La citycar elettrica conferma i due occhi digitali al posto dei classici specchietti. Vantaggi per aerodinamica, autonomia, rumorosità ma, soprattutto, la sicurezza e nitidezza della visuale
28.05.2019 ( Aggiornata il 28.05.2019 16:26 )
Non resteranno accessorio da concept, piuttosto, saranno dettaglio di serie su Honda E, l’elettrico da città secondo i giapponesi. Una visione interessante, compattissima, un progetto da meno di 4 metri di lunghezza – una citycar di fatto – e oltre 200 km di autonomia per singola carica.
Da Prototype a modello di serie ha affinato diversi particolari, senza tradire il dna stilistico del modello svelato nel 2017. Resistono le telecamere al posto degli specchietti retrovisori. Vantaggi aerodinamici (riduzione della resistenza all’avanzamento misurata sul componente pari al 90%), certo, che diventano anche di autonomia, con un miglioramento dell’efficienza pari al 3,8%.
Sporgono appena dalle portiere e, il profilo aerodinamico, abbatte la rumorosità generata alle velocità più alte, dai fruscii dell’aria che impatta contro il classico specchietto.
Soprattutto, però, la presenza delle telecamere permette di incrementare nettamente la visibilità in ogni condizione di marcia. Occhi digitali a riprendere le immagini poi riprodotte su due display da 6 pollici ciascuno, installati alle estremità del pannello del strumentazione e infotainment.
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Guarda la galleryDi fatto, si avranno specchietti da oltre 15 centimetri di diagonale senza subirne gli ingombri fisici esterni, con una luminosità di tipo adattivo, in funzione della luce presente all’interno.
Le telecamere offrono un’immagine sempre ad alta definizione, nonché diverse modalità d’uso. La presenza di lenti probabilmente grandangolari permette di ampliare o restringere il campo visivo, con un diretto vantaggio sulla riduzione degli angoli ciechi. In modalità “normale” le telecamere riducono del 10% i punti ciechi di uno specchietto classico, in modalità “estesa” la riduzione arriva al 50%.
E una funzione specifica è prevista nelle manovre di parcheggio, abbinando una visuale più ampia a linee guida virtuali per capire la distanza limite.
Telecamere in grado di operare al meglio anche se sottoposte agli abbaglianti di altre auto che seguono.
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