Auto, corre il noleggio a lungo termine: superata quota 1 milione e 300 mila veicoli

Sempre più aziende e privati scelgono l’auto in abbonamento: cresce benzina e ibrido, cala il diesel
Auto, corre il noleggio a lungo termine: superata quota 1 milione e 300 mila veicoli
© Aniasa

Luca TalottaLuca Talotta

Pubblicato il 31 ottobre 2025, 09:41

Il fenomeno del noleggio a lungo termine si conferma in forte espansione in Italia e segna un nuovo traguardo: nei primi sei mesi del 2025 la flotta complessiva del settore ha superato la soglia dei 1.327.000 veicoli, con un incremento del 3 % rispetto a dicembre 2024.  

Ad affermarlo è un’analisi semestrale della ANIASA – l’Associazione che in ambito Confindustria rappresenta il comparto dei servizi di mobilità – che fotografa un contesto in cui sempre più imprese, pubbliche amministrazioni e privati scelgono la strada del noleggio piuttosto che quella dell’acquisto.

In un momento in cui l’incertezza economica si somma a un’accelerazione della transizione energetica, il noleggio a lungo termine si propone come una soluzione flessibilesostenibile e capace di alleggerire la gestione del veicolo.

Nel dettaglio, le aziende rappresentano il corpo portante del fenomeno: oltre 1 milione di vetture noleggiate (+4,6 % sull’anno precedente). Le PA superano quota 116 mila mezzi, mentre il segmento dei privati e professionisti si attesta intorno alle 165 mila unità.  

Un dato che merita attenzione: oltre 40.000 nuovi guidatori hanno deciso nei primi sei mesi del 2025 di «dire addio alla proprietà» per abbracciare la formula dell’abbonamento.  

 

 

Motorizzazioni: cambio di paradigma

 

 

Un altro elemento importante dell’analisi riguarda le alimentazioni scelte dagli utenti del noleggio a lungo termine. Si segnala un vero e proprio scivolamento del diesel, mentre benzina e ibrido registrano significative crescite. Secondo i dati ANIASA:

 

  • la quota del diesel scende al 44 % del parco, contro il 48 % dell’anno precedente e il 55 % nel 2023.  

  • le ibride HEV raggiungono il 30 % della flotta NOLEGGIATA a lungo termine.  

  • la benzina si attesta al 13 % e rimangono stabili le elettriche pure (4 %) e le plug-in hybrid (7 %).  

    Questo trend registra un doppio effetto: da un lato riflette la spinta verso una mobilità più sostenibile, dall’altro evidenzia che il noleggio riesce a intercettare in anticipo le trasformazioni del mercato, offrendo soluzioni più equipaggiate e adeguate ai cambiamenti normativi. In tal senso il settore merita un riconoscimento per stargli dietro e offrire prodotti competitivi rispetto all’acquisto.

 

 

 

Vantaggi e riflessioni sul modello “uso vs proprietà”

 

 

Il modello del noleggio a lungo termine si conferma una scelta strategica in un contesto complicato. Come ha sottolineato il Presidente ANIASA, Alberto Viano: «Il noleggio offre la certezza di un costo mensile fisso e la libertà dalla complessità della gestione dell’auto, dalle spese impreviste e dalle incognite sulla rivendita».  

È un punto che va sottolineato: mentre il mercato dell’auto tradizionale sconta rincari, tempi di consegna più lunghi, incertezze sulla residual value e sulla rivendita, il noleggio propone un orizzonte più semplice e trasparente.

Inoltre, dal punto di vista ambientale, il rinnovo della flotta tramite noleggio consente un ricambio più rapido e un’adozione più efficace di motorizzazioni più virtuose — elemento che il settore automotive dovrebbe valorizzare di più, senza dimenticare l’impegno nella transizione ecologica.

Tuttavia, è bene essere realistici: non tutti i consumatori sono pronti al passaggio all’uso dell’auto in abbonamento, e restano nodi da sciogliere sul piano normativo e fiscale. L’associazione segnala che il settore è tuttora regolato da un articolo del Codice della Strada del 1992 e numerose norme frammentarie, chiedendo una regolamentazione unificata e aggiornata.  

 

 

Perché questa buona notizia per il settore automotive

 

 

Nel difendere il comparto automobilistico, è importante sottolineare che la crescita del noleggio non rappresenta un pericolo: al contrario, costituisce una opportunità. Permette alle Case automobilistiche, ai noleggiatori, alle concessionarie e agli operatori della mobilità di offrire nuovi modelli di business, fidelizzare i clienti e accelerare l’adozione di tecnologie più moderne.

In un momento in cui la proprietà sta diventando meno centrale, l’industria dell’auto ha l’occasione di trasformarsi da venditrice di veicoli a fornitrice di mobilità. Il successo del noleggio a lungo termine dimostra che l’auto non è finita — si sta semplicemente evolvendo.

Dal punto di vista della produzione, della supply-chain e dell’after-sales, un parco circolante più giovane e gestito attraverso formule di noleggio rappresenta anche un vantaggio: maggiore rotazione, maggiori volumi e, potenzialmente, una migliore pianificazione per l’intera filiera.

Tuttavia, serve che tutte le parti coinvolte — industria, operatori della mobilità, legislatori — collaborino in maniera costruttiva. L’auto resta un asset fondamentale per il sistema economico e sociale italiano: non va demonizzata, ma vista come componente strategica della mobilità futura.

 

 

Un cambiamento che conviene

 

 

In sintesi, il trend del noleggio a lungo termine conferma che in Italia sta avanzando una mobilità basata sull’uso anziché sulla proprietà. La superata soglia di 1,3 milioni di veicoli in flotta testimonia la solidità del modello. Le alimentazioni si stanno adeguando, con il diesel in calo e ibrido/britania in crescita. Il settore automotive sta vivendo un momento di trasformazione, ma non di crisi: l’auto c’è e continuerà a esserci, nel modo in cui la utilizziamo.

Per le aziende, i privati, le PA e l’intero sistema della mobilità, questo cambiamento può essere una leva di rilancio e innovazione. Occorre però che il quadro normativo fiscale sia adeguato, che gli incentivi siano coerenti e che l’industria continui a proporre soluzioni efficaci e sostenibili. In questo senso, il successo del noleggio a lungo termine va visto come un segnale positivo — da valorizzare e accompagnare — per il futuro dell’automotive in Italia.

 

 

 

 

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