Spesso le definizioni sono ingannevoli. Lasciano intendere ciò che desideriamo, celando una realtà all’opposto. Chiariamo subito che non è questo il caso. Scontato potrebbe asserire qualcuno, essendo protagonista una Lamborghini. Una mezza verità che però deve fare i conti con un aggettivo tanto chiarificatore quanto esaustivo: Performante. Perché se la Huracán così definita ci aveva impressionato qualche anno fa, amplificando un’esperienza di guida che già era comunque esaltante, sulla Urus tale definizione travolge e stravolge l’idea che ci siamo fatti di Suv sportivo.

Lamborghini Huracán Sterrato, prestazioni V10 gommate all terrain

Urus Performante, ancora più Lamborghini

Non che la Urus non fosse un’auto prestazionale, ma questa nuova versione Performante è certamente “più” Lamborghini del modello privo di tale appellativo. E dimostra ancora una volta che per raggiungere certi obiettivi basta apportare poche e mirate migliorìe per rendere l’esperienza di guida davvero divertente.

La prima, certamente la più importante e significativa di questo modello, è il passaggio alle molle in acciaio al posto di quelle pneumatiche, che hanno contribuito ad abbassare l’auto di 20 mm (la carreggiata è più larga di 16 mm). L’assetto torna a essere “vero”, improntato quasi esclusivamente alla guida sportiva. Ci perde nel quotidiano, ma ci guadagna nelle performance…

Leggi la prova completa della nuova Lamborghini Urus Performante, a cura di Cesare Cappa, sul nuovo numero di Auto, in edicola dal 14 gennaio