta: il prezzo astronomico &egrave; vicino ai 3 milioni!

Accanto alla monoposto di Formula 1 e alla versione GT3, a Silverstone c&#39;era lei, nuova Aston Martin Vantage 2024. Presentazione su un palcoscenico condiviso, per sottolineare l&#39;appartenenza del marchio alle corse, che vedr&agrave; nel 2025 il debutto in Classe Hypercar con la Valkyrie.  Il progetto della nuova Vantage rinnova a fondo il design ma &egrave; un cambiamento che va ben oltre. Il frontale ha richiami ai modelli Aston che hanno fatto la storia. L&#39;ampia calandra, simbolo delle logo alato e rovesciato, domina un anteriore sul quale i fari si sviluppano a mo&#39; di gemme, pi&ugrave; in verticale rispetto alla Vantage che va a sostituire.    Interni finalmente moderni&nbsp;  In coda troviamo la continuit&agrave; maggiore, anche se dalle superfici pi&ugrave; nette nell&#39;alternare volumi pieni e vuoti. A bordo &egrave; rivoluzione, per tecnologia (infotainment da 10,25 pollici) e disposizione dei comandi. Uno svecchiamento tecnologico del quale Aston Martin aveva davvero bisogno.  Come classificare la Vantage? Definir&agrave; &quot;sportiva&quot; &egrave; riduttivo. Siamo nel campo delle supercar specializzate nella tecnica e con un elevato livello di comfort che ha nei 1.605 kg di massa dichiarata la sintesi perfetta.    Sospensioni firmate Bilstein  Masse bilanciate al 50:50, su un telaio in alluminio e rivisto a fondo nei punti di irrigidimento del sottoscocca. I bracci sull&#39;anteriore sono stati arretrati verso l&#39;abitacolo, per offrire punti di attacco delle sospensioni pi&ugrave; rigidi.  Alleggeritee irrigidite anche le barre installate tra i duomi degli ammortizzatori. Qui, spazio alla tecnologia Bilstein di tipo adattivo, con una gamma di distribuzione delle forze 5 volte superiore a quanto &egrave; stato possibile sulla Vantage uscente.   Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell&#39;anno 2024!  Motore V8, 30% di potenza in pi&ugrave;  Poi tanta elettronica, nel controllo dell&#39;assetto ed erogazione dei 665 cavalli del motore V8 4 litri biturbo. Un&#39;unit&agrave; firmata Mercedes-AMG e personalizzata Aston, che rispetto al passato guadagna 155 cavalli e 115 Nm (800 Nm). Come? Turbocompressori maggiorati, profili degli alberi a camme differenti, un diverso rapporto di compressione, maggiore capacit&agrave; di raffreddamento. Sono i numeri che, abbinati al cambio automatico ZF 8 marce, permettono alla Aston Martin Vantage 2024 di fare i 325 km/h e accelerare in 3&quot;5 da 0 a 100 orari.&nbsp;  Il Launch Control &egrave; integrato a un livello di controllo dell&#39;elettronica alla gestione del motore, trasmissione, ESP e differenziale posteriore. Ben 8 i livelli di regolazione del controllo di trazione, oltre alla disattivazione completa.&nbsp;    Quando arriva e quanto coster&agrave;?  Soluzioni come il radiatore dell&#39;olio dalla superficie doppia rispetto al modello uscente, il 50% in pi&ugrave; di volume d&#39;aria fresca direzionato verso le masse radianti, l&#39;incremento del 29% della rigidit&agrave; dell&#39;asse posteriore sotto i carichi in curva, sono altri dettagli dell&#39;evoluzione tecnica.&nbsp;  Aston Martin Vantage 2024 esordir&agrave; sul mercato nel secondo trimestre dell&#39;anno, con prezzi che, al cambio attuale, si posizioneranno oltre i 193 mila euro nel Regno Unito.&nbsp;  Inoltre, l&#39;approfondimento sulla Vantage vi aspetta sul nuovo Auto, in edicola il 15 marzo e disponibile qui in edizione digitale. 

L&#39;incremento di potenza &egrave; netto, insieme all&#39;evoluzione dello stile e gli affinamenti alla tecnica. Dagli ammortizzatori Bilstein all&#39;irrigidimento della scocca, ecco come Vantage si presenta sul mercato

Nuova Aston Martin Vantage, che salto in avanti per il motore V8!

        Non potrebbe esserci legame pi&ugrave; stretto con le corse nella data scelta per la presentazione della nuova Aston Martin Vantage. Appuntamento fissato al prossimo 12 febbraio, quando la GT del Marchio inglese divider&agrave; la scena con la monoposto di F1, la AMR24, e con la derivazione di Classe GT3 della Vantage. Dopo 74 anni di storia arriva un rinnovamento generazionale per la Vantage. Il teaser anticipa le forme scolpite della fiancata. Dalle prese di estrazione dell'aria dietro le ruote anteriori alle nervature accentuate che definiscono le portiere. Un mix di forme tese e altre morbide. Tesissime nell'andamento delle soglie sottoporta, morbide e avvolgenti negli archi passaruota.&nbsp;  Frontale, cambia la disposizione dei fari L'evoluzione del design &egrave; marcata e vede altre linee di tensione, come quelle che dai fari anteriori raccordano i passaruota anteriori alla coda della nuova Vantage. Cambia in modo evidente il frontale, dove i proiettori ora a sviluppo verticale anzich&eacute; orizzontale. Gemme che riportano un po' alle Aston Martin DB del passato.&nbsp; Sotto al cofano ci sar&agrave; la sinergia tecnica con Mercedes-AMG, quindi spazio al V8 4 litri biturbo, in un livello di potenza molto prossimo ai 600 cavalli. Da scoprire quali altri step verranno proposti da Aston Martin (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), che sulla nuova Vantage proseguir&agrave; l'operazione di rinnovamento tecnologico degli interni avviata dalla DB12.&nbsp;  Clicca qui per provare gratis le auto le finaliste di Auto dell'anno 2024!       

La presentazione della nuova generazione sar&agrave; su una scena importante, dalla quale presentare il deciso rinnovamento del design. Sotto al cofano atteso il V8 4 litri Mercedes-AMG e personalizzato Aston Martin

Nuova Aston Martin Vantage divide la scena con la F1

        Le aste da sogno sono tantissime, e diventano ancora pi&ugrave; allettanti quando propongono delle vetture molto rare. Come questa Aston Martin Valkyrie AMR Pro, un'auto differente rispetto alla Valkyrie originale, caratteristica che si pu&ograve; notare sin dal telaio rivisitato, e una larghezza superiore di 96 millimetri nella parte anteriore e di 115 millimetri in quella posteriore. La Valkyrie AMR Pro &egrave; all'incanto sul sito di RM Sotheby's e al momento si trova a Dubai. Il prezzo, invece, &egrave; su richiesta.  Una vera rarit&agrave; Continuando a esplorare questo gioiellino, la Valkyrie AMR Pro monta un V12 aspirato da 1.000 CV da 6,5 litri montato in posizione centrale che raggiunge fino a 11.000 giri al minuto. Inoltre ha un pacchetto aerodinamico specifico, il quale va ad attribuire 266 millimetri di lunghezza nella carrozzeria. Non solo, genera il doppio della quantit&agrave; di carico aerodinamico della Valkyrie omologata da strada. In fibra di carbonio &egrave;, oltre la carrozzeria sopracitata, anche i bracci trasversali delle sospensioni, mentre il parabrezza ed finestrini laterali sono in perspex. Ma perch&eacute; &egrave; cos&igrave; rara? La risposta ce la da la stessa Aston Martin, la quale ha annunciato che del modello verrano prodotti solo 40 esemplari, pi&ugrave; 2 prototipi. Aston Martin, ricevuti oltre 10 milioni di euro per la futura gamma elettrica        

L'auto &egrave; stata messa all'incanto sul sito di RM Sotheby'S e si trova a Dubai

Aston Martin: all'asta a Dubai una rarissima Valkyrie AMR Pro

        Gli "electromods" &ndash; restauri di auto d'epoca con l&rsquo;aggiunta di un powertrain elettrico - stanno vivendo un periodo di grande popolarit&agrave; in questo momento. La ragione di ci&ograve; non &egrave; difficile da comprendere: tale tipologia di vetture offre, infatti, un'esperienza di guida moderna, raffinata e altamente tecnologica mantenendo il design classico. Ne &egrave; un chiaro esempio la splendida Aston Martin DB6 di Lunaz (ne avevamo parlato un paio d'anni fa). &nbsp;L'EV da 380 cavalli punta sulla sostenibilit&agrave; ambientale: gli interni, infatti, sono realizzati con materiali ecologici e riciclati. Aston Martin DB6, restomod elettrico  David Lorenz, fondatore di Lunaz, ha dichiarato: "Abbiamo riscontrato un notevole interesse da parte dei nostri clienti nel massimizzare l'utilizzo di alternative sostenibili alle tradizionali pelli, impiallacciature e tessuti. Questo progetto di riconversione rappresenta una vetrina straordinaria per materiali emergenti e prodotti innovativi, aprendo nuove prospettive nel mondo del lusso&rdquo;. Nonostante la vettura sia, attualmente, solo un concept, Lunaz assicura che ogni suo componente &egrave; stato gi&agrave; progettato e costruito, al fine di conquistare direttamente i clienti con un progetto concreto e tangibile. Si parla infatti di un motore elettrico da 380 cv (280 kW), collegato a una batteria da 80 o 120 kWh (ancora da definire sulla base delle possibilit&agrave; della piattaforma e delle forniture), capace di garantire un'autonomia di almeno 410 km. Materiali sostenibili e riciclabili  All'interno dell'auto, sono stati impiegati esclusivamente materiali riciclati e riciclabili, come gli inserti ricavati da gusci d'uovo e noci. Il cruscotto, la leva del cambio e altri componenti sono realizzati in un composito biodegradabile ottenuto da scarti alimentari. Nonostante la sua apparente composizione di materiali di lusso, tutto &egrave; completamente compostabile, ma resistente e durevole al tempo stesso. Anche la "pelle" alternativa utilizzata per i dettagli, come i profili delle cuciture, &egrave; ottenuta da vinaccia di mele. Questo sottoprodotto naturale della produzione di sidro, succo e composta &egrave; miscelato con poliuretano a base d'acqua e polpa di legno, creando un materiale che appare e si percepisce come le migliori pelli in commercio. Per sottolineare l&rsquo;incredibile attenzione ad ogni dettaglio, Lunaz ha deciso di impiegare due tipi di pelle verde, dalla diversa consistenza e feeling al tocco. Per i rinforzi dei sedili, il tunnel della trasmissione e il ripiano del bagagliaio, la pelle &egrave; autentica ma derivata da prodotti di scarto dell'industria della carne. Ci&ograve; si traduce in una riduzione fino al 50% delle emissioni rispetto alla produzione della pelle automobilistica standard. Come se non bastasse, la nuova DB6 propone anche tessuti riciclati per le fodere e l&rsquo;imbottitura dei sedili, sulla plancia e anche per quanto riguarda i tappetini. Alcuni elementi del cruscotto e del pannello portiera sono realizzati con un tessuto di poliuretano biodegradabile derivato da fibre a base di mais e polpa di legno. Processo olistico  Lorenz ha sottolineato: "Il concetto della conversione &egrave; un processo olistico per l'intero veicolo, in cui la sostenibilit&agrave; abbraccia non solo la propulsione a emissioni zero, ma anche i materiali e le finiture utilizzati all'interno. Come evidenziato dalla magnifica DB6 di Aston Martin, possiamo creare interni autentici e lussuosi, degni dei marchi pi&ugrave; prestigiosi, utilizzando materiali con il minor impatto ambientale possibile. Sono tempi entusiasmanti per noi, per i nostri clienti e per l'intero settore automobilistico&rdquo;.       

La classica inglese si trasforma in un&rsquo;auto elettrica da 380 cv: inalterati gli esterni e interni sostenibili grazie a materiali organici e riciclabili

Lunaz Aston Martin DB6, il restomod elettrico

        Guardando una Aston Martin viene subito in mente James Bond. Soprattutto se il modello &egrave; una DB5, auto protagonista di tantissimi film dell&rsquo;agente segreto, che ha debuttato con Sean Connery nello storico Goldfinger e ha seguito James Bond anche nelle pi&ugrave; recenti produzioni con Daniel Craig. La vendita delle due Aston Martin si &egrave; svolta online ma i veicoli sono stati esposti in New Bond street, presso la celebre casa d&rsquo;aste londinese Sotheby's, nel cuore della City (riservata la cifra alla quale sono state battute). Aston Martin Valhalla, super ibrida in salsa Formula 1 Completamente rinnovata l'Aston Martin del '64 La DB5 RHD matching number &egrave; del 1964 e apparteneva al principe Sadruddin Aga Khan. Completamente restaurata nel 2016, dopo un lavoro durato ben due anni eseguito da Pugley &amp; Lewis e oggi &egrave; come nuova. Una serie di aggiornamenti, infatti, la rendono ottima come auto gran turismo. Parliamo di un impianto di climatizzazione, di un alternatore pi&ugrave; potente e fari a Led. La tonalit&agrave; &egrave; quella originale, l&rsquo;esclusivo Goodwood Green, e non poteva essere che cos&igrave;, mentre il motore &egrave; un 6 cilindri in linea da 4 litri e 286 cavalli. Gi&agrave; nei primi anni &lsquo;60 poteva superare i 230 Km/h, niente male! Il veicolo ha un valore stimato di 500/550mila sterline (parliamo di una cifra compresa tra 580mila e 640mila euro).  La Aston Martin V8 Volante del 1987 L'altra vettura all&rsquo;asta &egrave; una Aston Martin V8 Volante del 1987. Parliamo di un veicolo che ha un legame molto stretto con James Bond e i film che lo hanno reso famoso, perch&eacute; &egrave; stata acquistata nuova di zecca dal produttore e mente della maggior parte dei film di 007, Albert "Cubby" Broccoli, il quale l&rsquo;ha tenuta fino alla sua morte, nel 1996. L&rsquo;auto &egrave; dotata di motore V8 da 5,3 litri e 320 cavalli (velocit&agrave; massima 257 Km/h). La colorazione &egrave; sempre quella originale, nero Cannock con interni in pelle naturale. L&rsquo;esemplare matching number &egrave; stato venduto all&rsquo;asta con tanto di documenti d'acquisto dell'auto da parte di Broccoli, cosa particolarmente stuzzicante per i fan di 007. Cubby ha tenuto la Aston Martin con i guanti bianchi, perch&eacute; il contachilometri segnava appena 19.020 km. Parlando di soldi, il suo valore stimato &egrave; compreso tra 120mila e 140mila sterline (oltre 140mila euro).        

Per celebrare i 70 anni dall'uscita del libro Casin&ograve; Royale, sono state messe all'asta due splendide Aston Martin, inseparabili compagne dell'agente meno segreto al mondo

Le Aston Martin di 007 vendute all’asta

Nel 2019, avevamo avuto modo di scoprire il concept, ancora sotto il nome di AM-RB 003. Poi qualche immagine-teaser, rendering. Oggi, Aston Martin ha svelato le prime immagini (e informazioni) ufficiali della Valhalla, nuova supercar ibrida a motore centrale, in questo caso un V8 biturbo, unito a tre motori elettrici. La Casa britannica ha inoltre tenuto a sottolineare il forte legame della macchina con l&#39;esperienza della scuderia in Formula 1.    Ala in stile DRS, aerodinamica da F.1  Primo dato da sottolineare: della Valhalla saranno costruiti soltanto 999 esemplari, con la produzione al via nel 2024.&nbsp;Il prezzo dovrebbe aggirarsi intorno ai 750mila euro o anche pi&ugrave;. Aston Martin ha spiegato come l&#39;auto sia stata sviluppata grazie all&#39;aiuto del team di F.1 e dei suoi piloti, Fernando Alonso e Lance Stroll. Ad esempio, l&#39;ala ha una tecnologia in stile DRS e un&#39;aerodinamica attiva che utilizza lo stesso software di fluidodinamica computazionale che la scuderia utilizza per le sue monoposto. Grazie alla carrozzeria realizzata interamente in carbonio, si ottengono 600 kg di deportanza a circa 240 km/h. In stile F.1 anche la posizione di guida.  Valhalla: V8 e tre motori elettrici per 1.012 cv  Passiamo al cuore della Valhalla, ovvero il motore V8 boxer da 4 litri progettato su misura per la vettura e abbinato a tre motori elettrici, due dei quali si trovano su ciascuna ruota anteriore, mentre il terzo &egrave; montato sulla trasmissione. Quest&#39;ultimo fornisce ulteriore potenza alle ruote posteriori e funge da generatore d&#39;avviamento. S&igrave;, la Valhalla &egrave; a trazione integrale ed &egrave; in grado di gestire il torque vectoring sull&#39;asse anteriore. Da specificare che i motori anteriori sono utilizzati anche per la retromarcia. Aston Martin non ha dichiarato la ripartizione della potenza tra il motore termico e quelli elettrici, ma la maggior parte dei 1.012 cv erogati arriver&agrave; dall&#39;unit&agrave; a benzina. Adesso, non resta che attendere di osservare l&#39;auto in azione: da Gaydon a tal proposito fanno sapere come entro fine 2023 i primi prototipi scenderanno in strada per i consueti test.  Aston Martin, un&#39;asta a tinte arancioni 

Anche Fernando Alonso ha contribuito allo sviluppo della nuova supercar britannica a motore centrale capace di sprigionare 1.012 cv

Aston Martin Valhalla, super ibrida in salsa Formula 1

        Aston Martin "The Orange Collection". &Egrave; proprio ci&ograve; che sembra: una collezione di otto Aston Martin tutte arancioni. Si tratta di un'asta proposta da Bonhams per il prossimo 8 ottobre a Knokke-Heist, in Belgio.  Perch&eacute; tutte arancioni? Questa particolare collezione a tinte arancioni nasce dalla commissione di un privato nel 2010. Il proprietario ha richiesto che Aston Martin producesse la sua collezione in una speciale tonalit&agrave; di arancione. Gli interni di ogni vettura sono stati progettati in modo altrettanto meticoloso con pelle abbinata, conferendo a queste auto un notevole fascino estetico. Nessuno conosce le motivazioni alla base dell'ordine del proprietario. C'&egrave; chi ipotizza fosse un patriota olandese, chi invece un magnate dell'industria degli agrumi o dei succhi di frutta. E c'&egrave; chi sostiene che semplicemente amasse il colore arancione. Aston Martin arancioni: modelli e prezzi I modelli pi&ugrave; pregiati della collezione sono la DBS Volante e la DBS Coup&eacute;. Essendo le pi&ugrave; performanti del lotto, si stima che possano attirare offerte comprese tra gli 80.000 e i 120.000 euro. Le DB9 Volante e Coup&eacute;, invece, dovrebbero essere vendute a 60.000-90.000 euro. Presenti anche una Vantage V8 e una V8 Vantage Volante, entrambe stimate per 40.000-60.000 euro. La V12 Vantage Coup&eacute; &egrave; considerata un po' pi&ugrave; preziosa, tra i 50.000 e gli 80.000 euro. Per gli appassionati di berline, il fiore all'occhiello &egrave; invece la Rapide, la pi&ugrave; "economica", stimata tra i 40.000 e i 60.000 euro.Tutte le auto hanno un chilometraggio basso. La pi&ugrave; usata ha percorso appena 380 km, la meno usata solo 110 km. Si prevede che l'intera collezione sar&agrave; venduta per una somma superiore al mezzo milione di euro. Un'esclusiva Aston Martin Valkyrie AMR Pro da 1000 cv all'asta       

Dalla DBS alla Vantage V8, passando per la Rapide: la "The Orange Collection" proposta da Bonhams soddisfa gli amanti delle coup&eacute;, delle scoperte e delle berline

Aston Martin, un'asta a tinte arancioni

        Tra i modelli pi&ugrave; estremi e prestigiosi di Aston Martin c'&egrave; la Valkyrie AMR Pro, una delle supercar pi&ugrave; esclusive mai prodotte, destinata solo all'uso in pista e limitata a 40 esemplari. Questa versione speciale offre prestazioni eccezionali grazie a un passo pi&ugrave; lungo, una larghezza superiore e un avanzato pacchetto aerodinamico che fornisce il doppio della deportanza rispetto alla Valkyrie standard. All'asta la McLaren 675LT di Sebastien Loeb  Valkyrie, le caratteristiche dell'hypercar La leggerezza &egrave; un altro punto di forza, con l'uso diffuso di materiali come la fibra di carbonio e il Perspex che riducono il peso complessivo di 150 kg, portandolo a meno di mille chilogrammi. Il motore V12 Cosworth da oltre mille cavalli&nbsp;permette accelerazioni che la avvicinano avvicinandosi alle prestazioni di una Formula 1. Un esemplare usato di Valkyrie AMR Pro &egrave; attualmente in vendita presso RM Sotheby's. Questa vettura &egrave; stata guidata solo una volta su un circuito internazionale e appare come nuova in ogni aspetto. Il prezzo di questa rarit&agrave; &egrave; sconosciuto, poich&egrave; la trattativa &egrave; privata, ma si presume che superer&agrave; i 3 milioni di euro dichiarati per la versione stradale della Valkyrie. De Tomaso Pantera, all'asta la supercar "cult"       

L'esclusiva supercar sar&agrave; prodotta in edizione limitata di soli 40 esemplari: il prezzo di vendita dovrebbe essere superiore ai 3 milioni di euro

Un'esclusiva Aston Martin Valkyrie AMR Pro da 1000 cv all'asta

        Aston Martin DB5 compie 60 anni. Ma &egrave; un po' come se fosse l'intera Casa britannica a festeggiare un compleanno, tanto questo modello ha significato, e significa ancora oggi, dalle parti di Gaydon. Aston Martin ha deciso di celebrare l'evento proponendo la vettura in passerella a Goodwood assieme alla sua erede moderna, la DB12, in un confronto tra passato e presente accomunato dalle stesse caratteristiche: esclusivit&agrave; e grandi prestazioni.  Francoforte, 1963: il debutto di un'icona Nel 1963 Aston Martin scelse il Salone di Francoforte per presentare al mondo l'erede della sua DB4, "vecchia" gi&agrave; di cinque anni. La concorrenza degli altri costruttori di auto sportive di lusso infatti, sia in patria che nel continente, era fortissima. In Germania apparve la David Brown 5, per tutti DB5, che presentava numerose modifiche al design, alla tecnica e alle dotazioni rispetto al modello precedente, in particolare un importante sviluppo del motore 6 cilindri da 4 litri e 282 cv di potenza. In quest'auto inoltre debuttarono i tergicristalli elettrici e l'aria condizionata come optional, che erano state accuratamente progettate per soddisfare le aspettative dei clienti sempre pi&ugrave; sofisticati ed esigenti.L'estetica era invece frutto dell'italiana Carrozzeria Touring e del suo metodo Superleggera, e la velocit&agrave; massima era superiore a 240 km/h, una cifra che spinse la stessa Aston Martin a pubblicizzare la DB5 come "la GT a 4 posti regolare pi&ugrave; veloce al mondo". L'auto di 007, ma non solo Proposta nelle versioni berlina e cabriolet, la DB5 ottenne da subito un successo clamoroso anche grazie al cinema. La EON Productions scelse infatti lei come auto di James Bond, che proprio l'anno precedente all'uscita sul mercato della vettura diede il via alla sua fortunatissima saga. Ma 007 non &egrave; l'unica celebrit&agrave; ad essere stata vista al volante della DB5. Nel giro di pochi anni, molti degli attori e delle pop star pi&ugrave; famose dell'epoca avrebbero acquistato il modello, tra cui&nbsp;Paul McCartney, George Harrison, Mick Jagger, Peter Sellers, Ralph Lauren e tanti altri.Questo dato &egrave; forse ancora pi&ugrave; notevole se confrontato con il numero di vetture prodotte. In tutto sono state realizzate solo 887 DB5 berlina, 123 cabriolet e 12 Shooting Brake su misura. Anche per gli standard dell'epoca, questi numeri erano minuscoli, soprattutto se si considera che nel 1963 la produzione di automobili nel Regno Unito superava 1,8 milioni di unit&agrave;. Le pi&ugrave; belle Aston Martin di James Bond L'erede: Aston Martin DB12 Aston Martin DB5 termin&ograve; la produzione nel 1965. La sua eredit&agrave;, oggi, vive nella nuova DB12, un'altra granturismo che, proprio come la sua antenata, promette di fare la storia sia di Aston Martin che dell'automobilismo in generale.  Aston Martin DB12 Volante, il vento soffia sull'eleganza       

Nel 1963 una delle auto sportive pi&ugrave; famose di sempre debutt&ograve; al Salone di Francoforte

Aston Martin DB5, i 60 anni di un'icona

        Dalla granturismo coup&eacute; "definitiva" alla granturismo scoperta "definitiva", o "ultimate" come dicono dalle parti di Gaydon. Aston Martin ha svelato la DB12 Volante, versione a cielo aperto della supersportiva inglese uscita lo scorso maggio.  DB12 Volante: quanto va forte Aston Martin DB12 &egrave; quasi una "gemella" meccanica della DB12. Ha lo stesso V8 biturbo Mercedes-AMG da 680 cv e 800 Nm di coppia - per un'accelerazione da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi -, la stessa trasmissione ZF a 8 velocit&agrave;, lo stesso differenziale a slittamento limitato a controllo elettronico e la stessa struttura sottostante, seppur con alcuni rinforzi. Aston Martin DB, 75 anni di granturismo La meccanica della capote della "Volante" Nello specifico, per adattarsi alla nuova carrozzeria, la Volante &egrave; stata strategicamente rinforzata in alcune aree chiave: i punti di montaggio della sospensione posteriore superiore, la traversa del motore e diversi rinforzi del sottoscocca. Le molle posteriori sono state leggermente aumentate per tenere conto del peso della capote a otto strati. Il funzionamento del tetto richiede 14 secondi per l'apertura e 16 secondi per la chiusura e pu&ograve; essere utilizzato a velocit&agrave; fino a 50 km/h. Per una maggiore praticit&agrave;, il meccanismo del tetto pu&ograve; essere azionato tramite i tasti del telecomando, purch&eacute; ci si trovi entro un raggio di due metri dalla vettura. &Egrave; possibile scegliere tra quattro diversi colori per la capote esterna. Il nero &egrave; di serie, mentre gli optional sono rosso, blu e "nero e argento". Complessivamente, la DB12 Volante ottiene un aumento del 3,7% della rigidit&agrave; torsionale. Dalla DB12 coup&eacute; prende in prestito anche gli pneumatici Michelin Pilot Sport S 5 che poggiano su cerchi in lega da 21", per un impianto frenante carboceramico con dischi anteriori in ghisa da 400 mm e dischi posteriori da 360 mm di serie. Aston Martin, dal 2024 anche ibride plug-in DB12 Volante, abitacolo elegante e connesso L'eleganza contraddistingue gli interni, pieni di "chicce" super esclusive, come i pannelli di rivestimento degli schienali dei sedili che si abbinano agli intarsi delle portiere, esclusivi di questo modello. Opzionale invece l'impianto stereo Bowers and Wilkins da 1.170 watt e 15 altoparlanti a doppia amplificazione, disponibile anche sulla DB12 standard, ma nella Volante gli altoparlanti trovano spazio persino nel rivestimento della capote in modo da erogare un suono virtuale in 3D. A chiudere il quadro, il nuovo sistema di infotainment di Aston Martin, dotato di connettivit&agrave; online completa e tecnologia touchscreen da 10,25" con controllo capacitivo singolo e gestuale a pi&ugrave; dita. Per le principali operazioni meccaniche di selezione delle marce, della trasmissione, del riscaldamento e della ventilazione ci sono i tasti fisici. Sono inoltre presenti interruttori di esclusione per il telaio, l'ESP e gli scarichi, il sistema di assistenza al mantenimento della corsia e il Park Distance Control, per garantire che i comandi pi&ugrave; utilizzati siano sempre a portata di mano.Il nuovissimo sistema di navigazione della DB12 &egrave; dotato di connettivit&agrave; online per un'esperienza pi&ugrave; intelligente, rapida e ricca di informazioni. La nuova cartografia 3D fornisce istruzioni intuitive e chiare con indicazioni di corsia e sovrapposizioni del traffico in tempo reale. La gamma Aston Martin: consulta il listino completo di Auto       

Stessa meccanica della DB12 coup&eacute;, compreso il V8 da 680 cv, ma cambiano sottoscocca e sospensioni, interni raffinati ed esclusivi: la nuova granturismo a cielo aperto

Aston Martin DB12 Volante, il vento soffia sull'eleganza

        La nuova DB12 sar&agrave; la prima Aston Martin a offrire il nuovo Surround Sound System Bowers &amp; Wilkins, i team ingegneristici delle due societ&agrave; hanno infatti condiviso le proprie competenze di altissimo livello per sviluppare il nuovo Surround Sound System, alla ricerca della massima esperienza sensoriale. Un sistema su misura, basato su tecnologie e innovazioni presenti negli altoparlanti e nei prodotti audio Bowers &amp; Wilkins, e progettato acusticamente per offrire un'esperienza di ascolto spettacolare. Le tecnologie proprietarie ad alte prestazioni, come i tweeter Aluminium Double Dome e i diffusori mid-range Continuum, conferiscono a questo sistema un suono equilibrato e preciso, con 15 diffusori e doppia amplificazione da 1.170 watt. Inoltre, i diffusori 3D e un potente subwoofer assicurano la pi&ugrave; coinvolgente esperienza sonora possibile in una vettura Aston Martin. &nbsp; Posizionamento dei diffusori studiato ad hoc La qualit&agrave; immersiva del sistema audio ad alte prestazioni &egrave; ottenuta grazie alla perfetta posizione, direzione e simmetria dei diffusori, che sono stati meticolosamente integrati nella struttura della DB12. L'impianto audio surround Bowers &amp; Wilkins, offerto come optional per la prima volta su una Aston Martin, &egrave; incentrato su una configurazione di 15 altoparlanti, un amplificatore a 14 canali e una tecnologia di elaborazione del suono all'avanguardia.  Cinque tweeter a doppia cupola in alluminio Nautilus da 25 mm: collocati nel cruscotto, nelle portiere e dietro il montante B, i tweeter Bowers &amp; Wilkins Nautilus&trade; Aluminium Double Dome derivano dall'iconico altoparlante Bowers &amp; Wilkins Nautilus&trade;, con canali di diffusione a spirale che assorbono il suono riflesso dalla parte posteriore di ciascun tweeter. Le risonanze sono ridotte al minimo per un'esperienza di ascolto incredibilmente dettagliata e coinvolgente, in cui si sente solo l'audio che fa parte della performance. &nbsp;Cinque speaker mid-range Continuum: posizionati nelle immediate vicinanze dei tweeter, gli speaker mid-range Continuum da 100 mm rappresentano il risultato di otto anni di sviluppo e un grande passo avanti nelle prestazioni dei diffusori midrange. L'autenticit&agrave; e la precisione nella riproduzione di voci e strumenti creano un suono veramente realistico in tutta la DB12, per tutti i passeggeri. Basata sul principio del controllo e con una flessibilit&agrave; ottimizzata, la struttura a intreccio &egrave; pensata per assorbire le risonanze indesiderate, ottenendo un suono dei medi pi&ugrave; pulito e un ridotto rumore indesiderato, con una prestazione pi&ugrave; aperta e neutrale.  &nbsp; Extra lusso Presentata in anteprima al Festival Internazionale del Cinema di Cannes il 24 maggio scorso, la DB12, con i suoi valori fondamentali di alte prestazioni e ultra-lusso, rappresenta la punta di diamante della prossima generazione di auto sportive Aston Martin. Dotata di prestazioni e maneggevolezza eccezionali, in grado di soddisfare e premiare i guidatori pi&ugrave; esigenti, il suo telaio meticolosamente perfezionato &egrave; perfettamente abbinato a un propulsore V8 Twin-Turbo da 680 CV, 800 Nm, leader della categoria. Il risultato &egrave; una Aston Martin energica che risplende di autenticit&agrave;, capacit&agrave; e passione per offrire un'esperienza di guida che non &egrave; seconda a nessuno.       

Con il debutto della nuova DB12, gli acquirenti potranno godere per la prima volta del nuovo Surround Sound System Bowers &amp; Wilkins, grazie alla partnership audio tra i due iconici marchi britannici

La nuova DB12 avrà un impianto audio stellare firmato Bowers & Wilkins

        Aston Martin Valour &egrave; l&rsquo;ultimo capolavoro del costruttore britannico che trae ispirazione dalla one-off Victor e dal prototipo da competizione RHAM/1 degli anni &rsquo;70 su base DBS che partecip&ograve; a Le Mans. Vero tributo all&rsquo;iconico propulsore V12, la supercar celebra anche i 110 anni di storia dell&rsquo;azienda: per questo, gli esemplari prodotti saranno esattamente 110.  Aston Martin Valour, V12 biturbo e cambio manuale Motore V12 anteriore, trasmissione manuale e differenziale autobloccante posteriore: tutto, sulla Valour (progetto definito dalla Casa &ldquo;Retro Futurism&rdquo;, &egrave; studiato per massimizzare l&rsquo;esperienza di guida. Il propulsore biturbo, in grado di erogare ben 715 cv e 753 Nm di coppia massima sulle ruote posteriori, &egrave; abbinato a soluzioni come assetto dedicato, cerchi forgiati da 21 pollici, dischi carboceramici e impianto di scarico a tre uscite centrali: quest&rsquo;ultimo, oltre ad amplificare il &ldquo;ruggito&rdquo; del 12 cilindri, consente di diminuire la massa complessiva grazie allo spessore ridotto dei tubi. Al contenimento dei pesi contribuisce anche l&rsquo;utilizzo di fibra di carbonio per l&rsquo;intera carrozzeria. Spiccano, poi, elementi esclusivi: su tutti, la leva del cambio manuale, personalizzabile secondo i gusti del fortunato acquirente, rivela i leveraggi sottostanti per esaltare ulteriormente la meccanica della vettura inglese.  All&rsquo;insegna del &ldquo;tailor made&rdquo; Completamente personalizzabile grazie al servizio su misura &ldquo;Q by Aston Martin&rdquo;, la Valour pu&ograve; essere ordinata in livree e finiture esclusive per esterni &ndash; gi&agrave; totalmente inediti - e interni, scegliendo fra materiali come alluminio, titanio e legno. Ovviamente, tale unicit&agrave; si riflette anche nel prezzo: per portarsi a casa una delle 110 unit&agrave; serve circa 1 milione e mezzo di euro. Cifra che pu&ograve; lievitare parecchio &ldquo;esagerando&rdquo; con le personalizzazioni. I primi esemplari saranno consegnati tra settembre e dicembre del 2023.        

Motore V12 biturbo, cambio manuale e differenziale autobloccante celebrano i 110 anni di storia del marchio: caratteristiche e prezzo

Aston Martin Valour, 110 esemplari con V12 e cambio manuale

        Poche, esclusive e, va da s&eacute;, ad altissimo ritorno economico. &Egrave; la visione di Lawrence Stroll sulla Aston Martin che prende forma e guarda al futuro.&nbsp; Quel che non far&agrave;, diversamente da quanto sembrava potesse accadere nel 2019 con il concept Vanquish (in foto), &egrave; una supersportiva ibrida a motore centrale, un modello idealmente da contrapporre alla Ferrari 296 GTB e alla McLaren Artura. No, non sar&agrave; la strada seguita.&nbsp; Stroll ha confermato ad Autocar come il dato dei volumi produttivi non sia l'elemento guida per il marchio inglese, che ha rinnovato a fondo la granturismo DB11, diventata DB12.  Valhalla sar&agrave; la prima esclusivissima Phev&nbsp; Se il progetto di ibrida plug-in a motore centrale da contrapporre alla 296 GTB &egrave; stato congelato, procede la via che porter&agrave; alla Aston Martin Valhalla. Prima ibrida plug-in del marchio, avr&agrave; le fondamenta tecniche di una Mercedes-AMG E Performance, vista l'origine del motore V8 e della componente elettrica che andranno su un modello che &egrave; stato presentato sempre come una Valkyrie molto pi&ugrave; fruibile.&nbsp; Se ne faranno 999 esemplari, oltre 1.000 cavalli e ciascuna Valhalla si posizioner&agrave; sugli 800 mila euro. Ecco l'esclusivit&agrave; e redditivit&agrave; su cui punta la propriet&agrave; Aston Martin (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato). Vale ricordare quanto il progetto Valkyrie abbia pesato sulle finanze Aston Martin, per l'estrema complessit&agrave; di una hypercar con soluzioni da Formula 1. Il progetto curato da Adrian Newey alla fine ha visto la luce e l'avvio della produzione. Adesso tocca alla Valhalla, con tutt'altre premesse e stabilit&agrave; finanziaria del marchio rispetto alla recente era che port&ograve; al progetto Valkyrie. Il legame con la Formula 1 sar&agrave; mantenuto grazie alla realizzazione del monoscocca in fibra di carbonio.&nbsp;La cellula abitacolo sar&agrave; prodotta nelle nuove strutture della squadra di Formula 1, a Silverstone.&nbsp;       

Il marchio cerca un posizionamento ad alta redditivit&agrave; ed esclusivit&agrave;, non i volumi produttivi. Cos&igrave;, la decisione di non dar vita al concept Vanquish posizionato in zona 296 GTB

Aston Martin Valhalla ed esclusive, no alla Vanquish rivale della Ferrari 296

        Oggi le attenzioni di Aston Martin sono concentrate sul lancio della nuova DB12 e sul fantastico Mondiale di F.1 che sta vivendo Fernando Alonso. C'&egrave; stato un tempo per&ograve;, precisamente nel 1979, in cui la Casa inglese aveva deciso di realizzare una macchina one-off con l'unico scopo di arrivare a quota 382 km/h. Si chiamava Bulldog, ed era un esercizio di stile - o un vezzo - pensato esclusivamente per sfondare il record di velocit&agrave;. Velleit&agrave; mai esaudite, un po' per limiti tecnici - l'auto si ferm&ograve; "soltanto" a 307 km/h -, un po' per la crisi economica dell'epoca. Pi&ugrave; di quarant'anni dopo, Aston Martin &egrave; riuscita nel suo intento.  Bulldog da record con il V8 da 650 cv  L'officina di restauro Classic Motor Cars ha infatti ripreso la Bulldog originale, ha lavorato sul motore e su alcuni componenti ed &egrave; riuscita a toccare "almeno" quota 331 km/h. Al volante della supercar, Darren Turner, pilota ufficiale Aston Martin, che ha compiuto l'impresa in Scozia, al Machrihanish Airfield. La Bulldog &egrave; stata concessa dal proprietario Phillip Sarofim, figlio del miliardario texano Fayez Sarofim che nel 2022 ha vinto la Coppa d'Oro a Villa d'Este. Concorso d&rsquo;Eleganza di Villa d&rsquo;Este 2023: la sfilata delle vetture pi&ugrave; belle al mondo Come ha lavorato Classic Motor Cars? Innanzitutto non &egrave; stata modificata la linea della Bulldog. Trattasi di una coup&eacute; super affilata, con forme aerodinamiche pensate essenzialmente per la velocit&agrave; nuda e cruda. L'officina, oltre a riadattare alcuni componenti, ha "messo mano" al V8 biturbo da 5,3 litri portando la potenza da 600 a 650 cv, per un totale di 7.000 ore di lavoro. Tutte ben spese, visto il risultato, in attesa che magari un giorno la Bulldog possa arrivare alla fatidica quota dei 382 orari. Aston Martin Vanquish, all'asta l'esclusiva Shooting Brake di Zagato       

Dopo pi&ugrave; di quarant'anni, la super coup&eacute; inglese, portata a 650 cv, ha ritoccato il suo record di velocit&agrave;

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