Nuova Toyota C-HR 2.0 AWD-I GR Sport, la prova

Tyota toglie i veli alla nuova generazione del Suv compatto e fa debuttare la trazione integrale ottenuta grazie all’impiego di un secondo motore elettrico. Nella nostra prova il 2 litri full hybrid si conferma una solida certezza nei consumi

Francesco ForniFrancesco Forni

Pubblicato il 12 febbraio 2024, 10:40 (Aggiornato il 14 feb 2024 alle 10:19)

Centravanti di sfondamento. Al suo spumeggiante esordio nel 2016 Toyota C-HR stupì, trapiantando di fatto il design da concept al modello di serie quasi senza filtro. Con successo, fu subito amata e lo stile fu la chiave della sua affermazione. Di quelli che contano, ovvero portando molti nuovi adepti alla Casa giapponese. Ciak, ecco il sequel. Ora si replica con una seconda serie tutta nuova per la Coupé High Rider, questo è l’acronimo del modello. La filosofia non cambia, esce dal coro per stuzzicare gli acquirenti. La stazza resta quella, Toyota ha rinvigorito l’aspetto con accorgimenti mirati. Più corta di quattro centimetri, sempre sotto ai 4,4 metri, ma più larga di tre cm e più bassa di uno. Più acquattata, pronta a scattare.

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