Car of the yearOrganizzatore italiano
del premio Car of the year

Attraverso l’Europa a zero emissioni

Oltre 4.200 chilometri attraverso l’Europa con la “piccola” Volvo EX30 per sfidare il luogo comune che vuole le piccole elettriche non adatte a un lungo viaggio.

Federico CociancichFederico Cociancich

12 giu 2024

Piccoli imprevisti

Come in ogni viaggio, può capitare qualche imprevisto, e viaggiano in elettrico vanno considerati anche quelli legati alla ricarica. A noi personalmente non è successo ma altri colleghi hanno incontrato colonnine “capricciose” che non erogavano: è bastato insistere un paio di volte e in un’occasione cambiare lo stallo per risolvere e proseguire con la carica. A Normiberga l’hotel che ci ha ospitato aveva gli stalli tutti occupati, è stato quindi necessario effettuare una sosta non prevista presso un punto Fastcharge (20-25 minuti) prima di ripartire verso Milano.

 

Consumi e costi

Tramite il sistema di infotainment o attraverso l’app Volvo EX30 è possibile tenere sotto controllo i consumi e le prestazioni della vettura. Più che i dati individuali ha senso analizzare quelli medi della piccola flotta. Le tre EX30 hanno consumato 436 kWh all’andata e 366 kWh al ritorno. La differenza è dovuta dalla presenza all’andata di lunghi e lentissimi cantieri in Germania (che penalizzano i consumi) e delle salite sugli assi stradali in Svizzera, salite che al ritorno si sono ovviamente tramutate in agevoli discese. La media totale del consumo delle vetture è stata di 18,4 KWh per 100 Km, un risultato notevole, considerando che le autostrade hanno rappresentato quasi i due terzi del percorso e che i tratti senza limiti in Germania sono stati percorsi a velocità elevate da tutte le auto del gruppo.

 

Ha poco senso paragonare i costi con quelli corrispondenti di un viaggio con una vettura a motore termico perché quelli sostenuti viaggiando in elletrico sono soggetti a troppe variabili. La maggior parte delle grandi catene di hotel, ad esempio, offre la ricarica gratuita (o a prezzi convenzionati) ai propri ospiti. I costi di ricarica alle colonnine varia in maniera sensibile a seconda del Paese che si attraversa e soprattutto a seconda del tipo di colonnina che si utilizza: quelle Hypercharge e Fastcharge hanno costi ovviamente superiori ma esistono abbonamenti utilizzabili in tutta Europa che consentono di abbatterli. L’elemento che nel nostro caso più di tutti ha sfalsato i dati è stata proprio l’abbonamento che Volvo mette gratuitamente a disposizione dei propri clienti per il primo anno e che permette di pagare al massimo 50 centesimi di euro a kW nei punti di ricarica veloce. Se la tariffa è inferiore (come ad esempio è avvenuto in Danimarca) viene applicato il prezzo più basso. La card funziona in tutta Europa anche se non in tutti i punti di ricarica ma è sufficiente scegliere quelli segnalati dal sistema di infotainment.

Premesso tutto questo, il dato dei costi comunicatoci da Volvo è di 383,5 € per ogni auto per l’intero tragitto (i 4.200 km di andata e ritorno), con una media di 0,09 € a km.

 

Ne vale la pena? La risposta è soggettiva, qualche piccola scomodità c’è e se si ha tanta fretta va considerato che i tempi si allungano di un 10-15% ma sapere che in tutto il viaggio sono stati emessi zero grammi di CO2 trasmette davvero una piacevole sensazione.

Iscriviti alla newsletter

Le notizie più importanti, tutte le settimane, gratis nella tua mail

Premendo il tasto “Iscriviti ora” dichiaro di aver letto la nostra Privacy Policy e di accettare le Condizioni Generali di Utilizzo dei Siti e di Vendita.

Commenti

Loading

Auto
Auto
Auto

Insieme per passione

Abbonati all’edizione digitale e leggi la rivista, gli arretrati e i contenuti multimediali su tutti i tuoi dispositivi.

Abbonati a partire da 21,90

Abbonati

Sei già abbonato?Accedi e leggi