Auto ad alte prestazioni per la sanità: la nuova flotta dell’Arma dei Carabinieri

In arrivo la supercar della Maserati e la sportiva della Alfa Romeo, ambasciatrici della collaborazione con il gruppo Stellantis
Auto ad alte prestazioni per la sanità: la nuova flotta dell’Arma dei Carabinieri
© Il Sole 24 Ore

Luca TalottaLuca Talotta

Pubblicato il 3 novembre 2025, 05:55 (Aggiornato il 3 novembre 2025, 09:05)

Perché una supercar per il trasporto organi?

La scelta di vetture così performanti non è solo di immagine: il trasporto urgente di organi e sangue richiede rapidità, precisione e affidabilità ciascuna missione può rappresentare la differenza fra la vita e la morte per chi attende un trapianto. Come riportato da testate specializzate, esempi precedenti con la Giulia Quadrifoglio hanno dimostrato che in determinate condizioni un’auto sportiva è più efficace di un elicottero (per tempi di preavviso e logistica) quando si tratta di spostamenti su strada.  

Dal comunicato ufficiale di Stellantis: «equipaggiamenti speciali per il trasporto rapido e sicuro di organi e sangue, assicurando la massima efficienza nelle missioni sanitarie».  

Riflessioni sul settore e sul valore della mobilità ad alte prestazioni

Pur in un’epoca di transizione verso l’elettrico e la mobilità sostenibile, l’introduzione di vetture super-sportive nel parco delle forze dell’ordine pone alcuni spunti interessanti:

  1. Valore simbolico e pratico: l’adozione di Maserati e Alfa Romeo da parte dell’Arma rafforza la reputazione dell’industria automobilistica italiana. Non è solo estetica: è riconoscimento che il Made in Italy può rispondere anche a esigenze operative molto esigenti.
  2. Cooperazione pubblico-privato: la collaborazione fra Stellantis e l’Arma dimostra come i veicoli ad alte prestazioni possano trovare applicazioni “utilitaristiche” — non solo in pista o in showroom — e ciò può contribuire al valore percepito dei marchi.
  3. Evoluzione tecnologica e ruolo futuro: queste auto rappresentano una fase finale di “motore termico ad alte prestazioni”. Ma nel medio termine il settore sta virando verso motorizzazioni elettrificate o elettriche: sarà interessante vedere come l’Arma o altri enti adotteranno nuove tecnologie, magari vetture elettriche ad alte prestazioni per analoghe missioni urgenti.
  4. Difesa del settore automotive: In un contesto in cui si parla spesso di auto tradizionali come “inquinanti” o da superare a favore dell’elettrico, valorizzare l’utilizzo concreto — e vitale — di vetture performanti difende il ruolo del motore termico come ancora rilevante in scenari operativi specifici. Naturalmente, ciò non significa ignorare l’evoluzione, ma riconoscere che il settore ha competenze e infrastrutture che meritano tutela.

Con l’introduzione della Maserati MCPura e della Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio, l’Arma dei Carabinieri si dota di mezzi che uniscono prestazioni di altissimo livello, dotazioni operative specifiche e immagine istituzionale affidabile. Il settore automotive italiano dimostra così ancora una volta la sua capacità di rispondere a esigenze speciali, non solo di massa.

Sarà importante osservare gli sviluppi: come verranno utilizzate queste vetture, quante missioni effettive svolgeranno, e se in futuro si vedranno versioni elettrificate o ibride ad alte prestazioni destinate a compiti analoghi. In ogni caso, è un buon momento per difendere — senza eccessi — l’importanza dell’automobile nel tessuto operativo e sociale del Paese.

(2/2)

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