Il SUV giapponese sfrutta un innovativo sistema di trazione ibrida usando il motore a benzina e tre unità elettriche. Ecco come funziona
27.06.2019 ( Aggiornata il 27.06.2019 16:48 )
Honda CR-V Hybrid è il primo SUV della Casa giapponese ad essere commercializzato con un sistema di trazione ibrido.
La proposta ibrida di Honda CR-V arriva sul mercato italiano. Motore 2 litri a ciclo Atkinson da 145 cavalli, motore elettrico da 184 cavalli, il sistema marcia in gran parte con la trazione elettrica supportata dall'alimentazione del motore termico. Consumi contenuti in 5.3 litri/100 km nel misto
Guarda la galleryIl Costruttore di Tokyo ha l’obiettivo ambizioso di elettrificare tutta la sua gamma, non solo a parole o proclami, ma dandosi una scadenza precisa: dal 2025, nel Vecchio Continente, le vetture Honda in vendita saranno tutte elettriche o plug-in.
Il CR-V è il primo passo fatto su questa strada. Passo non fatto in maniera convenzionale, ma con una tecnologia dal concetto diverso rispetto a quanto vediamo su auto ora in circolazione.
Il SUV sfrutta il sistema ibrido Honda i-MMD, Intelligent, Multi-Mode Drive, basato su tre motori, uno tradizionale a combustione interna, alimentato a benzina, più due unità elettriche.
L’ICE è un 2.0 quattro cilindri i-VTEC a ciclo Atkinson da 145 cv a 6.200 giri al minuto, il motogeneratore elettrico sviluppa 184 cv e una coppia di 315 Nm e il secondo motore elettrico serve per alimentare il pacco batterie posto sotto al pianale.
Nei sistemi tradizionali, la parte elettrica lavora in combinata o a supportoo della parte elettrica, ma sotto al cofano del CR-V Hybrid avviene una cosa un po’ diversa.
La centralina che gestisce il sistema fa funzionare la macchina secondo tre modalità: in EV, lavora solo il motore elettrico principale, in Hybrid Drive il 2.0 alimenta il generatore che carica le batterie e portando trazione all’elettrico e in Engine Drive funziona solo a benzina.
L’altra particolarità è la trasmissione che… non c’è. Quasi come la Koenigesgg Regera, non c’è un vero e proprio cambi, ma una trasmissione diretta con un unico rapporto fisso: in pratica le parti in movimento sono connesse direttamente tra loro in modo da avere un sistema più compatto e più rapido nella risposta rispetto a un e-CVT.
Come detto, tutto è gestito elettronicamente, in pratica fa tutto la centralina che gestisce l’i-MMD in modo automatico e, come dichiara Honda, “in maniera impercettibile per gli occupanti”.
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